Ecco la mia prima fic sui pokèmon ^^ i capitoli mi
usciranno spesso kilometrici quindi armatevi di pazienza XD
bè buona lettura e lasciatemi un commentino se volete ^^
Borgo Foglianova era una piccola città della
regione di Johto. In questa piccola città viveva un ragazzo
di tredici anni molto pigro che amava restare a dormire in riva a un
laghetto circondato da alberi poco lontano da casa sua con un libro
aperto appoggiato sugli occhi. Questo ragazzo si chiamava Rey. Infatti
anche quel giorno era sdraiato sulla morbida erba che circondava il
laghetto con il solito tomo di matematica appoggiato sugli occhi e
dormiva beato, non curandosi dei Caterpie che di tanto in tanto gli
passavano sopra la pancia. Dal laghetto una piccola figura,
accompagnata da una più grossa, si faceva sempre
più vicina. Si avvicinò a Rey, muovendo gioioso
la piccola codina marroncina, cercando di attirare la sua attenzione
lanciando piccoli versi e toccando con il naso il libro che copriva gli
occhi. Allora si accovacciò sopra la pancia di Rey e si mise
a dormire. Si divertiva ad andare su e giù con il ritmo del
respiro di Rey. La figura più grossa usò la sua
coda a forma di pinna di delfino per spostare il libro e
colpì il ragazzo in faccia usando un debole Pistolacqua. Rey
si svegliò subito, mettendosi a sedere e facendo rotolare
per terra la piccola figura che era accovacciata sulla sua pancia.
<< Ah! Vaporeon, cerchi di uccidermi? >>
urlò respirando affannosamente << Eevee! Sei
venuto a trovarmi prima della mia partenza? >> chiese al
piccolo pokèmon mettendogli le mani sotto le zampe anteriori
e alzandolo in alto. Eevee lanciò dei versetti contenti. Il
giorno dopo sarebbe tornato il Prof. Elm che avrebbe dato a Rey il suo
primo pokèmon.
<< Sei venuto anche tu Vaporeon? Prenditi cura di Eevee
quando io non ci sarò! >> Vaporeon
annuì con un gesto del capo.
<< Facciamo una corsa insieme, Eevee? >> il
pokèmon annuì e Rey iniziò a correre
seguito da Eevee e Vaporeon. Rey aveva conosciuto Eevee e Vaporeon,
allora anche lui un Eevee, qualche anno prima durante un giorno di
pioggia. Si ricordava bene quel giorno di sette anni prima.
Rey stava tornando a
casa dall'asilo con il suo ombrellino rosso saltando in ogni
pozzanghera. Da un cespuglio lì vicino aveva sentito uno
strano mugolìo così andò a
controllare. Due Eevee, di cui uno molto piccolo, erano feriti e
cercavano di ripararsi mettendosi uno in parte all'altro.
<< Poveri
Eevee! >> Rey si allungò per prenderli in
braccio e portarli a casa sua, ma l'Eevee più grande gli
aveva quasi morso la mano.
<< Non
preoccuparti, piccolino. Voglio portarvi a casa mia per asciugarvi, non
vi catturo >> sorrise e tentò di prenderli di
nuovo, ma l'Eevee cercò di nuovo di morderlo. Rey allora
corse a casa.
<< Bentornato,
Rey! >> gli disse sua mamma
<< Ciao,
mamma! Abbiamo uno scatolone vecchio? >>
<< Sì,
è in soffitta, perchè? >> Rey corse
in soffitta cercando di non inciampare nei suoi stessi piedi a fare gli
scalini due a due. Prese il vecchione scatolone e una coperta.
Uscì di nuovo sotto la pioggia tornando dai due Eevee. Mise
lo scatolone in parte ai due Eevee e disse
<< Ti
prego,entra qua dentro! Ti porterò in un luogo
asciutto! >> l'Eevee più grande
sembrò fidarsi e mise nello scatolone prima l'Eevee
più piccolo poi vi entrò. Rey prese lo scatolone
e corse verso il laghetto vicino a Duefoglie. Appoggiò lo
scatolone in una grotta e disse
<< Restate
qui. Vi porto da mangiare >> corse di nuovo a casa sua,
completamente bagnato. Frugò nel frigo prendendo il latte e
un piatto. Ritornò dagli Eevee riempiendo il piatto di
latte. Lo mise nello scatolone e i due pokèmon si misero a
bere.
<< Che
carini che siete! Adesso devo tornare a casa. Vi prometto che domani
torno >>
Rey si ricordava che quel giorno sua mamma lo aveva sgridato per bene,
ma che aveva continuato a prendersi cura dei due Eevee
finchè quello più grande non si era evoluto in
Vaporeon.
Era così assorto a ricordare il suo incontro con Eevee e
Vaporeon che non si accorse di un albero contro cui stava per
schiantarsi. Eevee, capendo che Rey era perso nel suo mondo, fece un
salto verso l'albero che usò come muro per dare una testata
nella pancia a Rey.
<< Ahia! >> cadde per terra e vide l'albero
davanti a sè << Grazie, Eevee! Se non fosse
stato per te mi sarei schiantato contro quell'albero! >>
accarezzò la testa al pokèmon, si alzò
e stiracchiandosi.
<< Adesso devo tornare a casa. Vi vengo a salutare domani,
okay? >> tornò verso casa sua dove sua mamma
stava sicuramente preparando la cena per quella sera.
Verso le sette e mezza Rey e i suoi genitori erano seduti a tavola per
la cena.
<< Allora, Rey >> iniziò suo padre
<< Felice di poter partire già
domani? >>
<< Sì! Non vedo l'ora di poter andare verso la
prossima città con i miei pokèmon >>
<< Hai già scelto con che pokèmon
vuoi iniziare? >> gli chiese sua mamma
<< No. Voglio vedere domani tra che pokèmon
posso scegliere domani >>
<< Ah, Rey, mi sembra ieri che hai iniziato a camminare e
domani parti già per la tua avventura! >> sua
madre era letteralmente commossa
<< Su, mamma non è che vado via per sempre!
Appena avrò realizzato il mio sogno tornerò a
casa... >>
<< Lascerò la tua camera esattamente
com'è! Anche se dovessero volerci anni! >>
<< Vado in camera, mamma. Domani mi sveglierò
presto >> Rey si alzò da tavola mentre sua
madre continuava ad avere gli occhi lucidi.
Una volta in camera sua si sdraiò sul letto, senza nemmeno
pensare di mettersi il pigiama. Fece fatica ad addormentarsi quella
notte. L'emozione gli impediva di addormentarsi, ma se fosse stato
stanco quel giorno non sarebbe riuscito a svegliarsi in tempo per
andare dal Prof. Elm per scegliere il suo pokèmon di
partenza. "Un po' però mi dispiace che i pokèmon
siano costretti a stare nelle sfere pokè" pensò
cercando la posizione giusta per dormire "Farò l'allenatore,
ma non catturerò nessun pokèmon!
Otterrò la loro fiducia, ma non li priverò della
loro libertà!"
La notte passò rapida per Rey che si svegliò
allegro e pieno d'energia. Corse in cucina dove sua mamma gli aveva
preparato la colazione.
<< Mangia piano! Il Prof. Elm non è ancora
arrivato! >> gli disse sua madre vedendo che si abbuffava
<< Prima di andare dal Prof. Elm devo andare a salutare
degli amici >> Rey prese il suo cappello rosso appeso
all'attaccapanni, se lo mise in testa con la visiera dietro, lasciando
che un ciuffo dei suoi capelli blu uscisse dal cinturino per regolare
la misura del cappello, e corse da Eevee e Vaporeon. Chissà
se erano già svegli. Appena al laghetto vide i due
pokèmon che giocavano.
<< Eev! >> urlò il
pokèmon marroncino correndogli incontro e saltandogli in
braccio.
<< Ciao, Eevee! Fra un po' arriva il professor Elm. Ci
rivediamo appena sarò il Campione! >> mise
Eevee a terra << Quando tornerò avrò
una bellissima squadra di pokèmon e creerò un
rapporto meraviglioso come quello che abbiamo noi tre >>
accarezzò la testa di Eevee lasciando che i suoi occhi blu
fisassero quelli marroni dei pokèmon. Con un versetto
allegro, Eevee sorrise e scodinzolò.
<< Sono felice che tu sia contento della mia partenza. Ti
prometto che ce la farò >> appena Rey era
lontano Eevee abbassò le orecchie triste della partenza del
suo amico.
Rey si diresse verso il laboratorio del professor Elm, ma purtroppo non
c'era ancora. Rimase fermo davanti al cancello ad aspettare impaziente.
Verso l'una il professore arrivò accompagnato da un ragazzo
alto quanto Rey con gli occhi marroni scuro e i capelli rossi fuoco
corti con un ciuffo che cadeva in mezzo agli occhi, vestito di rosso e
blu.
<< Ciao, Rey, come mai sei qui? >> gli chiese
il professore
<< E me lo chiede pure? Oggi mi deve dare il mio primo
pokèmon per partire per il mio viaggio! >>
guardò il ragazzo in compagnia del professore
<< E lui chi è? >>
<< Oh, lui è Derek, l'ho incontrato a Hoenn. E'
diventato il mio assistente da un mese. Per quanto riguarda il tuo
primo pokèmon, entra pure nel mio laboratorio,
però dovrai aspettare che io finisca di sistemare le mie
ricerche >>
<< Va bene. Posso aiutare Derek a mettere a
posto >>
<< Ottimo >> Elm entrò nel
laboratorio seguito da Derek, serio e silenzioso.
<< Ehi, Derek, io sono Rey piacere! >> gli
tese la mano, ma il ragazzo con i capelli rossi lo guardò
serio e seguì il professore. Rey ci rimase male. "Che
scortese!" pensò entrando nel laboratorio. Ci volle
più di un'ora per sistemare tutto il laboratorio.
<< Che faticaccia! >> disse Rey alla fine
<< Allora, prof! Quando posso scegliere il mio primo
pokèmon? >>
<< Adesso, Rey, con calma! >> gli disse il
professore sorridendo << Forza vieni con me! Anche Derek
deve iniziare il suo viaggio >>
<< Ah >> Rey fissò Derek. Non gli
sembrava il tipo in grado di allevare dei pokèmon felici.
"La prima impressione è sempre sbagliata!" pensò
Rey non molto convinto.
<< Forza, ragazzi, scegliete i vostri
pokèmon >> disse Elm portando loro tre
pokè ball. Derek ne prese una da cui uscì un
Totodile.
<< Un pokèmon d'acqua di natura allegra. Spero
che possa renderti più felice, Derek >> il
ragazzo non disse nulla, prese la sua pokè ball e se ne
andò.
<< Non è molto socievole, vero? >>
<< No, ma è buono. Forza, Rey,
scegli >> il ragazzo scelse la sfera da cui
uscì un Cyndaquil.
<< Un pokèmon fuoco, grandioso! >>
Rey mise la sfera in tasca e prese Cyndaquil in braccio
<< Piccolo, ti va di essere il mio primo
pokèmon? >> il pokèmon
lanciò un versetto di gioia e si strinse a Rey.
<< Immagino sia un sì >>
<< Rey, posso chiederti un favore? >>
<< Ma certo, professor Elm! Cosa devo fare? >>
<< Vorrei che tu mi aiutassi a studiare i
pokèmon >> diede a Rey un oggetto rosso
rettangolare << Tieni. E' un pokèdex. Anche Rey
ne ha uno. Con questo registri le informazioni sui pokèmon e
contribuisci alle mie ricerche >>
<< La aiuto volentieri! >> prese il
pokèdex e lo mise in tasca.
Rey uscì dal laboratorio con Cyndaquil su una spalla. Era
felice di poter partire. Era ormai pomeriggio inoltrato e il ragazzo
stava uscendo da Borgo Foglianova.
<< Rey, vai via senza nemmeno salutare la tua
mamma? >>
<> rispose Rey in sua difesa, ma sua madre
si avvicinò a lui dandogli uno zaino.
<< Qua dentro c'è una coperta, una mappa e
tante altre cose utili per il tuo viaggio >>
<< Grazie, mamma >> si abbracciarono
<< Ci vediamo appena sarò il Campione della
Lega >>
<< Fai attenzione ed abbi cura di te. Fatti valere e abbi
cura dei tuoi pokèmon >>
<< Certo, mamma >> stava per andarsene quando
sentì un fruscio da un cespuglio. Si voltò e vide
Eevee corrergli incontro piangendo.
<< Eevee, ma che ci fai qui? >> gli
saltò in braccio << Ho capito non vuoi che me
ne vada. Che ne dici di venire con me? >> il piccolo
pokèmon annuì e saltò dentro la giacca
di Rey facendo uscire il musetto e le zampe anteriori.
<< Vedo che ti sei messo comodo! Cyndaquil ti presento un
tuo nuovo amico, Eevee >> i due pokèmon si
salutarono e Rey partì verso Fiorpescopoli, la
città più vicina.
|