A Spuffy Christmas in Rome

di Chloe88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- Sunnydale Maggio 2003 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- 23 dicembre 2003 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- 24 dicembre 2003 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- 25 dicembre 2003 ***
Capitolo 5: *** Epilogo- Los Angeles Maggio 2004 ***



Capitolo 1
*** Prologo- Sunnydale Maggio 2003 ***


prologo

A Spuffy Christmas in Rome

 

N.d.A.: ripeto e ribadisco, il Natale mi fa un brutto effetto. Anche perché siccome la mia fanfic su Dawson’s Creek (leggetela!!! Non è pubblicità occulta, vero?) è ambientata d’estate, non posso piazzarci cosine tipo neve, babbi Natale, alberi decorati e tutti luccicosi, panettone(buono!!). Quindi, ecco un’altra (dopo quella su Tru Calling) storiellina natalizia, stavolta su Buffy…

Disclaimer: bla bla bla, ovvero tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuutto di Joss Whedon.

Riassunto: ma si capisce già dal titolo, no??

ATTENZIONE!! Dal prossimo capitolo SPOILER per la quinta serie di Angel (fino a 508 “Destiny”)!!!!Quindi se non volete saperne niente…

 

 

Prologo- Sunnydale, Maggio 2003

 

Ho paura.

E adesso mi chiederete: e se hai tutta ‘sta paura cosa hai fatto a fare uno dei tuoi famosisssssssssssssssssssssimi discorsetti d’incoraggiamento della serie “olè, vinceremo”?

E infatti non è quello che stavo dicendo io. Spiego.

Spike. Stupido vampiro testardo. Ok, vuole salvare il mondo. Nobile ideale, peccato peccatissimo che nella sua testolina ossigenata non riesce a farsi strada il concetto che l’amuleto, il grazioso ciondolino da 4,5 kg, (o come lo chiama lui) il gingillo è giusto un pelo pericoloso. La sua risposta è stata qualcosa del tipo che se considero Angel migliore di lui, di andare a chiamarlo. Ma scusa, ho mandato via Angel e ho dato l’amuleto a te… questo non ti dice niente? E comunque, il fatto di considerarlo in grado di salvare il mondo, non mi impedisce di preoccuparmi per lui.

Ma, come gli ho già detto, se muore lo faccio resuscitare da Willow solo per prenderlo a calci.

Torno in casa (dove gli altri si preparano alla battaglia… con un gioco da tavolo?) e scendo nello scantinato. Spike è seduto sul letto, in contemplazione dell’amuleto. Mentre scendo le scale mi viene incontro, e poi rimaniamo entrambi fermi per un lunghissimo istante.

“Spike…”. Che bello. Tutti i miei discorsi da stronza si sono sciolti come neve al sole appena ho capito che, se domani dovesse succedere qualcosa,  questi sarebbero le ultime ore che passiamo insieme. Mi avvicino a lui e gli prendo la mano, guardandolo negli occhi. (N.d.A.: oddio, mi sono appena ricordata di “poi gli prese la mano dicendo: - Ti perderai per il tuo coraggio, infelice…” eccetera eccetera: sto copiando Omero?!?! È la prova che far studiare le cose a memoria fa maleeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)

“Dimmi che domani andrà tutto bene”.

“Andrà tutto bene… non è quello che stai ripetendo da un pezzo, ormai?”

“E dimmi che non ti succederà niente”. Lui sospira. Brutto segno.

“Buffy…”

“Ricordi quando ti ho detto di non andartene, perché non ero pronta a stare senza di te? Negli ultimi tempi ho capito… che non lo sarò mai”. E, in un momento, quasi senza accorgercene, finiamo sul letto baciandoci, finché Spike si allontana.

“Sei sicura?”. Lo guardo stupita per un momento, prima di capire a cosa si riferisce.

“Se ti riferisci a quello che era successo… in bagno, l’anno scorso… non ci avevo nemmeno pensato, davvero. Quindi sì, sono sicura, perché tu sei cambiato, io sono cambiata, le cose sono cambiate. E in caso tu te lo stia chiedendo… no, non ti sto usando per sentirmi meglio o perché Angel non c’è. Sarei qui anche se non ci fosse un’apocalisse imminente, e anche se ci fosse qui Angel. Ma non qui nel senso di questa stanza, perché la cosa in effetti sarebbe abbastanza disgustosa, nel senso che…”

Ma Spike non mi lascia finire la frase, perché mi interrompe con un bacio.

E, per questa notte, l’Apocalisse, gli altri, Angel, il resto del mondo… non contano più.

 

 

N.d.A.: fine del prologo… non molto natalizio, in effetti. Adesso scrivo il primo capitolo. Intanto voi vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1- 23 dicembre 2003 ***


capitolo1

N.d.A.: ecco il primo capitolo!! Da qui cominciano effettivamente gli spoiler… e l’atmosfera natalizia (ho fatto un salto di circa 7 mesi dal prologo… però verso la fine del capitolo credo che si capisca cosa sia successo alla fine della prima parte… se qualcuno se lo stava chiedendo… ehm.). Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per le recensioni a Silvia, Happy, Savanna e Summers001!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questo capitolo forse è un po’ strano, anche per il punto di vista…

 

 

Capitolo 1- 23 dicembre 2003

 

Los Angeles. Anne POV (punto di vista)

 

“Idiota, non riesci proprio a vederla quella maledetta porta? Tira… GOL!!”

“Mio caro William, non ricordo di averti insegnato a tenere una postura così poco elegante e nemmeno, sempre se la memoria non mi inganna, ad esprimere i tuoi giudizi personali usando cotali espressioni così poco forbite”. Lui si volta, osservandomi sconvolto. (N.d.A.: non sono partita di testa!! Cercavo solo di immedesimarmi in una dama del 1880. E, per la cronaca, anche se chiamate un manicomio per farmi ricoverare non vi aiuteranno, dato che non mi vogliono nemmeno lì…).

“Madre?”. Si alza dalla poltrona che occupava, di fronte ad un curioso marchingegno che dicono si chiami televisore, frutto dell’inventiva dell’era moderna.

“Sto sognando, vero?”. Si avvicina cautamente.

“Forse. In ogni caso, non degni nemmeno di un saluto la tua anziana madre, che non vedi ormai da oltre un secolo e due decenni?”. Sorride quasi timidamente, come il bambino che è stato molto, molto tempo fa, e mi abbraccia.

“Mi dispiace… per tutto”

“Non importa. So di quello che sei stato e dei tuoi cambiamenti, e permettimi di considerarmi orgogliosa di te. Anche se c’è un recente avvenimento nelle cui circostanze il tuo comportamento mi ha non poco stupita, nonché delusa. Ti consideravo infatti, mio diletto figliolo, un gentiluomo, in particolare con le donne. Ma mi è giunta notizia di una fanciulla che, ignara del tuo ritorno tra i vivi, piange la tua dipartita da ormai svariati mesi. Non ritieni forse opportuno prendere provvedimenti al riguardo?”

“Ma madre, vi assicuro che ho avuto delle ottime ragioni per non avvertirla”. Nonostante il suo comportamento attuale, e la sua apparenza non esattamente da gentiluomo (N.d.A.: ma se è così caruccio!!), mio figlio sembra essere almeno ritornato ad un linguaggio lievemente più consono al suo rango e alla sua educazione.

“Niente ma. Avrai anche salvato questo mondo e i suoi abitanti diverse volte, ma ciò non ti impedisce di obbedire a tua madre, in particolar modo se costei ti consiglia di non far trascorrere un siffatto infelice Natale ad una fanciulla così importante per te”.

 

***

 

Roma. Joyce POV

 

“Piccolina, ti assicuro che non ho niente contro il fatto che la ginnastica ti diverta, ma non potresti smettere di scalciare almeno per un po’? Giusto un momento, per lasciar riposare la tua mamma?”.

“Dubito che ti ascolterà. Dev’essere genetico, perché anche tu hai passato mesi interi tirando calci”. Buffy si mette a sedere sul letto dove era sdraiata, guardandomi a bocca aperta.

“Mamma? Sei… sei davvero tu?”. Parla a voce bassa, mentre gli occhi le si riempiono di lacrime. Io mi siedo accanto a lei e l’abbraccio, mentre lei mi stringe quanto il suo pancione da settimo mese le permette. Dopo un po’ mi scosto per osservarla.

“Guardati… sei radiosa. Ci crederesti che sto per diventare nonna? Oh, tesoro, non hai idea di quanto io sia felice in questo momento”.

Per tutta risposta, mia figlia mi abbraccia di nuovo e scoppia a piangere, parlandomi con una voce soffocata dai singhiozzi.

“Mi manchi tanto, vorrei che non te ne fossi mai andata. Le cose sarebbero potute andare diversamente… e forse lui sarebbe ancora qui, perché tu avevi ragione, avevi capito com’era veramente, e se solo ti avessi ascoltata forse…”

“Buffy… Spike non ti lascerà mai”. La guardo negli occhi, cercando di farle capire che intendo più di quello che ho effettivamente detto. Ma lei non afferra.

“Lo so, è quello che tutti continuano a ripetermi… ma non è triste che questa bambina non potrà mai conoscere quella persona meravigliosa che era suo padre? Oltre al fatto che neanche lei potrà avere una vita normale? Voglio dire, so che se non fosse stato per quella profezia lei non esisterebbe nemmeno, ma non è ancora nata e qualcuno ha già deciso che il suo destino sarà quello avere poteri da cacciatrice e vampira e combattere!”.

L’unica cosa che posso fare è continuare ad abbracciarla per i pochi istanti in cui posso rimanere ancora con lei, cercando silenziosamente di farle capire che andrà tutto bene.

 

N.d.A.: fine del primo capitolo. Intanto recensiteeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Anche perché non sono molto convinta di questa parte: troppo polpettone? E riflettendoci, non è che ci sia poi tutta ‘sta atmosfera natalizia…

Vi prego ditemi cosa ne pensate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Un’altra cosa: se a qualcuno può interessare, mancano solo 2 capitoli alla fine (che quasi sicuramente posterò entro Natale, perché altrimenti che fanfiction natalizia è?!?!) più un epilogo…

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Capitolo 3
*** Capitolo 2- 24 dicembre 2003 ***


capitolo 2

N.d.A.: grazie a Pandora, Savanna, Clara e Foolforlove per le recensioni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! In questo capitolo finalmente Buffy e Spike si rivedono…

 

Capitolo 2- 24 dicembre 2003

 

Roma. Dawn POV

 

Nevica!

Cosa c’è? Non sono autorizzata ad essere stupita? Voglio dire… ho vissuto in Californi per 17 anni, non è che vedevo igloo ad ogni angolo della strada. Anche se in effetti non se ne vedono nemmeno qui, ma questo è un altro discorso.

E comunque, è una mezz’oretta che guardo fuori dalla finestra. Buffy se n’è andata dopo due secondi. Uffa… non ha molto gradito il fatto che io l’abbia svegliata alle quattro, quando andando in bagno ho visto che nevicava. È molto incinta, molto nervosa e molto stanca. Soprattutto alle quattro del mattino… ma non apprezza il mio contagioso entusiasmo? Che però riflettendoci non deve essere poi così contagioso, se lei era tutto tranne entusiasta.

Continuo a guardare fuori, e intravedo una persona che entra nel palazzo. Qualcuno che torna da una notte di follia e bagordi? Babbo Natale con un giorno di anticipo? Dubito. Anche perché sta bussando alla porta del nostro appartamento.

Oddio. Non sembra una bella cosa. Soprattutto quando vivi per la maggior parte della tua vita sulla bocca dell’Inferno, la gente che vaga di notte non ti ispira molto. A parte le cacciatrici, ovvio. Anche se mia sorella non fa la ronda ultimamente. Per istinto di sopravvivenza ho evitato di dirle che di questi tempi potrebbe far male ai mostri/demoni/vampiri/cattivoni in genere semplicemente buttandocisi addosso a sfondamento. Qualcosa mi dice che non avrebbe apprezzato.

Comunque, vado ad aprire la porta, prendendo un paletto. Che cade a terra appena vedo chi c’è.

“Ciao, Briciola”.

“Spike! Sei vivo? Sei tu? Non sei una specie di fantasma? O il Primo? O io che ho le allucinazioni?”. Gli butto le braccia al collo… e lui prende una testata contro la barriera invisibile della porta.

“Scusa! Entra pure in casa. Almeno ho visto che sei corporeo, quindi non sei il Primo. Buffy sta dormendo, l’ho svegliata prima perché nevica ma è tornata a letto. A proposito, credo che dovrebbe essere lei a dirtelo, ma…”

“Dawn? Con chi stai parlando?”. Buffy è appena uscita dalla sua stanza, sbadigliando. Lui la guarda, a bocca aperta quando il suo sguardo si posa sulla pancia di mia sorella.

“Oh mio Dio” riesce a dire lei, prima di svenire ed essere presa al volo da Spike.

 

***

 

Buffy POV

 

Non voglio svegliarmi.

Non voglio svegliarmi perché so che se ora aprissi gli occhi, anche per un solo istante, Spike sparirebbe. Come lo so? Perché è quello che vivo ogni singola notte da ormai più di sette mesi. Anche se ora non lo vedo,  mi sembra di sentirlo passarmi le dita tra i capelli. Ok, apro gli occhi. Non è detto che sparisca, e così poteri vederlo anche solo per un attimo.

“Hey, sei sveglia. Come ti senti?”. È qui davanti a me, seduto sul tavolino accanto al divano dove sono sdraiata.

“Sei davvero qui? Non sto sognando?”. Sorride. Quanto mi è mancato…

“Perché, tu di solito mi sogni? E in quei sogni succede qualcosa di interessante?”. Solleva un sopracciglio.

“Spike… sei un maiale. Ma ti amo lo stesso. E se questa volta non ci credi…” evidentemente ci crede, perché si china a darmi un bacio sulle labbra.

“Anch’io ti amo… e certo che ti credo. Mi sei mancata così tanto…” e si avvicina di nuovo. Aspetta un momento.

“Spike! Mi sono dimenticata di dirtelo… sono incinta!”

“Senza offesa, amore, ma è un po’ difficile non notarlo” quando vede la mia espressione aggiunge “e poi Dawn mi ha accennato qualcosa… una profezia?”. Ok, piccola spiegazione.

“Quando ho saputo che aspettavo la piccola, mia sorella ha suggerito di fare qualche ricerca per vedere se ci fossero profezie o cose del genere al riguardo. Allora Giles si è tuffato tra i suoi libri, ha fatto una metaforica nuotatina ed è riemerso con una profezia riguardo a una cacciatrice ed un vampiro con un’anima, che la notte prima di un’apocalisse generano una nuova progenie -testuali parole- che avrà i poteri di entrambi e darà l’inizio ad una nuova stirpe di… cacciatrici potenziate, o qualcosa di simile. In pratica, qualcuno ai piani alti non apprezza molto che ormai al mondo ci sono varie centinaia di cacciatrici, e allora volevano qualcuno di ancora più forte per risistemare l’equilibrio. Comunque, mentre io sopportavo Giles che farneticava leggendo in Latino, tu cosa facevi?”

“Per dirlo in breve… il fantasma”. Fantasma? E adesso cosa facciamo, il remake di Ghost? Però al momento Spike non sembra molto… bè, fantasmoso (N.d.A.: è un neologismo!?!? Perché non credo di avere mai sentito questo termine…).

“In qualche castello scozzese infestato da altri fantasmi?”

“No, molto peggio. Ero alla Wolfram & Hart, con un certo idiota dalla fronte prominente, e per colpa dell’amuleto non potevo allontanarmi da Los Angeles. Questo fino a qualche settimana fa, quando da un pacco postale è uscito un raggio di luce… ed ecco di nuovo Spike in versione corporea”.

“Ma adesso non mi lascerai più, vero?”. Mi abbraccia.

“Mai”.

 

N.d.A.: prossimo capitolo… Natale Spuffy!! Intanto… come vorreste che si chiamasse la bambina di Buffy e Spike? Perché io pensavo a qualcosa tipo Amber, Rachel o Morgan. Ma la mia indecisione è proverbiale… quindi si accettano moooooooooooolto volentieri suggerimenti. Anche altri nomi, perché voi avrete sicuramente idee migliori!! ^^ E poi vi prego recensiteeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3- 25 dicembre 2003 ***


capitolo3

N.d.A.: grazieeeeeeeeeeeeeeee a Clara, Savanna, Happy e Pandora per le recensioni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E adesso ecco il capitolo natalizio… (natalizio perché è ambientato a Natale… non so quanta atmosfera natalizia ci sia effettivamente…).

 

Capitolo 3- 25 dicembre 2003

 

“Buon Natale”. Spike apre gli occhi, e si avvicina per darmi un bacino.

“Buon Natale”. Mette la testa sotto al lenzuolo, e dà un bacio anche alla mia pancia “e Buon Natale anche a te, piccola”.

“Quante volte ti ho già detto che mi sei mancato da morire?”

“Parecchie, ma non mi dispiace sentirmelo ripetere. Anche se mi fa ricordare che sono stato un idiota… voglio dire, sarei potuto tornare prima…”. Dal suo tono di voce capisco che c’è qualcos’altro.

“Ma?”. Lui sospira.

“Ma avevo paura… per come era finita tra noi, finalmente ti avevo dimostrato qualcosa, e temevo che tornando non avrebbe avuto più importanza…”. Lo interrompo.

“Si, puoi davvero essere definito idiota. Spike… tu non avevi bisogno di morire per dimostrarmi qualcosa… tu mi hai dimostrato tutto quando hai riavuto la tua anima per me. Avevo passato anni dicendo che eri solo una cosa, che non potevi amarmi… e quella notte, nella chiesa, hai fatto crollare tutte le mie convinzioni. Avevi fatto qualcosa di meraviglioso, e hai sofferto così tanto per me. Quindi non dovevi, non devi e non dovrai mai dimostrarmi niente, okay? Io ti ho visto cambiare, ogni singolo giorno da quando sei tornato a Sunnydale… e il fatto che tu abbia salvato il mondo… ero orgogliosa di te, e lo sono ancora. Vederti tornare mi ha semplicemente resa felice, perché la tua morte mi aveva distrutta… e mi sentivo in colpa, perché pensavo che se solo le cose fossero andate diversamente tra noi, forse a te non sarebbe successo niente. In tutti questi mesi…la piccola è stata quasi l’unico motivo che mi ha fatto andare avanti, perché ogni giorno mi svegliavo sapendo che almeno non mi avevi lasciata completamente. Il tuo ritorno, averti qui ora, la nostra bimba… tutto questo è il più bel regalo di Natale che io abbia mai ricevuto”. Lo bacio, cercando di esprimere tutto ciò che gli ho appena detto.

“Sembra che tu abbia ricambiato quel discorsetto di un po’ di tempo fa…”. Altro bacio.

“È ancora abbastanza presto… pensi che possiamo stare qui ancora un po’, o credi che dovremmo andare di là? A scartare i regali?”. Solleva un sopracciglio.

“Pensavo che noi due li avessimo già “scartati” qualche ora fa…” dice, sorridendo maliziosamente.

“E cosa intendi dire con quel sorrisetto… che vorresti forse approfittarne di nuovo?”

 

***

 

“Wow”. Sono un tantinello senza fiato. Questo è tutto ciò che riesco a dire. Appoggio la testa sul petto di Spike, mentre traccio con le dita il profilo dei suoi addominali.

“È  tutto quello che hai da dire? Mi sento ferito”. Mi guarda con aria da cucciolo depresso e io gli passo una mano tra i capelli, arruffandoglieli ulteriormente.

“Quanto sei tenero così…”. Lui mi guarda indignato.

“Tenero? Io? Ti prego, non puoi dirmi che sono tenero. Ho una reputazione da mantenere”.

“Ti assicuro che hai perso la tua reputazione di cattivo molto, molto tempo fa”. Alla sua espressione afflitta, replico “Devo consolarti un po’?”. Lui sorride, e mi attira a sé, baciandomi sul collo.

“Lo sai che inizio già a sentirmi meglio?” mi dice all’orecchio. Lo guardo negli occhi.

“Buono a sapersi, perché…”

“Buon Natale!”. Mia sorella ha appena fatto irruzione nella stanza.

“Dawn!” squittisco, coprendo con il lenzuolo sia me che Spike.

“Briciola, il tuo tempismo è perfetto… non potesti tornare a dormire per le prossime quattro o cinque ore?”

“Per favore… ho già sentito un concerto di cigolii per tutta la notte… ma non pensate ad altro? E poi, non crederete mai a quello che sto per dirvi”. Ascoltiamo, rassegnati.

“Intorno al camino ci sono delle impronte di cenere!”. Alle nostre facce (forse abbiamo scritto in fronte qualcosa come “e allora???”) lei replica “Impronte! Camino! Mattina di Natale! Dopotutto, se esistono mostri e demoni di ogni tipo, perché non può esistere Babbo Natale?”

“Dawn, ti rendi conto che hai diciotto anni, vero? Mi sembri un po’ troppo grande per questi discorsi… e adesso, gentilmente, vattene. Grazie… e Buon Natale anche a te, comunque”.

“Voi due non sapete nemmeno cos’è lo spirito natalizio” dice, uscendo dalla stanza e schivando il cuscino che le tiro.

“Certo che abbiamo spirito natalizio…. Guarda, c’è anche il vischio…” dico a Spike, mettendo il rametto sopra le nostre teste. “E adesso? Cosa dovresti fare secondo la tradizione?” chiedo, mentre lui si avvicina nuovamente a me…

 

Fine… o quasi. Manca l’epilogo!!

 

N.d.A.: adesso per il nome della bambina sono indecisa più che altro tra Rachel e Hope… continuate a consigliarmi e grazieeeeeeeeee per i suggerimenti fino ad ora!!! Intanto vi prego recensiteeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!! Anche perché secondo voi la prima parte è troppo sdolcinata? Io spero di no! E poi per l’attacco di delirio che ho avuto verso la fine… colpa dell’atmosfera natalizia, con tutti questi Babbi Natale appesi in giro…

E siccome era l’ultimo capitolo per questa settimana…

Buon Natale!!!

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Capitolo 5
*** Epilogo- Los Angeles Maggio 2004 ***


epilogo

N.d.A.: ecco l’epilogo!! E, dopo molta suspense, tra poco sarà finalmente svelato il nome della bambina di Buffy e Spike… rullo di tamburi… (no, non si chiama rullo di tamburi!!)…. A grande richiesta… Hope!! Ma che sorpresa, eh? Quindi, per i consigli e le recensioni grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee a Clara, Pandora, Savanna, Happy e Foolforlove!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeee a Summers001, BuffySummers87, Follforlove, Cass93 e Savanna per quelle a “Goodbye to you”!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Dunque… ecco l’epilogo… ambientato in una versione molto, molto, molto, molto, molto, molto, AU dell’ultima puntata di Angel. Molto AU. Ma almeno finisce meglio… secondo me!!^^

 

Epilogo- Los Angeles, Maggio 2004

 

“Starà bene, non preoccuparti. Lo conosci, dopotutto, e quindi lo sai meglio di me”. Dawn mi abbraccia per un momento.

“Sei sicura che sia una buona idea, stare qui semplicemente senza fare niente?”.

“Come ti ho già detto almeno cinque volte negli ultimi dieci secondi… Willow e Giles hanno tutto sotto controllo. Comunque, ti dispiace se io vado un momento di là?”. Scuoto la testa,  e lei esce dalla stanza. Io continuo a fissare Spike che è qui sdraiato, privo di sensi. Gli prendo la mano, continuando a tenere Hope in braccio.

“Ti prego, svegliati. Non hai idea di quanto mi faccia male vederti così”. Mi chino a dargli un bacio sulle labbra, e per un momento mi sembra di sentire la sua mano muoversi. “Spike? Mi senti?”. Lentamente lui apre gli occhi, e scuote la testa come per schiarirsi le idee.

“Buffy, amore? Cosa è successo? L’ultima cosa che ricordo è la battaglia, poi…”. Lo interrompo, tanto per cambiare.

“Sei umano”. Lui solleva un sopracciglio. Okay… forse l’idea di dirglielo con un po’ di tatto mi è un tantinello sfuggita di mente. Spiego meglio. Forse è il caso.

“Ti ricordi… profezia dello Shanshu… un vampiro con l’anima che torna umano dopo un’apocalisse...”. Lui mi guarda confuso.

“Credevo che riguardasse Angel. Voglio dire, non che non ci sperassi, ma non mi sembrava molto… bè, lo sai”. Alza le spalle.

“Alla fine della battaglia, siede entrambi svenuti in grande stile. Adesso lui è di là con Cordelia e, sì, anche lui è umano. Pari. Ve lo siete ugualmente meritato. Questo dovrebbe andare bene per tutta quella stupida competizione che c’è tra voi due”.

“Non c’è nessuna competizione tra me e Angel”.  È il mio turno di alzare un sopracciglio. “Okay… forse un pochino… e comunque… sono davvero vivo?”. Gli prendo una mano e gliela appoggio sul cuore. Spike sorride, e io mi sdraio accanto a lui, appoggiando un orecchio al suo petto. Intanto entrambi abbracciamo Hope, che sta dormendo.

“Ho avuto così tanta paura, quando ti ho visto così, per terra…”. Lui mi sfiora il viso, facendomi alzare lo sguardo.

“Hey… io torno sempre da te, questo lo sai, vero?” annuisco “E poi… non potevo lasciarvi” dice, guardando la nostra piccola, che ora si è svegliata e ci sta sorridendo. Le do un bacio in fronte, e torno a guardare lui.

“Adesso ci sono un sacco di cose che puoi fare… e non guardarmi così!”. Ha appena sollevato un sopracciglio, sorridendo. “Ad esempio non hai più motivi per evitare posti come… non saprei, una chiesa o un parco”. Ho detto le prime due cose che mi sono venute in mente, tanto per fare conversazione. Proprio a caso. Davvero. Quindi in tutto questo non c’è assolutamente alcun riferimento ad una conversazione che noi due abbiamo avuto qualche anno fa.

“Perché queste parole mi suonano vagamente familiari? Stai forse suggerendo qualcosa?”. Ha colto il riferimento? Voglio dire… quale riferimento? Non c’era nessun riferimento.

“Chi, io? Dicevo per dire. Se poi tu vuoi chiedermi qualcosa…”. Scuote la testa, divertito.

“Dopotutto molte cose sarebbero già state effettivamente organizzate… a parte una, che forse sarebbe il caso di cambiare…”.

“Comincio subito a dirti che non ne vedo il motivo. Ma che hai contro quella canzone?”. Specifico che è lui che ha fatto prendere questa piega alla conversazione.

The wind beneath my wings? Almeno sono riuscito a farti ammettere che ti piaceva veramente, e non solo per una conseguenza dell’incantesimo”. Sorrido, ricordando quel giorno… e soprattutto le facce degli altri all’annuncio delle nostre nozze imminenti.

“Che, a proposito, sembra essersi rivelato abbastanza profetico. Voglio dire, hai visto la nuova fidanzata di Xander? Non mi sembra molto… bè, umana… e con l’età a Giles sta calando la vista… e noi due…”. Lui mi interrompe.

“Ci sposiamo?”. Dopotutto, lo ha detto lui…

“Ti rendi conto che questa potrebbe davvero sembrare una proposta di matrimonio, vero?”.

“Dammi tempo, e te lo chiedo meglio. Considera questa…  un’anticipazione”.

“E cosa ti fa essere così ottimista riguardo alla mia risposta?”. Vedo la sua espressione sconvolta e scoppio a ridere. “Non preoccuparti, scherzavo. La mia risposta sarebbe ancora la stessa… ma per davvero, questa volta. Non per un incantesimo o altro. Perché ti amo… e voglio passare tutta la mia vita con te”. Lui sorride. Sbaglio, o ha gli occhi lucidi? Sarà solo una mia impressione.

“Buono a sapersi, perché la cosa è abbastanza reciproca. E tu, piccolina” dice, rivolgendosi a Hope. “Che ne dici? Sei contenta se mamma e papà si sposano?”

Lei ride, felice, battendo le manine.

“Non so a te… ma a me sembra d’accordo”.

 

Fine.

 

N.d.A.: e questo era davvero l’ultimo capitolo della mia prima fanfiction su Buffy!! Forse prima o poi potrei scrivere qualche one-shot come seguito… ma penso di avere idee per storie diverse, più che altro. Sempre Spuffy, ovviamente. Quello è proprio uno dei miei principi di vita, praticamente!!^^ Allora… avete notato il vago riferimento a Something blue? Non potevo non ricordare quella puntata… è una delle mie preferite!! Spero, come al solito, di non aver esagerato in zuccherosità&affini!!

Intanto vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E se non scrivo altro per il resto della settimana…

Auguroni di buon anno a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!

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