Amore impossibile di Mel Winchester (/viewuser.php?uid=122622)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. The End. ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1. ***
Salve a tutti! Purtroppo ho dovuto cancellare e poi rimettere questa FF
perché ho avuto problemi a postare i capitoli successivi
(dato che all’inizio avevo messo che era una one-shot
completa) e perciò di conseguenza ho perso tutti le
recensioni :(
Comunque adesso eccola qui! ^^
Introduzione.
Ok non ero la migliore... Ma in fondo che ci potevo fare?
Lo sapevo, mi ero abituata, Elena sarebbe stata sempre un gradino sopra
di me...
Ma da quando ero diventata vampira, sinceramente, non me ne importava
più di tanto, avevo fin troppe cose a cui pensare, come il
non poter stare più con il mio ragazzo perché la
sua giugulare mi attraeva di più delle sue labbra e il suo
sangue mi eccitava di più di un suo bacio...
E poi, beh...
Poi c'era mia madre, il fidato sceriffo di Mystic Falls, quella che si
occupava di tutti tranne di sua figlia!
Maledizione adesso che ero diventata immortale (si fa per dire... dai
paletti mi tenevo sempre alla larga!) avevo tutta
un'eternità davanti e questo significava ancora
più drammi quotidiani! e poi il fatto di essere diventata
più forte e bella non mi aiutava affatto, dato che
continuavo a sentirmi "profonda come una pozzanghera!".
Ma quel giorno avevo detto basta a tutto...
Avevo messo pausa ai miei mille casini e avevo deciso di aiutare un
amico che diciamo...aveva un problema molto simile al mio.
Capitolo 1.
Ehi Care... Vai via, non è necessario che tu rimanga! - era
da quando ero arrivata che Tyler continuava a ripeterlo, ma io rimanevo
lì fermamente convinta che da solo non ce l'avrebbe mai
fatta;
Aspetta ti aiuto io - esclamai ignorando completamente le sue
lamentele, e aiutandolo invece a incatenarsi contro la fredda parete di
quella specie di sotterraneo, lui sbuffò ma alla fine si
fece aiutare limitandosi ad osservarmi in silenzio.
Perché lo fai? Perché stai qui ad aspettare con
me? - la domanda di Tyler ruppe il silenzio che era calato, mentre
anche il sole stava calando lasciando spazio a quella che era la sua
maledizione...la luna piena;
eh? Ma che domande fai?Perché sei mio amico, ovvio! - mi
limitai a rispondere - Non mentirmi Caroline, noi non siamo mai stati
grandi amici, se è per questo puoi anche ritornartene da
dove s... - perché non voglio che tu sia solo durante tutto
questo! - quasi gridai tutto d'un fiato, interrompendo i suoi sproloqui
inutili - non voglio che tu sia solo, come lo sono stata io... - sentii
il suo sguardo su di me, quasi mi bruciava la pelle di quanto era
penetrante, ma non volli girarmi, non avevo il coraggio di incontrare i
suoi occhi pieni di angoscia e allo stesso tempo gratitudine...
Perché io non volevo ringraziamenti, il mio scopo non era
quello, volevo solo stare accanto a qualcuno che dopo tanto tempo mi
aveva capita e che stava affrontando, come in passato avevo affrontato
io, un cambiamento difficile...
Un urlo straziante seguito da un tintinnio di catene mi fece trasalire,
trascinandomi bruscamente fuori dai miei pensieri... Era Tyler, un
Tyler che non avevo mai visto...
Il bel fisico atletico aveva lasciato il posto a un enorme massa di
pelliccia color cioccolato, mentre gli occhi tristi e profondi del
ragazzo che avevo imparato a conoscere erano diventati un rosso scuro
scintillante quasi si fossero tramutati in due rubini...
si dimenava agitato, sbraitando e fissando me, che ero letteralmente
attaccata alla parete opposta alla sua, e lo osservavo preoccupata
sussurrando parole dolci per tranquillizzarlo...
Ma non c'era niente da fare, ormai il cuore di lupo aveva preso il
sopravvento sulla sua umanità e tutto ciò che
riusciva a pensare era il voler liberarsi da quelle catene che lo
tenevano lontano dalla sua preda...
…me!
Dopo numerosi tentativi, senza che abbia avuto il tempo di fare
qualcosa per fermarlo, Tyler riuscì a liberarsi da una delle
catene e a spiccare un salto verso me che, spaventata, corsi fuori
sbarrando il portone appena in tempo da sentire alle mie spalle un
brontolio rabbioso e un raschiare sul legno marcio.
Ero spaventata, per la prima volta dalla mia trasformazione, avevo il
cuore in gola e, accasciandomi alla parete potei sentire lo sbuffare
del lupo dall'altro lato del portone, mentre lacrime amare mi rigavano
il volto ascoltando l'ululato di dolore che ne conseguì.
passò diverso tempo, forse ore da quando avevo sentito un
movimento all'interno della cripta, volevo controllare, ma mi mancava
il coraggio eppure dovevo fare qualcosa!
Ty...Tyler? - esordii speranzosa, ma nessuna risposta - Ty? -
insistetti di nuovo, quando un debole sussurro, che solo il mio udito
da vampiro poteva percepire, mi diede la forza di aprire la porta che
ci divideva...
Care?- disse stancamente Tyler cercando di mettersi in piedi, fui
subito accanto a lui, e circondandolo con le braccia lo aiutai ad
appoggiarsi alla parete di roccia; era alquanto malconcio, i resti del
pantalone della tuta gli fasciavano il corpo dalla vita fino a poco
prima del ginocchio, mentre il suo corpo emanava un calore incredibile
e il suo viso stanco, dagli occhi cupi e i capelli spettinati, era
imperlato di sudore...
D'un tratto mi abbracciò, un abbraccio debole e carico di
dolore - Sono qui, qui con te, non ti lascio. Ce l'hai fatta,
è finita, stai bene - dissi continuando a stringerlo in
quell'abbraccio struggente, accarezzandogli i capelli - No, non sto
bene- riuscì a bisbigliare al mio orecchio prima di
addormentarsi sfinito tra le mie braccia.
Era passata circa una settimana dall'ultima luna piena, e io e Tyler
non ci eravamo visti molto, anzi sembrava quasi che ci evitassimo, e le
poche volte che ci incrociavamo per i corridoi della scuola c'era
dell'imbarazzo e il tutto si risolveva con un semplice cenno di saluto
e poi ognuno scappava letteralmente nella direzione opposta a quella
dell'altro; ma quella mattina quando incontrai Tyler in biblioteca fu
diverso...
Care… Care aspetta! – Tyler arrivò
correndo verso di me – ehi ciao! – esordii
semplicemente io un po’ imbarazzata – che ci fai
qui?- continuai stupita di trovare lui proprio in biblioteca
– sai, anche noi atleti sbruffoni studiamo! –
esclamò lui sorridendo, un sorriso bellissimo che gli
illuminava l’espressione da cucciolo abbandonato che lo
caratterizzava…
Ma che stavo dicendo!? Certi pensieri non li dovevo nemmeno fare! Non
su Tyler!
Mi ripresi rapidamente da quelli stupidi flash mentali e mi affrettai a
rispondere con un sorriso a quell’affermazione e inventando
una scusa a caso sgattaiolai via, fuori dalla biblioteca e lontano da
lui…
no, non ero decisamente pronta ad affrontarlo!
Camminavo lungo la via che mi avrebbe portato a casa, distratta dai
miei pensieri…
Tutto intorno era buio, era già sera… e io
circondata dall’oscurità mi sentivo stranamente
bene… protetta…nascosta…libera di
perdermi nelle mie fantasie…
Percorsi il vialetto e mi accinsi a prendere le chiavi per entrare in
casa, quando avvertii una presenza alle mie spalle…
Ehi…scusa non volevo spaventarti – ammise con aria
innocente Tyler che mi guardava nervoso – no tranquillo ti
avevo già percepito… - ah
già… vampiri! – ci scherzò
su lui per mascherare l’imbarazzo – che dovevi
dirmi? – chiesi impaziente di concludere
quell’incontro che mi rendeva abbastanza tesa –
ehm… oggi in biblioteca sei scappata via di
corsa… e… insomma volevo parlare…
Cercai di ribattere, ma mi interruppe – No, ti prego Care,
ascoltami… insomma hai fatto tanto per me, hai rischiato
anche di farti uccidere… e il tutto mi sembra
strano… - a quelle parole sentii la rabbia montarmi dentro
– vorrei capire perché ti sembra così
strano tutto ciò! Ok, è vero non siamo mai stati
grandi amici, ma non si può cambiare? Sei sempre stato
abituato a contare solo ed esclusivamente su te stesso… ma
non sono più così le cose! Adesso che
c’è qualcuno che si preoccupa per te, che cerca di
aiutarti e starti vicino, perché non riesci ad accettarlo!?
Perché si, Tyler Lockwood, io tengo a te! E devi fartene una
ragione! Che ti stia bene o men…
Il flusso ininterrotto di parole a cui avevo dato inizio venne fermato
dalle morbide labbra di Tyler sopra le mie, dando origine ad un dolce
bacio…
Ma proprio quando stavo per cedere, approfondendo quel
contatto… mi resi conto dell’enorme sbaglio che
stavo commettendo e mi staccai bruscamente dal lui, che stupito rimase
a fissarmi mentre io urlando parole senza senso gli chiusi la porta in
faccia.
Non potevo cedere… non poteva piacermi…non potevo
desiderarlo!
Cosa sarebbe accaduto? Una relazione tra un licantropo e una vampira?!
Sembrava tanto un film horror da quattro soldi…
E così mi ritrovai a fissare il cielo notturno, che quella
sera era caratterizzato da uno spicchio di luna…
Quella luna che tanto odiavo…
Mi sono liberamente ispirata ai due episodi fondamentali per la coppia
Tyler/Caroline…
Perché? Beh perché, anche se sono una Delena
convinta, amo da morire questa coppia!
Stimo Caroline, specialmente dopo la trasformazione, e
Tyler… beh, è Tyler! xD
Continuate a leggere! <3
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Capitolo 2 *** Capitolo 2. ***
Capitolo 2.
Avevo scoperto tutto, finalmente erano venute alla luce le bugie che mi
circondavano!
Ero furioso, non riuscivo neppure a ragionare lucidamente dalla rabbia
che sentivo crescere dentro.
Eppure non ci credevo, non riuscivo a fidarmi al cento per
cento… Caroline non poteva aver fatto tutto quello, tutte
quelle menzogne, quelle illusioni… ma le confessioni di
Jules parlavano chiaro… ero stato tradito! Tradito dalla
persona a cui tenevo di più…
I giorni passavano e io cercavo sempre di evitare i posti frequentati
da Tyler. Mi sentivo confusa, un turbine di emozioni contrastanti
combattevano dentro il mio cuore, che ormai non era più vivo.
Quella sera feci un po’ più tardi del solito, mia
madre come sempre lavorava fino a notte fonda, e perciò non
avevo problemi d’orario.
Stavo per raggiungere la mia auto, quando sentii una voce alle mie
spalle e dopo un forte sparo, più nulla…
il buio.
Aprì debolmente gli occhi, tutto intorno a me era
sfocato… ma quando riuscii a mettere bene a fuoco
l’ambiente che mi circondava, mi accorsi di trovarmi
rinchiusa in una grossa gabbia di ferro.
Cercai di muovermi, ma al minimo gesto provavo un dolore lancinante
alla fronte… il proiettile di legno conficcato nella mia
testa continuava a farmi sanguinare e non riuscivo quasi a pensare; con
estrema difficoltà, e provando un dolore mai provato prima,
riuscii a liberarmi da quell’agonia, appena in tempo per
ricominciare a soffrire per uno sparo in pieno petto… solo
allora, in preda ad un misto di rabbia e paura, mi accorsi di
lui… un ragazzo dai capelli rasati che mi guardava
soddisfatto dall’altra parte delle sbarre, un ragazzo che non
avevo mai visto prima, ma che già sapevo essere il nemico.
Passarono diversi minuti, forse ore, da quando mi dissero di aspettare
in quella specie di roulotte che faceva loro da nascondiglio.
Ero in ansia, non so bene il perché ma sentivo che
c’era qualcosa che non andava, qualcosa che mi tenevano
nascosto. Jules, Brady, erano tutti così strani…
ma conoscevano zio Mason, erano dalla mia parte… io mi
dovevo fidare.
Mentre ero inquietato dai miei stessi pensieri, la porta della roulotte
si spalancò con un sonoro tonfo che annunciò la
presenza di Stefan davanti l’uscio.
Adesso sapevo ogni cosa… la verità!
Perché anche se Stefan era un vampiro, di lui stranamente
non riuscivo a non fidarmi.
Caroline aveva fatto tutto per me, tutto per proteggermi da questa
strana realtà, tutto perché sapeva che io
desideravo una vita normale.
Stefan mi mise al corrente anche della sua scomparsa, e allora
preoccupato acconsentii a seguirlo nella sua ricerca, anche se nel
profondo del mio cuore immaginavo dove l’avrebbe
portato… o meglio da chi.
Col mio fuoristrada arrivammo in poco tempo alla baita nel bosco, dove
sapevo che Jules e il suo compagno stavano organizzando qualcosa, ero
lì in cerca di spiegazioni, in cerca della
verità…
Così ci ritrovammo tutti là, Io, Stefan, suo
fratello Damon e anche i miei “simili”…
quelli che credevo fossero amici.
Si erano formate due linee nemiche, da una parte i fratelli Salvatore e
dall’altra il gruppo capeggiato da Jules e Brady, e io
involontariamente mi ritrovavo in mezzo.
Il primo che mi venne incontro fu Brady…
Voglio sapere che sta succedendo qui! – chiesi quasi con la
voce strozzata – ma come risposta ricevetti
un’altra domanda – Lockwood ma tu da che parte
stai!? – Brady era rabbioso e si avvicinava pericolosamente
in cerca di una mia risposta, ma le parole mi morirono in gola,
bloccate dal dubbio di non sapere realmente da che parte stare.
Ma il tempo di pensare seriamente a una risposta, che tutto intorno a
me divenne più ostile e le due fazioni contrapposte diedero
vita a una feroce battaglia.
Sgattaiolai fuori da quell’inferno e mi diressi a passo
veloce verso la porta della baita, che ero sicuro nascondesse al suo
interno qualcosa…
Ma non ero preparato a quello spettacolo…
Dentro, nella piccola stanza che da sola costituiva tutta la
costruzione di legno, in una gabbia di ferro battuto, c’era
rinchiusa lei, Caroline, la mia unica ragione di vita...
Era ridotta uno straccio, sanguinante, i suoi vestiti erano squarciati
da diversi colpi di pistola su tutto il corpo, e accasciata in un
angolo com’era, sembrava ancora più piccola del
solito.
Feci dei piccoli passi incerti, ancora shockato da quella visione,
pareva priva di sensi, ma quando mi avvicinai, trasalì
spaventata, fino a che non si rese conto che ero io, e non il suo
carnefice.
Tyler! – disse in preda all’angoscia – il
chiavistello è lì, apri ti prego –
sussurrò guardandomi fiduciosa, ma in quel momento ebbi un
attimo di esitazione, ripercorrevo mentalmente le parole di Jules, e
tuttavia avevo flash degli attimi passati insieme a lei…
Tyler! Che aspetti!? Fammi uscire da qui! – Caroline mi stava
quasi supplicando, e io ero lì immobile a combattere con me
stesso – Tyler! – all’ennesimo richiamo
da parte di lei, rinsavii e mi precipitai a liberarla.
Appena fuori, zoppicando mi passò davanti, senza nemmeno
degnarmi di uno sguardo, avevo rovinato tutto me lo sentivo…
Non riuscivo a smettere di pensare a quella sera, tutto si era concluso
con la morte dei lupi e la fuga di Jules, mentre Tyler, sconvolto, mi
osservava andare via con Stefan e Damon, senza muovere un
muscolo…
Mi sentivo delusa, si, delusa e ferita. Avevo fatto tanto per lui, gli
ero stata accanto, e lui mi aveva ripagato in quel modo, credendo a
quella specie di “branco” invece di ascoltare le
mie parole.
Ma non riuscivo a smettere di pensare a lui, alle sue espressioni, ai
suoi occhi tristi, ai suoi gesti quasi impauriti…
un solo pensiero mi martellava in testa: lui, lui e solamente
lui…
ero ferita, però provavo qualcosa, ed era un sentimento
forte che non riuscivo quasi a controllare.
Ebbene, rieccomi qui!
eh si alla fine mi sono decisa a continuare questa FF!
e perciò, ritrovata l’ispirazione, ho dato ascolto
alle recensioni e ho ripreso a scrivere xD
spero che questo secondo capitolo sia stato di vostro gradimento! ^^
continuerò, anche se non so di preciso quando e quanti
capitoli, però parlerò ancora di Ty e Care! *^*
perciò grazie a chi ha letto fin qui… e a presto!
<3
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Capitolo 3 *** Capitolo 3. ***
Capitolo 3.
Mi ero reso conto di
aver sbagliato… e anche tanto.
Le parole fredde di
Caroline mi avevano colpito dritte al cuore…
“Non siamo
più amici” – era questo ciò
che mi aveva detto, ferita, con gli occhi lucidi…
E sono sempre
più convinto che sarebbe stato meglio un sonoro schiaffo al
posto di quella frase pronunciata con voce spezzata da quella ragazza
che avevo imparato ad amare.
Ma avevo preso la mia
decisione, avevo deciso di andare via…
via con Jules.
Così avevo
salutato il mio migliore amico, lasciato una lettera a mia
madre…
e a Caroline, beh a lei
non avrei saputo che dire…
forse proprio per questo
avevo deciso di andare via…
per il fatto di averla
fatta stare male…
per il fatto di non
voler stare più qui…
non in questo stato.
Quel mattino il cielo era cupo e il sole era celato sotto densi strati
di nubi grigiastre; appena aperta la finestra, l’aria fredda
mi investì il viso facendomi rabbrividire, il tempo era
smorto, proprio come il mio umore...
Parcheggiai l’auto e mi incamminai verso l’aula del
professor Saltzman…
storia, prima ora… che accoppiata vincente!
Entrata in aula mi sedetti accanto al posto che, ormai da tre giorni,
risultava essere vuoto… il posto di Tyler.
Mentre ascoltavo distrattamente la lezione, lo sguardo mi cadde
nuovamente sul banchetto inoccupato accanto al mio e alzando la testa i
miei occhi si incontrarono per un istante con quelli di Stefan, che
dall’altro lato della classe mi osservava preoccupato come se
cercasse di dirmi qualcosa...
e dentro di me, un brutto presentimento si fece strada.
Finalmente la lezione finì e raccolte le mie cose mi diressi
velocemente verso Stefan che, appoggiato allo stipite della porta con
le braccia incrociate, aspettava che io mi avvicinassi…
allora era vero, mi voleva parlare!
Ero semplicemente sconvolta… Stefan mi aveva riferito che
era venuto a conoscenza che Jules era andata via, aveva lasciato Mystic
Falls…
e lo aveva fatto in compagnia di Tyler!
Ma come aveva potuto seguirla!? Lasciare tutto, tutti…
lasciare me!
Ok avevo detto che non eravamo più amici, avevo detto che
non ero più la piccola e indifesa Caroline di un tempo,
però non poteva andare via in quel modo, abbandonare tutto
così senza una spiegazione, un saluto!
No, non glielo avrei lasciato fare!
Il paesaggio sembrava
tutto uguale e monotono fuori da quel finestrino, Jules guidava in
silenzio mentre leggere gocce di pioggia cominciavano a sferzare
l’aria densa di umidità.
Ero confuso e anche
molto spaventato, cosa avrei fatto? Che futuro avrei avuto con quella
maledizione che incombeva sulla mia esistenza?
Più ci
pensavo e più ero terrorizzato e non volevo accettare la mia
natura, quella che il fottuto destino aveva previsto per me.
Dove siamo diretti?
– chiesi quasi sottovoce alla mia compagna di viaggio che
continuava a guidare spedita, senza mai degnarmi di uno sguardo
– In Florida, lì ti aspetta una nuova vita Tyler,
vedrai tutto andrà bene, ti aiuterò nelle tue
trasformazioni e dimenticheremo tutto, questa cittadina, tutte le bugie
e i vamp… – Non dire altro! – quasi
scoppiai, interrompendo il rabbioso commento di Jules, mi faceva male
anche il solo sentire la parola “vampiro”.
Avevo preso una borsa, ci avevo messo dentro un cambio e due o tre
sacche di sangue ed ero partita alla ricerca di Tyler;
un pregio dell’essere vampiro è il fiuto
formidabile, mi sentivo tanto un segugio da caccia, riuscivo a sentire
il suo odore a distanza di chilometri e in questo momento, mentre
guidavo a velocità sostenuta lungo la statale, potevo
percepirlo distintamente…
dunque era ancora vicino.
La pioggia si stava
facendo sempre più forte e il vento piegava i rami degli
alberi, che costeggiavano la strada statale, in modo inquietante mentre
Jules non si decideva a decelerare;
Ehi, che ne dici di
fermarci? Di fare una pausa? – chiesi – possiamo
resistere ancora un po’, ci fermeremo al prossimo
distributore – fu la schietta risposta che ricevetti
– ma siamo abbastanza lontani adesso, e poi il tempo non ci
è amico stasera – insistetti guardando fuori dal
finestrino come a confermare la mia tesi;
alla fine, controvoglia
Jules si decise a fermare l’auto in una piazzola di sosta
– solo per mezz’ora, non di più!-
affermò parcheggiando accanto ad una cabina per le chiamate
d’emergenza.
Correvo, correvo e non riuscivo a fermarmi, non pensando ad altro che a
raggiungerli mentre la pioggerellina si era trasformata in un temporale
con tanto di lampi e tuoni che scuotevano il cielo scuro, e dalla mia
auto sentivo indistintamente quell’odore, il SUO, crescere e
riempire sempre di più i miei polmoni, il mio cuore, la mia
mente, il mio tutto…
ero vicina…
E un altro capitolo
è andato! xD
Mamma che fatica!
Ty e Care mi stanno
scombussolando i pensieri, mentre scrivo entro proprio nel personaggio
e sento quasi le loro sensazioni! (ok sono pazza xD)
Gli episodi diventano
sempre più struggenti e io mi distruggo, ogni episodio un
fiume di lacrime!
Prima per Damon, poi per
Elena, poi per Delena! xD e ultimamente anche per questa stupenda
coppia che mi ha appassionato a tal punto da farmi blaterare
così tanto da far nascere questa (a mio parere) modestissima
FF!
Ma comunque bando alla
ciance xD
Spero che anche questo
nuovo capitolo sia stato di vostro gradimento!
Ho cercato di seguire i
consigli di una mia recensitrice (termine strano lo so XD) e spero che
stavolta le parti di Tyler e quelle di Caroline siano ben distinte ;)
A presto, e grazie a
tutti quelli che ancora leggono i miei sproloqui xD
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Capitolo 4 *** Capitolo 4. ***
Capitolo 4.
Appoggiai la testa al
sedile e chiusi gli occhi per un istante, mentre la pioggia continuava
a scendere senza dare alcun segno di affievolirsi;
controllai
l’ora, segnava le 22.40, erano passati solo dieci minuti da
quando ci eravamo fermati in quella piazzola di sosta circondata da
alti alberi, dieci minuti che a me parvero
un’eternità rinchiuso in quel SUV con una
compagnia che consideravo tutt’altro che piacevole.
Scendo a fare due passi
– annunciai nel silenzio dell’abitacolo –
ma sta piovendo a dirotto! – fu l’esclamazione
piuttosto agitata di Jules, che mi guardava come se fossi impazzito
– due gocce d’acqua non hanno fatto mai male a
nessuno – dissi semplicemente, scendendo velocemente sotto la
pioggia e sbattendo la portiera addosso alle lamentele di Jules.
Avevo bisogno di aria,
avevo bisogno di riflettere…
Così
camminando lentamente sotto l’acqua gelida, coperto solamente
dal cappuccio della mia felpa grigia, mentre il vento forte mi sferzava
il volto e scuoteva rumorosamente le fronde folte degli alberi,
ripensavo alla mia scelta che, passo dopo passo, man mano che mi
allontanavo dall’auto, mi sembrava sempre più
insensata e dolorosa…
Ma ad un tratto vidi
qualcosa, un’ombra scura mi passò velocemente
davanti, e proprio quando pensai che i miei occhi mi avessero giocato
un brutto scherzo, eccola lì davanti a me, sotto un
imponente abete che la faceva sembrare ancora più piccola e
fragile, mentre cercava di ripararsi dalle intemperie…
ma Caroline fragile non
lo era, ne ero ben certo.
Finalmente l’avevo raggiunto, e adesso era lì di
fronte a me mentre entrambi, completamente fradici, tremavamo dal
freddo osservandoci ammutoliti; ma io ero furiosa, avevo corso sotto il
temporale per fermarlo e, crollasse il mondo, ci sarei riuscita.
Tyler! – quasi urlai cercando di sovrastare il fracasso dei
tuoni che si susseguivano con furia, preceduti solo
dall’accecante luce dei lampi, lui mi guardava confuso e nei
suoi occhi potevo vedere una gran sofferenza, ma caspita, avevo
sofferto anche io! E non mi sarei fatta commuovere dalla sua aria
tenera.
Mi avvicinai velocemente ma con attenzione, non dovevo farmi notare da
quella Jules, se volevo convincerlo dovevo parlagli da sola.
Che ci fai qui? – fu la secca risposta di lui,
però si capiva benissimo che fingeva una durezza che non
provava – Io!? Che ci fai qua tu!? Non dovresti trovarti qui
in compagnia di quella che cerca solo di metterti contro le persone a
cui tieni! – dissi tutto d’un fiato presa dalla
rabbia e allo stesso tempo dalla gelosia che provavo nei confronti di
Jules, si perché ero gelosa! Non riuscivo a sopportare la
presenza di quella smorfiosa nella vita di Tyler.
Lui non sapendo che rispondere, si limitò a scrollare le
spalle con aria rassegnata, si era già lasciato andare
– non sai che dire vero? – chiesi senza aspettarmi
una vera e propria risposta – cosa vuoi che ti dica? Pensi
che io non ci stia male per tutto questo? Ma è
l’unica via d’uscita… - fu invece la
risposta acida di lui mentre vedevo che pian piano si stava avvicinando
al punto in cui ero nascosta un po’ per il temporale, un
po’ per Jules – ma credi che tu sia
l’unico a soffrire per colpa di tutta questa storia!? Credi
che l’essere vampiri è una passeggiata per me!?
No, Ty, non è per niente facile per me…
l’unica differenza è che io non mi arrendo come
stai facendo tu! – le parole uscirono dalle mie labbra con
un’asprezza che non avrei voluto, anche se avevo detto la
verità.
Tyler si avvicinò lentamente, gli occhi lucidi che mi
osservavano cauti, potevo distinguere le sue lacrime dalle gocce di
pioggia che li accarezzavano il viso corrucciato, allungò
una mano sfiorandomi la guancia, e poi, d’un tratto,
così, senza darmi la possibilità di capire il suo
gesto, mi avvolse in uno struggente abbraccio che nella sua
semplicità mi fece capire quanto dolore, il ragazzo a cui mi
ero affezionata, portava dentro di sé.
Ecco, non avevo bisogno
d’altro in quel momento, avevo lei, lei così
caparbia e tenace ma allo stesso tempo così dolce e tenera,
tra le mie braccia; potevo sentire il suo respiro sfiorarmi
l’incavo del collo, mentre aspiravo il suo profumo speziato e
i suoi capelli gocciolavano sulla mia felpa che ormai era zuppa.
Lei solo lei e
nient’altro.
Quel profondo contatto, quella stretta così forte, mi
cullava dolcemente mentre ogni barriera che avevo cercato di creare nei
suoi confronti, stava inesorabilmente crollando sotto i colpi del mio
cuore pazzo che provava un altrettanto folle sentimento verso una
persona che non dovevo, non potevo amare.
Ty… Tyler – mi allontanai lentamente dalla sua
stretta, mentre sentivo le forze abbandonarmi – non puoi
andartene! Non puoi lasciare tutto… non puoi lasciare
me… - esclamai quell’ultima frase quasi sottovoce
senza riuscire a guardarlo negli occhi, ma ero certa che lui avesse
sentito, e la conferma me la diede la sua voce, che stroncata
dall’emozione riuscì semplicemente a dire
– ti amo – così presa da tutti quelli
strani avvenimenti, senza dire niente sfiorai delicatamente le sue
labbra in un bacio che dopo poco divenne più profondo e
intimo.
Non ce l’avevo
fatta, non ero riuscito ad essere freddo, a insistere sulla mia scelta,
una scelta di cui non ero sicuro nemmeno io.
Quell’ultimo
gesto aveva fatto crollare tutti i residui rimanenti dei miei folli
propositi.
Stavolta avevo preso la
decisione giusta.
Ne ero completamente
convinto.
Adesso non rimaneva che
affrontare la donna che mi aspettava impaziente in auto.
Ehi salve a tutti!
Rieccomi qui,
è passato un bel po’ dal mio ultimo aggiornamento!
Scusate ma la mia musa
ispiratrice aveva fatto le valigie ed era partita in vacanza! xD
Ma scherzi a parte,
finalmente sono riuscita a scrivere e postare un altro capitolo!
Questo grazie ai miei
amati Gemelli Diversi! <3
Infatti grazie alla
musica le parole scorrevano nella mia mente più nitide e
chiare!
Spero vi sia piaciuto, lo
so è un pò corto come capitolo però io
ho amato ogni singola parola che è venuta fuori dalla mia
testolina! xD
Tyler secondo me si
doveva comportare proprio così! ;)
Sperando che la mia
ispirazione non se ne vada più in ferie, ci rivedremo
presto…
Alla prossima avventura ^^
Mel
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 5. The End. ***
Capitolo 5.
Tyler – una
voce rabbiosa mi fece voltare di scatto, era Jules, i suoi occhi
fissavano inorriditi Caroline, che stava alle mie spalle osservando in
maniera glaciale la donna che ci stava di fronte.
Jules – dissi
con cautela – non posso più venire con te, non
posso abbandonare tutto quello che ho a Mystic Falls –
conclusi dando una rapida occhiata a Care;
la ragazza dagli occhi
freddi e quasi… si, quasi perfidi mi osservava senza dire
una parola ma notai che i suoi muscoli erano tesi e le sue mani erano
strette a pugno quasi fosse pronta a scagliarsi contro di noi, ma con
mia sorpresa , quando aprì la bocca per parlare la sua voce
era ferma e sicura – avete ucciso tutte le persone che mi
stavano a cuore – disse, e capii che le sue parole non erano
rivolte a me – e adesso TU vuoi anche lui!- neanche
il tempo di capire cosa stava accadendo che vidi Jules avventarsi su
Caroline che cadde rovinosamente sul terreno fangoso, mentre il cielo
era scosso da un susseguirsi imperterrito di lampi e tuoni.
Era successo tutto troppo velocemente, un lampo e poi mi ritrovai
distesa a terra con Jules sopra di me, le sue mani stringevano
saldamente il mio collo mentre mi urlava contro frasi sconnesse e senza
senso, anche attraverso la pioggia potevo vedere le sue lacrime, il suo
dolore… un moto di compassione si fece spazio in me, ma per
fortuna fu breve e appena mi ripresi cercai di difendermi, in fin dei
conti la luna piena non dominava il cielo quella notte e
perciò Jules aveva ben poche possibilità contro
di me.
Basta! Mollami! – le urlai contro, invertendo le nostre
posizioni – siete stai voi a peggiorare la situazione! A
torturarmi! A farci stare male! – sibilai accanto al suo
orecchio mostrandole i canini, e proprio mentre lei stava per
controbattere delle mani si misero tra di noi, cercando di
dividerci… Tyler.
Ero rimasto immobile,
avevo osservato la scena ammutolito da tutta la rabbia che Jules
riversava addosso ai vampiri, cercai di ragionare lucidamente e mi resi
conto che alla fine i vampiri non c’entravano niente con la
morte del branco, erano loro che avevano attaccato per primi, che mi
volevano portare dalla loro parte con l’inganno.
Mi riscossi bruscamente
dai miei pensieri appena in tempo per vedere Caroline difendersi con
estrema facilità contro l’attacco improvviso di
Jules, sapevo che era più forte di lei, almeno fino alla
prossima luna piena ma dovevo fermarle ugualmente.
Ferme! Basta, basta
Jules! – urlai mettendomi in mezzo alle due donne, la prima
in piedi con i lunghi capelli biondi che gli ricadevano fradici sul
viso, che ero abituato a vedere dolce e pacifico, ma che in quel
momento era caratterizzato da uno sguardo furioso e da dei bianchi
canini che spiccavano contro le labbra rosse, mentre la seconda a
terra, in ginocchio con le mani strette ancora a pugno e gli occhi
fissi nel vuoto, opachi e spenti;
una scena che non avrei
mai dimenticato, mi dissi mentre cercavo una soluzione.
Jules, ti prego, vai via
– esordii alla fine – non c’è
più niente per te in questo posto e se non vuoi altri guai
è meglio che non torni mai più –
conclusi sicuro osservandola con distacco, lei la donna che mi aveva
fatto odiare a morte i miei amici, lei che insieme al suo ragazzo aveva
torturato la persona più importante della mia vita
e ancora lei che aveva cercato di portarmi via, di farmi dimenticare
Mystic Falls.
Uno sguardo gelido e
indagatore mi osservò per quella che mi parve
un’eternità e poi alla fine, così,
semplicemente Jules si mise in piedi dando un’ultima furiosa
occhiata a Caroline e poi si diresse verso il SUV grigio – Te
ne pentirai a fidarti di un vampiro – disse di spalle
– guarda che fine ha fatto tuo zio Mason – concluse
con voce afflitta prima di salire in auto e andare via a folle
velocità sotto la pioggia incessante.
Zio Mason –
bisbigliai…ma no, le sue parole non mi avrebbero fatto
vedere Caroline diversamente.
Mi girai e la vidi,
là in piedi, con i vestiti zuppi e lo sguardo che era
tornato sereno, quasi sollevato, sorrisi e le andai incontro.
Vidi Tyler avvicinarsi a me, e quando fu abbastanza vicino mi strinse
fra le sue braccia un contatto che mi fece sentire tutto il calore che
Tyler portava dentro sè.
Era tutto finito, da un giorno ormai Jules era andata via e con lei era
sparito il dolore di Tyler, lo vedevo, sembrava… no, era
diverso;
il suo sguardo non era più carico di tensione ma si era
addolcito e tranquillizzato, non c’era più quella
chiusura verso il prossimo, adesso c’era solo un ragazzo
consapevole della realtà che lo circondava.
Da poche ore mi sentivo
cambiato, ero più forte, ero più sicuro.
E poi accanto a me
c’era lei, quella ragazza dai capelli oro che mi teneva per
mano, mentre camminavamo per i corridoi della scuola, e sorrideva.
Quella ragazza
così forte e audace.
Quella ragazza che
portava dentro di sé un grande segreto.
Come tutti qui a Mystic
Falls.
Come me.
Due anime unite da una maledizione.
Sole, Luna, la loro
condanna.
Il loro destino era intrecciato per l’eternità.
Ebbene
si, siamo arrivati alla fine.
Scusate,
forse vi aspettavate di più… però ho
voluto concludere così senza una fine precisa, lasciando,
diciamo, un alone di mistero.
L’ho
trovata la conclusione più adatta.
Spero
non mi ucciderete per questo! ^^’’
Grazie
a tutti coloro che hanno seguito questa mia FF!
Nella
speranza che mi seguirete anche dopo, vi confido che ho altri progetti
in porto e che appena la mia testolina sarà in grado di
sviluppare qualcosa di sensato posterò nuove FF ^^
Allora,
beh che dire…
Addio
no, troppo melodrammatico xD
Il
mio più che altro è un arrivederci!
Perciò
ARRIVEDERCI o “ARRILEGGERCI” , alla prossima
avventura xD
Mel.
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