Twenty Heartbeats ~

di WorthTheWait
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** When she'll be older, will I marry her? ***
Capitolo 2: *** You're not alone, you've got me, don't you? ***
Capitolo 3: *** Your’s only a plan to pass more time with Vic than with me, doesn’t it? ***
Capitolo 4: *** Dad, do you know what? I'll marry Teddy, one day ***



Capitolo 1
*** When she'll be older, will I marry her? ***


Twenty Heartbeats ~
« Doing all I can do, just to be close to you.

Every time that we meet, I skip a heartbeat. »

 

  

 

1. When she’ll be older, will I marry her?

 

« Teddy, vieni un attimo qui. »

Un ragazzetto dai capelli viola, che stava giocando con la primogenita Weasley-Delacour, sobbalzò al richiamo del padrino. La famiglia Potter, il piccolo Lupin e metà dei parenti Weasley si trovavano in quella stanza del San Mungo, dove Ginny aveva appena dato alla luce la sua ultimogenita. Sorrise a Victoire, prima di voltarsi verso Harry e di guardare, incuriosito, il piccolo fagottino rosa che teneva tra le braccia.

« Cosa c’è, zio Harry? » gli chiese il piccolo Teddy Lupin, mentre la sua curiosità si chiedeva cosa ci fosse raggomitolato dentro quel lenzuolo. Forse c’era un regalo per lui, ecco forse perché l’aveva chiamato. Forse là dentro c’era la sua lettera per Hogwarts, oppure la scopa magica che tanto gli aveva chiesto. Ma, considerando il fatto che si trovavano all’ospedale e che Ginny non aveva più nessun bambino in pancia, un dubbio sorse nella mente del giovane Ted.

« Tieni, sta’ attento, però. »

Il Bambino Sopravvissuto, che tanto bambino non era più, gli diede in braccio il piccolo fagottino contenente l’ultimogenita di casa Potter. Il metamorfomagus alzò un sopracciglio per lo stupore, chiedendosi perché i suoi padrini gli avessero appena dato una bambina.

« Volio pendere io la torellina, » un piccolo James, di più o meno tre anni, tirava con una mano i pantaloni di suo padre, chiedendosi quando avrebbe potuto tenere in braccio anche lui la sua sorellina più piccola.

« No, io, » un Albus di appena due anni, che si reggeva a stento in piedi, stava imitando James e tirando anche lui i pantaloni di Harry. « Non a Jamps, a me. »

« La volio io, no a Abbus. »

Ginny sorrise divertita al battibecco tra i suoi due figli maggiori, prima di riposare lo sguardo su Teddy che guardava la sua piccolina come se fosse un alieno.

« Zia Ginny, cosa me ne faccio di una bambina? » la voce innocente del piccolo Lupin fece sorridere di nuovo la signora Potter.

« Vieni qui, Ted, » lo invitò la donna, mentre si metteva a sedere sul letto e guardava il metamorfomagus venire verso di lei. « Lei è Lily. »

« Lily Lupin? La mia sorellina? » questa domanda, detta in modo terribilmente dolce, colpì Ginny in pieno petto. Teddy era rimasto solo con sua nonna, non aveva nessuno se non loro e Lily era praticamente la sua piccola sorellina, solo con un cognome diverso da Lupin.

« Non proprio, tesoro. »

Ted si intristì subito, mentre cullava la piccola Lily e le accarezzava i capelli rossi, come quelli della stessa Ginny. Il piccolo Lupin alzò lo sguardo sulla sua ‘zia’.

« E’ la sorellina di James e Albus, » continuò Ginevra, accarezzando i capelli del ragazzo che, da viola, divennero azzurro cielo. « Però può essere anche la tua sorellina, se vuoi. Ma si chiama Lily Potter, non Lily Lupin. »

« E’ davvero bella, zia, » Ted cambiò improvvisamente discorso, non appena la bambina aprì gli occhi scuri per scrutare la figura che la teneva in braccio. Senza quasi neanche accorgersene, Lily chiuse un dito di Teddy in una sua manina, provocando nel giovane Lupin miliardi di emozioni. « Sì, per ora sarà la mia sorellina, ma quando sarà più grande, potrò sposarla? Così diventerà Lily Lupin. »

Il volto di Ginny si aprì in un sorriso, mentre stropicciava i capelli del figlioccio e ripensava quello che le aveva appena chiesto. « Va bene. Se vuoi, puoi anche scegliere un altro nome per la piccola, Teddy. »

« Dici davvero? » il volto del piccolo Lupin si illuminò di gioia, mentre cullava la piccola Lily e pensava al secondo nome da darle. « Mio padre veniva chiamato Lunastorta e ogni volta che c’era la luna piena si trasformava in un lupo mannaro. Mi piacerebbe molto il nome Luna. »

« Vada per Lily Luna Potter, » sorrise Ginny, soffermandosi a guardare con quanta dolcezza il suo piccolo Teddy teneva in braccio la sua piccola Lilian. « E sono sicura che Remus sarebbe contento di sapere che le hai dato il suo nome. »

Teddy sorrise in risposta prima di guardare la piccola Lily Luna negli occhi. « E credo che sarà contento anche di sapere che tra qualche anno porterà il suo cognome. »

Ginny rise nuovamente, preparandosi le parole per dire a suo marito che Teddy avrebbe sposato la loro neonata.

Il piccolo Lupin accarezzò le guanciotte della piccola Lily, prima di riportare la sua attenzione sul proprio dito intrappolato nella sua manina grinzosa. Non avrebbe potuto ricevere regalo più bello.

« Lily Luna Potter, » Ted sorrise, mentre osservava quanto fosse bella. « Nel frattempo, per me sarai Lils. E non dimenticare: non ti libererai facilmente di me, Lily Luna Lupin. »

 

 

 

Author’s Note

Beh, non so bene da dove sia nata questa idea di una raccolta di momenti tra Lily e Ted, so soltanto che avevo bisogno di distrarmi un po’ da Another Story, tutto qui. So di averla lasciata in sospeso per troppo tempo e conto di recuperare il tempo perduto. Il ventunesimo capitolo è quasi pronto e vi prometto che lo posterò prima di Natale.

Aggiornerò questa fanfiction tutti mercoledì, mentre A.S. penso di ricominciare a postare da lunedì prossimo.

Comunque, vi ringrazio per aver letto e spero che leggerete tutti e venti gli Heartbeats. Il titolo mi è venuto in mente mentre ascoltavo la canzone Heartbeat degli Scouting for GirlsLe One-shot sono venti in totale, come il titolo, e ne ho scritte già qualcuna, sono a buon punto. Spero che questa vi sia piaciuta. Fatemi sapere cosa ne pensate, please <3

Lily e Ted non sono meravigliosi? *-*

Un bacio,

Meli =)

 

 

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Capitolo 2
*** You're not alone, you've got me, don't you? ***


2. You’re not alone, you’ve got me, don’t you?

« Lils, ti sono mancato? »

La sua voce fu come un’illusione per la piccola Lily di appena cinque anni. L’ultimogenita Potter alzò lo sguardo sul ragazzo che la aveva appena chiamata e cercò di sorridergli, nonostante le lacrime che le cadevano sulle guancie. Teddy si avvicinò alla piccola bambina dai capelli fuoco e si sedette accanto a lei, sul pavimento del salotto di casa Potter.

« Perché la mia piccola Lily sta piangendo? » le chiese dolcemente il giovane Lupin, mentre le asciugava una lacrima con il dorso della propria mano. « Sei forse triste perché sono tornato da Hogwarts per l’estate e sono venuto qui a trovarti? Va bene, allora vado via... »

Ted si alzò, come se stesse per andare via davvero, ma Lilian lo trattenne per un braccio, convincendolo a farlo risedere dove prima e a rimetterle una mano sulla guancia.

« Cos’è successo, Lils? » le chiese nuovamente il ragazzo, facendole alzare lo sguardo su di lui. La sua piccola Potter era cresciuta davvero tanto da quando l’aveva vista per Natale e doveva ammettere che i capelli rossi, più scuri di quelli di Ginny, la rendevano davvero una bella bambina. « Lilian? »

« Sai che non mi piace quando mi chiami Lilian, » si lamentò la piccola, guardandolo attentamente con i suoi occhi marroni, tendenti al verde.

« Allora dimmi perché stavi piangendo. »

« Nessuno vuole giocare con me, » ammise Lily, permettendo ad una lacrima di rigarle il volto lentigginoso. « Quando sei a scuola, sono sempre sola, Teddy Bear. »

Fu sufficiente che lei lo chiamasse in quel  modo per farlo sciogliere come neve al sole. Ted le accarezzò i capelli, prima che lei gli si buttasse letteralmente al collo e lo abbracciasse con tutta la forza che può avere una bambina di cinque anni. Il ragazzo la strinse a sua volta, accarezzandole i capelli rossi e lisci.

Quando Lily si allontanò, Ted le baciò la fronte e le scompigliò i capelli, mentre le sorrideva. « Mi sei mancato tanto, Ted. »

« Anche tu, Lils, » le rispose il ragazzo. « Ci sono io qui, pronto a giocare con te. Dov’è Rosie? »

« Di là in cucina con mamma e Al. Quei due non fanno altro che stare insieme ed escludermi perché sono più piccola di due anni... »

« Jamie? » continuò a chiedere il giovane Lupin, guardando la bambina di fianco a sé sbadigliare.

« In camera sua ad inventare scherzi, » sbuffò la piccola di casa Potter, guardando il suo Teddy Bear negli occhi.

« A volte penso che diventerà come zio George, » commentò Ted tra sé e sé, prima di riportare la sua attenzione su Lily. « E Hugo dov’è? »

« A casa sua con Louis, » Lilian fece una smorfia, quando nominò il nome del cugino che aveva la stessa età sua e di Hugo.

« Qualcosa mi fa pensare che non ti piace Louis, » sorrise Ted, guardando la smorfia della bambina.

« Non è che non mi piace... è solo che... assomiglia a Vic: sono troppo intelligenti per giocare con una bambina come me. Invece Dominique mi piace, solo che anche lei è molto  impegnata nell’inventare scherzi con Jamie, » Lily fece una seconda smorfia, quando nominò il nome della primogenita Weasley-Delacour.

« Quindi ti hanno lasciata tutti sola, » commentò Ted, ignorando il nome della sua pseudo-fidanzata. « Ora ci sono io, no? A cosa vuoi giocare? »

Lily sorrise, mostrando gli spazi che le avevano lasciato i denti di latte, quando le erano caduti. « Lo sai... la cosa dei capelli. »

Ted sorrise in risposta. « Che colore? »

« Il mio colore preferito, » rispose la bambina, senza riflettere. « Sono curiosa di vedere se ti ricordi qual è. »

« E’ forse questo? » rispose il ragazzo, sorridendole e preparandosi a cambiare colore di capelli. In meno di un secondo il marrone chiaro e neutro si trasformò in un vero e proprio azzurro cielo.

Lily batté le mani entusiasta, osservando il meraviglioso dono di metamorfomagus che Ted aveva ereditato da sua madre. « Te lo sei ricordato! »

« Non potrei mai dimenticare il colore preferito della mia piccola Lils, » ammise Teddy, guardandola e scompigliandole nuovamente i capelli.

« Ti voglio bene, Teddy Bear, » sospirò la piccola, baciandogli la guancia.

« Oh, anche io ti voglio bene, Lilian. »

« Non chiamarmi in quel modo! » Lily fece una faccia da finta offesa, mentre incrociava le braccia al petto e lo guardava con gli occhi stretti a due fessure.

« D’accordo, Lils, » sbuffò divertito Ted, lasciandole un altro bacio sulla fronte e passando tutto il pomeriggio con lei a giocare nel salotto di casa Potter.

« Come è tenero, Teddy, » commentò Ginny, che aveva osservato tutta la scena fino ad allora con suo marito. Harry la guardò confuso e annuì, senza dire una propria opinione a proposito. « E’ talmente dolce, nonostante lei non sia la sua sorellina. »

« Più o meno James, Albus e Lily sono tutti e tre suoi fratelli, nonostante non portino lo stesso suo cognome, » rispose Harry, guardando sua moglie.

« Beh, Lily non resterà sua sorella per sempre, » ridacchiò Ginevra, ricordandosi quello che Teddy le aveva detto il giorno della nascita della piccola Lilian.

« Cosa vuoi dire? » si allarmò l’uomo.

« Già, non te l’ho raccontato: Ted vuole sposare Lily, » Ginny rise ancora più forte, non appena vide la faccia di suo marito piena di stupore. « Non prenderla così: me lo ha chiesto quando è nata Lily, non credo che succederà davvero. »

Harry si tranquillizzò, riposando lo sguardo sulla sua bambina che giocava con Ted nel salotto, senza sapere che, qualche anno dopo, si sarebbe reso conto che sua figlia era tutto per il suo figlioccio e che quindi avrebbe dovuto abbandonare le vesti del padre geloso della propria piccola.

 

 

 

Author’s Note

Eccoci con il secondo capitolo. Non resistevo dal postarlo prima di mercoledì, così eccolo qui, qualche giorno in anticipo. So che, cronologicamente, dal capitolo precedente è passato molto tempo - cinque anni -, ma il fatto è che non sono riuscita a scrivere niente di decente su una Lily più piccola che forse dice la sua prima parola o che inizia a camminare, mentre Ted è lì, accanto a lei. Quindi vi siete dovuti sorbire questo orrendo capitolo che, nonostante non sia un gran ché, mi piace molto. Spero che sia piaciuto anche a voi.

A mercoledì con il terzo Heartbeat. Ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo e quelli che hanno messo la storia in una delle tre categorie.

Aspetto un vostro piccolo giudizio, perché lascerete una piccola recensioncina, vero? ç_ç

Un bacio,

Meli <3

 

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Capitolo 3
*** Your’s only a plan to pass more time with Vic than with me, doesn’t it? ***


3. Your’s only a plan to pass more time with Vic than with me, doesn’t it?

1° Settembre. Un ragazzo sui diciassette anni si dirigeva, seguito dalla famiglia Potter, verso la locomotiva rossa che si cingeva a partire per la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Trascinava con una mano il baule - regalatogli dal suo padrino per il suo undicesimo compleanno -, che conteneva i suoi vestiti, i libri di testo, pergamene e inchiostro, piume e calamai, e tutto il necessario che gli sarebbe servito per affrontare il suo ultimo anno ad Hogwarts.

« Beh, allora buon settimo anno, Ted, » Harry gli batté una pacca sulla spalla, in segno di incoraggiamento, prima di stringergli la mano e di sorridergli.

« E vedi di non cacciarti nei guai, come il tuo padrino, » ridacchiò Ginny, mentre gli si avvicinava e gli lasciava un bacio sulla guancia destra. Ted le sorrise, prima di coinvolgerla in un delicato abbraccio. « Fa’ buon viaggio, Teddy. Ci vediamo a Natale. »

Il ragazzo annuì e si voltò verso James, Albus e Lily, che discutevano animatamente su quando sarebbe arrivato il loro momento di partire per Hogwarts.

« James, sei il più fortunato di tutti! » sbuffò Al, incrociando le braccia al petto e lanciando un’occhiataccia al fratello maggiore. Jamie gonfiò il petto e scrollò le spalle, sorridendo orgogliosamente.

« Lo so, il prossimo anno toccherà a me partire per Hogwarts, finalmente, » rispose Jay, guardando Albus, Lily e Ted.

« Voglio partire anche io! » esclamò l’ultimogenita, alzando le braccia in aria e sbuffando.

« Toccherà anche a te, Lils, » la confortò il metamorfomagus, mettendole una mano sulla spalle e inginocchiandosi alla sua altezza. « Non devi avere fretta. »

« Tu dici così perché questo è il tuo ultimo anno, » sospirò Albus, avvicinandosi a Ted e guardandolo negli occhi.

« Mi ricordo di quando avevo la tua età, Al. Anche io ero molto impaziente di partire, credimi. Volevo scoprire il meraviglioso mondo della magia, vedere tutto con i miei occhi. Non ti nascondo che è stato difficile aspettare di avere undici anni, però alla fine li ho compiuti e sono partito per Hogwarts, » sorrise Teddy, scompigliando i capelli di Albus e sobbalzando a un fischio del treno. « Ora è meglio che vada, altrimenti mi lasciano qui. »

Il giovane Lupin abbracciò James e Al, prima di scompigliare i capelli di Lily e di stringere anche lei. Poi raccolse il bagaglio e si avviò verso la porta del treno. La piccola Potter lo vide montare il baule sul treno, ma prima che potesse salire a sua volta, non resistette e gli corse incontro.

« Teddy! » esclamò la piccola, correndo verso di lui. Quando gli fu abbastanza vicino gli saltò al collo e lo abbracciò con tutta la forza che aveva. Sentì Ted sorridergli in un orecchio, mentre la stringeva a sé e le accarezzava i capelli. « Perché te ne devi andare? »

« Lo sai perché, Lils, » le rispose Ted, poggiandola a terra e chinandosi nuovamente alla sua altezza. Lily lo guardò tristemente, inclinando la testa di lato e scrollando le spalle.

« Non puoi saltare l’ultimo anno come ha fatto papà? » gli chiese, prendendo saldamente una mano del ragazzo in una sua.

« Sai perché tuo padre ha saltato l’ultimo anno e per me non è lo stesso. Voglio dire... non c’è nessun mago oscuro che mi vuole uccidere, quindi non c’è nessuna giustificazione valida per saltare il mio settimo anno. »

« Ho capito, Teddy Bear. Il tuo è tutto un piano per passare più tempo con Vic che con me, vero? Sapevo che preferivi lei a me, ma non fino a questo punto, » commentò tristemente la bambina, incrociando le braccia sotto al petto e guardandolo con sguardo duro. Ted scoppiò a ridere, non appena Lily finì di parlare.

« Sai che non è vero! » esclamò il giovane Lupin, accarezzandole una guancia. « Prima di tutto, tu sei la mia piccola Lils, mentre lei è soltanto la cugina della mia piccola Lils. Secondo di poi, non è un modo per passare più tempo con Vic che con te, è solo che devo andare a scuola per forza. Ci rivedremo a Natale. »

« Natale è tra troppo tempo, » sbuffò Lily, alzando gli occhi al cielo. « Sai che è tra centoquattordici giorni? »

« Dai, Lils, non è troppo tempo, » sospirò il ragazzo, guardandola negli occhi. « Hai anche contato quanti giorni sono, stai diventando un piccolo genio. »

« Mi ha aiutato la mamma a contarli, sai che faccio solo la prima elementare, » rispose la bambina, affondando la mano in una tasca dei pantaloni e tirando fuori un foglio ripiegato. « Questo è per te, Teddy Bear. »

Ted sorrise e prese il foglio dalle mani della piccola. Lo aprì e vide il disegno che Lily aveva fatto per lui. C’era disegnato un ragazzo dai capelli azzurri che teneva per mano una bambina dai capelli rossi. Sopra le loro teste c’era scritto Lils and her Teddy Bear.

« E’ bellissimo Lils, grazie, » le sorrise, mentre ripiegava il disegno e se lo metteva in una tasca dei pantaloni. Il treno fischiò nuovamente. « Ci vediamo a Natale. »

Lily fece il broncio, prima di abbracciare per un’ultima volta Ted. « Mi mancherai, Teddy Bear. »

Quando l’abbraccio si sciolse il giovane Lupin le sorrise, le accarezzò una guancia e salì sul treno alla ricerca di uno scompartimento. La piccola Potter abbassò lo sguardo sulle sue converse di jeans, prima di incamminarsi verso i suoi genitori e i suoi fratelli.

« Ginny cara, è possibile che ogni anno sia la stessa storia? » Harry chiese alla moglie, indicando la loro figlia. « Teddy parte, Lily ci rimane male e piange fino a quando lui non inizia a scriverle. »

« Lo sai, Lily adora Ted, è il suo migliore amico e le manca molto quando parte per Hogwarts. Ma almeno quest’anno c’è una cosa positiva: questa è l’ultima volta che succede. »

 

 

 

Author’s Note

Eccomi tornata con il terzo Heartbeat. Perdonatemi per il ritardo, ma mi si è rotto il disco del computer e i dati sono irrecuperabili, quindi tutti i capitoli che avevo scritto sono andati persi nel nulla ç_ç

Comunque, spero che vi sia piaciuto anche questo chapter... fatemi sapere! =)

Vi ringrazio per le recensioni che avete lasciato allo scorso capitolo e spero che commenterete anche questo! ^^

Se non dovessimo sentirci prima - o se non dovessi riuscire a postare il nuovo capitolo di Another Story entro domani - auguro a tutti un Buon Natale!

Auguri ancora e un bacio a tutti,

Meli

 

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Capitolo 4
*** Dad, do you know what? I'll marry Teddy, one day ***


4. Dad, do you know what? I’ll marry Teddy, one day

 

« Papà, indovina, » lo chiamò Lily, sventolandogli una mano davanti agli occhi e sedendosi accanto a lui sul divano. Harry abbassò il giornale che stava leggendo per poi posare lo sguardo sulla sua figlia minore che lo stava guardando implorante.

« Cosa, Lily? »

« So chi sposerò quando sarò grande, » gli rispose la piccola Potter, sorridendo e guardandolo soddisfatta. L’uomo la guardò con un sopracciglio inarcato, prima di ripiegare la Gazzetta del Profeta e di posarsela sulle gambe.

« E chi te lo avrebbe detto? » le chiese nuovamente, grattandosi la nuca con una mano e continuando a guardare la sua figlia di otto anni con sguardo interrogativo.

« Beh, la mamma, » ammise con ovvietà la piccola, guardandolo negli occhi. « Mi ha detto che lei sapeva che ti avrebbe sposato, quando aveva la mia età, e ora sa anche chi sposerò io. »

« E chi sarebbe costui? »

« Teddy, » rispose con ovvietà la bambina, vedendo lo sguardo di suo padre diventare ancora più interrogativo.

« Ma non è troppo grande? Ha undici anni più di te, » cercò di dissuaderla Harry, non potendo credere ad un possibile matrimonio tra sua figlia e il suo figlioccio.

« L’età non vuol dire niente, » continuò a spiegare Lily, parlando placidamente, sicura che un giorno avrebbe sposato il suo Teddy Bear.

« E Victoire? » le chiese suo padre, guardandola accigliato.

« Si metterà da una parte, quando capirà che io e Ted ci amiamo, » rispose la piccola, facendo gesti teatrali e portandosi le mani sul cuore. Harry si disse che forse sua moglie doveva far bere meno alcolici alla loro piccola Lily.

« Se lo dici tu... » si arrese l’uomo, riportando la sua attenzione su un articolo del giornale e ignorando la sua ultimogenita.

« Me lo ha detto anche nonna Lily in sogno, » ammise la bambina, arrossendo leggermente sulle guance e rivelando quello che la nonna le aveva sussurrato in sogno, qualche notte prima. All’affermazione, Harry riportò la propria attenzione sulla piccola e la guardò ancora più sorpreso.

« Nonna Lily? »

« Sì, era lei, » rispose, socchiudendo gli occhi e ricordandosi l’aspetto della donna. « Aveva i capelli rosso scuro come i miei e gli occhi verdi come i tuoi. E poi era bella, molto bella. E poi c’era anche un uomo accanto a lei che la teneva per mano, ma non era nonno James... »

Lily riaprì gli occhi, guardandosi intorno e portando il proprio sguardo su una foto posata su un mobile del salotto. Si alzò e corse a prenderla, prima di sedersi nuovamente accanto a suo padre. La foto mostrava James, Remus e Sirius che sorridevano e che salutavano con la mano. Harry prese in mano il quadro.

« Era lui, lo zio Remus, il papà di Ted, solo un po’ più grande, » continuò Lily, indicando l’uomo con un dito.

« E cosa ti hanno detto? » si interessò Harry, guardando la figlia.

« Solo che loro erano sicuri del fatto che io avrei sposato Ted, » rispose semplicemente la piccola, alzandosi dal divano. « Io sono Lily e Teddy è Remus. »

Lilian iniziò a correre verso camera propria, ma la voce di suo padre la fermò. « Dove stai andando? »

« A chiedere a Ted di sposarmi, » gli rispose semplicemente, prima di correre via.

Ginny si avvicinò al marito e si sedette sul divano, nel posto che prima occupava la piccola Potter. « Se gliel’ha detto Lily in sogno, deve essere vero, no? »

Harry annuì non tanto convinto, non riuscendo a capacitarsi del come sue figlia avrebbe sposato il suo figlioccio e del perché sua madre, nel sogno che aveva fatto la piccola, non era con suo padre, ma bensì con Remus. Sospirò, prima di ricominciare a leggere la Gazzetta, fingendosi interessato a quello che c’era scritto.

 

 

Author’s Note

Allora, eccomi con il quarto Heartbeat. Spero vi sia piaciuto e scusatemi se sono fissata con la coppia Remus/Lily, ma mi piace davvero tanto *-*

Grazie a tutti i lettori che hanno messo la storia tra le seguite, tra le preferite o tra le ricordate, e soprattutto quelli che hanno recensito il capitolo precedente.

Confido in una vostra recensione.

Un bacio,

Meli

 

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