La notte di Halloween

di Laukurata
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo2 ***
Capitolo 3: *** Ricorde del passato ***
Capitolo 4: *** 4.Piccoli dolorosi incidenti... ***
Capitolo 5: *** La dura realtà ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 

La notte di Halloween

 

Premessa: Sakura ha 19 anni e non si vede con Shaoran da quasi 7 anni. Durante i quali i due si sono sentiti per telefono ma nell’ultimo anno i rapporti si erano molto raffreddati a causa degli impegni dei ragazzi che crescevano sempre più. Non c’è stata nessuna dichiarazione ma i due sono rimasti molto amici visto che dubitano che i propri sentimenti siano ricambiati dall’altro e ovviamente non c’è stata nessuna dichiarazione! Ormai è da molti anni che le carte di Clow sono diventate carte di Sakura e la ragazza non ne ha più avuto bisogno.

 

 

Capitolo 1

 

Da quando la persona dei suoi sogni aveva lasciato Tomoeda per sempre, Sakura aveva preso un cane e lo aveva chiamato proprio come il suo amore, Shaoran.

Vedere quella bestiola a cui si era molto affezionata rispondere a quel nome le serviva per conservare sempre vivo in lei il sentimento che provava per il ragazzo cinese.

Il freddo stava iniziando a farsi sentire e così quella sera si coprì bene prima di uscire a portare il cane a fare una girata.

 

Come mise piede fuori di casa si strinse di più il cappotto al corpo nel tentativo di riscaldarsi e una nuvoletta si formò davanti alla bocca di lei quando richiamò l’animale che si stava avviando in una direzione inconsueta.

La punta del suo naso era congelata e la mano con cui teneva il guinzaglio era ormai un pezzo di ghiaccio.

 

- NO! Non di la!! – la ragazza cercò di convincere la bestia a non andare da quella parte ma sembrava irremovibile e così lo assecondò.

 

Ormai c’era abituata con Kero-chan che continuava a farla impazzire…

 

Il cane la condusse verso una parte della città in cui non andava mai.

 

Uscirono dalla città e una lunga distesa di terra ricoperta da bassa erba si distendeva davanti ai loro occhi.

 

Dove il prato finiva iniziava un fitto bosco.

 

La ragazza non aveva mai fatto caso a quel posto. Anzi le sembrò di non averlo mai visto.

 

Ad un certo punto una strana struttura catturò la sua attenzione.

 

Ad un lato di quello sconfinato territorio c’era una specie di cupola fatta di cemento e mattoni. Era grigia e in parte ricoperta da edera. Sarà stata alta due metri e mezzo non di più.

 

Ebbe un sussulto con la visione di quella piccola costruzione e le vennero alla mente brutti pensieri.

 

Paura.

 

Paura era quello che provò e tirò via il cane da quel posto.

 

Rientrò velocemente nella città e cercò in vano di non pensare più al posto in cui era stata poco prima.

 

Una volta in casa fu avvolta da un dolce calore che lentamente le scongelo le parti fredde del corpo. Salì velocemente in camera e non sapeva se raccontare al guardiano del luogo dove era stata. Ma poi ci pensò su un attimo e si sentì stupida.

Non che ogni volta che ho paura di qualcosa devo subito correre da Kero-chan, probabilmente non era nulla!!”

 

Chiuse il proprio discorso mentale e lasciò perdere.

 

La sera successiva quando uscì con il cane non pensava già più a quello che era successo il giorno prima.

Si era ripromessa che non avrebbe più fatto scegliere la strada al cane.

Detto questo iniziò a pensare che tra un mesetto circa ci sarebbe stato Halloween…chissà se i suoi amici anche quest’anno avrebbero organizzato una festa.

 

Il suo sguardo cadde sul proprio animale che stava cercando di fare un bisogno più consistente sotto un grosso albero davanti ad una bella casa.

Era un bel po’ più distante da dove la ragazza abitava. Aveva un bel giardino che la circondava e quel albero sicuramente faceva parte dell’abitazione.

 

Bè ora anche qualcos’altro avrebbe iniziato a fare parte del giardino…sorrise a quel pensiero.

 

Poi però sperò che nessuno gli vedesse. Cosa avesse detto se i proprietari si fossero affacciati?

 

Sentì qualcuno schiarirsi la voce e sussultò…

No, che figura…”

Timorosa si girò pronta a trovare una scusa… 





°°°

Grazie per l'attenzione, me lo lasciate un commentino?? Baci

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Capitolo 2
*** Capitolo2 ***


 

 

Capitolo 2

 

La festa

 

Musica.

 

Luci spicadeliche, la stanza che girava e tante persone che si muovevano.

 

Corpi che ballavano, corpi mascherati.

 

C’erano mummie, zombie, streghe, vampiri, persone con solo metà faccia, mostri, zucche viventi, travestiti…(mi fermo qui perché sto degenerando…nd me)

 

Tutti ridevano e ballavano. Qualcuno bevevo o mangiava.

 

La casa era grossa e malandata ma conteneva tutte quelle persone.

 

Persone con facce conosciute o meno.

 

Una streghetta si avvicinò a una dama dai lunghi capelli neri e il volto pallido.

- Hai fatto un lavoro stupendo Tomoyo! – esclamò la strega.

- Per stasera sono Mortisia… - la corresse l’altra sorridendo.

 

Indossavano costumi cuciti da quest’ultima.

 

Era contenta che la festa che aveva organizzato stava andando per il meglio. Ovviamente la sua passione per la telecamera non era svanita e così oltre a riempire la casa di videocamere ne aveva messa una microscopica sul cappello dell’amica e una sull’abito che aveva confezionato.

Non si sarebbe persa un attimo.

 

- Esco a prendere una boccata d’aria…- sentenziò la ragazza con il cappello prima di voltarle le spalle e avviarsi verso l’uscita.

 

Il pavimento scricchiolava sotto i suoi piedi e come mise piede fuori dalla vecchia struttura un gelo pungente la colpì.

 

Dentro faceva caldo e aveva sudato. Si sarebbe ammalata…

 

Qualcosa attirò la sua attenzione…

 

quel posto…

 

non le era nuovo…

 

Un brivido le percorse la schiena e la paura entrò in lei.

 

La vide.

 

La cupola grigia e ricoperta di fili di edera.

 

Sussultò.

 

Eppure mentre andavano alla festa non si era accorta di essere proprio a due passi da quel boschetto terrificante. Qualche sera prima poi Naoko le aveva raccontato una leggenda…o meglio una storia dell’orrore.

 

Non ci volle più pensare e rientrò tra la gente.

 

Ballò tutta la sera e varie creature le si erano avvicinate nel corso della festa ma lei declinava tutti gli inviti, sempre.

 

Non erano chi lei voleva che fosse(che discorso, eh? Nd io)

 

- Sakura...- Tomoyo le toccò una spalla e la ragazza sobbalzò

- Dimmi? – chiese un po’ scocciata l’altra visto che si era spaventata

- Devo andare fuori ad accogliere Eriol che arriverà a momenti vieni con me? – domandò speranzosa

- Ok…andiamo…-

 

Le due si incamminarono verso l’uscita.

 

Misero piede fuori dalla porta e Sakura si bloccò. Un brivido ghiacciato le percosse nuovamente la schiena e sbiancò in volto.

- Sakura che hai? Stai male? – chiese preoccupata Daidouji

 

La strega scosse il capo ma rimase ferma.

 

Di nuovo quella sensazione. Alzò lo sguardo e la vide. Quella struttura…

 

- Hei andiamo? – esclamò spazientito l’amica risvegliandola da uno stato di coma

- S…si…scusa…- si riprese e insieme andarono davanti alla casa.

 

Si misero a sedere su i gradini e parlarono un po’ dell’andamento della serata.

- Posso sapere perché rifiuti tutti gli inviti? – chiese girando il capo verso l’amica

- Io…io…non me la sento…tutto qui!- risposta semplicemente ma con una leggera nota di malinconia.

 

Tomoyo sospirò, erano alle solite.

 

Sempre lui.

 

 

Il rumore di una macchina che si fermava attirò l’attenzione di entrambe.

 

Lo sportello si aprì e un giovane con capelli neri coperti da un cappello da mago e un paio di occhiali sorrise alle due.

 

- Viva la fantasia…vero Eriol?- scherzò Sakura

 

Il ragazzo rise e poi si chinò baciando lievemente la propria ragazza.

- Come stai amore? – chiese dolcemente

- Tutto bene e te? Il viaggio? – domandò a sua volta la giovane

- Tutto ok…- i due si incamminarono verso l’interno della casa malandata – è venuta fuori una bella festa no? – poi si fermò e girandosi verso la persona che era rimasta indietro domandò – Tu non entri, Sakura?

- Si si…arrivo tra po’…- rispose vagamente lei

 

I due piccioncini scomparvero tra quelle mura sgangherate e la musica a tutto volume.

 

La ragazza si guardò intorno…era sola eppure si sentiva osservata… 

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Capitolo 3
*** Ricorde del passato ***


 

Capitolo 3

 

Ricordi del passato

 

Si guardò nuovamente alle spalle, il suo sguardo vago nello spazio che la circondava ma non vedeva nulla…

 

Nulla…tranne quella struttura che le provocava quello strano malessere all’interno.

 

Non poteva esserci di mezzo una carta perché non ne sentiva la presenza, e allora perché era così agitata?

 

Pensò a lungo ma poi si tranquillizzò pensando che se ci fosse stato qualche pericolo con le carte, Eriol lo avrebbe sentito e l’avrebbe avvertita.

 

Ora che si era calmata si alzò per rientrare nella casa e unirsi finalmente e tranquillamente alla festa…

 

Una strana cantilena le entrò in testa. Voci di bambini che cantavano una filastrocca.

Si spaventò e si girò velocemente verso la porta d’ingresso ma si trovò davanti qualcosa di orribile.

 

Urlò terrificata e poi svenne.

 

 

 

Aprì un occhio e vide tutto sfocato, il soffitto le sembrava stesse tremando. Sbatté più volte le palpebre fino a che l’annebbiamento svanì.

 

Si tirò a sedere e notò di essere in una delle stanzine in cima alle scale che Tomoyo aveva lasciato libere per le emergenze.

 

Ma allora si era sentita male?(nooo ma cosa ti viene da pensare???nd io)(guarda che sei te che me le fai dire!!!nd Sakura)

 

Il cigolio della porta attirò l’attenzione della ragazza e la testa di Touya fece capolino

- Hei! Non pensavo che ti avrei fatto così paura…mi dispiace!- rise - E pensare che saresti dovuta essere te a spaventarmi…mostro!- disse in modo provocatorio

- TOUYAAAAAA!non sono un mostro!!! – strillò lei alzandosi di scatto dal letto

- Hai visto? Ti sei ripresa, eh? Il mio compito è finito…ciao sorellina!- il ragazzo uscì velocemente tornando tra la mischia e lasciandola sola e perplessa.

 

Si guardò intorno e notò una finestra…si avvicinò e una volta aperta infilò la testa fuori. Faceva freddo ma era un freddo strano. L’aria le ricordava tanti bei momenti passati con gli amici, con Shaoran.

 

Già Shaoran…

 

Lo sguardo ormai vuoto iniziò a vagare per l’immenso prato che confinava con il boschetto. Qua e là c’era qualche zucca illuminata. Avevano uno strano ghigno inciso sul viso e quasi la spaventavano.

 

La spaventavano ma la facevano anche sorridere…sorridere perché le ricordavano la festa di molti anni prima…con lui…

 

- Ma che è quella schifezza???- domandò sconcertato un bellissimo(grazie grazie nd Shaory) ragazzo sui 17 anni, mentre osservava quello che la ragazza al suo fianco gli stava mostrando.

- Come che è? È una zucca di halloween! –rispose quasi offesa Sakura

- Ma con quella faccia non spaventerebbe nemmeno Calimero(visto francy?volevo mettere anche l’omino bianco ma ho lasciato perdere!!sennò mastro lindo è geloso!!nd io) …guarda si fa così… - il giovane circondò il corpo di lei da dietro con le braccia e poi prese nella sua mano quella piccola di lei.

- Prima si taglia qui…ecco, brava!- continuava mentre spiegava all’amica come tagliare la bocca di una bella e grossa zucca arancione.

 

Shaoran era tornato a Tomoeda dopo molti anni di assenza per rivedere gli amici e passare insieme la festa di Halloween. Tomoyo come sempre aveva preparato le cose in grande e visto che a Hong Kong non c’era un necessario bisogno di lui in quel periodo, era tornato in Giappone volentieri per quella breve visita.

 

- Shaorannn!! Ci sei?- Sakura lo risvegliò da i suoi pensieri. La giovane Kinomoto stava muovendo la zucca davanti al viso dell’amico per vedere se quest’ultimo le avrebbe finalmente risposto.

- Ah, si scusa…-

- Va bene così?- lui lo guardò e annuì, aveva l’aria ancora distratta.

 

In effetti era tornato a Tomoeda anche per un altro motivo…e aveva a che fare proprio con la ragazza che aveva davanti.

 

Sai ti somiglia! – esordì lei iniziando a ridere

- Ma davvero???-disse con faccia seria

 

Con una mano destra dietro la schiena prendeva i semi di zucca sul tavolo dietro di lui… - Bè…ora anche te!!!- esclamò prima di lanciarsi sulla ragazza e di ricoprirle il viso con la polpa (ma ha la polpa la zucca?io non penso…vabbè facciamo finta che ci sia!!nd me) di quella verdura arancione.

 

I due giocarono così per un po’ finché non arrivò per Shaoran l’ora di tornare a casa per prepararsi.

 

A malincuore i due migliori amici si salutarono e prima di andarsene dalla villa dei Daidouji il ragazzo prese da Tomoyo il vestito che lei gli aveva confezionato su misura per quella festa. Sakura si sarebbe preparata a casa dell’amica e poi insieme sarebbero andate nel luogo della festa..

 

Sakura sospirò. I suoi occhi verdi, truccati di nero, si appannarono e la nostalgia l’avvolse.

 

Tomoyo guidò le compagne di classe nella pista da ballo. Era già affollata da ragazzi più o meno tutti della loro età. Sakura scovò nella mischia anche Li che stava a sedere a parlare con dei ragazzi.

 

Nonostante fosse mascherato era sempre bello.

 

Mentre si avvicinava al gruppetto di amici il cuore le scoppiava in petto. Lo stomaco si contorceva e le guance le si colorarono di un leggero rossore.

 

Appena la notò che si avvicinava la salutò con un cenno del capo e la seguì con lo sguardo finché lei gli fu davanti

- Dai!vieni a ballare! – iniziò a tirarlo per un braccio cercando così di convincerlo

 

Dopo molte richieste il ragazzo però non riuscì più a resistere alle richieste della giovane, che tra l’altro lo faceva impazzire, e accettò di ballare.

 

I due si buttarono nella mischia. Sembrava quasi fatto a posta ma non appena iniziarono a muoversi un po’, la canzone cambiò e attaccò un lento.

 

Quando la mano di Shaoran sfiorò il fianco di lei, un brivido percosse la schiena di entrambi. I loro occhi si incontrarono e arrossendo si sorrisero dolcemente.

 

- Ti voglio bene…- le sussurrò lui in un orecchio.

 

Il sorriso di lei si allargò sul suo bel volto.

 

- Oh, anch’io Shaoran!- gli butto le braccia al collo – Sei l’amico migliore del mondo!!! E lo sarai per sempre…-

 

Lo sguardo del ragazzo si spense.

 

Qualcosa dentro di lui si era rotto. Qualcosa che è molto difficile aggiustare.

 

Quelle parole l’avevano colpito dritto al cuore, Sakura non lo ricambiava e non l’avrebbe mai fatto.

 

Quando il giorno seguente partì il suo sguardo era rimasto spento, triste.

 

Una lacrima le scese dagl’occhi verdi di lei. Aveva frainteso le parole dell’amico, e lo aveva ferito.

 

Purtroppo però aveva capito troppo tardi i sentimenti di lui. troppo tardi era arrivata alla spiegazione di quel suo strano comportamento. E pensare che anche lei lo amava…o forse era meglio dire che lo ama?

 

Dopo quell’episodio non avevano più avuto modo di chiarire l’equivoco e tanto meno di vedersi ma le telefonate non mancavano…non erano mai mancate, ma nell’ultimo anno erano diminuite drasticamente a causa degl’impegni di entrambi.

 

Scosse il capo, non voleva più pensarci. Diede un ultimo sguardo a ciò che c’era fuori dalla finestra e poi la chiuse. Si avviò verso il piccolo comodino accanto alla brandina dove era stata prima e afferrò il cappello che faceva parte del costume.

 

Aprì la porta e la musica assordante le raggiunse. Iniziò a scendere le scale.

 

Mosse veloce lo sguardo su tutti i presenti e poi si fermò insieme al suo cuore.

 

Di schiena c’era un ragazzo con quegl’abiti verdi cinesi.

 

Gli stessi che usava LUI per combattere al suo fianco quando doveva catturare le carte di Clow.

Un sorriso si fece largo nel suo viso e il cuore batteva forte, molto forte.

 

Shaoran era tornato…






°°°°

Un grazie speciale a zoa, (la mia vecchia amichetta!!!) e Queen Alexia!!!! Continuate a farmi sapere!!! baci

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Capitolo 4
*** 4.Piccoli dolorosi incidenti... ***


Capitolo 4

 

Piccoli dolorosi incidenti…

 

 

Mosse veloce lo sguardo su tutti i presenti e poi si fermò insieme al suo cuore.

 

Di schiena c’era un ragazzo con quegl’abiti verdi cinesi.

 

Gli stessi che usava LUI per combattere al suo fianco quando doveva catturare le carte di Clow.

Un sorriso si fece largo nel suo viso e il cuore batteva forte, molto forte.

 

Shaoran era tornato…

 

- SHAORAN!- urlò lei mentre si avvicinava a corsa al ragazzo.

 

Lui si girò e i suoi occhi marroni e profondi si incontrarono con quelli verdi di lei.

 

- Sakura…- disse in un sussurrò prima di iniziare a sua volta a correre incontro alla ragazza che amava (modello film dove non si vedono da molto e si corrono incontro a braccia aperte…)

 

Durante la sua corsa però Sakura inciampò, il piede non si sa come rimase indietro rispetto al resto del corpo…un dolore forte al capo.

 

La castana iniziò a massaggiarsi la testa mentre lentamente apriva gli occhi.

 

Si trovò distesa a pancia in su con la faccia rivolta verso il soffitto. Mille volti la stavano scrutando dall’alto con espressioni di compassione o di risate trattenute.

 

Si alzò di scatto e si trovò Tomoyo davanti.

 

- Che…cioè…ma…- Sakura era confusa…

- Sei ruzzolata giù dalle scale! Ah ah ah!vedessi che scena!

- Come sarebbe a dire? Io le scale le ho scese!- disse risentita

- Ma non scherzare! Ti ho vista! Appena sei uscita fuori dalla stanza hai messo male un piede e sei caduta giù! A proposito, ti sei fatta male? – chiese l’altra mentre continuava a ridere dell’amica

- Grazie per il sostegno morale…- esclamò imbronciata.

 

Ma allora Shaoran non c’era, era solo un sogno dovuto alla botta…

 

Sbuffò scocciata, e lei che ci aveva creduto!

 

Si girò per allontanarsi da quella folla di gente che la guardava e rideva…

 

Che figura!”

 

 

Quel colore verde però c’era davvero e attirò l’attenzione della giovane che si tirò una manata sul viso per essere certa di non sognare.

 

Lenta e impaurita da chi poteva essere in realtà si avvicinò cauta alla persona che parlava con qualcun altro.

 

Toccò lievemente la spalla del ragazzo prima di sentire la voce di Tomoyo che cercava di fermarla

- No Sakura, aspet…-

 

Troppo tardi, la persona si stava girando. Ma perché Tomoyo non voleva che lei lo vedesse in faccia?

 

Quello era Shaoran , ne era sicura!

 

Non poteva che non essere lui…”

 

Spalancò gli occhi e per una attimo non ebbe un collasso.

Il respiro si fermò

 

Non poteva che non essere lui…si certo come no!”

 

Uno strano essere con i vestiti di Shaoran ma con una maschera da facocero si voltò verso Sakura.

 

- Perché fai quella faccia? Non ti piace il mio costume?- iniziò il ragazzo – guarda che me l’ha cucito Tomoyo…- proseguì, ma vedendo la faccia sempre più sconvolta dell’amica pensò bene di continuare il suo racconto – fai quella faccia perché non sai che nell’antichità se uno la notte del 31 ottobre si veste con….- l’orecchio del giovane venne prontamente afferrato dalla ragazza mascherata da mummia che stava al suo fianco.

- Smettila subito, CAPITO???- urlò poi avvicinandosi l’orecchio, del povero Yamazaki, alla bocca.

 

Sakura guardava imbarazzata ma anche delusa l’amica Chiharu esasperata.

 

Ci aveva creduto e questo le faceva male. Aveva creduto che LUI fosse finalmente tornato.

Si sentì toccare pesantemente la spalla e si voltò.

 

Tomoyo stava ansimando praticamente accasciata sul braccio di Kinomoto.

 

- Scu…scusa…se…anf…non…anf…- cercava di dire qualcosa l’ultima arrivata ma il fiatone glielo impediva

 

Sakura guardò il breve tratto che la ragazza aveva fatto a corsa e si chiese come poteva avere qual fiatone...poi riportò lo sguardo su i capelli neri dell’amica che si era ripresa.

 

- Ehm…scusami te lo avrei dovuto dire! È che pensavo fosse un idea carina sdrammatizzare il passato con questo divertente costume!- fece lei cercando di giustificarsi mentre indicava Yamazaki.

 

La castana non aveva parole. Si sarebbe messa ad urlare, ma come si poteva rovinare il ricordo del suo Shaoran conciando Takashi in quel modo?

 

Si voltò e senza dire nulla si diresse lontano dagl’amici. Lontano da quello che fino ad un secondo prima pensava potesse diventare il paradiso.

 

 

Delle piccole figure in movimento attirarono la sua attenzione. Il corpo fu percorso da piccoli e freddi brividi.

 

- SAKURA STAI ATTENTA!- l’urlo di Tomoyo la risvegliò e cercava nuovamente di fermarla.

Non ebbe il tempo di capire o fare qualunque cosa.

Alzò la testa e vide che un pezzo del soffitto di legno (che bella casa…nd io) le stava cadendo a dosso.

 

Paralizzata. Non riusciva a muovere un muscolo.

 

Improvvisamente però si trovò sospesa per aria e vide il tonfo che fece il pezzo di soffitto caduto a terra. Aveva sfondato il pavimento (anche quello di legno e mezzo marcio…).

 

Eppure non aveva usato nessuna carta. Almeno non volontariamente.

 

Poi si rese conto di essere avvolta da due braccia che la riempivano di calore.

 

Si strinse di più a quel corpo sconosciuto e a quel punto sentì quel profumo. Lo respirò a fondo e poi sorrise.

Quello era il SUO profumo.

 

 





****

Grazie infinite a Queen Alexia e Lady Maryon per le stupende recensioni!!! un bacione e scusate se non posso dilungarmi (cosa che di solito faccio in abbondanza!!!!)

Un bacione

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Capitolo 5
*** La dura realtà ***


Capitolo 5

 

- La dura realtà -

 

 


 

Si strinse di più a quel corpo sconosciuto e a quel punto sentì quel profumo. Lo respirò a fondo e poi sorrise.

Quello era il SUO profumo.

 

Con gli occhi che le brillavano alzò lo sguardo in cerca di quello del ragazzo.

Incontrò gli stupendi occhi marroni di lui e il cuore iniziò a battere fortissimo per l’emozione.

 

Aprì la bocca ma non ne uscì alcun suono. Continuava a guardare il giovane estasiata, mentre lui la poggiava delicatamente a terra.

 

- OH- MIO- DIO!- fu l’unica cosa che riuscì finalmente a dire - Non ci posso credere! Che ci fai TU qui? – disse poi senza respirare.

 

Il ragazzo dal canto suo la guardava preoccupato dato che, vista la faccia di Sakura, si aspettava che svenisse da un momento all’altro.

 

- Non…non ci posso credere…JOEL!(scusate ma io stravedo per questo figliolo!!!madden_girl ha capito di chi parlo!)- disse prima di iniziare a saltare per aria felice - per non parlare del fatto che mi hai salvata! Ti avevo riconosciuto dal profumo! Lo sapevo, lo sapevo! AAAAAAAAAH!!!!- strillò poi prima di saltare a dosso al suo stupendissimo salvatore…

 

- Ehm…come facevi a conoscere il mio profumo? – domandò imbarazzato

- Ma che domande! L’ho letto su Top Girl e così sono andata in profumeria e l’ho comprato!- rispose in tono tranquillo come se fosse la cosa più naturale del mondo

 

durante i suoi racconti la giovane Kinomoto si sentì battere su una spalle ma ignorò quel contatto, aveva altro a cui pensare!

 

La persona che però prima le aveva toccato la spalla ora continuava a infastidirla visto che aveva iniziato a schiarirsi la voce in segno di irritazione.

 

Niente, Sakura non si girava.

 

- ORA BASTA!- le urlò una voce maschile dietro le spalle.

 

Quella voce…

 

La ragazza si voltò immediatamente e le sue iridi verdi incontrarono quelle marroni di un altro ragazzo.

 

- Shaoran! Ma che bello! Anche tu qui? – chiese tra il perplesso e il meravigliato

- Come? Non sei contenta di vedermi? Neppure dopo tutti questi anni? –

 

La giovane guardò l’altro ragazzo che le stava di fianco come a spiegare che, dopo di lui, non si sarebbe sorpresa nemmeno se si trovava il papa davanti…

 

- Cioè sono contenta! – si affrettò a dire poi in segno di giustificazione

 

Shaoran le lanciò un occhiataccia prima di afferrarla per un braccio e trascinarla fuori dall’abitazione.

 

I due si fermarono vicino alla cupoletta che faceva tanta paura alla ragazza che però ora era più impegnata a guardare interrogativa il giovane che le stava davanti.

 

- Non capisco! Perché fai così? –

 

- Ma come non lo capisci? SAKURA IO…- si bloccò di colpo.

 

Si pietrificò e con lo sguardo guardava qualcosa dietro la castana.

 

Anche lei si voltò e vide quella brutta struttura. Quando riportò gli occhi verdi sul volto del ragazzo, quest’ultimo aveva una mano sulla bocca come a bloccare le risate.

 

Sakura continuava a guardare Li sconcertata, non capiva. Era tutto così strano.

 

- Scusa ma non posso più trattenermi…AH AH AH AH AH!-

 

- Cos’hai tanto da ridere? si può sapere???? –

 

- Ma non ti ricordi? Ahahah, ci credo hai paura! Ah ah ah…-

 

Lei gli lanciò un occhiata omicida e il ragazzo si ricompose

- Ehm…scusa! Comunque se non ti ricordi…- - NO! NON MI RICORDO! E ALLORA? – lo interruppe la giovane irritatissima

- Quando ancora eravamo impegnati nella cattura delle carte di Clow tu sei salita su quella struttura. Hai perso l’equilibrio e cadendo hai battuto la testa e sei stata portata all’ospedale! Ah ah ah dovevi vedere che scena e che faccia!!- disse iniziando nuovamente a ridere

 

Sakura si massaggiò la testa al ricordo di quel lontanissimo giorno. Era vero come aveva fatto a dimenticarsene? Eppure non gli sembrava…

 

 

Qualcosa di bavoso e umido, freddo, bagnaticcio iniziò a leccare la guancia della ragazza.

 

Ma cosa c’entrava questo con quello che stava succedendo?

 

La castana si rigirò nel letto aprendo gli occhi. Si trovò il muso del piccolo Shaoran a pochi centimetri. Ecco cos’era! Il cane la stava leccando.

 

Un momento.

 

Cosa ci faceva li Shaoran? E dov’erano Joel e l’altro Shaoran, quello vero in carne ed ossa??

 

Si alzò di scatto e guardò fuori dalla finestra. Era pomeriggio tardo. Ormai il buio si stava facendo largo nel cielo rosso e qualche stella iniziava a brillare.

 

Un po’ spaesata si guardò un ultima volta intorno.

 

Cavolo…era tutto un sogno!”

 

Ora i ricordi reali si facevano spazio nella sua testa. Notò la finestra socchiusa, ecco perché aveva tutti quei brividi!

Poi si ricordò che qualche sera prima aveva visto “ The ring” e questo spiegava quella strana struttura (ma nn era un pozzo?nd voi)(lo so ma Sakura è stupida!)…qualcosa però non aveva ancora chiaro.

 

Non capiva se era solo un sogno, qualcosa frutto della sua fantasia.

 

Il rumore della chiave che girava nella toppa interruppe i suoi pensieri e il ventiduenne che entrò dalla porta rispose senza volere alla sua domanda.

- Ciao amore!- disse poi il ragazzo mentre si levava il giubbotto.

 

Si avvicinò e stampò un dolce bacio sulle lebbra di Kinomoto.

 

- Sai che ho fatto un sogno stranissimo? – cominciò lei

 

Gli occhini marroni di lui la guardarono interrogativo.

 

- Bè all’inizio c’eravamo io e Shaoran il cane, quando l’ho ricevuto e l’ho chiamato come te perché sentivo la tua mancanza.

Ho sognato di quando quella volta eravamo da Tomoyo a fare le zucche per halloween e poi abbiamo fatto la lotta con i semi, ti ricordi? – lui annuì sorridendole – e quando mi sono svegliata pensavo che eri tutto un sogno. Mi sono spaventata. –

 

- Non devi, io ora sono qui e lo sarò per sempre, Sakura –

 

Lo abbracciò di slancio. Lui ricambiò stringendola forte a se. Si aveva ragione.

 

Non si sarebbero più lasciati.

 

Ora era tranquilla. Era li con il suo Shaoran.

 

Quello in carne ed ossa.

 

Quello vero.

 

(Scusate e io di che sono? di biscotto? Nd Shaoran il cane).

 

 

Fine

 

 

 

E dopo questa fine con il commento di Shaoran il cane posso anche chiudermi in bagno e non uscirne più!

 

Prima di iniziare vorrei scusarmi con tutto il cuore x il ritardo superipermega pazzesco ma in questo periodo ho avuto un sacco da fare! Scusate!!!!

 

Spero che comunque anche se come fic fa pena almeno non vi siate addormentati davanti allo schermo…

 

In realtà volevo farla seria, qualcosa di non stupido. Ma siccome ho iniziato a degenerare come sempre ormai ho seguito la via del mio cervello che è sempre quella sbagliata! Ringrazio: Zoa, Queen Alexia, Lady Marion, fs_rm e sakuta bethovina!!! Davvero grazie! e perdonate il ritardo con cui ho risposto ma ero convinta di averlo già fatto... Io ho dei problemi seri!!! 

Se vi va, fate un salto anche alle altre mie ff, mi farebbe piacere sapere che ne pensate!! Un bacione :)

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