Never Be The Same

di Susi Echelon Hu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Cap. 1 Jenny ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 “É tornata”.

“Chi è tornata?”

“Lei!” disse la donna con una nota di puro disgusto nella voce.

“Blair, smettila di dire cose senza senso e spiegati” disse Chuck, totalmente confuso da quello che stava dicendo la sua fiancée.
Blair prese un respiro profondo e finalmente riuscì a mormorare a Chuck, “Lei è tornata, Jenny Humphrey è tornata in città e penso che sia per sempre”.

Chuck s’irrigidì nel sentire il nome della sua sorellastra. Aveva lasciato la città poco più di un anno fa dopo aver distrutto la sua famiglia e i suoi amici. Nessuno la voleva più nell’Upper East Side e lei aveva deciso che la cosa migliore fosse fare i bagagli e andarsene. Chuck e Blair avevano passato un momento difficile a causa di Jenny. Gli ci erano voluti mesi perché Blair ritornasse ad avere fiducia in lui e che gli credesse quando diceva che non era andato a letto con Jenny. L’aveva baciata, però, ma Blair l’aveva perdonato. Avevano dovuto ricostruire il loro rapporto e adesso finalmente tutto era tornato come prima. Le aveva chiesto di sposarlo un mese fa e avevano in programma di sposarsi in inverno.

Con il ritorno di Jenny, riusciva a vedere il disagio e l’odio negli occhi di Blair. Stavano ritornando le sofferenze e il dolore che avevano superato.

“È tornata” disse Chuck dopo un momento di silenzio. “Proprio come quella volta?”.

“Sì”. Era tutto quello che Blair poteva dire.

“Serena lo sa?” chiese Chuck, ricordando ancora una volta quello che era successo tra Jenny, Nate e Serena.

“Certo che lo sa!” disse Blair in tono pratico. “Sono abbastanza sicura che stia avvertendo Nate di stare lontana da Jenny a tutti i costi proprio in questo momento”.

Nate e Serena, un’altra coppia che Jenny era riuscita a rovinare per un po’ di tempo. Come Chuck e Blair, anche loro avevano dovuto ricostruire la loro relazione e ricominciare da zero. Ma a differenza di loro, il loro rapporto non procedeva molto bene; anche dopo un anno, continuavano a sentirsi insicuri l’uno con l‘altra. In qualche modo era la fiducia a mancare; forse il loro amore non era così forte come credevano.

In quel momento il cellulare di Chuck vibrò. Egli lo prese in mano per scoprire che altro non era che un sms di Jennifer Humphrey.

“Sono tornata”. Era tutto quello che il messaggio conteneva.
 
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*NOTA DELL’AUTRICE*  Hey, questa è la mia prima FanFiction. È una storia su Jenny e Nate. Li amo così tanto e spero che ad un certo punto del telefilm ritornino insieme. Cercherò di mantenere i loro caratteri, ma non posso fare nessuna promessa. Sto ancora lavorando sulla mia abilità di scrittura. Comunque vada, spero che la storia vi piaccia J
 

*NOTA DI SWEET SUSHI* questa storia non è mia, io sono come sempre solo la traduttrice. Spero comunque che vi piaccia almeno quanto sia piaciuta a me.

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Capitolo 2
*** Cap. 1 Jenny ***


 

 Mi sveglio al profumo delle cialde provenienti dalla cucina. A Lontra, il solo odore che sentiva appena sveglia era il forte odore del mio compagno di stanza. E non era neanche un buon odore. Era un mix tra cane bagnato e fiori morti. Inutile dire che mi mancava il profumo delle cialde di mio padre la mattina. Sinceramente mi mancava tutto di mio padre e della mia famiglia. Studiare all’estero per il mio ultimo anno di liceo era una buona idea, ma non mi sentivo a casa. Avevo imparato molte cose su me stessa mentre ero via e mi sentivo molto in colpa per come mi ero comportata l’anno scorso. Ero disgustata da come ero diventata, ma non riuscivo proprio a fermarmi. Ero egoista e avida e mi sentivo come se avrei potuto farla franca con tutto. Non m’importava se ferivo qualcuno con i miei complotti, l’importante era ottenere quello che volevo. Risultato: non avevo ottenuto niente e avevo perso tutto. Avevo perso il rispetto e la fiducia della mia famiglia ed ero stata mandata in un collegio a Lontra, in Inghilterra. Il che non era una situazione vantaggiosa.

“Jenny, non ti sei ancora svegliata?” chiede Eric, sbirciando dalla porta.

“Sono sveglia”, rispondo alzandomi dal letto e dirigendomi verso l’armadio per pescare un vestito.

“Bene, perché la colazione è pronta e Rufus sta facendo i suoi ‘speciali waffle’ ” dice, aggiungendo le virgolette intorno a ‘speciali waffle’.

“Okay, arrivo tra pochi minuti” dico, prendendo una gonna nera e una t-shirt bianca da indossare per oggi. Eric mi lascia sola per permettermi di prepararmi.

Mi rendo conto che dev’essere presente anche Serena di là non appena mi metto i tacchi. Il mio cuore incomincia a battere sempre più velocemente man mano che mi dirigo verso il tavolo della colazione. Ieri sera, appena arrivata, avevo mandato un messaggio a Chuck e ci eravamo incontrati al Butter senza che Blair lo sapesse. Gli avevo detto che sarebbe stato meglio che sapesse di quell’incontro ma Chuck mi aveva risposto che ero ancora un argomento dolente per il gruppo. All’infuori di Nate, Serena e Blair, Chuck era l’unico che mi aveva perdonata per tutte le stronzate che gli avevo fatto passare. Mi aveva aggiornato su tutto quello che era successo durante la mia assenza. Serena e Nate stavano ancora insieme e lui e Blair si erano fidanzati. Rufus e Lily erano più felici che mai, come avevo potuto constatare io stessa dopo averli visti la scorsa notte. Eric era ancora single, come mi aveva detto lui stesso, e Dan e Vanessa erano ancora innamorati e felici.

Cammino lentamente verso il tavolo dove potevo già sentire le voci che riempivano la stanza. Mi chiesi se Serena fosse davvero lì e in tal caso se avesse portato anche Nate. Come risposta alla mia domanda, sentii la risata di Serena dopo una battuta di mio padre. Stavo immaginando cos’avesse detto, visto che le battute di mio padre non sono mai divertenti. Nessuno ride mai, e se lo fanno è solo per educazione.

“Jenny?” sento improvvisamente una voce maschile chiamarmi.

Faccio un balzo e mi giro, solo per trovarmi davanti la persona che più di tutti temevo d’incontrare. Nate Archibald sembra che abbia appena visto un fantasma e sono abbastanza sicura che quel fantasma sia io.
 
 

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