Fly with me!

di Misao13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- Sorpresa ***
Capitolo 2: *** Concerto e Incontro ***
Capitolo 3: *** Grazie Kev! ***
Capitolo 4: *** Passeggiata e belle chitarre! ***
Capitolo 5: *** E come se ci conoscessimo da sempre! ***
Capitolo 6: *** Ma che ti prende Nicholas? ***
Capitolo 7: *** Fly with me...i like it! Me too ***
Capitolo 8: *** Quanto tempo ragazze! ***
Capitolo 9: *** Scusami amore mio! ***
Capitolo 10: *** Confessioni, avverimenti e rivelazioni! ***
Capitolo 11: *** Shopping e Calcetto! ***
Capitolo 12: *** La festa! Questa non ci voleva! ***
Capitolo 13: *** Arrivederci!Regalo e un nuovo incontro ***
Capitolo 14: *** Di nuovo insieme ***
Capitolo 15: *** Un bagno inaspettato ***
Capitolo 16: *** Party it's here! ***
Capitolo 17: *** Sorprese mattutine ***
Capitolo 18: *** Lo fai tu. Lo faccio io. Un invito di troppo! ***
Capitolo 19: *** Personaggi e Interpreti ***
Capitolo 20: *** Il Dopo Pranzo ***
Capitolo 21: *** Aiutami tu. ***
Capitolo 22: *** Mi farai morire! ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1- Sorpresa ***


Come ogni giorno, da quando avevo scoperto quei gruppi, passavo la maggior parte del tempo su Face book solo per leggere le varie storie che le amministratrici pubblicavano. Parlavano sempre di un argomento: i Jonas Brothers, e in particolare del più piccolo del gruppo Nick Jonas, di cui a quanto pare tutte avevano una cotta… e come dargli torto! Non togliendo niente agli altri due che erano altrettanto bellissimi, Nick aveva quel qualcosa in più che attirava un migliaio di ragazze urlanti. Era bellissimo fisicamente, praticamente la perfezione fatta persona, aveva dei bellissimi riccioli castani (che di solito a me non attirano più di tanto, ma i suoi hanno un non so che di speciale), due occhi color cioccolato (che solo a guardarti un attimo potresti svenire da quanto è inteso il suo sguardo), una bocca carnosa a forma di cuore, dei nei sulla guancia destra che rendeva il suo viso ancora più particolare dato che l’altra parte era perfetta senza nessun segno e poi era dolcissimo e sensibile… insomma il perfetto ragazzo da sposare! Ma c’era un problema, quest’angelo, viveva oltre oceano a centinaia di migliaia di km dalla sottoscritta e per di più era una rock star famosa, quindi era il sogno impossibile fatta persona! Era un giorno come un altro e stavo navigando su internet sia per leggere il seguito di una storia che mi aveva particolarmente colpita sia per trovare nuove notizie sulla mia band preferita, quando mi soffermai sulle news dei JB che dicevano le date delle tappe italiane!scorsi subito la pagina per trovare l’articolo e finalmente lo trovai! Le tappe in questione erano 5:Milano, Torino, Roma, Napoli e… Lecce! Alla vista di quelle lettere saltai dalla gioia facendo quasi rovesciare la sedia, non ci potevo credere sarebbero venuti nella mia regione il 14 maggio!! Dopo più di 10 minuti passati a saltare, gridare e ridere e dopo che mia madre avendo sentito tutto il fracasso che stavo facendo era corsa a vedere che cavolo mi era presa, riuscì a calarmi e a dire “Lecce…14…concerto…maggio…JONAS!!!” “calmati!spiegati meglio che non ho capito un’h!” Così facendo uno sforzo immane riuscì a calmarmi di più e a spiegare quello che avevo letto… adesso restavano soltanto 3 cose da fare: riuscire a convincere qualcuno a venire con me, a portarmi e trovare i biglietti! Le prime 2 cose riuscì a risolverle presto avevo convinto mia cugina Francesca a venire (anche perché da quando ascolto i JB gli ho fatto la testa quanto un pallone assillandola e facendogli piacere anche a lei la loro musica) e a farmi portare da mia sorella Valentina e il suo ragazzo Luigi(a caro prezzo però!per convincerla ho dovuto promettere che il biglietto gliel’avrei comprato io!uff) ora restava solo una cosa: riuscire a trovare i biglietti! Dato che era ottobre dovevo almeno aspettare dicembre e quindi non avevo molto altro da fare… Arrivò dicembre e io non vedevo l’ora di andare a comprare i biglietti, dopo che riuscì ad averli andai a far visita a mia nonna io ero tutta euforica al pensiero che nella mia borsa c’era quel tesoro! Tutta la mia felicità non passò inosservata a mia zia che mi chiese il motivo cosi gli raccontai del concerto, di Nick e gli altri, di quanto significasse per me e del sogno di poterli incontrare, lei mi ascoltava divertita mentre teneva in braccio quel coccolone di suo figlio, il mio cuginetto Gabriel. Passarono altri 2 mesi e io non vedevo l’ora di poter andare finalmente al loro concerto,pensando a ciò vidi dalla telecamera una macchina che parcheggiava di fronte casa mia e riconobbi subito gli zii e il piccolo Gabriel, entrati notai che mia zia aveva uno strano sorriso ma non ci feci molto caso, in fondo aveva in braccio quell’amore di bimbo chi non sarebbe stato contento? Mentre io giocavo con il piccolo mia zia mi chiamò “Tatina vieni un attimo” stava sorridendo, chissà perché. “si zia dimmi” risposi. “sai qualche giorno fa Bruno mi ha detto che deve fare un’intervista ad un gruppo che viene a fare un concerto qui”. “sii?” non capivo perché mi stesse dicendo quelle cose, a che scopo?intanto vedevo mio zio che mi stava osservando e anche lui sorrideva. Poi lei riprese “beh è riuscito a procurarsi dei pass per il backstage e credo… che ne voglia dare qualcuno a te” disse queste ultime parole sotto voce, io mi ero persa non ci stavo capendo più niente, a questo punto mio zio estrasse 5 pass e me ne mostrò uno e quello fu l’inizio di tutto… appena vidi quello stemma rimasi senza parole, per un secondo ovviamente, poi iniziai a urlare,saltare, gridare,ridere di gioia per almeno 5 minuti saltai al collo di mio zio ringraziandolo e lui “ ringrazia la Roca se non fosse stato per lei io non avrei saputo quanto ci tenevi, e credo che abbia fatto bene a dirmelo” disse sorridendo, non me lo feci ripetere due volte e corsi ad abbracciarla, lei nel frattempo stava assistendo alla scena, praticamente feci un volo da lui a lei e abbracciandola continuavo a ripetere “grazie, grazie, grazie, grazie…”. “immaginavo che ti avrebbe fatto piacere, ma non cosi tanto, comunque appena ho sentito il nome di quel gruppo ho subito ripensato a te!”fece lei ricambiando l’abbraccio. Ormai la data tanto attesa si avvicinava, mancava solo una settimana al concerto e io non stavo più nella pelle dall’eccitazione. In quella settimana io cercavo quale abbinamento fosse il più adatto senza rendermene conto era arrivato il 13 maggio, il giorno dopo sarebbe stato il grande giorno. Passai la notte più agitata del solito, non presi sonno fino alle 3 mi giravo e rigiravo nel letto tanta era l’emozione che di li a poche ore sarei stata a pochi metri dal ragazzo che tanto desideravo e per il quale non riuscivo a rimanere lontana, si vabbè lontana per modo di dire più che altro il mio livello di vicinanza è tra la mia faccia e la sua immagine sul pc, pensando a tutto questo mi venne spontaneo pensare che anche se fossi riuscita a vederlo lui mi avrebbe considerato come tutte le altre fan presenti al concerto e che non gli sarei interessata più di tanto, e qui ci scappa la lacrima, mannaggia a me e al mio rubinetto che perde! La mattina mi svegliai alle 6 non riuscendo più a dormire e dato che non potevo alzarmi presi l’mp4 e acceso mandai in play la canzone di Nick Critical, mi faceva bene sentire le loro voci e senza neanche accorgermene erano già le 7e30 cosi mi alzai andai in bagno e mi lavai, tornata in camera guardai i vestiti che il giorno prima avevo preparato sul letto. Quando entrai in cucina trovai già mia madre alzata che guardava la tv stava vedendo una replica dei Jonas cosi feci colazione gustando quelle visioni, già di prima mattina avevo un sorriso a 32 denti che non credo sarebbe svanito tanto facilmente…




Salve a tutti sono Misao13, oggi è un giorno importante perchè sto pubblicando la mia prima storia! *smile* non so se sarà come ve l'aspettate ma visto che è la prima volta che faccio una cosa del genere spero che non uscirà uno schifo! Questa storia sarà un pò lunghetta (sono un pò lenta nel far comprendere quello che sento!) ma spero che con la calma e la pazienza riuscirete a seguire la mia FF ed ad apprezzarla! con affetto Misao13..

PS: recensite in tanti! :) baci

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Capitolo 2
*** Concerto e Incontro ***


Per l’occasione avevo scelto i miei jeans grigio scuro sbiaditi, una canotta rossa e le mie converse rosse; corsi in bagno a lavarmi i denti e a truccarmi, dopo aver messo le lenti, avendo fatto una fatica enorme visto che più vai di fretta e più ti fanno penare e aspettai che finisse di lavarsi mia sorella.
Nel frattempo ricontrollai che nella borsa avessi messo tutto e poi andai a casa della Frà a vedere se lei era pronta. La sua casa era vicino alla mia quindi ci misi solo qualche secondo ad arrivare, al campanello rispose mia zia e dopo aver aperto il portoncino, praticamente, mi fiondai su per le scale tanto ero eccitata! La trovai a farsi i capelli e non ancora truccata –bene –pensai dopo averla salutata, indossava dei pantaloni bianchi e una maglietta azzurra con le converse dello stesso colore dopo che ebbe finito di sistemarsi i capelli la guardai e “Fràààà” chiamai con il solito sorriso “Dimmi”
“ti posso truccare io?”
“certo, è una buona idea” disse sorridendo,cosi mi misi all’opera e in meno di 10 minuti era pronta.
Andammo a casa mia giusto in tempo per vedere arrivare Luigi, quindi salimmo tutti e tre per vedere a che punto stava la Vale, visto che era pronta presi la borsa e la giacca, ricontrollai di avere sia biglietto sia pass e tutti e quattro ci dirigemmo alla macchina…

Il viaggio sembrò non durare molto, essendo tanto presa a parlare con la Frà di quanto sarebbe stato bello, ad un tratto Luigi disse “Siamo quasi arrivati preparatevi”.
A quelle parole iniziò a salire l’ansia. Ci eravamo messi d’accordo con mio zio che appena arrivati avremmo telefonato per vedere a che punto stava lui per andare insieme nel backstage. Dopo essere passati dal botteghino ed essere entrati sentimmo una voce che ci chiamava, dall’altra parte del palazzetto vicino a quello che riconobbi essere il backstage, vidi una figura che ci salutava, arrivammo qualche minuto dopo e lo zio disse
“ok possiamo andare tra poco dovrei avere l’intervista con i ragazzi” cosi ci incamminammo all’interno, io ero cosi eccitata che non sapevo neanche se sarei riuscita a parlare nel caso ce ne fosse bisogno, mentre pensavo cosi mi venne in mente che io non sapevo parlare bene l’inglese anzi sapevo solo le parole più semplici, altro guaio, non avrei neanche potuto sperare di avere una conversazione con lui, cosi man mano mi prese lo sconforto e fui sempre meno sorridente, camminammo per qualche altro minuto quando io riconobbi subito un uomo alto nero massiccio, mi avvicinai alla Francesca e gli sussurrai “quello è Big Rob la loro guardia del corpo”.
“ah, si si adesso lo riconosco e loro dove saranno?”
“eh boh penso che saranno qui.... in giro” mentre dicevo cosi vidi spuntare dei riccioli da dietro Big Rob, che evidentemente parlando aveva nascosto completamente la figura, guardai meglio e vidi che il ragazzo con cui stava parlando era Kevin, mamma mia non ci potevo credere avevo un Jonas a due passi da me, devo dire che dal vivo era anche più carino e se lui è cosi bello figurati Joe e l’amore mio Nick! Doveva essersi accorto di noi perché si avvicinò.
“Hi” disse tutto sorridente poi iniziò a parlare in inglese con mio zio, che credo abbia chiesto se sapeva parlare l’italiano, perché subito dopo lui inizio a parlare un perfetto Italiano poi si rivolse a noi e si presentò.
“Ciao io sono Kevin” mio zio ci presentò.
“loro sono Valentina, Luigi, Francesca e Alessandra” quando arrivò il mio turno gli porsi la mano anche se stava tremando e lui la strinse prima con una mano poi, forse notando la mia tremarella, anche con l’altra, lo guardai negli occhi e lui mi sorrise e solo con quel gesto riuscì a mettermi a mio agio infatti iniziammo a parlare tutti molto tranquillamente finché non arrivò Joe.
Kevin sorridendo disse“Joe, loro sono le nipoti di Bruno lui è Luigi, Valentina, Francesca e lei è Alessandra” gli porsi la mano, sentivo che mi ero fatta rossa come al solito ma non ero agitata ormai lo shock era passato, per ora almeno.
I minuti passavano ma di Nick neanche l’ombra, Kevin doveva aver capito che qualcosa non andava perché si avvicinò a me e a bassa voce mi disse “stai cercando qualcosa?o qualcuno?” io ebbi un sussulto perché non avevo sentito che ce l’avevo dietro.
“eh? no-no … anzi si, stavo cercando il bagno perché mi da fastidio una lente e vorrei controllarla” sparai la prima cosa che mi venne in mente, non so se credette a quelle parole per il sorrisetto che aveva di chi la sa lunga ma mi indicò la strada per il bagno più vicino, lo ringraziai e prima di andare dissi alla Francesca
“ehi io sto andando un attimo al bagno primo perché devo sbollire e secondo perché ho davvero la lente che mi da fastidio, tu però non preoccuparti stai qui non voglio che ti perdi niente, per il ritorno se nel caso non foste ancora qui ti mando un mex d’accordo?”.
“sicura? Perché se vuoi ti accompagno e cos’è la storia che hai davvero la lente che ti da fastidio?” “è una lunga storia, poi ti racconto comunque ora vado se no è facile che quando torno non ci siete più!” cosi dicendo corsi nella direzione in cui prima mi aveva indicato Kevin dove si trovasse il bagno, fu un po’ più difficile del previsto perché c’erano diverse stanze attrezzate tutte identiche, ma alla fine lo trovai... entrai nel bagno e mi chiusi la porta alle spalle mi guardai allo specchio e non mi sorpresi ad essere tutta rossa come un peperone, cercai di rinfrescarmi la faccia con l’acqua finché il mio colorito tornò ad essere accettabile poi mi controllai la lente e mi rifeci il trucco, quando uscii mi accorsi che non mi ricordavo più la strada da dove ero venuta e in preda all’ansia iniziai a girare un po’, non vedendo nessuno presi il cellulare e iniziai a scrivere un messaggio per chiedere dove stavano, scrivevo e camminavo quando ad un tratto andai a sbattere su qualcosa o qualcuno, non me ne resi conto all’inizio, e caddi a terra. Nell’urto andai a finire su qualcosa di duro che mi fece male al braccio, arrivai con il sedere per terra e poi mi resi conto che mi era caduta una lente.
“Ahi!” feci appena arrivai a terra.
“oh no! La lente! Ho perso la lente!” la persona contro cui era andata a sbattere mi porse la mano e io con una mano mi tenevo chiuso l’occhio senza lente e con l’altra presi la sua mano che mi aiutava.
“ oh scusami ero sovrappensiero, come stai? Tutto bene?” fece.
“eh insomma io diciamo di si ma… oh no, non ti muovere ho perso una lente la devo trovare!” non lo guardavo in faccia presa com’ero nel cercare la lente prima che io, lui o qualcun altro la schiacciasse prima di averla ritrovata
“aspetta ti aiuto io”.
“graz-z-ie” mentre ringraziavo alzai lo sguardo e mi resi conto che la persona contro cui ero andata a sbattere e di cui avevo preso la mano era niente meno che lui...Nick Jonas! Non sapevo cos’altro dire oltre al grazie balbettato che mi era uscito e cosi tornai alla lente, dopo che mi ebbe sorriso si immerse anche lui nella ricerca.
“eccola, l’ho trovata” fece Nick dopo qualche minuto alzai lo sguardo e lo vidi che mi guardava con la lente nella mano.
“ehi l’hai trovata!grazie mille!” gli sorrisi, ero troppo contenta sia per la lente ma soprattutto perché lui era cosi carino!
“tieni apri la mano” gli porsi la mano aperta e lui prese la lente con due dita, con una mano teneva la mia mentre l’altra adagiava delicatamente la piccola lente, al suo minimo tocco mi era venuto un brivido e stavo iniziando ad avere di nuovo caldo, segno che il mio colorito stava tornando sul rosso fuoco.
“grazie mille, ora però devo andare in bagno a metterla… ah già e devo avvertire gli altri del mio ritardo se no si preoccupano” cosi feci dietro front e mi diressi verso il bagno a metà strada sentii “aspetta!” era Nick che gridava mentre correva verso di me.
“si?”.
“ hai detto che devi avvertire del tuo ritardo? Per caso sei la nipote di Bruno?” lo guardai negli occhi perplessa, ma abbassai subito lo sguardo perché era cosi intenso, c’era qualcos’altro di strano e dissi “si è mio zio perché questa domanda?”.
Mi sembrava teso però quando ebbe sentito la mia risposta rispose “beh allora non ti posso lasciare andare, perché sono stato mandato per cercarti visto che tu non tornavi” e detto questo mi sorrise, uno dei suoi bellissimi sorrisi, mamma com’era bello! Sentivo che stavo arrossendo di nuovo.
“ah si?allora ci dovremmo sbrigare a rimettere questa a posto” feci sorridendo indicando la lente nella mano.
“eh già, allora vieni ti porto al bagno del mio camerino che c’è più luce” mi prese per mano e mi portò dalla parte opposta a dove stavo andando…

[Punto di vista di Nick *__*]
Di solito mi venivano le ispirazioni improvvise, ma mai prima di un concerto e di certo quella ispirazione doveva essere impressa da qualche parte! Alcuni giorni prima mio padre si era messo d’accordo con un giornalista del luogo, cioè mi hanno detto che questa persona non è della città in cui noi stiamo per suonare ma di un paese della provincia più a sud, che sarebbe stato fin dal pomeriggio con noi e che con lui a fare l’intervista ci sarebbero state delle nipoti che sarebbero venute ad assistere al concerto e che soprattutto una di loro voleva incontrarci, da quel giorno penso e ripenso a come potrebbero essere queste persone e soprattutto quella ragazza interessata a noi, le uniche volte che ero venuto in Italia siamo stati solo al nord ed ero molto curioso di scoprire se la gente del sud era così calorosa come mi avevano detto, mi aveva molto colpito questa frase perciò avevo convinto i miei fratelli a fare qualche tappa in più e quello che avevo visto in quel poco tempo già mi stava piacendo molto.
Intento com’ero a scrivere non mi ero reso conto che il giornalista e le nipoti erano già arrivate, dopo un po’ però era venuto a chiamarmi Joe dicendo che erano arrivati da un pezzo e che mancavo solo io.
“un attimo Joe sto arrivando.. solo un ultimo rigo e.. ecco ho finito, metto a posto e ti raggiungo”.
“ok ma muoviti” disse lui e sparì cosi velocemente che non riuscì neanche a vederlo.
Misi il blocchetto che utilizzavo per le bozze in una borsa e corsi fuori raggiungendo Joe e gli altri, scusandomi per il ritardo, quello che doveva essere il giornalista con il quale avremmo avuto l’intervista si presentò come Bruno poi mi fece conoscere le sue due nipoti e il fidanzato di una di loro, dall’aspetto mi sembravano simpatiche, dopo una decina di minuti la ragazza riccia di nome Francesca vidi che guarda l’orologio e dice qualcosa a Valentina.
“c’è qualcosa che non va?” dissi io.
“beh si, mia cugina, l’altra ragazza che era con noi, è andata in bagno un quarto d’ora fa e non è ancora tornata, temo si sia persa”.
“ah capisco..”.
“perché non la vai a cercare tu Nick?” disse Kevin.
“io?ah beh si ok, ma a quali bagni sta?”.
“l’ho mandata hai bagni del lato ovest, forse per quello non riesce più a trovarci”.
“ma l’hai mandata dall’altra parte! Bravo bro ottimo lavoro!” feci sarcastico, l’aveva mandata dalla parte opposta a dove ci trovavamo era logico che si potesse essere persa!
“ma prima eravamo vicini a quei bagni perciò l’ho mandata di la!”.
“va bene ora vado” cosi per non perdere tempo iniziai a correre nella direzione indicata, ad un tratto mi ricordai che io non l’avevo mai vista in faccia che non sapevo quale aspetto avesse e mentre pensavo ad un modo per poterla riconoscere girai l’angolo e andai a sbattere su qualcosa, anzi qualcuno, perché quasi subito mi resi conto che era una ragazza,io rimasi in piedi ma lei cadde a terra sbattendo il braccio.
“Ahi” fece.
Poi la vidi mettersi una mano davanti all’occhio.
“oh no! La lente!ho perso la lente!” di che lente parlava? Visto che parlava Italiano pensai che fosse meglio parlare la sua lingua nel caso non conoscesse l’inglese cosi gli porsi la mano per aiutarla ad alzarsi dicendo “scusami ero sovrappensiero come stai? Tutto bene?” speravo che il mio italiano fosse accettabile rimasi un po’ sulle spine perché non sapevo se aveva capito, ma quando mi rispose mi tranquillizzai.
“eh insomma io diciamo di si ma… oh no, non ti muovere ho perso una lente la devo trovare!” a quelle parole capii di che lente si trattasse e del perché dell’occhio coperto dalla mano, non mi guardava in faccia segno che stava cercando di trovare la lente, io per un attimo rimasi li a guardarla poi dissi “aspetta ti aiuto io”.
Alzò lo sguardo mentre mi ringraziava e –wow –pensai non avevo mai visto una ragazza più carina, anche se con un occhio coperto, vidi il suo bellissimo sguardo lei balbettò un grazie, fu molto tenero che non mi trattenni dal sorriderle, e tornò a cercare la lente e così feci io, fu un incrocio di sguardi durato un millesimo di secondo ma a me sembrò molto di più… cercai di aguzzare la vista perché una lente è piccola e trasparente, quindi difficile da trovare, quando vidi qualcosa brillare tra i sassolini, guardai meglio ed eccola, proprio li c’era la lente; la presi e mi voltai verso di lei gridando “eccola, l’ho trovata!”.
Lei alzò lo sguardo“ehi, l’hai trovata, grazie mille” forse dovevo esserle sembrato uno sciocco per come avevo gridato, perché mi sorrise, cosi mi affrettai a dire “tieni, apri la mano”.
Mi avvicinai alla sua mano e con le dita presi la lente in modo che potessi tenergliela, com’era morbida e liscia, poi le adagiai delicatamente la lente sulla mano.
“grazie mille, ora però devo andare in bagno a metterla… ah già e devo avvertire gli altri del mio ritardo se no si preoccupano” con quelle parole la vidi tornare indietro da dove era venuta, ripensai a quello che mi aveva appena detto e mi resi conto che poteva essere lei la ragazza che stavo cercando, speravo proprio di si, cosi iniziai a correre gridando “aspetta!” la vidi voltarsi, mamma com’era bella.
“si?”.
Arrivai col fiatone ma riuscii a dire “hai detto che devi avvertire del tuo ritardo? Per caso sei la nipote di Bruno?” la guardai sperando con tutto il cuore che confermasse, poi lei abbassò lo sguardo forse l’avevo messa in imbarazzo e disse “si è mio zio perché questa domanda?”.
A quelle parole non potei che essere contento.
“beh allora non ti posso lasciare andare, perché sono stato mandato a cercarti visto che tu non tornavi” le sorrisi, sembravo un’idiota anzi mi stavo comportando come Joe, fortunatamente rispose quasi subito.
“ah si? Allora ci dovremmo sbrigare a rimettere a posto questa” e mi indicò la mano in cui era contenuta la lente, si stava per dirigere al bagno da cui era venuta, ma mi venne in mente qualcosa di meglio.
“eh già, allora vieni ti porto al bagno del mio camerino che c’è più luce” le presi il polso perché aveva la mano chiusa e la portai ai nostri camerini,era vero che li c’era più luce ma era anche una scusa per poterle stare vicino qualche minuto di più.


Sono di nuovo io Misao13!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ora che è arrivato il nostro Nick le cose si faranno più interessanti! cercherò di postare gli altri capitoli spesso con la speranza che la mia storia sia di vostro gradimento!
Baci Misao13!

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Capitolo 3
*** Grazie Kev! ***


Arrivammo qualche minuto dopo ai camerini, in cui evidentemente loro si rilassavano prima del concerto, ero molto imbarazzata anche perché lui non mi aveva lasciato il polso da quando me l’aveva preso, non stringeva però, la sua presa era dolce e delicata ma allo stesso tempo ferma e decisa.
“eccoci” disse Nick che si era fermato davanti ad una porta.
“questo è il mio camerino, prego” mi aprii la porta ed entrai non c’era molta luce ma ad un suo tocco tutte le luci si accesero, mi mostrò lo specchio dove avrei potuto lavare la lente e rimetterla, cosi presi il solvente dalla borsa e la lavai, per rimetterla però mi serviva una salviettina se no avrei rischiato di sporcarla di nuovo cosi mi girai verso di lui.
“non’è che avresti una salviettina o se no un fazzoletto?”.
“eh fammi pensare, si credo che dovrei averne una nella borsa” andò sulla scrivania e prese una di quelle salviettine rinfrescanti e me la porse, la presi ringraziandolo e dopo aver riposto momentaneamente la lente nel suo astuccio, mi tolsi il trucco che avevo, lo avrei rimesso in seguito, cosi ripresi la lente e mentre stavo davanti allo specchio per metterla vidi il suo riflesso che mi fissava, e io se c’è qualcuno che mi guarda non riesco a metterla perché mi cade l’occhio sempre su chi mi guarda, se poi consideriamo che la persona che c’era in quella stanza era Nick Jonas andavamo proprio male cosi mi girai e feci “ehm senti ti puoi girare che mi sento osservata?”. Sembrava essere caduto dalle nuvole.
“eh? ah si scusami allora mando un messaggio ai miei fratelli intanto per dire che ti ho ritrovata” cosi uscii dal camerino lasciandomi sola.
Molto più tranquilla riuscii a mettermi la lente facilmente e giacché ero davanti allo specchio ne approfittai per rifarmi il trucco cosi presi la pouscette e mi truccai più velocemente che potevo, ottenuto un risultato accettabile andai verso la porta ma mentre avevo la tenevo socchiusa qualcosa catturò il mio sguardo, un blocchetto aperto sulla scrivania, la curiosità era troppa cosi lo presi e riconobbi, anche se pieno di cancellature, il testo di una canzone iniziai a leggere i primi versi, ma una presenza da dietro mi tolse il blocchetto di mano, mi girai trovandomi a dieci centimetri la dog tag di Nick.
“ non sai che non si fruga nella roba degli altri?” alzai lo sguardo e me lo trovai faccia a faccia (madonna santa stavo per collassare, mi stava guardando con uno sguardo cosi intenso che non sapevo se stava fingendo o se faceva sul serio).
“eheh beh si ma io non stavo frugando, il blocchetto stava aperto sulla scrivania e mi ha incuriosita” feci io sorridendo, sperando che credesse che gli stavo dicendo la verità.
“va bene ti credo” penso che si rilassò perché poi andò ad appoggiare il blocchetto sulla scrivania, visto che ancora ero curiosa perché il testo era scritto in inglese quindi non ci capivo granché,presi coraggio.
“di cosa parla il testo? Sai è scritto in inglese! Anche un accenno va bene” gli sorrisi, cosa in quel momento credevo impossibile smettere di fare, visto che ero troppo contenta, almeno per una volta potevo avere una conversazione con la persona che più desideravo.
“non dovrei dirtelo veramente, visto che non ci conosciamo…” ecco a quelle parole il mio sorriso svanì.
“ah, capisco”in fondo come dargli torto stava parlando con una persona conosciuta un quarto d’ora prima, perché avrebbe dovuto dirmi una cosa tanto importante?
“però se mi dici come ti chiami, visto che ancora non me l’hai detto, sarebbe come se ti conoscessi e ti potrei accennare qual cosina” a quelle parole rimasi spiazzata.
“non lo sai?ma non ti hanno detto di venire a cercarmi?”.
“ehm no, Kevin mi ha detto solo di venire a vedere dove stavi perché tua cugina si stava preoccupando”.
“ah è stato Kevin a dirtelo? –ora capisco tutto –va bene sei perdonato, allora dobbiamo fare le presentazioni!” dissi sorridendo.
“mi chiamo Alessandra, piacere” e gli porsi la mano come se ci eravamo appena incontrati, capendo il mio gioco lui strinse con la sua mano la mia.
“Nicholas piacere mio” fece un debole sorriso, ma il suo sguardo sembrava contento, e questo mi fece ancora più felice, avevo sempre desiderato che uno dei suoi bellissimi ed intensissimi sguardi fosse per me e solo per me, mentre fantasticavo non mi ero resa conto che non avevo lasciato la mano di Nick solo quando vidi il suo sguardo cambiare e guardare in basso mi resi conto che non mi ero staccata da lui.
“oh scusa mi era venuta in mente una cosa ed ero sovrappensiero” gli lasciai subito la mano e ripresi“beh ma dicevamo, visto che adesso ci conosciamo mi vuoi accennare qualcosa?”.
“si ma sarà meglio incamminarci nel frattempo perché i miei fratelli erano in pensiero quindi dobbiamo andare”.
“okay” cosi uscimmo dalla stanza e ci dirigemmo verso il palco in cui avremmo trovato gli altri…
 
[Punto di vista di Nick *__*]
Non sapevo cosa dirle anche perché la canzone non era finita e non so se dicendole di cosa trattava ne avrebbe capito il senso però alla fine dissi“comunque la canzone parla di un ragazzo che sta aspettando qualcosa o qualcuno ma che non sa neanche lui cosa e si fa un sacco di problemi perché è sicuro che una volta trovata la fonte di tanto cercare si sentirà bene, ecco fin’ora il testo parla più o meno di questo ma ancora non è finita la canzone, però non so se mi sono spiegato, credo che la finirò presto… allora?che ne pensi?” mi voltai a guardarla, dato che per tutto il tempo stavo fissando un punto imprecisato davanti a me, lei mi stava guardando come incantata e non sapevo se era un bene o un male –ecco sicuramente non avrà capito! –pensai, però il suo sguardo era veramente bello, aveva due occhioni cosi dolci, poi la sentii dire “woow, ma è bellissima Nick! Ancora non è finita e già sono sicura che mi piacerà!” aveva un sorriso raggiante, forse aveva capito come mi sentivo, poi però distolse lo sguardo da me e continuò
“e ti sei spiegato benissimo, capisco come ci si sente” sentivo che il suo tono era cambiato e volevo chiederle se avevo detto qualcosa di sbagliato ma eravamo già arrivati dagli altri che non dissi nulla.
 
 [Punto di vista di Ale]
Wow aveva colto in pieno quello che sentivo per lui, non riuscivo più a guardarlo in faccia, fortunatamente arrivammo dagli altri e da Kevin che doveva darmi delle spiegazioni!
“ehi ce l’avete fatta a tornare,era ora!” disse Joe appena ci vide arrivare, non volevo dire dell’incidente perché sarebbe stato troppo imbarazzante cosi appena fummo più vicini dissi “scusa, colpa mia! Questo posto è un vero labirinto!”.
“eh già, ne sappiamo qualcosa!ma uoh!cos’hai fatto al braccio?” braccio?
“quale braccio?”mi ero completamente dimenticata che avevo sbattuto il gomito cadendo, l’urto aveva fatto uscire un bel livido.
“oh questo, no niente sciocchezze!” poi si avvicinò Kevin che mi guardò un po’ preoccupato, ma quando vide la mia faccia alla ‘noi dobbiamo parlare, che hai combinato?’ gli spuntò un sorrisone, di quelli belli, suoi caratteristici, cosi abbassando la voce in modo che solo io lo potessi sentire mi disse “allora, hai trovato quello che cercavi?” e fece un occhiolino.
“ma come?..” stavo per dire –come facevi a sapere che cercavo quell’adorabile ragazzo che è anche tuo fratello? –ma mi limitai a dire “ehm si grazie mille, ho trovato la persona che cercavo…grazie”( sottolineando persona e grazie) gli sorrisi perché il mio grazie era sincero, era stato tanto svelto nel capire che cercavo suo fratello,che volevo assolutamente vederlo e cosi l’aveva mandato a cercarmi in modo che potessi conoscerlo e stare qualche minuto con lui da sola.
“non c’è di che Ale” se ne andò sorridendomi, vidi avvicinarsi mia sorella e la Frà.
“ma che hai combinato? Sempre danno fai!”disse Vale.
“niente poi ti spiego” feci sorridendo, la Frà invece fece una domanda molto più interessante
“ma tutto questo tempo da sola con Nick sei stata?”.
“si non tutto il tempo però, la storia è un po’ lunga ma poi giuro che ti racconto tutto nei minimi particolari” mi rivolsi a lei con il mio sorriso, che avevamo definito a ‘360°’.
“okay okay ci conto, anche perché mi sembra che le cose siano andate bene, non è vero?”.
“eh già, più che bene!” riuscii a risponderle proprio un momento prima che arrivassero Nick e gli altri.
“Ale, vieni  ti presento tutta la famiglia, visto che quando sono venuti noi non c’eravamo” mi girai verso la Vale e lei disse “si l’abbiamo conosciuti dopo che te ne sei andata”.
“ah ho capito, va bene andiamo allora” feci io, cosi mi affiancai a lui e ci dirigemmo verso la sua famiglia, la prima che vidi fu Danielle la moglie di Kevin anche perché lei era l’unica che avevo visto più frequentemente e il piccolo Frankie affianco riconobbi Denise la madre e Kevin senior il padre dei ragazzi, ci avvicinammo (io avevo un’ansia tremenda perché non sapevo che impressione avrei potuto dare ai suoi famigliari e poi perché ero vicinissima a Nick, ma non lo volevo dare a vedere,cosi cercai di nascondere la paura) loro si erano accorti del nostro arrivo e ci stavano aspettando poi Nick parlò.
“Mamma, papà lei è Alessandra l’altra nipote di Bruno” lei mi sorrise.
“piacere Denise”.
“piacere mio” dissi stringendole la mano che mi aveva porto.
“io sono Kevin piacere signorina” ripetendo il gesto di sua moglie.
“signore il piacere è tutto mio” si vedeva che erano delle brave persone, poi si avvicinò Frankie e facendomi il baciamano disse “mi permetta signorina, io sono Frankie per gli amici ‘Frank the tank’ piacere” sapevo che era dolce quel cucciolo ma non fino a questo punto!
“oh che galantuomo!è un vero piacere conoscerti, io sono Alessandra per gli amici semplicemente Ale” era impossibile non volere bene ad un bambino cosi, quando venne il turno di Danielle vidi lei e Kevin, che intanto le stava affianco, avvicinarsi, poi lui disse “credo che sia opportuno che queste presentazioni le faccia io” mi venne spontaneo un sorriso e anche a lei, poi Kevin continuò “Alessandra, lei è mia moglie Danielle”.
“piacere Alessandra”fece lei porgendomi la mano.
“lieta di conoscerti Danielle” feci io ricambiando la stretta di mano; terminate le presentazioni rimanemmo un po’ a parlare tutti insieme, mi veniva davvero facile parlare con quella famiglia, di solito io non sono molto loquace con le persone appena conosciute ma loro ti mettono subito a tuo agio, mentre io parlavo con mia cugina sentii parlare Kevin con Nick, non sentivo cosa si dicevano ma doveva essere qualcosa di bello perché Nick ad un tratto lo vidi abbassare lo sguardo e sorridere –mah chissà di cosa stavano parlando –poi tornarono nel gruppo ma Kevin subito disse “ah Nick forse è bene iniziare a prendere quella roba tanto non è pesante”.
“si forse è meglio se inizio a prendere gli strumenti, scusate un attimo” e lo vidi girarsi ed allontanarsi, Kevin poi si avvicinò e guardandomi mi fece l’occhiolino facendo un cenno con la testa verso il fratello, io colsi subito al volo l’occasione e dissi sia a Vale che a Frà “ehi io mo torno, capite” e mi dileguai, dai loro sguardi capii che avevano compreso quello che volevo dire e corsi verso Nick, quando fui a portata di orecchio dissi “ehi Nick, aspetta!” lui si girò, evidentemente sorpreso, e disse “ehi Ale, dimmi è successo qualcosa?” io, che intanto lo avevo affiancato dissi tranquillamente “no non è successo niente, pensavo solo che potevo dare una mano! E poi volevo farti una domanda” ripresi prima che lui mi dicesse che non serviva aiuto “che domanda?comunque mi farebbe piacere il tuo aiuto, sempre che tu possa darlo”.
“io sono piena di sorprese vedrai!” feci io sorridendo e con due salti lo sorpassai…

Punto di vista dell'autore:

Salve a tutti e Buon Capodanno! :) ho pensato di postare questo nuovo capito il primo giorno dell'anno con la speranza che porti un sorriso a ognuno di voi (e che porti fortuna a me!).
Spero che recensirete in molti questa storia per vedere cosa ne pensate e se vi piace, anzi sono ben accetti anche suggerimenti dato che essendo la mia prima fanfict non so se sono monotona, quindi vi pregherei di recensire in tanti, ve ne sarei molto grata! :P beh che dire buona lettura, buon Capodanno a tutti e tanti auguri alla mia mamma che oggi compie gli anni!! ^-^ 
                                                                                                                  Misao13                                                                                                                       

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Capitolo 4
*** Passeggiata e belle chitarre! ***


[Punto di vista di Ale]   

Stavamo camminando e parlando, ci raccontavamo di tutto, era bellissimo poter parlare con lui e mi sentivo a mio agio anche se ero emozionata, del tutto normale visto che stavo parlando con il ragazzo che tanto desideravo, era cosi semplice raccontargli tutto di me e ascoltare quello che mi diceva lui poi mi disse “stiamo parlando di tutto ma non mi hai detto ancora cosa volevi chiedermi!” rimasi stupita, era vero mi ero anche dimenticata tanto ero presa “ah si già, è una domanda che mi passa da un po’ nella mente”dissi.
“avanti spara!” fece lui sorridendo.
 “niente volevo chiederti se non ti sei mai stancato a fare la rockstar, cioè leggo notizie su di voi e alla maggior parte ci sono i paparazzi che vi seguono come ombre, un passo fate voi e attaccati ci sono loro! Non vi sentite oppressi da tutto questo? Io credo che sarei impazzita a vedermi flash e facce di gente sconosciuta che mi fissa!” chiesi un po’ imbarazzata.
Dopo un secondo di riflessione Nick disse “si forse è vero, ogni tanto mi sento oppresso anch’io ma chi non si sentirebbe cosi? … ma poi penso a tutti i fan che ci amano e non mi sembrerebbe giusto fargli un torto del genere… e seconda cosa: io amo quello che faccio e non saranno certo i paparazzi a scoraggiarci!” era cosi sicuro di quello che aveva detto che la mia ammirazione nei sui confronti crebbe ancora di più.
“è molto bello quello che hai detto, si vede tutta la passione che ci metti in quello che fai e poi neanche io vorrei che smettessi di fare musica” risposi sorridendo.
Passammo dell’altro tempo a parlare poi mi venne in mente che stranamente lui non parlava inglese cosi chiesi “ma come mai parli un italiano tanto perfetto?”.
“perché io ho origini italiane da parte di mia madre e anche Danielle ha origini italiane, cosi man mano abbiamo imparato la lingua nel caso ce ne fosse stato bisogno,e in effetti si è rivelato utile, sai quando si viaggia tanto è utile saper parlare le varie lingue”disse.
“comunque è meglio andare adesso”.
“capito, si infatti è meglio muoverci” risposi io, vuol dire che provava interesse per la mia lingua! Che carino! ci dirigemmo in un magazzino dove erano riposti tutti gli strumenti, rimasi di stucco appena entrai, c’erano un sacco di strumenti, ero rimasta letteralmente con la bocca aperta a contemplare tutti quel ben di dio, mi riscossi dallo stupore solo quando sentii una voce vicino al mio orecchio “ehi,riprenditi!so che è una meraviglia ma stare qui sulla soglia con la bocca aperta non ci riduce il lavoro” era Nick a parlare, a quelle parole mi resi conto della emerita figuraccia che stavo facendo, cosi mi affrettai a chiudere la bocca e ad entrare dicendo “si è vero, ma è bellissimo qui dentro!”.
Lui mi guardò e disse“già, ti piacciono gli strumenti?”.
“oh si li adoro…ma sfortunatamente non ne ho neanche uno e di conseguenza non li so suonare” guardavo una bellissima Gibson rosso fuoco (ribadisco bellissima!) con uno sguardo triste –ah se solo ne avessi una io cosi! –Nick si accorse della chitarra che stavo fissando e disse “quale strumento ti piacerebbe saper suonare?”.
“il pianoforte è sempre stata la mia passione, a casa di mia nonna ce n’è uno, cosi ogni tanto suono qualcosa con quello che mi ricordo delle scuole medie, poi mi piace la chitarra e il violino, forse un po’ di più quest’ultimo ma mi rendo conto che è difficile da suonare e infine ultimamente mi piace anche la batteria, lo trovo uno strumento interessante” finii di parlare e mi voltai a guardare la batteria, con lo stemma JB, dopo che praticamente stavo guardando Nick fisso negli occhi.
“sai sei fortunata”fece lui, mi voltai e vidi che stava sorridendo, non capivo il motivo delle sue parole, cosi visto che non si decideva a continuare dissi “e perché sarei fortunata?”.
“perché io so suonare tutti gli strumenti che mi hai appena elencato e potrei darti qualche lezione, sempre se vuoi e se ti farebbe piacere, eh!” mi sorrise, io ero super felicissima, sarei voluta saltargli addosso per abbracciarlo ma mi trattenni non essendo tanto in confidenza da poter fare una cosa del genere.
“wow, sarebbe fantastico! Ma quante mai lezioni mi potresti dare se te ne vai subito?” in effetti lui non era venuto in vacanza ma per fare il concerto che si sarebbe concluso nel giro di una serata e poi sarebbe tornato in America, ma lui disse sorridendo“beh per questo non c’è nessun problema perché questa essendo l’ultima tappa ci da la possibilità di farci riposare prima della partenza per la prossima nazione e visto che abbiamo almeno 3 settimane abbiamo deciso di trascorrerle qui in Puglia, in pratica faremo una piccola vacanza e comunque –riprese –per la durata delle lezioni non ti devi preoccupare saprò io dopo averti sentita suonare a deciderne il numero” a sentire quelle parole non potei fare a meno ad essere felice e mandando al diavolo tutto quello che avevo pensato solo cinque secondi fa, mi buttai addosso per abbracciarlo“dici davvero? Sono felicissima di quello che hai appena detto!” dissi.
Che buon profumo che aveva, odorava di buono, era bellissimo stare a contatto con lui avrei voluto stare in quella posizione per sempre, sentii le sue braccia che stavano per fare qualcosa, sicuramente non stava per ricambiare l’abbraccio cosi per non essere respinta mi allontanai, prima che potesse fare qualcosa, dicendo “scusa, scusa ero cosi contenta che mi erano venuti i 5 secondi di euforia!” mi misi a ridere per la sciocchezza che avevo detto ma preferivo quella all’imbarazzo che stavo per creare “non devi scusarti, anzi sono felice che tu sia felice, ecco ho detto una scemenza!” e anche lui si mise a ridere, sembravamo degli stupidi che ridevano, eravamo a mio parere i più bei stupidi che potevano ridere in uno spazio deserto e poi lui era cosi bello quando rideva aveva una bellissima risata e sembrava davvero contento, finiti i 5 minuti di risata che ci eravamo concessi riuscimmo a calmarci e ad iniziare a prendere gli strumenti che avremmo dovuto portare, io mi ero fatta indicare quale fossero le chitarre che avrebbero usato e soprattutto quale fosse la sua, mi indicò la Gibson rossa che avevo notato all’entrata, fui contenta che avrebbe usato quella perché da subito mi ci ero innamorata, cosi mi diressi nel punto dov’era appoggiata.
“dove vai?” mi chiese.
Io che ero arrivata in prossimità della chitarra dissi “io prendo questa” e la presi in mano sorridendo “perché proprio quella?” fece.
“perché mi sono innamorata di questa chitarra appena l’ho vista e poi userai questa no?quindi la porto io”risposi e la riposi in quella che doveva essere la sua custodia.
Appena fummo pronti, io con la chitarra di Nick e lui con la chitarra che avrebbe usato Kevin (un’altra Gibson blu e nera,bella anche quella) e il tamburello di Joe, ci dirigemmo in prossimità del palco…
 
[Punto di vista di Nick *__*]
Stavamo tornando con gli strumenti che avremmo usato in concerto, mi aveva sorpreso il fatto che avesse voluto portare la mia chitarra e prima ancora mi aveva stupito il suo abbraccio inaspettato, quello mi aveva stupito in modo positivo, ero rimasto immobile perché non me l’aspettavo ma proprio quando mi ero deciso a ricambiare l’abbraccio e stavo a metà con le braccia intorno a mezz’aria lei si era allontanata da me, in quegli attimi sentivo il profumo dei suoi capelli il suo buon odore e il profumo della sua pelle avrei voluto trattenerla, ma non ne avevo né il coraggio né la confidenza per poterlo fare. Camminavo e ripensavo a quello che era successo poco prima quando arrivammo a destinazione, lasciammo gli strumenti e visto che era arrivata quasi l’ora del soundcheck dovevo salire sul palco cosi chiesi ad Ale e agli altri se sarebbero rimasti ad aspettarli per festeggiare dopo la fine del concerto, fortunatamente dissero che era una buona idea cosi salì sul palco con la felicità nel cuore… 



Punto di vista dell'autore:
Rieccomi ragazzi! buona befana a tutti! avete ricevuto la calza? io si, con un sacco di dolci! (buooooni! *sbav*:Q__) scusate mi sono lasciata andare!xD
Prima di tutto vorrei ringraziare baby jonas che ha recensito la storia (è stata l'unica fino a questo momento -.-) e poi anche chi la sta seguendo ma non ha ancora recensito (spero lo faccia presto:D).
Beh... a quanto pare Nick e Ale stanno prendendo confidenza, buon per loro! per il prossimo capitolo ho in mente qualcosa di bello... qualcosa di magico! vi ho incuriositi? bene! allora vi aspetto al prossimo capitolo.Baci. Bye Bye!
                                                                                                                                                                            Misao13  

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Capitolo 5
*** E come se ci conoscessimo da sempre! ***


Okay, premetto che questo capitolo è un po' lunghetto! (dire lunghetto è un eufemismo! è lungo da far paura!) ma non sapevo come dividere la storia! Spero che almeno il capitolo vi appassioni in modo da non farvelo pesare!

[Punto di vista di Ale]
Passai il resto del tempo a vedere le prove e parlare di quello che mi era successo a Vale e alla Frà, mi interrompevano solo qualche volta per dire “davvero?”.
“tutto quel tempo da soli?”.
“e poi? Continua” per il resto mi ascoltavano senza dire nient’altro.
Nel frattempo stava per iniziare il concerto io ero emozionatissima e appena si spensero le luci il mio cuore quasi si fermò, erano bellissimi mentre comparivano sul palco e si esibivano, per tutta la durata dell’esibizione li guardavo estasiata, urlavo e cantavo le canzoni insieme a loro, a volte mi sembrava che Nick mi  guardasse per qualche attimo come se mi volesse dedicare le parole che diceva, ma poi guardava le altre e tornavo alla realtà per non farmi illusioni.
Il concerto fu bellissimo e durò pochissimo, almeno per quanto mi riguarda visto che effettivamente durò 2 ore, poi andammo tutti insieme a festeggiare nell’albergo dove alloggiavano i ragazzi, al Costa Brada vicino Gallipoli quindi abbiamo preso la macchina e siamo andati tutti insieme.
A me piaceva stare con loro ma la mia indole solitaria mi diceva di andare ad esplorare un po’ quell’albergo immenso … percorsi la hall e arrivai sul retro dell’albergo e dietro una vetrata notai uno spettacolo magnifico, una piscina enorme con le luci blu che rendevano magico quel posto, mi sedetti su una sdraio ad ammirare quello spettacolo ad un tratto sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, mi spaventai e mi girai di scatto,mi trovai davanti Nick che si era avvicinato senza fare rumore.
“ehi, ti ho spaventa?”disse.
“no, beh forse un pochino, ma non troppo dai” feci io, sorridendo tranquillamente,anche se in realtà mi ero spaventata per due motivi: primo perché stavo in uno stato di ammirazione verso il panorama e quindi ero facilmente suggestionabile e secondo perché non mi aspettavo di vedere proprio lui.
Nick riprese“wow, qua fuori è bellissimo”.
“già”feci io.
“sembra quasi… “magico”” dicemmo insieme, io sottovoce.
 “si infatti magico”disse, mi aveva sentita perché si voltò verso di me, era bellissimo sotto la luce azzurra dell’acqua e dei faretti, il suo sguardo ero intensissimo e nei suoi occhi si rifletteva tutta la magia e l’immensa bellezza di quel posto.
“come mai sei qui, comunque?”,non volevo rovinare quel momento ma non potei fare altro, lui come se nulla fosse disse “sono venuto a cercarti, non eri con gli altri cosi mi sono preoccupato”.
“tu ti preoccupi troppo, secondo me, e poi so badare a me stessa” mi faceva piacere il fatto che gli stessi a cuore ma non volevo farmi illusioni, sicuramente lo avevano mandato gli altri come ore prima.
“ancora non sono sicuro a non preoccuparmi, in fondo con questa è la seconda volta in un giorno che vengo a cercarti –si ma io non ti ho chiesto niente –lo interruppi –è vero, ma con il tuo senso dell’orientamento, che mi sembra ogni tanto faccia cilecca, potevi perderti anche in questo posto, però non dubito che tu possa badare a te stessa”concluse con un sorrisetto, sembrava conoscermi già bene.
“ehi, ti sei fatto già un’opinione su di me?” feci sarcastica, lui capii la mia risposta e avvicinò il suo viso al mio e disse “più o meno è anche per questo che ti darò lezioni, sarà un modo per conoscerti meglio”.
“ah è vero, le lezioni! Me n’ero dimenticata –feci la finta tonta –mmh  e visto che tu mi farai da insegnante io devo ricambiare in qualche modo no?” dissi.
“e quale sarebbe il tuo modo per ricambiare?” rispose lui visibilmente incuriosito.
“beh ti potrei fare da guida turistica! Che ne dici? Io non ho la patente quindi dovremmo trovare una macchina però nel mio paese potremmo fare un giro a piedi” ero sulle spine poi lui infine disse “sarebbe un’idea fantastica! E la macchina non è un problema, ne abbiamo noleggiate 2, comunque sarà meglio che rientriamo”.
“si infatti, sicuramente ce ne dobbiamo andare è già tardi!” non mi ero resa conto di che ore fossero finché non guardai l’orario sul suo orologio, segnavano le 12 e 45, non era tardi era tardissimo! Stavo per rientrare quando Nick disse “per questa notte siete nostri ospiti, visto che è tardi vi abbiamo fatto preparare delle camere, domani mattina andremo tutti insieme a fare i turisti” cosi mi affiancò e insieme rientrammo.
Ci avevano fatto preparare due camere, una per me, mia sorella e la Francesca e l’altra per Luigi e lo zio; andai a dormire felice come non lo ero mai stata sapendo che l’indomani sarebbe una giornata stupenda…
 
 
 
[Punto di vista di Ale]
Mi svegliai presto la mattina seguente, ero molto agitata, mi lavai e visto che non ero provvista di un ricambio mi rimisi i vestiti del giorno prima, uscii dalla stanza e mi diressi verso l’uscita, passai davanti alla stanza che doveva essere di Nick, era la numero 1303 mi venne spontaneo un sorriso perché la sua camera aveva la combinazione dei miei numeri preferiti 13 e 03, percorsi il corridoio e passata la hall mi diressi verso la piscina, stavo per uscire quando dalla sala affianco sentii un pianoforte, mi avvicinai in silenzio e vidi che c’era Nick in canottiera e pantaloncini (era bello da mozzare il fiato!), suonava un pianoforte trasparente, rimasi ferma ad ascoltare quella melodia, chiusi gli occhi per gustarla meglio era bellissima, anche se non cantava,la sua voce che era stupenda non tardò ad arrivare e riconobbi subito la canzone, era Fly with me, ad un tratto non sentii più niente e aprii gli occhi, lui mi stava guardando (che figuraccia! Chissà da quanto tempo mi fissava!) mi avvicinai un po’ imbarazzata.
“buongiorno –dissi –ti prego continua”, stavo per sedermi su una sedia distante quando lui mi fece cenno di sedermi sullo sgabello accanto a lui.
“buongiorno anche a te, era da molto che eri li?”.
“più o meno da quando hai iniziato a suonare, tu è da molto che ti sei accorto della mia presenza?” “ho iniziato a cantare quando ti ho vista” disse lui –perché aveva iniziato a cantare quando si era accorto di me? E perché aveva smesso se ormai stava cantando da un po’? –
“per favore allora finisci di cantare, adoro quella canzone” Nick mi sorrise e ricominciò a cantare, suonava e spesso si girava a guardarmi, temevo di non riuscire a reggere il suo sguardo ma l’abilità che aveva nel fare tutto contemporaneamente senza sbagliare una sola nota mi affascinava cosi rimasi a fissarlo e ogni tanto mi lasciavo trasportare dalla canzone ritmata anche se eseguita solo con il piano, finito di suonare Nick che mi stava ancora guardando disse “beh, ti è piaciuta?”.
“e c’è da chiedere? Certo che mi è piaciuta! Di solito non mi lascio trascinare da una canzone in pubblico ma questa canzone fa miracoli!” gli risposi, era vero di solito riesco a cantare una canzone solo davanti a mia madre e alla Frà (in pratica le uniche che sopportano la mia voce non proprio intonata!) lui mi sorrise, parlammo tanto che non ci accorgemmo che anche gli altri avevano cominciato a scendere per la colazione, non tardammo però a saperlo perché Joe dall’ingresso gridò “ragazzi, la colazione è pronta venite che poi dobbiamo prepararci” mi ero completamente dimenticata che oggi avremmo fatto le guide turistiche alla famiglia Jonas, cosi mi alzai subito e gridai “si Joe arriviamo!” mi girai istintivamente, presi la mano di Nick e dissi “su andiamo, oggi ci aspetta una lunga giornata!” lo tirai e corremmo verso Joe che intanto aveva raggiunto la sala dove avremmo fatto colazione, ci fermammo davanti la porta dell’ingresso mi meravigliai dello spettacolo che avevo davanti agli occhi, la tavola era piena di prelibatezze, dal fondo Kevin chiamò “ehi voi due perché siete li fermi?”.
“stiamo arrivando!” gridò Nick, poi si voltò verso di me e disse “che dici andiamo o rimaniamo qui? Sai perché io avrei fame”.
“eh?” feci io, lui guardò le nostre mani e io capii subito cosa voleva dire perché istintivamente lasciai andare la sua mano, che avevo tenuto per tutto quel tempo,imbarazzata dissi “si anch’io ho fame, andiamo?”    
Ci unimmo agli altri, facemmo colazione con croissant, pasticciotti, ciambelle, conchiglie e quasi tutti i tipi di dolci possibili, il mio viso s’illuminò alla vista dei dolci che preferivo, Nick si accorse della mia espressione e mi chiese “perché hai quella faccia?che hai visto di buono?”.
“tutto!” risposi raggiante e gli indicai i miei dolci preferiti, lui era curioso di assaggiarli e con il consenso di sua madre ne mangiò un pezzetto di ognuno, finita la colazione tornammo nelle nostre camere a prepararci e quando fummo pronti andammo prima in giro per Gallipoli, poi andammo ad Otranto, per fortuna che mi ero portata la digitale perché feci un sacco di foto, prima mi feci una foto con tutti e quattro i Jonas (compreso il piccolo Frankie) poi con Danielle e Kevin, con Joe forse la più strana di tutte (non per niente lo chiamano Danger), con i signori Jonas, con la Vale, Luigi e la Frà tantissime e infine con Nick, con mia sorpresa io e lui ci facemmo un sacco di foto le più belle in assoluto!
 
A metà pomeriggio Kevin e Joe proposero di andare a Casarano, il mio paese perché volevano vedere anche dove abitassi e poi perché era dalla mattina del giorno prima che mancavo da casa, tutti dicemmo che era una buona idea cosi dopo una mezz’oretta eravamo già arrivati a casa mia. Arrivammo e parcheggiammo nel cortile, la Frà mi disse “ehi io vado a casa perché se no la mamma sta in pensiero, casomai ci vediamo dopo okay?”.
“okay, allora poi ci sentiamo anche per mex cosi ti dico le novità” ci salutammo e se ne andò a casa, raggiunsi gli altri e quando entrammo in casa ci accolse la mamma che avevo accuratamente avvertito del nostro arrivo e stava in cucina dalla quale usciva un bel profumino di dolci.
Dopo che arrivò anche papà e i miei fratelli, e furono finite le presentazioni, la mamma offrì il caffè con i biscotti che aveva appena sfornato, a quanto pareva tutti prendevano il caffè tranne Nick che mangiò solo un biscotto e visto che appena arrivata mi sembrava interessato ai miei cani gli dissi “ehi Nick, scendiamo li sotto?” indicando la porta, lui sorridendomi rispose “si è una buona idea” cosi scendemmo in cortile dove c’erano i miei 6 cani e glieli presentai, credo che fu attirato molto dall’unica femmina di casa perché era molto giocherellona e si soffermò a lungo a giocare con lei, poi dopo averglieli mostrati tutti dissi “quale ti piace di più?”.
“beh tutti sono belli ma credo che la mia preferita sia lei” indicando con il dito la Frency, si chiamava cosi, sorrisi e dissi “già, lei è anche la nostra preferita, anche se io li adoro tutti in egual modo”.
“è molto bello quello che hai detto si vede che ti piacciono gi animali”mi sorrise e si incamminò dall’altra parte verso il cancello –dove diamine sta andando?
“ehi Nick dove vai?!” gridai perché intanto si era allontanato.
“voglio esplorare i dintorni, tu non mi dovevi fare da guida?”  gli corsi dietro notando che aveva un sorriso divertito che poi si era trasformato in vera propria risata, una bellissima risata, gli arrivai alle spalle e gli saltai addosso, mai fatta una cosa del genere ad un ragazzo appena conosciuto!
Lui non perse l’equilibrio mentre io stavo per cadere, se non fosse stato per i suoi riflessi sarei finita a terra invece mi ritrovai tra le sue braccia, faccia a faccia, dopo alcuni secondi l’imbarazzo prese il sopravvento e feci per rialzarmi, lui sorridendo mi aiutò, non sapevo cosa dire e cosi ripensando alla scena appena vissuta dissi “sai dovresti ridere di più hai un bel sorriso”.
“shh, devo mantenere l’immagine quindi non lo dobbiamo dire a nessuno okay?” mi disse a bassa voce, prima serio poi tutti e due sorridemmo; passammo il resto del tempo a parlare e a passeggiare per le campagne vicine raccontandogli la mia infanzia, il tempo passato a giocare e tutto il resto, avevamo percorso un bel po’ di strada quando il cellulare di Nick squillò e poi rispose “pronto? Ehi Joe, si stiamo arrivando stavamo facendo un giretto, ok si, ok d’accordo, a tra poco” chiuse la chiamata e disse “era mio fratello, ha detto di rientrare che fra poco ce ne dobbiamo andare” “ah, si ok allora andiamo” se ne sarebbero andati … era un peccato perché stavo cosi bene con lui e chissà quando l’avrei potuto rivedere, perché era vero che mi aveva promesso di insegnarmi la chitarra ma era anche vero che lui alloggiava a Gallipoli e che rimaneva per poco.
Tornammo a casa ma non diedi a vedere il mio dispiacere anche perché volevo godermi a pieno gli ultimi istanti che avrei passato insieme a quella meravigliosa famiglia, entrati nella stanza trovai papà a parlare con il signor Jonas, Kevin e Joe parlavano con Vale e Luigi e mia mamma parlava con la signora Jonas e Danielle, alla vista di quella scena mi venne spontaneo un sorriso, poi sentii una voce vicino al mio orecchio,“sembra che si conoscano da una vita, vero?” era Nick che mi parlava a bassa voce, al suono della sua voce mi venne un brivido lungo la schiena, mi voltai di scatto trovandomelo a due centimetri distante –di nuovo!?! E che cavolo! Perché mi deve mettere in situazioni del genere? Questa è la seconda volta che mi ritrovo la sua faccia e il suo respiro ad un palmo dal naso, non mi può far collassare cosi! – fortunatamente mi ripresi subito e riuscii a dire “ehi era proprio quello che stavo pensando io!”.
“allora anche per noi vale la stessa cosa, se io riesco a sapere quello che stai pensando e come se ci conoscessimo da una vita”, mentre disse queste parole sorrise e anche a me venne spontaneo un sorriso, sarebbe bello se noi veramente ci conoscessimo da cosi tanto, una voce interruppe i miei pensieri “ehi bro ce l’avete fatta a tornare!” era Joe che si era accorto di noi e si era avvicinato.
“si Joe, come vedi siamo tornati e non da poco in realtà”,rispose Nick.
“ah si?beh eravamo impegnati –rivolgendosi a me –sai Ale la tua famiglia è molto interessante!” “beh detto da te è un vero complimento, Joe, grazie” feci sorridendo, poi ci unimmo agli altri, dopo un po’ i signori Jonas decisero che era l’ora di andare, Nick intanto parlava con Joe e Kevin, prima che mi venisse lo sconforto però Nick disse “Mamma, Papà se ce lo permettete possiamo prendere una macchina e portare Ale con noi, per farci da guida? So che voi siete stanchi ma noi vorremmo visitare qualche altro posto”.
Denise disse “se papà acconsente per me non ci sono problemi, naturalmente devono accettare anche i genitori di Alessandra”.
Kevin Sr. disse subito “si credo che non ci sia niente di male potete andare dove volete”.
“basta che non torniate tardi” a quelle parole una luce di speranza si accese in me, mi voltai verso i miei e dissi “posso?” capii subito la risposta dall’espressione di mio padre “va bene puoi andare” fece mia madre “grazie, grazie, grazie!” risposi e andai ad abbracciarli poi mi rivolsi verso i ragazzi e dissi “vi dispiace se vado a fare una doccia veloce e cambiarmi?”.
“certo vai pure non c’è fretta” mi rispose Kevin, prima che andassi salutai i signori Jonas e Frankie che se ne stavano andando poi mi precipitai in camera a prendere il cambio di vestiti, optai per dei pantaloncini bianchi, una maglietta a maniche corte azzurra con le converse bianche, mi fiondai in bagno per fare una doccia veloce e mi truccai leggermente, finito di prepararmi tornai dagli altri che nel frattempo si erano messi a parlare tra di loro, Joe mi vide arrivare e con il suo sorrisetto disse “ehi Ale, come sei carina! chi devi conquistare?”.
Una vampata di calore mi invase, mi feci rossa come un peperone –ma che razza di domande mi fa questo???
“eh- eh? co-come?? Nessuno, chi dovrei conquistare! Ma che dici?” gli dissi nel pieno del mio imbarazzo, tutti si misero a ridere.
“ahah stavo scherzando Ale, non ti agitare!”riuscì a dire Joe dopo essersi ripreso dalla ridarella.
“piuttosto –ripresi io –non dovevamo andare da qualche parte?”.
“si hai ragione Alessandra, è ora di andare” disse Kevin e salutando tutti uscimmo di casa, lo raggiunsi alla fine delle scale e fermandolo gli dissi “sai Kevin puoi chiamarmi semplicemente Ale, non c’è bisogno di dirlo per esteso il mio, è troppo lungo da pronunciare!” gli sorrisi e lui rispose “va bene allora ti chiamerò Ale ma il tuo nome è bellissimo non lo sottovalutare” detto questo sorrise e andò verso Danielle che lo stava aspettando, rimasi ferma a guardare quella coppia cosi bella, invidiando un po’ la loro felicità, quando una mano si appoggiò sulla mia schiena facendomi sussultare “ehi tranquilla sono io”mi voltai e vidi Nick “ma tu mi vuoi vedere morta ragazzo! Mi hai fatto prendere un colpo!” dissi allarmata.
“scusami, non volevo e solo che ti ho vista assorta nei tuoi pensieri e dobbiamo andare”fece lui.
“ah okay andiamo ma non lo rifare più, va bene?”.
“chi lo sa la prossima volta mi potrei dimenticare e poi sei stata fortunata che ero io e non Joe, lui avrebbe colto l’occasione per spaventarti e per davvero!”.
“si ne sono certa ma non mi rassicura questa cosa, non credere che il fatto che non sia stato lui ma tu a sorprendermi ti scusi, sono sicura che se lo volessi potresti raggiungere il livello di tuo fratello” per tutto il discorso mi sembrava che avesse uno sguardo quasi di stupore però si tramutò in sorriso quando finii di parlare.
“che c’è? Perché mi guardi cosi?” chiesi a quel cambio di espressione.
“ribadisco che è come se ci conoscessimo da sempre, non’è che abbiamo vissuto insieme senza saperlo no?” disse.
“eh?che stai dicendo?” chiesi perplessa –che centrava quella cosa adesso?
“prima ti ho detto che era come se sapessi quello che stavi per dire e tu adesso hai dimostrato che potresti benissimo conoscermi da tutta la vita se non fosse che ci siamo conosciuti da poco, voglio dire che tu hai già inquadrato la mia personalità, capisci?”.
“si ti capisco benissimo, è carino quello che hai detto, sarebbe bello se ci conoscessimo da molto tempo!” dissi.
“ehi voi due!sbrigatevi! o vi lasciamo qua!” era Joe che urlava come al solito, cosi ci dirigemmo alla macchina…
 
[Punto di vista di Nick *__*]
“ehi voi due!sbrigatevi! o vi lasciamo qua!” era Joe che urlava come al solito, non volendo fare aspettare gli altri ci incamminammo verso la macchina, Kevin e Danielle sedettero avanti e io, Joe e Ale sedemmo dietro.
“beh signorina, dove ci vuole portare?” fece Kevin.
“forse dovresti stare tu avanti visto che ci farai da guida” disse Danielle.
“oh no non ti preoccupare, mi sentirei a disagio a stare davanti non pensate che guida mai potrei essere!” fece subito lei.
“no Dani sta pure avanti, Ale sta in mezzo a due Jonas dici che vorrebbe andarsene avanti?” disse Joe, lo guardai per un attimo poi mi voltai verso di lei e notai che il suo colorito era sul rosso, si era imbarazzata poverina, d’altronde Joe è capace di questo ed altro!si girò verso di lui e disse “Joe!! Ma che dici? Se è per questo non avrei nessun problema a stare avanti, non sei di certo tu il motivo per il quale resto!”.
“ah no? E chi sarebbe invece?”rispose Joe con il suo sorrisetto malizioso, e mi guardò per un secondo –ehi si sta riferendo a me! Non è possibile che sia io quel motivo! – lei esitò un attimo e disse “naturalmente è perché non voglio che Danielle stia qui con voi due e non con suo marito, specialmente con te Joe! So che sta con voi sempre ma gli devi dare qualche attimo di tregua ragazzo!”.
Tutti ci mettemmo a ridere tranne Joe “spiritosa!” ma neanche lui riuscì a trattenersi che scoppiò a ridere, poi Kevin ci riportò tutti all’ordine da bravo fratello maggiore “ehi ragazzi che ne dite di avviarci intanto?” tutti fummo d’accordo, visto che era ancora pomeriggio e ci era venuta voglia di un gelato Ale ci portò in una gelateria, mangiai uno dei più buoni gelati di tutta la mia vita! Facemmo degli altri giri e poi tornammo a casa di Ale.
 
Punto di vista dell'autore:

Eccoci giunti al quinto capitolo! spero vi sia piaciuto almeno (vista la sua lunghezza!). Nick sta iniziando a conoscere il mondo di Ale e lei sta iniziando a farsi voler bene dai tre fratelli...
Il prossimo capitolo sarà uno dei miei preferiti, ci sarà una svolta nella vita di Ale! Qualcosa proprio da non perdere!
Volevo ringraziare nuovamente baby jonas che recensisce la storia, ti adoro ragazza!:D spero che anche qualcun altro inizierà a recensirla, vorrei davvero sapere cosa ne pensate!
Beh vi aspetto al prossimo capitolo!Baci.

                                                                                                                                                                                                                           Misao13

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Capitolo 6
*** Ma che ti prende Nicholas? ***


[Punto di vista di Nick*__*]
I giorni a seguire, oltre a fare i turisti, li passavo anche a dare lezioni di chitarra ad Ale, in pochi giorni era diventata molto brava, un pomeriggio mentre stavamo facendo lezione, Joe ci propose di andare a fare un giro “si è una buonissima idea – fece lei – mi sono un po’ stancata di suonare, su Nick forza andiamo”.
“su dai, bro” disse Joe e io non seppi dire di no al faccino che mi stava facendo lei, cosi trascorremmo il resto della serata a girare per la città insieme agli altri, mi aveva un po’ dato fastidio il comportamento di Joe ma non sapevo spiegare il perché, mi stavo chiedendo il motivo del mio comportamento quando arrivammo a casa di Ale, prima di scendere però, Kevin disse “ehi Ale che ne dici, ti va di venire a dormire al nostro albergo? Ci piacerebbe stare ancora un po’ con te” pensai che fosse una buonissima idea, lei si voltò verso di me e disse “mi farebbe molto piacere, ma per voi va bene?”.
“certo che va bene!” risposi io subito, non so perché ma sembrava che attendesse il mio consenso.
“va benissimo! Anzi te lo avrei chiesto io se Kev non mi avesse preceduto!” aggiunse Joe, ancora quella strana sensazione di fastidio, ma cos’era?
“beh allora lo vado a chiedere ai miei va bene?” disse raggiante e corse su per le scale, dopo qualche minuto la vidi scendere con due zaini –a quanto pare avevano accettato –pensai.
“hanno detto di si!” disse tutta contenta entrando in macchina, Joe mise gli zaini nel bagagliaio e ci avviammo verso l’hotel…
 
[Punto di vista di Ale]
Eravamo arrivati a casa mia e ci dovevamo salutare, quando stavo per scendere però Kevin mi propose di andare a dormire nel loro albergo, non mi aspettavo quella proposta e quindi ne rimasi stupita, poi mi voltai verso Nick e lo vidi con uno sguardo di approvazione e dissi “mi farebbe molto piacere, ma per voi va bene?”.
“certo che va bene!” rispose Nick immediatamente.
“va benissimo! Anzi te lo avrei chiesto io se Kev non mi avesse preceduto!” aggiunse Joe.
“beh allora lo vado a chiedere ai miei va bene?” corsi su per le scale e appena entrai trovai mamma e papà nel salotto cosi presi coraggio e chiesi “mamma, papà, sentite Kevin mi ha proposto di dormire nel loro albergo questa notte cosi domani li porto da qualche altra parte, ci posso andare?? Vi preeeeegooooo!!!!!!” mi misi anche in ginocchio per supplicare meglio.
 “come al loro albergo?e tu con dei ragazzi dovresti andare a dormire?”disse mio padre.
“mica devo dormire in stanza con loro!” feci io, immaginando già quello che saltava in mente a mio padre.
Dopo un mare di suppliche mio padre infine decise “eh va bene vai, ma mi raccomando a quello che fai” lo abbracciai ringraziandolo poi corsi in camera mia a prendere il ricambio per più giorni –non si sa mai –e altre cose che infilai nello zaino,presi anche il borsone da mare, salutai e corsi giù per le scale, all’ultimo gradino mi fermai presi un respiro profondo per non far vedere il mio affanno e mi avvicinai alla macchina, c’era Joe che aspettava di fuori e mi tolse lo zaino di mano e il borsone per metterli nel bagagliaio cosi io entrai in macchina e dissi “hanno detto di si!”.
“ero sicuro che ti avrebbero dato il permesso” disse Joe dopo essere entrato.
“eh si ma non è stato facile come pensi!” risposi e ci mettemmo a ridere.
Partimmo e nel giro di mezz’ora eravamo già arrivati (era strano come avessero già imparato la strada!)nel frattempo Danielle aveva avvisato che io ero con loro cosi quando entrammo nel Costa Brada la signora Denise mi accolse a braccia aperte dicendo che aveva fatto preparare una camera apposta per me, era la numero 1302 che guarda caso si trovava vicino a quella di Nick, a proposito di lui per tutto il tempo non era stato molto loquace, ogni tanto cercavo di farlo parlare nonostante ancora fossi imbarazzata, ma a parte rispondere a quello che chiedevo non aveva molta l’aria di voler fare conversazione cosi mi ritrovavo a parlare con Kevin e gli altri, soprattutto a scherzare con Joe. Anche quando eravamo arrivati in hotel, tutti stavano andando nelle loro camere e Denise aveva chiesto a Nick di accompagnarmi alla mia camera, lui mi avevo soltanto detto “vieni”, infatti camminavamo senza dire una parola finché non arrivammo alla porta della mia camera e lui disse “tieni e buonanotte” lasciò le mie cose ed entrò nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle, rimasi perplessa del suo comportamento cosi entrai lasciando lo zaino davanti alla porta e mi distesi sul letto a riflettere e cercare di capire che cosa mai avevo fatto di sbagliato per farlo tacere cosi all’improvviso, eppure durante la settimana mi era sembrato tranquillo e spensierato perché oggi si era immusonito di colpo? Più mi facevo queste domande e meno riuscivo a trovare una risposta cosi presi coraggio e decisi che dovevo cercare la risposta al diretto interessato, cioè lui.
Uscii dalla stanza e mi fermai davanti alla sua porta, feci un respiro profondo e bussai, dopo qualche secondo di attesa (che a me sembrò un’eternità) la porta si aprii e apparve Nick sulla soglia, stava andando a letto perché era senza maglietta –ossignore che fisico! Ma che, lo hanno scolpito?- pensai nel vedere il suo corpo perfetto,cercai di non soffermarmi sui suoi pettorale e notai nel suo sguardo una scintilla di sorpresa che si spense subito quando disse “ehi, che c’è? È tardi sai, io sarei un po’ stanco e vorrei dormire”.
Neanche aspettare la mia risposta che stava chiudendo la porta, eh no! Cosi non si fa! La bloccai e dissi “non ti preoccupare ci vorrà un attimo” ed entrai senza aspettare il suo invito.
Mi misi vicino al suo letto e continuai:
 “mi dici che ti prende oggi Nicholas?”
“a me? Di cosa stai parlando?” rispose lui senza guardarmi.
“di cosa sto parlando? Di cosa sto parlando?? Parlo del fatto che da quando siamo usciti ti sei rinchiuso in te stesso e non hai aperto bocca, parlo del fatto che anche se ho provato a farti entrare nei discorsi non ricevevo il minimo di interesse da parte tua, parlo di questo e tanto altro Nick!” gli sputai in faccia tutto quello che avevo notato del suo comportamento, poi vedendo che non apriva bocca ripresi “parla, dimmi che ti passa per la testa, ti ho fatto qualcosa? Ho detto qualcosa di sbagliato che ti ha dato fastidio?” le lacrime stavano iniziando a salire, mi faceva male sapere che lui, la persona a cui tenevo di più al mondo, per qualche strano motivo ce l’aveva con me e volevo dicesse che cosa avevo fatto per poter rimediare.
“niente, non mi hai fatto niente tu” disse guardandomi per un istante e poi tornando a guardare un punto imprecisato, abbassai lo sguardo, mi faceva male la sua indifferenza poi dissi prima a bassa voce “bugiardo… - alla fine gridai - sei un bugiardo!” guardandolo e piangendo, anche lui aveva smesso di fissare il vuoto e stava guardando il mio volto rigato dalle lacrime “io non so cosa ti è successo ma non starò qui davanti alla tua indifferenza” mi voltai e andai verso la porta, tutto ad un tratto però mi sentii prendere il braccio e voltarmi, subito dopo un abbraccio mi avvolse e mi ritrovai il volto tra il petto di Nick, rimasi cosi ricambiando l’abbraccio per un po’, volevo che il tempo si fermasse sentivo il suo cuore battere forte insieme al mio, era impossibile che il suo cuore potesse essere in sincronia con il mio, sembravamo un unico cuore che batte, sentivo il suo respiro sui miei capelli poi bisbigliò “scusami” mi allontanai da lui, notai che lo avevo bagnato tutto “oh ca-cavolo, scusami tu, ti ho bagnato, e una maglietta non ce l’avevi, no?” dissi singhiozzando ma sorridendo.
“sempre a pensare agli altri stai e comunque l’avevo appena tolta la maglietta” disse Nick sorridendo, poi però tornò subito serio “non sei tu a doverti scusare ma io” avvicinò una mano alla mia guancia e con il pollice asciugò le lacrime che erano scese, con l’altra prese la mia mano e la strinse, continuò “avevi ragione a dire che ero strano, ma per nessuna ragione al mondo devi pensare che sia stata colpa tua, è solo che oggi ho capito una cosa molto importante per me…”
“cos’hai capito?” lo interruppi.
“oggi quando Joe ci ha proposto di uscire e tu hai accettato subito, la cosa mi ha dato fastidio e non riuscivo a spiegarne il motivo”.
“Joe? Cosa centra lui?” non riuscivo a capire dove voleva andare a parare, mi zittì prendendomi anche l’altra mano.
“fammi spiegare, dicevo che Joe ha fatto nascere in me una strana sensazione e non riuscivo a capirne la fonte, non mi spiegavo perché mi dava cosi fastidio la cosa,poi ho capito: eri tu la fonte del mio malessere, eri tu a farmi sentire strano”.
“cosa? Allora vedi che è colpa mia il fatto che tu sia strano! Guarda facciamo una cosa è meglio se me ne vado a letto e domani mi faccio riaccompagnare a casa, ciao” liberai la presa dalle sue mani, mi voltai e ripresi per la seconda volta la via per l’uscita e per la seconda volta mi sentii di nuovo trattenere “aspetta” mi voltai di nuovo “aspetta co…” non riuscii a finire la frase perché Nick mi prese il volto tra le mani e mi baciò… non un bacio qualunque però, sentivo una miriade di emozioni diverse, riuscivo a percepire la sua paura, la disperazione per avermi ferita ma avvertivo anche l’amore che metteva in quel semplice bacio, sentivo la sua immensa dolcezza ma anche la passionalità che quel contatto tra le nostre due labbra poteva comportare, infatti il suo amore riuscii ad arrivare al mio cuore e cedetti a tutti quei sentimenti che mi stava trasmettendo ricambiando a mia volta il bacio, le nostre labbra si muovevano in sincronia, si completavano a vicenda quando lui allontanò il suo volto dal mio “piccola io non volevo ferirti devi credermi, mi sono innamorato di te dalla prima volta che ci siamo visti, i tuoi occhi mi hanno folgorato e solo adesso ho capito quanto ti amo e ti desidero, ma non so se tu provi le stesse cose per m…” gli misi l’indice sulle labbra per farlo tacere. “shh, non c’è bisogno di dire niente, io provo gli stessi sentimenti per te, tu sei la cosa più bella che mi potesse succedere in tutta la mia vita” gli sorrisi e lui mi accarezzò il viso, a quel tocco mi venne un brivido dietro la schiena poi mi cinse le braccia e mi avvicinò a se baciandomi di nuovo, i suoi baci erano dolcissimi e delicati però sentivo che c’era qualcosa in lui che lo tratteneva, forse era convinto che io non lo volevo cosi mi strinsi di più facendo aderire il mio corpo al suo e iniziai a giocare con i suoi riccioli, sentivo le sue mani, una si spostava dalla mia schiena ai miei capelli  e viceversa e l’altra che mi prendeva i fianchi e mi schiacciava ancora di più a lui, tutt’a un tratto smise di baciarmi ma solo per scendere più giù verso il mio collo, quello era il mio punto debole più mi baciava più cresceva in me la voglia di lui, poi tornò di nuovo alle mie labbra cercandole avidamente, io giocherellavo con le sue, quando spostò le mani dalla schiena sui miei capelli e mi intrappolò a sé, riuscì a notare un sorriso ma subito riprese a giocare con le mie labbra, giocava anche con la lingua contornando prima il labbro superiore e poi quello inferiore, all’improvviso la lingua fece pressione ed io non opposi resistenza, stava cercando la mia e quando la trovò fu l’inizio della fine… respiravo affannosamente e sentivo anche il suo respiro ma la passione non ci dava la minima voglia di allontanarci l’uno dall’altra finché il mio cellulare non incominciò a squillare “ma questa canzone è…?” fece Nick allontanandosi da me.
“canzone?oh si è il mio telefono!” corsi a prendere la borsa, l’aprii e presi il cellulare vibrante che intonava ‘Invisible’, il display indicava il nome ‘mamma’ “mamma?” ripetei, risposi e dissi “ehi mà dimmi, che c’è a quest’ora?”.
“si scusa l’orario, stavi dormendo?”.
“ehm no –feci voltandomi a guardare Nick che si era messo a sedere sul letto, non potevo di certo dirle che ci aveva interrotti sul più bello! –solo che stavo andando a dormire, ma comunque dimmi, volevi qualcosa?”.
“si ti avevo chiamata per dirti di chiedere ai signori Jonas che domenica sono invitati a casa nostra, sempre se non hanno impegni precedenti”.
“e mi hai chiamata alle 11 e 30 per dirmi questo? Domani non me lo potevi dire? Vabbè dai, ok però adesso vado a letto ci sentiamo domani buonanotte”.
“ok buonanotte”disse lei e chiusi la chiamata,mi avvicinai a Nick, lui mi porse la mano e mi fece sedere sulle sue gambe “tesoro, chi era?” essere chiamata cosi mi metteva in imbarazzo “ehm… la mamma”.
“che c’è?” chiese perplesso.
“niente è solo che non sono abituata a sentirmi chiamare tesoro, piccola, bambolina e cose del genere” feci io.
“beh allora è tempo che ti ci abitui” rispose lui dandomi un bacio e spostandomi per mettersi più comodo “comunque cosa voleva tua madre?”.
“ah si, mi ha chiamata per invitarvi a pranzo domenica a casa mia” ripresi.
“che bell’idea!” disse lui raggiante.
“davvero lo pensi?” feci io un po’ stupita.
“si perché no? Ancora non ho assaggiato le prelibatezze di tua madre!” fece lui sorridendo e strappandomi un altro bacio a sorpresa, rimanemmo un altro po’ a parlare poi gli diedi la buonanotte e tornai in camera mia, mi misi il pigiama e m’infilai sotto le coperte, non ci potevo ancora credere, io e Nicholas Jerry Jonas che ci eravamo baciati non una, non 2, ma ben 5 volte nell’arco di un’ora!! Non era proprio possibile che una come me potesse piacere ad un ragazzo d’oro (strafigo per giunta) come lui, di colpo sentii qualcosa vibrare sul comodino guardai il display e lessi: messaggio da Nick, lo aprii: ‘Buonanotte piccola mia, già mi manchi, non vedo l’ora che arrivi domani! Notte luce dei miei occhi’, mi venne spontaneo sorridere e risposi al messaggio, pensando a quello che era successo poco prima alla fine mi addormentai con il sorriso sulle labbra….
 
[Punto di vista di Nick *__*]
Ci eravamo baciati, anzi io l’avevo baciata per primo, non credevo sarebbe stato possibile ferirla per quanto avevo fatto, ero sicuro che di me non le importasse niente almeno non quanto importava a me di lei, mi ero fatto l’idea che a lei piacesse Joe, infondo è lui il playboy della famiglia è simpatico, spiritoso, bello, dolce e premuroso cosa che io non riuscivo a fare cosi apertamente, vedevo che con lui scherzava e parlava molto tranquillamente e invece con me era un po’ titubante l’avevo notato bene anche se lei cercava di nasconderlo, oggi poi quando ha accettato di buon grado la sua proposta dicendo anche che si era stancata della lezione, aveva fatto scatenare in me un sentimento che non sapevo come definire ma come mi fece notare in seguito lei, mi aveva fatto chiudere in me stesso, il fatto poi che scherzava soprattutto con lui e che se non l’avessero preceduto l’avrebbe invitata da noi fu la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi chiedevo perché mai ero stato assalito da quei pensieri, perché avrei voluto dire a Joe di stare lontano dalla mia Ale… già mia, ecco di colpo mi fu tutto chiaro: quei sentimenti, quei pensieri, il mio umore cambiato di colpo erano tutti chiari segni di gelosia, io ero geloso di lei ed ero geloso perché la desideravo, la volevo per me, volevo che fosse mia… io l’amavo e pensando al nostro primo incontro ne fui assolutamente certo, ero stato folgorato e rapito dai suoi occhi, dal suo sguardo innocente ma che ti ipnotizzava in un millesimo di secondo (come era avvenuto nel mio caso) dal suo sorriso cosi solare che anche se a lei non piaceva, non faceva altro che sorridere, illuminandomi la giornata, ma il fatto di aver visto il suo volto rigato dalle lacrime mi aveva trafitto il cuore, non avrei mai voluto ferirla per colpa dei miei sentimenti e capii che avrei fatto di tutto per non perderla, adesso che l’avevo trovata non avrei permesso a niente e a nessuno, me compreso, di portarmela via… non sapevo se ricambiava i miei sentimenti ma baciarla mi era sembrato l’unico modo per farle capire cosa provavo per lei e con mia gioia ero ricambiato, adesso che era tornata in camera sua già mi mancava cosi presi il cell e le ridiedi la buonanotte dicendo che non vedevo l’ora di rivederla l’indomani, dopo poco ricevetti la sua risposta: ‘buonanotte anche a te tesoro mio, anch’io non vedo l’ora di vederti domani per stare tutto il giorno con te, mi manchi già un casino!’ che significa ‘casino’? pazienza domani glielo chiederò di persona, mi tolsi i pantaloni e rimasto in boxer mi misi a letto addormentandomi pensando alla mia bambolina…


Punto di vista dell'autore:
Okay! Eccomi qui! Avrei dovuto postare giovedi ma o per una cosa o per l'altra ci sono riuscita solo oggi! Vabbè pazienza! Comunque tornato a noi, mamma mia tutti questi sentimenti confusi! Era ora che Nick facesse chiarezza su quello che prova per Ale, daltro canto lei non aspettava altro che quello! Ma lasciamo perdere! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e non smetterò mai di ripeterlo RECENSITE!:) non tanto perchè mi fa piacere (anche per quello!xD almeno mi sento un po' apprezzata!) ma soprattutto per sapere cosa ne pensate, se avete consigli, suggerimenti, correzioni da fare, non fatevi scrupoli e ditemi tutto quello che pensate!Non vi mordo mica!:)
Beh con la speranza che questa volta vedrò più recensioni, vi saluto e mando un abbraccio a tutti voi!
                                                                                                                                                                                                    Misao13

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Capitolo 7
*** Fly with me...i like it! Me too ***


Eccomi qua! Dopo tanto tempo sono tornata, scusate per il ritardo ma tra la brutta connessione e la febbre non ho avuto modo di postare prima. Ma bando alle ciance non siamo qui per grattar la pancia ai macachi!xD Quindi vi lascio a questo nuovo capitolo, spero vi piaccia!


Aprii gli occhi.
“dove mi trovo?” biascicai ancora assonnata, avevo fatto un sogno stupendo più bello di quelli che facevo di solito, ero stata baciata da Nick che mi aveva confessato i suoi sentimenti mi sembrava cosi reale, mi guardai intorno e riconobbi che quella stanza era una delle camere del Costa Brada, quindi ero stata davvero invitata a dormire da loro! Mi alzai e visto che erano ancora le 7e 30 andai in bagno a lavarmi poi tornai e mi misi comoda, i pantaloni di una tuta, una canottiera e una giacchetta per non stare proprio leggera, poi uscii e visto che era ancora abbastanza presto scesi nella sala dove ricordavo si dovesse trovare il piano su cui avevo visto Nick suonare, dopo aver girato un po’ lo trovai, era bello trasparente, lo riconobbi subito anche perché una volta lo aveva suonato mio cugino, mi sedetti e iniziai a fissare i tasti bianchi e neri, provai a suonare Critical, l’ultima canzone che mi ero fatta insegnare da Nick, certo me l’aveva mostrata con la chitarra anche se era da piano solo per il semplice fatto che avevo insistito parecchio, suonarla al piano non era però cosi semplice come lo faceva sembrare lui.
“ma io non so come fa quel benedetto ragazzo a suonare cosi divinamente!” dissi tra me e me, sconsolata perché facevo schifo al piano.
“non credo che io sia benedetto e sicuramente non suono divinamente”disse una voce al mio orecchio mentre delle braccia mi circondavano, mi voltai con uno scatto e delle labbra si posarono sulle mie “buongiorno principessa” fece Nick sedendosi accanto a me “buongiorno principe azzurro” feci io un po’ inebetita dal bacio appena ricevuto, allora non stavo sognando!
“cosa stavi provando a suonare?” fece lui passando da me alle mie mani sui tasti.
“mmh… provavo a suonare Critical, ma neanche lontanamente il mio insieme di suoni assomiglia a quella canzone” risposi io guardandomi le mani, all’improvviso vidi la sua mano poggiarsi sulla mia e stringerla “ti piace molto quella canzone vero?” disse lui guardandomi negli occhi, di nuovo quello sguardo da scioglimento.
Ragazzo non te ne rendi conto ma mi stai facendo morire!
“si abbastanza, appena l’ho sentita mi è piaciuta da subito, certo la mia preferita rimane Fly with me” risposi sorridendo.
“Fly with me? –Ripeté lui – come mai ti piace quella canzone?”.
“perché è la canzone che ascoltai una settimana fa, suonata proprio qui, su questo piano, e in quel momento mi ha fatto sentire proprio come se stessi volando con te”mamma che imbarazzo rivelare quelle cose a lui, non riuscivo più a guardarlo in faccia.
“volare con me… mi piace questa frase, il nostro amore vola insieme” fece lui, a quelle parole riuscii a guardarlo e vidi che stava sorridendo, uno di quei suoi bei sorrisi che mi ammaliavano, a quel punto non riuscii a trattenere di sorridere e appoggiai la testa sul suo braccio.
“anche a me piace tanto” chiusi gli occhi e sentii che aveva cominciato a suonare Critical ad un tratto smise di cantare, io aprii gli occhi, alzai lo sguardo per vedere meglio cosa fosse successo e vidi che mi stava fissando, subito arrossì “che c’è? Perché mi guardi in quel modo?”.
“perché sei la cosa più bella che mi sia mai capitata e sono felice che tu sia con me” rispose lui guardandomi con uno sguardo intenso mai visto prima, con quelle parole mi riempì il cuore di gioia “ la stessa cosa vale per me”mi avvicinai a lui e lo baciai, naturalmente lui ricambiò, mise una mano sulla mia guancia, il suo tocco freddo sulla mia pelle ancora calda mi fece venire un altro brivido, appoggiai la mano sul suo petto e sentii distintamente i battiti veloci e irregolari del suo cuore, all’improvviso un colpo di tosse mi fece voltare e mi alzai di scatto, all’ingresso del salone se ne stavano immobili Joe e Kevin, mamma che imbarazzo!
Mi feci subito rossa.
“buongiorno piccioncini” disse Joe, io che non riuscivo più a spiccicare parola feci solo un cenno di saluto con la mano, Nick invece che, a quanto pare non importava più di tanto che i suoi fratelli ci avevano beccato in pieno, rispose “buongiorno anche a voi ragazzi! –poi si alzò e mi cinse da dietro –è proprio una bellissima giornata, non trovate?” io non sapevo cosa fare se non rimanere tra le braccia di Nick e fissare i suoi fratelli che avvicinandosi sorridevano compiaciuti “vedo che avete fatto passi avanti, era ora!” fece Kevin, riuscì a riprendermi a quelle parole e risposi “come passi avanti? Come facevi a saperlo?”.
“si vedeva lontano un miglio che vi amavate!” s’intromise Joe.
“dal primo giorno direi! –aggiunse Kevin –per te Ale l’ho capito quella volta che avevi una cotta per Nick”.
“ah si, mi ricordo della tua scusa per farmelo conoscere” risposi io sorridendo a Kevin e ripensando al primo incontro.
“quale scusa, scusa?” fece Nick che non sapeva a cosa ci stessimo riferendo.
“quella di farti andare a cercare Ale, io sapevo dov’era ma tu ancora non l’avevi conosciuta e volevo farvi rimanere un po’ da soli per conoscervi meglio, comunque dicevo che di lei lo capii quel giorno, su di te bro ho sempre avuto qualche sospetto e ieri mi hai dato la conferma che eri geloso e perché mai avresti dovuto esserlo se non perché sei innamorato di lei?” disse infine Kevin. “quante cose capisci in poco tempo bro! Mi stupisco di te!” fece Joe seriamente impressionato dalle doti del fratello.
“e adesso che l’avete scoperto cosa farete?” chiesi io.
“beh per adesso niente, oggi andiamo a fare il picnic al mare quindi non staremo con i nostri genitori, ma quando torniamo glielo dovrete dire e domani lo dici ai tuoi, che ne dici Ale per te va bene?” disse Kevin.
“cosa, ai miei? Beh sono d’accordo con tutto quello che hai detto tranne l’ultima parte, cioè chiariamoci subito a mia madre glielo dico appena la vedo, ma mio padre mmh… forse è meglio aspettare qualche altro giorno, non è tipo che accoglie a braccia aperte i fidanzati delle figlie appena queste ci si sono messe insieme!” risposi io.
“non hai fiducia in me?”fece Nick sporgendosi per guardarmi meglio.
“ma no tesoro che dici! Io di te mi fido e della reazione di mio padre che non ho affatto fiducia! Ti prego aspettiamo qualche giorno” dissi io quasi disperata, perché non volevo che lui si facesse un’idea sbagliata.
“va bene piccola, ma voglio qualcosa in cambio per l’attesa” fece facendo spallucce.
In cambio?? Che voleva dire?
“piccioncini le coccole poi ve le fate dopo, adesso dobbiamo andare a fare colazione che ci stanno aspettando” ci interruppe Joe.
“va bene, ma mi aspetto qualche coccola dopo da te baby,ok?” fece Nick prendendomi la mano e avviandoci all’uscita della sala.
“intendevi le coccole, vero?” bisbigliai io al suo orecchio mentre camminavamo, lui si girò a guardarmi “certo a cosa credevi mi riferissi?” fece sorridendo, trattenendosi dal ridere “oh io, niente, proprio a niente!”.
“a proposito, che significa ‘casino’?”chiese.
“cosa?” feci che non capivo cosa volesse dire.
"si, ieri mi hai scritto 'mi manchi già un casino' ecco cosa".
"ahhh, quello! Volevo dire che mi mancavi tantissimo, casino= un sacco/tanto" dissi sorridendo, ricambiò, mi strinse di più a sé e prima di entrare nella sala Nick mi fermò, mi diede un ultimo bacio, mi lasciò la mano ed entrammo solo come amici (per il momento).
 
[Punto di vista esterno *-*]
Kevin entrò nella sala per andare a chiamare i ragazzi, visto che aveva sentito il suono del piano forte poco prima, rimase sorpreso da quello che vide, seduti al piano c’erano Nick e Ale che si baciavano! Pensò che finalmente quei due si erano dichiarati i propri sentimenti, ad un tratto arrivò Joe e Kevin gli fece cenno di non disturbarli ma lui come al solito non lo ascoltava cosi fece finta di tossire e vide che Ale si alzò di scatto non appena si accorse di loro, i due si avvicinarono e dopo aver parlato con Nick e Ale tutti e quattro si diressero verso la sala da pranzo, quando furono entrati Kevin andò vicino a sua moglie e la salutò con un bacio poi si disposero a tavola ed iniziarono a fare colazione, Danielle notò che Ale e Nick erano strani cosi disse al marito quello che aveva notato “amore ma cos’hanno quei due? Hanno uno sguardo strano”.
“Tesoro, guarda bene, si scambiano sguardi come facciamo noi” rispose bisbigliando Kevin.
 “vuoi dire che finalmente hanno capito di amarsi a vicenda?” disse Dani.
“eh già!” fece lui.
Il resto della colazione continuò senza intoppi e quando furono pronti ognuno andò a sistemare le cose per il picnic che avrebbero poi fatto.
 
[Punto di vista di Ale]
Finita la colazione dovevamo prepararci perché avremmo passato la giornata fuori, saremmo andati a fare un picnic in riva al mare, anche se ancora non avevamo deciso dove, prima però avremmo fatto un giro dentro Gallipoli.
Tornai in camera per cambiarmi, mi misi davanti all’armadio –che cavolo mi metto adesso? –non avevo portato molti vestiti in fondo sarei stata poco, alla fine mi decisi e indossai dei pantaloncini neri, una canotta rosa chiara di Minnie con una giacchetta lilla, e le Tiger nere e viola, di sotto avevo messo il costume nel caso ci fossimo fatti il bagno, mi truccai un po’ e presi la borsa con l’asciugamano arancione con i fiori tropicali (i miei preferiti), ‘toc toc’, qualcuno alla porta bussava “avanti” feci mentre ero ancora in bagno a farmi i capelli, la persona che aveva bussato era entrata, ma non aveva parlato, incuriosita sbirciai fuori dalla porta del bagno e vidi Nick seduto sul letto, bello come al solito con la luce che illuminava i suoi riccioli tirati dalla fascia –era cosi fico con quella fascia! –giocherellava con qualcosa, guardai meglio e vidi che era il mio lettore mp4 –che stava cercando li dentro? – “ehi tu, che sbirci?” feci io avvicinandomi, all’improvviso vidi la sua espressione cambiare di colpo, dal sereno e incuriosito al triste e deluso.
“che c’è? Che è successo?” chiesi colpita da quel cambiamento cosi improvviso, lui senza dire nulla mi porse il lettore e quando guardai il display mi venne un colpo al cuore, c’era una foto mia e del mio ex, non stavamo facendo niente però capì subito quale catastrofe avrebbe potuto provocare “chi è quello?” chiese lui senza guardarmi “è… è un amico” risposi io in preda al panico “solo un amico?” disse lui sempre guardando a terra, non potevo anzi non volevo mentirgli cosi dissi “è stato il mio ragazzo, ma è successo più di 2 anni fa! Credevo di aver cancellato tutte le foto!” “è stato importante per te?”.
Ma perché mi faceva quelle domande?
Vedendo che non alzava lo sguardo mi inginocchiai in modo da poter stare alla sua stessa altezza e gli alzai il volto, quello che vidi mi sconvolse, aveva gli occhi lucidi, stava soffrendo solo per aver visto una foto… lo guardai negli occhi.
“lui è stato importante perché è stato il mio primo ragazzo, ma nessuno mai mi ha fatto provare l’immenso amore che provo per te, in questo momento tu sei la persona più importante della mia vita,è solo un amico ormai, lui fa parte di una parte della mia vita ma ricorda che TU sei la mia vita e non mi stancherò mai di ripetertelo!” dissi quelle parole cosi convita che riuscì a rivedere il suo bellissimo sguardo, il suo meraviglioso sorriso e dopo aver detto “e io non mi stancherò mai di sentirlo, ma sappi che tutto questo vale anche per me”mi accarezzò la guancia delicatamente con le dita e si avvicinò cosi vicino che le nostre labbra si sfiorarono ma non andò oltre sentivo il suo dolce respiro sulle mie labbra vogliose di lui.
“amore mio se non ti decidi tu ti bacio io” sussurrai “non me lo faccio ripetere due volte allora” rispose lui e colmò quel poco spazio che ancora era rimasto mordendomi delicatamente il labbro inferiore, mi stava facendo il solletico che mi fece scappare il sorriso, le sue mani scendevano dalla mia schiena per passare ai miei fianchi e arrivare alle mie gambe e all’improvviso mi tirò su, mi aveva presa e da terra mi aveva portato sulle sue gambe.
Cosi va molto meglio.
Tornai a baciarlo, quella posizione era decisamente molto più comoda, mi teneva per i fianchi, ogni tanto mi premeva contro il suo corpo e quando non lo faceva ero io ad attaccarmi a lui, gli misi le braccia intorno al collo e iniziai a giocare con i suoi ricci.
La passione incominciò a farsi sentire irrefrenabile e alzandomi di peso Nick mi sdraiò sul letto mettendosi a quattro zampe su di me, non aveva ripreso a baciarmi ma mi guardava con quel suo sguardo intenso e profondo come a voler scavare dentro di me verso il mio cuore, che già gli apparteneva, da quel punto di vista appariva quasi un dio greco, i suoi muscoli definiti e tonici risplendevano sotto la luce che veniva da fuori, a tanta bellezza mi rendevo conto di quanto fossi insignificante, distolsi lo sguardo da lui solo per un attimo, a malincuore dovetti interrompere quel momento perfetto.
“dobbiamo andare, è tardi” avrei sperato che non fosse poi tanto tardi invece lo era eccome.
“di già?” mormorò lui.
“si, se non scendiamo presto verranno a cercarci”
“e lasciali venire” bisbigliò al mio orecchio.
“dai fai il bravo, non eri tu quello serio e razionale?” risposi io riportandomelo a portata d’occhio.
“è vero, ma tu mi sconvolgi e mi confondi solo con uno sguardo”.
Dio! quando dice queste cose è lui a sconvolgermi!
“mi sa che davvero stai un po’ confuso se dici assurdità del genere!” mi spostai da lui e mi misi a sedere “dai scendiamo piuttosto”. Stava per controbattere quando mi alzai e andai in bagno, visto che mi aveva scompigliato i capelli, mi pettinai e tornai.
Lo trovai davanti alla porta con in mano il mio borsone “che ci hai messo, un asciugamano?”
“si nel caso ci venisse l’idea di farci un bagno”dissi appena lo raggiunsi.
“allora prendo anche il mio, ti dispiace se lo metto nella tua borsa?”
“ma no figurati, prendilo pure”. Mi piaceva l’idea di avere qualcosa di suo con me anche se era solo un oggetto.
Dopo che prese l’asciugamano scendemmo nella hall dove ci stavano aspettando gli altri.
“era ora! –ci riprese Joe –stavamo per salire a vedere se eravate ancora vivi!”.
“ora siamo qui, no? possiamo andare” feci io non dando molto ascolto alle sue lamentele.
 

Punto di vista dell'autore:
Ed ecco pubblicato anche questo capitolo di Fly with me, spero che sia stato di vostro gradimento e di conseguenza spero che RECENSIRETE in tanti!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, che hanno messo la storia tre le seguite, tra le ricordate e anche tra le preferite, Grazie mille!
Beh che dire, continuate a seguirmi e... alla prossima!
                                                                                                                                          Misao13

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Capitolo 8
*** Quanto tempo ragazze! ***


Ecco un nuovo capitolo, so che è corto rispetto agli altri ma spero che questo capitolo vi piacerà lo stesso!:)


Parcheggiammo e iniziammo a passeggiare per le vie di Gallipoli, io e Danielle eravamo attirate dalle vetrine dei negozi che quasi tiravamo a forza Kevin e Nick, loro poverini subivano senza replicare, alla decima vetrina consecutiva decisi che per Nick era arrivato il momento di una tregua.
“ehi ragazzi, vi dispiace se noi vi aspettiamo fuori?”dissi prima di entrare nel prossimo negozio.
“certo, ma è successo qualcosa?” fece Danielle preoccupata.
“ma no, è solo che c’è troppa gente e rischio di non sentirmi bene” feci io, non era del tutto falso in effetti.
“ok ci vediamo qua fuori allora,a dopo” disse Kevin ed entrarono tutti e tre.
Cosi rimasi sola con Nick, mi prese per mano e andammo a sederci alla panchina di fronte il negozio.
“ora mi puoi dire la verità, non è vero quello che hai detto poco fa, vero?” fece lui, alzandomi le gambe per appoggiarle sulle sue.
“tecnicamente è vero quello che ho detto, ma non era proprio la prima ragione che avevo in mente”.
“e allora qual’era la prima ragione?” fece lui, era incuriosito ma notavo un velo di preoccupazione negli occhi.
“beh okay, non volevo sottoporti ad un’altra tortura –dissi –sai per voi ragazzi dieci negozi consecutivamente sono un inferno!” feci io sarcastica.
Prima che mi interrompesse ripresi.
“e poi volevo godermi questi momenti stando un po’ da sola con te”.
“hai avuto un’ottima idea tesoro –sorridendo mi baciò –però sottovaluti i miei livelli di sopportazione!” fece lui, sembrando addirittura serio finché non si mise a ridere.
Stavamo chiacchierando tranquillamente quando alle spalle di Nick, nella folla, vidi tre figure a me familiari. Guardai meglio e notai che erano delle ragazze che venivano a scuola con me, sperai che non mi avessero vista, ma un “ehi ciao!” infranse le mie speranze.
Quelle ragazze, non è che le odiavo ma due di loro erano un po’ antipatiche e essere loro amica non era mai stato nei miei piani, cosi ci evitavamo molto volentieri.
Quando si avvicinarono mi alzai per salutare e Nick fece altrettanto.
“ehi ciao ragazze, quanto tempo! Tutto bene?” dissi per cortesia.
“si si benissimo grazie e tu?” fece quella che si chiamava Serena –quella che non detestavo in pratica –
“e lui? Chi è? Non ce lo presenti?” intervenne Ilenia.
Ecco la solita impicciona montata!
“mi sembra una faccia conosciuta, è di qui?” concluse Silena, quella che detestavo più di tutte.
“si anch’io sto bene, comunque lui è il mio ragazzo, si chiama Nicholas” lo presentai.
“piacere ragazze, potete chiamarmi Nick” si presentò lui porgendo la mano a turno alle tre.
“Silena forse l’avrai visto su qualche giornale” ripresi io, quasi sottolineando quello che avevo appena detto.
“giornale? E perché dovrebbe stare su un giornale?” rispose lei, sorpresa.
“beh Nick è un cantante, ha un gruppo con i suoi fratelli –in quel momento i tre stavano uscendo dal negozio – toh eccoli, ragazzi!” li chiamai.
Kevin e Danielle arrivarono con un pacchettino in mano, Joe non aveva preso niente ma aveva l’aria compiaciuta.
“avete fatto acquisti?” chiesi io.
“si, Joe più che acquisti a fatto conquiste!” fece Dani ridendo con la sua solita grazia.
“chi sono questa ragazze Ale?” intervenne Kevin.
“oh si giusto, me n’ero dimenticata! –non mi ero proprio dimenticata di loro ma non avevo molta voglia di parlarci –loro sono delle mie compagne di scuola: Silena, Ilenia e Serena, ragazze loro sono Kevin, sua moglie Danielle e Joe” si presentarono a vicenda.
“ehi questi nomi li conosco, ma voi non sarete i membri di quella band, come si chiamano… ah si, i Jonas Brothers?” fece Silena all’improvviso.
“si, sono loro” dissi io.
“allora tu stai con una rock-star?” intervenne Serena.
“beh… si –feci io imbarazzata –suona strano non trovi?”dissi rivolgendomi a Nick.
“e perché tesoro? Io lo trovo normalissimo” mi strinse a se e mi baciò la fronte.
“beh ora dovremmo proprio andare, mi ha fatto piacere vedervi –se come no! –ciao!” detto questo ce ne andammo.



Punto di vista dell'autore:
Lo so questo non centra molto con la storia ma mi servivano delle ragazze invidiose e mi sono uscite queste :) comunque visto che questo capitolo è corto (secondo i miei canoni) ne posterò subito un altro!
                                                                            Misao13

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Capitolo 9
*** Scusami amore mio! ***


Ecco come promesso un altro capitolo, lo so sono un mito! 2 in un giorno solo! ma questo era uno dei capitoli più belli e non vedevo l'ora di postarlo!Quindi che dire, buona lettura!


“Che ne dite di questo punto?” disse Joe, quando eravamo arrivati ad un punto particolarmente carino della spiaggia.
L’avevamo quasi girata tutta per trovare un posto adatto al nostro picnic.
Il punto indicato da Joe era perfetto, vicino al mare, ma non sul bagnasciuga, lo precedevano un insieme di scogli che costituivano un’altura.
“Mi sembra un posto incantevole” fece Danielle.
“Si perfetto” convenne Kevin.
“E bravo bro!” disse Nick.
“Assolutamente perfetto direi!” conclusi io.
“ehi grazie ragazzi! A momenti arrossivo!” rispose Joe compiaciuto e soddisfatto.
“Si, si, non ti gasare tanto e aiutaci con la roba” lo interruppi io.
Sistemammo la tovaglia e dopo aver disposto le pietanze, panini, tramezzini, calzoni e pizze, fatte preparare poco prima, iniziammo il nostro picnic.
Il tempo passò velocemente e anche il nostro pranzo terminò, con lo stomaco pieno e appagato tutti si rilassarono, io però non mi sentivo di certo stanca per rilassarmi anzi avrei voluto stare di nuovo sola con Nick.
Non starò molto altro ancora con lui, perché ritornerà in America, quindi mi merito di aver un po’ di privacy in più piuttosto che stare in compagnia di tutti gli altri!
Nick interruppe i miei pensieri “che ne dici se andiamo a fare una passeggiata?”
“mi sembra un’idea magnifica” risposi.
Siamo sicuri che questo ragazzo non mi legga la mente? E se fosse davvero cosi? Saprebbe tutti i miei pensieri e desideri in suo riguardo! Ma no che vado a pensare!
“Noi andiamo a fare un giretto” disse Nick ai fratelli porgendomi la mano per aiutarmi ad alzare.
“okay” fece Joe.
“Buona passeggiata” disse Danielle.
La ringraziai con un sorriso, presi la borsa e ci incamminammo lungo la spiaggia, ridevamo e scherzavamo, era davvero bello stare in riva al mare con lui, facemmo molte foto: serie, divertenti e romantiche, ad esempio ne facemmo qualcuna mentre ci baciavamo.
All’improvviso mentre passeggiavamo due ragazze si avvicinarono a noi e molto sgarbatamente –a mio parere –mi spinsero via chiedendo se era davvero il Nick dei ‘Jonas’ lui fu molto cortese e rispose a tutte le loro domande, poi una delle due, una ragazza devo ammettere davvero carina: capelli castano-chiaro mossi, lunghi fino alla vita, bei occhi azzurri, labbra sottili ma belle come il suo sorriso direi, fece “ci facciamo qualche foto?”
“si va bene” rispose Nick molto cortesemente –anche troppo per i miei gusti.
L’altra ragazza, di certo non bella come l’amica, prese la digitale e mentre stava scattando la foto, quella ragazza che era in una posa diciamo “accettabile” si gira e da un bacio a Nick sulla guancia, ma quasi vicino alle sue labbra.
Cosa????? La rabbia mi stava assalendo, come ha osato dare un bacio al mio ragazzo? Dovevo controllarmi perché lui è una rockstar e non deve essere scortese con una fan, infondo non l’ha proprio baciato sulle labbra –ma che dico! –lui si girò a guardarmi ma io nascosi le mie emozioni facendo solo spallucce come a dire ‘se proprio devi essere cosi gentile con le fan’.
La foto sembrava non essere né la prima né l’ultima, ne fecero altre, io mi ero proprio stancata di stare a guardare quella scena cosi decisi “ehi Nick, io torno dagli altri, ci vediamo dopo” mi voltai e mi incamminai verso la direzione dalla quale eravamo appena venuti.
“ehi aspetta un attimo!” fece lui.
Non mi voltai neanche, feci solo un gesto di saluto con la mano.
“dai resta un altro po’ con noi”.
“si dai facciamo qualche altra foto” sentivo dire da quelle due oche.
Non mi andava proprio di tornare dagli altri senza di lui, avrebbero sicuramente chiesto il perché della sua assenza e io non avevo né la voglia né l’intenzione di dire dell’accaduto, tanto sapevo già cosa mi avrebbero risposto “devi capirlo Ale, lui è una rockstar ed è naturale che trovi delle fan, come dire, affettuose! Si affettuose è la parola adatta”.
No affettuose non è la parola adatta: appiccicose, sanguisughe, colla a presa super-rapida, queste si che potrebbero essere parole adatte!
Camminavo e camminavo, quando arrivata quasi in prossimità del posto dove avrei trovato gli altri, vidi tra gli scogli un’insenatura, quel luogo m’incuriosì cosi andai a dare un’occhiata.
Dovetti superare qualche scoglio ma riuscii ad entrare, mi guardai intorno e mi meravigliai dello splendore di quel luogo, era un incavatura a forma di mezza luna dove c’era un pezzo di sabbia e di fronte alle pareti si vedeva benissimo il mare, chissà al tramonto come doveva essere romantico quel luogo, avrei voluto che anche Nick lo vedesse, ma lui in questo momento era ‘impegnato’.
Mi demoralizzai di nuovo cosi decisi di stendere l’asciugamano per stare un po’ da sola a pensare, lo presi e vidi che c’era anche il suo asciugamano cosi stesi sulla sabbia il mio, mi sedetti e mi ci avvolsi il suo come una coperta –almeno se non c’era, qualcosa di suo mi avrebbe fatto immaginare che fosse lui ad abbracciarmi veramente.

Intanto…

-Queste ragazze sono veramente insopportabili, soprattutto questa con gli occhi azzurri- pensò Nick.
Era arrivato il momento di liberarsi di quelle due oche, per di più Ale se n’era tornata dagli altri, sicuramente si sarà arrabbiata moltissimo per quella foto, ha detto di no, ma prima di girarmi, con la coda dell’occhio avevo visto che si faceva verde di rabbia! Altro che fa la tranquilla! Se avesse potuto l’avrebbe squartata viva! Dovevo andarmene assolutamente, mi dovevo scusare e sicuramente avrei avuto qualche rimprovero dai miei fratelli per averla lasciata andare via.
“ragazze, ora devo proprio andare” feci deciso.
“no, di già?” fece la ragazza con i capelli neri, non ricordavo più come si chiamava, Marta, Martina qualcosa del genere insomma.
“si di già, mi staranno aspettando preoccupati”.
“ti accompagniamo noi, non ti preoccupare per la ragazzina, avrà trovato la via del ritorno”  disse quella che mi soffocava, Gloria.
“tu non ti preoccupare non ho bisogno di accompagnamento e poi la ragazzina e molto più grande di te, ora vi saluto ciao” risposi e mi allontanai.
Percorsi velocemente il tragitto per poter tornare il prima possibile da lei, in meno di cinque minuti ero arrivato, mi avvicinai ma mi accorsi che lei non era con loro –dov’era andata?.
“ehi siete tornati? Aspetta un momento dov’è Ale?” chiese Joe.
“non è con voi? Ha detto che sarebbe tornata qui”.
“no, non c’è, ma perché sarebbe ritornata da sola? Che le hai fatto?” fece Kevin, sottolineando l’ultima frase.
“è successo qualcosa?”intervenne Danielle.
“no io non le ho fatto niente, cioè qualcosa è successo…” cosi iniziai a raccontare di quelle due tipe, della loro scortesia nei suoi riguardi e di quello stupido bacio.
“non avresti dovuto lasciare che se ne andasse da sola” disse Joe.
“ormai non ha più importanza quello che avrebbe o non avrebbe dovuto fare, ora dobbiamo solo cercare Ale” concluse Kevin.
Ci dividemmo e iniziammo a cercarla, io cercavo dalla parte da cui ero venuto, Joe percorse il bagnasciuga e Kevin e Danielle cercarono all’inizio della spiaggia nel caso fosse tornata in strada.
Io ero veramente preoccupato, era da sola in una spiaggia a lei sconosciuta, come anche a noi del resto, e chissà come si stava sentendo, sicuramente era arrabbiata per come l’avevano trattata quelle ragazze ma sicuramente anche per come mi ero comportato io e non mi perdonavo per quello che le avevo fatto.
Giravo ormai da un quarto d’ora quando guardando verso gli scogli notai un buco abbastanza grande, mi soffermai e vidi che era l’entrata di una grotta o un’insenatura –e se fosse caduta li dentro? –dovevo andare a controllare.
Mi arrampicai su per i scogli e scivolai dentro scalandone degli altri, quello che vidi mi tolse il fiato.
Quell’insenatura era a forma di mezza luna e dava proprio sul mare e al centro di essa notai una figura accucciata, guardai meglio e riconobbi il mio asciugamano –l’ho trovata! –mi avvicinai piano per non farmi sentire e a due passi notai che aveva uno sguardo triste, m’inginocchiai e delicatamente da dietro l’abbracciai.

[Punto di vista di Ale]
Guardavo le onde infrangersi sugli scogli e pensavo che fosse soltanto un meraviglioso sogno, dal quale ancora non mi ero svegliata, guardavo l’orizzonte con aria triste e malinconica pensando che presto mi sarei svegliata.
All’improvviso qualcosa di caldo mi avvolse, sentivo il profumo della persona che amavo intensificato, il suo asciugamano stava iniziando a sembrarmi lui!
Un dolce respiro però mi fece risvegliare dal torpore –un oggetto non può respirare! –mi voltai piano e accanto a me il viso di Nick mi guardava sorridendo dolcemente, poi disse “amore della mia vita… perché mi fai preoccupare cosi?”
“preoccupare?” Feci io ancora inebetita dalla magia di quel luogo.
“si preoccupare, non sono soltanto io ad esserlo, tutti ti stanno cercando”
A quelle parole mi riscossi e iniziai a dare significato a quello che diceva.
“come tutti? Ma da quanto tempo è che sono qui?” risposi io allarmata.
“quasi da mezz’ora tesoro” disse lui calmo, si vedeva però che era preoccupato.
“oh cavolo!è da cosi tanto che sono via? Dobbiamo tornare subito, non voglio dare ancora preoccupazioni!” dissi alzandomi di scatto, Nick mi prese il polso e disse
“aspetta, prima dobbiamo parlare” prese il suo cellulare e mandò un messaggio, forse per dire che mi aveva trovata.
“di cosa dobbiamo parlare?”feci io fingendo di non sapere dove voleva andare a parare. Lui mi prese per mano e mi fece sedere su di lui.
“scusami”disse infine.
“scusarti? Io mi dovrei scusare per avervi fatto preoccupare” risposi io.
“non dire stupidaggini…scusami per averti lasciata andare via, scusami per non aver impedito a quella ragazza di baciarmi, scusami per essere stato tanto sciocco” fece Nick stringendo ancora di più le mie mani.
“me lo sarei dovuto aspettare, sai ci ho pensato”risposi alle sue mani più che a lui.
“a cosa ti riferisci? A cosa hai pensato?” chiese lui perplesso.
“a te, a me, a noi, al fatto che tu sei una rockstar e io non sono nulla”
“non è vero, tu non sei nulla –fece lui deciso avvicinandomi di più a lui –tu sei tutto, sei il MIO tutto, senza di te non sarei niente”.
“sei stato senza di me fino a qualche settimana fa,non è vero che non saresti niente” lo corressi.
“si è vero, ma fino a qualche settimana fa sentivo che mi mancava qualcosa, che cercavo qualcosa e che quando l’avrei trovata mi sarei sentito completo, beh indovina un po’ ho trovato te e non mi sentivo cosi completo e felice come mai in tutta la mia vita”.
Mi lasciò le mani e mi cinse i fianchi, io appoggiai le mani sulle sue braccia muscolose.
“ricordi la canzone che stavo scrivendo il giorno che ci siamo conosciuti?” chiese.
“si la ricordo benissimo” risposi io.
“senza saperlo io stavo parlando di te e me ne sono reso conto solo ora”.
“ma tu te ne andrai fra poco e io tornerò di nuovo a essere la solita ragazza sola, riservata e timida che se ne sta per conto suo, come può la nostra storia resistere alla lontananza e non dico qualche kilometro ma a migliaia di kilometri, separandoci anche un oceano”
“non credi nella nostra storia?” fece lui.
“non è che non ci credo… sono solo realista, non mi faccio illusioni” abbassai lo sguardo, sentivo che le lacrime stavano emergendo e non volevo che vedesse i miei occhi lucidi.
“io credo in noi e non sarà un po’ d’acqua a dividerci, verrai a trovarmi in America, fra poco comincerà l’estate e a Natale potrei venire io”rispose deciso.
“ma io non sono ricca come te da potermi permettere un viaggio a Los Angeles!” dissi io.
“e ti fai problemi per questo dettaglio insignificante?” sporse la testa per potermi guardare meglio, io non accennavo ad alzare la testa cosi mi alzò lui.
“sai che ti pagherei io il biglietto” continuò.
“ma i miei non mi manderanno mai” feci io guardandolo negli occhi.
“faremo venire anche i tuoi, anche i tuoi fratelli e tua cugina se lo desideri”.
“cosa? Faresti questo per me?” chiesi.
“per te questo ed altro bambolina mia, ora sei più tranquilla?” domandò lui accennando un sorriso.
“si amore mio però sarei più tranquilla se tu mi baciassi”risposi.
“ai tuoi ordini” sorrise e appoggiò le sue labbra alle mie, ci baciammo per un tempo interminabile poi si allontanò dicendo “ora è meglio che andiamo, che dici?”.
Io avevo il fiato corto e quindi feci solo un cenno con la testa, ci arrampicammo io davanti a lui nel caso fossi scivolata, mentre scalavamo gli scogli mi voltai solo un attimo e notai che sorrideva cosi feci “ti stai godendo una bella vista tu, li sotto?”.
Arrossì imbarazzato ma poi disse “oh è un panorama stupendo dovresti vederlo!” sorrise compiaciuto.
“ne faccio a meno grazie, lascio tutto il panorama per te” riuscimmo ad uscire e tornammo sulla spiaggia, poco distante notai che c’erano le stesse ragazze di poco prima che ci stavano fissando, stavo per abbassare lo sguardo quando Nick mi cinse le spalle e mi baciò nuovamente sotto gli occhi delle due, gialle d’invidia.
Eravamo quasi tornati dagli altri.
“adesso che arriviamo chissà che ramanzina mi faranno tutti, li ho fatti davvero preoccupare”  feci rivolgendomi a Nick.
“si erano preoccupati ma non credo che ne faranno un dramma” mi consolò lui.
“lo spero proprio”.
Arrivammo e appena ci videro Joe, Kevin e Danielle ci corsero incontro. Joe mi abbracciò e mi fece girare alzandomi da terra “stai bene per fortuna!” disse appena mi riportò a terra, li vedevo tutti girare!
“eravamo cosi preoccupati!” fece Danielle abbracciandomi.
“mi dispiace moltissimo per avervi fatto preoccupare, scusate… solo che volevo stare un po’ da sola” mi scusai con tutti loro.
“non ti devi scusare e Nick che dovrebbe farlo, non avrebbe dovuto lasciarti da sola” intervenne Kevin.
Con la coda dell’occhio vidi Nick abbassare la testa, presi la sua mano e la strinsi e guardandolo negli occhi dissi “si è scusato già a sufficienza, credo che lo si può perdonare” mi sorrise e io ricambiai.
“sei cosi buona Ale, se fosse stato per me lo avrei fatto penare!” scherzò Joe.
La giornata passò con il fare bagni in mare, io non sapevo nuotare e Nick e Joe mi prendevano in giro, quest’ultimo più di tutti.
“ah, ah Ale non sapevo che tu eri incapace di nuotare!tutti sanno nuotare” Joe se la rideva schernendomi di fronte a tutti.
“però ha ragione amore, tutti sanno nuotare!” disse Nick.
“ah non ti ci mettere anche tu per favore e poi non è vero che tutti sanno nuotare conosco parecchie persone che non sono capaci, comunque per la cronaca io sapevo nuotare e solo che poi non lo so è come se avessi avuto un trauma e non riuscissi più a farlo” risposi io imbarazzata.
“mi dispiace, vabbè basta che riesci ad entrare in mare” fece lui comprensivo.
Passammo il resto del tempo a giocare, scherzare e ogni tanto avevamo qualche momento di romanticità io e Nick, ma anche Kevin e Danielle, l’unico poverino a lamentarsi perché era da solo era Joe, la sua ragazza Ashley Greene era rimasta in America –con dispiacere di tutti e due –perché doveva girare un film e non si poteva spostare.
La giornata passò in fretta e dopo aver passato la giornata fuori tornammo in Albergo, li ci stavano aspettando i signori Jonas, avevamo deciso di dire a tutti che io e Nick stavamo insieme cosi appena arrivati Nick disse “mamma, papà, noi dovremmo dirvi una cosa” poi si avvicinò a me e mi prese per mano “io e Ale stiamo insieme, ci siamo innamorati” fece un po’ imbarazzato per la confessione.
Parlò per prima Denise “congratulazioni cari, si vedeva lontano un miglio che voi vi amavate –è quello che ho detto anch’io- interruppe Joe –io e tuo padre siamo molto fieri di te” “concordo pienamente con quello che ha appena detto tua madre” fece Kevin sr. Ci abbracciammo tutti quanti ringraziandoli per le belle parole poi io dovevo tornare a casa cosi presi tutte le mie cose e Nick e Joe mi accompagnarono a casa, Kev e Dani erano stanchi cosi andarono a dormire presto.
Arrivati a casa salutai abbracciando Joe e lasciandoci soli ebbi il modo di salutare per bene Nick, loro se ne andarono e io entrata in casa, fui assalita da mia madre e mia sorella che mi fecero il terzo grado.


Punto di vista dell'autore:
Adoro questi personaggi! E poi Joe è cosi divertente!xD Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto, avevo pensato all'insenatura al tramonto ma andare a fare il picnic a pranzo non mi ha permesso di farla come l'avevo immaginata(peccato!)vabbè comunque ripeto, spero vi sia piaciuto e se cosi è stato Recensite! bacioni!
                                                                                                                                                                                     Misao13

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Capitolo 10
*** Confessioni, avverimenti e rivelazioni! ***


ATTENZIONE: In questo capitolo verranno svelati alcuni comportamenti, chiariti certi dubbi e impartito degli ordini, vi ho incuriosito? bene, non vi resta che iniziare a leggere e a me di Augurarvi buona lettura!

Mi svegliai presto quella mattina, cosa molto insolita per me visto che dormo fino a tardi di domenica, ero particolarmente agitata, a pranzo sarebbe venuta la famiglia Jonas.
La sera prima avevo massaggiato fino a tardi con Nick ma anche con la Frà, di prima mattina avevo già mandato oltre trenta messaggi, avevo fatto il reso conto per quanto possibile quello che era accaduto in quegli ultimi giorni, mi misi d’accordo con lei per vederci presto la mattina perché poi avrei dovuto sistemare il tutto per l’arrivo degli ospiti.
Alle 10 e un quarto Francesca arrivò.
“buongiorno bella mia”, fece baciandomi sulle guance.
“buongiorno anche a te, ne vuoi?” feci indicando i biscotti sul tavolo, stavo facendo colazione quando era arrivata.
“si grazie” rispose prendendo un biscotto, gli diedi anche un po’ di cioccolata e facemmo colazione mentre gli raccontavo quello che era successo la sera che ero andata in albergo e il giorno del picnic.
Rimase sorpresa di quasi tutto quello che le dicevo.
“wow Ale, ma è grandioso! Ero sicura che lui provava qualcosa per te, non fa che guardarti intensamente con lo sguardo innamorato perso!”.
“eh mo!innamorato perso, sicuramente non è cosi…”dissi tenendo lo sguardo fisso sul cucchiaino che intanto rigiravo nella tazza.
“perché? Cosa c’è che ti assilla?” era incredibile come quella ragazza capiva quando c’era qualcosa che non andava.
“beh… è solo –esitai un attimo – il fatto è che ho paura! Io e lui siamo di due mondi diversi: lui va ai party dei vip io al massimo vado alle feste di compleanno o quelle di paese, lui ha una casa e una macchina da sogno, la mia casa invece è solo accettabile e … no la mia 500 mi piace –l’adoro veramente! La mia bellissima 500 abarth panna con le strisce rosse era una meraviglia e lo scorpioncino tenerissimo! Ma avevo faticato tanto per averla –comunque non era di questo che stavamo parlando”
“tutto da sola stai facendo!” m’interruppe sarcastica.
 “va bene, dicevo che io e lui siamo diversi e viviamo in posti diversi e lontani per giunta! Guarda lo so che lui è un ragazzo d’oro, gentile, simpatico, dolce, affettuoso, insomma la perfezione fatta persona! Ma questo non basta a far funzionare una storia a distanza, io vorrei fidarmi ciecamente di lui ma oltre la distanza c’è il tempo che ci divide e io non so fare più a meno di lui” finii, guardavo Francesca non mi ero resa conto che mi si erano riempiti gli occhi di lacrime finché non tornando a guardare la mia tazza le lacrime non mi appannarono la vista, sbattei le palpebre e le lacrime scesero giù veloci.
“oh bella mia, non piangere”fece lei abbracciandomi.
“non devi pensare che la distanza e il tempo siano un muro insormontabili per il vostro amore, lui è vero è famoso e tutto il resto però ti ama e non è il tipo da ingannare le ragazze, vuole stare con te e ti pagherebbe anche il viaggio purché tu lo raggiunga!”fece lei.
“ma io ho paura di..di…”
“di soffrire?” continuò lei per me “tesoro è logico che tu abbia paura, hai sofferto moltissimo quando Daniele ti ha lasciata, sono passati più di due anni e l’unica persona che sia riuscita a fare breccia nel tuo cuore è stata proprio Nick e non qualche settimana fa ma mesi prima che vi conosceste, dal primo momento che hai visto il suo sguardo ti sei innamorata di lui è d’allora il tuo amore è cresciuto sempre di più e scommetto che quando l’hai incontrato la prima volta hai sentito il tuo cuore a mille, vero?” Disse lei sinceramente convinta di quello che diceva.
“hai ragione, appena ho incrociato il suo sguardo il mio cuore andava a mille ma non solo, sentivo che per quanto batteva forte voleva uscire dal petto per andare verso di lui, sentivo anche le farfalle nello stomaco e io non ci ho mai creduto a queste cose” risposi.
“invece ora ci credi perché lo ami davvero e sono sicura che quello con Nick sia il vero amore quindi devi crederci anche tu, nella vostra storia e aver fiducia nel suo amore” disse.
“si forse hai ragione tu” feci io.
Sistemammo la tavola e la mia camera, avrei voluto mostrarla a Nick dopo pranzo.
Francesca rimase a pranzo da noi, un posto in più, uno in meno che vuoi che sia! Alle dodici in punto una macchina entrò nel nostro viale seguito dal classico abbaiare dei cani che poteva benissimo sostituire il citofono!
Entrarono in ordine: i signori Jonas, Frankie, Kevin, Danielle, Joe e infine Nick.
Salutai tutti ma quando arrivò il turno di Nick, non potendolo salutare come si deve, lo baciai sulle guance, lui mi sfiorò con la mano, la presi ma la lasciai subito. Ci sedemmo a tavola, io vicino a Nick e Francesca e iniziammo a mangiare, il pranzo proseguì senza intoppi tra primo e secondo. La signora Jonas era stata tanto gentile da portare il dolce, cosi mangiammo quello poi andai a lavare i piatti dato che ero in vena.
 
[Punto di vista esterno]
Alessandra era andata a lavare i piatti, gli altri erano in salotto, Nick e Francesca stavano giocando in veranda con Luna la sua gatta, enorme, morbida e coccolosa, quando Francesca gli chiese “tu ami davvero Alessandra?”
Lui rimase un po’ spiazzato da quella domanda ma si ricompose subito.
“si, la amo con tutto me stesso”disse continuando poi ad accarezzare Luna.
“ne ero sicura, però non hai capito subito di amarla” continuò lei.
“No è vero, ma appena l’ho vista ne sono rimasto folgorato –rispose lui – era cosi adorabile con la mano sull’occhio!” e poi rise.
“è carino quello che hai detto –si fermò un attimo poi riprese –ho saputo quello che è successo in spiaggia” disse Francesca accarezzando la gatta.
“si, è vero, poi è sparita senza dire niente, so che è stata colpa mia però ho trovato strano il fatto che lei non mi abbia fatto nessuna scenata” ammise Nick.
“lei non fa scenate o almeno non di quel genere”convenne Francesca.
“cioè? Che intendi dire?” chiese Nick perplesso.
“che lei è fatta cosi, è gelosa, molto gelosa direi, ma non fa vedere il suo stato d’animo, cerca di non far vedere quanto fastidio possa dargli qualcosa o qualcuno, quindi si chiude in se stessa e preferisce rimanere sola” rispose lei.
“e perché fa cosi?visto che è tanto gelosa” fece lui.
“perché non vuole che quelli di cui è gelosa, tu in questo caso, creda che non abbia fiducia in te, vuole dimostrarti che si fida tanto da riuscire a stare davanti a due fan mentre fanno le oche con te” disse.
“ecco perché… capisco”disse lui.
“non ti preoccupare Nick, devi solo conoscerla meglio è da poco in fondo che vi siete conosciuti, però ti dico anche che lei è molto sensibile, ha sofferto tanto e ha paura di soffrire ancora, non sono affari miei e forse non avrei dovuto dirtelo, ma visto che le voglio bene e non voglio che stia di nuovo male, ti chiedo di starle vicino, di amarla il più possibile come merita e di non farla soffrire” fece Francesca abbassando la voce perché non voleva che la cugina sentisse le raccomandazioni che stava impartendo al suo ragazzo.
“non ho la minima intenzione di farle soffrire, non intenzionalmente almeno, lo so che tra poco dovrò tornare in America ma vorrei tanto che venisse con me”.
“beh sarebbe bello ma sola non la lasciano e poi non credo che riuscirebbe a prendere il biglietto”.
“per quello non c’è problema glielo prendo io e se dici che da sola non la lasciano, vieni anche tu, anzi inviterò anche tutta la famiglia, potremmo passare le vacanze estive tutti insieme, che ne pensi?” chiese Nick.
“penso che sarebbe stupendo! Non ho mai visto l’America!” fece Francesca sorridendo.
Sorridevano tutti e due quando la porta si aprii e Alessandra comparve sopra di loro.
“perché state sorridendo? Lunilde mia!! Vieni che ti faccio un po’ di coccole!” disse mettendosi sulle gambe di Nick, perché la veranda era stretta per far sedere tre persone accanto.
 
[Punto di vista di Ale]
Avevo finito di lavare i piatti, Nick e Francesca erano in veranda a giocare con Luna, credo che stessero parlando –chissà di cosa! Vabbè poi me lo farò dire dalla Frà! –aprii la porta, si accorsero del mio arrivo solo in quell’istante.
Eravamo in veranda da un po’, io in braccio a Nick, stavamo parlando tranquillamente ma sentivo che in Nick c’era qualcosa di diverso, mi cingeva i fianchi ma in modo più deciso come a volermi proteggere da tutto e da niente, ogni tanto poi mi accarezzava il braccio e ogni volta mi veniva un brivido, parlavamo tutti e tre da almeno mezz’ora poi mi ricordai che dovevo mostrargli ancora la mia camera.
“ehi tesoro, non ti ho mostrato la mia stanza ancora! Dai vieni che te la mostro!” lo presi per braccio e mi alzai trascinandolo dentro.
“okay, non tirare però, cosi s’insospettiranno!” fece lui serio.
“oh, si è vero scusa” lasciai subito il suo braccio ma prima che fosse troppo lontana lui prese la mia mano, lo guardai e mi sorrise.
Lo condussi nella mia stanza e rimase sorpreso di trovarci un suo ritratto incorniciato.
“wow, ma, questo… l’hai fatto tu?” chiese che ancora rimasto di stucco era rimasto a bocca aperta.
“si, ti piace? Dici che ti somiglia?” feci io temendo una risposta negativa “ma…” vedendo com’era rimasto avvicinai la mano e gli chiusi le bocca, ripresosi sorrise.
“e come se mi piace! –fece meravigliato –è identico!” disse infine.
“eh mo identico! Comunque grazie, è importante il tuo parere anche perché sei il soggetto raffigurato e se non ti piaceva..” risposi io guardando a terra un po’ imbarazzata.
Si voltò a guardami, poi si avvicinò, una mano strinse la mia e con l’altra prese il mento e mi alzò il viso.
“è bellissimo e non ti azzardare a dire il contrario!” fece lui guardandomi serio.
“è vero Ale, lo sai anche tu che è bello”aggiunse Francesca.
“e va bene mi avete convinta”, sorrisi “si in effetti qualche somiglianza c’è” risposi facendo finta di rifletterci su.
Ci mettemmo sul letto a parlare un po’, all’improvviso il mio telefonò vibrò avvisandomi dell’arrivo di un messaggio –chi sarà mai? –lo presi e vidi che era un messaggio di una mia cugina Elisa, che abita di fronte a casa, m’invitava ad una festa che si sarebbe svolta il venerdì, io risposi se potevo venire accompagnata e lei rispose subito di si cosi informai Nick che quel fine settimana saremmo andati alla festa.
“tu mi accompagni, vero?” feci con gli occhioni dolci.
“dipende, dov’è questa festa?”rispose lui.
“qui di fronte casa,ehi aspetta, come dipende!” dissi io, fingendo sdegno per quello che avevo appena sentito.
“ah,ah,ah calma tesoro stavo scherzando! Non ti lascerei mai andare da sola, se non ci sono io potresti fare troppe conquiste!”fece lui.
“ah, ah, ah adesso rido io! Conquistare cosa?” dissi ridendo.
“hai già conquistato me e questo basta e avanza” rispose stringendomi a lui.
“e credimi non so come io ci sia potuta riuscire!” feci meravigliata.
“lo so io”disse, poi mi voltò e mi baciò.
“okay, non riesco a controbattere” ero ancora annebbiata e non riuscivo più a rimanere concentrata, rimasi a guardare il suo volto sorridente.
“mi sa che gli fai uno strano effetto, Nick!” s’intromise Francesca.
“è adorabile” rispose lui senza smettere di guardarmi.
Fortunatamente riuscì a riprendermi subito, passammo tutta la giornata a casa, Nick aveva portato la chitarra cosi potei mostrare quello che avevo imparato a suonare ai miei, a fine “spettacolo” mi avvicinai a mio padre sedendomi affianco a Nick dicendo “ehm, papy, ti dovrei dire una cosa” non sapevo come raccontargli di me e Nick, poi quest’ultimo prese parola.
“Tommaso, so che non ci conosciamo bene ma in questo periodo ho iniziato a provare un affetto per Ale che va più della semplice amicizia”.
“che stai cercando di dirmi? Tesoro spiegamelo tu” rispose mio padre.
“cioè papà, che io e lui ci vogliamo molto bene e quindi.. ahhh, voglio dire che stiamo insieme” feci io, momento più imbarazzante non lo potevo trovare, di fronte a tutti poi! Aspettavamo solo una reazione di papà che era rimasto zitto, alla fine parlò.
“mmh, Nicholas mi sembri un ragazzo serio, ma mi raccomando a quello che fate, solo questo vi dico” detto questo andai ad abbracciarlo e a ringraziarlo, non mi aspettavo questa reazione! Tra una risata e l’altra passò anche questa giornata.

Punto di vista dell'autore:
Eccomi qui! spero che il capitolo vi sia piaciuto e che stiate iniziando a conoscere un po' la nostra protagonista! Alla fine pare che papà abbia preso bene la notizia di questo "fidanzamento" (lo metto tra "" perchè non si stanno mica per sposare!xD) comunque voglio ringraziare chi mi segue e recensisce ogni volta ma anche chi legge solamente la storia! Ci rivedremo presto, baci
                                                                                       Misao13

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Capitolo 11
*** Shopping e Calcetto! ***


Eccomi qui! Questo capitolo precede la festa, quindi anche se non è ricco di eventi importanti spero che lo apprezziate lo stesso. Naturalmente ringrazio chi recensisce ogni volta, chi ha messo la storia tra le preferite, tra le ricordate e tra le seguite ma anche chi legge soltanto.

Era giovedì, ero riuscita a dire a mio padre che stavo con Nick, non mi sembra l’abbia presa male anzi la sera quando tutti se n’erano andati mi ha solo ricordato di fare attenzione per il fatto che lui era straniero e famoso –come se non lo sapessi già! –per il resto niente, fortunatamente!
La mattina dovevo andare a fare shopping con Nick, voleva comprarmi qualcosa anche se io gli avevo espressamente detto che non c’era bisogno di comprare niente, ma lui aveva insistito, cosi adesso mi ritrovo in macchina con lui per le vie di Gallipoli.
“c’era bisogno di venire a Gallipoli? A Casarano dici che non c’era niente?” dissi io mentre stavamo parcheggiando.
“si ma l’altro giorno mentre passeggiavo ho visto qualche bel negozio e credo che piaceranno anche a te” fece lui scendendo dalla macchina.
“amore, non mi tentare, ti ho detto che non mi devi comprare niente, non voglio sembrare una che approfitta del suo ragazzo” risposi avvicinandomi a lui.
“tu approfittatrice? Ma non farmi ridere, sono io che ti voglio fare qualche regalo e se questi regali sono firmati che problema c’è?” mi prese per mano, mi baciò e ci avviammo verso i negozi.
Il primo negozio che trovammo era “1° classe –Alviero Martini” Nick si fermò di fronte alla vetrina.
“che ci facciamo qui?” chiesi.
“so che ti piacciono le borse, non è vero?” disse lui.
“si ma..oh non penserai mica di entrarci?” feci, capendo le sue intenzioni.
“certo!” non mi lasciò replicare che mi trascinò dentro.
Per me quello era uno spettacolo, c’erano un sacco di borse, occhiali, gioielli, di tutto e di più.
Tutto quello che vedevo Nick lo voleva comprare cosi dopo le mie lamentele ce ne uscimmo con tre borse, una collana con un lucchetto e una chiave –definita da Nick il suo cuore e la chiave per aprirlo –e un paio di orecchini bellissimi!
Il negozio successivo fu quello della “Fornarina”, Nick mi voleva comprare qualcosa che poi avrei indossato alla festa.
L’ultimo negozio in cui entrammo fu quello di scarpe delle Converse. C’era l’imbarazzo della scelta e una tira l’altra alla fine io e Nick ce ne uscimmo con tre paia di scarpe:un paio lilla, uno grigio e infine l’ultimo scozzese.
“mi sento terribilmente in colpa” dissi mentre uscivamo dal parcheggio.
“e per cosa ti senti in colpa?” fece lui guardandomi un attimo e poi tornando a guardare la strada.
“ti ho fatto spendere chissà quanto per colpa della mia vanità, a me piace tutto ma non vuol dire che ogni singola cosa tu dovessi comprarmela” risposi.
“non ti è piaciuto quello ti ho regalato?” disse sorridendo.
“oh no, certo che mi sono piaciuti i tuoi regali, li adoro, non ho mai avuto tante cose firmate, ma non sono materialista e solo che una volta ogni tanto voglio sentirmi bene con quello che indosso”.
“lo so piccola, non penso affatto che tu sia materialista e poi è stato un piacere farti quei regali, per me non sono niente, voglio solo vederti felice e vedere quel tuo bel sorriso e un toccasana per me” fece Nick sorridendo.
“se sorridi tu, io sorriderò per sempre! Comunque grazie mille” risposi facendo un sorrisone.
“sei adorabile! Te l’ho già detto?” fece lui.
“mmh… si, se non sbaglio si!”risposi e poi mi misi a ridere.
Quando arrivai a casa dovettero scendere anche mia madre e mia sorella per aiutarci a salire tutta la roba che avevamo comprato.
“ma che gli hai fatto svaligiare tutta Gallipoli a ‘sto povero ragazzo?” fece mia madre appena ebbe appoggiato l’ultima busta.
“non si preoccupi signora, l’ho fatto con piacere, non mi è costato poi tanto” disse Nick.
 
Passai il resto del tempo a mostrare tutti gli acquisti fatti, dopo un po’ mio padre venne a dire a mia madre che per la sera gli mancavano tre giocatori, io spiegai a Nick che ogni giovedì mio padre e mio fratello facevano una partita di calcetto.
“Tommaso, che ne pensi se io e i miei fratelli sostituissimo i giocatori che vi mancano?”fece all’improvviso Nick rivolgendosi a mio padre.
“sapete giocare?”chiese mio padre preso in contropiede.
“beh si, quando siamo stati in Brasile abbiamo fatto anche qualche partita”.
“si papà te l’ho detto, ti ho mostrato anche la foto dove indossavano la maglia del Milan”dissi poi rivolgendomi a Nick “non se lo ricorderà sicuramente”.
“ho capito, beh si va bene allora”.
Chiamammo Joe e Kevin e si dimostrarono molto entusiasti all’idea di una partita di calcetto, così verso le 20 e 30 arrivarono a casa.
Gli avevamo preparato le nostre maglie,quelle con lo sponsor della ditta di papà, Nick indossò quella con il numero 2, Joe volle il numero 9 e Kevin prese il numero 8.
Alle 21 e 30 erano tutti pronti –Nick era un amore in quella tenuta! –prima di andarcene feci qualche foto per immortalarli tutti e cinque poi andammo ai campetti.
Fortunatamente avevo mandato un messaggio ad Elisa –la cugina di terzo grado che avrebbe fatto la festa l’indomani –cosi quando arrivammo lei era li con sua sorella Silvia.
Io camminavo affianco a Nick presa per mano poi, visto che ancora la squadra che giocava prima non aveva finito, ne approfittai per fare le presentazioni e scattare qualche foto.
“tesoro, tu sei fissata con le foto!” fece Nick dopo la trentesima, forse, foto che gli facevo.
“io adoro immortalare i momenti, soprattutto momenti come questo, mi dispiace solo che facendole io le foto non esco molto” feci facendo spallucce.
“dammi che ve ne faccio qualcuna io” propose Elisa.
“si, che bell’idea!” risposi e porsi la macchinetta, ci fece molte foto a una, forse la mia preferita, Nick mi baciava i capelli, io avevo gli occhi chiusi e sorridevo (tipo alla new moon!); poi arrivò il momento di entrare in campo, lui mi salutò e bisbigliando all’orecchio mi disse: “se faccio almeno un gol lo dedicherò a te, è tutto tuo!” poi mi baciò sull’orecchio ed entrò in campo.
Il resto fu tutto un susseguirsi di domande.
Elisa e Silvia vollero sapere tutto su me e Nick, erano rimaste di stucco quando avevano visto uscire dalla macchina lui e i suoi fratelli e ancora di più quando mi avevo vista per mano in atteggiamento d’intesa, cosi iniziai a spiegare come l’avevo conosciuto e i giorni a seguire, durante il mio racconto Nick fece anche tre gol e ogni volta passava davanti a noi e m’indicava in segno di dedica, poi parlammo anche della festa dell’indomani e l’Elisa m’informò che ci sarebbe stato anche Daniele con Fabiana, ritornati di nuovo insieme –tiene più corna quel ragazzo di una renna! –a me non importava tanto, anzi mi faceva piacere rivedere lui, visto che gli ero rimasta amica ma lei non mi scendeva proprio, non dopo che l’inverno precedente mi aveva insultata per il semplice fatto che non vestivo tutta firmata –che oca!! –poi la partita finii.
La squadra di Nick, con papà e Simone vinse la partita.
“visto amore, ti ho dedicato i gol, ma tu non hai seguito tutta la partita, no?” fece Nick dopo essersi avvicinata e avermi baciata.
“no, sai come siamo noi ragazze, se non ci vediamo da molto dobbiamo fare il resoconto! E comunque i tuoi gol li ho visti tutti!” feci io fingendomi offesa.
“si è vero! Ora vado a farmi la doccia a tra poco” mi salutò e si diresse verso gli spogliatoi.
Noi lo seguimmo e aspettammo che finissero la doccia sugli spalti, da dove stavamo noi s’intravedevano gli spogliatoi e dopo un po’ per errore –uno piacevole errore però! –vidi Nick passare e fermarsi, era tutto nudo! Che imbarazzo! Fortunatamente era girato e quindi vidi solo le spalle e il suo bel fondoschiena,ma era tutto bagnato! mi girai subito, non prima che fosse passato però, ero tutta rossa in faccia, se ne accorse anche Elisa che subito mi chiese: “ehi come mai sei tutta rossa? Che hai visto?”.
“beh, ho appena visto il fondoschiena del mio ragazzo! Mamma mia che imbarazzo!” dissi.
“come il fondoschiena?!” fece Silvia.
“si, io stavo guardando per vedere se uscivano è passato lui e si è fermato di spalle di fronte alla porta, fortuna che è stato poco!” risposi io ancora imbarazzata.
“ah, ah, ah beh almeno hai visto un bel di dietro!” fece Elisa ridendo.
In quel momento Nick e gli altri uscirono dagli spogliatoi e ci raggiunsero, lui notò subito il mio colorito, anche con poca luce si vedeva benissimo.
“perché sei tutta rossa?”fece lui,ingenuamente.
“eh?no niente.. poi te lo spiego”feci io guardando a terra.
“dai dimmelo adesso!”.
“no, è imbarazzante adesso!” risposi io.
“okay allora quando torniamo a casa” fece lui e mi cinse le spalle con il braccio accompagnandomi alla macchina.
“ma è quasi mezzanotte, adesso che ci penso, riuscirete a tornare a casa?” chiesi.
“dici che non ce la facciamo? Va bene che non siamo del posto ma ormai la via l’abbiamo imparata, noi andiamo con due macchine quindi io dovrò andare da solo” disse l’ultima frase più a se stesso che a me.
Tornammo a casa e prima di andarsene Nick mi prese da parte e mi chiese “adesso mi puoi dire come mai prima assomigliavi più ad un peperone?” io ricordandomi della scena avvampai un’altra volta.
“ecco era proprio di questo che stavo parlando” fece lui indicando la mia faccia.
“eh.. beh, è che prima ho visto una cosa”.
“cosa? Dai avanti non essere in imbarazzo, a me puoi dire tutto!” mi fece cenno di continuare.
“è che.. TI HO VISTO NUDO!” dissi tutto d’un fiato, aspettai una sua reazione ma visto che non diceva nulla continuai “cioè non nudo, beh si, ma stavi di spalle! Tu sei passato vicino alla porta e io ti ho visto”.
“tutto qui?” fece lui –tutto qui?come io l’ho visto nudo e lui dice solo tutto qui? –
“come tutto qui? Beh sai non tutti i giorni vedi una persona nuda! Se poi pensiamo che quella persona sei tu, guarda ho detto tutto!” risposi io sarcastica.
“beh si, ma non devi proprio provare imbarazzo per cosi poco, non sai che voglia ho io di averti nuda tra le mie braccia!” disse cingendomi per i fianchi avvicinandomi a lui.
“eh? che? Co? Che? Co-come?!” balbettai io.
“ehi riprendi fiato! –fece lui sorridendo– è normale che io ti voglia tutta per me e naturalmente anche questo comprende anche quell’eventualità, non credi?”.
“si, beh questo pure è vero, ma non avevo mai pensato che tu potessi pensare a me cosi”.
“e perché no? Non sai quanto ti desidero amore mio” disse e iniziò a baciarmi il collo, al suo tocco mi vennero i brividi e quasi mi sciolsi dal piacere.
“anch’io amore, non immagini quanto”riuscii a dire.
Rimanemmo soli per poco perché poi lui se ne doveva andare cosi ci salutammo e ognuno tornò a casa propria
.

Punto di vista dell'autore:
Rieccomi con un altro capitolo... lo so non è un granchè ma ho cercato di mettere qualcosa d'interessante verso la fine (in effetti chi è che non vorrebbe vedere un Jonas completamente nudo e bagnato?io di sicuro lo vorrei vedere!) Comunque spero che non sia orrendo ma anzi che nonostante tutto vi sia piaciuto! Aspetto qualche vostra recensione per sapere cosa ne pensate! A presto baci baci
                                                                                                                                                           Misao13

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Capitolo 12
*** La festa! Questa non ci voleva! ***


Rieccomi! Scusate il tremendo ritardo ma sono stra-super-impegnata!!! Perciò nel primo momento libero penso subito a voi, miei cari lettori, e vi dedico questo cappy! Buona lettura e mi raccomando Recensite!:)


Erano le sei e entro una mezz’oretta sarebbe arrivato Nick, la festa era alle otto e mezza quindi saremmo stati prima un po’ a casa.
Per la festa avevo indossato i jeans stretti e la camicetta bianca con il fiocco della Fornarina –il regalo del mio adorato –con i gioielli e la borsa di Alviero Martini, avevo deciso che i tacchi li avrei messi subito prima di uscire, per evitare un prematuro mal di piedi, quindi ero rimasta in pantofole.
Alle sei e mezza vidi la macchina di Nick entrare nel viale, dopo qualche minuto entrò in casa –wow! era bellissimo, da mozzare il fiato! –
Aveva una t-shirt bianca –forse è l’unico che riesce a rendere estremamente sexy una maglietta bianca! –giacca nera di pelle, jeans neri e stivaletti marroni.
“Ciao splendore!” fece e poi mi baciò.
“Ciao incanto! Wow sei una meraviglia” dissi ancora imbambolata.
“lo sei anche tu, bambolina!” rispose squadrandomi, poi si soffermò sui miei piedi “tesoro non uscirai in pantofole, vero?” fece infine.
“ma no che dici! Prima di uscire mi cambio” dissi io strattonandolo scherzosamente.
“okay, allora vai a cambiarti, andiamo a fare un giretto visto che per la festa ancora c’è tempo”.
“ah si? E dove andiamo?” chiesi.
“mmh… da qualche parte, poi decidiamo”.
“okay allora torno subito, aspetta un attimo”, gli scoccai un bacio a stampo e corsi in camera, mi misi le scarpe decolté nere con il tacco, presi la borsa e tornai in cucina dove Nick mi stava aspettando. 
Mi portò sulla collina da dove si vede tutto il paese, restammo quasi due ora li, è stato molto carino quello che ha fatto Nick, mi ha portata poco prima che il sole calasse per ammirare insieme il tramonto, siamo stati benissimo, si era creata un’atmosfera magica ma come tutte le magie l’orario ci ha riportato alla realtà.
“sono le nove tesoro, mi sa che siamo un po’ in ritardo per la festa” fece Nick portandomi di nuovo con i piedi per terra, la cognizione del tempo andava a farsi friggere con lui nei paraggi!
“è vero! Sarà meglio che ci sbrighiamo allora” risposi io e cosi tornammo in macchina per andare a casa di Elisa.
Arrivati vicino casa c’erano un sacco di macchine e gente che gridava e cantava –pare proprio che si stanno divertendo! –cosi lasciammo la macchina davanti casa mia, visto che non c’era posto e ci avviammo. Ero un po’ agitata perché non conoscevo quasi nessuno ma quando Nick mi prese per mano tutta l’ansia svanì, entrammo e vidi subito Elisa e seduti su una panchina notai Daniele e quell’altra oca, ci avvicinammo per salutare Eli.
“ehi ciao, siete venuti alla fine” fece lei tutta contenta.
“si, scusa eravamo in giro e non ci siamo accorti dell’ora” feci “ehm, comunque ti ricordi di Nick vero?” continuai io.
“ si, si, certo che mi ricordo! Sono contenta che sia venuto anche tu” disse Eli mentre stringeva la mano a Nick.
“si certo, non la lasciavo mica venire sola! Non starei tranquillo” rispose lui sorridendo.
“dai, che dici! Io non sarei venuta senza di te quindi ti avrei pregato a morte pur di convincerti!” dissi io dandogli una leggera gomitata.
“lo so, lo so” fece e poi mi scoccò un bacio a stampo.
“ehi amore, vieni” fece Eli.
“c’è Alessio? Non l’ho visto quando sono entrata!” dissi io.
“si stava in casa”.
Alessio era il ragazzo di Elisa, stavano insieme da un annetto più o meno, ed è un ragazzo molto simpatico.
“dimmi tesoro, oh, ehi ciao Ale da quanto tempo che non ci vediamo, tutto okay?” fece lui.
“si, si tu?”.
“si bene, bene!”.
“lui è Nick il mio ragazzo, tesoro lui è Alessio” mi rivolsi a Nick.
Dopo le presentazioni notai che Daniele e Fabiana si avvicinavano, io feci finta di non averli visti e continuavo a parlare con Nick finché lui si fermò di fronte a me.
“ehi Alessandra! Ciao, come va?” fece Daniele sporgendosi per salutarmi, io ricambiai il saluto con un bacio ma stringevo forte la mano di Nick.
“ehi Dani, benissimo, tu invece?”.
“si, bene anch’io, ti ricordi di Fabiana?” fece lui indicandola, da parte sua avevo già notato che aveva il suo sguardo da superiore, quello che ho detestato dal principio.
“si vagamente –feci io,la vidi arrossire di rabbia –eccellente! (alla sig. Burns) –ti ho parlato di Nicholas, ti presento il mio ragazzo” feci io indicando a mia volta Nick accanto a me.
“si, mi hai parlato tanto di lui, piacere Nicholas” fece Daniele porgendogli la mano, Nick sembrò esitare un momento poi ricambiò la stretta di mano.
“piacere mio, chiamami Nick però, lei è fissata con il mio nome intero ma tutti mi chiamano cosi” disse lui.
“ehi, non’è che sono fissata è che hai un nome bellissimo e lo devo elogiare per bene” risposi io sorridendogli, abbracciandolo.
Trascorremmo un po’ di tempo con loro, io parlavo solo con Daniele, Elisa e Alessio, di quell’altra non mi interessava niente e quindi non avevo niente da dirle, lei però non perdeva occasione per mettermi in imbarazzo rievocando vecchi ricordi o chiedendo a Dani se era vero che io e lui siamo mai stati insieme e di raccontare qualche “aneddoto” (come lo aveva definito lei) della nostra storia –ma che fatti sono i sui, dico io! –quando Nick all’improvviso disse.
“vado a controllare la macchina torno tra poco”.
“okay, tesoro” feci io, mi sembrava strano non mi aveva baciata come faceva di solito prima di allontanarsi e nel suo sguardo c’era qualcosa di diverso, non so di preciso cos’era ma della velocità con cui si dileguò, di quello si che ero sicura!
Passarono 10, 15, 20 minuti ma di Nick neanche l’ombra, io mi stavo iniziando a preoccupare sul serio e Daniele se ne accorse.
“dai sicuramente non è successo niente di grave” fece.
“forse l’ha piantata perché si è stufato di lei” s’intromise l’arpia.
“Fabi che dici?” chiese Daniele arrabbiato per quell’affermazione.
“dico solo che potrebbe essersi stancato di lei e se ne sia andato, dici che è famoso ma non mi sembra abbastanza uomo per difendere il suo territorio”.
A quelle parole mi saltarono decisamente i nervi.
“oh sta zitta tu, brutta oca che non sei altro! È più uomo Nick di quanto la tua mente striminzita non possa ragionare. E poi lui non è un cane che deve marcare il suo territorio, io sono sua come lui e mio, non c’è niente altro da aggiungere” detto questo mi voltai e me ne andai.
Arrivai vicino casa mia e notai una figura seduta sul muretto, avvicinandomi riconobbi Nick seduto, lui non mi aveva sentita arrivare –strano i tacchi avrebbero dovuto fare rumore, forse il caos della festa aveva attutito tutti i suoni –mi avvicinai di più e notai la sua espressione sconsolata sul volto.
“ehi amore, che è successo? Non tornavi più cosi mi sono preoccupata”feci io prendendogli la mano ma lui con un gesto si ritrasse da me.
“me lo ricordo, Daniele…” disse infine dopo quella che sembrò un eternità.
“te lo ricordi? Non capisco, quando l’hai conosciuto?” chiesi io.
“me lo ricordo…” continuò lui “era sul tuo mp4” disse infine.
“mp4? Non capis… oh” non riuscì a continuare, avevo capito dove voleva andare a parare, lui vide la nostra foto quel giorno in albergo, non sapevo più cosa dirgli.
“tu provi ancora qualcosa per lui? Rispondi sinceramente”fece all’improvviso guardandomi finalmente in faccia.
“provo solo della profonda amicizia, niente di più. Lui è la seconda persona più importante della mia vita ma lo considero solo come un buon amico, lo conosco da tanto tempo e mi viene facile parlare con lui” risposi io sinceramente, come lui mi aveva chiesto.
“ma siete stati insieme!” fece lui.
“e che centra? Io gli voglio bene ma non lo vedo più come colui che è stato il mio ragazzo ma come, te lo ripeto, il mio amico e la seconda persona più importante della mia vita!” dissi io decisa più che mai.
“seconda? Perché seconda? Chi è la prima?” chiese Nick perplesso.
Gli presi il volto tra le mani e misi i suoi occhi a portata dei miei.
“tu sei la prima persona più importante della mia vita! Chi altri se no? E sei il solo che mi ha fatto innamorare soltanto ascoltando la tua voce e vedendo il tuo bellissimo sguardo. Mi sono innamorata di te tardi, lo so, ma da allora il mio amore per te è cresciuto a dismisura anche se con la consapevolezza che non avrei mai potuto averti, che io non sarei mai stata tua e questo mi faceva male, mi faceva soffrire, ma il destino una volta tanto mi ha voluto fare un regalo, quello di conoscerti e che tu ricambiassi i miei sentimenti, di questo ne sono meravigliata tutt’ora, ma comunque dicevo.. tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata e non voglio perderti per una cosa successa tanto tempo fa e che non è durata neanche molto!” dissi questo tutto d’un fiato senza mai staccare gli occhi da lui anche se sentivo gli occhi riempirsi di lacrime.
Lui mi prese per i fianchi e mi tirò di più a sé e asciugò una lacrima nel momento in cui stava scendendo. 
“scusami, scusa per non aver avuto fiducia in te è solo che mi fa rabbia sapere che lui ti conosce meglio di me” chiuse gli occhi e appoggiò la sua fronte alla mia, chiusi a mia volta gli occhi per assaporare meglio il profumo dei suoi capelli, “vorrei conoscerti io, bene quanto lui, mi dispiace tanto, neanch’io voglio perderti, credimi in tutta la mia vita tu sei la cosa più bella, normale e allo stesso tempo meravigliosa che mi sia mai capitata, ti amo più di me stesso e non ti meravigliare dell’amore che ricevi perché mi meraviglio più io di essere amato cosi intensamente da una ragazza dolce e sensibile come te” fece e si spostò per guardarmi meglio.
“ehi, che c’è? Perché piangi? Ho detto qualcosa di sbagliato?” disse quando si accorse che scendevano lacrime dal mio viso, non me n’ero accorta finché non me l’aveva fatto notare lui.
“no, no, non hai detto niente di sbagliato anzi hai detto delle cose bellissime, superano anche ogni mia più fervida immaginazione, vorrei che mi promettessi una cosa però”dissi.
“dimmi, tutto quello che vuoi!” rispose lui.
“promettimi che staremo sempre insieme, io sono tua e tu sei mio, basta, solo noi e nessun altro, promettimelo Nicholas” feci.
“ti piace proprio chiamarmi cosi, vero? Te lo prometto, noi e basta tu-mia, io-tuo, mi piace questa cosa” disse sorridendo.
“si anche a me” ricambiai il sorriso, poi lui si avvicinò delicatamente e mi baciò.
“questo suggella la nostra promessa”.
“già” Dissi.
“ora che ne pensi se torniamo alla festa?” fece lui.
“tu vuoi tornare?”.
“mmh… no, non tanto veramente” disse.
“allora torniamo per dire che ce ne andiamo, almeno” feci io.
“si okay, come vuoi”.
Mentre ci avviavamo gli raccontai di quello che aveva detto l’arpia, non sembrò arrabbiarsi più di tanto anzi fece solo un cenno con la testa, trovammo presto Elisa che ancora stava parlando con Daniele, lei ci venne incontro.
“tutto a posto ragazzi?” ci chiese.
“si, tutto okay! grazie” feci io stringendo di più la mano di Nick.
“si, tutto a meraviglia” rispose lui ricambiando la stretta e baciandomi.
“sono contenta! Senti, che ne dici, ti va di cantare qualcosa?” chiese Elisa.
“veramente..” iniziai a dire io.
“mi sembra una bella idea, possiamo andarcene più tardi casomai” m’interruppe Nick.
“e va bene! Ma la tieni la chitarra?” chiesi.
“si è nel bagagliaio, vado a prenderla aspetta qui, torno subito” mi baciò di nuovo e andò alla macchina.
“a quanto pare è tornato il ragazzo”, sentii alle mie spalle, mi voltai e mi ritrovai l’oca e Dani davanti. 
“a quanto pare, non mi stupisco più di tanto, tu abbia sparato una delle tue solite cazzate” feci io acida.
“dai ragazze smettetela, mi dispiace Ale, non doveva dire cose del genere Fabi” si scusò lui.
“non ti preoccupare, io non avevo il minimo dubbio su Nick, noi siamo una cosa unica, non sarà mica una sciocchezza del genere a separarci” feci io sorridendo.
“è vero amore mio e a mio parere non c’è bisogno di marcare il territorio, noi siamo un tutt’uno” fece Nick alle mie spalle, voltandomi e baciandomi dolcemente.
Quando ci staccammo lui tolse la chitarra –la mia preferita –quella nera con le sfumature marroni, dalla custodia, iniziò a suonare “Please be mine”, poi continuò con “Hello Beautiful”, “I gotta find you”, “Give love a try” e infine con “Stay” per tutto il tempo non faceva altro che guardare me con quel suo sguardo che toglieva il fiato, io ero incantata da lui e non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, tranne che per qualche attimo in cui spostavo lo sguardo sull’oca e mi compiacevo di vedere la sua invidia dipinta in faccia.
Alla fine del mini-concerto tutti fecero un grosso applauso a Nick, poi salutammo e tornammo a casa, mentre camminavamo mano per mano il suo cellulare squillò, rispose e dopo aver parlato per un po’ riattaccò e tornò da me, vidi nella sua espressione un misto tra rabbia e tristezza cosi gli chiesi subito cosa era successo.
“ce ne andiamo”rispose lui abbassando lo sguardo.
“come?quando?”.
“domani mattina”.
“e perché? Non dovevate stare almeno un’altra settimana?”chiesi, sentivo già il mio cuore fare un tuffo nel vuoto.
“già, ma c’è stato un contrattempo e dobbiamo tornare a casa”rispose lui guardandomi finalmente negli occhi, sentii le gambe cedere e prima di cadere mi aggrappai al muretto, Nick capii che qualcosa non andava e mi sorresse.
“anche per me è difficile lasciarti, non sai come sono arrabbiato, però non ti devi demoralizzare ci sentiremo sempre e poi quest’estate verrete a Los Angeles, capito?” fece prendendomi per le spalle, a quelle parole mi tranquillizzai un pochino, rimanemmo a goderci gli ultimi momenti concessi per restare insieme, poi dopo esserci salutati lui tornò in albergo.


Punto di vista dell'autore:
Finalmente siamo arrivati alla festa, le frecciatine ricevute non hanno scalfito l'amore tra Ale e Nick (meno male!) ma quella chiamata sul finale non ci voleva proprio! I nostri due protagonisti dovranno superare la distanza, ma non vi preoccupate ho un'altra sorpresa in mente per voi! Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto,ringrazio chi recensisce, chi ha messo la storia tra le preferite, ricordate e seguite ma anche solo chi legge solamente!
Alla prossima, baci
                                                                                                                     Misao13

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Capitolo 13
*** Arrivederci!Regalo e un nuovo incontro ***


Rieccomi!!! Scusate tanto per avervi fatto aspettare cosi tanto! Sono stata molto impegnata e non mi sono mancati di certo i problemi: tra il "blocco dello scrittore" e la connessione che mi era sparita (maledetti tuoni!) non sono riuscita a pubblicare prima; ma eccomi qua con un altro capitolo pronto per voi!:D In questo cappy farà la sua prima apparizione un personaggio che rivedremo in seguito! Ci tengo a ringraziare BabyJonas, ElyCecy e Nicky1909 che mi spronano sempre a continuare (grazie ragazze!) ma anche Chiara98 :) ringrazio anche chi ha aggiunto la mia storia e chi la segue anche se non recensisce...Grazie :)



Il mattino seguente convinsi mio padre ad andare a salutarli, loro avevano l’aereo alle 11 quindi alle 9 e 30 eravamo già da loro, li accompagnammo all’aeroporto e dopo aver salutato tutti andai a salutare l’unica persona che da cui non mi sarei mai voluta separare.
“sai che non è un addio ma un arrivederci, vero?” disse lui prendendomi le mani.
“un arrivederci, certo, un po’ distante ma pur sempre un arrivederci” feci cercando di fare umorismo.
“appena arrivo ti chiamo okay?e poi ci possiamo vedere tramite web, quindi sarà come non essere tanto lontani”.
“ma tramite web non ti posso toccare, baciare… non sarà la stessa cosa”risposi appoggiando la mano sul suo petto, lui mise la sua sulla mia.
“non sai quanto questo mi faccia male, dobbiamo solo resistere, solo qualche mese”fece lui appoggiando la fronte contro la mia.
-Il volo 974 diretto a Los Angeles decollerà fra 10 minuti, i signori passeggeri sono pregati di prendere posto-
“dobbiamo andare, arrivederci amore della mia vita”.
“arrivederci vita del mio amore!” sorrisi, cosa che fece anche lui poi mi baciò, avrei voluto che il tempo si fermasse, non volevo che partisse, non volevo separarmi da lui.
“piccioncini, è ora di andare”, naturalmente però Joe doveva rovinare sempre tutto.
Le lacrime iniziarono a scendere senza che me accorgessi, dopo poco mi ritrovai immersa nel suo petto abbracciata a lui.
“dai su, non piangere piccola mia, non voglio vederti triste, fammi un sorriso dai!” fece Nick asciugandomi le lacrime, tirai su col naso e gli fece un sorriso.
“si parlavo proprio di questo! Ora devo andare” mi baciò di nuovo e se ne andò.
Rimasi ferma a salutarli finché non sparirono, poi con un sospiro tornai alla mia solita vita noiosa.
 
Erano passate più di due settimane, riuscivo a vedere Nick solo tramite web la sera perché nel restante tempo era molto impegnato, ci sentivamo però tramite Twitter.
Dopo che era tornato in America aveva postato la foto che ci eravamo fatti tutti insieme scrivendo ‘I nostri nuovi amici italiani’, chi più faceva domande chiedendo chi sono, quando li avete conosciuti e cose del genere.
Una sera mentre chattavo con lui mi chiese “che fai il 18 giugno?”.
“il 18? Boh non so, manca una settimana, sai che io prendo le decisioni sul momento! Comunque perché me lo hai chiesto?”.
“non prendere impegni per quel giorno!” fece sorridendo.
“perché?” chiesi di nuovo.
“ah e ti consiglio di preparare una valigia, anzi conoscendoti una è troppo poca!”si mise a ridere.
“ma che stai dicendo, non devo mica partir.. oh aspetta! Non mi dire che vuoi che venga li a Los Angeles?” quasi gridai per la sorpresa.
“ehi calma, calma se non vuoi venire okay, non c’è bisogno di gridare, però i biglietti già sono stati fatti” fece lui sarcastico, mi stava prendendo in giro!
“ ma che dici! Non sto gridando di certo per quello, anzi sono contentissima!” mi alzai e abbracciai il monitor per la gioia.
“ti rendi conto che stai abbracciando uno schermo vero?”.
Mi staccai e tornai a guardare Nick dalla webcam.
“si, quanto vorrei poterti abbracciare” feci abbassando lo sguardo.
“ehi piccola, non ti preoccupare solo una settimana e poi ci rivedremo, su col morale”.
“già hai ragione! Ma perché proprio il 18? Non eravamo rimasti che saremmo venuti ad Agosto?” chiesi.
“si ma, sbaglio tra poco più di una settimana è il compleanno di una ragazza?” fece lui avvicinandosi di più alla web.
“festeggerò il mio compleanno a Los Angeles! È il più bel regalo che abbia mai ricevuto!”
“il tuo compleanno? Io stavo parlando di quello di tua sorella!” fece allontanandosi per guardare meglio la mia reazione, ci toglievamo 2 giorni, lei era nata il 20 e io il 22 (di qualche anno dopo!) .
“ma –ma, scemo mi stai prendendo in giro!! Fortunato che non ti posso tirare niente!” intanto Nick se la stava ridendo della grossa.
“sc-scusa tesoro ma dovevi vedere la tua faccia” non la smetteva di ridere.
“ridi, ridi, appena ci vediamo vedi come ti combino!”.
“non vedo l’ora”.
Restammo a parlare un altro po’ poi ci salutammo e andai a dormire.
 
I giorni passarono in fretta e come per magia arrivò il giorno della partenza, io ero molto agitata perché di li a qualche ora avrei rivisto l’amore della mia vita e anche perché non avevo mai viaggiato oltre l’Italia.
Saliti sull’aereo ci sedemmo ai posti assegnatici, io e Francesca ci sedemmo accanto, lei al centro e io al posto vicino al corridoio, qualcun altro si sarebbe seduto vicino a noi ma ancora non sapevamo chi avrebbe preso il posto accanto al finestrino.
Passato qualche minuto passò un ragazzo che bellissimo era dire poco: era abbastanza alto, aveva i capelli lunghi fino all’orecchio e occhi color nocciola scuro, da quello che ho notato stava sicuramente cercando il suo posto perché ogni volta controllava il biglietto che aveva in mano, ad un tratto sentì Francesca darmi una leggera gomitata, cosi mi girai.
“l’hai visto quel ragazzo com’è carino?” bisbigliò.
“si stavo notando proprio quello” non feci in tempo a dire niente che lei mi zittì e mi voltai quando sentì “ehm scusate, io avrei quel posto” alzai lo sguardo e lui mi sorrise –wow che sorriso!
“si scusaci, prego” risposi alzandomi per farlo passare, fece lo stesso anche Frà.
Dall’accento doveva essere sicuramente Americano, si sistemò al suo posto e poi si voltò verso di noi.
“anche voi state andando a Los Angeles?” chiese.
“si, andiamo a trovare degli amici anche se è la prima volta che voliamo –feci –tu sei americano? Non hai l’accento italiano” continuai.
“si sono di Los Angeles, sono stato in Italia per lavoro, che stupido non mi sono neanche presentato: piacere io sono Jeremy” fece porgendomi la mano.
“io sono Alessandra piacere mio” risposi contraccambiando la stretta.
Stranamente Frà ancora non aveva spiccicato parola, Jeremy se ne accorse e disse: “tu invece?” la guardai e vidi che si era fatta rossa come un peperone cosi le diedi una gomitata per farla svegliare, fortunatamente ci riuscii e sbloccatasi rispose “eh, si, io mi chiamo Francesca piacere” e gli strinse anche lei la mano.
“ah bene, pensavo non parlassi, hai proprio un bel nome sai?” fece lui sorridendo.
“no certo che so parlare!ehm grazie” rispose lei, cosi dopo un momento d’imbarazzo iniziammo a fare amicizia con quel ragazzo che si dimostrò tanto cortese e simpatico e del quale la Frà si era presa sicuramente una cotta!
Parlammo del più e del meno, dopo essersi sbloccata Francesca iniziò a prendere molta confidenza con lui e sembrava molto felice quando le sorrideva, la sfiorava, anzi semplicemente era felice che lui le parlasse; d’altro canto io ero entusiasta della situazione che si era venuta a creare, chissà che ci poteva scappare che quei due si potessero mettere insieme!
Quando poi lui si alzò per andare in bagno decisi che era il momento giusto per smascherare la mia cuginetta.
“e cosi una certa ragazza si è presa proprio una bella cotta eh?” feci sorridendo.
“eh? chi sarebbe?” rispose lei facendo la finta tonta girandosi da una parte all’altra.
“tu no? Stupidina!” le diedi un buffetto sul braccio “e chi se no? L’ho visto come ti eri imbambolata all’inizio e poi di come sei diventata tutta rossa dopo!”.
“si vede tanto?” chiese.
“si abbastanza, ma non ti preoccupare anche lui mi sembra già preso!” le assicurai io.
“lo pensi davvero?”.
“certo! Non vedi che ha parlato per quasi tutto il tempo con te?”.
“si in effetti è vero, speriamo bene!”.
“ne sono sicura, fidati!”.
Dopo qualche secondo Jeremy fu di ritorno e ci chiese “di cosa avete parlato in mia assenza, ragazze?”.
“come?” fece Frà imbarazzata, in fondo era lui l’argomento della nostra conversazione.
“di...cotte” risposi io, in quel momento ci fu un rumore che mi fece venire un’idea.
“cotte?” ripete lui, e ricevetti una gomitata da Frà, senza farmi vedere da Jeremy le feci segno di stare zitta e calma, cosi continuai “ho detto di mele cotte!”.
“ah, non avevo sentito mele! Ma perché parlavate di mele cotte?” chiese.
“niente ho sentito una signora parlarne e stavo dicendo a Francesca che a me non piacciono, tutto qui, vero?” dissi rivolgendomi a lei.
“si, si, stavamo parlando proprio di questo” rispose lei.
“mmh okay” fece lui un po’ scettico.
All’improvviso mi venne un’idea più che geniale, cosi presi la borsa e dissi “io mi assento cinque secondi, torno subito” mi alzai e prima di voltarmi vidi Frà che mi fulminava con lo sguardo, mi stava scappando da ridere a guardare la sua faccia, aveva capito che li volevo lasciare un po’ da soli per potersi conoscere meglio –molto perspicace la ragazza! –dopo averle sorriso mi voltai e me ne andai in bagno.
Chiusi la porta dietro di me e mi guardai intorno –grandioso, e adesso cosa faccio? Gli devo lasciare almeno qualche minuto per conoscersi meglio senza che io m’intrometta, cavolo qui dentro non si possono usare neanche i telefoni, uffi, mi manca Nick –pensai guardando la mia immagine riflessa nel piccolo specchio appeso “quante ore mancheranno per l’atterraggio? Non ce la faccio più, quest’attesa è snervante, e quanto dovrò aspettare perché si decidano a scambiarsi almeno il numero di telefono? Oddio mi sto rincretinendo, inizio anche a parlare da sola come una stupida!”
Dopo un po’ guardai l’orologio e notai che stavo in bagno da quasi dieci minuti –chissà che penserà Jeremy non vedendomi tornare, che vergogna uff! beh però se questo serve a farli conoscere meglio posso anche sopportare che lui possa pensare che abbia dei problemini! –decisi che era il momento di uscire cosi mi ricomposi e uscii.
La prima cosa che notai fu che Jeremy e Francesca parlavano e si divertivano un sacco, mi avvicinai e dissi “scusate, ho dato un’occhiata in giro giacché!”.
“ti hanno fatto andare in giro a curiosare?” chiese Jeremy.
“è tutto okay?” continuò Frà.
“ehi si, si è tutto apposto comunque non proprio, stavo andando in giro quando ho visto l’hostess e prima che mi scoprisse sono filata via!” risposi io alzando le spalle.
“ah ah ah, Titti solo tu potevi fare una cosa del genere!” fece Frà ridendo, anche Jeremy si mise a ridere e io mi unì a loro.
Trascorremmo il resto del tempo a ridere e scherzare tutti e tre insieme, ma io non vedevo l’ora di scendere da quell’aereo e andare a riabbracciare l’amore della mia vita…


Punto di vista dell'autore:
I nostri fratelli se ne sono andati lasciando da sola la nostra povera Ale, ma fortunatamente non ci danno neanche il tempo di disperarci che a sorpresa Nick fa il regalo di compleanno anticipato ad Ale regalando a lei, sua sorella e sua cugina i biglietti per L.A (che fidanzato d'oro!:D)cosi ha fatto anche la sua prima apparizione Jeremy che a quanto pare già ha fatto colpo sulle ragazze! Spero che questo cappy vi sia piaciuto (io mi sono divertita molto a scriverlo, spero che voi vi siate divertite a leggerlo!) Beh che dire, alla prossima bye bye!
PS:Per il personaggio di Jeremy mi sono ispirata molto a Steven R McQueen, ci tengo a precisare che nè lui nè i Jonas Brothers mi appartengono e i fatti che ho raccontato non sono mai accaduti.

                                                                                                                                                                             Misao13

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Capitolo 14
*** Di nuovo insieme ***


Sorry, sorry, sorry!!! E' da tanto che non aggiorno, mi dispiace tanto! Spero che questo cappy vi piaccia anche se non è lungo o con scene molto importanti (scusateeee T-T) giuro che mi rifarò presto!

Il volo andò bene e dopo un eternità (almeno per me) atterrammo nell’aeroporto di Los Angeles.
Scendemmo dall’aereo, salutammo Jeremy e andammo a ritirare i bagagli, ci dirigemmo con gli altri passeggeri verso l’uscita, tutt’ad un tratto vidi un cartello con su scritto “Italian’s family” –chi era cosi sciocco da scrivere una cosa del genere? C’erano un sacco di famiglie italiane sull’aereo come poteva essere riconosciuto da chi cercava? –mentre pensavo cosi, mi avvicinai e riuscii a riconoscere il ragazzo che sventolava il cartello: era Joe! E accanto a lui c’erano Kevin, Big Rob e Nick, il mio Nicholas! Stavo per correre quando vidi i paparazzi intorno a loro e Big Rob cercava di tenerli lontani –non posso farmi vedere che bacio Nick, saremmo sommersi dai paparazzi, devo far finta di niente, ne va del bene di entrambi, mi rifarò in macchina! –ci avvicinammo e li salutai tutti nel modo più casto che conoscevo, quando arrivai da Nick feci lo stesso e lui mi guardò in modo strano io gli risposi solo facendo cenno alle ombre che avevo dietro, lui sembrò capire perché mi sorrise e lo vidi rilassarsi, ci accompagnarono al SUV di Joe, fortunatamente avevano previsto tutto perché essendo in quattro, nell’auto di Joe non andavamo tutti cosi: Big Rob, Vale e Luigi andarono con lui e io e la Frà andammo con Kevin e Nick.
Appena entrammo in macchina Nick insistette perché Frà stesse davanti per godersi meglio il panorama.
“Non è che è il contrario invece, cioè che sei tu a volerti godere il panorama, no?” fece Kevin, tutti scoppiammo a ridere, in effetti era quello che stavo pensando anch’io!
“Lo ammetto, anche per quello!” ammise Nick dopo che ci eravamo ripresi dalle risate, cosi lei passò avanti e io e lui ci mettemmo dietro.
“Bene, ora mi vuoi salutare decentemente?” cominciò Nick.
“Perché quello non era un modo decente di salutare?” feci, facendo finta di non sapere a cosa alludesse.
“Sai bene a cosa mi riferisco, non era proprio modo di salutare!” rispose lui facendo l’offeso.
“E va bene, dimmi se questo modo ti va a genio” mi avvicinai delicatamente a lui e in modo sensuale avvicinai le labbra alle sue, attesi un attimo per sentire di nuovo il suo respiro su di me e poi colmai il vuoto in un bacio prima dolcemente poi, sentendo la sua voglia, sempre più passionalmente. Dopo un po’ mi staccai da lui guardandolo, si vedeva che era stupito! Cucciolo mio! “direi che cosi va benissimo” riuscii a dire poi, sorridendo e abbracciandomi.
“mi sei mancata”.
“anche tu”.
Parlammo del più e del meno, finché Kevin annunciò l’arrivo a casa Jonas, io non stavo più nella pelle, non so cosa avrei dato per vedere almeno una volta quella casa e fra qualche secondo ne avrei anche varcato la soglia! Stavo sicuramente sognando, cosi mi diedi un pizzicotto sul braccio “ahi!” no, non stavo sognando!
“ma che fai?”chiese Nick.
“no, niente, mi assicuravo che non stessi sognando!”risposi, lui mi guardò come se fossi impazzita.
“ehi, non mi guardare cosi! Ricordati che in fondo io sono una fan!” feci sorridendo.
“ah già, è vero! Comunque non stai sognando, su questo non ci sono dubbi, se no staremmo sognando la stessa cosa!”.
“già, e poi tu sei molto, ma molto più bello dal vivo che visto in sogno!!” risposi premendogli delicatamente il dito sul naso.
 
Parcheggiammo davanti casa, ma che dico casa, villa magari! rimasi letteralmente a bocca aperta nel vederla; era bellissima, stupenda, magnifica!
“terra chiama Sandra, terra chiama Sandra!” davanti agli occhi mi ritrovai una mano sventolante, mi ripresi e immediatamente chiusi la bocca.
“ehm si, si ci sono” risposi.
“bene perché manchi solo tu, gli altri sono tutti dentro” fece Nick.
“oh, davvero?? Scusa mi ero incantata a guardare la vostra villa”.
“okay, ora andiamo però!” mi prese per mano e messosi in spalla il mio zaino mi accompagnò dentro.
Appena entrata vennero ad accogliermi la signora Denise e Danielle, dopo un ometto mi si avvinghiò alla vita.
“ehi cucciolo! Da quanto tempo, come va?” dissi arruffando i capelli a Frankie.
“ehi tu, stacca le tue ventose dalla mia ragazza!” fece Nick cercando di staccarlo da me.
Mentre lo stava tirando, Frankie si staccò di sua volontà facendo quasi perdere l’equilibrio a Nicholas che si appoggiò ad un mobile per evitare di cadere.
“io non ho le ventose e non sono un cucciolo! Comunque cara Alessandra sto benissimo, grazie, spero altrettanto”disse l’ometto ricomponendosi.
“oh, si anch’io sto molto bene, grazie” risposi io trattenendomi dal ridere.
Denise ci accompagnò nella stanza, dove avremmo dormito, io stavo in stanza con Francesca, entrammo nella camera e rimassimo a bocca aperta, era enorme, con due lettoni altrettanto enormi, sistemai la valigia e diedi un’occhiata in giro, avevamo anche il bagno accanto alla camera, guardandoci dentro notai una porta.
“e questa porta dove conduce?” chiesi a Denise.
“quella? Beh da in camera di Nicholas” rispose lei.
“cosa? E perché queste due stanze hanno il bagno in comune?” feci io.
“perché questa era la camera di Kevin e Joe, ma ormai loro non la utilizzano più” spiegò Danielle.
“ah, capito! E io sul letto di chi dormirò?” aggiunsi.
“quello era il letto di Joe” rispose Denise.
“quindi questo è di Kevin!” disse Francesca che era seduta sul letto.
“già, quello è proprio il mio letto” rispose una voce da dietro le due donne, dalla porta sbucò Kevin.
“ehi Kev, è una stanza bellissima!” dissi.
“sono contento che ti piaccia, comunque sono venuto per dirvi che questa sera siamo invitati ad una festa” fece lui.
“che tipo di festa?”chiese Frà.
“wow, la nostra prima festa a L.A!” aggiunsi io tutta euforica.
“è la festa di un nostro amico che festeggia il suo ritorno a Los Angeles” ci spiegò.
“ma noi non abbiamo un vestito adatto” feci io ricordandomi quello che avevo portato con me.
“non vi preoccupate questo pomeriggio andiamo a fare shopping, okay?” disse Danielle.
“splendido, ora però amore lasciamole sistemarsi tra un po’ pranziamo” fece Kevin rivolto alla moglie.
“va bene, se volete potete anche farvi un bagno rilassante, il pranzo non sarà pronto per adesso” rispose Dani e poi tutti e tre sparirono lasciandoci sole a sistemare i vestiti nell’armadio.
 
Iniziammo a sistemare tutte le nostre cose nell’armadio divertendoci un mondo, dopo tanto avevo quasi finito di trasferire tutti i vestiti dalle valigie all’armadio.
“quasi, quasi vado a farmi un bel bagno caldo, m’ispirava proprio quella vasca” feci io dopo aver sistemato anche l’ultimo vestito nel cassetto.
“si vai, io finisco di sistemarmi” rispose Francesca.
Presi tutto l’occorrente e andai in bagno, la vasca era grandissima ci potevano entrare benissimo due persone, aprii il rubinetto facendo scorrere l’acqua calda, nel frattempo che si riempiva fino al bordo diedi un occhiata in giro, trovai dei profumi tra cui riconobbi quello che doveva essere di Nick, aveva il suo stesso odore perciò non potevo avere dubbi; dato che la vasca si era riempita mi spogliai e mi ci infilai dentro, il tocco con l’acqua a primo impatto mi fece rabbrividire ma subito dopo essermi seduta mi sentii rilassata, ero cosi tranquilla li dentro che dopo poco mi addormentai.


Punto di vista dell'autore:
Che dire...Finalmente! Non ce la facevo più a tenerli lontani! Ormai ero tanto abiutata a vederli insieme che da soli non li vedevo completi quei due! Naturalmente L.A riserverà un sacco di sorprese alla nostra protagonista, non temete la prima sorpresa arriverà nel prossimo capitolo, non vi voglio far attendere oltre! Fino ad allora spero che apprezzerete questo piccolo capitolo, non voglio essere ripetitiva, e che lo recensirete in molte (sapete vorrei arrivare anche a più di tre recensioni^-^)
Beh alla prossima. Baci
                                                                                                        Misao13

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Capitolo 15
*** Un bagno inaspettato ***


Scusate per l'enorme ritardo!!! =S Mi era venuto il blocco dello scrittore!:( non riuscivo proprio a completare questo capitolo! Ma finalmente eccomi qui con voi! Credo proprio che vi piacerà questo cappy (o almeno spero proprio che vi piacerà!) beh come sempre fatemi sapere che ne pensate recensendo in tanti! :D Buona lettura!!

[Punto di vista di Nick*__*]
“ehi Nick, Joe, ho appena informato della festa che ci sarà questa sera per il ritorno di Tay” Disse Kevin.
“e questo pomeriggio le porterò a fare un po’ di shopping” aggiunse Danielle entrando in sala da pranzo.
“avete fatto benissimo” dissi, come far iniziare bene la vacanza ad Ale e le altre se non con un party?
“bravo bro, che fortuna che sia proprio questa sera, appena arrivate e possono godersi già il primo party di L.A!” fece Joe.
Rimasi un altro po’ con i miei fratelli poi decisi di andarmene in camera, salii le scale e passai davanti alla porta delle ragazze -chissà il mio tesoro come si sta trovando nella nuova camera- pensai prima di entrare nella mia stanza.
“mmh, visto che ancora manca un po’ per il pranzo ne approfitto per fare un bel bagno rilassante”, presi il ricambio dal cassetto e mi diressi verso la porta che dava in bagno, l’aprii ma subito mi arrivò un profumo dolcissimo e anche un’ondata di calore –chi c’è qui dentro? –sbirciai dentro ma non vidi nessuno, mi sporsi un altro po’ e finalmente vidi chi emanava un odore cosi buono e dolce, addormentata nella vasca c’era la creatura più bella che avessi mai visto, mi avvicinai dopo aver chiuso la porta e mi inginocchiai per guardarla meglio: era bellissima, la sua pelle sembrava seta e il suo collo così morbido era una tentazione per me; la schiuma copriva la maggior parte del corpo ma si riuscivano a veder bene le sue gambe lisce, il suo seno sodo e i capezzoli turgidi, distolsi subito lo sguardo per l’imbarazzo a quella vista angelica, in fondo però era la mia ragazza non sarebbe stata né la prima né l’ultima volta che l’avrei vista nuda (o almeno spero), mi concentrai sul viso e sporgendomi verso di lei le diedi un leggero bacio sulle labbra, mi allontanai un po’ per vedere se si svegliava e infatti dopo qualche secondo diede segni di risveglio, aprii le palpebre delicatamente e si voltò a guardarmi ancora assonnata.
“ben svegliata, principessa” le sussurrai.
“mmh, allora non mi sono svegliata, ti vedo ancora” fece lei richiudendo gli occhi.
“mi stavi sognando?” le chiesi dolcemente.
“come sempre” rispose lei sorridendo “ti sogno ogni notte da quando te ne sei andato” continuò.
“ma adesso sei qui con me e non è notte” feci io, un po’ la stavo prendendo in giro ma era cosi tenera!
Poi accadde, non l’avessi mai detta quella frase! Come un lampo aprì gli occhi, mi guardò e urlando mi buttò l’acqua addosso coprendosi con la mano libera.
MA CHE DIAMINE CI FAI QUI DENTRO???” chiese quasi urlando.
“oh cavolo! Tesoro calmati sono io” dissi riuscendo ad alzarmi da terra, mi aveva infradiciato.
“mi hai fatto venire un infarto te ne rendi conto? Come sei entrato??” fece lei, dopo essersi tranquillizzata un pochino.
“Ale tutto apposto li dentro?” chiese Frà da dietro la porta.
“si, si, non ti preoccupare e solo che mi stavo ustionando con l’acqua”rispose lei.
“okay, stai attenta però” fece l’altra.
“Ok!”.
“abbiamo il bagno in comune, non lo sapevi?” risposi poi, alzandomi.
“hai ragione, scusami ti ho fatto il bagno” disse abbassando lo sguardo dispiaciuta.
“non ti preoccupare vado a cambiarmi” feci, dirigendomi verso la porta, lei che ancora si copriva con le braccia continuò “se, se ti devi spogliare perché sei bagnato…ehm, ti va di fare il bagno con me?” mi voltai e la vidi abbassare lo sguardo imbarazzata mentre rigirava la schiuma davanti a sé, non avevo pensato a quell’eventualità, ma adesso che me l’aveva proposto non ci trovavo niente di male, cosi tornai da lei, mi accovacciai nel punto di prima e dissi
“sicura che non ti crei imbarazzo? Mi dovrai vedere nudo, non so se riuscirai a non svenire” sussurrai malizioso, era veramente divertente vederla arrossire per una sciocchezza figurati in una situazione del genere! Non lo facevo per metterla a disagio, solo che mi sembrava una cucciolotta indifesa ogni volta che era imbarazzata per qualcosa.
“vedrò di resistere e poi tu credo che già una sbirciatina l’hai data, sei troppo contento!” rispose lei, come se sapesse quello che avevo fatto.
“allora aspetta un attimo, torno subito amore mio” le sussurrai all’orecchio e uscii a prendere il ricambio.
 
[Punto di vista di Ale]
-Oh mio dio, oh cavolo, oh signore!! Ma che mi è saltato in mente? Chiedergli di fare il bagno insieme, mi sa che sono rimasta troppo tempo addormentata! Ormai non mi posso tirare indietro però, spero solo di non svenire- pensai dopo che Nick era uscito dal bagno, non mise molto a prendere quello che gli serviva, che subito ritornò senza maglietta, con solo i jeans, io mi sentii subito avvampare -cazzarola- pensai quando lo vidi, poi dissi “quanto sei bello amore mio” lui mi sorrise rispondendo “credimi tu sei più bella”.
“se, se pocca! Dai che mo congelo!” feci sorridendo anche se i brividi di freddo mi erano venuti veramente, lui rise e disse “okay, okay arrivo!”.
Si sbottonò i jeans e se li tolse, io cercavo di trattenermi dal coprirmi gli occhi dalla vergogna –e che cavolo in fondo è il mio ragazzo, e che ragazzo! –poi venne il turno dei boxer, io facendo finta di niente presi un po’ di schiuma e ci giocai un po’ quando poi lui disse “permesso” mi spinse leggermente in avanti e entrò nella vasca dietro di me sistemandomi in mezzo alle sue gambe, mise una mano sulla mia spalla e mi appoggiai delicatamente al suo petto “ciao splendore” mi sussurrò a pochi centimetri dalle labbra “ciao sexy amore mio” risposi io.
“abbiamo aggiunto il sexy?” fece.
“mi sembra molto appropriato in questa situazione” mi voltai meglio e mi avvicinai, lui mi prese il volto tra le mani e mi baciò, dopo quella che mi sembrò un eternità si staccò e fissandomi negli occhi disse “mi sei mancata”.
“lo so”  risposi.
“te l’ho già detto è vero, ma volevo ridirtelo, mi sei mancata, come al mare manca la sabbia, come agli alberi manca la terra, come all’uomo manca l’ossigeno e tu, baby, sei il mio ossigeno!” mi sussurrò tenendo la fronte appoggiata alla mia.
“oh amore mio, non so che dire…wow” riuscii a farfugliare io, mi aveva detto delle cose bellissime che mi avevano lasciata senza parole.
“non c’è bisogno di dire niente amore della mia vita, è solo quello che penso” fece Nick.
“no, forse qualcosa la potrei aggiungere”.
“e cosa?” chiese lui.
“che ti amo vita mia, come non ho mai amato nessun’altro” mi avvicinai a lui mentre continuavo a ripetere “ti amo, ti amo, ti amo” lui mi prese il volto tra le mani e mi sussurrò a fior di labbra “ti amo” solo quelle due parole riuscirono a provocare in me dei brividi.
Rimanemmo a coccolarci un altro po’, poi lui (in modo molto sexy devo dire) mi lavò la schiena e poi decisimo che era ora di uscire, sicuramente Frà si stava chiedendo se mi fosse successo qualcosa dato che era da più di un’ora che ero chiusa in bagno.
“tesoro mi passi l’accappatoio che mo congelo?” dissi a Nick che era già uscito dalla vasca, mamma mia, l’acqua rendeva ancora più perfetto il suo corpo già stupendo di per sé.
“ecco amore” rispose passandomi l’accappatoio, me lo misi e uscii dalla vasca.
“che fr-r-re-d-do!” balbettai, Nick si avvicinò mi strinse a lui e iniziò scaldarmi con le mani.
“cosi va meglio?” chiese.
“decisamente direi” feci io con il viso sul suo petto.
Mi rivestì e dopo averlo salutato tornai in camera, Francesca mi aspettava distesa sul letto e quando mi vide si mise a sedere.
“Okay, ora mi spieghi il vero motivo di quel grido e del perché ci hai messo –controllò l’orologio –un ora e diciassette minuti per fare un bagno” disse incrociando le braccia, cosi iniziai a raccontarle tutto, da quando mi sono addormentata a quando mi sono trovata Nick che mi fissava.
“ecco all’ora ho gridato”.
“oh, si, si, ora si spiega tutto” fece “però, bella sorpresa eh?”.
“già”.
Continuai poi raccontando di quando gli avevo proposto di fare il bagno e di come l’avevo visto nudo, fino a quando sono uscita dal bagno.
“wow, e cosi l’hai visto nudo! Caspiterina! Era come te l’aspettavi?” mi chiese alla fine.
“no, decisamente no!” feci decisa.
“in senso buono o in senso negativo?”.
“in senso buono ovvio! Non avevo mai visto un ragazzo cosi perfetto, era un dio sceso in terra!”.
“addirittura un dio!” fece sorridendo.
“oh si, avresti dovuto vederlo, anzi no, no, lui è tutto mio! –sorrisi –e quando poi è uscito dalla vasca! Vedevi tutto il suo corpo bagnato come se risplendesse! Era una visione magnifica” feci io gesticolando come una pazza ossessiva.
“ragazze venite è ora di pranzo!” Danielle sbucò dalla porta per farci scendere.
 
“Allora ragazze da quale negozio cominciamo?” disse Danielle dopo aver parcheggiato a Beverly Boulevard, c’erano cosi tanti negozi che io non sapevo da quale cominciare prima.
“a che tipo di festa dovremmo andare?” chiese Vale.
“di preciso non lo so, ma so che sarà un party con molta gente famosa” rispose Dani.
“allora dovremmo prendere qualcosa di veramente carino” disse Frà.
“si infatti, voglio essere bellissima per il mio Nicky” aggiunsi io.
“da quando lo chiami Nicky?” chiese Vale scettica.
“boh oggi mi è venuto di chiamarlo cosi” feci.
“va bene ragazze, è ora di andare” ci richiamò Dani.
Facemmo un sacco di shopping, Dani ci portò in tutti i negozi possibili ed immaginabili, alla fine tornammo a casa stanche ma contentissime dei nostri acquisti e della serata che ci si presentava…
 

Punto di vista dell'autore:
Allora? Che ne pensate? :-] Spero proprio che il cappy sia piaciuto! Tornando a noi... quale modo migliore di iniziare la vacanza con il proprio ragazzo se non facendoci un bagno assieme? E poi vedere il proprio ragazzo nudo, beh non un ragazzo qualsiasi, stiamo parlando di Nicholas (e c'era anche Jerry a sto giro!xD) Jonas avrebbe fatto morire chiunque! Nel prossimo capitolo i nostri protagonisti andranno al party e sarà molto importante per il proseguimento della storia quindi rimanete sintonizzati sui nostri canali! Non ve ne pentirete! xD Alla prossima baci, baci
                                                                                        Misao13

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Capitolo 16
*** Party it's here! ***


Salve a tutti! Non starò qui a ripetere quanto mi disp per il ritardo se no si fa notte! Cosi vi rimando subito al cappy sperando che sia di vostro gradimento nonostante secondo me non sia uscito un granchè, ma per il proseguimento della storia questa parte è fondamentale per l'entrata in scena di un nuovo personaggio! Quindi bando alle ciance, vi lascio alla lettura di questo capitolo, mi raccomando, commentate numerosi! :)

[Punto di vista di Nick *__*]
“Forza ragazze o faremo tardi!” urlai io dal fondo delle scale.
“Arriviamo!!” sentii rispondere Dani.
Noi ragazzi eravamo pronti e mancavano solo loro, Dani si era offerta di fare i capelli a tutte quindi da quando erano tornate si erano messe a lavoro, in pratica io non ho più visto Ale da quando abbiamo fatto il bagno insieme, è stata una cosa bellissima, lei era bellissima, mi sentivo nel posto giusto con la persona giusta, se fosse stato per me sarei rimasto per sempre li con lei, in queste settimane mi è mancata ma non avevo mai capito quanto finché non l’ho rivista apparire dal corridoio dell’aeroporto, avrei voluto correre da lei, abbracciarla e baciarla ma come sempre i paparazzi ci dovevano limitare in tutto, non voglio tenerla nascosta questa felicità, voglio condividerla con tutto il mondo!
“eccole stanno scendendo” disse Kevin, facendomi sobbalzare, guardai la cima delle scale e vidi apparire Dani e poi Valentina.
“ehi ragazze, come siete eleganti” feci.
“sei bellissima amore” disse Luigi dando un bacio sulla guancia a Vale.
Poi scese Francesca, anche lei indossava un bel vestito.
“stai benissimo Frà”dissi io.
“aspetta di vedere Ale!” fece lei accennando un sorriso, chissà la mia bambolina com’è bella, non feci neanche in tempo a finire quel pensiero che la vidi scendere in tutto il suo splendore; rimasi incantato a quella visione.
“chiudi la bocca fratellino, stai sbavando!” sussurrò Joe all’orecchio e io mi affrettai e ricomponendomi andai ad accogliere la mia principessa.
“sei stupenda amore mio” feci e poi le diedi un bacio sulla guancia, le presi la mano e con gli altri ci dirigemmo alla limousine che ci aspettava fuori casa.
 
[Punto di vista di Ale]
Arrivammo al party, non avevo idea di chi l’avesse organizzato, avevo chiesto a Nick ma lui con un sorrisetto divertito mi aveva detto che era una sorpresa e che quando l’avrei scoperto sarei stata felicissima, anzi mi ha raccomandato di non esserlo troppo –come potrei essere più felice di come già non lo sia?
Nick da gentiluomo mi aprii la portiera e porgendomi la mano mi accompagnò all’ingresso di quella che sembrava una villetta comune per L.A ma strapiena di celebrità.
Riuscì a riconoscere molti attori famosi tra cui: Patrick Demsey, Chase Crawford, Brad e Anjelina, Kristen Stewart e Robert Pattinson e altri di cui non ricordo il nome, c’erano anche molti cantanti tra cui Beyoncè, Shakira, Black eyed peas e tanti altri, ogni volta che incrociavo una star che mi piaceva facevo un gridolino sommesso d’eccitazione tirando la manica di Nick e lui per tutta risposta mi doveva stringere la mano per farmi calmare.
Venni presentata a Demi Lovato, Selena Gomez e Taylor Swift, erano delle ragazze stupende, chiesi loro anche una foto e con mia sorpresa ne feci anche più di una, che dolci!!
“tesoro, mi sa che dobbiamo andare a salutare l’organizzatore del party” fece Nick.
“si ok, ma non mi hai detto ancora chi è” risposi io.
“un attimo di pazienza e lo saprai –fece sorridendo –oh, e per favore nessun gridolino o svenimento, apprezzalo limitandoti” continuò.
“perché mi dici queste cose? Non farmi preoccupare” dissi.
“non ti preoccupare amore mio, è solo che voglio vedere il tuo faccino imbarazzato solo per me” rispose un po’ impacciato.
“allora dev’essere qualcuno che mi piace!” feci con un’espressione meravigliata ed entusiasta allo stesso tempo.
“si, si non ti agitare molto però, oh eccolo” fece trascinandomi.
Guardai da chi stessimo andando e vidi un ragazzo di spalle, Nick lo chiamò e quando si girò rimasi sorpresa nel vedere chi fosse.
“ehi Tay! Come va, amico? È proprio una bella festa!” disse Nick salutando Taylor Lautner, meno male che mi aveva avvertita Nick se no gli sarei saltata addosso per la felicità!
“Nick! Sono contento che tu sia venuto, e questa ragazza? Non me la presenti?” rispose lui sorridendomi.
“lei è la mia ragazza, Alessandra” fece indicandomi.
“piacere!” dissi porgendo la mano e Tay ricambiò la stretta –che mano enorme che ha! –mi ritrovai a pensare.
“piacere mio Alessandra –disse –non sapevo Nick, che avessi una ragazza” continuò rivolto a Nicholas.
“ci siamo conosciuti in Italia, adesso è qui in vacanza” rispose cingendomi la vita e avvicinandomi a lui.
Stavamo parlando quando qualcuno arrivò da dietro a Taylor dandogli una pacca sulla spalla.
“Tay, vecchio mio!!! Da quanto non ci vediamo?” disse il ragazzo alle sue spalle, si spostò leggermente e riuscii finalmente a vedere chi fosse.
“TU!!” dissi sorpresa indicandolo, lui mi guardò prima altrettanto sorpreso e poi sorrise felice.
“anche tu qui! Che bello rivederti!” fece poi abbracciandomi.
“scusate, ehm, io non ci sto capendo niente” s’intromise Nick, io lo guardai sorridendo.
“già, non te l’ho detto, l’ho conosciuto in aereo, io e Frà abbiamo fatto subito amicizia” dissi.
“ah, ora si spiega tutto!”.
“e Francesca? Lei anche è qui?” chiese subito Jeremy.
“si dovrebbe essere qui in giro!” risposi.
“okay, se non ti dispiace vado a cercarla, vorrei salutarla” fece lui.
“oh, certo, certo! Va pure, ci vediamo dopo” dissi io sorridendo, facendo cenno con la mano di andare, quando fu distante mi rivolsi a Nick.
“è stra-cotto di lei e naturalmente lei di lui” dissi, facendola sembrare la cosa più ovvia del mondo.
“ah si? Beh in effetti appena hai pronunciato il suo nome si è illuminato!” fece Nick.
“si, sembrava una lampadina!” aggiunse Taylor, tutti e tre incominciammo a ridere.
 
[Punto di vista di Frà]

Ero in veranda a bere il mio drink –però bello questo posto, da quanto ho capito l’organizzatore è Taylor Lautner, chissà che faccia ha fatto Ale appena l’ha visto! –pensai sorridendo immaginandomi la scena, ad un tratto due mani mi coprirono gli occhi e sentii un respiro accanto all’orecchio, non so perché ma mi venne un brivido.
“indovina chi sono?” sussurrò una voce, la musica era alta ma riuscii a sentirne distintamente il suono e quel profumo, non poteva essere lui.
“no, non può essere!” mi voltai e lo vidi, sorrideva.
“sorpresa!” disse Jeremy poi mi abbracciò, non ci potevo credere, mi staccai da lui e ci guardammo negli occhi.
“sono cosi contenta di vederti!” feci sorridendo.
Passammo tutto il resto della serata a parlare, cosi scoprii che era un grande amico di Taylor, che aveva origini italiane e molte altre cose.
A fine serata mi promise che ci saremmo rivisti l’indomani e ci scambiammo anche i numeri, la vacanza non poteva cominciare meglio!
 
Punto di vista dell'autore:
Come va ragazze? da quanto tempo! Avete passato bene le vacanze pasquali? 
Comunque tornando al cappy, avete visto? è tornato Jeremy (che dolce questo ragazzo!) e ha fatto la sua comparsa il simpatico e bel Taylor Lautner (o come dico io: il lupacchiotto!) lui non sarà un personaggio passeggero ma farà parte attivamente della storia, ma non vi svelo ancora che ruolo avrà nella vicenda tra i protagonisti, per scoprirlo dovrete aspettare i prossimi capitoli, quindi rimanete sintonizzati su questo canale!xD Alla prossima
Baci, baci
                     
                                                                   Misao13

PS:Questi sono i vestiti che indossavano al party

ALE

FRA'

VALE

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Capitolo 17
*** Sorprese mattutine ***


Salve ragazze! Prima di cominciare a leggere il nuovo cappy volevo informarvi che nel capitolo precedente ho apportato una piccola modifica, anzi, per meglio dire un'aggiunta... se volete andare a guardare, in fondo al capitolo ho messo le immagini dei vestiti che portavano Ale e le altre al party organizzato da Taylor e mi piacerebbe anche sapere il vostro parere, se vi piacciono o meno.
Ma ora, tornando a noi, vi lascio con la lettura del capitolo!


[Punto di vista di Ale]
Mi svegliai e guardai la sveglia, erano le 08:17 rimasi ancora a letto ripensando al party della sera prima, avevo stretto amicizia con molte persone tra cui Taylor Lautner, Demi e Sel, ed avevo passato una serata stupenda in compagnia del mio adorato Nicholas, anzi, a proposito! Quasi, quasi vado in camera sua a fargli una sorpresa e a svegliarlo, quel dormiglione!
Cosi mi alzai, senza far rumore per non svegliare Francesca, passai per la porta del bagno che collegava le nostre stanze, aprii lentamente la porta della camera di Nick, sbirciai dentro e… lui non c’era!?!
“dove diamine è andato a quest’ora?” dissi a bassa voce, senza tornare in camera mia uscii dalla sua e andai in cucina a vedere se per caso stava facendo colazione, ma ci trovai solo Denise intenta a preparare per quando tutti si sarebbero svegliati.
“buongiorno piccola, vuoi un muffin?”offrii da dietro i fornelli.
“ ’giorno! si grazie, ma Nick si è già alzato?” chiesi sedendomi a tavola mentre lei mi portava un cappuccino e i muffin.
“si, oggi si è alzato presto, ha detto che aveva degl’impegni e che avrebbe fatto tardi” rispose lei gentilmente.
“tardi? –strano non mi ha detto niente ieri –Ma tornerà per pranzo?” chiesi di nuovo.
“si credo di si, non ti preoccupare” disse accarezzandomi le testa gentilmente.
“buongiorno stellina” salutò Kevin entrando in cucina.
“buongiorno fratellone, ti posso chiamare cosi, vero?” risposi facendo gli occhi teneri.
“ma certo, tu sei la mia sorellina” disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia.
“ah, come mai sei a casa cosi presto?” chiesi, ricordandomi che lui non viveva con il resto della famiglia.
“avevo degl’impegni e sono venuto a prendere delle cose” fece addentando un muffin.
“tutti cosi impegnati oggi a quanto pare!” risposi imitando Kevin ma non tanto gentilmente come lui.
“sei arrabbiata per qualcosa, stellina?” chiese guardandomi dolcemente.
“non proprio, solo che Nick è uscito presto questa mattina perché aveva “impegni” –facendo il gesto delle virgolette –e non mi ha detto niente” continuai poi, guardando il muffin che avevo davanti.
“ah, è per questo! Non ti preoccupare allora, sicuramente quando tornerà ti racconterà tutto” rispose dandomi una pacca sulla spalla.
Mentre noi finivamo di fare colazione scesero Joe e Francesca.
“buongiorno a tutti” fece un Joe allegro, si avvicinò a me e mi baciò
la guancia “buongiorno puffa” fece.
“ma guarda, ha parlato lo spilungone!”
dissi dandogli uno schiaffo sul braccio.
“ehi, ehi! E va bene, puffetta ti va più a genio?” fece lui coprendosi per non essere colpito.
“okay, puffetta mi aggrada abbastanza!” risposi con fare indifferente, poi lo guardai e gli feci la linguaccia.
“e poi, cosi mi saluti?” fece incrociando le braccia.
“buongiorno Danger!” feci sorridendo.
 “ehi, titty dov’è Nick?” chiese Frà.
“non lo so, pare sia uscito presto questa mattina, comunque buongiorno sai?!” feci finta offesa.
“ah già! ‘giorno!” rispose ridendo “come mai è uscito presto?” continuò lei.
“non so proprio, pare avesse degl’impegni, ma non mi ha detto niente, è da ieri sera che non lo vedo” risposi abbassando lo sguardo.
“io l’ho visto questa mattina” disse sorridendo.
“ah si? E dove?” chiesi curiosa.
“in camera nostra”.
“in camera nostra?? –ripetei io –come in camera nostra? Che dici?”.
“si, sai che io ho il sonno leggero, cosi quando ho sentito la porta aprirsi mi sono svegliata e ho notato Nick entrare e avvicinarsi al tuo letto, ero curiosa di vedere che avrebbe fatto e cosi ho fatto finta di dormire” spiegò.
“e poi? Lui che ha fatto? Io non mi sono accorta di niente”.
“eh l’ho notato! Infatti lui si è avvicinato a te e ha detto ‘guardala, sta dormendo beatamente’  poi ti ha baciato, non so se la fronte o la guancia, non sono riuscita a vedere bene, comunque, poi ti ha sussurrato all’orecchio ‘a dopo amore mio’ è stato cosi romantico!!” concluse lei unendo le mani e guardando il cielo con occhi che potevano sembrare a cuoricino.
“davvero a fatto questo?” chiesi stupita, allora è venuto a salutarmi prima di andarsene, com’è dolce il mio cucciolo!
 
ORE 10:15
“io esco a fare una passeggiata” dissi dopo che ebbi finito di aggiustare in camera (e aver dato un’altra sbirciatina in quella di Nick).
“okay tesoro, sicura di voler andare da sola?” chiese Denise.
“si, non ti preoccupare, tanto farò solo un giretto qui vicino”risposi io uscendo.
Non avevo niente da fare quella mattina, Nicholas era uscito presto, Francesca aveva un appuntamento con Jeremy, finalmente direi, Vale e Luigi erano con Kevin e Danielle e Joe aveva portato Frankie al parco, mi aveva proposto di andare con lui ma avevo preferito stare a casa credendo che sarei stata insieme alle altre, invece mi sono ritrovata da sola –quasi, quasi vado a cercare Joe, mi hanno detto che il parco non è molto lontano da qui –pensai  attraversando la strada.
Stavo camminando tranquillamente quando qualcuno mi chiamò da lontano, mi voltai e vidi Taylor correre verso di me.
“ciao Taylor” dissi quando fu più vicino.
“ciao! Come mai tutta sola?” chiese sorridendo.
“Nick aveva un impegno e quindi stavo pensando di andare al parco, anche se non so di preciso dove sia” risposi un po’ imbarazzata.
“se vuoi ti posso far compagnia io” propose.
“non voglio darti fastidio e poi so che Joe è li quindi non sarò proprio sola” risposi ancora più imbarazzata all’idea di fare la strada insieme a lui.
“ma che dici! Non mi dai affatto fastidio e comunque per il parco ci vuole una ventina di minuti per arrivare, quindi non voglio sentire scuse perché da sola non ti lascio!” affermò risoluto.
“o-ok, se proprio ci tieni” risposi incerta, lui mi guardò e scoppiò a ridere, anch’io feci lo stesso cosi ci avviammo verso il parco.
“e cosi è stato in Italia” disse ad un certo punto Tay.
“eh?”chiesi senza capire.
“tu e Nick intendo, che vi siete conosciuti li mi ha detto”.
“ah, si infatti, ad un suo concerto per la precisione”.
“quindi sei una sua fan, prima di essere la sua ragazza”.
“beh, si, non mi è piaciuto subito a dire il vero”.
“cioè?”.
“mi sono innamorata del suo sguardo, prima non l’avevo mai notato e poi naturalmente della sua voce, canta da dio!” dissi sorridendogli.
“ti brillano gli occhi quando parli di lui, te l’avevano mai detto?” rispose sorridendomi a sua volta, io m’imbarazzai e distolsi lo sguardo da lui.
“credo che siamo arrivati, dico bene?” cambiai discorso notando degli alberi e un cancello ad un centinaio di metri.
“già, a quanto pare” rispose.
“ora dobbiamo trovare Joe, dai andiamo!” dissi iniziando a correre.
“ehi aspetta!!” gridò lui.
“ahah muoviti!” risposi di rimando, ridendo.
Arrivammo davanti al cancello, lui naturalmente mi aveva superato molti metri prima –lo ammetto non sono un fulmine! –e mi aspettava davanti al cancello.
“non vale uffi, non mi dovevi superare!” dissi mettendo le mani sui fianchi, facendo il broncio e sbuffando.
“sei stata tu a dirmi di muovermi!”rispose lui ridendo.
“scemo!” feci colpendolo sul braccio amichevolmente.
“dai entriamo, Joe ti starà aspettando”disse.
“beh, non proprio, non sa che stavo venendo”ammisi io.
“allora gli faremo una sorpresa” propose lui.
“si mi sembra una buona idea!” cosi entrammo ed iniziammo a cercare Joe e Frankie, dopo poco li vidimo di spalle in lontananza cosi, quatti, quatti, ci avvicinammo a Joseph e insieme gridammo “buu!” la sua reazione fu impagabile, fece un salto per lo spavento e per poco non fece cadere il cell a terra, d’altra parte io e Tay ci sbellicammo dalle risate, era divertente e gentile, era proprio come me lo immaginavo, anzi, forse era anche meglio!
“ma che? Chi è stato??” urlò Joe, poi si voltò e vide noi due piegati per le risate.
“ah e cosi siete stati voi! Vi conviene iniziare a correre ragazzi!” sghignazzò, capimmo appena in tempo le sue intenzioni che già stavamo correndo a più non posso per tutto il parco, credo che non mi sia mai divertita tanto come in questo periodo!



Punto di vista dell'autore:
Bene, credo di essere stata più veloce questa volta ad aggiornare!
Il nostro Nicholas si è alzato presto oggi, chissa perchè! Ale è rimasta da sola per poco però, incontrando Taylor ha iniziato subito ad instaurare un bel rapporto di amicizia, Jeremy a quanto pare ha proposto a Francesca di uscire, ci sarà un po' di spazio per loro, ma mi era anche venuta in mente di fare una storia solo su di loro, voi che ne pensate? vorrei una vostra opinione, sarei tentata di creare una specie di serie su questi personaggi, boh ancora non so, ho un sacco di idee per altre storie che non so se riuscirò a dare vita a tutte! Per adesso però concentriamoci su questa storia, quindi fatemi sapere numerosi quello che pensate, non abbiate paura di esprimere le vostre idee, voglio sapere se sbaglio o anche sentire i vostri suggerimenti!
Alla prossima, baci

                                                                                                                                 Misao13

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Capitolo 18
*** Lo fai tu. Lo faccio io. Un invito di troppo! ***


Salve dolcezze! Rieccomi. Siccome oggi è una splendida giornata, con un sole cocente, senza rimanere ad oziare nel dolce far nulla, credo che sia il caso di postare un nuovo capitolo...anche perchè ve lo meritate visto che mi seguite ancora!:D  Avrei dovuto mettere un capitolo diverso, con le foto dei personaggi (o almeno quelli che anche vagamente ci assomigliano) ma visto che mi manca ancora qualcuno lo posterò in seguito! Nel frattempo vi lascio al capitolo...a dopo!


[Punto di vista di Frà]
ORE 9:05
“che mi metto? Che mi metto? CHE MI METTO?!?!?!” gridai alla fine davanti all’armadio.
“scegli qualcosa e indossalo, che problema c’è?” disse Ale mentre si rifaceva il letto.
“come che problema c’è? Questa mattina Jeremy mi ha mandato un messaggio chiedendomi se mi andava di passare la mattinata con lui, cioè ti rendi conto? Io e lui, lui ed io, da soli!” mi sfogai.
“tu e lui, lui e te, si certo che mi rendo conto, ma secondo me ti stai agitando troppo, scegli qualcosa e poi io ti aiuterò a trovare qualcosa di adatto, va bene?” propose.
“sei un angelo!”la ringraziai abbracciandola e dopo aver scelto cosa indossare andai a fare un bagno veloce e poi aspettai Jeremy che sarebbe arrivato alle 9:30.
Ero molto agitata, non riuscivo a stare ferma cosi andavo avanti e indietro per la stanza quando sentì il campanello suonare e mi precipitai alla porta, mi ricomposi e aprì.
“Buongiorno! Questi sono per te” disse Jeremy porgendomi dei bellissimi gladioli gialli.
“sono bellissimi, grazie! E poi sono del mio colore preferito, come facevi a saperlo?” gli chiesi.
“beh, mentre venivo qui sono passato vicino ad un negozio di fiori ed ho notato questi, cosi mi sono ricordato che ieri indossavi un vestito giallo ed ho pensato che ti sarebbero piaciuti” rispose un po’ imbarazzato.
“hai pensato proprio bene allora” feci annusando il profumo di quei fiori stupendi, li misi in un vaso e poi tornai da lui.
“bene, dove vogliamo andare?” esordì Jeremy mentre ci avviavamo sul vialetto di casa.
“non so, decidi tu, perché non mi porti a visitare L.A? Ancora non ho visto nulla” proposi guardandomi intorno come a cercare qualcosa, poi la mi attenzione venne catturata da un edificio.
“e quello? Che negozio è?” chiesi indicando nella direzione interessata.
“oh, quello, è lo sturbucks! Lo hai mai assaggiato?” chiese con quel suo sorriso che ogni volta mi faceva perdere un battito.
“no, ma Ale mi ha parlato molto in proposito, diceva sempre che le sarebbe piaciuto assaggiarne uno” dissi cercando di non soffermarmi molto sul suoi occhi, se lo avessi fatto, non credo sarei riuscita più a distogliere lo sguardo.
“ok, allora, che ti offro?” disse passandomi il menù, conoscevo qualche parola d’inglese ma quelle mi sembravano arabe, cosi per non fare una figuraccia decisi di lasciar decidere a lui.
“non so, scegli tu per me”.
“va bene!” chiamò una cameriera che si avvicinò a prendere l’ordine.
“allora cosa vi porto?” chiese con gentilezza, sembrava una ragazza estroversa, da come aveva risposto alla chiamata di Jeremy sembrava anche che lo conoscesse, era molto bella, aveva la pelle chiara, gli occhi verdi e i capelli di un rossastro quasi marrone chiaro.
“il solito May” fece lui sorridendole.
“bene, arrivo subito” e corse via verso il bancone.
“May, che strano nome” affermai più a me che a lui.
“in effetti si chiama Maìla, ma lei odia il suo nome e preferisce essere chiamata cosi” spiegò.
Qualche minuto dopo vidi May tornare con due bicchieri.
“due frappuccini con una montagna di panna e scaglie di cioccolato in arrivò!” cinguettò lei, ci servì i frappuccini e se ne andò facendo svolazzare i capelli.
Dopo essere stati allo starbucks, Jeremy mi portò in altri posti molto belli e poi tornammo a casa perché era ora di pranzo.

[Punto di vista di Ale]
Tutti e quattro tornammo a casa Jonas, dopo aver passato la mattinata a rincorrerci e scherzare.
“sono in debito con te” dissi a Tay mentre entravamo in casa.
“ma ti pare!” rispose lui, alzando le spalle.
Entrai in cucina prima degli altri, ma mi fermai sulla porta sorpresa, seduti al tavolo c’erano Nick e una ragazza –oh cazzarola! –quella era Samantha Barks e stavano ridendo e scherzando.
“ehi bro! Sei tornato!” salutò Joe superandomi e andando incontro ai due.
“ah, ci sei anche tu –disse in tono sorpreso ma piatto –da quanto tempo!” sembrava essersi ripreso, o semplicemente fece finta di essere felice di quella visita inaspettata, cosi andò a salutarla.
“ehi amore! Vieni ti presento una mia amica” disse Nick alzandosi dalla sedia.
“lei è Samantha, Sam lei è la mia ragazza Alessandra” disse allegro –Sam? Si davano anche diminutivi? E poi che hai da sorridere? –pensai sarcastica, prendendo un respiro profondo tesi la mano per salutarla.
“ciao, tanto piacere” salutai sforzandomi di sorridere.
“si, ciao” fece lei ritraendo subito la mano. Stronza.
“Sam rimarrà a pranzo da noi” annunciò Nick.
“ehi Ale allora io vado, visto che sei impegnata” disse Tay che era rimasto sulla soglia della cucina.
“no, no, ma dove vai? Ti ho detto che ti avrei offerto qualcosa da bere dopo quella corsa, vieni, e poi non sono impegnata” dissi andando a prendere Taylor dall’ingresso.
Nick mi guardò sorpreso e senza parole. Bene. Anch’io mi ero fatto un amico e l’avrei anche invitato a pranzo.
Lo trascinai dietro l’angolo cottura e dissi “allora? Che ti offro?”.
“che cos’hai di buono?” chiese lui sorridendo.
“veramente non lo so! –lui si mise a ridere –però aspetta che guardo” andai al frigo e c’infilai quasi la testa dentro.
“allora, abbiamo: acqua, succo d’arancia, thè alla pesca e limonata, scegli”.
“vada per la limonata!” riemersi dal frigo con una bottiglia di sprite, presi due bicchieri e ci versai il liquido giallo chiaro, glielo porsi e dopo aver bevuto dissi “ti va di fermarti a mangiare qui? Sono in debito con te infondo!”.
“accetto volentieri l’invito, ma non pensare di essere pari, mi hai fatto correre moltissimo oggi!” disse sarcastico bevendo un altro sorso.
“ok, ok! Vedrò di rimediare in qualche altro modo, ora andiamo” sorrisi ricambiando il suo sorriso.
Nick, Samantha e Joe erano andati in salotto e stavano parlando con Denise, mi sentii avvampare di rabbia quando vidi ‘Sam’ che ridendo come un’oca giuliva aveva appena appoggiato una mano sul ginocchio di Nick.
“mmh dovresti fare qualcosa” sussurrò Tay al mio orecchio.
“già” risposi e poi feci un finto colpo di tosse per richiamare l’attenzione.
“Ale dai vieni!” chiamò Nick.
Vieni tu. Avrei tanto voluto dire.
“arriviamo –dissi –andiamo” mi rivolsi a Tay.
Li raggiungemmo e poi mi rivolsi a Denise.
“scusa Denise, ti dispiace se invito Tay a pranzo?” chiesi sperando in una risposta affermativa, non mi andava di fare una brutta figura davanti a quella.
“certo cara! E poi Taylor è il benvenuto” rispose lei.
“grazie”.
“si, grazie mille signora” disse lui.
Sentii delle braccia prendermi da dietro per i fianchi e Nick mi diede un bacio sulla guancia.
“posso parlarti un attimo?” soffiò all’orecchio. Rieccolo, il solito brivido.
“abbiamo ospiti, non mi sembra carino lasciarli da soli” dissi guardando il vaso di fronte, non sarei stata capace di resistere alle sue labbra e al suo respiro sul mio volto.
“un attimo” supplicò dolcemente. Stavo per cedere quando tornarono Frà, Jeremy, Kev e Dani e Vale e Luigi. Wow tutti in un colpo solo!
Mi staccai da Nick e andai ad abbracciare Frà e Jeremy, poi chiesi “come mai tutti insieme?”.
“ci siamo trovati qui di fronte veramente” ammise Kevin.
“tesoro, perché non inviti il tuo amico a pranzare con noi?” chiese Denise a Frà, lei imbarazzata si rivolse verso di lui.
“ti andrebbe?” chiese lei incerta.
“si certo, se non disturbo ovviamente” disse lui.
“o no, non ti preoccupare, anche Nick e Ale hanno invitato dei loro amici” rispose prontamente Denise.
“ah si?” fece sorpresa Frà, si sporse a guardare chi erano questi cosiddetti "amici" e vide Taylor, che ora si era avvicinato a me e una ragazza, avendo capito di chi si trattasse, mi diede una rapida occhiata e poi di nuovo alla ragazza, poi di nuovo a me che questa volta feci spallucce come a dire ‘emmò, mi tocca!’


Punto di vista dell'autore:
Oh, oh, oh... qui le cose si complicano! Ha fatto la sua comparsa Samantha Barks e non è una bella cosa...beh ci doveva pur essere una Samantha da qualche parte! E poi Taylor, caro dolce lupacchiotto Taylor, amico della nostra Ale?mmm... voi che ne pensate?
Jeremy si sta dando già da fare, lo scorso capitolo avevo chiesto cosa pensavate di una storia Jere-Frà (Freremy?...xD) ma nessuno mi ha risposto...sigh T-T spero che questa volte recensirete più numerose, la scorsa volta mi era venuta la depressione "post-pocherecensioni" :'( so che vorrete andare al mare, in montagna, uscire ma abbiate anche solo un piccolo pensiero per me. Oddio sono patetica. Uff. Dai che cercherò di postare più rapidamente la prossima volta, che ve ne pare, eh? Non si fa, i ricatti non si fanno, cattiva, molto cattiva! Oggi sono in vena di battute, si vede? xD
Beh, allora...che dire ci aggiorniamo presto, buon esami (a chi li sta facendo. Di qualunque tipo) e in bocca al lupo!

                                                                                                                              Misao13

 

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Capitolo 19
*** Personaggi e Interpreti ***


Salve a tutti!Notando che ultimamente ci sono meno visite e meno recensioni ho deciso di mandare in “vacanza” la storia, cioè di riprenderla a settembre, anche perché è logico che con questo caldo si passa più tempo fuori casa ... ma avevo promesso che avrei messo i personaggi di questa storia ed ecco qua il cappy dedicato a loro. Comunque, questi sono solo personaggi di riferimento, alcune foto le ho anche modificate per rendere meglio la mia idea, però voi siete liberi di immaginarveli come volete...

CAST:
                                                                                                                                    Protagonisti

                                                                                                                                                Nick Jonas
                                                                                                                                                   Nicholas J. Jonas

                                                                                                                         


                                                                                                                                         Alessandra (Ale)
                                                                                                                                                        Anna Lutoskin

                                                                          



                                                                                                                 Personaggi secondari

                                                                                                                                             Francesca (Frà)
                                                                                                                                                      Ragazza sconosciuta

                                                                                                           

                                                                                                                                                   Jeremy LoKart
                                                                                                                                                          Steven R. McQueen

                                                                                                                          

                                                                                                                                              Taylor Lautner        
                                                                                                                                                          Taylor D. Lautner  
 
                                                                                                          

                                                                                                                                                    Joe Jonas 
                                                                                                                                                       Joseph A. Jonas

                                                                                                                              

                                                                                                                            Kevin e Danielle Jonas
                                                                                                                             Kevin P. Jonas II e Danielle Deleasa Jonas

                                                                                                                      

                                                                                                                                           Valentina (Vale)
                                                                                                                                                         Rachel Bilson

                                                                                                                                 

                                                                                                                                                    Luigi Pici
                                                                                                                                                      Luca Castellazzi

                                                                                                                        

Ok, allora…che ne pensate? Spero che i personaggi siano di vostro gradimento, comunque ripeto che sono solo di riferimento, voi potete immaginarli come volete. Fatemi sapere che ve ne pare, ci ritroviamo a settembre, buona vacanza a tutti!
Baci                                                                                                                                                                                  Misao13

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Capitolo 20
*** Il Dopo Pranzo ***


Ciao a tutte!! Sono tornata, scusate per il ritardo avevo promesso di riaggiornare a settembre ma poi tra un problema ed un altro non ci sono riuscita.
Il capitolo di oggi non è lungo perchè è solo di transizione, il prossimo sarà mooolto lungo (non potevo tagliarlo perchè nel ci sarà un avvenimento importante) vi dico comunque che siamo quasi alla fine, ahimè, mancano solo pochi capitoli.
Adesso vi lascio alla lettura ci risentiamo giù!



Il pranzo si svolse nella sala da pranzo e la disposizione fu alquanto strana, da una parte Kevin, Danielle, Jeremy, Frà, Vale e Luigi e dall’altra Joe, Taylor, io, Nick, Samantha e Frankie, capotavola i signori Jonas.
Per tutto il tempo io e Nick non ci siamo scambiati più di qualche parola, non per colpa mia ovvio! Ogni volta che tentavo di parlare con lui o anche solo di entrare in qualche suo discorso, quella odiosa ragazza iniziava a starnazzare e a pretendere, quasi, che Nick le concedesse attenzioni, ed io mi ritrovavo a parlare con tutti meno che lui.
Fortunatamente quel pranzo finii presto e tutti se ne andarono, salutato Taylor e Jeremy salii con Francesca nella nostra camera per fare una doccia.
“ho proprio bisogno di riposare” affermai mentre mi sdraiavo sul letto a peso morto.
“non mi pare sia stata una piacevole sorpresa trovare quella ragazza con Nick, vero?” disse Frà sedendosi sul suo letto.
“ma proprio per niente”, sospirai.
“come mai tu stavi con Taylor oggi?” chiese poi lei.
“niente, l’ho incontrato per strada e poi mi ha accompagnata al parco da Joe –dissi guardando il soffitto –poi una parola tira l’altra e siamo finiti a scherzare, è un bravo ragazzo e anche molto simpatico” ripresi voltandomi verso di lei.
“capito, ma…” non fece in tempo a finire la frase che qualcuno bussò alla porta, sapendo chi fosse sospirai e dissi “avanti”.
La porta si aprii e si affacciò Nick.
“ora possiamo parlare?” chiese lui.
“va bene” dissi alzandomi dal letto “andiamo in camera tua?” ripresi, avvicinandomi alla porta del bagno.
“si, okay” fece lui seguendomi.
Mi voltai a guardare Frà prima di uscire dalla stanza e lei mi lanciò uno sguardo di incoraggiamento. Cosi, oltrepassai il bagno ed entrai nella sua camera, andandomi a sedere sul suo letto.
“bene, dimmi” dissi io.
“da quando sei diventata amica di Taylor Lautner?” fece in tono sarcastico.
“da oggi. E tu da quando te ne vai di mattina presto, senza dirmi niente e tornando con una ragazza?” risposi io altrettanto sarcastica ma molto seria.
Lo vidi un attimo sorpreso ma si riprese subito e continuò “ci siamo incontrati per caso, lei è di Londra e visto che era tanto tempo che non la vedevo l’ho invitata a casa, non credevo ti avrebbe dato fastidio”.
“e invece si” dissi incrociando le braccia al petto.
“beh, anche tu te ne sei tornata a casa con un ragazzo, come ti giustifichi?” disse lui mettendo le mani sui fianchi.
“l’ho incontrato per strada, mi ha accompagnata da Joe e abbiamo fatto amicizia poi visto che l’ho fatto stancare l’ho invitato a prendere da bere, ecco come” dissi risoluta.
“e che ci facevi per strada?” chiese di rimando lui.
“ero rimasta sola e avevo deciso di raggiungere Joe al parco”.
“sola? Come sola?”. Quell’interrogatorio mi stava stancando.
“perché, come hai notato, tutti erano accoppiati, tranne me ovviamente, e visto che Joe era uscito con Frankie avevo deciso di raggiungerli, non avevo previsto l’incontro con Taylor, dovevo andarci da sola, capito?”.
“si ma…” provò a dire lui.
“niente ma, perché poi te ne sei andato cosi presto oggi? E non mi hai neanche detto niente” replicai io.
“avevo impegni di lavoro, scusa, avrei dovuto dirtelo” rispose mortificato.
“va bene, sono stanca adesso, vado a riposare” dissi dirigendomi verso la porta, ma non ero neanche arrivata che lui mi prese la mano “aspetta” disse.
“cosa?”.
“non voglio rimanere cosi, con te” fece lui.
“ma sono davvero stanca, ho corso un sacco oggi e non mi sento più le gambe” cercai di convincerlo a lasciarmi andare.
“per questo si può rimediare” e senza che ebbi il tempo di ribattere mi prese in braccio e mi adagiò sul suo letto.
“che vuoi fare Nicholas?”chiesi mentre mi mettevo seduta, lui mi fece sdraiare di nuovo e disse “niente, voglio soltanto che tu riposi” dopo aver detto ciò si tolse la maglietta, avvicinò il viso al mio orecchio e sussurrò “mi piace quando mi chiami Nicholas”, mi sentii subito avvampare ma cercai di trattenermi.
“non credo che riuscirei a riposare con te nudo”.
“proviamoci” dicendo cosi aprii le coperte e mi fece entrare nel letto seguendomi subito dopo.
“aspetta” dissi tornando a sedere.
“che c’è?” chiese lui, io mi tolsi la maglietta a mi sdraiai di nuovo.
“ecco, cosi va meglio” dissi rannicchiandomi, sorrise e mi cinse con le sue forti braccia stringendomi a lui, rimasi accoccolata al suo petto e i battiti del suo cuore come una ninna nanna mi fecero addormentare dopo poco.


Punto di vista dell'autore:
Ok... pensavo fosse leggermente più lungo, ma per ora vi dovete accontentare di questo, non vi preoccupate, ci rifaremo nel prossimo (come ho già detto un centinaio di volte su!:P).
Samantha sta continuando a mettere i bastoni tra le ruote, secondo me insiste un po' troppo questa!
Comunque fatemi sapere che ne pensate, non mi stancherò mai di ripeterlo: recensite, anche per farmi sapere se sbaglio in qualcosa... ah, volevo ricordarvi, se a qualcuno sia sfuggito di guardare il capitolo precedente dove ci sono gli interpreti della nostra storia.


PS: Volevo informarvi che sto scrivendo una storia originale, che uscirà tra un po', per adesso vi lasco un piccolo banner, spero di incuriosirvi e che verrete a leggerla!
La storia si chiama:
Look at Me


  

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Capitolo 21
*** Aiutami tu. ***


Anche se l'ultimo capitolo non è stato seguito e recensito molto ho deciso di postare lo stesso questo cappy, anche perchè ne ho altri due già preparati e fra poco dovrebbe essere conclusa tutta la storia. Quindi per adesso buona lettura.

Mi risvegliai a pomeriggio inoltrato, mi guardai intorno ma accanto a me Nick non c’era più, cosi mi rivestii e dopo essere passata dal bagno a darmi una rinfrescata scesi di sotto, dove trovai Danielle –proprio la persona che cercavo, dopo Nick ovviamente –.
“ah tesoro, ti stavo cercando! –strano. Sarà una coincidenza?– vieni dobbiamo andare in un posto” mi prese sotto braccetto, tutta contenta, portandomi non so dove.
“ehi, ma dove stiamo andando?” chiesi sfinita da quel tirare.
“a fare shopping!” cinguettò lei tutta contenta.
“di nuovo? Non ci siamo andati ieri?”.
“ehm, beh si, ma oggi con Kev ho visto un vestitino stupendo ed ho subito pensato a te”.
“e come mai, ti sarei venuta in mente io?” qui le cose non mi quadrano.
“ah ah, quante domande fai, e comunque non credo che lo rifiuterai appena te l’avrò mostrato”.
“e va bene, ma siamo sicuri che non se lo siano già comprato?”.
“no, no te l’ho fatto mettere da parte” rispose tutta contenta.
Ok. E’ ufficiale. Qui c’è sicuramente qualcosa che non va.
Arrivammo nel negozio poco dopo e la commessa appena vide Dani le sorrise e andò in una stanza, doveva essere il magazzino, e tornò con uno stupendo vestito rosa antico.
“wow!” riuscii solamente a dire.
“l’avevo detto io che ti sarebbe piaciuto!”mi canzonò lei con l’aria di chi sapeva quello che faceva.
“hai ragione è bellissimo! Ma siamo sicuri che mi starà bene?”.
“certo! Ora provalo avanti!” mi diede una leggera spinta verso i camerini passandomi il vestito.
Oh cavolo! Siamo sicuri che sia io quella riflessa nello specchio?
“Ale, tesoro, come va là dentro?” la voce di Danielle mi riportò alla realtà.
“si eccomi…come sto?” chiesi mentre uscivo dal camerino.
“sei bellissima con quel vestito, riconfermo il mio intuito per queste cose!” fece gonfiando il petto orgogliosa di se stessa.
Dopo aver comprato il vestito, cercammo le scarpe, borsa e gli accessori da abbinarci.
Poi tornammo a casa quando ormai era sera.
“non ho capito perché abbiamo preso tutte quelle cose, non devo andare mica ad una prèmiere!”.
“il vestito adatto deve avere gli accessori adatti” disse soltanto, entrando in casa.
“oh, una perla di saggezza!” feci sarcastica, lei mi guardò con un sorrisetto divertito e andò incontro a suo marito.
Beati loro. Sono sempre cosi felici.
Nick non era ancora tornato, l’ho aspettato per più di tre ore, poi credo di essermi addormentata nel suo letto.
Amore mio, sono qui.
La mattina dopo si era ripetuta la stessa cosa, lui non c’era ma credo che sia stato con me perché durante la notte ho sentito la sua presenza, forse stavo solo sognando o forse no, in fondo avevo dormito nel suo letto e lui sicuramente doveva esserci ritornato.
Adoro il suo profumo, starei in quel letto anche per sempre.
Per tutta la giornata non era tornato a casa, aveva il cellulare staccato ma aveva chiamato una volta per dire che avrebbe mangiato fuori e che sarebbe tornato tardi.
Ho chiamato Taylor, non so perché, avevo bisogno di confidarmi con qualcuno, e visto che tutti erano impegnati con le rispettive coppie, lui era l’unico amico con cui poter parlare.
“ehi piccola, come mai mi hai chiamato? Vuoi andare a fare un giro?” mi chiese lui dall’altra parte del telefono.
Piccola, Nick mi chiama cosi, o almeno quando lo vedo mi chiama cosi.
“ciao Tay, volevo parlarti e chiederti qualche consiglio, ti va di andare al parco?”.
“certo! Fra mezz’ora sono da te! Ma è successo qualcosa?” chiese apprensivo.
“niente, solo che volevo parlare con qualcuno”.
“ok, arrivo”.

“allora, di cosa volevi parlarmi?” chiese Taylor, mentre sorseggiavamo un mocha frappuccino da starbucks.
“Nick… è strano” avevo gli occhi fissi sul tavolino, non riuscivo a guardarlo in faccia per l’imbarazzo.
Io che parlo del mio ragazzo, ad un altro che trovo altrettanto bello… devo essere tutta matta!
“strano come?”chiese lui fissandomi intensamente. Oh cacchio!
“in questi due giorni si e no l’ho visto due – tre volte! Temo che centri quella Samantha” ammisi amareggiata.
“mmm… secondo me dovresti fare qualcosa”.
“ah si? Tipo?” come se non fosse ovvio!
“perché non gli prepari una sorpresa per quando rientra?”.
Sorpresa? Ma questo ragazzo è un genio!!
“si, che bella idea!” gridai euforica, e avevo già in mente quale, idea.
“Grazie Tay, ora devo scappare!” mi alzai di scatto per andarmene.
“ehi aspetta!!” urlò lui, ma non si mosse dalla sedia.
“grazie ancora!” ripetei mandandogli un bacio con la mano, sarei tornata a casa dopo aver preso l’occorrente.

Punto di vista dell'autore:
Ecco, questo è il vestito comprato con Danielle

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Capitolo 22
*** Mi farai morire! ***


Ok, ritorno ad aggiornare dopo tanto, troppo tempo. Devo essere sincera, ho pensato davvero di non andare avanti, in fondo, a quanto pare non c'è più quell'interesse che c'era prima. Ero tentata, si. Poi però una ragazza, Giò Black, ha lasciato una recensione (che mi preoccuperò di rispondere non appena postato questo cap, scusa per il ritardo) e mi ha fatto capire che c'è ancora qualcuno a cui interessa sapere come va a finire.
Per quanto riguarda il capitolo, in effetti, siamo arrivati alla parte che mi piace di più (soprattutto il pov di Nick!) quindi senza perdere altro tempo vi lascio alla lettura.




                                                               


[Punto di vista di Nick *___*]

ORE 00.37
Certamente sarei morto.
Era una tortura stare lontano da lei, ma dovevo finire i preparativi, volevo che tutto fosse perfetto.
Se contiamo il fatto che ho rincontrato Sam e che quel lupo da strapazzo, no vabbè lui è mio amico, però vederli insieme mi ha fatto salire il sangue al cervello. E poi non ha voluto baciarmi davanti a lui! CHE NERVI! Pensai sbattendo il pugno sul volante.
Odio stare in giro quando potrei essere con lei, per fortuna sto tornando a casa e domani sarà tutto finito, non credo però che a quest’ora lei sia ancora sveglia, ieri però ha dormito nel mio letto… forse mi stava aspettando anche oggi, nel caso si fosse addormentata di nuovo questa volta l’avrei svegliata, ho voglia di lei… ahhh, non so neanche io che mi succede, non provavo un attrazione cosi intensa da quando… no mi correggo, non l’ho MAI provata una sensazione simile; vorrei fare l’amore con lei ogni volta che la vedo, vorrei toccarla, baciarla, assaporarla. Oddio sembro un maniaco.
Forse l’ho sempre provato questo desiderio ma credo di aver capito che volevo fare l’amore con lei quando l’ho trovata nuda nella vasca, avrei tanto voluto toccare quei seni sodi e morbidi ma non volevo metterla in imbarazzo visto che era appena arrivata e poi…e poi, quando l’ho trovata che dormiva nel mio letto con solo una maglietta e i pantaloncini non sono riuscito a credere ai miei occhi, sono riuscito solo a dire “amore mio, sono qui” poi mi sono sdraiato e ho accarezzato delicatamente quella pelle cosi morbida per paura di svegliarla. Ora avrei soltanto voglia di trovarla di nuovo nel mio letto.
Aprì la porta di casa senza fare rumore e salii in camera mia –dalla stanza si vede un luce. Strano –
Abbassai la maniglia e quello che mi trovai davanti fu il più bel spettacolo che avessi mai visto in vita mia. Oh cazzo.
La mia Ale in una vestaglia trasparente nera con nastrini rossi che lascia intravedere reggiseno e mutandine di pizzo dello stesso colore, era distesa comodamente sul mio letto che mi guardava sorridendo, si vedeva l’imbarazzo dal colore delle sue guance ma sembrava non importargli e anzi la rendeva ancora più bella, rimasi letteralmente a bocca aperta e forse stavo anche sbavando –ma chi se ne frega! – sicuramente stavo sognando, dovevo essermi addormentato sulle scale e adesso pensavo fosse la realtà, mi diedi un pizzicotto per confermare che non stessi dormendo.
“ahia!” le rise ma si ricompose subito “no, non sto sognando” o almeno credo.
“tu mi sogni, così –e indicò quello che aveva addosso –amore?” domandò maliziosa.
“a volte” risposi deglutendo.
“Mmm, solo, a volte?” chiese di rimando togliendosi gli occhiali e passandosi un asta sulle labbra dischiuse.
Oh cazzo.
“beh, ehm, molte… volte” deglutì ancora.
“forse sarebbe meglio che tu entrassi e chiudessi la porta, sei d’accordo?” più che d’accordo.
Mi avvicinai e posai la borsa sulla sedia.
“sei stupenda, amore mio”.
“e tu mi sei mancato” rispose prendendomi la mano e facendomi sedere sul letto.
“anche tu, non immagini quanto, avrei voluto essere con te ogni momento della mia giornata” confessai accarezzandole una guancia, lei chiuse gli occhi al mio contatto.
“e perché non l’hai fatto? Potevo esserti d’aiuto in qualche modo” rispose guardandomi di nuovo, quel suo sguardo mi avrebbe fatto impazzire un giorno.
“e in quale modo? In questo?” presi un pezzo di vestaglia tra le dita “non credo che sarei stato molto concentrato a lavorare, avrei avuto molte distrazioni” feci con un ghigno malizioso, lei arrossii visibilmente e avvicinò il suo volto al mio.
“allora fammi essere la tua distrazione” soffiò sulle mie labbra.
Questa ragazza certamente mi farà morire.

[Punto di vista di Ale]

Non posso crederci, non pensavo di avere tanta voglia di lui, so solo che è per Lui che faccio tutto questo.
Adesso che è qui di fronte a me mi accorgo di quanto amore provo per lui.
Adesso che è qui non ho più paura di perdere il
suo, di amore.
Adesso che è qui non ho paura di fare l’amore con lui perché ho capito che è
Lui quello giusto.
Adesso, vorrei che il tempo si fermasse.


“allora fammi essere la tua distrazione” ero cosi vicina che potevo sentire il suo respiro diventare affannoso sulla mia bocca, annullò la distanza tra noi e mi baciò, un bacio cosi intenso e passionale che riuscivo a distinguere perfettamente anche la voglia che avevamo l’uno dell’altra.
Continuò a baciarmi, poi scese lungo il collo arrivando alla spalla, sentivo la scia bollente che lasciavano le sue labbra, risalì e continuò scendendo nell’incavo dei seni. Le sue mani intanto mi toccavano da per tutto, cosi come le mie, slegarono il nastrino della vestaglia e con un rapido gesto me la tolse facendomi rimanere in reggiseno e mutandine, volevo avere il contatto della la sua pelle sulla mia cosi alzai la sua maglietta e smesso di baciarmi mi aiutò a toglierla, mi fece sdraiare e si tolse i pantaloni,  poi mi tolse il reggiseno e continuando a baciarmi sfilò sia i miei slip che i suoi boxer, mi lasciò un attimo per mettere il preservativo, credo di essere arrossita ancora di più, perché lui mi chiese “sei sicura?” gli accarezzai una guancia e annuii solamente e riprese a baciarmi e iniziò a toccarmi intimamente. Ansimai. Era un vero piacere sentirlo cosi vicino a me, poi si avvicinò al mio orecchio e quando entrò dentro di me, sussurrò “ti amo”.
Facemmo l’amore.
La mia prima volta.
La mia più bella prima volta, non potevo essere più felice…
Avevo sempre sognato che la prima volta doveva essere speciale e lui era la cosa più bella e speciale che mi sia mai capitata, adesso accoccolata sul suo petto mi sentivo protetta e al sicuro, sorrisi a questo mio pensiero.
“buon compleanno piccola” sussurrò Nick baciandomi la fronte, alzai la testa per poterlo guardare meglio, sorrideva.
“grazie, questo è il più bel regalo che potessi mai ricevere” risposi baciandolo.
“no, questo era un fuori programma, anzi sei tu che hai fatto il regalo a me” sorrise apertamente dandomi un bacetto sul naso, non potei fare a meno di sorridere anch’io e mi strinsi di più contro di lui.
“ti amo, Nicholas”.
“ti amo anch’io vita mia” rispose baciandomi.
Mi addormentai ascoltando il battito del suo cuore, la musica più bella che avessi mai ascoltato, e il sorriso sulle labbra.

Punto di vista dell'autore:
Ok, come ritorno l'ho fatto alla grande, non trovate? :D spero che questo capitolo vi faccia ritornare la voglia di recensire :P
Non l'ho mai fatto, ma a chiunque abbia un account su Twitter questo è il mio se vi va di seguirmi! :) @HeyItsAleDn91

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