Un'Ultima Volta Insieme A Te

di machi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Decisioni importanti ***
Capitolo 2: *** incontro ***
Capitolo 3: *** bagnati ***
Capitolo 4: *** l'ultimo bacio ***



Capitolo 1
*** Decisioni importanti ***


Un'Ultima Volta Insieme A Te

 

 

 

1)      Decisioni importante

 

Kikyo camminava senza meta alla ricerca di Naraku. Ormai erano giorni che non percepiva la sua presenza demoniaca. Visto che era in un fitto bosco ed era sola le avanzava il tempo per pensare; purtroppo era proprio questo, quello che non le piaceva affatto, perché nella sua mente si infiltravano sempre gli stessi, tristi pensieri; i quali, ormai da molto tempo, cercava di dimenticare. Quei ricordi e il presente insieme la ferivano profondamente.

 

Da quando era tornata “quasi in vita” aveva commesso terribili errori, dei quali si pentiva, forse se si sarebbe comportata diversamente in questo momento non sarebbe in viaggio da sola, forse sarebbe vicino ad Inuyasha.

 

Era proprio questo ragazzo, che nei suoi ricordi, la faceva soffrire. Sentiva il bisogno di vendetta, nel nome di tutto quello che Naraku le aveva negato: il suo amore, tutta la sua vita.

 

Solitamente evitava quel tema fino all’estremo, o fino a quando le lacrime scorrevano impetuose nelle sue guance. Perché la vita era stata così ingiusta con lei? Nemmeno adesso che analizzava freddamente quel tema, poteva capire la crudeltà del destino. Lei, fu scelta per proteggere la sfera dei quattro spiriti e sentire il peso che questo implicava nelle sue spalle a soli 17 anni, e ne era stata capace fino al momento in cui conobbe quel ragazzo mezzo demone.

 

In quel momento conobbe, per la prima volta, le illusione di una ragazza normale nella quale imparò il vero valore della vita.

 

Ancora poteva vedere, con nostalgia,  quello che creava la sua immaginazione: una vita normale. Si vedeva camminare insieme a Inuyasha con un kimono blu, senza la necessità di identificarsi come sacerdotessa, perché quello che desiderava di più era essere una semplice ragazza.

 

Le sembrava irritante l’ironia della sua vita. Proprio il giorno che sarebbe dovuto essere il più felice della su vita (finalmente Inuyasha sarebbe diventato completamente umano e lei sarebbe stata una giovane comune), quella vita che tanto aspettava sparì, lasciando solo morte e tristezza. Forse era troppa felicità per una semplice mortale, probabilmente agli umani non era permesso avere una vita felice, o semplicemente solo pochi eletti per il destino e la sorte erano capaci di ingannare questa tragedia.

 

Anche se non era stanca si sedette sopra il tronco di un albero robusto che era lì vicino, con la speranza che  quelle immagini sparissero; anche se queste, come al solito, non se ne andavano mai.

 

In quelle occasioni l’unico suo desiderio era quello di finire Naraku una volta per tutte, ma dopo gli si attanagliava una preoccupazione: “Cosa accadrebbe dopo?” all’inizio credeva che avrebbe ucciso Inuyasha e se lo sarebbe portato con lei all’inferno; ma dopo aver vissuto tante esperienze non le sembrava corretto eliminarlo. La cosa che la metteva più in dubbio era quella ragazzina: Kagome. Pensare che lui la proteggeva come faceva prima con lei la faceva diventare gelosa; malgrado tutto non poteva negare che lui provava qualcosa per quella bambina.

 

Molte volte dopo la sua “reincarnazione” si era incontrata con Inuyasha, ma lo aveva sempre respinto, nonostante sapesse di aver bisogno della sua compagnia. Si pentì in molte occasioni delle sue azioni.

 

Adesso sentiva veramente il bisogno di lui e arrivò a una conclusione: “perché aveva permesso che si dividessero? Non poteva cedere il suo unico amore senza lottare. O in realtà era capace di rinunciare a lui?”

 

Kikyo sapeva che Kagome aveva dei poteri spirituali grazie a lei, ma che non aveva sviluppato.

Non pianificava di farle del male, anche se sarebbe stato semplice, non avrebbe fatto di nuovo a Inuyasha quello che Naraku aveva fatto a loro 50 anni prima.

 

Aveva l’urgenza di sapere cosa provasse veramente Inuyasha nei confronti di Kagome, per poter sapere cosa fare nell’ultima battaglia.

 

Era arrivato il momento di prendere importanti decisioni. Le decisioni che avrebbero lasciato il segno nel suo destino.

 

***                                                                                                                                       ***

Era una giornata meravigliosa. Il bel clima metteva a tutti un buon umore. Miroku e Sango parlavano animatamente mentre Kirara camminava attorno ai piedi della sua padrona; Kagome canticchiava una canzone che nella su epoca non era più un tormentone della quale non ricordava molto bene il testo; e Shippo ed Inuyasha litigavano come al solito.

 

- Kagome! Inuyasha mi ha picchiato- strillò Shippo, fingendo un po’.

- Quello ti succede per la tua insolenza- si scusò Inuyasha arrabbiato rimboccandosi le maniche, preparandosi a dare un altro pugno sulla testa della piccola volpe.

- Inuyasha- ordinò Kagome che aveva dimenticato la canzone. – a cuccia!!-

Per la terza volta in quel giorno Inuyasha era rimasto stampato per terra, cosa che sinceramente non sorprendeva più nessuno. Miroku e Sango non fermarono neanche la loro conversazione quando sentirono il colpo.

- ja, ja, ja- rise Shippo mostrandogli la lingua mentre lo prendeva in giro.

 

      Inuyasha era sul punto di alzarsi da terra, ma qualcosa lo fermò bruscamente e rimase in silenzio
     con la bocca aperta.

- Cosa succede?- domandò Sango, non ascoltando il brontolio di Inuyasha dopo l’ordine di       

Kagome.

- Senti qualche presenza, divina Kagome?- chiese il monaco Miroku, immaginando che trattasse Naraku  o un frammento della sfera.

-  No niente, tu sì Inuyasha?-

- ehm.. no dimenticatelo- e si alzò spolverandosi.

 

In realtà, il suo improvviso cambio di atteggiamento era dovuto al fatto che non molto lontano da lì aveva percepito l’odore di Kikyo; non poteva che essere suo, lo conosceva troppo bene. Ma non ebbe il coraggio di dirlo davanti a Kagome, visto che non gli piaceva vederla triste a causa sua.

 

Continuarono camminando, lui in silenzio. Qualche passo indietro Miroku lo osservava da un po’ per il suo strano comportamento e non poté evitare di notare che Inuyasha si voltava dappertutto con una strana frequenza, come se cercasse qualcosa. Gli sembrò talmente sospetto che decise di fare qualcosa al riguardo. Lo raggiunse in testa al gruppo cosicché fossero lontano dalle ragazze e gli domandò:

- cosa c’è Inuyasha?-

- eh? Di cosa parli?- domandò indifferente, mentre continuava a voltarsi istintivamente da tutte le parti in cerca di Kikyo, visto che nemmeno lui si era reso conto del suo comportamento.

- Sembrerebbe che cerchi qualcosa- la sua voce era seria, quasi severa.

- Io…Non cerco nulla- la risposta fu sicura.

Ma come ben sappiamo (se lo sappiamo) Miroku non è ingenuo e disse:

- C’entra qualcosa la divina Kikyo?- arrivando al punto, cominciava a stancarsi di fare tanti giri di parole.

- Cosa????- diventò nervoso e lo guardava con occhi ingranditi per la sorpresa della facilità con cui l’aveva scoperto.

- Credo che non sia più necessaria la tua risposta, la tua reazione ha già detto tutto-

Inuyasha si ricompose e ritirò il suo sguardo serio da quello del monaco.

- Dunque, cosa succede con la divina Kikyo?

Attese un momento prima di rispondere, guardò dietro e vide Kagome che camminava tranquillamente insieme a Sango mentre parlavano. Diede un leggero sospiro.

- Posso sentire il suo odore, non è molto lontano da qui- rispose infine, - come hai capito che pensavo a lei?-

- Be’…- ragionò un po’ il monaco toccandosi il mento – quando sai qualcosa su Kikyo metti sempre quella faccia-.

Inuyasha non capì molto bene a cosa si riferiva l’amico Miroku. Anche se non lo notava quando parlavano di Kikyo metteva sempre una faccia seria piena di nostalgia.

-          Pensi di andare a cercarla?-

-          Che domande fai!!- disse arrabbiato-

-          Ti ho appena fatto una domanda: hai intenzione di cercare la sacerdotessa Kikyo?-

-          No-.

Dopo la risposta ci fu un lungo silenzio, sembrava che quella parola non fosse stata pronunciata da lui.

-          Dai!!- esclamò il monaco, recuperando l’umore che aveva lasciato –si direbbe che stai considerando di più la divina Kagome-

Inuyasha sbuffò e si girò, deciso a guardare qualsiasi cosa tranne la faccia del monaco Miroku.

Quello fu la fine della conversazione, il monaco sembrava molto soddisfatto, ma Inuyasha non aveva detto la verità, e sentiva il rimorso di aver mentito. Era da tempo che sentiva la presenza di Kikyo e pensava di cercarla di notte, il suo unico desiderio era quello che gli altri non sentissero la sua presenza, anche se non capiva il perché.

 

***                                                                                                                                    ***

 

 

Per oggi è tutto, spero che questa fic vi piaccia più dell’altra e che rispetti i caratteri dei vari personaggi, mi sono dovuta rivedere tutte le registrazioni di Inuyasha e devo dire che sono abbastanza contenta del risultato, so che in questo cap Kagome c’entra ben poco, ma vedrò di farla vedere di più nel prossimo capitolo, visto che la maggioranza di voi tiene per Inu-kag sono indecisa sul finale!!!  Recensite in tanti per favore!! Vorrei tanto un commento da parte del Vecchio Totosai, ma ovviamente di tutti voi.

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** incontro ***


Un'Ultima Volta Insieme A Te

 

 

 

2) Incontro  

 

Il sole iniziava a scendere. Tutti si guardavano stranamente ma felici. In generale in quelle ore, dopo aver camminato tutto il giorno, erano irrimediabilmente stanchi, aspettando con ansia il momento di riposare, invece quel giorno erano tutti molto energici, soprattutto Kagome che non smetteva di sorridere ogni secondo.

 

Miroku aveva reso la notizia pubblica. Sango gli aveva domandato qualcosa sulla sua conversazione con Inuyasha, e anche se al principio non voleva parlare non resistette alla tentazione di commentarlo e dovette dire tutto. Anche Shippo ascoltò, anche se sinceramente non aveva capito molto bene, la reazione di Kagome gli faceva piacere.

 

Quando Sango lo raccontò a Kagome non c’era emozione più grande per lei, che gioia! Finalmente sentiva di valere  più di Kikyo, la sua costante presenza era servita a qualcosa.

 

In fondo però non poteva evitare di sentirsi male per Kikyo, ma quel sentimento non superava la sua felicità.

    Al tramonto, giusto dopo aver finito di sistemare l’accampamento Kagome si avvicinò a Inuyasha

    Il quale stava un po’ in disparte dal gruppo, e si sedette vicino a lui. Inuyasha si sorprese un po’

    vedendola, ma davanti a questa reazione  l’unica cosa che fece Kagome fu sorridergli. Era molto

    felice. Si appoggiò nella spalla destra di Inuyasha arrossendo. Inuyasha si sentiva molto male per

    lei, non sapeva né cosa fare né cosa dire, si lasciò soltanto avvolgere da quella carezza.

- Inuyasha…grazie- sussurrò Kagome e gli prese la mano che tremava.

-Ma per cosa?- balbettò senza aggiungere altro.

- Per stare insieme a me…-

Rimasero così per un po’, in silenzio. Ma adesso sì che Inuyasha si sentiva terribilmente in colpa. Alcune volte  si girava per vederla di sfuggita, e la vedeva sorridente con gli occhi chiusi. Si sentiva contorcere lo stomaco. Era capace di tradirla in quella maniera?

 

Quando Kagome si alzò per andare a dormire lo salutò allegramente, ma lui non aveva saputo rispondere.

 

Si allontanò di più dal gruppo. Aveva bisogno di pensare. Forse non doveva cercare Kikyo; dopotutto, non credeva di poter sopportare il senso di colpa. La sua testa era confusa, ma dopo qualche ora pensando sempre a quest’argomento si rese conto che era invano; non era arrivato a nessuna conclusione. Si sentiva stanco, si alzò e camminò automaticamente in direzione dell’accampamento, ma qualcosa lo fermò.

 

Si sentiva il profumo di Kikyo nelle vicinanze.

 

Si girò lentamente…Forse era troppo vicina.

Un grande sentimento lo possedeva. Sapere che era così vicina fece sparire tutti i dubbi, come se non fossero mai esistiti, e istintivamente seguì quel profumo lasciando l’accampamento.

Inseguì quel profumo che sembrava condurlo a un luogo…no, lei voleva allontanarsi. Ma lui non glielo avrebbe permesso, l’avrebbe vista anche a costo di inseguirla tutta la notte. Correva disperato, con il cuore che batteva molto violentemente, talmente tanto che gli faceva male, ma non gli importava il dolore, voleva soltanto vederla… “perché scappi Kikyo…?” pensava mentre cercava di andare più velocemente. Ma proprio quando credeva di averla raggiunta l’odore che inseguiva sparì. Lasciando soltanto una scia impossibile da seguire. Ma non si sarebbe arreso, doveva vederla. Si abbassò tanto che il suo naso quasi toccava per terra. Cercava di seguire la scia corretta finché arrivò a un fiume. Un fiume! Adesso gli sarebbe stato impossibile trovarla.

Restò fermo osservando il fiume con una grande delusione e frustrazione “se n’è andata...”

Diede il pugno più potente che avesse mai dato lasciando una profonda spaccatura nel terreno. Stringeva i denti, gli era stato cosi vicino e non aveva potuto vederla. Dopo alcuni secondi sentì un suono che non era il rumore leggero del fiume; alzò lo sguardo speranzoso, mosse le sue orecchie e sentì chiaramente quello che non aveva potuto ascoltare prima a causa della sua rabbia… qualcosa rompeva quella soave marcia dell’ acqua e poteva essere solo…

Guardò attentamente l’ambiente alla ricerca di Kikyo e finalmente dopo aver sforzato un po’ la vista, vedette una figura sfumata in lontananza. Era lei!

-Kikyo!-  le si avvicinò il più velocemente possibile attraversando il fiume, che gli impediva di muoversi bene.

Inuyasha era a metà camino quando Kikyo si girò a vederlo; avendo ormai perso le speranze per il suo piano di studiarlo rimanendo lontana, non fece altro che aspettare che lui arrivasse.

Dopotutto in fondo, lei desiderava quell’incontro. Inuyasha quando rivide quegli occhi castani posati su di lui sentì il cuore accelerare. Quando furono ad alcuni passi di distanza l’uno dall’altro ci fu un grande silenzio, Inuyasha si sentiva stupido per averla inseguita cosi tanto per rimanere a guardarla. Quando la vide gli erano passate tantissime cose per la testa da chiederle, ma in quel momento non faceva altro che guardarla, perché gli bastava solo uno sguardo…cosi fu lei a parlare per prima.

- sembra che la mia strategia non abbia funzionato…pensavo che non mi avresti più cercata- disse con quella voce calma e impassibile che usava dalla sua “resurrezione” – ma quando eri cosi vicino a me volevo solo scappare.

Inuyasha si sorprese davanti a quelle parole e continuò a domandarsi perché Kikyo volesse fuggire da lui, ma dalla sua bocca non si sentì alcun suono.

-sono stata troppo ottimista nel pensare di aver ingannato il tuo fiuto …- abbassò lo sguardo come se il contatto che mantenevano con gli occhi la ferisse, le scappò solo un sussurrò- … non ricordavo più quanto fosse buono il tuo fiuto.

***                                                        

      Salve gente, mi ha fatto piacere ricevere la recensione del vecchio Totosai, e spero che questo capitolo vi piaccia!!

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** bagnati ***


Un'Ultima Volta Insieme A Te

 

 

3) Bagnati.

Inuyasha gli offrì il suo braccio per aiutarla ad uscire dall’acqua e lei, per quanto raro potesse sembrare, accettò il suo aiuto. Quando si ebbe quel contatto con il suo fragile corpo qualcosa, una sensazione che da molto tempo aveva dimenticato, ritornò ad emanare in lui.

La condusse sulla riva mentre osservava i suoi movimenti, così pieni di grazia. Dio! Come poteva evitare di ammirarla se era cosi bella…, bella come se la ricordava. Ma nonostante fosse occupato ad osservarla non aveva potuto fare a meno di notare che le mani della Miko erano fredde e bianche, e il suo delicato corpo gelato…il suo calore era sparito. I vestiti della sacerdotessa erano molto bagnati, e poteva notare il perso che erano per lei, avrebbe voluto prenderla in braccio, portarla nelle sue braccia, ma sapeva che lei non era tanto fragile come sembrava, lei era una potente sacerdotessa prigioniera di quel corpo farro dal fango e ossa.

Quando arrivarono a un bosco vicino si fermarono, sinceramente Inuyasha non aveva intenzione di fare nulla, sarebbe potuto rimanere fermo a vedere come i vestiti si appoggiavano delicatamente sulla pelle di Kikyo senza desiderare niente altro al mondo.

Ma Kikyo la pensava in modo diverso. Lei l’aveva seguito per una ragione e non pensava di rimanere    ad aspettare la sua risposta, risposta che, sapeva, lui non avrebbe mai dato se lei non gliel’avesse chiesto. Quindi decise di interrompere quel silenzio che sapeva non le sarebbe mancato.

 

-          Inuyasha…- ma prima di iniziare la sua frase qualcosa la fermò…

In uno strano momento di affetto Inuyasha ebbe il desiderio di un contatto, e l’aveva abbracciata con forza, come se pensasse che in un momento qualsiasi sarebbe potuta svanire.

Kikyo non poté evitare di commuoversi e si afferrò a lui come se quei 50 anni non gli avessero mai separati. E in una maniera che nemmeno lei seppe spiegare delle lacrime cominciarono a scorrergli sulle guance. Quelle lacrime che da tanto tempo erano rimaste rinchiuse finalmente potevano uscire.

Inuyasha, nonostante la umidità del corpo di Kikyo poteva sentire come quelle candide gocce ricadevano nelle sue spalle…

Sulla stessa spalla in cui Kagome si era appoggiata alcune ore prima.

Ora i due erano bagnati. Lui si affrettò ad accendere il fuoco per asciugarsi e prestò una delle sue camicie a Kikyo mentre i scuoi vestiti asciugavano. Lei non replicò.

 

Erano seduti uno vicino all’altro, di fronte davanti al fuoco. Rimasero in silenzio per alcuni istanti, senza sapere quello che pensavano. D’un tratto Inuyasha decise che i suoi dubbi erano causa di quella atmosfera e decise quindi di frantumarli.

- perché ci segui Kikyo?- domandò senza girarsi a vederla, come se il fuoco lo avesse ipnotizzato.

- sai? Neanche io ne ho unidea precisa- rispose guardandolo molto seriamente.

Si sorprese di tale risposta e si girò a guardarla con impazienza, in realtà se l’aspettava di ricevere delle risposte come quelle appena data.

-credo che…- continuò, anche se sembrava che quelle parole le uscivano dalle labbra con molta difficoltà- credo desideravo vederti con Kagome.

-ma cosa dici?

-si, è proprio così…volevo sapere la tua relazione con lei, se assomigliava…alla nostra.

-re…relazione?

Inuyasha sentì un fastidioso vuoto nello stomaco. Lo aveva visto insieme a Kagome…fino ad allora non aveva pensato a questo…l’aveva ferito per caso?

- in quei momenti eri tu quello che mi seguivi, ricordi?- disse mentre toglieva lo sguardo da Inuyasha per guardare il bellissimo cielo oscuro, per evocare con soddisfazione quei vecchi ricordi- tu desideravi stare vicino a me, e io ti accettavo. Adesso risulta il contrario…sei tu che l’accetti.

-Kikyo io...

-non devi darmi delle spiegazioni, visto che desideri solo essere felice…- e in quel momento la sua dolce voce tornò taciturna – invece io, come ha detto il monaco, io ti riempio soltanto di nostalgia e tristezza.-

- non è vero!- esclamò Inuyasha agitando la testa negativamente- tu non mi fai mai diventare triste…- la sua voce si spense.

Kikyo lo guardò con affetto e gli sorrise tristemente.

-          Inuyasha, ricordi quella volta che mi supplicasti di non ucciderti?

In un primo momento il ragazzo metà demone si sorprese di quella domanda, ma non poté fare altro che rispondere, certo che se lo ricordava.

 

 

 

 

Continuerà …..

Hey! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto anche se è un po’ corto. Non vi dico la coppia per cui patteggio, anche perché il prossimo capitolo sarà l’ultimo….almeno credo. Comunque questa fic, non ha una vera e propria coppia…non aggiungo altro

Grazie per le recensioni  e comunque il consiglio di Kikyo che affoga non l’ho scritto perché non mi sembrava il caso ^^.

Alla prossima che sarà l’ultimo cap.

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Capitolo 4
*** l'ultimo bacio ***


Un'Ultima Volta Insieme A Te

 

                                                       L’ultimo bacio

Fu così che iniziò un dialogo tranquillo, che si prolungava sempre di più...avevano così tanto da dirsi, cose che si erano tenuti nascosti nel  più profondo dei loro cuori, senza saperlo.   

 Cose molto semplici e commenti casuali che non avevano mai potuto dire, e che in questa occasione  rendevano liberi.

Passarono il resto della notte parlando. In maniera molto diversa dalle occasioni precedenti, nelle quali finivano sempre feriti. In questa occasione parlavano come vecchi amanti che dopo tanto tempo si incontravano nuovamente, dopo un lungo periodo di assenza. Dissero le loro impressioni su come appariva il Giappone ai loro occhi; dopotutto, erano trascorsi 50 anni senza sapere niente di quello che accadeva… parlavano di come era strano vedere Kaede con le rughe nel viso, visto che gli ultimi ricordi che la riguardavano la vedevano come una bambina… cose che potevano apparire comune per gli altri, per loro significava ritornare al passato, tornare ad essere quelli che si capivano e che si volevano bene…

Stettero così per ore, seduti di fronte al fuoco che illuminava le loro facce, incluso dopo, quando la legna ormai era ridotta in cenere.

Erano immersi in quella conversazione, ridendo delle cose che erano successe, dei ricordi che fino a quel momento non erano stati in grado di pronunciare a voce alta, che erano rimaste nascoste nel soave velo dei ricordi dalla tragica separazione. Ridevano. Era incredibile che fossero ritornati a ridere insieme, dimenticando per una volta i motivi per cui erano stati obbligati a separarsi  sentendosi liberi di sfruttare quei momenti, già che probabilmente non si sarebbero mai ripetuti. Era così bello per Inuyasha vedere Kikyo sorridere, come 50 anni prima, visto che a lui mancava quel sorriso dal giorno in cui essa se ne andò dalle labbra della sacerdotessa, lasciando al suo posto, solo uno sguardo taciturno e una espressione seria che mostrava sempre, e si sentiva ancora più felice sapendo che quel sorriso e quello sguardo erano dedicati solo a lui.

-credo che i miei vestiti siano già asciugati- disse Kikyo, lasciano lo sguardo dal viso del mezzo demone per osservare il suo vestiario da sacerdotessa visto che erano stesi nei rami di un albero.

Si alzò da terra per vedere se erano asciutti. Dopo aver comprovato che le sue vesti erano pronte si girò nuovamente verso Inuyasha con una finta serietà.

- Non avrai intenzione di spiarmi Inuyasha- lo avvertì, e dopo mostrò un sorriso divertito nel vedere come a queste parole la faccia di Inuyasha era diventata totalmente rossa.

-io non ho nessuna intenzione di vederti!-disse, più imbarazzato che offeso, e dicendo questo si girò da un'altra parte, tentando di nascondere le sue guance un po’ rosse.

Quando Kikyo finì di vestirsi e ritornò vicino al fuoco dove era stata per alcune ore, quel sincero sorriso continuava a risplendere sul suo volto. Ormai vestita, e con quel sorriso a Inuyasha sembrò di essere tornato indietro nel tempo, a 50 anni prima osservando come tante altre volte la dolce sacerdotessa Kikyo… della quale lui si era innamorato.

Lei sembrava felice.

-è un po’ stropicciato- commentò sedendosi nuovamente e stirando con le mani il suo abito.

-anche così sei bella- disse Inuyasha che osservava come i suoi capelli neri le ricadevano delicatamente sul viso.

Lei tornò a sorridere, ma dava l’impressione dia aver ricordato qualcosa.

- Senti Inuyasha- il suo tono di voce era sereno come se stesse per dire qualcosa senza importanza –tra poco salirà l’alba…e tu devi ritornare dai tuoi amici, vero?

Un momento di silenzio. Lei raccolse i suoi capelli in una lunga coda.

- Ehm.. sì- la sua voce allegra sparì mentre pronunciava queste parole, ma nonostante questo lei non perdeva la gioia che aveva ottenuto quella notte.

-allora credo che dobbiamo salutaci.

Non rispose. Salutarsi? Sembrava orribile dover ritornare alla realtà. Lui abbassò il capo per guardare per terra. Non era disposto ad accettare un’altra separazione, era ingiusto… non dopo aver ritrovato la sua Kikyo. Ma, come evitarlo? Come dirle che desiderava stare al suo fianco..? come prima.

-salutarci, Kikyo…? È questo quello che vuoi…?- domandò incredulo, finalmente.

Davanti a questa domanda, dopo tanto tempo, quel poco che era rimasto di quella sacerdotessa fredda si sciolse, lasciando che il suo viso mostrasse l’inquietudine. Ma recuperò la sua serenità e dolcezza osservando che l’amore di Inuyasha a farlo parlare in quel modo… Adesso sapeva che lui continuava ad amarla.

Silenzio, lei pensava a qualcosa. Non ottenendo alcuna risposta il mezzo-demone abbassò nuovamente lo sguardo.

- Voglio soltanto chiederti una cosa- disse Kikyo dopo essere uscita dai suoi pensieri, con una soluzione.

Quando lei si alzò lui tornò a guardarla curioso.

- cosa mi vuoi chiedere?- borbottò mentre si alzava anche lui, per guardarla negli occhi.

Sentiva un vuoto nello stomaco, gli avrebbe per cosa chiesto di non tornare a cercarla, come in altre occasioni? Anche se fosse stato così lui sapeva che non le avrebbe dato ascolto… l’avrebbe seguita in capo al mondo se fosse stato necessario, ora era necessario.

- Un bacio-

-... Kikyo, tu...- sentiva il cuore battergli forte dalla sorpresa. Lei, che per tanto tempo era stata dura con lui, colei che con solo uno sguardo gli aveva chiesto 1000 volte di lasciarla stare, ora con un sorriso e un caldo sguardo gli chiedeva un bacio.

Inuyasha era paralizzato dalla sorpresa. Però sembrò che Kikyo avesse frainteso quella reazione, perché dopo alcuni secondi disse convinta:

- Lo so che sono morta, non ho bisogno che qualcuno me lo dica. Sono solo l’insieme di quelle anime tristi che non trovano pace- prese fiato per continuare – ma quello che rimane della sacerdotessa che amavi, è ancora in me e può ancora sentire…-

- Perchè mi dici tutto questo?- disse. Nei suoi occhi si intravedeva un velo di tristezza.

 

- Perché Kagome è viva, e anche se ti ama nemmeno lei appartiene a questa epoca, entrambe siamo qualcosa di effimero. E quando arriverà il momento in cui io dovrò sparire non voglio che tu mi ricordi con tristezza, ma come qualcosa che ti ha reso felice, un bel ricordo, mi capisci??-

 

Inuyasha era commosso e terribilmente confuso… ma sapeva che lei aveva ragione. Si avvicinò al suo volto lentamente, accarezzò con la sua mano quella guancia per sentirla alcuni istanti e dopo la baciò. Appena una carezza, un secondo visto che quel amore era così profondo ed era molto più che passione, era qualcosa di così puro che solo quello bastava per sapere quanto si amavano.

 

Lei lo guardò dolcemente… quello era il suo terzo bacio.

 

-Per favore Inuyasha, non lasciare mai di lottare per quello in cui credi, e sii felice…-

 

- ma cosa dici Kikyo!?- e la prese dal braccio come se temesse che se ne sarebbe andata da un momento all’altro. - adesso lotterò per te!-

 

- E Kagome? -  nel sentire quel nome lasciò leggermente  la presa, - non la lascerai sola, questo tu e io lo sappiamo molto bene…-

 

Ritirò con delicatezza la mano di Inuyasha dalla sua, si avvicinò a lui e si appoggiò al suo petto, aspettando l’alba. Lui l’abbracciò. Sentiva profondamente l’aroma dei suoi capelli, che malgrado fossero stati creati da ossa e fango continuavano ad essere gli stessi, e accarezzava la sua testa con dolcezza, non dissero niente, si abbracciavano e basta…

 

E il cielo cominciava a schiarirsi facendo sì che la luce coprisse il buio della notte, il sole uscì per entrambi. Solo allora si salutarono. Con il mattino si avvicinava il momento del loro addio, e loro erano in piedi uno di fronte all’altro.

 

-ti auguro il meglio, caro Inuyasha

 

- ogni volta che potrò ti proteggerò, anche quando me lo proibirai.

 

-questo non accadrà…- Kikyo strinse per l’ultima volta le mani di Inuyasha e dopo averle lasciate andare si girò per proseguire per la sua strada.

 

Inuyasha solo la guardava allontanarsi, ma ben presto si rese conto che quella era il loro “addio”, la fine di tutto quello che avevano passato insieme…la fine, e che non l’avrebbe più rivista.  Un sentimento tra la disperazione e l’inquietudine gli percosse la schiena e gridò emozionato:

- KIKYO TI AMO!

 

Quello era uscito dal più profondo della sua anima. Quelle parole che aveva desiderato dire da quando i suoi occhi si erano rispecchiati per la prima volta in quelli di quella meravigliosa donna, e che erano rimaste in attesa di essere lasciate andare… non si aspettava una risposta, ma la sacerdotessa si fermò un istante e sorridendo si girò:

 

-ANCHE IO TI AMO.-

 

Quella fu l’ultima volta che ascoltò la sua voce, sapeva che quel momento l’avrebbe portato nella sua memoria fino al giorno della sua morte.

 

Restò immobile alcune ore, anche se aveva sentito il bisogno di corrergli dietro, c’erano momenti in cui pensava “posso ancora raggiungerla”, ma non doveva lasciarsi trasportare dall’ impulso, lo sapeva. Era vero. Avrebbe tanto voluto stare al suo fianco se avesse avuto abbastanza testardaggine l’avrebbe seguita, ma c’era qualcosa che lo bloccava. Parole che gli giravano per la testa:

 

“siamo entrambe qualcosa di effimero”

 

-è qua eccelenza!

 

Era la voce di Sango, che lo indicava da lontano con un dito, mentre correva verso lui seguita dal monaco. Quando arrivarono a lui, iniziarono a parlare molto velocemente esagerando un po’, sembravano arrabbiati…non dava loro retta, e continuava a guardare l’orizzonte senza ascoltare minimamente quello che dicevano. Vedendosi ignorati la sterminatrice e il monaco si arrabbiarono ancor di più, ma Inuyasha sembrava assente, e continuò così per alcuni minuti finchè non si rese conto che loro erano realmente lì.

 

-cosa dicevate?- domandò distratto.

 

- dove sei stato?- anche se la domanda era assurda, visto che tutti lo sapevano.

 

-ah quello…- continuando ad ignorarli ancora una volta.

 

Lo avevano cercato tutta la mattina, Kagome c’era rimasta male…pensava che se ne era andato con Kikyo ed era rimasta seduta a piangere per ore, con Shippo al suo fianco. Per la prima volta da quando poteva ricordare, Inuyasha non si sentiva in colpa per aver fatto sentir male Kagome, bensì tutto i contrario. Era felice che la ragazza gli volesse così bene…per una ragione che nemmeno lui sapeva, vedeva quella reazione come un segno di affetto. Da quel momento non avrebbe più permesso che qualcuno ferisse Kagome, nemmeno lui. Quando ritornarono all’accampamento guardò gli occhi gonfi  a causa del pianto della studentessa che brillavano, ma nascondevano dolore, nemmeno i richiami di Shippo gli diedero fastidio.

-come sta Kikyo? –domandò asciugandosi gli occhi cercando di fingere senza esito.

Come sempre, Kagome non girava intorno ai discorsi. Ma in questa domanda Miroku e Sango si sentirono di troppo e si allontanarono discretamente trascinando dalla coda Shippo il quale non capiva che poteva esserci di male che Kagome sgridasse per bene quel idiota di Inuyasha. Invece Inuyasha non cambiò espressione, da quel momento in poi quello che riguardava Kikyo se lo sarebbe tenuto per sé.

-kagome…- desse come risposta- tutto il tempo in cui cercheremo la sfera dei quattro spiriti rimarremmo insieme, non è vero?

Rimase muta. Non era sicura di aver sentito bene.

-eh…si…si- rispose annuendo anche se era un po’ confusa.

-questo mi fa piacere.

Si avvicinò si sedette vicino a lei senza vederla, perché sapeva che se lo faceva sarebbe sicuramente arrossito. Era disposto a seguire il consiglio di Kikyo.

 

***

 

Lontano da lì, vicino alla casa della anziana Kaede molti dissero di aver visto una sacerdotessa visitare l’antica tomba della protettrice della sfera di quattro spiriti.

Kikyo era tornata alla sua tomba

 

Lì si trovarono un arco e alcune frecce insieme all’abito della sacerdotessa.

Le anime tristi e senza speranza che aveva mantenuto in vita quel corpo fatto di fango e ossa finalmente trovarono pace grazie all’amore di Inuyasha. Non esisteva più motivo per continuare a soffrire. La vendetta era stata dimenticata…

Fu cosi che sparì per completo

Quello che rimaneva della sacerdotessa Kikyo

fine

 

Note dell’autrice: ringrazio tutti quelli che hanno recensito, kikyo lo so che forse vorrai uccidermi per come finisce la storia ma ti posso dire che questa fic ha un finale un po’ aperto poichè come disse Kikyo loro due sono solo per il momento, infatti >Kagome non rimarrà per sempre con Inuyasha perchè lei appartiene ad un’altra epoca.

Spero vi sia piaciuta e di non aver commesso errori grammaticali. Recensite!!

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