Apollo il Cacciatore

di mizar_90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benvenuti alla Deava High School ***
Capitolo 2: *** Vecchi e Nuovi incontri ***



Capitolo 1
*** Benvenuti alla Deava High School ***


mi scuso sin da subito per il strano modo del narrarare, il problema è che sono abituato a descrivere tramite gdr on line, se vorrete linciarmi vi capirò v.v'
 

 

Per ogni generazione ce un prescelto, colui che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze del male, lui è il cacciatore.
 
[ strada ; los angeles ]
 
Osserva dal finestrino dell’auto la strada che sfreccia sotto i suoi occhi color oro, mentre il capo di un rosso fiammeggante è appoggiato contro il vetro, in un espressione pensierosa distante quasi dalla realtà, la mentre viaggia viaggia e viaggia ancora con i pensieri lasciati a san francisco, le amicizie, la sua vita, già quella vita che gli ha completamente rovinato la vita portandolo spesso a discutere con i suoi genitori. Un piccolo sospiro lasciato a mezz’aria nell’ascolatare le parole del padre.
 
Rasler ; una nuova vita è quella che ti ci vuole.
 
Apollo  scuote lentamente il capo in una smorfia di disappunto umettando in seguito le labbra che si schiudono, mentre la mancina passa lenta fra i capelli scapigliati con l’unico risultato di renderli maggiormente piu scapigliati del dovuto.
 
Apollo ; la mia vita andava benissimo anche a San Francisco..
Rasler ; Benissimo come? Nell’averti fatto buttare fuori dalla scuola Apollo?
 
L’uomo osserva il giovane dallo specchietto retrovisore dell’auto, scrutandolo e notando quella sua espressone ormai rassegnata nel tornare ad riosservare fuori in silenzio, fu allora che Rasler sposto lo sguardo color oro verso il viso della moglie seduta al fianco nel sedile del passeggero, si scambiarono un leggero sorriso, nella vaga speranza che nella nuova città il ragazzo non si cacciò nuovamente nei guai, come negli ultimi due anni.
 
[ Los Angeles ; Deava High School ]
 
Le lezioni alla Deava High School ancora devono iniziare, ce chi passeggia per i corridoi, chi se ne sta ancora fuori a parlicchiare o giocare con la palla da rugby, oppure chi è già in classe per il semplice motivo di evitare punizioni per il ritardo, come le nostre due cheerleader, in compagnia di qualche compagno di classe che si diverte a stuzzicarle come meglio può.
 
Pierre ; su principessina.. quando usciamo insieme?
 
Chiese il giovane barsiliano, idolo delle ragazzine dei primi anni e croce delle sue coetane che ormai avevano capito bene di che pasta fosse fatto il bel moro. La bionda capo Cheerleader, sbuffò lievemente e roteò gli occhioni azzurro cielo verso il soffitto prima di lanciare un’occhiataccia verso il compagno di classe con un sorriso sulle labbra, e lentamente si mosse verso Pierre avvicinando di poco il viso verso il suò inclinando il capo ed assumendo un’espressione angelica .
 
Silvia ; quando l’inferno si ghiaccerà molto probabilmente Pierre..  ora se non ti dispiace stavamo inizando un discorso di cui tu non sei il protagonista..
 
Un piccolo sorrisino beffardo sulle labbra della giovane, seguito da uno divertito della sua migliore amica, Reika, una ragazza alta snella, con i capelli corti color ebano e gli occhi verdi scuro, con la tendenza ad attarre alle volte un po’ di sfortuna a lei ed a chi le sta attorno, ma ciò non toglie che l’amicizia che lega le due ragazze è qualcosa di davvero forte nato sin da quando erano piccole, quando Reika prese le difese di una Silvia in lacrime a causa di tre bulletti del quartiere, che crescendo si pentirono per tutte le volte che gli avevano dato fastido. Nell’ascoltare quelle parole il brasiliano scosse la testa, stringendosi nelle spalle, orgolioso e fiero come sempre.
 
Pierre ; non sai cosa ti perdi principessa..
 
Mormorò prima di uscire dall’aula, con l’unico gesto accompagnato dalla nostra Silvia De Alisia è un piccolo sfrarfallare della mancina, come ad invitarlo a non disturbare oltre.
Silvia ; Quindi da quanto hai saputo oggi arriva uno nuovo?
 
Chiese all’amica di sempre inclinando appena il capo biondo, morbido sulla sinistra, mentre le braccia s’incrociano al piano del banco, Reika annuisce dondolando appena le lunghe gambe, prima di accavallarle la sinistra sulla destra.
 
Reika ; Da quello che ho saputo è che è stato buttato fuori perché ha dato fuoco alla palestra.
 
Si stringe nelle spalle, leggermente perplessa se sia vero o meno il racconto. Silvia inarca appena il sopracciglio detro in un’espressione mista fra il sopreso e il divertito.
 
Silvia ; Però la Deava ha fatto allora un grande affare mh?
 
Ridacchia divertita accompagnata da Reika che appresta a scendere dal banco e prendere posto al fianco della bionda. Intanto fuori dalla Deava High School, la famiglia Koven arriva difronte alla struttura parcheggiando l’auto difronte l’entrata. Apollo per nulla contento apre lo sportello posteriore per uscir fuori e mettersi a tracolla la borsa nera scolastica, lo sguardo dorato si sposta sulla struttuta, sottigliando appena gli occhi strocendo le labbra a compirere il primo passo.
 
Rasler ; Ah Apollo?
Apollo ; Mh? [ voltandosi verso i suoi ]
Rasler ; Cerca di non farti buttare fuori oggi stesso..
 
Il rosso scuote il capo tirando un lieve sorriso befferdo, stringendosi appena nelle spalle con entrambe le sopracciglia sollevarsi.
 
Apollo ; Vivo solo per questo sai?
 
Ironico nel tono, mentre si congeda ai sui e compie i primi passi verso l’interno della struttura, lo sguardo vaga un po’ un po’ qua e un po’ la, prima di entrare nella struttura scolastica.

Apollo ; benvenuto all’inferno Apollo.
 
Sospira, riprendendo a camminare verso quella che è la direzione per la presidenza, o almeno quella che crede che sia, non è mai stato un ragazzo abbastanza attento alle indicazioni, ma l’importante è che raggiunga la meta e che il preside dopo aver letto il suo curriculum scolastico non lo cacci via prima ancora di frequentare almeno una lezione..

continua

sia commenti negativi che positivi sono ben accetti

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Capitolo 2
*** Vecchi e Nuovi incontri ***


Il ragazzo si osserva attorno con poco interesse, mentre il preside Jerome attentamente legge la sua scheda scolastica, mormoreggia fra se, mentre gli occhi color oro del giovane si spostano su un mobilio all’altro fino a tornare con leggera attezione sul preside, inarcando perplesso il sopracciglio destro.
 
Jerome ; voti nella media, molti richiami nell’ultimo anno scolast… [ si ferma l’uomo sbattendo piu e piu volte le palpebre incredulo di ciò che i suoi occhi stanno leggendo sul quel foglio, lentamente alza lo sguardo sul giovane sedicenne che l’osserva ancora perplesso, sbuffando poco dopo ha capito dove è arrivto a leggere ] hai dato fuoco alla palestra? [ chiede incredulo, osservandolo attraverso gli occhiali da vista. Il suo scrollare delle spalle. ]
 
Apollo ; è stato un’incidente.. non l’ho fatto di proposito [ scrolla nuovamente le spalle, sbuffando sonoramente, odia doversi giustificare con degli sconosciuti. ] se l’avessi fatto di proposito di certo avrei dato fuoco all’intera scuola [ sfrontato nel dire quelle parole incrociando le braccia al petto, attendendo ancora l’uomo che si sbrighi almeno a dare il suo orario di lezioni. ]
 
Jerome ; c-capisco.. [ umetta le labbra, schiarendosi poco dopo la voce sistemandosi poco dopo gli occhiali sul naso mentre sistema i fogli del ragazzo all’interno di una cartella ] benvenuto alla Deava.. [ mormora questo poco convinto osservandolo, nel mentre gli allunga l’orario delle lezioni con tanto del codice per aprire il lucchetto del proprio armadietto.] non cacciarti nei guai. [ autoritario nel tono congiungendo le mani fra loro tenendole sul piano della scrivania. ]
 
Apollo osserva fra le mani il foglio leggendolo silente, fino ad alzare lo sguardo verso il preside quando questi gli dice di non cacciarsi nei guai, l’osserva perplesso sospirando appena, non una parola verso questo per alzarsi dalla sedia recuperando anche la tracolla infilandola. Si allontana dalla scrivania raggiungendo la porta per aprirla con la mancina ed una volta uscito la richiude alle sue spalle prendendo a passeggiare per i corridoi .
 
Apollo ; uff.. storia.. io odio la storia.. [ storce le labbra, spostando lo sguardo dorato qua e la alla ricerca dell’aula e solo poco dopo qualcosa o meglio qualcuno attrae la sua attenzione poco piu distante da se, affina lo sguardo come se lo aiutasse ad osservare meglio la persona davanti a se, un leggero sorriso più spontaneo si dipinge sulle labbra è lui, lo riconoscerebbe fra mille capelli scuri scapigliati, occhi verdi alto eabbastanza atletico, è Baron! Pochi passi nel raggiungerlo ] Baron [ esordisce con un lieve sorriso furbo sulle labbra. ]
 
Baron che si era per un’istante fermato al proprio armadietto nel sentire la voce dell’amico di sempre, il suo migliore amico dell’infanzia si volta verso di lui, sorridendo a sua volta.
 
Baron ; Apollo! Che ci fai qui? [ chiede osservandolo, si in quei due anni era proprio cambiato il suo amico, piu alto, piu atletico i soliti capelli rosso fuoco scomposti e le iridi dorate, il viso con sempre la sua espressione da duro. (ps. Non ha ancora la cicatrice sulla guancia) ]
 
Apollo ;  sono stato cacciato dalla scuola [ storcie le labbra in una piccola smorfia di disappunto, stringendosi nelle spalle in un lieve sorriso beffardo ] chi l’avrebbe mai detto che ti avrei incontrato qui [ sorride divertito, osservandosi nuovamente intorno ed infine sul foglietto che tiene in mano ] senti dato che ci sei.. l’aula di storia? [ inarca lieve il sporacciglio curioso. ]
 
Baron ; ahah sei sempre il solito combina guai non sei cambiato affatto su quel lato [ un fugace occhiolino verso l’amico ascoltandolo in silenzio, fino a quando non gli pone quella domanda ] ti accompagno seguimi [ un cenno del capo in direzione del corridoio prima di incamminarsi affiancando l’amico ] i tuoi che hanno detto riguardo al fatto che ti hanno cacciato ? [ chiede curioso, conoscendo il padre del ragazzo che è molto severo s’immagina che lo abbia ripreso seriamente ]
 
Apollo ; ah-ah spiritoso come sempre devo dire [ finge un’espressione offesa, che subito cambia in un sorriso divertito, non potrebbe mai arrabbiarsi seriamente con lui, praticamente sono quasi uguali. Annuisce sul fatto di seguirlo portando le mani all’interno dei jeans a vita bassi scuri guardandosi attorno ] mh? [ mormora a quella domanda ] oh le solite cose .. che mi devo calmare.. che sono intrattabile.. che potrebbe  pensare seriamente di mandarmi in un colleggio.. bla bla bla [ ormai la risma delle riprese del padre le conosce a memoria, e solo quando Baron si ferma difronte l’aula chiusa sposta lo sguardo dorato su questa storcendo le labbra sbuffando osservandolo con la coda dell’occhio ] ci vediamo dopo in caso [ mormora con un leggero sorriso prima di appoggiare la mancina sul pomello della porta ed aprirla. ]
 
Una volta aperta la porta, l’ondata degli occhi su di se lo costringe a voltarsi un momento verso quelli che sono i suoi nuovi compagni di corso, strocendo le labbra avvicinandosi all professore seduto alla cattedra porgendogli il foglietto, nuovamente la sua attenzione si sposta verso i compagni, alcune ragazze parlano fra loro osservandolo altri l’osservano divertiti, Pierre alza il pollice alto verso di lui che osservandolo inclina il capo crucciando lievemente la fronte stringendosi nelle spalle, mentre Silvia e Reika l’osservano in silenzio.
 
Professore ; Bene questo è Apollo Koven viene da San Francisco [ dice verso gli altri, per osservare poi il ragazzo ] vuoi dire qualcosa? [ chiede verso di lui ]
 
Apollo ; no.. ha già fatto tutto lei [ mormora, spostando per un’istante lo sguardo sul professore]
 
Professore ; d’accordo allora puoi prendere posto in uno dei banchi liberi. [ un leggero sorriso di cortesia al ragazzo ]
 
Il ragazzo annuisce incamminandosi nelle file senza osservare nessuno, fin quando lo sguardo dorato non incontra quello celeste della cheerleader, si osservano per qualche istante prima che Apollo sposti lo sguardo verso l’ultimo banco nella fila accanto alla finestra. Fluido nei movimenti a raggiungere il proprio posto e sfilarsi la tracolla dalla spalla appoggiandola sul banco. Il gomito punta sul piano del banco mentre la mano va a sostenere il viso appggiato a questo, visibilemente già annoiato dalla lezione, che lo porta nuovamente a spostare le iridi per l’aula incrociando una seconda volta lo sguardo chiaro di Silvia, in silenzio la osserva senza dire nulla, ne un sorriso e ne un cenno nulla, si limita ad osservarla fin quando non è lai a spostare lo sguardo verso Reika che ha reclamato la sua attenzione toccandole la spalla.
 
Reika ; tutto bene silvy ?
 
Silvia ; cosa ? [ domanda questa sorpresa ]
 
Reika ; tutto bene ? [ ripete una seconda volta alternando lo sguardo verso Apollo che ora osserva fuori dalla finestra. ]
 
Silvia  ; si si è tutto ok tranquilla [ mormora, voltando un’ultima volta l’attenzione verso il ragazzo prima di tornare a seguire la soporifera lezione di storia ]
 
 
 
Si lo so fa un po schifo XD
 
Grazie a krystal86 ammetto che la storia è nata all’improvviso senza avere delle idee già in mente su come svolgerla o evolverla xD

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