Garbugli d'amore

di Sweet_Kiss
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Inizio scuola, fine vita ***
Capitolo 3: *** Amici e Nemici... Amore? ***
Capitolo 4: *** Ancora problemi! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Avverto che questa storia è un pocuccio pesante, solo un po', però se siete considerevoli di ciò che leggete! Okay! Comunque non adatto alle fan di Kotake.
Gli alberi mossi dal vento gelido dell'inverno, davano l'impressione che qualcosa fosse cambiato, una ragazza di 13 anni, rossa, aveva due codini tondi, tenuti da due elastici con ciondoli a forma di nota di croma, iniziava la scuola media ed era in ritardo di due minuti, ma correva, indossava una divisa blu, aveva abbandonato il mondo magico e Hana, la bambina cha aveva amato come se fosse la sua vera figlia, aveva anche abbandonato le sue migliori amiche!
Hazuki, Aiko, Onpu e Momoko ( la prima volt che uso i nomi delle Ojamajo in jap), anche MajoRika e Lala, la padrona e ex Raganella del Maho Dou, diventate tutrici di Hana, la futura Regina.
Aveva anche dovuto abbandonare il mondo dei maghi, ma senza un vero saluto di addio. Adesso lei si sentiva normale, ma lei comunque era sempre speciale, però, il suo legame con la magia non era del tutto finito.
CONTINUA...

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Capitolo 2
*** Inizio scuola, fine vita ***


Inizio scuola, fine vita

Doremi correva, per la tensione del primo giorno delle medie, non riusciva a dormire, la sua tristezza c'era ancora, l'abbandono della sua infanzia ed arrivare all'adolescenza, il cambiamento del corpo, nuove sensazioni e amori, ma non si sentiva ancora "donna", si sentiva ancora una "bambina", che faceva i capricci per non diventare grande, ma ormai, non poteva fermare il tempo.
Teneva ancora i suoi grossi codini tondi, il significato dell'attaccamento al suo passato magico.
- Oddio! Quanto mi mancate!
Una lacrima scese nel suo viso, quante storie aveva vissuto.
- Hazuki, Aiko, Onpu, Momoko... e non dimentico Chiharu! ( Grazie a Supermarika1000 per i nomi e per seguirmi, chi ha letto Magia dei gioielli? C'è un mio personaggio di nome Cary, il suo nome in jap è Chiharu!)
Il viale era accompagnato da dolci alberi spogli, un vento gelido accompagnò la corsa di Doremi verso un imponente edificio.
- Ecco! Vedo la scuola!
In una collina, vide un stradina piccola di sassi, la attraversò e salì per delle scale, la salita era ripida.
- Anf! Sono stanchissima!
Si almentò con una smorfia.
Per poco non cadeva a terra, alzò lo sguardo ma non vide nessuno, si girò e rigirò goffamente.
- Ah! Sono tutti in palestra per la cerimonia di iniziazione!
Andò nella palestra che era staccata dall'edifico, la sua futura... correzione... la sua scuola.
Aprì la porta e sbirciò, c'erano una folla che ascoltava un tizio mezzo pelato in carne, il preside della scuola.
Si sentì un brivido nella schiena, era in ritardo di 8 minuti, mentre un ombra le se avvicinò.
- Scusi? Che ci fa qui signorina, dovrebbe a essere d ascoltare la cerimonia! Entri immediatamente!
Guardò la figura, una donna giovane di 30 anni, capelli biondi tenuti in una coda, con un abito elegante, in quella figura vide la sua maestra dell'elementari, per poco non piangeva, entrò nella palestra imbarazzata.
- Ah! Che vergogna! Sono arrivata in ritardo nel mio primo giorno!
Guardò attentamente la gente, non vedeva nessuno che riconosceva.
All'improvisso, vide una figura che conosceva fin dall'asilo, un suo amico d'infanzia...
- Tetzuya Kotake?!
Disse stupita.
Andò a raggiungerlo, lo prese per una spalla e lo fece girare nella sua direzione.
- Dojemì?! Che fai?
- No! Tu che fai che ci fai qui?
*SSSSHHH*
- Ci scusi!
Si scusarono entrambi facendo un inchino e continuarono a bassa voce.
- Ehi! Sono libero anch'io di scegliere la scuola?
- Umh... Si, è vero! Però! Non farmi arrabbiare!
Perfetto, l'unico che trovava in quella scuola e il suo amico d'infanzia che la faceva arrabbiare.
Guardò quella scuola e le finestre fuori, quanto voleva stare con le sue migliori amiche, ma la loro amicizia è vera! Nessuno l'avrebbe frantumato, inizia così...
Fece un sospiro.
Doveva darci un taglio con quel passato, ma non ci riusciva, il mondo magico, le sue amiche e Hana...
Quanto le mancava quella bimba.
Il suo volto s'intristì e i suoi occhi erano pieni di lacrime, guardò giù e trattenne le lacrime...
La sua vita era "spenta", senza quel poco di magia che le restava, ma non poteva aprire bocca, non le crederebbe nessuno, anche se la Regina voleva riaprire le porte.
Ancora un sospiro.
Doveva darci un taglio...
Si toccò i capelli...
- I CAPELLI!
Urlò Doremi.
Tutti la guardarono stranamente, mentre Kotake ridacchiava.
- Emh, scusate ancora!
*Ma che pizza*
*Smettila di interrompere*
*Tu! Fa silenzio!*
Kotake rideva molto più forte.
- Ko-ta-ke...
Bisbigliò infuriata e imbarazzata.
Il preside riprese il suo discorso, mentre Doremi prese uno specchietto dalla borsa.
Si specchiò e guardò i suoi codini, non li voleva sciogliere, no! Erano il significato di Doremi, la ragazza non li voleva sciogliere no!
Si trattene nell'urlare "No".
- Ma io rivoglio le mie amiche!
Disse a bassa voce.
Il preside finì di parlare, cominciò a parlare un insegnante che diceva i nomi per le rispettive classi.
- Rivoglio Raganella! Rivoglio Lala...
Disse lentamente Doremi.
- Questo è un incubo!
L'insegnante parlava...
- Rivoglio il MAHO!
- Passeremo ora alla sezione B!
- Rivoglio la mia scuola!
Molte persone si stavano formando in qualche gruppo...
- Rivoglio Hanna...
- Rivoglio il mondo della magia e quello dei maghi...
- Abbiamo finito con la sezione B! ora passiamo alla C!
- Si rivoglio...
- Doremi... Doremi Harukaze...
Tetzuya provò a chiamarla ma lo ignorava.
- Si! Io rivoglio la mia vita!
- DOREMI HARUKAZE!
Doremi si svegliò e si diresse verso il gruppo, più tardi si aggiunse anche Kotake.
- Ormai! Credo che... dovrei dimenticare! Ma non voglio...
Una lacrima scese, ma l'asciugò subito.
- Ma credo che devo iniziare un altro giorno!
CONTINUA...

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Capitolo 3
*** Amici e Nemici... Amore? ***


Amici e Nemici... Amore?

Doremi si era svegliata molto male, i ricordi di ieri, il suo primo giorno, erano terribili.
- Non ho... Yawn! Ancora fatto amicizia con qualcuno!
Andò in bagno.
Ne uscì, col viso bagnato, mentre Poppu la guardava strana.
- Deve essere terribile senza le sue amiche!
Si cambiò e si pettinò per bene facendo i codini, lei ci dormiva anche.
Era presto, ma sperava di non arrivare ancora in ritardo, prese la cartella e andò a scuola.
Ci arrivò e c'erano molte persone, era in anticipo.
- Ehi! Doremi!
La salutò Tetzuya.
- Ciao! Spero che tu non mi prenda in giro!
- Io??? Quando l'ho fatto???
- Che spiritoso!
Risero di gusto.
- Sei sempre stato un mio buon amico.
A queste parole Kotake divenne triste, per lei era solo un amico di vecchia data.
- Sono solo un amico? Per te?
Domandò serio.
- Si! Certo! Un buon amico! Anche se mi prendo in giro!
- Bene! Allora! Lascia che il tuo amico se ne vada!
Disse Teztuya andandosene.
- Ma... che gli è preso?
Doremi non capiva, Teztuya si comportava stranamente, ma lei non importava così tanto, gli voleva bene, ma come amico.
( Che crudele che sono! XDD!)
Si accorse poi di cinque ragazze che facevano le ragazze pon pon.
- K Come Katsue! (Kazzue, ehi! Non fatevi venire in mente quella parola! Ma in fondo...)
- O Come Oki!
- M come Miyu!
- E come Eiko!
- T come Tamiyo!
- KOMET!!!
Doremi aveva una goccia gigantesca, come il resto delle persone, ma non sapeva quanto dolore avrebbero portato quelle 5...
- Quelle mi ricordano i FLATS 5!... Già! Akatsuki-kun!
Il ragazzo che le piaceva molto, la sua cotta naturale, un illusione e una speranza.
Katsue andò a prendere il suo cellulare, in una panchina, dove Doremi si era seduta.
- Ciao! Ti vuoi togliere stupida ragazzina! Stai schiacciando le nostre borse!
Disse crudelmente Katsue.
Katsue era una ragazza dell'età di Doremi, capelli beige tenuti in una coda di cavallo e gli occhi marroni, Oki invece aveva i capelli fucsia lunghi e mossi e gli occhi blu, Miyu era l'unica con del sale in zucca, ma non era gentile, aveva i capelli neri corti, ma riusciva a tenerli con una coda basse nera, con gli occhi blu e Tamiyo aveva i capelli blu scuro che sembravano neri, una codina come quelli Doremi, però piccola e dietro la nuca, tenuti con un fermaglio incurvato.
- Ti levi?!
- C-certo! Adesso mi levo!
Si alzò di scattò, ma una borsa di pelle fucsia scuro cadde addosso al piede di Doremi e cadde.
- Ehi! Katsue! Non è la tua borsa quella?
Domandò Miyu.
- Ehi! Hai rovinato la mia borsa! Stupida ragazza rossa!
Prese la sua borsa, mentre Doremi era ancora per terra.
- Ah ah ah!
Risero e se ne andarono, cinque pure snob.
Doremi si alzò pulendosi la gonna dell'uniforme.
- Ma che razza di gente!
Si lamentò Doremi.
La campanella suonò e finalmente si poteva entrare.
Doremi pensava alle sue amiche, vere uniche amiche!
- Hazuki-chan è in un istituto femminile! Aiko a Osaka! Onpu... con la sua carriera nemmeno riesco a vederla! Momoko-chan è in america! E Chiharu Tokyo, a Shibuya!
Fece un sospiro, mentre saliva le scale.
- Potevamo stare per sempre! Ma perché il destino e così? E Hana? Come sta? Starà bene?!
Entrò in classe con uno sguardo triste, nemmeno una bistecca la farebbe felice.
- Dojemi...
Doremi nemmeno si era accorta che c'era Teztuya.
Alla fine della scuola, Kotake la chiamò dietro la palestra.
- Che vuoi?! Non sono dell'umore giusto per assorbire i tuoi scherzi!
- Io non ti voglio fare nessun scherzo!
- Allora che vuoi?
Il silenzio cadde... il ragazzo diventava sempre più rosso ogni secondo...
- Ehi! Hai la febbre?!
Chiese preoccupata Doremi.
- NO!
Urlò Teztuya.
Doremi sobbalzò.
- Io... io... io...
- Io? Io? Io? Ti muovi?!
- Io... Io... Ti...
- Allora?
- ZITTA! IO TI...I-io... i-i-o t-ti...
- Uff!
- IO TI AMO!
Doremi per poco non sveniva!
- Se è uno scherzo non è divertente!
Disse Doremi.
- NO! IO TI AMO!
Urlò tutto rosso.
Ancora il silenzio, si sentiva solo le foglie che si muovevano.
- Ma... io...
CONTINUA...

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Capitolo 4
*** Ancora problemi! ***


Ancora problemi!

- CHE COSA?!
Urlò Doremi con la bocca spalancata.
- Ah! S-stai calma!
- Ma... perché non me lo hai detto?!
- Non importa! Voglio solo capire... se mi... ami anche tu!
Il vento silenzioso faceva muovere i loro capelli e le foglie dolci degli alberi, ma le uniche risposte di Doremi erano l sue dolci lacrime...
- Ma... piangi? Perché?
Domandò Teztuya.
- Perché io... non provo niente per te!
Rispose asciugandosi le lacrime.
- Che?
- Si, insomma! Per me, tu sei solo un amico!
Disse tristemente Doremi.
- Sciocca! Sciocca!
Stava per dargli uno schiaffo, ma si fermò.
- Oh! Mi spiace Kotake!
Kotake si arrabbiò e se ne andò, colpendo un sassolino, ma si fermò.
- Ah! Tu provi qualcosa ancora per quel tizio della gita...
Doremi spalancò gli occhi.
- Non prova niente per te! Per lui sei solo una sciocca ragazzina! Non farti illusione! E se succede non contare su di me!
Con queste parole se ne andò, infuriato e frustrato.
- Non è vero! Akatsuki... non è un... bugiardo!
Tutti i suoi ricordi comparirono nella sua testa, i suoi sogni e l'inganno.
Dopo quella situazione, non si rivolsero alcuna parola.

I giorni passarono in fretta, il vento gelido di ogni mattina si faceva ancora più fresco.
Teztuya e Doremi non si parlavano, non si guardavano più, mentre la dolce ragazza aveva stretto solo due amicizie, ma la sua allegria non era uguale del solito.

In un istituto grande, dove c'erano alberi di ciliegio fioriti, dove il giardino era verdissimo, una ragazza con gli occhiali, bruna con una coda tenuta da un fiocco, per la prima volta trovava difficoltà in un compito.
- Argh!
Mordicchiava la penna, ormai non era facile studiare tanto, sopratutto con i suoi impegni, era stressata.
- Coraggio! Hazuki-chan!
Disse una ragazzina vicino a lei, dai capelli ondulati e corti neri.
- Grazie Yuriko!
Hazuki era impegnatissima, fra il violino, la madre che voleva fargli insegnare questo e quello e la scuola, che era durissima.
Dopo varie ore, di Giapponese e Matematica, tornava il suo compito.
- Ecco qui! I vostri compiti! Sono delusa, avete fatto un pessimo lavoro.
Disse la professoressa.
Hazuki ricevette il suo compito, ma ebbe un...
- 6 1/2?
Disse ad alta voce per sbaglio.
- Certo! Lei non è più nelle elementari, siamo nelle medie! Si impegni di più!
- Mi spiace Hazuki!
Disse Yuriko.
- Ma non è colpa tua!
Ma i suoi pensieri erano per le sue amiche e Masaru...
- Oh!
Fece u sospiro.

Una ragazza con i codini e una divisa blu scuro, camminaa imbarazzata del suo look, così... femminile e dolce. - Ah! Rivoglio le mie scarpe da ginnastica! Non mi hanno nemmeno accettato al club di basket!
- AIKO!!!
Urlò qualcuno che correva verso di lei.
- OH! LASCIAMI IN PACE KENICHI! NON USCIRO' MAI CON TE!
Urlò Aiko infuriata.
- Perché no?
Domandò arrivato.
- Perché... non mi piaci! E poi ti ho battuto in piscina, perché ora mi perseguiti?!
- Be'! Tempo fa! Ma ora...
- NOOOO!
Ricominciarono a correre. - E' più peggio di Leon!

Una ragazzina dai capelli viola con una codina laterale, recitava stanca in un film.
- Oh! Eichi! Non andare via! Ti uccideranno!
- STOP! Onpu! Riposati pure!
Urlò il regista.
Onpu si sedette su una sedia, prese la sua borsetta viola e prese una bottiglia d'acqua.
Sua madre triste arrivò con in mano un giornale.
- Mamma? Che succede?
Domandò preoccupata per il viso cupo.
- Succede una cosa, critici una nuova cantante, attrice e ballerina.
Rispose triste.
- Perché?
Chiese Onpu.
- I critici dicono che non hai sentimento, si vedono nelle foto e l'attrice è... Eiko, Eiko Segoru! ( KOMET).
- Non capisco...
- Non stai diventando così... famosa...
- C-COME!?

- Cucinare, dolcetti al lampone! Yeah!
Una ragazza con i capelli messi a due codine a cerchio, preparava in una pasticceria, quella di Monroe, dei dolcetti al lampone con Bess, una sua amica.
- Quindi Momoko-chan farai la pasticcera? Ho detto giusto?
- Oh! Yes, my best friend!
- Già, ma tu... tornerai in Giappone?
- What?
- Si, tornerai...
- No! You are my best friend!
- Non ripetere la stessa cosa! Dai! Parla in giapponese!
- Okay! Ma sai che se io vado in Giappone, tu sarai con me!
- Davvero?
- Certo!
Bess, però, invece di essere contenta, era molto triste.
- Perché quel muso?
- Non so'...
- Dai cuciniamo.

In un palazzo grande, in una sala, c'erano delle ombre, che discutevano di una cosa importante.
- Davvero?
Domandò l'ombra di un ragazzo.
- Si, gnam, gnam!
Rispose un'altra ombra che sgranocchiava dei biscotti.
- Mi dai un biscotto?
Chiese un'altro.
- No! Comprateli!
- Insomma! Non è questo il punto! Le Ojamajo non sono più streghe?! Pure te?
- Si, ma voi lo sapevate già, che non sono più un'apprendista.
Il silenzio cadde.
- Si... ma noi abbiamo una missione.
L'ombra riprese a mangiare.
- Gnam! Gnam! Vi devo aiutare? Come faccio?
- I tuoi poteri da umana!
- Va bene! Vi aiuterò sulla terra...
La luce all'esterno fece illuminare i volti.
- FLATS 5!
Disse Chiharu.

Autrice: Per sapere chi è Chiharu e il quinto FLAT, guardare gli ultimi cappy di Magie dei gioielli! Scusate! Oggi non ho voglia di scrivere... Ciao!

CONTINUA...

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