Emi e Nick: un posto al di là del cielo

di chiara98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La brutta notizia ***
Capitolo 2: *** L'incontro con Emi ***



Capitolo 1
*** La brutta notizia ***


Era una notte buia e piovosa.
Nick sapeva che non era prudente guidare in quelle condizioni, ma doveva per forza andare a trovare sua madre, ammalata di polmonite.
Ad un tratto, la sua mente pensò altrove, in un mondo lontano e girò il volante senza rendersene conto.
La macchina finì giù per la scarpata. Nick sanguinava da diverse parti del corpo e aveva qualche ossa fratturate, ma non si era accorto di niente, perchè a causa del violento impatto era finito in coma.
Allo spuntar dell'alba, i fari di un'auto rossi e azzurri illuminarono la strada. Lì per lì, il conducente non fece caso alla scena che aveva alla sua sinistra, ma poi fece velocemente retromarcia e chiamò l'ambulanza.
Intanto la madre del diciottenne era seduta tutta tremante sulla sedia della cucina, illuminata dalla luce del primo sole che entrava dalle finestre e dalle porte a vetri. Da lì poteva vedere quando e se la macchina del figlio fosse arrivata e non ne voleva sapere di tornare a letto come le era stato imposto dal medico:per lei era molto più straziante l'attesa per il figlio della sua forte polmonite e ormai cominciava a preoccuparsi, visto che il ragazzo non rispondeva nemmeno al cellulare.
Dopo poco suonò il campanello e Denise andò ad aprire. Era una donna forte, lei. Quando tolse la mano dalla maniglia, si ritrovò davanti  i volontari della guardia medica, tutti vestiti con i loro abiti arancioni evidenziatore. Spiegarono l'accaduto e il cuore della donna si riempì di infinito dolore per la disgrazia capitata al figlio. Insistette per farsi accompagnare all'ospedale con lui. Da quando si era separata da Paul, l'unico familiare che le restava  era Nick.Il ragazzo la manteneva con il suo lavoro di cantautore e l'andava a trovare una volta ogni due giorni.  Appena lo vide, gli rincalzò le lenzuola bianche dei letti d'ospedale e gli strinse dolcemente una mano in segno di coraggio, non sapendo ancora che Nick non si sarebbe mai più risvegliato.

 

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Capitolo 2
*** L'incontro con Emi ***


Anche se il corpo di Nick era completamente incapace di muoversi, la sua mente era più attiva che mai. Nick non sentiva nulla di quello che accadeva all'esterno e per fortuna che era così: sarebbe stato ancora peggio per lui sentire gli urli strazianti di dolore materno di Denise.

Anche se il corpo di Nick era completamente incapace di muoversi, la sua mente era più attiva che mai.
Nick non sentiva nulla di quello che accadeva all'esterno e per fortuna che era così: sarebbe stato ancora peggio per lui sentire gli urli strazianti di dolore materno di Denise.
Quest'ultima gli teneva forte una mano, quasi come se volesse tirarlo su, in piedi, davanti a lei.
Ma purtroppo nemmeno il più bravo medico del mondo ci sarebbe riuscito: Nick era un vegetale e così sarebbe rimasto per sempre.

Poco dopo, Denise se ne andò, lasciando al diciottenne il suo foulard preferito: lì c'era il suo profumo e a Nick non sarebbe mancato nemmeno quello, se si fosse tirato su dal letto.
Intanto la mente di Nick vagava leggera, in un mondo fantastico e paranormale.
Lì, tutto era popolato da strani folletti a grandezza umana e da meravigliose fate dalle ali di seta di svariati colori.
A Nick sembrava veramente di vivere in quel posto così insolito, e ora vi racconterò quello che lui si immaginava di fare....
Nick scostò cautamente i rami del giardino di Mirry, la fata dalle ali di seta che si occupava dei fiori del villaggio di Cross. Il ragazzo sapeva bene che se quella l'avesse visto prendere la scorciatoia per arrivare a casa passando per il suo giardino, gi avrebbe di sicuro fatto un occhi nero.
Sgattaiolò sul sentiero veloce come un gatto e si riposò all'ombra del ciliegio.
Dopo pochi minuti, la fata Emi sbucò dalle foglie rossastre della pianta, trascinandosi dietro maldestramente in volo il cesto. A causa della sua sbadataggine, lasciò cadere tranquillamente un paio di mutande sulla testa di Nick, che le prese e le rilanciò nel cesto. Emi, in un primo momento, non si accorse di nulla, ma poi scattò indietro e atterrò maldestramente davanti agli occhi di Nick.
Emi era davvero bella: aveva i capelli rossi-ramati e li portava raccolti in due piccole ciocche dietro la nuca con un sottile fermaglio. In più erano stupendamente boccolosi e i suoi occhi erano azzurri come le sua ali di seta.
Nick le si avvicinò, abbindolato da tanta bellezza e perfezione. Avrebbe voluto toccarle i capelli, ma non si attentava ed era troppo timido. Se ci fosse stata sua madre, di sicuro lo avrebbe afferrato per un braccio e lo avrebbe trascinato via con la forza.
 Ma ogni possibile movimento di  Nick fu preceduto dalla caduta maldestra di Emi, completamente piegata dal peso del cesto che ancora reggeva per miracolo.
Nick le si avvicinò e le diede una mano a rialzarsi. Lei si scossò un po’, anch’essa attratta dal fascino unico del ragazzo, ma l’attimo di fuoco fu rubato dall’ennesima caduta di Emi. Stavolta non era stata causata né dal peso del cesto (che aveva finalmente appoggiato sotto l’albero) né dalla sua sbadataggine, ma dalla galleria della talpa Felpa, appena affiorata in superficie. Emi, fulminea, l’acchiappò per la coda e la tirò su velocemente, facendola dondolare davanti al ragazzo con aria soddisfatta. Quest’ultimo gliela tolse dalle mani e la rimise nel buco di terriccio della sua galleria. Felpa si dileguò finalmente tra le radici e il caldo terriccio sotterraneo, lasciando accendere la fiamma dei due innamorati a prima vista.


 

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