Lettere da Colonie o ex Paesi Conquistati

di JackTheUnicornRipper
(/viewuser.php?uid=122662)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm Sorry... ***
Capitolo 2: *** Ripicca ***
Capitolo 3: *** Ringraziamenti ***
Capitolo 4: *** Kalmar ***



Capitolo 1
*** I'm Sorry... ***


I'm Sorry... [ America to England ]

 

Evviva, sono il primo a scrivere questa serie di lettere! Modestamente, da un Eroe come me, ci si aspetta di essere il primo di tutti e di cominciare alla grande! Ahah!

Mi hanno chiesto di scrivere questa lettera per esprimere ciò che ho provato e provo tuttora verso la nazione che mi ha /nel mio caso/ colonizzato, ossia quel vecchio thè-dipendente di Inghilterra.
E' davvero difficile dire cosa provo, di certo mi sta simpatico, per quanto sia terribilmente noioso, perfezionista e con due sopracciglia paragonabili solo alla foresta pluviale! Modestamente è stato un bravo 'fratello maggiore', mi ha cresciuto, mi ha insegnato moltissime cose (forse anche troppe..), è stato una persona presente e ci siamo voluti bene! E' stato bello essere sua colonia...

 

 

Ma a chi prendo in giro...?

 

Alla fine, mi ritrovo a fare l'ipocrita anche in questa situazione, come sempre..
Visto che questa lettera non verrà mai letta da nessuno, posso dirlo..

England.. I'm sorry...

Mi hai cresciuto, voluto bene, sei stato il fratello migliore del mondo! Quando ero con te, potevo dirmi realmente felice, realmente a casa.. Quando stavi con me, facevi di tutto per sorridermi e mostrarmi che, nel mondo, nonostante le guerre, le carestie e l'odio, c'era qualcosa di buono e di bello.. L'amore e l'amicizia.
E io, nonostante la dolcezza delle tue intenzioni, il tuo amore e il sacrificio che ti ha impegnato nel crescermi... Ti ho tradito. Mi dispiace.. Non potevo non farlo...
Ormai sapevamo entrambi che prima o poi sarebbe venuto il momento per cui, da dolce fratello minore, sarei cresciuto per diventare un uomo alla pari del mio fratellone, del mio Inghilterra: potevo farlo solo staccandomi da te, dalla situazione di colonia in cui mi trovavo.. Tu mi hai allevato bene, benissimo! Ma dovevo crescere da solo e, un giorno, tornare dal mio fratellone, mostrandogli che i frutti dei suoi continui sacrifici avevano portato a qualcosa.

Sarei tornato da te e tu saresti stato orgoglioso del tuo piccolo America...

Ti voglio bene, England.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ripicca ***


Ripicca [ Sealand to England ]
 
Yahaa! Io sono Sealand desu yo! Il futuro conquistatore di tutti i mari! Il mio potere illimitato è così vasto che mi è stata chiesta di scrivere una lettera!
Modestamente il grandissimo Sealand non poteva rifiutare una richiesta da parte dei miei fan, quindi eccomi che scrivo questa lettera per parlare del Jerk..
Bha, sprecare del tempo, carta ed inchiostro per parlare di JerkEngland è davvero inutile, nonchè noioso, perchè il sopracciglione pazzo che legge nella mente delle persone è semplicemente.. Un sopracciglione! Per giunta cucina malissimo! Ho dovuto ricorrere a più di una lavanda gastrica! 
Non capisco come gli sia ancora concesso di tenere in mano una padella e del cibo a quel pericolo pubblico...
Parlando di cose serie, la mia favolosa Nazione sul Mare nasce durante la Seconda Guerra Mondiale per desiderio del fratellone di avere una base navale di controllo sulla Manica.. Allora ero molto amato, vivevo felicemente circondato dal mare e proteggendo England da ogni attacco...
Stranamente ancora mi chiedo cosa sia andato storto...
Nacqui per la guerra, ma non ne fui mai incline, essendo troppo piccolo anche solo per sopportare un minuto di conversazione militare. Il Fratellone, stupito del fatto che una semplice base navale potesse essere una nazione ( o futura Nazione), decise ugualmente di allevarmi e crescermi come il suo fratellino, in quel piccolo paradiso metallico lontano dal caos della città e della guerra. 
'Fratellone, ti proteggerò! Sarò il tuo angelo custode e ti proteggerò per sempre, te lo prometto!'.
Non dimenticherò mai le parole che dissi al Fratellone quando mi chiese di stargli accanto negli ultimi momenti prima della fine. Lui mi sorrise così beato che, raramente, avrei potuto più vederlo tanto felice. E ancora mi chiedo cosa sia andato storto... Forse sono stato un bambino troppo cattivo o vivace..? Non obbedivo abbastanza...?
Ricordo che, nel giorno più triste e grigio della mia vita, il sole splendeva in maniera eccessivamente luminosa... Mi alzai e non c'era più. Non c'era più nessuno: l'esercito che abitava a casa mia e con cui giocavo sempre era scomparso, le navi attraccate erano tutte partite...
Non c'era più Inghilterra....
Solo io ero rimasto solo, abbandonato.. 
'Sai, la guerra è finita, ora non ci serve più quella base tutta arrugginita!'
Tempo dopo lessi alcuni libri di storia inglese e mi incuriosì la vicenda della Rivoluzione Americana.. Anche allora il Fratellone deve aver provato il mio stesso senso di solitudine, malinconia.. Di abbandono.
E... Se il mio abbandono in mezzo al mare fosse stato tutto per...
 
R i p i c c a . . ?

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ringraziamenti ***


Ringraziamenti [ Japan to China ]

 

Buonasera a chiunque leggerà questa lettera.
Ammetto con dispiacere di non essere una persona di molte parole e, con probabilità, di essere quel genere di persona che sa esprimere sensazioni difficili comunque da esporre a voce.
Spero, con questa lettera, di avere un lavoro facilitato

Questa composizione ha lo scopo di parlare del rapporto di amicizia creatosi tra Cina e me che ha influenzato la mia cultura in maniera generale, dalla scrittura al modo di vivere del popolo giapponese.
Questa lettera rappresenta quindi i miei ringraziamenti nei confronti di Cina; non ho mai potuto descrivere i miei sentimenti di gratitudine verso il mio precedente tutore, e questa lettera sarà da mediatore.

Ringrazio Cina per avermi accolto con un senso di paternità e con gentilezza nei confronti di un popolo nato da molto poco; lo ringrazio per avermi aperto a nuove conoscenze basilari alla formazione della cultura e società del mio popolo; un certo merito mi viene concesso per essere riuscito ad imparare così in fretta e così bene.

Lo ringrazio per essermi stato vicino con pazienza e sentimenti di affetto.

Probabilmente dovrei scusarmi se, in certi momenti, ho dato modo di essere poco attento o disinteressato ai suoi insegnamenti; in realtà ho appreso tutto e tuttora conservo le sue parole con cura.

Forse sarò ripetitivo, ma continuo a dire grazie.

Ehm.. Ho scritto troppo, probabilmente basta così..

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Kalmar ***


Kalmar [ Sweden to Denmark ]
 

Se avessi potuto scegliere, avrei preferito non scrivere questa lettera in quanto mi riaffiora ricordi non poco piacevoli e parole alquanto offensive verso quel...
.....
.....
Preferisco non nominarlo.

Suppongo sia abbastanza risaputa la fama di inutile e crudele dominatore di quel maledetto, tale da presumere che esso possa conquistare chiunque, anche il mio popolo e quello dei miei vicini fratelli. Ha avuto la forza necessaria di un grande condottiero, utilizzato nella maniera più erronea: soggiogare i suoi fratelli e formare


 

Kalmar.

 

Tuttora spera di poterla ricreare: illuso. Tino, Iceland e Nor non saranno più al tuo giogo.
E soprattutto io non sarò più il tuo ‘amato’ Sverige.
Me ne sono andato e non tornerò mai più, ricordatelo. La Nobile Svezia non è più il tuo popolo preferito da sottomettere e con cui giocare. Mai più.

Adjö Danmark.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=647944