Sono la pelle dei Mangiamorte. L’involucro, l’esterno. La facciata da presentare al mondo.

Sono la garanzia, per il Signore Oscuro, di essere intoccabile, di lavorare nell’ombra con l’approvazione del Ministero senza che il Ministro stesso lo sappia.

Sono la pelle bianca, divorata dal cancro che si espande come una macchia indelebile, come quel Marchio che porto sul braccio. Centimetro dopo centimetro, inarrestabile.

Sono lo scudo che tiene i Mangiamorte al sicuro, che li protegge dai colpi del mondo esterno, il mondo buono.

È una questione di pelle. Difendere, assicurare protezione.

Salvare degli assassini senza coscienza.

Sono il fegato dei Mangiamorte. Il coraggio ed allo stesso tempo la sopportazione. Sono la forza che proviene dal sangue puro, la perseveranza.

Sono quello che ubbidisce agli ordini di un sistema più grande; agisco, svolgo il mio compito in modo impeccabile. Sono fondamentale, ma senza una reale autorità.

Sono il filtro che assorbe le tossine e si libera di loro, senza metterle in circolo, proteggendo gli altri organi e l’intero organismo. Mi libero di ciò che non è degno del complesso.

Sono la bile e l’amarezza di vedere lei, che guarda lui. E non me.

Sono l’istinto dei Mangiamorte. Sono l’azione senza ripensamenti e l’assenza di dubbi. Sono il seguace sordo ai lamenti, indifferente alle suppliche, cieco di fronte al dolore che provoco.

Sono la vergogna che mio padre non comprende, pur meritandola. Sono l’orgoglio che scorre nelle vene dei più puri; porto in superficie quei sentimenti che il mondo magico cela inconsciamente sotto lo strato di detriti che chiamano stupidamente uguaglianza.

Sono l’ordine e la giustizia che restituiranno la luce alla magia, che per troppo tempo è stata costretta nell’oscurità.

È questione di istinto, senza pietà. Istinto, ed assenza di dubbi.

Istinto ed impassibilità.

Sono il cervello dei Mangiamorte, intellettualmente superiore alle bestie senza coscienza di cui il Signore Oscuro si circonda. Sono colui che, solo, comprende la necessità e l’urgenza della Sua missione. Le vere motivazioni, la razionalità dietro la pazzia, la verità dietro le bugie.

Sono il guerriero con uno scopo, un senso, un fine. Sono il risultato del rifiuto, del perdono mancato, ma soprattutto sono il frutto di un amore sbagliato.

Che mi ha tolto tutto, lasciandomi solo nel risentimento, a covare un odio profondo.

Sono il cuore dei Mangiamorte. L’organo vitale che pompa la vita in tutto ciò che lo circonda. Ogni parte di me è devota interamente al mio compito, far vivere il mio padrone, dargli forza, far sì che sia vittorioso.

Sono il sentimento celato fra le macerie che mi lascio dietro, sono la scia di emozione che la morte e la disperazione non mettono a tacere, anzi, la fortificano.

Sono il tassello senza il quale tutto crollerebbe; sono fondamentale, sono importante, sono la base di tutto.

Continuo a battere, senza sosta, far vivere lui che con la sua forza fa vivere me.