Scegli!! o L'amore o l'amicizia!!

di ares
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una giornata...storta ***
Capitolo 2: *** un risveglio inaspettato ***
Capitolo 3: *** Il bacio e l'incertezza ***
Capitolo 4: *** la gelosia può fare brutti scherzi... ***
Capitolo 5: *** minuti, secondi, attimi ***
Capitolo 6: *** amore o amicizia? ***
Capitolo 7: *** incrocio pericolo ***
Capitolo 8: *** rottura di un'amicizia ***
Capitolo 9: *** tutto così semplice... ***
Capitolo 10: *** “Beccati questa Weasley!!!” ***
Capitolo 11: *** Paura e rabbia ***
Capitolo 12: *** Come sopravvivere alla tempesta ***
Capitolo 13: *** Richiesta ***
Capitolo 14: *** uno il coraggio nn se lo può dare da solo.. ***



Capitolo 1
*** Una giornata...storta ***


Fredda giornata di dicembre

Fredda giornata di dicembre.

Harry scende pensieroso le scale diretto ad Erbologia - Allora….il tema per Piton l’ho fatto, gli appunti della McGranitt pure… se la Sprite non mi riempie di lavoro stasera riesco ad andare agli allenamenti…-

Mentre questi pensieri gli passavano per la testa, vide Ron corrergli incontro con la faccia più rossa dei suoi capelli ( e ce ne vuole…^ ^!).

-Harry Harry Harry!!-

-Che succede? Perché sei così agitato?-

-Ho sbagliato a copiare gli orari!! La lezione d’Erbologia è iniziata 10 minuti fa!!-

-Acc… potevi dirmelo prima no??- e travolgendo chiunque passasse si tuffò giù per le scale

-Hei aspettami!!!- urla Ron

-ma guarda te se devono capitare tutte a me..- pensò Harry.

Stavano scendendo gli ultimi scalini, quando Gazza sbucò da dietro un angolo (pauraaaa…)

-bene bene- disse – chi abbiamo qui? Oh, il signor Potter e il signor Weasley che corrono come pazzi per la scuola…bene bene… ora venite con me dalla professoressa McGrannit-

-Ma signore…la professoressa Sprite ci aspetta nella serra…- disse Ron con il fiatone…

-Ah!! E siete pure in ritardo!!- disse Gazza spingendoli su per la scala.

-Almeno possiamo riprendere fiato..-

-Ron per favore taci…- dice Harry sconsolato… -la McGranitt ci farà una bella ramanzina…-pensò.

Nel suo ufficio, la professoressa McGranitt era seduta alla scrivania china su un foglio di pergamena.

-scusi professoressa- disse il custode- ho beccato questi due studenti che correvano come delle furie giù per le scale-

-ma eravamo in ritardo per la lezione d’Erbologia!- cerca di scusarsi Ron

-silenzio signor Weasley…grazie Gazza, ora ci penso io. Può andare.- disse la McGranitt riponendo la pergamena.

-Sedete ragazzi- disse.

Harry si sedette su una sedia mentre Ron cominciava ad agitarsi.

-Ragazzi, correre per le scale è proibito dal regolamento, anche se si tratta di un’emergenza- disse la professoressa con uno sguardo severo- perciò 5 punti in meno a Grifondoro- (diabolica…).

- Ma professoressa!! Ron ha sbagliato a copiare gli orari e…- disse Harry.

- Non mi interessa signor Potter, e per avermi contraddetto, stasera verrà nella mia aula per punizione-

-Ma professoressa…l’allenamento…- Harry è sbalordito, - questa è la mia decisione Potter, e ora potete andare- e intinse la piuma nell’inchiostro ricominciando a scrivere, mentre i ragazzi uscivano dall’ufficio.

- Ci mancava anche questa!- disse Harry- se arrivo in ritardo Baston mi stacca la testa dal collo e la usa come pluffa…-

-Ormai il danno è fatto. Andiamo in sala comune, così mi aiuti a fare il tema per Piton- dice Ron e si avvia per il corridoio - Che bella serata che mi aspetta…- pensa Harry, attraversando il ritratto.

 

Seduto su una poltrona della sala comune, Harry sta leggendo la Gazzetta del Profeta, mentre Ron ripone le pergamene nella borsa. Hermione sbuca all’improvviso dal buco del ritratto -ma dove siete finiti voi due? Vi aspettavo a Erbologia-

-Ron ha fatto casino con gli orari…- dice Harry - … e Gazza ci ha beccato per le scale e spediti dalla McGranitt…- dice Ron -… e mi ha messo in punizione. A proposito, è meglio andare prima che mi levi altri punti- dice Harry alzandosi dalla poltrona e prendendo la scopa

-Auguri – dice Ron  – non vorrei essere al tuo posto-

 - Neanch’io- e esce dalla sala comune.

 

Era ormai tardi quando Harry uscì dall’aula di Trasfigurazione; la McGranitt gli aveva fatto scrivere sulla lavagna 50 volte “Non devo correre per i corridoi”. Aveva la mano indolenzita.

Con la scopa sulla spalla si diresse al campo di Quiddich: il parco era deserto, e un forte vento tirava da est scompigliandogli i capelli neri perennemente in disordine.

-Ma dove sono tutti?- pensa entrando nel campo. - Alla fine ce l’hai fatta Potter- dice una voce alle sue spalle.

Oliver Baston scende dagli spalti lanciandogli uno sguardo severo.

-Lo sai che voglio la puntualità assoluta agli allenamenti-

- Mi dispiace Oliver ma la McGranitt mi ha messo in punizione…- si scusa Harry.

- Per questa volta va bene- dice Baston- ma fermati ad allenarti per un po’, sabato c’è la partita contro i Corvonero e non ho intenzione di perdere- dice uscendo dal campo.

Harry monta sulla sua scopa librandosi nel freddo della sera.

Inizia a fare dei giri intorno alle porte quando vede una figura entrare in campo.

Incuriosito, si avvicina atterrando lì vicino

-ciao Harry- dice la figura avvolta in un mantello con una sciarpa sul viso

Harry non riesce a capire… – perché non dici niente? Ah, è vero, il mantello..-

Dietro la sciarpa apparve il viso di Cho Chang. Harry diventò rigido come una statua

– ciao… scusa non ti avevo riconosciuta…- disse

-Ti stai allenando per la partita?- dice la Corvonero

- si…- risponde Harry timidamente (tenerooo…)

- ti va di fare due tiri con me?- chiede Cho con un sorriso

- ok.. – Harry sente le gambe sciogliersi, ma non è il freddo, sono gli occhi scuri di Cho a fargli quell’effetto.

- Vediamo se mi prendi!- dice Cho montando sulla scopa e partendo velocemente

Harry monta in sella preso da una strana euforia – e chi pensava che la serata sarebbe finita così?- pensa mentre con un accelerata si mette alla rincorsa della ragazza….

------------------------------------------------------- ciauuuuuuuuuu!! allora ke ne pensate del primo capitolo?? (considerando ke è stato scritto in un momento di follia pura... =.='')... presto arriverà il seguito!!

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Capitolo 2
*** un risveglio inaspettato ***


Il giorno prese il posto della notte… nell’aria si sentiva l’odore della neve

Il giorno prese il posto della notte… nell’aria si sentiva l’odore della neve..

Harry dormiva profondamente tra le coperte del suo letto, con un leggero sorriso sulle labbra.

La sera prima era stato fino a tardi con Cho ad allenarsi sul campo di Quiddich: la risata della ragazza, i suoi occhi profondi e il suo sorriso riempivano i suoi sogni…..ma…

-Sveglia ragazzi!! Si va a Hogsmade!!-

Hermione era entrata nel dormitorio e aveva levato le coperte dai letti di Harry e Ron.

-Ma he uffede??- dice Ron e caccia la testa sotto il cuscino

-succede che Hermione è venuta a rompere le scatole di prima mattina, ecco che succede!!- dice Harry ormai sveglio

- Si, visto che è una bella giornata per fare le compere per Natale e voi state a letto a poltrire!

E ora giù dalle brande! Vi aspetto nella Sala Grande- disse Hermione e sparì oltre la porta.

-Dai Ron alzati… - dice Harry alzandosi dal letto

-Ma io ho sogggnnnnooooo- (da sotto il cuscino)

-Ce l’avevo anche io, ma ora ti alzi, altrimenti….- e afferrato un cuscino salta sul letto di Ron

- Vuoi la guerra Potter?- dice Ron afferrando il suo cuscino.

Il dormitorio si riempì di piume mentre i ragazzi avevano ingaggiato una lotta all’ultima cuscinata.

Harry aveva atterrato Ron e gli premeva il cuscino sulla testa

-Ti arrendi Weasley?-

-Si si mi arrendo mi arrendo!!-

I due Grifondoro si vestono e scendono le scale verso la Sala Grande

- Ieri sera non ti ho sentito rientrare, sei tornato tardi?- chiede Ron

-Si sono rimasto un po’ di più ad allenarmi…-dice Harry mentre attraversano il portone della Sala Grande.

Dietro il tavolo delle Autorità troneggiavano 4 immensi alberi di Natale addobbati con gli oggetti più strani, e il soffitto era attraversato da festoni di agrifoglio e vischio.

Hermione li chiamò dal tavolo di Grifondoro – Siete arrivati finalmente. Dai mangiate così possiamo andare-

-Hai fretta oggi, eh Hermione??- dice Ron

-No, voglio solo essere sicura di trovare tutti i regali…Harry sei andato a letto tardi? Hai una faccia…- dice Hermione

-Si ho fatto tardi all’allenamento..- risponde Harry… -un’occasione come ieri sera non mi capitava più…spero di vedere Cho oggi…- pensa Harry mentre beve un succo di zucca

- Su Harry muoviti!- Ron e Hermione lo chiamano dal portone – ci vediamo all’entrata del villaggio- e scendono la scalinata

- bene. Andiamo.- Harry si alza da tavola e si avvia verso il parco.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Il bacio e l'incertezza ***


Mentre un gelido vento soffiava tra le foglie degli alberi, Harry camminava pensieroso per il parco diretto alle carrozze per Hogsmade

Mentre un gelido vento soffiava tra le foglie degli alberi, Harry camminava pensieroso per il parco diretto alle carrozze per Hogsmade.

Accanto al sentiero si estendeva il lago in tutta la sua vastità: immobile come una lastra di marmo, mentre il pallido sole si rispecchiava sull’acqua.

Le foglie secche scricchiolavano sotto le scarpe di Harry, mentre il suo pensiero era sempre rivolto a Cho Chang. Stava salendo su una carrozza vuota quando una voce lo chiamò alle spalle

-Harry aspettami!!- Era Lavanda Brown, una studentessa di Grifondoro – Scusami ma le carrozze sono tutte piene, posso fare il tragitto con te?-

-Certo sali- risponde Harry colto alla sprovvista

La carrozza parte. Harry e Lavanda rimangono soli.

-Ho sentito che tra 3 giorni c’è la partita contro i Corvonero, come ti senti?- chiede Lavanda

- Direi…stanco… ieri sera la McGranitt mi ha messo in punizione e ho dormito poco…-

-se ti serve una mano con i compiti posso…-la ragazza arrossisce violentemente- …aiutarti io…-

- g-grazie… ma c’è già Hermione che mi aiuta…-

-Oh.. vabbè fa niente..- Lavanda si volta a guardare fuori dal finestrino con aria malinconica –dicono che quest’anno Silente organizzerà un ballo per la notte di Natale… sai già con chi andrai?- chiede diventando ancora più rossa.

-non ancora…- Harry aveva sentito Ron parlarne con Seamus in sala comune, ma lui non aveva ancora deciso se invitare Cho o no…

- Ah…ok- sul viso di Lavanda appare un debole sorriso – Oh guarda siamo arrivati. Beh…ci vediamo Harry!!- e all’improvviso si alza dal sedile baciando Harry sulla guancia sinistra.

Harry non riesce a muoversi, e Lavanda scende velocemente dalla carrozza.

Harry resta seduto sul sedile con lo sguardo nel vuoto. Quel piccolo bacio lo aveva stordito, e per un attimo il suo pensiero andò a Lavanda – accidenti…e chi se lo aspettava? Certo che però…Lavanda non è poi così male… ma che stai dicendo Harry?? Torna in te!!- e scuotendo la testa scende dalla carrozza mettendosi alla ricerca di Ron e Hermione…

 

 

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Capitolo 4
*** la gelosia può fare brutti scherzi... ***


Gli studenti di Hogwars affollavano il villaggio di Hogsmeade

Gli studenti di Hogwars affollavano il villaggio di Hogsmeade.

Ron e Hermione erano seduti dentro i Tre Manici di Scopa a bere una burrobirra…

-strano che Harry non sia ancora arrivato…- dice Hermione.

-Ma riesci solo a parlare sempre e solo di lui??-

-Ron perché ti scaldi tanto?-

-Harry di qui, Harry di là…e io??- Ron si alza in piedi infuriato –io non conto niente!!- e esce dal locale.

Hermione non riesce a capire…Ron era sempre stato un po’ geloso di Harry, ma non lo aveva mai sentito parlare così. Era come se fosse geloso, ma geloso di cosa? Per Hermione Harry era soltanto un amico…-ma Ron forse non riesce a capirlo- pensa Hermione, e immersa nei suoi pensieri finisce di bere la sua burrobirra e esce dal locale a cercare i due amici

-prima che scoppi un bel casino…-

 

Harry intanto camminava per il villaggio ripensando al bacio nella carrozza; era talmente distratto da non essersi accorto che era uscito dal villaggio e si era avvicinato al lago.

Improvvisamente un forte vento iniziò a soffiare da est….Harry si sedette vicino alla riva e con i suoi occhi verdi iniziò a guardare l’acqua del lago…

….all’improvviso sentì alle sue spalle un rumore di passi…

 

Ciao!! Questo capitolo è un po’ corto, ma ho deciso di dedicarne uno interamente ad un avvenimento più importante… ringrazio moltissimo per le 2 recensioni ricevute, spero di non deludervi!!

 

 

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Capitolo 5
*** minuti, secondi, attimi ***


Harry, attratto dal rumore alle sue spalle si voltò

Harry, attratto dal rumore alle sue spalle si voltò

"Oh acc…ma tutte a me capitano oggi??" pensò : davanti a lui, avvolta nel mantello nero, c’era Cho Chang.

Quando c’era lei era sempre imbarazzato e non riusciva a dire una parola, in più adesso era sconvolto da Lavanda (immaginatevi quindi la sua faccia..^^!).

-ciao Harry!- dice Cho avvicinandosi – ti dispiace se mi siedo qui con te? Ho perso le mie amiche al negozio di scherzi e sono rimasta sola…-

-C-certo, si…cioè, si, siediti pure- Harry credeva di aver ingoiato un rospo, tanta era la fatica per riuscire a darle una risposta semi-decente…

Cho si siede alla sua destra –Fa freddo eh?- chiede stringendosi nel mantello

“quanto vorrei essere quel mantello” pensa Harry- si molto..-

-allora…ti sei ripreso dall’allenamento?- chiede la ragazza facendogli un sorrisetto ironico

-si anche se vai molto veloce, non riuscivo a starti dietro!- (accidenti una frase intera!!)

-Alla partita ti conviene stare attento perché ho intenzione di batterti!!-

-Neanche io scherzo…-risponde Harry

Cho ride divertita e i due restano per un attimo a guardarsi: il vento si trasformò in una leggera brezza, l’acqua del lago iniziò a muoversi e iniziarono a cadere leggeri piccoli fiocchi di neve…

-Hai un ficco di neve sul naso- dice Cho avvicinando la mano al viso di Harry (che naturalmente è rigido come una statua di pietra) –aspetta.. te lo levo…-intanto anche il viso di Cho si era avvicinato

I volti dei due ragazzi erano ormai vicinissimi, tanto che Harry poteva vedere i suoi occhi riflessi in quelli di Cho…

La ragazza continuò ad avvicinarsi. La distanza tra le loro labbra continuava a diminuire…

…Cho socchiuse gli occhi e…

-Ehi Cho!!-

Ma che cav…?” pensa Harry e i due contemporaneamente si voltano

-Oh..ciao ragazze che ci fate qui?- Cho è diventata tutta rossa (quasi come i capelli di Ron): poco distante da loro erano sbucate le sue compagne di Corvonero “Ma proprio ora dovevano arrivare queste qua??” Harry è notevolmente arrabbiato

-Dai Cho vieni, è quasi ora di tornare al castello!!- dice una ragazza del gruppo

-arrivo subito- Cho si alza –allora…ci vediamo Harry…- e correndo raggiunge le amiche che si avviano al villaggio.

Harry era rimasto a guardare Cho che si allontanava senza dire una parola: troppe emozioni affollavano il suo cuore, ma recuperata la lucidità si alzò da terra per tornare alla carrozza.

Indovinate quale fu il suo pensiero mentre se ne andava?

“devo cambiare profumo, questo mi caccia in un sacco di guai”……

 

 

Ecco a voi il capitolo-rivelazione!! Cosa succederà?? Riuscirà Harry a scegliere tra le due ragazze?

Io ancora non lo so, troppe idee nella testa… al prossimo capitolo!! ^__^!

 

 

 

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Capitolo 6
*** amore o amicizia? ***


“Harry

“Harry!! Harry!! Harry!! Ma che cos’ha lui che io non ho?? Ah, si lui è Mister-ho-salvato-il-mondo!!” pensa Ron sbattendo la porta del dormitorio.

E’ arrabbiatissimo ( si vede eh?)…

“anche un ceco capirebbe che la amo, ma lei niente!! Sempre a parlare di lui!!

La rabbia lo acceca, mentre si siede sul letto e si passa una mano tra i capelli rossi.

Alza lo sguardo e si vede riflesso nello specchio: è un ragazzo come tutti gli altri, l’unica differenza è che è il migliore amico del grande Harry Potter

 “E per questo per gli altri non valgo niente…!!” afferra il porta candele sul comodino e lo lancia contro lo specchio, frantumandolo…

Lavanda, che era seduta nella sala comune, sentito il rumore giunto dal dormitorio dei ragazzi, decide di salire a controllare.

Entrata nella stanza, vede Ron seduto a terra, davanti allo specchio in frantumi.

“Ron, ma che succede?”

“Niente, vattene…” risponde senza neanche guardarla

“Come sarebbe ’niente’ ? lo specchio è in mille pezzi…hai mica litigato con Harr..

“NON PRONUNCIARE QUEL NOME!!!” urla Ron alla ragazza

“EHI PRENDITI UNA CAMOMILLA E CALMATI!!”gli risponde  Lavanda urlando

“NON MI DIRE QUELLO CHE DEVO FARE!!

“ALLORA ARRANGIATI!! E RESTATENE QUI SENZA AMICI!!!” e sbattendo la porta (che tra un po’si stacca dai cardini…) esce dal dormitorio continuando a borbottare per le scale

“Si, hai ragione…” pensa Ron raccogliendo un frammento “senza amici…” .

 

Intanto Hermione camminava tranquilla nel parco di Hogwarts. Aveva cercato per tutto il villaggio, ma non c’era traccia né di Ron né di Harry.

Camminava avvolta nel mantello nero, mentre la neve scendeva leggera…

“Non riesco a capirlo, che motivo aveva di urlare in quel modo?” pensa “Ma non lo capisce che per me c’è solo lui? Mi sembra evidente…ma forse non troverò mai il coraggio di dirglielo…”

“Ciao Hermione! Che ci fai qui tutta sola?” a parlare era stato Percy Weasley, uno dei fratelli più grandi di Ron.

“Oh ciao Percy, stavo tornando al castello…hai mica visto Harry e Ron?”

“No non mi sembra...vieni ti accompagno…”

I due Grifondoro iniziano a parlare mentre camminano verso il castello

“E’ meraviglioso quando nevica, vero?” dice Percy

“Si…è molto bello..

Percy si ferma e la guarda “Ma stai tremando di freddo. Aspetta mettiti questo…” Si sfila il mantello e lo appoggia sulle spalle di Hermione….un lieve venticello inizia a soffiare da est…

“Ma così congelerai…” risponde allarmata

“Non ti preoccupare per me…l’importante è che stai al caldo…” e lentamente avvicina il suo viso a quello della ragazza.

Il cuore di Hermione inizia a battere più veloce di una locomotiva

“Sei veramente bella lo sai?” dice guardandola negli occhi

“i-io…” la lingua di Hermione è come se fosse ripiegata su se stessa, e il suo viso inizia ad arrossarsi per l’imbarazzo

“Ti andrebbe di uscire con me qualche volta?”

“io..ecco..ok…” risponde Hermione  (“Ma che cavolo hai nella testa?? Oddio e adesso che faccio?”pensa nella sua testa)

“B-Bene…allora, ci vediamo Hermione” dice Percy e si allontana correndo su per la scalinata del castello.

Hermione lo guarda allontanarsi, mentre il suo cuore ritorna normale.

Come se fosse spinta da una forza invisibile inizia a salire le scale, dirigendosi verso il dormitorio.

Intanto, dietro un albero, qualcuno ha visto e sentito tutto….

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Capitolo 7
*** incrocio pericolo ***


Malfoy entra canticchiando nel dormitorio di Serpeverde

Malfoy entra canticchiando nel dormitorio di Serpeverde

“Come mai così allegro Draco?” domanda Pansy

“Ho scoperto una cosa interessante…molto interessante…” e con un ghigno sul viso entra nel dormitorio dei ragazzi e si lascia cadere su una delle poltrone.

“Questa volta ti rovino Ronald Weasley, già immagino la tua faccia quando saprai che tuo fratello se la fa con la Granger…”….

 

 

Harry intanto era tornato al castello, con l’unico pensiero di buttarsi sul letto e dormire, sperando di svegliarsi e capire che era stato solo un brutto sogno.

invece è la dura realtà…

“Signor Potter che cosa fa ancora in giro per i corridoi?” la professoressa McGranitt lo stava guardando con fare severo dalla cima della scala.

“Stavo tornando al dormitorio professoressa…”. (“ma ‘sta qui c’è l’ha con me??” pensa)

La McGranitt scende fino al suo scalino “Spero per lei che sia così signor Potter.” e superandolo, riprende tranquillamente a scendere le scale.

Sbigottito, Harry riprende a salire “Sarà strano, ma per me la McGranitt è uscita di testa…”, ma non presta molta attenzione a dove mette i piedi e così… SBAMMMM!!... cade fino alla vita nel gradino truccato in mezzo alla scala… “Acc…ma porc…una giusta oggi no eh??”

( =.=’’ povero Harry…)

In quel momento Ron sbuca da dietro un angolo, mentre Hermione arriva dal fondo della scala.

“Oh, ti sei degnata di farci l’onore della tua presenza?” chiede sarcastico Ron.

“veramente sei tu quello che se n’è andato via sbattendo la porta e dicendo cose assurde” risponde Hermione.

“Magari se tu ti svegliassi un po’ vedresti quello che ti sta intorno!!”.

“E SE MAGARI TU TI COMPORTASSI MENO DA BAMBINO SAREBBE UN PASSO AVANTI!!” ribatte lei.

“EHI!! Qualcuno mi tira fuori di qua??” dice Harry ancora incastrato nel gradino

(=.=’’ la situazione degenera)

“AH SI?? ALLORA INIZIA TU A CRESCERE!!” urla Ron

“LA PENSI COSI’? BENE!!”

“BENE!!”

E voltandosi dalla parte opposta i due si allontanano.

Harry rimane di nuovo solo… “E ora come esco di qui??”….  

 

   

 

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Capitolo 8
*** rottura di un'amicizia ***


Liberatosi dalla scala, Harry raggiunse la sala comune apparentemente deserta e si arrampicò su nel dormitorio più in fretta che poté

Liberatosi dalla scala, Harry raggiunse la sala comune apparentemente deserta e si arrampicò su nel dormitorio più in fretta che poté.

Con suo grande sollievo, scoprì che Ron era steso sul suo letto.

Alzò lo sguardo quando Harry sbattè la porta alle sue spalle.

“Oh, ciao” Disse Ron.

Sorrideva, ma si vedeva che il suo sorriso era forzato.

Ron rimase immobile sul letto “Allora”disse, “congratulazioni”.

Perché congratulazioni?” esclamò Harry fissandolo.

Il sorriso di Ron divenne una smorfia “A quanto pare, Hermione è più interessata a te che a me!”

“Non capisco di che cavolo stai parlando” rispose Harry

Ron alzò il sopracciglio “Ah, davvero? Allora mi spieghi perché parla sempre di te? Perché mi considera solo un semplice amico???” gridò senza prendere fiato e balzando a terra.

E io che ne so? Perché tutti pensate che c’entri sempre io? Risolveteveli da soli i vostri problemi!!” Harry ormai era spazientito.

“Non sono stupido sai!!

Ma stai facendo di tutto per sembrarlo!” scattò Harry.

“Immagino che vorrai andare a dormire così domani sarai in forma per la TUA Hermione!” disse Ron e tirate le tende del letto si mise sotto le coperte. Harry restò per un attimo a fissarlo, poi si mise a letto e il dormitorio sprofondò nel silenzio, interrotto solo dal rumore dei loro sospiri.

 

La mattina dopo Harry si svegliò preoccupato: perché Ron lo aveva aggredito in quel modo? Che cosa era successo?

Era una mattina gelida, si vestì e scese la scala del dormitorio.

La prospettiva di incontrare Ron non era delle migliori

Arrivato davanti alla porta della Sala Grande vide Hermione appoggiata al muro. Le andò incontro.

giorno Harry”disse lei

“Ciao Hermione. Hai visto Ron?” chiese Harry

“Si...era a colazione…”

“Si può sapere perché si comporta come se fosse uscito di senno?”

“oh, Harry, non hai capito?” Hermione lo guarda accigliata “E’ geloso!”

“Come sarebbe GELOSO? E soprattutto di cosa??” esclamò incredulo.

“Non ne sono sicura, ma credo che pensi che tra noi ci sia qualcosa... rispose Hermione arrossendo.

“ok. E’ matto”

“No, è solo confuso…se tu gli parlassi…”

Harry la interruppe “Io non ho intenzione di corrergli dietro e farlo ragionare visto il modo in cui mi ha trattato ieri sera!! Non se ne parla proprio!!” rispose Harry alzando la voce e alcuni studenti si girarono a guardarli

“Parla piano e calmati…” disse con aria preoccupata “Comunque dobbiamo risolvere questa faccenda, per il suo e il nostro bene”

Si ma io non ci parlo”

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Capitolo 9
*** tutto così semplice... ***


TUTTO COSI’ SEMPLICE…

TUTTO COSI’ SEMPLICE….

 

Harry e Ron non si parlavano ormai da giorni: la magica alchimia tra i 2 si era spezzata.

Harry cercava accuratamente di evitare Ron, e lui faceva altrettanto.

Quando per caso si incrociavano nei corridoi distoglievano immediatamente lo sguardo, sotto gli occhi di una Hermione preoccupata.

-Quando finirete di comportarvi come dei bambini?- chiese Hermione ad Harry, mentre come al solito Ron se ne andava voltandogli le spalle.

-Quando mi chiederà scusa-

-Harry, in queste cose tu sei più maturo di lui, se solo tu facessi il primo passo sono sicura che sarebbe tutto così semplice…- disse Hermione mentre entravano nel giardino interno

-Ma io non voglio- disse Harry sedendosi su una panca -e non credo che lui voglia parlarmi-

-E’ qui che ti sbagli- disse sedendogli accanto

– lui ti manca vero?- gli chiese guardandolo negli occhi

-credo di si- rispose Harry.

Voleva bene a Hermione, ma era tutta un’altra vita quando era la tua sola amica. Gli mancavano le chiacchierate prima di andare a letto, le ore di lezione passate a prendere in giro i professori….

Allora stasera cerca di parlargli….per favore- disse lei facendogli un sorriso –rivoglio i miei amici…-

Harry la abbracciò –va bene gli parlerò-

-Uuuuuuuuuuu, ma guarda guarda…. Da quando sei così affettuoso Potter?-

Draco Malfoy e un gruppo di Serpeverde passarono davanti a loro

-Fottiti Malfoy- rispose Harry alzandosi

-Cos’hai detto??- Draco gli si parò davanti

- Ho detto “Fottiti Malfoy” –

-Come ti permetti…- sfoderò la bacchetta

Hermione afferrò Harry x un braccio – Non fare sciocchezze Harry- gli sussurrò all’orecchio

-Senti Malfoy ho altro da fare che stare a sentire te- Harry raccolse la borsa e insieme ad Hermione si allontanò

- Vedremo chi avrà l’ultima parola Potter! Ti consiglio di tenere le orecchie bene aperte stasera a cena!- gli urlò dietro Malfoy – Ti divertirai!- e ghignando si allontanò con gli altri Serpeverde.

-Cosa vorrà dire?- domandò Harry

-Non lo so, ma ora abbiamo lezione e dopo devi fare una cosa importante-

-Cosa?-

-Parlare con Ron stupido!- disse Hermione prendendolo in giro

-Sai Hermione mi sembri un po’ strana…. Troppo felice direi- le disse Harry

-Ma no…è solo una tua impressione…- rispose lei ed insieme si avviarono a Trasfigurazione.

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** “Beccati questa Weasley!!!” ***


“Beccati questa Weasley

“Beccati questa Weasley!!!

 

La Sala Grande era affollata di studenti affamati…

Lo stomaco di Harry si contorceva dalla fame, mentre lui e Hermione si sedettero al tavolo dei Grifondoro.

-Non può essersi volatilizzato, deve pur essere andato da qualche parte!- disse Harry

- Dai, vedrai che arriverà…non può resistere all’arrosto con le patate!!- rispose Hermione guardandosi intorno( cercava con lo sguardo Percy)…

Harry si allentò la cravatta, ascoltando le voci dei Serpeverde che sembravano parecchio eccitati

-vedrai che figura che farà- disse un ragazzo seduto vicino a Pansy Parkinson

Draco Malfoy posò il calice sul tavolo sogghignando -Ci sarà da ridere ragazzi, questa volta lo rovino davanti a tutta la scuola…- I Serpeverde scoppiarono in una risata

“Chissà che intendeva Malf… ”

Ma Harry non ebbe tempo di finire il pensiero che Ron attraversò la porta della Sala: indossava un mantello troppo lungo per lui, probabilmente appartenuto a qualche fratello maggiore.

Raggiunto il tavolo, Ron e Harry si guardarono

-credo che dobbiamo parlare- disse Harry

-Credo anche io- rispose Ron sedendosi

-E’ più di una settimana che andiamo avanti così, non ne posso più. E francamente non mi ricordo neanche perché abbiamo litigato…- disse Harry

-Sai una cosa? Nemmeno io!-

I due ragazzi scoppiarono in una risata

-Allora amici come prima?- disse Ron allungando la mano a Harry

-Amici- e gli strinse la mano.

La cena era terminata e i piatti sporchi iniziarono a sparire dai tavoli.

-Che ne dite di andare a fare una partita a scacchi?- disse Seamus

-D’accordo- rispose il trio

Ron si girò verso la porta e si alzò

Ma il mantello rimase impigliato sotto il tavolo, e con un sonoro STRAPP gli si strappò di dosso con tutto il resto dei vestiti:

Ron rimase in mutande davanti a tutti….

La Sala Grande si paralizzò, per poi scoppiare in una risata gigantesca. Ron cercava disperatamente di coprirsi, aiutato dagli altri grifondoro. Il mantello era rimasto incollato alla panca da una colla super-resistente

-Ma chi ha fatto uno scherzo tanto cretino??- disse harry

 -Beccati questa Weasley!!- gridò Draco Malfoy alzandosi in piedi

I tre si voltarono

-Così il tuo amico Potter la pianterà di fare lo spaccone!!- disse il biondo

-Se ti prendo Malfoy…- Harry fece per scavalcare il tavolo ma i gemelli Weasley lo trattennero per il mantello.

Ron raccolse i vestiti e tutti insieme si avviarono verso la porta

-Ah Weasley!- Ron si voltò verso Malfoy –La tua cara amica Granger se la fa con tuo fratello Percy!!- tutta la tavola di Serpeverde scoppiò a ridere

Ron si girò paralizzato verso Hermione che aveva gli occhi fuori dalle orbite

-C-c-c-o-o-o-s-s-s-a-a… - Ron parlava come se gli fosse caduta la lingua…

Hermione divenne rossa come un pomodoro e uscì correndo dalla sala, e mentre Harry le corse dietro, Ron rimase rimbambito, con i vestiti in mano, in mutande, davanti alla Sala Grande che aveva assistito a tutta la scena.

 

 

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Capitolo 11
*** Paura e rabbia ***


Paura e rabbia affollavano il cuore di Hermione

Paura e rabbia

 

 

Paura e rabbia affollavano il cuore di Hermione.

Mentre correva per il parco la sua mente era uno scorrere di immagini: lei e Ron che litigavano, Percy che la copriva con il suo mantello, lo sguardo stupito di Ron poco prima…

Stremata dalla corsa si appoggiò contro il tronco di un albero. Non se ne era accorta ma stava piangendo. Piangeva tutto il suo dolore e la sua indecisione.

La sventurata si sedette coprendosi il viso con il mantello.

Una mano le accarezzò il viso.

Alzando lo sguardo vide due occhi verdi. Gli occhi di Harry.

-ti prego non piangere…-

-E cosa dovrei fare? Tornare indietro e fingere che non sia successo niente? Come faccio? Come…come posso guardare Ron in faccia??- rispose appoggiando il viso sulla sua spalla.

-Non lo so, ma se ti lasci buttare giù così rischi di perderlo del tutto. Spiegagli e vedrai che capirà-

-La fai facile tu…. Tu non hai problemi-

“Ne ho molti invece. Ma ora il problema più grosso è farti ragionare…” pensò Harry

Le prese le mani e la tirò in piedi.

-adesso torni al dormitorio e ti metti a letto. Domani avrai le idee più chiare, e lo stesso vale per Ron- disse Harry

- d-d’accodo- la grifondoro si asciugò le lacrime – Grazie Harry- disse con un debole sorriso.

-Vuoi che ti accompagni? Dovevo andare al campo ma se vuoi…-

-No, non ti preoccupare. Vado da sola-

 

 

La ragazza percorreva il deserto corridoio del 4 piano.

L’unico rumore era quello dei suoi passi sul gelido pavimento di marmo. Camminava velocemente, attenta a non farsi vedere. Ma arrivata ai piedi della scalinata vide che qualcuno la stava aspettando.

Seduto a metà scala c’era Draco Malfoy.

-Che cosa vuoi ancora? Non hai già fatto abbastanza danni?- disse Hermione

-Da quando sei così scontrosa Granger?- il Serpeverde scese la scala e le si parò davanti

-Volevo parlarti-

-Io e te non abbiamo niente da dirci- cercò di superarlo ma Malfoy la trattene per un braccio – invece mi ascolterai Hermione-

Hermione pensò “Da quando mi chiama per nome??” 

Ma quel pensiero fu stroncato nell’attimo stesso in cui Malfoy, girandole il viso, la baciò.

La grifondoro era paralizzata, con gli occhi sbarrati, mentre Malfoy allentava la presa.

I due si guardarono -Mi dispiace- disse il Serpeverde, e voltandosi sparì nel buio del corridoio.

Hermione rimase a guardarlo mentre si allontanava e, recuperata la lucidità, corse su per le scale, per andare a confidarsi con l’unica persona che poteva aiutarla: Ginny. 

 

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Capitolo 12
*** Come sopravvivere alla tempesta ***


Come sopravvivere alla tempesta

Come sopravvivere alla tempesta

 

“Stupido, scemo, imbecille, cretino!!

Draco camminava per il sotterraneo maledicendosi “Ma accidenti a me…dire qualcosa di più sensato no? –mi dispiace-!! Ma perché non mi collego mai il cervello alla bocca??” iniziò a tirare testate contro il muro di pietra.

Scaricata la rabbia (e procuratosi un bel bernoccolo) appoggiò la testa alla parete guardandosi i piedi.

Erano anni che seguiva Hermione da lontano, la vedeva nei corridoi, a lezione, e ogni volta impazziva di gelosia, nel vederla ridere e scherzare con “Potterino” e “Lenticchia”….finché non aveva capito quanto tenesse a lei.

Ma adesso devo andare avanti. Ho voluto la bicicletta? E ora pedalo!”

Disse la parola d’ordine ed entrò nella sala comune dei serpeverde…

 

*

 

Ginny era seduta sul letto con il libro di Pozioni appoggiato al cuscino, quando Hermione piombò nella stanza come un terremoto.

“Hei ciao! Ma…Hermione…Che è successo?” disse Ginny vedendola con gli occhi rossi di pianto.

“Sono in un casino Ginny...hai un momento per me?” chiese Hermione sedendosi sul letto

“Guarda sono talmente concentrata che mi sto addormentando sul libro! Dai vieni qua” Ginny le cinse le spalle con un braccio “Ti ascolto…spara”

“Se 2 ragazzi che non ti saresti mai aspettata ti facessero la corte, e avessi litigato con la persona che ami, tu cosa faresti?”

“Per una di quelle due persone intendi Percy?”

“Si…”rispose timidamente

“Beh… è un bel casino…il terzo lo ami hai detto, ma cosa provi per questi altri due ragazzi?” le chiese la rossa.

“E’ questo il problema…non lo so…e adesso la cosa si è complicata ulteriormente, ma non posso parlartene ancora, anche se vorrei tanto”

“Non ti preoccupare, le amiche servono a questo…”

Le due ragazze si abbracciarono “Lo sai che ci sono sempre” le disse Ginny

“Lo so… ma devi farmi un favore….”…..

 

***

All’alba della mattina dopo, Ginny Weasley raggiunse la Sala Grande deserta e si avvicinò al tavolo di Serpeverde.

Lasciò sul tavolo una busta verde, su cui era scritto: per Draco Malfoy……

 

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Capitolo 13
*** Richiesta ***


Richiesta

Richiesta “bagnata”

 

Quella sera, mentre Hermione veniva travolta dal destino, Harry usciva dal campo di Quiddich.

La serata era particolarmente fredda, e nuvoloni neri preannunciavano pioggia.

Camminando per il parco ripensava agli avvenimenti della giornata, talmente immerso nei suoi pensieri da non essersi accorto che aveva iniziato a piovere.

Era a metà del sentiero quando, alzando lo sguardo, vide una figura incappucciata venirgli incontro correndo

“Così ti prenderai un malanno!” disse una voce femminile coprendolo con un mantello

Era Lavanda Brown.

“Che ci facevi fuori a quest’ora?” domandò Harry quando raggiunsero il portone d’ingresso. Erano bagnati fradici e stavano gocciolando da tutte le parti.

“Veramente…aspettavo te….” Rispose timidamente la ragazza, aggiustandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio

“I-Io?”

Lavanda arrossì “Volevo chiederti se…insomma…dobbiamo fare il compito per la McGrannit e mi chiedevo se…ti andava di farlo insieme” concluse con un sorriso speranzoso

“ok” rispose Harry, mentre un nodo gli si formava in gola.

“Davvero? Fantastico, cioè…allora ci vediamo domani alle 2 nella biblioteca…n-notte Harry” e salendo le scale scomparì nell’ombra di una colonna

“Ma...perchè ho detto sì?” Harry era rimasto talmente sorpreso dalla proposta di Lavanda che quel “ok” era uscito senza volere dalla sua bocca, come se non l’avesse detto lui…

“Ed ecco a voi Harry Potter, l’imbecille dell’anno!!” si disse mentre raggiungeva la Sala Comune “Vabbè, ormai ci devo andare”….

 

 

 

 

Questo cap è molto corto lo so… mi scuso per averci messo tanto ad aggiornare!! Sorry!! Al prox cap!!

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Capitolo 14
*** uno il coraggio nn se lo può dare da solo.. ***


“Uno il coraggio non se lo può dare da solo…

“Uno il coraggio non se lo può dare da solo….”

 

 

Il sole splendeva dal cielo incantato della Sala Grande.

Gli studenti si godevano la colazione. Tranne uno.

Hermione fissava senza entusiasmo il succo di zucca davanti a lei, girando lentamente il cucchiaino.

“Vedrai che andrà tutto bene, tranquilla” le disse Ginny sottovoce

“Lo spero…tra poco abbiamo lezione e non è ancora arrivato…”

“Si sarà addormentato vedrai che…acc è arrivato!”

Hermione alzò di scatto la testa e si voltò verso la porta.

Draco Malfoy entrava nella Sala Grande insieme al solito gruppetto di Serpeverde; raggiunse il tavolo e notò una busta verde proprio sul suo posto. Dubbioso, la rigirò tra le mani e con uno strappo deciso l’aprì.

Lesse velocemente il contenuto del foglio verde.

 

Ci ho pensato tutta la notte e sono arrivata alla conclusione di non aver capito niente.

Vediamoci alle 2 nell’ala est della biblioteca. Vieni solo.

H.G

P.s.: brucia la lettera e non dire niente a nessuno.

 

Hermione lo osservava mentre leggeva con il cuore che batteva a mille. Se non si fermava le sarebbe scoppiato nel petto. Draco piegò il foglio, alzò lo sguardo e le fece un cenno col capo.

Rimise il foglio nella busta e lo bruciò con un movimento di bacchetta

Che cos’era Draco?” chiese Pansy.

“Niente di importante, piuttosto, sbrighiamoci ad andare. E non aspettatemi dopo le lezioni, ho un impegno importante. I Serpeverde uscirono dalla Sala, mentre Hermione crollava sulla spalla di Ginny.

“Visto? È andato tutto bene!” disse la rossa.

“Aspetta a cantare vittoria…ora devo solo riuscire a sopravvivere alla mattinata senza morire d’infarto”……

 

*

 

Mentre si avviava alla lezione di Storia della Magia, Draco ripensava a quello che aveva appena letto: da una parte era emozionato, dall’altra aveva paura.

Paura di quello a cui stava andando in contro, di cui non aveva la minima idea.

Aveva bisogno di condividere con qualcuno quel segreto, ma il suo orgoglio era più forte di tutto.

“Hei Draco sei tra noi?” gli chiese Pansy

“Cos..? ah si certo che ci sono… sono solo un po’ stanco.” Rispose distrattamente.

“Ah, devi aver dormito poco. A proposito, ieri sera non ti abbiamo visto rientrare, dove eri?” disse mentre entravano nell’aula e prendevano posto.

Harry, Ron e Hermione raggiunsero i posti davanti a loro.

“Avevo bisogno di chiarirmi un po’ le idee…” rispose mentre Hermione si sedeva evitando caldamente di guardare nella sua direzione “E ora so quello che cerco”.

 

*

 

Hermione e Draco non erano i soli ad essere molto agitati. Harry aveva i nervi a fior di pelle: a colazione non aveva toccato cibo ed era pallido come un cadavere.

Aveva confidato tutto quello che era successo a Ron appena tornato nel Dormitorio.

“Lavanda Brown ti ha chiesto di fare il compito con lei???!!!” aveva commentato balzando giù dal letto su cui si erano seduti

Si ma…”

ma è fantastico! È una delle ragazze più carine del nostro anno!” lo interruppe Ron che era più eccitato di lui.

“Mi raccomando poi mi devi raccontare tutto….

Harry fu svegliato dai suoi pensieri dalla voce soporifera del professor Ruf che iniziò a raccontare della rivolta dei Goblin del 13esimo secolo.

“Nervoso eh?” gli chiese Ron sottovoce.

“Si vede tanto?”

“Beh, ti stai mangiando la penna….” (Harry sputò i pezzetti di piuma che aveva in bocca)

“Vedrai che andrà tutto bene, tranquillo…”

“Seee, aspetta a cantare vittoria…ora devo solo riuscire a sopravvivere alla mattinata senza morire d’infarto”……

 

 

 

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