An Deiner Seite- Al tuo fianco

di Benzina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Disinfettante ***
Capitolo 2: *** Abituarsi alla fine ***
Capitolo 3: *** Tempi bui ***
Capitolo 4: *** Vorrei vederti soffrire ***
Capitolo 5: *** Che cosa ti manca? ***
Capitolo 6: *** L'amore non muore mai ***



Capitolo 1
*** Disinfettante ***


 D  i   s   i   n   f   e   t   t   a   n   t  e

Come uno scoglio, fra le onde del tempo.

Come un balsamo, per le ferite irricucibili.

Come un’amnesia, per ogni incubo.

L’appoggio più saldo, sempre.

Ed era così, forte, sin da bambina:

sola fra la gente aveva trovato il suo posto nel mondo.

Ed era andata avanti, a testa alta:

aveva tratto dalle risate altrui la sua felicità.

E ogni settimana, durante i suoi anni ad Hogwarts,

aveva danzato in giro per il castello raccomandando a tutti un sorriso,

anche quando non lo aveva per sé.

E si era nutrita dell’allegria e del buonumore.

Ed era divenuta l’amore e la speranza, la gioia e la salvezza di un ragazzino:

così arrogante, così prepotente, ma che in realtà la divertiva… per quanto era teneramente fragile.

 

 

 

 

 

N  O  T  E

Ritorno in questo fandom con questa storia già conclusa, esattamente sette capitoli e un epilogo :)

Questa prima parte è dedicata al personaggio 'Sorpresa' e a Draco, naturalmente.

Spero che la mia 'An Deiner Seite', che in tedesco vuol dire proprio 'al tuo fianco',

possa piacervi, considerando che vi presenterò un Draco,

per certi aspetti, decisamente OOC.

Vi avverto : il personaggio 'sorpresa' non è assolutamente Hermione.

Di Dramioni carine e coccolose che inquinano ce ne sono già abbastanza xD

Baci!



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Capitolo 2
*** Abituarsi alla fine ***


A   b   i   t   u   a   r   s   i     A   l   l   a     F   i   n   e

 


Il ragazzo sedeva sul davanzale della finestra, la sua testa poggiata al freddo vetro.

Fuori, nella notte, imperversavano acqua e vento, foglie e lampi.

Del resto la situazione non era diversa, solamente in proporzioni più ampie, dentro al cuore del giovane Serpeverde

che cercava il suo riflesso lungo la superficie liscia.

Non si trovava più da un po’ di tempo, oramai.

La sua stessa figura gli appariva appannata come il vetro: opalescente.

E in procinto di scomparire per sempre.

Ogni tanto il ragazzo sbatteva le palpebre e piccole lacrime rigavano il suo volto diafano, dall’aspetto malato.

Lui le lasciava scorrere, tirava su col naso e stringeva talmente forte, quasi violentemente, le proprie mani da far divenire le nocche bianche.

È un tunnel- si ripeteva.

Da cui non sarebbe mai uscito. Avrebbe continuato a girare girare girare su se stesso come in un vortice.

Fino a quando non fosse stato inesorabilmente trascinato verso il fondo e morto con i polmoni pieni d’acqua di un oceano maledetto e crudele.

E allora sarebbe stato in pace?

E allora avrebbe smesso di soffrire? Di sentire quel dolore così lacerante al petto?

 

*

 

Per contro una ragazza fissava quegli occhi vuoti, velati e inespressivi.

Sembrava che l’oggetto del suo guardare non fosse lì, bensì stesse dormendo, sognando durante la veglia.

La cicatrice si stagliava prepotente su quel viso tanto amato e lo rigava trasvelsalmente, testimone della depravazione che colpisce l’anima.

La ragazza avrebbe voluto piangere con lui, ma non poteva.

Erano molte le cose che non poteva più fare.

Avvicinò anche lei il volto alla finestra e poggiò la guancia in corrispondenza di quella di Draco,

come se potesse trasmettergli tramite quel falso contatto tutto il calore che la faceva ancora bruciare.

Sentì la rabbia montarle dentro, era troppo legata a quella vita…

Sentiva di poter distruggere qualsiasi cosa, di poter uccidere perfino con il solo schioccare della dita.

 

*

 

Draco Malfoy vide all’improvviso una crepa comparire lungo il punto della finestra sul quale si era abbandonato.

Non fece in tempo ad alzarsi che venne investito da un milione di schegge che volavano da ogni parte.

D’istinto, si riparò il viso già deturpato con le braccia.

Nel frattempo la pioggia entrava rumorosa nella stanza e,

in men che non si dica, il ragazzo si ritrovò bagnato e con la camicia strappata in più punti.

Riaprì gli occhi umidi: il vetro era completamente sfondato e il paesaggio del parco della scuola gli si stagliava davanti.

 


 

 N O T E

Salve ^_^ Ecco a voi il secondo capitolo 'Abituarsi alla fine', come l'omonima canzone dei Ministri.

I personaggi sono sempre Draco e 'Sorpresa', non temete presto verrà svelato il suo nome ;)

A proposito... notate l'immagine? Ogni capitolo ne avrà una e rappresenterà i personaggi presenti.

Così, spero, non vi confondiate xD

Potete ammirare sopra gli occhi di Draco xD

Vi avviso anche della modifica sia del testo, sia dello stile del capitolo precedente.

Comunque, è d'obbligo ringraziare le persone che lo hanno recensito  :

MedusaNoir, Isyde, _Zukkerina_, alyce7 e Astrid von Hardenberg.

Grazie grazie grazie per le vostre belle parole <3

E grazie anche a chi segue, ricorda e preferisce.

Sentitevi liberi criticare,

un bacio.


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Capitolo 3
*** Tempi bui ***


T  e  m  p  i    B  u  i 

 

Il silenzio regnava sovrano nella Sala comune dei Serpeverde, nella torre ovest del castello.

Gli studenti che non erano cullati ancora dalle braccia di Morfeo erano già scesi a fare colazione nella Sala Grande. Tutti tranne uno.

La voce di Ginevra Weasley gli giunse alle orecchie all’improvviso, come da un altro universo, distante dal suo anni luce. Il ragazzo, Draco, avrebbe voluto rispondere ma qualcosa glielo impediva. Stava seduto su una vecchia poltrona verde-argento, posta di fronte al fuoco scoppiettante del camino, dando le spalle alla sua interlocutrice, il cui battito del cuore aumentava ogni istante di più. Restarono qualche istante senza proferir parola, poi la Grifondoro parlò nuovamente, come sempre allegra.

« Come stai, Draco? » chiese gentilmente, cercando di essere il meno invadente possibile.

Sapeva quanto il ragazzo odiasse le intromissioni, anche se lei non era di certo un’estranea.

« Sto bene. Va tutto bene. » sussurrò Malfoy con un tono cupo che non tradiva affatto le sue emozioni. Ginevra andò a sedersi a gambe incrociate sul tappeto accanto alla poltrona e osservò il fuoco anche lei. Poco dopo sfiorò la mano del ragazzo, delicatamente, dolcemente, ma Draco rabbrividì a quel contatto e ritrasse immediatamente la sua.

« La prossima settimana mio fratello Charlie verrà a prendermi. » disse lei tutto d’un fiato.

Draco, per la prima volta da quando la ragazza era entrata, si voltò a guardarla.

I suoi occhi azzurri brillarono di una luce che lei intravedeva spesso ultimamente.

« Andrò a vivere con la mia famiglia in Romania, qui… beh, non ci è rimasto più nulla. »

Pausa. « Sarà un’ottima occasione per ricominciare » concluse Ginevra.

Era terrore o rassegnazione quello che la piccola Weasley scorgeva negli occhi del suo amico?

«Non devi andartene» sibilò Draco, alzandosi.

Fissò la rossa sconvolto, agitato, puntandole il dito contro minaccioso.

Sentiva di stare per perdere la calma. Eppure la presenza dell’altra fungeva da tranquillante, di solito.  «Non puoi.» aggiunse perentorio.

Ginevra sorrise debolmente, non si aspettava una reazione del genere.

Anzi, non si aspettava affatto una reazione. Credeva che alla notizia avrebbe continuato come se nulla fosse, trascinandosi sempre di più in quell’apatia che ormai sembrava essere diventata la sua unica amica e compagna.

Era difficile per lei, ma finalmente la vita le offriva una prospettiva insperata.

« Sai che siamo traditori del nostro sangue. Non passerà molto tempo prima che Lui ci trovi… gli incantesimi non possono proteggere la Tana per sempre! Io devo andare. »

Era inammissibile. Non poteva abbandonarlo anche lei.

« Va bene, fai come meglio credi. Ora vattene e lasciami in pace.»

Il solito Draco disfattista.  La fissò dritto negli occhi, tenendo l’espressione gelida e ostica di sempre. Per lui non era complicato, o almeno, non avrebbe dovuto esserlo.

Continuò a dirle che a lui non importa, che sarebbe andato avanti da solo. Mentiva.

Ginevra lo conosceva troppo bene. E in cinque anni lui non l’aveva mai capito.

Pensava ancora di poterla ingannare.

« Mi dispiace, Draco.»

Ginevra avanzò verso di lui per abbracciarlo, ma il ragazzo digrignò i denti, scansandosi.

« Potresti restare… sono figlio di uno dei più fedeli servitori del Signore Oscuro: non negherà a mio padre questo favore!» le urlò contro Draco.

« Proprio non capisci, vero? Tutto gira solo intorno a te, come al solito. Non posso abbandonare la mia famiglia, né tantomeno desidero vivere in un mondo unito dall’odio e dalla paura.» rispose Ginevra affranta, con la voce flebile. Draco non capiva, lei non poteva restare perché nell’unico luogo dove avrebbe voluto essere, non sarebbe mai potuta entrare. Tanto valeva andarsene e cercare quel luogo da un’altra parte. Sospirò.

Draco le diede le spalle e fece per tornarsene nel suo dormitorio.

« Ti voglio bene. » riuscì a dire la ragazza prima che lui si richiudesse la porta alle spalle.

Non la vide più.

 

*

 

Draco Malfoy respirava a fatica, come dopo una lunga ed estenuante corsa, continuando a sbattere con violenza i pugni contro il muro della stanza. E non gli importava niente se si stava scorticando la pelle. Semmai batteva ancora più forte, disperato e amareggiato.

Sfogava quella rabbia che non sarebbe mai dovuta trapelare.

Sin da bambino Draco era stato un tipo posato, austero, educato, controllato.

Non usciva mai fuori di sé e aveva sempre posseduto il pieno controllo delle proprie emozioni.

Non era più così : forze incontenibili e incontrastabili dentro di lui desideravano solo uscire, senza mai placarsi. Draco urlò. Urlò di nuovo, un urlo prolungato, forte, disumano.

La bocca deformata dalle quelle urla. Ma era tutto inutile : la vergogna, l’umiliazione e la paura lo assalirono e lui continuò a piangere, gridare e scalciare come una bestia selvatica.

Smise soltanto quando si accorse che la porta del suo dormitorio si era aperta.

Draco si riavviò i capelli come se si aspettasse di veder comparire qualcuno da un momento all’altro… ma non c’era nessuno. Si alzò e chiuse la porta.

Ma neanche il tempo di girarsi che questa si riaprì di nuovo.

Il Serpeverde credette di essere impazzito, così tornò davanti alla porta e dopo essersi assicurato di aver girato bene la chiave nella serratura se ne andò a letto.

Pochi istanti dopo sentì un cigolio.

« Cosa diavolo…? »

Si alzò, ancora, chiuse la porta con più forza ma quella si riaprì davanti ai suoi occhi come se volesse fargli i dispetti. Se non fosse stato un mago avrebbe dubitato dei suoi stessi occhi.

Decise di non dare importanza allo strano accaduto e tornarsene sotto le coperte.

Doveva stare calmo, doveva stare calmo, doveva… sbam!

Draco sollevò la testa di scatto: no! Non era la porta stavolta, ma .. il baule!

Il ragazzo scattò di nuovo all’in piedi.

« Veramente divertente, Blaise! Ma lo scherzo è bello quando dura poco!» disse spazientito.

Ma nella stanza non volava una mosca.

«Blaise! Esci subito! »

Silenzio. La porta del dormitorio si aprì facendo entrare Theodore Nott e Blaise Zabini.

« Draco, ma con chi stai parlando?» domandarono i due all’unisono.

Il Serpeverde li osservò con uno sguardo indecifrabile.

 

 

N  O  T  E

Stamattina mi sono svegliata con la sensazione che questa storia fosse una boiata incredibile -.-"

Diciamo che mi convince tutto a parte il finale! è così lontano dal mio stile.

Non dovrei sperimentare cose nuove xD

Ad ogni modo... ecco finalmente in scena Ginny Weasley.

E ovviamente già l'ho fatta sparire.

Mi devo congratulare con una lettrice che ha quasi indovinato il personaggio sorpresa ;)

Comunque... le ipotesi sono ancora aperte.

Chi sarà mai?

Un bacio a tutte le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo! <3

Cioccorane per tutte ù___ù

Spero arrivino presto e che il gufo non se le pappi durante il volo.

Ci leggiamo la prossima settimana :D


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Capitolo 4
*** Vorrei vederti soffrire ***


V o r r e i  v e d e r t i  s o f f r i r e

 

 

« Draco, Draco, tu non sei un assassino»

« Come fa a saperlo? » reagì Malfoy.

 

 

« Passa dalla parte giusta, Draco. Tu non sei un assassino.»

Draco Malfoy fissò il preside sbalordito : era proprio uno stolto a crederlo.

« Avada Kedavra! »

Uno zampillo di luce verde schizzò dalla punta della bacchetta di Draco e colpì Silente in pieno petto.

Il ragazzo fece alcuni passi indietro e si appoggiò alla ringhiera della Torre di Astronomia per non cadere.

« Hai fatto la cosa giusta.» disse con voce affannata una figura che aveva appena salito le scale di corsa.

« L’ho fatto anche per te. »

 

*

 

" I miei occhi contemplano il falso."

Se lo ripeteva. Lo ripeteva e non ci credeva neanche un po’.

Le loro lacrime si mischiarono lente, il volto di Draco appoggiato a quello di lei.

La fortuna, il fato, il destino erano i mandanti di quell’atroce dolore che solo la sua anima arrugginita poteva comprendere.

La teneva fra le braccia, consapevole che non si sarebbe risvegliata mai, mai più.

Si domandò cosa, cosa?!, ancora lo tratteneva dal seguirla,

dallo scivolare anche lui in un sonno senza incubi, nella pace di una morte che tanto agognava.

La strinse forte al suo petto, le sue braccia sarebbero state  la sua ultima casa.

E pianse, pianse come non aveva mai fatto, pianse svuotando sé stesso, capendo che nulla sarebbe potuto, dovuto mai essere come prima. Pianse alzando lo sguardo e contemplando il volto del nemico : l’anima di cui lui aveva cambiato l’essenza.

Harry Potter lo fissava, un ghigno beffardo lungo il volto.

« Una vita per una vita, Malfoy.»

La certezza della colpevolezza prese Draco in pieno, schiacciandolo a terra come un macigno.

Avrebbe voluto uccidere Potter, sentire la vita abbandonare quel corpo sotto le sue mani… ma troppo sangue era stato sparso.

Troppo. E Draco pregava solo che vi si aggiungesse soltanto, anche il suo.

Sangue sporco di un Purosangue.


 

N O T E

Perdonate il ritardo, vero? Avevo completamente dimenticato di dover aggiornare!

Che testa >.< Comunque! Le parti in viola non mi appartengono e blablabla.

Sono estratti da 'Harry Potter e il principe mezzosangue' di J.K.Rowling.

Nemmeno il titolo del capitolo mi appartiene xD è infatti il titolo di un'omonima canzone dei Ministri.

Per il resto... che ve ne pare? La morte di Silente è solo un espediente letterario.

Mi serviva a scatenare la vendetta di Potter e la morte di questa ragazza che vi annuncio essere il personaggio Sorpresa.

Fra l'altro questo, anche se penso l'abbiate capito xD, è tutto un luuuungo flashback.

Non so che altro dire, se non GRAZIE alle persone che recensiscono, seguono, ricordano e preferiscono.

Non vi torturerò ancora a lungo, prometto! Abbiamo altri tre capitoli e un epilogo ;)

A presto,

baci baci!


p.s. Potter è uno stronzetto malefico.

E naturalmente lo amo per questo, per una volta (almeno nella mia storia!), ha uscito le palle.


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Capitolo 5
*** Che cosa ti manca? ***


C h e   c o s a   t i   m a n c a ?



 E la luce verde anche per lei, infine. E la consapevolezza di essere morta.

Si staccò lentamente dal suo corpo, abbandonato fra le braccia di Draco Malfoy, e salì in alto, sempre più in alto, dimentica di ogni cosa.

La sua vita, tutto quello che aveva provato in diciassette anni, non contava più nulla.

Era semplicemente insignificante nei confronti di ciò a cui stava per avvicinarsi.

Stava per vedere un paradiso, ne era certa. Invece scorse una porta, una porta che lasciava intravedere una luce abbagliante, rassicurante.

E Pansy Parkinson desiderava ardentemente raggiungerla, ma non poteva! Qualcosa glielo impediva.

E venne trascinata nuovamente verso il basso.

 

Essere morta non era come se lo aspettava.

Né un sonno perenne, né un inferno, né un paradiso.

La sua realtà era un turbine di luoghi e sensazioni che ogni tanto in scene confuse e disordinate lasciava intravedere qualcosa di familiare a Pansy, la Terra.

Passarono mesi, lenti ed interminabili, prima che il suo spirito fosse abbastanza forte da poter vedere Draco. E a quel punto Pansy ricordò improvvisamente tutto e lo amò come non aveva mai potuto fare prima. Doveva solo fargli capire che lei c’era, che era lì con lui anche se non poteva vederla. Perché poteva viaggiare. E rimanere sulla Terra tutto il tempo che desiderava.

Ma sentiva che era tutto sbagliato. Sentiva di appartenere al contenuto di quella porta.

C’era qualcosa che mancava. Qualcosa in sospeso.

 

Le luci, quella sera, nascevano e morivano ad intermittenza nel dormitorio.

Draco giaceva nel suo letto con gli occhi spalancati, insonne.

Nemmeno le porte, le finestre, gli armadi gli davano tregua.

Il fantasma scese lentamente verso di lui e si accoccolò al suo fianco.

Per la prima volta Draco sentì che lei era lì con lui.

« Pansy » sussurrò alla stanza con gli occhi appannati.

 


 

N O T E

 

Buon salve, lettori! O, per meglio dire, lettrici! Com'é che su efp ci sono così pochi maschietti??

Ma comunque xD TATATATàààà : Ecco a voi, finalmente, il fantomatico personaggio sorpresa svelato!

Pansy Parkinson, per servirvi. Versione fantasmina, fra l'altro ;D

Ditelo che siete delusi xD Le vostre supposizioni erano sicuramente più interessanti della realtà,

ma io l'avevo deto che era un personaggio scontatissimo.

Amo questa coppia <3

Che dire? Ah sì, un bacino a tutte le ragazze che hanno recensito! Mi fate venire voglia di postare più spesso xD

Grazie anche a chi segue, ricorda e preferisce. E grazie anche alle anime che si aggirano silenziose da queste parti!

Spero di non avervi deluso con quest'ultimo capitoletto, non so se sono riuscita a rendere tutte le emozioni che mi

ero prefissata di fare provare ai personaggi e a voi! Che ne dite?

Naturalmente le critiche sono ben accette :)

Adesso vi saluto,

alla prossima settimana con le disavventure di Draco, Pansy e Ginny.

 

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Capitolo 6
*** L'amore non muore mai ***


L’ a m o r e   n o n   m u o r e   m a i

 

 

E guardandosi allo specchio e guardandosi dentro e desiderando ancora quella felicità struggente che lo faceva piangere di gioia, per la prima volta dopo dieci lunghi anni, la rivide.

Bella come quando era in vita, splendida nel suo vestito verde.

Lei sorrise e abbassò immediatamente lo sguardo, come se si vergognasse.

Draco si girò verso di lei : la sua inconsistente amata gli stava di fronte, fantasma delle sue notti e incubo dei suoi giorni.

« Ciao Draco ».

 

*

 

« Sapevo che non potevi essertene andata ».

Poterla sentire, vedere, lì, davanti a lui : era più di quello che potesse sopportare.

Non dopo tutti gli anni, i mesi e i giorni in cui aveva pensato a lei di continuo, senza darsi pace, senza provare ad essere felice altrimenti, senza provare altro che dolore e solitudine.

Odiando tutti quelli che l’avevano lasciato solo o che lui aveva escluso dal suo mondo.

Odiando Ginevra Weasley che se n’era andata e non era più tornata: l’unica che diceva non l’avrebbe abbandonato mai, l’unica che aveva sopportato sempre, senza chiedere mai nulla in cambio. E  temeva di non riuscire a dire tutto quel che si teneva dentro, temeva che Pansy sarebbe svanita ancora, lasciandolo nel buio più nero.

Draco andò a sedersi nel divano e lasciò che lei lo seguisse e gli sedesse accanto.

Si schiarì la voce, doveva svuotarsi una volta per tutte.

« Sapevo che non potevi essertene andata. Sapevo che c’era qualcuno, qui, a vegliare

su di me …  ».

« Draco, mi dispiace tanto… » sussurrò il fantasma.

« A me di più . Ti amo, Pansy. Ora come non mai e non poterti sfiorare, non poterti stringere  me… è… è… ma resterai sempre con me, non è vero? Non te ne andrai mai, no? E io starò sempre con te. Non sarà la stessa cosa, certo, ma … Io ho bisogno di te. Voglio torni tutto come prima, quando non avevamo problemi, quando c’eravamo solo tu ed io … ».

« Mi dispiace … » disse nuovamente Pansy mentre una lacrima trasparente le rigava il volto.

« Di cosa ti dispiace? Io non ti abbandonerò ».

La guardava dritto negli occhi, ma non vi leggeva le sue stesse emozioni.

« Draco, non è possibile ».

« Perché ? »

« Perché io sono morta e tu sei vivo. Devi andare avanti ed io pure. Il mio cuore ti apparterrà sempre, ma io, la mia anima, non appartiene più a questo mondo. Ora che ti vedo qui con me, capisco tutto e anche tu devi capirlo » .

Draco non poteva crederci.

« Sono rimasta perché volevo renderti felice » continuò « Non potevo andare nella luce sapendo che tu mi avresti rimpianta per sempre ».

« Come pensi io possa essere felice, se tu non sei qui con me? »

“  risposta è più semplice di quanto pensi, Draco. Scava dentro di te, sai che non puoi più andare avanti così. Io ti amerò per sempre e tu altrettanto, ma non precluderti la vita, altre gioie e altro amore solo perché sei legato al mio ricordo. Non farlo o io non sarò mai in pace “.

Quelle parole le lasciò lì, a fluttuare fra i pensieri di Draco.

Il ragazzo vide il suo spirito farsi sempre più evanescente.

« Dove vai? » urlò.

« Tornerò presto ».

« PANSY! »

Ti amo.

 

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N  O   T   E

Vi giuro che da qui in poi i capitoli mi fanno semplicemente schifo!xD Purtroppo mi è mancata la giusta ispirazione per concludere questa storia, mi sa. E quando l'ho finalmente conclusa non ho avuto più voglia di rivedere la fine, nonostante non mi piacesse! E comunque avendo già iniziato a postare mi sembrava giusto darvi un finale anche se si discosta totalmente dal mio stile. Ma torniamo alla trama... volevo specificare un bel po' di dettagli che nella storia non emergono perché non sono esattamente rilevanti, ma che fanno parte dell'universo potteriano che io personalmente amo e immagino :

In questa storia Draco ha ucciso Silente sempre per ordine di Voldemort poiché questo avrebbe fatto fuori la sua famiglia, nonché Pansy, se si fosse rifiutato. Uccidendo il 'caro' preside ha praticamente distrutto l'ultima speranza di Harry di vincere la guerra. Non esistono i Doni della Morte, quindi l'ultima persona sulla quale Potter poteva contare era proprio Silente.

Tuttavia si svolge comunque una Battaglia di Hogwarts, quella in cui Pansy muore, ed Harry muore per mano di Voldemort che vince la guerra ( il mio grande sogno *-*) e schiavizza l'intero mondo magico. Ad Hogwarts vengono ammessi soltanto i Purosangue e i filobabbani (vedi Weasley) vengono perseguitati. A questo punto, mentre Draco soffre per la perdita di Pansy e per i sensi di colpa ( ha aiutato Voldemort, ma a lui non importa niente né della guerra,né degli ideali dell'Oscuro Signore), Ginevra parte per la Romania con la sua famiglia (per me Fred non è morto, anche se ai fini della storia non importa xD).

Spero di avervi chiarito le idee! Ah, dimenticavo! Ginny e Draco sono amici da sempre, anche perché il mio Draco non è lo stronzetto pieno di sé della Rowling, bensì un ragazzo debole e totalmente dipendente dai suoi sentimenti, che si è costruito una bella facciata pur di non rivelare com'é in realtà.

Okay, dopo avervi raccontato vita, morte e miracoli di questa fic direi che posso dileguarmi fra le ombre xD

Spero che, nonostante a me facciano schifo, questo e i prossimi capitoli non distruggano irrimediabilmente le buone opinioni che fino ad ora ho avuto su questa storia!xD

A presto e scusate il ritardo nel postare <3

  

 

 

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