Anastasia

di Laja
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un insolito viaggio ***
Capitolo 2: *** Scherzi a parte ***
Capitolo 3: *** Lezioni di calcio ***



Capitolo 1
*** Un insolito viaggio ***


<Laurence è sicuro che questo posto vada bene

Capitolo 1

 Un insolito viaggio

 

 

-Laurence è sicuro che questo posto vada bene?- domandò spingendo alcuni cartoni dentro una stanza

-Certo professor Toshimoto!- rispose un uomo alto, con i capelli neri ed i baffi dello stesso colore. L’uomo sui cinquanta annuì guardandosi meglio attorno

-Benissimo…allora appena finisco gli ultimi collegamenti siamo pronti!- così dicendo i due iniziarono a far uscire dai vari cartoni enormi e sofisticati macchinari

Dopo non molto…

-siamo pronti…- concluse soddisfatto il professore, guardando tutti i macchinari sistemati alla perfezione.

-Bene sono le 15.30 per l’esattezza!- disse Laurence guardando il suo orologio da taschino, rimettendolo poi distrattamente nella tasca della camicia e lasciandone fuori metà quadrante

-bene…apri la finestra ho bisogno di collegare  quest’ultimo cavo con il cavo dell’elettricità che passa qui sotto…-

-ok…professore,- l’uomo aprì la finestra, vide dei ragazzi iniziare a giocare nel campo proprio di fronte alla palazzina -crede che quei ragazzi che stanno giocando qui vicino possano darle fastidio?-

-no Laurence,non preoccuparti e vai a sistemarti…sono pronto!- rispose sbadatamente lo scienziato, ormai preso troppo dalla sua invenzione

-pronto?- disse poi guardando il giovane da dietro una barriera di vetro.

-Si- rispose secco l’uomo

-e allora via!- un getto di luce invase Laurence,ma una piccola parte fu riflessa dal quadrante dell’orologio fuori dalla finestra.

Il tutto durò pochi, pochissimi istanti dopo di Laurence non vi era neanche l’ombra, tutto del giovane storico era stato risucchiato dal getto di luce. Sul volto dello scienziato si aprì un sorriso indescrivibile, felice come una pasqua uscì dalla sua cabina di vetro per andare a staccare il cavo dell’elettricità e chiudere la finestra.

Solo guardando con attenzione si accorse che i ragazzi di cui aveva parlato Laurence erano spariti nel nulla, un terribile dubbio lo colse, il professore si diresse velocemente verso una strana macchina di sua invenzione e guardando nello schermo trovò la risposta al suo dubbio “1916,Russia; 11 persone”

-come 11 persone?Come è possibile era solo Laurence a dover viaggiare non 11 persone e per di più in Russia!!?-.balbettò l’uomo accasciandosi si una sedia con le mani fra i capelli.

 

Intanto in un angolo remoto della Russia…

-prendi questa Benji…- urlò Holly preparandosi a tirare il calcio al pallone, la palla iniziò a volteggiare andando dritto verso Benji, il ragazzo saltò per aggrapparsi ai pali della porta, allungò la mano…ma niente! La palla continuò a rotolare fino a fermarsi fra gli alberi. I ragazzi si guardarono intorno interdetti

 -Hei ma dove ci troviamo?- esclamò Bruce grattandosi la testa pelata

 -Non saprei…questo non è il campo da calcio!!!- continuò Holly guardandosi attorno

-bella scoperta genio!- sbuffò sarcastico Mark Laenders

 - E questo chi è?- tutti i ragazzi si voltarono a guardare l’uomo con i baffetti neri

-Ragazzi?Che ci fate voi qui?- balbettò lo storico

 - Non lo sappiamo e lei che ci fa qui?-

 - Io sono uno storico,dovevo viaggiare nel tempo grazie alla macchina del tempo del professor Toshimoto.-

-Cosa?Lei è scemo o che?-  esclamò Benji alzando appena un sopracciglio

- E’ la verità ragazzi,non so perché siate venuti anche voi con me!-

- allora,di certo questa non è un campo da calcio,ne il Giappone…mi spiega cos’è successo?- chiese Patty mettendosi davanti allo storico con aria del tutto che cordiale

 -Si,ora ve lo spiego un attimo…- Laurence prese l’orologio in mano e schiacciando un tasto se lo portò alla bocca

-professore,professore mi sente?- 

-certo che ti sento Laurence – disse una voce metallica dall’9nterno dell’orologio da taschino

 -professore mi spiega come mai insieme a me ci sono altri 10 ragazzi?- 

-ascolta Laurence qualcosa in te ha riflesso il raggio fuori dalla finestra trasportando via questi ragazzi- 

-capito,ma loro non possono rimanere qui è pericoloso-  continuò lo storico visibilmente preoccupato

-non più di tanto Laurence…vedi questo pluritrasporto inaspettato ha fatto impazzire la mia macchina e così siete friniti nel 1916 in Russia –

 -come in Russia?-

- Si in Russia purtroppo però non posso sapere con l’esattezza dove vi trovate- 

-ci riporti subito in Giappone!- urlò Bruce strappando dalle mani di laurence l’orologio

- impossibile,la macchina è guasta…ci vorrà parecchio per aggiustarla…per ora godetevi le vacanze in Russia!- rispose secco il professore

 - come le vacanze in Russia – esclamò Holli –noi facciamo parte della nazionale Giapponese,noi dobbiamo tornare in Giappone per i mondiali!!!- urlò Holli nell’orologio

- figliolo quando sono i mondiali?- la voce sembrò addolcirsi

- fra 2 mesi!!!-

- non preoccuparti ci penso io…Laurence controlla i ragazzi devono tornare in Giappone sani e salvi!-

 - certo professore…professore?!Niente da fare a chiuso…beh ragazzi ora cerchiamo di sopravvivere – l’uomo rimise l’orologio nella tasca della giacca

 -prima forse dovrebbero cercare di capire dove ci troviamo non crede?- continuò sarcastico Benji calcandosi il cappello in testa

 - Si,ma prima è il caso di conoscerci o sbaglio?-  continuò lo storico guardando tutti i ragazzi

- credo che ora non sia il momento giusto…guardate un po’ li…!!!- balbettò Bruce, rifugiandosi dietro Mark. Dei soldati li circondarono puntandoli i fucili a dosso,dissero qualcosa di incomprensibile e li condussero in una cella.

-Bene ora abbiamo tutto il tempo di conoscerci Laurence!!- disse sarcasticamente Benji

-vedo che mi conosci già…io sono Laurence e voi?- 

- io sono il capitano Oliver Hatton,loro sono Benjiamin Price,Mark Laenders,Bruce Arper,Tom Becker,Philip Callagan e julian Ross e invece loro sono Patricia Gasbi,Jennifer York e Amyli.-

  - una curiosità,dove crede siamo per l’esattezza?- domandò timidamente la ragazza dai capelli rossi

 - Beh Amyli è difficile dirlo...le celle sono tutte uguali…probabilmente siamo finiti in qualche residenza nobile a giudicare dal parco!- dopo qualche minuto di silenzio arrivarono 2 guardie di cui una prese parola in una lingua strana

 -credo sia Russo stretto….se non erro ci hanno detto di seguirli.- i ragazzi guardarono lo storico perplessi….conosceva il Russo?

 Appena aprirono la cella Jennifer si avvicinò a Philip e lui l’abbracciò, Amy e Julian si presero per mano, mentre come al solito,Holli si limitò ad avvicinarsi a Patty. Attraversarono un’enorme palazzo con sale lussuose sino ad arrivare in un’enorme stanza con su una pedana rivestita di tessuto rosso 2 troni,un tizio disse qualcosa ed entrarono un uomo e una donna vestiti sfarzosamente…

.-sono Nicola II  e Alexandra!!! Ragazzi inginocchiatevi –

 -ok,ok,ma perché?- domandò inginocchiandosi Philip

 -loro sono gli “zar”,gli imperatori di Russia!!!- rispose emozionato l’uomo

 

Lo zar prese parola, ma questa volta in Inglese, lingua a loro conosciuta…

-Vedendovi bene dubito siate Terroristi o rivoluzionari, cosa ci facevate nel parco della nostra residenza?- 

- Noi siamo finiti lì per caso!- disse distrattamente Bruce,ma fu messo subito a tacere da Laurence che prese parola

-Il ragazzo vuole dire che non l’abbiamo fatto a posta,io sono uno storico, appartengo al XX secolo, dovevo viaggiare nel tempo sino al tempo dei Dinosauri per completare un mio libro con particolari unici, qualcosa però è andato storto e così oltre a me sono stati  trasportati anche questi ragazzi e siamo finiti in questo anno e in questo posto.-

 - Mi state prendendo in giro o cosa?-  sbuffò l’uomo sporgendosi in avanti sul trono

- No,No per carità maestà! Non ne abbiamo nessuna intenzione!-  disse affrettato Laurence

- E allora ditemi la verità!- disse lo zar iniziando a spazientirsi

-Quello che le abbiamo detto è la verità, lo dimostrano anche i nostri vestiti non sono abiti usati in questo secolo e poi se vuole può interrogarci su qualsiasi cosa…- a interromperlo fu la donna al fianco dello zar che rivolgendosi al marito disse

-Nicolay sono sicura che non stiano mentendo…e poi guardali bene non sembrano un pericolo…- 

-Forse la mia consorte ha ragione, ma se fosse così tornate nel vostro secolo!- 

- Non possiamo,purtroppo la macchina del tempo si è guastata,ma il professore ci ha assicurato che a breve potremo ripartire - rispose lo storico.

 

Lo zar con un cenno della mano li fece alzare in piedi e li squadrò attentamente, infondo erano solo 10 ragazzi della stessa età all’incirca delle sue figlie più piccole, erano sporchi e effettivamente indossavano abiti assai strani, i ragazzi avevano di pantaloncini e delle magliette semplici tutte uguali,mentre le ragazze erano vestite diversamente, quella con i capelli rossi aveva una gonna lunga fin sotto le ginocchia ed una maglietta semplice da sopra, mentre delle 2 brune una aveva dei pantaloni rossi ed un giacchino dello stesso tessuto e colore da sopra mentre l’altra aveva un gonnellina corta e una maglietta leggermente aderente da sopra….gli occhi dell’imperatore si spostarono sull’uomo che fino ad allora aveva parlato aveva dei pantaloni molto simili a quelli accidentali ed una giacca dello stesso tipo…sembrava una persona normale solo un po’ stramba,ma qualcosa attirò l’attenzione dell’imperatore, una specie d’orologio che sbucava dal taschino della giacca. Lo zar indicò l’oggetto, lo storico subito lo prese e porgendoglielo disse

 -Maestà,tramite questo orologio riusciamo a comunicare con il nostro secolo e per l’esattezza con lo scienziato che ha ideato la macchina del tempo e questo apparecchio che ha sia la funzione di orologio che di trasmittente!- 

-parli bene tu e sembra che tutto quello che dici sia vero – Nicola guardò la zarina che acconsentì con un cenno del capo e poi rivolgendosi di nuovo ai ragazzi aggiunse

- Da dove avete detto che venite?- 

- Dal Giappone maestà!- rispose ancora Laurence riprendendo in mano l’orologio che gli porgeva lo zar

 -Avete detto che la macchina del tempo è guasta giusto?-domandò ancora Nicola,ma senza aspettare la risposta continuò - bene…avrete molte cose da raccontarci durante il vostro soggiorno a palazzo.- Laurence e i ragazzi guardarono l’uomo,lo zar sorrise

-Grazie maestà…non la deluderemo!- riuscì a dire lo storico prima che l’imperatore riprendesse parola

-Ora il nostro maggiordomo vi indicherà i vostri alloggi,sta sera vi conoscerò meglio e vi presenterò al principe ereditario e alle mie figlie!-.

 

Il maggiordomo mostrò  loro i rispettivi alloggi e naturalmente divise i ragazzi dalle ragazze in due parti opposte del palazzo. L’ora di cena arrivò in un lampo e i ragazzi si rincontrarono tutti in una sala in attesa di entrare nella sala per la cena.

 -Ragazzi come vi siete vestiti?!-

 - Patricia Gasbi,vuoi morire ora o in Giappone?- 

- Dai Mark stavo scherzando,dopotutto anche i nostri abiti non sono all’ultima moda!-

 -Beh almeno sono femminili!!!- Esclamò sarcasticamente Benji osservandosi la casacca.

-la cena è servita .-disse un servitore aprendo le porte della sala banchetti.

 -ragazzi c’è bisogno che vi ricordi tute le raccomandazioni?-

 -No.no ti prego,mi hai fatto una testa tanta tutto il pomeriggio!!- disse esasperato Bruce provocando le risate degli amici

-entra la famiglia reale!- continuò il servitore

-accidenti come sono carine!- commentò sotto voce Bruce

-già!- confermò Benji vedendo entrare le principesse,ma Mark considerò questi commenti inutili…nessuna delle 3 principesse lo attraeva,tutte erano carine,ma nessuna lo era veramente, eppure dovette ricredersi quando vide entrare la più piccola fra le principesse,dolci boccoli biondo/rossi le cadevano sulle spalle gli occhi vispi scrutavano la sala ed un candido sorriso le aggraziava il  volto.-prima di sederci a tavola sarà il caso di presentarci io sono Nikolaj Aleksandovic II,lei è mia moglie Aleksandra Fjodorovna e loro sono le mie figlie che hanno più o meno la vostra età : Olga,Tatjana, Marja e Anastasja,mentre lui è il grande principe Aleskej.- Tutte le ragazze man mano che venivano chiamate dal padre facevano l’inchino alzando leggermente i lembi del lungo abito.

-io sono Oliver Hatton mentre loro sono Benjiamin Price,Tom Becker,Julian Rosse,Philip Callagan,Bruce Arper e Mark Laenders -le gran principesse guardarono con attenzione i ragazzi,ma la più attenta fu Anastasia,il cui sguardo si posò sull’ultimo nominato:Mark –loro sono –continuò Holli – Patricia,Amyli e Jennifer -  -Io sono Laurence Wilten-   -

Bene…ora possiamo accomodarci….Vladimir avvisa i camerieri che possono iniziare a portare i piatti- 

-certamente maestà -

-allora signor Wilten lei nel pomeriggio ci ha detto cosa fa nella vita invece questi ragazzi come mai sono con

lei- 

-Non saprei io credo…-

 -Laurence non c’è bisogno che ti inventi scusi,sei patetico- lo interruppe a brucia pelo Benji,poi si rivolse allo zar e alla sua famiglia con estrema cortesia e disse -noi facciamo parte di una squadra di calcio e ci stavamo allenando- 

-il calcio?- lo interruppe lo Zar

 -Si il calcio…noi facciamo parte di squadre diverse a livello regionale,ma siamo stati selezionati per far parte della squadra che rappresenta il Giappone a livello mondiale,ed è proprio perché fra 2 mesi abbiamo i mondiali,cioè un grande torneo che si fa ogni 4 anni fra tutte le squadre del mondo,che oggi ci siamo incontrati prima per un allenamento supplementare ed allora siamo stati trasportati.- spiegò Holli

-capisco e la vostra squadra è mista,potete giocare sia ragazzi che ragazze?- domandò curiosa la zarina

 -beh no,le squadre sono solo maschili-

-E loro che ci fanno agli allenamenti con voi?- continuò la donna

-Beh è una storia complicata è difficile dirlo…- disse Holli rosso come un peperone

-magari possono dircelo loro…- lo interruppe Olga cercando di coinvolgere nella conversazione anche le ragazze

-Già forse possiamo dirlo noi!Ufficialmente noi tre siamo le manager della squadra nonché i capi della tifoseria- disse fiera Patty

-e non ufficialmente vi è un’intricata storia d’amore sotto - concluse maliziosamente Anastasia fissando la mano sul tavolo di Amy coperta da quella di Julian,che rendendosi conto degli sguardi nascosero le mani sotto il tavolo divenendo entrambi rosso pomodoro.

-Anastasia!- la rimproverò la madre e dopo qualche secondo di silenzio prese la parola Mark

-Beh, la principessa ha colpito in pieno il punto debole della squadra!!-

-Già queste intricate storie d’amore alla Beautiful ci fanno impazzire!- i giapponesi scoppiarono a ridere seguiti dalla famiglia reale…poi Maria domandò timidamente

 -scusate cos’è Beautiful?- 

 -Già nel 1916 non è ancora iniziata…Beautiful è una serie televisiva che dura da anni basandosi su intricate storie d’amore!-

-e cos’è televisiva?- domandò Tatiana

-televisiva da televisore, un apparecchio che in quest’epoca non è stato ancora inventato, è simile a un cinematografo solo che è più piccolo ed è in tutte le case- spiegò Tom

-accidenti ragazzi abbiamo un colto in squadra!- commentò Bruce

-diciamo che abbiamo un ignorante!- concluse Benji alludendo al ragazzo e scatenando le risate dei presenti.

-Allora,stavamo parlando dei mondiali, quanto vi allenate prima di quest’evento?- disse lo zar

-molto,moooltissimo!!!Non mi fanno neanche riposare il pomeriggio che già alle 2.30 p.m. mi vengono a prelevare per gli allenamenti!- disse piagnucolando Bruce

-allenarci è importante se non vogliamo fare delle pessime figure con gli occidentali- disse Holli

-Immagino!- concluse Nicola.

-papà perché non possiamo farli allenare nel nostro parco, così quando torneranno in Giappone sono in forma?-

 - Alessio!Se questa è una manovra per cacciarti nei guai non attacca!- disse severamente la zarina, così il principe ereditario tirò una leggera gomitata alla sorella chiedendole aiuto

-Si,papà, Alessio ha ragione,tu ci hai insegnato ad essere ospitali….loro hanno bisogno di allenarsi e noi abbiamo un grande parco…-

 - Anastasia,ogni volta riesci sempre a rigirare le cose per poi renderle sempre giuste!- 

- Alessandra, Anya ha ragione, tanto che male c’è- 

- Nicola,tu sei  lo zar spero solo che tu sappia quello che stai facendo!-  

-certamente mia cara!- poi rivolgendosi alla squadra disse – da domani potete allenarvi nel nostro parco, vi prego solo di una cosa allenatevi lontano dall’entrata principale,potreste creare scompiglio nella vita di corte!- 

-grazie!- 

-uffa non posso neanche godermi la vacanza - sbuffò Bruce!

La serata giunse al termine e dopo aver salutato la famiglia reale i ragazzi si divisero. Dopo qualche minuto Philip e Jen erano già dispersi nel parco intenti in una passeggiata romantica, Julian ed Amy avevano trovato una panchina da cui si potevano vedere benissimo le stelle e Holli e Patty, beh Holli e Patty si stavano dando la “buona notte” davanti alla camera della ragazza.

Era già notte fonda,eppure Mark non riusciva ancora a dormire, la giornata appena trascorsa lo aveva scombussolato, così decise di andarsi a fare 4 passi nel parco, dopo qualche minuto di cammino si era già abituato a tutto quel buio e quel silenzio che appena vide una luce fra gli alberi sentì il desiderio di andare a scoprire da dove provenisse.

Si avvicinò con molta cautela, e nascondendosi fra i cespugli la vide,li affacciata alla sua finestra con lo sguardo rivolto alle stelle….giocherellava distrattamente con una ciocca di capelli e canticchiava una melodia a lui incomprensibile.Dopo non molto Mark decise di allontanarsi anche perché spesso la principessa rivolgeva il suo sguardo nel buoi dei cespugli e  spesso sembrava che lo fissasse.

 

 

 

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Allora eccomi qui…non può mancare il commento dell’autrice no?

Beh questa è una delle prime ff che ho scritto, l’ho ideata mentre ero in Russia, quando la mia mente innocente, sognatrice, romantica e fiabesca è stata sottoposta ad un terribile shock il secondo giorno di vacanza!! Che shock? Beh non ve lo dico, così, anche se solo per scoprire lo shock dell’autrice, sarete costretti a leggerlo tutto! Scherzo naturalmente!!! ^_^ Comunque non ve lo dico lo stesso, semplicemente perché ho voluto ricreare il tutto neoi miei personaggi e se vi dicessi tutto adesso non avrebbe senso continuare no?

Beh fatemi sapere se vi piace… ma non siate troppo cattivi!!

laja

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Capitolo 2
*** Scherzi a parte ***


< uno due, uno due…

 

Capitolo 2

Scherzi a parte

 

 

-uno due, uno due….-

 

-Ma che ore sono?- domandò stropicciandosi gli occhi Olga

-le 7.30- rispose distrattamente Maria giocando sul letto col gattino bianco

-e che ci fanno quelli già in girò?!- protestò la ragazza alludendo alle voci che l’avevano fatta svegliare, poi alzandosi pigramente dal letto scocciata aggiunse

-Ma da che ora si stanno allenando?-

-dalle 6.30 circa - disse Tatiana guardandosi allo specchio

-le 6.00!- precisò Anastasia

-già è un’ora e mezza che Anya è a pettinarsi davanti alla finestra!!!- Aggiunse maliziosamente Maria

-Wow allora c’è un’attrazione?- continuò Olga

-già e chissà per chi!?!- concluse Tatiana guardandola di sottecchi

-uffa siete insopportabili!- così dicendo Anastasia poggiando violentemente la spazzola sul tavolino lasciò la stanza.

La principessa dopo aver salutato i genitori, si diresse velocemente nel parco, dove, dopo pochi passi si fermò lasciando che il vento scompigliasse i suoi bellissimi capelli.

- Anya,Anya…- urlò il bambino raggiungendola di corsa

- Alessio che succede?-

-Novità scottanti…..- disse entusiasta il bambino

-Cioè?Un nuovo scherzo?- sussurrò lei divertita

-esattamente!!!-

-allora forza, dimmi tutto!-

-alle 10 papà deve ricevere un sacerdote importantissimo….- Anya lo guardò enigmatica poi sorridendo disse

-e uno di quei sacerdoti con le tuniche lunghe?- il bimbo annuì soddisfatto e poi aggiunse

-pensi quello che penso io?-

-SI!!! Allora, tu vai da papà per sapere dove lo riceverà a se potrai stare con lui….io vado a procurami il materiale…ci vediamo fra 20 minuti!!!-

-va bene…a più tardi allora!- il principe ereditario in pochi minuti sparì sulla via di casa, mentre la principessa si scervellava su come poter avvicinarsi alla lavanderia senza destare sospetti, quando…

-Buongiorno principessa –

-No,no, chiamatemi Anastasia, o ancora meglio Anya lo preferisco…comunque avete già finito l’allenamento?-

-Magari quello era solo il riscaldamento, ora ci spetta l’allenamento serio!!!- protestò Bruce

-Capisco…. – improvvisamente gli occhi di Anastasia si posarono sul fisico ben scolpito di Benji e avvicinandosi disse – sai che hai proprio un bel fisico?-

-HemHem - balbettò Benji abbastanza imbarazzato

-e chi ti lava questa maglietta?- disse poi sfiorando con la mano il petto e le spalle del portiere

-Le manager…-

-ma dai! Povere manager già hanno le magliette dei loro fidanzati da lavare non vorrai farle lavare anche la tua….-

-di certo io non mi abbasso a questi livelli - disse Benji cercando di recuperare un po’ di autorità..

-ma io non ho mai detto questo – continuò la principessa girandogli intorno sotto gli occhi stupiti della squadra e di Mark –sai nella nostra lavanderie  c’è una bella ragazza di nome Sofia che parla benissimo l’inglese…è quasi più brava di me!Potresti chiedere a lei….-

-ma io non so…- protestò Benji ormai al colme dell’imbarazzo

-vieni ti faccio vedere!!- così dicendo Anya prese il portiere per mano e lo trascinò via, verso il retro del palazzo dove una ragazza stava stendendo i panni appena lavati.

-forza….se ti togli la maglietta te la lava subito!-

-ok ora vado…- e così dicendo Benji, dopo essersi tolto la maglietta si avvicinò alla ragazza, che incantata dal fisico del ragazzo iniziò a guadarlo dimenticandosi di tutto il resto. Benji iniziò a parlare inglese, ma la ragazza sembrava non capire, intanto Anastasya in silenzio riuscì a prelevare il cestino della mollette senza farsi scoprire dalla lavandaia ancora intenta nel decifrare le parole di Benji, prima di andarsene la principessa fece un occhiolino al portiere che dopo aver continuato a gesticolare per un'altra manciata di minuti decise di tornare dalla squadra.

-Beh Benji, cos’è successo?La lavandaia non era di tuo gradimento e era lei a non gradire te?!- 

-Grrrr- ruggì il portiere - quella peste di una principessa mi ha imbrogliato,la lavandaia non era ne bella ne parlava inglese, era tutta una manovra per potersi avvicinare alla lavanderia e prendere il cestino delle mollette!!!!- 

-mollette? Cosa ci fa delle mollette?- 

-Che ne posso sapere io!!!!!!- capita la situazione lo sguardo di Mark si rianimò dopo aver temuto di essersi innamorato di una papera seduttrice finalmente iniziò a ridere pensando a come la ragazza era riuscita ad incastrare uno dei cosiddetti “Duri”.

 

Intanto:

- Alessio allora?- 

-nello studio, ho convinto papà a farmi parlare con il sacerdote-

-cosa gli hai detto?- 

-gli ho detto che ero particolarmente interessato alla nostra religione ed alle sue opere con il popolo ed in qualità di erede al trono mi avrebbe fatto piacere potergli parlare…..- 

-e lui ha subito accettato entusiasta!- 

-esattamente….e tu come hai fatto?- 

-Ho convinto un giocatore Benji se non sbaglio a distrarre Sofia! Meglio evitare i particolari……beh ora andiamo nello studio  per le 10 deve essere tutto perfetto-

-certo andiamo!!!- dopo qualche  minuto arrivasti nello studio dello zar – bene tu ti metterai dal lato opposto alla tenda e alla poltrona così mentre tu parlerai papà e il sacerdote ti guarderanno mentre io da sotto la poltrona riuscirò a sistemarli la tunica per la festa-    - Anya come farai ?Da qui si vede entrando se c’è una persona sotto la poltrona- 

-ho un’idea, viene con me – dopo poco Anastasya arrivò i soffitta da dove prese un copri poltrona, poi tornò nello studio e lo sistemo facendo molto attenzione che arrivasse fino a terra. – e se papà se ne accorge che gli diciamo?-

-hem hem- la principessa si schiarì la voce- papi si è macchiata la poltrona e Natalìa l’ha coperta con questo per ricevere meglio il frate - La ragazza fece un inchino 

-perfetto- disse il principino applaudendola.

Finalmente arrivarono le 10, la principessa dopo aver comunicato al padre della macchia sulla poltrona si andò a sistemare sotto di essa armata di mollette, quando arrivò il sacerdote, come previsto fu invitato al colloquio anche il principe ereditario nello studio dello zar. Alessio, ascoltò molto attentamente intervallando il colloquio con qualche ”certamente, sono d’accordo, interessante” lasciando ad Anya il tempo di lavorare con calma, poi prese parola con un tono di voce fin troppo alto attirando il più possibile l’attenzione su di se sia del padre sia del sacerdote, in quel momento, la principessa strisciando passò sotto la tenda e arrivò dietro la poltrona del padre, aprì un passaggio segreto sul pavimento e se ne andò. Dopo poco il principe dicendo di essere stato molto lieto di aver partecipato a quel colloquio si congedò e raggiunse la sorella nel parco.

-Che fate voi due qui?E per di più con aria complice?- domandò Maria avvicinandosi a loro

-Niente, niente…-rispose Alessio continuando a ridere

-si può sapere o no?-

-beh lo intuirai da sola- dopo la risposta di Anya ai tre principi si avvicinarono Patty, Amy e Jenny, ormai stufe degli allenamenti dei ragazzi.

-sai Anastasia, voglio complimentarmi con te, nessuno è mai riuscito a prendere per il naso Benji -

-dici davvero Jennifer?-

-certamente ed è anche strano che mentre li parlavi teneva la testa china e balbettava, di solito si calca il cappello sulla testa e fa lo spaccone!- concluse Patty

-non ci avrei giurato……..Alessio arrivano nascondiamoci- disse Anastasya tirandosi il resto dei ragazzi li presenti dietro un cespuglio.

- Hei, ma cos’è tutto questo rumore?-chiese Nicola guardandosi intorno

-Beh- rispose ridendo il sacerdote- credo sia la mia nuova tunica!!!!-

-mi dispiace – disse lo zar mortificato osservando i lembi della tunica pieni di mollette- devono essere stati quelle pesti dei miei figli!-

-Oh, no…anzi devo complimentare con lei perché ha dei figli intelligenti e furbi, non è da tutti i ragazzini riuscire a fare uno scherzo del genere senza farsi scoprire-

-grazie padre….io sono molto fiero dei mie figli-

-e fa bene!-

 

Intanto nel cespuglio…..

-ecco cosa avevate combinato!C’era d’aspettarselo!- disse in tono di rimprovero Maria

-ora capisco a cosa servivano le mollette- disse ridendo Jenny

- Anastasya non mi dire che è come penso io!-

-beh dipende da cosa pensi sorellina!-

-lo sai benissimo cosa penso!!!!-

-in questo caso pensi bene!!!- rispose infine la principessa facendo l’occhiolino alla sorella ed uscendo canticchiando dal cespuglio.

Dopo qualche minuto Anya si ritrovò di nuovo al “campo” d’allenamento dei ragazzi Giapponesi, si sedette appoggiata ad un albero, raccolse le gambe al petto e continuò ad osservali in silenzio. Dopo non molto notò le tre ragazze in piedi a bordo campo e mentre Amy e Jenny si davano da fare nel sistemare gli asciugamani e le bevande fresche, Patty gridava cercando si spronare la squadra, come un lampo, le attraversò la mente il pensiero di essere lei una di quelle ragazze e riflettendoci le sarebbe piaciuto prendersi cura di qualcosa che non fossero gli abiti regali o i gioielli da sfoggiare durante i balli organizzati a corte, ma riflettendoci neanche di quelle cosa poteva occuparsi.visto che ci pensavano le sue cameriere!!!

- Mark, vuoi stare un po’ più attento! Ti hanno fatto due passaggi che non hai preso ed hai appena tirato in porta mandandola completamente fuori- protestò Tom

-ma forse il caro Mark ha qualcos’altro per la testa- disse sarcasticamente Benji

-magari una bella principessa- commentò Bruce sottovoce facendoli l’occhiolino

- Grr..Bruce- ringhio Mark

-ok,ok, non è detto che Mark pensi a qualcosa, magari ha solo qualche problema dopo tutto siamo in questo posto da meno di un giorno- concluse Holli con l’approvazione di Julian e Philip che consigliarono vivamente a Mark di uscire dal campo e riposarsi.

“Uffa!Non ci voleva –pensò Mark allontanandosi dal campo- sono stato cacciato! E poi perché?Per distrazione, ma che cavolo quando la vedo riesco a dimenticarmi tutto il resto, quasi mi imbambolavo a guardarla, non capisco cosa mi succeda, non mi è mai capitato qualcosa di simile, ma dov’è finita la mia tanto temuta “tigre”? Quasi non vengo espulso dalla squadra a cusa di una ragazza……una bellissima ragazza!!!!”

Anastasya lo vide,con malinconia, lasciare il campo, cero che le piaceva proprio tanto, lo fissò fino a quando non lo vide sparire fra gli alberi era quasi tentata di seguirlo quando una mano sulla spalla la trattenne…

- Maria che ci fai qui?-

-non lo so…forse vivo in una casa qui vicino?!-

-spiritosa-

-ti piace proprio tanto?-

-Ma che dici! Ti sembrano cose sensate da dire, e poi mi ci vedi tu dietro a quello la?-

-Si! Ti ci vedo benissimo……ma ora devi chiedere scusa al ragazzo!-

-Quale ragazzo?- disse con fare innocente la principessa

-Lo sai benissimo- rispose secca Maria

-Uffa, secondo me ti diverti a mettermi in imbarazzo!!!- disse la principessa con sguardo angelico

-Tu…?In imbarazzo?Ma non farmi ridere!!!!- disse Maria spingendola verso il campo – forza hanno appena terminato!-

 

Le due principesse si avvicinarono al campo dove ormai i ragazzi stesi sull’erba a riposarsi:

-guardate abbiamo visite- disse Bruce indicando le due ragazze

-Salve!- disse Maria

-Ciao Maria…Anastasya…..- le salutarono le manager

-ciao   - rispose quasi timidamente Anastasya

-come mai da queste parti?-

- Anya deve dire due parole o sbaglio?-

-Non c’è bisogno di ricordarmelo!- protestò la ragazza

-bene allora forza….cosa deve dirci?-

-Beh….non deve proprio dirVi…ma dirGLI!!!- precisò Maria guardando il portiere.

-Ok,ok; volevo scusarmi con te per quello che è successo prima!Di solito non inganno i ragazzi cosi….però oggi c’era un emergenza!-

-e se è lecito posso chiedere a cosa servivano tutte quelle mollette?- chiese ancora balbettando Benji ormai rosso peperone

-beh potresti chiedere alle tue care manager, hanno visto pure loro….-

-voi eravate con lei?- domandò perplesso il capitano

-si, cosa c’è di strano Holli?- rispose sorridendo Patty

- Anastasya……Anastasya!!- urlò arrivando una principessa

- Tati che ci fai qui?E per di più correndo?-

-sono venuta a chiamarti sorellina….papà ti vuole subito nel suo studio!!!!-

-Ahia, c’è nell’aria la puzza di qualche bella sgridata…..buon divertimento Anya!- concluse Maria, mentre la sorella si avviava correndo verso il palazzo.

- Alessio!- esclamò Anastasya vedendo il fratello davanti all’entrata dello studio del padre- ha convocato anche te?-

-già!-

-e che ci fai ancora qui?-

-beh…ho deciso di aspettarti…meglio solo un partacchione!!!!-

-allora entriamo?-

-se proprio dobbiamo…..-

 

Toc Toc

 

-Avanti….oh Anya, Ale mi fa piacere vedervi…vi siete pentiti?- il tono dello zar era irremovibile

-e di cosa dovremmo pentirci?-domandò Alessio facendo finta di essere stupito

-dello scherzo al sacerdote…-

-e se non fossimo stati noi?- azzardò Anastasya

-cara Anastasya, vi conosco troppo bene e sono sicuro che siete stati voi! E poi tu, sei l’unica ad avere questo feeling particolare con Alessio e lui era un complice perfetto!-

-ok, spara qual è la punizione?- Anastasya ormai aveva lo sguardo basso, pronta per le ire del padre

-non ci sono punizioni cara, il sacerdote non se l’è presa anzi si è congratulato con me per la vostra intelligenza e furbizia…eppure- la voce del padre sembrava essere cambiata

-Eppure?- chiesero in coro i due fratelli

-eppure dovete spiegarmi come ci siete riusciti!!!-

-Beh allora è facile- rispose Anya –Alessio mi ha detto che avresti ricevuto il Sacerdote e sono subito andata a recuperare le mollette in lavanderia facendo distrarre Sofia con uno stratagemma-

-mentre io sono venuto a chiederti dove l’avresti ricevuto e se potevo partecipare al colloquio— concluse Alessio

-e poi?-

-e poi abbiamo inventato la storia della macchia  alla poltrona per poterla ricoprire con qualcosa cha arrivasse fino a terra ed io mi sono sistemata sotto!-

-mentre io mi sono messo in posizione strategica per evitare di far scoprire Anya-

-e poi lei ha aspettato che finissimo di parlare e che ce ne andassimo per uscire allo scoperto giusto?- disse soddisfatto lo zar

-no,qui sbagli papi- disse il principe scuotendo la testa

-già qui sbagli, io non mi sarei mai persa la faccia tua e del sacerdote a scherzo scoperto!-

-e quindi?- domandò sempre più curioso Nicola sedendosi alla poltrona

-beh io appena ho finito di attaccare le mollette strisciando dalla poltrona dove ero nascosta mi sono spostata dietro di te e poi da lì sono uscita dalla stanza tramite il passaggio segreto!!!- spiegò la principessa

-ed in quel momento io alzato il tono della voce per attirare la vostra attenzione e poi mi sono congedato.-

-e poi?- lo zar parve molto interessato al discorso

-poi ci siamo incontrati davanti all’entrata del palazzo e nascosti dietro un cespuglio ci siamo goduti la scena- disse ridendo Alessio

-siete due pesti!!!!Ha ragione il sacerdote quando dice che siete intelligenti e furbi! Per oggi potete andare,ci vediamo a pranzo e per oggi basta scherzi ok?-

-va bene papà- risposero i due principi uscendo dalla stanza.

Intanto Mark, dopo aver fatto una rilassante passeggiata nel parco, si avvicinò al palazzo e si sedette vicino ad una finestra aperta. I suoi pensieri come ormai da quasi un giorno si rivolsero di nuovo a lei e quasi gli sembrò di sentire la sua voce, ma la voce era così pura e cristallina per essere stata immaginata, così si avvicinò alla finestra e si rese conto di essere vicino alla finestra dello studio dello zar. Nicola stava parlando con Anastasya ed Alessio, sentì dello scherzo e ripensando alla scena accaduta in mattinata per via delle mollette, rise.

 

A pranzo…

-Ragazzi, ho potuto constatare che vi allenate sodo!Ed invece lei, signor Wilten cosa ha fatto?-

-io ho visitato San Pietroburgo, magari scriverò un libro sulla Russia della prima guerra mondiale!- rispose soddisfatto lo storico

-prima ha detto?Ce ne saranno altre?- domandò curioso lo zar

-certamente, fino ai nostri tempi ce ne sono state 2-

-e cosa farà la Russia?-

-beh- rispose imbarazzato lo storico pensando alla dittatura comunista- la Russia alla fine della guerra avrà molti più territori, si estenderà da Berlino fino in Cina su per giù.-

-per favore Nicola basta con questi argomenti!!!!! Piuttosto ho visto il sacerdote andarsene con delle mollette sulle tunica…..Anastasya?-continuò la zarina guardando la principessa

-calma Alessandra…..lei non c’entra niente…- la difese il padre

- Nicola…..-

-per favore mamma basta con questi argomenti!!!!- esordì Alessio cercando di non beccarsi la punizione dalla madre.

Per tutto i pranzo, Mark tenne lo sguardo basso, fissò sul piatto…..desiderava tantissimo guardarla eppure temeva di incontrare i suoi splendidi occhi verdi!!!!

 

 

 

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Bene eccomi al secondo capitolo, grazie mille all’unica commentatrice! Spero che anche questo ti piaccia! Ho cercato di delineare la personalità di Anastasya dopo attente ricerche e documentazioni, per lo scherzo demenziale mi sono ispirata agli scherzi che facevano i miei zii da piccoli mentre mio nonno parlava con i missionari francescani! Comunque è storicamente affermato che la gran principessa Anastasya facesse comunella col fratello!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Lezioni di calcio ***


Subito dopo pranzo

Capitolo 3

Lezioni di calcio

 

 

 

 

Subito dopo pranzo..

-Anya, Anya- disse il bambino correndole incontro con un oggetto fra le mani- guarda cosa ho trovato!-

-un pallone?!-

-Si,i ragazzi oggi pomeriggio non dovrebbero giocare……possiamo provare noi!-

-Oh Alessio- disse la ragazza mortificata – lo sai che se lo scopre la mamma sono guai grossi!-

-Dai Anastasya, non abbiamo mai dato retto a quello che dice mamma!- protestò il principe

-vabbé….. ma poco….se ti fai male…..-

-non mi faccio male….andiamo!- concluse seccato il fratello prendendola per mano e trascinandola sul campo da gioco della squadra giapponese.

 

Mark intanto passeggiava palla al piede e con la speranza di intrattenere il tempo e non pensare a lei decise di andare al campo per allenarsi….almeno avrebbe recuperato la mattinata perduta!

Quando arrivò al campo la vide….sistemata fra i pali che parava le palle calciate dal fratello. Rimase a fissarla per un po’ senza accorgersi che lei lo fissava a sua volta e che Alessio gli si era avvicinato.

-ciao Mark, perché non ci insegni a giocare?- il ragazzo rimase un po’ stupito

-io…non saprei…-balbettò

-Ma dai…-incalzò il bambino

-sarebbe un vero piacere per noi avere un giocatore bravo come te…- concluse avvicinandosi Anastasya ed osservandolo attentamente

-principessa io….- cercò di dire il giapponese ipnotizzato dal suo sguardo

-lo sai…sei ancora l’unico a chiamarmi principessa……preferirei essere chiamata Anastasya o Anya…- il ragazzo annuì con il capo, perso completamente nello sguardo ridente della giovane. I due rimasero immobili  a fissarsi a vicenda per diversi istanti…..il parco si tingeva di blu e i cespugli  diventavano strane nuvole che li circondavano….tutto il resto sembrava ormai lontano…il principino rimase ad osservarli curioso….non aveva mai visto uno sguardo così profondo e delicato in Anastasya… e ciò in parte lo sconvolgeva…

 

-mi sa che oggi il nostro allenamento salta….- disse Philip osservando insieme a tutta la squadra da lontano la coppia….Holli non sembrava ancora troppo convinto, se fosse stato per lui avrebbe tranquillamente disturbato il magico momento…ma Patty ci pensò ad ostacolarlo e prendendolo a braccetto disse:

-forza andiamo via…è meglio lasciare Mark da solo…-

 

Dopo alcuni istanti la principessa distolse lo sguardo da quello del ragazzo….qualcosa dentro le faceva incredibilmente male…ma non capiva di cosa si trattasse, osservò il fratellino impaziente al suo fianco e annuendo sorridente si andò a sistemare fra i “pali”, Alessio si sistemò ad alcuni metri da lei pronto a tirare, Mark la osservò affascinato dai suoi movimenti…poi scuotendo la testa violentemente si avvicinò al principe ereditario

-allora…devi solo calciare il pallone con tutta la forza, cercando di prendere la mira…ok?- Alessio annuì e caricando il calcio tirò…ma il pallone fini fuori dalla porta….Mark sorrise per non scoraggiarlo e di corsa andò a riprendere il pallone…lo passò con un calcio piano e ben mirato al principe che tutto soddisfatto riuscì ad intercettarlo e stopparlo, Mark lo raggiunse coprendo in pochi istanti i diversi metri di corsa. Anastasya osservò la situazione sempre più preoccupata….

-Ti prego Alessio non tirare troppo forte!- disse sperando che tutto andasse al meglio.

Mark tirò in porta moderando di molto la sua forza, per far vedere al principe cosa dovesse fare…..la palla fini dritta fra le braccia della principessa, che cadendo all’indietro riuscì a fermarla…Mark si maledì e maledì la sua dannata forza…poi corse verso la porta e avvicinandosi alla ragazza disse

-ti sei fatta male?- così dicendo le porse la mano, la ragazza l’afferrò per alzarsi….la sua mano liscia e affusolata si poggiò su quella di lui….entrambi furono attraversati da mille brividi….si fissarono a lungo….

-brava Anya l’hai fermata!!!!- il principino interruppe bruscamente quel momento, Mark, le tirò su la mano aiutandola ad alzarsi, una volta in piedi allontanò la mano dalla sua e evitando di guardarla disse:

-Si brava…-

-grazie…-rispose timidamente la giovane pulendosi il vestito, evitando anche lei di incrociare lo sguardo del ragazzo.

- ANASTASYA! ALESSIO! Cosa state facendo?- urlò la madre rimproverandoli, Anastasya abbassò lo sguardo…mentre Alessio sorridendo andò ad abbracciare la madre

-Ciao mamma, lo sai che Anastasya è proprio brava a giocare? Stava giocando con lui…e io li stavo osservando…- la donna osservò Mark fermo a qualche metro dalla figlia con il pallone sotto il piede….non sembrava però troppo convinta, così Alessio incalzò…-mi stavo anche annoiando, mamma andiamo a fare qualcos’altro?- così dicendo le prese la mano….la zarina annui, poi lanciata un occhiataccia alla figlia si allontanò con il principino.

 

-scusami..ma a me non va più di giocare…- disse tristemente la ragazza, il ragazzo annui, -ti va di fare 4 passi?- continuò Anya

-sarà un onore…-rispose Mark accompagnandola….

Dopo alcuni minuti di silenzio, in cui i due si limitarono a camminare l’uno al fianco dell’altra per le vie del parco, Mark parlò:

-e così preferisci la porta…-

-se devo essere sincera preferisco il ruolo che hai tu e Holli….preferisco combattere che difendere…-

-e come mai prima giocavi in porta?- a questa domanda il mezzo sorriso della principessa si spense

-Beh...-disse sedendosi su una panchina in pietra – mi sembrava che il vostro ruolo fosse meno pericoloso…sai Alessio soffre di emofilia, cioè qualsiasi ferita o livido può essergli fatale….e per questo che mia madre si è arrabbiata prima…..lui è il principe ereditario non può rischiare la vita! – la ragazza rimase per un attimo in silenzio e poi cupamente aggiunse – specialmente ora che la Russia è in crisi…-

-capisco…mi dispiace!- disse Mark posando distrattamente la mano sulla panchina, e andando a sfiorare proprio quella di lei.

Entrambi divennero rossi, ma a nessuno dei due sfiorò l’idea di levare la mano.

-Mark vieni? Mark noi ci alleniamo!- le urla degli amici riportarono Mark alla realtà, tolse bruscamente la mano, si alzò di scatto dalla panchina e salutando goffamente Anya, corse via verso lo pseudo-campo da calcio.

 

 

 

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Scusate la brevità del capitolo, sto lavorando per il prossimo adesso!!! Spero vi sia piaciuto!!

Laja

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