My slayer's arms

di dina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Luce verde e luce rossa ***
Capitolo 4: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


l

-Ti sto usando e questo mi ferisce.. Mi dispiace, William- la ragazza si voltò e lo lasciò da solo.

Spike rimase immobile a osservare il punto in cui era stata fino a pochi attimi prima, mentre mille pugnali ardenti affondavano nel suo cuore, oramai fermo da secoli.

Come un'automa si accese una sigaretta e crollò sulla sua vecchia poltrona rattoppata.

Non riusciva a capacitarsene..

Lui.. lui era stato usato!

Era stato umiliato!

Lui, William il Sanguinario.. uno dei vampiri più potenti e malvagi esistenti al mondo, era stato il burattino nelle mani di una stupida ragazzina!

Per uno stallone, ecco per chi l'aveva scambiato!

Non ci poteva credere..

Era sicuro che la colpa fosse dei suoi sciocchi amichetti, tutti campioni di virtù e coraggio, sempre pronti a lanciare la prima pietra.

Lei aveva paura del loro giudizio, aveva paura di essere felice anche senza quei quattro babbei che si portava dietro.

Se solo non avesse avuto quel dannatissimo chip.. a quest'ora sarebbero stati già pane per i vermi.

E poi..

Poi avrebbe ucciso anche lei, lei così bella, lei così forte, lei così testarda.. lei così indimenticabile.

Si, era quello l'aggettivo giusto da dare a quei fuggevoli momenti trascorsi insieme, un idillio meraviglioso che una semplice frase aveva mandato in frantumi.

Allungò il braccio per prendere il suo fidato rum, lui si che non l'avrebbe mai lasciato.

Diamine, era stanco di rincorrerla, stanco di sentirsi continuamente umiliare dai suoi rifiuti, stanco di non essere importante per lei nemmeno la metà di quanto lo fosse Buffy per lui.

Più d'ogni altra cosa era stanco di provare a penetrare quella corazza di cemento armato che aveva alzato contro il mondo intero.

Oh si, lui l'aveva notato.

Probabilmente i suoi cari amichetti no, ma lui aveva visto il suo sguardo malinconico, le sue parole guardinghe, il suo continuo atteggiamento sulla difensiva.

Dopo le tante sofferenze patite era normale che..

Ma che diamine sto facendo?! La sto GIUSTIFICANDO?!

Scosse la testa come a voler scacciar via un insetto molesto, lei l'aveva usato, lui era la vittima.

Lui.. era stato ferito. Come al solito.

Non pensava potesse soffrire così, insomma, lui era morto!

Non doveva nemmeno avere quelle stupidissime farfalle nello stomaco ogni volta che scorgeva il suo viso!

Succedeva sempre così.. prima Drusilla e poi Buffy, persone che amava e che avevano giocato con lui, per poi gettarlo via come un giocattolo rotto.

Mentre lui era destinato a rincorrerle ostinatamente.. lui stesso si era spogliato di ogni dignità per loro.

Era destinato ad amare senza mai essere ricambiato. Sarebbe stato così per sempre?

No, si disse, le cose sarebbero cambiate..

Fece una promessa a se stesso, l'avrebbe dimenticata in un modo o nell'altro, non si sarebbe mai più fatto usare da quell'egoista.
E le avrei anche perdonato il suo amor proprio, se non avesse mortificato il mio..

Cercò di riordinare il caos che quella bomba a mano lanciata da Riley aveva causato, facendogli esplodere buona parte del suo rifugio.

Dopo qualche ora, notando che il sole stava sorgendo, si mise a letto, meditando un modo per farla pagare a quella dannata Buffy.

Si risvegliò a notte inoltrata, fece una doccia veloce e, dopo essersi vestito e nutrito per bene, uscì.

Aveva intenzione di divertirsi, aveva intenzione di eliminare il profumo della dannata Buffy dalle sue lenzuola, offuscandolo con quello di qualcun altra.

Camminò per un po' di minuti, quando si fermò all'improvviso ad annusare l'aria.

Quello era..

Si, non c'erano dubbi, quello era di sicuro il suo profumo.. ma c'era di più, la sua fragranza era mischiata a quella del suo sangue.

Dimentico dei suoi propositi, senza nemmeno rifletterci, il suo corpo si fiondò verso la fonte di quell'odore.

E se fosse ferita?

Prenderò a calci chiunque abbia osato toccarla..

Si fermò nei pressi di una fabbrica ormai in disuso e, seguendo il suo istinto, vi entrò.

Gli saltò subito agli occhi l'immagine di lei che lottava contro un gigantesco demone squamoso, era ferita alla spalla e sul viso.

Il demone scaraventò la ragazza contro il muro, e per lui questo fu troppo, si gettò su di lui con ira.

Ti sei spinto troppo oltre, amico..

Ingaggiarono una cruenta lotta, Spike riuscì a ferire il demone che perse i sensi.

Si voltò verso di lei: -stai bene?-

-Che cosa ci fai tu qui?- con fatica riuscì ad alzarsi.

-Passavo da queste parti- fece vago e, allo sguardo poco convinto di Buffy, s'irritò -dico sul serio, non sei il centro del mio universo!-

-In altre parole mi stavi seguendo?-

Dannata Buffy!

-Non sei così importante-

-Meglio così-

-Questo è il ringraziamento per colui che ti ha appena salvato la pelle?!-

-Avrei potuto cavarmela benissimo anche da sola-

-Stavi per morire-

La bionda alzò le spalle -volta più, volta meno- e si spolverò la polvere dai pantaloni.

-Ad ogni modo..- non terminò la frase, drizzando le orecchie.

-Ad ogni modo?- lo incalzò lei.

-Shh..-

-Non provare a zittirmi, io..-

Spike si gettò su di lei, spostandola di lato, ed evitandole di essere colpita da un raggio di luce verde.

-Warren.. non mi sembra il caso..- esordì una voce spaventata.

-Invece è proprio il momento di vendicarsi di tutti i torti subiti-

Ambedue si girarono e videro i Troika, tali Warren, Andrew e Johnatan, fermi davanti a loro.

-E voi cosa ci fate qui?!- domandò irata.

-Hai ragione dolcezza ad arrabbiarti, forse vi abbiamo sorpresi in un momento poco opportuno..- sorrise malizioso Warren.

Buffy, accorgendosi della posizione facilmente equivocabile, spinse via con violenza Spike da sopra di lei.

-Ahi!- si lamentò il vampiro.

Buffy si voltò verso di lui, e il Troika ne approfittò per colpirla nuovamente con il fucile che aveva in mano.

Un raggio di luce verde la colpì, sotto lo sguardo attonito di Spike, che vide la sua Cacciatrice ringiovanire sempre di più.

Con una mossa fulminea si gettò su Warren, che interruppe il raggio, poiché il fucile volò poco distante da lui.

Il vampiro si piegò dal dolore provocatogli dal chip, ma riuscì ugualmente a vedere i tre che, una volta recuperato l'aggeggio, fuggirono veloci.

Quando ogni sofferenza passò, si voltò in direzione di Buffy e..

-Buffy?! BUFFY?!- la guardò nel panico.

Al posto della sua bellissima Cacciatrice, vi era una graziosa bambina di circa cinque o sei anni, con addosso dei vestiti enormi, che piangeva.

Si avvicinò cauto, ma la bambina indietreggiò intimorita, continuando a piangere.

-Buffy?- chiamò con voce pacata.

Nel frattempo il demone si era rialzato e puntava la bambina con sguardo famelico.

-Cacciatrice, ti mangerò in un boccone- disse con voce cavernosa, gettandosi addosso a lei, mentre l'urlo terrorizzato della bambina risuonava per l'edificio.

-Mi dispiace, ma sta sera lei non è sul menu!- il vampiro lo spinse di lato e trovando un grosso pezzo di vetro appuntito, glielo infilzò all'altezza del cuore.

Spike si voltò verso di lei, che aveva smesso di gridare, ma non di piangere.

-Buffy.. Buffy, non preoccuparti, è finita..-

-Chi sei tu? Come sai il mio nome?-

-Non ti ricordi di me?- chiese stupito e la bimba scosse la testa -e se ti dicessi Willow, Giles, Anya, Xander.. non ricordi nemmeno loro?-

-Chi sono? Sei tu Xander?-

Piuttosto mi conficco un paletto nel cuore.. pensò inorridito.

-No, io sono Spike, un tuo.. amico-

Davvero aveva perso anche la sua memoria oltre alla sua età?!

-Io non voglio te, voglio la mia mamma!- urlò.

Come fare a spiegarle che sua madre era morta?

-Buffy.. la tua mamma non c'è più.. è partita e non credo che tornerà presto- le si avvicinò un altro po', ma la bambina riprese a piangere.

-Voglio la mia mamma! Dov'è la mia mamma?-

-Non lo so esattamente.. però so che sta bene e che non vuole che ti preoccupi per lei- la bambina non rispose, continuando a singhiozzare -io non voglio farti del male.. Buffy, tu puoi fidarti di me, non ti farei mai del male-

La bimba smise di piangere e lo osservò con i suoi grossi occhi verdi, sembrava incuriosita da lui.

Si mosse a disagio, anche lo sguardo della Buffy piccola riusciva a farlo sentire inadeguato, proprio come quello della Buffy grande.

Guardò ogni tratto del suo viso, le sue mani, i suoi capelli e, infine, si asciugò le lacrime -Spike è un nome buffo..- abbozzò un sorriso.

-Lo so- le tese la mano -vieni, ti porto via di qui-

-Dove?-

-In un luogo sicuro- la prese in braccio e la portò nella sua cripta.

La bambina alla vista di quel luogo iniziò a dimenarsi e gridare impaurita.

-Sta' tranquilla Buffy, questa è casa mia- cercò di rassicurarla.

-Ma è buio.. io ho paura del buio- piagnucolò.

Il vampiro la posò per terra e accese alcune candele -adesso non è più buio-

-Qui è polveroso e tetro.. perchè ci vivi?-

-Perchè mi piace- rispose lui mentre prendeva una vecchia cassetta del pronto soccorso -vieni, disinfettiamo questi tagli-.

-La mia mamma dice sempre che il buio è per i cattivi..-

Spike la fece sedere su un tavolo e le scoprì la spalla ferita, -la tua mamma ha ragione- disse mentre imbeveva delle garze con il disinfettante.

-Ma tu non sei cattivo-

-Cosa te lo fa credere?- chiese stringendo i denti alla vista del suo sangue.

-Non lo so, i tuoi occhi- rispose in una smorfia di dolore per il disinfettante.

-Cosa hanno i miei occhi?- domandò mentre le fasciava la spalla.

-Sono sinceri e buoni-

Il biondo la guardò per un attimo perplesso, poi si schiarì la voce nuovamente a disagio e prese a disinfettarle lo zigomo.

-Adesso vieni, mettiti a dormire.. sarai stanca- la bimba annuì e lui l'accompagnò di sotto, dove teneva il letto.

Buffy si accucciò tra le coperte e poi lo guardò -e tu dove dormirai?- domandò preoccupata.

Perchè la Buffy grande non poteva essere altrettanto dolce?! Perchè non poteva trattarlo come lo stava trattando quella miniatura?!

Dannata Buffy!

-Non darti pena per me- le voltò le spalle e prese a salire, quando la sua vocina lo fermò -che c'è?-

-Buona notte-

Lui non rispose.

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Fanfic classificatasi quinta + premio originalità al concorso "Book's sentences" di vogue91 

NdA: non è esattamente una long-fic poichè sarà divisa in un massimo di cinque capitoli.. comunque mi farebbe piacere sentire cosa ne pensate :D

p.s.la storia è ambientata dopo che Buffy lascia Spike, dicendogli che l’ha solo usato per sentirsi meglio, nell’episodio 15 della Sesta Stagione: “Difficile da dimenticare”

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


i

La mattina seguente preparò ciò che aveva procacciato per la colazione della piccola e aspettò che si svegliasse.

Nell'attesa accese la tv, cercando di riflettere.. cosa doveva fare? Non aveva idea di cosa fosse successo alla sua cacciatrice, del perchè si trovasse in quello stato.. né di come fare a farla tornare normale.

Pensa William.. cosa farebbe Buffy al tuo posto?

-Spike?- lo chiamò una vocina sottile e impastata di sonno.

La guardò, si stava stropicciando gli occhi, era davvero buffa con quel maglione troppo lungo e i piedini scalzi.

Si era immaginato Buffy in tutte le forme e stati, ma.. non si era mai chiesto che aspetto avesse avuto da bambina. Quella era senz'altro una piacevole novità.

-Che c'è scricciolo?-

-Ho fame..- rispose imbarazzata.

-Lì c'è la colazione- indicò il tavolo imbandito con più di tre tipi di cereali, latte e succo d'arancia.

La bimba annuì e si sedette, stava per iniziare a mangiare, quando sembrò ricordarsi qualcosa -tu non mangi con me?-

-Io ho già mangiato-

-E allora devo mangiare tutta sola?- sembrò intristirsi.

Bingo!

I suoi amichetti, ecco la risposta!

Loro non avrebbero mai lasciato la loro amica in quello stato, loro l'avrebbero aiutata senza pensarci un attimo.

E lui.. lui per il bene di Buffy era disposto ad abbassarsi a collaborare con quella massa di idioti.

La strega rossa potrebbe fare un incantesimo..

Aspettò che finisse di mangiare e poi la prese in braccio -adesso faremo un gioco Buffy: “Non facciamoci toccare dal sole”, lo conosci?- lei scosse la testa -bene, adesso ci coprirò con una coperta scura e dovremo fare in modo che il sole non ci sorprenda, d'accordo? Ti piace questo gioco?-

-Sii..- rise lei.

-Okay, adesso stringiti a me- la bimba fece come aveva detto e Spike li coprì con la sua coperta, iniziando a correre verso il Magic Box.

Entrarono e una sorridente Anya li accolse, il vampiro tolse la coperta sotto lo sguardo allibito di tutti.

-Hai messo su famiglia senza dirci niente?- interruppe il silenzio Xander, ironico.

Spike non si prese la briga di rispondergli, rivolgendosi direttamente a Willow -ho bisogno di un incantesimo-

-Che genere di magia? E chi è quella bambina? Non vorrai farlo a lei o.. o magari a te stesso per rimuovere il chip e poterla così uccidere..?-

-Non è per me, è appunto per questa bambina. Ma non voglio affatto ucciderla-

-Non lo so.. dovrei chiedere il parere di Buffy, lei..-

-Allora perchè non glielo chiedi?!- posò per terra la bambina, che si nascose dietro le sue gambe.

-Buffy?!-

-Spike, perchè sanno il mio nome?- bisbigliò lei intimorita.

-Che scherzo è questo?! Cosa le hai fatto?!- proruppe Giles.

-Io proprio niente, è stato Warren con una sottospecie di fucile- spiegò scocciato.

Tara si avvicinò a lei -Buffy, sei davvero tu?-, la bambina strinse ancora di più le gambe del vampiro.

-Non le piacciono gli estranei- sorrise sarcastico.

-Noi non siamo estranei, siamo suoi amici!- esplose Willow.

-Forse della Buffy adulta, ma non di quella bambina.. l'unico di cui si fida adesso sono io- esordì trionfante.

Beccatevi questa, stupide sanguisughe..

-Che cosa le hai fatto?!?- Xander lo prese per la collottola, guardandolo minaccioso, cosa che fece scoppiare Buffy in un pianto a dirotto.

-Io proprio niente.. ora spostati, la tua brutta faccia la sta facendo piangere- gli tolse con un gesto secco le mani.

-Bastardo non mentirmi, è ferita! L'hai picchiata!- esclamò irato.

-Non sono stato io, ma un demone-

-Io non ti credo-

-Quanto pensi che mi possa interessare?!- ribatté ironico il vampiro.

-Se scopro che le hai fatto qualcosa Spike, qualunque cosa, io..-

-Tu cosa, Giles? Cosa vorresti farmi?- lo incalzò curioso.

-Troverei un modo per fartela pagare molto cara-

-Ne sono certo- enunciò indifferente, poi si rivolse nuovamente a Willow -allora vuoi aiutarmi o no?-

-Certo.. ma-ma non so come fare..- disse la rossa nel panico -dovrai raccontarmi tutti i dettagli-

-Non ci sono dettagli, so solo che un minuto prima Buffy minacciava i Troika e l'attimo dopo, dopo essere stata colpita da un raggio verde, l'ho ritrovata così-

-Un raggio verde hai detto?-

-Emanato da uno pseudo fucile- annuì.

-Bene, Xander e io indagheremo su questo fucile, mentre Willow e Tara prepareranno una pozione o qualcosa che la faccia tornare normale.. Anya, tu ti occuperai di lei- enunciò Giles.

-Che cosa?!- dissero all'unisono Spike e Anya.

-Io non so badare ai bambini.. li odio proprio come i coniglietti!- si lagnò.

-Deve restare con me, io l'ho salvata e io me la tengo!- ringhiò il vampiro ossigenato.

-Lei non è un giocattolo!-

-Mi prenderò cura di lei- ribattè adirato.

-Non se ne parla nemmeno!-

-Non sei suo padre-

-Nemmeno tu!- Giles si sentì punto sul vivo da quell'affermazione, voleva bene a Buffy come a una figlia.

-Bene, chiediamolo a lei con chi vuole stare allora..- sorrise e si voltò verso la bimba -Buffy, vorresti venire con me?- lei annuì con le lacrime agli occhi -quindi non vuoi restare con loro-, scosse violentemente la testa e il sorriso di lui si allargò -credo sia tutto allora-

-Osa farle del male e..-

-Giles Giles Giles.. con gli anni diventi sempre più noioso e ripetitivo o sbaglio? Non la toccherò con un dito, anch'io tengo a lei- detto questo la prese in braccio e fece per andarsene, ma una voce lo fermò.

-Aspetta.. dovrei avere qualcosa..- Tara frugò nella sua borsa e ne uscì un piccolo abito rosa, con disegnato un grosso orsacchiotto -è di mia nipote, ma penso che serva più a Buffy in questo momento-

Spike lo prese e, dopo essersi coperto con il telo scuro, lasciò il negozio in direzione della sua cripta.

-Spike, che cosa facciamo?- chiese la bimba dopo un po'.

-Guardiamo la televisione.. la miglior cosa che gli uomini potessero inventare-

-No, io non voglio guardare la televisione-

-E allora che vuoi fare?- aggrottò le sopracciglia.

-Non lo so- s'imbronciò lei.

-Avanti Buffy, non fare i capricci-

-No.. io voglio disegnare con i pastelli colorati!-

-Io non posseggo pastelli colorati- scandì bene le parole.

-Non mi importa- s'impuntò.

Dannata Buffy, la tua testardaggine è sempre stata ai massimi livelli, non è così?!

-Voglio disegnare!-

-Va bene, va bene.. dovrei avere qualcosa..- frugò nei vari cassetti, e tirò fuori un quaderno e una matita per gli occhi, sicuramente appartenuta ad Harmony.

-Ecco tieni.. sbizzarrisci la tua fantasia- glieli consegnò, e lei iniziò il suo lavoro sul tavolo.

Dopo un po' di tempo, Spike non resistette alla curiosità, si alzò dalla poltrona e andò alle spalle della bambina per vedere cosa la stesse tenendo così concentrata.

Vi erano tre persone disegnate: un maschio, una bambina e una donna, tutti si tenevano per mano e avevano dei gran sorrisi stampati in volto.

-Chi sono?- non riuscì a trattenersi dal domandarle incuriosito.

-Questo è il mio papà, quest'altra sono io e lei è la mia mamma..- spiegò seria, indicando le figure.

E' vero, da qualche parte doveva avere un padre.. ma in tutto il tempo che la conosceva non l'aveva mai sentita parlare di lui.

-Buffy, dov'è tuo padre?-

-Non lo so.. lui e la mamma non sono più sposati..- fece triste -però si vogliono bene lo stesso!- s'affrettò a puntualizzare.

Lui fece un mezzo sorriso e tornò a sedersi sulla poltrona, quando dopo pochi minuti una domanda lo lasciò spiazzato.

-Spike, dove sono i tuoi genitori?-

-I miei genitori? Sono morti secoli fa-

-Ti mancano molto?- chiese la bambina con gli occhi lucidi.

-Dopo un po' ti ci abitui.. a essere solo-

Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che Buffy si era già fiondata tra le sue braccia, piangendo.

-Buffy.. cosa..?-

-Tu non sei solo.. ci sono io.. io non ti lascerò solo..- singhiozzò.

Se il suo cuore avesse potuto battere, a quell'ora sarebbe già scoppiato; era intenerito da quella bambina così dolce.. un preludio alla Buffy che sarebbe stata.

E con questo la mia promessa va davvero a farsi benedire..

Per parecchi minuti non riuscì a proferire parola, poi l'unica cosa che gli restò da fare fu mormorare un impercettibile -grazie-, che però non fu udito dalla bimba che dopo minuti e minuti di pianto, si addormentò tra le sue braccia.

Buffy.. vorrei che tu restassi per sempre così, in modo da riuscire a farti innamorare di me, in modo da risparmiarti dolori, in modo da salvarti.. ma so che questo non è possibile..

La posò sul letto e restò qualche secondo a guardarla dormire, ora più che mai sapeva che quella donna gli era entrata dentro più di ogni altra persona al mondo.

Si versò un bicchiere di rum e lo portò alle labbra, ma poi si fermò, a cosa sarebbe servito bere? Non avrebbe mai cambiato la realtà dei suoi sentimenti.

Gettò il bicchiere contro il muro, con rabbia, ascoltando il rumore del vetro rotto; non si preoccupò nemmeno di raccogliere i cocci, poi prese dal frigo una tazza di sangue e la bevve d'un sorso.

Qualcuno bussò alla porta e lui non si scomodò ad alzarsi per aprirla, non voleva vedere nessuno.

-Spike? Sono Clem..- la voce familiare del demone suo amico, proveniva dall'esterno -dai, lo so che ci sei.. la tua moto è qui-

-Entra, è aperto- lo invitò scocciato.

Il demone fece come indicato -ho portato una persona che voleva parlarti- indicò l'uomo di colore al suo seguito.

-James, come te la passi?- chiese senza esserne minimamente interessato.

-Me la passerei meglio se tu avessi pagato i tuoi debiti, il mio capo vuole i suoi cinquantatré gattini che gli devi- rispose quello.

-Li avrò presto-

-L'hai detto anche due settimane fa!- gridò James.

-Abbassa la voce in casa mia- si alzò di scatto, aveva paura che Buffy si svegliasse, temeva per la sua sicurezza.

Gli si mise davanti -non c'è bisogno di scaldarsi tanto, avrai i tuoi gattini in quattro giorni al massimo.. ora se non vi dispiace- con un gesto eloquente indicò loro la porta.

Dopo un ultima occhiata irritata, l'uomo fece per andarsene, facendo tirare un sospiro di sollievo al vampiro, quando una voce lo raggelò.

-Spike, che succede?-

Si voltarono tutti a guardare la bimba che, ancora mezza addormentata, se ne stava in piedi a guardarli interrogativi.

-Niente, torna a dormire- le ordinò secco.

-E questa bambina chi è?- chiese l'uomo -ha un odore strano.. mi sembra di conoscerlo- annusò l'aria.

-Nessuno, solo la cugina della sorella della madre di una che frequentavo.. sarà la mia cena-

-Sai, il capo potrebbe accettare anche lei.. vale molto di più dei gattini, e salderesti finalmente il tuo debito- propose.

-Lei non si tocca, è mia- non riuscì a trattenersi dal dire con ira.

L'altro si avvicinò a lui minacciosamente -è un'ottima merce di scambio- ripetè ostinato.

-Avrete i gattini in quattro giorni, lascia a me quella bambina- anche Spike si era avvicinato e lo guardava con ostilità.

L'uomo fece un ghigno che ben presto si trasformò nella consueta faccia del vampiro, il vampiro biondo ringhiò, pronto alla lotta.

Buffy, dal canto suo, era terrorizzata, ma temeva più per Spike che per se stessa, quindi prese a correre in direzione del vampiro di colore e lo spinse via, mettendosi davanti a Spike come per proteggerlo.

Buffy..

James restò un attimo stupito dal coraggio e dalla devozione di quella bambina, poi qualcos'altro lo lasciò interdetto, qualcosa di strano, un odore conosciuto..

La fragranza arrivò anche alle narici del vampiro ossigenato, che tese i muscoli e guardò la fonte del profumo.

La bambina aveva messo i piedini scalzi sui cocci di vetro del bicchiere rotto, e adesso stavano sanguinando copiosamente, causando il pianto a dirotto di lei.

Dannazione!

-Ma questo è..-

Spike prese in braccio Buffy e, con un paio di tovaglioli, cercò di arrestare la fuoriuscita di sangue.

-Adesso è meglio che ve ne andiate- fece un cenno a Clem, che annuì.

-Si.. andiamo James, ci vediamo Spike- trascinò il vampiro, ancora interdetto, fuori e chiuse la porta.

Lui sperò che non avesse riconosciuto l'odore del sangue di Buffy, o si sarebbero trovati in grossi guai.

La fece sedere sul tavolo e tirò fuori delle garze con cui, dopo aver rimosso i pezzi di vetro dalla pelle, le fasciò i piedini.

-Buffy, non devi farlo mai più- la rimproverò.

-Ma quel mostro era cattivo..- singhiozzò lei in risposta.

-Avrei potuto batterlo-

-Io ho avuto paura-

-Avrei protetto anche te, scricciolo-

-Non ho avuto paura per me, ma per te-

Spike la guardò spiazzato, ma poi fece un flebile sorriso -non devi preoccuparti per me.. io me la so cavare-

-E se tu fossi morto?- pianse ancora più forte.

-Non sarei morto, piuttosto avrei ucciso lui-

Di nuovo qualcuno bussò alla porta, questa volta Spike guardò prima di aprire, era Dawn. La fece entrare.

-Allora è vero!- esclamò la ragazza osservando la sorella.

-Come vedi..- rispose il vampiro divertito, mentre osservava di sottecchi la bambina nascondersi dietro di lui.

-Buffy.. non mi riconosci?-

Lei scosse la testa, stringendo il braccio di Spike.

-Allora che notizie porti dal fronte?-

-Non buone.. Tara e Willow non hanno trovato alcun incantesimo.. ma Xander e il Signor Giles stanno indagando per quanto riguarda i Troika-

Fantastico, in altre parole siamo a un punto morto..

-Non ti sembra strano vederla così?- domandò divertita Dawn, che guardava Buffy giocherellare con la manica della camicia di Spike.

-Abbastanza- seguì lo sguardo della ragazza.

-Insomma la mia impavida e imbattibile sorella.. che si spaventa dei suoi stessi amici-

-Già.. è strano-

-Ma non capisco perchè non abbia paura di te..- fece pensierosa.

-Probabilmente perchè l'ho salvata- rispose lui atono.

-Comunque ho portato delle cose..- prese il suo zaino -un panino, un album con i colori e tanta cioccolata.. ai bambini piace la cioccolata, no?-

-Dovrebbe essere così-

-Adesso vado.. chissà quanto si arrabbierebbe la Buffy adulta, se sapesse che esco da sola di sera-

-Ti accompagnerei, ma l'ho già esposta a troppi pericoli per oggi-

-Non preoccuparti, so badare a me stessa.. ma prima- uscì dallo zaino una macchina fotografica istantanea e scattò una foto alla piccola Buffy, che si succhiava il pollice -quanto la prenderò in giro per questo! Ciao- e se ne andò ancora ridendo.

Si voltò verso di lei -hai fame?-

-Tu sei sempre solo qui?- chiese lei inaspettatamente.

La domanda lo pietrificò, lei aveva sempre avuto il potere di stupirlo, ma la Buffy bambina sembrava essere molto più abile di quella adulta.

-Più o meno-

A volte tu sei con me, anche se non per le ragioni che vorrei..

-Non sentirti triste..- esordì con gli occhi lucidi.

Spike si rese conto che in quel momento la sua espressione doveva essere malinconica o qualcosa di simile; quindi, a disagio per quella sua debolezza, si voltò dall'altra parte, ordinandole di andare a dormire.

-Buona notte- la bimba lo raggiunse e, tirandolo verso il basso, gli scoccò un umido bacio sulla guancia.

-Buona notte- ripetè come un automa, sfiorandosela appena.

Dopo aver bevuto una tazza di sangue, si addormentò sulla sua poltrona, troppo sfinito per crearsi un giaciglio.

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Ringrazio coloro che l'hanno inserita tra i preferiti e chi la sta seguendo :)

Un grazie speciale va a Ezrebet.. thanks, sono contenta che ti piaccia;D

Alla prossima.

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Capitolo 3
*** Luce verde e luce rossa ***


g

Era notte inoltrata quando, svegliandosi lentamente, udì dei rumori e delle voci provenienti dall'esterno.

Intontito si alzò e si avvicinò alla porta, cercando di acuire i suoi sensi da vampiro.

C'era qualcuno fuori dalla sua cripta e questo significava solo una cosa: pericolo.

Si spostò di lato, giusto in tempo per evitare di essere colpito dalla porta, che un grosso demone aveva buttato giù.

Entrò dentro, seguito a ruota da un'altra dozzina di demoni.

-Dov'è la Cacciatrice?- urlò quello.

-Si, dicci dov'è!- gridò un altro.

-Non lo so, non sono mica il suo segretario! Probabilmente a casa sua o a fare la ronda.. - fece vago.

-Sta mentendo- si fece largo lo stesso vampiro di quella mattina, James -io l'ho vista, ho sentito il suo odore.. è qui ed è vulnerabile-

-TU!-

-Pensavi mi fossi bevuto quella frottola?!-

-Si, credevo tu fossi tanto stupido da crederlo-

-Ti sbagliavi- poi si rivolse ai demoni -compagni, per anni la Cacciatrice ci ha terrorizzati, sterminati, ha ucciso i nostri amici e le nostre compagne.. adesso è arrivato il momento tanto agognato, il momento della vendetta!- si levò un coro di approvazione -lei è qui, da qualche parte.. CERCATELA E' NOSTRA!-

-SI!-

I demoni si sparsero per la cripta, Spike provò a fermarli, ma James gli si mise davanti, impedendogli di proseguire.

-Noi due abbiamo un conto in sospeso-

-Levati di mezzo, non ho tempo per te- cercò di sorpassarlo, ma quello non glielo permise.

-Un vampiro innamorato di una Cacciatrice.. c'è qualcosa di più ridicolo?- lo derise.

-Si, la tua faccia.. ti assicuro che è davvero esilarante!-

L'altro vampiro ringhiò e si precipitò ad attaccare, intrapresero una dura lotta, anche se Spike era sfavorito poiché distratto e preoccupato per la bambina.

I demoni nel frattempo avevano catturato Buffy, e adesso si stavano divertendo a spaventarla.

-Levati di mezzo o giuro che rimpiangerai di non essere rimasto nella tomba!- urlò minaccioso al vampiro.

-Spostami- lo provocò sorridente James

L'hai voluto tu!

Lo colpì alla schiena con una sedia, facendolo cadere per terra, s'affrettò a raggiungere la bambina, ma di nuovo il vampiro glielo impedì, spingendolo di lato.

-La senti? Udire le sue urla.. questa è musica per le mie orecchie..- rise.

-Tra poco non le avrai più!- con una mossa fulminea si buttò su di lui e lo prese a pugni, poi lo afferrò per la collottola e gli fece fare un volo di due metri.

Subito corse in aiuto di Buffy, che piangendo e scalciando, stava cercando di difendersi da un grosso mostro squamoso.

Con un colpo ben assestato riuscì a prendere la bambina con sé e, con una veloce analisi della situazione, decise che in quel caso sarebbe stato meglio scappare; quindi, dopo aver avvolto Buffy in una coperta, si gettò contro la finestra e fuggì con lei.

Con i demoni alle calcagna, raggiunse la fabbrica abbandonata che aveva visto decrescere di età.

Udendo i loro passi farsi sempre più vicini, si rivolse a lei -Buffy, adesso faremo un bel gioco, okay? Si chiama “Fuggi che ti salvi”, adesso tu devi correre lontano da qui.. correre più veloce che puoi, e trovarti un nascondiglio.. poi io verrò a cercarti, ma se non vengo dovrai uscire soltanto quando il sole sarà sorto, capito?-

-Io.. io non voglio lasciarti qui da solo..- singhiozzò la bambina.

-Ti ho già detto di non preoccuparti per me.. e comunque, se non mi lasci qui il gioco non sarà valido- le sorrise incoraggiante e lei annuì.

-Vieni a prendermi- supplicò e poi corse in direzione della porta.

Non fece in tempo a varcare la soglia, che fu afferrata da un mostro che nel frattempo li aveva raggiunti.

-Eccola qui!-

-E va bene.. volete il sangue? Vi accontenterò subito, vi farò bere il vostro!-

Prendiamo a calci un po' di sederi squamosi!

Si fiondò sul demone e liberò la bambina dalla sua presa, trovò un grosso legno appuntito e lo brandì come arma, mettendosi davanti a lei.

L'avrebbe protetta, l'avrebbe protetta fino all'ultimo respiro.

Con questa nuova arma, sbaragliò un altro paio di mostri, ma erano veramente in troppi.

Un raggio verde colpì un demone che stava per attaccarlo, lo guardò rimpicciolire sempre di più, fino a sgretolarsi.

-La Cacciatrice è mia!- sorrise Warren.

Perfetto.. ci mancavano solo loro..

La maggior parte dei demoni fuggì via, altri provarono ad attaccare i Troika, ma finirono come il primo.

-Consegnaci la Cacciatrice, vampiro, e non ti sarà fatto del male- annunciò.

-Proposta molto allettante, ma del tutto inutile.. andatevene o giuro che presto danzerò intorno ai vostri cadaveri in putrefazione-

-Che paura!- lo derise.

-Sappiamo tutto di te, il tuo caro chip non ti permette di fare chop!- aggiunse Andrew, guadagnandosi un'occhiata stralunata da parte di Warren -era divertente..-

-Chip o non chip, vi assicuro che sono la cosa più terribile che possiate mai incontrare-

-Allora vediamo cosa sai fare, vampiro!- provò a colpirlo con il suo fucile, ma con rapide mosse, Spike riuscì a evitare i raggi sprigionati.

Ignorando il dolore lancinante alla testa, si gettò su di lui, facendo cadere l'arma lontano.

Dopo averlo colpito un paio di volte, gli venne un'idea improvvisa, se il fucile l'aveva trasformata in una bambina.. invertendo i comandi l'avrebbe anche fatta tornare adulta.

Con una mossa rapida arrivò a prenderlo e cercò un qualche meccanismo, un tasto o qualcosa che gli permettesse di far tornare la sua Buffy.

Warren intuite le sue intenzioni, lo attaccò alle spalle, infilzandogli un coltello in un fianco.

Il vampiro ossigenato urlò e lo colpì al viso con l'arma, questo fece scattare qualcosa, comparve un'apertura su di esso.

Spike vide dei fili e provò a cambiarne l'ordine, poi per testare il suo lavoro, lo puntò su uno dei Troika, che improvvisamente divenne più vecchio di una ventina di anni.

Sorrise trionfante e lo puntò su Buffy, una luce rossa la colpì, ma non riuscì a vedere se avesse davvero funzionato, poiché di nuovo Warren si gettò su di lui. Ma questa volta Spike, ferito e debilitato dalla potentissima emicrania causata dal chip, non ebbe la forza di reagire.

Il Troika estrasse il pugnale dalle sue carni e fece per colpirlo, quando fu spostato con violenza e sbattuto contro il muro.

Con la vista annebbiata, Spike vide una sagoma combattere, ma non riuscì a capire bene chi fosse.

Ti prego, salvala..

E poi il suo mondo si fece buio..




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Scusate, sono imperdonabile lo so, ma ho avuto una serie di problemi personali e il mio ultimo pensiero era aggiornare..
Però consolatevi, questo è il penultimo capitolo.. :D

Ringraziamenti singoli:
ella93: grazie, sono contenta che ti piaccia :)
BuffyGreenEyes: ihih.. ti ringrazio, mi fa piacere che ti abbia creato assuefazione, ne sono davvero lieta :)
EllaWinchester92: grazie mille, vedrò di aggiornare più spesso ;)
Ezrebet: ti ringrazio, sono davvero felice che continui a piacerti :D

A presto!

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Capitolo 4
*** Epilogo ***


f

Si risvegliò in una stanza illuminata, sopra un grosso letto, graziosi quadri decoravano le pareti e c'era puzza di disinfettante.

Provò ad alzarsi, ma un dolore acuto al fianco lo costrinse a rimettersi supino, sfiorò le fasciature che avvolgevano la ferita.

-Non sforzarti.. potresti farti male-

Quella voce..

Buffy!

La guardò, era in piedi appoggiata al comò, che lo guardava con attenzione, era tornata adulta.

-Che t'importa?-

-Beh.. da quello che mi hanno detto mi hai salvato la vita più di una volta in questi due giorni-

-Non ricordi nulla?- chiese interrogativo e lei scosse la testa in segno di diniego.

Lui annuì, forse era meglio così, era meglio che non ricordasse tutte le barriere che aveva buttato giù, che non sapesse le cose che le aveva detto, che scordasse quanto si era sentito vulnerabile insieme a lei.

-Spike, io..- avvicinò la sua mano per sfiorargli il viso.

S'interruppe di colpo, lasciando ricadere la mano, poiché sia lei che Spike, udirono dei passi avvicinarsi, quindi lui infastidito si mise seduto.

Non si sarebbe mai fatto vedere debole dai suoi amichetti.

Mai.

-Buffy, Tara mi ha chiesto se..- la rossa si fermò, notando il biondo vampiro -si è svegliato..-

-Che acuta osservazione- la canzonò lui.

-Bene, ora che ti senti meglio puoi anche andartene- proferì Xander irritato dalla sua presenza.

-Sai che ti dico? Per la prima volta nella tua vita hai ragione- ignorando il dolore, il vampiro si alzò e prese la sua camicia.

-Non devi andartene.. dovresti riposare- provò a dire Buffy dispiaciuta.

-No no, ha ragione il tuo amico, sto abbastanza bene da andarmene-

Non voglio rimanere un secondo di più.

Indossò la camicia e il suo giubbotto di pelle, poi s'affrettò a lasciare la stanza, scese le scale e uscì.

Dannata Buffy.. era così stanco del suo comportamento.

-Spike, aspetta!-

Arrestò i suoi passi, ma non si voltò -cosa vuoi, Buffy?-

-Io volevo soltanto chiederti scusa per il comportamento di Xander, lui..-

-Lui non ha l'irrefrenabile voglia di fondare un fanclub su di me, lo so- esordì sarcastico.

-Già..-

-E' tutto?-

-Si..-

-Bene, buona notte- riprese a camminare.

-Ho mentito-

La sua voce gli arrivò secca, forse anche un po' imbarazzata, si girò verso di lei interrogativo.

-Io ho detto agli altri che non ricordavo nulla di questi tre giorni, ma.. ricordo tutto-

Fantastico, adesso mi rinfaccerà tutto ciò che le ho confessato..

-E perchè avresti mentito?-

-Non lo so- dal tono si capiva che era sincera.

-Tu non sai fin troppe cose, Buffy- fece per andarsene, ma di nuovo lei lo fermò -e io mi sono stufato-.

-Tu stavi morendo.. per salvarmi ti sei messo contro una dozzina di demoni, ti stavi facendo disintegrare, ti stavi facendo esplodere il cervello per colpa del chip.. perchè?-

-Ho tendenze masochiste- rispose ironicamente.

-Spike..-

-Lo sai perchè.. perchè sono un idiota.. un idiota che ti ama!-

-..-

-Adesso è meglio che tu rientri, fa freddo questa sera- cambiò argomento, non riusciva più a sopportare quel silenzio.

-Io non sento il freddo.. né il caldo..- si avvicinò a lui -io non sento più nulla.. tranne- gli prese la sua mano e se la poggiò sulla guancia -tranne il tuo tocco-

-Non giocare con me, Buffy..- ritrasse la mano.

-Non sto giocando, io..-

-Tu mi hai usato, l'hai detto tu stessa- le ricordò indispettito.

-Sai perchè nella fabbrica, quando mi sono trasformata in bambina, sono venuta con te?- lo guardò -perchè sentivo dentro di me che potevo fidarmi, sentivo che tu mi avresti protetta.. avvertivo i miei sentimenti per te-

-Di che sentimenti stai parlando?-

-Io provo qualcosa per te.. non so di che natura sia, ma esiste nel mio cuore- confessò imbarazzata.

-Ma allora perchè mi hai detto quelle cose?-

-Perchè avevo paura.. la visita di Riley, vedere quello che condivideva con sua moglie.. ho avuto paura di non poter essere così felice, di..- sospirò frustrata.

-Va bene.. mi basta come spiegazione- la zittì.

-..-

-..-

-Spike, io.. ho paura-

-Non fa niente se hai paura.. anch'io ne ho, non so se adesso sei seria o se domani cambierai idea, ho paura di un sacco di cose-

-Potremmo superarla un giorno?-

-Forse-

-Forse- ripetè lei.

-Nel frattempo che faremo?-

-Vivremo- si avvicinò a lui -insieme-

Spike non sapeva cosa gli avrebbe riservato il futuro, e nemmeno voleva saperlo adesso, era dove aveva sempre dovuto stare tra le braccia della sua Cacciatrice.


Fine.

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Perdonate ancora il ritardo, ma ho avuto problemi di connessione e personali.

comunque non preoccupatevi, poichè questo era l'ultimo capitolo... ahahahaha:)

Grazie a tutti quelli che la seguono, l'hanno inserita tra i preferiti o semplicemente la ricordano...

Ringraziamenti singoli:

Laura the vampire slayer: sono davvero felice che ti sia piaciuta:) sai, l'ho sempre immaginata così buffy da piccola, è col passare degli anni che si è indurita secondo me...

BelieveInAngels: ahahahahahh... l'offerta era vantaggiosa, però ha già provveduto il tecnico, vedi a saperlo prima ihhih comunque sono contenta che sia stata di tuo gradimento la storia, spero di non averti deluso/a ;)

xXx Veleno Ipnotico xXx : eh si, ho sempre visto in Spike una sorta di vittima della situazione... non so perchè, è sempre stato innamorato di lei e sempre respinto e trattato male... comunque sono felice che ti sia piaciuto quel capitolo, spero anche questo...

Arrivederci!

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