Non riusciva a muoversi,non voleva
muoversi.Sentiva il suo corpo stanco,spossato da quello che aveva appena fatto.Fuori ormai il buio faceva da padrone ma
lui sentiva di avere una luce dentro il petto adesso. Forse perché aveva la
fonte di quel bagliore bianco e caldo accanto?
Poteva ancora sentire il dolore che aveva provato
quando Takao era diventato una parte del suo corpo,quando il piacere e
l’emozione avevano riempito il suo corpo,portandolo ad afferrarsi a quel
ragazzo che lo stava….amando….
-Kei?-
Alzò lo sguardo,scontrandosi con
gli scuri e caldi del suo compagno,che per tutto quel tempo,probabilmente,aveva
continuato a fissarlo accarezzandogli la schiena con una mano.
-Stai bene?-
Annuì senza sapere in realtà che cosa fare:erano
andati troppo in fretta. Quell’intimità era arrivata senza preavviso e lui non
sapeva che reazioni avrebbe avuto da quel momento in
poi.
-Kei,sei spaventato?-
Annuì di nuovo e si sentì vagamente sciocco.Kinomiya si sporse su di lui e lo baciò lievemente.
-Sarò io la tua forza-disse deciso quest’ultimo
quando si staccarono.
-Prego?-
-Che c’è di strano?Non vuoi essere
protetto da me?-disse mentre sulle sue labbra si disegnava un sorriso.
Ma l’altro non si fece contagiare dalla sua allegria.Anzi,con tutte le sue forza si
alzò in piedi e,ignorando il dolore al basso ventre, si rivestì.
-Dove stai andando?-gli chiese
Takao turbato.
Si voltò verso di lui:-Non è questo
il modo di affrontare le cose,Takao-
Uscì dalla stanza e si diresse verso la cucina.
Non riuscì nemmeno ad arrivarci:infatti
il Dragoonblader lo aveva rincorso,lo aveva afferrato
per un braccio e lo aveva sbattuto con le spalle al muro.Ancora
una volta:Takao riusciva sempre a metterlo in
difficoltà.
-Allora non è questo il modo per comportarsi?Bene,Kei:io mi sono fatto un cazzutissimo
viaggio lungo ore in aereo e poi in treno per venire a ripescarti,con tutte le
seghe mentali del caso, e tu mi vieni a dire che ciò che ho fatto non va
bene?!-
Le ultime parole le aveva quasi urlate:Hiwatari
aveva spalancato gli occhi e si era spaventato davanti ad un Takao così
inferocito.Non seppe mai perché reagì in quel modo,né riuscì a spiegarsi perché non era riuscito a smettere:si
mise a piangere.Prima leggermente,poi
singhiozzi convulsi presero possesso del suo corpo.
Kinomiya lo guardò senza sapere cosa fare per un momento,poi prese l’iniziativa abbracciandolo e stringendolo con
forza contro il suo corpo,quasi cullandolo.
-C—c-come puoi volermi ancora dopo
quello che ho fatto?-
-In che senso?-
Il russo si staccò dal compagno e lo guardò con gli occhi
pieni di lacrime:-Takao ti ho tradito non una,ma ben
tre volte.Ti ho mollato senza dirti niente e tu,ogni volta che ritornavo mi hai riaccolto con il sorriso
sulle labbra.Perché?Perchè sei così buono con
me?Potresti avere chiunque ed invece continui a scegliere me-
L’altro ragazzo gli incorniciò il volto con le mani:-Perché ti amo,da sempre,da quando c’hai mollato la prima
volta ed io ci sono stato così male che quasi nulla aveva più importanza.-
-Ma io non vado bene per te,lo vuoi
capire?!Io sono sbagliato,tu no.Non devi stare vicino
a me e rovinarti-disse Kei staccandosi dal suo abbraccio.
-Come fai a dire che tu non vai
bene per me?Kei siamo stati amici per quattro anni,ma io mi sono accorto che
così noi non possiamo stare.Io desidero toccarti come
ho fatto fino a qualche momento fa,voglio sussurrarti
il mio amore per te ogni volta che ne sento il bisogno-
Si interruppe per prendere fiato.Poi sorrise.
-Dovresti vedere come sono felici Rei e mio fratello-
Kei,che si era allontanato dandogli
le spalle,si voltò a guardarlo,non capendo che cosa c’entrassero quei due nel
loro discorso.
-Sai Hitoshi c’ha messo un po’
prima di riuscire a convincere Rei che lui faceva sul serio.Dovevi
vederlo la volta che ha minacciato di lanciarsi da un grattacielo se Rei non avesse accettato di passare un weekend in montagna con lui-
-A quanto pare la pazzia l’hai ereditata da qualcuno-mormorò
il russo ironicamente.
-Già,ma è stato allora che mi sono
reso conto che anch’io sarei stato in grado di fare una simile azione per te.Per questo sono qui Kei,perché
sono venuto a prenderti e non me ne andrò senza di te-
Quest’ultimo tacque per alcuni minuti,poi
sospirò:-Non può funzionare-
-Perché no?-
-Takao ma sei scemo o cosa?Tu mi porti l’esempio di tuo
fratello assieme a Kon per convincermi,ma non pensare che ci caschi:se tu ti identifichi in
Hitoshi,io non faccio lo stesso col cinese-disse allontanandosi ancora di più
da Kinomiya,temendo il contatto con lui.
-Io non mi identifico con mio
fratello,sto solo dicendo che anche noi potremmo diventare come loro e…-
-No,non è possibile-lo freddò
ancora una volta il russo.
-Perché?-chiese per l’ennesima volta Kinomiya,sentendo il suo cuore incrinarsi dinanzi a tanta
ostinazione e freddezza.
Kei non rispose subito.In quel
momento sentiva che,se avesse parlato ancora,tutto ciò
per cui aveva lottato fino a quel momento (la sua indipendenza,soprattutto),
tutti i timori che aveva rinchiuso in quel baule a doppia mandata relegato in
un angolo del suo cuore sarebbero venuti a galla senza che lui potesse fare
niente per impedirlo.
Al diavolo….
-Perché io sono un mostro Takao-
-Come scusa?-chiese il moretto,senza
essere sicuro di avere capito bene.
-Perché io sono un mostro-ripetè Kei e stavolta non si nascose ma fronteggiò direttamente
il suo compagno guardandolo negli occhi.
Questi era rimasto tanto stupito dalle sue parole che era completamente ammutolito.
-Sai,non è un’idea che mi sono
fatto da solo,ma alla fine quando te la senti ripetere più di una volta,ti ci
abitui e te ne convinci.Io sono un mostro Takao,sono venuto al mondo senza che neanche i miei genitori mi
amassero; se una volta come obiettivo avevo quello di diventare il miglior
blader del mondo,ora,dopo che Brooklin mi ha quasi
ucciso e terrorizzato all’idea di prendere in mano un altro bey, non ho più
niente.Sono vuoto,un
involucro senz’anima.Io….-
-No!-
Kei interruppe il suo monologo e guardò l’altro ragazzo
sorpreso:Takao aveva i pugni serrati in una morsa e si
mordeva il labbro con forza:-Chi ti ha detto che sei un mostro?-
-Che c’entra adesso Taka..-
-C’ENTRA INVECE DANNAZIONE.CHI TE L’HA DETTO?-urlò,avvicinandosi
a Kei e prendendolo per le spalle.
-Mio nonno,Vorkof,…-
-Tutta gente già in prigione….-sibilò Takao guardandolo
negli occhi.
-Takao ma cos….-
Kei non potè continuare a parlare,perché il suo compagno aveva posato con violenza le proprie
sulle sue,infilandogli la lingua in bocca.In
principio cercò di liberarsi,cercando di spostare il
capo qua e là e tempestando di pugni il petto di Kinomiya.Invano.
Takao lo teneva stretto in una presa micidiale:lo baciava in modo violento,ma ciò per Kei stava assumendo
quasi una cadenza erotica quando il compagno gli morse il labbro
inferiore,facendolo sanguinare.Si staccarono
ansimanti:il moretto lo teneva ancora per le braccia mentre
velocemente passò la propria lingua sul suo labbro,facendo rabbrividire Kei
ancora una volta.
-Pensi che una persona senza sentimenti potrebbe
rabbrividire come hai fatto tu adesso?-
-No….-
Takao lo baciò ancora,stavolta però
con dolcezza facendo passare le braccia di Hiwatari attorno al suo collo per
poterlo stringere con maggior facilità.Kei si lasciò andare e rispose al bacio con la
focosità che fino a quel momento aveva nascosto.
Quando si separarono,Takao appoggiò
il suo capo sulla spalla del compagno vicino al suo orecchio:-Ti amo Kei e
voglio stare con te-
Il Dranzerblader si sentì felice e si strinse di più al suo
corpo,sentendo come l’altro lo prendeva in braccio e
lo portava in camera da letto.
Il moretto lo depositò con dolcezza sul letto,baciandolo quando lo vide sorridere ad occhi chiusi.Si portò sopra di lui e gli sorrise
furbescamente quando lo vide aprire gli occhi,sorridendo ma contrariato dal
fatto che lui avesse smesso di baciarlo.
-Dimmi un po’ Kei,cosa stiamo per fare?-chiese
con aria finto-tonta
Fu allora che Takao vide il sorriso più grande e felice che
Kei avesse mai fatto in tutta la sua vita.
-L’amore….-
OWARI