Amore sotto zero

di essie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** "avviso" ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao a tutte! Questa fiction è scritta in collaborazione con Love Today, quindi parte del merito va a lei!

Storia molto... particolare ;) A me l'idea piace tanto, ma il verdetto sta a voi. Titolo provvisorio, anche se a me piace così com'è!

Il prologo l'ho scritto io, quindi i pomodori vanno contro di me =)  Vi lascio il prologo... spero vi piaccia. Ditemi che ne pensate, se vale la pena di continuare a scrivere!

 


Amore sotto zero

 

PROLOGO

Quanto adoro il silenzio…

Questo è il mio unico pensiero mentre mi rigiro sui morbidi cuscini del divano bianco panna, in soggiorno, gli occhi chiusi, completamente rilassata. Momenti come questo, per me, sono rari, e bisogna viverli al meglio.

Infatti…

-Bellaaa!- trilla una voce straordinariamente acuta dal piano di sopra. Sobbalzo, spaventata, spalancando gli occhi. Jasper, seduto sul divano davanti a quello su cui sto io, sorride comprensivo mimando con le labbra “buona fortuna”.

Dopo pochi secondi Alice, capelli corti corvini e occhi di un vivace verde chiaro, compare davanti a me, le mani sui fianchi e l’espressione indaffarata.

-Cosa c’è, Alice?- dico innocentemente, sedendomi con uno sbadiglio. La porta di casa sbatte, probabilmente Emmett è rientrato.

-Dov’è il completino di Victoria’s Secret che abbiamo preso con Rosalie la settimana scorsa?-

Avvampo, imbarazzata. –Alice…-

-Quale completino?- domanda una voce melodiosa dietro di me. Cavolo, pensavo fosse Emmett! Proprio adesso lui deve arrivare?

-Non sono affari tuoi- rispondo fredda, senza girarmi.

Lo sento ridacchiare. –Swan, siamo acide oggi? Hai il ciclo?-

Sì, ma è quasi finito.

-Sta’ zitto- borbotto. Proprio non lo sopporto!

-Quale completino?- insiste. Adora farmi impazzire, in tutti i sensi.

Mi volto di scatto. –Sai il significato di “fatti gli affari tuoi”, Cullen? Te lo devo spiegare o ci arrivi da solo? Magari se uso uno strano linguaggio dei segni…-. Compio la formidabile impresa di guardarlo negli occhi, quegli occhi di un verde talmente intenso da darmi le vertigini.

Le sue labbra morbide s’incurvano in un sorrisetto di superiorità. –Perché stai eludendo la domanda, Isabella?-

Digrigno i denti: odio quando viene usato il mio nome intero.

-Edward, è pronta la tua valigia?- interviene Alice, sedendosi accanto a Jasper, il suo storico ragazzo.

Lui guarda la sorella, disorientato. –Per che cosa?-

Guardo Alice, terrorizzata. No, no, no… sta scherzando, vero?

-Per cosa, Alice?- sussurro, gli occhi sbarrati.

Ci guarda sorridente, angelica. –Per la vacanza nel nostro chalet in montagna, no?-

Scatto in piedi. Cavolo, no!

-Viene anche lui?!- sbraito, indicandolo freneticamente.

-Ehi!- dice offeso, passandosi una mano tra i capelli ribelli di un colore indefinito.

Lo ignoro. –Alice…-

-Bella, è mio fratello. Il migliore amico di Jasper. Anche lui è nel nostro “gruppo”-

-Hehe, Swan, anch’io conto- ride come un deficiente, ed è ancora più irritante. In effetti Alice ha ragione… quanto mi costa ammetterlo!

-Non vorrai farlo rimanere qui da solo mentre noi ce la spassiamo- tenta di convincermi, conciliante.

-Non sarebbe male…- borbotto sedendomi, incrociando le braccia al petto. Ecco, vacanze rovinate! Riuscirò a sopportarlo per un periodo di tempo tanto lungo? Cavolo, vivremo nella stessa casa! Rabbrividisco.

-Edward, comportati bene- lo ammonisce Alice, scoccandogli un’occhiataccia.

Alza le mani come a difendersi. –Devi dirlo a lei. Io me ne starò per i fatti miei-

Alice guarda me, in attesa, ed io annuisco controvoglia. Poi si rivolge al fratello. –Allora, Ed? La valigia?-

-Oh… beh, non credevo parlassi seriamente…- Indietreggia, sotto lo sguardo assassino della sorella. Quando sono felice! Una bella consolazione!

-Edward, fratellino… è una settimana che ripeto di fare le valigie… e tu cosa mi vieni a dire, un giorno prima di partire?-

Jasper accorre, posandole le mani sulle spalle. –Alice, tesoro, calmati…-

Lei respira profondamente. –Giusto. Grazie, Jazz- il suo tono zuccheroso cambia improvvisamente mentre sposta lo sguardo dal suo dolce e premuroso fidanzato al fratello idiota e cretino diventando minaccioso. –Per questa volta passi, Ed: la valigia te l’ho preparata io-

Ma nooo…

-Grazie, sorellina adorata!-

-Bella, allora? Dov’è?-

Mi mordicchio nervosamente il labbro inferiore. –Beh, Alice, sai… non credevo di doverlo portare… in fondo a cosa serve?-.

Pizzo e raso proprio non fanno per me: con quel completo sarei solo ridicola.

Alice si porta una mano alla fronte, chiudendo gli occhi. –Dov’è?-

-A casa mia-

Annuisce tranquilla, ed io rilascio un respiro di sollievo. Credevo mi avrebbe urlato addosso!

-Te l’ho messo in valigia. Rosalie l’ha recuperato da sotto il tuo letto ieri mentre eri in bagno- dice stupendomi, sorridendo entusiasta a causa della mia espressione davvero poco felice.

-Emm e Rose dove sono?- chiede Cullen sedendosi accanto a Jasper.

-Dal meccanico, per la macchina-

-Quindi siamo pronti a partire?- mormoro, abbracciandomi le ginocchia.

-Non mi sporcare il divano, Swan-

La prossima volta lo farò, stanne certo.

-Stai zitto, Cullen- ripeto con un’occhiataccia. E’ un’impresa quasi impossibile guardare male Edward Cullen: il primo impulso è di fargli gli occhi dolci. Col tempo ho provato ad abituarmi all’assurda bellezza del suo viso o alla perfezione del suo corpo, senza riuscirci. Che rabbia!

Jasper mi sorride, regalandomi un attimo di calma con il suo sguardo. –Siamo pronti a partire-

 

Diteci che ne pensate!

A presto!

scricciolo89 e Love Today

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Rieccoci qui con il primo capitolo di questa storia! Ringraziamo tutte le persone che hanno recensito e tutte quelle che hanno inserito questa ff tra le seguite e tra le preferite =)

Il capitolo l'ha scritto Love Today, a parte un piccolissimo pezzettino che è opera mia ;)  Una piccola parte alla fine del capitolo somiglia a una scena del film "Ricatto d'amore".

Come al solito, aspettiamo il vostro parere (sempre fondamentale).

Buona lettura.

 

Capitolo betato da yara89

Amore sotto zero

 

CAPITOLO 1

 

- Forza gente, fatemi spazio!- dico, avvicinandomi allo sportello dell'auto nuova di Jasper, sommersa dai bagagli. Rosalie ed Alice sono incastrate tra i sedili posteriori ed alcune borse sparse in punti strategici per recuperare spazio.
- Bella- Ed Alice richiama la mia attenzione, mentre cerca di recuperare qualcosa dal beauty case – mi dispiace, ma...- fa un'altra pausa e continua a rovistare nel beauty – ma dove l'ho messo?- dice a sé stessa. Ha un'espressione buffissima. Una mano immersa nella mini valigia piena zeppa di cosmetici e poi, come fa sempre quando si concentra, arriccia la bocca ed assottiglia gli occhi fino a farli diventare due fessurine. Mentre la osservo, mi scappa una piccola risata. - Eccoti qua!- esclama, alzando vittoriosa, come se fosse un premio, il burro di cacao. Leva il cappuccio e se ne applica un po' sulle labbra. - Mi dispiace, ma devi andare in macchina con Edward. Perché qui...-
Ho sentito bene?
- Un momento! Cosa hai detto?- cerco di stare calma ma il solo sentir nominare quel nome mi fa salire la pressione.
- Bella, sii ragionevole. Non c'è molto spazio in macchina con noi. E poi Edward non può fare un viaggio così lungo da solo...- 
- Ma infatti non sarà da solo.- dico – Ci sarà il suo grandissimo ego a fargli compagnia!-
Non potevano costringermi a stare quattro ore nella stessa macchina con Edward-quantosonospiritoso-Cullen; non sono sicura avrei resistito alle sue continue frecciatine.
- Andiamo, ci aspetta un bel viaggio!- esclama Emmett, sedendosi accanto a Jasper, che si mette alla guida dell'auto.
La vacanza non è nemmeno iniziata e ho la netta sensazione che questi cinque giorni saranno i giorni più lunghi della mia vita!
- Swan!- urla una voce alla mie spalle. Quella maledettissima voce, che nemmeno nei miei sogni mi lasciava in pace. - Vuoi portare il tuo fantastico fondo schiena qui, così partiamo?-
Iniziamo bene.
- Questa me la pagate.- lancio un'occhiata esasperata alla mia migliore amica e, strusciando i piedi sul vialetto ciottoloso di casa Cullen, mi avvio al mio patibolo personale.
Il mio esecutore mi osserva divertito, con un sorrisetto da stronzo stampato in faccia.
Arrivo alla sua amatissima Volvo, ignorandolo totalmente.
Mi rilasso appena, ma lui subito ricompare sedendosi al mio fianco.
- E' un piacere anche per me fare questo viaggio in tua compagnia Swan.- poi si avvicina a me e… cosa fa? Mi stampa un bacio sulla guancia!
Io rimango paralizzata. Quasi stento a respirare tanto è lo shock. Perché mi ha baciata? 
Dopo aver fatto questo gesto, non aggiunge nulla.

Apro gli occhi di scatto, guardandomi intorno disorientata. Sono in una vastissima camera molto raffinata, in un letto morbidissimo dalle lenzuola pregiate, il sole che entra dalla finestra alle mie spalle in una carezza leggera. 
Batto le palpebre, lievemente intontita. 
Volto leggermente il viso alla mia destra e lancio un urlo, terrorizzata. Accanto a me, con il volto rilassato e beato, c’è Edward. Edward! Assurdo! Sbircio sotto il lenzuolo leggero e grido ancora: sono completamente nuda. E, poiché un suo braccio scoperto spunta dalle coperte, è nudo anche lui. Oddio, oddio, oddio. Cos’ho fatto?
Lo osservo mio malgrado incantata, soffermandomi sui capelli ribelli, le labbra morbide, il collo candido e liscio. Apre gli occhi di scatto, colpendomi con il verde intenso del suo sguardo. 
Deglutisco. Ed ora come glielo chiedo? Cosa è successo? Dove siamo? Cos’abbiamo fatto?
Ma lui sorride tranquillo. –Buongiorno, mia Bella-
Lo guardo allibita. Deve essere ubriaco. 
-Ehi- mi richiama dolcemente, posandomi una mano calda sulla guancia. Dolcemente! E da quando mi tocca così? –Tutto bene, amore?-
Amore? È completamente fatto!
-A… amore?- ripeto con voce un po’ roca, gli occhi innaturalmente spalancati. Potrebbero cadermi da un momento all’altro.
-Ben svegliata- dice ancora con uno splendido sorriso ed il mio cuore accelera il ritmo dei battiti in modo innaturale. 
La mano sul mio viso, mi avvicina a lui: so cosa vuole fare, ma non riesco a oppormi. E quando le sue labbra aderiscono delicate alle mie, è il paradiso.
Dio, che sensazione! Mi sento quasi… completa. Muove le labbra con tenerezza estrema, come se… come se mi amasse. Le sue dita mi sfiorano la schiena nuda, procurandomi centinaia di brividi e, di riflesso, mi stringo maggiormente a lui. 
Sussulto quando il mio seno si appoggia al suo petto levigato, ma Edward sorride, posizionandosi su di me, cominciando a baciare ogni parte del mio viso e ad accarezzare piano il mio corpo.
Gemo ed ansimo per il piacere che le sue labbra mi procurano. Fa che questo momento duri per sempre!
-Oh, Edward…- sussurro, avvertendo la sua bocca torturarmi i seni. 
-Ti voglio- mormora sulle mie labbra, coinvolgendomi in un bacio passionale. La sua lingua gioca con la mia ed io mi ubriaco del suo sapore.
Non capisco più niente.
Gli accarezzo il petto, le spalle, la schiena, cullata dai suoi sospiri estasiati.
Edward, Edward, Edward… ho in mente solo il suo nome. 
Avvampo imbarazzata, quando sento la sua eccitazione premere contro di me. Lo guardo negli occhi, le mani tra i suoi capelli morbidi, preparandomi al piacere che tra poco mi regalerà e… e…
…mi sveglio.
Sobbalzo sul posto, guardandomi intorno disorientata. È tutto sparito! La stanza, le sensazioni, Edward che stava...!
Mi volto verso di lui e le mie guance si colorano di rosso, ripensando al sogno.
Non è la prima volta che sogno Edward; di solito litighiamo sempre, ma mai mi è capitato di sognare me e lui in quegli atteggiamenti. Nemmeno quando al primo anno di liceo mi presi una piccola cotta per lui. 
Osservo estasiata il paesaggio che mi circonda, fin quando noto un cartello con scritto Coquitlam. 
Coquitlam? Penso incerta. 
Lancio un altro sguardo alla strada e, come pensavo, la macchina di Jasper non è davanti a noi.
- Ci siamo persi!- esclamo improvvisamente, rompendo il silenzio tombale che si era creato nell'auto.
- Ben svegliata- la mia accusa non lo tocca. Rimane impassibile a fissare la strada. - Per specifica, non ci siamo persi. Ho semplicemente smarrito la strada!-
- Smarrito la strada?! Ma ti senti quando parli o ti arriva un semplice ronzio al cervello?- urlo.
-Sai, era meglio quando dormivi. Russavi, però stavi zitta!-
- Cosa?!-
Si gira verso di me un secondo e poi continua a guidare. - Oooh! Adoro quella rughetta che ti si forma sulla fronte quando ti arrabbi!-
Calma, calma
- Hai per caso deciso di voler mettere fine ai tuoi giorni?- chiedo con gli occhi spalancati.
- Mm, no! Mi piaci tantissimo quando ti arrabbi: sei ancora più sexy!-
- Edward, io ti...- mi avvicino a lui minacciosa, ma quando i nostri nasi stanno quasi per sfiorarsi, mi allontano da lui, sbottando un semplice: - Sei odioso.- 
Edward scuote la testa e, dopo avermi dato il suo cellulare, mi invita a chiamare Jasper.

Dopo un’ora di attesa, finalmente riusciamo ad arrivare a destinazione. Edward, nonostante non sapesse dove andare, per poco ha sbagliato l'uscita.
Attraversiamo le strade della città e notiamo che non sono molto affollate. Diciamo che tutti preferiscono chiudersi nei bar a fare due chiacchiere davanti ad una cioccolata calda, che mettersi a passeggiare con la temperatura che va dallo zero ai meno sei gradi.
Non vedo l'ora di arrivare e farmi una doccia bollente!
Oltrepassiamo l'entrata principale del residence: a destra c'è la reception, mentre se si prosegue lungo il viale si arriva agli chalet. 
Gli esterni sono l'uno la copia dell'altro: tutti di legno con un piccolo giardino sul davanti.
Lo chalet dei Cullen è il numero “16”
- nove... undici...- sussurra Edward, guardando i numeri affissi sulle staccionate. - Eccolo, numero sedici!- esclama contento, parcheggiando l'auto nel vialetto innevato.
Scendo dall'auto e mi fiondo all'interno, tremando di freddo. Obbiettivo: diventare una sola cosa con il caminetto.
- Oooh! Siete arrivati- dice Emmett, venendomi incontro. - Sei un pezzo di ghiaccio.- constata, sfiorandomi la guancia.
- Prova tu a stare tre ore fermo in auto senza accendere il riscaldamento.- alzo il tono di voce per sottolineare le mie parole.
- E non lagnarti sempre!- Edward sbuca dalla porta della cucina, con in mano una barretta di cioccolata.
- Io non mi sto lagnando!-
- Invece sì.-
- Invece no.-
- Sì!-
- No!-
Emmett fa saltare lo sguardo prima da me e poi ad Edward, poi di nuove a me e...
- Edward!- urla Alice riportando l'ordine. Lancia un sorriso sadico al fratello, che si zittisce all'istante. - Che ne dici di portare i bagagli in casa mentre io mostro la camera a Bella?-
Alice mi trascina nel piccolo corridoio al piano di sopra, apre la prima porta a destra e mi mostra la camera in cui, per i prossimi cinque giorni, dormirò. Non è molto grande ed è arredata con il minimo indispensabile: al centro c'è il letto matrimoniale, i due comodini e l'armadio. Il tutto è illuminato dalla grande finestra con balcone che si affaccia sulla valle della montagna.
- Ti piace?- chiede timorosa, Alice. Sicuramente ha interpretato male il mio silenzio. 
- Certo che sì!- l'abbraccio di slancio. 
Alice è la mia migliore amica da sempre, non dico dalla culla, ma quasi. Le nostre madri hanno fatto il corso pre-parto assieme, poi ci siamo rincontrate alle scuole elementari e da lì non ci siamo più lasciate. Lei è quel tipo di amica con cui ti ci vedi tra sessant’anni a parlare dei tuoi nipotini, l'amica che ti sta accanto quando devi andare sull'altare, direi quasi che è un'amica perfetta. Beh, è proprio perché è perfetta che spesso litighiamo, ma riusciamo a tenerci il broncio al massimo per una giornata e poi tutto ritorna alla normalità.
Mi spiega velocemente come dovrebbe funzionare una “giornata tipo” in montagna, dove sono i vari oggetti che potrebbero servirmi durante la permanenza e mi mostra velocemente le altre stanze della casa. -... e qui dorme Edward.- dice mostrandomi la camera accanto la mia. 
Trattengo un piccolo grugnito di disapprovazione, quando vengo a conoscenza del nome del mio vicino di camera.
- Mi sembra di averti detto tutto. Noi dopo andiamo a fare la spesa, vuoi venire anche tu?-
- No, ho un desiderio pazzesco di farmi una doccia bollente.-
- Mmm, okay, allora ci vediamo dopo.- Esce dalla stanza e mi lascia sola.
Vado verso il bagno, mi spoglio velocemente e mi getto sotto l'acqua bollente. - Ahh.- sospiro, godendomi la sensazione di piacere che provoca l'acqua calda mentre scende lungo tutto il collo.
Rimango nel mio piccolo paradiso per quindici minuti.
-Cavolo, l'accappatoio!- esclamo quando mi rendo conto di non averlo preso.
- C'è nessuno?- sbuco con la testa fuori dalla porta, guardandomi attorno. Prima avevo sentito un rumore. - Edward?- chiedo ma non ricevo alcuna risposta. - Oh bene, se n’è andato anche lui.-
In punta di piedi mi avventuro verso il corridoio completamente nuda. 
Apro la porta, correndo verso la mia camera ma mi scontro contro qualcosa o meglio, qualcuno.
Alzo gli occhi verso l'alto e due occhi color smeraldo mi fissano sconcertati. 
-Oh mio dio!- esclamiamo nello stesso istante alzandoci da terra.
- Sei tutto nudo!-
- Sei tutta nuda anche tu!- esclama sconvolto.
In qualche modo, cerco di coprirmi ma non ci riesco: o copro il sopra o il sotto, quindi decido di coprirmi dietro una delle tende. Scusa Esme!
- Copriti, ti si vede tutto!- gli urlo contro, coprendomi a mio volta gli occhi. Non voglio vedere alcuna immagine che possa in qualche modo alimentare i miei sogni vietati ai minori con Edward Cullen protagonista.
Lui, con disinvoltura, indossa un paio di boxer sotto i miei occhi.
- Avrei una domanda da farti: tu, in casa, giri sempre così? Sai, potrei abituarmi a vederti girare per casa tutta nuda.-
- Noo!- urlo stizzita. Lui, naturalmente, se la ride. Gode particolarmente a vedermi in imbarazzo. - Credevo che fossi uscito anche tu. Quindi...- dico quasi per giustificarmi.
- Capisco.- fa una piccola pausa fissandomi intensamente. - Io vado in camera; se hai bisogno di qualcosa, sono lì.-
- Grazie, ma penso di potercela fare da sola.-
Una volta che è andato, mi chiudo a chiave nella camera.
Ora ci vorranno i secoli prima che dimentichi l'immagine di Edward nudo! Perfetto!

 

A presto! Diteci cosa ne pensate!

scricciolo89 e Love Today

 


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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Mentre scrivevo, su questo capitolo ero molto indecisa. L'ho scritto in poco tempo, in realtà, mi sembra martedì o mercoledì scorso... ma purtroppo mi lascia piuttosto insicura. Eppure, non mi sembra brutto o noioso... ma ho esitato un po' ;) alla fine, comunque, dovevo aggiornare, quindi eccomi qui.

Per favore, diteci cosa ne pensate. Non sono capace di scrivere storie divertenti -.-"

Ringraziamo le 10 persone che hanno recensito il primo capitolo e tutte quelle che preferiscono/seguono questa storia ^^

Chissà perchè il testo non è venuto tutto "compatto"... cosa ci posso fare, io di 'ste cose non ci capisco nulla -.-"

Buona lettura, ho parlato fin troppo... forse perchè ho voglia di parlare, oggi è una giornata di m... cioè, non è stata una buona giornata xD E purtroppo lo è ancora.

Capitolo betato da yara89

Amore sotto zero

CAPITOLO 2

 

I've been cheated by you
since I don't know when
so I made up my mind
it must come to an end

 

Apro di scatto gli occhi con un vistoso sussulto. Per qualche secondo osservo intontita ciò che mi circonda, non riconoscendo nulla, poi ricordo di essere nella mia stanza dello chalet dei Cullen, al calduccio sotto il piumone pesante.

 

look at me now
will I ever learn
I don't know how
but I suddenly lose control
there's a fire within my soul

 

La rabbia e la frustrazione si fanno con prevedibile facilità strada in me… quell’orribile babbuino zannuto! E’ un record: non mi sono mai arrabbiata con lui a quest’ora.

 

just one look and I can hear a bell ring
one more look
and I forget everything ooh,ooh

 

Scosto con decisione le coperte, farfugliando senza sosta. Me la pagherà… oh, sì che me la pagherà!

Rabbrividisco quando sento il pavimento freddo sotto i piedi nudi, ma non me ne preoccupo e, un po’ barcollante, marcio verso la camera di quell’idiota.

 

Mamma mia, here I go again
my, my, how can I resist you

 

-Cullen!- grido con voce roca a causa del sonno, bussando forte alla porta. –Deficiente! Apri subito questa porta!-

 

mamma mia, does it show again
my, my, just how much I've missed you

 

Spalanco la porta entrando come una furia nella stanza. Nella camera di Cullen regna il caos più totale: non si capisce niente! Lui non c’è.

Oddio, non è che si è nascosto, vero?

Mi ritorna in mente l’unica volta che Cullen mi ha fatto spaventare veramente, a Halloween, sbucando all’improvviso da dietro il divano del soggiorno. Mi guardo intorno freneticamente fino a che non mi accerto che non potrebbe nascondersi neanche se volesse.

Scatto verso lo stereo da cui proviene quella musica assordante e, finalmente, lo spengo.

Oh Dio grazie!

-Swan, che ci fai qui? Se vuoi soddisfazione devi venire la sera, piccola-

Mi volto di scatto, pronta ad urlargli contro, ma mi blocco con la bocca spalancata. Cullen è appoggiato allo stipite della porta in una posa da calendario, coperto solo da un paio di boxer neri che risaltano il pallore della sua pelle, un sorriso leggero e strafottente disegnato sulle labbra.

-Perché, la tua arma funziona solo di sera, Cullen?- lo provoco, cercando di non guardare le sue spalle ampie, le braccia forti, il petto muscoloso… non guardare giù, Bella!... il ventre piatto e lievemente scolpito… Bella, fermati!

I miei occhi si fissano su di “lui”. Beh, ieri sera ero troppo sconvolta, ma da ciò che ricordo è davvero notevole!

Il suo sorriso si amplia ed io avvampo, imbarazzata. Fa qualche passo verso di me, inchiodandomi al pavimento con i suoi occhi di quel verde stupefacente. –No, anzi… vuoi provare, Bella?- chiede malizioso.

Sbuffo. –Ti ringrazio, Edward, ma devo declinare l’offerta- Quando pronuncio il suo nome centinaia di brividi corrono sulla mia pelle. Non lo chiamo quasi mai “Edward”. Per me lui è Cullen, l’essere più fastidioso ed irritante del mondo.

-Allora che ci fai qui?- insiste, osservando i miei capelli arruffati e la mia ridotta camicia da notte. Colpa di Alice, non ne voglio parlare. Non lasciatela mai libera di preparare la vostra valigia, ve ne pentirete amaramente.

All’improvviso mi torna in mente il motivo per il quale sono lì.

-MI HAI SVEGLIATA! Ma ti sembra il modo?!- ricomincio a sbraitare –che non succeda mai più, Cullen! MAI PIU’!-

Attende con pazienza che io mi calmi, poi sorride con sufficienza. –Finito?-

-Sì!-

-Bene. La prossima volta ti sveglierò in modo diverso-

-Facciamo una bella cosa: non mi svegliare, ok? Ed ora scusa, vado a fare colazione-

Gli volto le spalle e, impettita, vado in camera mia a prepararmi per la giornata senza più guardarlo. Pessimo inizio!

 

Giuro che non chiederò mai più ad Emmett di insegnarmi a sciare. Sono caduta ventidue volte in mezz’ora, accompagnata dalle sue risate tonanti. Ora sono qui, tremante a causa del freddo, seduta sulla neve.

Da lontano riesco a vedere Alice e Jasper che si sbaciucchiano sotto un grande albero. E’ una vita che stanno insieme, sono una coppia perfetta: Alice è sempre allegra, estroversa, in continuo movimento, Jasper invece è più riservato, infinitamente calmo e paziente, ma è un amico prezioso.

Mi guardo in giro, curiosa, notando l’idiota poco lontano. Sta sorridendo mentre chiacchiera con una ragazza bionda, ma tutto suggerisce che presto passeranno ad altro.

Oh cavolo. Non riesco a resistere!

-Edward, tesoro!- esclamo civettuola quando li raggiungo. –Tesoro, ti avevo detto di non uscire dopo ciò che è successo stanotte!- mi rivolgo alla ragazza cercando di ignorare gli occhi di Cullen che mi lanciano saette –scusalo, cara. Questa notte per lui è stata un inferno, ha avuto dei terribili attacchi di diarrea…-

Lei spalanca gli occhi e diventa rossa come un peperone, si scusa balbettando e corre via. Ridacchio, divertita.

-Grazie, Swan. Stronza come sempre- commenta acido.

-Oh, smettila con i complimenti! Mi fai arrossire!-

-Lo ammetto, sei stata brava- sorride –ma non mi superi, cara-

Alzo gli occhi al cielo e lancio un grido quando qualcosa di molle, bagnato e freddo mi arriva dritto in faccia.

-Cullen!- strillo, pulendomi irritata il viso. Lui ride ed inizia a scappare, inseguito da me nell’immediato. Le nostre urla, mentre ci tiriamo palle di neve, attirano numerosi sguardi sulle nostre figure, ma noi, troppo presi ad appallottolare quella roba bianca e gelata, li ignoriamo totalmente.

-Me la paghi!- grida quando lo colpisco sulla nuca.

-Oh, povero. Ti ho rovinato i capelli?- Scoppio a ridere correndo dietro di lui… e finisco a terra. Ma che…?

-Ti sei fatta male?- chiede una voce sconosciuta sopra di me.

-Mmh… no, sto bene- bofonchio tentando di alzarmi, lo sconosciuto mi afferra un braccio aiutandomi.

Ho davanti un ragazzo carino, dai capelli biondi e gli occhi scuri. -Tutto bene?- ripete preoccupato.

Gli sorrido. –Sì, tranquillo. Grazie per l’aiuto-

-Di niente- ricambia il sorriso –sono Ryan- aggiunge porgendomi la mano.

Mentre gliela stringo e mi presento, mi accorgo di Cullen poco lontano. Ha lo sguardo fisso su di noi.

-Che ne dici se…-

-Bella!- sentiamo la voce di Rosalie alle nostre spalle e Ryan si interrompe.

Mi giro. –Sì, Rose?-

-Stiamo andando a pranzare, vieni?-

Annuisco nella sua direzione e mi rivolgo a Ryan. –Allora ci vediamo in giro!-

Sembra deluso. –Certo, ci vediamo…-

-Andiamo?- fa Cullen accanto a me. Neanche mi sono accorta che si è avvicinato.

-Sì, andiamo- rispondo fredda. Se mi ammalo è colpa sua!

Saluto Ryan con un cenno ed un ultimo sorriso, e con l’idiota mi avvio verso lo chalet.

 

Uno starnuto. Due. Tre.

Ed un mal di testa assurdo.

-Bella, sei sicura di stare bene?- mi domanda Alice preoccupata. Ogni volta che uno di noi si ammala lei si comporta come se fosse sul letto di morte, e questa volta tocca a me.

-Sto ben…- vengo interrotta da un altro starnuto. –Ok, non sto bene- ammetto rabbrividendo.

-Secondo me hai la febbre- interviene lui.

Lo fulmino con lo sguardo. –E di chi è la colpa?-

-Non mia. Sei tu che sei caduta-

-Sei tu ad avere iniziato-

-Sei tu che mi hai provocato-

-Sei tu che…-

-Basta!- interviene Alice mentre gli altri ridono. –Bella, fai un bagno caldo e mettiti a letto. Edward, finiscila-

Sorrido vittoriosa quando lui prova a protestare e lei lo zittisce severa. Mi alzo per andare in camera, ma sono costretta a risiedermi a causa di un capogiro.

-Bella?- dicono tutti insieme.

-Tutto a posto- sussurro senza voce, gli occhi chiusi –datemi un minuto-

-Ed, accompagnala in camera sua-

Lo sento sbuffare, ma d’un tratto mi manca la terra sotto i piedi.

-Calma, ti tengo!- bisbiglia salendo le scale, in risposta al mio flebile urlo.

-Vuoi dormire o devo aiutarti a fare il bagno? Non mi dispiacerebbe…-

Socchiudo le palpebre e lo vedo sorridere. Inspiegabilmente, ricambio.

-Cretino. Portami a letto, per favore- E’ la prima volta che sono così gentile con lui. Wow.

-D’accordo- risponde in tono sommesso. Poco prima di raggiungere la mia stanza, crollo in un sonno profondo.

 

Colgo l'occasione per fare gli auguri a tutte voi, oggi è l'8 marzo =)  Programmi per la serata?

 

Alla prossima!

scricciolo89 e Love Today

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Capitolo 4
*** "avviso" ***


Come avrete di certo capito, non è un capitolo.

Niente di grave, la storia non ci pensiamo neanche a sospenderla, ma purtroppo siamo molto (troppo) occupate con scuola/università, e abbiamo bisogno di un po' di tempo in più per il capitolo =)  Che scriverà Francesca, Love Today.

Le idee le abbiamo, e tante anche, ma è un periodo molto particolare. Il capitolo arriverà, però, non preoccupatevi!

Vi lasciamo uno spoiler per non farvi attendere troppo ^^

Ah, e volevo ricordarvi che se volete vedere le vostre recensioni nell'apposita pagina dovete controllare che siano più lunghe di 10 parole. Se no mi arrivano come messaggio privato ;)

Godetevi lo spoiler, speriamo che stuzzichi la vostra curiosità xD

 

SPOILER CAPITOLO 3

 

Inizia a ridere come pochi minuti fa.

-Bella ma… cos’hai stamattina? La ridarella?-

Come se avessi detto la cosa più divertente del mondo, continua a ridere. In effetti, la battuta non è male, mi complimento da solo. Ritorno a prestarle attenzione, non ha ancora smesso di ridere.

-No…- dice tra un risolino e l’altro –no è che stavo pensando che stavolta sei molto più vestito…- Fa scorrere lo sguardo lungo i miei jeans, per poi risalire.

-Bella, mai cosa stai dicendo?- chiedo sconvolto.

Certo, Edward, tu puoi lanciare tutte le frecciatine di questo mondo, ma quando è lei a fare la maliziosa subito fai il puritano, eh?

Ok, forse la mia coscienza non ha tutti i torti… ma a cosa si sta riferendo Bella? Forse a ieri mattina, quando l’ho sorpresa nella mia stanza?

-Devo confessarti una cosa…- Abbassa lo sguardo e inizia a giocherellare con le dita. –L’altro giorno, in macchina, ti ho sognato. Eravamo in una camera, nello stesso letto… nudi…- appena pronuncia quelle parole il suo viso per poco non va a fuoco. Com’è rossa! –Ci baciavamo…- continua, mordicchiandosi il labbro.

-Con la lingua?- chiedo concentrato. Nella mia mente già si sono formate mille immagini su me e Bella in quel momento. E direi che… beh, mica non mi piace!

-Vuoi una dimostrazione?-

Prima che possa dare una risposta, o fare un solo movimento, Bella appoggia le sue labbra morbide sulle mie, e con tutta la dolcezza del mondo le muove delicatamente fino a che…

 

 

A presto!

scricciolo89 e Love Today

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