Yaxley Twins

di Fleur Isabelle Delacour
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quattro gemelle, quattro Case ***
Capitolo 2: *** Halloween ***
Capitolo 3: *** At home ***



Capitolo 1
*** Quattro gemelle, quattro Case ***


Cara. Cassandra. Calliope. Corona.

Quattro gemelle.

Quattro caratteri diversi.

Quattro Case diverse.

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01.01.2001

Casa Yaxley

Il primo giorno dell'anno, Cedrella Yaxley diede al mondo quattro gemelle.

Identiche.

Lo stesso minuscolo neo sotto lo zigomo destro. La stessa carnagione diafana. Gli stessi ciuffi biondi sulle testine.

La prima nata, Corona Cassiopea Yaxley, emise uno strillo acuto e pianse fino a che non fu messa in braccio al padre, in attesa delle sorelle.

La seconda fu battezzata Calliope Cornelia e la terza Cassandra Callidora.

La quarta, Cara Cedrella, nacque ore dopo le altre e non pianse, ma si assopì: sarebbe stata una tipa tranquilla.

Cedrella Yaxley, morì subito dopo aver rivolto uno sguardo orgoglioso alle sue quattro bimbe.

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01.09.2012

Villa Yaxley

-Corona! Ma quanti bauli ti sei portata via?!- esclamò sorpresa Cara Yaxley osservando i cinque enormi bauli che la sorella faceva trasportare giù dalle scale da tre elfi domestici.

-Perché? Non sai forse contare?- le rispose acida Corona.

Cara, che era una ragazzina molto sensibile, ci rimase malissimo: sua sorella era sempre così scostante.

-Cara ha ragione, Corona: sei la solita esagerata materialista- Calliope Cornelia Yaxley uscì dalla sua stanza e prese le difese di Cara.

-Parli bene tu, sorella: non hai forse appena fatto portare in salone quattro bauli?- ghignò Corona.

-Touchè, ma resti comunque esagerata- sorrise Calliope alla gemella.

In quel momento, Cassandra Yaxley varcò la porta della sua camera -Che succede qui?-

-Niente- tagliò corto Corona scendendo le scale con aria altera.

Cassandra puntò gli occhi sulle due sorelle rimaste -E' colpa di Corona- affermò scocciata Calliope dirigendosi in salone.

-Cara?-

-Corona ha riempito d'abiti cinque bauli-

-Oh, c'era da aspettarselo. Comunque non vedo cosa ci sia di male: io ne porto via quattro più uno per i libri- commentò Cassandra aggiustandosi una ciocca sfuggita alla sua coda di cavallo.

-Un baule di libri!- Cara era stupefatta.

-Signorine Yaxley, dobbiamo andare!- chiamò Isobel Poèse, la governante della Villa e istitutrice delle quattro ragazzine.

Era come una madre per loro. Cygnus Yaxley, il loro padre, era sempre impegnato in lunghi viaggi di lavoro e Cedrella, la loro madre, era morta il giorno della loro nascita.

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01.09.2012

Binario 9 e 3/4, Stazione di King's Cross

 

-Allora, signorine Yaxley: vostro padre ha appena mandato una lettera dove dice che spera che finiate a Serpeverde, e che vi vuole bene. Tornerete a casa a Natale per le vacanze- riassunse Isobel prima di varcare la barriera per il binario magico.

'Ci vuole bene, certo... è per questo che lo vediamo una volta al mese' pensò Calliope con spirito critico.

Ma era vero. Cygnus Yaxley amava le sue bambine. Erano il ritratto della sua Cedrella. Erano la sua unica ragione di vita.

Purtroppo il lavoro al Ministero lo teneva piuttosto impegnato ed era stato costretto a perdersi i momenti più significativi della crescita delle gemelle, ma le amava.

Le quattro ragazzine e la governante si ritrovarono sulla piattaforma del binario 9 e 3/4, avvolte da una nebbia biancastra.

La locomotiva dell'Espresso per Hogwarts, rossa fiammante, sbuffava impaziente, e Isobel si affrettò a fare le ultime raccomandazioni alle ragazze, per poi far caricare i bauli (complessivamente quindici) sul treno.

Ultimo fischio.

Le quattro gemelle salirono sul treno, mentre Isobel le salutava con le lacrime agli occhi.

Occuparono uno scompartimento vuoto, e cominciarono a farsi ognuna i fatti propri.

Corona sfogliava svogliatamente una rivista di moda, Mode Magic.

Cassandra era immersa in un librone di Trasfigurazione particolarmente complesso per una primina, dato che era programma del terzo anno.

Calliope scartava cioccorane per trovare la figurina di Albus Silente, cosa che a suo padre non aveva fatto molto piacere.

Cara si arricciava una ciocca attorno al dito, non sapendo cosa fare.

Se fosse entrato qualcuno, sarebbe stato stupito dal silenzio surreale delle quattro gemelle, così uguali eppure così diverse.

Avevano lunghi capelli biondo oro, che scendevano in morbidi boccoli fino alla vita. Penetranti occhi azzurri, come pozzi d'acqua limpida. Pelle nivea e labbra rosee contribuivano a rendere le loro persone perfette agli occhi di tutti.

Ma era palese anche solo dall'aspetto che le quattro ragazze fossero diverse.

Cara aveva un'espressione buona e dolce. I capelli chiari raccolti in una lunga treccia.

Calliope sbarazzina e vivace. I ricci biondi lisciati epr l'occasione e lasciti liberi sulle spalle.

Cassandra emanava sapienza e tranquillità. La chioma bionda acconciata in una coda alta dalla quale sfuggiva qualche boccolo. Gli occhiali neri che la rendevano ancora più graziosa.

Corona perfezione. Freddezza e perfezione. I boccoli dorati tenuti indietro da un cerchietto nero.

Tutte e quattro erano però accomunate dalla consapevolezza di essere qualcuno di importante, e, chi più chi meno, tendevano a credere che tutto fosse loro dovuto.

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01.01.2012

Hogwarts, Sala Grande

 

-YAXLEY CALLIOPE!- urlò il professor Neville Paciock spuntando i nomi sulla lista che teneva in mano.

Calliope si avviò sicura verso lo sgabello dove giaceva il Cappello Parlante e se lo posò sulla chioma dorata.

'Cos'abbiamo qui! Uhm... Yaxley, eh? Che dire... che dire... Serpeverde o Grifondoro? Sono proprio indeciso... oh! Guarda cosa mi era scappato! In questo caso...' -GRIFONDORO!- annunciò l'antico cimelio sbalordendo tutta la Sala Grande: una Yaxley a Grifondoro?!

-YAXLEY CARA!-

Cara era meno sicura della gemella, ma cercò di non darlo a vedere.

'Oh! Guarda un po'! Vedo bontà, lealtà, desiderio di fare del bene... ma anche... ambizione e astuzia...' sentì che il Cappello parlava nella sua mente, per poi urlare -TASSOROSSO!-

Cara si avviò al tavolo dei Tassi, che la applaudiva incoraggiante, evitando lo sguardo di Corona, sbalordito e schifato: una Yaxley a Tassorosso?!

-YAXLEY CASSANDRA!-

Tra i 'ma non finiscono mai queste Yaxley? Sono peggio degli Weasley', Cassandra si posizionò il Cappello Parlante in testa.

'Ancora! Oh, ma con te è diverso... che intelligenza! C'è ambizione, astuzia... eppure... Corvonero o Serpeverde?' -CORVONERO!-

Corona alzò gli occhi al cielo: nessuna delle sue sorelle aveva soddisfato le aspettative del padre. Certo, lui sarebbe stato felice di sapere Cassandra a Corvonero, come la loro madre, ma avrebbe avuto un attacco di cuore anche sono all'idea di una figlia a Tassorosso, figurarsi a Grifondoro!

-YAXLEY CORONA!-

'Cosa vedo! Ambizione, intelligenza, astuzia, intraprendenza! Con te non ho dubbi, ragazza mia: sei di sicuro una perfetta...' -SERPEVERDE!-

Corona si sedette al tavolo verde argento tra l'entusiasmo generale: finalmente una Yaxley a Serpeverde!

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SALVE GENTE!
Allora, se siete arrivati fin qui penso non vi costi niente una piccola recensione, no?
Fatemi sapere se vale la pena continuare la ff oppure cancellarla direttamente, se avete suggerimenti o critiche, insomma, quelle cose lì.
Grazie,
Alice

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Capitolo 2
*** Halloween ***


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31.10.2015

Hogwarts, dormitorio femminile Grifondoro del quarto anno

 

-Call!-

-Mmh...- Calliope Cornelia Yaxley si rigirò nel suo accogliente letto a baldacchino.

-Call!-

-Mmh...!- un mugugno più scocciato. La ragazza si premette in testa il cuscino.

-CORNELIA!-

-Chi ha osato chiamarmi Cornelia?!- ruggì Calliope saltando fuori dal letto.

Oh, ecco chi: Theodore Remus Lupin, chi altro se non il suo migliore amico?

Se ne stava fuori dalla finestra del dormitorio, seduto sulla sua scopa da Quidditch. Un ghigno divertito dipinto in faccia.

-Ciao Cornelia- sorrise.

-Non. Chiamarmi. Cornelia, Lupin- sibilò lei, sotto sotto divertita.

-Ok, Cornelia- continuò lui, ma si imbambolò a guardarla quando lei cominciò ad arrabbiarsi.

Era deliziosa quando si arrabbiava. Gli occhi azzurri lampeggiavano, inquietanti, le gote le si tingevano di rosso, e stringeva i pugni, come per trattenersi -Questa me la paghi, Lupin-

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31.10.2015

Hogwarts, dormitorio femminile Tassorosso del quarto anno

 

-Cara, svegliati: sono le nove!-

A differenza della sorella, Cara Cedrella Yaxley si alzò subito dal letto, con stampato in faccia il suo solito sorriso gentile, e quell'aria altera leggermente fuori luogo per una Tassorosso come lei.

Si fece una doccia veloce e si mise un maglioncino beige e una gonna color wenghè.

Era davvero carina, e aveva quel fascino di chi è bello ma non sa nemmeno di esserlo.

-Lara, mi puoi allacciare la collana?- chiese all'amica, una ragazza dai capelli neri e gli occhi verde smeraldo.

-Certo- rispose quella aiutandola -ah, prima ha bussato Zac... sai voleva chiederti se ti andava di andare ad Hogsmeade con lui ma tu dormivi...- finse, per vedere la reazione della bionda.

Zac... Zacharias Smith Jr.!

-Cosa?!- strillò Cara arrossendo fino alla punta dei capelli dorati -Cosa gli hai detto?-

-Che ti aspetti alle dieci davanti al portone, scema!-

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31.10.2015

Hogwarts, dormitorio femminile Corvonero del quarto anno

Cassandra Callidora Yaxley era già sveglia da un pezzo. Le era appena arrivata una lettera da suo padre, che si complimentava con lei per la sua media dell'Eccezionale, le diceva che gli ricordava tanto la madre, ed era orgoglioso di lei.

Certo, Cygnus Yaxley aveva uno strano modo di dimostrare di essere orgogliosi: Cass avrebbe tanto desiderato un abbraccio, un gesto d'affetto, ma tutto ciò che aveva ricevuto erano stati cinquecento galeoni. Non che fossero pochi, anzi, ma a lei non servivano. Aveva tutto. Dai vestiti ai libri. Tutto.

Si sedette davanti allo specchio: era proprio bella, e lo sapeva bene. I boccoli biondi legati in una coda laterale e gli occhi azzurri leggermente velati dalle lenti a contatto.

Bellissima.

E perchè aveva rifiutato William Goldstain quando lui le aveva chiesto di andare ad Hogsmeade insieme? Perchè Victoire, la sua amica Victoire, le aveva suggerito di farlo ingelosire andando con un altro.

Cass sapeva che Victoire voleva solo aiutarla, per quanto perfida potesse essere a volte, ma Victoire era una Veela! Poteva far ingelosire tutti i ragazzi della scuola e averne uno diverso ogni giorno! E infatti Will aveva chiesto alla Davies. E figurarsi se quella troia non accettava.

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31.10.2015

Hogwarts, dormitorio femminile Serpeverde del quarto anno

 

-Adrastea! Giocasta!- la voce arrabbiata di Corona svegliò le cugine.

-Che c'è, C?- la voce scocciata di Adrastea arrivò da sotto le coperte smeraldine.

-C'è che odio Lestrange!- dire che fosse arrabbiata era un eufemismo: era furente. Corona Cassiopea Yaxley odiava profondamente Richard Lestrange.

-Che ha fatto stavolta?- chiese Giocasta, alzatasi dal letto.

-Mi ha invitata ad Hogsmeade!-

Le gemelle Black-Yaxley si voltarono verso la cugina.

-Tu ci stai dicendo che Richard Lestrange...-

-... il tuo più acerrimo nemico...-

-... che odi dal nostro primo anno...-

-... ti ha invitata ad Hogsmeade?!-

-Odio quando vi completate le frasi a vicenda- sbuffò Corona lasciandosi elegantemente cadere sul suo letto a baldacchino.

-Fatto sta che tu...-

-...gli hai detto...- eccole che ricominciavano!

-Non ho avuto il tempo di rispondergli perchè non avete idea di cos'ha fatto quel...- sì, sì... anche furente era dire poco.

-... figo da paura- ghignò Adrastea.

-Zitta A. Mi ha baciata! Ma vi rendete conto?!- no, non se ne rendevano conto dato che entrambe ghignavano, compiaciute.

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31.10.2015

Hogwarts, Stanza delle Necessità

Corona si guardò intorno, compiaciuta: il festino che lei e Cassandra avevano organizzato per Halloween era perfetto.

-Cassiopea- una voce beffarda giunse da dietro di lei.

-Yaxley per te, Lestrange- disse Corona senza voltarsi. Non le andava che lui la chiamasse per nome, primo o secondo che fosse. Sinceramente non lo sapeva nemmeno lei il perchè.

Corona Cassiopea Yaxley era una ragazza contorta. Una stronza di prima categoria. Fredda, dura, algida e altera, avrebbe vissuto in un mondo semi-perfetto se non fosse stato per le due sorelle (quelle a detta sua 'venute male') e per Richard Lestrange.

-Oh, come siamo scontrosi...- continuò lui, una mano posata sulla vita.

Lei restò immobile. Impassibile -E' una tua impressione, Lestrange: io sono perfettamente pacificamente calma- a parte la rabbia che monta dentro di me ma quella è secondaria.

-Calma dici? Ed è per questo che sei tesa fino all'inverosimile, giusto?- fantastico.

-Giusto- rispose Corona, fredda.

-Ed è per questo che se io posassi per caso le mie labbra sulle tue tu non mi uccideresti vero?- Richard continuava a tenerla stretta e a parlarle in modo lascivo.

-Su questo sono costretta a dissentire, Lestrange. Sì dà il caso che se ora oserai baciarmi di nuovo, non arriverai vivo a domani- minacciò Corona con un ghigno che increspava le labbra piene.

-Siamo sicuri? Mi sembrava ti fosse piaciuto stamattina... certo, poi sei scappata via, ma non ti sei esattamente rifiutata di ricambiare il mio bacio- lo odiava. Oh, se lo odiava. Forse più di quanto odiava Cara e Calliope (odio, per altro, del tutto ricambiato da parte della seconda).

-Ti sembra male. Non baci poi così bene, sai?- ghignò, stuzzicandolo.

Amava invece quel tira e molla. Quello scambio di battutine pungenti che durava dal suo primo giorno ad Hogwarts.

-No? Forse soffri di memoria a breve termine, vuoi un piccolo ripasso?-

-No, aff...- ma non le diede il tempo di finire la frase, e le loro lingue ri ritrovarono all'improvviso molto impegnate, tra gli applausi generali.

Quando si staccarono,erano entrambi sconvolti dalle sensazioni provate (erano stati come percossi da scriche di elettricità, e non riuscivano più a smettere) e le gote di Corona, sempre diafane, erano chaizzate di un colorito rosato.

Lei gli tirò uno schiaffo -Non osare mai più, Lestrange- e detto questo girò i tacchi e se ne andò a testa alta, con aria orgogliosa.

Cassandra scosse la testa alla vista della reazione della sorella. Sapeva che Corona avrebbe reagito così: era talmente complicata!

-Cass... che ne dici di uscire un momento?- William la trascinò sul terrazzino della Stanza, dove si congelava letteralmente.

-Will qui fuori si gela- protestò.

Lui sorrise, furbo, passandole un braccio intorno alle spalle -E' per questo che ti ho portata qui-

Cassandra rimase interdetta, fissandolo negli occhi.

-Ti piace Flint?- chiese Will, serio.

-No- confessò lei.

Sollievo -Allora perchè ci sei uscita?-

-Perchè sì!- odiava fare la debole -Qualche problema?-

-In verità sì: molti. Non mi va che tu esca con lui, Cass- disse William con espressione contrariata.

Lei lo fissò, divertita -Geloso?-

-Sì- era nuovamente spiazzata.

-Perchè dovresti esserlo? Tu sei uscito con...-

E anche la seconda gemella quella sera fu zittita da un bacio.

Intanto, Calliope Yaxley ballava sfrenata con l'altro suo migliore amico: Fred Weasley Jr., Grifondoro del quinto anno compagno di malefatte insieme a lei e Ted.

Lui la osservò e ne rimase estasiato: certo, l'aveva sempre ritenuta bella, ma non si era mai accorto del luccichio dei suoi capelli, o dell'allegria che esprimevano i suoi occhi, tutto questo mantenendo un atteggiamento elegante ma al tempo stesso tempo sbarazzino. Ma non poteva permettersi di provare qualcosa per la sua migliore amica, significava perderla. Rovinare tutto.

Cara Cedrella Yaxley guardava la sorella Corona.

Lei era perfetta. Era bella e popolare, una delle ragazze più corteggiate di Hogwarts. Era forte, indistruttibile. Crudele, malvagia, fredda e altezzosa. Cara non riusciva ad odiarla, ma dentro di lei c'era sempre una grande tristezza, non invidia, ma un senso di infelicità la pervadeva quando guardava la gemella cattiva.

Cara quel giorno era andata ad Hogsmeade con Zac, il ragazzo che le piaceva da una vita. E, dopo un bacio, qualche burrobirra e una passeggiata all'aria aperta, si era accorta che non le era mai piaciuto veramente. Era simpatico, certo, e anche molto attraente, ma non riusciva a divertirsi con lui.

Cara era una ragazza timida, dolce e gentile. Si sentiva in colpa per essere divenuta una Tassorosso, date le sue origini, ed era fondamentalmente insicura. Debole. Non come Calliope, la prima Malandrina della storia di Hogwarts, non come Corona, fredda Principessa di Ghiaccio, come la chiamavano i più, non come Cassandra, indiscussa detentrice del premio 'Bella e intelligente'. No. Le sue sorelle erano forti. Granito. Lei era debole. In quel momento, seduta in un angolo della Stanza delle Necessità insieme all'amica Lara, si sentiva una perfetta sfigata.

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NdA
Allora, grazie per le recensioni allo scorso capitolo, spero che vi sia piaciuto, e ringrazio anche chi ha messo la mia ff tra le segute, ricordate o preferite.
Al prossimo capitolo, se continuerete a seguirmi,
Alice

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Capitolo 3
*** At home ***


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20.12.2015

Hogwarts, Sala Comune di Grifondoro

 


La Sala Comune dei Grifondoro era circolare, ampia e accogliente. Era arredata con comode poltrone, pouf e tavolini bassi. Il pavimento era ricoperto da uno stupendo tappeto rosso vermiglio e oro, mentre le pareti, tappezzate di drappi e magnifici arazzi dei colori della Casa.

Dalla Sala Comune si diramavano le due scale che portano rispettivamente ai dormitori maschili e femminili. Fu dalla scala di questi ultimi che Calliope Yaxley scese scivolando con grazia sullo scivolo formatosi.

-Hei Call, che ne dici di un giro ad Hogsmeade?- le chiese Ted Lupin non appena la notò. Beh, non che fosse difficile notarla: oltre ad essere bella tendeva anche a fare un casino della malora, da vera Malandrina.

-Ma tu non hai lezione?- si accigliò la bionda.

-Si... ma non sono in vena: Vic...- iniziò lui con aria triste, mentre i suoi capelli da azzurri mutavano velocemente in un marrone scuro.

-Quella Veela ti ha rifiutato di nuovo, classico- sbuffò lei: non capiva proprio perchè quella francese non volesse Ted.

-No, lei...-

-E' incredibile come tu possa prendere sempre e comunque le sue difese anche se lei ti calpesta in questo modo!- si infiammò Calliope.

Calliope Cornelia Yaxley era così: si sentiva punta sul vivo se qualcuno riceveva un trattamento ingiusto o poco gentile. La sua audacia la spingeva poi a sfidare a duello colui che aveva avuto la bella idea di irritarla, fosse stato anche grande due volte lei. Purtroppo non aveva mai avuto l'occasione di duellare con la cara Victoire, dato che Ted gliel'aveva sempre impedito, ma aveva sentito dire che era molto brava, e quella volta sperava proprio di conciare per le feste quella chioma biondo argentea.

-Call, so cosa stai pensando e no: non ti lascerò far del male a Vic. E poi io non sono interessato a lei- sì, come no -voglio solo che quell'energumeno di Flint le stia lontano-

Ma la verità era che Theodore Remus Lupin, pur non ammettendolo nemmeno a sè stesso, era follemente innamorato della sopracitata Veela.

Dopo qualche minuto di insolito e snervante silenzio, Calliope sbattè le ciglia -Teed... andiamo a fare qualche scherzo ai Serpeverde?- gli chiese, persuasiva.

Il Metamorfomagus, dal canto suo, non attendeva nulla di meglio, e fu così che i due raccattarono Fred, appartatosi da qualche parte con chissà che ragazza, e si incamminarono verso l'ennesima punizione.

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20.12.2015

Hogwarts, Cucine

 

Cara Yaxley era seduta in un angolo, con in mano una cioccolata calda preparatale dagli elfi domestici della scuola, a pensare.

Fin da quando era piccola, infatti, Cara si ritagliava momenti nei quali potesse star sola, sola con i suoi pensieri, sola con la sua insicurezza dovuta al brillare delle tre gemelle. Oh, anche lei brillava, ma di luce riflessa, nient'altro che quello. O almeno era ciò che pensava lei: c'era qualcosa nella dolce Cara, un alone d'amore e bontà misto alla sua classica freddezza e al suo atteggiamento altero. Quel qualcosa la rendeva speciale, unica nella sua specie, lei e il suo carattere di grandi opposti: gentile e amorevole da un lato, superba e distaccata dall'altro.

Era troppo buona per odiare, troppo leale per parlar male di Corona, troppo gentile per commentare il comportamento di Calliope, che le aveva dato appuntamento per studiare e poi si era fatta mettere nuovamente in punizione con i suoi due fidi compari.

Ma era troppo Yaxley per non sentire comunque un certo risentimento verso quelle due!

Ma che diamine, lei era Cara Cedrella Yaxley! Doveva essere forte, indistruttibile. Doveva dimostrare al mondo che sì: era una Yaxley un po' anomala, ma era pur sempre tale. La lieve nota di superbia nel suo comportamento, infatti, le conferiva un'aria un po' altezzosa che stonava con il suo animo gentile. Ma dopo tutto era più che capibile: educata sin dalla più tenera età come una principessa, le erano stati inculcati ideali che con molta fatica era riuscita a ritenere insulsi e stupidi. Tutto questo sentendosi ovviamente un'ignobile traditrice del suo sangue.

-La signorina desidera altro?- gracchiò un'elfa magrissima.

-No, grazie Heddy- fece la bionda con un sorriso, scacciando dalla mente il ricordo che tre giorni dopo sarebbe dovuta ritornare a Villa Yaxley per passare il Natale in famiglia.

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20.12.2015

Hogwarts, Biblioteca

 

-Victoire, che ti ha fatto quella piuma per meritarsi quel mero trattamento da parte tua?- chiese Cassandra accigliandosi alla vista del modo in cui la Veela stringeva la sua piuma.

-Ted. Lupin- ringhiò tra i denti l'amica.

-Oh, capisco... che ha fatto stavolta?- fece la Yaxley in tono comprensivo.

-Che ha fatto?! Che ha fatto?! Ha schiantato Flint! Solo perchè lo stavo basciando!- esplose Victoire con il suo solito accento francese guadagnandosi un'occhiataccia da parte di madama Pince, la bibliotecaria.

-Victoire, rilassati. Lascialo perdere e schianta anche lui- suggerì Cassandra, da brava Serpeverde mancata.

-Sì, tu hai rajone, ponso che farò così... oh! Sai quella fattura nuova di cui parlava Virginia?- si illuminò la Weasley riferendosi alla migliore amica, Virginia Vance -Ma cambiamo discorso, cosa mi dici di te e Williàm?- aggiunse poi con un sorrisetto malizioso.

Cassandra arrossì impercettibilmente -Ehm... niente- si affrettò a mentire, sfoderando il suo classico tono distaccato.

-Cass...-

-Ok, ok... va tutto bene, comunque... è... meraviglioso- ammise cercando di guardare da un'altra parte.

Victoire sorrise compiaciuta: aveva fatto di tutto per convincere Will a dichiararsi a Cass.

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20.12.2015

Hogwarts, dormitorio femminile Serpeverde del quarto anno

 

-Dov'è Iside?- Corona Cassiopea Yaxley entrò in dormitorio come una furia, cercando la gattina portatatle da suo padre Cygnus come souvenir dal suo viaggio in Egitto.

-Non lo so- le rispose la cugina, Giocasta, intenta a sfogliare gli appunti di Trasfigurazione.

Corona scese in Sala Comune e fu lì che la rabbia per aver smarrito Iside tramutò in furore per averla vista accoccolata sulle gambe di Richard Lestrange.

-Lestrange, molla subito la mia gatta!- sibilò.

-Calma, Yaxley: non vedi che sta dormendo?- ghignò quello.

-Lasciala andare-

-Si, si: lo so che vorresti esserci tu al suo posto ma sappi che basta chiedere, io non chiudo mai le porte a nessuno-

-Fai schifo, Lestrange?- disse lei, sprezzante.

-Ah si? Ed è per questo che stai per baciarmi?-

Stava per cosa? Lei? Solo in un secondo momento si rese conto di essere a pochi centimetri dal ragazzo, che approfittò dell'occasione tirandola per la vita e baciandola con ardore.

Come al solito, la furia di Corona si scatenò solo dopo che le loro lingue erano state impegnate per un bel po' -Stammi lontano, Lestrange- ghignò tirandogli uno schiaffo in viso e una ginocchiata particolarmente dolorosa in un punto assai delicato.

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23.12.2015

Villa Yaxley

 

-Ragazze, che piacere!- le salutò Cygnus Yaxley con voce stanca, era appena tornato da un viaggio negli Stati Uniti.

Le prime ad essere abbracciate furono Corona e Cassandra, poi anche Cara gli si avvicinò con un sorriso imbarazzato e lui la strinse, felice. L'unica a rimanere in disparte fu Calliope, che non riusciva a provare altro che rancore verso il padre che non le era stato accanto durante la sua infanzia.

-Calliope-

-Padre- la giovane rispose al saluto con voce sprezzante e altera, mentre Cara le scoccava uno sguardo di disapprovazione mista a comprensione.

-Bene, ora raccontatemi della scuola- le incitò lui con un sorriso, invitandole a sedersi in salotto, dove Isobel aveva appena fatto servire cinque cioccolate calde -come va ad Hogwarts, Cara?- Cygnus le diede l'opportunità di esprimersi per prima, sapeva che era quella che ne aveva più bisogno.

-Va tutto bene, papà- disse, accennando un sorriso sincero.

-Ho saputo che hai una media eccellente- provò ancora suo padre.

Cara annuì, orgogliosa -Sì, papà-

Ecco, questo era uno dei tipici sbalzi di personalità della cara Cara: un attimo prima timida e imbarazzata? Quello dopo altera e sicura.

Cygnus sorrise a sua volta, cedendo la parola a Cassandra -Cass?-

-Tutte E, papà- disse quella, orgogliosa quanto la gemella.

-Oh, e mi hai detto che esci con William Goldstain, non è così?- la stuzzicò lui. Cygnus Yaxley sapeva essere estremamente simpatico e dolce, con le sue bambine, soprattutto verso Cassandra, il ritratto della sua defunta Cedrella, e verso Corona, la sua prediletta.

-Sì, papà- rispose lei nascondendo il lieve rossore nel mettersi a posto gli occhiali che quel giorno portava al posto delle lenti babbane, consigliatele da un'amica.

-E tu, Corona?- chiese poi con gli occhi scintillanti d'orgoglio nell'osservare la sua principessa.

-Tutto bene- disse lei con un'aria fredda e annoiata che fece ridacchiare suo padre e Cass, innervosire Calliope e infastidire Cara.

Fu in quel momento che Calliope decise di sganciare la bomba, di far infuriare la gemella tanto odiata. Tutto ovviamente per quella che lei riteneva una giusta causa (alias 'è una Serpeverde') -Ma Corona, non racconti a nostro padre della tua relazione con Lestrange?- ghignò malandrina guadagnandosi un sorriso da parte di Cygnus, palesemente divertito e rassegnato, in attesa della litigata incombente.

-IO NON STO CON LESTRANGE!- urlò Corona andando su tutte le furie.

-Ah, e allora come mai tutta Hogwarts parla del vostro bacio dell'altro giorno, in Sala Comune?- Calliope non aveva notato che era più un comportamento da Serpe il suo che quello della sorella.

-Corona! Calliope!- le rimproverò Cygnus, che però si divertiva a vedere due delle sue figlie litigare e le altre due intente a guardarle come un appassionante film.

-Ha cominciato lei!- esclamò Corona mentre Calliope sorrideva, furba -Ma padre, è colpa mia se Corona non ha un minimo di senso della decenza?-

-Parli bene tu, Calliope, ma non sei stata forse vista strusciarti addosso a Weasley?- ghignò Corona, avendo trovato la carta giusta per vincere quel suo duello privato.

Cygnus si accigliò sentendo quel cognome, dopo tutto sua figlia era una Yaxley, anche se Grifondoro! Ma si era ripromesso di non cedere a quelle convinzioni sulla purezza del sangue, che, doveva ammetterlo, anche lui non riteneva affatto corrette. E Corona con un Lestrange! Non gli piacevano i Lestrange sebbene da piccolo Fomalhaut Lestrange, padre di questo fantomatico Richard, fosse stato il suo migliore amico. Era divenuto un uomo freddo e decisamente egoista, così, alla morte della sua Cedrella, aveva tagliato i ponti e non si erano più parlati.

-Fred è il mio migliore amico!- urlò Calliope, furiosa.

-Io odio Lestrange!-

-La linea tra l'odio e l'amore è un confine assai poco definito- esordì Cassandra con un sorrisetto malizioso. Corona le scoccò un occhiata d'odio -Come dopo tutto lo è quello tra l'amicizia e l'amore- ghignò Cassandra, per nulla intimorita dallo sguardo assassino della gemella.

Le due litiganti si ritirarono furiose nelle loro stanze, sbattendo le porte e lasciando le cioccolate fumanti sul tavolino del salotto.

-Ah, incorreggibili...- sospirò Cygnus con un piccolo sorriso -e impagabili! Ma almeno voi non lasciatemi qui solo, gradirei un po' di compagnia: raccontatemi qualcosa o sarò costretto ad annoiarvi con i noiosi racconti dei miei viaggi- cercò di far ridere Cara e Cassandra, ottenendo l'effetto desiderato.

-Papà, sai quella cosa che mi avevi detto della tua collega, la signora Smith?- chiese Cara -... ricordi? Che era una donna paurosamente priva di senso dell'umorismo ed estremamente poco intelligente?-

-Sì, Cara- le sorrise suo padre, incoraggiante.

-Beh, anche suo figlio è tale e quale a lei allora: ci sono uscita una volta, ad Hogsmeade, e non ha fatto altro che parlare di sè stesso, senza capire una battuta e criticando ogni minima cosa-

-Sei uscita con Zacharias Smith?- Cassandra si illuminò d'interesse.

-Sì- confessò lei.

-Oh, bene, sono felice che tu lo trovi così noioso: non avrei sopportato di avere Melissa Smith come consuocera- commentò ridendo Cygnus.

E il pomeriggio dell'antiviglia trascorse senza altri diverbi e discussioni, che lasciarono posto allo spirito natalizio.



NdA:
scusate il tremendo ritardo nell'aggiornare, ma d'ora in poi cercherò di farlo più spesso, dato che dovrei liberarmi da un po' d'impegni...
beh, che ne pensate di questo capitolo? Fatemi sapere, per favore,
Alice≈

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