Storm Whispers .

di absolution
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Calm Before The Storm . ***
Capitolo 2: *** The Hurricane, Finally. ***



Capitolo 1
*** The Calm Before The Storm . ***


N.D.A : ciao a tutti i miei cari lettori. Oggi mi sentivo ispirata e ho scritto questo. Ve lo posto anche come regalo di Natale ^.^
Vorrei un po' di pareri diversi su questa storia, perchè davvero ci ho messo impegno e tanta, tanta passione.
Per il resto spero di emozionarvi.
Con Affetto,
{ e .
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1. The Calm Before The Storm .

-Quante bugie hai detto, Bellamy?-
I pensieri riecheggiavano nella sua testa, il suo cuore batteva forte, come le ali di un passero fragile. E si sentiva solo; ma quel momento, quel fottuto momento, era stato un veleno insapore.
 
Sentiva i passi di Dominic, leggeri.
Irrompevano nelle sue orecchie, distruggevano tutte le barriere, e lui, lui, Bellamy, non poteva costruirne altre.
No, non con lui.
Lui era un’ uragano, una tempesta.
Prima di lui…
Bhe, prima di lui, c’ era una terra di solitudine, amarezza, rabbia, incoscienza pura di quanto una persona sappia voler bene ad un’ altra; o quanto la si possa amare.
E poi, è arrivato quel cazzo di temporale.
 
Dominic aprì la porta. Era preoccupato. La bocca aperta, per il fiatone, e gli occhi spalancati.
Quei suoi occhi, quei suoi dolcissimi occhi.
In un certo senso, gli incutevano timore. Erano frecce, dardi, pietre aguzze, taglienti, laceranti. Amate.
Quei suoi occhi, di un colore strano, come terre infuocate da mari tempestosi, erano sospiri. No, neanche. Erano mancanza d’ aria. Facevano soffocare, ti annegavano, e ti rompevano dentro, perché riuscivano a toccare l’ altro lato di te, quello custodito e segreto. E restavi immobile, quasi piangendo.
 
Ed ecco corrergli incontro, l’ uragano.
Urlava: -Matt, Matt, che ti succede?-
Lo abbracciava. Lo alzava da terra, e il cantante riusciva a vedere il suo viso, a pochi centimetri dal suo.
-Di’ qualcosa!-
 
Ma a Bellamy non gli andava di rispondere, troppa fatica. Troppo dolore.
Perché farlo? Era li tra le sue braccia, beato.
 
-Di’ qualcosa!-
 
Perché, perché ogni cosa era andata storta, da quando lo aveva incontrato?
E sentiva le sue mani intorno al suo viso, la sua voce rimbombare nelle orecchie, i suoi occhi, penetranti, e si rese conto:
 
“Matt, che cazzo  stai facendo?”. Sorrise.
 
“Quante bugie, quante bugie ti sei  detto, Bellamy?”
 
I pensieri riecheggiavano nella sua testa, il suo cuore batteva forte, come le ali di un passero fragile. E non si sentiva solo; e quel momento, quel fottuto momento, sarebbe stato davvero un veleno insapore.
 
Aprì gli occhi. Approfittò di quel istante per mettersi su di lui.
Le sue gambe erano attorcigliate a quelle di Dominic.
Era una sensazione strana.
Lo desiderava. Con tutto se stesso.
 
*
 
Il ragazzo più grande sembrava sorpreso.
Si chiedeva se fosse la realtà, o un altro dei suoi stupidi sogni.
Se a chiamarlo fosse stato davvero Matthew, o se la sua fosse stata solo una pseudo-voce, ricalcata da qualche programma che stava vedendo prima di addormentarsi; magari era un film d’ amore, con tutti quegli intrecci, o forse era la trappola di uno stupratore per impossessarsi della vittima.
E lui era la vittima.
Apriva e chiudeva gli occhi, come per svegliarsi.
Ma quella, quella era la pura, attraente,verità.
 
Sentiva il fiato di Matt sul collo.  Gli dava i brividi, lo eccitava, lo faceva sussultare, per poi finirlo, quando le labbra del moro toccarono le sue.
 
Dolce.

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Capitolo 2
*** The Hurricane, Finally. ***


Tadààà! L' altra volta vi ho chiesto gentilmente di fare qualche recensione, ma desso vi obbligo! xD hahah, no scherzo. XD
Ho finito il secondo ed ultimo capitolo, percui anche la storia T.T
P.s. Vi sto supplicando, per favore, datemi un giudizio, sia positivo che negativo, che se no vado in depressione!
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The Hurricane, Finally.
Matt appoggiò le labbra su quelle morbide di Dom.
Lui sapeva di rum e cola. Dolce e Amaro allo stesso tempo.Essere annebbiato, far star bene: ecco ciò di cui sapeva Dom. Sapeva anche di dolore,lacrime, sorrisi e, quando ci pensava ogni tanto, anche di morte.
 
Le mani del cantante si intrecciavano con quelle del batterista; le loro bocche si muovevano, vogliose l’ un dell’ altro, e i loro cuori ormai stavano bruciando in un incendio d’ amore.
Matthew scese avido sul collo di Dominic, che ad ogni tocco sussultava involontariamente, e stringeva la maglietta del suo compagno, impotente.
Il moro gli lasciò la mano con dolcezza, e andò a slacciare i bottoni della camicia.
 
-Matthew…-
 
Il moro scendeva, bottone per bottone, e lo baciava, lo baciava  e lo amava, come se quella sarebbe stata l’ unica possibilità di sentire il calore del suo corpo, prima che si spegnesse l’ incendio.
Ad ogni bacio, lasciava il tempo giusto perché Dominic tremasse di piacere.
E il calore cresceva.
E loro si amavano, e si graffiavano, e si ferivano.
E loro si amavano, e volavano, e si odiavano.
E tutto tra loro due, il cielo, il mondo, perfino l’ universo, era un particolare irrilevante dei loro cuori uniti, leggeri e amabili.
E il sole sembrava una lucciola vagante, in confronto ai loro occhi.
E il loro cuore si era unito; legava le loro anime.
E le emozioni erano percepite come sentimenti, degli inferni tascabili, che si scatenavano ad un loro bacio.
E le mani si intrecciavano come catene, non potevano più scappare; e  il loro incendio sarebbe durato per sempre, come l’ acqua nel mondo, e il sole al tramonto; tutto un solo piccolo gioco di forze.
 
E loro non avrebbero mai avuto paura, paura di esistere, perché quell’ incendio sarebbe bruciato per l’ eternità, proprio come un’ inferno, che un po’ male fa, ma per entrarci devi aver maledettamente amato.
Amato l’ incontrollabile.

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