Un passo indietro...

di Dominic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giorno di pioggia ***
Capitolo 2: *** La promessa strappata ***
Capitolo 3: *** Delusione?! ***
Capitolo 4: *** Brivido sospetto ***
Capitolo 5: *** Beccata! ***



Capitolo 1
*** Giorno di pioggia ***


Per questa ff ho preso spunto da un capitolo extra di VK ^^

Sono accettati tutti i commenti, sia belli che brutti ovvio XD buona lettura

 

 

 

 

 

Una bella ragazza dai mossi capelli castani guardava con aria contrariata il cortile della scuola, la pioggia incessante picchiava sull'asfalto con forza.

Che dire, lo aveva notato quel giorno che il tempo voleva far piovere, ma aveva sperato che reggesse fino al suo rientro a casa, purtroppo le sue speranze morirono con il primo tuono della mattina.

Perchè non si era portata l'ombrello? Semplice! Stranamente erano spariti tutti, compresi quelli dei suoi fratelli.

Un caso? no...certo che no!

“Juuri, non hai l'ombrello?”

una voce la distolse dai suoi pensieri, voltandosi vide le sue due amiche intente a prepararsi per andarsene

“No, a quanto pare sono spariti tutti stamattina”

rispose irritata per la situazione

“Terribile, vuoi unirti a noi? Ce la facciamo ad andare in tre sotto il mio”

“Ti ringrazio Kaori, ma non ce n'è bisogno, un po d'acqua non mi ucciderà”

rispose decisa Juuri portandosi la borsa sulla spalla.

“Sicura Juuri? Sembra stia diluviando...” era stata l'altra amica a parlare.

“Sicurissima, a domani ragazze”

Juuri, determinata più che mai ad affrontare il mal tempo senza ombrello, uscì sotto la pioggia con passo lento benchè si stesse bagnando fino alle ossa non voleva dargli la soddisfazione di vederla in difficoltà!

Perchè lui era la, fermo allo stesso punto come tutti i giorni della settimana, tranne ovviamente quando non c'era lezione, ma anche in quei frangenti la irritava senza sosta!

Non lo degnò nemmeno di uno sguardo passandogli accanto come se non lo avesse visto, d'improvviso la pioggia cessò all'istante.

Che abbia smesso?

Alzò lo sguardo e notò l'impermeabile tessuto scuro di un ombrello che la proteggeva dall'acqua, non c'era nemmeno bisogno di vedere chi fosse il proprietario....

Con un gesto della mano lo allontanò da se e la pioggia riprese a picchiare sulla sua testa bagnata, sui vestiti già completamente fradici e sulla borsa stretta al suo fianco.

Riprese a camminare, questa volta più veloce, oltre a ripararsi al più presto voleva anche seminarlo al più presto, ma lui non sembrava dello stesso parere.

Il ticchettio delle sue scarpe sul pavimento bagnato erano accompagnate da un altro ticchettio dietro di lei e poco distante. Juuri fece una smorfia e strinse i pugni con forza per trattenersi nel fare scenate li, in mezzo alla strada.

Tic, Tic, Tic...

Non scenderò al suo livello! È un ancora un bambino con la testa! In confronto a lui io sono matura e cresciuta!

Haruka! Piantala di seguirmi!” era esplosa, quando aveva sentito nuovamente la presenza dell'ombrello sopra la sua testa non ce l'aveva fatta più

Tanto lo so che sei stato tu a nascondere gli ombrelli!” si era voltata a fronteggiarlo “Sei l'essere più meschino che io conosca, ti diverti a darmi fastidio solo perchè sei invidioso che il nonno mi abbia permesso di frequentare una scuola umana”

Smuoverlo era una faticaccia, anche ora Juuri non poteva credere che stesse sorridendo senza difendersi, lo aveva accusato...ma niente.

Che irritazione! Si diverte alle mie spalle, e ogni volta fa degli stupidi scherzi che... argh! Avrei così voglia di picchiarlo!

Juuri fece un paio di passi indietro allontanandosi dall'ombrello e da lui

“Potresti anche parlare ogni tanto!”

Ma ad un tratto, Haruka fece un gesto che la stupì. Chiuse l'ombrello permettendo così alla pioggia di bagnare i suoi capelli, il viso e il resto del corpo. Aveva sempre il sorriso sulle labbra e la guardava con sguardo amorevole che fece mancare il cuore di Juuri di un battito.

“Sm..Smettila di guardarmi così! Sei sempre li a fare cose insulse per farmi irritare, ecco perchè ti odio!”

“Voglio...solo dividere l'ombrello con te” disse lui serio

“Ma sei scemo?”

Lei aggrottò la fronte ostile, non ci sarebbe andata neanche morta sotto l'ombrello con lui. No! Assolutamente no!

Haruka le porse l'ombrello chiuso nella sua mano, lei dopo un attimo di esitazione lo afferrò allontanandosi da lui.

Lo aprì quando fu abbastanza lontana, anche se ormai non c'era più nulla di asciutto da salvaguardare, e si incamminò verso casa. Non aveva rimorsi, lui se l'era cercata!

Ovvio che si!

Quell'idiota lo faceva apposta a punzecchiarla e poi si aspettava la sua gentilezza? Né avrà da aspettare allora!

Una volta rientrata a casa si diresse immediatamente nella sua stanza. Era tutto silenzioso, l'unica fonte di rumore erano le gocce di pioggia contro il tetto e le finestre.

Quel silenzio era naturale, in fondo era ancora mattina, aveva una doppia vita e non doveva mai dimenticare chi fosse in realtà. Rido dormiva nella sua stanza al piano di sopra, la stessa cosa stavano facendo i domestici nelle camere al piano di sotto.

L'unico che non dormiva era proprio quello che dovrebbe dormire!

Borbottò irritata lanciando la borsa sul letto, non era stata una gran mossa, ora il letto si stava inumidendo sotto le borsa bagnata.

L'afferrò con un imprecazione, e svuotò il contenuto sulla scrivania. I quaderni inzuppati, penne e altri oggettini ricaddero sul legno tintinnando, poi gettò la borsa nel cestino degli indumenti da lavare.

Ora era il suo turno di mettersi comoda, si tolse i vestiti fradici che fecero la stessa fine della borsa nel cestino, indossò una vestaglia comoda per andare a dormire e si mise a letto.

Prima di cadere tra le braccia di Morfeo udì una porta cigolare al piano di sotto, subito dopo dei passi leggeri risalivano le scale, si fermarono per un lungo momento dietro alla sua porta.

Era tentata di andarla ad aprire e dirgliene quattro, come se non fosse stato sufficiente lasciarlo li, sotto l'acqua senza ombrello.

Haruka si meriterebbe di peggio

pensò sulla difensiva affondando di più sotto le coperte, i passi ripresero a muoversi fino a diventare lievi, una seconda porta si chiuse e ogni rumore nella casa cessò nuovamente.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** La promessa strappata ***


 

Juuri si versò del the nella tazza senza proferire parola, da quando si era alzata aveva la stanchezza addosso come se non avesse mai dormito sette ore di fila. Non l'avrebbe mai ammesso davanti a quei due, ma andare a scuola di mattina era veramente dura.

Non c'era bisogno di dire che Haruka era silenzioso, lo era quasi sempre! Forse stava escogitando qualcos'altro di irritante, lei lo guardò di sfuggita alzando gli occhi dalla tazza in porcellana ornata con fiori viola.

“Come mai questo silenzio?” Rido fece saltare lo sguardo da lei ad Haruka in attesa di risposta “Problemi?”

“I compiti” sbuffò lei sorseggiando il suo the

“I compiti? il nostro nobile nonno non avrebbe mai dovuto permetterti di fare una simile sciocchezza come frequentare una scuola di umani”

“Il nonno mi ha dato il permesso e anche se ti lamenti le cose non cambiano”

Rido ghignò squadrandola

“Cominci anche a parlare strano, ti stai facendo influenzare troppo. Diglielo anche tu Haruka”

Juuri fece una smorfia lanciando al fratello un occhiata minacciosa

Se solo si metteva pure lui a fare commenti giuro che...

Credo che sia istruttivo, stare con gli umani intendo...” commentò Haruka sorprendendo entrambi.

Rido sbuffò contrariato guardando suo fratello minore come se fosse pazzo, poi si alzò da tavola lasciando quasi tutta la colazione.

Hai da fare?” chiese Juuri

Si, devo andare al Concilio” prese la mano di Juuri baciandole il palmo con galanteria sotto gli occhi apparentemente indifferenti di Haruka.

Non credere che ti ringrazi” disse immediatamente Juuri dopo che Rido se ne fu andato. Si sfregò il palmo della mano contro la gonna come per pulirsi dal tocco di suo fratello maggiore.

E questo non basterà a farti perdonare per avermi fatto quello scherzetto con gli ombrelli”

Non era mia intenzione farti bagnare”

Certo!”

Volevo solo venirti a prendere a scuola”

Ti ho già detto mille volte di non farlo! Altrimenti non potrò mai uscire con le mie amiche se ci sei tu a girarmi intorno!”

Haruka non rispose. La fissava e basta, con quella sua espressione “da Haruka” che faceva crollare Juuri. In molte circostanze dovette distogliere lo sguardo da quella bella faccia per non perdere il controllo di se.

Una volta tanto, non dico sempre visto che è diventato il tuo passatempo rovinarmi la giornata, potresti regalarmi una mattinata senza la tua presenza?” puntò gli occhi fissi sul suo collo, non era sicura di poterlo guardare in viso ancora.

Haruka accennò un sorriso per poi sorseggiare la sua bevanda.

Era un si o un no?!

Ma la risposta arrivò solo la mattina dopo...

 

 

Juuri, dalla finestra della sua classe al terzo piano, scrutava il cortile alla ricerca di un cappotto familiare, di una figura che quotidianamente se ne stava li davanti anche delle ore, pur di passeggiare con lei fino a casa.

Scemo...

Poggiò i gomiti sul banco e il mento sopra il palmo della mano, l'attenzione era sempre rivolta oltre il vetro della finestra, sulle mattonelle irregolari del cortile, vicino al muro dopo il cancello.

Ancora non era arrivato, che avesse deciso di rispettare le sue richieste?

No, non è così intelligente

Juuri” Kaori si era seduta accanto a lei, negli ultimi dieci minuti, prima del tanto desiderato suono della campanella, la classe era in piedi e in giro per l'aula.

Io e Jun vogliamo andare alla caffetteria per stare un po insieme dopo la scuola, vorresti venire?”

Certamente” rispose lei, se suo fratello in fondo non era un meschino, come dimostrava in continuazione...oggi non sarebbe venuto e lei si sarebbe divertita!

Fantastico! Tuo fratello ti lascia libera finalmente?” scherzò lei “magari possiamo invitare anche Akinari”

Credevo fossimo solo ragazze”

Infatti, ma ho sentito che ha una cotta per te” sussurrò lei,mettendo una mano al lato della bocca come per mantenere quella rivelazione il più possibile segreta

Dici?” roteò gli occhi verso il ragazzo in questione. Era un bel ragazzo moro con il viso sempre illuminato dal buonumore. Così diverso dai ghigni di Rido e il sorriso di Haruka.

Kaori annuì “E come non potrebbe? Sei bellissima”

Su, su , sono una comunissima ragazza”

Allora? Posso invitarlo?”

Non sono sicura Kaori” se lo venissero a sapere i suoi fratelli...

Non ti interessa?”
“E un ragazzo carino, ma preferirei di no”
La sua amica sembrava delusa, era evidente anche senza leggere il pensiero, che a lei piaceva Akinari e voleva invitarlo più per lei che per Juuri.

Juuri non era innervosita per questo, anzi, era contenta per Kaori che avesse trovato un ragazzo che le piacesse.

“Ma la prossima volta potresti invitarlo” aggiunse lei di fretta

“Ah, ok” Kaori sorrise, nuovamente di buon umore.

Il trillo della campanella accompagnò il sospiro di sollievo degli studenti che in gran numero si riversava all'uscita.

Juuri e le sue amiche erano dirette verso il cancello, l'aria era fresca e la giornata prometteva bene. Nessuna nuvola, nessun temporale in arrivo.

Ma aveva pensato queste cose troppo presto perchè divenissero realtà!

Si bloccò a metà percorso, poco più avanti al solito posto c'era lui. Era immobile, con il cappotto lungo che svolazzava a causa del vento. Aveva le mani in tasca e un accenno di sorriso sulle labbra.

La stava aspettanto pazientemente e lei non si era neanche accorta che fosse li fino a quel momento!

Era troppo bello per essere vero...

Il suo sguardo innervosito valeva più di mille parole, le amiche con sorriso rammaricato la salutarono

“A domani Juuri”

Ma perchè la vita con lei era così ingiusta?! Non le poteva capitare un fratello normale?

La purosangue tirò avanti calpestandogli volontariamente un piede, lo superò. Lui non fece una piega, sembrava non avere sentito nulla. Eppure aveva premuto la scarpa con tutta la forza!

Che nervoso!

Lui la seguì in silenzio, come era suo solito fare. Era insopportabile!

“Haruka! Avevi promesso che non saresti venuto!”

sibilò lei punzecchiandolo sul petto

“Mhm?”

“E non fare quella faccia da spaesato! Sei irritante!”

“Non ho mai promesso”

“Si, avevi promesso!” alzò così tanto la voce che i passanti la guardarono straniti rallentando il passo evidentemente incuriositi.

“Perchè mi devi sempre far fare certe scene..” borbottò questa volta con voce più bassa “Facciamo così, prometti ora che domani non verrai a prendermi”

“Ma io voglio venire”

“E io non voglio che tu vieni, quindi promettimelo e non fare storie!”

Haruka non sembrava intenzionato a cedere ma lei aveva un asso nella manica per poter ricavare almeno una bella giornata senza di lui

“Va bene, facciamo un patto. Se tu domani mi liberi della tua presenza io poi ti concedo una giornata da passare insieme”

Haruka mosse le labbra a formare un sorriso così stupendo che Juuri quasi rimase senza parole, ci volle tutto il suo autocontrollo per non far trapelare alcuna emozione.

“Davvero?”

“Si, io mantengo sempre la promesse” poggiò la mano destra sul cuore come a voler enfatizzare il momento

“Questa volta rispondimi Haruka, accetti la proposta?”

“Si”

“Allora dillo chiaro, così non ci saranno fraintendimenti” lei avvicinò l'orecchio

“Juuri...ti prometto che domani non ci sarò”

Ah...dolci parole!

 

 

 

 

Ifrittuccia: Anche io li amo tanto *__* sono la mia coppia preferita in assoluto

 

Himeno: Ecco il continuo, ho fatto troppo presto ma oggi avevo voglia di scrivere XD eh eh

 

Grazie per i vostri commenti! ^=^

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Capitolo 3
*** Delusione?! ***


 

“Ma non è possibile!”

esclamò Juuri dopo aver spalancato le tende della sua finestra. Si era svegliata quella mattina con il sorriso sulle labbra, per tutta la notte non aveva fatto altro che pensare a cosa avrebbe fatto l'indomani. Forse, molte persone avrebbero definito eccessiva la sua euforia per una semplice uscita con amiche... ma quelle suddette “persone” non avevano un fratello...anzi due, che limitavano i rapporti con altra gente.

Per una volta voleva sentirsi normale, libera, serena e con la scuola come il massimo dei suoi problemi.... in definitiva un essere umano.

Sarebbe stato tutto molto più semplice.

Era un po invidiosa delle sue amiche. Loro parlavano di ragazzi, di feste, di compiti. Lei non sapeva che dire sui ragazzi e le feste poi...quelle dove partecipava non erano proprio le “feste” che intendevano loro. Erano piuttosto riunioni mascherate da eventi mondani. Una noia.

Si era immaginata una tiepida giornata, il cielo sereno tinto di un azzurro rilassante, qualche nuvola bianca qua e la per dargli più colore. Un vento lieve e rinfrescante e amiche pronte per una lunga chiacchierata.

Già..

Non poteva andare più storto di così. Quando aveva guardato fuori sembrava che un uragano si stesse abbattendo sulla sua casa e sul resto della città.

Pioggia a più non posso, vento tutt'altro che delicato e leggeri ma decisi tuoni che non promettevano nulla di buono.

A chi poteva dare la colpa di questo?

Ad Haruka o alla sua cattiva sorte?! Era indecisa...

Ma no, questa volta suo fratello non centrava nulla, era lei ad essere baciata dalla sfortuna ogni mattina.

Richiuse le tende sconsolata per poi togliersi la vestaglia per la notte. Era viola con qualche fiocco del medesimo colore, era la sua preferita da anni. Era ancora in ottimo stato dopo tanto tempo ad indossarla.

Immediatamente indossò la divisa scolastica e passò dei lunghi minuti a finire di prepararsi.

Fece il minimo rumore quando uscì dalla stanza per raggiungere la porta di casa, dormivano tutti come era normale che fosse. Superò la stanza di Rido e direttamente dopo quella di Haruka, rallentò il passo quando arrivò in corrispondenza della sua porta. Acutizzò l'udito per percepire ogni rumore, il suo respiro regolare le confermò che stesse dormendo.

Non che gli importasse qualcosa!

Se dormiva non la infastidiva e di conseguenza gli stava un po simpatico..solo un po ovvio!

Un lento frusciare di lenzuola e uno sbadiglio trattenuto male le fece fermare il cuore. Era sveglio!

Silenziosa cercò di allontanarsi il più possibile..

“Juuri?” mormorò una voce con tono ancora impastato dal sonno

Beccata!

“Juuri..volevi chiedermi qualcosa?”

“No scemo, dormi che è ancora presto”

Prima che potesse dire altro scese le scale e uscì di casa senza preoccuparsi di fare altro rumore, tanto quello che doveva dormire si era destato e se Rido si svegliava non le importava un granchè.

Lo hai svegliato.. è colpa tua.

sussurrò una vocina irritante dentro la sua testa.

“Ha il sonno troppo leggero”

si giustificò entrando nella sua classe dopo una rilassante camminata di dieci minuti.

Dopo la scoperta sconcertante della pioggia, Juuri era andata dritta al porta ombrelli sicura che, avrebbe sgridato Haruka, perchè non li avrebbe trovati al loro posto.

Ed invece erano tutti li, perfettamente ammassati l'uno accanto all'altro. E non né mancava nemmeno uno.

Non si era accorto che stava piovendo e non si era svegliato in tempo, lo ho battuto sul tempo!

Salutò la sua amica Kaori seduta al banco dietro di lei, non ebbe il tempo di parlare un po con lei che arrivò il professore pronto per iniziare la lezione.

Passarono le ore, lente e pensanti per i suoi compagni, ma troppo veloci per lei. Non aveva difficoltà in nessuna materia, dopotutto aveva studiato abbondantemente a casa con insegnanti privati molti anni fa. La scuola era più che altro un luogo per evadere dal suo mondo troppo chiuso.

“Kaori, che si fa dopo la scuola?”

Il tempo era migliorato notevolmente, la pioggia era cessata e il vento si era calmato fino a diventare una piacevole brezza autunnale.

L'unica cose che rimase del temporale appena passato erano le nuvole grigie, ma non era necessariamente un male anzi, il sole le darebbe troppo fastidio se ci fosse rimasta troppo tempo sotto.

“Non avevamo organizzato niente con Jun” rispose lei con una punta di curiosità “Non dirmi che puoi uscire”

“Esatto!” annuì orgogliosa

“Non ci credo! Allora dobbiamo festeggiare! Ehi Jun ,andiamo al bar di Motomi con Juuri ci vieni?”

La ragazza, intenta a sistemare i suoi quaderni nella borsa, si voltò e rispose con un gesto d'assenso.

“Mi unisco anche io se vi fa piacere” Akinari si unì alla conversazione suscitando un esclamazione imbarazzata di Kaori

“Oh, certo! Più siamo è meglio è” rispose Juuri con un sorriso

Come di routine, al suono della campanella, gli studenti erano nel cortile della scuola in gran numero.

Juuri aveva lo sguardo fisso verso la parte opposta del cancello, dava l'impressione di essere concentrata su un gruppo di volatili in viaggio verso chissà dove. Non aveva il coraggio di guardare quel piccolo spazio che era diventato il luogo abituale di Haruka per aspettarla.

“Juuri...”

Jun la chiamò tirandola per la manica. Aveva un tono strano, sicuramente suo fratello era li davanti come sempre.

Nooo, questa volta lo uccido

“Si?”

“Non vuoi più venire?”

“Eh?”

Non era esattamente questo che pensava di sentire da lei. Si voltò verso quell'angoletto vicino il cancello e la fitta al cuore arrivò prima della consapevolezza che lui non c'era...

Haruka non c'è

Dovrebbe essere contenta, dovrebbe esultare ed invece non aveva poi così tanta voglia di farlo.

Perchè le sembrava così sbagliato ora quell'angoletto? Mancava qualcosa di importante..

Importante?!

Scosse il capo con vigore come per scacciare quel pensiero

“Sei strana, forse non hai tanta voglia di venire” continuò Jun con un pizzico di preoccupazione

“Non è niente”

“Tuo fratello non c'è?”

“No”

No?

Cos'era questo tono deluso nella sua voce?! Si stupì di se stessa maledicendo i suoi stupidi pensieri.

“Come mai?”
“è malato! Ogni tanto la fortuna gira dalla mia parte!” sorrise malefica

“Sei terribile Juuri” ridacchiò Jun “in fondo tuo fratello è carino, ti viene a prendere sempre”

“Te lo regalo se vuoi”

Jun per tutta risposta arrossì fino alla punta dei capelli, cosa che non sfuggì affatto agli occhi di Juuri.

“Non dirmi che ti piace quello scemo...” lo disse con un tono indifferente...apparentemente.

“Bè, non posso negare che sia un bel ragazzo”

“Tsè, un bel ragazzo..” borbottò sempre più cupa. Anche quando Haruka non c'era fisicamente vicino a lei era nella sua giornata sempre e comunque.

“Mi chiedevo se avesse la fidanzata”

“Non lo so, forse” rispose lei vaga con una punta d'irritazione nella voce.

Haruka! Sei fastidioso anche quando non ci sei

 

 

 

 

Ifrittuccia: il sorriso di Haruka è unico davvero XD senza di quello non sarebbe Haruka

Himeno: Grazie per il complimento ^0^ concordo anche io con voi, sono due personaggi fantastici e meriterebbero molto più spazio nel manga.

Mary Withlock: Io ero sempre alla ricerca di una ff con loro due ^=^ da quando li ho visti sul manga mi sono innamorata di loro, dei loro caratteri e di loro come coppia perfetta XD così ho deciso di scrivere io di loro, un po come li vedo visto che non so moltissimo di loro.

Ah ah Rido non perde tempo XD

 

Grazie a tutti per gli splendidi commenti ^=^

Purtroppo non potrò aggiornare prima del 27 Dicembre, parto per le vacanze di natale.

Magari quando torno lo faccio pure più lungo il prossimo capitolo

 

 

Ne approfitto per augurare a tutti uno splendido Natale ^0^ Auguriii

 

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Capitolo 4
*** Brivido sospetto ***


 

“Sei bellissima, mi chiedevo se avessi già un ragazzo per la festa del sole”

Era la frase fatidica che Juuri si aspettava di sentire per tutta la durata dell'uscita.

Akinari le aveva puntato gli occhi addosso fin dall'inizio e anche se Kaori continuava a stargli appiccicata niente, lui non le staccava gli occhi di dosso. Juuri era stata molto attenta a non stare troppo tempo sola con lui, mentre Jun e Kaori si rifugiavano in bagno per un ritocco veloce immaginava.

Aveva persino sviato ogni suo tentativo di approccio, ma alla fine lui c'era riuscito. Aveva puntato i suoi occhi decisi nei suoi e l'aveva detto. In fondo i maschi sono sempre maschi. Che siano vampiri o umani alla fine non cambiava molto.

Il bar di Motomi pullulava ancora di studenti in fase di chiacchiere e loro erano finiti proprio in fondo al locale. Era un miracolo che avessero trovato posto.

Kaori era sparita un altra volta, forse l'uscita con Akinari non era stata una grande idea. L'amica era agitata da quando avevano lasciato la scuola.

Jun la fissava a bocca aperta, anche lei era a conoscenza della cotta di Kaori per lui.

“Non so se sia il caso” rispose lei

“Perchè?”

“Forse non potrò neanche venire alla festa del sole”

“Non ci credo, è una delle feste più importanti della città”

Eh si..

La festa del sole era tipica di quella città e da quando si era trasferita con i fratelli sognava di andarci. Non aveva sperato minimamente di partecipare ai giochi che si tenevano ma almeno andare a dare un occhiata....

“I suoi fratelli sono dei tiranni” si intromise Jun in suo aiuto “non la fanno uscire molto”

Akinari aggrottò le sopracciglia contrariato e Juuri dovette rispondere con un sorriso imbarazzato.

“Proprio una cosa da medioevo..” commentò lui

“Non sai quanto hai ragione”

In quel momento ritornò Kaori con due frullati da dividere in quattro. Non era difficile capire con chi lei dovesse dividerlo..

“Che mi sono persa?”

“Ma lo sai che i fratelli di Juuri sono dei mostri?” borbottò Akinari scatenando un occhiataccia da parte di Jun.

Ah, già! Ha una cotta per il mio fratellino poco intelligente

“Si, lo so” disse Kaori “Non potrà andare alla festa, non sa che si perde”

Grazie Kaori, lo so cosa mi perdo

“Bè, allora neanche io ci vado”

Juuri quasi si strozzò con il frullato quando udì le parole di Akinari, la cotta era più seria del previsto. Addirittura voleva rinunciare ad una serata di divertimento per lei.

Kaori doveva pensarla alla sua stessa maniera perchè rimase in un silenzio di tomba. Non sembrava troppo contenta.

“Juuri, magari potresti chiedere alla tua famiglia di farti andare per questa volta”

“Dici davvero Kaori?”

“Si, i tuoi fratelli non possono essere così cattivi. Magari in questo modo possiamo passare una serata tutti insieme”
Ecco il vero motivo

“Credevo che si andasse a coppie” commentò lui ora più rilassato

“Anche, ma non necessariamente” fu il secco commento di Kaori. Non si dava per vinta e questo a Juuri piaceva. Non aveva mai avuto amiche che la trattassero da pari come facevano Kaori e Jun.

Accennò un sorriso

“Farò del mio meglio per convicerli”

Voleva fare qualcosa per le sue amiche, per ringraziarle dell'amicizia che le dimostravano sempre, in ogni momento. Avrebbe cominciato da Kaori.

Si sfregò le braccia con i palmi delle mani, aveva avvertito un brivido lungo tutta la sua schiena.

Si voltò leggermente verso la vetrata del bar che dava sull'altro lato della strada. Notò un ombra sospetta, immobile nella penombra dei palazzi.

Non si vedeva il viso perchè oscurato dalle tenebre del vicolo, solo dalla vita in giù il sole dava luce all'immagine.

Le scarpe erano sicuramente di ottima qualità e il mantello svolazzava in una maniera troppo familiare per essere una semplice coincidenza.

Certo, per quanto può essere una coincidenza uno sconosciuto che ti fissava da un vicolo con gli stessi vestiti di tuo fratello e nella stessa posa di tuo fratello.

Lo scemo mi spia!

“Juuri?”

Si voltò di scatto verso la voce e si ritrovò tre faccie interrogative che la fissavano.

“Che c'è?”

“Ti stiamo chiamando da cinque minuti, che hai?” mormorò Jun preoccupata

“Niente, pensavo di aver visto qualcuno”

“Qualcuno che conosci?”

“Credo proprio di si...” borbottò voltandosi nuovamente verso la vetrata ma...

Non c'è più!

Scosse il capo con vigore, poi si concentrò ancor di più per scorgere almeno qualche movimento nel vicolo.

Niente di niente, svanito nel nulla. Come se non ci fosse mai stato nessuno li, eppure lo aveva visto.

Che fosse immaginazione?

O era solo impazzita del tutto a causa sua?

 

 

 

 

Ifrittuccia: SI *_* senza quel sorriso non sarebbe Haruka ah ah

 

Himeno: Io un pensiero per Haruka glielo ho già fatto XD anche di più ah ah

 

Mary Whitlock : Rido è un razzo per queste cose XD a provarci è il primo e l'ultimo, l'amica di Juuri la capisco benissimo *_* se vedo un ragazzo così ogni volta che esco da scuola non so che farei!

 

 

Scusate per questo mignon capitolo ^^' avevo promesso di farlo più lungo ma non ce l'ho fatta nemmeno questa volta. Ho un sacco di cugini piccoli a casa che non perdono occasione di darmi fastidio, soprattutto mentre scrivo XD terribili

Bè.. come è andato il Natale?

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Capitolo 5
*** Beccata! ***


 

Juuri, in piedi davanti allo specchio nella sua camera, si stava preparando per uscire.

Era mattina e non c'era scuola.

Magari avrebbe potuto sgattaiolare fuori casa senza svegliare nessuno e poi sarebbe rientrata prima dell'ora di pranzo.

Semplice!

Ormai stava diventando una ragazza ribelle, proprio come le ragazze della sua età che avevano genitori iperprotettivi che non le facevano uscire!

Bè, non proprio proprio della mia età

Ma si era integrata abbastanza bene con il mondo umano.

“Hai scuola oggi?”

Sobbalzò leggermente per lo spavento.

Rido era in piedi sulla soglia e la fissava beffardo. Lei non si voltò, ma ricambiava lo sguardo dal riflesso nello specchio.

“Può darsi”

“Può darsi? Esci anche senza avvertire ora?”

Lei mantenne l'espressione tranquilla senza vacillare un momento

“Non stavo uscendo senza avvertire”

“Ah no?”

“No, stavo...andando a chiamare Haruka!”

“E perchè mai, sentiamo”

Si lisciò la gonna per guadagnare tempo. Fece addirittura finta che le fosse caduto qualcosa a terra.

Si chinò per raccogliere questo oggetto invisibile.

“Juuri”

“Devo uscire con lui, glielo avevo promesso...”
“Si, immagino. Ieri sei stata via più allungo del solito e Haruka non è rientrato che poco prima del tuo arrivo.”

Lo sapevo! Mi ha seguita!

Maledetto!

“Bè, avevo da fare. La scuola sai”

“Che dramma” ghignò ironico avvicinandosi a lei.

Juuri non indietreggiò di un passo. Non voleva dimostrare debolezza o timore di fronte a lui.

Rido le afferrò il mento costringendola a guardarlo negli occhi, senza poter distogliere lo sguardo.

Nei suoi occhi..tanto particolari quanto pericolosi a volte.

“La prossima volta avvertimi”

“Credo di essere abbastanza grande per..”

“Avvertimi, sono il maggiore e devi ubbidire” la interruppe

Juuri sbuffò contrariata liberandosi dalla sua presa.

“Daccordo”

Rido sorrise tra se “Ora vai a svegliare Haruka, se dovete uscire..”
“Stavo giusto andando”

Si fiondò fuori dalla camera e, quando fu abbastanza lontano da Rido, buttò un sospiro sollevato.

Poteva andare peggio! Me la sono cavata egregiamente.

Ma che ci faceva sveglio a quest'ora? Bah! Io non lo capisco a volte. Come non capisco quell'altro stupido che mi segue...

Si fermò dinnanzi alla porta di Haruka, titubante alzò il braccio e bussò tre colpi.

Rimase in attesa.

Ed io che pensavo avrei passato un altra giornata libera! Povera illusa...

Ora devo sopportarmi il suo sorriso e il suo sguardo per tutta la giornata

“Haruka, sei morto?”

sbottò vedendo che non accennava a risponderle.

Aspettò un altro paio di secondi poi decise di entrare.

La testa di Juuri fece capolino nel buio della stanza. Assottigliò gli occhi per controllare meglio nell'oscurità.

Il mobilio, le tende scure, il letto accostato vicino alla finestra.

“Haruka?”

chiamò nuovamente. Un leggero muoversi delle lenzuola le fece capire che non era morto affatto

Peccato!

Pensò ironica facendo un passo avanti e socchiudendo la porta in modo che non arrivasse troppa luce solare.

Aveva il desiderio di avvicinarsi alle tende e spalancarle, i raggi del sole l'avrebbero svegliato procurandogli un enorme fastidio.
Così imparava a mantenere le promesse!

Soghignò avvicinandosi alla finestra.

Ma appena afferrò il lembo di stoffa una voce assonnata la bloccò all'istante.

“Juuri, che fai?”

Si voltò verso il fratello pronta a lanciargli qualche frecciatina irritata quando si accorse che era senza maglietta.

“Cosa fai tu!”

“Eh?”

Lei si voltò verso il muro rossa in viso.

“Mettiti qualcosa addosso! Ma non ti vergogni a stare in giro così?!”

“Sei in camera mia”

“Non è una giustificazione!” incrociò le braccia al petto.

Sentiva la pelle scottare in volto. Si toccò una guancia e constatò che, effettivamente, era un po accaldata.

“Ed è anche giorno, sono andato a letto due ore fa”

“Ah! Quindi vuoi rimandare la nostra uscita”

“Quale uscita?”

“Quella che avevamo programmato per oggi, ricordi?”

urlò leggermente quest'ultima frase, voleva che Rido udisse. Anche se, se lo sentiva, Rido avrebbe udito comunque. Tutta la conversazione.

“Mhm?”

Juuri si voltò verso di lui irritata ma, rendendosi conto che la situazione non era cambiata riprese a fissare il muro

“Ancora così sei?!”

“Potresti passarmi la maglietta del pigiama li, sulla sedia davanti a te?”

Lei fece una smorfia avvicinandosi all'indumento in questione.

Con gli occhi chiusi gliela lanciò, con tutta la forza che aveva in corpo. La maglietta lo colpì in pieno volto.

“Sbrigati”

Aspettò quasi un minuto poi chiese

“Fatto?”

“Fatto” sorrise Haruka

Riaprì gli occhi quasi con riluttanza, ma vedendo che era finalmente coperto si rilassò leggermente.

“Bene”

“Cosa stavi dicendo prima? Hai detto che vuoi uscire con me”

“No, ho detto che il nostro patto prevede la nostra uscita.” lo corresse lei

“Quindi, hai deciso per oggi?” mentenne quel sorriso per tutto il tempo.

“Abbiamo deciso per oggi, ti sei dimenticato eh?”

Haruka la guardò interrogativo per un momento. Juuri fece un gesto innervosito per farlo tacere.

Piantala di fare domande scemo! Quello ci sente.

“Daccordo, allora mi vesto e possiamo andare”

“Fai in fretta”

Non voleva perdere altro tempo prezioso.

Vedendo che lei non accennava a muoversi dalla stanza....
“Ehm, vuoi rimanere li?” chiese Haruka divertito

“Che vuoi dire?” assottigliò gli occhi minacciosa

“Mi devo preparare, ma se non vuoi uscire...”
“No, esco!”

 

 

 

 

 

 

 

 

Himeno: Ah ah assolutamente XD, quel ragazzo non potrà diventare neanche quasi bello come Haruka neppure in cento vite!

 

Ifrittuccia: Ecco il seguito XD

 

Mary Withlock: Questo è un piccolo assaggio XD nel prossimo capitolo ci sarà la loro prima uscita! *_* per la festa Rido ancora non sa nulla ah ah. Ma non credo che sarà molto contento di questo.

 

 

Scusate per il ritardo^^ ho aggiornato il prima possibile, speravo di fare questo cap. più lungo ma ho dovuta dividerlo in due parti.

Ringrazio tutti i lettori che mi recensiscono ^=^ e quelli che leggono soltanto.

Alla prossimaaaaaaa.

 

 

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