SECONDO ANNO
L’estate
è passata, i tre mesi volati via così velocemente
che neanche
se ne sono resi conto. O forse sì, ma quale dodicenne sano
di mente
ammetterebbe di aver sentito, almeno un po’, la mancanza
della scuola?
Pur
se questa è una scuola straordinaria come Hogwarts, ben
pochi.
Tuttavia
ad Hermione è mancata Hogwarts.
E
se ne rende conto mentre intravede, dal finestrino
dell’Espresso, le
alte mura del castello.
Le
è mancata la scuola, le sono mancate le lezioni, la
biblioteca, il
Lago, i giardini, le risate, le notti sui libri, la Sala Comune, i
compagni di
Casata … ma soprattutto le è mancato il ragazzino
seduto accanto a lei e quasi
appisolato.
Draco
Malfoy.
E
sembra quasi che il cielo limpido e stellato voglia comunicarle
qualcosa.
Bentornata.
***
-Hai
sentito della bravata di Potter e Weasley?-, chiede Draco.
Sono
a lezione di Difesa Contro le Arti Oscure e stanno aspettando
l’arrivo del loro nuovo professore dopo la brutta fine fatta
da Raptor l’anno
precedente.
-E
chi non ne ha sentito parlare?-
Harry
Potter e Ron Weasley stanno chiacchierando tranquillamente poco
davanti a loro.
-Dio,
quanto li detesto.-
-Hanno
fatto una cosa molto stupida, ma non penso che avessero cattive
intenzioni.-
-Certo,
come no.-
Il
professor Allock entra in classe, e la sua stravaganza riesce
perfettamente nell’intento di distrarli dalle chiacchiere.
***
-Non
ci crederai, Hermione.-
-Che
è successo?-
-Hai
davanti a te il nuovo Cercatore dei Serpeverde!-
-Ma
è fantastico!-
Si
abbracciano, entusiasti.
-Mio
padre ha comprato delle Nimbus 2001 per tutta la squadra, e non
vedo l’ora di cominciare a provare. Potter e la sua squadra
non hanno scampo.-
-Un
giorno o l’altro mi spiegherai cosa c’è
di tanto emozionante nel
Quidditch, perché io non ci trovo nessuna attrattiva. Sono
felice per te, eh,
ma lo trovo tremendamente noioso.-
-Dici
così solo perché non sai giocare.-
-Ehi!-
Hermione
gli lancia contro il diario che ha in mano, ridendo.
-E
un giorno-, prosegue la ragazza, -Mi spiegherai anche cos’hai
contro
Harry Potter di preciso. Perché a me sembra … -
-Non
dirlo. Se dicessi che è simpatico, o qualcosa del genere,
potrei
pensare di costringerti ad assistere ad un’intera partita di
Quidditch.-
-Non
sia mai!-
E
l’argomento scottante è temporaneamente
dimenticato.
***
La
sera di Halloween c’è un gran fermento nella Sala
Grande.
Il
banchetto è più fastoso che mai.
Hermione
è al tavolo di Grifondoro, seduta accanto ad Harry Potter, e
ascolta di sfuggita la sua conversazione con Ron Weasley.
Il
suo sguardo però continua a tornare verso il tavolo di
Serpeverde.
La
serata trascorre pigra, ma, quando gli alunni escono per tornare ai
loro dormitori, succede qualcosa.
Mrs
Purr, la gatta di Gazza, viene trovata pietrificata.
Tutti
gli studenti possono leggere su un muro, scritto con quello che
sembra sangue, che “La Camera dei Segreti è stata
riaperta”.
***
Hermione
si trova a lezione di Storia della Magia.
Gli
studenti mormorano incessantemente e le impediscono di concentrarsi
e di prendere appunti, ma d’altra parte non ci riuscirebbe
nemmeno se ci fosse
il più completo silenzio.
I
fatti della sera precedente sono incredibili.
Alza
la mano e Rüf impiega qualche minuto ad accorgersi di lei.
Dopo
molte insistenze, cede alle richieste pressanti degli alunni e
risponde alle loro domande sulla Camera dei Segreti.
***
-Draco?-
-Dimmi.-
Stanno
studiando in biblioteca, ma Hermione è nervosa.
-Un
ragazzino del primo anno è stato pietrificato.-
-Lo
so, l’ho sentito dire.-
Hermione,
sempre più tesa, abbassa la voce.
-C’è
una cosa che ti devo chiedere.-
-Sarebbe?-
Un’esitazione.-
-Draco
… un sacco di gente crede che l’Erede di
Serpeverde sia tu.-
Il
ragazzo alza gli occhi dal libro di Pozioni. Il suo sguardo
è gelido
e trafigge la Grifondoro con un’espressione che lei non gli
ha mai visto prima.
-E
tu ci credi?-
Lei
fa una breve pausa prima di rispondere, misurando attentamente le
parole:
-Non
voglio crederci. Ma … ammetto che i sospetti di Harry non
sembravano
così infondati, e nemmeno le sue prove, a dirla tutta.-
-Harry?- Il Serpeverde si alza
in piedi, disgustato. –Si tratta di Potter, quindi, non
è così? Sarebbe lui “un
sacco di gente”? E questo include anche il suo amichetto
Weasley, immagino.-
-Draco
… -
-No,
Hermione. Se preferisci credere a loro piuttosto che a me, tanto mi
basta.-
-Vorrei
solo che mi dicessi la verità.-
-Il
fatto che tu possa anche solo pensare
che io potrei fare una cosa del genere la dice lunga.-
Draco
si alza, raccoglie le sue cose e si allontana, ignorando le vane
parole di Hermione per fermarlo.
***
La
situazione peggiora. Justin Finch-Fletchley e Colin Canon vengono
trovati pietrificati, seguiti dopo poco tempo da una Corvonero e dal
fantasma
di Grifondoro, Nick-quasi-senza-testa.
I
sospetti si fanno sempre più fitti.
-Draco.-
Sono
appena usciti da una lezione di Pozioni.
Lui
le lancia un’occhiata ma non si ferma.
-Draco,
per favore! Aspetta un secondo.-
-Cosa
vuoi?-
-So
che non sei tu l’Erede di Serpeverde.-
-Perché,
te l’ha detto Potter?-
La
brevissima esitazione di Hermione è sufficiente come
risposta.
-Fantastico.
Mi piacerebbe sapere perché non presti orecchio alle voci
che dicono che è lui l’Erede.-
-Sono
tutte sciocchezze.-
-Hai
delle prove?-
-Beh
… no, ma … -
-Potter
è Rettilofono.-
-Questo
non significa nulla.-
-Tranne
il fatto che hai più motivi per credere che sia lui
l’Erede di
quanti tu non ne abbia per pensare che lo sia io.-
-Tu
sei Serpeverde.-
-Sì,
io e altri duecento studenti della scuola.-
Draco
si allontana rapidamente e non le lascia il tempo di replicare.
***
-Non
capisco-, si lamenta Hermione. È seduta nella Sala Comune di
Grifondoro accanto a Harry e Ron. –Gli ho detto che
sospettavo di lui e si è
infuriato. Va bene, questo lo posso capire. Ma poi gli ho detto che mi
ero
sbagliata e si è infuriato ancora di più! Vi
sembra normale questo?-
-È
un idiota-, taglia corto Ron, sgranocchiando una Cioccorana.
–E io
penso ancora che potrebbe essere lui
l’Erede di Serpeverde.-
-Davvero,
Hermione, dovresti stargli alla larga. Quel tipo è
inquietante
e credo che nasconda qualcosa, anche se non è lui
l’Erede.-
Lei
si limita a sbuffare e se ne va, lasciandoli stupiti.
Questo
non mi aiuta per niente.
***
Hermione
è decisa a scoprire quel mistero. Sa che Harry e Ron stanno
indagando, ma lei ha dei sospetti.
Gli
indizi sono tanti –il fatto che le vittime siano
pietrificate, le
voci che Harry sente nei muri, le scritte- e lei sente di essere
vicinissima ad
una conclusione che però non riesce ad afferrare.
Poi,
sfogliando l’ennesimo libro in biblioteca, si illumina.
Spalanca
gli occhi e scatta in piedi. Strappa la pagina dal libro (sentendosi
subito in
colpa per questo) ed esce di corsa.
Deve
parlarne con qualcuno
–Harry,
Ron, la McGranitt, Draco, chiunque.
Ma
poi …
***
-Malfoy.-
Draco
sta uscendo dalla Sala Grande e incrocia Harry.
-Che
vuoi, Potter?-
-Volevo
solo che lo sapessi … Hermione è stata
pietrificata.-
Harry
si allontana, lasciando Draco senza parole.
Sembra
sia stato pietrificato anche lui.
Si
avvia subito verso l’infermeria, quasi di corsa.
Deve
vederla.
Ma
quando arriva vede che lei è attorniata da altri
–Harry Potter e Ron Weasley.
Una
morsa di gelosia gli attanaglia le viscere. Perché
ci sono loro lì? È lui
il suo migliore amico. Perché la McGranitt ha avvertito loro?
Perché
doveva succedere proprio a lei?
Draco
aspetta che l’orario di visita finisca. Si nasconde dietro ad
una
colonna quando i due amici escono, e aspetta che Madama Chips si
appisoli.
In
tutto sta lì in piedi almeno tre ore, ma alla fine riesce ad
entrare.
Silenzioso,
si avvicina al letto. Hermione è lì, immobile,
fredda, come
morta.
Stringe
i pugni e sente le lacrime pungergli gli occhi, ma non le lascia
uscire. Lui è un Malfoy, non può mostrare
debolezza. Non può.
Rimane
fermo e zitto accanto a quel letto fino all’alba. Quando
sente
Madama Chips grugnire, se ne va e torna in dormitorio. Nonostante la
lunga
veglia, non riesce a prendere sonno.
***
Tutto
il resto succede in fretta.
La
notizia della scomparsa di Ginny Weasley fa il giro della scuola in
un minuto, così come quella dell’immediata
chiusura di Hogwarts.
Non
c’è altro da fare –la ragazzina
è praticamente già data per
spacciata.
Ma
poi, arriva lui. San
Potter, il Bambino-che-è-sopravvissuto, l’Eroe del
Mondo Magico, il Prescelto,
lo Sfregiato.
E
salva la situazione.
Draco
non sa esattamente come ci riesca –Silente tiene ben nascosti
i
suoi segreti- ma quello che è certo è che
l’Erede di Serpeverde è scomparso, il
mostro ucciso.
E,
quando le Mandragole sono pronte, le vittime del Basilisco possono
svegliarsi dal loro lungo sonno.
***
È
l’ultimo giorno di scuola quando le porte della Sala Grande
si aprono
ed Hermione Granger entra.
Draco
spalanca gli occhi e fa per alzarsi, quando la vede correre.
Il
suo cuore salta un battito –Dio, è così
felice di vederla viva, sana e salva.
Ma
poi la corsa della Grifondoro si arresta di fronte ad Harry
Potter e lei lo abbraccia.
Maledizione.
Vorrebbe
poter dire a se stesso che quella Mezzosangue è inutile, che
lui la odia … eppure, quando lei si siede a tavola e si
volta verso il tavolo
di Serpeverde, cercandolo, e gli dedica un grande sorriso, Draco non
può
impedirsi di ricambiarlo. È felice che lei stia bene e non
potrebbe mai augurarle niente di
male.
Nemmeno,
Dio non voglia, se
passasse tutto il suo tempo a fare comunella con Potter e Weasley.
Angolo
dell’Autrice.
Vorrei
ringraziare tutti coloro che hanno recensito, inserito la storia
tra seguite, ricordate e preferite.
Mi
scuso per l’eternità che ho impiegato ad
aggiornare, ma sono stata in
vacanza e la fine del quadrimestre mi ha impedito di pensare a
qualunque cosa
che non fosse scuola.
Prometto
che la prossima volta sarò più breve!
Al
momento ho prestato i primi tre libri di Harry Potter ad
un’amica,
perciò, se ci sono delle imprecisioni temporali,
è perché non ho avuto modo di
controllare quello che mi ricordavo.
A
presto,
Adamantina
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