Fuck

di Fleur Isabelle Delacour
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm Rox and i'm a Slytherin ***
Capitolo 2: *** In the beginning of the year ***
Capitolo 3: *** Not Ninfadora, please not Ninfadora ***
Capitolo 4: *** Gossip ***
Capitolo 5: *** Bet ***
Capitolo 6: *** Change the players, but the game is the same ***
Capitolo 7: *** Are you jealous? ***
Capitolo 8: *** Villa Nott ***
Capitolo 9: *** Sweet victory ***
Capitolo 10: *** Letters and names ***
Capitolo 11: *** Freedom ***
Capitolo 12: *** Party ***
Capitolo 13: *** Snake, they are born, come to St. Mungo. Fred ***
Capitolo 14: *** Who fuck is Gossip Queen? ***
Capitolo 15: *** Planning ***
Capitolo 16: *** Veritaserum ***
Capitolo 17: *** Happiness ***
Capitolo 18: *** Would you marry me? ***
Capitolo 19: *** Letters from home ***
Capitolo 20: *** I don't want to go to Hogwarts ***
Capitolo 21: *** He considers me like an object ***
Capitolo 22: *** Enough is enough ***
Capitolo 23: *** What's mine is mine ***
Capitolo 24: *** Problems of membership ***
Capitolo 25: *** Jealousy ***
Capitolo 26: *** Stupid brothers ***
Capitolo 27: *** I love you ugly bastard! ***
Capitolo 28: *** -Do you have a boyfriend? - Yes, he sells drugs in Uganda - ***
Capitolo 29: *** Everything is better than be an Auror ***
Capitolo 30: *** Oppressive heat family ***
Capitolo 31: *** I will be a Slytherin ***
Capitolo 32: *** Wow, Kathleen Alicia Roxanne Weasley has affection towards Victoire Weasley who is not? Epic ***
Capitolo 33: *** Outstanding ***
Capitolo 34: *** Goodbye Hogwarts ***
Capitolo 35: *** Weasley and Nott: chronicles of a forbidden love ***
Capitolo 36: *** 'Then, at your beauty' 'At my beauty' ***
Capitolo 37: *** Nobody has to know nothing ***
Capitolo 38: *** Do you know where is she? ***
Capitolo 39: *** Corfù ***
Capitolo 40: *** Pedestal ***
Capitolo 41: *** Thruth ***
Capitolo 42: *** It would be the end ***
Capitolo 43: *** Finnigan isn't so stupid ***
Capitolo 44: *** Satisfaction ***
Capitolo 45: *** Engagement party ***
Capitolo 46: *** Help! ***
Capitolo 47: *** Maximilian Alexander Zabini ***
Capitolo 48: *** Planning the marriage ***
Capitolo 49: *** I wish long life to my enemy ***
Capitolo 50: *** Something new, something old, something borrowed, something given and something blue ***
Capitolo 51: *** I love you, mr. Nott ***



Capitolo 1
*** I'm Rox and i'm a Slytherin ***


Ho sedici anni, pelle scura, capelli neri e occhi azzurri. Mi chiamo Roxanne Alicia Kathleen Weasley (un nome più lungo non me lo potevano scegliere eh?) e sono la figlia di George Weasley e Angelina Johnson, eroi della Seconda Guerra Magica. Ho un gemello, ma è la mia nemesi: pelle chiara e capelli rossi marchio Weasley, solo gli occhi sono uguali. Si chiama Frederik George Weasley, in onore di zio Fred, il gemello di papà morto nella Battaglia Finale ad Hogwarts. Io e Fred non andiamo d'accordo. Ci detestiamo, e neanche tanto cordialmente.

Odio la mia famiglia. Sì, li odio perchè io sono diversa da loro e loro non accettano questa mia diversità. Sono tutti Grifondoro, perfetti Grifondoro. Sapete il motto no? Audacia, fegato, cavalleria. Beh, è una cazzata. Quelli hanno manie d'eroismo. Audacia...direi più sventatezza. Fegato...istinti suicidi. Cavalleria...uhm, se cavalleria significa 'faccio io state tranquilli', allora è egocentrismo.

Forse non si è capito: sono una Serpe. E sono orgogliosa di esserlo. Se mi sentisse mio padre mi ammazzerebbe...non si è ancora rassegnato, crede che io possa redimermi. Hahahahaha...ceerto, per entrare a far parte del clan Weasley. Piccolo problema paparino: servono dei requisiti per farne parte, e sono capelli rossi (fiera della mia chioma corvina), stupidità (mi dispiace per te ma ho tutte E e O) e...Grifondoro (sia ringraziato Salazar dato che non lo sono).

In ogni caso, oggi è il primo di settembre e tra qualche ora partirò per il mio sesto anno ad Hogwarts. Tanto vale darsi una mossa, voglio andarmene al più presto da Casa-Rammolliti.

Mi vesto con un paio di jeans, un top bianco e dei tacchi neri non troppo alti. Lascio i miei boccoli neri sciolti, mi arrivano fino alla vita. Li tiro indietro con un paio di occhiali da sole grandi e neri.

Scendo le scale per fare colazione ed entro in cucina. Mamma sta preparando le uova e il bacon.

-Io le uova non le mangio: ingrassano- la informo freddamente quando si volta verso di me.

Mi guarda. Porco Godric, odio questo sguardo! Ci leggo tenerezza e amore, ma anche delusione e tristezza. Mi fa quasi sentire sbagliata! Ho detto quasi eh.

Annuisce voltandosi. In questi giorni non fa altro che guardarmi e mettersi a piangere. Bah, sarà la crisi di mezz'età.

Mio fratello arriva in cucina con l'aria di chi è stato appena buttato giù dal letto. Il suo sguardo cade su di me e si intristisce. Cazzo ma ho quest'effetto su tutti?!

-Ciao mamma-

-Buongiorno Freddie- lo saluta lei, sorridendogli.

Hahaha Freddie. E' un nome da bambino di due anni e mio fratello lo sa. Solo mamma e papà lo chiamano così.

Mangio la mia barretta dietetica e mi alzo per andare di sopra.

-Roxie, hai tutto pronto? Partiamo tra un'ora-

Faccio cenno di si e ritorno in camera mia. Mi butto sul letto e guardo le fotografie magiche che ci siamo fatte io e le mie amiche durante i cinque anni passati ad Hogwarts. Ci sono anche alcune foto con Victoire. Lei è l'unica della mia famiglia con la quale vado d'accordo. Sì, mia cugina è l'unica Weasley che apprezzo e di cui sono amica. Victoire è tutta sua madre: capelli biondo argenteo e carnagine nivea, occhi azzurrissimi e corpo perfetto. Bellissima. Purtroppo è a Corvonero anche se sarebbe stata perfetta per Serpeverde. In ogni caso, ha la media più alta della scuola pur non studiando mai.

-Roxie!! Fred!!- chiama papà. Ma cosa vuole?! Mamma aveva detto un'ora, sono passati si e no cinque minuti!

Fred, che si è catapultato in camera sua cinque minuti fa (ovviamente non aveva nemmeno fatto i bagagli) impreca ad alta voce e sbatte la porta uscendo.

Scendo anche io le scale e trovo Fred appoggiato al muro d'ingresso -Mamma e papà ci aspettano in salotto-

-Roxie, mamma e papà dicono di raggiungerli in salotto-

Cosa vogliono ora? Raccomandazioni dell'ultimo minuto? Nah, quelle ce le faranno tre secondi prima di partire. Discorsetti sul 'tenere alto l'onore della famiglia'? Boh, può essere.

Entro in salotto con Fred dietro di me. Papà e seduto sulla poltrona rossa, la sua preferita, e mamma sta camminando nervosamente per la sala.

Mi siedo sul divano e la fisso.

-Allora ragazzi, io e vostra madre dobbiamo dirvi una cosa- inizia papà, palesemente divertito dall'espressione angosciata di mamma.

-Ehm...Fred, Roxie, io...aspetto un...bambino-

Porco Godric. Già sopporto a malapena sti tre e ora ci si mette pure un marmocchio. Cazzo, no.

-Cari i miei trentottenni, lo sapete che esistono gli anticoncezionali? Il preservativo e la pillola per esempio, o più semplicemente gli incantesimi Anti-Fecondante o Anti-Concepimento- dico fredda e sarcastica.

Mamma rimane a bocca aperta, papà freme di rabbia -Non osare rivolgerti a tua madre in questo modo signorina!-

Fantastico. Per anni ha fatto la parte del genitore ferito dal comportamento della figlia e ora prende certe decisioni.

-Perchè no?- strafottente.

-Perchè lo dico io!-

-Chi sei tu per darmi ordini?-

-Tuo padre!- ah...è vero.

Ok, ok. Non ribatto.

-Hei mamma, io sono contento- esclama mio fratello con un'insopportabile aura di felicità intorno.

-Grazie Freddie- dice mamma con gli occhi lucidi.

-E ora, tutti in macchina- fa papà con falso entusiasmo facendo levitare i nostri bauli fino all'auto magicamente ingrandita.

Lo sapevo che non mi avrebbe punita. Non lo farebbe mai. Sa che tanto non servirebbe a niente.

Comunque, credo sia poco saggio non ascoltare papà, quindi seguo gli ordini e mi posiziono sul sedile posteriore della macchina incantata di papà.

Quando salgono anche mamma, papà e Fred, partiamo per King's Cross.

Attraverso la barriera del binario 9 e 3/4 spingendo il mio carrello con baule e roba varia e, una volta superato il muro, cerco le mie amiche tra il denso vapore biancastro.

Scorgo una chioma color oro, che di sicuro appartiene a Lucretia Greengrass, una delle mie migliori amiche.

Non appena formulo questo pensiero, Lucretia mi abbraccia.

-Roxanne!- mi saluta.

-Lucretia...hai già visto Helena da qualche parte?- le chiedo sorridendole e riferendomi all'altra nostra migliore amica: Helena Nott.

-Sì, stava salutando i suoi-

-Bene, che ne dici di trovare uno scompartimento?-

-E i tuoi genitori non li saluti?-

-No, vieni, ti spiego sul treno-

Saliamo sull'Espresso e occupiamo uno scompartimento, aspettando Helena.

-Dimmi tutto- ordina Lucretia.

-Mia madre è incinta- sputo, sprezzante.

Lei ghigna, Serpeverde fino al midollo -E come mai non ti va giù?-

-Mi bastano già quei tre elementi in casa! Non mi serve un moccioso che urla e sbraita dalla mattina alla sera!-

-O, più semplicemnte, non vuoi che l'attenzione di tutti non sia più incentrata su di te- dice Helena entrando e abbracciandoci.

-Hei, questo non è vero! Ok, forse un po'. Ma che male c'è ad essere un po' egocentrici?

Il treno parte sbuffando e io Helena e Lucretia cominciamo a parlare delle vacanze. Con loro mi sento a casa. Sono me stessa. Non devo tenere a bada il mio istinto di vipera. Siamo Sepeverde per qualcosa. A loro voglio davvero bene.

-Salve-

E ci mancava solo lui a rompere! Maximilian Theodore Nott, fratello di Helena.

Occhi blu scuro, capelli color mogano, sorrisetto strafottente e...bello...no, no...di più. Solo Merlino mi sta trattenendo dal non saltargli addosso. Ma è anche straordinariamente stronzo, strafottente, egocentrico. Insomma, la tipica Serpe.

-Max- saluto -Alex, Daniel-

Alexander Zabini e Daniel Rosier. Alex è uguale a suo padre: pelle scura, capelli neri, occhi verde chiaro presi dalla madre Daphne (la zia di Lucretia). Daniel è il classico Serpeverde: Purosangue fino al midollo, astuzia, bellezza, furbizia, nello stesso essere.

Dopo un po' che parliamo e io appello a me tutte le forze per non strappare la camicia di dosso a Max, dico -Vado a cercare Victoire-

Mentre cerco mia cugina, ci imbattiamo in un gruppetto di Grifondoro del nostro anno. Odio queste cinque: Alicia Baston (mia madre e la sua speravano fossimo migliori amiche), Jennifer Sloper, Alice Paciock, Lydia Finnigan e Mary Thomas.

-Weasley- fa la Baston.

Io non rispondo.

-Weasley, sei sorda?-

-Che cazzo vuoi Baston?-

-Oh, come siamo volgari!- io la odio.

-Dimmi cosa vuoi-

-Ho saputo che Angelina aspetta un bambino-

-Ti avverto Baston: la potenza del mio piede e direttamente proporzionale all'irritazione dovuta alla tua presenza-

Sento Lucretia ed Helena ridere sprezzanti, di fianco a me.

Le Grifondoro, non avendi più niente da dire, rientrano nello scompartimento e io e le mie amiche proseguiamo.

-Victoire- saluto mia cugina entrando -Virginia, Glorya-

-Rox, Helena, Lucretia, entrate pure- dice Victoire sorridendoci.

-Come sono andati i G.U.F.O.?- chiede Lucretia alle Corvonero.

Come se non sapessimo già la risposta. Queste tre hanno tutte E.

-Tutte E-

Come volevasi dimostrare.

-Rox, ho visto la Baston, la Sloper, la Finnigan, la Thomas e Alice prima. Parlavano di quanto è attraente tuo fratello- fa Victoire con sarcasmo. Chiama Alice per nome, dato che è la figlia di Neville Paciock, amico dei nostri genitori, nonchè prof di Erbologia. E perchè è l'unica Grifondoro per cui ha un minimo di rispetto. E anche io.

-Lo so, le abbiamo incontrate venendo qui. La Baston infieriva- le rispondo io.

-Non vedo l'ora della festa di stasera- dice Glorya riferendosi al solito party di inizio anno.

E ci perdiamo in discorsi sul festino clandestino che abbiamo organizzato nella Stanza delle Necessità.








Ciao, è solo una prova, se non vi piace capisco perfettamente, non fa impazzire neanche me, comunque, se volete, lasciate unarcensione
grazie!

 

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Capitolo 2
*** In the beginning of the year ***


Ventirè e dieci, terrazzino dell'enorme salone in cui abbiamo trasformato la Stanza delle Necessità. Sto fumandomi una sana sigaretta.

-Principessa- mi saluta Max affiancandomi e dando un tiro alla sua canna.

-Max- il suo sguardo vaga sul mio corpo fasciato da un abitino corto e verde scuro.

Ghigno. Sono consapevole dell'effetto che ho sugli uomini. Si, sono vanitosa, comunque.

Devo dire che lui è più figo del solito nella sua camicia candida e nei suoi pantaloni neri cuciti su misura.

Non so come, credetemi, ma ci ritroviamo con i volti a pochi centimetri di distanza uno dall'altro.

-Cosa cazzo credi di fare a mia sorella?-

Fred.

-Tante cose, una in particolare...ma in separata sede- sogghigna Max. Lui adora sfottere mio fratello. E anche io.

-Fred, percuoterò il tuo viso con una tale forza che riceverai una spinta uguale e contraria dal muro accanto a te se non ti allontani subito da qui- sibilo incazzata.

-Non mi muovo finchè sto porco non si allontana-

-Attento con le parole Weasley!- sbotta Max.

-Altrimenti Nott? Lo dirai a paparino? Che chiamerà i suoi cari amichetti Mangiamorte e mi uccideranno?- Ora esagera.

-No Weasley, lo farò io sul posto-

-Lo credi davvero? Sei solo una viscida serpe-

-Fred! Se non vuoi morire stasera, fatti i cazzi tuoi!-

-No- si impunta lui.

Ok, adesso me ne vado. Cazzo, proprio quando Max e io ci stavamo per baciare.

Cerco Helena e Lucretia e le vedo ballare una con Alex e l'altra con Daniel.

Ok, vada per un bel bicchere di Wisky Incendiario.

 

-Rox! Rox...svegliati!- uhm, dev'essere Helena.

-Mmh...- non ho proprio voglia di alzarmi.

-ROXANNE!!- sbraita Lucretia svegliandomi del tutto.

-Che cazzo c'è?!- sono sempre molto fine appena svegliata.

-Sono le sette e quaranta-

Merda. Mi ci vorranno ore per rendermi presentabile e queste due mi svegliano ora?! Lo so, almeno mi hanno svegliata.

Vado in bagno di fretta e poi mi vesto con la divisa di Serpeverde, leggermente modificata: gonna grigia e piuttosto accorciata, maglioncino in cachemire dello stesso colore e camicia bianca. Non metto la cravatta, la odio. Infilo delle ballerine nere e mi trucco: solo un po' di eyeliner e del mascara nero.

Quando sono pronta, prendo la borsa con i libri e seguo Helena e Lucretia in Sala Grande.

Solito ingresso trionfale: tutti si voltano a guardarci, intercetto lo sguardo di Victoire e vedo che sogghigna divertita.

Il mio gufo reale, Salazar (papà stava per morire quando l'ho chiamato così), plana davanti a me porgendomi una lettera. Strano. I miei non mi scrivono mai, sanno che non gli risponderei. Però la lettera viene da casa.

Cara Roxie, so che molto probabilmente non te ne importa niente, ma ieri, dopo avervi accompagnati a King's Cross, siamo andati a fare l'ecografia. Sono due gemelli, un maschio e una femmina.

Ci vediamo a Natale,

Mamma

Perfetto! Non un moccioso ma ben due! Due! Cazzo la giornata è proprio iniziata male. E poi mia madre cos'ha la maledizione del parto gemellare?! Insomma, va bene una volta, ma due!

 

-Weasley, ti sei fatta sette piani di scale solo per chiedermi umilmente perdono del tuo comportamento?- mi chiede quella deficiente della Baston. Chi si crede di essere? E' solo una troietta da quattro soldi.

-Continua a sognare Baston-

-Perchè quella faccia?Incazzata col mondo? Iniziato male la giornata?- ma cosa cazzo vuole questa?!

-Mi basta vedere te per capire che è un mondo di merda-

-Disse la Regina delle Serpi-

-Sì, esatto Baston, vedo che questo, dopo sei anni, l'hai capito-

-Non era un complimento-

-Non me ne può fregar di meno, ora, chiamami quel decerebrato di Fred Weasley, di certo non entro a Grifondoro, potrei infettarmi-

Alicia Baston sbuffa, irritata, ma sa che vincerei io e perciò attraversa il ritratto di quell'orrenda Signora Grassa e scompare.

Quando cazzo ci mette quella stronza?!

Dopo qualche minuto arriva Fred, la camicia aperta e la cravatta allentata.

-Ho interrotto qualcosa? Quella troia della Baston si è fermata in camera tua dopo averti detto che ti aspettavo?-

-Può darsi...comunque, cosa c'è?-

-Niente, devo solo dirti una cosa-

-Cosa?-

-Levicorpus- ghigno io, malefica. Fred si appende al soffitto per la caviglia, ma non ha neanche il tempo di ribattere che io me ne sono già andata.

 

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Capitolo 3
*** Not Ninfadora, please not Ninfadora ***


-Rox-

-Victoire-

-Cos'hai?- questo un pregio e un difetto di mia cugina: va subito al dunque, senza giri di parole.

-Nulla, perchè questa domanda?-

-Sei ancora più crudele del solito: le punizioni per chi non ti aggrada sono terribili. A proposito, come mai Melania Macmillan si è ritrovata i capelli come quelli di Medusa?-

-Non mi sta simpatica- altro che! Quella Tassorosso mi da sui nervi, con la sua vocetta saccente e la sua adulazione spudorata verso i prof.

-Rox, ascoltami. Quando si tratta della famiglia, in fondo al cuore rimaniamo sempre dei bambini. Non importa quanto diventiamo grandi, avremo sempre bisogno di un luogo da chiamare casa. Perché senza le persone che amiamo di più, non possiamo far altro che sentirci soli al mondo-

-Perla di saggezza made in Victoire Gabrielle Weasley, signore e signori- dico sarcastica alzando gli occhi al cielo -Senti Victoire: io non ho bisogno di loro. E il tuo discorso è fuori luogo-

-Come vuoi- commenta lei alzandosi e lasciandomi sola ad un tavolo della Biblioteca.

Fantastico, ora anche Victoire diventa strana. Sola in mezzo al Clan Weasley. Salazar aiutami tu!

Io, Helena e Lucretia stiamo andando ad Hogsmeade.

Papà mi ha mandato un gufo ieri: vuole che li raggiunga a Tiri Vispi Weasley alle due. Se lo può scordare. Non entro in quella catapecchia neanche morta e di certo non per sentir parlare dei miei fututi fratellini. Beh, dato che il danno è fatto tanto vale sperare che non vengano su come degli Weasley. Insomma, non il solito robottino stereotipato del tipo 'sono un Grifondoro e mi relazionerò con i Serpeverde solo in caso di insulti e combattimenti'.

Dopo un bel po' di shopping, andiamo ai Tre Manici di Scopa.

-Hei Roxie!- mi chiama una voce che ben conosco.

-Fred-

-Sono le una e mezza, andiamo al negozio?- scordatelo Freddie.

-Fratello, credevi veramente che io accettassi l'invito? Illuso-

-Roxie tu verrai: papà mi ha dato il permesso di usare Maledizioni Senza Perdono se non ti presenti-

-Come se papà fosse capace di far del amle a chicchessia-

-No, infatti: lui ha proposto un semplice Imperio-

-Certo Freddie, non avresti il coraggio...- lo stuzzico un po'. Per i Grifondoro l'accusa di codardia è un insulto come per noi Serpeverde lo è la parola 'Mezzosangue' o 'Sanguesporco'.

-No? Ricordati a che Casa appartengo sorella...-

-Alla Casa dei Babbanofili, lo so-

-Imperio- mormora puntandomi addosso la bacchetta -Seguimi- aggiunge incamminandosi verso Tiri Vispi Weasley.

No! Porco Godric! Come ha osato?! A me?! Gliela farò pagare!

-Freddie! Roxie, siete venuti!- esclama mamma non appena mettiamo piede nel negozio -Cosa succede Roxanne?- mi chiede poi, osservando il mio sguardo vacuo.

-Oh, nulla mamma, è sotto Imperio. Non voleva venire- spiega tranquillamente Fred.

-FREDERIK GEORGE WEASLEY COS'HAI FATTO A TUA SORELLA?!- hahaha fratello, ora tocca a te a subire le ire di mammina, resa ancor più irritabile dalla gravidanza.

-Ma papà ha detto che...-

-GEORGE!!-

-Ok, Angelina, gli ho dato il permesso io, è vero. Comunque, Finitem Incantatem- dice papà liberandomi dall'Imperio e lasciandomi libera di lanciare un Orcovolante a Fred, che però la schiva.

-Beh, ora che sono qui ditemi cosa volete da me o ritorno al castello-

-Ragazzi, io e vostra madre volevamo dirvi che abbbiamo scelto i nomi per i bambini- per questo mi hanno fatto sprecare il mio prezioso tempo?! Per i nomi dei marmocchi?!

-Coosa?! Ma che vi siete fumati? Farmi venire qui per i nomi di quegli agglomerati di cellule? Non potevate dirmeli per lettera?!-

-Non eravamo sicuri che avresti risposto Roxie- spiega mamma, ferita dalla mia reazione.

Vedendo che sto zitta, papà continua -Avete qualche proposta?-

-Salazar-

Mi guardano inorriditi. Ok, ok, scherzavo. Spero non lo chiamino Godric.

-Lee- dice mamma e papà annuisce, contento.

-Assolutamente no! E' orrendo!- sbotto io. Non mi va che mio fratello si chiami Lee.

-A noi piace, e Lee è un mio grande amico, quindi il bimbo si chiamerà così-

-E la femmina?- chiede Fred.

-Spero per lei che non le appioppiate un nome assurdo. Ma d'altra parte dovreste averli finiti, no?Sono toccati tutti a me: Alicia, Kathleen...oh, e non Ninfadora, per favore non Ninfadora-

-Non è male!- esclama mamma, felice di chiamare sua figlia con il nome di Tonks.

-Non osate. O non mi vedrete mai più-

-Neanche a me piace Nonfadora...allora...Ginevra?- propone papà.

-Sì, sì, Ginny è un bellissimo nome- approva mamma.

-Ok, mi piace- dice Fred.

-Allora, Lee...William Weasley e Ginevra...Angelina Weasley- annuncia papà con fare solenne.

-Vi siete dimenticati di me- li informo. Fredda, distaccata. Il tono che fa paura a mamma -Non mi piacciono questi nomi-

-Ah e sentiamo, signorina, come li chaimeresti tu?-

-Helena Lucretia e Daniel Alexander-

-Oh cero e perchè non Maximilian? E poi magari aggiungiamo anche un bel 'Nott'- commenta Fred con ironia.

-Maximilian Nott? Che cosa c'entra Nott?- si allarma subito papà. Freddie ti odio.

-Sì, sì, Maximilian Theodore Nott. Non perde istante per mettere le mani addoso a Roxie-

Porco Merlino.

-Coosa?! Nott? Le mani addosso a mia figlia?! Lo uccido!- esplode papà mentre mamma cerca di calmarlo inutilmente.

Mentre mamma cerca di tenere fermo papà e papà cerca di saperne di più da Fred sempre sbraitando, io sgattaiolo fuori dal negozio e ritorno finalmente da Helena e Lucretia.







grazie a tutti per le recensioni!

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Capitolo 4
*** Gossip ***


-Allora Rox, com'è andata?- chiede Helena non appena entro nella botique dove ci eravamo date appuntamento-

-Lasciamo perdere. Dov'è Lou?- sibilo ancora irata.

-In camerino, sta provando un vestito stupendo-

Annuisco e aspettiamo che Lucretia esca dal camerino.

-Qualcuno mi pjuò tirare su la zip?-

Helena l'aiuta e ammiriamo la nostra amica.

Lucretia Greengrass è bellissima. Ha i capelli biondo oro e degli occhi verde chiaro magnifici, è alta e snella e ha un fascino quasi etereo. Una volta ho visto sua zia a Villa Greengrass e posso dire che Lou è la sua copia in miniatura. In ogni caso il vestito le sta benissimo. E' di un verde che richiama la tonalità dei suoi occhi e ha il corpetto cosparso di piccole perle nere. Costerà una follia.

-Lo compro- dice lei -Voi? Avete visto niente?-

Mi guardo intorno e adocchio subito un abito rosso scuro con un sottile fiocco nero.

Lo indosso. Sicuramente il rosso fa tanto Grifondoro, però mi piace come mi sta e sarebbe un peccato non prenderlo. Allaccio il fiocco sotto il seno e provo ad abbinarci un paio di decoltè nere.

Dopo aver comprato mezza Hogsmeade, ritorniamo al castello.

-Cosa volevano i tuoi?- mi chiede Helena una volta in dormitorio.

Mi lascio cadere con leggerezza sul mio letto -Scegliere i nomi per i marmocchi-

-E...?-

-Lee William e Ginevra Angelina. Abbinamenti peggiori non potevano farne-

-Effettivamente hai ragione- commenta Lucretia riponendo il suo abito nell'armadio.

 

-Weasley!- esclama Jennifer Sloper, la nuova fiamma di mio fratello.

-Sloper-

-Che hai fatto a Fred?- hahaha la sua faccia è assurda. Comunque, io? A Fred. Questa è andata.

-Nulla Sloper-

-E perchè ogni volta che qualcuno nomina le Serpi o te si...intristisce?- questa è buona.

-Saranno cazzi suoi-

-No, è colpa tua! Per fortuna ci sono io che lo consolo-

-Sei solo una delle trioiette di turno Sloper. Il record di Fred è cinque giorni con la stessa ragazza. Vediamo se riesci a superarlo-

-Sicuramente. Io, al contrario di te, ho classe- hahahahahahahahahaha.

-Tu!? Ma per favore tu sei solo una mia copia riuscita male. Tesoro la classe non è acqua è Chanel n°5. E, tanto per fartelo sapere, non sarei la Regina se non avessi classe. Arrivederci sfigata- e me ne vado soddisfatta di me stessa.

 

'Gossip Hogwarts' è una rivista di pettegolezzi della scuola. L'autrice è anonima e si firma 'Gossip Queen'. Questo giornale parla della vita privata dell'elite, non tratta le faccende di normali studenti. Fatto sta che nessuno può tenere segreto niente ad Hogwarts.

Io odio questa rivista. Sono uno dei suoi bersagli preferiti e sputtana a chiunque i cazzi miei.

Dato che ne ho appena trovata una copia ai piedi del mio baldacchino, osservo la copertina.

Ci sono io con una canna in mano. Porco Godric!

'Roxanne Weasley: la pecora nera della famiglia dei Salvatori. Speciale a pagina 2' e 'Nuova fiamma per la Regina delle Serpi?' recitano a lettere rosa shocking i sottotitoli.

Merda. Ah, comunque adesso gli Weasley sono i 'Salvatori'? Mi è nuova, quelli erano i Potter. E che nuova fiamma?

Comincio a leggere l'articolo:

Buon giorno Hogwartiane. È Gossip Queen che vi parla, la vostra unica fonte di informazioni sulle scandalose vite dell'elite di Hogwarts. La Top Story sulla mia home page? Roxanne Weasley, la numero uno, la più temuta da tutti, pur essendo appena tornata dopo una lunga estate, flirta senza timore con Maximilian Nott. Purtroppo per loro vengono interrotti dal gemello della Regina: quel figo assurdo del suo gemello Fred.

Il ragazzo, protettivo nei confronti della sorellina, provvede a mettere in guardia il Principe delle Serpi, ma viene mollato al freddo e al gelo sul terrazzino della Stanza delle Necessità proprio da quest'ultima.

Rox, sei ritornata al tuo vecchio stile di vita: sex, drugs, and rock 'n roll (without rock 'n roll)? Credevo che durante l'estate ti fossi messa la testa a posto.

In ogni caso, sta nascendo un nuovo amore nei sotterranei di Serpeverde oppure è solo una botta e via?

Ma che è sta roba?! Sex, drugs, and rock 'n roll without rock 'n roll? Ma dove le trova ste cazzate Gossip Queen?! Io poi non mi sono mai drogata! Solo qualche canna.

Passo al capitolo successivo, dove è raccontata la relazione di mio fratello e Jennifer Sloper.

Ragazze mie, mettetevi il cuore in pace perchè il bellissimo Fred Weasley è ufficialmente fuori dalla piazza. L'ha annunciato stamattina la fortunata Jenny Sloper, ma la cosa non ha fatto piacere al nostro impavido Grifone. Hai già fatto un passo falso J?

Hahaha. Freddie, mollala! Tanto lo so che lo farà tra non più di due giorni. E aspettate un attimo...'il bellissimo Fred Weasley'?! Hahahahaha.

 

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Capitolo 5
*** Bet ***


-Principessa-

-Max-

-Tutta sola?-

-Tua sorella è uscita con Alex e Lucretia sta male-

-Quindi non hai impegni-

-Cosa te lo fa pensare?-

-Il fatto che, come ho già detto, sei sola e nullafacente-

-Non sono nullafacente-

-Come no...-

-Certo, infatti, come vedi, sto ripassandomi lo smalto-

-Che occupazione interessante e difficoltosa: farsi la manicure-

-Pensa ciò che vuoi-

-Certo principessa, l'ho sempre fatto. In questo momento penso che potresti benissimo venire a farmi compagnia nella mia stanza- ti direi di si Max, ma non cederò così facilmente.

-Io invece penso che tu debba migliorare le tue tecniche di seduzione Max-

-Nessuno si è mai lamentato di loro e non hanno neanche mai fallito- dice lui, leggermente irritato.

-C'è sempre una prima volta per tutto-

-Vedrai Rox, prima o poi cederai- oh, lo so bene, ma non così in fretta Max.

-E' una sfida?-

-E sfida sia. Scommetto che entro un mese sarai mia-

-Oh, fai anche due, non sono così facile da conquistare- e gli sorrido velenosa.

-Fatta. Se vinco...non andrai più a letto con nessuno che non sia il sottoscritto- wow.

-E' una proposta di matrimonio?- rido io.

-Può essere- ghigna lui. Si si, se vuoi morire giovane allora è la giusta strada: mio padre ti ucciderebbe all'istante.

-Ok...e tu invece, quando vincerò, mi accompagnerai ad Hogsmeade a fare shopping fino alla fine dell'anno- ok, ci sono andata piano.

Forse a voi potrà sembrare banale, ma per un ragazzo accompagnare una ragazza a fare shopping equivale al suicidio.

-Perfetto principessa-

Devo solo resistere a Maximilian Nott per due mesi, non sarà poi così difficile.

 

-Notte brava, principessa?- mi chiede la voce di Max mentre mi dirigo al mio dormitorio.

-Non sono certo fatti tuoi Max- lui stà lì davanti alla porta.

-No, è vero, ma dì a Eric Wiggles che se si azzarda ancora a toccarti morirà-

-Geloso?- gli chiedo pungente.

-No-

-Bene, allora non dovrebbe causarti problemi se io tornassi da lui ora-

-Non ci provare Rox!- oh, oh, è incazzato. Hahahahaha.

-Perchè non dovrei?-

-Perchè...puoi avere di meglio-

-E chi?-

-Me-

-Sai che onore-

-Sì principessa, è un onore che non concedo a chiunque-

-Il tuo letto è sempre densamente popolato, non servo a molto-

-E se stanotte fosse libero?-

-Non verrei-

-Sicura?-

-Max, così seduci le puttane, non me- gli dico schivandolo e chiudendolo fuori dal dormitorio.

 

Svegliatevi, uccelli mattutini, c'è Gossip Queen qui con voi...allora, allora...tutti abbiamo notato un certo comportamento da parte di due stelle della Sala Grande, ovvero i nostri Roxanne Weasley e Maximilian Nott. Lui cerca di sedurla, lei rifiuta. Curioso. R non è mai stata la classica suora con la cintura di castità e M non si è mai sprecato a sedurre qualcuno, ha sempre tutto e subito.

Le mie fonti mi dicono che i due hanno fatto una piccola scommessa: lei cadrà tra le sue braccia entro due mesi.

Non so quale sia la posta in palio ma attenzione R non essere così sicura quando scommetti con un Nott, potresti perdere la camicia e le mutandine.

Baci e abbracci,

Gossip Queen

Scusate un attimo, come cazzo fa sta qui a sapere tutto di tutti?!

Come sa che abbiamo fatto una scommessa?

 

-Principessa...vuoi farmi compagnia stasera?- mi chiede Max baciandomi il collo. Devo resistere.

-Beh, la mia filosofia è mai dire mai, ma per te farò un'eccezione- perfetta. Impassibile.

E se ne va irritato.

 

-Hei principessa, ti ho portato un regalo- oh, adesso si passa ai regalini? Mi piace.

-Adesso pensi di potermi comprare?- a dire la verità se non fosse per la scommessa sarei già sotto di te.

-Sì-

-Ti sbagli-

-Io non sbaglio mai-

-Stavolta si-

 

-Beh, cos'è successo? Come mai oggi non mi hai chiesto neanche una volta di venire a letto con te?-

-Uh, non ne ho bisogno per il momento: c'è qualcuno di più disponibile di te- chi è sta troia?!

-Ah davvero? Chi?-

-Tua cugina Victoire...-

Cosa?! Come ha potuto farmi questo?!

-Gelosa?- oh, non sai quanto.

-Affatto. Trattala bene-

-Cosa sentono le mie orecchie! La fredda Regina delle Serpi prova...affetto per qualcuno? Non credevo fossi capace di amare principessa-

-Io sono capace di tutto Nott-

Perchè proprio Victoire, Max?

Perchè proprio Max, Victoire?

Perchè mi fate questo?

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Capitolo 6
*** Change the players, but the game is the same ***


Buongiorno ragazze!

Notizia bomba: la nuova coppia Nott-Weasley. Ma non la Weasley, che noi da anni aspettiamo di vedere al fianco di M, non la Regina delle Serpi. Max Nott sceglie la bella Victoire, la ragazza più bella, più femminile, più intelligente di Hogwarts, ma c'è qualcosa di sbagliato a quel livello di perfezione... deve essere violato. Beh, come si suol dire: cambiano i giocatori, ma la partita è la stessa.

E aspettate, non è tutto. Avvistata: R che esce dalla Sala Grande con un'espressione a dir poco assassina dopo aver parlato con M. Cosa succederà ora? Riuscirà V a resistere alla furia omicida di R?

 

Non so come mi sento. So solo che se sento il nome di mia cugina mi viene voglia di andare a Corvonero per darle una lezioncina. No. Non sono gelosa. Non posso essere gelosa, sono una Serpe io.

E che Max e Victorie? Victoire e Max?

No. Non me lo farò rubare da quella Veela di Victoire.

 

-Victoire-

-Ciao Rox-

Mi siedo davanti a lei, ad un tavolo della Biblioteca.

-Qualche problema?- mi chiede dopo alcuni minuti di silenzio.

-A dire la verità sì-

-Dimmi- dice lei chiudendo il libro di Trasfigurazione.

-Max?!-

-Rox, perchè no?-

-Ti avverto Victoire: ciò che è mio deve rimanere mio-

E me ne vado lasciandola sola.

 

-Che cazzo hai Rox?!- urla Helena entrando in camera e parandosi il capo per non farsi colpire dalla marea di oggetti che sto fracassando tanto per noia.

-Io? Nulla-

-Oh, ceerto. Nulla. Infatti è perfettamente normale che tu stia mandando al Creatore la metà dei nostri averi?-

-Gli oggetti non sono vivi. Non vanno al Creatore- puntualizzo.

-Sai cosa intendo. E' per mio fratello e Victoire?

-Cosa?! NO!!- sì.

-E allora perchè?-

-Perchè...perchè si Helena-

-Roxanne Alicia Kathleen Weasley, non costringermi a usare le Maledizioni Senza Perdono o la Legilimanzia per farti parlare!-

-Non oseresti- o forse si.

-Tu pensi? Legilimens!-

I ricordi cominciano a invadermi la mente:

'-E' una sfida?-

-E sfida sia. Scommetto che entro un mese sarai mia-'

'-Principessa...vuoi farmi compagnia stasera?-

-Beh, la mia filosofia è mai dire mai, ma per te farò un'eccezione-'

'-Dì a Eric Wiggles che se si azzarda ancora a toccarti morirà-

-Geloso?-

-No-

-Bene, allora non dovrebbe causarti problemi se io tornassi da lui ora-

-Non ci provare Rox!-

'-Se vinco...non andrai più a letto con nessuno che non sia il sottoscritto-

-E' una proposta di matrimonio?-

-Può essere-'

'-Beh, cos'è successo? Come mai oggi non mi hai chiesto neanche una volta di venire a letto con te?-

-Uh, non ne ho bisogno per il momento: c'è qualcuno di più disponibile di te-

-Ah davvero? Chi?-

-Tua cugina Victoire...-'

-Capisco- commenta Helena abbassata la bacchetta.

-Cosa capisci?-

-Che sei innamorata di mio fratello- no innamorata no! E' attraente...

-No!-

-Rox, è inutile fingere. E a dirla tutta, credo si sia messo con Victorie solo per farti ingelosire- magari...

-Io non sono gelosa-

-Rox...-

-No!-

-Oh, smettila! Vuoi ammettere una volta per tutte che ti piace Max?-

-Helena, non mi piace tuo fratello- beh, solo un po'.

-Allora è solo un caso che quando vi incontrate vi spogliate con gli occhi vero?- oh, sgamata.

-Io...sì!-

Helena sospira e mi guarda male.

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Capitolo 7
*** Are you jealous? ***


Avvistati Victoire e Maximilian che riportano la passione ai tempi di Time Square.

Tutta Hogwarts pensa sia la coppia perfetta, ma non mi sono sfuggiti gli sguardi che M lancia ad una certa Serpe.

Di chi sto parlando? Ma della cara Roxanne naturalmente. In questi ultimi giorni R si è data al suo precedente stile di vita della serie 'una scopata non si nega a nessuno' e il bel Nott non ne sembra entusiasta.

Un consiglio M: tu hai già V, vuoi scatenare una guerra? Una nazione non può avere due Regine. Che cosa succederà? Solo il tempo ce lo dirà.

A presto,

Gossip Queen

 

-Buongiorno principessa-

-Nott-

-Dove sei stata?-

-Non lo vengo certo a dire a te-

-Legilimens!-

-Protego!- hahaha, è anche finito per terra da quanto era forte il mio Sortilegio Scudo.

-Rox!- si lamenta.

Non rispondo e mi lascio cadere leggera su un divenetto di pelle di drago nera vicino al fuoco-

-Perchè non mi parli principessa?-

-Io ti sto parlando- fino a prova contraria è così.

-Gelosa?-

-E di chi?-

-Della tua cara Victoire. Gossip Queen dice che sto per scatenare una guerra tra Regine- sogghigna lui.

Odio Gossip Queen, l'ho già detto?

-Perchè dovrei essere gelosa di mia cugina?-

-Perchè ti piaccio-

-Affatto-

-Ammettilo Rox: non vedi l'ora di poter venire a letto con me- mai!

-Sbagli Max-

-No. E anzi, potrei sapere con chi hai passato la notte?-

-No-

-Si dice che tu ti stia facendo chiunque-

-E anche se fosse?-

-Non mi va-

-Geloso?-

-Sì- ok, adesso non capisco più un cazzo. Ha appena detto di essere geloso?!

-Peggio per te- gli rispondo. Fredda, distaccata. Il più delle volte è veramente comodo saper nascondersi dietro una perfetta maschera di ghiaccio.

Mi alzo e mi dirigo verso le scale del dormitorio femminile.

-Hei Rox, guarda che la mia proposta di farmi compagnia è ancora valida!- mi urla dietro.

 

Cara Roxanne,

è quasi Natale e io e tuo padre abbiamo parlato con la McGranitt per farvi tornare a casa con la Metropolvere tra due giorni: il ventitrè dicembre.

Partirai con Fred e Victoire e arriverete alla Tana.

Ci vediamo,

mamma

 

Perchè devo partire con Victoire?!

-Rox, vuoi venire da me per Natale? Saremo io, te e Lou- mi chiede Helena.

-Ok, a proposito, dov'è Lucretia?-

-Glorya l'ha chiamata per aiutarla a scegliere un abito per il festino di domani sera. Rox, da quant'è che non parli con Victoire?-

-Un po' perchè?-

-Perchè non c'è motivo che tu continui lo sciopero della parola: Victoire ha lasciato Max-

-Cosa?! Perchè?- wow. Un regalo di Natale in anticipo!

-Lei gli ha detto che preferiva essere tua amica, che sentiva di incasinare tutto stando con lui. In sintesi, ti ha dato via libera- Victoire? Non credevo che fosse così...gentile. Non è mai stata gentile con nessuno. E' abituata ad avere tutto e subito, è strano che rinunci a qualcosa per me.

-Non vedo perchè-

-Perchè tu ti faccia avanti con Max-

Sto zitta. Va bene, ero incazzata con Victoire perchè stava con Max, ma io non voglio elemosine. Lei ha l'ha lasciato per me? Poteva evitarselo. Io sono Roxanne Weasley, Regina delle Serpi, nessuno mi compatisce o sta in pena per me, sono indipendente, testarda, altera, algida, fredda, distaccata, stronza, snob, ma nessuno mi deve compatire o fare favori, non mi piace essere in debito con la gente.

 

-Fred- apostrofo mio fratello non appena esce dalla Signora Grassa.

-Roxie?! Che ci fai qui?-

-Dì alla mamma che non vengo alla Tana-

-Cosa? Non puoi! Papà ti ci trascinerà a forza-

-No. Vado a passare il Natale dai Nott-

-Dai NOTT?! Non ti daranno mai il permesso! Roxie, va bene sei una viscida Serpe, ma ricordati che rimani sempre una Weasley- parole sbagliate fratellino. Io non sono come voi. Non sono una Weasley.

-Non osare! Io faccio ciò che voglio, non mi serve il permesso di nessuno. Non trascorrerò le vacanze con dei decerebrati babbanofili- tiè.

-Roxie ma ti senti?! Babbanofili?!-

-E' quello che siete-

-E tu cosa sei allora? Una di quei razzisti Purosangue?-

-Sì- sono le mie idee, cosa c'entri tu?

-Mi fai schifo- oho, non osare parlarmi in questo modo Freddie.

-Sì un'altra volta una cosa del genere e andrai a fare compagnia a zio Fred- sibilo puntandogli la bacchetta sul petto. Devo fargli paura perchè non ribatte -E questo sarebbe il leggendario coraggio dei Grifoni?- infierisco.

 

Roxanne,

Fred ci ha riferito che hai intenzione di passare il Natale dai Nott. Tuo padre non è d'accordo e io, se devo essere sincera, nemmeno.

Ti do comunque il permesso di andare dato che so che qui non saresti felice.

Mamma

 

Hahaha io ottengo sempre ciò che voglio. Mia madre farebbe di tutto per me purchè io sia felice dice, in verità io so che lo fa perchè ha paura. Paura di me. Paura che me ne vada (oh, appena compio diciotto anni lo faccio mammina, non vi sopporto più), paura che esploda e possa dirle 'sei davvero una pessima madre' (non essere impaziente, prima o poi arriva anche questo).

Mio padre è deluso da me, ma credo che sia incline a farmi avere tutto ciò che voglio perchè stima molto i ribelli (chiunque con un po' di cervello si ribellerebbe a voi, non mi dovete erigere monumenti per questo).

 

-Principessa-

-Nott-

-Ho saputo cha passerai il Natale da noi, cos'è non riseci a resistere due settimane senza di me?-

-Egocentrico come al solito. In ogni caso, vengo da voi per Helena e Lucretia, non certo per te-

-Come siamo irritabili principessa- ghigna. Oh santo Salazar con quel ghigno sexy è tremendamente...sexy.

-Beh, ora che entrambi siamo...liberi, potremmo passare la notte insieme- mi piacerebbe.

-Punto primo: se ti volessi saremmo già nel tuo letto liberi o no, punto secondo: per te le donne sono tutte puttane tranne tua madre e tua sorella?In questo caso, io non voglio essere l'ennesima troietta usa e getta-

-Pensi che ti userei come faccio con le altre?- sì.

-Sì-

-Pensi male-

-E cosa dovrebbe essere diverso questa volta?-

-Tu, tu Rox. Io ci tengo a te- detto da Maximilian Theodore Nott vuol dire molto. Per questo non ci credo.

-Scommetto che è quello che dici a tutte prima di portartele sotto le lenzuola-

-Parli come se fossi una santa- no, parlo come una che non vuole essere umiliata.

-Sai bene che non lo sono Max- affatto.

-Appunto. Ti porti a letto mezza Hogwarts- questo è troppo.

Un bello schiaffo ben assestato è la cosa migliore.

-Ma sei impazzita?-

-Osa darmi della puttana ancora una volta e ti giuro che neanche gli sforzi congiunti di Merlino, Salazar e Morgana riusciranno a salvarti- sibilo prima di voltarmi per andarmene in dormitorio.

-Aspetta Rox- lui mi afferra il polso e mi attira a sè.

-Mollami immediatamente- non mollarmi mai più.

-No principessa, adesso mi ascolti- sussurra con il volto ad un centimetro dal mio -Non sei una puttana, è vero, ma non sei nemmeno una suora. Non voglio che tu vada con altri, tutto qui-

-Ah, e perchè se posso saperlo?-

-Perchè tu sei mia-

-La verità e che sei solo un bastardo, egocentrico e narcisista, vuoi tutto per te, di me non ti importa nulla. Sono solo una delle tante vero? Una nuova tacca sul tuo elenco di scopate. Beh, scordatelo, perchè non verrò mai a letto con te- non so da dove mi è uscita questa calma con la quale sto parlando tanto sono incazzata.

-Sai che non è così-

-Dimostramelo-

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Capitolo 8
*** Villa Nott ***


Salve Hogwartiane, la news della settimana? Avvistati: Maximilian Nott che viene mollato dalla Perfezione. Avete capito bene, la bella V lascia il Principe delle Serpi adducendo come scusa il voler mantenere l'amicizia con la cugina. Ma cosa c'entra R in tutto questo? Beh, si dà il caso che gli sguardi tra M e la Regina Serpeverde non siano sfuggiti a nessuno e che lei passerà il Natale dalla splendida Helena, nonchè sorella minore di Max. Cosa succederà durante le vacanze?

 

-Rox, hai già preparato i bauli? Alle dieci dobbiamo essere dalla Preside-

-Sì ho fatto tutto ieri sera Lou, tu?-

-Sto finendo- certo Lou.

-E' per questo che il tuo armadio è ancora pieno?-

-...Già- commenta ridendo. Incorreggibile.

-Ragazze, Helena dice che vi aspetta in S...- dice Max entrando. Poi però si blocca e mi guarda spalancando gli occhi. Hehe, ti piaccio vestita così, eh Nott? Ci vuole poco per sorprenderti: pantaloncini corti e canottiera.

-Io devo andare a salutare Daniel- dice Lucretia uscendo ghignando dalla stanza.

-La tua mandibola viaggia verso il pavimento ad una velocità incredibile- gli dico, acida ma contenta dell'ascendente che ho su di lui.

-Scusa principessa, è che hai davvero un bel culo-

-Lo so Nott-

-E, dimmi, sei vestita così per me?-

-Ovviamente no brutto egocentrico-

-Ok egocentrico ma brutto...non credo proprio- hai ragione.

-Sei anche molto modesto-

-Sono una Serpe- ghigna prendendomi per la vita.

-Lasciami andare Max-

-No principessa, tu sei mia- tua?! Sono un oggetto vero? Come al solito.

-Io non sono di nessuno!-

-Mi ecciti quando ti incazzi- mi ecciti quando ti ecciti.

-Questi sono problemi tuoi Nott-

-Rox, devo riconoscere che sei un osso duro, ma non mollerò-

-Hai tempo tre giorni Max, dopo di che il tuo prezioso tempo lo dedicherai ad accompagnarmi a fare shopping- perchè io vincerò.

-Ho tempo tre giorni per sedurti Rox, appunto. E sono sicuro che cederai. Nessuno resiste a Maximilian Nott-

-Nessuno tranne Roxanne Weasley-

-Vedremo-

 

-Maximilian, Helena- saluta Theodore Nott appena usciamo dal camino di Villa Nott.

-Papà- lo salutano loro.

-Lucretia, Roxanne, benvenute-

-Salve signor Nott-

-Papà, noi andiamo di sopra, dobbiamo sistemare le nostre cose-

Come ogni volta che veniamo in Villa Nott, io e Lucretia abbiamo due camere adiacenti a quella di Helena nell'ala nord del palazzo.

Sono enormi e arredate con gusto, stile e raffinatezza. Ci sono un grande letto a baldacchino, una cabina armadio, un terrazzino per ogni stanza, una scrivania in marmo, divanetti e poltroncine. Più che delle stanze sembrano degli appartamenti.

Il tutto trasuda ricchezza e sfarzo da ogni dove.

 

La mattina di Natale, quando mi alzo, trovo un'enorme catasta di regali ai piedi del mio letto.

Helena mi ha comprato un magnifico bracciale di argento e smeraldi e un abito verde che mi cade addosso come una seconda pelle.

Lucretia mi ha regalato un paio di decoltè firmate, alte e nere e un paio di orecchini di perle.

Alex mi manda un mini abito color champagne e Daniel una collana d'oro bianco.

Victoire un paio di jeans e un top firmato dall'aria molto costosa e Glorya e Virginia allegano un dolcevita blu e una gonna.

Mamma e papà mi mandano una nuova boccetta di Chanel n°5 e poi seguono i vari regali degli altri Wealsey, da non tenere nemmeno in considerazione, soprattutto quel coso bitorzoluto che dovrebbe essere il maglione di Natale made in nonna Molly.

Max mi ha comprato un completo intimo di pizzo nero. Il solito demente, anche se devo ammettere che mi sta alla perfezione.

 

 

 

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Capitolo 9
*** Sweet victory ***


-Signorina Helena, vostra madre dice che il pranzo è servito- dice uno degli elfi domestici di Villa Nott.

Helena non ringrazia, e la seguiamo in sala da pranzo, dove su un tavolo lungo troneggia un abbondante pranzo di Natale. Peccato che io sia a dieta.

-Ragazze, sedetevi pure- dice la signora Nott. Amaltea è una donna bella quanto zia Fleur, i suoi capelli sono di un biondo oro splendente e i suoi occhi sono come la più limpida acqua. E' come Gossip Queen definisce Victoire: una bellezza eterea e proibita. E' la figlia di Europa e Callisto Black, gli ultimi discendenti della nobile dinastia.

Sfortunatamente finisco davanti a Max, che ghigna in quel modo sexy che farebbe impazzire chiunque.

-Piaciuto il regalo?-

-Moltissimo Max, davvero un pensiero gentile- gli rispondo.

-Lo so, anche il tuo non era male- gli ho regalato una camicia che mi è costata duecentocinquanta galeoni, altro che non era male.

-Lo so-

-Papà, possiamo organizzare una festa qui, l'ultimo dell'anno?-

-Una festa? Non vedo perchè no Helena, dopo tutto io e tua madre saremo da Draco quella sera, dà un ricevimento di gala. Ho sentito che ci saranno anche i tuoi genitori Lucretia, e anche tuo zio Roxanne- fa una smorfia nominando zio Harry, suo nemico ai tempi di Hogwarts.

-Non è mio zio- sibilo trattenendo a stento la rabbia. Sono per tutti Roxanne Weasley, la figlia degli eroi della Seconda Guerra Magica, nipote di Harry Potter. Lo odio. Io sono Rox, la regina delle Serpi la prima Weasley Serpeverde, la prima Weasley che rinnega la sua famiglia.

-Come?-

-Harry Potter non è mio zio. Io non faccio parte di quella famiglia di Babbanofili Traditori del loro Sangue. Non sono una Weasley-

Theodore Nott tace, poi un ghigno compiaciuto gli si dipinge in volto -Ci vuole coraggio per rinnegare la propria famiglia, per vivere in un mondo in cui non sei abituata a vivere. Servono coraggio, forza di volontà, intelligenza e anche una buona dose di odio verso coloro da cui ti escludi. Sono delle doti che Serpeverde non disprezza. Complimenti Roxanne- dice.

Finalmente. Finalmente qualcuno che mi dice che non sono una Weasley, che non sono ciò che vogliono obbligarmi ad essere, che non sono ciò che non voglio essere.

-Grazie signor Nott-

-Chiamami Theodore e ricorda che potrai stare in questa casa tutto il tempo che vorrai, dopo tutto sei una sorella per Helena. Sono sicuro che a lei non dispiacerà, non è così Helena?-

-Assolutamente papà- sorride lei.

-E lo stesso vale per Lucretia. Io e tuo padre Charles siamo molto amici, non gli dispiacerà se trascorrerai un pò di tempo qui-

-Certo-

-Lucretia, a proposito, come sta tua madre?- chiede la signora Nott.

-Bene, almeno credo. Non la vedo da settembre-

-Se vuoi posso invitarla qui. Avrai voglia di stare un po' con lei-

-Affatto- risponde gelida Lucretia. So quanto sia difficile per lei stare con sua madre. Una madre assente, sempre impegnata da ricevimenti e impegni mondani da non passare neanche un minuto con la propria figlia.

 

-Bene, ora che papà mi ha dato il permesso, diamo il via ai preparativi- dice Helena non appena entriamo nella sua stanza.

-Chi invitiamo?- chiede Lou.

-Non i Grifondoro- no, loro no, non riuscirei proprio a sopportare il mio fratellino.

-Tranquilla, solo i V.I.P.- scherza Helena.

Lucretia si mette a stilare la lista.

-Zitte e ascoltate: Alexander Zabini, Daniel Rosier, Victoire Weasley, Glorya e William Goldstain, Virginia Vance, Terrence Higgs, Catherine Malfoy, Heather Davies, Edward e Rosalie Yaxley, Thomas Corner, Lucian Bole, Cressida, Eodred, Cerdic, Medea e Charlemagne Black, Scipio Lestrange, Adrastea e Giocasta Black-Yaxley, Hector Crouch. Niente Grifondoro no?- ok, solo l'elite.

-Perfetto. Rox, sei sicura?-

-Non starò sotto lo stesso tetto di mio fratello- sibilo.

-Ok. Andremo in Diagon Alley a comprare l'occorrente un giorno di questi-

-Signorina Helena, il signor Theodore e la signora Amaltea stanno uscendo e dicondo di riferirvi che staranno a Nott Manor, a Brighton, per questa notte-

-Sì, sì, vai via ora- lo liquida Helena -e dai l'ordine di preparare una cena leggera, non voglio ingrassare-

-Bene, ora è venuto il momento di parlare di cose serie- dice Lucretia sistemandosi elegantemente sulla poltroncina dov'è seduta.

-Sarebbe a dire?-

-Sai cosa intendo Rox- oh, no ti sbagli, non lo so.

-No Lou-

-Tu e Max- dice Helena. Eccole che ricominciano. Me lo dovevo aspettare. Non si daranno mai per vinte.

-Non c'è nulla da dire- tento cercando di stare calma e impassibile.

-Non fingere Rox. Ti piace. Gli piaci. Che problema c'è?-

-C'è che sarei solo una delle tante, una delle sue puttane-

-Allora ti piace!- esclama Helena felice.

-Non ho detto questo- però sì.

-Era sottinteso- dice Lou cercando di calmare Helena.

-No,non mi piace. Era solo un dato di fatto: se andassi a letto con lui mi tratterebbe come tratta le altre. Come una troia. E io non sono una persona qualunque, sono Roxanne Weasley- sono modesta lo so.

Annuiscono. E' vero, siamo servite e riverite ad Hogwarts: siamo V.I.P.

-Comunque secondo me, stasera Rox finirà a letto con Max- dice Helena, tranquilla.

-Cosa?!-

-Sai che ti piacerebbe- ghigna.

-No!-

-Sì!-

-No!- sì.

 

Dopo una cena leggera e una serata davanti al camino, ci ritiriamo nelle nostre stanze, non del tutto sobrie.

Non riesco a dormire. Mi siedo sul divanetto davanti alla vetrata che dà sul lago, calmo e nero. La luna si riflette sull'acqua, il vento è minimo.

Non mi accorgo che vicino a me è arrivato Max. Non subito.

-Insonnia?-

-Sì-

-Sei sobria?-

-Non completamente-

-Tieni, prendi questa- dice porgendomi una boccetta dal liquido argenteo.

-Come faccio a sapere che non mi stai avvelenando o più semplicemente somministrando un filtro d'amore per vincere la scommessa?- sono sicura che è così.

-Devi fidarti-

Non so perchè ma bevo tutto il contenuto della boccetta. Il mal di testa è sparito. Non mi ha avvelenata.

-Allora?-

-Ok, non mi hai avvelenata-

-Spero che imparerai a fidarti di me- dice passandomi un braccio intorno alle spalle e sedendosi al mio fianco. No, stasera non ha il suo ghigno-da-maniaco-sexy. E' solo Max.

Stiamo così per un po'.

-Sai, ho sempre pensato che fossi stronza, arrogante, orgogliosa, snob, egocentrica, narcisista e frigida, come d'altronde lo sono io. Ho imparato da poco che hai un cuore, che sai amare, che non sei dura e forte come ti mostri. Hai tante sfacettature: con Helena, Lucretia e Victoire sei...gentile. Con gli altri sei una perfetta Serpe. Ho sempre saputo che sotto la Serpeverde algida e altera che sei è nascosta la vera Rox. Non dico gentile (è troppo), non dico buona, dico meravigliosa-

Non so che dire. Assolutamente. Non so neanche che pensare.

Sentiamo i dodici rintocchi che segnano il termine di questo giorno di Natale: siamo il 26 dicembre. Il 26 ottobre abbiamo scommesso. Sono passati due mesi. Ho vinto.

-Sai che sei la prima che vince una scommessa con me?-

-Sai che da oggi in poi dovrai accompagnarmi a fare shopping?-

-Sì, ci sono arrivato- dice, tranquillo.

E lo bacio. Tanto ho vinto. Tanto è tutto ciò che voglio. La sua risposta non si fa aspettare: risponde con passione.

-Rox, sei il regalo di Natale più bello che potessi desiderare-

-Anche tu-

Se qualcuno ci vedesse direbbe che siamo dei Tassorosso.

Beh, non importa, ora siamo solo Rox e Max, non Weasley e Nott. Solo Rox e Max.

 

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Capitolo 10
*** Letters and names ***


Per la prima volta da che sono entrata ad Hogwarts, sto scrivendo una lettera ai miei.

Ho pensato che se proprio devo avere due fratelli (e devo), tanto vale che almeno uno di loro venga su sano. Non dico Serpeverde, sarebbe troppo perfetto, ma non Tassorosso e Grifondoro. Quindi, per far si che mi sia riconoscente quando sarà grande, cercherò di fargli avere una vita migliore facendogli mettere un nome decente.

Mamma, Papà,

sì vi sto scrivendo. Se volete che resti vostra figlia metterete almeno ad uno dei due mocciosi uno dei nomi da me scelti. Elice Europa Pasifae Weasley per la bambina oppure Richard David Weasley.

Queste sono le condizioni.

Roxanne Alicia Kathleen Weasley

P.S.: è per il bene di almeno uno dei vostri figli, guardate che nomi avete messo a me, non rendetegli/rendetele la vita complicata ancor prima di farlo nascere.

 

-Rox, sei sicura che questa lettera vada bene per i tuoi?- mi chiede Max.

-Certo. E' già tanto che gli scrivo. Non l'ho mai fatto in tutta la mia vita, ma oggi sono di buon umore: voglio dare una possibilità di avere una vita migliore a mio fratello o sorella-

-Te l'avevo detto che anche tu hai un cuore- ghigna.

-Il cuore non serve a nulla. E' un puro muscolo involontario- dico prima di baciarlo.

Stiamo insieme da una settimana. E' tanto per gli standard di entrambi, eppure nessuno dei due si è stancato dell'altro. Beh, sono sei anni che aspettavamo questo momento. Sei anni ceh ci guardiamo spogliandoci con gli occhi e che ci seduciamo a vicenda.

Helena e Lucretia, quando ci hanno scoperti, si sono limitate ad un 'te l'avevo detto' ma sono felici, dato che Lucretia ci guarda e ride ed Helena ha un sorriso stampato in faccia da che l'ha saputo. E io...io sono felice.

Theodore ci ha beccati a baciarci in salone e si è dichiarato soddisfatto di suo figlio e mi ha strizzato l'occhio. Devo ammettere che non mi immaginavo il signor Nott così...così. Insomma papà me l'ha sempre descritto come un uomo altero, algido, stronzo, snob al massimo grado. Non è così: sì, è il tipico Serpeverde, ma sa essere gentile con la sua famiglia e anche piuttosto divertente mantenendo l'eleganza e lo stile che si addicono ad una famiglia come quella dei Nott.

Amaltea si limita a sorriderci e a trattare me e Lou come delle figlie.

Porco Godric, dovrò uccidere Gossip Queen appena torniamo ad Hogwarts. Chissà quante cazzate scriverà su me e Max.

-Allora Rox, sai che tuo fratello tenterà di uccidermi vero?- eccome.

-Sicuramente-

-E sai anche che non ho intenzione di morire- no Merlino, per favore.

-Sono d'accordo con te-

-Bene, quindi ho il permesso di difendermi-

-Hai il permesso di fare ciò che vuoi...a parte portarti a letto qualcuno che non sia io-

-Mi ecciti quando fai la gelosa-

-Mi ecciti quando dici che ti eccito-

-Perfetto, quindi sarai d'accordo se sposatiamo la nostra 'conversazione' in camera da letto- ghigna lui. Certo.

-Direi assolutamente si-

 

Siamo nudi sul suo letto, coperti da un lenzuolo in lino candido. Il mio gufo becca alla vetrata. Ha una lettera appesa alla zampa.

Mi vesto velocemente e slego la pergamena.

Roxanne,

sono felice che tu stia cominciando ad interessarti di qualcuno, in questo caso dei tuoi fratellini. I nomi che hai scelto mi piacciono, a tuo padre meno ma ha accettato.

Forse ti interessa sapere che Elice Europa Pasifea e Richard David stanno bene e nasceranno verso il 20 di marzo.

Mamma

O Salazar! Ha davvero pensato che mi stia inetressando alla mia famiglia? Quella banda di Grifondoro! Credono sempre che tutti alla fina siamo buoni e gentili come loro. Hahahaha. No. Non è così.

In ogni caso, ho ottenuto ciò che volevo. Come al solito.

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Capitolo 11
*** Freedom ***


Buongorno Hogwartiane! Buon anno nuovo e ben tornate dalle vacanze natalizie, vacanze che, sono state luogo di un avvenimento incredibile.

Da un giorno all'altro, il nostro Maximilian Nott è diventato un uomo generoso. Ma cosa ha causato questa metamorfosi? O dovrei dire chi? Che una fatina abbia colpito Max con la sua bacchetta magica? O semplicemente stare con un angelo ti fa venire voglia di avere le ali? Beh, signore, avete capito bene: Roxanne Weasley, meglio conosciuta come la Regina delle Serpi, e Maximilian Nott, alias ricco figo assurdo, stanno insieme. E questa storia continua dal 26 dicembre e oggi è il 9 di gennaio. Due settimane esatte! Questo ci sconvolge un bel po' dato che gli standard dei due arrivano massimo a tre giorni con la stessa persona. In ogni caso, sappiate che le mie fonti mi dicono che sono veramente innamorati e non hanno intenzione di lasciarsi. Popolo femminile, comincia a piangere il detentore del premio 'più figo della scuola' (insieme al bel Fred Weasley), e voi, cari uomini, ormai la Regina è definitivamente fuori dalla piazza!

 

 

Devo dire chq questa volta Gossip Queen non ha scritto nulla di eccessivo.

Vi ho già raccontato della reazione di Fred alla notizia di me e Max?


-Brutto strozo di un Nott esci subito da quella merda della tua Sala Comune, viscida serpe!- urla Fred.

Io e Max usciamo da Serpeverde seguiti da Helena, Daniel, Lucretia e Alex.

-Nott!- sbraita di nuovo mio fratello.

-Salve Weasley- dice calmo Max, ghignando pericolosamente.

-Leva subito le mani da mia sorella-

Max guarda il suo braccio che cinge la mia vita, ma non si muove.

-No, Weasley- rìgli risponde con aria di sfida.

-Lurido porco, osa anche solo sfiorarla con un dito e io ti...-

-Sei arrivato tardi Freddie- dico io con aria annoiata.

-Cosa intendi dire?-

-Che mi ha già...com'è che hai detto?...ah, sì, sfiorata- ghigno.

-Cosa?-

-Hai capito-

-Schifoso maiale! Come hai osato?! E' mia sorella!- urla Fred, il volto contratto dall'ira.

-Lo so Weasley, e si dà il caso che io sia innamorato di tua sorella- oh. Davvero? Wow.

-Bugiardo. La stai solo usando-

-No Weasley. E rassegnati, non ci lasceremo tanto presto. Anzi se fosse per me la sposerei- cosa? Un attimo, questo è veramente Max? Va bene, anche io lo amo, ma sposarsi...sono al sesto anno.

-E' solo al sesto anno! E' piccola per certe cose-

Esplodo in una risata fredda, rabbiosa -Cosa sarei io Fred? Piccola? E tu allora, le tue care puttane quali Alicia Baston e Jennifer Sloper quanti anni hanno? In ogni caso, ti aspettavi che prima di mettermi con Max io fossi vergine?- Helena e Lucretia ridacchiano dietro di me.

-Beh...-

-La risposta è no Fred. Assolutamente- ghigno. Per Merlino, ma quanto è scemo? Io ho perso la verginità al quarto anno. E direi proprio che fino ad ora non sono stata una suora nel vero senso della parola -E ora, scusaci tanto Freddie, ma dobbiamo andare- e gli siamo passati davanti lasciandolo a bocca spalancata.

 

Cara Roxie,

Fred ci ha inviato una lettera nella quale ci racconta della tua relazione con Maximilian Nott. E' vero? Sappi che tuo padre è ricoverato al San Mungo da quando l'ha saputo, questa mattina.

Io non dirò nulla, ti lascerò libera di scegliere, ma lui mi prega di informarti che i Nott sono 'la progenie di Satana, Mangiamorte incalliti, razzisti fissati con la purezza del sangue'.

Mamma

Ho fatto fare un infarto a mio padre? Wow.

Mamma,

forse papà non pensa che io possa in un qualche modo condividere le idee dei Nott, ma è così.

Ora mi disconosce come figlia. Sarebbe anche ora.

Roxanne Alicia Kathleen Weasley,

cosa stai dicendo?!

Mamma

Ecco.

Dico che sono una Serpe e ragiono come tale.


Condividi le idee dei Mangiamorte? Come torturare e uccidere i Nati Babbani e i Babbani stessi?

Oh, Santo Godric

Non te lo aspettavi mamma?

No!

Allora lasciati dire che sei ingenua: come ti aspettavi che crescessi qui a Serpeverde?

Male!

Oh, io direi bene. Sono perfetta, Purosangue (Theodore Nott dice che se un figlio di Traditori del Sangue si dissocia dalle idee filo-Babbane lo è), bellissima, intelligentissima, ricca (il nostro conto in banca non è niente male). Cosa posso volere di più dalla vita se non un nome decente?

Ma quanto sono modesta.

Ma chi sei tu?!?!

Non ripeterò il mio nome assurdo ed obrobrioso

Roxanne!!

Vedi che lo sai chi sono!

Ma quanto sono divertente.

Di certo non mia figlia!

ALLELUIA ALLELUIA

Finalmente! Ora posso andare a vivere da Helena?

No!

Perchè?!

Perchè no!

Chi sei tu per darmi ordini?

Tua madre!

No, hai appena detto che non sono tua figlia, perciò tu non sei mia madre.

Roxanne, per favore, sii ragionevole.

No, non osare scrivermi mai più.

La tua ex-figlia

Hahahahaha questo scambio di messaggi con mia madre mi ha fatto stare molto meglio!

OssantaMorgana ma quanto è scema? Mi ha servito ciò che volevo su un piatto d'argento: la mia libertà.

 

Voglio ringraziare thewhitelady per la sua gentilissima recensione allo scorso capitolo :-) E anche tutti coloro che hanno messo la mia storia nelle preferite o nelle seguite

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Capitolo 12
*** Party ***


-Rox, ti ricordo che devi raccontarmi di Max, alla festa dai Nott non mi hai detto nulla- sorride Victoire sedendosi accanto a me.

E' vero, il festino!

Il salone è arredato con stile, raffinatezza e gusto, sul pavimento marmoreo sono posizionati grandi tavoli da buffet coperti da tovaglie verde-argento. Il cibo è delizioso, gli elfi domestici hanno lavorato per una settimana alla preparazione del catering.

Intorno alla pista da ballo ci sono tavolini e poltroncine per chi non danza e le enormi vetrate della sala danno sul lago, dove si riflette una splendida luna piena.

-Rox!- mi chiama Helena dalla sua stanza.

E' in mutande e reggiseno, e sta disperatamente cercando di decidere cosa mettersi. Il suo letto è ingombro di abiti.

-Quale metto?-

-Ma non avevi deciso di indossare quello blu e argento?-

-Non mi piace più...questo verde o questo rosso?- mi chiede alzandone due.

-Dio, Helena! Quello verde! Sei una serpe per l'amor del cielo!-

-Senti chi parla, al party di Natale eri vestita di rosso scarlatto- commenta, acida.

-Perchè a me sta bene il rosso e a te sta meglio il verde-

-Come mai hai scelto un abito bianco e argento oggi? Tu e Max avete deciso di convolare a giuste nozze all'insaputa di tutti-

-Non dire cazzate. Dov'è Lucretia?-

-Nella sua stanza che sclera perchè non sa come acconciarsi i capelli. Non ti conviene raggiungerla: è incazzata perchè non le piacciono i capelli lisci- classico.

-Ok-

-Come fai ad essere sempre così perfetta?- chiede Helena.

Ghigno -Sono così di natura. Sono nata perfetta-

-Quella è Victoire, ricordi come la chiama Gossip Queen? La Perfezione-

-Victoire è perfetta in un modo diverso. Io sono migliore. Io sono una Serpe-

-Sei molto modesta- commenta Helena ridendoe infilandosi l'abito verde scuro.

Il corpetto è tempestato di minuscoli diamanti e la gonna in tulle le arriva fino a sopra il ginocchio. Lascia i capelli sciolti sulla schiena e poi calza dei tacchi alti in vernice nera. E' bellissima, come al solito.

-Andiamo da Lucretia- dice uscendo.

Lucretia è in piedi davanti a tre paia di tacchi. Porta un vestito color ceruleo 'lungo' fino a metà coscia. Ha raccolto i suoi capelli dorati in un morbido nodo sopra la testa da cui ricadono alcuni boccoli.

-Allora ti sei decisa per i capelli- dico vedendo la pettinatura.

-Sì, ma non so decidere per le scarpe... quelle bianche, quelle nere o quelle blu notte?-

-Blu notte- decide Helena passandogliele.

-Grazie. Adesso chiamiamo Max e andiamo giù per gli ultimi preparativi-

Essendo minorenni, non possiamo ancora fare magie fuori da Hogwarts, ma Max ha un anno in più di noi, e quindi l'abbiamo stressato tutto il pomeriggio per farci arredare il salone alla perfezione.

-Tibby!- chiama Helena. Crack. L'elfa appare davanti a noi e si inchina profondamente scoccandoci un'occhiataccia del tipo 'morte lenta e dolorosa a voi'.

-Signorina Helena. Desidera?-

-Chiama mio fratello e digli di raggiungerci di sotto-

-Subito signorina- crack. E' scomparsa.

Dopo gli ultimi ritocchi, gli ospiti cominciano al arrivare. I primi sono i fratelli Black: Cressida, Eodred, Cerdic, Medea e Charlemagne. Cressida Elemnestra Black è al settimo anno. E' dispotica, perfida, prepotente, snob, bellissima, intelligente. Una perfetta Serpe. I gemelli Eodred e Cerdic sono Serpeverde astuti, calcolatori e, devo dirlo, piuttosto divertenti anche se un po' rumorosi. Medea Black è un mistero: è bellissima e, a differenza di Cressida, che ha degli splendidi capelli color fiamma e occhi smeraldo, Medea è mora e ha gli occhi spaventosamente neri. Mette inquietitudine, ma ho imparato a conoscerla e in fin dei conti è più che accettabile. Charlemagne ha gli stessi capelli color fiamma della sorella maggiore e ha quattordici anni. E' un ragazzo attraente e intelligente, il più delle volte freddo, ma l'ho visto aprirsi e diventare un'altra persona in presenza dei fratelli.

Dopo la stirpe dei Black arrivano Alex e Daniel, splendidi nei loro abiti eleganti quali camicie in seta e pantaloni stretti e neri. Seguono Victoire, Glorya e William Goldstain e Virginia Vance. Mia cugina porta un abitino blu zaffiro perfettamente intonato ai suoi occhi e mi sorride radiosa quando mi vede al braccio di Max.

Dopo di loro arrivano Terrence Higgs con Heather Davies, Rosalie ed Edward Yaxley con Catherine Malfoy, Thomas Corner, Lucian Bole e Scipio Lestrange e Hector Crouch con Adrastea e Giocasta Black-Yaxley. Vengono tutti, non si può rifiutare una soirée dei regnanti Serpeverde.

Arrivati gli ospiti, la festa ha inizio. Tutti si voltano a guardare me e Max per poi ghignare compiaciuti.

Lui mi prende per la vita e mi trascina in pista per ballare.

-Ti rendi conto che sono già passatti venti minuti dall'inizio del party e non siamo né ubriachi né nudi in uno sgabuzzino?- sussurra al mio orecchio.

-Decisamente anormale. Però per il 'nudi in uno sgabuzzino' possiamo rimediare anche se preferirei la mia camera da letto- rispondo.

-Peccato, sei così bella con quest'abito- scherza trascinandomi su per lo scalone e portandomi in camera per poi imperturbare la porta e dar sfogo ai nostri istinti più repressi.

Tornati giù, Victoire mi si avvicina -Non mi avevi detto niente Rox!-

Alzo le spalle -Non sembri...avvilita- constato.

-Perchè dovrei essere avvilita?-

-Perchè sto con il tuo ex-

-Oh, sapevo fin dall'inizio che Max lo faceva per ingelosirti. Me l'ha detto lui stesso. A Max serviva qualcuno che gli offrisse del buon sesso e a me anche. Tutto qui. Perciò ci siamo cordialmente lasciati. Ti assicuro che non è mai stato nulla di più per entrambi- spiega tranquilla sorseggiando un drink.

-Ah...- commento. Non me lo aspettavo.

-Sorpresa?-

-No- ovviamente.

-Allora, dimmi tutto di te e Max...-

-Rox, Rox c'è Adrastea che ti cerca- mi dice Lucretia passandomi accanto.

-Scusa Victoire, ne parliamo dopo...- le dico scomparendo alla ricerca di Adrastea.

-Cosa dovrei raccontare?-

-Rox, non fingere so tutto anche della scommessa- dice Victoire.

-Allora sai che è scaduta a mezzanotte tra il 25 e il 26 dicembre. Quando sono stata sicura che non avrei perso l'ho baciato- sono molto sintetica lo so.




Ringrazio molto Charme, che continua a seguire e a recensire questa ff.

 

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Capitolo 13
*** Snake, they are born, come to St. Mungo. Fred ***


-Rox, dove andrai per Pasqua?-

-Resterò qui, Helena-

-Ad Hogwarts? Da sola?-

-Sì- perchè mia madre mi ha disconosciuta.

-Tu verrai da me-

-Helena, non posso venire sempre a Villa Nott-

-Puoi-

-No- mi piacerebbe ma ci vado ogni vacanza in quel castello...

-Max sarebbe contento- tenta ghignando. Sa che carta giocare.

-Max non può avere sempre tutto ciò che vuole, e ormai si sarà rassegnato, me l'ha già chiesto venti volte-

-Sei testarda-

-No, sono orgogliosa e indipendente, è estremamente diverso- è vero.

-Tu non resterai sola ad Hogwarts. Dai Rox vieni al castello! Ci sarà anche Lou. Vero Lou?-

-Certo- risponde Lucretia appena entrata in Sala comune.

-Va bene. Va bene. Vengo- sbuffo -A patto che andremo a fare shopping in Diagon Alley, ho visto un abito stupendo...-

 

-Buongiorno ragazzi- dice il signor Nott non appena scendiamo dall'Espresso.

-Ciao papà-

-Salve Theodore-

-Rox, i tuoi ti guardano- mi sussurra Lucretia all'orecchio.

Mi volto. Mia madre, con un pancione enorme e mio padre mi fissano. Li degno di una sola occhiata sprezzante e mi giro verso il signor Nott, facendo finta di non notare la facciia ferita di mamma e quella furiosa di papà.

Abbracciata a Max, seguo Lucretia, Helena e Theodore attraverso la barriera del binario nove e 3/4 e dopo averla superata, ci prendiamo tutti per mano per una Smaterializzazione Congiunta.

Con dei sonori crack arriviamo davanti all'entrata del castello dei Nott e ci incamminiamo per il viale.

Varcata la soglia, Amaltea abbraccia Max ed Helena e poi, inaspettatamente, anche me e Lou.

-Ragazze, le vostre camere sono già pronte. Sarete stanche, andate a riposarvi, i bauli li porteranno gli elfi-

Saliamo lo scalone in marmo ed entriamo nelle nostre solite camere.

Qualcuno bussa alla porta. Sicuramente non sono Lucretia ed Helena perchè loro passano dalla porta che congiunge i nostri appartamenti. Dev'essere Max. Infatti.

-Mi sei mancata principessa- sussurra baciandomi il collo.

-Anche tu-

-Sono felice di sentirtelo dire Rox-

Ci spogliamo velocemente e iniziamo a fare l'amore sul mio letto. Spero che nessuno entri ora. E' imperturbata la porta?! Oh, chi se ne frega.

Restiamo nudi e abbracciati, coperti dalle lenzuola pregiate.

-Rox, sai quando mi hai detto che tua madre ti ha disconosciuta come figlia?...- chiede accarezzandomi i boccoli scuri.

-Si...- dove vuole arrivare?

-Vuol dire che non hai più una casa...-

-Si...-

-Verrai a vivere qui- sentenzia, felice.

-Assolutamente no!- non posso.

-Rox, qui hai i tuoi appartamenti, le tue amiche- dice lui ragionevolmente -e me- gongola poi.

-Credimi Max, mi piacerebbe venire a vivere qui, ma non posso...sono...di troppo- mormoro. Ora si incazzerà.

-Ma che cazzo spari?!- salta su lui. Come volevasi dimostrare.

-Calmati-

-No! Rox, tu vivrai qui, che ti piaccia o meno. Non hai un posto dove andare!-

-Max, non posso-

-Puoi. Devi. Tu starai con me. Sei mia. Non ti lascerò andar via- wow. Beh, credo proprio che accetterò. Non che abbia scelta dopo tutto.

-Ok-

Mi bacia, felice e ridiamo insieme quando cadiamo dal letto sul pavimento marmoreo.

Un gufo becca alla finestra. E' Percy, il gufo di Fred.

Serpe,

sono nati, vieni al San Mungo

Fred

Si è sprecato. Vado? Non vado? Boh.

Max legge il bigliettino da sopra la mia spalla.

-Vestiti, ci Materializziamo-

-No!- protesto. Non voglio andare. Ho deciso -No, Max, ti prego, non voglio vederli. Loro odiano me e io odio loro. Non sono la mia famiglia-

-Niente storie Rox, sbrigati-

Mi vesto e lo raggiungo -Max, per favore. Non posso farlo-

-Sei Roxanne Weasley, la Regina delle Serpi, tu puoi fare tutto-

Ci Materializziamo al San Mungo ed entriamo di soppiatto da 'Purge & Dowse ltd', il amgazzino dove è nascosto l'ospedale.

Max chiede di mamma e una Guaritrice ormai vecchia con un cerchietto di lamè argentato ci indica un reparto.

Sospiro prima di entrare. Che inizi la battaglia.

Entriamo, Max mi cinge la vita con un braccio.

Mamma è semisdraiata sul letto, ha due fagottini in braccio e mi sorride radiosa quando entro -Roxie!-

-Tu saresti?- chiede papà, bellicoso.

-Maximilian Theodore Nott, figlio di Theodore Nott e Amaltea Black, fidanzato di Roxanne- risponde Max con aria di sfida. Non ricordavo di aver accettato una proposta di matrimonio, o forse la promessa di prima valeva come tale. In tal caso, wow, fantastico.

-Fidanzato di chi?!-

-Mio- dico, tranquilla.

-Non credo proprio signorina...- comincia papà.

-George, non è per questo che siamo qui- lo interrompe mamma -Roxanne, volevamo solamente farti conoscere i tuoi fratelli: Elice e Richard- guardo i bambini. La femmina ha i capelli rossi, marchio Weasley, e la pelle chiara. Il bambino, invece ha la pelle come la mia e una massa di ciuffi neri.

Almeno mi hanno ascoltata -Cos'è, vi siete pentiti di avermi bandita dalla famiglia e ora vi sentite in colpa e date ai marmocchi i nomi che avevo scelto?-

Papà apre la bocca, come per cominciare a gridare.

-Silencio!- lo zittisce mamma -Roxanne, noi siamo solo...delusi...pensavamo che saresti stata una Grifondoro, coraggiosa...buona...con un minimo di senso della giustizia-

-Allora mi volevate proprio male- commento, fredda, mentre Max ghigna accanto a me.

-No...io e tuo padre siamo cresciuti con ideali diversi, per noi è stato difficile vederti crescere e scegliere la strada opposta alla nostra. L'esatto opposto di ciò per cui abbiamo lottato, perso amici, parenti...Se fosse per te uccideresti e tortureresti i Nati Babbani...noi abbiamo lottato e sofferto perchè queste persecuzioni avessero fine-

-Io almeno sono coerente. E' vero, disprezzo i Babbani e i Sanguesporco, ma voi, che declamate a gran voce uguaglianza e fratellanza disprezzate i Purosangue. Questo è leggermente contraddittorio, non pensi?- sibilo. Cerca ancora di portarmi sulla 'retta via'? Ormai ho scelto, e non me ne pento. L'unica cosa che voglio è non vederli mai più.

-Roxanne! Noi non ti disprezziamo!- esclama mamma. Leggo il labiale ''certo che si!''. Grazie papà.

-Addio- dico uscendo dalla sala seguita da Max.

Lui mi prende la mano. Ci Materializziamo nel giardino di Villa Nott, di fianco ad una panca marmorea circondata dalla natura. Rilassante.

-Pensi che abbia sbagliato?-

-No. No. Penso che anche io avrei reagito così se i miei mi avessero trattato in quel modo sin dall'infanzia. Come se fossi la pecora nera della famiglia- mi risponde Max abbracciandomi.

-Grazie-

 

-Ma dove siete stati? Helena era preoccupata Max!- esclama Lucretia non appena mettiamo piede in casa.

-Sono nati i mocciosi-

-Ah...qualche problema?- ma perchè capisce sempre tutto?

-Le solite cose Lou...dov'è Helena?-

-Sta andando a chiamare un elfo domestico per cercarvi-

-Rox! Max! Ma dove cazzo eravate finiti?- sbraita Helena entrando.

-Ciao Miss Finezza- la saluta Max -al San Mungo comunque-

-Cos'è successo?-

-Sono nati i fratelli di Rox-

-Come li hanno chiamati? Hanno i capelli rossi?-

-Elice e Richard. La femmina ha i capelli rossi-

grazie per le recensioni!!!

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Capitolo 14
*** Who fuck is Gossip Queen? ***


Bentornate dalle vacaze Pasquali, ragazze!

Cos'ha fatto la nostra elite durante le feste? Beh per quanto riguarda le Serpi, il e e la Regina Serpeverde, insieme alle belle Principesse, hanno trascorso la settimana di vacanza nel lussuoso palazzo dei Nott, dove sono stati raggiunti pochi giorni dopo da quei fighi assurdi di Alexander Zabini e Daniel Rosier. E, notizia straordinaria, si dice che R abbia accettato una proposta di matrimonio!

I fratelli Black, hanno passato le vacanze nel loro castello francese, e, come hanno già detto la Gazzetta del Profeta e Strega Moderna, la bellissima Cressida ha trovato una nuova fiamma: niente meno che il figlio del Ministro della Magia francese, Jean Louis David. Complimenti C. Pare che anche il giovane Charlemagne si sia dato da fare in Francia: le sue ultime conquiste rispondono al nome di Elodie Dumont e Marie Rondnoir.

Sappiamo inoltre che le gemelle Black-Yaxley hanno trascorso i giorni di riposo in Spagna con Catherine Malfoy, dove i genitori hanno recentemente acquistato un grande castello.

E per finire, notizia inaspettata: la nuova coppia RosalieYaxley e Scipio Lestrange. Durerà?

Passiamo dunque alle poche stelle di Corvonero: Victoire Weasley, Glorya e William Goldstain e Virginia Vance, che hanno passato la Pasqua a casa della bella V, Villa Conchiglia.

Come sapete, a Tassorosso i V.I.P. scarseggiano, quindi passiamo a Grifondoro, culla dei valorosi di cuore. Il bel Fred Weasley, alias il Re dei Grifoni, trascorre la settimana con la famiglia: sono appena nati i fratellini. Questo però ci fa pensare: come mai R era a Villa Nott mentre i familiari festeggiavano i nuovi Weasley? Che si sia distaccata dalla famiglia a tal punto da diventare una Nott? Cercherò di scoprire qualcosa in più.

Per quanto riguarda le Grifone più in vista, so che Alicia Baston, Jennifer Sloper, Alice Paciock, Lydia Finnigan e Mary Thomas hanno festeggiato la Pasqua a Casa Paciock con Frank Paciock, Francis Peakes, Thomas Coote, Michael Bell e Harry Canon.

Ora vi lascio a rimuginare su questo mio lungo articolo e vi saluto, vado a cercare notizie in più: R ha davvero accettato di sposare M? Ed è molto tempo che H (Helena Nott) non ha un ragazzo, che sia successo qualcosa? Oh, e mi è giunta voce che V abbia una nuova fiamma, chi sarà? Tutto questo nella prossima uscita di 'Gossip Hogwarts'.

Gossip Queen

 

-Io odio Gossip Queen- esclama Helena.

Io, lei, Lucretia, Max, Alex e Daniel siamo seduti sui divanetti di pelle nera davanti al fuoco, nella nostra Sala Comune.

-Che ha scritto questa volta?- chiede Daniel giocando con una ciocca dei capelli dorati di Lucretia.

-'E' molto tempo che H non ha un ragazzo, che sia successo qualcosa?' Ma si fa i cazzi suoi una volta tanto?!-

-Dai Helena, non ha scritto niente di esagerato...pensa a ciò che scrive di solito- cerca di calmarla Alex.

-Di me cos'ha scritto?- chiedo, abbracciata a Max.

-Come fai a sapere che ha scritto qualcosa su di te?- Helena è ancora incazzata.

-Scrive sempre qualcosa su Rox- interviene Max.

-Ok, ok. Dice che tu, Max, le hai peoposto di sposarti e che sicuramente è successo qualcosa tra te e gli Weasley, Rox, si chiede perchè eri a Villa Nott mentre i tuoi parenti festeggiavano i gemelli-

-COSA CAZZO VUOLE QUELLA TROIA DI GOSSIP QUEEN?! SEMPRE A SCRIVERE DEI CAZZI ALTRUI!! LA VOGLIO MORTA!!- sbraito io. Mi capita raramente di perdere la calma, e in quei casi al massimo affatturo qualcuno. Ma insomma! Quella Gossip Queen non si fa mai i cazzi suoi! Orami tutta Hogwarts sa se litigo con i miei o se vado a Villa Nott!

I miei amici mi guardano, sorpresi.

-Rox, calmati- dice Lucretia, calma.

-Voglio sapere chi è!- esclamo. Ecco, se saprò chi è sta Gossip Queen potri ucciderla, farla tornare in vita, torturarla e poi riucciderla. Forse sono un po' esagerata...

-Anche io!- mi dà corda Helena, seguita poi da Daniel, sul quale Gossip Queen aveva scritto un lungo articolo (falso) l'anno scorso.

-E io ti aiuterò- Lou segue il suo ragazzo, per solidarietà.

-Ok- accettano Alex e Max.

-Bene, diamo inizio al piano 'Chi cazzo è Gossip Queen'- ghigno, perfida.

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Capitolo 15
*** Planning ***


-Ho la lista- ci informa Lucretia entrando nel nostro dormitorio con un enorme plico in mano.

Che lista? La lista dei nomi di tutte le ragazze di Hogwarts, dal primo al settimo anno, da Serpeverde a Grifondoro.

A cosa ci serve? Semplice, a scoprire chi è quella troia assurda di Gossip Queen.

-Hai fatto in fretta- commenta Helena rivolta a Lou.

-Ho minacciato quella sgualdrina della Davies perchè facesse in fretta- ghigna lei, da perfetta Serpeverde.

-Perfetto. Brava Lou, ora iniziamo- dico io, impaziente.

Ci sediamo sul tappeto pregiato che abbiamo posizionato al centro della stanza, è bello essere solo in tre: possiamo fare ciò che vogliamo quando vogliamo.

-Allora...Abercrombie Anne, secondo anno, Grifondoro...- legge Lucretia.

-No, è impossibile, Gossip Queen scrive da quando siamo al terzo, perciò non può essere lei- dice Helena, logica.

-Andrews Bryony, quinto anno, Corvonero-

-Qual è?-chiedo.

-Quella bassa con la pelle scura, i capelli neri e lisci, gli occhi marroni, una delle 'dame di compagnia' di Victoire-

-Cosa dice il suo fascicolo?-

-Sedicenne figlia di Ludovic Andrews, dipendente dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia. la madre è una strega australiana: Charlotte Howard. La Andrews, gira sempre con la Regina Corvonero: Victoire Weasley...-

-Se è una delle sue protette non scriverebbe mai male di Victoire e vi ricordate all'inizio dello scorso anno quando Gossip Queen ha insinuato che fosse incinta? Victoire era incazzatissima e ha fatto bere il Veritaserum a tutte le ragazzette che la seguono- mi ricorda Helena.

-Ok, vai avanti, salta tutte quelle dal secondo anno in giù-

-Baker Molly, quarto anno, Tassorosso, Mezzosangue. Quindicenne timida e introversa...- dice Lucretia leggendo il fascicolo di Molly Baker -Rox, io una volta le ho rivolto la parola e quasi è svenuta, non credo sia lei-

-Ok, scartala e leggi solo quelle che ritieni...adatte. Scarta quelle di cui Gossip Queen ha sparlato-

-Allora...Cressida e Medea non possono essere, ricordate l'articolo su Cressida a letto con Frank Paciock e quello su Medea e della sua tresca con quel Grifondoro...tutti e due si sono rivelati falsi e loro non erano molto felici dato che i genitori l'avevano saputo dai gemelli... poi ci sono Adrastea e Giocasta, ma anche loro hanno avuto la loro buona dose di pettegolezzi indesiderati nel corso degli annni. Perciò passiamo a...Corner Hilary, settimo anno, Corvonero...lei non è mai stata vittima di quella stronza...-

-Ho capito chi è...mettila da parte, la osserveremo domani-

-Davies Heather?-

-No, non può essere lei, Gossip Queen la definisce sempre una prostituta d'alto borgo, e solitamente la gente non si chiama così da sola- osserva Helena.

-Ok...Glorya Goldstain...direi di no...-

Passano due ore...due ore e mezza -Virginia Vance...nemmeno...Rosalie Yaxley...no...-

-Ragazze, così non la troveremo mai, io ho un'idea- dice Helena mentre io e Lucretia voltiamo velocemente le nostre teste verso di lei -Sarebbe?-

-Veritaserum-

-Helena, dove trovi così tanto Veritaserum da somministrare a tutte le ragazze di Hogwarts?- le chiede Lou, ragionevole.

-Non vi ricordate ciò che ha detto Lumacorno alla scorsa lezione?-

Prendo i miei appunti -Il Veritaserum ha proprietà simili al cosiddetto Siero della Verità. Tre gocce sono sufficienti per costringere chi la beve a svelare i suoi più intimi segreti. È incolore e inodore. Gli ingredienti sono: Sciroppo di Elleboro, Sangue di Salamandra, Mandragola, Zanne di Serpente, Asfodelo e Artemisia.

Il nome deriva dal latino veritas ("verità") e da serum ("siero").

E' una pozione talmente potente che, se preparata correttamente, anche solo il fumo che il liquido scaturisce può avere gli stessi effetti del siero, costringendo chi la inala a dire la verità...Helena vuoi intossicare la Sala Grande? Avrebbe conseguenze disastrose! Chiunque direbbe la verità...-

-E' l'unico modo- ribatte lei mentre Lucretia annuisce.

-Va bene...allora, domattina faremo 'casualmente' cadere del Veritaserum in Sala Grande, magari quando la McGranitt non c'è e chiederemo chi è Gossip Queen...anzi, potremmo chiedere alla McGranitt di far riunire le ragazze...sarebbe più facile- ragiono.

-Ok, è fatta- esulta Lucretia mentre Helena si illumina, contenta.

-Ehm, ragazze, e il Veritaserum?- chiedo accorgendomi della mancanza dell'ingrediente principale e vitale per la riuscita del nostro piano.

-Oh, giusto...dobbiamo preparalo?-

-No, Lou...stamattina ce n'era un intero calderone nella segreta dove abbiamo fatto lezione, potremo rubarne qualche fiala da lì- pianifica Helena.

-Giusto...-

-Perfetto, prima però dobbiamo fare degli incantesimi di disillusione- dico.

-Ok, fallo tu, Rox, sei la più brava in Incantesimi-

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Capitolo 16
*** Veritaserum ***


-Signora Preside, vorremmo convocare una riunione al femminile per domani mattina- dico imperiosa una volta davanti alla McGranitt, nel suo ufficio.

-Per comunicare cosa precisamente signorina Weasley?- non mi chiamare 'signorina Weasley' stupida vecchia! Io non sono una Weasley.

-Sa professoressa, cose da ragazze- interviene Lucretia scoccandole un sorriso (accuratamente studiato in dormitorio).

-In questo caso...farò riunire tutta la componente femminile di Hogwarts domattina alle nove in Sala Grande- grazie vecchia.

-Oh no, Preside, bastano quelle dal terzo anno in su, grazie- dice Helena con voce annoiata e fredda.

-Bene, vedete di non...deludermi- dice la McGranitt prima di congedarci.

-Perfetto, ora abbiamo anche l'approvazione della cara Minerva oltre a cinque fiale di Veritaserum- calcolo. Sì, cinque fiale sono tante, ma in caso qualcosa andasse storto...

-Andrà tutto bene, troveremo Gossip Queen, la Cruciatus dovrebbe andar bene, se seguita da un bell'Avada Kedavra- mmh...questo piano è molto allettante Helena, ma credo rientri in quella fascia chiamata 'illegalità', non credi?

 

-Rox! Lou! Svegliatevi presto!- la soave voce di Helena ci desta durante un'assolata mattina di Aprile...cazzo! E' il giorno del Veritaserum! Cioè...il giorno in cui somministreremo la pozione alle ignare ragazze Hogwartiane per sapere chi è Gossip Queen.

Salto su dal letto e mi dirigo in bagno, dove mi faccio una doccia e mi vesto per questo meraviglioso giorno. Niente divisa scolastica: jeans firmati e un morbido dolcevita verde scuro, il tutto completato da degli alti tacchi neri.

Prendo la borsa, dove metto al sicuro le fiale di Veritaserum e la mia bacchetta, poi mi pettino i lunghi boccoli neri e mi metto un po' di mascara volumizzante.

Guardo le mie amiche: Helena si sta infilando dei tacchi marroni e Lucretia si sta guardando allo specchio, critica, ma senza trovare nulla da ridire sul suo meraviglioso aspetto.

-Siete pronte?-

-Sì, andiamo- mi rispondono.

Dopo una leggera colazione (sono come sempre a dieta), la McGranitt prende parola -Ho il dovere di informarvi che le tutte ragazze dal terzo anno in poi dovranno fermarsi in Sala Grande. Sarete inoltre esonerate dalle prime due ore di lezione-

I ragazzi cominciano a defluire e poi se ne vanno anche i prof e la Preside.

Io, Helena e Lucretia saliamo sulla pedana rialzata che di solito spetta ai professori.

-Impedimenta- mormora Lucretia imprigionando tutte le presenti, che cominciano a guardarsi intorno sgomente e a protestare.
Beh, non eravamo del tutto sicure che con le buone maniere non sarebbero scappate e perciò abbiamo instaurato da subito un regime di terrore.

Helena rende imperturbabili le porte della Sala Grande. Io estraggo due delle fiale di Veritaserum e le svuoto silenziosamente per terra. Un fumo di un bianco quasi trasparente comincia a comparire nell'aria, assuefacendo tutte le ragazze.

-Allora, immagino che tutte sappiate perchè siamo qui oggi...- inizio -...no? Scommetto che tutte voi abbiate una dannata voglia di sapere chi è l'ignota Gossip Queen, colei che puntualmente svela a tutta Hogwarts i segreti e pettegolezzi riguardanti l'elite della scuola, bene, noi stiamo per svelarvelo, ci servirà solo un piccolo aiuto da parte vostra: chi è Gossip Queen?- chiedo trattenendo a stento la tensione che provo. Voglio ammazzare quella stronza che ha sparlato sui cazzi miei per anni.

-Io!- urla una voce conosciuta dal fondo della sala.

Io guardo la ragazza, sconvolta. Helena guarda la ragazza, sconvolta. Lucretia guarda la ragazza, sconvolta. Ma nessuna di noi è più sconvolta di Victoire, che guarda la ragazza seduta alla sua destra splancando i suoi occhioni color zaffiro dove leggo sgomento, incredulità per il tradimento, risentimento, tristezza, delusione.

-Glorya?- sussurra Victoire, esterrefatta -Tu?-

-Sì, Victoire. Io, Victoire- risponde Glorya con un'espressione strana: è come se non volesse parlare ma la sua bocca lo facesse lo stesso. Beh, è così con il Veritaserum.

-Perchè l'hai fatto? Come hai potuto? Come hai potuto scrivere tutte quelle cazzate su Virginia, su Roxanne, su Helena, su Lucretia e su di me?!- oh oh, la Veela è incazzata e vi giuro che Victoire Gabrielle Weasley da incazzata fa una paura tremenda. Gli occhi blu assumono una sfumatura violetta fino a fiammeggiare furiosamente, le sue sopracciglia bionde perfettamente disegnate si inarcano in maniera pericolosa, le sue nocche sbiancano, segno di quanto non le importi della sua manicure, e per vedere Victoire Weasley che se ne frega delle sue perfette unghie smaltate è veramente, veramente preoccupante, ve lo assicuro.

-Volevo intaccare le vostre aure di superiore perfezione, volevo screditarvi-

-Glorya, avevi tutto ciò che potevi desiderare: sei bella, popolare, intelligente eri considerata anche tu perfetta da chiunque...- interviene Virginia, scandalizzata e incazzata quanto Victoire.

-Volevo essere l'unica- risponde Glorya, ora con una nota d'orgoglio e fierezza nella sua voce.

-Glorya Penelope Goldstain, sei una ragazza morta- sibila Victoire, prontamente trattenuta da Virginia.

-E voi, Serpi, non dite niente?- chiede Glorya, sprezzante, rivolgendosi a me, Helena e Lucretia.

-Sai cosa ti dico Glorya, che fai ribrezzo. Dovremmo torturarti per aver sputtanato tutto ciò che noi ti confidavamo, avevamo in mente di non farla passare liscia alla cara 'Gossip Queen'- dice Helena, sputando le parole con disgusto.

-E allora perchè non lo fate?-

-Perchè eravamo tue amiche e, nonostante tutto non riusciamo a farti del male- continua Lucretia guardandola negli occhi.

-Tre Serpeverde che non riescono a fare del male?- ride Glorya con disprezzo.

-E' meglio dire tre Serpeverde che non vogliono passare ad Azkaban il loro futuro- puntualizzo io, fredda, distaccata, la mia espressione da Regina, quella che mostro ad Hogwarts.

Glorya ride una risata senza felicità, senza emozioni, mentre Cressida si alza e cammina verso di noi, furiosa. Non so cos'ha in mente. So che i suoi occhi smeraldini fiammeggiano inquietanti e la sua stupenda chioma color fuoco la rende ancor più paurosa e determinata. Ci raggiunge, guarda Glorya con profondo disprezzo, puro odio, disgusto. Poi alza la mano e la schiaffeggia violentemente -Te lo sei meritato Goldstain- sibila.

Medea si avvicina alla sorella, la chioma corvina in contrasto con la pelle bianca, gli occhi neri come opali. Bellissima e paurosa quanto Cressida.

-Tu mi disgusti Goldstain-

Seguono Catherine Malfoy, la migliore amica di Medea, sulla quale Gossip Queen, o dovrei dire Glorya, ha scritto un articolo riguardante il tradimento del suo ragazzo, Adrastea e Giocasta, Black-Yaxley, protagoniste delle soap che Glorya inventò l'anno scorso, Heather Davies, alias 'puttana d'alto borgo' e Rosalie Yaxley, sulla quale quella stronza di Glorya aveva sparlato a proposito della sua storia con Scipio Lestrange.

Tutte dicono e pensano la stessa cosa: 'ta te, Glorya, non me l'aspettavo. Sei una stronza e mi fai schifo'. E' ciò che penso anche io.

Guardo Victoire, che freme dalla rabbia mentre è ancora trattenuta da Virginia, i cui occhi sono pozzi di tristezza.

-Glorya, hai messo in giro la voce che io fossi incinta l'anno scorso, mi hai consolata quando è uscita nel tuo giornaletto per decerebrati, mi hai aiutata a preparare il Veritaserum da somministrare alle altre ragazze, per interrogarle, per scoprire se erano Gossip Queen, se erano te. Sei una subdola, una falsa. Mi dai la nausea da quanto mi fai schifo, se fossi in te, starei alla larga da me- dice Victoire, ora tranquilla, ma i suoi occhi continuano a dardeggiare incazzati.

 

-Rox- Max mi cinge la vita abbracciandomi da dietro e mi bacia.

-Max-

-Ho saputo di Glorya- dice tenendomi stretta.

-Non me ne parlare. Quella traditrice-

-Mmh...beh, ora possiamo stare tranquilli: niente più Gossip Queen che spara cazzate su chiunque...-

-Già- dove vuole arrivare? Questa conversazione non mi convince...

-Rox, tuo fratello mi ha fatto recapitare questa...- dice porgendomi una busta.

-Cosa vuole?- Fred ha mandato una lettera a Max?

-Solo chiedermi di mostrarti queste fotografie: temeva che se le avresti ricevute tu le avresti bruciate. Personalmente non credo che faccia molta differenza ma non importa...-

Prendo le fotografie da dentro la busta: sono circa una decina e tutte dei marmocchi. Nella prima ci sono Elice e Richard che dormono placidi in braccio a nonna Molly (santo Salazar, devo dirle di dimagrire: in foto sembra sempre più obesa!), in altre mamma, papà e i gemellini. Seguono quelle in cui i mocciosi bevono il latte o dormono placidi nei loro box o fanno un bagnetto.

Ecco, odio questo calore familiare, non so perchè, ma lo odio. Non sopporto questa...felicità. Probabilmente l'avrei accettata molto più facilemnte se i miei non mi avessero trattata come la pecora nera della famiglia sin da quando ero bambina: Roxanne che non vuole il maglione sformato della nonna ma i vestiti firmati, Roxanne che non vuole la divisa di lana perchè le pizzica la pelle ma preferisce il cachemire, Roxanne che storce il nasino di fronte ai Babbani, Roxanne a cui non piacciono gli aggeggi babbani del nonno, Roxanne che, inevitabilemente, diventa una Serpe.

-Amore, odio quando sei triste- aspetta...amore?! Wow, mi ama. Beh, anche io.

-Max, io ti amo- piango. Non piango da tanto, precisamente da quando, il giorno prima di partire per il mio primo anno ad Hogwarts, papà e zio Ron avevano detto 'Roxie, Freddie, Victoire se non finite a Grifondoro vi diserediamo'. Ho pianto due volte in vita mia, a parte quando sono nata, la sera prima della partenza per Hogwarts e adesso. Odio piangere, mi fa sentire vulnerabile e debole. E io adoro sentirmi forte, invincibile. Ma devo piangere. Devo. Non voglio. Ma devo. Il peso della giornata, delle liti con la mia famiglia, del tradimento di Glorya, mi invade.

Max è qui, pronto a tutto a patto che io sia felice. Max che non mi ha mai vista versare una lacrima. Max che darebbe la vita per me. Max che mi ama.

-No, non piangere Rox, non piangere, ci sono io...anche io ti amo...-

Poco a poco mi calmo,riprendo il controllo di me stessa -Grazie Max...-

-Mi sento morire a vederti piangere principessa, non farlo mai più- ride.

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Capitolo 17
*** Happiness ***


-Rox, l'anno scolastico è quasi finito e per le vacanze verrai a stare a Villa Nott. Papà mi ha appena inviato una lettera dicendomi di chiedertelo- beh, veramente non me l'hai chiesto, era più un ordine.

-Va bene- rispondo. Questa volta non faccio storie: non ho un posto dove andare.

 

-Roxie!- che vuole adesso?! Non ho intenzione di rivolgergli la parola.

-...-

-Roxie!!-

-...-

-Roxanne!!-

-Che cazzo urli?! Porco Godric, Fred!- esplodo voltandomi verso mio fratello.

-Calmati. Mamma mi ha mandato una lettera...-

-Pensi che mi possa importare qualcosa della lettera che tua madre ti ha mandato?- lo interrompo con uno sguardo omicida.

-Sì. Dice che i gemelli stanno bene- pensi che me ne importi qualcosa? -e che Teddy ci verrà a prendere a King's Cross- si, si certo, a te a Victoire, e non sono nemmeno sicura che verrà lei: Victoire odia profondamente Ted.

-Ted vi verrà a prendere, Fred. Io andrò a Villa Nott-

-Roxie smettila! Non sei una Nott, per fortuna. Verrai a casa con noi, con la tua famiglia-

-Sbagliato Freddie. Loro sono la mia famiglia, voi siete il passato, a casa vostra non ci torno- mi avete fatto soffrire troppo.

-Roxanne, tu non andrai dai Nott- dice lui, deciso. Peccato per te, Freddie, che la Regina delle Serpi non si farà mai calpestare, tanto meno da un Grifondoro Traditore del suo Sangue come te.

-Non sei nessuno per darmi ordini- dico, fredda, tagliente.

-Sono tuo fratello!- esplode. No, no.

-Errato di nuovo Fred. Tu non sei mio fratello, non sei nessuno-

Mi guarda con in volto un'aria incazzata ma al tempo stesso delusa e abbattuta.

-Ora vai da quella puttana della Baston. Ti fai ancora lei o sei passato di nuovo alla Sloper? O magari alla Finnigan o alla Thomas?-

-Sto con Alice ora- Alice? Alice Paciock?

-Meglio per te è l'unica Grifondoro con un minimo di cervello- commento, acida.

 

Ultima uscita ad Hogsmeade dell'anno. Io e Max siamo seduti ad un tavolo del locale più rinomato della cittadina. La Sala da Thè di Madama Piediburro è infatti diventata il 'Globe', ormai luogo dei ritrovo per i maghi più in vista e per l'elite di Hogwarts.

-Roxanne Weasley?-

-Sì?- un ragazzetto del terzo anno di Grifondoro mi sta davanti. Come cazzo ha fatto ad entrare qui?

-Fred Weasley ti sta cercando. Dice di andare subito davanti a Tiri Vispi Weasley-

-Dì a Fred Weasley che non ho la minima intenzione di raggiungerlo- rispondo, calma, Max mi stringe la mano.

-Ma...-

-Niente ma. Digli che non voglio rovinarmi la giornata parlando con lui-

-Con lui c'era una donna dalla pelle scura che ha detto di pregarti di andare...- motivo in più per non avvicinarmi al negozio.

-Allora digli che non ho intenzione di rovinarmi la vita- dico alzandomi e prendendo la borsa per uscire dal locale.

Il ragazzino resta fermo, senza saper cosa dire -Ragazzo sai con chi stai parlando?-

-Con Roxanne Weasley?- risponde, incerto e impaurito.

-Esatto, con la Regina delle Serpi, che, se non esegui i suoi ordini all'istante, può farti smettere di vivere con un semplice movimento della bacchetta- perfida, spietata, crudele. Mi piaccio.

Il Grifondoro scappa via e Max ride al mio fianco -Ecco il gran coraggio Grifondoro!- esclama.

 

-Nott!- oh Salazar dimmi che questa voce non è sua...

Un uomo senza un orecchio e con assurdi capelli rosso fuoco avanza a passo spedito fino a me e Max intenti a baciarci seduti su una panchina di Dumbledore's Square. Ok, è la sua voce.

Una donna dalla pelle scura, boccoli neri e un bambino in braccio lo rincorre -George fermati!-

Un ragazzo con in braccio una bambina dai suoi stessi capelli rossi cammina in modo lento e ridicolo per non far cadere la mocciosa.

Che bello spettacolino! Weasley...che schifo.

-Nott leva subito le mani da mia figlia o non arriverai vivo a stasera!- io e Max ci stacchiamo, ma lui continua a tenermi la vita.

-George...George, per favore-

-Non immischiarti Angelina! E tu, ragazzo, vattene subito e ridammi mia figlia!- 'ridammi'? E che sono io, un oggetto? E poi come osa dare ordini a Max?!

-Mi hai sentito?!-

-Fino a prova contraria è a lei che manca un orecchio signor Weasley- risponde freddamente Max.

-Come osi?!-

-Oso-

Mio padre rimane senza parole, wow Max sei riuscito nell'impresa in cui avevano fallito anche la McGranitt e Silente: farlo stare zitto.

Sposto lo sguardo sui bambini -Avete portato i marmocchi-

-Non chiamarli marmocchi! Sono i tuoi fratelli, per l'amor del cielo- esclama mamma.

-Li chiamo come mi pare e piace, comunque, cosa siete venuti a fare qui?-

-Roxanne noi...volevamo...salutarti...-

-Avete mai preso in considerazione il fatto che molto probabilmente io non avevo piacere di vedervi?-

-Noi...si un po'...- mormora mamma, afflitta.

-Appunto. Ora, per l'ultima volta, ascoltatemi: non voglio vedervi mai più-

-Roxie, perchè?- piange mamma.

-Perchè?! Perchè mi avete fatto pesare il fatto di essere una Serpeverde, di essere la vostra nemesi. Di essere diversa. Avete cercato di farmi cambiare. Inutilmente. Sono fiera di essere la Serpeverde che sono. Sono fiera di non essere voi- sibilo.

Mi alzo dalla panca con Max e insieme ci dirigiamo verso Hogwarts.

Ultimo esile legame con i Weasley? Stracciato.

 

-Helena! Maximilian!- Amaltea Nott abbraccia con eleganza i suoi figli appena scesi dal treno -Roxanne!- poi abbraccia anche me.

-Signora Nott- la saluto gentilmente.

-Amaltea- mi corregge subito, sorridendomi.

-Helena, Lucretia non verrà da noi?- chiede a sua figlia.

-No mamma, arriverà tra qualche settimana, sua madre voleva passare un po' di tempo con lei-

Lucretia non ha mai voglia di passare il tempo con sua madre. E' difficile per lei starci insieme. Julia Ifigenia Flitt in Greengrass è stata per Lou una madre assente, incline ad amare più i ricevimenti e gli impegni mondani che la propria figlia. Stranamente, tre giorni fa Julia ha inviato una lettera chiedendo a Lou di passare un po' di tempo insieme.

-Julia e Lucretia? Insieme?- chiede Amaltea, che essendo amica della signora Greengrass conosce i problemi tra madre e figlia -Ci sarà anche Charles vero?- aggiunge poi sperando nella presenza del padre di Lou.

-No. E' in Spagna per lavoro-

-Oh...non importa andiamo a casa, gli elfi hanno preparato un ricco buffet- Amaltea si riprende subito, nascondendo la preoccupazione dietro una perfetta maschera di circostanza. Una vera Serpeverde.

Arrivati a Villa Nott, ci sistemiamo nei nostri appartamenti e poi scendiamo in sala da pranzo, dove ci aspettano i coniugi Nott.

-Roxanne, che piacere rivederti- mi saluta il signor Nott.

-Piacere mio, Theodore-

-Allora, a quando le nozze, Maximilian?- scherza poi con il figlio.

-Il prima possibile papà- sorride Max. E' così sexy quando sorride...controllati.

Dopo un pranzo decisamente abbondante che mi farà prendere almeno tre chili, ci ritiriamo nelle nostre stanze.

Mi stendo sull'enorme letto dalle lenzuola in lino bianco. Tra cinque giorni compirò diciassette anni, la maggiore età magica. Potrò fare ciò che desidero. Ma non desidero nulla. Ho tutto ciò che una persona possa desiderare: popolarità, bellezza, felicità, intelligenza, amore, famiglia. Sì, ho trovato una famiglia. Qualcuno che mi accetta per ciò che sono. Qualcuno che mi ama.

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Capitolo 18
*** Would you marry me? ***


-Auguri principessa- mi sveglia la voce di Max la mattina del 22 giugno.

Ho diciassette anni.

-Grazie- sorrido.

Sento dei rumori dal piano di sotto -Stupido elfo ti avevo detto verde scuro! Verde scuro, non verde acido!- sbraita Helena.

Alzo un sopracciglio, cos'ha da urlare alle nove di mattina?

-Cos'è successo qui?! Santo Salazar è una festa non un funerale!- un nuovo urlo dal salone.

-Credo che mia sorella non sia molto brava a fare sorprese- commenta Max.

-Farò finta di non sapere nulla- dico, alzandomi dal letto.

-Rox, sono arrivati un sacco di regali da tutto il mondo magico-

Adoro i regali. Insomma, se hanno un minimo di stile.

Comincio a scartarli.

Ecco, questo non ha stile: maglioncino di nonna Molly.

Oh, questo sì invece: bracciale in argento con appesi piccoli zaffiri. Victoire.

Quei due individui che si fanno chiamare genitori mi hanno mandato un orologio d'oro. Orribile.

Zia Ginny mi ha regalato una collana con una piccola sfera verde smeraldo nella quale posso vedere i volti delle persone che amo. Carina, non pensavo che zia Ginny avesse così tanto gusto.

Zio Percy e zia Hermione mi hanno mandato i soliti libri e zio Charlie ha impacchettato un ciondolo a forma di drago.

Seguono i regali di Helena e Lucretia: un abito color perla che deve essere costato mille galeoni la prima e delle decoltè abbinate che probabilmente saranno costate come l'abito la seconda.

Dopo i regali di mezza Hogwarts, mi volto verso Max -E tu non mi regali niente?-

-Forse la mia principessa se si comporterà bene riuscirà ad ottenere il suo premio- ghigna lui.

-Ma io lo voglio subito!-

-Per favore Rox, smetti di fare la bambina viziata, sei spaventosamente eccitante quando fai il broncio. Quindi, onde evitare che io ti salti addosso seduta stante...-

-E chi ti ha detto che io lo voglio evitare?- ghigno a mia volta baciandolo sul collo.

Lui non riesce a resistere (modestamente...), mi prende in braccio ed entra nella doccia con me.

 

-Roxanne, auguri-

-Grazie Theodore-

-Amaltea sta ordinando qualcosa di buono per il pranzo, voleva organizzare un ricevimento ma Helena gliel'ha impedito perciò...-

-Grazie- ripeto sorridendo.

-Roxanne, tanti auguri tesoro! Ho dato ordine di preparare un buffet per il pranzo, c'è qualcuno che vorresti invitare?-

-E' perfetto così, grazie Amaltea- perchè i miei genitori non mi hanno mai trattata in modo così...affettuso? Mia madre ci ha provato ma non le è riuscito bene. Sono sempre più convinta della scelta che ho fatto venendo a vivere qui dai Nott.

-Porco Godric cosa sarebbe questo? No stupido elfo i bicchieri li voglio in cristallo!- strilla Helena dalla sala di fianco.

-Scusala Roxanne, è un po' nervosa- spiega Amaltea con un sorriso.

-Nessun problema, le succede spesso-

-Mamma! Gli elfi non...oh, ciao Rox, auguri!-

-Grazie Helena-

 

-Rox, Helena dice che ha bisogno di te al piano di sotto- dice Max bussando alla porta.

-Ed è solo un caso che i tuoi siano usciti e che lei abbia sbraitato tutto il giorno e che tutto il giorno abbia mandato lettere a tutta Hogwarts e che non mi faccia uscire dalla mia stanza da ore?- chiedo, ghignando.

-Sì, solo un caso- sorride lui.

-E logicamente il fatto che mi abbia imposto di indossare un abito da cocktail è un caso come lo è il fatto che abbia costretto te a metterti la cravatta-

-Ci sono molto casi-

-Ovviamente. Tu mi devi ancora dare il regalo, Max!-

-Tutto a tempo debito principessa, e cancella immediatamente quel broncio dal tuo viso se non vuoi finire come stamattina-

-E se lo volessi?-

-E se mia sorella ti stesse aspettando in salone?-

-Ok, ok...-

Scendiamo lo scalone marmoreo e arriviamo al piano di sotto.

Appena arrivati nell'enorme sala si alzano le grida -Auguri!-

C'è l'elite di Hogwarts al gran completo: Alex, Daniel, i fratelli Black, Scipio Lestrange con Rosalie Yaxley, Victoire e Virginia accompagnate da due elegantissimi Edward Yaxley e Thomas Corner, Adrastea e Giocasta, Catherine Malfoy e Terrence Higgs, Hector Crouch e Heather Davies e Lucian Bole. Seguono le stelle di Grifondoro: Fred e Alice, Frank Paciock e Mary Thomas, Michael Bell e Lydia Finnigan, Thomas Coote e Alicia Baston, Jennifer Sloper e Francis Peakes.

Glorya non c'è: Helena non l'ha invitata. Helena. Dopo la devo uccidere: ha invitato Fred e si è giustificata con un 'è il Re dei Grifoni e poi è anche il suo compleanno'. E' vero è il suo compleanno. Gli faccio gli auguri? Assolutamente no.

-Auguri Rox- Victoire mi abbraccia. E' bellissima nel suo abitino blu tempestato da minuscole gemme azzurre.

Mi fa gli auguri anche Virginia, sorridente nel suo vestito grigio e nero.

-Roxanne!- oh Morgana non lui.

-Che vuoi Fred?-

-Fare gli auguri a mia sorella-

-Hai una sorella?- gli chiedo, perfida.

-Roxanne, smettila-

-Smettila tu, Fred- gli dico allontanandomi per ballare con Max.

Dopo un po' che balliamo Helena ci passa di fianco, impegnata a ballare con Alex.

-Rox, Max, state praticamente scopando sulla pista, potreste anche spostarvi in camera- suggerisce con la sua voce cristallina mentre Alex ride.

-Credo che accetteremo il suggerimento- risponde Max trascinandomi al piano di sopra.

Una volta in camera, rende imperturbabile la porta e si volta verso di me -Direi che ti sei comportata bene oggi...-

-Quindi posso avere il mio regalo?-

-Dipende tutto da te- risponde, enigmatico. Da me? Voglio quel regalo.

Mi porge una scatolina in velluto blu notte con un nastro argenteo sopra.

La apro.

Oh Salazar! Un anello!

Alzo gli occhi su di lui, che nel frattempo si è inginocchiato di fronte a me. Oh Merlino.

-Rox, so che sei troppo piccola per sposarti e che è ancora presto, ma tu non hai una casa e io ti amo- wow -quindi, Roxanne Alicia Kathleen Weasley, mi vuoi sposare?- oh Salazar, Merlino e Morgana, sì!

-Sì! Sì!- rido baciandolo e facendolo cadere sul pavimento.

ringrazio tutti per le recensioni e per aver messo la mia ff tra le storie seguite/preferite/da ricordare

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Capitolo 19
*** Letters from home ***


Quando torniamo alla festa, sul mio anulare sinistro scintilla un prezioso anello: argento e diamanti.

Alex ed Helena si avvicinano subito, sorridendo complici.

-Finalmente ti sei deciso Max. Rox sono mesi che fa il mollaccione per la paura che potessi dire di no. Ma a quanto pare il problema non si è presentato- ride Alex.

-Infatti, è pazza di me- commenta Max ridendo con l'amico.

-Oh, lasciali perdere Rox- commenta Helena portandomi via -sarai mia cognata!- aggiunge poi, felice.

-A quanto pare- sorrido. Sono davvero contenta. Credevo di fare tutto di fretta: vivere dai Nott, fidanzarmi. Eppure sono talmente felice che se fosse per me mi sposerei domani.

-Lo sapevo che avresti accettato!- esclama Lucretia appena ci vede.

-Allora sapevate tutti che Max mi avrebbe chiesto di sposarlo?!- tutti tranne me, ho quasi fatto un infarto quando ho visto l'anello.

-Sì- appunto. Come ho fatto a non sospettare nulla? E Lou non era nemmeno qui! A proposito...

-Lou, com'è andata con tua madre?-

-Non l'ho uccisa se è questo che volete sapere- risponde lei irrigidendosi. Ok, tasto dolente.

-Cos'è successo? Perchè voleva vederti?- chiede subito Helena.

-Passare del tempo con me...non abbiamo fatto altro che litigare ogni santo giorno, soltanto l'arrivo di mio padre dalla Spagna ha sistemato un po' le cose, altrimenti non sarei resistita per molto e le avrei puntato contro la bacchetta. Madre o non madre-

-In ogni caso, ora sei qui e ci resterai per tutta l'estate, perciò vedi di divertirti- commenta Helena con una voce forzatamente allegra.

Lucretia le sorride grata.

-Lou, mi sembra che Daniel ti stia cercando- dico facendo un cenno del capo verso Daniel che avanza verso di noi.

-Ragazze, scusate posso rubarvi Lou per un poco?-

-Certo, basta che imperturbate la porta e usate gli anticoncezionali oppure Alex ti ammazza- Helena ha sempre così tanto tatto...in ogni caso è vero, Daniel sarà anche uno dei suoi migliori amici, ma Alex tiene troppo a sua cugina. Quando si sono messi insieme è quasi finita a botte alla babbana.

Daniel e Lucretia si allontanano ed Helena scoppia a ridere -Tra poco ci sarà anche la signora Zabini oltre che la signora Nott-

-Sempre se Alex non uccide peima Daniel, guarda!-

-Alexander Zabini osserva con aria truce ed assassina la cugina Lucretia Greengrass seguire il migliore amico Daniel Rosier in camera da letto. Cosa succederà? Questa è una sintesi degna di Glorya!- assolutamente vero.

-Roxanne!- di nuovo?!

-Per l'ennesima volta Fred: che cazzo vuoi?-

-Alicia e Jennifer mi hanno appena fatto notare il tuo anello- porca Baston!

-E...?-

-Non te l'ho mai visto prima- dice. Sembra...speranzoso...

-No, infatti, è nuovo- ghigna Helena al mio fianco.

-Chi te l'ha dato?- diventa sempre più pallido. Hahahahahaha.

-Il mio fidanzato- rispondo trattenendomi dal ridere e sottolineando bene la parole 'fidanzato'. Ora fa un infarto. Povero piccolo Freddie.

-Fidanzato?- sussurra appoggiandosi al muro in fianco a lui.

-Sì, Maximilian Nott- ora collassa veramente.

-Nott?! Lurido porco schifoso! Nott!! No Roxie, non te lo permetterò!!- oh, peccato, ha ripreso vita.

-Tu non puoi darmi ordini! Ho diciassette anni: posso fare ciò che voglio!- esclamo indignata.

-No Roxie! Tu sei mia sorella e io non posso lasiarti tra le braccia di quel porco! Ti vuole sposare solo per venire a letto con te!- questa è buona.

-Fred, mi pare di aver già affrontato questo argomento: lui non ha bisogno di sposarmi per avermi. Può fare sesso con me quando vuole: oggi con lui ci sono stata due volte e non mi pare di essere sua moglie- adesso sì che sviene.

-Co...cosa?- sussurra, scandalizzato. Helena non si trattiene più dal ridere.

-Esatto Freddie caro: non sono vergine. E' una novità? Corri a raccontarlo a paparino allora- ghigno allontanandomi con un'Helena quasi in lacrime dal gran ridere.

Ci sediamo al tavolo con Victoire e Virginia. E' strano. Il loro trio è stato famoso per sei anni ad Hogwarts. Ora Glorya se ne è andata a Beauxbatons, in Francia. Non poteva sopportare di restare ad Hogwarts, aveva paura di Victoire.

-Ragazze- saluta Helena.

-Lucretia?- chiedono loro dopo averci salutate.

-Con Daniel- rispondo.

-Rox, corre voce che tu ti sia fidanzata- sorride Victoire -cos'è non mi dici più niente?-

-Ho avuto un piccolo contrattempo- ghigno.

-Fred?-

-Precisamente. Pensava fossi vergine...- riso scuotendo la testa.

Dopo qualche bicchiere di vodka e Whisky Incendiario, la festa giunge al termine e gli invitati se ne vanno. Restiamo solo io, Lucretia, Helena, Max, Alex e Daniel.

Helena chiama gli elfi domestici perchè mettano a posto il salone e puliscano la villa prima dell'arrivo di Amaltea e Theodore -Stupidi elfi venite subito qui! Se non pulite tutto entro mezzora vi licenzio!- Helena è sempre molto gentile...soprattutto con gli elfi domestici...

-Io credo che andrò a dormire- ok non sono del tutto sobria, e nemmeno Lucretia e Daniel: sono svenuti sul divano, io almeno mi reggo in piedi e sono capace di camminare. Credo.

-Max accompagnala, dubito che riesca a salire le scale da sola- commenta Alex. Forse ha ragione.

Max mi posa sul letto e dopo un po', sentendo la porta di casa aprirsi, mi bacia delicatamente e va in camera sua.

 

Sei completamente impazzita? Fidanzata con un Nott?! Sappi che non te lo permetterò Roxanne!

Mio padre è così gentile...

Io faccio ciò che voglio, tu non sei nessuno per impedirmi di fidanzarmi. Ho diciassette anni, sono maggiorenne, faccio ciò che voglio.

Non permetterò a quel maniaco di mettere le mani addosso alla mia bambina!

Tua che?!

Ripeto: non sei nessuno per impedirmelo. E poi, come ho già detto a Fred, le mani addosso me le ha già messe. E ti informo che era del tutto consensuale.

Ora schiatta per davvero. Hahahahaha.

Lo dici solo per convincermi a lasciarlo in vita!

Uhm...siamo sicuri che mio padre abbia trentotto anni?

Mi dispiace deluderti (anzi no, non mi dispiace), ma non sono vergine

Perchè tutti credono che sia vergine?

Non dire cazzate, Roxanne. Sei troppo piccola per certe cose!

Ho diciassette anni!

Appunto!

Io faccio ciò che voglio!

No!

Sì!

No!

Ti denuncio per stalking se non mi lasci in pace!

Roxanne, sii seria.

Senti da che pulpito...

Roxanne! Non osare rivolgerti a me in questo modo!

Smettetela di tormentarmi! Vi odio!

Non è vero.

Come lo sai?

Lo so.

Non sai niente. Mi avete fatto passare un'infanzia orrenda. Mi sono tenuta tutto dentro per anni e anni e ora posso dirvelo: vi odio con tutto il cuore! E lasciatemi in pace.

Non li sopporto più porca Baston!

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Capitolo 20
*** I don't want to go to Hogwarts ***


1 settembre 2017. Devo partire per Hogwarts.

Un anno fa volevo andarci con tutta me stessa, volevo scappare da casa, lasciare la mia famiglia.

Adesso darei qualunque cosa per poter restare nella mia nuova casa con la mia nuova famiglia. Con Max.

-Hei, principessa, come mai sveglia a quest'ora?- che ore sono?

-Non voglio andare ad Hogwarts-

-Devi. Nemmeno io voglio che tu ritorni lì ma devi. Ci vedremo a tutte le gite ad Hogsmeade e ti scriverò sempre-

-Non voglio andarci- ripeto.

-Sai come la penso su quando metti su questo adorabile broncio Rox...- lo so, lo so, mi salteresti addosso. Resta il fatto che io debba andare ad Hogwarts.

-Non ci voglio andare-

-Vuoi che tutti dicano che Roxanne Weasley, la Regina delle Serpi, ha paura di lasciare quel figo del suo ragazzo?- che dicano quello che vogliono. E' vero.

-Non è vero. Non ho paura. Io non ho mai paura. Non ti voglio lasciare in balia delle altre, perchè lo so che non sarei più l'unica-

-Non è vero. E comunque lo stesso varrebbe per me allora. Sarò l'unico lasciandoti andare ad Hogwarts?- sì.

-Sì. Ma io non lo sarei-

-Non ti fidi di me- non è una domanda.

-Non è questo. Mi fido. Ma ho paura-

-Non hai appena detto che non hai mai paura?-

-E va bene, ho paura-

-Non devi. Secondo te ti avrei chiesto di sposarmi se non fossi sicuro di amare te, di restare sempre con te? No- vero anche questo -Devi andare ad Hogwarts, Rox. E non voglio vederti così abbattuta-

-Io non sono abbattuta!- solo un po'.

-Come no...-

-Io non sono abbattuta!-

-Ok, allora permettimi di dirti che sei triste, quasi sull'orlo delle lacrime, disperata e soffri anche d'insonnia dato che alle cinque del mattino sei sveglia e seduta davanti alla finestra a guardare il lago-

-Anche tu sei sveglio alle cinque del mattino! E non sono sull'orlo delle lacrime- tutto ma le lacrime no -io non piango mai-

-Certo Rox...devo ricordarti quella volta che hai painto tutta la sera perchè ti ho mostrato delle foto?- l'unica volta!

-Ho pianto due volte nella mia vita: quella volta e prima di partire per il mio primo anno ad Hogwarts. Per il resto, mai-

-Sembra che la storia stia per ripetersi: Roxanne Weasley che piange prima di partire per Hogwarts- simpatico eh.

-No. Non piangerò-

-Brava. Adesso, dato che i tuoi bauli sono pronti e tu non hai nulla da fare, raccontami perchè hai pianto al primo anno- oh no.

-No. E' una cosa stupida. Me ne vergogno, ma all'epoca certe persone avevano un potere non indifferente su di me-

-Racconta-

-Il giorno prima di partire per Hogwarts eravamo a pranzo alla Tana. Odiavo quel posto, mi dava un senso di sporcizia e...Grifondoro. Una volta a tavola, mio zio Ronald e mio padre hanno detto che se io, Victoire e Fred non fossimo stati Smistati a Grifondoro ci avrebbero diseredati. Hanno continuato tutta la giornata. Io sapevo che non sarei finita in quel covo di spocchiosi egocentrici con manie d'eroismo e mi sentivo sbagliata. Fin da piccola ero sbagliata: Roxie che non vuole sedersi vicino ai Babbani, Roxie che non vuole vestire rosso-oro, Roxie che fa spendere a suo padre mille galeoni al mese...sempre colpa di Roxie. Perciò quella sera, tornata a casa e preparati i bauli, ho pianto tutta la notte...beh, devo dire che mio zio e mio padre hanno risparmiato un bel po' di galeoni: tra i nipoti solo Fred è finito a Grifondoro-

-Io li ammazzo- commenta Max con semplicità.

-Perchè? Non fraintendermi, di loro non mi importa nulla, ma risparmia Victoire-

-Ti hanno fatta piangere...due volte!- effettivamente...

-Sì, ma hai un futuro davanti a te e non credo che tu voglia sprecarlo ad Azkaban-

-No, hai ragione-

-Come al solito-

-...Certo Rox...-

Restiamo abbacciati sul divanetto in fronte alla vetrata che dà sul lago per mezzora buona. Lui mi accarezza i capelli, io osservo la perfezione del suo volto. Spunta l'alba. Mi riempie di tristezza. Se ci fossero qui i miei parenti comincierebbero a sproloquiare: Roxie che odia, il sole Roxie che ama le tenebre.

-Max, non voglio andare via-

-Per favore Rox, fai star male anche me così. Non posso sopportare di saperti triste-

-Ma lo sarò, se andrò ad Hogwarts sarò triste-

-E' solo per poco Rox, ci vedremo ogni weekend, io verrò ad Hogsmeade, tu verrai qui a Natale, a Pasqua e poi staremo qui per sempre, insieme-

-Non possiamo stare qui per sempre da adesso?-

-No, mi piacerebbe Rox, non pensare che io ti voglia mandar via, mi fa male vederti partire, ma devo sopportare. Pensa a quanto sarà bello dopo...-

-Sì. Ma io non ce la faccio- ecco, l'ho detto. E non mi sento neanche male.

-Roxanne Weasley cos'hai detto?!-

-Che non ce la faccio-

-Tu sei la Regina delle Serpi, sei forte, imbattibile: ce la farai. Ce la faremo insieme-

-Va bene...-

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Capitolo 21
*** He considers me like an object ***


-Rox, è arrivato un gufo per te- dice Helena entrando in stanza e lasciandosi cadere sul suo enorme letto a baldacchino.

-Di chi è?-

-Di Max...hei, calmati!- esclama quando le strappo di mano il foglio.

Domani alle dieci al Globe.

Ti amo,

Max

Domani. Domani. Sono tre settimane che non ci vediamo.

-Rox, levati dalla faccia quel sorriso ebete. Va bene innamorata, ma non esagerare...- scherza.

-Roxanne...- Roxanne? Helena non mi chiama mai Roxanne. Che succede?

-Cos'è successo Helena?-

-...credo...credo di essermi innamorata di...Alex- sussurra. Oddio. Helena e Alex. Alex ed Helena. Mi piace.

-E che problema c'è?-

-C'è che è Alex- ma no.

-Questo lo sapevo. Perchè non dovrebbe funzionare? Sono anni che andate a letto insieme- -Appunto, sono certa che per lui non sono state nulla di più che semplici scopate, Rox-

-Non è detto...in ogni caso perchè vieni fuori adesso con questa storia? Non vedi Alex da tre settimane-

-Ero fuori con Hector e...non lo so, continuavo a pensare ad Alex, anche quando siamo andati in camera sua...sempre Alex-

-Diglielo-

-Cosa? A chi? Ma sei pazza?-

-Dì ad Alex che ti piace, è la cosa migliore- ripeto.

-Certo, per espormi al pubblico ludibrio...per lui sono insignificante-

-Può essere...come no, Helena. Magari anche lui ti ama e vivrete per sempre felici e contenti-

-Il tuo lato Gifondoro sta avendo la meglio su di te, Rox, controllati- cosa?! Come osa?! La guardo, truce -Alex mi ha scritto- aggiunge puntando gli occhi sul soffitto.

-E non me l'hai detto?!-

-Calmati: non è niente di che, anzi- tira fuori una pergamena dall'aria pregiata -'Ore dieci. Globe'-

-Non è che tuo fratello abbia scritto qualcosa di diverso- le faccio notare.

-Mio fratello ha scritto che ti ama! E ti ha chiesto di sposarlo! E' diverso!- ok, è vero, ma cosa c'entra.

-Ok, cos'hai intenzione di fare? Andrai?-

-No-

-Perchè? Helena hai appena detto che lo ami!-

-Appunto! Lui si aspetta che ci troviamo al Globe e poi prendiamo una stanza. Tutto qui. Finito. Non sono altro per lui: vuole solo sesso, di me non gli interessa niente-

 

-Rox!-

-Max!-

Lui mi corre incontro e mi bacia a lungo e con ardore.

-Ok piccioncini, volete degnarmi di una parola?- chiede Alex guardando con aria assassina Lucretia e Daniel, ancora impegnati a baciarsi.

-Ciao Alex- lo saluta la cugina, sorridendogli.

-Lou...dov'è Helena?- hahaha, sei in trappola Alex.

-E' uscita con Hector- rispondo, maligna. Fa parte del piano.

-Hector Crouch? Poteva anche dirmelo- dice lui, accigliato. Geloso Alex?

-Oh, non ha avuto molto tempo. Sai sono sempre fuori insieme- rincara la dose Lucretia.

Alex si limita a stringere i denti ed entriamo al Globe.

Dopo un po', Daniel e Lucretia spariscono in uno dei privè del locale e Alex chiede -Così ora sta con Crouch?-

-Sì- rispondo, regalandogli un sorriso velenoso.

-Scusate devo andare- sbotta lui, e corre fuori.

Scoppio a ridere e Max mi segue -Potevate anche organizzare qualcosa di più...elaborato. Dai, ingelosirlo dicendo che Helena e Hector stanno insieme? Banale...-

-In ogni caso ha funzionato Mr. Intelligenza-

-Non è il caso che ti scaldi Rox...perchè posso scaldarti benissimo da solo-

-E in che modo, sentiamo?- gli sorrido maliziosa.

-Potremmo cominciare con il prendere un privè e poi magari te lo mostro...-

-Sono pienamente d'accordo-

 

Quando usciamo dal Globe, ci avviamo verso Dumbledore's Square per fare un po' di shopping, ma proprio al centro della piazza, noto due persone che litigano. Lui la tiene ferma per il polso, lei tenta di allontanarsi ma è troppo debole.

-Perchè non me l'hai detto?-

-Lasciami Alex!-

-Dimmelo!-

-Cosa dovrei dirti?!- urla Helena con le lacrime agli occhi.

-Dimmi perchè stai uscendo con Crouch!-

-Perchè sì! Io faccio ciò che voglio! E mollami!-

-No!- ringhia Alex tirandola vicino a sè. Max stringe i pugni, fa per andare a picchiare l'amico, ma lo trattengo.

-Lasciami! Non devo chiederti il permesso di niente Alex!-

-Invece sì!-

-E perchè di grazia, sentiamo?!- la voce di Helena si fa ironica.

-Lo sai perchè!-

-No! E sono libera di uscire con chi mi pare e piace!-

-Assolutamente no!-

-E invece sì! Non sei nessuno per darmi ordini!- Helena sembra terribilemente me.

-Sono io! Adesso tu cerchi quello schifoso verme di Crouch e lo molli!- beh, Alex non è mai stato molto modesto. E' peggio di me in quanto ad egocentrismo.

-No!-

-Sì!-

-Perchè dovrei?-

-Perchè...perchè sei mia!- Helena rimane interdetta, ma si riprende subito.

-Non sono di nessuno! Tanto meno tua!- brava, finalmente.

-Non la pensavi così quando ti facevi sbattere da me tutta la notte eh?- uh...brutto stronzo.

-Non c'entra nulla! Nulla! Era solo sesso!- urla lei, le lacrime che minacciano pericolosamente di uscire. E scappa. Corre verso Hogwarts.

-Max...-

-Vai, ci vediamo stasera. Qual è la parola d'ordine?-

-'Morsmordre'-

-Alle dieci in camera tua. Ora vai, sbrigati, io devo picchiare Alex-

Corro dietrro ad Helena, la raggiungo quando siamo ormai nel parco di Hogwarts. Il suo viso è rigato dal pianto, le lacrime sgorgano copiose dai suoi occhi tristi.

Quando si accorge di essere seguita, comincia a correre più veloce, fino ad arrivare a Serpeverde, dove singhiozza la parola d'ordine e scappa nella nostra stanza.

Entro, silenziosa. Mi avvicino a lei, distesa sul suo letto con la faccia nascosta sotto il cuscino-

-Rox...-

-Calmati...tuo fratello starà picchiando quel coglione di Alex in questo momento, quindi stai tranquilla e smettila di piangere e agitarti: ti vengono le rughe e ti diventano gli occhi gonfi come due pluffe- sorride tra le lacrime.

-Grazie...mi sento...malissimo-

-Vedo...e sinceramente ne hai tutta la ragione: Alex è stato uno stronzo-

-Non...non me l'aspettavo-

-Nemmeno io-

-Non ti sembra ridicolo? Ieri sera ero qui a dire di essere innamorata e ora...lo odio-

-Qualcosa abbiamo ottenuto: sappiamo che è geloso. E' un buon segno-

-Non lo voglio più. E non è geloso in senso buono, vuole solo che io resti sua proprietà personale, da usare come più gli pare e piace per farlo divertire nei momenti di noia. Non voglio. Mi tratta come un oggetto- e detto questo, si alza e strappa una foto sua e di Alex, scattata da Lou nel parco di Villa Nott. Loro due seduti in riva al lago, sorridenti.

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Capitolo 22
*** Enough is enough ***


-Helena, sei sicura di voler tornare a Villa Nott?- chiede Lucretia.

-Non vedo perchè non dovrei, è la mia casa, l'intruso è lui- risponde Helena, orgogliosa.

-Sì, ma resta il fatto che è da te-

-Non resterò ad Hogwarts solo perchè Alexander Zabini è in casa mia! Se vuole sarà lui ad andarsene!- ripete furiosa Helena prendendo i libri dal tavolo della biblioteca e uscendo velocemente.

Lucretia mi guarda -Daniel dice che Alex è intrattabile, sono mesi che si comporta in modo strano e appena sente nominare Helena sembra voglia uccidere qualcuno-

-Bene, è la prova che Helena era corrisposta e che lui tiene ancora a lei-

-Ora però il problema è lei- mi fa notare Lou.

-Nessuno riuscirà a farle cambiare idea se è questo che intendi: Helena sa essere dannatamente testarda, e tu lo sai quanto me-

-E' vero...Rox, la Sloper e la Baston stanno venendo verso di noi-

-Sera Serpi, come state?- fa Alicia Baston.

Io e Lucretia la ignoriamo.

-Sapete che è maleducazione non rispondere?- le da man forte la Sloper.

-Cosa siete venute a fare qui?-

-Non esaltarti Greengrass, siamo solo venute per dire alla Weasley che Fred la aspetta di sopra-

-Di sopra dove?-

-A Grifondoro-

-Io lì non ci entro. Non correrò il rischio di contaminarmi e diventare come voi: se a Fred interessa parlare con me che mi venga a cercare- tanto so già cosa vuole.

-Roxie, ti stavo cercando- eccolo -Alicia, Jen-

-Ciao Fred, stavamo appunto dicendo a tua sorella di venire a Grifondoro ma a quanto pare non vuole 'contaminarsi'- cinguetta la Sloper. Oh che troia.

-Grazie, ora, Roxie, posso parlarti?-

-Dato che se ti dicessi di no lo faresti lo stesso non vedo che bisogno c'è di chiedermelo- rispondo con voce distaccata.

Lui non mi ascolta -Allora, verrai a casa domani?-

-Andrò a casa domani-

-Guarda che vengo anche io-

-Dove? Dai Nott?-

-Non è casa tua quella, Roxie! Smettila!-

-La casa è un luogo dove posso stare con persone che mi sono care, che amo. Quindi quella è casa mia-

-E' inutile parlare con te, me ne vado!- sbotta lui. Bravo Freddie.

-Era proprio quello che volevo- gli urlo dietro.

 

-Villa Nott!- urlo prendendo in mano una manciata di Polvere Volante.

Mi ritrovo nel salone dei Nott, Max aspetta davanti al camino, l'aria distaccata e fredda, ma i suoi occhi lo tradiscono: ad ogni minimo rumore guizzano verso il camino, impazienti.

-Rox!-

Mi prende tra le braccia e mi bacia, mentre Amaltea sorride e Daniel alza gli occhi al cielo. Alex è appoggiato al muro del salone, in un angolo, si nasconde.

-Lucretia!-

Anche Daniel corre incontro alla sua ragazza e la bacia.

L'ultima ad uscire dal camino è Helena, l'aria orgogliosa e algida, con un atteggiamento altero a completare il tutto.

-Helena, tesoro-

Amaltea abbraccia sua figlia e poi sale in camera sua, per lasciarci soli.

Alex non toglie gli occhi da Helena. Ha un'espressione cupa.

Helena, al contrario, sta sfoggiando tutta la sua bellezza: ha lasciato i capelli color mogano lisci e luminosi liberi sulla schiena, i suoi occhi azzurro chiaro hanno uno sguardo deciso, forte, orgoglioso. I jeans attillati, i tacchi alti e il dolcevita aderente contribuiscono ad attirare ancor di più l'attenzione di Alex su di lei. Purtroppo per lui, Helena non lo degna di un'occhiata e continua a parlare e ridere con noi.

-Signorino Maximilian, vostra madre dice che il pranzo è servito- gracchia un elfo domestico.

-Ragazzi, sedetevi- dice Theodore quando arriviamo in sala da pranzo.

I signori Nott a capotavola, io davanti a Max, Alex ad Helena e Daniel a Lucretia.

-Allora, come sta andando il settimo anno?- ci chiede Theodore.

-Bene- risponde Lucretia.

-Sempre le migliori della classe spero- Amaltea.

-Ovviamente- fa Helena con aria snob.

Dopo il pranzo, andiamo nelle nostre stanze a sistemarci e Max mi segue.

-Mi sei mancata, Rox-

-Anche tu-

-Lo spero per te, perchè se scopro che c'è un altro...- è ancora più sexy quando è geloso.

-Nessun altro. E tu? Guarda che se c'è ti uccido- lo minaccio.

-Tranquilla: solo tu-

Bene, ora non c'è motivo per non saltargli addosso, cosa che sto tentando di non fare da quando sono uscita dal camino.

 

-Come sta Helena?-

Siamo distesi sul letto, abbracciati.

-Bene, perchè?- mento.

-Rox, lo vedo che non sta bene, quindi dimmi subito cos'ha- dice Max, esasperato.

-Ok, è per Alex-

-Lo immaginavo. Nemmeno lui sta bene, l'hai visto: appena la sente nominare se ne va dalla stanza, la sera esce e ritorna al mattino ubriaco fradicio-

-Helena accusa il colpo in maniera diversa: con noi è normale, ma con Alex è...orgogliosa, algida, altera, sprezzante, fredda, distaccata e credo che per l'abbigliamento di oggi abbia speso circa mille galeoni-

-Ho visto...comunque il comportamento che hai appena descritto è lo stesso che usavi tu con me- mi fa notare, pungente.

-Era una scommessa-

-Non mi pareva avessimo scommesso anche per i cinqua anni peima di metterci insieme Rox- ghigna.

-Ok, ok: era per evitare di...strapparti di dosso i vestiti- ammetto.

-E perchè avresti dovuto evitarlo?-

-Perchè credevo mi avresti solo usata come ha fatto Alex con tua sorella- a questa frase stringe i denti.

-Non sarebbe successo- risponde, forzatamente calmo.

-Non potevo saperlo-

-Adesso puoi...- ghigna avvicinandosi per baciarmi.

-Ahhh! Lasciami!- l'urlo di Helena giunge dalla camera di fianco.

Max si infila jeans e camicia e corre fuori. Lo seguo.

Entriamo in camera di Helena: Alex la tiene ferma per i polsi, appoggiata al muro.

-Alex, molla subito mia sorella!- sbraita Max.

Per fortuna che Theodore e Amaltea sono usciti.

Alex lascia andare Helena.

-Cosa vuoi da lei?- Max non urla più: sibila. Fa paura.

-Non sono affari tuoi, Max-

-E' mia sorella. Lei è un mio affare-

-No, non ti immischiare e lasciami parlare con lei-

-Io non voglio parlare con te, stronzo. Basta, non sono più la tua puttana. Trovatene un'altra- dice Helena, sprezzante.

-Helena, per favore- non ho mai sentito Alexander Zabini parlare in questo modo: è disperato.

-No- ripete lei, ma la sua voce non è più così sicura.

Io e Max ce ne andiamo, lasciandoli soli.

-Se osa ancora toccare mia sorella lo uccido. Ho lasciato passare quando se la faceva solo per noia, ho lasciato passare quando l'ha fatta star male. Adesso basta- ringhia Max.

-Basta così. Non le farà nulla. L'hai visto, tiene troppo a lei per starci senza, non vorrà perderla di nuovo, allontanarla ancora di più...- credo.

-Forse hai ragione- si tranquillizza -vieni con me...- e mi trascina fuori dal castello, tra la neve.

scusate, non mi veniva altro. E' parecchio noioso.  

 

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** What's mine is mine ***


-Amaltea, Kain e Pansy saranno qui stasera-

Amaltea annuisce ed esce dalla sala, probabilmente per organizzare una delle sue solite cene in grande stile.

-Chi sono Kain e Pansy?- chiede Helena.

-Kain Montague e Pansy Parkinson. Vecchi compagni di scuola. Verranno qui per le vacanze con i figli-

-Montague? Ad Hogwarts non c'è nessun Montague- dice Helena, accigliata.

-No, infatti, Gerard e Vincent frequentano Durmstang- spiega Theodore sfogliando il giornale.

Ho già sentito parlare di questo Montague. Spero che non sia stato una vittima degli scherzi di mio padre e del suo gemello ai tempi della scuola.

-E perchè vengono qui?-

-Perchè li ho invitati Helena- ribatte Theodore, pericolosamente calmo.

-Ma papà, io devo dare una festa a Capodanno- protesta Helena.

-Non ci sarà nessun problema: parteciperanno anche loro- ghigna suo padre.

-Basta che non siano degli sfigati-

-Ti assicuro che cambierai presto idea, Helena. Infatti Vincent ha la tua età e, a quanto ricordo, Pansy mi ha detto che avevano la casa assediata da ragazze urlanti che volevano vedere suo figlio-

Helena resta in silenzio, poi gli occhi le si illuminano di una luce maligna -In questo caso- commenta, ghignando.

Ho già capito cosa intende fare. E anche Lou. Ci scambiamo uno sguardo di approvazione.

 

Alle sette di sera un elfo viene a chiamarci -Signorina Helena, signorina Roxanne, signorina Lucretia, gli ospiti stanno arrivando-

Amaltea ha insistito perchè ci vestissimo eleganti e perciò ci siamo date da fare: ho indossato un abito lungo fino al ginocchio, rosa pallido, e ho legato i capelli in una coda laterale.

Lucretia porta un vestito verde chiaro, come i suoi occhi, e ha lasciato sciolti i suoi capelli color dell'oro, mentre Helena si è data da fare: abito blu notte abbinato a delle decoltè vertiginose, collier in piccoli diamanti e capelli sciolti in una splendida cascata color mogano.

-Helena, stai attenta ad Alex- la avverto scendendo le scale.

-Rox non c'è nessun problema, io posso stare con chi voglio, Alex non c'entra nulla- risponde lei con fermezza.

-Certo, come no- commenta Lou.

-Finalmente- esclama Amaltea appena arriviamo in salone. Porta un abito grigio perla e i capelli raccolti in un morbido nodo sopra la testa.

Mi avvicino a Max.

-Non mi fai neanche un compliemento?- gli chiedo, irritata. Sono bellissima e lui mi guarda appena.

-No, Rox, aumenterei soltanto il tuo già smisurato ego- ghigna. Non è vero!

Però, vedendo la mia espressione irritata e furente aggiunge -Sei bellissima Roxanne Weasley- mi sussurra all'orecchio. Così va meglio.

-Grazie- rispondo, soddisfatta.

-Padroni, sono arrivati i signori Montague- squittisce un orrendo elfo.

Dietro di lui ci sono cinque persone.

Kain Montague è un uomo alto e muscoloso, ha i capelli biondo scuro e stringe la mano alla moglie Pansy, una donna carina ma con i tratti del volto lievemente somiglianti ad un carlino.

Gerard e Vincent Montague sono le copie ringiovanite del padre, solo più attraenti. Garard deve avere circa quindici anni, mentre Vincent diciassette o diciotto. Con loro c'è anche una ragazza bionda sui sedici anni, che non somiglia a nessuno dei due genitori, è piuttosto carina, ma un po' scialba.

-Kain, Pansy, che piacere- li accolgono Amaltea e Theodore -e questi devono essere Vincent, Gerard e Marianne-

-Loro sono Helena e Maximilian- Theodore presenta i suoi figli per primi per poi passare a noi -E loro invece sono Alexander Zabini, Daniel Rosier, Lucretia Greengrass e Roxanne Weasley-

Pansy inarca un sopracciglio al mio cognome. Ecco. Lo sapevo. Non vedo l'ora di essere una Nott.

-Weasley?- chiede, schifata.

-Sì, è la mia fidanzata- si inserisce Max, duro. Grazie Max.

-Direi che possiamo anche sederci- Amaltea interrompe il silenzio gelido che si è creato.

Durante la cena, Helena si siede in fianco a Vincent e usa tutte le sue tattiche di seduzione per ingelosire Alex. Inutile dire che, finito di mangiare, Vincent fatica a staccare gli occhi dal suo decoltè.

Io sono seduta in fianco a Max ed è un'ora che scocco occhiate di fuoco a quella troietta di Marianne. Continua a lanciare sguardi languidi a Max.

Finita la cena, ci spostiamo in salone, dove ci sediamo sui divani davanti al fuoco.

Helena si ritira in camera con la scusa di stare poco bene, ma dopo un po' anche Vincent la segue sotto lo sguardi assassino di Alex.

-Allora Max, Hogwarts è bella?- cinguetta Marianne.

-Sì, molto- risponde Max, freddo. Ha capito benissimo che Marianne è una puttana.

-E che anno frequenti?-

-Mi sono diplomato l'anno scorso- spenta! Che bella figura di merda troia, ti sta bene.

Marianne non sa più cosa dire. Bene: ciò che è mio è mio. Che ti entri bene in testa.

-Se ti vedo anche solo guardarla ti uccido- sussurro all'orecchio di Max.

-Tranquilla-

-Lo spero per te- sibilo. Poi aggiungo -Scusate, vado a vedere come sta Helena-

-Certo Roxanne- sorride Amaltea.

Lancio un'occhiata eloquente a Max, che dopo dieci minuti mi raggiunge in camera.

-Adoro quando la mia principessa diventa gelosa- ghigna slacciando il corpetto del mio abito.

-E io odio quando una sciacquetta fa la troia con te- ribatto, irritata.

-Pensa: come potrei andare con un'altra quando ho te?- grazie, grazie.

-Lo so, sono bellissima- e modesta.

-Sì...e ti amo. E sai una cosa? Odio questo vestito: è impossibile da togliere!-

Facciamo l'amore a lungo, fino a quando, spossati, cadiamo distrutti sul mio letto.

-Stanca principessa?- ghigna.

-No di certo- rispondo, orgogliosa.

-Certo- commenta, sarcastico.

-Sì. Ah, grazie per prima...-

-Non mi è piaciuto il modo in cui quella donna ti ha guardata e ha detto 'Weasley'-

-Beh, grazie-

-Di niente piccola-

 

-Buon Natale Rox!- esclama Max non appena apro gli occhi.

-Buon Natale- sorrido.

-Credo che quelli siano per te- dice indicando una pila ben nutrita di pacchetti.

Ne prendo uno mollo dalla carta arancione: nonna Molly -Incendio!- il regalo si infuoca.

-Aguamenti!- Max lo spegne -Apri questo- mi dice.

Una scatola piatta in velluto verde scuro. La apro: una stupenda collier di diamanti.

-Grazie Max! E' stupendo-

-Lo so, come te-

-Da quando fai il romantico?-

-Da quando ti amo- risponde, tranquillo.

Sorrido. Sorrido veramente solo a una cerchia ristretta di persone: Max, Helena, Lucretia, Daniel, Alex, Victoire e Virginia. E spesso anche a Theodore e Amaltea. Solo le persono care.

Dopo aver scartato una montagna di regali, mi vesto con una gonna nera, un dolcevita color panna e un paio di ballerine in vernice nera.

-Sei più bella senza vestiti sai?- ghigna Max.

In questi giorni il mio ego sta aumentando esageratamente.

-Grazie Max, ora ti dispiace passarmi il cerchietto che c'è sul comodino?-

Tiro indietro i capelli con un cerchietto nero e mi trucco con un po' di mascara.

-Dai, sei bellissima, andiamo-

-Impaziente di vedere Marianne?- se è così ti spacco la faccia.

-Può essere...- ti uccido.

Lo guardo, truce -Scherzavo Rox. Comunque, prepariamoci psicologicamente: oggi sarà una lunga giornata-

-E' vero- Alex esploderà. O si ucciderà, a voi la scelta. Spero solo che non la facciano troppo drammatica, lui ed Helena.

Scendiamo per la colazione e troviamo Helena seduta su un divanetto nel salottino adiacente la cucina.

-Rox, Max, buon Natale- dice appena ci nota.

Ma non è normale, i suoi occhi sono tristi e lei sembra distrutta.

-Buon Natale Helena, cos'è successo?- le chiedo, cercando di non suonare troppo brusca.

-Nulla- certo, come no.

-Dimmelo-

-Nulla- ripete.

-Helena, potrei usare la Legilimanzia se non mi dici tutto e subito- la minaccio.

-Ok. Mi sento in colpa va bene?-

-Per cosa?-

-Perchè sono stata a letto con Vincent e...-

-I particolari preferisco non saperli, grazie- commenta Max.

-Allora vattene- gli risponde sua sorella.

-Grazie Helena, chi mai ha detto che a Natale si è tutti più buoni?-

-Boh, un Babbano o un Tassorosso probabilmente- rispondo io, sprezzante come al solito.

-Comunque mi sento terribilmente in colpa- ripete Helena.

-Per Alex?-

-Sì...non so perchè: lo odiavo e ora...non so niente-

-Bene- esclama Max.

-Bene cosa? Ti droghi, fratello?-

-Simpatica, Helena. No, intendevo dire bene ora di stasera vi vedremo insieme-

-Assolutamente no!- sbotta Helena. Capisco cosa intende: non si abbasserà al cedere per prima.

-Voi ragazze siete complicate-

-Non mi abbasserò a tal punto. Mi vuole? Che venga lui da me- come volevasi dimostrare.

-Va bene, adesso che ne dite di fare colazione?-

-Roxanne Weasley che chiede di mangiare: incredibile- commenta Helena ridendo. E' sorprendente la velocità con cui Helena riesce a cambiare umore. Un attimo prima è depressa e quello dopo sprizza allegria da tutti i pori.






spero che questa volta si veda l'immagine. Comunque grazie per le recensioni allo scorso capitolo.

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Capitolo 24
*** Problems of membership ***


Per tutta la durata del pranzo di Natale Pansy Parkinson in Montague ha continuato a guardarmi storto e Max ha fatto lo stesso con lei. Quella donna con la faccia da carlino è...non lo so, mi sembra tanto una puttana d'alto borgo, come sua figlia: la sua adorata Marianne.

-Roxanne, come si chiama tuo padre? Qual è tra i tanti Weasley?-

-George Gideon Weasley- Max mi stringe la mano, sotto il tavolo, per tranquillizzarmi.

-Ah, uno dei gemelli? Stimo molto tuo padre, allora!- esclama Kain, stupendo tutti. Un Serpeverde che 'stima molto' un Grifondoro? Per di più un Weasley? -Una volta, durante il loro settimo anno, mi chiusero in un Armadio Svanitore. Ci rimasi dentro per mesi e mesi, am riuscii a uscirne grazie alla Smaterializzazione. Uno scherzo veramente ben elaborato!-

Ok, quest'uomo è ufficialmente pazzo. Trova divertente essere chiuso per mesi dentro un armadio? E' fumato.

-Allora, Marianne, come ti trovi a Durmstrang?- chiede Amaltea in un vistoso tentativo di metter fine alla tensione che si è creata.

-Oh, le uniformi sono veramente orribili- santo Salazar, è più deficiente della Sloper (e ce ne vuole). Cioè, una ti chiede come ti trovi nella tua scuola e tu rispondi che le uniformi sono orribili?

Di nuovo silenzio, questa volta rotto da Theodore -Pansy, Draco dice che lui, Astoria, Daphne, Blaise e Charles verranno qui dopodomani per pranzo-

-Bene, ho proprio voglia di rivedere Daphne e Astoria-

-Mia madre e mio padre verranno qui?- chiede Alex, stupito.

-Mio padre verrà qui?- chiede Lucretia, stupita quanto lui.

-Sì, ragazzi. Verranno qui per una specie di rimpatriata: è tanto che non ci troviamo tutti insieme-

-Julia non verrà, vero?-

-No Lucretia, tua madre è impegnata: deve partecipare ad un ricevimento- spiega Amaltea con voce dolce.

-Certo, come al solito- commenta sottovoce Lucretia.

-Tranquilla Lou...- la cerca di calmarla Daniel, vedendo che sta già incazzandosi.

-Io sono tranquilla!- sibila.

Dopo il dolce ci accomodiamo in salone e Theodore comincia un lungo monologo sulle mie doti di abile pozionista. Sembra che sia sua figlia. Perchè mio padre non ha mai fatto così?

-Helena, tesoro, ti vedo un po' sciupata, vai a riposarti- la voce di Amaltea arriva limpida e cristallina insieme ad un sorriso. Perchè mia madre non mi ha mai trattata così?

Helena si incammina di sopra e, stranamente, non è Vincent a seguirla sotto lo sguardo assassino di Alex, ma Alex a seguirla sotto quello assetato di sangue di Vincent.

Lucretia mi guarda, sorridendo. Dopo ci racconterà tutto (con le buone o con le cattive).

 

-Racconta- io e Lou facciamo irruzione nella camera di Helena, che, sorridente, sta sfogliando una rivista.

-Cosa dovrei raccontare?-

-Lo sai benissimo- commenta Lucretia.

-No, non lo so-

-Il motivo per cui stai sorridendo- la esorto io.

-Credo di non poterlo raccontare- dice Helena alzandosi dal letto e prendendo un Pensatoio tempestato di smeraldi da un armadio.

Si punta la bacchetta sulla tempia e appaiono dei filamenti argentei che getta nel Pensatoio.

Una ad una tuffiamo la testa nel recipiente e ci ritroviamo catapultate nella stessa stanza dove ci trovavamo prima, solo che illuminata a giorno.

Helena (quella del ricordo) è voltata verso la vetrata che da sul lago e Alex sta dietro di lei.

-Helena...-

-Non sono dell'umore Alex, questo è il peggior Natale della mia vita- sussurra lei voltandosi per vederlo in faccia.

-Magari può essere salvato- dice lui porgendole una scatola in velluto nero con un fiocco argenteo.

-Qualcosa con cui ricattarmi...ma è la Erickson Beamon questa, no, non posso- esclama Helena vedendo la costosa collana in argento e diamanti.

-Si che puoi, una collana così bella merita di essere di qualcuno degno della sua bellezza, mi dispiace davvero per quello che ti ho fatto passare- dice lui prendendo la collana e facendogliela indossare.

E la bacia.

Veniamo di nuovo catapultate nel mondo reale. Nessuna sa cosa dire. Helena sorride compiaciuta, io e Lou siamo sbalordite. Insomma, è una Erickson Beamon! Una delle collane più costose che esita al mondo!

 

Quando torno nella mia stanza trovo Max ad aspettarmi, addormetato sul mio letto.

E' così sexy anche quando dorme...

-Maximilian Theodore Nott, svegliati subito!-

-Che...?- si guarda intorno -Non stavo dormendo-

-Come no-

-Ok dormivo, ma è tutta colpa tua: sei tu che mi tieni sveglio la notte-

-Io? Semmai sei tu che tiani sveglia me-

-No, no, comunque, sei stata da Helena?-

-Sì- sorrido involontariamente.

-Perchè sorridi?-

-Perchè si sono messi insieme idiota!-

-Chi? Non mi piace quel Vincent...- dice lui. Oh Salazar quanto è...sexy anche quando blatera cazzate insensate.

-Non Vincent. Lei e Alex-

-Ah. Beh, bene, ma se la fa soffrire lo ammazzo- non la farà soffrire, me lo sento.

-Certo, certo e io ti darò una mano, ad ogni modo, lei è talmente contenta che ucciderò anche te se le dirai qualsiasi cosa possa turbarla-

-Sei eccitante quando mi minacci- sussurra, sempre più vicino al mio volto.

-Vedi che sei tu che mi tieni sveglia la notte?- rido.

-Perchè ti amo Rox-

-Anche io-

Ci baciamo per un po', poi gli chiedo -Come hai fatto a capire che eri innamorato di me?-

-Beh, mia madre mi ha sempre detto che una persona ti accorgi di essere innamorato quando dormi e sogni il suo bacio...quando la guardi e pensi che è tenera...quando ti abbraccia e poi senti il suo profumo addosso..quando certe parole ti fanno venire in mente quando fate gli stupidi assieme...quando scopri che certe cose se le ricorda ancora...quando capisci che non ti farà del male...quando capisci che se ti ha fatto del male non voleva...quando trova il modo per farsi perdonare...quando tu fai il broncio e lui/lei ti riempie di baci...quando fa lo stupido e tu nn pensi ad altro che "ma quanto sei bella"...- si ferma, mi guarda e mi bacia.

-Quando ti fa ingelosire...e tu te la prendi a morte...quando capisci che ti faceva ingelosire solo perchè adora vederti arrabbiata...quando scopri che è più dolce di quanto pensassi

quando ti rendi conto di esserlo incredibilmente anche tu con lui...quando spegne con ogni cazzata quando tante volte ti fai spegnere giusto perchè ti piace vederlo realizzato...quando ti diverti a sparare cazzate con lui come dei bambini...quando non puoi fare a meno di pensarlo...quando hai ancora paura di perderlo come fosse il giorno del primo bacio...- continuo io.

-Quando sei sempre li a prenderla in giro per i suoi difettucci...quando capisci che questi

difetti la rendono speciale...quando ti arrabbi e dopo due minuti le chiedi scusa...quando rivolti tutto il mondo per vederla...quando la guardi e le persone che ti sono accanto ti vedono brillare gli occhi- conclude Max.

-Ti amo- diciamo all'unisono.

Scoppiamo a ridere. Direi che noi due abbiamo problemidi appartenenza. Un momento siamo due perfetti Serpeverde: acidi, alteri, freddi. Un altro diventiamo spaventosi Tassorosso: leali, buoni e sdolcinati.

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Capitolo 25
*** Jealousy ***


Mi sto preparando per la festa di stasera: metto un abito rosso scarlatto (no, non mi sto convertendo al GrifondoroFanClub ma è la notte di Capodanno!), tacchi alti e neri, lascio i boccoli sciolti sulla schiena e indosso il collier di diamanti che mi ha regalato Max per Natale. Una riga di eyeliner e un po' di mascara completano il tutto.

Sono bellissima. Perfetta. Non ho mai visto nessuna ragazza più bella di me.

Esco dalla mia stanza e busso a Lucretia, che trovo impegnata a sistemarsi i capelli dorati.

Anche lei è splendida stasera: abito verde bottiglia che le aderisce come una seconda pelle, collana in argento e opali e tacchi neri. Sta abboccolandosi i capelli con un incantesimo e si guarda critica allo specchio.

-Stai benissimo Lou-

-Grazie- e mi regala uno dei suoi rari sorrisi.

-Rox, Lou?- chiama la voce di Helena da dietro la porta.

-Entra- risponde Lucretia finendo la sua opera e posizionando un cerchietto nero e verde tra i capelli.

Helena fa il suo ingresso in camera: abito blu notte e vertiginose decoltè abbinate, al collo la Erickson Beamon in diamanti, i serici capelli color mogano sciolti sulla schiena.

-Quale delle due?- chiede mostrandoci due pochette: una argentea e una nera.

-Quella d'argento- rispondo.

Dopo gli ultimi ritocchi andiamo in salone, dove una decina di elfi domestici stanno lavorando freneticamente per preparare il festino.

Quest'anno, oltre all'elite di Hogwarts al gran completo (il che vuol dire anche i Grifoni), ci saranno anche Vincent, Gerard e Marianne Montague. Spero che Marianne si vesta, nel senso, spero che sia nei limiti della decenza: se arrivasse mezza nuda ci rovinerebbe la reputazione!

-Ragazze, siete stupende- Amaltea e Theodore stanno uscendo per lasciarci il castello libero.

-Grazie mamma- risponde Helena.

-Vi dispiace se vi facciamo qualche raccomandazione?-

-Sì, mamma-

-Non importa. Non bevete troppo e prendete precauzioni: non voglio diventare nonna, sono troppo giovane- dice guardando me ed Helena.

In quel momento arrivano Pansy, Kain e Marianne. Va via con loro? Wow. Grazie Salazar!

-Marianne, stai molto bene vestita così- dice Amaltea, tanto per cortesia verso Pansy. In verità Marianne sembra una prostituta nel suo vestitino striminzito di satin lilla. Che poi, lilla! E' un colore assurdo per Capodanno!

-Oh, lo so: la mia Marie è sempre incantevole!- cinguetta quella troia di sua madre Pansy guardando con amore la sua troia-junior alias 'la sua Marie' -E sono sicura che lo penserà anche Maximilian!- aggiunge poi, guardandomi con aria di sfida.

Ma come osa questa prostituta d'alto borgo?! Purtroppo per me (e per sua fortuna) ho lasciato la bacchetta in camera altrimenti l'avrei affatturata. O forse un semplice Avada avrebbe avuto più effetto...

-Pansy, Pansy...ti ricordo che Maximilian è felicemente fidanzato e io sono molto contento della sua scelta- dice Theodore, avendo capito la mia furia.

-Oh, si, Rox e Max stanno molto bene insieme- rincara la dose Lucretia.

La faccia di Pansy è indignata. Ben ti sta' brutto carlino vestito da donna!

Quando arrivano Daphne e Blaise Zabini, i genitori di Alex, e Charles Greengrass, il padre di Helena, Amaltea, Theodore, Kain e Pansy si Smaterializzano.

-Helly, Lucry! State divinamente! E anche tu non sei niente male Weasley- io la ammazzo questa piccola insulsa sciacquetta: io niente male? Ma ti sei vista? Io sono splendida tu sembri una appena uscita da una sfilata di costumi da bagno dei mercatini di Camden Town! Sto per ucciderti, ma ringrazia il mio essere Serpeverde, che mi costringe a nascondere la mia rabbia sotto una fredda maschera di pura indifferenza. E poi scusa che nomignoli idioti dai? Helly?! Lucry?! Sei assurda.

-So di essere divina anche senza i tuoi 'complimenti'- rispondo, fredda.

Ora non sa neanche cosa rispondere. Sei proprio pessima Montague!

-E per la cronaca io mi chiamo Lucretia Andromaca Greengrass, non Lucry-

-E io Helena Briseide Nott, non Helly-

-E, per finire, io non sono una Weasley, ricordalo bene Montague: sono Rox, la Regina di Hogwarts- ok va bene è Regina delle Serpi il titolo, ma che male c'è ad estenderlo a tutta Hogwarts, tanto è vero.

-Rimani pur sempre una Weasley, per me. E pure bruttina- bruttina a me?! Se io sono bruttina tu sei un obrobrio, uno scherzo della natura.

-Parla la bellezza di ceramica: il cesso- sono fiera della mia aria fredda e distaccata nonostante l'ira. Helena e Lucretia ridacchiano divertite in fianco a me mentre Marianne si affanna a cercare un nuovo insulto. Ma non può, sono perfetta.

-Non darmi del cesso, Weasley!-

-Hai ragione: non è certo colpa tua se sei brutta come un cesso e se ti vede la morte cambia mestiere, Montague- due a zero per me.

-Non osare! La mia famiglia è...mio padre te la farà pagare!- anche la famiglia ora?

-La tua famiglia, eh? Sei sicura di essere figlia di Kain, no perchè sai, c'è più gente in camera di tua madre che a King's Cross l'uno settembre-

Ora è simile ad una melanzana. Forse, dico forse, ho un po' esagerato, ma se li meritava tutti gli insulti.

A mettere fine alla nostra piccola lite ci pensa un elfo domestico che entra per informarci dell'arrivo degli ospiti -Signorina Helena, sono arrivati Cressida, Eodred, Cerdic, Medea e Charlemagne Black- squittisce.

-Falli entrare, elfo- ordina Helena.

Subito fanno il loro ingresso i fratelli Black. Cressida è bellissima nel suo abitino verde smeraldo, i tacchi alti e i capelli color fuoco abboccolati e tenuti indietro da un cerchietto argenteo.

Medea è fantastica: l'abito di satin grigio scuro crea un bel contrasto con la sua pelle candida.

Eodred, Cerdic e Charlemagne sono in giacca e cravatta.

-Ragazze, da quanto tempo- ci saluta Cressida. Infatti è da giugno che non ci vediamo.

-Già...oh, lei è Marianne Montague, è di Durmstrang-

-Durmstrang? Una volta sono stato con una di Durmstrang, ti ricordi Cerdic? Quella moretta...-

-Ah, sì! Quella che mi sono fatto io la sera dopo!- gli risponde il gemello.

E scoppiano a ridere.

-Io sono Medea Black, e loro sono due classici pervertiti con il cervello nelle parti basse- si presenta Medea.

A poco a poco arriva tutta l'elite di Hogwarts e la festa ha inizio.

-Posso avere l'onore di danzare con la dama più bella della serata?- Max.

-Ovviamente- rispondo.

-Sei bellissima-

-Lo so. Anche tu- rispondo, modesta come al solito.

-Lo so- ghigna -a proposito, Marianne mi ha detto che sei, testuali parole, 'una volgare Traditrice del tuo Sangue', è succeso qualcosa?- una volgare Traditrice del mio Sangue?! Traditrice del mio Sangue?! Altro che se è successo qualcosa!

-Tienimi ferma o potrei ucciderla con le mie mani, dato che non ho la bacchetta- sibilo.

-Cos'è successo?-

-Mi ha detto che sono 'bruttina'!-

-E' cieca allora- perchè adesso è sparita la voglia di ucciderla? Perchè quando sto con Max divento...orrore...buona?

-Grazie-

-E in quanto al 'tenerti ferma', preferirei farlo in un'altra occasione. Non qui, possibilemente- ghigna.

-Sono perfettamente d'accordo-

Saliamo lo sclone marmoreo, ma prima di sparire, lancio uno sguardo a Marianne. Lui è mio.

Mi guarda furente e io ghigno, perfida, per poi baciare Max.

-Ci infiliamo nella prima stanza libera che troviamo, ovvero la biblioteca di Theodore, e cominciamo a spogliarci, vogliosi.

Max mi posa sulla scrivania e cominciamo a fare l'amore.

Dopo un po', ritorniamo alla festa, mano nella mano.

-Maxie! Mi fai ballare?- odio questa voce! La odio di più di mio fratello!

-Perchè no? Non ti dispiace vero Rox?- ghigna Max. Io lo uccido. Lo sa che sono estremamente gelosa e lo sa che odio troia-junior-Montague!

-Affatto, ora scusate: ho promesso un ballo ad Eodred- tu mi ingelosici? Io ti ingelosisco. Dente per dente, Max.

Mentre ballo con Eodred cerco Max con lo sguardo: mi osserva, attento. Poi ghigna.

Non mi piace il modo in cui Marianne gli sta appiccicata e dopo, un'occhiata di sfida, mi avvicino sempre di più ad Eodred, che ha capito tutto e mi regge il gioco.

Max, per tutta risposta, comincia a sussurrare qualcosa all'orecchio di Marianne, sensuale.

Porco Godric come la odio.

-Ora che si fa?- chiede Eodred guardando Max e Marianne.

-Avvicinati, piano, come per baciarmi-

-Sei proprio una Serpe!- ride lui. Poi si avvicina lentamente, come gli ho detto.

Quando siamo ad un centimetro di distanza, Max molla Marianne e si precipita da noi.

-Fine del teatrino- esclama.

Perfetto. Ho vinto.

-Grazie Eodred!-

-Rox- mi saluta lui per poi dirigersi verso la Davies.

-Mi stavi proprio facendo incazzare- dice Max, serio.

-Hai cominciato tu- è vero.

-Sì, ma lo stavi quasi baciando!-

-Non l'avrei fatto, lo sai. E poi parli tu che stavi praticamente scopando con troia-junior?-

-Ok. Ti ho fatta ingelosire solo perchè mi piace vederti arrabbiata, va bene?- ammette.

-Grazie-

 

E anche il giorno della partenza per Hogwarts è arrivato...non voglio partire.

Sono le cinque e mezza di notte e sono raggimitolata sul solito divanetto davanti alla vetrata con vista lago.

-Immaginavo che fossi sveglia-

-Max...-

Si siede accanto a me e mi abbraccia.

-Io...-

-Non vuoi partire, lo so- mi interrompe lui, sorridendo, triste -ma stai tranquilla: verrò a trovarti e a Pasqua saremo tutti di nuovo qui, insieme-

-Tra più di due mesi!- protesto.

-Ce la faremo. Ricorda: siamo Serpi, i migliori. Riusciamo sempre a fare tutto- ghigna.

 

-Ciao Roxanne- cosa vuole adesso?

-Fred-

-So che ti stai chiedendo perchè sono di nuovo qui- ma bravo! -voglio solo parlare un po' con te- ma dico sei scemo? Cioè, lo so che sei scemo ma che ti sei fumato? Da sette anni ti tratto come una merda e vieni a chiedermi di parlare? Non che non l'avessi già fatto, ma sto mettendo in serio dubbio le capacità mentali dei Grifoni.

-Allora Roxie, cos'hai fatto durante le vacanze?- di certo c'è qualcosa che mi sfugge.

-Perchè vuoi saperlo?-

-Oh, dai! Voglio comportarmi da amico!- cosa, cosa, cosa? Amico?! Io e Fred amici?! Negativo.

-Tu non sei mio amico, Fred-

-I gemelli sono sempre amici Roxie!- ma che cazzo spara?

-Sei sicuro di essere sobrio?-

-Certo! Sono nel pieno della forma! Comunque volevo dirti che Ellie e Richie sono sempre più grandi- ma no?! Davvero?! Dio, Fred quanto sei scemo!

-A parte il fatto che chiunque cresce, ti ricordo che sono una Serpe e tu un Grifone: una anche solo una conversazione civile è impensabile senza sfociare in omicidio o, più sfortunatamente per me, tentato omicidio- lo informo, sempre con voce fredda e inespressiva.

-Davvero simpatica...comunque...andiamo in Sala Grande?-

-Io con te non vado da nessuna parte. Non voglio rovinarmi la reputazione- gli dico, allontanandomi verso i sotterranei.

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Capitolo 26
*** Stupid brothers ***


-Cosa voleva tuo fratello?- mi chiede Lucretia non appena entro in camera.

-Non ne ho la minima idea- ringhio lasciandomi cadere sul mio letto -Helena?-

-Ad Hogsmeade con Alex- risponde rileggendo la lettera che sta scrivendo.

-E' per Daniel?-

-Sì, ma mi ha scritto anche...mia madre- sussurra.

-Cosa?!- Julia Greengrass che scrive a sua figlia? E' da scrivere in 'Storia della Magia'!

-Appunto...vuole incontrarmi sabato prossimo per 'bere qualcosa insieme', o almeno così dice-

-Andrai?-

-No. Sabato esco con Daniel. Mi ha trascurata per diciassette anni, non può iniziare adesso ad accorgersi che esisto. Conoscendola vorrà solamente usarmi per presenziare ad un ricevimento, vantarsi della mia bellezza e del mio ragazzo. Posso farlo da sola. Non ho bisogno di lei, ho imparato ad arrangiarmi- la sua voce è sicura, non un minimo d'esitazione.

 

-Roxie! Eccoti qui!- sono la sola a pensare che Frederick George Weasley sia sempre più strano?

-Cosa vuoi, Fred?- gli chiedo senza alzare gli occhi dal libro di Trasfigurazione.

-Sempre così scontrosa...voglio solo parlare con la mia sorellina, non posso?-

-No, non puoi, Freddie, perchè, te lo ricordo per l'ennesima volta, tu non hai una sorella-

-Va bene, va bene...senti, volevo chiederti se...-

-No!- sbatto il libro sul tavolo della Biblioteca ed esco lasciandolo solo.

 

-Ciao Roxanne- oh no, non di nuovo!

-Fred, dimmi una volte per tutte che cazzo vuoi e falla finita-

Sospira -StoconunaSerpeverdeperfavorenondirenullaapapà- dice tutto d'un fiato.

Un attimo, cosa?

-Scusa?-

-Sto con una Serpeverde molto carina e non mi dispiacerebbe affatto...approfondire la nostra conoscenza. Tutto questo però sarà possibile solamente se non lo dirai a papà-

-E cosa c'entro io?- Fred Weasley con una Serpe? Vogliamo far definitivamente schiattare paparino George?

-Dato che sei il capo in quel covo di Serpi, o almeno così mi dicono, immaginavo lo avresti saputo presto e perciò volevo chiederti di non dirlo a papà-

-Perchè dovrei aiutarti Cosa ci guadagno io?- mi sento incredibilmente potente...eppure...non sono sicura. Fred che cerca il mio aiuto? Fred e una Serpe? Di solito lui non perde tempo a uscirci, con le ragazze, le porta direttamente in un posticino appartato e le usa come divertimento per una notte. Insomma, se le fa e basta.

-Ci guadagni che cercherò di convincere mamma e papà a lasciarti libera di fare le tue scelte- ghigna. Credi che basti, Freddie? E' allettante, è vero ma io sono già libera.

-Io sono già libera. A differenza di te non ho bisogno del permesso di nessuno per fare qualcosa-

-Troveremo un accordo- deve proprio piacergli. Oddio, spero non sia Helena o Lucretia.

-Pensaci bene, stai stringendo un patto col diavolo Freddie-

-Sopravviverò-

-Dimmi chi è, allora- dico in tono imperioso.

-Victoria Avery- ammette. O santo Salazar! Victoria? Che poi non è nemmeno tanto bella: capelli biondissimi, occhi azzurri, pelle bianca...ok, ok è bella, ma non quanto me. O Helena. O Lucretia.

-Sai anche che tuo padre farà un infarto se saprà che state insieme?- gli chiedo, mascherando il mio stupore.

-Nostro padre non lo saprà- se non lo informo io. Troppo stronzo? Nah...

 

-Voglio Victoria Avery qui- ordino a Heather Davies -subito-

La Davies si fionda nel dormitorio femminile delle ragazze del sesto anno di Serpeverde e ne ritorna un minuto dopo con Victoria che la segue.

-Volevi vedermi?- chiede la bionda con voce insolente. Ma come ti permetti?!

-Sì, siediti-

-Allora?- di nuovo? Ma chi ti credi di essere?!

-Allora qui le regole le detto io. Quindi siediti e aspetta che parli-

Lei non ribatte.

-Hai avuto qualche incontro con Fred Weasley di Grifondoro? Dimmi la verità, saprò se stai mentendo-

-No- si vede dal tuo labbro inferiore che trema che menti.

-No? Davvero? Bene, gradisci un bicchere di Vodka ora?-

-Vodka? Perchè no?- ingenua.

Beve la sostanza contenuta nel calice che le porgo. Vodka e Veritaserum.

-Allora, Avery: stai con Fred Weasley?- forse un Legilimens sarebbe stato più veloce.

-Sì-

-Bene, ti ordino di continuare a frequentarlo- ghigno mentre Helena e Lucretia mi guardano accigliate.

-Ma...-

-Niente ma. Va' da lui ora-

 

-Suppongo di doverti ringraziare, Roxie- certo che si.

-Ovviamente mi aspetto qualcosa in cambio-

-Come cosa?- non averti più tra i piedi.

-Non mi vi avvicinerete mai più a me per il resto della vostra vita-

-Roxanne! Non posso promettere una cosa del genere-

-Bene, allora non farlo. Posso sempre dirlo a George. Dopo tutto rimango la sua dolce bambina: mi crederebbe seduta stante- ghigno.

-No, Roxie!-

-Sì, Freddie-

Lo guardo negli occhi con aria di sfida: azzurro nell'azzurro.

 

Tuo figlio esce con Victoria Avery

Troppo corta? No, direi di no.

Cosa?!

Frederick George Weasley Junior sta' con Victoria Cornelia Avery

Così lo capisci?


Aaarghhh!!

Ma dico, sei normale? Sei da rinchiudere al San Mungo.

Fatti dare un'occhiata al San Mungo, lì sanno come curare le persone con i tuoi problemi.

 

 

Rox,

ci troviamo domani al Globe alle dieci?

Ti amo,

Max

Perfetto, ti amo anche io

Rox

Odio essere così sdolcinata. Quando gli dico 'ti amo' mi sento vulnerabile (orrore). Ma lo amo e non posso farci niente.

 

Non servono parole: quando arrivo davanti al Globe Max mi raggiunge veloce e mi bacia come non ha mai fatto prima. Wow. Mi è mancato così tanto.

-Rox. Mi sei mancata- mi sussurra all'orecchio.

-Anche tu Max-

-Se ti va ho prenotato un privè...- se mi va?! Certo che sì!

-E me lo chiedi?-

Arriviamo alla stanza 197 e lui apre la porta. Dentro c'è un grande letto matrimoniale, come negli altri privè del locale.

Cominciamo a spogliarci con foga, bramosi l'uno dell'altro. E' da tanto che non stiamo insieme.

Perchè mi sembra di amarlo ogni volta di più? Perchè ogni volta che lo guardo mi perdo dentro quei pozzi d'acqua limpida che sono i suoi occhi e dimentico tutto? Non so più chi sono, dove sono...so solo che lui è qui e mi basta a darmi le forze per continuare a vivere.

 

-Voglio quell'abito-

Stiamo facendo shopping per rilassarci dopo il sesso mattutino.

-Sai che non mi piace comprarti vestiti- ah no? Peggio per te.

-Perchè?-
-Perchè per quanto tu possa essere bella con i tuoi abiti da mille galeoni mi piaci di più quando non hai nulla addosso- ghigna.

-In questo caso credo che farò a meno dei vestiti-

-Non sei ancora stanca?-

-Assolutamente no- e credo che non lo sarò mai.

 

-Mi ucciderai prima o poi-

Foresta Proibita. Sì, Foresta Proibita avete sentito bene.

E' il primo posto che siamo riusciti a raggiungere senza spogliarci per strada e perciò eccoci qui.

-Non riesci a tenere il mio ritmo?- lo stuzzico restando abbaracciata a lui. Mi sento al sicuro tra le sue braccia.

-Quella semmai sei tu-

-Io?! Reggo molto più di te!-

-Capiscimi! Se ti guardassi allo specchio capiresti: non si può resistere a una come te. E' contro qualunque legge della natura- ghigna esasperato.

-Grazie. So di essere bellissima ma detto da te...è un'altra cosa-

Max sorride e guarda il suo orologio d'oro. -Sono le nove Rox, non pensi sia ora di ritornare al castello?-

-No- assolutamente.

-Se è per questo nemmeno io, comunque devi. Il coprifuoco è scattato alle sette-

-Max...-

-Lo so. Se fosse per me non ti farei neanche entrare in quel castello ma manca poco alle vacanze di Pasqua: staremo insieme per una settimana a Villa Nott- cerca di rassicurarmi, di convincermi, ma come fa se nemmeno lui ci crede?

-Mancano sei giorni!- protesto.

-Non puoi saltare sei giorni di lezione Rox, quest'anno hai i M.A.G.O.- oh cazzo me ne ero dimenticata porco Godric!

-Avrò Eccezionale dappertutto-

-Non ne dubito, ma dovrai comunque seguire le lezioni-

-Ma Storia della Magia, Trasfigurazione, Incantesimi, Pozioni, Antiche Rune, Erbologia, Aritmanzia, Difesa contro le Arti Oscure e Astronomia sono facili! Posso farcela anche senza stare in classe!-

-Come no Rox...comunque perchè hai continuato Erbologia dopo i G.U.F.O.? Tu odi sporcarti le unghie-

-Perchè voglio essere la migliore in tutto-

-Hai lasciato da parte Cura delle Creature Magiche- mi fa notare.

-Sai che sacrificio! So mille volte di più di quell'orrendo zoticone di Hagrid. Oh santo Salazar ricordo ancora quando i miei l'hanno invitato da noi...tremenda serata- rabbrividisco al 'lieto' ricordo.

-Immagino. Comunque ora devi andare Rox. Ci vediamo venerdì sera principessa-

-Un attimo! Non ci saranno i Montague a Pasqua, vero?- se mi trovassi di nuovo con troietta-junior la ammazzerei di botte alla babbana.

-Tranquilla- dice mentre si avvicina a me.

Rimaniamo così, a baciarci, per qualche minuto, poi mi sussurra -Ti amo- e si Smaterializza-

Non ho mai odiato Hogwarts così tanto.

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Capitolo 27
*** I love you ugly bastard! ***


Non capisco perchè dobbiamo prendere il treno. Potremmo arrivare subito a Villa Nott con una manciata di Metropolvere e invece no, prendiamo l'Espresso e facciamoci tante belle orette di viaggio.

-Rox, so che sei impaziente di vedere Max e che odi viaggiare su rotaia, ma per l'amor di Salazar, smetti di darti lo smalto e sii partecipe!

Sapete bene che non sono una che prende ordini o si fa sottomettere, ma quando Lucretia Andromaca Greengrass usa il suo tono imperioso della serie 'fai-ciò-che-dico-o-ti-uccido' non è possibile non obbedirle.

Asciugo le unghie con un incantesimo -Allora, cosa c'è?- se non sbaglio deve dirci qualcosa di importante. Conosco Lou, e quando si innervosisce e diventa suscettibile significa che nasconde qualcosa o che le manca Daniel.

-Daniel mi ha chiesto di sposarlo...e non fate quelle facce, vi vengono le rughe- aggiunge quando ci voltiamo sorprese verso di lei.

-Cosa gli hai risposto?- chiede Helena, avida di particolari.

-Questa è la parte imbarazzante...- stop, stop, stop! Lucretia Greengrass imbarazzata? Mai successo prima! Lou non sa nemmeno cos'è l'imbarazzo!

-...mi sono Smaterializzata- ammette.

-Perchè?-

-Perchè non sapevo cosa rispondere, Helena!-

-Dovevi dire di sì!-

-Non ero...sicura-

-Sicura di che?- chiedo, sospettosa. Oh santo Salazar non può non essere sicura del suo amore. Stanno insieme da quando eravamo al quarto anno! Li ho sempre considerati la coppia perfetta. Ho sempre pensato che se ci fosse stato un paradiso degli amori adolescenziali quello di Lucretia e Daniel doveva averci un posto assicurato.

-Di...amarlo- sussurra.

-Per questo hai scelto il treno? Per questo non ci hai fatto partire con la Metropolvere? Lou, non puoi rimandare per sempre. Non puoi scappare. Sei una Serpe, e le Serpi non si fanno fermare da nulla. Vanno avanti sempre e comunque, fiere, orgogliose. E poi dai Lou! State insieme dalla fine del terzo anno! Non potete mollarvi adesso, siete perfetti insieme!-

-E se io non lo amassi, Rox? Se io non volessi più stare con lui?-

-Tu hai bisogno di lui, Lou- interviene Helena.

-Io non ho bisogno di nessuno!- protesta lei, orgogliosa.

-Daniel ti è sempre stato accanto, sempre. Ti calmava quando volevi uccidere tua madre, ti consolava quando ti sentivi sola, ti faceva sorridere quando eri triste. Era di vitale importanza per te. Cos'è cambiato adesso?-

-Non lo so. Ero certa di amarlo fino a che non si è inginocchiato, poi non ho capito più niente- ammette, le lacrime che minacciano di uscire dai suoi meravigliosi occhi verde chiaro. Ma non piangerà. Non piange mai, Lou.

-Era solo paura. Tu hai paura di stringere legami troppo stretti con qualcuno perchè hai paura che quel qualcuno ti faccia soffrire come ha fatto tua madre. Ti ricordi quanto ci hai messo per fidarti di noi?- un secolo circa.

-Ma allora perchè non mi sento più come prima e voglio rimandare il nostro incontro all'infinito? Non mi è mai successo di non volerlo vedere, di avere paura di trovarmelo davanti. E' come se non fossi più sicura di nulla, da quando mi ha chiesto di sposarlo-

Restiamo in silenzio.

Il treno continua a sferragliare sulle rotaie.

Lucretia si dedica alla scelta di un abito su un giornale di moda.

Helena la osserva, attenta, si volta verso di me e scuote la testa per poi ritornare alla contemplazione della sua perfetta immagine in uno specchietto.

Io ricomincio a darmi lo smalto.

Dopo un po', l'Espresso si ferma sul binario nove e 3/4.

Lucretia mormora una preghiera in silenzio mentre ci alziamo e prendiamo i bagagli.

Scendiamo dal treno e ci guardano intorno, cercando Max, Alex e Daniel.

Tutti gli occhi sono puntati su di noi. Sembriamo tre modelle uscite da una rivista di moda. Perfette.

Helena è bellissima: cappotto blu scuro, calze bianche, tacchi alti e blu. Un cerchietto azzurro chiaro le tiene indietro i lucenti capelli color mogano.

Lucretia è stupenda nel suo completo verde. I capelli dorati splendenti. Ma ha qualcosa di strano. Ha l'aria gelida. Troppo altera persino per i suoi standard, troppo snob e glaciale.

E io sono magnifica (modestia a parte). Il cappotto nero, le calze bianche e i tacchi scuri. I miei boccoli corvini ricadono sulla schiena tenuti indietro da un cerchietto rosso scuro.

Helena nota i ragazzi, che si stanno avvicinando a noi. Entrambe lanciamo un'occhiata a Lucretia, che cerca di non dare a vedere la sua paura con successo, ma noi la conosciamo troppo bene: con noi non può fingere.

Come al solito, le parole non sarebbero necessarie per descrivere ciò che provo nel vedere Max e credo che un bacio sia la cosa migliore.

Lui risponde con ardore e restiamo così a lungo, beandoci l'uno dell'altra.

-Se avete finito possiamo andare- commenta Helena ghignando.

E' abbracciata ad Alex, che le tiene la mano sulla vita.

Daniel tiene gli occhi fissi su Lucretia, mentre lei guarda 'casualmente' da un'altra parte.

Ci prendiamo per mano, a due a due, per Smaterializzarci, ma quando Helena nota l'espressione disperata di Lucretia sussurra qualcosa nell'orecchio ad Alex e la raggiunge.

Ci materializziamo a Villa Nott, elegante e ben tenuta come sempre. Theodore e Amaltea non ci sono.

-Mamma e papà?- chiede Helena a Max.

-Sono partiti ieri per la Germania, torneranno tra due settimane-

-In Germania? Cosa ci vanno a fare in Germania?- sprezzante, orgogliosa, distaccata.

-Sono in vacanza con Draco, Astoria, Blaise e Daphne- spiega Max, leggermente irritato dal tono che la sorella usa con lui.

-Allora è meglio per loro che mi portino qualcosa-

-Helena, non ti pare di essere un po' cresciuta per aspettarti dei regali da ogni luogo dove mamma e papà mettono piede?-

-No- afferma lei, sicura.

Helena ordina agli elfi domestici di preparare la cena e poi si chiude in camera con Alex.

Io e Max non possiamo andarcene e lasciare Lou e Daniel da soli. Lou mi ucciderebbe.

Beh, dato che questo silenzio imbarazzato non lo reggo mi alzo e faccio cenno a Lucretis di seguirmi.

-Non puoi continuare così. Dovrai parlargli prima o poi. Lo stai facendo impazzire- le dico.

-Non ce la faccio. Non posso. Te l'ho detto: da quando mi ha chiesto di sposarlo è cambiato tutto. Non sono più certa dei miei sentimenti per lui, ho paura di vederlo...-

-Tu sei Lucretia Andromaca Greengrass, tu ce la farai. Tu sei forte, tu sei imbattibile. Combatti Lou-

-No. Non ci riesco- sussurra. Scuote la testa e poi esce in lacrime dalla stanza dove ci eravamo fermate a parlare. La rincorro. Scappa dalla villa, correndo sui suoi tacchi alti e verde scuro.

-Lucretia!- Daniel cerca di fermarla prendendola per il polso, cercando di trattenerla. Invano. Lei fugge veloce fuori in giardino e si smaterializza, sparendo nel nulla.

-Rox- Daniel cerca spiegazioni. E cosa gli dico?!

-Ha paura-

-Di me? Del fatto che le ho chiesto di sposarmi?- si sente la sofferenza nella sua voce mentre si sforza di saperne di più.

-Sì- non posso dirgli che lei non sa più se lo ama. Morirebbe.

-Io credevo avrebbe accettato. Credevo mi amasse, che volesse stare con me- dice lasciandosi cadere sul divano, sconvolto.

-Lei...-

-Non cercare di giustificarla Rox, perchè non ne ha alcun bisogno. Ho sbagliato io a farle la proposta-

-No! No, Daniel, lo sai che per Lou è difficile stringere legami troppo stretti con qualcuno...è rimasta segnata dall'indifferenza di sua madre. Ha paura di soffrire ancora-

-Io non l'avrei fatta soffrire- mormora.

 

-Rox! Roxanne!- la voce di Helena giunge da dietro la porta della mia stanza.

Io e Max non rispondiamo, siamo troppo occupati...

-Beh, non mi frega un cazzo se siete nudi, copritevi- dice spalancando la porta mentre io mi tiro il lenzuolo sopra il seno.

-Dov'è finita Lucretia? Daniel dice frasi sconnesse tipo 'la rivoglio', 'è mia', 'lei...scappata'-

-E' fuggita- sintetizzo.

-Bene, ora che lo sai puoi anche uscire e lasciarci soli, Helena- suggerisce Max.

 

-A casa sua non c'è nessuno. Solo gli elfi, che dicono che lei non ritorna dall'estate- mi informa Helena.

Stiamo cercando Lucretia. E' sparita dieci ore fa e non si è più fatta viva.

-Daniel se non la ritroviamo io ti uccido- minaccia Alex.

Daniel si limita a prendersi la testa tra le mani, disperato. Ha chiesto di sposarlo alla ragazza che ama, lei lo ha rifiutato e si è data alla fuga, terrorizzata. Si sente in colpa. Impazzisce anche solo pensando a come sarebbe la vita senza di lei. Senza quell'angelo che gli ha rubato il cuore anni fa. Senza la sua Lucretia.

-Dobbiamo trovarla- dico a denti stretti.

-Certo che dobbiamo trovarla Rox! Ma non abbiamo la minima idea di dove sia!- Max.

-A casa tua, Alex?-

-I miei sono in Germania-

-Appunto, portebbe essere andata là per stare sola- interviene Helena.

-In questo caso sarebbe andata a Greengrass Castle- nota Max.

-Ad Hogwarts?- propone Alex.

-No. Non credo andrebbe là- dico.

-E dove allora? Voi conoscete Lou molto più a fondo di noi...-

-L'unica cosa che mi verrebbe in mente è lo shopping- dice Helena.

-Helena, una volta tanto smettila di essere superficiale e pensare ai vestiti: una delle tue migliori amiche è scomparsa!- sbotta Max.

-Infatti, fratello cretino! Lucretia va a fare shopping se è nervosa, se è triste, se le cose non vanno bene con sua madre...spende duemila galeoni e sta meglio-

-Max, Helena ha ragione. Lou fa sempre così. Due estati fa l'ho inseguita per tutta Londra tra botique ed estetisti dopo un litigio con Julia- commenta Alex.

-Perciò cosa suggerite? Partiamo da...Piccadilly? O da Brompton Road...-

-Brompton- non sono del tutto sicura che questa volta sia a fare shopping. Era troppo distrutta. Ma, se proprio vogliamo seguire la pista spendiamo-per-dimenticare, allora tanto vale cominciare da Brompton Road: è molto più fornita di Piccadilly.

-Daniel, non vieni con noi?- chiede Helena in uno dei suoi assai rari sprazzi di gentilezza.

-Certo che viene, come minimo dovrebbe cercarla dopo ciò che le ha fatto- commenta acido Alex.

-Voi cercatela a Brompton, io andrò in un altro posto...- e detto questo si smaterializza.

 

In Brompton Road non c'è traccia di Lucretia. E nemmeno in Oxford Street o a Piccadilly Circus.

-Che si fa?- Alex è furioso. Tiene troppo a sua cugina per poterla perdere. Sono cresciuti insieme come fratello e sorella.

-Proviamo ad Hogsmeade, a Diagon Alley, poi possiamo tentare anche ad Oxford e a Chelsea- rifletto. Chelsea è improbabile però... E se fosse uscita dall'Inghilterra? Se fosse andata a Parigi? Ha sempre detto che le piaceva la città francese e che amava i negozi parigini.

-Oppure che ne dite di Parigi?-

 

Lucretia non si trova e sono passati sei giorni da che è scomparsa. Abbiamo tentato dappertutto: da Greengrass Castle a Villa Zabini, da Londra a Parigi, da Hogsmeade a Diagon Alley.

Niente. Alex è sempre più disperato e furioso. Helena tenta di calmarlo con scarso risultato.

Io non so più dove cercarla. Max mi tiene abbracciata. Siamo nel salone di Villa Nott, io, Max, Helena ed Alex. Daniel sta ancora cercando Lou. Non si ferma davanti a nulla.

Un leopardo delle nevi appare al centro del salone. E' il Patronus di Daniel!

-L'ho trovata. State tranquilli. Torniamo domattina- dice il leopardo.

-Col cazzo domattina! Adesso! La voglio adesso!- sbraita Alex, ma il Patronus è già scoparso.

L'ha trovata. L'ha trovata. Un senso di sollievo si impadrona di me mentre Max mi stringe più forte, come per tranquillizzarmi.

 

-Rox...sei fantastica-

Hmm...ci stiamo dando ad attività poco caste sul suo letto.

-Meglio di Marianne?- ghigno, tanto per stuzzicarlo.

-Assolutamente sì- oh, bene.

Un attimo...cosa?!

Tolgo velocemente le mani dai suoi pantaloni -Cosa?! Vuol dire che ci sei andato a letto?! Brutto coglione!-

Marianne e Max. Max e Marianne. Mi sta cadendo il mondo addosso. Voglio uccidere Marianne Montague. La voglio morta.

Gli tiro uno schiaffo e scappo in camera mia. Sento pizzicarmi gli occhi pericolosamente.

Mi raggiunge un attimo dopo, lo stronzo.

Si siede accanto a me sul divanetto e mi sfiora i capelli -Non toccarmi bastardo!-

-Dammi cinque minuti e ti faccio urlare io...ma per un altro motivo...- adesso vuole pure portarmi a letto? Coraggioso...ma non sa con chi ha a che fare.

-Sei uno stronzo Max-

-Non ci avrai creduto veramente?!- ride. Sì.

-Non hai fatto sesso con Marianne?-

-No, Rox, te lo giuro- e io non ti credo.

-Certo. E io sono vergine- rispondo sarcastica.

-Non è possibile, magari lo eri prima di stare con me, ma ci siamo dati da fare troppe volte, Rox- ghigna.

-Idiota! Andando con lei...mi hai spez...oh, ti odio Max, mi avevi chiesto di sposarti bastardo!- non devo piangere. Non devo piangere.

-Rox, sai quanto mi piace vederti gelosa. Non sono stato con Marianne. Non potrei e non vorrei mai!-

-Beh adesso sei contento?! Guardami! Ti piace vedermi così?- urlo.

-No, Rox. Scusami. Non credevo l'avresti presa in questo modo...- e come avrei dovuto prenderla? Ballando la conga?

-Come volevi che reagissi?! Io ti amo brutto stronzo!-

-Non. Piangere. Mi fa male vederti piangere-

-E' colpa tua!- e poi non sto piangendo...non ancora.

E come si permette? Gli sembra uno scherzo da fare? Sempre che non se la sia fatta veramente!

-Hai ragione scusami-

-No che non ti scuso! Credevi di essere simpatico? Mi stai facendo morire!- urlo ricacciando indietro le lacrime.

-Non sono stato con Marianne, Rox!-

-Non ti credo!-

-Bene, allora mettimi alla prova- Veritaserum!

Gli porgo un bicchiere con dell'acqua e un po' di pozione.

Lui beve.

-Sei stato a letto con Marianne Montague?-

-No- ora svengo.

-Mi ami?-

-Più di ogni altra cosa al mondo-

Svengo.

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Capitolo 28
*** -Do you have a boyfriend? - Yes, he sells drugs in Uganda - ***


-Rox! Rox?! Rox per favore rispondimi! Reinnerva! Rox...- la voce di Max arriva debole e disperata alle miei orecchie. Lontana.

Cos'è successo? Ah, sì: sono svenuta. Lo so, è patetico, sono abituata a sentigli dire che mi ama ma sotto Veritaserum fa più effetto. Sono sicura che dice la verità e questo mi ha leggermente spiazzata.

Nonostante l'incantesimo non mi sono ripresa del tutto.

-Rox...Rox per favore! Helena!- chiama Max.

Sento dei passi veloci giungere dalla stanza accanto. Helena e Alex devono essere arrivati.

-Oddio che è successo?-

-E' svenuta- spiega Max.

-Grazie Max, a questo ci arrivo anche da sola. Perchè è svenuta? E perchè siete mezzi nudi?-

-Lascia perdere. Non si riprende!-

-Reinnerva!- esclama Alex.

-Ci ho già provato-

-Faccio io...- Helena prende in mano la situazione.

-Rox...Rox...C'è Marianne Montague con addosso della lingerie che si struscia addosso a Max- Cosa?!

-Dove?!- mi riprendo subito.

-Ve l'avevo detto- ghigna Helena.

-Brutto stronzo di nuovo?!- sbraito contro Max.

-Rox era solo per farti rinvenire. Non c'è nessuna Marianne- mi tranquillizza Helena -e che significa di nuovo? Max, ti sei fatto la Montague?-

-Sì!- -No!- rispondiamo io e Max all'unisono.

-Ok, vi lasciamo soli eh?- ghigna Alex trascinando via Helena.

Mi siedo sul letto co passo incerto, sento ancora girare la testa.

Max mi si avvicina e mi abbraccia.

-Cos'ho detto che ti ha tanto sconvolto?-

-Io non sono sconvolta!-

-Come no. Infatti sei svenuta per il piacere di sbattere la testa a terra- risponde, sarcastico.

-Sì-

-Bene, allora non ti dispiace se ci dimentichiamo di tutto e continuiamo da dove ci siamo interrotti-

-Oh, no Max. Ti voglio punire. Mi hai fatta sentire...lasciamo perdere...-

-No. Voglio sentirtelo dire-

-Mi hai fatta sentire sbagliata. Una merda- oh porco Godric, l'ho detto per davvero.

-La perfetta Roxanne Weasley che si sente sbagliata? Avvenimento epico. Peccato che Bathilda Bath sia morta: avrebbe potuto integrare il suo 'Storia della Magia'-

-Sì, e per colpa tua!-

-Non dire così. Scusa. E' che mi piace vederti incazzata. Sei eccitante quando ti arrabbi- dice posando un bacio sul mio collo.

Bene, ora tocca a me a divertirmi. Ricominciamo a baciarci, gli tolgo la camicia e i pantaloni mentre lui esplora avido il mio corpo, poi, quando sta per togliersi anche i boxer, mi rimetto la camicia e la gonna, alzandomi dal letto.

-Hei!- protesta.

-Non avevo detto che volevo punirti?- ghigno uscendo dalla stanza.

 

Ore sette di mattina. Sono nei miei appartamenti di Villa Nott. Mi sono alzata presto per aspettare Lucretia, ma è appena arrivato un gufo che dice che lei e Daniel arriveranno verso mezzogiorno. Alex sclererà. Così sono tornata nel mio letto caldo, tra cuscini in raso verde scuro, coperte di seta bianche e tende di tulle. Addosso ho una camicia da notte di una seta e pizzo azzurro e bianco e mi sento ancora leggermente scossa dallo svenimento di ieri sera.

Non so che fare.

Helena e Alex staranno ancora dormendo, Max sarà ancora irritato perchè ieri sera l'ho 'punito' lasciandolo in astinenza, non posso uscire perchè voglio aspettare Lucretia, Victoire è da Ted.

Sinceramente non sono ancora riuscita a capire perchè Victoire e Ted stanno insieme. Cioè, mia cugina mi ha mandato un biglietto con scritto 'Sto con Ted' e lei ha sempre odiato Ted. Lui era cotto, ma lei lo odiava profondamente. Era sempre lì a dirle di non andare a letto con questo, di non uscire con quell'altro. Inizialmente ci ha provato anche con me (a cercare di organizzare la mia vita sociale) ma poi ha rinunciato capendo con chi aveva a che fare.

Tormentare Fred? Non c'è gusto. E poi lo starà già facendo George anche se ha rotto con Victoria. Oh Morgana, la scenata in Sala Grande è stata stupenda. L'unico momento in cui non mi sono sentita tanto imbarazzata ad averlo per fratello. Fred le ha detto, in tutta calma, che non intendeva continuare la loro storia perchè lei era una noiosa puttanella da quattro soldi. Mi sono vergognata per la mia Casa, però: quella sgualdrina ha infangato il nobile nome dei Serpeverde mettendosi a piangere perchè lui era 'troppo importante per lei'. Patetica.

Noia.

Le mie unghie sono perfette, come lo sono il mio volto e i miei capelli. Non mi darò al culto della bellezza oggi.

E allora perchè non rovistare un po' tra i ricordi d'infanzia così da farmi ancora più male? Ma perchè sono così masochista? Va beh, facciamoci due risate guardando il piccolo Freddie prenderle dalla stupenda Rox...

Prendo il Pensatoio che c'è nell'armadio e mi punto la bacchetta sulla tempia destra estraendo un filo argenteo che verso subito nel bacile.

Poi immergo il volto nell'acqua vorticante e vengo catapultata nel passato.

Villa Weasley-Johnson.

Un bambino di circa tre anni con i capelli rossi, lentiggini e occhi azzurri sfreccia sulla sua scopa giocattolo per tutto il giardino.

Una bambina dalla pelle scura, con dei boccoletti neri come la pece e gli stessi stupefacenti occhi del gemello lo osserva, annoiata.

Ma quanto ero bella anche da piccola?!

Una donna sui venticinque anni si avvicina alla piccola.

E anche mia madre era proprio niente male se proprio devo dirlo.

-Roxie, vuoi accompagnarmi da nonna Molly?-

-No- risponde la mini-me.

-Perchè?-

-Perchè mi stanno antipatici sia nonna Molly che nonno Arthur-

E avevo una padronanza della lingua notevole.

-Mamma, mamma guadda che so fale-

A differenza di mio fratello.

-Bravissimo Freddie. Roxie non dirai sul serio. Sono i tuoi nonni, ti vogliono bene!-

-Ma io no-

-Smetti di fare storie e vieni via con me!-

-No. Vengo solo se c'è Victoire-

-Victoire è lì da stamattina Roxanne. Ora mettiti la mantellina e andiamo dai nonni!-

Il ricordo cambia.

Un'ammucchiata di teste rosse è stipata nel salotto della Tana.

Natale a Casa Weasley. Una tortura immane.

-Roxie tesoro guarda cosa ti ha regalato la nonna!- dice nonna Molly mostrando a una bimba di sei anni un maglioncino azzurro.

Ero proprio bella. Sì, sì.

-Ti piace?- dice mettendolo tra le mani alla bambina.

La me-del-passato lo osserva con disgusto -Affatto-

-Ma Roxie bimba mia è di un bellissimo colore! Si intona ai tuoi occhi!-

-Sì ma è orrendo-

-Roxanne Alicia Kathleen Weasley mettiti subito quel maglione!- sbraita George, che nel ricordo avrà circa ventotto anni.

-Ma papà, non mi piace, sembra Kreacher!-

-Non dire stupidaggini. E' bellissimo- interviene Angelina.

-Allora mettitelo tu. E' di lana. La lana pizzica la pelle. Non mi piace!- urla la bellissima mini me.

Scusate ma a sei anni già tentavano di rovinarmi il look? Ero perfetta! Gonnellina blu scuro, maglioncino azzurro e cerchietto bianco. Tutto completato da piccole ballerine blu.

-Sopravviverai- commenta zio Ron.

Odio zio Ron.

-Zio, tu non capisci nulla della moda!-

-Come ti permetti Roxanne? E cosa vuoi saperne tu della moda che hai solo sei anni?!- urla mamma.

Odio anche i suoi toni soavi.

-Oh Anjelina lassiala store. E' evidonte che ha idee ben prescise riguardo la moda. E' propro vestita bien! E in quonto ai sei anni, io ho cominsciato a tre a voler bei vestiti. E' perfettamonte normal- interviene zia Fleur, tranquilla.

Adoro zia Fleur.

Nuovo cambio di scena.

Grimmauld Place numero 12. Cena con zio Harry, zia Ginny e l'allora Ministro della Magia Kingsley Shacklebot.

Questa me la ricordo, avevo nove anni ed è stata proprio una brutta serata.

-...Perciò stavo pensando a qualcosa che coinvolgesse maggiormente i Nati Babbani, sapete...-

-Nati Babbani?- chiede la me di nove anni.

Oh, ricordo anche il vestitino scarlatto che misi quella sera. Bellissimo.

-Sì, i maghi nati da famiglie di Babbani...- spiega il Ministro.

-So cosa sono. Intendevo dire: perchè coinvolgerli in qualcosa? Dopo tutto sono solo Babbani...-

Le mandibole di mamma, papà, zio Harry e zia Ginny viaggiano a velocità impressionante verso il suolo. Il Ministro resta serio.

-Spiegati meglio Roxanne-

-Penso che i Nati Babbani non debbano essere introdotti nella nostra società. Non è giusto. E i veri maghi?-

-Anche loro sono veri maghi piccola stupida!- sbraita papà.

-George, non osare dare della stupida a tua figlia, è piccola, non sa ciò che dice!- interviene mamma.

-So perfettamente ciò che dico- commenta la me di nove anni mentre tutti mi fissano sbalorditi. Inevitabilmente, la bocca della bambina si apre in un ghigno soddisfatto.

Mi ricordo la mia felicità per l'aver esagerato, per aver mostrato ai miei di che pasta ero fatta.

Mi ritrovo catapultata alla Tana, durante il Natale 2011, l'anno del mio Smistamento a Serpeverde.

La mini-me di undici anni esce dal camino e si guarda intorno con aria snob.

Subito viene soffocata dall'abbraccio di Angelina.

-Roxie! Come stai? Ti piace Hogwarts? Oh, è arrivato Freddie- e mi lascia andare per abbracciare il figlioletto prediletto, 'la copia di Fred e George da ragazzi' come dice lei.

Vicino a me, una piccola Victoire spunta dal camino e si guarda intorno con la stessa aria snob che aveva avuto prima la mini-me.

-Victoire, ma cherie!- zia Fleur abbraccia Victoire e comincia a parlarle fitto in francese, poi si volta verso di me -Et Roxanne!- esclama baciandomi la guancia.

Dopo un po' di saluti, è ora di mettersi a tavola. Sono seduta vicino a Victoire e Fred. Victoire è incazzata perchè vicino a lei c'è Ted che rompe e mette in atto la pratica del silenzio, sembrando così una principessina annoiata.

-Allora Freddie, come ti trovi a Grifondoro?- cinguetta nonna Molly.

-Benissimo. Sono in camera con Frank Paciock, Michael Bell e Harry Canon. Sono i mei migliori amici- vedo la mini-me alzare gli occhi al cielo, gesto che non sfugge a George, che la guarda con un misto di paura e disperazione.

-Et toi Victoire? Ti piasce Corvonero?- chiede zia Fleur sforzandosi di rivolgersi alla figlia in inglese.

-Sì. E ho tutte E-

Eh, già allora Victoire faceva la prima donne.

Come dopo tutto facevo anche io.

-Come mai nessuno chiede come mi trovo IO a SERPEVERDE?- chiede la me piccola con voce fredda, ghignando.

Tutti stanno zitti mentre Victoire non riesce a trattenere un sorrisetto.

-Hai ragione Roxie cara. Ti piace la tua nuova...ehm...Casa?- chiede esitante nonna Molly.

-Sì. Serpeverde è perfetto per me. Sono felice di essere stata Smistata lì, non ci si mette molto a capire quale sia la Casa migliore-

Cala di nuovo il silenzio mentre una voce ride in fianco a me. Max.

-Che ci fai qui?-

-Venivo a salutarti ma poi ho visto il Pensatoio e sono entrato. Eri una Serpe fatta e finita anche a undici anni-

-Già- commento ritornando ad osservare la scena.

-E...e...ha-hai trovato degli amici?- balbetta nonna Molly ancora scandalizzata.

-Ovvio. Le mie migliori amiche sono Helena Nott e Lucretia Greengrass, ma ci sono anche Cressida Black e le gemelle Adrastea e Giocasta Black-Yaxley. Oh, e Daniel Rosier e Alexander Zabini-

-E io dov'ero?- protesta Max al mio fianco.

-Non eravamo propriamente amici. Ci odiavamo, e nemmeno troppo cordialmente- puntualizzo.

-Nott?! Greengrass?! Zabini?! Rosier?! Yaxley?!- zio Ron si sta soffocando con il polpettone e la mini-me lo guarda schifata seguita a ruota da me, Max e dalla piccola Victoire.

-Black-Yaxley prego-

-Tu non puoi essere una Weasley!-

-Lo so, lo so. Magari non lo fossi. Purtroppo, il destino mi ha giocato questo brutto scherzo e ora sono qui-

-Ma quanto stronza eri?-

-Lo saresti stato anche tu se ti fossi trovato nella mia situazione-

-Mmh...direi di si...è tuo zio quello che si sta strozzando?-

-Ronald Bilius Weasley-

-Ah. E quello dev'essere Potter- dice Max facendo un cenno del capo verso zio Harry, che teneva in braccio la piccola Lily, di circa tre anni.

-Esatto- dico stringendo i denti alla vista di zio Harry e zia Ginny che mi guardano, si guardano e scuotono la testa.

La scena cambia nuovamente e ci ritroviamo a Villa Conchiglia durante una serata. Sì, ricordo: Pasqua del quinto anno da zio Bill e zia Fleur.

Victoire e il suo ragazzo dell'epoca si baciano sul divano mentre nonno Arthur, zio Bill e zio Charlie li guardano male.

Zia Fleur mostra il suo nuovo anello a zia Audrey, Angelina parla con zia Ginny degli ultimi risultati delle Holyhead Arpies.

-Roxie, tesoro, che mi dici della scuola?- chiede nonna Molly.

-Nulla-

-Oh, suvvia non fare la scorbutica. Ce l'hai il fidanzatino?- ridacchia.

-Sì, spaccia droga in Uganda, vuoi che te lo chiamo?- chiede la me di quindici anni lasciando sbalordita nonna Molly.

-Cosa?! Oddio! George, George! Vieni subito qui!- strilla la vecchia.

-Dimmi mamma-

-Roxanne...Roxanne...Roxanne è fidanzata con uno spacciatore?!-

George sviene cadendo sul pavimento.

Tutti si voltano, stupiti.

La risata cristallina di Victoire interrompe il silenzio -Rox! Non mi avevi detto che Flitt vendeva sostanze illegali. Che egoista, avrei potuto approfittarne- ride, salvandomi e lanciandomi un'occhiataccia.

Zio Bill segue George sdraiato a terra.

Veniamo di nuovo catapultati fuori dal ricordo, ma questa volta ci ritroviamo seduti sul letto della mia stanza.

-Infanzia interessante- commenta Max, per poi baciarmi con passione.

Stiamo per farlo, ma sono ancora incazzata.

Mi alzo e mi riabbottono la camicia.

-Spiacente Max. Sei ancora in punizione- ghigno.

-Astinenza. E' troppo persino per te-

-Niente è troppo per me-

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Capitolo 29
*** Everything is better than be an Auror ***


-Max, Rox! Daniel e Lucretia stanno arrivando, hanno appena inviato un Patronus- ci chiama Alex dal piano di sotto.

Usciamo dalla mia stanza e andiamo in salone, dove Helena e Alex stanno baciandosi su un divano.

-Per favore. Dovete proprio farlo davanti a me?-

-Sì, Max- risponde Helena senza degnarlo di un occhiata.

Quando si staccano Alex chiede -Allora, cosa avete fatto stamattina? I soliti ninfomani?-

-Divertente. Comunque no- rispondo, sarcastica.

-L'hai lasciato in bianco? Che coraggio Rox-

-Diciamo pure che è in punizione-

-Per?-

-Mi ha fatto credere di essere stato con Marianne- sibilo, ancora incazzata.

Helena e Alex ridono mentre Max alza gli occhi al cielo -Era uno scherzo Rox!-

-Allora hai un pessimo senso dell'umorismo, amico- ride Alex.

Si sentono due crack! e corriamo nella sala d'ingrasso, dove stanno entrando Lucretia e Daniel.

-Lucretia!- Alex corre avanti ad abbracciare sua cugina -Fai un'altra volta qualcosa del genere e giuro che ti uccido con le mie mani- no scusa, fino a ieri era tutto 'la mia povera Lou' e roba del genere e ora si incazza.

Poi è il turno mio e di Helena per abbracciare Lucretia e, dopo che anche Max l'ha salutata, la trasciniamo in camera mia.

-Racconta tutto- le ordina Helena.

-Non c'è molto da raccontare, ragazze. Sono scappata e Daniel mi ha riportata indietro. Fine della storia-

-Non fingere o useremo la Legilimanzia- la minaccio.

-Ok, ok...allora...tu sai, Rox, che dopo che abbiamo parlato sono scappata di qui. Non mi guardate così o vi Crucio. Sono fuggita perchè non ce la facevo già più a reggere lo sguardo di Daniel. Mi sono materializzata dove sapevo che non mi avreste mai cercata: mio padre ha una villa in Costa Azzurra e mi sono rifugiata lì, con l'intenzione di frequentare Beauxbatons. Sapete, avevo chiesto a Victoire e mi aveva detto un po' di cose...- e Victoire non me l'ha detto?!

-Poi, il quattro-cinque giorni dopo la mia fuga, ho sentito qualcuno materializzarsi in giardino. Era Daniel. Non avevo calcolato che avrebbe potuto ricordarsi del racconto dell'unica estate che ho passato lì con i miei. Tutti insieme. Niente ricevimenti. Niente lavoro.

In ogni caso, è arrivato ed è entrato in casa. Si è seduto sul divano, senza che io dicessi niente e mi ha fissata per ore, fino a quando non ho più retto e gli ho tirato uno schiaffo- questo è più da Helena che da Lucretia...

-E poi?- chiedo, interessata.

-E poi mi ha chiesto scusa e mi ha detto che lo stavo uccidendo perché non mi facevo sentire da un mese, perchè non lo degnavo e perchè vedeva che stavo male e stando male lo facevo stare male. Ragionamenti contorti. Comunque mi ha fatta sentire in colpa per la prima volta in vita mia-

-Sei tornata dopo una settimana Lou, e sei arrivata al quinto giorno. C'è un buco di due giorni- nota Helena.

-Sì...ecco...mi ha portata fuori. Un locale piuttosto chic...- dice, vaga.

-Lou, saprai pure nascondere tutto ciò che provi alla popolazione Hogwartiana, ma non a noi. Racconta tutto- le ordino.

-Va bene, ci siamo ubriacati, contente adesso?!-

Io ed Helena sorridiamo -Sì. Ora continua...-

-Come vuoi che continui?! Il finale è piuttosto ovvio- hahahahaha.

-E...?- la incoraggia Helena,

-E... cosa?-

-E poi cos'è successo?-

-Ci siamo svegliati e ha cominciato a chiedermi scusa un miliardo di volte finchè non l'ho Schiantato-

-E ora state insieme?- chiedo, spperanzosa.

-Sì ma...-

-Ma...?-

-Ma non gli ho ancora risposto. E lui non mi ha chiesto altro- dice Lou in tono perentorio mettendo fine alla conversazione.

Oggi si ritorna ad Hogwarts. Mi sento male, come al solito. Proprio non riesco a lasciare questo posto. Si sta talmente bene qui...

-Rox. Soliti problemi?-

-Max. Non voglio andare ad Hogwarts...-

-Sembri un disco rotto. Ogni vacanza la stessa storia- commenta.

-Allora perchè sei venuto qui, scusa?- ok, sono un po' acida. Solo un po'.

-Perchè ti amo, Rox. Non pensavo fosse un crimine voler passare un po' di tempo con la propria ragazza. Specialmente se quella ti ha lasciato in bianco per quasi tre giorni-

-Resisti proprio poco- ghigno.

-So che stai morendo dalla voglia- sì.

-Affatto-

-Non fingere Rox- dice baciandomi il collo.

Tanro vale lasciarsi andare no? Tra poche ore partirò e non sto con lui da tre giorni...un po' di divertimento non fa male a nessuno no?

 

-Hogwarts!- esclamo gettando una manciata di polvere volante nel camino.

Sbuco nell'ufficio del Vicepreside: il professor Paciock, un altro amico di George e Angelina.

-Ciao Roxanne-

-Professore- lo saluto, fredda.

-Come stanno George e Angelina?- che cazzo ne so io?

-Non ne ho la minima idea, perchè non lo chiede a Fred Weasley?- rispondo, acida, uscendo dall'ufficio.

 

-Gli studenti del settimo anno rimangano in Sala Grande. Gli altri sono pregati di defluire verso l'uscita- annuncia la McGranitt dopo la colazione.

Restiamo sedute mentre i ragazzi dal primo al sesto anno escono.

-Come ben sapete quest'anno avete i M.A.G.O. e perciò è necessario un colloquio privato con il direttore della vostra Casa per esaminare il vostro curriculum scolastico e le possibilità future. Per oggi siete esentati dalle lezioni. Gli orari dei colloqui sono appesi nelle bacheche delle vostre Sale Comuni-

Fantastico. Beh, almeno si saltano le lezioni.

In bacheca c'è appesa una pergamena:

Cerdic Orion Black, ore 8:30

Eodred Cygnus Black, ore 9:00

Hector Bartemius Crouch, ore 9:30

Lucretia Andromaca Greengrass, ore 10:00

Scipio Fomhault Lestrange, ore 10:30

Helena Briseide Nott, ore 11:00

Roxanne Alicia Kathleen Weasley, ore 11:30

Fantastico. Sempre l'ultima. Sempre quella con il nome più lungo e schifoso.

Cerdic entra per primo nello studio di Lumacorno e ne esce ridendo, come al suo solito. Eodred lo imita mezzora più tardi e dopo di lui entra Hector, che ne esce con un'aria compiaciuta.

Tocca a Lucretia. Si alza dal divanetto dove eravamo sedute con aria sicura, con una grazia eterea. Tutti la guardano ammirati: la pelle di alabastro, gli occhi come smeraldi rubati ai gioielli della corona, i lunghi boccoli biondi che ricordano delle effigi dorate di perfezione. Bellissima.

Esca dall'ufficio del prof venti minuti dopo con un ghigno compiaciuto stampato in faccia e mentre entra Scipio Lestrange, ci racconta del colloquio.

-Posso fare tutto ciò che voglio. Ho tutte E-

-E cos'hai deciso?-

-Non lo so...-

E' il turno di Helena, che si avvia verso la porta dello studio mulinando i lisci capelli color mogano. Ne esce circa venti minuti dopo.

E' il mio turno.

-Oho, signorina Weasley! La migliore, la migliore, non c'è che dire. La stessa innata bravura di suo zio signorina, i miei complimenti. Allora, cosa vuole fare dopo i M.A.G.O. un'alunna brillante come lei posso raccomandarla a chiunque senza nessuno sforzo!- si pavoneggia Lumacorno -Ah, e a proposito: voci di corridoio mi sono giunte a proposito del suo matrimonio con il signor Maximilian Nott! E' vero?-

-Sì, professore-

-Ragazzo fortunato quello lì! Mi creda! Ma torniamo a lei, signorina...allora?-

-Credo che il campo delle pozioni sia il più adatto a me, oltre a quello della moda, ovvio. Ma per quello ho già abbastanza agganci...- ti sei pavoneggiato tu? Ora tocca a me!

-Ovviamente. Ovviamente. Allora posso raccomandarla ad un mio ex-allievo, sa, l'alchimista Jeremy Dagworth se le va-

-Perfetto professore-

Sinceramente non ho molta voglia di fare la pozionista, ma è sempre meglio che fare l'Auror.

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Capitolo 30
*** Oppressive heat family ***


 

-Signorina Weasley, può ripetere alla classe ciò che stavo spiegando un secondo fa?- brutta megera.

Ecco a voi Ariana Kendra Louisa Silente, giovane professoressa di Trasfigurazione, in tutta la sua acidità.

Venticinquenne di indubbia bellezza, capelli color grano, occhi azzurri e intelligenti.

Suo nonno è Aberforth Silente, il decrepito proprietario della Testa di Porco e il suo prozio era Albus Silente, sì, il Babbanofilo.

In ogni caso cosa stava spiegando? Ero impegnata a controllare se avevo doppie punte. Per vostra informazione no, non ne ho. Cosa spiegava, allora? Uhm...ah sì:

-Stava spiegando il principio d'evocazione, ovvero come creare oggetti o animali dal nulla-

Lei mi guarda, stizzita. Si aspettava di togliermi punti per la disattenzione, ma ora me ne dovrà aggiungere altri per la risposta. Hahahaha.

-Esatto. Cinque punti a Serpeverde- risponde, seccata.

Con i Grifondoro, i Corvonero e i Tassorosso è dolce e gentile, ma con noi Serpi tira fuori l'antico (ma attuale) risentimento tra Case dando il meglio di sè in quanto a stronzaggine.

La campanella suona, è ora di Erbologia con quel rammollito di Paciock, il che significa rovinarsi la manicure appena fatta. E Grifondoro.

Entrati in classe, Neville comincia a dare le istruzioni su come potare un'orrenda pianta carnivora quando un bimbetto del primo anno entra nella serra, trafelato.

-F...Fred e Roxanne Weasley, la Preside vuole vedervi immediatamente.

Alzo gli occhi al cielo ed esco dalla serra seguita da Fred. Cosa vuole la vecchia adesso?

-Cosa vorrà?- chiede Fred.

-Pur essendo una delle più brillanti studentesse di Hogwarts mi dispiace dirti che non leggo nel pensiero nè tantomeno vedo il futuro- dico, acida e sprezzante.

-Che divertente Roxanne- commenta, sarcastico.

Arriviamo all'entrata della torre della McGranitt, dove sono posti dei gargoyle in pietra.

-Weasley?-

Fred fa un cenno affermativo e quelli si spostano per lasciarci passare.

-Fred! Roxanne!- oh Salazar, ma è davvero la vecchia? -Dovete prendere subito una Passaporta per il San Mungo-

-Che è successo?- chiede Fred.

-Arthur è appena stato ricoverato, ha avuto un attacco di cuore. I vostri cugini- tanto è vecchio.

Un calice in vetro sulla scrivania si illumina di una luce azzurrina.

-Presto!-

Ma io non voglio andare -Preside, io non andrò- decisa.

-Non dire scemenze Weasley, presto!-

Poso l'indice sulla Passaporta e dopo una sensazione di strappo all'ombelico mi ritrovo nella Sala d'Attesa del San Mungo insieme a Fred.

-Freddie! Roxie!- oddio anche lei no!

Angelina corre verso di noi e abbraccia Fred.

Si ferma davanti a me, imbarazzata.

-Roxie...-

-Roxanne, prego- rispondo, acida.

-Sì...sono contenta che tu sia venuta-

-Non che abbia avuto scelta-

Se ne sta zitta (ave a te oh santo Salazar) e saliamo al secondo piano: batteri magici, malattie contagiose: vaiolo di drago, nausea da svanimento, scrofungulus, eccetera.

Arriviamo ad una porta bianca davanti alla quale c'è il clan-Weasley al completo. Oh, che orrore.

Nonna Molly singhiozza in modo imbarazzante sostenuta sa zia Ginny e zia Hermione (odio chiamare così una sporca Mezzosangue), zia Fleur parla in francese ai suoi tre pargoli dalla testa argentea (Victoire, Dominique e Louis), zia Audrey abbraccia la piccola Lucy (che grazie a Dio non ha la chioma rossa marchio Weasley ma bei riccioli color miele), zio Harry, zio Ron e George parlano del malore del nonno, argomento trattato anche da zio Bill, zio Percy e zio Charlie (arrivato in fretta dalla Romania), Molly, Lily e Hugo discutono in un angolo, James ride con Ted, che tiene in braccio Richard, e Rose, che culla la piccola Elice, parla con Albus.

Quando mi vede, George si irrigidisce, ma non si scompone più di tanto.

Victoire mi raggiunge -Stai tranquilla- io sono tranquilla. Sto perfettamente bene.

-Mai stata meglio-

-Ho chiamato Max, arriverà tra qualche minuto-

Quando le dedico un'occhiata truce (io non ho bisogno di nessuno), aggiunge -E' l'unico che sa calmarti...nell'eventualità che tu vada di testa e cominci a scagliare Avada a questi qua- e indica le testa rosse.

-Grazie-

-Sapevo che ti avrebbe fatto piacere- commenta -ora vai, ti copro io: Max ti aspetta giù e non credo che sarebbe il massimo se si presentasse qui da solo-

Mi avvio già per le scale e trovo Max.

Come al solito la mia pateticità tocca le stelle quando lo vedo, così corro verso di lui, baciandolo.

-Quanto ardore, Rox- ghigna.

-Mi sei mancato stronzo-

-Lo so. Anche tu-

-Lo so- commento -Max, portami via di qui- sussurro poi.

-No. Non se ne parla. So che li odi, ma devi restare qui. Io sarò con te- fantastico.

Ritorniamo sù in fretta, nessuno si è accorto della mia assenza, ma appena notano Max, si congelano.

L'unica a non stupirsi è come al solito zia Fleur, che porge con nonchalance la mano a Max -Sono Fleur Isabelle Delacour, piascere di conoscerti. Maximilian, justo?- non le piace essere chiamata signora Weasley.

-Piacere mio signora Delacour. Maximilian Theodore Nott-

Al suo cognome, zio Harry e zio Ron boccheggiano, e George stringe i pugni.

Una Guaritrice sulla trentina si schiarisce la voce -Ehm, il signor Arthur Weasley non è più in pericolo di vita- dice.

Nonna Molly scoppia in un nuovo pianto disperato.

Che scena patetica.

-Il suo cuore però è ancora debole, quindi dovrà restare qui al San Mungo per qualche settimana- aggiunge la Guaritrice.

-Bene, ora che sono venuta qui a spendere il mio prezioso tempo per nulla posso andarmene?- chiedo sprezzante.

-Per nulla? Per nulla?! E' tuo nonno per l'amor di Dio!- esplode George.

Finalmente una reazione, non ne potevo più del paparino che fa la scena della vittima perchè la figlia gli causa dolori e dispiaceri.

-E non morirà oggi, perciò io qui non ho più nulla da fare-

-No, signorina, resterai qui. Anzi, ho scritto una lettera alla McGranitt e tu, Victoire, Dominique, Louis, Fred, Rose, Al e James ritornerete ad Hogwarts lunedì- cosa lunedì?! Ma oggi è giovedì! Quattro giorni con loro?!

-Perciò adesso andiamo tutti a pranzo alla Tana, te compresa- ti sei bevuto quel poco di cervello che avevi?

-No-

-Sì. Sono tuo padre, farai ciò che voglio-

-No. Sono maggiorenne, io faccio ciò che voglio-

-Tu verrai, che ti piaccia o no-

-Scusi signor Weasley- dice Max trascinandomi a qualche metro di distanza.

-Un pranzo Rox, è solo un pranzo. Sarò con te-

-Loro non ti vogliono-

-Non mi frega un cazzo di loro. Voglio stare con te-

-Non alla Tana!-

-Rox non fare la bambina. E' solo un pranzo. Dai, fai questo sforzo-

-No-

-Rox non è una domanda-

-Non starò con loro! Smettila Max-

-Ho capito, hai paura, non sei all'altezza...- cosa?!

-Io sono Roxanne Weasley-

-Che per la prima volta non è all'altezza di qualcosa- sa che tasti toccare, mi conosce maledettamente bene.

-Io sono all'altezza di tutto!-

-Dimostramelo-

-Un pranzo- ringhio.

-Perfetto- ghigna lui.

Ci riavviciniamo alla banda di decerebrati Weasley + Victoire e ci materializziamo alla Tana.

Faccio una smorfia di disgusto non appena vedo questa sottospecie di tugurio in cui vivono ancora i nonni. E' orrendo. E' un porcile con tanti piani costruiti sopra. E' l'immagine della povertà. Ma i Weasley non sono poveri. Non più, ormai.

Noto che al momento di entrare Victoire storce il naso ma zio Bill le lancia un'occhiata severa e lei varca la soglia con fare principesco. Come il suo solito. Adoro Victoire.

-Io...mi ci vorrà un po' per preparare il pranzo. Ginny, vieni ad aiutarmi- dice nonna Molly una volta in cucina.

-Vengo anche io, signora Weasley- si offre zia Hermione.

Le segue anche Angelina, mentre zia Fleur e zia Audrey si siedono sul divano.

Victoire e Ted salgono in una camera sotto lo sguardo truce di zio Bill.

-Roxanne, cherie, monstrami l'anello! Siete fidanzati, non?-

Le mostro la mano sinistra, sull'anulare c'è il mio anello di fidanzamento tempestato da diamanti.

-Suberbe! Maximilian, devo dire che hai proprio gusto-

-Grazie signora-

Devo dire che sono sorpresa. Max è a suo agio e, nonostante alla vista di questa catapecchia si sia leggermente accigliato, parla amabilmente con zia Fleur.

-Quando vi sposerete?- interviene zia Audrey.

Anche lei non è odiosa. E' accettabile. Lunghi ricci color miele, occhi blu e pelle bianchissima, diafana. Lavora al Ministero, è il Capo dell'Ufficio Applicazione della legge sulla Magia ed è li che ha incontrato zio Percy, che, sinceramente, non so come abbia fatto a sposare.

-Non lo sappiamo ancora, credo quando Rox terminerà Hogwarts, ma intanto viviamo a Villa Nott, il castello di famiglia- risponde Max. Perchè anche l'odio che provo verso quest'ammasso di teste rosse si affievolisce (non dico sparisce) quando sono con Max. E' assurdo. Io li voglio odiare. Me lo impongo. Non riesco a non pensare, però, che non sarei in questa situazione se da piccola non mi avessero impresso le loro convinzioni 'maghi=babbani' e 'Grifondoro forever'. Se non mi avessero sempre rimproverata per essere diversa li odierei così.

Mi guardo intorno. Opprimente calore familiare. Ciò da cui sono sempre scappata.

Elice è sul tappeto, che gioca con una bambola di pezza. Mi alzo, silenziosa. So di essere osservata da tutti, ma mi piace essere al centro dell'attenzione.

Elice Europa Pasifae Weasley ha la carnagione simile a porcellana cinese, candida. Brillanti occhi azzurri sotto lunghissime ciglia nere. Sì, nere. La massa di capelli rosso fuoco che aveva alla nascita sono caduti, lasciando il posto ad una splendida chioma corvina. Non si direbbe una Weasley.

-Tao- eh? Traduzione, prego.

-Tao!- ripete, imperiosa. Mi piace sta bimbetta.

-Ciao?-

-Chi tei?- però deve imparare a parlare decentemente.

-Rox- Rox. Solo Rox. Niente Alicia. Niente Kathleen. Niente Weasley. Soprattutto niente Weasley.

-Tu tei mia solella- sveglia la ragazza.

George mi guarda, in attesa della mia risposta -Sì- lo vedo rilassarsi, no Georgie caro non mi convertirò al Grifondoresimo se parlo con tua figlia.

-Tei la solella di Lichie e Fleddie- non è una domanda.

-No-

-No?- si stupisce.

-No-

-Tolo mia?-

-Sì-

-Mi piace- anche a me stai simpatica -plendimi in blaccio- ora però stai esagerando. Non prendo ordini da un microbo di un anno e mezzo. Non prendo ordini da nessuno.

-Plendimi in blaccio- ripete. Oh, ma chi ti credi di essere?

La alzo da terra e la sollevo. Mi guarda negli occhi -Mi tai simpatica- grazie?

-Anche tu-

-A te ttanno simpatici Lichie e Fleddie?- Richard l'ho visto una volta e Freddie...

-Io odio Freddie- sono troppo brutale? Nah.

-Io odio Lichie- mi piaci piccola!

-Elice! Non si dicono queste cose! Ci manca solo un'altra figlia come te, Roxanne, dammi la bambina- un'altra figlia come me? Questo non dovevi dirlo paparino.

Max è subito al mio fianco. Tranquillizzante -Come me? Intendi dire perfetta?- lo so, lo so, la modestia non è il mio forte.

-Intendo dire Serpeverde. Razzista. Snob-

-Intendi dire perfetta- ribadisco, ghignando.

-Basta così!- interviene zia Ginny (ma che cazzo vuole sta qui?) -A tavola-

Fantastico, prendiamo dieci chili con il solito pranzo ipercaloricodi nonna Molly. Siamo in ventotto non in cinquanta!

-Vollo sedemmi con Lox- dice Elice.

George la guarda inorridita, mentre Angelina, che non ha assistito alla scenetta di prima, la posa su di un seggiolone di fianco alla mia sedia. Di sicuro starà pensando 'Roxie sta fialmente provando affetto per la sua famiglia'. Cazzate. Mi sta simpatica Elice, tutto qui. E poi la bimba non sembra una Weasley, potrei crescermela bene e Serpeverde avrebbe una mia degna erede. Ma questo significherebbe vedere di più George e Angelina, il che non mi va affatto.

-E tu chi tei?- chiede Elice rivolgendosi a Max.

-Maximilian- risponde Max sorridendole -il fidanzato di Rox-

-Cosa vuol dile?-

-Vuol dire che si sposeranno, Ellie- risponde Angelina con voce gentile. Ellie? L'ho chiamata Elice!

George la guarda come se avesse appena bestemmiato Godric.

-Come Victoile e Teddy?-

A Bill va di traverso il vino e Fleur regala uno sguardo orgoglioso a sua figlia.

-Chi ha detto che io mi sposo?- salta sù Victoire.

-Fleddie l'ha detto. Fleddie dice semple così- ghigna Elice. Questa bimba mi piace sempre di più. Perfidia.

-Papà!- esclama Fred. Povero piccolo Freddie! Corri da papà se le cose si mettono male! Ma quanti anni hai, due?

-Fred!- esclamano Victoire e Ted.

-Elice!- esclama Elice.

Tutti scoppiano a ridere. Le piace stare al centro dell'attenzione. Ha la stoffa della Regina.

E' perfetta: bella, precoce ed intelligente per la sua età, egocentrica.

-Ro...Roxanne, come va a scuola?- balbetta Angelina.

-Benissimo- rispondo, gelida.

-Che corsi segui?- sto già facendo un sacrificio immane per restare qui in sto' postaccio, vuoi pure farmi sostenere una patetica conversazione? Scordatelo.

-Storia della Magia, Trasfigurazione, Incantesimi, Pozioni, Antiche Rune, Erbologia, Aritmanzia, Difesa contro le Arti Oscure e Astronomia-

-E ha tutte E- interviene Victoire.

-Non ha di certo preso da te, vero George? Tre G.U.F.O!- ride zio Ron.

Seguono risate e battutine varie.

-Quanti anni hai?- mi chiede Elice, stanca di starsene zitta.

-Quasi diciotto-

-Io tolo uno, ma tla poco due-

-Tra quasi un anno Ellie- le fa notare Lucy.

Elice non la degna di uno sguardo -Lichie, tu conocci Lox?-

Richard, che sta giocando con James e Ted, mi guarda e scuote la testa. E' strano. E' bello ma è strano: la pelle non è scura come la mia, ma più chiara, e i capelli sono rosso Weasley. E' strano perchè non ho mai visto dei capelli rossi e un colorito olivastro. E' bello, proprio bello.

-No- risponde Richard.

-E' la mia solella. Solo mia. Non tua e di Fleddie. Mia- mette in chiaro Elice.

Angelina fa per intervenire, ma George la ferma.

Non devo importare molto al piccolo Richard, perchè torna a giocare con un cucchiaino datogli da James.

Finito il pranzo, io e Max andiamo in giardino.

-Simpatica tua sorella. Ti assomiglia molto- ghigna.

-Lo so. Mi piace quella bambina. Ha la stoffa per sfondare-

-Come te-

-Sì...Max, grazie di essere venuto, non ce l'avrei fatta da sola-

-Di niente. Ti amo Rox-

-Anche io-

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Capitolo 31
*** I will be a Slytherin ***


-Io non dormo qui!-

-Sì, Roxanne. Dormirai qui come tutta la tua famiglia- non siete la mia famiglia!

-No! In trenta dentro questa baracca non ci stiamo- George stringe i denti alla parola 'baracca'. Beh, ho ragione.

-Ci siamo sempre stati-

-Non resterò qui!-

-Sì, signorina- scordatelo.

-No!-

-Rox, per favore, per quanto mi piaccia vederti incazzata preferirei evitare liti in famiglia oggi- sussurra Max prendendomi in disparte.

-Max, io qui, con loro, non ci resto- protesto.

-Rox, che vuoi che sia, è solo una notte- come no.

-E prima era 'solo un pranzo' e domani sarà 'solo un'altra notte'-

-Rox, per favore. Non devi per forza conversare o mostrarti amichevole. Basta che resti. E' importante, loro sono la tua famiglia- no!

-Loro. Non. Sono. La. Mia. Famiglia. Max- ringhio stringendo i pugni.

-Rox, noi rimarremo qui- conosco questo tono. Non si può non assecondarlo quando parla così.

-Ma...- provo.

-Niente ma-

Perchè riesce sempre a convincermi?

Sarà orrendo. Ventisette persone (zio Charlie è ripartito per la Romania), dentro questo tugurio? Mi vengono i conati solo a pensarci.

-Non ci faranno dormire insieme, lo sai vero?- gli chiedo -Ti toccherà dividere la stanza con qualcuno di questi qua-

-Lo so-

-Mi devi amare davvero tanto per sopportare tutto questo-

-Finalmente l'hai capito- ghigna baciandomi.

George lo guarda con aria omicida, ma Angelina posa una mano sulla sua, tranquillizzante.

-Lichie! Dammi il mio celchietto!- traduzione? Forse cerchietto... probabile.

Richard corre per il salotto con in amno il cerchietto della piccola Elice.

-No! E' mio adesso!-

-Ti stlappo i capelli Lichie!- oho, la bimba è violenta.

-Elice!- esclama Angelina, scandalizzata.

Secondo me è genetico, le femmine Weasley-Johnson sono destinate alla diversità.

-Dilli subito di lidalmi il mio celchietto mamma!- ordina Elice.

-Chiedi per favore-

-Non mi pace chiedele pel favole- protesta la piccola andandosene a sedersi sul divano in braccia a zia Fleur. E' sempre più uguale a me.

-Elice, ma cherie, cos'è suscesso?-

-Lichald mi ha pleso il celchietto- devo insegnarle a pronunciare la 'r' come si deve.

-Oh, che bimbo monello. Richard, cheri, dai il scerchietto alla tua sorellina-

-Ma, zia! Ellie è cattiva con me!- protesta Richard.

-Sono sicura che non è vero, non, Elice?- chiede zia Fleur, che mostra una notevole predillezione per la bambina.

-Non è velo zia Fleul- ghigna lei. Mi piace.

Richard riconsegna il cerchietto a Elice, che se lo posiziona tra i capelli corvini e guarda verso me e Max.

-Vollo andale a fale un gilo con Lox e lui- lui si chiama Max eh.

Angelina guarda verso di me, esitante.

Annuisco, lasciandola sorpresa.

-Prendi il passeggino, è all'ingresso- mi suggerisce zia Audrey.

Ok, devo ammettere che è un po' strano portare in giro mia sorella in carrozzina insieme al mio fidanzato. Tanto strano.

-Dove vuoi andare Elice?- chiede Max.

-A fale un gilo lungo- grazie -pelchè non mi piace la casa della nonna-

Signore e signori, la storia si ripete! Evviva Elice! Beh, ora non esageriamo.

Ci sediamo su una panchina sotto un albero nel parco cittadino di Ottery St. Catchpole.

Sto posto pullula di Babbani, non mi piace.

-Anche tu vai a Hogwalts, Lox?-

-Sì e ci andrai anche tu-

-Vollo sapele di Hogwalts- ordina Elice.

-I piccoli maghetti vanno ad Hogwarts quando hanno undici anni. Quando arrivano lì, vengono divisi in quattro Case diverse: Serpeverde, Corvonero, Tassorosso e Grifondoro- inizia Max.

-E voi?-

-Noi siamo Serpeverde. E' la Casa migliore. Ci sono persone intelligenti e astute, mentre a Grifondoro sono... come Freddie- continuo.

Sarà, ma mi sembra un discorso inutile da fare a una bambina di un anno e mezzo: non capirà nulla.

-Cos'è astuto?- come volevasi dimostrare.

-Vuol dire furbo-

-Anche io vollo-

-Cosa?-

-Essere Selpevelde-

Ecco, in questo momento sono veramente orgogliosa della mia sorellina (lo so suona patetico). George e Angelina faranno un infarto quando anche la piccola Elice sarà Smistata a Serpeverde.

Max scoppia a ridere, e anche la bambina si unisce a lui con la sua risata cristallina, senza sapere il perchè.

Quando si addormenta, facciamo ritorno alla Tana, dove Fred, Ted, George, Harry e James stanno giocando una partita a Quidditch con una piccola Pluffa.

-Sai giocare a Quidditch?- chiede George, sceso dalla scopa per salutare Elice.

-Certo, signore: gioco per l'Inghilterra- ghigna Max. Ecco un vantaggio dell'avere per fidanzato un giocatore internazionale.

George è leggermente attontito, ma si riprende -Che ruolo?- sa benissimo che è Cercatore. Lo sa l'intera Inghilterra.

-Cercatore, ma non sono male nè come Battitore nè come Cacciatore- risponde Max.

-Bene, vediamo cosa sai fare- lo sfida George porgendogli la vecchia Tornado Sette di zio Ron.

Odio il Quidditch, perciò entro a cercare Victoire.

E' seduta con zio Bill e zia Fleur.

-Alors? Cosa vuoi fare, finito Hogvàrts?-

-Sono indecisa tra Medimagia o una carriera al Ministero-

-In che Ufficio del Ministero?- chiede zio Bill.

-Applicazione della Legge sulla Magia, anche se lo scopo è entrare al Wizengamot- ambiziosa la ragazza!

-Non mi è mai andato a genio quell'ambiente...- commenta zio Bill.

-Non deve piacere a te, papà- risponde fredda Victoire.

-Et toi, Roxanne?- chiede zia Fleur dopo avermi notata.

-Penso che Pozioni sia il campo migliore per me-

-E con Lumacorno come insegnante, potresti avere in mano le redini della Società dei Pozionanti già tra due annetti- esatto.

-Lo so, zio Bill... anche se sinceramente non ho alcun bisogno di lavorare date le mie possibilità economiche- beh, mie... va bè dai, quasi mie.

Zia Fleur mi rivolge un sorriso d'approvazione mentre zio Bill rimane un attimo interdetto e Victoire alza gli occhi al cielo, divertita.

-Rox, andiamo su a mettere in ordine la nostra roba-

La seguo fino alla vecchia camera di zia Ginny, dove sono posizionati due letti. E' talmente stretta! Mi mancano tanto i miei appartamenti di Villa Nott...

Ma almeno non ci ahnno messo in camera Rose o Dominique. In verità Dominique è più che accettabile: è uguale alla sorella, solo che i suoi capelli hanno sfumature dorate, oltre che argentee. Ma è Grifondoro, e si sa, le Grifondoro sono...Grifondoro, insomma!

E Rose... oddio lei è tale e quale a sua madre, ma i suoi ricci cespugliosi sono ramati, invece che castani. Anche lei è finita insieme ai Grifoni e non potrebbe essere più odiosa: assomiglia ad un cespuglio rosso che va in giro per Hogwarts con la mano perennemente alzata, saltellando per far vedere che sa qualunque cosa e leggendo enormi libroni che non servono a nulla. Patetica.

-Rox? Ci sei?- eh?

-Sì, certo-

-So che dev'essere orribile passare quattro giorni con questo branco di teste rosse, ma dai! Sono solo quattro giorni, e poi c'è Max qui con te. A proposito, dov'è?-

-George l'ha sfidato a Quidditch-

-Oh, credo che tuo padre si prenderà una batosta: sai quanto è bravo Max-

-Gioca in Nazionale, è logico che sia bravo-

-Ti serve dello shopping terapeutico per smaltire la tensione-

 

Tornate alla Tana con circa venti pacchi pieni di abiti, scarpe e accessori, abbiamo preso posto a tavola.

-Max...allora, com'è giocare per l'Inghilterra? Ti trovi bene?- chiede zia Ginny.

-Sì, signora Potter-

-Anche io e Angelina abbiamo giocato per la nazionale per qualche anno, devo dire che è stata un'esperienza fantastica-

Angelina annuisce. Ecco un'altro motivo per cui odio i miei. E il Quidditch: lo stadio. Ogni santa domenica allo stadio. Sono cresciuta tra una madre piuttosto assente causa continui allenamenti in nazionale e per le Holyhead Harpies e un padre con un'età mentale molto bassa. Voglio dire, sempre a fare scherzi. Sempre in negozio con il suo piccolo Freddie per progettare nuovi divertimenti.

-Come sta tuo padre, Maximilian?- chiede zio Harry.

-Benissimo, zio Harry. Dirò a Theodore che lo saluti, la prossima volta che lo vedrò- rispondo al posto di Max. George andrà di testa capendo che provo simpatia per il signor Nott e per lui no.

-Ce... certo Roxanne-

-E tu, Victoire, Vitious mi ha detto che vuoi entrare al Wizengamot-

-Sì zio Harry- risponde fredda Victoire.

-Posso mettere una buona parola per te-

-Grazie- dice stringendo i denti. Victoire non sopporta di dovere qualcosa a qualcuno.

-Papà!- Elice si è svegliata.

-Dimmi Ellie- le risponde George.

-Io salò Selpevelde-

George Weasley stramazza al suolo cadendo dalla sedia, svenuto.

Zio Ron guarda torvo la mia Elice (che deficiente), Angelina si affretta a rianimare George, zia Audrey si guarda intorno, divertita.

-Perchè vuoi essere Serpeverde Elice?- chiede gentilmente Lily.

-Pelchè Lox dice che tono tutti intellegenti e a... a... come si dice, Lox?-

-Astuti tesoro-

-Attuti-

-Mamma!- chiama Lily tra la confusione generale.

-Anche io voglio essere Serpeverde!-

E fu così che svenne anche Harry Potter, il Prescelto, il Bambino che è Sopravvissuto.

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Capitolo 32
*** Wow, Kathleen Alicia Roxanne Weasley has affection towards Victoire Weasley who is not? Epic ***


-Rox- mi salutano le mie amiche una volta ritornata ad Hogwarts.

-Lucretia, Helena-

-Cos'è successo?- chiede la seconda senza nemmeno darmi il tempo di mettere in ordine la mia roba.

-Mio nonno ha avuto un attacco di cuore, è stato ricoverato al San Mungo, siamo corsi tutti al suo capezzale e poi, quando è stato chiaro che non sarebbe morto, siamo andati alla Tana- sintetizzo.

-Nel tuo biglietto hai scritto che c'era anche Max con te- nota Lucretia.

-Sì-

-Non dev'essere stato così tremendo allora-

-E'. Stato. Orribile. Voi non sapete com'è avere intorno quel genere di persone. Gente che dovrebbe essere la tua famiglia ma che non riesce ad amarti perchè non sei come loro-

-E' logico che non lo sappiamo se non ce lo dici, Rox- commenta Helena, tranquilla.

Hei! Non è vero...

-...-

-Come stanno i gemellini?- cambia discorso Lucretia.

-Elice è l'unica Weasley decente oltre a me e Victoire-

-Elice? La rossa?- chiede Helena, stupita.

-Ha i capelli neri, non rossi. E ha gli occhi azzurri. E' bellissima-

-Wow, Roxanne Alicia Kathleen Weasley prova affetto verso un Weasley che non sia Victoire? Epico-

-Smettila Helena. E'... diversa. Sveglia. Intelligente. Me- le rispondo.

-Dobbiamo aspettarci una tua degna erede quindi?-

-Ovviamente, dato che a solo un anno e mezzo di età Elice ha espresso il desiderio di essere Serpeverde-

-Tuo padre avrà dato di matto-

-Nah, è solo svenuto...-

 

Cara Roxanne,

Ellie continua a chiedere di te, le piacerebbe tanto se tu tornassi qui almeno una settimana quest'estate.

Ciao,

Mamma

Questo è ricatto!

Non verrò da voi. Se Elice vuole vedermi starà con me a Villa Nott.

Perfetto, tu non vedrai tua sorella.

Papà

Questo è tutto da vedere.

Roxie,

non ascoltare ciò che dice tuo padre, so che non ti piace venire qui e non posso obbligarti: hai diciotto anni, ormai, quindi credo che tua sorella possa stare con te per un po', sempre che i signori Nott siano d'accordo.

Mamma

Non sa negarmi nulla. E' debole.

Vi farò sapere quando verrò a prenderla.

 

-Tra poco meno di un mese inizieranno le sessioni d'esame dei M.A.G.O., che, come sapete, sta per 'magie avanzate grado ottimale'. Le prove scritte si terranno a partire dal 15 al 25 maggio e le prove orali avranno luogo subito dopo. Vi consiglio di applicarvi e studiare attentamente le materie d'esame. Buona serata- annuncia la McGranitt la sera del 20 aprile.

Per stanotte io, Helena e Lou abbiamo in programma assoluto relax: manicure, maschere per il viso e per i capelli... quelle cose lì.

Dopo cena ci dirigiamo nella nostra stanza.

-Rox, hai più pensato... al fidanzamento?- chiede Helena.

Certo.

-Sì, perchè?-

-Perchè... beh, sai com'è fatta mia madre: appena torneremo a casa da scuola vorrà organizzare tutto dai ricevimenti alle interviste-

Uh, è vero. Amaltea non si perderebbe per nulla al mondo una simile occasione.

-E... ?-

-E inizierà subito a parlare di matrimonio e roba varia- a me va bene.

-Non vedo dove sia il problema- commento.

-Tu sei pronta?- assolutamente si.

-Sì- sono sicura.

-Bene, allora possiamo battere mia madre sul tempo e cominciare a pianificare qualcosa-

-La data, Rox?- chiede Lucretia mentre una penna azzurro chiaro scrive veloce ciò che sente su un blocchetto.

E' strano trovarsi qui, a diciassette anni (quasi diciotto) a pianificare il mio matrimonio con Max. Strano. Ma, non so perchè, questo mi riempie di felicità. La convinzione dell'essere troppo giovane era sparita già quando lui si era inginocchiato, ma restava comunque quella... paura. Ora no. Sento solo che il cuore sta scoppiando di felicità... ok, è vero: troppo Tassorosso.

-Non prima del 22 giugno, direi che metà luglio è perfetto: ci vorranno tempo per i preparativi- rispondo.

-Ok... dove?- chiede ancora Lou.

-Penso che Villa Nott sia il posto migliore- commenta Helena asciugandosi lo smalto ceruleo con la bacchetta.

-Va bene. Rox, vuoi... invitare i tuoi?- no.

-...-

-Rox...- no.

-No-

-Roxanne, sai che Max ti costringerà vero?-

-No. Non li voglio-

-Rox, sono pur sempre la tua famiglia-

-Per l'ultima volta, Lucretia: loro non sono la mia famiglia- sibilo.

-Invece sì, Rox. Che ti piaccia o no sono coloro che ti hanno messa al mondo- interviene Helena.

Ma lei non può capire. Amaltea e Theodore Nott sono troppo diversi da George e Angelina Weasley. O da Julia Flitt.

-Max li inviterà di sicuro, quindi rassegnati- dice Lucretia.

Roxanne Weasley non si rassegna. Roxanne Weasley è nata per combattere. Roxanne Weasley è nata per vincere.

-Mai-

-Rox, solo tua madre, tuo padre e i tuoi fratelli- solo?!

-No-

-Rox... fai questo piccolo sforzo... è il tuo matrimonio...- prova a convincermi Helena.

-Appunto. E' il mio matrimonio e non voglio teste rosse a rovinare tutto-

Evidentemente capiscono che non mollerò facilmente e passiamo al disegno del mio abito.











Grazie a tutti per le recensioni e buon Natale! Alice

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Capitolo 33
*** Outstanding ***


No. No. No. No. NO!

Cazzo.

Paciock ha appena annunciato che 'i signori Ronald Weasley, Harry Potter ed Hermione Granger verranno ad Hogwarts come esaminatori per i M.A.G.O. e i G.U.F.O'.

Non li voglio qui. Romperanno dalla mattina alla sera, soprattutto la Mezzosangue, che controllerà ogni mia mossa per poi spiattellare tutto al suo maritino che lo racconterà George e Angelina.

Oh come li odio!

 

-Diamo il benvenuto a Harry James Potter, Ronald Bilius Weasley ed Hermione Jean Granger in Weasley, arrivati ad Hogwarts per esaminare gli studenti del quinto e del settimo anno- dice la McGranitt mentre la porta della Sala Grande si apre ed entrano tre figure.

Il tavolo dei Grifoni esplode in urla e applausi, seguito a ruota da quello dei Tassi.

Meno persone acclamano i Salvatori al tavolo di Corvonero e nessuno a Serpeverde.

Zio Ron mi fissa, aspettandosi un applauso probabilmente. Scordatelo. Non lo farò nemmeno sotto Cruciatus.

Dopo un discorso di zio Harry (patetico), veniamo congedati dalla Sala Grande e ci dirigiamo verso le rispettive Sale Comuni.

In bacheca è apparsa una pergemena.

M.A.G.O. 2018 prove scritte

Incantesimi - 15 maggio ore 10.00 - prof. H. Granger e R. Weasley

Difesa contro le Arti Oscure - 16 maggio ore 15.00 - prof. H. Potter

Erbologia - 18 maggio ore 17.00 - prof. R. Scamandro e L. Lovegood

Trasfigurazione - 19 maggio 10.00 - prof. D. Canon e L. Lovegood

Cura delle Creature Magiche - 15 maggio ore 16.00 - prof. R. Weasley e R. Scamandro

Astronomia - 20 maggio ore 00.00 - prof. R. Scamandro

Aritmanzia - 24 maggio ore 10.00 - prof. H. Granger

Antiche Rune - 18 maggio ore 10.00 - prof. H. Granger

Divinazione - 21 maggio ore 16.00 - prof. C. Patil e L. Brown

Babbanologia - 22 maggio ore 11.00 - prof. D. Canon e H. Granger

Pozioni - 23 maggio ore 11.00 - prof H. Potter e D. Malfoy

Storia della Magia - 25 maggio ore 16.00 - prof H. Potter , H. Granger e R. Weasley

Fantastico! Ora vomito. Praticamente a tutti i miei esami sarò valutata dal Clan Weasley-Potter. Mi uccido. Ecco sfumate tutte le mie E: quelli ce la metteranno tutta pur di farmi calare il voto.

Oh! Draco Malfoy e Harry Potter... insieme... spero che Malfoy uccida zio Harry.

 

-Roxanne, hai già finito?- chiede stupita zia Hermione quando, mezzora dopo l'inizo dell'esame le consegno quattro pergamene completamente scritte.

-Sì- rispondo, fredda.

Zio Ron sgrana gli occhi. Hehe, lo so, lo so sono incredibile.

Mi stupirei se non prendessi almeno E in questo patetico test di Incantesimi.

Cinque minuti dopo mi raggiungono Helena e Lucretia.

-Com'è andata?-

-Benissimo. Era pateticamente facile- risponde Lou.

 

No, un attimo: Qual è il nome del Prescelto? Ma vi sembra una domanda da fare in un test di Storia della Magia?!

Harry James Potter.

Seguono una moltitudine di domande sul programma del sesto anno e sulla Battaglia di Hogwarts.

Chi è stato ucciso da chi, com'è stato ucciso, quando ha avuto luogo l'evento...

Prenderò E.

Consegno le dieci pergamene a zio Harry.

-Complimenti Roxanne: solo quarantacinque minuti e una decina di pergamene scritte...- commenta zia Hermione.

-Lo so zia, sono irrimediabilmente intelligente-

 

-Wealey Roxanne Alicia Kathleen!- chiama Paciock.

Esame orale di Difesa Contro le Arti Oscure, il mio esaminatore è zio Harry. Merda.

-Bene Roxanne, sapresti produrre un Incanto Patronus?- e me lo chiedi?

Faccio un cenno affermativo -Expecto Patronus!- il primo bacio con Max, la nostra prima volta, lui inginocchiato con un anello in mano, le risate con Helena e Lucretia...

Un cucciolo di tigre esce dalla mia bacchetta. E' argenteo.

Probabilmente zio Harry si aspettava un serpente, quindi rimane un attimo interdetto.

-Perfetto e sai dirmi cos'è la maledizione Cruciatus?-

-La maledizione Cruciatus (Crucio) viene utilizzata per torturare chi ne viene colpito. L'incantesimo deriva dal verbo latino "crucio" (crucio,-as,-avi,-atum,-are) che significa "tormentare, torturare" o anche "crocifiggere".

Inoltre c'è da dire che una giusta rabbia non è sufficiente per scagliare la maledizione, ma è necessario possedere il desiderio di infliggere dolore per pura e semplice crudeltà- ho dimenticato qualcosa?

-E la maledizione Imperius?-

-La maledizione Imperius (Imperio), permette di assumere il controllo totale di una persona o di un animale. Il suo significato deriva dal sostantivo latino "imperium, i" che significa "comando" (il verbo corrispondente è "impero -as -avi -atum -are". Per contrastare la Maledizione Imperius è necessaria una grande forza di volontà-

-E l'Anatema che Uccide?-

-L'Avada Kedavra è la più potente delle tre Maledizioni Senza Perdono, ed è conosciuta anche come "l'Anatema che Uccide".

In quanto mortale e implacabile, questa maledizione è la più in voga tra i maghi oscuri. Chi non si serve di magia oscura tende a non usarla (visto anche che è illegale), se non in situazioni di pericolo estremo. Nella storia recente del mondo magico sappiamo che Bartemius Crouch, ex capo dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia al Ministero della Magia, aveva giudicato la situazione causata da Voldemort e dai suoi sostenitori un'emergenza tale da autorizzare l'uso delle maledizioni senza perdono.

Quando viene scagliata l'Avada Kedavra emana un lampo di luce verde, accompagnato da un sibilo di vento e da un rumore sordo e incombente, che spesso viene identificato come il rumore della morte.

È considerata la maledizione peggiore che esista, poiché è in grado di infliggere una morte istantanea; per essa non esiste una chiara contromaledizione, anche se un sacrificio d'amore, come quello storico di Lilian Evans Potter, può annullarne gli effetti e ritorcerli contro colui che l'ha scagliata.

L'unico sopravvissuto ad un Anatema che Uccide è seduto davanti a me e la maledizione ha lasciato come unica traccia una cicatrice sulla fronte a forma di saetta- contento?

-Esegui un incatesimo non verbale-

Noto una piuma sulla scrivania.

La trasformo in una tazzina.

-Brava Roxanne...-

Dopo la dimostrazione di un Impedimenta e di uno Schiantesimo, zio Harry passa alla domanda successiva -Per ultima cosa, sapresti effettuare un Incanto Fidelius?- sì, ma su cosa?

-Intorno a noi?-

-Sì-

Mi concentro... zio Harry si alza e fa qualche incantesimo per testare l'incanto...

-I miei complimenti Roxie. E' un incantesimo molto complesso, non è da tutti saperlo fare così bene-

Sorrido, fredda e superba.

-Non dovrei dirtelo, ma sono sicuro che questa sia una E- sospira. E' afflitto. Sperava prendessi T probabilmente.

 

15 giugno.

-Rox, Helena, svegliatevi- chiama Lucretia.

-Mmh... Lou, lasciaci dormire, ho sonno, sono ubriaca- biascica Helena.

Non sono del tutto sobria nemmeno io dato che ieri sera c'è stato il festino di fine anno.

-Sbrigatevi, dobbiamo andare alla cerimonia dei diplomi- continua Lucretia.

Cazzo i diplomi! Porco Godric.

Mi alzo velocemente dal letto e mi chiudo in bagno.

Mi faccio una doccia e mi vesto con un abito nero ed elegante, come ci ha detto la Mc ieri sera.

Quando siamo pronte scendiamo in Sala Grande, sgombra dai tavoli delle quattro case.

Ci mettiamo in fila in ordine alfabetico (!) e la Preside inizia il suo discorso... noia mortale.

Poi srotola una pergamena e inizia a leggere -Abbott Devon Francis, Abbott Hannah Jennifer, Baston Alicia Angelina, Bell Michael Simon, Black Cerdic Orion, Black Eodred Cygnus, Bones Susan Amelia, Canon Harry Colin, Corner Thomas Michael, Crouch Hector Bartemius, Diggory Eleanor Eloisa, Finnigan Lydia Luna, Goldstain William Anthony, Greengrass Lucretia Andromaca, Lestrange Scipio Fomhault- gli studenti del settimo anno salgono sulla pedana dove la McGranitt sta in piedi per prendere il diploma -Macmillan Melania Suzanne, Macmillan Justin Ernie, Midgeon Brian Hugh, Nott Helena Briseide,

Paciock Alice Hannah, Paciock Frank Harfang, Sloper Jennifer Demelza, Smith Isabella Hepzibah, Steeval Michael Terence, Thomas Mary Ginevra, Vance Virginia Victoria, Weasley Frederik George, Weasley Roxanne Alicia Kathleen e Weasley Victoire Gabrielle- finalmente. Sempre alla fine. Sempre quella con il nome più lungo...

Salgo sulla pedana dopo Fred e prendo il diploma che mi porge la McGranitt.

Scesa, lo srotolo.

Tutte E.

Come mi aspettavo.

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Capitolo 34
*** Goodbye Hogwarts ***


-Rox!- appena scendo dalla pedana Max mi corre incontro e mi bacia.

-Mmm... Roxanne?- cosa cazzo vogliono adesso?

-Si?-

-Volevamo complimentarci con te per il diploma...- dice Angelina, imbarazzata.

-Ma vedo che non hai bisogno di noi- conclude George. Esatto paparino: finalmente ne dici una giusta.

-George!- esclama Angelina.

-No, ha ragione, non ho bisogno di voi- dico, fredda, allontanandomi con Max.

-Rox! Non puoi continuare a trattarli così!- posso e lo sto facendo.

-Posso-

-No. Non puoi. E ora vieni, il banchetto sta per iniziare- ma evidentemente non tiene tanto al banchetto data la forza con la quale mi spinge addosso al muro e comincia a baciarmi.

-Guarda guarda cos'abbiamo qui!- e chi sei? -Rita Skeeter, piacere di conoscervi. Oddio che scoop verrà fuori: Weasley e Nott, amore proibito-

Rita Skeeter. Santo Salazar no! Ora riempirà di cazzate sul nostro conto tutti i giornali del mondo magico.

-Ditemi allora: i vostri genitori approvano? Vi amate davvero? A quando le nozze? Oh che notizia! Un Nott con una Weasley!- blatera la donna. Ha degli orrendi capelli tinti di biondo.

-Non mi risulta siano affari suoi- interviene Max, freddo.

-Oh ma ragazzi miei, dovete capire: sarà un articolo stupendo!- e che cazzo me ne frega a me?

-Dai, dai: ditemi tutto sulla vostra storia-

-Non c'è niente da dire se non che amo Roxanne e lei mi sta dando sui nervi con le sue chiacchiere insensate-

-Oh! Allora la ami! Roxanne hai detto? Allora devi essere la figlia di George Weasley! Come l'ha presa lui? Non dirmi che non lo sa!-

-Lui non approva, ma non vedo cosa dovrebbe importare a me: sono maggiorenne e faccio ciò che voglio- rispondo, gelida.

-Che storia affascinante! Roxanne Weasley si emancipa dalla famiglia per amore del bel Maximilian Nott... immagino già le copertine di Strega Moderna!-

-Stupeficium!- Max.

-Finalmente: non ne potevo più- commento -e dire che tra i due ero io quella impulsiva-

-Le cose cambiano- sussurra lui a un centimetro dalla mia bocca.

-Non cambierà il fatto che ti amo-

 

Sto parlando con Lucretia ed Helena, quando lo sguardo di Lou cade su una figura snella e il suo volto diventa una maschera di pietra.

Julia Ifigenia Flitt in Greengrass ha appena fatto il suo ingresso in Sala Grande.

E' bella: capelli biondo ramati, occhi blu e carnagione leggermente abbronzata. Non assomiglia per niente a Lucretia.

Quando nota sua figlia, si dirige verso di noi.

-Lucretia tesoro! Come sono andati gli esami?- chiede con tono falsamente dolce.

-Bene, madre- risponde gelida Lou.

-Lo immaginavo! Ti spiace venire un attimo con me che ti presento alcune persone?- ecco lo scopo.

-Sì, mi dispiace madre. Non verrò-

-Ma Lucretia tesoro sono persone importanti e volevo far conoscere loro mia figlia-

-Sono tua figlia solo quando serve vero? Non mi hai mai degnata di uno sguardo, da bambina. Erano sempre zia Daphne e zia Astoria che si prendevano cura di me. Tu eri troppo impegnata a fare l'arrampicatrice sociale. Ti aspetti che ora venga con te? Ti aspetti che io ti lasci vantare di me, della mia bellezza e della mia bravura? No. Per diciotto anni hai fatto a meno di me. Puoi continuare-

-Oh, ma che dici, stupida! Ascoltami, sono tua madre e voglio che tu venga con me-

-Zia Daphne è più mia madre che te. E lo stesso vale per zia Astoria. Vattene. Nessuno ti ha invitata- sibila Lucretia, gli occhi verde chiaro che lampeggiano di rabbia.

Julia Flitt si allontana e viene sostituita da Daphne Greengrass.

-Lou, tesoro, va tutto bene? Cosa voleva Julia?-

-Farmi conoscere alcune persone. Va tutto bene zia non c'è nessun problema-

-Perfetto. E, tesoro, tuo padre ha mandato un gufo dicendo che verrà stasera a Villa Zabini se ti va- aggiunge Daphne. E' uguale a sua nipote: delicata, quasi eterea. La candida pelle sembra porcellana cinese, gli occhi: smeraldi rubati ai gioielli della corona, i lunghi boccoli biondi ricordano delle effigi dorate di perfezione.
-Grazie zia-

 

-Lox!-

-Ciao Elice-

Mia sorella è carinissima nel suo vestitino blu navy.

-Come stai?- le chiedo. Questa bambina mi fa diventare gentile. Orrore.

-Bene. Tu?-

-Bene. Oggi ho finito la scuola. Come va a casa?-

-Bene. Ma Lichie mi da fattidio- ehm... fastidio?

-Lascialo perdere. E' come Freddie. Sono fatti così...-

-Anche papà è fatto così- sveglia la piccoletta.

-Sì-

-Ho litigato con la mamma- wow.
-Perchè?-

-Pelchè voleva taiale i miei capelli belli- cara la mia bimba!

-Hai ragione Elice: non permettere che la mamma li rovini-

 

-Helena, Lucretia! Siete pronte? Ritorniamo a casa- chiama Amaltea alla fine del banchetto.

Max mi prende per mano, per smaterializzarci a Villa Nott (per oggi è possibile anche ad scuola).

Addio Hogwarts.

Questa volta per sempre.

Oggi inizia la mia nuova vita.

Villa Nott appare maestosa e imponente davanti a noi.

Finalmente a casa.

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Capitolo 35
*** Weasley and Nott: chronicles of a forbidden love ***


Oggi inizio lo stage alla Società dei Pozionanti.

Mi alzo dal letto e dopo una doccia fredda mi vesto con un abito bianco e blu e dei tacchi abbinati.

Sento beccare alla finestra: Salazar* è arrivato e una lettera è legata alla sua zampa.

Dev'essere la risposta di Angelina, ieri sera le ho scritto che passerò a prendere Elice dopo il corso.

Va bene, allora alle cinque a casa.

Mamma

-Signorina Roxanne la colazione è pronta- annuncia un orribile elfo domestico di nome Pimpy. Che poi, Pimpy... che merda di nome. Peggio del mio.

Scendo in sala da pranzo, dove c'è Max intento a leggere la Gazzetta del Profeta.

-Ciao amore, hai già visto l'articolo su di noi?-

Su di noi?

-No, Rita Skeeter?-

-Sì. Non credevo che anche il Profeta pubblicasse simile spazzatura...- commenta porgendomi il giornale.

Weasley e Nott: cronache di un amore proibito

Il giorno della consegna dei diplomi Hogwarts è stato lo sfondo di un romantico incontro tra il Cercatore della nazionale, Maximilian Nott, e la bella Reginetta della scuola, Roxanne Weasley, già nota per il fatto d'essere l'unica della famiglia a Serpeverde.

La sottoscritta li ha beccati in flagrante mentre cercavano un posticino appartato e ne ha approfittato per un'intervista. E non sapete che cosa ho scoperto! Ebbene, dovete sapere che il signor George Weasley, padre di Roxanne e proprietario della catena di negozi 'Tiri Vispi Weasley', non approva la relazione della figlia, che, emancipatasi dalla famiglia, ha deciso di vivere a Villa Nott con il suo amato.

Le mie fonti mi dicono anche che sono stati ordinati alcuni abiti da cerimonia nelle sartorie più in vista del paese, sta per aver luogo un matrimonio? A quanto pare, signore e signori, sì.

Ma quando ho cercato di intervistare il signor Weasley, egli ha risposto che farà qualunque cosa per ostacolare le nozze perchè, dal canto suo, 'un Nott non può sposare una Weasley'

Effettivamente dire Nott e Weasley è come dire giorno e notte, male e bene, Mangiamorte e Ordine della Fenice.

Riusciranno i due giovani amanti a convolare a giuste nozze senza spargimenti di sangue?

Rita Skeeter

Devo dire che quest'articolo è accettabile rispetto a tutte le cazzate che la Skeeter ha pubblicato nel corso degli anni, pensate un po': è riuscita a definire bella zia Hermione. E Pansy Parkinson. Doveva essere ubriaca. Un attimo... io Ordine della Fenice? Io?! Ucciderò Rita Skeeter.

-Rox, io devo andare: ho l'allenamento tra mezzora. Se vuoi passo io a prendere Elice- grazie ma no, non torneresti indietro vivo.

-No, è meglio che faccia io, George ti ucciderebbe-

-Vero. Comunque buona fortuna per il corso. Ti amo- dice baciandomi e prendendo la sua Firebolt 2018, per poi smaterializzarsi.

-Pimpy! Pulisci qui, io ho finito. Prepara la camera per mia sorella, arriverà questa sera- ordino all'elfo domestico.

Prendo la mia borsa e mi materializzo davanti alla Società dei Pozionanti.

E' un edificio antico e regale. Mi piace.

Ci sono un sacco di nuovi studenti, quasi tutti usciti da Hogwarts.

-Hei Rox! Come va?- Eodred e Cerdic Black spuntano da dietro di me.

-Bene, voi?-

-Bene. Abbiamo letto l'aricolo della Skeeter questa mattina! Allora a quando le nozze?- anche loro?

-Sapete leggere?-

-Divertente Rox, comunque si, sappiamo leggere- risponde Cerdic.

-In verità l'ha letto Cressida- commenta Eodred.

-Va bene, è vero, ma sappiamo leggere-

-Non ne sono del tutto sicura, comunque che ci fate qui? Non dovevate entrare in qualche squadra di Quidditch?- questi due senza il Quidditch non vivono.

-Sì, abbiamo un provino tra qualche giorno, ma nostro padre voleva che 'facessimo qualcosa di più costruttivo del Quidditch', perciò eccoci qui- spiega Cerdic.

Quando la massa comincia a dirigersi verso l'aula, entriamo anche noi e prendiamo posto in fondo alla classe. Io in centro e i gemelli ai miei lati.

Un uomo dai capelli biondo platino entra nella stanza. Draco Malfoy. Theodore me l'ha fatto conoscere a Natale e Lumacorno, come suo solito, ci ha raccomandati.

Noto Eloisa Diggory seduta con Ernie Macmillan, nei primi banchi. Tassorosso. Schifosi Tassorosso che credono che per sfondare serva la bontà e la gentilezza. Patetici. Per sfondare servono intelligenza, bellezza e ricchezza.

-Hei Rox, che ne pensi di quella lì?- chiede Eodred indicando una ragazza bionda.

-Troppo scontata-

-E quella lì?-

-Se ti piacciono le nane...-

-Hai ragione... quella?- dice indicando una ragazza probabilmente sudamericana.

-Direi che può andare- commento.

-Ok, dopo le chiedo di uscire. Comunque davvero tu e Max vi sposate?-

-Stai zitto Eodred- fa venire mal di testa.

Alla fine della lezione Draco si avvicina a noi.

-Salve Roxanne. Voi dovete essere Eodred e Cerdic Black, non è così?-

I gemelli annuiscono, per una volta senza parlare.

-Bene. Mi aspetto grandi cose da voi tre: Lumacorno vi ha adulati in modo spudorato l'ultima volta che ci siamo visti-

 

-Ciao Roxie- mi saluta quel decerebrato di mio fratello una volta messo piede nel giardino di Casa Weasley.

-Fred... dov'è Elice?-

-Dentro- ma va? Fino a qui c'ero arrivata.

Entro dentro la casa, in salotto trovo George con Elice in braccio. Lui le sussurra qualcosa all'orecchio e la bimba sembra parecchio contrariata.

Mi avvicino.

-... E non dar retta a quel Nott, è una persona cattiva...-

-Scusate l'interruzione, io sarei di fretta-

-Lox!-

-Oh, ciao Roxie, stavo solo dando delle raccomandazioni ad Ellie- Elice.

-Ciao Roxanne!- ossantoMerlino anche lei? Angelina -Sei venuta a prendere Ellie?- ma no? Comunque è Elice. Non Ellie. Elice.

-Sì-

-I Nott sono d'accordo?-

-Sì, comunque sono partiti ieri per la Spagna-

-Quindi in casa ci siete solo tu e quel po...- Angelina gli dà uno schiaffo sulla nuca -... Nott-

-Sì- ghigno.

-La cosa non mi piace. Da soli senza nessuno che li controlli!-

-E perchè dovrebbero controllarci?- chiedo, falsamente ingenua.

-Lo sai perchè! Non perderà l'occasione di saltarti addosso!- sbraita George.

-Non la perdeva nemmeno prima se ti può interessare- lo informo, fredda.

-Cos'hai detto?- sbianca.

Angelina mi getta un'occhiata di rimprovero e gli si avvicina.

-George? George stai bene?-

-No che non sto bene! Quel porco di un Nott... ! Mia figlia... !- adesso non so cosa stia blaterando -Io lo uccido!- e io uccido te.

-Se devi uccidere qualcuno non è di certo Max. Non è stato il primo-

-Cosa?! Cosa?!- urla mentre cade rovinosamente a terra. Ha lo svenimento facile però...

-Roxanne!- mi rimprovera Angelina.

Alzo le spalle e prendo in braccio Elice, che osservava la scena ridendo sul divano.

-Pronta per partire?-

-Tì-

Angelina mi porge due borse e da un bacio alla piccola, per poi guardarmi, triste.

Mi materializzo a Villa Nott.

Sono le cinque e mezza, Max dovrebbe essere tornato.

-Ciao- infatti.

Prende Elice e mi passa un braccio attorno alla vita.

-Com'è andata al corso?-

-Bene, c'erano anche Eodred e Cerdic-

-Eodred?- non gli va giù da quando l'ho usato per ingelosirlo.

-Se si avvicina un'altra volta a te...- adoro quand'è geloso.

-Io lo lascerò fare... è così attraente...- fingo.

Si sta incazzando.

-Scherzavo!-

-Lo spero per te-

-E per Eodred- esclamo ridendo e scappando al piano di sopra con Elice in braccio che ride con la sua risata cristallina.

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Capitolo 36
*** 'Then, at your beauty' 'At my beauty' ***


-Rox!-

-Helena!-

Helena corre sui suoi tacchi alti fino a raggiungermi.

Siamo a Villa Nott e lei e Alex sono appena tornati da una vacanza di due settimane in Francia.

Helena affida le valigie a due elfi domestici e mi trascina in camera sua.

-E così questa è la piccola Elice- dice rivolgendo l'attenzione alla bimba che ho in braccio.

-Sì, sono io- le ho insegnato a parlare decentemente.

-Sei veramente bellissima-

-Grazie, lo so. Prendimi in braccio- ordina.

Helena la prende in braccio ed Elice si addormenta, tranquilla.

Ma c'è qualcosa di strano. Helena è strana.

-Va tutto bene? Sei... pallida...-

-Sto benissimo- dice, sicura, come per autoconvincersene.

-Se lo dici tu... raccontami tutto-

-Siamo stati a Villa Daphne, in Costa Azzurra per qualche giorno, poi abbiamo girato la Francia... Parigi, Nizza, St. Tropez... e il Ministro della Magia francese ci ha invitati ad un ricevimento nel suo castello. Abbiamo trovato anche Cressida, sai, sta ancora con il figlio del Ministro... tu?-

-Ho cominciato il corso alla Società dei Pozionanti con Eodred e Cerdic... niente di interessante-

-Eodred? Max sarà andato di testa!- ride lei, conosce le debolezze di suo fratello.

-Sì... direi di sì, comunque sai quando arriva Lucretia?-

-Sì, tra una settimana, lei e Daniel sono a Rosier Castle, a Monaco- risponde.

Helena impallidisce e si tiene al baldacchino del letto.

-Tu non stai affatto bene, Helena. Faccio chiamare il dottor Sanders... Pimpy!- l'elfo domestico appare con un sonoro crack.

-Al suo servizio signorina Roxanne- gracchia, inchinandosi.

-Chiama il dott...-

-NO!- mi interrompe Helena -Sto benissimo, vattene Pimpy-

L'elfo scompare.

-Helena tu non stai bene. Sei pallidissima e ti reggi a stento in piedi perchè cazzo non vuoi che chiami Sanders?-

-Perchè no. Sto bene- risponde, piccata. Contenta lei -Ora sono stanca, ti spiace lasciarmi sola?-

Prendo Elice ed esco dalla stanza.

-Rox-

Max mi abbraccia, comparendo dietro di me.

-Nella mia stanza ci sono tre bottiglie di champagne che aspettano...-

-Sarebbe un peccato sprecarle...- commento -aspettami, porto a letto la bambina-

Messa a letto Elice, entro in camera di Max.

E' quasi buio, l'unica luce proviene da alcune candele sparse per la stanza.

-Ce ne hai messo di tempo-

-Perchè così impaziente?-

-Come fai a non capire perchè quando passi ore e ore davanti allo specchio?- attento: il ego sta smisuratamente aumentando.

-Lo so, sono bellissima-

Max sorride e versa lo champagne in due calici in cristallo. Me ne porge uno.

-Alla tua bellezza allora-

-Alla mia bellezza-

Inutile dire che poco dopo le tre bottiglie di champagne sono vuote e noi completamente ubriachi.

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Capitolo 37
*** Nobody has to know nothing ***


La luce dell'alba mi sveglia.

Non c'è nemico peggiore della luce del sole dovo essersi scolati due bottiglie di champagne.

Guardo l'orologio. Sono le sei.

Credo che una pozione anti sbornia sia la cosa migliore.

Mi alzo dal letto e mi dirigo in camera mia.

Quando ne esco, vestita e di nuovo sobria, noto una figura che scende le scale.

Helena. Che ci fa Helena in piedi a quest'ora.

La seguo.

Cammina veloce. Attraversa il salone fino ed arrivare in cucina, dove ordina ad un elfo di prepararle un caffè.

Mi avvicino a lei.

-Helena? Sei sicura di stare bene?-

-Sto benissimo, solo non riuscivo a dormire- risponde, con voce innaturalmente acuta.

-Sai che non è vero. Ieri ti reggevi a malapena in piedi-

-La stanchezza... sai il viaggio...- come no.

-Ma se vi siete smaterializzati-

-Sì, sai... la smaterializzazione mi fa sempre sentire debole- inventatene un'altra, non ti sei mai sentita debole in due anni che la pratichi.

-Helena...-

-Sto bene Rox. Benissimo. Ora voglio solo bere un caffè in santa pace!-

Silenzio.

Quando ha svuotato la tazzina, si alza e si dirige verso l'uscita.

E' dimagrita.

Nel varcare la porta, sviene.

-Helena! Tu, elfo, chiama il dottor Sanders. Max! Alex!-

Max accorre subito di corsa, destato dalle mie urla.

-Rox cosa...? Helena! Che le è successo?-

-Non lo so, si è alzata ed è svenuta-

-Il dottor Sanders...-

-L'ho già mandato a chiamare. Reinnerva! Ma dov'è Alex?-

-Eccomi, ma che... Helena!- Alex entra in cucina e si fionda dalla sua ragazza.

Io l'avevo detto che non stava bene.

-Rox cosa le è successo?-

-Non lo so, è da ieri che sta poco bene- spiego.

Alex la prende in braccio e la porta in camera.

Io e Max lo seguiamo un attimo dopo.

Una pallidissima Helena è distesa sul letto.

-Pimpy!- chiama Max -Se arriva il dottor Sanders fallo entrare immediatamente-

-Sarà fatto, Maximilian Nott, signore- gracchia quello smaterializzandosi.

Qualche minuto dopo il portone di casa sbatte e un uomo sulla cinquantina entra nella stanza.

-Buongiorno signori-

-Dottor Sanders- saluta Max.

-Cos'è successo?-

-E' svenuta- spiega Alex.

-Avete un'idea del perchè?- chiede Sanders aprendo la sua borsa.

-No. E' da ieri che è un po' debole- rispondo.

-Bene, ora lasciate che la visiti- ci congeda.

Usciamo dalla stanza e ci sediamo sui divanetti posti al secondo piano.

Alex è nervoso.

-Cos'aveva ieri Helena?- mi chiede, avido di informazioni.

-Era pallida e ha avuto un piccolo mancamento, ma mi ha assicurato di star bene, anche se è quello che mi ha detto di nuovo stamattina prima di svenire-

Silenzio. Snervante attesa.

Poi, d'un tratto, Sanders esce dalla camera e si avvicina a noi.

-Allora, nulla di cui preoccuparsi: la signorina Nott è solo leggermente debilitata. Qualche giorno di riposo e una sana alimentazione dovrebbero risolvere il tutto. Passerò comunque domattina per un controllo. Buona giornata-

Alex si fionda da Helena, Max tira un sospiro di sollievo e mi stringe a sè -Andiamo a svegliare Elice-

 

Lucretia è arrivata. E' passata una settimana dal malore di Helena e da allora non si sono ripresentati mancamenti e svenimenti vari, grazie a Salazar.

Comunque, stavo dicendo che Lucretia è tornata ieri da Monaco con un'abbronzatura dorata e un anello di fidanzamento, finalmente è riuscita a rispondere alla fatidica domanda.

In quanto al mio, di matrimonio, domani devo andare a provarmi l'abito e, mi sento patetica a dirlo, mi sento al settimo cielo.

Stamattina ho riportato la mia piccola Elice dai Weasley, che quando se la sono visti arrivare tutta ben vestita, con i capelli corvini abboccolati e soprattutto con un'ottima pronuncia delle lettere a lei ostili, hanno quasi fatto un infarto. Sembra una mini me con la pelle chiara. Sono veramente orgogliosa. Ha conquistato tutti qui a Villa Nott pur essendo capricciosa e prepotente. Si vede che questo è il suo ambiente.

-Rox, che ne dici di questo?- chiede Lou mostrandomi un bellissimo abitino color crema.

-Bello. Hai visto Helena questa mattina?-

-No, prima ho bussato alla sua porta ma probabilmente stava ancora dormendo- risponde scartando l'abito e rimettendosi quello grigio perla che indossava prima.

E' strano che Helena non si sia ancora svegliata comunque: non è affatto una tipa mattiniera ma alle tre di pomeriggio dovrebbe anche essere uscita dalla sua camera.

Un botto.

-Rox, Lou!- la voce di Alex giunge disperata alle nostre orecchie.

Usciamo di corsa dalla camera di Lucretia e ci troviamo davanti Alex, bacchetta sguainata ed espressione distrutta.

-Cos'è successo?- chiede Lou guardando la porta della stanza di Helena che giace divelta sul pavimento.

-Non c'è. Non c'è. E' sparita. Helena non c'è più- ringhia Alex, sconvolto.

Max e Daniel arrivano di corsa.

-Ma cosa...?-

-Helena. Scomparsa- oh Salazar, ho ottime capacità riassuntive anche in un momento come questo.

Comunque dove cazzo è andata a finire Helena?! Porco Godric.

-Dobbiamo trovarla- Alex.

Non aveva motivi per scappare. Era felice. O almeno credo. Dalla scorsa settimana, quando è stata male, era normale. La solita Helena: un concentrato di energia pura.

E Theodore e Amaltea? Ritorneranno tra tre giorni, cosa gli diremo se per allora Helena non sarà ancora tornata?

-Aspettiamo qualche ora, se per stasera non sarà a Villa Nott daremo il via alle ricerche- dice Max.

Non so perchè ma sento che non tornerà. Non molto presto.

-Cosa? Stasera?! Stasera! Max io non posso aspettare fino a stasera!- esplode Alex.

-Devi Alex. Per quanto ne sappiamo potrebbe essere semplicemente uscita. E la Squadra Speciale Magica non prenderebbe mai in considerazione la nostra richiesta di aiuto se prima non aspettiamo qualche ora per essere sicuri che non tornerà- ma come fa ad essere così rassicurante?

Alex annuisce, ancora furioso, e si chiude in camera sua.

Daniel abbraccia Lucretia e insieme si allontanano per il parco della villa.

Max si avvicina e mi stringe, a sua volta. Un abbraccio che dà sicurezza, che ti strappa dal terrore, dall'oblio.

 

Io e Lou siamo in camera mia, Helena non torna da ore.

Crack!

-Tibby! Che ci fai qui?- chiedo rivolta all'elfa che si è appena materializzata davanti a noi.

-Tibby è qui in segreto. La signorina Helena ha ordinato a Tibby di non dire niente e di dare queste lettere alla signorina Roxanne e alla signorina Lucretia quando erano sole. Tibby ha anche una lettera per la padrona Amaltea- sussurra l'elfa porgendoci delle buste dall'aria pregiata. Le riconosco: è la carta da lettere di Helena.

Tibby scompare con un altro crack! e io e Lou rimaniamo sole a fissare le due buste.

-Le apriamo insieme? Al mio tre- dice lei con un tono che non ammette repliche -Uno, due... tre- aggiunge aprendo il sigillo di ceralacca blu con lo stemma dei Nott.

La imito ed estraggo un foglio azzurrino chiarissimo, profumato di fiordalisi.

Rox,

mi dispiace tanto. So che quando Tibby ti avrà consegnato la lettera avrete già notato la mia scomparsa, o almeno lo spero per voi, e immagino tu voglia spiegazioni.

Il contenuto di questa lettera rimarrà tra me, te e Lou.

Sono incinta. Di tre mesi, per l'esattezza. Se te lo stai chiedendo, sì: è di Alex, ma non voglio che lui sappia niente. Nessuno deve sapere niente.

Ti dirò dove sono e spero che tu e Lou verrete a trovarmi qualche volta. Sono a Corfù, in una villa che ho acquistato tre giorni fa.

Non cercatemi. Non permettete che mi cerchino e mi trovino, per favore.

Tanto per farvelo sapere, ho scritto una lettera anche a mia madre, quindi con lei potete stare tranquille.

Mi dispiace per il tuo matrimonio e per quello di Lou, ma verrò sotto Polisucco, ci tengo ad esserci.

Ti raccomando Rox: Max non deve sapere nulla. Nulla. Nè tantomeno Alex. So che ci resterà male e mi spiace, ma non posso fare altrimenti. Non voglio offrire al mondo magico questo pettegolezzo. Non voglio che Alex si senta obbligato a fare il padre. E io non me la sento proprio di abortire. Non voglio.

Lo sapete solo tu, Lou, mia madre e il dottor Sanders, a cui ho chiesto di mantenere il segreto.

Ti voglio bene, spero ci vedremo presto, grazie,

Helena

Non ci credo. Alzo gli occhi su Lucretia, che ricambia il mio sguardo sconvolto.

Helena incinta. Helena madre. Impossibile.

E Sanders non ci ha detto nulla! Non che potesse, dopo tutto: è vincolato dal segreto professionale. Ma cazzo.

Porco Godric.

Alex sclererà. Helena è di vitale importanza per lui, l'ha imparato a sue spese il Natale scorso.

Senza Helena niente sarà più lo stesso.

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Capitolo 38
*** Do you know where is she? ***


-E ora come facciamo?- chiede Lou con le lacrime agli occhi.

Oh Salazar no! Credevo che tutto questo fosse il peggio, ma vedere Lou piangere è veramente un duro colpo: lei così sicura, altera, orgogliosa, forse. Inscalfibile. Distrutta.

-Non ne ho la minima idea- rispondo.

Crack!

-Signorina Lucretia, signorina Roxanne, la cena è servita- gracchia Pimpy.

Io e Lou scendiamo lo scalone marmoreo ed entramo in sala da pranzo, dove Max e Daniel aspettano. Alex non c'è.

-Alex è uscito a cercarla, se non arriva entro qualche ora chiamo la Squadra Speciale Magica...- comincia Max -... cos'è successo?- chiede insospettito quando incontra il mio sguardo.

Cazzo.

Perchè deve sempre capire tutto? La mia maschera di indifferenza funziona con tutti tranne che con lui!

-Nulla- mento.

-Rox...-

-Ho detto che non è successo nulla Max- troppo brusca?

-Voi non avete nessuna idea sul dove possa essere andata?- chiede Daniel una volta seduti a tavola.

-Sì- risponde Lou sorprendendoci tutti. Non può svelare il segreto di Helena! Non può dire a Max e Daniel che lei è a Corfù! -potrebbe essere andata in America, era un po' che diceva quanto le piacesse il Nuovo Continente- continua tranquilla strappandomi un piccolo sorriso. Mai sentita Helena parlare di 'Nuovo Continente' se non per elogiare qualche stilista americano.

-In America dici? Sei sicura?- chiede Max.

-Assolutamente. Due giorni fa l'ho vista leggere un libro su New York- aggiunge Lou.

Certo, Lou, un libro su New York... potevi invertarne una migliore della guida su New York.

Ma sì! Mandiamoli dall'altra parte del mondo! Per lo meno non la troveranno.

-Ragazzi? Siamo a casa!- la voce di Theodore arriva dall'ingresso.

Ci alziamo da tavola e raggiungiamo i signori Nott.

Amaltea ci sorride.

-Abbiamo già chiamato la Squadra Speciale Magica, la stanno cercando da due ore- dice Theodore.

-Dov'è Alex?- chiede Amaltea.

-La sta cercando da questo pomeriggio- risponde Daniel.

-Bene, se volete scusarmi mi ritiro: sono piuttosto stanca. Roxanne, Lucretia, potreste seguirmi? Dovrei parlarvi di alcune cose...-

Io e Lou la seguiamo fino ai suoi appartamenti nell'ala ovest del castello. Tutto è arredato con sfarzo. Tutto trasuda ricchezza. Senza essere eccessivo. Raffinato.

Amaltea Nott si siede su una poltroncina e fa un cenno verso un divanetto davanti a lei. Ci sediamo.

-Immagino abbiate letto la lettera di Helena, non è così?-

Annuisco.

-Bene, Theodore ha chiesto alla Squadra Speciale di far solo finta di cercarla, sapete, per dare l'impressione si far qualcosa per trovarla... devo dire che non ero pronta a diventare nonna ma mi sto già abituando all'idea- sorride.

Perchè non ho mai avuto una madre così?

-E per gli Zabini? Mia zia e Alex non si fermeranno davanti a nulla pur di riportarla a casa- nota Lucretia.

-Penso che la cosa migliore sia informare anche Daphne, sempre che Helena sia d'accordo naturalmente- risponde Amaltea.

Quando usciamo dalla stanza, Lou sospira -Te la immagini? Helena mamma...-

-Affatto. Farà impazzire quel povero piccolo ancora prima di farlo nascere- rispondo con un sorriso.

 

Max mi aspetta in camera.

-Rox, tu sai qualcosa, vero?- ma perchè cazzo riesce sempre a capire tutto? Porco Godric!

-Qualcosa tipo?- faccio finta di niente.

-Qualcosa tipo dov'è mia sorella o perchè è scappata-

-Non ne ho la minima idea-

-E di cosa avete parlato tu e Lou con mia madre?-

-... Del matrimonio!- mi invento al momento -Sai che domani ho la prova del vestito...-

-Vero. Come farai per le damigelle? Ora avraai solo Lucretia, Victoire e Virginia dato che mia sorella non c'è, e tu non volevi quattro damigelle?-

Idea! Helena ha detto che verrà in incognito no? -Oh no, tranquillo: c'è una mia cara amica che prenderà il suo posto- oddio chi?

-Ah davvero? E come si chiama? La conosco?- si stupisce lui.

Oddio chi? Cressida? Adrastea? Giocasta? Oppure Medea?

-Elizabeth... Weasley- oh Salazae che cazzo mi è passato per la mente di dire Weasley?!

-Weasley?- appunto.

-Si ma tranquillo, non è la solita stereotipata: ha studiato a Beauxbatons e non è affatto la classica rosso oro- mi invento.

-Ah, va bene. Spero solo che mia sorella torni per allora- commenta, triste.

Mi fa male vederlo così...

-Prima o poi tornerà, Max-

-Rox, dimmi la verità: sai dov'è? Rispondi solo si o no, non voglio sapere dove di precisp, ma dimmelo- cosa faccio?

-Io..- cosa dico? -... no- non posso tradire Helena.

Si vede che non mi crede ma anche se mi fa male mentirgli non posso svelare il segreto di Helena.

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Capitolo 39
*** Corfù ***


-Credo che questa sia piuttosto carina- dice Lou mostrandomi una tutina verde da neonato.

-Sì, mi piace. Che ne dici di queste scarpette?-

Domani andremo da Helena perciò oggi ci diamo allo shopping. In incognito naturalmente: se qualcuno ci vedesse comprare accessori per bambini si capirebbe subito che Helena è scomparsa perchè èincinta oppore si direbbe che io o Lou aspettiamo un figlio, cosa alquanto inappropriata dato che staimo per convolare a giuste nozze con due dei Purosangue più in vista del paese.

Pagati gli acquisti, usciamo e ci materializziamo a casa.

-Fatto compere amore?- mi chiede Max salutandomi con un bacio.

-Oh si, giusto un po' di cose per la settimana in beauty farm- sì, è la giustificazione per la nostra assenza. Deboluccia, lo so.

-Posso vedere?-

-No!- esclamo tirando via i pacchetti.

Mi guarda, enigmatico.

-E' che sono tutti piegati e impacchettati: sarebbe un peccato rovinarli- sono scema. Potrei ripiegarli con un semplice colpo di bacchetta.

-Come no- sbuffa Max. Sa benissimo che gli nascondo qualcosa.

-Io vi lascio soli- sorride Lou prendendo per mano Daniel e trascinandolo in camera sua.

Max mi fissa -Rox, dimmi cosa succede-

Oh Dio mio -Non succede niente Max-

-Riesco a capire quando menti. I tuoi occhi fanno quella cosa per cui non vanno in sincrono con la bocca. Non mi puoi nascondere niente- lo so.

-Io...Max non posso- sussurro.

-Dimmi solo se sai dov'è e perchè è dov'è-

-So dove si trova ma non sarò io a dirti il perchè. Non posso. Ho promesso. Lo saprai a tempo debito, quando lei vorrà renderlo pubblico. Posso dirti solo che sta...- oddio bene no -... meglio- confesso. Helena mi ucciderà.

-Questo i miei lo sanno?-

Annuisco -Insomma, tuo padre sa quanto te ma tua madre sa tutto-

-Va bene, scusami per come ti ho trattata. Mi dispiace. Vieni qui- dice indicando il dicano su cui è seduto.

Corro tra le sue braccia. Oh Salazar sembro una bambina piccola.

-Scusami- sussurro -scusami ma non posso dirti niente-

-Lo so. Non faresti mai un torto ad Helena. Sei stronza, ma non fino a questo punto- sorride.

-Grazie-

 

-Rox! Lou!-

-Helena!-

Helena ci corre incontro, sorridente.

Il clima è caldo, tipico di Corfù a metà luglio.

Helena ci fa accomodare nella veranda della villa, completamente immersa nel verde tropicale con una splendida vista mare.

-Ti sei completamente ristabilita- nota Lucretia con un sorriso.

Helena annuisce sorridendo a sua volta -Sì, ma la... gravidanza è comunque stancante-

-Non si vede niente- commento guardandole la pancia, pressochè piatta.

-Già. Beh meglio così: il grasso non mi dona- eccola la vecchia Helena!

-A che mese sei?- chiede Lou.

-Al quarto- eh?!

-Cosa?! E non ci hai detto niente per tre mesi?!- appunto.

-Beh, non lo sapevo nemmeno io- si giustifica.

-Ma scusa avrai pure vomitato o notato che non ti venivano o che so io, no?- chiedo.

-Ero parecchio sovrappensiero... e... ragazze mi porteste dire qualcosa di... Alex?- i suoi stupendi occhi azzurri sono avidi di particolari.

Lou mi guarda facendomi cenno di raccontare il tutto -... Alex è... a dir poco distrutto. Siamo andate a trovarlo a casa sua e sua madre ci ha detto che non parla con nessuno, solo un poco con Max e Daniel. Ogni mattina esce a cercarti e la sera ritorna e si chiude in camera. Dovresti dirglielo. Sta malissimo, la sua convinzione della settimana è che l'hai lasciato per Hector Crouch-

Lei si morde un labro -Io lo amo e mi manca da morire e mi fa male sapere che lo faccio soffrire, ma non posso dirglielo. Lui non vuole questo bambino-

-Quindi è un maschio?- sorride Lou.

Helena annuisce -Maximilian Alexander Nott-

-Nott? non Zabini?-

-Devo pensarci. Per ora è Nott, due ore fa era Zabini...- ha le idee chiare la ragazza -... e ha... altre? Insomma esce con qualcuna?- ma se riesce a stento ad alzarsi dal letto.

-No- risponde Lou.

Helena si rasserena subito -So che è da egoista pretendere di essere l'unica dal momento che l'ho lasciato io, ma non riesco proprio a farne a meno- la vecchia filosofia 'ciò che è mio deve rimanere mio'.

-E' normale- alza le spalle Lou.

-Lo credo anch'io, comunque ora raccontatemi dei vostri rapporti di coppia, dato che non posso vivere il mio... Rox?-

-Niente di nuovo. Solo che Max sa che so dove sei. E ho provato il vestito da sposa. E' stupendo ma stiamo cercando di rimandare il matrimonio il più possibile perchè ci sia anche tu-

-Stesso discorso: Daniel sa che io so, abito magnifico e matrimonio posticipato-

-Ragazze non dovete fare tutto questo per me-

-Finchè sei incinta la Polisucco non la puoi prendere e noi il matrimonio senza di te non lo facciamo- esatto.

Helena sorride -Grazie-

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Capitolo 40
*** Pedestal ***


-Rox sei pronta?- chiede Max da dietro la porta della mia stanza.

-Arrivo!- rispondogettando un'ultima occhiata critica alla mia perfetta immagine riflessa nello specchio: abito di satin azzurro chiaro con tacchi alti e bianchi. Al collo un collier in piccoli diamanti. I miei capelli neri sono raccolti in una coda alta. Una pochette argentea completa il tutto.

Perfetta. Bellissima. Modesta.

A già. Per cosa mi sto preparando? Per un ricevimento di gala al Ministero.

Sono tornata ieri da Corfù con un'abbronzatura niente male e la tristezza nel cuore per aver lasciato Helena sull'isola.

Esco dalla mia stanza e trovo Max, pantaloni eleganti blu scuro e camicia azzurrina.

-Sei bellissima- sussurra posandomi un bacio sul collo e poi sulle labbra.

-Non ora Max, siamo in ritardo-

-Mmm... non direi- dice continuando a baciarmi.

-E... e ci sono i tuoi giù ad aspettarci-

-Ti interessa tanto?- no ma non credo che Amaltea muoia dalla voglia di avere un altro nipotino.

-Si... per favore, dopo, Max. Il ricevimento è già iniziato...-

-Va bene- sbuffa sorridendo mentre mi prende per mano e scendiamo le scale.

Amaltea è avvolta in un abito lungo nero e grigio.

Theodore indossa uno smoking nero con una camicia candida e una cravatta verde scuro.

-Siete pronti ragazzi? Roxanne sei magnifica: l'azzurro ti dona molto- sorride Amaltea.

Perchè mia madre non è mai stata così?

-Grazie-

Max stringe la mia mano e ci materializziamo davanti al Ministero della Magia.

Entriamo e raggiungiamo la sala che ospita il ricevimento. Al centro troneggia l'antica fontana dei Magici Fratelli.

-Ma guarda chi c'è: Roxanne Weasley! Ma quando ti deciderai a scendere dal tuo piedistallo?- squilla una delle persone che odio di più al mondo.

Chi?

Alicia Angelina Baston ovviamente.

E per completare l'opera, a chi sta aggrappata?

A Frederik George Weasley, signore e signori.

-E' sempre un dispiacere vederti, Baston- rispondo dedicandole un sorrisetto velenoso -in quanto al piedistallo, mi dispiace deluderti, anzi veramente no, ma io non ho bisogno di salire su un piedistallo: ci pensano gli altri a cadere sempre più in basso-

-Ma abbassa la testa che è meglio, Weasley!- Weasley?

-Contaci Baston, se un giorno mi vedrai abbassare la testa non illuderti: sarà solo per vedere come mi stanno le scarpe- spenta -Fred, dov'è Elice?-

-Ciao Roxie. Con mamma, credo-

Cerco Angelina con lo sguardo. Spero per lei che abbia vestito decentemente la mia bambina.

-Roxie, posso parlarti?-

-No-

-Roxie, per favore, ascoltami una volta tanto- ma scordatelo.

-Rox, vai con lui- mi sussurra Max all'orecchio, con un tono che non ammette repliche.

Fred mi trascina in disparte -Roxie, ti ricordi quel legame speciale che avevamo noi due?- ma che ti sei fumato?!

-No- non c'è mai stato.

Fred sospira -Ok... allora Roxie, hai seriamente intenzione di sposare Nott?- ma che domante fai?! Mi sembra di essere stata abbastanza chiara.

-Non sono affari tuoi Freddie- rispondo, fredda.

-Lo sono dato che sei mia sorella. Tu sei un mio affare-

-Per l'ultima volta: non sono tua sorella. sibilo cercando di ritornare verso Max.

-Roxanne!- sbotta prendendomi il polso.

-Mollami- ringhio. Cazzo docè la mia bacchetta?

-Roxie, ora stai ferma e vieni con me- cosa?!

-No, e mollami, o ti uccido-

-Si e come? Senza una bacchetta?- ride.

-Allora mi metto ad urlare-

-Ah si? Silencio!- sghignazza.

Oh come ti odio Freddie.

Mi trascina fuori dalla sala, fino ad un ufficio, poi annulla l'incantesimo.

-Dimmi cosa cazzo vuoi Fred!- sbotto.

-Voglio farti ragionare! Roxie, tu sei mia sorella, che ti piaccia o no, ed è mio dovere proteggerti da tipi come quel Maximilian Nott-

-Santo cielo Fred lo vuoi capire una volta per tutte che non ho il minimo bisogno di essere protetta da Max?!- urlo.

Mi sbatte davanti una copia del Profeta, in copertina spicca una foto nella quale io e Max ci scambiamo un bacio tutt'altro che casto.

-E allora?- chiedo, indifferente.

-E allora?! E allora?! Ti sta praticamente spogliando in pubblico! Papà, gli zii e nonno Arthur hanno quasi fatto un infarto vedendo l'articolo!- questo mi fa solo piacere.

-Continuo a non vedere il problema. E' il mio fidanzato. Tra poco lo sposerò...-

-Non dirlo neanche per scherzo! Tu nelle mani di quel porco! Mai!-

-Si dà il caso che a me piaccia stare tra le mani dell'ingiustamente detto porco- ghigno.

-Roxie perchè ci fai questo? Abbi almeno la decenza di non farti vedere con lui in pubblico-

-Tutto questo è ridicolo! Perchè non dovrei farmi vedere in pubblico con il mio fidanzato?!-

-Perchè i giornali di tutto il mondo magico parlano di voi! Scandalo: Weasley e Nott...-

-E allora? E' la verità: sto con un Nott- urlo. Mi sta proprio dando sui nervi.

-E allora ci metti in imbarazzo!- cosa?! Cosa?! Io metto in imbarazzo voi?! Siete voi che mettete in imbarazzo me!

Fred deve aver notato la mia espressione assassina, perchè indietreggia impaurito -Ro... Roxie...- Grifondoro eh?

-Non. Dire. Mai. Più. Una. Cosa. Del. Genere. Mai. O ti uccido- sibilo avvicinandomi a lui.

Uno schiaffo ben assestato e spalanco la porta con furia.

Mi ritrovo tra le braccia di qualcuno -Rox, che succede?- Max è venuto a cercarmi.

Il mio viso è a pochi centimetri dal suo. Lo bacio.

Ecco, questo è proprio quello che mi ci vuole.

Lui rimane un attimo interdetto ma risponde al bacio con ardore.

Lo spingo dentro la prima stanza che trovo.

-Rox cosa... ?-

-Stà zitto e baciami- lo rimbecco tirandolo verso di me per la camicia.

 

-Rox, ti dispiacerebbe spiegarmi cos'hai?- ho che odio mio fratello, Max.

-Io? Sto benissimo-

-No, non stai benissimo: quello sguardo assassio te lo vedo solo quando la Baston apre la bocca per sparare le sue solite cazzate, o quando siamo con i tuoi, oppure quando qualcuno commette l'errore di chiamarti 'Weasley'-

-Non ho lo sguardo assassino- ho lo sguardo assassino?

-Cos'è successo? Che ti ha detto Fred?- io non riesco proprio a capire come cazzo fa a sapere tutto. Che sia un Legilimens?

-Mi ha detto che li metto in imbarazzo! Io! Io metto in imbarazzo loro! Sono loro che mettono in imbarazzo me, porco Godric!- urlo.

Silenzio.

Max mi prende tre le braccia -Nessuno potrebbe mai vergognarsi di te, Rox. Sarebbe contro natura-

Purtroppo per me la mia furia omicida scompare quando sto con Max -Grazie-

Usciamo dall'ufficio dove l'avevo trascinato e ritorniamo al ricevimento.

-Roxanne Weasley e Maximilian Nott! Che piacere!- anche Lumacorno adesso?

-Buonasera professore- risponde Max.

-Buonasera anche a voi, ragazzi miei! Roxanne, ho sentito dire che hai conseguito l'esame per il diploma del corso della Società dei Pozionanti in maniera esemplare Pozioni perfette, come tuo solito, o almeno così mi dice il caro Draco- modestamente... una buona dose di complimenti è proprio quel che mi ci vuole per tirarmi su -e tu, Maximilian! La tua bravura come cercatore è tale che ne parla l'intero mondo magico! Ma, dopo tutto, io lo sapevo che avresti fatto strada con il Quidditch, sono molto bravo a scovare i talenti dei miei studenti-

-Sì, grazie professore, ora dobbiamo andare- saluto notando Alex davanti al banco degli alcolici.

-Cosa stai facendo? Vuoi fsrti vedere ubriaco al ricevimento del Ministro? C'è Rita Skeeter qui in giro!- lo ammonisce Max non appena lo raggiungiamo.

-Non mi importa. Che scriva ciò che le pare- risponde Alex con voce spenta.

Max lo trascina dove c'è meno gente.

-Non puoi offrirle uno scndalo così su un piatto d'argento- commento.

Ci sediamo su un divanetto posto in uno dei corridoi adiacenti alla sala del ricevimento.

-Io non posso stare senza di lei- dice abbassando il capo e prendendosi la testa tra le mani.

Max mi guarda.

-Alex, sono certa che anche tu manchi a lei- non sai quanto.

-Perchè dovrei mancarle? Mi ha lasciato ed è scappata via- vero anche questo.

-Magari se ne è andata per una giusta causa- oh Salazar uccidimi.

Lui alza lo sguardo su di me.

Verde nell'azzurro.

-Cosa... cosa sai, Rox?-

-Niente- mi affretto a rispondere -sto solo ipotizzarndo. Non sarebbe mai scappata se non per un valido motivo. Non ti avrebbe mai lasciato. Ti ama-

-Non ne sono più così sicuro, ormai- sospira.

 

-Rox, qual è il valido motivo per cui Helena è scappata?- sapevo che non avrei dovuto dirlo.

-Max, sai che non posso dirtelo... ho promesso-

-Lo so Rox, ma credo di avere tutto il diritto di saperlo: Helena è mia sorella-

-Max...- non posso.

-Prima o poi lo scoprirò, quindi ti conviene dirmelo-

-Helena mi ucciderebbe-

-Helena non lo saprebbe-

-No! No, Max, non posso dirtelo-

-Magari riesco a convincerti...- dice, sorridendo malizioso.

-Ah si? E come?-

-Forse questo è un buon inizio- risponde posandomi un bacio sul collo e infilando una mano sotto il mio abito.

-Questo è decisamente allettante, ma non ti dirò perchè tua sorella se ne è andata- sorrido baciandolo.

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Capitolo 41
*** Thruth ***


-Max non la smette un attimo di chiedermi dov'è Helena-

Io e Lucretia siamo a Greengrass Castle.

-Sembra che si siano messi d'accordo allora: anche Daniel è così. Me lo chiede quando pensa di trovarmi impreparata, quando non c'entra nulla con ciò di cui stiamo parlando... sempre- risponde Lou mettendo dello zucchero nella sua tazza di thè.

-Per me Alex dovrebbe saperlo. Ieri, prima di partire per la trasferta è venuto qui: è distruttto e non credo resisterà per molto. Grazie a Salazar esistono Max, Daniel e il Quidditch, altrimenti non sarebbe sopravvissuto per così tanto tempo- già.

Max, Daniel e Alex sono partiti ieri per gli allenamenti in trasferta della Nazionale e dato che i signori Nott sono via per uno dei loro soliti viaggi, non avevo voglia di restare sola a Villa Nott e perciò sono venuta qui da Lucretia per la settimana.

-Lou, anche io stavo per dirlo ad Alex la sera del ricevimento del Ministro, ma sai com'è fatta Helena: ci ucciderebbe senza farsi tanti problemi-

-Sì, lo so. Comunque come l'hanno presa i tuoi la tua nuova politica per 'metterli in imbarazzo'?-ah sì. In pratica io e Max, più io che lui, ci stiamo esponendo sempre di più alla stampa e all'intero mondo magico. Risultato? Sembra che chiunque, dal Profeta a quel giornalaccio del Cavillo, sia interessato alla nostra relazione.

-Non ne ho la minima idea, io con loro non voglio averci a che fare. rispondo, fredda.

-Ok, ho toccato il tasto sbagliato...- sorride -... che ne dici, andiamo da Helena?-

-Certo-

Appelliamo abiti e bauli e ci materializziamo davati al cancello della villa di Helena.

Lou suona il campanello e qualche secondo dopo il cancello si spalanca e appare un'elfa domestica.

-Signorine, desiderate vedere la signorina Helena?- ma no guarda, veniamo dall'Inghilterra per vedere te, stupido elfo.

Lucretia non si scompone -Sì-

-Seguite Berry allora- continua l'elfa indicandosi.

Seguiamo quell'essere fino alla stanza di Helena, nell'ala sud della villa.

-Signorina Helena, ha ospiti, padrona- gracchia Berry.

-Chi?- la voce di Helena è annoiata, non sembra nemmeno lei.

-La signorina Roxanne e la signorina Lucretia-

-E allora falle entrare subito stupida elfa! Non ti avevo dato l'ordine di ricevere subito Lucretia e Roxanne se fossero arrivate?! E ora sbrigati!- ehm, si, se prima avevo dubbi sull'identità di Helena, ora non ne ho più. E' proprio da lei incazzarsi per un nonnulla e prendersela con gli elfi.

Berry ci fa entrare nella stanza: Helena è semisdraiata su una poltroncina molto elegante e appena entriamo ci sorride radiosa e ci abbraccia.

Ecco, anche gli improvvisi slanci d'affetto sono da lei.

-Non mi avevate detto che venivate! Avrei potuto far preparare qualcosa-

E' decisamente ingrassata, la sua pancia non è più piatta come lo era un mese fa e il suo seno è più grosso, ma se qualcuno la vedesse non direbbe che è incinta, sta benissimo così.

Ci fa accomodare in veranda. La vista mare è stupenda e il clima caldo di metà agosto non è torrido come in città.

-Come sta Alex?- sapevo che sarebbe stata la sua prima domanda.

-Male, Helena. Tanto. E' disperato, è stato un duro colpo per lui- spiega Lou, cauta.

-Quindi ci stavamo chiedendo se non fosse il caso di dirglielo- continuo io.

Helena si incupisce -So come la pensate, ma no, non posso. Non voglio- ci abbiamo provato.

-Ma almeno potresti scrivergli una lettera. Dirgli che lo ami e che non l'hai dimenticato- prova Lou.

Helena sta un attimo in silenzio -E' strano. Io voglio che lui viva la sua vita, felice, che trovi un'altra donna da amare e che mi dimentichi, ma allo stesso tempo mi sento male a pensare ad un'altra tra le sue braccia, al mio posto, e lo voglio per me. Se gli scrivessi lui farebbe ancora più fatica a dimenticarmi, gli renderei la vita ancora più difficile di quanto non lo sia già- spiega Helena. Ha ragione, ma dato che sono certa che Alex non potrebbe mai dimenticarla, tanto meno stare con un'altra, allora vale la pena scrivergli e assicurargli il suo amore no?

-Conosco Alex. Non ti dimenticherà mai. Nemmeno tra trent'anni. Continuerà a struggersi per te all'infinito- commenta Lucretia.

-... Va... va bene, gli scriverò... ma dovrete portargli voi la lettera o scoprirà dove sono- mormora Helena prendendo carta e penna.

 

-Lou? Tesoro siamo a casa- la voce di Daniel arriva dall'ingresso.

Lo raggiungiamo. Con lui ci sono Max e Alex. Max mi abbraccia e mi bacia appena mi vede. Alex ha un'aria cupa e triste.

-Lou, posso rimanere qui per qualche giorno? Non me la sento proprio di andare a casa da mia madre- dice con voce spenta.

-Certo Alex. Stanotte rimarrete tutti qui, anche Rox e Max. Comunque, ti potrei parlare un attimo?-

Lucretia prende in disparte suo cugino e lo porta in un'altra stanza per leggergli la lettera.

Ora tocca a me.

-Max, Daniel, credo sia meglio che vi sediate-

Obbediscono, ma mi fissano, confusi.

-Io devo dirvi una cosa da parte di... Helena- dico, con la voce più ferma possibile -ma prima dovete promettere che non direte mai ciò che sto per dirvi ad Alex. Mai. Assolutamente-

Annuiscono, avidi di sapere.

-Allora... Helena è scappata a Corfù, dove si è comprata una villa- faccio una pausa e li guardo negli occhi -è scappata perchè è... incinta-

Mi fissano, sconcertati.

Silenzio. Nessuno dice niente.

-Di un maschio di cinque mesi- aggiungo.

Siccome nè Max nè Daniel sembrano aver intenzione di aprir bocca, dò loro qualche informazione in più -Il bambino si chiamerà Maximilian Alexander ed Helena vorrebbe che tu, Daniel, fossi il padrino. Ti va?-

Daniel annuisce.

-Oh, insomma, volete dire qualcosa per favore?!- sbotto dopo un altro minuto di silenzio.

-Scusa, Rox. E' che sono... sconcertato- risponde Max scuotendo la testa.

-Per quanto sconcertiati siate, non ditelo ad Alex per favore- li prego.

-Tranquilla Rox- mi rassicura Daniel -non diremo nulla a nessuno. Chi altri lo sa?-

-Solo noi, Amaltea, Theodore e Daphne-

-Lei come sta?- chiede Max.

-Può sembrare strano ma sta bene, l'unica cosa è che le manca Alex-

-A proposito di Alex, come mai è di là con Lou?- nota Daniel.

-Helena gli ha scritto una lettera. Non gli ha rivelato che è incinta ma gli ha assicurato che lo ama e che non lo ha dimenticato-

Silenzio. Odio il silenzio.

-Bene, allora, com'è andata la trasferta?- cambio discorso.

-Bene. La Scozia è l'ideale per l'allenamento- risponde Max, riprendendosi.

Lou spalanca la porta e sorride, segno che non è andata troppo male con Alex.

Alex entra dopo di lei, l'aria leggermente meno triste di prima.

-Che ne dite di mangiare? Ho dato l'ordine di preparare la cena e dovrebbe essere pronta a momenti- dice Lou.

Ci accomodiamo in sala da pranzo, dove gli elfi cominciano a servirci i cibi ordinati da me e Lou.

Dopo la cena, Alex dice di essere stanco e si ritira in camera sua stringendo la lettera di Helena, che ha tenuto in mano tutta la serata. Daniel trascina Lou in camera e lo stesso fa Max con me.

Arrivati nella mia sanza, mi facia, famelico, impaziente. Ha bisogno del contatto fisico. Come ne ho bisogno io, è più di una settimana che non lo vedo, e credo che dopo la notizia della gravidanza di sua sorella sia davvero sconvolto.

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Capitolo 42
*** It would be the end ***


-Buongiorno principessa- mi saluta la voce di Max non appena apro gli occhi.

-Buongiorno Max... non mi chiamavi principessa da una vita- noto, baciandolo.

-E' vero... allora stammi a sentire, principessa: mi accompagneresti da mia sorella?-

-Ok. Non dirlo agli altri però: Alex potrebbe sentirti- rispondo alzandomi dal letto.

-Tranquilla, stanno ancora dormendo-

Mi vesto con un abitino in seta verde scuro e ci abbino dei tacchi beige, una pochette dello stesso colore e un foulard bianco.

-Sono pronta, andiamo?- chiedo quando ho finito di sistemarmi i capelli.

Max mi prende per mano e ci materializziamo sull'isola, davanti alla villa di Helena, maestosa nell'aria tiepida di fine agosto.

Suono il campanello. Max cerca di non darlo a vedere, ma è ansioso e impaziente di incontrare la sorella che non vede da quasi tre mesi.

Questa volta non è quell'orrenda elfa ad aprirci il cancello, ma un elfo gracile e con gli occhi a palla... come si chiamava? -Signorina Roxanne, la signorina Helena ha dato ordine e Rollett di far accomodare gli ospiti in veranda- ah, si: Rollett.

Max si guarda intorno, osservando il bel panorama, mentre l'elfo va ad avvisare Helena del nostro arrivo.

Dopo cinque minuti si sentono dei passi affrettati venire verso di noi, e in qualche secondo Helena irrompe nella stanza con un sorriso radioso.

-Max!- esclama abbracciando il fratello.

-Helena!-

Si stringono velocemente. Max la lascia andare subito per paura di farle male e la osserva: il ventre leggermente rigonfio, la pelle solitamente diafana tinta di un gradevole tono dorato, gli occhi azzurrissimi tristi e felici allo stasso tempo.

-Ti trovo bene-

-Grazie Max. Rox!- esclama Helena abbracciandomi.

Questi slanci d'affetto sono... carini, ma vanno curati. Decisamente. Sembra una Tassorosso.

-Avresti anche potuto dirmelo- la rimprovera Max.

-No, tu avresti detto tutto ad Alex- ribatte Helena. Gli occhi le si riempiono di lacrime per un attimo al nome di lui.

Helena ordina agli elfi di portarci qualcosa da bere e ci guarda -Io voglio che vi sposiate-

-Sai che stiamo aspettando te- risponde Max.

-Non dovete aspettare me-

-Io voglio quattro damigelle- affermo.

-Vi rendete conto che non potrò venire nemmeno dopo che...- Helena non riuscì a continuare e si indicò la pancia -Alex sarebbe lì-

ome ho fatto a non pensarci?

-Troveremo il modo- risponde Max, deciso -adesso però mi dici perchè cazzo Alex non dovrebbe saperlo-

-Perchè lui non vuole questo bambino. E o mi lascerebbe sola scappando chissà dove, o sarà costretto a stare con me e con lui, oppure credo che la sua mente partorirebbe l'idea di un omicidio suicidio. E io non voglio che il mio bambino muoia. E non voglio che Alex abbia un figlio che non vuole- idee leggermente contorte...

-Non accadrebbe nessuna di queste cose, Alex ti ama- le ripeto.

-Sì certo: mi ama adesso, ma scommetto tutto l'oro che ho alla Gringott che non sarebbe affatto felice di sapermi incinta-

-Ma è suo? Non è che è per questo che non vuoi dirglielo?- chiede Max. Ok, è vero Helena non è mai stata una 'donna da un uomo solo', ma da quando sta con Alex lui è sempre stato l'unico.

-Vai a farti fottere, fratello ingrato-

-Spiacente: già fatto stanotte, ed è tutto merito della tua amichetta qui in fianco- ghigna lui prendendomi per la vita.

Gli tiro la pochette in testa.

-Ma che cazzo hai lì dentro?!-

-Incantesimo di Espansione Irriconoscibile- altrimenti come faccio a farci star dentro abiti, trucchi, scarpe e robe del genere.

-Sempre la solita. Helena, a parte gli scherzi, devi ritornare a casa-

-No-

-Sì-

-Sono maggiorenne e faccio ciò che voglio- questa l'ho già sentita.

-Sei mia sorella, fai ciò che voglio io- anche questa, o almeno era simile.

-No-

-Sì-

-No-

-Sì!-

-Non costringerò Alex a fare il padre- ringhia Helena guardando negli occhi Max.

-Almeno torna a casa. Alex non lo saprà. Ma torna- la prego.

-Lo scoprirebbe subito. Io rimango qui- ribatte lei.

-Helena, sappiamo entrambi che appena ti si spezzerà un'unghia tornerai a casa disperata, per non parlare di quando il bambino nascerà: sarai qui da sola- cerca di farla ragionare Max.

-Simpatico, fratello. Non sarò sola comunque: mamma starà qui a gennaio-

-Sai che non funzionerà. Devi tornare e dire tutto ad Alex. Io non dirò nulla, ma dovresti farlo-

-Dovrei?- chiede Helena, ora incerta.

-Sì- mi affretto a rispondere prima che cambi idea.

-Beh, non lo farò comunque- ghigna accarezzandosi il ventre.

 

-Rox! Lou!-

-Cressida!-

-Come state?- chiede lei ragggiungendo me e Lucretia al tavolino del bare dove siamo sedute, la 'Belle Epoque' di Diagon Alley.

E' alta e snella, la pelle nivea crea un magnifico contrasto con i suoi capelli rosso fuoco, che le ricadono in morbide onde fino alla vita.

Gli occhi verde smeraldo nascosti dietro costosi occhiali da sole firmati.

-Bene, tu?- risponde Lou sorseggiando il suo drink.

-Bene... notizie di mia cugina?- già... Helena, per quanto ne sa il mondo magico, è scomparsa nel nulla quattro mesi fa. E Amaltea non ha informato il ramo Black della famiglia.

-Niente- prendo parola giocando con un mio boccolo corvino, morbido ed elastico.

-E' da tanto che non ci vediamo... Rox, complimenti per il tuo diploma di Pozionista, i gemelli me ne hanno parlato. A propostito, shopping ossessivo complulsivo?- chiede Cressida facendo un cenno alle numerose borse posate di fianco a noi.

-Sì, la Skeeter ci pedina per scoprire nuovi scandali e sparlare un po' prima dei matrimoni, quindi ci volevamo rilassare un attimo...- spiega Lucretia sistemandosi il cerchietto rosso.

-Oh, tranquille: ne avrà per un po' da spettegolare su di me. Ho lasciato Jean Louis appena cinque minuti fa-

-Il figlio del Ministro francese? Perchè mai?- le chiedo. Stavano insieme da due anni.

-Non mi piace più... ma, un attimo... quello è Edward Lestrange?- si illumina, interessata.

Ebbene sì: il ragazzo in questione è Edward Rodolphus Lestrange, che si è fatto un gran pezzo di figo. Frequentava Hogwarts con noi ed era un anno avanti a Cressida.

-Cressida Elemnestra Black sei incorreggibile- ride Lou,

-Io? Allora state a guardare- ghigna lei alzandosi e avviandosi verso Lestrange ancheggiando sensualmente.

Un abitino corto, in raso verde scuro quasi impalpabile, le ricade addosso come una seconda pelle risaltando la carnagione chiara. Tacchi alti in vernice nera completano il tutto insieme ad una pochette firmata anch'essa nera.

Vedo Cressida raggiungere Edward e sussurrargli qualcosa all'orecchio, poi lui le prende la vita e lei ci dedica un sorriso trionfante allontanandosi con lui.

Mi è sempre stata simpatica Cressida, con il suo atteggiamento freddo ma allo stesso tempo piacevole e divertente.

Una cosa mi preoccupa. Mi è venuta in mente non appena ho pensato ai Black: ora Freddie vive a Grimmauld Place, lo zio Harry gli ha prestato la casa. Va bene che il mio gemello non è affatto sveglio, ma se dovesse per caso notare che sull'albero genealogico, sotto il nome di Helena (Amaltea è una Black), è apparso un 'Maximilian Alexander Zabini'?

Sarebbe la fine.

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Capitolo 43
*** Finnigan isn't so stupid ***


SCANDALO: triangolo amoroso Black-David-Lestrange!!!

Salve care lettrici, sono la vostra RIta e sono tornata con un nuovo scoop!

Cressida E. Black, affascinante primogenita dell'antica Casata, lascia il fidanzato Jean L. David, figlio del Ministro della Magia francese, con il quale stava da quasi due anni. Dov'è lo scandalo? Beh, dovete sapere che Cressida Black è stata vista, non più di venti minuti dopo la rottura, incollata alle labbra del bell'Edward R. Lestrange! ...

Chiudo il giornale: non ho voglia di leggere il resto di quest'insulso articolo, sicuramente pieno di pettegolezzi infondati. Mi stupisce che il Profeta lasci pubblicare alla Skeeter questa spazzatura, cioè, capisco Strega Moderna, ma la Gazzetta...

Insomma, è vero che Cressida non è una santa, ma nemmeno una puttana. Purtroppo a questo mondo è così: o suora o troia, senza vie di mezzo.

Comunque ho preso una decisione assurda: andrò a trovare Fred. Oh, no: non fatevi prendere dal panico, voglio solo controllare che l'albero genealogico dei Balck in Grimmauld Place non abbia subito cambiamenti dall'ultima volta che l'ho visto.

Mi alzo dal letto, dove Coocher, un elfo con le orecchie da pipistrello, mi ha portato la colazione.

Mi faccio una doccia veloce e dopo aver indossato una semplice gonna blu e una camicia candida, mi materializzo in Grimmauld Place numero dodici.

Solita storia: tra l'undici e il tredici compare un palazzo e io entro di soppiatto.

La casa è silenziosa.

-FREEED!!- urlo con tutto il fiato che ho in corpo.

Rumore di qualcosa che cade, lo strillo di una ragazza. Era con una? Oh, va bè sarà la Baston. O la Sloper. O la Finnigan. O la Thomas. O, più semplicemente, Alice Paciock (lo spero per lui, è l'unica con un briciolo di cervello).

-Roxie! Che ci fai qui?- la voce assonnata di Fred giunge da sopra le scale un attimo prima che appaia anche lui.

Lo osservo: pantaloni della tuta rosso oro (oddio anche in casa... questo è malato), capelli scompigliati, la tipica aria post orgasmo...

Dietro di lui Lydia Finnigan è stretta in un succinto baby doll rosso. Volgare.

-Spiacente di avervi interrotto- ma come sono bugiarda -ma volevo passare un po' di tempo con te, Freddie- sbatto le ciglia.

Lui, sconcertato, mi chiede -Sei drogata?- uffa.

-Che male c'è a voler passare del tempo con il proprio fratello?- ribatto con un falso tono innocente.

Fred fa una faccia da demente, sbalordito -Ma Roxie, non volevi nemmeno ammettere di essere mia sorella!-

-Ok. Ok. Me ne vado...- mi fingo offesa dirigendomi verso la porta.

-No Roxie aspetta! Resta- e ci è cascato, signore e signori. Ma come sono brava.

-Ma Fred, mandala via! Non stavamo facendo qualcosa?- la Finnigan gli si struscia addosso. Puttana.

-No Lydia. Lasciami parlare con mia sorella- la liquida lui -allora andiamo in cucina, vieni-

-No! No, credo che il salotto al piano di sopra sia perfetto. Adoro quella stanza-

Fred alza le spalle e mi fa accomodare nella stanza. Al muro l'antico albero genealogico dei Black e discendenti vari.

-Hai mollato Nott?- aspetta e spera Freddie.

Cerco con gli occhi il nome di Helena, facendo cenno di no con la testa.

Quando lo trovo noto una cortissima e sottilissima linea argentea. Solo pochi centimetri.

Sotto Max non c'è. Vuol dire solo una cosa: la linea si allungerà fino alla nascita del bambino, alla quale sarà aggiunto il suo nome. Cazzo. Ma tanto Fred è stupido no? Cioè dai, tre G.U.F.O.! Non noterà mai l'aggiunta di una lineetta sotto il nome di Helena Briseide Nott.

-Stai guardando il nome del tuo mangiamorte? Hai visto il nome della tua amichetta, sai quella castana e snob, c'è quel coso?- oh Salazar -Me l'ha fatto notare Lydia ieri sera. Chissà perchè sotto gli altri non c'è- cazzo.

Acuta la Finnigan, però. Non la facevo così sveglia, quell'oca.

Alzo le spalle -Ora me ne vado- annuncio alzandomi dal divano.

-Cosa?! Ma, Roxie sei appena arrivata!- protesta Fred.

-E ne ho abbastanza- rispondo uscendo dalla stanza e scendendo le scale.

-Roxie!!-

Ora so ciò che volevo sapere. Peccato che ci sia un pericolo in vista.

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Capitolo 44
*** Satisfaction ***


Finalmente. Finalmente.

Grazie Salazar per aver fatto rinsavire un piccolo innocente.

Grazie per aver quasi fatto fare un infarto a tutta la famiglia Weasley (che, chissà perchè, infarto dopo infarto non schiatta mai).

Amen.

Cos'è successo? E' successo che finalmente uno dei miei insulsi cugini si è dimostrato un degno Serpeverde.

Chi? Ma il mio Albus, ovviamente. Sapevo che era diverso, certo un po' mollaccione, ma diverso. E penso che la piccola Lily non sia da meno.

Questo era quello che ho pensato il due settembre di un anno fa, quando Albus mi ha scritto di essere stato Smistato a Serpeverde.

Gli Weasley staranno morendo (e speriamo sia la volta buona)! Un'altra nipote non Grifondoro! Tra me e Al a Serpeverde, e a Victoire, Rose, Louis e Molly a Corvonero, a Grifondoro sono rimasti solo James, Dominique e Fred. Salazar 2, Priscilla 4, Godric 3, Tosca 0.

Questo è quello che ho pensato stamattina dopo la lettera di Victoire, nella quale mi diceva che Molly è finita a Corvonero. Finalmente.

Certo non è come Victoire, che aveva alte probabilità di finire a Serpeverde, ma almeno non è Grifondoro. O, orrore, Tassorosso.

Comunque sono fermamente convinta che la percentuale di Serpi in famiglia si alzerà a settembre prossimo: Lily ha il carattere giusto per sfondare. E quando sarà il turno della piccola Elice, non so se George e Angelina resisteranno al duro colpo di vedere un'altra figlia a Serpeverde.

Purtroppo credo non ci siano speranze per il piccolo Richie, sempre incollato a Fred, mi sempra chiaro che sarà un classico Weasley, Grifondoro. Come lo sarà Hugo.

Rimane solo da sperare in Lucy: quella bambina potrebbe finire a Corvonero, come a Grifondoro.

 

-Roxanne, Maximilian, se a voi va bene vorrei organizzare un piccolo ricevimento per presentarvi come fidanzati all'alta società del mondo magico- annuncia Amaltea una sera di fine novembre, mentre siamo a tavola.

-Certo, quando?- oh, gli Weasley faranno un infarto di massa. Fa che sia la volta buona, Salazar.

-Pensavo a sabato prossimo, l'otto dicembre, più tardi non sarà possibile perchè dovrò trasferirmi da Helena- già, Helena...

-Va benissimo l'otto- conferma Max.

Quando ci alziamo da tavola mi prende per mano e mi porta in camera sua, dove comincia a baciarmi, passionale.

-No, Max. Non posso- gemo mentre la sua mano sta già aprendo la zip del mio abito.

Lui si ferma -Oh, è quella settimana del mese?-

-Per quanto possa essere imbarazzante ammetterlo, sì-

-E dai Rox! Non importa, almeno sappiamo che non finiremo come Helena e Alex- mi piace questo modo tutto suo di vedere le cose.

-Almeno questo-

Un attimo di silenzio -Rox, i tuoi genitori sono persone importanti...- dove vuole arrivare? -... tuo padre gestisce una grossa catena di negozi. Tua madre è l'allenatrice delle Holyhead Harpies. E sono entrambi eroi della seconda guerra magica. Per non parlare di tuo fratello, che la prossima stagione giocherà per la Nazionale...- lo so.

-Max, questo cosa... ?-

-Saranno al ricevimento- eh?! Non se ne parla.

-NO!- ribatto.

-Sì- Weasley alla mia festa di fidanzamento?!

-Che ti piaccia o no sono persone di spicco nel mondo magico e mia madre dovrà invitarli-

-Non può casualmente ometterli?- tento, sbattendo le ciglia.

-No, Rox. Ed è comunque tradizione che a questo genere di feste partecipino i genitori di entrambi- purtroppo so anche questo.

-Non li voglio. Posso tollerare zia Fleur, Victoire, Dominique, Louis, Elice, zia Audrey e Lucy, ma non tutta la banda ti teste rosse made in Weasley- ringhio.

-Tua madre non ha i capelli rossi- ghigna Max beccandosi un pugno dalla sottoscritta.

-Faremo le cose a modo mio- decido.

-No. Le faremo a modo mio-

-No!- protesto.

-Ma il tuo modo è sbagliato!-

-Ci sono tre modi di fare le cose: nel modo giusto, nel modo sbagliato e a modo mio- spiego, convinta.

-Che è sbagliato- ripete Max, ghignando divertito.

-Non li voglio- ripeto sbattendo le ciglia e fissandolo negli occhi.

Rimane un attimo imbambolato.

-Va bene, Rox-

Oh santo Salazar! Volete dirmi che adesso ho anche i poteri delle Veela? Ma sono un mito, io.

 

-Roxanne, tesoro. Maximilian mi ha detto che non vuoi che i tuoi genitori partecipino al ricevimento-

-Sì- affermo.

Amaltea mi sorride.

-Una delle più grando soddisfazioni della vita, Roxanne, è essere felici davanti a chi ci ha fatti soffrire-

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Capitolo 45
*** Engagement party ***


-Roxanne, sei magnifique, cherie. E anche tu, Maximilian- adoro zia Fleur.

Indosso un abito lungo rosso bordeaux, a sirena, stretto fino al ginocchio, sopra il quale si apre in una nuvola di chiffon. I miei capelli corvini sciolti sulle spalle.

-Grazie zia, sai per caso dov'è Victoire?-

-Stava parlondo con le Ministre, poco fa-

Mi allontano per cercarla, insieme a Max, ma lei mi precede, apparendo davanti a noi con un sorriso trionfante stampato sul volto angelico.

-Fate i complimenti alla strega più giovane mai entrata nel Wizengamot-

-Sei stata ammessa? Per questo parlavi con il Ministro?-

-Sì, ha confermato la mia presenza a partire da lunedì- ghigna Victoire.

-Tuo padre non sarà molto contento- noto. Zio Bill odia l'ambiente del Ministero.

-Tu pensa al tuo, di padre, che in questo momento sta marciando verso di voi con un'aria non molto pacifica- sorride lei dileguandosi tra la folla.

E' vero: George Gideon Weasley avanza veloce, puntando a noi. Alle sue spalle Angelina, con in braccio i gemellini.

Max mi passa un braccio intorno alla vita, rassicurante.

-Roxie- saluta mio padre stringendo i denti, una volta davanti a noi.

-Mamma, papà- sì, lì ho chiamati così, va bene?

Angelina sorride.

-Quel vestito è troppo scollato- oh santo Salazar, ho diciotto anni!

-George! Per favore...- rapido scambio di sguardi tra i miei genitori. George annuisce, contrariato.

-Quest'abito è stupendo, Roxanne- sorride mia madre.

-Lo so- George alza gli occhi al cielo -ciao Elice, tesoro-

Elice è bellissima nel suo abitino candido con un fiocco rosso che le ho regalato.

-Rox- saluta sporgendosi dalle braccia di mia madre per reclamare un bacino.

Angelina sorride di nuovo.

Dopo qualche minuto di pesante conversazione, saluto educatamente (non sapete che fatica) George e Angelina, e mi affretto a cercare Lucretia.

Lei è stupenda nel suo abito blu e argento, che le stringe la vita per poi cadere in una gonna larga.

-Rox-

-Lou-

-Ti ho vista parlare con i tuoi... che succede?-

-La miglior vendetta è essere felici-

-Ma guarda chi c'è! Weasley e Greengrass!- oh Salazar aiutami a non uccidere la Baston e la Sloper.

Le ignoriamo -Guarda un po' che maleducate! Nemmeno salutano!- anche io ti odio, Finnigan.

-Hei Weasley! Abbiamo appena isultato sua altezza reale, non ci uccidi?- lo farei volentieri, ma penso che sia di cattivo gusto alla mia festa di fidanzamento.

-Quando l'offesa viene dal fango non macchia, Baston. Piuttosto scivola- ghigno.

Per mia sfortuna Oliver e Katie Baston sono due famosi giocatori-allenatori di Quidditch e Seamus Finnigan fa parte del Wizengamot. Perciò devo sorbirmele anche al MIO ricevimento.

-Stronza- oho, ma dai. Non lo sapevo.

Indifferenza. Con certa gente ci vuole solo indifferenza.

-Stronza. Weasley ma sei sorda?-

-Ti ho sentito, Baston. Ho solo deciso di ignorarti-

Cerca invano qualcosa da dire, ma se ne va, probabilmente perchè nel suo cervellino da oca non trova niente.

Jennifer Sloper, Lydia Finnigan e Mary Thomas la seguono.

Alice Paciock rimane ferma davanti a noi.

-Scusatele. Di solito non sono così- no?

-No?- Lou dà voce ai miei pensieri.

-No. Fanno così solo per farsi vedere, ma sono veramente simpatiche- come no.

Alice sa che non le crediamo -Sono solo gelose- aggiunge.

Lucretia le sorride -Grazie Alice- un attimo, un attimo... Lou ringrazia qualcuno? Una Grifondoro? E per cosa poi?

-Ora scusatemi, devo andare a cercare Fred- saluta scomparendo tra la gente.

-Mi sta simpatica- decide Lou.

-Sì, non è affatto la classica Grifondoro-

-Già... comunque quando partiamo, Rox?- chiede Lou riferendosi al nostro breve trasferimento da Helena.

-Amaltea vuole che passiamo il Natale insieme, cioè, noi andremo tutti a Corfù a passare le feste, poi Theodore e Max torneranno qui-

-Lo so, l'ha detto anche a me, ma se io e Daniel andassimo via Alex sarebbe solo... e, Rox, tua cugina sta venendo qui- mia cugina? Victoire?

-Quale delle tante?- ironizzo.

-Lilian-

-Oh- Lily?

-Ciao Roxanne- almeno non mi ha chiamata Roxie.

-Lily-

Cosa vuole? Uh, è vestita proprio bene, però... abito grigio perla, ballerine abbinate e capelli rossi tenuti indietro da un cerchietto nero.

-Volevo chiederti se mi porti a fare shopping domani- hahhahhahaah.

No. Un momento. Cosa? Io e Lily? Va bene che è diversa e piuttosto intelligente per i suoi dieci anni, ma dai.

-Scusa?-

-Voglio che mi porti a fare shopping con te- ripete, convinta.

-Va bene. Ti passo a prendere alle undici-

-Grazie- sorride Lily allontanandosi verso zia Ginny.

Lilian ha un non so cosa che ti attrae, ti rende impossibile staccarle gli occhi di dosso.

E ha solo dieci anni. Figurarsi a quindici.

Mi piace la ragazzina e tanto si sa che sarà Smistata a Serpeverde come Albus e me.

-Lou, vieni? C'è mio padre che vorrebbe presentarci ad alcuni membri del Wizengamot-

-Arrivo Daniel. Scusa Lou, comunque attenta: guarda chi c'è in fianco a Max- mi avverte Lucretia scomparendo.

Marianne Montague.

Mi affratto a raggiungere Max e la troia.

-Roxanne!- cinguetta la Montague.

Uhm, l'ultima volta che l'ho vista non ero 'Weasley'?

-Tu... sei l'ultima persona all'altezza di pronunciare il mio nome quindi taci!- la zittisco con un falsissimo sorriso.

-Come siamo permalose- come odio la tua vocetta smielata.

-Non sono permalosa, Montague. Sono solo diversamente tollerante-

-Mi scusi Miss Simpatia-

-Ti sto antipatica? Oh, che coincidenza- fingo una faccia dispiaciuta.

Max ghigna divertito.

-Ti odio Weasley- ma guarda. Quante coincidenze oggi.

-Beh il sole non si è spento, la Terra continua a girare e io vivo lo stesso- sto perdendo la pazienza -e, tanto perchè oggi mi sento buona, ti darò un consiglio: non vestirti più di rosa, ti sta da cani, credo però che ti abbineresti bene con il color... sterco- troppo volgare, vero?

Continua ad offendere per un po', mentre io e Max la ignoriamo bellamente.

-Ma Weasley sei sorda? Ti ho appena dato della 'Schifosa Traditrice del tuo Sangue' e non dici niente?- ehm... no, questo effettivamente non l'ho sentito. Ma sei scema a ricordarmelo.

A me 'Schifosa Traditrice del mio Sangue'?! Oh, Marianne Montague, morirai.

-Sai Marianne, quando il soggetto è nulla, l'offesa è zero-

Ma da dove le tiro fuori tutte ste perle di saggezza?

-Ok, Rox ora basta- mi ferma Max trascinandomi via -c'è in giro la Skeeter, Rox. Attenta-

-Perchè Marianne è qui?- ringhio.

Se l'ha invitata lui giuro che lo uccido.

-L'ha invitata mia madre- mi tranquillizza.

-Meglio per te- sorrido mentre mi bacia.

-Hei Rox, guarda quella foto. Siamo splendidi- mi dice indicando l'immagine proiettata sul muro.

Amaltea ha organizzato tutto in modo perfetto: le fotografie di me e Max insieme che si susseguono come un film, il banchetto ricco e raffinato...

Nella foto ci siamo io e Max, abbracciati nel giardino di Villa Nott, in mezzo al verde, ridenti.

Altra foto. Io e Max ad un ricevimento, l'aria snob e i calici di spumante in mano.

Eccone una nuova. Sempre noi due sulla spiaggia di Corfù, il vento che ci spettina i capelli.

Stop. Stop. Stop. Corfù? Corfù uguale Helena. E se Alex capisse?

Max sta già guardandosi intorno alla sua ricerca.

E' in un angolo, come al solito ormai.

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Capitolo 46
*** Help! ***


-Rox... sei stata fantastica stasera. Ma come ti vengono in mente certe frasi?- chiede Max una volta a casa.

-Così- sorrido infilandomi tra le sue braccia.

-Sei bellissima- grazie, grazie.

-E tu non sei da meno-

-Ti ricordi... quant'era, due anni fa?... Era ancora in corso la nostra scommessa- dice prendendo una mia ciocca di capelli tra le dita -io facevo di tutto per conquistarti e tu... mi respingevi. Dei stata la prima. La prima che mi ha rifiutato, insultato, evitato, picchiato, fatto innamorare-

-Non sai quanto avrei voluto cederti. Ma io odio perdere-

-Tu e il tuo maledetto orgoglio- ride lui.

-Non era solo per quello! Forse non ricordi ma non eri certo famoso per la tua monogamia, ad Hogwarts- gli faccio notare, ironica -e io volevo essere diversa da tutte le altre agualdrine che ti facevi.

-Tu sei sempre stata diversa, Rox. Fin dal primo momento. Dalla prima volta che ti ho chiamato Weasley e mi hai affatturato, benchè fossi solo una primina. Dalla nostra prima litigata con successivo duello. Dal nostro primo bacio...-

-Avevo paura- ammetto.

-Tu?- si stupisce.

-Io, Max... comunque credo sarai felice di sapere che io e Lily usciamo domani... si, hai capito bene- ghigno mentre sul suo volto si dipinge un'espressione sorpresa.

-Tu e Lily?-

-Sì, quella bambina ha del potenziale. Ed è bene cominciare a sfruttarlo-

 

-Ciao Roxanne- mi saluta zia Ginny quando arrivo alla loro villetta a Godric's Hollow.

-Zia Ginny-

-Lily è di sopra a prepararsi, arriverà tra un attimo- sorride.

Silenzio imbarazzato.

-Allora come sta Al?- esordisco in un vistoso tentativo di smorzare la tensione.

-Bene. I ragazzi sono a casa per il ponte e torneranno a scuola domattina, perciò sta ancora dormendo- racconta -e tu? A proposito complimenti per il ricevimento di ieri sera: veramente carino- carino?! Solo? Sublime come minimo.

-Sì, grazie- sto davvero ringraziando mia zia?

-Roxanne- mi saluta fredda, Lily, scendendo le scale.

-Lily... vogliamo andare?-

-Certo-

Ginny saluta la sua terzogenita e, una volta uscite, la prendo per mano per smaterializzarci.

Una volta a Londra, cominciamo a svaligiare botique e negozi, dando fondo ai conti in banca alla Gringott dei Weasley e dei Potter.

Devo dire che la piccoletta ha gusto: ha adocchiato subito un cappottino carino e un bel paio di ballerine.

E la frase con la quale se ne è uscita dopo aver comprato una sciarpa da cento galeoni? -Chi dice che i soldi non fanno la felicità è perchè non sa dove fare shopping- fantastica.

Verso le cinque la riporto a casa, con la sensazione di aver stretto una sorta di alleanza con la piccola Potter.

-Grazie Rox- mi saluta entrando in casa.

-Di niente Lils-

 

-Rox sei pronta? Mia madre e mio padre sono già partiti- la voce di Max arriva dal corridoio.

-Sì, un attimo!- oh Salazar sono ancora in alto mare: dopo aver fatto un Incantesimo di Estensione Irriconoscibile ai bauli che mi porterò sull'isola, mi sono accorta che mancavano tutte le scarpe. Tragedia. Ho dovuto duplicare un baule, allargarlo e ficcarci dentro tutto.

Max entra in camera.

-Rox! Ma sei ancora in alto mare, per Salazar!- sbuffa, divertito.

-Non posso venire via vestita di stracci!-

-Sai che preferisco la versione di te senza quelle futili aggiunte- ghigna.

-Lo so. Si dice che l'abito non faccia il monaco. Ma a me la moda ha dato spesso la sicurezza di cui avevo bisogno. Personalmente dipendo da Givenchy come le donne americane dipendono dal loro psichiatra- commento scuotendo la testa.

Max scoppia a ridere -Sei assurda Rox- detto questo, fa levitare i miei bauli fino al piano di sotto e ci smaterializziamo.

-Rox!-

-Helena! Santo cielo non correre!- esclamò Amaltea alzandosi dal divanetto della veranda sul quale era seduta.

-Tranquilla mamma, sto bene!-

Non la vedevo così solare da... da prima che rimanesse incinta.

In confronto al dirigibile che era mia madre quando aspettava Elice e Richard, Helena è uno spillo. Sembra impossibile che sia già al nono mese...

-Helena siediti!-

-Mamma non ne posso più di stare sempre seduta!- protesta lei.

-Niente storie- Amaltea non ammette repliche, ma sul suo volto è apparso un sorriso dolce e materno.

Helena sbuffa e si mette a sedere.

-Non basta aver preso le somiglianze di una balena, no! Devo anche stare seduta e mangiare quello che dici tu! E' un incubo!- si lamenta Helena, isterica.

-Già, ed è tutta colpa tua- risponde Amaltea con un ghigno scaltro.

-E devi fare di tutto per ricordarmelo? Grazie mamma, sai-

Max se ne va da suo padre e Amaltea lo segue, per lasciare sole me ed Helena, che è ancora imbronciata.

-Allora, quando nasce?-

-Tra una settimana- mormora accarezzandosi la pancia -quando arriva Lou?-

-Dopodomani... lei e Daniel staranno qui qualche giorno e poi torneranno a Londra per il Natale-

-Alex?-

-Il solito-

Helena sospira -Ah... beh, niente di nuovo? Mia madre mi ha detto che c'è stato il ricevimento per il vostro fidanzamento sabato sera- cambia discorso.

-Sì, è stata veramente meravigliosa. E c'era tutta la... mia... famiglia- si, non sono ancora abituata a chiamarla così, sapete dopo diciotto anni ci si fa l'abitudine.

-Cosa?!- appunto.

-Sì. Tua madre e Max mi hanno convinta, e devo dire che non è stato tanto male: mio padre non ha fatto scenate, mia madre era tutta sorrisi, i miei zii si sono limitati a congratulazioni e lo stesso i nonni. Sai invece chi mi ha stupita? Lily. Mi ha chiesto di portarla con me a fare shopping e devo dire che ci siamo divertite, mi sa tanto che i Weasley-Potter schiatteranno definitivamente quando verrà Smistata a Serpeverde-

-Wow... insomma, tutto perfetto-

-Sì... a parte la Baston e il suo solito gruppetto. E Marianne Montague- Marianne Montague. La odio -odio quella troia-

-Lo so, lo so, Rox- sorride Helena ricordando le antiche divergenze tra me e troia junior.

-Comunque tu come stai?-

-Sto... bene, direi- risponde -a parte che credo che Salazar abbia scagliato una maledizione Geminio su uno di quei cosi babbani... com'è che si chiama? Ah sì: mongolfiera... e abbia creato me-

-La tua logica contorta è piuttosto tortuosa-

Lei alza le spalle, sorridendo -Sto bene, ma mi manca Alex-

 

-Lou!- Helena corre incontro a Lucretia, appena materializzatasi sull'isola con Daniel.

-Helena!-

-Per Merlino, Helena siediti!- sbraita Amaltea, che negli ultimi giorni gliel'avrà ripetuto dalle mille alle duemila volte.

-Ma mamma, sto benissimo!- protesta lei, ridendo e facendo una giravolta per dimostrarlo.

Ma sbianca e perde l'equilibrio.

Daniel la prende e la tira sù.

-Mamma... mamma penso che mi si siano rotte le acque- sussurra Helena afflosciandosi a terra.

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Capitolo 47
*** Maximilian Alexander Zabini ***


-Oh Morgana!- Amaltea manda subito un elfo a chiamare il dottor Sanders, e Max porta Helena nella stanza che è da tempo arredata come sala parto.

Quando Sanders arriva, dice che chiamerà me e Lou quanto sarà ora, e quindi dobbiamo aspettare qui fuori.

Theodore misura a grandi passi il corridoio dove stiamo attendendo.

Max non dice niente. E' fermo. Pallido. Ansioso.

Lucretia stringe convulsamente la mano di Daniel.

Io non riesco a star ferma. Mi alzo. Mi siedo. Batto il piede per terra.

Max mi guarda, esasperato.

Ma scusate, che colpa ne ho io se sono preoccupata per una delle mie migliori amiche? Che tra parentesi, sta partorendo. Badate bene, non è che sta facendo shopping in Brompton Road o sulla Fifth Avenue, no: sta dando alla luce un bambino.

Alzo gli occhi al cielo e mi accorgo delle nostre facce pallide e impaurite.

Buffo. Se qualche nostro amico ci vedesse non penserebbe mai alla fredda e distaccata elite di Serpeverde. Affatto. In questo momento è come se lo nostre maschere si fossero infrante, cadute, per lascire spazio ad un'altra personalità. Buona. Smielata. Diversa. Insomma, tipo Tassorosso.

Dopo un'ora di snervante attesa, un flebile crack giunge alle nostre orecchie.

Io e Lucretia solleviamo di scatto lo sguardo.

Daniel si alza in piedi.

Max porta subito la bacchetta alla mano.

Chi può essere? Daphne?

Rumore di una corsa veloce su per lo scalone.

No, decisamente non è la signora Zabini. E comunque è arrivata poco fa.

-Lei dov'è?-

Oh no.

Siamo morti.

-Lei dov'è?-

Alex.

Lucretia, che di solito è colei che meglio riesce a farlo ragionare, gli si avvicina.

-Tranquillo. Siediti-

-Col cazzo che mi siedo Lou! Dov'è Helena?!-

-Come hai fatto a trovarci?- chiede Daniel, cercando di sviare.

-Ditemi dov'è!- sbraita di nuovo lui.

-Te lo diremo quando ci avrai raccontato tutto- intervengo.

Alex mi squadra -Ufficio del Trasporto Magico- ringhia -Daniel e Lou erano spariti, e così anche voi due. Quando mi sono accorto di essere solo in casa sono andato in camera tua, Lou. Tutti i cassetti vuoti. Uno non si apriva e così l'ho... scassinato... scusa... c'erano delle lettere. Di Helena. Perchè non mi avete detto niente, razza di deficienti? Credevate che l'avrei lasciata sola?!- urla con il volto contratto dall'ira.

-Continua- ordina Max con voce fredda.

-Nelle lettere non c'era scritto il luogo preciso. Quando sono andato a controllare dove potevate essere finiti, nei registri era scritto 'M. T. Nott, R. A. K. Weasley. 10 dicembre. Ore 15:00. Corfù' e qualche giorno dopo 'D. E. Rosier, L. A. Greengrass. 12 dicembre. Ore 11:00. Corfù'. E sono venuto qui. E ora ditemi dov'è-

Max sembra soppesare l'idea, quando un urlo arriva dalla stanza di Helena, e Alex si fionda dentro.

Poi il silenzio.

Oddio che succede?

Un altro urlo, agghiacciante.

Un pianto.

La risata di Amaltea e Daphne.

-Ora potete entrare- annuncia Sanders, spalancando la porta della stanza.

Helena è semisdraiata sul letto, il volto sudato e i capelli raccolti.

Lo sguardo felice.

Alex, seduto in fianco a lei, tiene in braccio un fagottino.

Gli occhi verdi pieni di amore.

Un abbraccio a Helena e uno ad Alex.

Max li guarda mentre si baciano -Non ci ho mai fatto del tutto l'abitudine, ma credo che ormai sia necessario- sussurra al mio orecchio cingendomi la vita.

Tempo due minuti ed Helena è crollata. Addormentata. Con in braccio il piccolo Maximilian.

Amaltea ci fa cenno di uscire e lasciarla sola con Alex.

 

-Buon Natale!- mi sveglia Max la mattina del 25 dicembre.

-Mmmh... anche a te- mugugno alzandomi dal letto.

-Non lo vuoi il tuo regalo?- ghigna lui.

-Sì che lo voglio!- non so resistere, lo so.

Mi porge un pacco cubico. Pesante. Bianco. In cima, un fiocco scarlatto.

Tiro il nastro e il pacco si apren rivelando un bellissimo cucciolo di bulldog francese, festante.

E' adorabile!

-Grazie Max!- esclamo baciandolo.

-Che entusiasmo! Non credevo ti sarebbe piaciuto più di tanto, non è sta gran bellezza, ma ho visto come guardavi un cane simile l'ultima volta che siamo stati a Londra, perciò...-

-Non dire mai più che Antares è brutto- lo minaccio.

-Antares?-

-Sì. Gli sta bene. Vero piccolo che ti piace il tuo nuovo nome? Ma dobbiamo andare a fare shopping! Ti serve un nuovo maglioncino- si ok sono andata di testa... ma il mio Antares è così bello!

-Oh, Salazar perchè gliel'ho regalato?- si finge esasperato Max, alzando gli occhi al cielo.

L'orologio batte le nove.

-Dai Rox, sbrigati. Dobbiamo andare a fare colazione-

-Ok, un attimo- dopo una carezza al mio cucciolo e una doccia veloce, mi infilo un abito grigio-nero con un nastro in raso verde sotto il seno. Il corpetto è aderente. La gonna, lunga fin sopra il ginocchio, è larga e leggera. Ci abbino dei tacchi neri e una collana di perle dello stesso colore.

-Sono pronta-

Quando scendiamo, in sala da pranzo non c'è nessuno.

-Signori cosa desiderate?- gracchia un elfo.

Max gli dice di portare la solita colazione.

-E da mangiare per Antares- intervengo accarezzando la testa del cagnolino che ho il braccio.

L'elfo ci serve da mangiare e, quando abbiamo finito, ci spostiamo sul divano occupandoci di cose più impegnative ed interessanti del cibo.

-Hei voi due, fate venire il diabete! Comunque buon Natale!- è incredibile come Helena possa essere così lunatica. Ieri sera era in crisi perchè Maximilian le sembra troppo piccolo, oggi sprizza felicità da tutti i pori.

Entra in sala da pranzo con Alex. Il bimbo in braccio. Tutti e tre hanno cappellini rossi e bianchi sul capo. Come quelli che i Babbani attribuiscono a Babbo Natale. L'immagine di una famiglia felice, dimentica della disastrosa situazione in cui si trovava poche settimane fa.

Antares abbaia.

-Chi è?- chiede Helena guardandolo.

-Antares. Me l'ha regalato Max. Non è stupendo?-

Helena annuisce, e un attimo dopo si mette a sbraitare affinchè un elfo le porti la colazione per Maximilian.

-Allora, quando arrivano i tuoi?- chiede Max ad Alex.

-Poco prima di pranzo, credo-

Passeremo il Natale qui a Corfù, dato che Amaltea dice che il clima mite dell'isola è meglio di quello gelido di Londra per un neonato, e verrà anche la famiglia di Alex, ovvero i suoi genitori (Blaise e Daphne) e i suoi fratelli (Derek ed Elizabeth).

-Cos'ha ricevuto per Natale il piccoletto?- chiedo tendendo le braccia per farmi passare Maximilian.

-Solo un intero guardaroba, giocattoli e roba varia- Alex alza gli occhi al cielo -Helena gli ha fatto cucire una miriade di abiti su misura, senza ricordarsi che, normalmente, un bambino cresce-

-E va bè! Li compreremo nuovi- alza le spalle Helena.

Fanno il loro ingresso anche Theodore e Amaltea, sorridenti nei loro abiti firmati.

-Come sta il mio piccolino?-

Le porgo Maximilian, che si guarda intorno, curioso. Il cappello rosso che gli copre la testa.

-Helena perchè hai messo questa porcheria babbana in testa a tuo figlio?- chiede Theodore, accigliato.

-Perchè sì- ribatte lei, piccata.

Poco prima di pranzo, arrivano gli Zabini.

Daphne, che dimostra meno dei suoi trentasette anni, un abito blu scuro e i capelli biondi raccolti in una complicata acconciatura.

Blaise, in giacca e cravatta.

Derek (che tra l'altro è il migliore amico di Albus), camicia nera che spicca sulla pelle chiara.

Elizabeth, un grazioso abitino azzurro, la chioma biondo oro e la carnagione dorata, una piccola Lou.

Dopo aver pranzato, io e Max ci congediamo e usciamo nel parco.

Ci sediamo su una panca in marmo, immersa nel verde.

-Sai, non ho mai pensato che fosse possibile amare troppo qualcuno, ma forse lo è- gli dico, baciandolo.

-Detto da te è un vero onore- ehi!

-Stronzo-

-Come te- già.

-Ti punirò per questo-

-Roxanne Weasley, punire è il tuo secondo nome- errato.

-Purtroppo per me è il quarto- sospiro, melodrammatica.

-Deficiente-

 

 

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Capitolo 48
*** Planning the marriage ***


-Rox sei magnifica- commenta Victoire scoccandomi un'occhiata d'ammirazione.

Mia cugina non è una che dispensa complimenti gratuiti.

E' vero. Il mio abito è stupendo. E' lungo, stretto fino a metà coscia, dove si apre in nuvole di raso e chiffon. Non è bianco. E' avorio. Il corpetto stretto e abbellito da piccole perle nere e color panna.

Osservo il mio riflesso sullo specchio, soddisfatta. Sì, mi piace.

-Questo va bene, ora mi faccia vedere gli abiti delle damigelle- ordino alla sarta.

Lucretia e Virginia saranno qui a momenti, mentre Helena proverà il vestito a Villa Nott, dove ha fatto ritorno ieri, con Alex e Maximilian.

La donna esce dalla sala.

-Sono Lucretia Greengrass. Devo provare il mio abito da damigella d'onore- la voce di Lou è imperiosa.

-Si, si. Mi segua signorina Greengrass-

Lucretia fa il suo ingrasso principesco: l'atteggiamento altero, il portamento elegante.

-Rox, Victoire- saluta.

Rumore di una porta che si apre.

La sarta esce di nuovo.

-Salve, sono Virgina Vance e sono qui per provare l'abito da damigella per il matrimonio di Roxanne Weasley. Virginia è decisamente più gentile di Lucretia, ma il suo tono è ugualmente duro ed esigente.

-Sì, la prima porta a destra signorina Vance, vi porterò i vestiti tra un minuto-

-Ragazze, è tantissimo che non ci vediamo!- esclama abbracciandoci.

La sarta ritorna con gli abiti che fluttuano in fianco a lei -Signorina Weasley- dice, e con un colpo di bacchetta un vestito raggiunge Victoire -signorina Vance, signorina Greengrass- anche Virginia e Lou ricevono gli abiti.

Si ritirano nei camerini e ne escono con addosso dei capolavori d'alta moda.

Abiti della stessa tonalità del mio, solo che leggermente più scuri. In raso. Corpetti stretti e senza spalline e gonne lunghe fino al ginocchio, un po' gonfiate, così che la stoffa crei un bell'effetto stropicciato. Abbinati dei tacchi alti e a spillo dorati, non troppo vistosi.

Mi piace.

Ci svestiamo e la sarta porta via gli abiti.

-Questi sono perfetti. Ritorneremo qui per provare quelli per il matrimonio Rosier-Greengrass e quelli per il matrimonio Zabini-Nott- dico alla donna.

Congedateci, andiamo tutte e quattro a Villa Nott, dove troviamo Alex, Max e Daniel che si allenano a Quidditch nel parco.

Helena sta giocando con Maximilian sul suo letto. Lui ride mentre lei gli fa il solletico.

-Victoire! Virginia!- le abbraccia di slancio -Lui è Maximilian- dice poi prendendo in braccio il bambino.

-Che carino!- sorride Virginia.

-Bene, adesso parliamo di quanto sei stata deficiente a non dirci nulla e a scappare in capo al mondo- ghigna Victoire prendendo posto sul letto.

 

-Roxanne, non voglio allarmarti, ma è tradizione che il padre della sposa e la sposa ballino insieme, al matrimonio- annuncia Amaltea.

Helena mi lancia un'occhiata comprensiva. Devo essermi parecchio irrigidita anche se cerco di non darlo a vedere.

-Avremo delle nuove tradizioni-

-Non sarebbero tradizioni se fossero nuove...-

 

Roxie potresti venire un attimo a casa? Vorremmo parlarti

Mamma

Fantastico. E di che?

Mi materializzo davanti alla casa dei miei.

Mamma mi attende in giardino.

-Roxie!-

Enorme sforzo per abbracciarla.

-Mamma. Dovevi dirmi qualcosa?- chiedo, fredda.

-Sì, vieni dentro tesoro. Tuo padre è in salotto-

-Elice?-

-Vado a prenderla in camera sua e arrivo- e mi lasci da sola con tuo marito? Va bene che non penso che mi ucciderà, ma potrei farlo io. E non voglio passare il resto della mia esistenza ad Azkaban, ci tengo al mio futuro io.

Entro in salotto. Papà è seduto sulla sua poltrona rossa preferita.

-Roxanne!- si alza e mi abbraccia, impacciato.

Arriva anche mamma, con a mano Richard e la mia piccola Elice al seguito.

-Rox!-

-Elice!- la saluto prendendola in braccio.

Mamma mi fa cenno di sedermi e mi posiziono sul divano con Elice.

-Cosa dovete dirmi?-

-Ci... ci è arrivato questo...- esordisce Angelina prendendo un elegante foglio di carta ripiegato a metà.

L'invito al mio matrimonio.

-E allora?-

-Hai veramente intenzione di sposarlo, Roxie?- inteviene papà. Gli occhi ridotti a due fessure.

-Certo. Pensavi che la festa di fidanzamento fosse per... che ne so come si chiama quella robaccia babbana... carnevale?- ghigno, perfida nel vederlo sbiancare.

-No, pensavo che ti saresti resa conto degli individui con cui hai a che fare- sibila con disgusto.

-Sì. Delle persone intelligenti, estremamente raffinate e davvero gentili. Perfette-

-Mangiamorte! Schifosi Mangiamorte!-

-Siamo nel 2019, il Signore Oscuro è caduto ventuno anni fa- gli faccio notare, sprezzante.

-Il Signore Oscuro?- mormora mamma, impallidita.

La guardo, senza capire.

-Solo i suoi seguaci chiamano Voldemort il Signore Oscuro- spiega con gli occhi luccicanti di lacrime.

-Per Salazar mamma non sono una Mangiamorte se è questo che intendi. E anche se fosse?-

-Come 'e anche se fosse'?! Se fosse così non mi farei problemi ad arrestarti io stesso, o peggio...-

-George!- lo ferma mamma -Comunque, ritornando al discorso di prima, a me Maximilian sembra un bravo ragazzo e se lo ami non ti ostacolerò-

-Angelina! Ma ti senti?! Non la ostacolerai?! E' il figlio di Nott, per le mutande di Merlino!- Dio che espressioni arretrate usano i miei genitori -La ostacolerò io!-

-Papà, io lo sposerò. E, primo: sono maggiorenne e faccio ciò che voglio. Secondo: lo amo-

-Tu che?! Ma non dire idiozie Roxanne!- sbotta lui, infastidito.

-A me piace Max. Rox e Max sono perfetti- ma grazie mio piccolo tesoro.

-Elice! Anche tu?! Sono rovinato!- oh, che melodrammatico...

-Ehi, tutto bene? Siamo a casa- la voce di Fred giunge dall'ingresso.

Siamo?

Lui e Alice Paciock, mano nella mano, entrano nella stanza.

-Oh, ciao Roxie. Che ci fai qui?-

-Chiedilo a loro- gli rispondo, inviperita.

-Cosa ci fa lei qui?- ma dico, sei scemo?

-Tua sorella ha intenzione di sposare Nott- lo informa papà.

-Oh lascia perdere, papà. Ci ho già provato, è inutile- finalmente dopo quasi diciannove anni di vita hai detto una cosa intelligente.

La mandibola di papà si schianta a terra -Fred!-

-George, smettila. Tua figlia sposerà Maximilian Nott, e tu verrai al suo matrimonio- mmh, l'ultima clausola si potrebbe omettere.

Papà fa per replicare.

Uno scapellotto di mamma.

Uno sguardo in tralice.

-Ok- ya!

-Ti vuoi fermare a cena, Roxie?- sorride mamma.

No! Un attimo... -Sì, grazie- infondo devo assicurarmi che non facciano scenate al mio matrimonio.

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Capitolo 49
*** I wish long life to my enemy ***


Roxanne, Alice, mi aiutate a preparare qualcosa per cena?- chiede mamma.

Ehm... ok, lo ammetto: mi sento, per la prima volta in vita mia, totalmente inadeguata. Cucinare? E come si fa? Cioè, a Villa Nott fanno tutto gli elfi. Credo che Amaltea non abbia mai toccato una pentola in vita sua.

Alice la segue in cucina e io mando un gufo a Villa Nott per avvisare che sarò a cena dai miei, poi le raggiungo.

-Roxie, tu puoi fare il dolce- si grazie, ma come?

-Mamma, ti dispiacerebbe dirmi come fare? Non ho mai fatto una cosa del genere in tutta la mia vita- dico, con il tono più gentile che riesco ad appellare.

Lei mi guarda, accigliata. Ecco, forse il mio tono non era così gentile come avevo sperato.

-Questo è uno dei pochi momenti in cui appoggio tua zia Hermione e il suo C. R. E. P. A.- oddio, veramente? Quella pazza ha cercato di arruolare anche me da bambina. Voleva che andassi in giro con delle orrende magliette bianche con scritto Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti. Ovviamente io urlavo che non me le sarei mai messa e scappavo da zia Fleur, che non avrebbe mai fatto indossare un obrobrio simile alle sue Victoire e Dominique.

E, in ogni caso, è colpa mia se a Villa Nott abbiamo gli elfi? No di certo.

Mamma sospira e mi mostra come fare. Eseguo gli ordini con semplici colpi di bacchetta. Mamma e Alice lo fanno alla babbana. Piuttosto mi Crucio da sola.

Finisco in pochi minuti, quindi faccio fluttuare il dolce in forno e quando mamma dice a me e ad Alice che possiamo andare, saliamo nella mia vecchia camera.

Tutto è come l'avevo lasciato il giorno della mia partenza per il mio sesto anno ad Hogwarts.

Il letto. Gli abiti. Le fotografie.

Mi siedo sul divanetto sotto la finestra e Alice prende posto in fianco a me.

-Allora tu e Fred state insieme adesso- le sorrido, gentile.

Sì, oggi mi sento buona.

-Si. A dire la verità ci siamo lasciati due volte da quando ci siamo viste alla tua festa di fidanzamento, ma sembra che questa sia la volta buona dato che abbiamo raggiunto l'obiettivo di non litigare per una settimana- risponde lei.

-Hai un gran coraggio a voler stare con uno come lui- ghigno.

-Lo so, non sono una Grifondoro per niente. E so anche che Fred può sembrare uno sbruffone arrogante, ma fidati, sa essere un ragazzo veramente fantastico- stento a crederci.

-Non so se mettermi a ridere o meno.

Alice sorride, divertita -Te lo assicuro, Roxanne-

-Chiamami Rox, lo preferisco. Comunque, altra domanda: come fai ad essere amica della Baston, della Sloper, della Finnigan e della Thomas?- cioè, sta ragazza è una santa: amica delle oche per antonomasia e fidanzata di mio fratello?

-Te l'ho detto: Alicia non è male di solito, così come Lydia e Jennifer. Mary invere è più calma delle altre...- risponde -... e tu? Nott?-

-Beh, non c'è niente da dire. Ci sposiamo tra un mese e mezzo- sorrido.

-Sono contenta per voi-

Quando mamma ci urla di scendere, io e Alice siamo... ma si, amiche può andare. Incredibile quanto non sembri la Grifondoro egocentrica e sprezzante che è quando sta con le altre oche.

Lei si siede in fianco a Fred, io ad Elice.

-Rox, voglio venire a casa tua-

-Ellie! Santo Godric che cosa dici?!- esplode papà.

-George non rivolgerti in questo modo a tua figlia!- urla mamma.

-E' tutto a posto, mamma. Elice, tesoro, mi piacerebbe portarti via con me, ma devi rimanere qui con la mamma e il papà, perchè altrimenti lui va di testa- ghigno.

George stringe i denti.

-Ti prometto però, che un giorno ti porto a Villa Nott a conoscere il mio nuovo cagnolino-

-Sì! Come si chiama?- gioisce la piccola.

-Antares-

-Che cazzo di nome hai scelto per un cane?- provoca Fred.

-Un nome stupendo, per quanto mi riguarda, Freddie. Come lo avresti chiamato tu? Fuffi? Pongo? Briciola?-

-Sicuramente sono nomi migliori di Antares- non osare.

-Antares è perfetto. E' una stella appartenente alla costellazione dello Scorpione- rispondo sfoggiando la mia E in Astronomia.

-Sai quanto me ne importa. Resta il fatto che il nome Antares fa schifo. E poi chi era che chiamava tutti i figli con i nomi delle stelle? I Black?- che cazzo centra ora?

-Quasi tutti i Purosangue, se lo vuoi sapere. E per tua informazione anche tua sorella-

-Eh?-

-Elice Europa Pasifae-

-Eh?-

-Santo Salazar, Fred sono tre dei satelliti naturali di Giove!- sbotto.

-Ah- tiè, goditi la tua ignoranza adesso.

-Cambiando discorso, hai già scelto l'abito da sposa, Roxanne?- chiede mamma.

-Sì- rispondo, a denti stretti.

-E com'è?-

-Magnifico-

-E le damigelle?- chiede ancora.

-Lucretia, Helena, Virginia e Victoire-

-Helena? Helena Nott?- si stupisce Alice.

-Ma sì Alice! Quella che è rimasta incinta- io ti odio profondamente, Freddie.

-E' rimasta incinta?- si stupisce mamma.

-Sì, sai mamma, quella cosa che è successa anche a te due anni fa...- sarcasmo.

-Non usare questo tono con tua madre, Roxanne- interviene papà.

-Grazie, George. Incinta? A diciotto anni?- Tu sei rimasta incinta a ventuno eh...

-Sì. Possibile che non abbiate letto nemmeno un giornale? Santo cielo la Skeeter ne ha fatto un'Apocalisse- dico, cercando di nascondere l'irritazione.

-Non leggiamo Rita Skeeter- almeno questo.

-Meglio per voi-

 

-Rox! Com'è andata?-

-Io li odio profondamente, Max-

-Ma dai-

-Sì, Max. Ma sai una cosa?-

-Cosa?-

-Auguro lungo vita al mio nemico, così che possa assistere al mio successo-

-Rox...-

-Max non hai capito che il segreto per andare d'accordo con una donna è ammettere sempre di avere torto?-

 

-Sei. Magnifica. Questa. Sera- dice Max tra un bacio e l'altro.

-Intendi dire che le altre sere non lo sono?- mi acciglio, irritata.

Max alza gli occhi al cielo -No, Rox. Intendo dire che oggi lo sei particolarmente- mmh...

-Quindi intendi dire che le altre sere non lo sono particolarmente-

-No, Rox. Ma oggi sei più bella del solito ok?- ... bah...

-Dato che in questo momento preferirei dedicarmi ad altro, te la lascio passare- ghigno ricominciando a baciarlo spingendolo vers il letto.

-Mmh... la conosci quella postilla che dice 'arrivare vergini al matrimonio'?- chiede, ironico.

-Mai sentita-

 

-Helena, Roxanne, Lucretia, stasera darò un piccolo ricevimento. Una cosa molto intima...- annuncia Amaltea mentre facciamo colazione.

-Va bene, mamma. Chi ci sarà?-

-Draco e Astoria con Scorpius ed Elladora, Blaise e Daphne con Derek ed Elizabeth, Charles e Julia- Lou si irrigidisce -e poi basta credo, dato che Max, Daniel ed Alex sono via con la Nazionale- almeno non c'è la Montague -ah, Roxanne, ci sarà anche tuo cugino Albus visto che lui e Derek sono dai Malfoy per la settimana-

-E certo, un ricevimento non se lo perderebbe mai...- sussurra Lucretia a sè stessa, riferendosi a sua madre -... io non ci sarò- aggiunge poi, sicura.

-Lucretia, tua madre sarebbe molto felice di rivederti- prova Amaltea-

-Sì certo- alza gli occhi al cielo, ironica -mi userebbe e basta. Come ha già fatto in passato-

 

-Ma guarda chi c'è qui! La mitica Triade- fa la Baston, sprezzante.

Hai detto bene Baston: mitica.

-Già, e guardate qui, invece: la spazzatura Grifondoro- soffia Helena, alzando il mento con aria altera.

-Tiratela meno Nott. A proposito, ho letto l'ultimo articolo di Rita Skeeter: tuo figlio è veramente...- ma prima che Alicia possa dire qualcosa, Helena ha già alzato la bacchetta: guai a chi osa dire qualcosa su Maximilian.

-Mio figlio è cosa, Baston? Bellissimo? Stupendo?- ringhia.

Alicia Baston non indietreggia -Grasso- ma se il dottor Sanders dice che è molto magro!

-Cru...-

-No! Expelliarmus- Lucretia ha disarmato Helena, che stava per cruciare la Baston (a ragione), che ora la guarda, impallidita.

-Suppongo di doverti ringraziare, Greengrass-

-Oh, non così in fretta Baston: Stupeficium!- ghigna Lou.

 

Ci stiamo preparando per la cena di Amaltea, che a quanto dice lei, sarà molto intima e sobria. Il che vuol dire, nel gergo della signora Nott, una cosa elegante e sfarzosa, ma non troppo.

Helena sta vestendo Maximilian con una camicia candida, in seta, piccoli pantaloni blu scuri e scarpette minuscole e bianche.

Poi, gli pettina i folti ciuffi castani che ha in testa e gli scocca un bacio sulla guancia prima di cominciare a prepararsi con un vestito blu notte abbellito da fregi argentei.

Lou, che suo padre Charles ha convinto a venire, ha optato per un abito nero tempestato di piccoli diamanti sul corpetto, regalatole da Daniel e probabilmente costato l'ira di Salazar.

Scruto il contenuto del mio armadio.

Indosso un vestito in raso azzurro chiaro con un nastro nero in vita. Arriva fino a sopra il ginocchio e ci abbino delle decoltè anch'esse nere.

-I capelli?- chiedo, guardandomi allo specchio.

Lucretia mi punta la bacchetta addosso (il che, devo dire, è leggermente inquietante) e i miei capelli corvini si sciolgono dalla coda in cui erano legati ricadendo in morbidi boccoli, tar i quali appare un cerchietto con una rosa nera.

-Grazie. Comunque è arrivata una lettera da Victoire prima. Io non l'ho ancora letta, voi? Tibby l'aveva lasciata sul tavolino del salotto- dico mettendomi un po' di mascara.

-Accio lettera di Victoire!- esclama Helena mentre il piccolo Maximilian ride vedendo la mamma agitare la bacchetta.

La pergamena arriva in volo dentro la stanza. Lou la prende.

-Rox, Lou, Helena,

quello che state per leggere non vi piacerà, soprattutto a te, Rox.

Sono fidanzata. Cioè, non gli ho ancora detto di sì, ma lo farò presto.

E immagino che sappiate con chi. Ted.

Lo so che è un Lupin, che era un Grifondoro e che non ha i miei stessi ideali riguardo la purezza del sangue, ma lo amo.

E mi ha regalato uno stupendo anello di fidanzamento.

Victoire Gabrielle Weasley

P.S.: non chiamerò mai i miei figli Remus e Ninfadora se questo può esservi di conforto-

Oh. Mio. Dio. Ho sempre reputato Victoire come una persona sana di mente, ma ora comincio seriamente a dubitarne.

Ted. Quello che odiava fino a due anni fa. Quello di cui non voleva nemmeno sentir parlare. Lo stesso Ted che, tra i corridoi di Hogwarts, si atteggiava a perfetto Grifondoro: sbruffone, egocentrico, incurante delle regole, con quell'aria da 'ehinonrimproverarmiperchèungiornosalveròilmondomagico'. Quel Ted. Ted Lupin.

Come può Victoire sposare Lupin?

Victoire è così bella, intelligente, raffinata ed elegante. Come può stare con lui, che di eleganza e raffinatezza non ne sa un emerito cazzo?

Victoire così diversa e distante dai Weasley, con le sue idee sulla purezza del sangue e i suoi pregiudizi (perchè è inutile negarlo) sulle Case.

Beh, almeno non chiamerà i suoi figli Remus e Ninfadora. Almeno questo...
Il piccolo Maximilian tira i capelli di Helena, ridacchiando.

Lei scuote la testa, scossa dalla notizia, e lo prende in braccio -Sù, smettetela di fissare quella pergamena: non cambierà il suo contenuto. Victoire è impazzita e presto rinsavirà. Questo è tutto. Ora alzatevi e andiamo in salone- dice con un tono che non ammette repliche.

-Lucretia, tua madre sta per arrivare. Sei sicura di stare bene?- chiede Amaltea.

-Certo- risponde Lou, nascondendo l'indignazione. Lei odia essere compatita. E ha pienamente ragione.

In quel momento, Tibby arriva in salone seguita da Charles e Julia Greengrass.

Lou è pietrificata, ma mantiene un atteggiamento altero e freddo.

-Padrona Amaltea, padron Theodore, sono arrivati i signori Greengrass- l'elfa si inchina profondamente.

-Julia!- Amaltea abbraccia la vecchia amica con eleganza -Charles- saluta poi.

-Charles, Julia, che piacere- sorride Theodore.

-Theo, Amaltea- il signor Greengrass risponde al saluto, per poi voltarsi verso la figlia -Lucretia-

Lei gli va vicino e si lascia stringere per un secondo -Madre- sibila poi.

-Lucretia, tesoro! Quanto tempo che non ci vediamo!-

-Nemmeno un anno. Il che è piuttosto normale visto i tuoi standard- risponde Lou con voce fredda e inespressiva.

L'atmosfera è piuttosto tesa, ma il silenzio viene spezzato da Tibby, che precede trottando Draco e Astoria Malfoy con al seguito i figli e mio cugino Al.

-Padroni, sono arrivati i signori Malfoy-

-Theo, Amaltea- saluta Draco Malfoy con la sua voce strascicata -e Roxanne-

-Draco, Astoria-

-Signor Malfoy- saluto il mio ex professore.

-Chiamami Draco, signor Malfoy è da vecchio-

-Ciao Roxanne- Albus mi viene vicino e mi tende la mano.

-Ciao Albus- oh, è proprio un perfetto Serpeverde il mio Al.

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Capitolo 50
*** Something new, something old, something borrowed, something given and something blue ***



Allora, mi scuso già per la lunghezza del capitolo che state per leggere, ma è uno dei famosi capitoli di transizione prima del prossimo, nel quale finalmente Rox e Max si sposeranno.
Chi avrà la forza di arrivare fino alla fine dell pagina, è vivamente pregato di lasciarmi una piccoa recensione (please!!) e rispondere alla domanda che vi porrò.
Grazie



_________________________________________

-Max!-

-Rox!- esclama lui sollevandomi inaria e facendomi girare.

-Mettimi giù!- protesto ridendo.

-Ogni suo desiderio è un ordine, principessa- ride stringendomi a sè e baciandomi.

-Alex!- Helena gli corre incontro con il piccolo Maximilian in braccio.

-Helena!- Alex li abbraccia, felice, e si chiudono in quella bolla di felicità che è la loro famiglia. Se scoppiasse la Terza Guerra Magica quei tre non la sentirebbero nemmeno, presi come sono l'uno dall'altro.

Max scuote la testa -Andiamo via da qui Rox. E poi siamo noi che gli facciamo venire il diabete?- dice prendendomi per mano materializzandoci davanti ad un rinomato ristorante di Diagon Alley.

Entriamo, ordiniamo, ed è solo in un secondo momento che noto una coppia che si bacia.

Lui ha i capelli castani, lei biondo argentei.

Ted e Victoire.

Mi irrigidisco parecchio.

-Che succede Rox?-

-Oh, niente-

-Rox...-

-Victoire- dico facendo un cenno verso mia cugina.

-Che ha fatto?- sospira Max.

-Si è fidanzata! Fidanzata! Con quel Lupin!-

-Calma Rox. E' vero: Lupin non corrisponderà certo al nostro ideale di persona a posto, ma se a lei piace...- non corrisponde a nessun ideale di persona a posto!

-Max! E' un Grifondoro, egocentrico, strafottente, spericolato e totalmente inadeguato! Non ha un minimo di raffinatezza o eleganza o che so io. Cambia quegli orrendi capelli da un momento all'altro e, come se tutto questo non bastasse, ha rotto a Victoire per tutta Hogwarts! Come può piacerle uno così?!- sibilo.

-Fatto sta che le piace, Rox, e tu non puoi farci niente-

-E' figlio di un lupo mannaro! E se avessero dei figli e lui trasmettesse loro il gene? Sarebbe orribile!- e Victoire ne rimarrebbe distrutta.

Max tace (una volta tanto), sa che ho ragione (come sempre).

-Ne hai parlato con lei?-

-No-

-Fallo. Non dico che si risolverà qualcosa, ma fallo-

 

-Come sta il piccoletto?-

-Oh, bene. Ha dormito tutta la notte senza mai svegliare la sua mamma- sorride Helena.

Siamo nella sala adiacente alle cucine, dove di solito facciamo colazione.

Helena sta imboccando Maximilian, che ride, felice.

E' così strano vederla in versione 'mamma apprensiva'!

-Ma bravo! Helena, ti spiace se Elice viene qui per un po'?-

-No, figurati. Non la vedo da quasi un anno- sorride lei.

-Bene. Devo andarla a prendere tra un ora, è meglio che mi metta un po' a posto- commento alzandomi dalla sedia.

-Possiamo venire anche noi? Maximilian ha bisogno di un po' d'aria fresca e potremmo portare lui ed Elice a fare un giretto-

-Sì, aspettami un attimo: mi devo mettere qualcosa di decente!- la saluto affrettandomi a salire in camera mia.

Un abito grigio scuro con una scollatura che piacerà molto a Max e poco a papà, calze bianche, cappotto grigio a fantasia scozzese, decoltè alte e nere e borsa scura e grande.

Scendo le scale e raggiungo Helena, che sta infilando un cappottino nero a Maximilian. Questo bambino sorride sempre...

Ci materializziamo a casa di George e Angelina e viene ad aprire la porta Fred.

-Mpf... ancora tu? Ma non avevi detto che non ci volevi più vedere?- ma come osi rivolgerti a me in questo modo?!

-Non ti illudere Freddie sono qui per mia sorella- lo informo, fredda.

-Mamma! Roxie vuole portarsi via Ellie! Oh, ciao Nott- Salazar dammi la forza di non ucciderlo, io ci tengo al mio futuro: non voglio passarlo ad Azkaban.

-Lo so, Fred- la voce di mamma viene dal piano di sopra.

-Ah... beh, venite dentro-

Io ed Helena entriamo, lei con in braccio il bambino.

-Rox!-

La mia piccola Elice ha fatto un'entrata trionfale: si sta trascinando dietro Richard tenendolo per la gamba. Lui urla -Lassiami stale! Stlega!- ecco, lui non sa parlare bene quanto lei.

Elice mi abbraccia e dedica ad Helena uno dei suoi rari sorrisi.

-E lui chi è?- chiede riferendosi al piccolo.

-Maximilian Alexander Zabini, mio figlio- sorride Helena, orgogliosa.

-Assomiglia a Zabini- Salazar, la forza... la forza, Salazar...

-E' suo padre. E' logico che ci assomigli- gli fa notare Helena, scandendo le parole come se parlasse con un analfabeta, cosa che fa ghignare la mia Elice.

-E comunque tu non vivevi a Grimmauld Place?- chiedo a Fred.

-Sì. Sono venuto a prendere Richard- il che vuol dire casa libera per George e Angelina...

-Stai ancora con Alice?-

-Sì- buon per te.

-E' un record- commento. Alice mi ha detto che in media si lasciavano una volta alla settimana.

-Già, ma sai lei è così...- ok, ok, stop!

-Grazie, sto bene anche così- lo fermo.

-Roxanne! Ed Helena! Che piacere- Angelina entra in salotto -E lui è tuo figlio?- chiede con un sorriso gentile.

-Sì. Maximilian Zabini- risponde Helena mentre, tanto per cambiare, Maximilian sorride.

-Perchè non sei al lavoro?-

-Perchè mi sono presa la mattinata libera Roxanne: le ragazze possono fare a meno di me per oggi, ho mandato Ginny ad allenarle- beh, quando ero piccola io non si prendeva mai una giornata libera dagli allenamenti delle Holyhead Harpies...

Alzo le spalle -Bene, ora dovremmo andare se non ti dispiace. Riporterò Elice a casa quando vorrà, ok?- cioè mai...

-Sì... ma non più di due settimane Roxie, per favore-

-Sì, sì. Ah, e comunque, lo so che in questi giorni avrete la casa libera ma non datevi alla pazza gioia senza protezioni: non ho voglia di altri fratelli- sorrido, falsa come Giuda.

-Rox, andiamo! Voglio conoscere Antares!- protesta Elice.

-A mai più rivederci, spero- saluto uscendo da casa.

 

-ROXANNE ALICIA KATHLEEN WEASLEY!!- uhu, grazie a Salazar che Theodore e Amalltea sono via: sapevo che avrebbe reagito così.

-Dimmi Max- fingo una faccia stupita.

-COSA CAZZO CI FACEVI A DIAGON ALLEY CON EODRED?!?!- ahahhahah.

-Shopping- rispondo, ritornando alla lettura del mio libro.

Rimane un attimo interdetto, poi ricomincia ad urlare -PERCHE'?! LO SAI CHE NON POSSO SOPPORTARE DI VEDERTI TRA LE BRACCIA DI MIO CUGINO!- urla sventolandomi davanti una copia di Strega Moderna.

In copertina, io ed Eodred ad un tavolino del Globe.

-Oh, scusa: non credevo avessero fotografato anche quella scena, pensavamo di essere ben nascosti!- recito, fingendo dispiacere.

-COSA?!- è furioso... ben gli sta.

-Non credevo che la Skeeter ci avesse visti quando ero tra le sue braccia- ghigno, sadica.

-COSA?!-

-Santo Salazar ma quante volte te lo devo ripetere?-

-PERCHE' SEI STATA CON EODRED?!- un attimo, forse sto cominciando a sentirmi in colpa... nah, se lo merita. E poi non sono stata con Eodred.

-Perchè sei stato con la Montague?-

-Porco Godric, Rox! Non sono stato con la Montague!- esclama, esasperato.

-Ah e questo che cos'è?!- ora è il mio turno di sbattergli in faccia una rivista, Skeeter's, per la precisione.

In prima pagina, Troia Junior stretta in un succinto vestitino fuxia, che si struscia addosso a Max. Il mio Max.

Silenzio.

-Non sono stato con la Montague. E' lei che è venuta all'ultimo allenamento. L'ho affatturata un attimo dopo la foto- e io dovrei crederti?

-Beh, io non sono stata con Eodred, ma non ti credo su Marianne- svelo.

-Sei adorabile con quel broncio...- ti piacerebbe.

-Fatti tuoi-

-No, direi che sono anche tuoi: sto per saltarti addosso-

-Peccato per te che io non ne abbia voglia-

-Rox, non sono stato con Marianne!-

-Non chiamarla Marianne!-

-L'hai chiamata tu così, prima!-

-Io posso, tu no. Porco traditore che non sei altro-

-Santo Salazar! Accio Pensatoio!-

Un bacile in marmo tempestato da smeraldi e con lo stemma dei Nott inciso fluttua verso di noi.

Max si punta la bacchetta alla testa e ne estrae un filo argenteo, che getta nel vortice.

-Dopo di te-

Stadio. Usvita degli spogliatoi. Una ragazza scialba e bionda sta attendendo qualcuno impazientemente.

Escono Max, Alex e Daniel. Cercatore, Portiere, Cacciatore.

-Maaax! Maaax sono qui!- strilla Marianne risvegliando l'attenzione di una donna con dei capelli biondi tinti e una mise verde acido.

Marianne corre sui suoi orrendi tacchi color ciclamino (che fanno a pugni con l'altrettanto orribile abito fuxia) verso Max, che la guarda inorridito.

-Amico, stai attento: lì c'è Rita Skeeter- commenta Alex.

-Già, Rox ti uccide- si aggiunge Daniel.

Marianne li raggiunge e comincia a strusciarsi addosso a Max, che ha un'espressione schifata -Montague levati dalla mia splendida persona- la avverte.

La Skeeter intanto detta appunti ad una penna verde acido e fa scattare fotografie al mago in fianco a lei -Oh che scoop! Ma Maximilian, non stavi per sposarti con Roxanne? Immagino già le copertine di Skeeter's!- cinguetta.

-Ma stia zitta una volta tanto!- esclama Daniel (devo ricordarmi di ringraziarlo).

-Montague, mollami o ti affatturo-

-Ma Maxie io ti amooo- e io ti uccidooo.

-Stupeficium!- Max schianta Marianne nello stesso momento in cui Rita Skeeter è raggiunta da un doppio schiantesimo da parte di Alex e Daniel.

Siamo ricatapultati sul mio letto.

-Allora?-

-Allora dovevi schiantarla prima- rispondo, acida ma segretamente sollevata.

-E tu ed Eodred?- mi piace un sacco quando è geloso.

-Non ci sono stata a letto se è questo che vuoi sapere-

-Voglio vedere-

Sospiro, e mi punto la bacchetta in fronte, estraendo un filo argentato e gettandolo nel Pensatoio.

Siamo di nuovo scaraventati nel passato.

Ci ritroviamo in camera mia, dove la me del ricordo sta scrivendo qualcosa su una pregiata carta da lettere.

Ci avviciniamo.

Eodred, mi serve un favore, troviamoci ad Hogsmeade subito.

R

Poco dopo, eccoci davanti al Globe, dove mi aspetta Eodred.

-Rox- mi saluta con un bacio (sulla guancia) che fa stringere i pugni a Max.

-Eodred-

-Che ha fatto Max questa volta?- ghigna, avendo già capito tutto.

-Marianne Montague- sibila la me del passato.

-Ah, già. Cressida ha letto Strega Moderna-

-Bene, allora sei d'accordo?-

-Come al solito. Vieni: ho visto la Skeeter aggirarsi per Hogsmeade prima- dice Eodred aiutandomi ad alzarmi.

La me del passato ed Eodred sfilano davanti a Rita Skeeter, lui ha la mano sulla mia vita.

La Skeeter comincia a dettare appunti alla penna verde acido mentre io ed Eodred ci sediamo abbracciati su una panchina.

-Oh, prima Maximilian e ora tu, Roxanne! Allora è vero che vi state lasciando! Cos'hai provato vedendo il mio articolo?- prova ad intervistarmi con scarsi risultati.

Quando se ne va, tutta contenta per il suo scoop, ringrazio Eodred.

-Di niente Rox. Mio cugino sa essere un vero deficiente- commenta lui mentre Max, al mio fianco, ha un'aria omicida ed incazzata.

Ci salutiamo con un semplice bacio sulla guancia e ritorniamo nel presente.

-Rox!- oh oh... è parecchio incazzato.

-Non ci ho fatto niente!-

-Vi siete baciati!- si, devo ammettere che mi sento un po' in colpa...

-Sulla guancia, Max!-

-Mi sarei stupito del contrario! E comunque cosa ci faceva il suo braccio sulla tua vita?!_

-Ti ingelosiva deficiente che non sei altro!- urlo.

Silenzio.

-Oh- ah sei sorpreso adesso? -scusa, non avrei dovuto dubitare di te-

-Avresti dovuto schiantare subito la Montague, è diverso-

-Va bene, mi dispiace Rox- ho vinto.

 

-Allora... qualcosa di nuovo... hai l'abito... qualcosa di vecchio... il tuo bracciale d'oro bianco... qualcosa di prestato... ecco, penso che questa sia perfetta... qualcosa di regalato... il cerchietto che ti ha dato Lou per Natale... e qualcosa di blu... qui ci vuole Victoire- dice Helena passandomi una collana di perle.

Manca una settimana al matrimonio e, mentre io sono la persona più calma del mondo, Helena è in perenne iperventilazione.

Intanto, Maximilian sta diventando il maghetto più viziato d'Inghilterra. Helena deve avergli comprato più vetiti di quanti ne abbia lei (il che, credetemi, è spropositato); Alex, che è totalmente innamorato del suo pargolo, gli ha preso una scopa da Quidditch e un intero set composto da una piccola pluffa, mini bolidi con altrettanto minuscole mazze da battitori e un microscopico boccino. Oh, e una divisa dell'Inghilterra firmata da tutti i giocatori.

Il piccoletto è riuscito persino ad addolcire Lucretia almeno quanto la mia Elice ha addolcito me.

Beh, comunque mi sposo tra otto giorni e sono veramente felice. Sì, lo so che è pateticamente sdolcinato.

Tutto è perfetto. Gli abiti, il ricevimento, la cerimonia.

Ma non gli invitati. Max ha chiesto la partecipazione di TUTTE le teste rosse.

Io non li voglio. Io voglio un matrimonio perfetto. Voglio classe ed eleganza. Non voglio che un branco di scalmanati pel di carota traditori del loro sangue senza un minimo di decenza mi rovini tutto.

Certo, alla festa di fidanzamento è andato tutto bene, ma questo è un matrimonio! A parte il fatto che la maggior parte di loro non sa vestire, c'è il rischio di una scenata da parte di papà e di parecchi infarti di nonno Arthur e tutti i vari zii. E le lacrime di nonna Molly! Non voglio che l'intera cerimonia sia rovinata da un fiume in piena.

Beh, a quanto pare oggi io e Max siamo invitati a pranzo dai miei. Victoire deve averli convinti a non riceverci alla Tana.

-Rox? Sei qui?- la voce di Max giunge da dietro la porta.

-Santo Salazar Roxanne mi fai venire le carie!- commenta Lou quando, da 'viaggi mentali' aggiorno il mio stato a 'è arrivato Max!'.

-Non azzardarti ad aprire quella porta Maximilian Theodore Nott, o ti uccido!- urla Helena mentre, con un colpo di bacchetta, mette via abiti e accessori vari -Ecco, ora puoi entrare-

-Rox, dobbiamo andare dai tuoi, sei pronta?-

-Sì, mi metto a posto i capelli e arrivo- rispondo.

-Rox non ce n'è bisogno. Sono perfetti così- protesta lui.

-No, non vedi che questo cerchietto è rosso bordeaux e il vestito è rosso scarlatto?-

-ROXANNE ALICIA KATHLEEN WEASLEY, VIENI SUBITO VIA DI QUI!-

 

-Roxie, Maximilian, benvenuti- ci accoglie mamma aprendo la porta di casa con un sorriso tirato.

-Grazie signora Weasley- saluta Max, cortese e distaccato.

-Mamma-

Non appena entriamo in soggiorno, nonna Molly corre ad abbracciarmi.

Ecco. Addio abito nuovo di taffetà.

-Signora Weasley- Max fa di tutto pur di mostrarsi affabile, anche se non è nella sua natura, per fars sì che io faccia lo stesso (illuso), o almeno così suppone Lucretia.

Dopo saluti vari e occhiate assassine a Max da parte degli zii e di papà, ci accomodiamo a tavola e io finisco davanti a Max, di fianco a Victoire. Victoire. Non ci parlo da due settimane.

-Alor, Roxanne, tuto pronto pour il matrimonio?- spetta sempre a zia Fleur aprire la conversazione. Il suo savoir faire è invidiabile.

-Sì zia Fleur. Ho finito questa mattina di sistemare gli ultimi dettagli-

-Magnifique! Non vedo l'ora-

A pranzo terminato, non ho ancora scambiato una parola con Victoire, e Max è stato sfidato a Quidditch da papà, che si prenderà una bella batosta.

Mia cugina è nervosa. E tanto anche, sato che si sta torturando le mani.

-Cosa ti hanno fatto quelle povere unghie per meritarsi questo trattamento?- le chiedo, curiosa.

Sì, signore e signori: Roxanne Alicia Kathleen Weasley si sente in colpa. Ho sbagliato a non parlarle più perchè sposerà Ted, dopo tutto non me lo devo mica sposare io (grazie a Salazar).

-Eh? Ah... oh sì... insomma so che non sei d'accordo ma Ted è di là con mio padre...- me lo immagino proprio Teddy che chiede in sposa a zio Bill la sua primogenita, la sua piccola principessa... tutto goffo e impacciato.

-Victoire, tu puoi fare ciò che vuoi. Certo, sono leggermente sconcertata: è Ted Lupin, non so se mi spiego, ma non credo conti molto la mia opinione. Solo, pensaci: se un domani avrete un piglio, portebbe nascere con il gene di lupo. Tu potrai mai perdonartelo? E' possibile che accada, Victoire, considerando che i vostri padri sono uno un lupo mannaro e l'altro con ferite maledette provocate da un lupo.Tu riuscirai a sopportarlo? Aver condannato così un innocente neonato? Pensaci-

-Rox...- l'ho distrutta, e mi dispiace. Ma il rischio è alto. Troppo.

 

-A ROX, CHE A SOLI DICIOTTO ANNI HA DECISO DI NEGARSI LA POSSIBILITA' DI SCOPARSI CHI VUOLE E FARSI SOLO MIO FRATELLO!- urla Helena ormai ubriaca.

Sì, siamo alla mia festa di addio al nubilato, e santo cielo! Non credevo che Lou ed Helena potessero organizzare una cosa del genere! E' fantastico! Come immaginavo, comunque, nessuna è copletamente sobria, e spero non mi verranno gli occhi gonfi per domani.

-Rox, lasciatelo dire: Max sarà pure figo, dolce e intelligente, insomma stupendo, ma vuoi mettere fare come me?- chiede ridendo Cressida, che in questi giorni, a quanto dice la Skeeter, si è data alla pazza gioia dopo aver mollato Lestrange.

Beh, io sono sicura di aver fatto la cosa giusta, checchè ne dicano tutti. Amo Max e non vedo perchè non sposarlo, dato che viviamo insieme dal mio sesto anno, praticamente.

___________________________________


Eccomi con un dubbio: ho già pronti alcuni dei prossimi capitoli, nei quali dopo il matrimonio, la vita di Rox, Max e degli altri andrà avanti (non vi dico come perchè se no vi rovino tutto). Secondo voi è meglio pubblicarli all'interno di questa ff o creare una piccola raccolta di slices of life?
Fatemi sapere, grazie ancora,
Alice

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Capitolo 51
*** I love you, mr. Nott ***


Perchè non riesco a stare ferma? Perchè non riesco a dormire? Perchè sono così agitata?

Perchè sono le cinque e mezza di mattina e tra sei ore mi sposo, ecco perchè!

Ho dormito si e no un'oretta e ora sto saltellando per tutta la stanza.

Cioè, non riesco nemmeno a crederci! Mi sposo! Io! E sono talmente felice che abbraccerei nonna Molly e papà! Sì, sì: come direbbe Helena i miei geni Grifondoro (!!) stanno prendendo l'assoluto controllo della mia mente. Ma non riesco a smettere di sorridere come una scema.

Forse con una Pozione Soporifera...

-Rox! Svegliati!- la voce squillante di Helena mi desta dal sonno artificiale in cui sono caduta.

-Sono le sette!-ci si mette anche Lou, ora?

Un momento... le sette?!?!

Salto giù dal letto e mi faccio una doccia veloce, asciugandomi poi i capelli con un incantesimo.

-Dio, Rox, levati subito quel sorriso sornione dalla faccia!- scherza Lucretia facendomi sedere davanti allo specchio.

Dopo mezzora di trucco, arrivano ancheVictoire e Virginia, ed Helena mormora qualche parola puntando la bacchetta sui miei boccoli corvini. Alcune ciocche si raccolgono, lasciando cadere i ricci morbidi e lucenti sulla schiena.

Victoire mi porge con un sorriso una tiara in argento, zaffiri e pietre di luna, simile a quella che portava sua madre al suo matrimonio.

Mi infilo l'abito e le decoltè, sempre con quel sorriso ebete stampato in faccia.

Ma perchè non riesco a smettere?!

Virginia mi allaccia la collana di piccole perle color panna e Lucretia il bracciale d'oro bianco.

Bene... ho tutto?

Qualcosa di blu? La tiara.

Qualcosa di nuovo? L'abito

Qualcosa di vecchio? Braccialetto.

Qualcosa di prestato? Le perle.

Qualcosa di regalato? Gli orecchini di diamanti, da parte di Daniel e Alex.

L'amore? Assolutamente sì!

Ho tutto, allora.

Victoire, Virginia, Helena e Lucretia si cambiano, indossando i loro abiti da damigelle d'onore.

Sono splendide.

-Roxanne!- Amaltea entra nella stanza, con un sorriso felice -Sei stupenda, tesoro!-

La segue Astoria Greengrass, sua migliore amica dai tempi di Hogwarts, con in mano un buquet di gigli bianchi, che mi porge, sempre sorridendo -Sei veramente splendida, Roxanne-

Oh, dai. Tutto questo non fa che aumentare la mia vanità, e non ne ho certo bisogno, dato che raggiuge già livelli esorbitanti.

Guardo fuori dalla vetrata della mia camera: sulla riva del lago, sorge un grande gazebo candido, adornato con gigli ed orchidee. Sotto, un altare bianco e tante panche marmoree.

E' tutto così bello...

-Rox, c'è qualcuno che vorrebbe parlarti...- mi sussurra Victoire all'orecchio, mentre le altre si spostano nella stanza accanto.

So chi è, e la voglio -Falla entrare-

La porta si apre e mia madre si avvicina, un mezzo sorriso.

Devo dire che sta proprio bene nell'abito rosso che le ho regalato: è di soffice raso cremisi e le arriva sotto il ginocchio davanti ed è un po' più lungo dietro. La scollatura a cuore, i tacchi neri.

-Roxanne- mi abbraccia.

E io... beh, ricambio: oggi sono troppo felice, e perchè non abbracciarla poi?

-Ciao mamma-

-Sei bellissima, tesoro- ha quasi le lacrime agli occhi. Non sembra l'instancabile e spietata allenatrice delle Holyhead Harpies in questo momento.

-Grazie- sorrido.

Credo di non averlo mai ammesso nemmeno a me stessa, ma in fin dei conti necessito dell'affetto della mia famiglia, per quanto diversa io sia.

Ora, qui, abbracciata a mamma, sento di averlo.

Ed è tutto stupendamente perfetto.

-Tesoro, so che è pretendere tanto, ma la signora Nott ha chiesto a tuo padre di accompagnarti all'altare, ti va?- mi va? Beh, penso di si... sempre che papà non mi AvadaKedavrizzi durante la cerimonia.

Victoire, seduta sul mio letto, sorride compiaciuta quando la porta si spalanca ed entra George Weasley, elegante nel suo frac nero.

-Roxanne- no, a lui ancora non và giù che mi sposi.

-Papà- lo saluto.

-George- mamma lo guarda, minacciosa. Certe volte fa davvero paura.

-Stai davvero bene con quel vestito Roxanne- sbuffa, con un sorriso tirato.

-Grazie papà- se fa uno sforzo lui perchè non farlo anch'io?

-Rox? Tutto a posto? Sarebbe ora di andare- chiama Lucretia.

Annuisco e papà mi si avvicina, imbarazzato. Scendiamo le scale.

Mamma mi guarda e le scappa da ridere, commossa.

Ma perchè? Sono ridicola? Brutta? Ho qualcosa di strano? Oddio ditemi di no!

Mi intravedo in uno specchio, in salone.

Sono a posto, l'unica cosa strana in me è questo mio smagliante e radioso sorriso, che proprio non riesco a levarmi dalla faccia.

Sono l'immagine della felicità. Non vedo l'ora di sposare Max. Ma non cambierà poi tanto, dopo tutto: vivremo insieme come facciamo da anni. Ma sono comunque euforica.

Usciamo in giardino, tutti gli invitati sono già seduti ai loro posti e scorgo Max, davanti all'altare con il suo solito ghigno che mi fa impazzire. Theodore è in fianco a lui, e dall'altra parte Alex e Daniel, i testimoni, che sfoggiano due sorrisi identici.

Mamma, Amaltea e Astoria si siedono sulle panche, l'orchestra comincia a suonare, papà mi prende a braccetto, concedendomi un sorriso accennato, un po' triste. Lucretia ed Helena entrano davanti a me, e camminano seguendo il ritmo della musica. Come stabilito, parto qualche battuta dopo di loro e dietro a me, Victoire e Virginia.

Tutti si alzano e tutti gli occhi si puntano su di me. Ho sempre adorato stare al centro dell'attenzione ma i miei, di occhi, sono come incatenati a quelli blu di Max, che mi aspetta lì, sorridente.

Arrivati all'altare, papà lascia il mio braccio e si mette in fianco a Theodore, mentre la gente si siede ad un cenno del mago dietro l'altare.

-Siamo qui riuniti quest'oggi per celebrare il matrimonio di Roxanne Alicia Kathleen Weasley e Maximilian Theodore Nott- annuncia il mago.

Vedo mamma alzare un sopracciglio, forse si è resa conto che il nome che mi ha affibbiato è troppo lungo ed obrobrioso?

Il mago continua a parlare ma, mi sento stupida e sdolcinata a dirlo ma è così, non riesco a concentrarmi su nient'altro che Max. E' così bello.

Grazie agli sforzi congiunti di Salazar, Morgana e Merlino, recito perfettamente la mia promessa e la mia voce è sicura, senza esitazione, al momento del 'sì'.

Ossantoiddio e se Max dice di no? Ma che mi succede? Non mi sono mai sentita così impaurita in vita mia!

-Sì- grazie Salazar! Credevo veramente che dicesse di no!

-Ora può baciare la sposa- dice il mago.

Max mi bacia. Un bacio dapprima puro e casto, poi via via più passionale, finchè non sentiamo i risolini della gente. Theodore tossicchia divertito e ci stacchiamo tra gli applausi, il sorriso sulle labbra. Nonna Molly è in lacrime, zia Fleur e zia Audrey mi guardano compiaciute, zia Hermione e zia Ginny hanno un'espressione leggermente contrariata e gli zii... beh, loro battono le mani per solidarietà.

Qualcuno fa evanescere panche ed altare, e una pista da ballo argentea appare sotto di noi.

Tocca agli sposi aprire le danze. Max mi prende tra le braccia e, quando l'orchestra inizia a suonare, cominciamo a volteggiare, stretti l'un l'altra.

-Credevi veramente che avrei detto di no?- ghigna.

-Come lo sai?-

-La tua faccia. Terrore puro- continua sorridendo.

-Beh, scusami se ti amo e avevo paura che mi lasciassi lì all'altare da sola-

-Rox... sai come la penso su quel broncio...- mi sussurra all'orecchio.

Quando la musica termina, arriva papà a reclamare il suo ballo.

Devo dire che balla proprio bene, non me l'aspettavo, davvero.

-Ehm... scusa?- questo mi costa una fatica veramente immane ma sono convita che sia giusto così.

Lui mi guarda, stupito -Cosa?!- santo Salazar spero di non doverlo ripetere -Hai detto 'scusa'? Tu?!-

-... Già- ammetto.

-Oh... beh, grazie. Sai Roxanne non pensavo di poter mai sentire tale parola uscire dalla tua bocca- nemmeno io se è per questo.

Finita la musica, devo affrontare l'ennesimo grande ostacolo: Fred.

-Non ti illudere, sorella. Non sono qui di mia spontanea volontà- mi avverte.

Ma grazie, Freddie.

Ok, oggi è una giornata piena di sorprese: anche mio fratello sa ballare! -Lo immagino-

Beh, mi sa tanto che non riuscirò a riappacificarmi con lui...

Quando sta per terminare la sinfonia, Fred fa l'immane sforzo di aprire la bocca -Se Nott fa il porco chiamami- dice con un mezzo sorriso prima di allontanarsi con Alice ed essere prontamente sostituito prima da Theodore, poi da Alex, Daniel e, finalmente, Max.

-Tutto a posto?-

-Sì-

-Visto che non sono poi così male?- ok, lo ammetto.

-Sì... avevi ragione: mi sento meglio- commento.

-Io ho sempre ragione- dice sfoderando un ghigno malefico.

-Hei! Quella sono io!-

Le danze terminano, al posto della pista da ballo appaiono lunghi e numerosi tavoli. Quello al centro è il più sfarzoso e su eleganti bigliettini di una carta spessa e color avorio, sono scritti il mio nome, quello di Max, quello di Lou, di Daniel, di Helena e di Alex. Evidentemente Amaltea ha capito che sarebbe stato troppo farci sedere con tutti i Weasley. Va bene bontà, ma a tutto c'è un limite...

-Ecco i due piccioncini!- esclama Helena raggiungendoci con Alex e il piccolo Maximilian -Fate venire la nausea, sapete?-

-Tra poco tocca a te, sorella- ghigna Max, sedendosi al tavolo.

-Di cosa si parla qui?- sono arrivati anche Daniel e Lucretia.

-Helena ha il diabete- spiega Alex prendendo in braccio suo figlio.

-Oh, davvero?-

-No!-

Dopo un ottimo pranzo e una bella dose di risate, Alex e Daniel si alzano per fare il discorso.

Max rabbrividisce.

-Bene, allora, è tradizione che i testimoni facciano un discorso- annuncia Daniel, dopo aver richiesto il silenzio.
Max mormora -Oh, Salazar, no!-
Alex si schiarisce la gola -Allora, da dove cominciare? Ebbene, in qualità di migliore amico di Rox e Max, lasciate che vi dica che mai troverete due persone così perfette per stare insieme... così orgogliosi, stupidi e testardi. Dovete sapere infatti, che si sono ronzati attorno per ben sei anni prima di mettersi insieme e devo dire che è stato un periodo veramente assurdo: frecciatine acide dalla mattina alla sera, se uno usciva con qualcuno l'altra si ingelosiva e lo schiantava, e viceversa...-

-... sì, sono veramente due anime gemelle- continua Daniel con un ghigno poco rassicurante -voglio dire, insomma, sono assolutamente ridicoli: passano entrambi ore ed ore davanti allo specchio. Sono veramente perfetti insieme.

Ricordo ancora quella volta in cui Max, al quinto anno, incantò la porta del dormitorio del ragazzo con cui usciva Rox, per non farglielo più vedere. Sapeste che faccia quando se l'è ritrovato davanti e si è reso conto che non era in camera. Roxanne lo affattturò per bene quella volta!- oddio!

-E come dimenticare il quando al quarto anno, il giorno prima degli esami Max le fece evanescere la camicietta in un tentativo di non si sa cosa e lei lo ha preso letteralmente a calci? Veramente! E' stata fantastica: prima lo ha steso con un calcio ben assestato in un punto molto delicato e poi lo ha ridotto proprio male...- aggiunge Alex sorridendo sadico alla vista delle nostre facce disperate.

Anche Lou ed Helena si alzano -In quanto damigelle d'onore dovremmo dire anche noi due paroline...- annuncia Lucretia alzando il suo calice di champagne.

-... e dato che Alex e Daniel hanno già narrato le valorose imprese di Max, vorremmo mettere una buona parola anche su Rox...- continua Helena. Ora le uccido -... ebbene sì: il mio fratellino ne ha fatte tante ma la nostra Roxanne non è da meno...-

-... cominciamo da quando lui uscì per la prima volta ad Hogsmeade con una certa Melanie Forster. Beh, Rox ha letteralmente distrutto la nostra camera, mandando al Creatore i tre quarti dei nostri averi- sorride Lou facendomi l'occhiolino.

-Ma non è stata l'unica volta in cui ha tentato di radere al suolo il dormitorio di Serpeverde, infatti è accaduto anche quando lui le ha chiesto di uscire in modo poco ortodosso, non vi dico come: qui non sarebbe consono, e lei non accettò per puro e stupido orgoglio, oppure quando Max si frequentava con un'altra per farla ingelosire... ebh, c'è riuscito proprio bene- io le uccido.

-Ma non è tutto: per il compleanno si Max, Rox ha praticamente fatto impazzire i commessi di tutta Hogsmeade e, dopo aver causato loro gravi danni mentali, ha accidentalmente urtato uno degli scherzi di Zonko, ecco spiegati i lavori di restauro: Roxanne ha praticamente fatto esplodere il negozio- ossantosalazar!

-Ci sarebbero tanti altri episodi che vorremmo raccontare...- aggiunge Helena.

Quindi hanno finito! Ditemi che hanno finito!

-... ma la stiamo tirando troppo per le lunghe e perciò, concludiamo dicendo che Rox e Max, come già detto dai testimoni, sono perfetti insieme- finisce Lucretia alzando il calice per un brindisi.

Finalmente hanno finito! Io le uccido. Anche Max sembra pensarla allo stesso modo, perchè lo sento sussurrare ad Alex -Tra un mese ci penso io a te!-

Seguono balli e abbracci da parte di chiunque, dal Ministro a nonna Molly, da Lumacorno alla mia bellissima Elice.
-Tira il buquet prima di andartene!- esclama qualcuno.

Lancio il buquet di candidi gigli tra la folla. Caso vuole che sia prontamente afferrato da Cressida, che lancia un'occhiata eloquente ad Edward (si sono rimessi insieme).

Dopo i saluti vari, Max mi prende per mano e ci materializziamo davanti a una bellissima villa sulla spiaggia.

-Ti amo, signor Nott-

-Idem, signora Nott-





E FINEE....
sì: ho deciso di pubblicare una raccolta e spero sinceramente che qualcuno di voi la seguirà. Conto infatti di pubblicarla entro domani sera e se volete cercarla si chiamerà Fuck II -Slices-
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo,
Alice
P.S.: vi aspetto a Fuck II!! E grazie a chi mi ha messo la mia ff tra le seguite/ricordate/preferite e a chi ha recensito!

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