La Maledizione dei Black

di JosephineBlack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Questioni di scelte ***
Capitolo 2: *** Presagio di sventura ***
Capitolo 3: *** Il declino... ***
Capitolo 4: *** Preoccupazione.. ***



Capitolo 1
*** Questioni di scelte ***


Questione di scelte”

 

 

 

Sedeva nell’alte= zzoso divano da salotto in velluto rosso.

Tra lei e la sorella c’era solo un tavolino in stile con sopr= a un bottiglia di vino bianco. Era quello che Cissy preferiva da sempre .

< <  Sei sicura che non vuoi restare?potresti nasconderti in soffitta….ora che Lucius non c’è…o beh sono sola!  Dr= aco  torner&= agrave; ad  hogwa= rts…e   io… >>  La donna abbassò il volto p= allido e triste,gli occhioni azzurri rivolti al tappeto persiano di molto valore..

 << Credimi  Cissy, è meglio cosi. Non c’è bisogno di metterti in pericolo più di quanto tu non sia già  . >> rispose. La voce bassa = e roca,di chi ha passato troppo tempo a parlare da sola.

La porta si spalanc&og= rave;. Sguardo agghiacciante, naso all’insù , portamento distinto… Draco era entrato.

Sua madre lo guardava tristemente quasi sul punto di piangere ; sua zia invece lo fissava orgogliosa , celando un velo di sadi= cità verso la sorella.

Il ragazzo salut&ograv= e; educatamente ed uscì in giardino nonostante le nuvole grigie e il ve= nto freddo.

B= ellatrix si rivolse verso la sorella,= le palpebre pesanti e le occhiaie marcate di chi non dorme da molte notti , si alzò posando il bicchiere vuoto sul tavolino : << Non fare così Cissy….! Si forte una volta i= n vita tua….>> il suo tono di voce era alquanto scettico, di chi ripet= e la stessa cosa parecchie volte con la certezza che non verrà ascoltata = ; Ma Narcissa ribattè immediatamente , gli occhi pieni di lacrime che tentavano di rigare il viso sciupato : << Forte?? Mi dici di essere fo= rte!! Mio marito è ad azkaban , non riesco a capire ciò che passa nella mente di mio figlio che cerc= a di evitare il discorso di suo padre, il Signore Oscuro vuole reclutarlo per portarlo alla morte e farla pagare a Lucius , e nonostante questo vado avanti , e sono ancora qui acconciata e vestita come= se Lucius fosse di la in soggiorno a stipulare non so che documento ; e mi presento alla gente come se niente fosse accettando tutte = le cose maligne che mi vociferano dietro…! Non è essere forte que= sto??!! >> Ansimava per la rabbia e fissava negli o= cchi la sorella aspettando che le rispondesse , spera= ndo in un consolo e in un appoggio che nel profondo di lei sapeva benissimo non sarebbe mai arrivato.

 Bellatrix la scrutava con indifferenza , quasi come se ci&ogr= ave; che avesse detto fosse una stupidaggine che non avvaleva della sua attenzio= ne.. : << No. >>

La sua risposta secca fu proprio ciò che Narcissa temeva e aspettava contemporaneamente , e non fece una piega sul suo volto.=

<< Sentiamo allo= ra , che dovrei fare? >>

< , ai tuoi valori…; a tuo figlio. Niente è= ; per sempre , Cissy…= ;niente.. >> 

  << Ah! Ma ti rendi conto di = quello che mi stai dicendo?? Come faccio a non amare mio figlio!! Io credo che se qui c’è qu= alcuno che deve crescere sei tu Bella! Vi state divertendo a giocare con le vite d= elle persone solo per stare dietro a coluichenondeveesseren= ominato , che non ha più la sua forza , i suoi poteri!= !e tu e tutti gli altri come te avete rovinato la mia vita , quella di lucius!! E guardami come sono ridotta!!per colpa tua che vuoi ancora giocare ad essere la sua sol= datina!! Sei un po’ grande per giocare!! Prendi atto della tua vita!! >>

Gli occhi di Bellatrix erano ridotti a due fessure , scrutava il vuoto del bicchiere senza interrompere la sorella, come se stes= se pensando ad altro.

Quando si rese conto c= he Narcissa aveva finito di parlare si rivolse dolcemente verso di lei con il suo sguardo crudele , quello sguardo che non ha pietà di niente e di nessuno..: <Cissy e ti vedo bella come sempre. Forse con qualche preoccupazione in più , ma chi non ne ha = in questi tempi? ….e poi Anche lucius &egrav= e; un “soldatino” se non te ne sei accorta , e quando l’hai sposato sapevi benissimo a cosa andavi incontro….<= span class=3DGramE>se volevi vivere nella semplicità e trascorre d= ei giorni scialbi e monotoni potevi fare come Andromeda così magari davi alla luce una sciocca mezzosangue. Ma cara Cissy , dal momento che ha= i fatto determinate scelte non puoi più tornare indietro e non dovrebbe esse= re da te rimpiangere le tue azioni. >>. Bellatrix era calma e pomposa nella sua aria da chi ha visto di tutto ed è pronta a passare il peggio.=

N= arcissa aveva di nuovo la testa verso il basso; ma stavo= lta per celare agli occhi della sorella le lacrime che scorrevano luttuose.

B= ellatrix si smaterializzò in pochi istanti.

N= arcissa si lasciò andare sulla poltrona. Piangeva= a dirotto ma in silenzio perché nessuno nell’enorme maniero dove= va sentirla , e forse essere la moglie di Lucius Malfoy significava= anche quello,saper piangere in silenzio.

Si portò alla f= inestra cercando di asciugarsi le lacrime che continuavano a scendere comunque su quel visino delicato , e si accorse che minuscole goccioline di rugiada rigavano la finestra diventata opaca. Si affrettò con lo sguardo a cercare Draco   ma non vedendolo si rivolse = ad un elfo , incitandolo ad andarlo a chiamare.

 << Il Signorino è gi&a= grave; rientrato Signora…dal retro. >> aveva risposto l’elfo mentre sfregava il suo naso contro il pavimento p= er l’ esteso inchino.

<< E adesso dov’è? >> aveva chiesto Narc= issa dando le spalle all’esserino evitando di = far scorgere i suoi occhini rossi per il pianto..

<< E’ nella libreria ,Padrona….ha<= /span> detto che non vuole essere disturbato >>

N= arcissa congedò bruscamente l’elfo e torn&o= grave; a fissare la finestra….aspettando nel suo conscio di scorgere qualcosa…o forse qualcuno…

Una leggera nebbia si = levava nell’aria , fluttuando reverente come una donzella tra le foglie cadute , ma ciò che si levava dalla testa del= la signora Malfoy era assai diverso da un’evanescente nebbia di inizio autunno.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Presagio di sventura ***


Presagio di sventura.

 

 

La stessa nebbia fluttuava irriverente dalla finestra , ed una ragazzina la fissava dal davanzale della sua camera.

Aveva un’espressione di pura indifferenza verso tutto ciò che fissava….un’espressione così vuota di qualsiasi sentimento che faceva paura….Soprattutto in quel volto così pallido e delicato dove spiccavano due grandi occhi azzurri , delle labbra carnose e biancastre ,e lunghi e lisci capelli biondi e accecanti….Come la luce di una stella.

Aveva un vestitino color panna e un nastro dello stesso colore le avvolgeva tenuemente i capelli  sottoforma di fascia.

<< Una brutta giornata eh?>>

Sua sorella Andromeda era appena entrata e la fissava. Gli occhi castani e pieni di vivacità, i capelli mossi ,castani anch’essi , raccolti in una coda alla meglio ; e un vestitino arancione che emanava un calore impensabile….come se un pezzo d’estate si aggirasse in una casa afflitta dal freddo e dal grigio di dicembre.

A= ndromeda diffondeva sempre allegria in un posto dove l’allegria si nascondeva sotto gli umori degli abitanti.

Lei personalmente non = la gradiva….era sempre poco appariscente e le piaceva fissare in silenzio dalla finestra senza dover dare troppo conto a nessuno….era davvero riservata,lei. Forse proprio per questo non rispose.

<< Sei sempre così silenziosa  , Cissy ….  anche a scuola… credo che dovresti farti degli amic.. ah Bellatrix!>>

Andromeda aveva rivolto lo sguardo ad una ragazza dall’aria irritata.

Bellatrix entrò senza dire una parola ; lo sguardo altezzoso , la pelle chiara quasi come quella di Narcissa…le labbra rosse e i capelli neri come i suoi occhi.

Indossava una vestaglia azzurrina sopra la lingeria. Si sedette sul letto di N= arcissa che la fissava incredula.

<< Ma non sei pronta?? La mamma…>>

<.. ho sonno!... E poi non so cosa mettere.>>

<!!>> Narcissa<= /span>  era indignata. Sua madre l’aveva fatta alzare presto ed era pronta da circa un’ora; invece Bellatrix era ancora in mutande….Non era giusto !

 Andromeda aveva le spalle appoggiate alla parete e fissava le sorelle discutere con uno splendido sorriso in volto.

<< Sei scema??>> Bellatrix si era voltata verso di lei tanto bruscamente da coglierla di sorpresa..

<< Io..no..perch..>>

<!!!>> Bellatrix la fissava negli occhi. Andromeda era quasi aff= litta. Il silenzio calò nella stanza…Narcissa personalmente continuava a fissare fuori dalla finestra sempre con indifferenza ;Bellatrix guardava in cagnesco  Andromeda…che ricambiava lo sguardo ma in modo dolce.

<< Sono arrivati >>. La voce impassibile di Narcissa annun= ciava ciò che si poteva chiaramente vedere dalla finestra. La madre delle ragazze era corsa incontro ad abbracciare la zia e il padre stringeva la mano dello zio che fumava la pipa. Dietro , due ragazzi che si somigliavano erano seguiti da elfi domestici pieni di pacchi.=

Uno era più alto e muscoloso,con i capelli ricci e neri come gli occhi ;le mani in tasca e un espressione scocciata sul volto. L’altro era eretto e ben composto,più magro del fratello ; aveva in volto l’espressione delicata di un bambino , e i capelli ,meno mossi dell’altro,castano scuro come gli occhi.

<< Ah! È arrivato Sirius!!>> sul volto di Andromeda era apparso uno dei suoi ampi sorr isi.

 <SIriius…!!ma perche acute; non lo lasci in pace!!sei sempre pronta ad incollarlo con la tua esorbitant= e smielatezza!!non vedi che espressione ha??sicuramente è così scazzato perché sa che dovrà incontrarti!! E subirti che è sicuramente la cosa peggiore!!>> Bellatrix , che già era abbastanza irritata quella mattina , sembrava aspettasse proprio quel momento per scaturire contro la sorella che stavolta , un po’ infastidita, aggiunse .: << Non so che hai Bella! Ma non sto facendo niente di male!>> e detto ciò, girò per andarsene.

<<  Mi da fastidio la tua presenza ,ecco cos’ho! >>  Bellatrix si era alzata dal letto di Narcissa urlando; ed era uscita infuriatissima , dirigendosi verso la sua camera, e sbatté forte la porta.

N= arcissa dal canto suo era ancora incollata alla finestra  , a fissare il quadretto famigliare e a constatare che dietro la nebbia tutto sembrava come la stampa di una cartolina sgualcita.

“ La nebbia &egr= ave; presagio di sventura ” aveva mormorato tra se mentre scendeva per salutare gli zii.

Scese le scale lentamente , cercando di impiegare più tempo possibile= 230;.non era poi così entusiasta di ritrovarsi immersa nel tutto lei che voleva tanto stare fuori dal tutto!

Ci mise così  tanto che arrivò ; solo dieci minuti prima che giungesse Bellatrix , vestita ovviamente , e tutti sapevano quanto tempo ci mettesse a farlo!<= /span>

Sua madre le guardava torva. Presentarsi in ritardo agli ospiti , anche se poi in fondo sono solo i tuoi zii , era una villania.

Ma nonostante Narcissa si sentiva in colpa , Bellatrix sembrava proprio fregarsene altamente.=

Il suo sguardo fissava odioso Andromeda che discuteva animatamente con Sirius.

<< Narcissa!!  Ma come sei cresciuta mia cara  !....hai quasi 13 anni ora vero??...già come Regulus= 230;.!>> Narcissa fissava sua zia senza aprire bocca , l’espressione insistente e fastidiosa che avrebbe messo in soggezione chiunque.

Sgattaiolò appena ebbe l’opportunità ,e si diresse verso la finestra, con i gomiti sul davanzale; e tornò a fissare il cielo nuvoloso e la nebbia sempre più fitta, lasciandosi alle spalle la mamma che parlava con la zia , il papà che discuteva con lo zio e Regulus che pendeva dalle labbra di quest’ultimo ; strascicato a loro e fissando ininterrottamente prima l’uno poi l’altro ; Bellatrix appoggiata  alla parete con un espressione falsa di indifferenza ;e Andromeda e Sirius sussurrarsi qualcosa nell’orecchio.

Anche se il suo sguardo vagava oltre la nebbia , cercando di intravedere un pezzo di cielo azzurro , poteva benissimo udire,e infatti tenne orecchio ad una discussione , anche se non interessata.

A= ndromeda si era avvicinata a Bellatr= ix che distava pochi metri da lei; con un sorriso debole in volto e le pieghe del vestito , rigorosamente arancione , che ondeggiavano ad ogni suo passo.

<< Perché= sei giù , Bella? >> aveva detto con tono dispiaciuto….

”la conosce da u vita e ancora” , pensò Narcissa , “non ha capito che quando Bella è così è meglio ignorarla….”

<< Cosa ti fa pensare che io sia giù? >>

<< Sei triste= 230;.si capisce dal vestito. Hai messo un vestito azzurro ghiaccio. E’ un colore freddo….vuol dire che sei giù >&= gt;

<< Ma queste cos= e dove le senti?? >> disse sospirando alquanto infastidita << Ho messo questo vestito perché è uno come tanti , io non uso indossare  prendisole da pagliaccio , come que= sta specie di cosa che stai indossando tu, per dare spettacolo. Se devo mettermi in mostra  , sinceramente ,  preferisco farlo per le mie qualità , non indossando un abito arancio fosforescente!....E poi , a parte il fatto che mi piace come mi sta questo; anche = Sirius ha il maglione del mio stesso colore!perchè dovrei essere io quella negativa?!.>>. La sua risposta secca ed acida secondo Narcissa significava “discorso-chiuso-sparisciR= 21; ma era sorprendente come Andromeda potesse essere ottusa in certe occasioni. Tipo quella .

<< Peccato che <= span class=3DGramE>è una brutta giornata…potevamo andare a fare una passeggiata tutti insieme…come i vecchi tempi…>>=

“ i vecchi tempi ?  perch&e= grave; quando mai noi siamo usciti  tutti insieme a fare una passeggiata ! ! ” –Narcissa cominciava a preoccuparsi..

<<  Si , certo come no! Senti ma non hai niente da fare che venire qui ad infastidirmi con le tue cazzate ??>>=

<<  Scusa hai ragione …..= è che sono proprio felic….>>

<< Che fate? >>Sirius era arrivato………proprio sul più bello come sempre.=

Narcissa lo aveva  sempre evitato…non si erano mai calcolati…aveva più confidenza con il ritratto del suo bis-nonno Nigellus che con lui.  Secondo Cissy<= /span>   infatti ,era insolente e maleducato .

<< Oh discutevamo ! >> disse subito Andromeda col suo classico sorriso sulle labbra .

 Bellatrix schiocco la lingua e fece roteare gli occhi ;  innervosita .

<< Sei sempre così nervosa come una diva , cugina? > > aveva esclamato Sirius con un ghigno beffardo in faccia

<<  e tu sei sempre così ficcanaso , cugino ? >> Aveva risposto lei con un sorriso maligno

<< Prima  o  poi le donne nervose come te , diventano pazze..>>

<<Prima   o  poi gli uomini curiosi , come te , si bruciano le ali come le falene che vogliono scoprire la luce >>

Dunque lui si avvicinograve; di più a Bellatrix , e le sussurrò ,in modo che nessuno potesse sentirlo : << E se fossi tu ,la mia luce ? >>

Nessuno si accorse di quest’attimo fuggente , neanche Andromeda ; perché stava coccolando il gatto di zia; e quindi aveva lo sguardo indirizzato  verso esso.<= /o:p>

E<= /span> gli altri erano troppo impegnati a parlare. Solo lei , aveva osservato tutto e riuscito a sapere cosa Sirius avesse sussurrato a Bella= trix ,solo perché era riuscita a leggergli le labbra.

B= ellatrix indugiò un secondo ,<= /span> gli occhi neri che riflessi in quelli del cugino formavano una cosa sola ,poiché essendo dello stesso colore non vi era riflesso che potesse rispecchiarsi nell’altra pupilla nera come il buio.

<< In questo caso….>>rispose a voce bassa e roca <<…. Moriresti prima ancora di bruciarti le ali.>>

<< Lo immaginavo. >> rispose quello sempre sorridendo , ma stavolta sinceramene.

Narcissa aveva ripreso a fissare oltre il vetro appannato dall’umidità . E ,nonostante la nebbia fitta , riuscì a scorgere un ragazzo fuori dal cancello ; magro ,abbastanza alto , con i capelli castani , un volto scarno e due occhi piccoli ingranditi un po’ dagli occhiali.

Neanche fece in tempo a chiedersi chi fosse ,che vide spuntare Andromeda. Correva verso questo tizio con il suo baule e un borsone in mano. Aprì il cancello e lo baciò.

N= arcissa fissava la scena senza sapere che fare.

Ad un tratto il ragazzo fece un gesto  = con la testa ad Andromeda ,che era di spalle , indicando proprio lei.

A= ndromeda si voltò. La fissò dolcemente con aria materna e le mandò un bacio con la mano ,= mentre una lacrima le rigava il volto. Poi  si girò ,prese per mano quel ragazzo e se ne andarono insieme ; scomparendo nella nebbia.

<< ….Non è egrave; neanche un mezzosangue , Cissy >>…La voce di Bellatrix giunse alle sue orecchie. L’aveva fissata e ora era dietro di lei= ; le mise una mano nella spalle e continuò <<..è uno scio= cco babbano…..solo un babbano<= /span>.. >> Poi  , con aria evasiva si allontanò , dirigendosi verso le scale che portavano alle loro camere da letto..

N= arcissa era ancora stordita….sperava di essersi solo immaginata tutto. Ma lei in vita sua non aveva mai immaginato niente , e questo la sconsolava.

Bella era ormai scomparsa nella rampa di scale e Sirius l’aveva seguita. “ Forse…”  , penso Narcissa , “…lui lo sapeva già”

Rivolse il suo sguardo alla mamma e alla zia e allo zio e al papà e a Regul= us…ma in quella stanza nessuno parve essersi accorto della fuga di  Andromeda

“Allora forse ho sognato davvero…”si disse .  Ma poi il suo sguardo indugiograv= e; nel lungo e scuro tavolo di legno laccato , dove spi= ccava un foglio di pergamena arrotolato con cura dove fuori era stato scritto: “Per mamma e papà” . Era la scrittura di=  Andromeda , senza dubbio…

Ritornò dunque a fissare oltre la finestra ; lo sguardo nuovamente indifferente verso qualsiasi cosa che i suoi occhi azzurri fissavano… .Tranne che per la nebbia…che si era inghiottita sua sorella tra le sue fauci grigie e opache…

“Nebbia….= #8221;disse tra sé  “…presagio di sventura”.

Quello fu l’ultimo giorno che vide sua sorella Andromeda;

Fu anche l’ultim= o giorno in cui potè cogliere una nota di sofferenza nella voce di Bellatrix

 

 

 

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Capitolo 3
*** Il declino... ***


Il declino..

 

 >

Smaterializzarsi in continuazione era diventata un’abitudine.

D’altronde se sei un’evasa, devi affrontare di tutto.

 I manifesti col suo volto erano appiccicati ovunque…solo Diagon Alley  ne era piena….

Ne era orgogliosa 0;anche se quella foto era una delle poche che non le era venuta bene….<= /o:p>

Quel soggiorno cosigre; famigliare una volta e soltanto molto impolverato adesso, non le piaceva per niente.

Quante situazioni si erano logorate li , in quel divano;o in quel tavolo….Quante persone avevano riso , pianto ,urlato dentro quelle mura ;e quante le avevano abbandonate&#= 8230;.

Ricordava che quando Narcissa si doveva sposare,piangeva perchè non voleva lasciare quella casa;e anche lei prima di salire sull’altare era un po’ dispiaciuta nel dover abbandonare la casa che l’aveva cresciuta ;che sapeva di tutte e sue lacrime e di tutti i suoi sorrisi.

Bellatrix era certa ch se quelle mura avessero potuto parlare… ne avrebbero raccontate di cose! …su lei , su Narcissa….su Quella….

Infondo avevano assistto alla caduta dei Black.

Forse questa era proprio una maledizione…..tutti i Black prima o poi decadevano , o facevano una brutta fine.

Quella era scappata con un babbano per poi morire pochi anni dopo;

Regulus era stato ucciso perché non aveva le palle per fare un mangiamorte….=

Sirius aveva passato metà della sua vita ad Azkaban ingiustamente…e poi era stato ucciso… da lei…

Narcissa aveva avuto un fidanzamente splendido;un matrimonio da favola;un piccolo principe come figlio e quasi tutta la comunità magica ai piedi suoi e di suo marito… ;.ma poi Lucius era stato preso e spedito in prigione; e molto probabilmente Draco sarebbe caduto per mano dell’Oscuro Signore.

Lei aveva passato piu grave; di un decennio in carcere con Rodolphus ;e anche se ora era libera….sapeva che la sua fine sarebbe giunta presto….perchè tutti i Black devono soffrire…tutti prima o poi cadono…

Sorrise a fissare l’albero genealogico appeso vicino al vecchio orologio a pendolo 0;

C’è chi e scappata con uomini sprezzanti;chi era morto per paura;chi aveva costruito un tesoro che veniva a mancarle a poco a poco…C’è chi aveva ucciso un cugino che era stato più di un cugino sebbene più volte rinnegato…

Ma qual è la maledizione dei Black??.

<>la voce di un rgazzo echeggiava nella stanza…

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Bellatrix fissava lo specchio. L’enorme specchiera ottocentesca ospitava l’ombra di un ragazzino diciassettenne….

<< Ma percheacu te; invece di apparire come quando ti ho visto l’ultima volta ,la tua ombra ti raffigura a diciassette anni?hai per caso fatto un lifting avanzato? >>

Bellatrix non sapeva quale sorte di controincantesimo ci fosse sotto,ma dopo la caduta di Sirius dietro il velo ;questo appariva sempre appena fosse possibile…dentro uno specchio. In effetti, non era lui ad apparire, ma la sua ombra di quando era ragazzino…e quando ciò accadeva era come rituffarsi nel passato…dove lei e Sirius passavano la maggior parte del tempo a pizzicarsi…

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<<…No!non è per questo…>>

<>Bellatrix si era voltata di scatto verso lo specchio con gli occhi a fessura…se avesse avuto un vivo davanti , si direbbe stesse cercando di leggere nel pensiero…ma purtroppo con l’ ombra di un cugino morto che appare  in uno specchio non funziona…

<< Lestrange.> ;>Una voce da uomo seria…diversa da quella burlona del ragazzino Sirius..risuonava dietro di sè…

<< Ah.. ma guarda chi c’è!!>> aveva risposto scettica voltandosi;….Sever= us Piton era apparso davanti a lei…il mantello nero e i capelli unti davanti agli occhi…

Piton si guardò intorno…e aggiunse

<>

<> la sua voce acida fece irrigidire i lineamente nel volto del mangiamorte che disse:

<< Lui ti aspetta..sai dove.>>Così dicendo, si smaterializzò.

Bellatrix tratteneva un sorriso…l’ombra di Sirius aveva schernito Piton tutto il tempo. .

Stava per smaterializzarsi quando suo cugino disse : << Davvero ti fa più piacere parlare con me che con Snivellus?>>

<< NO! >> aveva detto lei ,in un tono poco convincente persino a se stessa , mentre , smaterializzandosi di colpo,.. lasciava dietro di se il maniero dei Black dove era cresciuta…riferendo col suo silenzio un'altra informazione a quelle mura ,che possedevano lo schedario della sua vita,...: la sua pazzia. 

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Capitolo 4
*** Preoccupazione.. ***


Preoccupazione

 

 

Una giornata come tante.

La luminosità del mattino invade una casa elegante e ricca.

La parete sembra infastidita dalla troppa luce che i tendaggi rossi dell’imponente finestrone lasciano penetrare; quasi a volessi ritrarre nella penombra fredda e agghiacciante,come l’aria che esala da quella casa , forse troppo ricca ed elegante , forse troppo gelida e inquietante ;forse troppo muta e triste.

L’anima fiacca e malinconica di una donna bella e raffinata si trascina

lungo le gelide piastrelle = di marmo bianco sotto ai suoi piedi leggeri e stanchi.

Non ha dormito tutta la notte , la bella Cissy , piangendo e torturando l’inquieta esistenza di una moglie sola e di una madre assillata da pensieri che riguardano il figlio.

Suo figlio. IL suo unico figlio…per il quale darebbe la vita , l’esistenza.

Appoggia la fronte bianca e sudata al trasparente vetro perfettamente pulito ,nonostante la sera prima piovesse.

A casa Malfoy la perfezione sovrasta tutto e non puo’ essere intralciata neanche da agenti esterni.

Era per questo che la bella Cissy era così triste?il perfetto filo d’oro si stava spezzando….e cosa sarebbe successo se si fosse rotto?

Guardava oltre il vetro le nuvole.

Lo faceva sempre. Anche quando era bambina….anche il giorno del suo matrimonio con Lucius…: sull’altare lei guardava a sinistra verso la piccola finestra , dalla quale la debole e fiacca luce di un sole che vuole andare oltre i colli a dormire lasciando un cielo rosa a tramontare al posto suo avevano colto la sua attenzione più dell’uomo al suo fianco ;più dei singhiozzi di sua madre alle spalle ;

più delle occhiataccie che Bellatrix lanciava all’altro testimone ; non che Rodolphus

La bella Cissy non era piu grave; quella di sempre.

I suoi occhioni azzurri che una volta lanciavano apatia da tutte le parti e che squadravano tutto con riluttante superiorità ;il naso all’insù che le impediva di guardare in basso e le labbra candide e rosate avevano perso l’espressione tipica della brava ragazza purosangue  e spensierata che snobba tutto e tutti ; con il suo fare da graziosa ballerina dentro una goccia di rugiada color arcobaleno.

Adesso  era cambiata ; anche se a primo impatto la differenza non era percepibile.

Gli occhi erano sempre grandi e azzurri , ma con un so che di malcontento e sembravano sempre in procinto di piangere anche se nessuno poteva vedere una sola lacrima sul suo volto.

Il suo naso era sempre all’insù , forse anche più del solito…ma con la punta arrossata ;e la sua bocca ,che era sempre stata lungi da regalare un vero sorriso ;era serrata e umida  = come se fosse fatta di marmo ;incapace di muoversi.

Ma nonostante questo era sempre bella e luccicava…proprio come una stella.

Non sapeva cosa fare, la bella Cissy … stava li  ; in piedi davanti l’enorme finestrone ; ad osservare un cielo azzurrino e nuvole&n= bsp; biancastre sparse qua e la ; evitando accuratamente lo sguardo del sole ; che sapeva la stesse fissando ; forse perché invidioso di tanta lucentezza che ferisce ; o forse per puntualizzare il fatto che il suo calore non la riscaldava affatto….ma cosa poteva riscaldare una donna di ghiaccio in bilico in un burrone e spinta dal vento a precipitare in basso?

Sicuramente non un sole deboluccio di passato autunno;

Si chiedeva perché fosse capitato a lei….e così inaspettatamente….perchè?la sua vita era sempre stata una fiaba ; una splendida fiaba :aveva il principe azzurro , aveva un bel castello dove tutti erano al suo servizio ; aveva avuto un figlio meraviglioso e un armonia che trotterellava ovunque al suo passaggio .

Ma poi tutti erano scomparsi ; tutti erano fuggiti.

E lei era rimasta sola a tormentarsi….Aveva perso il suo principe azzurro = ; aveva perso il suo bel bambino…le restava solo una grande casa vuota con troppi ricordi; e un’indiscussa bellezza.

D’altra parte è risaputo che le fiabe non esistono…

Ed eccola lì, la bella Cissy ;con il suo vestitino leggero di colori delicati; eccola lì ; a crucciarsi e disperarsi sul da fare…

Questo è quello che succede ad un uccellino docile e delicato , che ha passato tutta la sua vita dentro una costosissima gabbia d’oro ; soddisfatto e riverito in tutto ;e che d improvviso era stato spinto fuori dall’ uccelliera verso la finestra e la fredda corrente….ad una libertà che non aveva chiesto ;che non aveva scelto…

E lei cosa avrebbe fatto una volta fuori dalla finestra?

Avrebbe avuto la forza di volare ?o sarebbe scivolata lentamente verso l’erba bagnata da una pioggerellina sottile, chiudendo gli occhi belli e  azzurri come il cielo quando e sereno e senza preoccupazioni?

Cosa avrebbe fatto lei , La signora malfoy?

…dopotutto anche le stelle cadono….

 

 

 

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