La fata

di Nikkina Cullen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ritorno a la Push ***
Capitolo 2: *** La donna dai capelli rossi ***
Capitolo 3: *** Ora tutto è chiaro XD ***
Capitolo 4: *** Matrimonio ed Elazar ***
Capitolo 5: *** Bella diventa vampira XD ***
Capitolo 6: *** L'autocontrollo di Bella & Reneeseme ***
Capitolo 7: *** Lupi & Reneesme XD ***
Capitolo 8: *** Leah & Irina ***
Capitolo 9: *** La fuga di Alice e la divergenza con Edward ***
Capitolo 10: *** Cullen contro Volturi ***



Capitolo 1
*** ritorno a la Push ***


Ebbene si … stavo ritornando a LA PUSH … dove non avrei rimesso piede per niente al mondo.
Mia cugina Rachel stessa si era sorpresa quando nel panico stavo finendo di preparare anche la sua valigia e non ebbe modo di sottrarsi alla mia richiesta "dobbiamo tornare a casa Rachel, lo so che ti chiedo molto ma è per il nostro bene. Ti sei sempre fidata di me: fidati anche questa volta!". Cosi dicendo lei mi seguì con i suoi preparativi della partenza. A zio Billy chiamai il pomeriggio stesso: "zio sono tua nipote. Io e Rachel abbiamo pensato di passare un po’ di tempo da te, se per te va bene?" zio esitò per qualche istante, senza farmi domande e poi rispose   " ragazze mi fa piacere riavervi qui lo sapete che potete venire quando volete e stare quanto volete" naturalmente era un si.
Partimmo la sera stessa, senza salutare nessuno dei nostri amici che ci eravamo fatte a Seattle il giorno dopo avremmo fatto un giro di chiamate per tranquillizzare tutti. Eravamo solo andate a stare un po’ di tempo con la nostra famiglia, infondo eravamo le uniche di loro che non lo facevamo da un bel po’.
Alla stazione degli autobus ci vennero a prendere Jacob e un suo "amico" Sam.
Quando li vedemmo  insieme io e Rachel restammo allibite.
Il motivo era semplice: Sam era l'ex ragazzo di nostra cugina Leah, e non si erano certo lasciati in buoni rapporti. Anzi, la cosa aveva sconvolto anche noi perché il signorino Sam si era invaghito della cugina Emily un pomeriggio che questa era passata a far visita a Leah.
Io e Rachel cercammo di consolarla in tutti i modi possibili ma non c'erano parole per quello che le era stato fatto e   quella'amicizia non ci garbava per niente.
Naturalmente Rachel, per quanto parsimoniosa, non le dava molto riverenza; io, invece, volevo saltarli addosso e staccarli pezzi di pelle fino a farlo stare veramente male. E ora era davanti a me e si comportava come uno di famiglia, insopportabile!
In macchina ci fu un silenzio imbarazzante. Osservavo mio cugino e vedevo che era cresciuto molto rispetto all'ultima volta che me lo ricordavo ma non mi acquetai affatto come fece Rachel "perché è venuto lui a prenderci con te? Quil o Embry non potevano accompagnarti? ".
Conoscevo benissimo gli amici di mio cugino e Sam non lo aveva mai menzionato tra questi.  "Quil aveva da fare con il padre, mentre, Embry è in punizione, cosi si è offerto Sam"
"ed Leah? Perché non è venuta lei dato che è venuto lui?" il lui lo dissi con tutto il disprezzo possibile che avessi cacciato da dentro di me "Leah sta aiutando Sue per la cena: Volete mangiare o no una volta arrivate a casa?" "ah!" risposi .
Tutto quadrava, ma non Sam in quella macchina con noi. Dopo un po’ ripresi ad osservare mio cugino, e rimasi sul limite che Sam capisse che la sua presenza non mi era gradita, ma non avevo nessun intenzione di litigarci, in realtà i suoi muscoli mi dicevano che con uno scontro io sarei finita a pezzi , cosi anche se mio cugino avesse avuto l'idea di mettersi a difenderlo, e lo avrebbe potuto fare visto come rispondeva alle mie domande!
"Jacob?" "Si cugina?" rispose lui scocciato, la conferma ai miei pensieri "ma quanto sei cresciuto?" la mia domanda lo spiazzò forse si aspettava un'altra offesa rivolta verso Sam a lui "Cugina è l'aria della natura …" " Sei sicuro? Non è che centrano altro? Non faresti mai un torto a zio Billy vero?" "No cugina che vai a pensare?"
Beh la presenza di Sam con lui mi faceva pensare tutto anche perché non godeva di buona reputazione alla riserva.
Tutto iniziò con la sua scomparsa di due settimane quando era ancora con Leah e iniziarono a circolare voci poco carine sul suo conto. Ma Leah non ci credeva a quelle voci, io esitai un po’ anche se non avevo mai ceduto ai pettegolezzi. Poi la lasciò e tutto cambio sull' idea che mi ero fatta di Sam.
Era passato da essere il ragazzo adorato di mia cugina ad essere un mostro ( e non sapevo quanto ero andata vicino alla mia considerazione!). Rachel si intromise nella nostra discussione "Sai Fratello mi ricordi nonno Ephran, sembri immortale come lui!" .
Il nonno . Mi rattristò sentirlo nominare. Era morto, come poteva dire una cosa del genere Rachel, ma le detti ragione anche contro ogni senso logico.  
"vero Rachel, ma il nonno è morto" "non nel mio cuore. Il suo spirito ci sorveglia dall'alto." aggiunse lei e trovai rassicurante quel pensiero. I due ragazzi si guardarono sperando che noi non ce ne accorgessimo, ma io ero una giornalista investigatrice e niente passava sotto il mio naso. Sapevano qualcosa che noi non sapevano?
"Stupide leggende Rachel, credi ancora a quelle cose?"si affretto a dire Jacob "che centrano ora le leggende?" (fallo di mio cugino) " beh lo spirito e tutte quelle cose sono solo fandonie Rachel lo sai!"
Era come qualcuno che diceva le cose senza pensarle veramente, perché? Chissà poi se il perché lo volevo sapere veramente! 
Spesso ci poniamo domande alle quale non vogliamo rispondere veramente perché la verità è già dentro di noi e non vogliamo scuoterla più di tanto. 
Fino a casa di zia Sue, l'atmosfera che regnò nell'autoveicolo fu il silenzio poi ancora una volta mi sorpresi.
"Entra pure lui dentro casa di zia?" "si, sono stati invitati pure lui ed  Emily alla cena per il vostro ritorno"
Una cosa veramente assurda. "perché?" chiesi stavolta lo volevo sapere "Emily e Leah hanno chiarito la situazione fra di loro" .
Emily si aggiungeva al nostro terzetto quando veniva a trovare Leah per un fine settimana con la sua famiglia.
Me la ricordavo silenziosa ma molto unita a Leah, alle volte sembrava come se si capissero al volo ma con Leah era semplice trattare da piccola.
Mia cugina cambiò radicalmente dopo che Sam la lasciò.
Forse, l'amicizia che le univa era prevalso su tutto, infondo, loro non avevano colpa di quello che era successo. Sam era il colpevole. Ed il terzetto mi sembrò ancora più strano una volta entrati dentro casa di zia, anzi tutti erano strani. Erano strane le cicatrici di Emily sulla faccia.
I ragazzi compresi mio cugino Seth avevano tutti le stesse proporzioni di Jacob e girava una strana aria di mistero intorno al  gruppo come in macchina quando Jacob e Sam si erano guardati quando Rachel aveva nominato nonno Ephran. I grandi discutevano normalmente di alcuni problemi della riserva. Da quando mio zio Harry era morto, zia Sue aveva preso il suo posto nel consiglio. Questo la rendeva molto meno isolata e mi faceva piacere che non stesso sola e che si prendessero cura di lei. Zio Billy a capo tavola non nascondeva la gioia ma anche il disagio di vedere ai suoi lati me e Rachel, naturalmente molte erano le domande che rivolgeva a sua figlia "a quale onore devo la vostra presenza qua?"  "beh papà quella svampita di tua nipote, non vedeva l'ora di riabbracciarti tanto che stava iniziando a fare la mia valigia al posto mio!" io sorrisi a zio Billy imbarazzata  e poi aggiunsi " ho sempre ritenuto la Push il luogo più sicuro. Nonno e mamma me lo ripetevano in continuazione."   in questo modo nessuno avrebbe contraddetto niente e io continuai "Seattle non era la città più sicura ultimamente, credo sia stata una scelta saggia venire, non lo credi zio?" "Si assolutamente si !" la conferma ai miei dubbi!
Ero responsabile quanto bastava perché la mia scappatoia non desse altri sospetti, in realtà anche io non sapevo bene il motivo per cui ero scappata da Seattle ma sapevo che dovevo andare alla riserva per essere al sicuro. "l'aria naturale vedo che non fa bene solo a te Jacob?" "hai visto? te lo avevo detto! " " allora nelle diete della palestre devono aggiungere escursioni a La Push!" tutti risero alla mia battuta, la prima risata comune della serata.
Poi chiesi a mio zio di una persona molto cara a Forks "zio, lo sceriffo Swan  come sta?" sapevo da Leah che si era occupato lui dei preparativi per il funerali di zio Harry, era molto legato alla mia famiglia. "Bene, e ti farà molto piacere sapere che anche Bella è qui con lui, da due anni vive con Chiarly" ma poi fu come se si pentì di avermelo detto " fantastico, la vado trovare un pomeriggio di questi!" e il suo pentimento fu ancora più evidente, mi sembrò che Sam lo rimproverasse con gli occhi per quello che aveva detto. Ero in ansia di rivedere Bella, cosi dopo le chiamate alle mie amiche e mi ero anche rassicurata di non farle stare in città, andai a trovare Bella, anche se mio zio sembrò molto contrario, ricordandomi lo sguardo di Sam, presi  lo stesso le chiavi della macchina di mio cugino che dormiva profondamente e andai a trovarla.
Bella riconobbe la macchina, ma fu una sorpresa per lei quando non vide Jacob ma me. Prima ancora che scendessi dalla macchina si era precipita ad aprire la porta  e venirmi incontro con le braccia aperte. La sua carnagione chiara sembro splendere di felicità nel vedermi! Io le ricambiai l'emozione che mi aveva strasmesso. Erano anni che non ci vedevamo ma il nostro legame sembrava non essere usurato con il passare del tempo. "sai credevo fosse Jacob tuo cugino." "ah ti vedi con lui?" che domanda stupida che feci: sia io che le mie cugine notavamo da piccole quanto Jacob stravedeva per Bella quando ci veniva a trovare! " dovrebbe essere il mio migliore amico sai? Anche se ultimamente …" si fermò "che ha fatto a quei bicipiti lo stupido?" "ah te ne sei accorta?" "si credo faccia uso di droga e la presenza di Uley insieme a lui mi inquieta. "
Bella non rispose.  La nostra amicizia si basava proprio su quel silenzio, ci bastava sapere che entrambe eravamo felici e punto il resto andava bene. Però quel giorno ero in vena di domande io. "c'è una bella differenza tra il caldo e il freddo non noti? Come hai fatto ad abituarti qui?" lei veniva da Phoenix una delle città più calde degli Stati Uniti "la gente è fantastica qui. Tutti mi hanno subito reso le cose più semplici." Forks doveva trattare spesso con i turisti per la Push, era una fonte di guadagno anche per loro, ma Bella era  anche la figlia dello sceriffo. Normale che l'avessero accolta bene, fosse stata anche una strega. Ma Bella era Bella, io la conoscevo e la sua anima mi aveva rapita fin da piccola e non avevamo mai messo di essere amiche. Mi sembrò che volesse dirmi molto di più, ma non poteva. "e tu come mai sei qui?" "Beh Seattle ultimamente non era  molto sicura come città cosi ho pensato di venire a trovare Billy e Jacob naturalmente anche Rachel è venuta con me." lei mi guardò sorpresa e poi Chiarly aggiunse: "ottima idea, avete fatto sicuramente felice Billy" "si sceriffo assolutamente si" risposi esattamente come aveva risposto Billy. "Tu cosa sai?" Chiarly sapeva della mia professione e per questo me lo domandò "beh sicuramente non è un serial killer come dicono in tv, troppe sono le vittime e non c'è nessun nesso tra di loro sembra di più una setta che ha bisogno di essere umani per fare i loro rinvoltati giochetti!". Avevo detto troppo? Nessuno dei due parlò. Chiarly poi aggiunse : "viaggi troppo con la fantasia tu. Resti a cena da noi?" dovetti declinare Sue mi aspettava già per la cena "No grazie Chiarly, zia non me lo perdonerebbe mai anche se non me ne farebbe una colpa." "Bella, Edward viene anche stasera?" "credo di si papà" rispose lei imbarazzata "chi è Edward?" chiesi io molto curiosa. "è il suo ragazzo" rispose Chiarly facendomi l'occhiolino, anche se io aspettavo la risposta da Bella "wow, non me lo hai detto questo! Ecco perché gli occhi a cuoricini. Credevo fossero per me" dissi fintamente dispiaciuta "anche" aggiunse lei e mi abbraccio di nuovo " me lo presenterai prima o poi?" "certo che si" ma non mi sembrò molto convinta su questo. Io mi diressi alla porta. Ebbi la stessa sensazione di Seattle, ma meno tragica, molto meno tragica e mi diressi a la Push, felice del mio pomeriggio con Bella. 
Quando ritornai, mio cugino era sveglio "Non ti dispiace se ho preso la macchina vero?" "No, dove sei andata?" un no che voleva dire si perché mio cugino era gelosissimo del suo capolavoro  "A casa di Bella dove se no?" il suo viso si fece buio " So che c'è qualcosa che non va tra voi ma non so altro … anche lei si è rattristita quando ti ha nominato credeva fossi tu per la macchina." lui però non parlava mentre cercava qualcosa da mangiare in frigo. "Bene ciao cugina ci vediamo dopo" ed uscì di casa.
Io non ci misi niente a mettere insieme tutti tasselli: Jacob stravedeva per Bella, Bella si considerava solo amica migliore di Jacob e il motivo doveva essere questo Edward. 
Il solito triangolo amoroso che porta solo a soffrire chi ne è coinvolto. Mi dispiaceva ma non volevo che questo rovinasse il mio legame con Bella. Anche se Sam non capivo che centrava in tutto questo.
Ebbi la sensazione di avere un rebus da risolvere, ma lo volevo risolvere veramente? 
Io la soluzione ce l'aveva già, ma l'avevo rimossa.
 

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Capitolo 2
*** La donna dai capelli rossi ***


Quella stessa notte mi accadde una cosa strana.
Ero nella parte del  mio letto che dividevo con Rachel. Stavo dormendo finalmente dopo tutto il casino che avevo fatto per addormentarmi per la mia irrequietudine.
Una volta addormenta, sentii penetrarmi nella pelle la paura della foresta. Fu una sensazione lacerante e io mi vestii in silenzio e andai a controllare (cosa poi?).
La foresta mi aveva chiamata ed era vero, mi portò dritto verso la fonte del problema. 
Che ci faceva una ragazza dai lunghi capelli mossi e rossi, ben vestita in una foresta? E io che ci facevo là con lei?
Lei non si accorse subito di me. Io si di lei e notai i suoi occhi rosso fuoco. Non era umana. I suoi occhi me lo dicevano, la sua pelle rocciosa e limpida me lo diceva ma allora cosa era? La stessa sensazione di Seattle mi pervase stavolta però provocandomi molta tensione. Lei si accorse di me e scappò. Lei scappa?? Non dovevo darmela a gambe io? Ma io rimasi ad osservarla, finché non sparì all'orizzonte. Dietro di me si avvicinavano dei passi a quattro zampe. Sapevo che erano Quid ed Embry, ma la loro visione mi spaventò: erano lupi.
Il colpo mi fece svenire all'istante.
Mi sveglia a casa di Sam ed Emily, come ci fossi arrivati non lo sapevo neanche io. Mi dissero che mi avevano trovato nella foresta svenuta e mi avevano portato a casa di Sam, per non far preoccupare Billy, dato l'orario.
"chi mi ha trovata?"
"Quid ed Embry"
"Che ci facevano loro nella foresta?"
"Ti stavano già cercando, Jacob era ritornato a casa e non ti aveva visto a letto cosi ha dato l'allarme!"
Erano fandonie, lo sentivo, ma avevo un gran mal di testa e tanta confusione, che finsi di credere a quella versione.
Mi riaddormentai dopo poco. Sognai di nuovo quella ragazza e poi nonno Ephran: "se hanno gli occhi chiari stringili le mani se hanno gli occhi rossi uccidili!" "chi nonno?" chiedevo io con una voce da bambina "I freddi".
Che centravano le leggende con quell'  essere visto nella foresta? 
Jacob aveva detto a Rachel che erano fandonie e pure il nonno quando ne parlava era come se sembrava parte di quelle leggende.
Mi svegliai dopo poco, c'erano tutti: Jacob, Sam, Elah, Quid, Embry, Seth più altri che non conoscevo.
Leah mi disse "hai sognato di nuovo il nonno?"
"Mi capitava spesso prima di andarmene da Seattle. Lui mi parlava ma io non lo seguivo. Era lo stesso sogno di stanotte solo che stanotte ho sentito quello che mi voleva dire."
"Cosa ti ha detto cugina?"
 "Occhi chiari stringili la mani, occhi rossi uccidili!"
"Chi?" mi guardò lei stupita.
"I freddi! Leah ma chi sono questi freddi io non lo so! Forse la tipa nella foresta era una di loro ma è scappata e non ho potuto fare niente" 
"Quale tipa ? Le ragazze non si mettono a girare nella foresta a notte fonda!"
"Io si cugina, lei si; devo dedurre che ne io e ne lei siamo ragazze?"
Ottima intuizione ma nessuno mi confermò anzi si guardarono tutti negli occhi stupidi.
"Non ricordi nient'altro?"
"Si Quid ed Embry li ho sentiti arrivare ma poi sono svenuta ed eccomi qua!".
Regnava la confusione a casa di Sam e non ero appunto l'unica ad essere confusa!
Avevo riconosciuto Quid ed Embry in forma di Lupo e loro non capivano come avessi fatto, visto che non avevo tanta confidenza con loro da riconoscerli in quella forma.
La mia testa pulsava di confusione come se ci fosse qualcosa che sarebbe esploso da un momento all'altro, tanto da non notare nemmeno mia cugina a casa di Sam. Dopo lo notai.
Il giorno dopo andai al negozio della mamma di Embry, cercavo delle risposte non da lei naturalmente.
Lei era solo una comune donna, che una sera per caso aveva trovato Embry davanti alla porta del suo negozio di souvenir, con il consenso del consiglio se ne era presa cura fin da piccolo e ora si trovava alle prese con il figlio adolescente e le sue testate notturne come diceva ad un amica che era andata a trovarla.
Dopo un po’, mi vide in difficoltà e mi chiese se avessi avuto bisogno di una mano. Io dissi gentilmente di no e subito dopo trovai quello che mi serviva: le leggende della nostra terra.
Era solo un volume turistico ma sarebbe basta per il mio scopo.
Leggendo il libricino, trovai la parola freddi e poi mi diressi verso la biblioteca di Forks in cerca di altre notizie.
Passai casualmente da casa Swan e feci visita a Chiarly. Bella non era in casa.  "Ciao Chiarly, ti dispiace se uso il computer di Bella, il mio sta avendo qualche problema di connessione alla riserva?" "No, fai pure non credo che a Bella dispiacerà" "Lo avrei chiesto a lei, se vuoi aspetto?" "No sta arrivando oggi da una visita alla madre fai pure!" "Ah ok Grazie mille".
Mi sembrò comunque una violazione di privacy ma feci attenzione a non toccare niente.
Solo il PC naturalmente.
Benché fosse lento avevo gli occhi concentrati sullo schermo, ma nella camera non c'era solo l'odore di Bella. La stessa sensazione che avevo avuto quando mi ritrovai a salutarla sul portico di casa sua prima di andare a casa di zia Sue, mi pervase in quell'istante.
Era simile alla sensazione della ragazza nella foresta ma molto più amichevole.
Una sensazione già provata prima di quelle due sere.
Ma dove? Non volevo rispondere.
Il motore di ricerca si avviò alla ricerca della mia parola "freddi" e dopo alcune pagine trovai quello che non volevo trovare: immortali. Vampiri.
Cancellai le mie ricerche dal browser, spensi il PC e mi ritrovai di corsa vicino alla porta, salutando Chiarly che non fece in tempo a dirmi che Bella sarebbe arrivata a momenti a casa.
Io ero già con un piede dentro la Push, dove mi avrebbero protetta o ero io che dovevo proteggere loro, dato la filastrocca!
 
 

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Capitolo 3
*** Ora tutto è chiaro XD ***


 Rachel  mi tolse ogni dubbio.
Avevo la testa piene di cose. Tante cose. Sembrava una matassa che non volevo sbrigliare.
Uno l' intrinseco rapporto tra Bella, Jacob e questo Edward che ancora non conoscevo.
Due la strana creatura della foresta, se fosse stata vampira si sarebbe nutrita di me, dato che ero mortale e portatore di sangue, cosa aveva indotto a farla scappare?
Tre Quid ed Embry che avevo riconosciuto in forma di lupo.
Quattro la filastrocca del nonno che finalmente mi aveva ricordato nel sogno.
Io sapevo che erano tutte cose collegate ma come?
Rachel mi vide pensierosa " cugina sei sicura che sia ancora un bene che stiamo qua, guarda come ti sei ridotta! ".
"Rachel è solo lo stress accumulato a Seattle che sta svampando  non ti preoccupare ok?"
"Non mi sembra che stia svampando, anzi sta degenerando da come ti vedo io"
"è solo un impressione sbagliata."
"bah cosa ti turba comunque se ti va di parlarne?"
"ti ricordi la filastrocca del nonno Rachel?"
"si, quella sui freddi? Occhi chiari stringili le mani. Occhi  scuri scappa a gambe elevate."
La guarda torva, io non me la ricordavo cosi e non era la prima volta che mi stupivo di questo
Mi ricordai che già una volta io e Rachel avevamo discusso di questa cosa, fu come un flash back. Era una riunione di famiglia dopo la morte del nonno e noi stavamo ricordando la sua filastrocca in modo allegro. Io e Jacob sapevamo che gli occhi rossi dovevamo ucciderli mentre Rachel doveva scappare da loro.
Eravamo in maggioranza numerica io e mio cugino quindi avemmo ragione.
Zio Billy rientrò subito dopo la nostra chiacchierata.  A sua volta ci chiese di cosa stavamo discutendo.
"Perché il nonno ha raccontato la filastrocca in due modi diversi a me, a Jacob e a Rachel? "
Zio Billy non rispose, non seppe risponde.
Forse per quanto riguardava  i suoi figli si, ma per quanto riguardava me no.
Io ero un vicolo cieco. Non aveva risposte da darsi o non se le voleva dare.
Ero abituata a vedere Jacob sparire la sera, per andare chissà dove con Sam e la sua combriccola, ma un fine settimana sparì totalmente. Zio Billy non se ne preoccupava più di tanto, anzi lui era uscito a pesca con Chiarly e Rachel e io stavamo ancora a letto come è giusto il sabato mattina.
Ma io ero inquieta come la prima sera a la Push.
Cosi mi alzai, mi lavai, mi vestii silenziosamente per non svegliare anche Rachel e uscii.
Mi lasciavo trasportare dalla foresta e mi ritrovai in una radura.
Li vidi tutto. Ma non sapevo cosa fare.
Tutt'ad un tratto vidi di nuovo quella ragazza che lottava con un suo simile. Era di nuovo lei il problema?
Non so come feci ma riuscii con la forza del pensiero a fare una cosa che a me stessa mi turbò tantissimo.
La pianta collaborò con me. Riuscii a intrappolare il suo piede in modo che non potesse muoversi e per il ragazzo fu poi facile fare quello che fece. Vidi Bella lì, ma non avevo il coraggio di andare da lei. Sentivo che tutto era finito.
Poco dopo sentii Seth ed Edward ritornare da un'altra parte con altri brandelli di corpo umano, la scena mi toccò lo stomaco.
Quando tornai a casa, Rachel era uscita " sono andata alla spiaggia" diceva un messaggio sul tavolo.
Sentii degli ululati pazzeschi provenire dalla foresta.
Era uscita con quell'inferno nella foresta?
Billy e Chiarly rientrarono subito dopo di me. Salutai Chiarly con affetto e poi Billy. Chiesi come era andata la pesca  e tutto il resto. Anche Chiarly aveva sentito gli ululati strazianti, ma zio Billy non ci dette conferma.
Io ero già sconvolta di mio.
Subito dopo tutti erano a casa mia.
Sam, Leah, Seth, Quid, Embry e il resto che conoscevo poco. Jacob era brutalmente ferito.
"Ma come è successo?"
"Con la moto, è scivolato e si è rotto il lato destro." disse Sam a Chiarly.
Io non ci credevo. E perché mia cugina si dava delle colpe?
Mi sentivo impotente, non potevo aiutare Jacob.
" Ma perché lo avete portato qui bisogna andare in ospedale!"
"No" mi dissero insieme Billy e Sam. Poi Sam aggiunse " il dottor Cullen sta venendo qua ed è uno dei migliori medici che abbiamo in città!"
Non aveva senso mi ripetevo io.
Chiarly fu ancora più sorpreso di me: "Carlisle sta venendo qua?".
Carlisle. Carlisle. Carlisle. Un nome che non mi era nuovo. Ma perché?
"si, Chiarly."
Poi  fu tutto un flash.
L'Italia. I Volturi. Elazar. Carlisle.
La parte che avevo rimosso di me.
Elazar mi aveva trovato come essere speciale e mi aveva portato dai Volturi come suo compito, ma parlando con Carlisle se ne era pentito e Carlisle mi aveva riportato sana e salva da mio nonno.
Il motivo per cui gli avevano permesso il patto era  che avevano scoperto che io ero un essere a cui non doveva essere fatto del male per nessuna ragione al mondo. Ero una fata per metà umana.
Già io ero una fata.
E l'avevo rimosso, perché mia madre era morta per questo, per proteggermi dai Volturi.
Quando lo vidi, tutto mi fu chiaro. Il rimosso venne a galla e io ruppi anche un bicchiere per questo.
Sapevo tutto su chi era lì in quel momento.
Chiarly era l'unico essere umano intero.
Billy e quelli della riserva presenti erano lupi.
Carlisle ed Edward erano vampiri.
Sapevo da quale parte schierarmi nella radura, perché Edward mi ricordava Carlisle in un subconscio che volevo rimuovere, che avevo rimosso. Erano vampiri buoni al contrario della loro avversario e dell'amico che Seth aveva ucciso.
Chiarly si sentii a disagio in mezzo a tutto questo e se ne andò anche sotto direttive di Billy.
Io invece ero sotto shock seduta al tavolo della cucina.
Sam mi trovò perché chiese una cosa che serviva a Carline.
"Sam ricordo tutto ora" dissi
"Cosa?"
"So il motivo per cui ho riconosciuto Quid ed Embry da lupo! So perché mi trovavo nella foresta. So perché quella vampira è scappata da me. So tutto Sam"
Sam mi guardò torvo e come se fossi impazzita, cercando di non dar peso alle mie parole "Non è il momento di dire queste cose non credi? Jacob ha bisogno di noi."
"Jacob non è caduto da un moto! C'era uno scontro nella foresta Sam. Io c'ero. Io ho aiutato Edward ad intrappolare quella vampira! Seth mi ha sentito, credeva che era uno di voi ed era scocciato ma poi ha visto me. Seth digli che è vero!"
Seth sorpreso confermò tutto.
Anche Edward.
Aveva sentito i miei pensieri ma non sapeva chi ero e perché fossi la ma quando lo avevo aiutato a disfarsi di Victoria non ne aveva dato peso più di tanto. Lo avevo aiutato. Non sapeva come e perché la mia mente fosse cosi forte e al tempo stesso oscura.
" Avevo  rimosso tutto Edward,  ecco perché!"
"Conosci mio padre?"
"Lui mi ha salvato dai Volturi!"
Allora Carline uscì dalla stanza di mio cugino e confermò tutto davanti a zio Billy.
"la natura a volte ci stupisce anche in positivo!" confermò Carlisle.
"io sono la natura, Carlisle"
"Si"
Non ci credevo ancora eppure era tutto nella mia mente chiara  e leggibile.
"Victoria mi ha riconosciuto nella foresta! E io poi ho riconosciuto Quid ed Embry, ma quando ho visto che non erano come me li aspettavo sono svenuta".
"Si, ti sei buttata a capo fitto su Victoria e poi svenuta vedendo noi.  Avresti dovuto fare il contrario lo sai!"
"io dovevo uccidere Victoria, Embry"
"Noi la dovevamo uccidere non tu."
"Sam il vostro potere è parte del mio potere, ecco perché Seth mi ha scambiato per uno di voi!".
Carlisle non faceva altro che dare ragione alle mie parole.
 
 
 
 
 
 
 
 
  

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Capitolo 4
*** Matrimonio ed Elazar ***


Caro diario,
Ora ricordo tutto.
È come se pezzi di puzzle. prima vaganti separatamente, ora si fossero decisi a stare insieme fra di loro. Passato e presente avessero trovato il loro filo di Arianna, interrotto per anni dal minotauro che non gli permetteva di stare unito.
Ho una singola spiegazione a tutto questo. Volevo essere solo umana.
Il mio essere umana è più forte dell'essere fata perché vivo sulla Terra che è il pianeta degli uomini. Il mio essere fata è stato facilmente occultato dalla mia mente umana, in un trionfo che mi ha permesso di essere donna e basta e di seguire le abitudine del mio essere umano molto di più rispetto alla mia natura immortale.
Da immortale ero sempre bambina, non crescevo mai o crescevo in modo molto più rallentato rispetto agli essere umani. Una volta rimossa la mia metà naturale ho iniziato a crescere come una qualsiasi donna della mia specie. Difficile da credere, ma è vero, quello che dicono i turisti, quando vengono a La Push: è una terra magica. Io faccio parte della magia di questa terra. Io sono la magia di questa terra perché è grazie ai miei avi se La Push è una terra protetta dalla magia.
Difficile da credere, quasi impossibile. Ogni volta che mi soffermò a pensare, nuovi tasselli si aggiungono al mio passato, come se ritornassero al loro posto, dove io non volevo che stavano. Il motivo è semplice. Scatenante è stata la scomparsa di mia madre. Sapevo di esserne la causa, cosi ho rimosso proprio la causa principale. Lo shock, nella mia mente da bambina, ha fatto tutto. I bambini riescono più facilmente a reprimere qualcosa che non riescono a sopportare.
Ho passato un pomeriggio a casa del dottor Cullen. Mi ha spiegato tutto quello che sapeva su di me.
Bella era con loro, naturalmente. Ora anche lei sa chi sono. Lei era là anche per merito mio, anche se Edward non ha molto gradito la parte della filastrocca che diceva di uccidere gli occhi rossi, ma non aveva avuto paura di Edward perché agli occhi chiari si dovevano stringere la mani. Lei l'aveva saputo da me la filastrocca. Fu un po’ più chiaro ad Edward perché Bella non avesse avuto cosi paura di lui da scappare all'istante una volta saputa la verità sulla sua natura.
Non capivo cosa avesse da ringraziarmi, dato che l'amore aveva fatto tutto, non io.
Vedevo io suoi occhi e vedevo quelli di Bella. Si appartenevano l'uno all'altro. Pensai allora a mio cugino e capii quanto questo lo facesse soffrire perché anche il suo cuore apparteneva a Bella, ma non era corrisposto come voleva lui.
Carlisle mi trattava come se fossi sua figlia ed Esme, la sua compagna lo seguiva con gli stessi gesti amorevoli di cui solo lei pensavo potesse essere capace, solo una madre amorevole come lei. Poi conobbi anche gli altri figli di Carline: Emmett, Rosalie, Jasper e Alice.
Non ci misi molto ad affezionarmi ad Alice ed Emmett, mentre, Rosalie e Jasper erano molto più freddi.
Avevo la facoltà di poter usufruire dei loro poteri, anche se inizialmente non me ne rendevo conto e solo con gli individui con cui avevo preso confidenza. Edward ed Alice potevano rispettivamente leggere i pensieri  di tutti e vedere il futuro di una singola persona. Alice non mi vedeva come il branco dei lupi, ma io vedevo loro e gli altri. Jasper aveva il potere di trasmettere e  sentire emozioni ma dato la mia poca confidenza con lui non mi permisi di chiedere se potevo usufruirne. Mi  dispiacque, avrei aiutato sicuramente Jacob a stare calmo davanti all'invito di matrimonio di Bella ed Edward.
Mio cugino non la prese molto bene e sparì per molto tempo.
Credo che un biglietto di Edward lo fece scattare ancora di più, ma io non chiesi era già molto complicata la situazione per i fatti loro e io non avevo voglia di stare nei fatti, ma ci stavo.
Dai margini osservavo la situazione e tutto era collegato da fili incomprensibili che coinvolgeva anche chi si trovava  intorno a loro: la famiglia Cullen e il branco di Sam.
Quando Jacob se ne andò la situazione si fece ancora più tesa in riserva.
 Rachel era a conoscenza di tutto perché aveva avuto l'imprinting con Paul.
La cosa era buona perché non dovevamo nasconderle niente, ma Paul era il più insopportabile dei lupetti in circolazione ciò non avrebbe fatto felice neanche Jacob al suo rientro, se mai fosse ritornato.
Tutti di noi erano stati invitati al matrimonio, ma di noi solo io e Seth volevamo presenziare veramente. Seth aveva stretto un buon legame con Edward dopo la scorsa  estate e io ero amica di Bella e della famiglia Cullen anche se a Sam non andava a genio, ma a me non poteva comandarmi come faceva con Seth e cosi decidemmo di andarci al matrimonio, accompagnati però da zio Billy e zia Sue. Era questa la condizione.
Andai a casa Cullen e confermai la presenza di quattro di noi.
Alice non si stupì, ma sperava che questo non significasse una specie di rottura per noi con loro. Io sperai di no, sarebbe stata una cosa stupida ed ingiusta.
Alice aveva la forza di farsi volere bene anche solo parlandole una sola volta.
Era Alice nient'altro. Quando arrivai a casa Cullen il pomeriggio del chiarimento, lei non aveva visto me arrivare e si era innervosita, io credevo di esserli antipatica ma poi Edward risolse la situazione, che non ero io il problema ma il suo potere e me lo confermò lei stessa quello stesso pomeriggio. Ma io ero particolare disse Carlisle, un istinto della natura ed era per questo che Alice non mi vedeva nelle sue visioni come i lupi, era un arma a nostro vantaggio contro chi voleva farci del male, anche se non era il caso di Alice.
La natura non poteva essere anticipata.
Non avevo solo quell'autodifesa. A casa Cullen mi accorsi che la mia pelle era diventata dura come la loro. Questo fu uno dei motivi per cui Aro non era riuscito a trasformarmi perché la mia pelle non si fece penetrare dai suoi denti. Oltre che essere sacro era impossibile farmi male.
Nel frattempo che arrivai alla riserva la mia pelle era olivastra come al solito, questo fu un bene, perché forse gli abitanti del piccolo villaggio si sarebbero spaventati nel vedermi cosi.
Andai da Emily, con tutto ciò che aveva saputo ormai le ostinazioni verso Sam erano sparite, nemmeno lui era colpevole, a parte quando voleva decidere della mia vita come faceva con il branco, non lo sopportavo.
Spiegai a Sam quello che era successo per tranquillizzarlo sulle mie visite a casa Cullen, e lui ne fu scosso, ma era una buona autodifesa, dovette ammetterlo.
Il matrimonio di Bella ed Edward fu il più bello al quale avessi mai partecipato.
Uno l'organizzazione di Alice era stata impeccabile.
Due l'amore di Edward e Bella fu la ricetta principale per un'ottima riuscita dell'avvenimento.
Tre dopo tanto tempo rividi Elazar che aveva ancora qualche rimorso nei  miei confronti, ma oramai era acqua passata, anche se avrei voluto farli tante domande ma nemmeno lui sapeva dove fosse mia madre e perché mi avesse lasciato senza custodia, quando mi trovò ero già sola.
Fu l'unica cosa che riuscii a tirarli fuori anche perché zio Billy non voleva che stavo spesso in compagnia dei vampiri. La mia pelle cambiò, anche in quell'occasione anche se cercavo il più possibile di stare insieme a Seth. Meno male che Chiarly era troppo occupato a fare il padre della sposa per notarlo.
La sposa era stupenda. Bella era semplicemente stupenda. Non ebbi altre parole. Non riuscivo nemmeno a trovare le giuste parole per descriverla. Mi complimentai con il comitato di organizzazione dando l'idea che forse l'avrebbero potuto prendere come un impresa di lavoro, se non fossero stati loro.
Peccato.
Anche il tramonto del sole era stato impeccabile e quindi la scelta dell'orario, gli umani invitati dalla parte di Bella non si sarebbero accorti della vera natura dei Cullen e dei loro amici.
Io ero tranquilla, perché sia la famiglia di Carline e sia la famiglia di Elazar erano vegetariani, come si definivano loro, quindi rispettavano la natura umana molto più degli stessi umani ma questi erano miei pensieri sui vari fatti di cronaca che avvenivano nella città.
Qualcosa però scosse gli sposi. Gli vidi arrivare dagli alberi dietro la casa dei Cullen e Seth si allontanò poco prima che loro rientrassero per non tornare più. Billy sapeva che Jacob sarebbe venuto a salutare Bella, o almeno lo sperava. Jacob era stato il motivo del malumore di Bella che fingeva che tutto andasse bene ma il suo sguardo si posò su di me come per chiedermi scusa per una colpa che non aveva commesso nei miei riguardi.
Billy voleva andar via prima che tutto finisse e io acconsentii a malavoglia dato che volevo ancora parlare con Elazar, ma era ansioso per Jacob e quindi dovetti cedere ed abbandonare prima la festa. Salutai la famiglia Cullen e i genitori di Bella, Alice ne sembrò dispiaciuta, ma capiva le motivazioni.  Ci saremmo sentite per ulteriori informazioni.
Dopo poco lasciai zio Billy a casa di Sam e io andai a casa a cambiarmi prima di ritornarci. A casa trovai Paul e Rachel impegnati per i fatti loro visto che dovevano avere la casa libera per un bel po’, ma il ritorno di Jacob aveva stravolto anche i loro piani per la serata. Paul non lo nascose per niente. Quando andammo tutti e tre a casa di Sam, mi fece piacere lo sguardo torvo di mio zio a Paul. Era comunque sua figlia.
Finimmo la serata nel cercare di tranquillizzare Jacob. Io fui la più efficace. Avevo conosciuto Jasper meglio e riuscii a calmare mio cugino quanto potevo.
"mi stai calmando?" mi disse a metà tra curioso e infuriato di una furia che non riusciva a scatenare perché io tranquillizzavo i suoi pensieri.
"cugino non sai quante altre cose posso fare!"
 il discorso sembrò distrarlo ma non dovevo nominare i vampiri se no peggioravo la situazione cosi dissi le cose scoperte affiliate al branco.
"posso leggervi anche io nei pensieri quando siete lupi e anche quando non lo siete"
Resto scioccato da queste rivelazioni.
"come?"
"beh sono tutte cose che già sapevo fare devo solo ingranarle di nuovo cugino"
"se lo vuoi cugina nessuno ti obbliga ad essere quello che non vuoi."
"Jacob la storia funziona come per voi, non posso essere quella che non sono. Anzi abbiamo anche scoperto che il vostro potere viene dal mio. I miei avi hanno permesso che vi fosse dato il potere dello spirito guerriero per difendere le vostre terre. "
"perché sei umana per metà?"
"io sono stata concepita da un mago e da una donna mortale"
"ah"
" mio padre si invaghì della figlia di Ephran e il nonno gli e la concesse per una notte, non si sapeva però che sarei comunque nata io e che l'utero della donna era disposto anche ad accogliere cromosomi maschili di un'altra specie. Erano compatibili al 100%. Questo ha permesso la riproduzione. Ti ricorda qualcosa Jacob?"
"L'imprinting"
 "esatto cugino"
"Carl … ops mi dispiace Jacob"
"no tranquilla"
Ecco avevo fatto un discorso per non farlo pensare inutilmente, avevo nominato Carlisle e tutto era sfumato.
"hai parlato con quel tipo strano, chi è?" mi chiese zio Billy
"Elazar, è un vampiro che sposa l'ideologia di Carline, ma questo l'avrai notato anche tu zio"
"Si"
"Io ho notato le figlie, erano di una bellezza inumana"
"Seth, ma non erano umane che diavolo dici?" Quil aveva risposto pesantemente a Seth che aggiunse " quello che ho visto ho detto"
 "l'amicizia con Cullen ti fa male Seth"
"Comunque lui mi ha trovato da sola e in un momento non molto felice della sua vita mi ha portato ai Volturi ma poi se ne è pentito perché aveva notato le loro intenzioni bellicose nei miei riguardi e con Carlisle sono riusciti a riportarmi al nonno. Se il nonno ha accettato il patto con Carlisle è per me perché riconobbe Carlisle con gli altri e sapeva quello che aveva fatto con me sapeva che non doveva aver timore della parola di Carlisle. Io sono stata la colpa delle vostre disgrazie."
"NO non dirlo nemmeno nipote lo sai che non è cosi. Sarebbe successo ugualmente anche senza la tua presenza." rispose mio zio volendomi quasi annullare quel pensiero.
Non credevo alle parole dello zio, anche se molti nella stanza erano d’accordo con lui. Ma fu un bene che fu contrariato alla mia affermazione anche se era la verità.
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Bella diventa vampira XD ***


Era qualcosa di assurdo ma vero, era tutto dentro di me finalmente.
Non più solo qualche flash back che ritornava e che io facilmente buttavo di nuovo giù nel nulla come tutti gli altri.
Sapevo che era un bene aver ricordato tutto, anche se il dolore era ritornato insieme a tutto.
Quel dolore che aveva permesso di reprimere tutto, era là, insieme alla verità.
E capii perché da piccola volli rimuovere tutto quanto e ci riuscii.
Lo avevo detto a casa di Sam, mi consideravo colpevole della morte della mamma o della vita che gli altri facevano. Ero colpevole della rottura della storia di mia cugina. Ero colpevole del dolore di mio cugino. Ero colpevole delle punizioni di Embry. Ero colpevole della storia d'amore di Rachel.
Ero anche colpevole del patto tra Carlisle e il nonno.
Iniziò tutto da lì. Non mi davo pace per quanto dolore avevo provocato nella vita degli altri.
Anche se loro mi continuavano a ripete che io non ero l'elemento principale di tutto quello, ma io mi sentivo tale.
Se i miei genitori non si fossero uniti quella notte, io non sarei mai nata e cosi nemmeno tutto ciò che io ho provocato sarebbe successo. Ma il potere era venuto prima che io nascessi mi fece notare Sam e di questo gli e ne detti atto, quindi non ero io la colpevole principale. Del potere no, ma del patto si.
Era li che cominciò tutto. Sam aveva un'altra teoria. Ma è più facile dare una colpa a chi ti  è già nemico che ad un amico.
Sam sapeva chi erano i suoi nemici: i Vampiri e il resto non contava per lui.
Io continuavo a dirli che però doveva suddividere le esistenze e di non fare di tutta l'erba un fascio. Ad esempio i Cullen non uccidevano le persone che loro dovevano proteggere quindi non erano loro nemici anche se facevano parte della categoria.
"grazie al patto non lo sono, ma che succederà quando morderanno un essere umano?"
"Bella è consenziente quindi non vale per il patto."
" Non ci clausole che indicano questo e Jacob questo non lo concepisce."
"Vero, ma tu sei l'alfa e puoi fare qualcosa per impedirli una catastrofe inutile"
" io farò del mio meglio ma non ti prometto niente"
"fai sempre del tuo meglio Sam"
Era la frase che dicevo quando volevo che fosse fatta una cosa che io volevo.
Sam lo sapeva, e ne sorrideva. Spesso aggiungeva che non era adulandolo che giungevo al mio scopo. Quella volta non disse niente, forse voleva ammettere che avevo ragione ma il suo orgoglio verso i suoi nemici  gli e lo impediva. Comunque mi dette sostegno e io che lo stavo imparando a conoscere, la consideravo una cosa buona e giusta.
Dopo quella discussione ci furono dei cambiamenti nell'ambiente che ci circondava.
Jacob era sempre teso, aspettava quella chiamata da Chiarly in cui poneva fine alla vita del suo amore.
La versione ufficiale diceva che erano in viaggio di nozze. Erano partiti la sera del matrimonio, ma io sapevo che Edward non aveva ancora nessuna intenzione di trasformare Bella. Anche per lui era meglio che restasse umana. Ma Bella volevo quanto prima passare le soglie dell'immortalità per la differenza di età con Edward.
Da quello che sapevo io ne avevano discusso molte volte e ciò che fermava Edward era anche il patto con i lupi. Quindi probabilmente sarebbe ritornata ancora viva dal viaggio di nozze, se aveva intenzione di salutare Chiarly come si deve.
A mio cugino però il mio ragionamento non lo convinse.
La conferma avvenne con una chiamata di Chiarly, non diceva che Bella era morta, ma stava male poiché aveva contratto una malattia tipica delle zone in cui era andata per il viaggio di nozze, molto pericolosa. Non poteva essere visitata da nessuno e lo avrebbe detto il dottore quando si sarebbe potuto andare a trovarla.
Chiarly era turbato e aveva chiamato a Billy perché non sapeva cosa fare e Billy lo aveva in un certo senso tranquillizzato a suo modo. Billy andò subito a casa di Sue e riferì tutto a Seth e agli altri, Seth andò a cercare Sam. Il resto fu tutto troppo lento per noi. 
Jacob era convinto di quello che stava per succedere ma Sam mi aveva dato ragione e non avrebbe attaccato i Cullen perché Bella era stata consenziente alla trasformazione. Jacob però non aveva retto al comando di Sam ed era andato a casa Cullen.
La sorpresa avvenne quando Jacob ritornò.
Paul ci venne ad avvisare che Jacob era vivo ma Bella non era malata era incinta. Quindi? Cosa sarebbe successo dopo?
Sam voleva eliminare quel problema per la nostra tribù.
Sapevo che i neonati erano stati un problema persino per i Volturi. Non potevo nasconderlo. Ma se non fosse stata solo un vampiro?
Io ero metà fata e metà umana.
Non fui l'unica a voler avvisare Carlisle. Paul era ritornato da Sam dopo averci dato le notizie su Jacob e noi non sapevamo più niente di quello che era successo dopo.
Jacob e Seth si erano allontanati dal branco volontariamente, era come se si fossero scissi e gli altri non aveva più loro notizie.
Paul ci disse che avevano fatto i bastardi ( Paul aveva un idea molto diversa dalla mia sui Cullen), loro volevano attaccarli di sorpresa ma i poppanti erano andati ad avvisarli, quindi non aveva potuto fare niente quella notte e non avevano più il fattore sorpresa dalla loro parte. E non potevano di certo attaccare dei loro fratelli.
La mia sorpresa fu quando Leah non fu nella sua stanza ma si era unita a Seth e Jacob, non aveva li stessi motivi di suo fratello e di suo cugino, lei scappava da Sam.
Io non potevo muovermi. Sarei stata costretta a scegliere da che parte stare e vedevo quanto fossi importante per il branco e per Sam. Decisi di non allontanarmi per il momento, onde evitare spiacevoli fraintendimenti.
Sam era arrabbiato con il gruppo di Jacob lo avevano messo anche in difficoltà numerica e non poteva più fare niente fino al loro rientro. Giocò anche sporco, ma i tre non rientrarono con loro.
La scissione del branco aveva provocato anche la divisione delle menti  tra i due branchi.
Furono giorni difficili per tutti.
Jacob fu avvistato scappare con una macchina probabilmente quella di Edward. Probabilmente Bella stava per partorire.
Non mi sembrava il caso di intingere ancora nella pozza della disgrazia dato che ero fiera dei miei cugini e della loro posizione.  Il mio silenzio però fu capito.
"Tu sei con loro vero?"
"Sam io sono metà umana e metà fata e non sono pericolosa per il mio genere. Non si sa cosa Bella stia partorendo quindi direi che possiamo aspettare che il fatto accada cosi non uccidereste nemmeno Bella. Sai che Jacob ha promesso di difenderla fino al suo ultimo respiro, lui sta solo mantenendo quella promessa."
"Come puoi dire queste cose. La cosa è sicuramente un vampiro senza controllo, come quelli che abbiamo distrutto la scorsa estate!"
"Conosco i Cullen e li conosci anche tu, credi mai che metterebbe in pericolo la nostra esistenza? Faranno di tutto per non far accadere niente di grave."
" mai fidarsi dei vampiri!"
Mi innervosii a quelle ultime parole, ma fui presa da un dolore al petto lacerante. Cosa mi stava succedendo?
Sentivo Edward parlare, ma non a me a Bella. Ero in contatto con lei mentre si stava trasformando!
La sua natura umana stava morendo cosi io in lei. Fu un attimo molto duro per me. Cercavo di gridare ma non ci riuscivo. Cercavo di emettere suoni ma non usciva niente dalla mia bocca. Nella mia realtà non vedevo niente di  quello che mi succedeva. Non vedevo Emily e Rachel preoccupate intorno a me. Non vedevo gli altri dubbiosi e ansiosi per la mia reazione. Jacob ci tolse tutti i dubbi. Arrivò un ora dopo la mia agonia e voleva parlare con Sam.
"Jacob cosa sta succedendo?"
"Sono appena arrivato Sam, cosa vuoi che ne sappia io?"
Mi venne vicino e mi prese il capo nella sua mano. La conosceva bene quella espressione.
"Bella!"
"Jacob"
"lei lo voleva. Lei voleva trasformarsi!"
Quelle parole mi fecero distaccare dalla parte umana di Bella e cosi ripresi coscienza subito dopo. Ma non ricordavo niente. Gli altri mi dissero cosa mi era successo.
 Avevo sentito il dolore di Bella per Jacob, per Edward e per la figlia che le avevano tolto appena nata.
Avevo sentito il dolore umano che lei stava lasciando per diventare una vampira.
Le parole di Jacob mi svegliarono da quell'incubo per la mia natura. Un cuore che smette di battere. Una vita che si spegne. La mia natura non lo sopportava e cosi la mia reazione era stata di essere in simbiosi con lei in quel momento per me terribile. Terribile anche per lei.
Io quindi ero stata in sintonia con la mia natura nel corpo di Bella che stava scomparendo.
Una sconfitta per il mio essere fata.
Ecco il dolore che volevo rimuovere.
Quel dolore che mi aveva fatto stare tanto male da voler rimuovere la mia metà fatata.
Ma chi me lo avevo provocato la prima volta?
Chi mi fece provare cosi tanto dolore da voler reprimere tutto?
Ancora domande alle quali non volevo rispondere.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** L'autocontrollo di Bella & Reneeseme ***


Era un dolore troppo forte che io sapevo di aver già provato con la stessa intensità.
Sapevo che quello che mi era successo era collegato alla mia natura. Io ero la natura.
Tutto era successo perché io ero collegata alla natura in Bella. La mia natura che non ero riuscita a proteggerla dalla trasformazione. 
Era troppo forte il legame che mi univa con Bella fin da quando eravamo piccole. Questo mi aveva portato a capire molte cose che in altro modo non avrei dovuto capire. Durante il nostro primo incontro, una volta tornata a La Push, io sapevo che Bella aveva delle preoccupazioni e non era serena per niente. Sentivo la presenza di Edward ma non come Edward, sentivo la presenza di un vampiro nella sua vita. Io devo difendere le persone da chi può farli del male. Ma sapevo che Edward non le avrebbe fatto niente di male. In realtà sentivo che Victoria le avrebbe voluto fare del male, infatti, la notte nel bosco non fu una cosa che mi doveva sorprendere. Victoria era il nemico della mia amica e io nel mio subconscio sapevo di doverla proteggere. Sapevo che qualcosa che mi era dentro era in pericolo. Bella era in pericolo.
E io ho aiutato a salvarla. Quando invece lei si è trasformata, io ho sentito il dolore della mia natura che non è riuscita a sconfiggere il veleno che la stava invadendo. È stato terribile. Ma so che ai lupi il veleno uccide, quindi anche a me doveva fare lo stesso effetto.
Ma io sono per metà umana. Cosa farebbe dentro di me?
Non volevo pensarci a ciò che mi era successo mi faceva stare male solo il pensiero di sentire tutto di nuovo, tra l'altro non potevo nemmeno andare da Carlisle perché sapevo che Bella era ancora una neonata da controllare e io non sarei stata di aiuto a loro, visto che ero un bersaglio trasportatore di sangue umano.
Le cose tra i due branchi si erano tranquillizzate. A quanto pare Jacob aveva avuto l'imprinting con la figlia di Bella, Reneesme  e questo voleva dire che non poteva essere attaccata dal branco ma difesa come ogni compagna dei lupi. Questa era stata una cosa fantastica, niente guerra ma solo pace. Non dentro di me che cercavo di capire.
Quil ed Embry potevano quindi passare del tempo a casa Cullen con il loro amico e non avrebbe influenzato negativamente le loro posizioni nel branco.
Era un bene per loro dato che avevano sofferto molto la separazione da Jacob.
Un pomeriggio andai a casa di Emily. Jacob e i suoi amici erano già la per quanto non sopportava stare lontano dalla piccola.
"hey ragazzi come mai qua?"
"Carlisle vuole parlare con te dato che gli ho riferito quello che ti è successo durante la trasformazione di Bella e io ti voglio far conoscere Reneesme, anzi, sono Alice ed Esme che non vedono l'ora di fartela vedere."
"Ma Bella?"
"Bella sta benone, beh  è sempre una succhiasangue ma ha un autocontrollo strabiliante."
"Poi ci siamo noi a proteggerti, ma non penso che Bella ti farebbe del male ha chiesto di te anche lei"
Sam si intromise " ragazzi è rischioso non possiamo basare tutto su supposizioni, non possiamo correre questi rischi."
"Sam è riuscita a frenare il suo istinto da neonata davanti a dei cacciatori nel bosco e non erano suo conoscenti, figuriamoci con le persone a cui vuole bene!" intervenne Jacob "poi Carlisle vuole visitare lei e vedere come sta, non è andata da un medico dopo l'accaduto e lui è l'unico che potrebbe capire cosa sia successo. Non può lasciare Bella e la piccola da sole quindi deve andare lei da Carline. Tranquillo ci siamo noi e gli altri Cullen non permetteranno che accada niente di male lo sai! Fidati di noi!"
Non avevo bisogno del permesso di Sam "io ci vado anche se tu non sei d’accordo e poi ha ragione Jacob mi serve la visita di Carlisle!"
Era una scusa la visita di Carlisle. Io sapevo di non averne affatto bisogno ma volevo andare da Bella e vedere lei come stava. Detto questo andammo a casa Cullen, io Jacob Embry e Quil che cercavano di tranquillizzarmi sul mio incontro con Bella.
"Sai non è come te la ricordi è cambiata specialmente gli occhi sono cambiati quindi non ti spaventare sono rossi, ma è normale per i neonati scompariranno quando il suo sangue si mischierà con quello animale quindi stai tranquilla!"
"Jacob ho capito non blaterare per favore ho bisogno di concentramento anche io!"
"Cosa?"
"Ricordi la filastrocca? Bella non è da uccidere e devo cercare di non farlo!"
"Non penso lo farai!"
"Speriamo …  non dovete difendere solo me ma anche Bella, è un incontro particolare questo lo sai!"
" si lo so, per questo ci siamo tutti. Ti staremo accanto in forma umana poi nel caso ... "
"Non deve accadere quel caso!"
"Si si lo so …"
"Scusa sto cercando di dirlo a me stessa"
"Ok, comunque non vedo l 'ora che vedi Reneesme è una bambina stupenda"
"Bambina?"
"Si è metà umana e metà vampira"
"e tu come hai fatto ad avere l'imprinting?"
"Non lo so, forse è forte abbastanza per un alfa e per far crescere tanti piccoli alfa! Siamo compatibili su quel punto visto, anche genetico perché Alice non la riesce a vedere come non vede noi."
"No! Povera Alice un'altra esistenza che non vede!"
"Già è frustrante per lei!"
La comprensione che Jacob provava per Alice mi fece stare meglio. Era il sintomo che le  cose erano cambiate e i rapporti si erano uniti di più. Certo non era difficile voler bene ad Alice.
Arrivammo a casa Cullen e quella struttura bianca immacolata mi dava di nuovo, anche se non era la prima la volta che ci andavo. Ma era la prima volta che ci avrei trovato Bella trasformata.
Tutti erano nella sala principale. Come aveva detto Jacob. Entrammo dentro sincronizzati. Sentii le zampe di Leah e Seth che circondavano la casa. Infatti mi voltai alla veranda e li salutai.
"Tranquilli ragazzi!"
Salutai Carlisle.
"Ho saputo quello che ti è successo. Mi dispiace enormemente."
"Tranquillo Carlisle; Jacob è stato pronto a farlo finire subito!"
"SI lo so. L'ho ringraziato per questo non è bello per noi la trasformazione figuriamoci per qualcun altro!"
"Carlisle non hai nessuna colpa e io non ho bisogno di un medico!"
"Questo lo vedremo, seguitemi!"
"Devono salire anche loro? Non è meglio che vengano Alice ed Esme?"
"ok, chiedo a loro se possono!"
"Grazie!"
"Cugina ci hanno fatto il bagnetto  quando eravamo piccoli e ti vergogni di farti vedere mezza nuda da me?"
"Appunto Jacob quando eravamo piccoli, ora siamo grandicelli no?"
"Io sono d’accordo con lei meglio una presenza femminile!"
Aggiunse Embry imbarazzato, Quil non mi dava mai una sua opinione era ancora scosso da quando da piccoli lo trasformai in un rospo.
Edward si mise a ridere al ricordo di Quil.
"è un cosa seria! Potevo rimanerci rospo se non fosse stato per Ephran!"
Edward disse "al massimo saresti stato un rospo lupo!"
"Si si divertente! Ridi pure tu!"
Era molto suscettibile sul quel ricordo!
Emmett stava iniziando a marciaci dentro anche lui quando lo bloccai
" Emmett la mano!"
"Quale mano?"
"Appunto!"
"Dai ti prego non dico niente!"
"Ok!" e gli rifeci comparire la mano fu il primo Grazie di Quil.
Anche se Rosalie si infurio parecchio a quel gesto. " Hey Biondina ti farei sparire il cervello , ma le Bionde non hanno un cervello!" "Jacob!" "Tranquilla cugina è il rapporto mio e suo! Tu è la prima volta che lo vedi!"
Avevo sentito tutti anche Alice ed Esme che mi avrebbero assistita insieme a Carlisle ma non avevo ancora sentito Bella se ne stava in un angolo e forse aveva paura anche lei del nostro incontro. Ma mi sporsi dalla parte della colonna che ci separava e la vidi per la prima volta vampira. L'immortalità le stava veramente bene.   La sua pelle già bianca, era diventata di un bianco roccia. I suoi occhi color cioccolato erano diventati rossi e mi morsi le labbra ricordando le parole di Jacob, sarebbero diventati presto come quelli di Carlisle.  Lei era diventata più luminosa anche i suoi capelli erano di un marrone più chiaro rispetto al colore che mi ricordavo. Ma il mio cuore la riconobbe comunque. Era Bella. Quasi contemporaneamente ci abbracciamo come due vecchie amiche che non si vedevano da tempo, come il nostro  primo incontro a casa di Chiarly. Il suo abbraccio fu molto forte.
"Bella non vorrei che Carlisle mi fasciasse la spalla! Poi chi se lo sente Sam!"
"Scusami non mi rendo ancora conto di essere cosi forte! Che bello vederti!"
"anche per me è bello! Ti trovo in forma sai?"
"E beh si!"
"Non dovresti fare fuoco e fiamme contro gli essere umani?"
"Ehm credo sia il mio potere, l'autocontrollo!"
"Fantastico, sai vuol dire che non deve passare un anno prima di rivederci di nuovo!"
"si lo so, questo è veramente Bello! So da Jacob che mi ha sentito durante la trasformazione volevo chiederti scusa ..."
" di cosa? Non ti preoccupare era una tua scelta. E ora stai bene e sei felice quindi il resto non importa! Ho bisogno solo di accertamenti per vedere cosa è successo dentro di me ma io sto bene è solo una precauzione inutile a mio dire"alzai il tono di voce a precauzione inutile in modo che mi potesse sentire anche Carlisle già nello studio "Grazie ti voglio bene amica!" e mi riabbraccio di nuovo "anche io ma attenta alla mia spalla! O mi ci vorrà davvero un medico" "Si si tranquilla"questa volta ci stette veramente attenta. Sorprendente. La piccola ancora non l'avevo vista, purtroppo Carline aveva fretta di visitarmi. Salii sullo studio ma ora potevano anche non esserci Alice ed Esme.
Mentre Carlisle mi visitava parlammo di Bella e del suo sorprendente modo di agire da neovampira.
"Credimi se non l'avessi visto con i miei occhi non ci avrei mai creduto! Ma lei mi infonde la stessa tranquillità che mi infondi tu Carline e premettendo che tu hai secoli di esperienza in questo. Forse è tutto come la prendi inizialmente Carlisle, non è un suo potere ma solo il modo di vita in cui lei è entrata che è stato subito favorevole al suo modo di comportarsi. Lei da subito è entrata nel mondo dei vegetariani  quindi questo facilita il suo autocontrollo. "
"Può essere una teoria valida e non ti nascondo che ci ho pensato anche io!"
"Si, credo sia proprio questo Carlisle! Ha un altro potere ancora ignoto oppure no!"
"Che vuoi dire?"
"Bella è sempre stata molto riservata tanto che Edward non è mai riuscito a leggerli la mente e a quanto vedo nemmeno ora ci riesce perché non ci riesco nemmeno io!"
"Quindi?"
"Non lo so ma centra qualcosa con la riservatezza ne sono convinta"
"Dalle lastre non risulta niente di grave!" "Lo sapevo Carline!"
"Si ma lo dovevamo fare!"
"Ma non centrava niente con la mia umanità! Io l'avevo detto"
"ok, puoi andare"
"Grazie lo stesso dottore"
"Prego è un piacere"
Alice non vedeva l'ora che finivo cosi poteva riportarmi dagli altri e vedere la piccola finalmente.
Ero ansiosa anche io, infondo volevo fare la conoscenza con la mia futura cugina. Anche lei aveva chiesto chi fossi a Jacob "si piccola è speciale come te, ma tu lo sei di più!". Da Carlisle sapevo che aveva acquisito il potere inverso di Edward cioè mentre Edward leggeva i pensieri degli altri, lei trasmetteva i suoi pensieri con un tocco a chi voleva dire qualcosa. Non si sapeva che dono avesse preso da Bella ma forse il potere di poter trasmettere i suoi pensieri era proprio l'opposto di quello che faceva Bella, non facendo uscire i suoi pensieri.
Alice era già arrivata giù avvisando gli altri del mio arrivo, posizionando vicino a Jasper.
Carline ed Esme mi erano alle spalle. Lei era cullata dalle braccia di mio cugino che la rivolgevano verso di me "Reneesme ti presento mia cugina!"
Mi resi conto in quel momento che io l'avevo già vista attraverso Bella, avevo sentito la sua pelle calda e i suoi occhi cioccolato con i capelli del colore di Bella e i lineamenti di Edward che le caratterizzavano il viso. Era lei. Lo stupore mi spiazzò. Tesi le mie braccia involontariamente per prenderla come voleva fare Bella dopo il parto e lei allo stesso modo volle essere presa in braccio da me, lasciando le braccia di mio cugino e sporgendosi verso di me.
Fu qualcosa di unico, cullarla. Lei non perse tempo e mi fece vedere la presentazione che gli altri le avevano fatto su di me "Si piccola è esatto, siamo umane entrambe ma tu sei una splendida vampira e io sono una fata."
Era curiosa, voleva sapere molto su di me
"Ehm mio padre non era vampiro come il tuo, ma un mago." mi chiese il perché "sinceramente non lo so e spero di capirlo un giorno per potertelo dire".
La sua anima mi rapì letteralmente e non mi sarei mai stancata di averla tra le mie braccia. Vidi che anche gli altri furono commossi dal nostro incontro come lo ero io.
Era un altro specie di suo potere, incantare le persone che le erano accanto?
Gli altri non smettevano di fissarla, rapiti come me dalla sua presenza.
E io mi sentivo come quando Carlisle mi aveva visitato. Mi sentivo onorata di essere visitata da Carlinsl. Mi sentivo Grata di aver fatto quell'incontro.
Ero contenta di aver conosciuto la famiglia Cullen. Cosi come ero grata che mi fosse ritornata quella parte di  memoria che faceva parte di me. Reneesme aveva la potenza di farti sentire speciale come lei quando la tenevi in braccio. E io e lei eravamo unite da qualcosa di molto speciale.
Non era il filo che lega madre e figlia, quello era strettamente legato a Bella, ma sentivo che c'era altro che ci rendeva molto vicine.
Reneesme mi faceva dimenticare quel dolore che non riuscivo a sopportare.
Non mi accorsi di cosa succedeva intorno a me.
Non mi accorsi degli occhi che guardavano.
Non mi accorsi dei cuori che palpitavano come il nostro ad unisono.
Era una nuova esistenza da proteggere. Ma non era solo quello che ci univa.
 
 
 
    
 
 
 

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Capitolo 7
*** Lupi & Reneesme XD ***


Raccontarlo ad Emily fu ancora più esaltate. Ero estasiata e il mio viso corrugato dai continui e dolorosi pensieri dell'ultimo periodo, era disteso. Io mi sentivo meglio come se quella parte di me che mi faceva male fosse stata cancellata, lasciando solo ricordi belli alle mie spalle.
Emily se ne accorse: "Hey ti dovevano far conoscere prima quella bambina se ti ha fatto questo piacevole effetto!"
"Vero Emily a pensarci hai ragione. Dovevi vedere gli altri intorno a lei. Tutti felici e sereni."
"E' un bell'evento la nascita di un essere umano specialmente per chi non ne può avere e questo probabilmente che la rende cosi unica agli occhi dei Cullen"
"Non è solo quello Emily. Lei è speciale sono convinta che farebbe capitolare anche uno duro come Sam. Ha qualcosa che ti ipnotizza a lei e ti fa stare veramente bene. Il suo battito di cuore sembra la cura ad ogni male che tu hai nel cuore. Jacob è quello in cui si nota di più. Sai come stava prima delle trasformazione di Bella e ora è ritornato di nuovo sereno come se non avesse mai provato dolore."
"È un bene per Jacob questo, ma non penso che farebbe breccia nel cuore di Sam, lui ancora non lo digerisce questo rapporto pacifico con il Cullen"
"Io invece credo di si e la dovresti conoscere anche tu. Infondo è per merito suo se ora siete in buoni rapporti con i Cullen!"
"Cercherò di convincere Sam ma non so se ci riuscirò."
"Su cosa mi devi convincere?"
I ragazzi erano tornati dal loro di giro di perlustrazione della zona. Sam andò a salutare Emily come sempre, mentre il resto si sedette al tavolo con me.
"Lei crede che tu debba vedere Reneesme!"gli rispose Emily
Sam mi guardò torvo "stai male?"
"No anzi il dottore ha detto che non risulta niente di strano dalle mie lastre dopo quello che è successo!"
"Bene allora hai preso una botta forte e nessuno se ne è accorto!"disse Sam ironico
Io alzai gli occhi al cielo mentre gli altri sorridevo, era strano Sam che faceva battute di questo genere, di regola era Jacob era il maestro in questo,  ma rispose Emily a quella affermazione "Non è una cattiva idea secondo me""Avete battuto la testa insieme in nostra assenza!"io ed Emily ci guardammo innervosite "Sai che a noi donne i bambini ci piacciono e tu non mi lasceresti mai andare a casa Cullen da sola, quindi mi puoi almeno accompagnare?" mi sorprese la presa di posizione di Emily, ma era l'unico modo per far decidere Sam a vedere la piccola "Stai superando il maestro in questo Emily" che ero io naturalmente, mettere Sam alle strette era una particolarità che lo sapesse fare anche Emily mi stupì. Aveva osservato bene la ragazza, me.
"State superando il limite!"
"Voglio conoscere la figlia di una mia amica,  è normale, perché ti ricordo che Bella è anche una mia amica!"
Sorrisi a Sam, ero una cattiva influenza per Emily probabilmente. Io ero abituata a parlare cosi con lui, ma sentire la sua compagna che lo faceva mi mise in imbarazzo.
"Ok andiamo a conoscere la piccola di Jacob!"
Io ed Emily ci guardammo soddisfatte della nostra piccola vittoria.
Emily si andò a preparare.
Quid ed Embry andarono ad avvisare Jacob e la famiglia Cullen della nostra visita, sorpresi come tutti della novità.
La novità era che Emily era riuscita a fare cambiare idea a Sam e pochi ci riuscivano solo il consiglio ci riusciva, io stessa  lo ignoravo solamente per fare di testa mia.
Per me era la seconda la volta che avrei visto Reneesme e non vedevo l'ora. Accelerai con la macchina prima che Sam potesse cambiare idea e farci ritornare indietro. "Ti ha morso un vampiro? Vacci piano per favore c'è Emily dietro!"
Lui metteva sempre al primo posto Emily. Era la sua bambina, la sua ragazza e la sua donna e benché mi desse fastidio quell'atteggiamento perché io ero particolare dal quel punto di vista, credevo che ogni uomo dovesse trattare la sua donna come Sam trattava Emily o come Jared trattava Kim o come Paul trattava Rachel. Lo ammisi anche se con un po’ di nausea, perché  non mi piaceva Paul e nemmeno mi piaceva per mia cugina ma la trattava meglio di una rosa senza farla mai appassire e questo gli e lo dovevo riconoscere.
Decelerai un po’ e dopo poco arrivammo a casa Cullen.
Di nuovo tutti insieme come il pomeriggio prima ma non per me questa volta.
I loro visi erano sorpresi come quelli dei lupi quando io ed Emily eravamo riuscite a convincere Sam. "Veramente ha fatto tutto lei."  Puntualizzai con Edward che trattenne il sorriso per non sembrare inopportuno dato l'espressione seria di Sam.
Mi sentii bloccata sulla soglia dal nervosismo di Sam. Emily era tranquilla ma non procedeva senza di lui.
Jasper sussultò  perché probabilmente senti il dolore di Leah mentre Emily tranquillizzava Sam prendendoli la mano. Cercò di tranquillizzarla ma lei si girò su stessa e non vide più niente.
Solo io ed Edward ce ne accorgemmo.
Seth era  l'unico piacevolmente colpito dalla situazione. Vedere Sam ed Emily lì era un grosso progresso verso una duratura amicizia tra le due famiglie alle quali lui teneva particolarmente.
Gli altri erano ancora sconcertati sul da farsi. Un passo falso non ci voleva proprio, avrebbe rovinato tutto.
Jacob e Carlisle si avvicinarono ad accoglierci come fanno i padroni di casa.
Esme seguì i gesti di Carlisle ed Emily la ringraziò in modo educato.
Alice mi venne incontro salutandomi come al suo solito lasciando momentaneamente Jasper e poi dette il benvenuto alla coppia al mio fianco, come aveva fatto chi l'aveva preceduta.
Emily si unì ad Embry e Quid mentre Carlisle e Sam parlarono del più del meno. Naturalmente Carlisle lo ringraziava per aver cambiato idea sull'attacco e che comunque erano valide le sue scelte e lui avrebbe agito come Sam se sarebbe stato al suo posto. Non aveva rancore da quel punto visto e Sam si tranquillizzò, forse il problema del suo nervosismo era stato proprio quello.
Jacob allora fece conoscere Reneesme ad Emily, dopo che la piccola salutò me con molta gioia.
Sam era ritornato al fianco della sua ragazza in quel momento e io aspetto che i suoi occhi si illuminarono, ma era troppo da aspettarsi da Sam. Emily si commosse come successe alle ragazze che avevano visto per la prima volta Reneesme, complimentandosi con Bella ed Edward in continuazione. Sam non si commosse ma rimase comunque colpito dalla visione della piccola e dalla gioia che aveva provocato in Emily. Io e Jacob ci guardammo soddisfatti della prova completamente riuscita.
Reneesme aveva stregato anche loro, anche Sam come avevo detto io, ovviamente.
Già Chiarly, zio Billy e zia Sue avevano conosciuto la piccola e tutti la pensavano come me e Jacob. Solo Sam era contrario, perché non l'aveva ancora conosciuta.
I suoi occhi tradirò lo sguardo duro che voleva far passare, infatti non appena vide Emily felice di tenerla in braccio, si illuminarono.
"Che pesce lesso!" pensai non pensando che Edward era in ascolto e si sarebbe trattenuto a stento dalle risate della mia affermazione.
La serata fu più rilassante. Lo scoglio duro era stata superato.
Io mi trattenni a parlare con Alice, Jasper Bella ed Edward. Emily parlava con Esme inseparabili dai loro compagni mentre Sam dialogava con i suoi e gli altri Cullen. Jacob stava dove stava Reneesme.
Emily osservava Jacob e poi guardava me, piacevolmente colpita. Anche Sam si era tranquillizzato di più.
Rosalie era sempre lei. Stava seduta sul divano affianco ad Emmett e non dialogava con nessuno, fingendo di essere interessata a vedere la tv  e levando ogni tanto lo sguardo per controllore Reneesme, mentre lui si univa alla discussione con gli altri di tanto in tanto.
Emmett era ancora grato come gli altri Cullen della mano che i lupi gli avevano dato con Victoria e gli altri neovampiri, quindi, erano molto cordiali con loro e se ne avessero avuto bisogno erano pronti a ricambiare il favore.
Quando Sam aveva deciso di attaccarli, i Cullen sapevano quanto forti erano i lupi e dato che le cose si erano sistemate in meglio era un bene averli ancora al loro fianco come amici e non come nemici.
Quella serata passata tutti insiemi fu la conferma di una nuova alleanza come aveva sperato Seth.
La serata terminò quando la piccola si accoccolò sul divano e quindi Bella ed Edward la portarono a casa loro e noi ce ne andammo seguendo il loro esempio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Leah & Irina ***


Il giorno dopo, la serata trascorsa con i Cullen fu al centro delle conversazioni della giornata.
Prima di andare da Carlisle passai da Emily.
"Ieri mi hai veramente stupito Emily!"
"E cosa avrei fatto di tanto stupefacente? " rispose lei.
"Beh hai fatto cambiare idea a Sam, cosa molto rara, non ci riesco nemmeno io!"
"Ho solo detto quello che pensavo. Sam sa che sono una persona molto saggia e si fida molto del mio giudizio. Poi volevo che si scrollasse di dosso i sensi di colpa verso i Cullen per le intenzioni poco carine che ha avuto settimane fa. Per lui era ancora un peso che teneva dentro e l'unica cosa che lo potesse far star meglio era parlare con loro. Lui si sente in colpa per molte cose ma alcune le può risolvere quindi è un piacere per me alleviare le sue colpe e le sue pene."
"Sam si sente ancora in colpa per Leah?"
"Si"
"Mi dispiace, lei non rende nemmeno le cose facili."
"Già, ma lei soffre ancora come lui. E io non ci posso fare niente ne  per la mia migliore amica ne per il mio ragazzo. Si risolverà questa situazione solo quando Leah non soffrirà più ma non so se avvera presto. E il fatto che lei faccia parte del branco non aiuta nessuno, nemmeno i ragazzi, ma è cosi e lei ora sa la verità e credo sia la cosa più giusta per lei sapere il perché è successo tutto questo."
Sam aveva ragione su Emily, era molto saggia per avere la sua età. La situazione in cui era l'aveva fatta crescere molto.
Si sentiva impotente però verso il dolore che provocava quella situazione. Ma lei non poteva farci niente e non ne era responsabile. Lo spirito aveva combinato tutto solo perché Leah era destinata ad essere come Sam e non poteva essere la sua compagna di vita ma la sua compagna di branco come una sorella.
E scoppia il dolore quando il lato umano non combacia con quello dello spirito.
Speravo che prima poi anche per Leah arrivasse quello che era arrivato a Jacob.
Infatti Reneesme per Jacob è stata la soluzione alla fine del  suo dolore ed era questo che doveva succedere a Leah, ma sarebbe successo?
Una volta mia cugina era considerata una bella ragazza, una delle più belle a la Push ma dopo la storia con Sam finita male, nessuno osava avvicinarsi a lei e lei non si faceva certo avvicinare dagli altri.
Da essere la ragazza solare che conoscevo era diventata scontrosa ed era peggiorata dopo la morta del padre.
Quando scoprì una verità che non poteva condividere con nessuna delle sue migliori amiche, perché non dovevamo sapere, Emily le è stata molto vicina in questo periodo anche perché lei era l'unica che sapeva tutto e con cui ne poteva parlare con lei, ma come puoi stare vicino ad una persona quando sai che sei una causa involontaria del tuo malessere interiore?
Leah era una donna lupo.
Quando sei una donna lupo la situazione cambia e anche la situazione dal punto di vista sessuale cambia enormemente. Per quanto Sam era innamorato di Leah, questo non ha permesso l'imprinting tra di loro, ma chi è abbastanza forte per Leah se era valida la teoria dello zio e cioè che il partner doveva essere abbastanza forte per far nascere lupi, chi lo sarebbe stato per lei? A Jacob era arrivata una umana vampira tanto forte da rispondere a questi requisiti. E per lei, chi sarebbe stato cosi forte per lei?
Quanto avrei voluto rispondere a queste domande tanto da rendere soprattutto felice mia cugina, ma non potevo al momento e questo mi faceva male.
Mi recai a casa Cullen.
L'atmosfera era molto allegra.
Tutti erano felici della serata trascorsa la sera prima e mi aspettavano per commentarla anche con me.
"Reneesme ha il dono di farsi volere bene anche da Sam!"
"E' il nostro portafortuna questo angelo!"
Eravamo tutti d’accordo!
Jasper aveva qualcosa da dirmi, ma non lo faceva e mi incuriosivo. Edward non mi faceva usare il suo potere perché l'avrei facilmente scoperto.
Ma cosa aveva scoperto da non volermi dire niente?
Esme ci interrupe nel nostro dialogo di sguardi incrociati tra me Edward e Jasper.
Infatti, Jasper me lo voleva dire ma Edward era contrario a questo.
"Mi dispiace per Leah è l'unica ancora ostile nei nostri confronti! Non so proprio come comportarmi con quella ragazza!"
In quel momento sentivo le stesse parole di Sue quando scoprirono che anche Leah era un lupo come Seth e come Jacob.
Sue ebbe molti problemi all'inizio della trasformazione con Leah e spesso zio Billy la aiutava nella situazione ma non erano facili le cose dato che nemmeno mia cugina le rendeva tali.
"Esme mia cugina è in una situazione molto complicata la può salvare solo quello che ha salvato Jacob ma non so quando e come arriverà per lei e questo mi fa male anche a me. Vederla cosi non è piacevole. Io la conosco da quando era piccola mia cugina e non era di certo la Leah che conoscete voi e mi dispiace perché se solo desse la possibilità alla gente di conoscerla per quello che è veramente le cose sarebbe diverse soprattutto  per lei.  Ma l'arroganza e l'acidità è una risposta a ciò che ha subito ed è l'unico modo che ha per buttare via il suo dolore!"
Edward era d’accordo con me.
Ma non mi voleva far vedere quello che mi nascondeva.
Esme sembrò mortificata e ingiustamente colpevole.
"Non è colpa tua sarebbe successo con o senza voi e comunque con vostri simili. E io credo che a parte il clan di Denali, non credo ci siano simili vostri più sicuri di voi. "
"Grazie mille cara, sei sempre molto gentile con noi!"
"Sono dalla parte giusta Esme, e voi lo siete"
"Mi mancherai molto lo sai?"
Con un gesto materno come una carezza, la mano di Esme scivolò sul mio viso e io l'abbracciai a mia volta con gli occhi lucidi.
Era forte la mia unione con i Cullen anche se sapevo che per un po’ sarei stata lontana da loro e questo mi dispiaceva. Infatti, stavano preparando un viaggio nelle terre del sud per scoprire qualcosa sul futuro della piccola di casa. Ma era per il bene di Reneesme e questo mi  acquietava un po’ la lontananza, perché avrei fatto qualsiasi cosa per la bambina come tutti loro.
La nostra discussione fu interrotta dall'improvvisa chiamata di Bella ad Edward.
Quando il gruppo di Edward, Bella, Carlisle, Jacob e Reneesme tornò ci spiegarono la situazione.
Irina una delle sorelle del clan di Denali era tornata per far pace con la famiglia Cullen.
Ma aveva visto la bambina con un lupo mannaro e questo aveva riaperto le ferite nel suo cuore.
Mi spiegarono che tempo fa il clan di Victoria era formato anche da James e Laurent. James voleva attaccare Bella per sfidare Edward ma fu ucciso da Edward.
Cosi Victoria aveva promesso vendetta verso Edward, uccidendo la sua compagna come lui aveva fatto con il suo compagno.
Laurent inizialmente si era tirato fuori dalla faccenda, stringendo rapporto familiari con il Clan di Tanya e le sue sorelle ma non sapevano che Irina si fosse affezionata in modo particolare al vampiro.
Laurent aveva ripreso però i rapporti con Victoria ed era venuto a Forks per vedere se Bella era ancora sotto la protezione dei Cullen, sorprendendo Bella in una radura da sola in un periodo particolare per Edward e Bella. La stava per uccidere, ma intervennero Sam e il suo branco distruggendo Laurent e cercando di eliminare Victoria.
Quando ebbero a che fare con i neonati e Victoria, i Cullen chiesero aiuto alla famiglia di Denali, che non gli appoggiò proprio per la loro amicizia con il branco spiegandone il motivo.
In seguito, si sono pentiti del loro gesto. E infatti con le nozze di Bella ed Edward hanno avuto modo di scusarsi anche se Irina non era d’accordo con la riavvicinata, non partecipando al matrimonio.
Alice aveva visto nelle sue previsioni il riavvicinamento anche di Irina. Ma vedendo Jacob lupo giocare con la piccola il rancore si era riacceso in lei e le aveva fatto cambiare idea.
Carlisle chiamò subito Elazar cercando di spiegare l'accaduto e quest'ultimo ne fu demoralizzato. Carlisle si scusò accusandosi che forse avrebbe dovuto fare più attenzione per i sentimenti di Irina, ma non ci fu rancore da parte delle due parti anzi il clan amico si impegnava a cercare di fare il possibile per risolvere la situazione.
Dopo due giorni, però Alice ebbe un'altra visione: i Volturi avevano decisi di giustiziare i Cullen.
Perché?
I Volturi spiegò Alice avevano già intenzione di farlo ma volevano una giustificazione valida per farlo sotto gli occhi degli altri vampiri che credevano nel loro senso di giustizia.
Ma chi aveva dato loro la giustificazione valida?
Alice cercò la risposta e la trovò subito: Irina.
Carlisle non sembrò sorpreso di questo e anzi disse: "Il senso di giustizia ha prevalso sull'amicizia!"
"Di cosa vi ha ritenuto colpevoli Carline?" chiesi sorpresa io.
"Di aver creato un neonato!"
"Ma Reneesme non è una neonata!"
"Noi lo sappiamo ma lei e i Volturi no."
Bella sarebbe andata comunque dai Volturi per dare la prova della sua trasformazione ma sapevano anche che Aro amava i soggetti originali come Reneesme e dato che i suoi pensieri erano gli unici oscuri ad Aro voleva andarci da sola per proteggere sua figlia.
Ma Irina li aveva preceduti credendo la piccola una neo vampira.
Carlisle spiegò a me e a Bella le motivazioni di Irina.
"I neovampiri sono un tasto dolente per i vampiri specie per chi vuole proteggere il segreto sulla nostra specie acutamente." Iniziando il suo racconto.
"Nel sud specialmente le faide erano all'ordine del giorno e si scopri che c'era un modo molto veloce per distruggere gli altri clan e conquistare le terre. La soluzione era un esercito di neovampiri.
Vampiri giovani e indomabili pronti ad uccidere per possedere più territori.
La guerra fu fermata dai Volturi prima che generasse in un conflitto indomabile.
Da quel momento fu emanata la legge che chiunque si trovava in possesso di neovampiri sarebbe stato eliminato insieme al suo clan.
Non si sa per quale motivo ma la mamma di Tanya, Kate e Irina ne aveva creato uno ad insaputa delle figlie.
Quando i Volturi, non si sa come, lo vennero a sapere stavano per uccidere tutto il clan ma la madre fece capire ad Aro che le sue figlie erano ignare dell'accaduto e Aro le salvò uccidendo però la madre e il suo piccolo davanti agli occhi delle ragazze.
Fu un duro colpo per loro e accrebbe il loro senso di giustizia per questa legge.
Irina quando ha visto Reneesme ha pensato che fosse un neovampiro proprio come quello che aveva fatto uccidere sua madre e ha ritenuto giusto andarlo a riferire ai Volturi."
Nella voce di Carlisle non c'era rancore nei confronti di Irina mentre spiegava ciò che lei aveva fatto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** La fuga di Alice e la divergenza con Edward ***


I Cullen non osavano guardarsi negli occhi. La loro fine stava giungendo? No mi dicevo io dentro.
Non so se era ottimismo o voglia di fare qualcosa, ma avrei fatto di tutto perché i Cullen non perissero cosi ingiustamente.
Cosa fare? Non lo sapevano nemmeno loro.
Io me ne andai dalla casa. E quasi piangevo a singhiozzo per la notizia terribile appresa. Io potevo fermare tutto ma non sapevo ancora come. Non avevo mai ucciso un vampiro prima di allora ma se loro avessero voluto una mano io ci sarei stata con loro fino alla morte, perché sapevo che avevano   ragione ed Aro doveva solo ascoltarli per vedere anche lui dove era la verità.
Ebbero una grande idea. Chiamare più testimoni possibili ad osservare Reneesme in quel mese che rimaneva loro, che ci rimaneva.
Avvisai subito Sam raccontando quello che mi aveva riferito Carlisle e andò a parlare con Jacob che confermò e dette l'appoggio del branco dalla parte dei Cullen.
"E' un errore credere che Reneesme sia quella che non è, l'ho fatto anche io qualche settimana fa e ora non voglio che si ripeta, dobbiamo proteggerla in quanto umana e compagna di Jacob."
"Ben detto Sam.  È successo qualcosa?"
"Alice e il suo ragazzo sono scappati ieri sera."
"Cosa?"
"Ci hanno chiesto il permesso per attraversare il confine e noi gli e lo abbiamo dato ma dopo non sono più tornati e mi ha lasciato un bigliettino per Bella. Mi dispiace non dovevo farla passare."
"No Sam tranquillo sta facendo la cosa giusto."
"Scappare e abbandonare la sua famiglia non mi sembra la cosa giusta"
"Non sta scappando io lo so, non sarebbe da Alice scappare. Sta cercando qualcosa o qualcuno ed è partita prima degli altri. Ma non sta scappando!"
" A me sembra che se l'è data alla gambe e pure di fretta!"
"Sarà una brutta impressione, o sarà già tornata anzi vado a vedere!"
"Jacob mi avrebbe avvisato se fosse ritornata!"
"Ok vado a vedere lo stesso."
Non sapevo che c'era un patto tra Sam e Carlisle: tenermi lontana dai Volturi.
Andai a casa Cullen, mentre Carlisle, Esme, Emmett e Rosalie erano in partenza per trovare testimoni.
Alice e Jasper non erano ritornati. La famiglia era ancora più sconfortata dalla perdita.
"Lo sai?" mi disse Jacob
"Me lo ha detto Sam. Ma non credo sia scappata!"
"E allora come la chiameresti tu questa fuga, gita fuori corso? In un momento del genere non si lascia la famiglia!"
"Forse stanno aiutando a modo loro la famiglia Jacob, tu non lo sai!"
Gli altri non risposero anche a loro sembra un abbandono in piena regola.
Chi partì salutò noi e prese la strada dell'uscita.
Carlisle si risolve ad Edward: "Vi raccomando qui avrete il lavoro più importante da fare!"
Cosi dicendo se ne andarono.
Edward si girò verso di me: "Non è un bene che ti trovino qua.  Già sarà difficile spiegare la presenza di Jacob e se trovano pure te ci rendi difficile tutto. Capisci?"
"No io voglio solo darvi una mano!"
"Appunto se ti chiedo di stare alla riserva ci dai una mano! Ricordati che è per Reneesme."
"Che amici sono se si fanno condizionare dalle amicizie che frequenti?"
Jacob sorrise, lui aveva detto la stessa cosa per convincere Edward a non farlo stare lontano da Reneesme.
"Con te è particolare, alcuni di loro anzi la maggior parte di loro non sono vegetariani e sai cosa vuol dire questo."
"Si lo so per il bene della piccola posso chiudere un occhio su questo!"
"No, non te lo possiamo chiedere è il tuo lavoro qui già chiederemo a chi rimane di non cibarsi dalle nostre parti!"
"Ottima idea la foresta e Forks è al sicuro e poi avrebbe cacciato cmq da qualche altra parte!"
"Tu non dovresti parlare cosi, ricordati chi sei!"
"Edward …."
"No"
Fu impossibile convincere Edward che non si era mai rivolto a me con quei toni. Perché lo faceva?
"Ok starò a la Push in questo periodo, piccola mi mancherai tanto ma qui a quanto pare posso provocare solo problemi!"  dissi prima rivolgendomi verso Reneesme e poi verso Edward e me ne andai via.
Sull'uscio però mi venne un idea!
"Elazar sa che sto qui!"
"No nemmeno con loro!"
"Uffa ok … "non sapevo come concludere  "Buona continuazione e in bocca a lupo Bella e Jacob"
"Attenta alla mia auto!" aggiunse Jacob, comprendendo il mio stato d'animo.
Estromisi volontariamente il nome di Edward. Non capivo perché lo faceva ma mi innervosiva.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Cullen contro Volturi ***


 Non vedevo l'ora.
Non vedevo il motivo per non presentarmi.
Certo sarebbero stati incavolati  con me per un bel po’ e non solo lui ma potevo veramente fare la differenza.
Ero fuori, l'aria mi chiama a se. Il prato mi chiama a se.
Non potevo più aspettare.
In un attimo mi volatilizzai. Bene, ora mi avrebbero anche sentito.
Certo avrei dovuto resistere, non mi piaceva trasformarmi in una di loro ma sarebbe successo, era la mia autodifesa nei loro riguardi. Era l'aria a portarmi da loro, il loro odore naturale, un pensiero mi trapasso erano tanti, molto di più rispetto  a ciò che mi aspettavo, poiché mi trasformai molto velocemente. La mia pelle divenne roccia in un attimo di secondo non appena mi fossi direzionata verso di loro.
Un motivo in più per essere dalla parte giusta.
Come ogni disguido era nato da una incomprensione e io non volevo che finisse male per i miei per una ingiustizia.
Volevo proteggerli.
Solo a me la guardia nemica avrebbe dato ascolto.
Sapevo l'influenza che provocavo nello sguardo del loro capo e sapevo che questo poteva solo essere un mio vantaggio.
Le altre probabilmente si erano già accorte della mia assenza.
Ma me lo si leggeva negli occhi che avrei disobbedito agli ordini datemi, io non potevo eseguire gli ordini. Io ero l'ordine della natura. Era illogico proteggere me quando io avrei dovuto proteggere loro. Loro erano il mio ordine e io dovevo assicurarmi che rimanessero tale. Difficile trattenermi, naturalmente.
Ma in metà avevano ragione, come in metà avevo ragione io.
Dalle sensazioni che percepivo se non fossi arrivata entro tre secondi sarebbe stato troppo tardi per il mio gruppo.
Sentivo che stavano usando i loro poteri ma uno scudo probabilmente dalla parte del mio gruppo gli stava tenendo testa, quella fu una sorpresa.
Per quanto avrebbe funzionato e poi sentivo che lo avrei potuto trapassare semplicemente anche essendo umana.
Decretai che forse era meglio non darlo a vedere ai loro nemici cosi subito e preferii entrare dai lati in modo che non lo notassero.
Fu semplice un albero si aprì davanti a me, facendomi entrare nella distesa di prato dove tutti si stavano posizionando.
La sorpresa e la paura si sovrapposero tra i due gruppi. Il mio gruppo era quello che aveva paura, ma ero già una roccia, come più della metà di loro che potevo passare per uno di loro se non fosse stato per i miei occhi che non erano uguali a loro.
Occhi chiari: amici e stringi loro le mani. Occhi rossi: scappa, scappa scappa. Era la filastrocca che mio nonno mi aveva imparato a proposito dei freddi.
Di loro.
Mio nonno credeva molto nelle leggende della sua terra. Il motivo non mi era molto chiaro e non le trattava come leggende ma come fatti realmente accaduti.
Era questa la mia sensazione, come se lui ne fosse stato parte.
Quando avevo recuperato la mia memoria, tutto era stato più semplice da ricordare. Io mi sentivo completa, anche se quella parte che volevo e rimossi mi aveva causato solo un infinito dolore.
Ma era metà della mia natura e non potevo rinnegarlo ancora, non stando ancora là.
Il mio sguardo nella radura si posò su Carlisle, il vampiro dagli occhi chiari al quale avrei dovuto stringerli la mani, ma  il mio sguardo dopo si sposto anche su Aro, il vampiro dagli occhi rossi dal quale avrei dovuto scappare. Vedevo negli occhi di Carlisle disapprovazione e vedevo negli occhi di Aro meraviglia per la mia presenza.
Alcuni rumorosi ululati erano d’accordo con Carlisle. Per Marcus la situazione si fece più interessante.
" Aro quale buon vento ti porta nelle mie terre? " naturalmente la domanda era sarcastica e retorica.
" Sei meravigliosa!"mi rispose "Grazie ma non hai risposto alle mie domande!" decisa io.
"Avrei dovuto chiedere il tuo permesso stupenda creatura della Natura? Concedimi le mie scuse a priori ma dovevo verificare una situazione molto incresciosa per la nostra esistenza"
"la situazione incresciosa non si è verificata Aro, a quanto vedo e io stessa l'ho constatato con i miei occhi. Non è un immortale come hai creduto tu, Aro lo hai visto dalla limpida mente di Edward, quindi, quale altro problema ti affligge amico mio?"
Naturalmente l'ultima affermazione di amicizia mi usci riluttante dalle labbra e Maggie lo sapeva, lei sapeva chi diceva la verità e chi non la diceva. Anche, il branco dietro di loro fu riluttante quanto me a quelle parole.
"allora non sono di Edward, sono i tuoi?"
"beh sai più di quello che devi sapere dalla mente di Edward quindi risponderei ad una domanda di cui tu sai già la risposta … fanno parte della natura ne miei e ne di Edward"
"Tu sei la natura, mia creatura meravigliosa" alla parola mia travisai detto da lui era un possesso ignobile, il branco si innervosì molto come se seguiva la mia dinamica interiore.
"Non sono tua Aro. " mi affrettai a confermare.
"Ne sono cosciente, purtroppo."
"Bene non mi hai ancora dichiarato il tuo dubbio, però?" 
Osservavo Jane e Alec che stavano già cercando di usare invano i loro poteri e lo confermai con uno sguardo compiaciuto a Carlisle.
Anche lui l'aveva notato, senza darsi una spiegazione precisa.
"Scudo" Dissi nella mia mente ma mi sentì solo Edward il quale era in dubbio come Carlisle ma molto meno  dubbioso, sapeva da chi partiva "Bella" mi raggiunse il suo pensiero. Bene le lezioni erano state molto istruttrici per lei.
Salutai Jane ed Alec alzando la mia mano e Felix mi rispose come se fosse stato coinvolto anche lui.
Non capivo cosa stessero aspettando! "Il via di Aro che è ancora in dubbio sul come attaccarci, ma tu lo hai messo alle strette."
Poi Aro parlò "Non posso sapere però cosa diventerà questa bambina nel futuro e se sarà un pericolo Edward. Sai qual è la nostra priorità e non sappiamo se lei sarà cosi forte da difendere il nostro segreto!" ecco qual era la prossima scusa il futuro ma Edward sicuro gli rispose: "Aro il tuo dubbio è quello e allora aspetta che te lo esaudisca Alice". Alice! Era lei allora che sentii venire da nord e sorpassare il branco gli altri e giungere a noi? No, lo scudo! La guardia ora era a conoscenza del segreto di poterci attaccare fisicamente.
Certo io ero uno bello svantaggio per loro e non so se Aro avrebbe continuato con il suo proposito.
Alice non era sola e presentò la sua compagnia ad Aro dopo la femmina vampira prese parola il vampiro giovane. Aveva centocinquanta anni. Incredibile! Ed era metà umano ecco perché sentivo il suo cuore battere ad unisono con il mio.
Raccontò la sua storia ad Aro e anche il dubbio del futuro fu chiarito a tutti a noi. In particolare ad Edward e Bella che erano cosi afflitti del futuro della loro piccola, che sarebbero comunque andati a sud se non ci fosse stata l'urgenza Volturi prima.
Alice, però non aveva perso tempo e con la sua finta fuga, aveva continuato i progetti Callen, prima della sua visione.
Era insieme a Nahuel, la risposta dei Cullen ai loro dubbi e non solo anche a quelli fittizi di Aro.
Sentivo la tensione lasciare posto alla tranquillità. Non potevano più attaccarci. Ogni minima scusa di Aro era stata smantellata. Se ci avessero attaccato non avrebbero potuto usare l'onore come scusa. Era finita.
E non finita nel senso dello scontro ma nel senso della tranquilla.
Aro quindi pronunciò il suo verdetto: " qui non abbiamo alcuna giustizia da salvare amici per oggi, dobbiamo andare a sud, con il vostro permesso " e prima che Aro pronunciasse le sue parole, la sua guardia ci dava già le spalle. Aro si scusò con Carlisle e con me io non aprii bocca il branco era troppo teso. Carlisle, invece, fece capire che sperava che una cosa del genere non succedesse più. Poi raggiunse la sua guardia e ci lasciarono da soli nella radura.
Io avevo temporeggiato l'arrivo di Alice disse Edward, anche se loro stavano già iniziando ad attaccare con Jane ed Alec, ma la mia presenza li aveva fatti calmare.
Edward la definì una mossa molto azzardata ma efficace. Sam mi ringhio pensierosamente contro "Ti avevo detto di starne fuori"  ma lo ignorai era il momento della vittoria. La mia parte del gruppo era sana, a parte Irina della quale mi condogliavo  con la sua famiglia. Ma eravamo salvi e sani. Io avevo protetto la mia parte.
Anche se il resto mi guardava strano, sapevano che avevo influenzato Aro con la mia presenza e poi la mia pelle roccia come la loro stava scomparendo al sapore della gioia.
Carlisle ringraziò  prima Bella, poi me e infine Alice. Bella aveva salvato la sua famiglia e i suoi amici. Io avevo protetto la parte della verità, arrivando nel momento cruciale del primo attacco avevo distratto Aro con la mia presenza e Alice aveva salvato il futuro per noi incerto di Reneesme, proprio lei che non lo poteva vedere chiaramente.
Carlisle ringraziò anche il branco prima che si dileguassero, anche loro avevano protetto le parti umane nel gioco e Reneesme, l'oggetto dell'imprinting di mio cugino.
Ognuno poteva tornare alla sua esistenza. E cosi in meno di un secondo i club tornarono alle loro terre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  

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