Amore impossibile

di Mel Winchester
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. The End. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Salve a tutti! Purtroppo ho dovuto cancellare e poi rimettere questa FF perché ho avuto problemi a postare i capitoli successivi (dato che all’inizio avevo messo che era una one-shot completa) e perciò di conseguenza ho perso tutti le recensioni :(
Comunque adesso eccola qui! ^^


Introduzione.

Ok non ero la migliore... Ma in fondo che ci potevo fare?
Lo sapevo, mi ero abituata, Elena sarebbe stata sempre un gradino sopra di me...
Ma da quando ero diventata vampira, sinceramente, non me ne importava più di tanto, avevo fin troppe cose a cui pensare, come il non poter stare più con il mio ragazzo perché la sua giugulare mi attraeva di più delle sue labbra e il suo sangue mi eccitava di più di un suo bacio...
E poi, beh...
Poi c'era mia madre, il fidato sceriffo di Mystic Falls, quella che si occupava di tutti tranne di sua figlia!
Maledizione adesso che ero diventata immortale (si fa per dire... dai paletti mi tenevo sempre alla larga!) avevo tutta un'eternità davanti e questo significava ancora più drammi quotidiani! e poi il fatto di essere diventata più forte e bella non mi aiutava affatto, dato che continuavo a sentirmi "profonda come una pozzanghera!".
Ma quel giorno avevo detto basta a tutto...
Avevo messo pausa ai miei mille casini e avevo deciso di aiutare un amico che diciamo...aveva un problema molto simile al mio.

Capitolo 1.

Ehi Care... Vai via, non è necessario che tu rimanga! - era da quando ero arrivata che Tyler continuava a ripeterlo, ma io rimanevo lì fermamente convinta che da solo non ce l'avrebbe mai fatta;
Aspetta ti aiuto io - esclamai ignorando completamente le sue lamentele, e aiutandolo invece a incatenarsi contro la fredda parete di quella specie di sotterraneo, lui sbuffò ma alla fine si fece aiutare limitandosi ad osservarmi in silenzio.
Perché lo fai? Perché stai qui ad aspettare con me? - la domanda di Tyler ruppe il silenzio che era calato, mentre anche il sole stava calando lasciando spazio a quella che era la sua maledizione...la luna piena;
eh? Ma che domande fai?Perché sei mio amico, ovvio! - mi limitai a rispondere - Non mentirmi Caroline, noi non siamo mai stati grandi amici, se è per questo puoi anche ritornartene da dove s... - perché non voglio che tu sia solo durante tutto questo! - quasi gridai tutto d'un fiato, interrompendo i suoi sproloqui inutili - non voglio che tu sia solo, come lo sono stata io... - sentii il suo sguardo su di me, quasi mi bruciava la pelle di quanto era penetrante, ma non volli girarmi, non avevo il coraggio di incontrare i suoi occhi pieni di angoscia e allo stesso tempo gratitudine...
Perché io non volevo ringraziamenti, il mio scopo non era quello, volevo solo stare accanto a qualcuno che dopo tanto tempo mi aveva capita e che stava affrontando, come in passato avevo affrontato io, un cambiamento difficile...

Un urlo straziante seguito da un tintinnio di catene mi fece trasalire, trascinandomi bruscamente fuori dai miei pensieri... Era Tyler, un Tyler che non avevo mai visto...
Il bel fisico atletico aveva lasciato il posto a un enorme massa di pelliccia color cioccolato, mentre gli occhi tristi e profondi del ragazzo che avevo imparato a conoscere erano diventati un rosso scuro scintillante quasi si fossero tramutati in due rubini...
si dimenava agitato, sbraitando e fissando me, che ero letteralmente attaccata alla parete opposta alla sua, e lo osservavo preoccupata sussurrando parole dolci per tranquillizzarlo...
Ma non c'era niente da fare, ormai il cuore di lupo aveva preso il sopravvento sulla sua umanità e tutto ciò che riusciva a pensare era il voler liberarsi da quelle catene che lo tenevano lontano dalla sua preda...
…me!
Dopo numerosi tentativi, senza che abbia avuto il tempo di fare qualcosa per fermarlo, Tyler riuscì a liberarsi da una delle catene e a spiccare un salto verso me che, spaventata, corsi fuori sbarrando il portone appena in tempo da sentire alle mie spalle un brontolio rabbioso e un raschiare sul legno marcio.
Ero spaventata, per la prima volta dalla mia trasformazione, avevo il cuore in gola e, accasciandomi alla parete potei sentire lo sbuffare del lupo dall'altro lato del portone, mentre lacrime amare mi rigavano il volto ascoltando l'ululato di dolore che ne conseguì.

passò diverso tempo, forse ore da quando avevo sentito un movimento all'interno della cripta, volevo controllare, ma mi mancava il coraggio eppure dovevo fare qualcosa!
Ty...Tyler? - esordii speranzosa, ma nessuna risposta - Ty? - insistetti di nuovo, quando un debole sussurro, che solo il mio udito da vampiro poteva percepire, mi diede la forza di aprire la porta che ci divideva...
Care?- disse stancamente Tyler cercando di mettersi in piedi, fui subito accanto a lui, e circondandolo con le braccia lo aiutai ad appoggiarsi alla parete di roccia; era alquanto malconcio, i resti del pantalone della tuta gli fasciavano il corpo dalla vita fino a poco prima del ginocchio, mentre il suo corpo emanava un calore incredibile e il suo viso stanco, dagli occhi cupi e i capelli spettinati, era imperlato di sudore...
D'un tratto mi abbracciò, un abbraccio debole e carico di dolore - Sono qui, qui con te, non ti lascio. Ce l'hai fatta, è finita, stai bene - dissi continuando a stringerlo in quell'abbraccio struggente, accarezzandogli i capelli - No, non sto bene- riuscì a bisbigliare al mio orecchio prima di addormentarsi sfinito tra le mie braccia.

Era passata circa una settimana dall'ultima luna piena, e io e Tyler non ci eravamo visti molto, anzi sembrava quasi che ci evitassimo, e le poche volte che ci incrociavamo per i corridoi della scuola c'era dell'imbarazzo e il tutto si risolveva con un semplice cenno di saluto e poi ognuno scappava letteralmente nella direzione opposta a quella dell'altro; ma quella mattina quando incontrai Tyler in biblioteca fu diverso...
Care… Care aspetta! – Tyler arrivò correndo verso di me – ehi ciao! – esordii semplicemente io un po’ imbarazzata – che ci fai qui?- continuai stupita di trovare lui proprio in biblioteca – sai, anche noi atleti sbruffoni studiamo! – esclamò lui sorridendo, un sorriso bellissimo che gli illuminava l’espressione da cucciolo abbandonato che lo caratterizzava…
Ma che stavo dicendo!? Certi pensieri non li dovevo nemmeno fare! Non su Tyler!  
Mi ripresi rapidamente da quelli stupidi flash mentali e mi affrettai a rispondere con un sorriso a quell’affermazione e inventando una scusa a caso sgattaiolai via, fuori dalla biblioteca e lontano da lui…
no, non ero decisamente pronta ad affrontarlo!

Camminavo lungo la via che mi avrebbe portato a casa, distratta dai miei pensieri…
Tutto intorno era buio, era già sera… e io circondata dall’oscurità mi sentivo stranamente bene… protetta…nascosta…libera di perdermi nelle mie fantasie…

Percorsi il vialetto e mi accinsi a prendere le chiavi per entrare in casa, quando avvertii una presenza alle mie spalle…
Ehi…scusa non volevo spaventarti – ammise con aria innocente Tyler che mi guardava nervoso – no tranquillo ti avevo già percepito… - ah già… vampiri! – ci scherzò su lui per mascherare l’imbarazzo – che dovevi dirmi? – chiesi impaziente di concludere quell’incontro che mi rendeva abbastanza tesa – ehm… oggi in biblioteca sei scappata via di corsa… e… insomma volevo parlare…
Cercai di ribattere, ma mi interruppe – No, ti prego Care, ascoltami… insomma hai fatto tanto per me, hai rischiato anche di farti uccidere… e il tutto mi sembra strano… - a quelle parole sentii la rabbia montarmi dentro – vorrei capire perché ti sembra così strano tutto ciò! Ok, è vero non siamo mai stati grandi amici, ma non si può cambiare? Sei sempre stato abituato a contare solo ed esclusivamente su te stesso… ma non sono più così le cose! Adesso che c’è qualcuno che si preoccupa per te, che cerca di aiutarti e starti vicino, perché non riesci ad accettarlo!? Perché si, Tyler Lockwood, io tengo a te! E devi fartene una ragione! Che ti stia bene o men…
Il flusso ininterrotto di parole a cui avevo dato inizio venne fermato dalle morbide labbra di Tyler sopra le mie, dando origine ad un dolce bacio…
Ma proprio quando stavo per cedere, approfondendo quel contatto… mi resi conto dell’enorme sbaglio che stavo commettendo e mi staccai bruscamente dal lui, che stupito rimase a fissarmi mentre io urlando parole senza senso gli chiusi la porta in faccia.

Non potevo cedere… non poteva piacermi…non potevo desiderarlo!
Cosa sarebbe accaduto? Una relazione tra un licantropo e una vampira?!
Sembrava tanto un film horror da quattro soldi…

E così mi ritrovai a fissare il cielo notturno, che quella sera era caratterizzato da uno spicchio di luna…
Quella luna che tanto odiavo…







Mi sono liberamente ispirata ai due episodi fondamentali per la coppia Tyler/Caroline…

Perché? Beh perché, anche se sono una Delena convinta, amo da morire questa coppia!
Stimo Caroline, specialmente dopo la trasformazione, e Tyler… beh, è Tyler! xD

Continuate a leggere! <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2.


Avevo scoperto tutto, finalmente erano venute alla luce le bugie che mi circondavano!
Ero furioso, non riuscivo neppure a ragionare lucidamente dalla rabbia che sentivo crescere dentro.
Eppure non ci credevo, non riuscivo a fidarmi al cento per cento… Caroline non poteva aver fatto tutto quello, tutte quelle menzogne, quelle illusioni… ma le confessioni di Jules parlavano chiaro… ero stato tradito! Tradito dalla persona a cui tenevo di più…



I giorni passavano e io cercavo sempre di evitare i posti frequentati da Tyler. Mi sentivo confusa, un turbine di emozioni contrastanti combattevano dentro il mio cuore, che ormai non era più vivo.

Quella sera feci un po’ più tardi del solito, mia madre come sempre lavorava fino a notte fonda, e perciò non avevo problemi d’orario.
Stavo per raggiungere la mia auto, quando sentii una voce alle mie spalle e dopo un forte sparo, più nulla…
il buio.

Aprì debolmente gli occhi, tutto intorno a me era sfocato… ma quando riuscii a mettere bene a fuoco l’ambiente che mi circondava, mi accorsi di trovarmi rinchiusa in una grossa gabbia di ferro.
Cercai di muovermi, ma al minimo gesto provavo un dolore lancinante alla fronte… il proiettile di legno conficcato nella mia testa continuava a farmi sanguinare e non riuscivo quasi a pensare; con estrema difficoltà, e provando un dolore mai provato prima, riuscii a liberarmi da quell’agonia, appena in tempo per ricominciare a soffrire per uno sparo in pieno petto… solo allora, in preda ad un misto di rabbia e paura, mi accorsi di lui… un ragazzo dai capelli rasati che mi guardava soddisfatto dall’altra parte delle sbarre, un ragazzo che non avevo mai visto prima, ma che già sapevo essere il nemico.



Passarono diversi minuti, forse ore, da quando mi dissero di aspettare in quella specie di roulotte che faceva loro da nascondiglio.
Ero in ansia, non so bene il perché ma sentivo che c’era qualcosa che non andava, qualcosa che mi tenevano nascosto. Jules, Brady, erano tutti così strani… ma conoscevano zio Mason, erano dalla mia parte… io mi dovevo fidare.
Mentre ero inquietato dai miei stessi pensieri, la porta della roulotte si spalancò con un sonoro tonfo che annunciò la presenza di Stefan davanti l’uscio.


Adesso sapevo ogni cosa… la verità!
Perché anche se Stefan era un vampiro, di lui stranamente non riuscivo a non fidarmi.
Caroline aveva fatto tutto per me, tutto per proteggermi da questa strana realtà, tutto perché sapeva che io desideravo una vita normale.
Stefan mi mise al corrente anche della sua scomparsa, e allora preoccupato acconsentii a seguirlo nella sua ricerca, anche se nel profondo del mio cuore immaginavo dove l’avrebbe portato… o meglio da chi.


Col mio fuoristrada arrivammo in poco tempo alla baita nel bosco, dove sapevo che Jules e il suo compagno stavano organizzando qualcosa, ero lì in cerca di spiegazioni, in cerca della verità…
Così ci ritrovammo tutti là, Io, Stefan, suo fratello Damon e anche i miei “simili”… quelli che credevo fossero amici.
Si erano formate due linee nemiche, da una parte i fratelli Salvatore e dall’altra il gruppo capeggiato da Jules e Brady, e io involontariamente mi ritrovavo in mezzo.
Il primo che mi venne incontro fu Brady…
Voglio sapere che sta succedendo qui! – chiesi quasi con la voce strozzata – ma come risposta ricevetti un’altra domanda – Lockwood ma tu da che parte stai!? – Brady era rabbioso e si avvicinava pericolosamente in cerca di una mia risposta, ma le parole mi morirono in gola, bloccate dal dubbio di non sapere realmente da che parte stare.
Ma il tempo di pensare seriamente a una risposta, che tutto intorno a me divenne più ostile e le due fazioni contrapposte diedero vita a una feroce battaglia.
Sgattaiolai fuori da quell’inferno e mi diressi a passo veloce verso la porta della baita, che ero sicuro nascondesse al suo interno qualcosa…
Ma non ero preparato a quello spettacolo…
Dentro, nella piccola stanza che da sola costituiva tutta la costruzione di legno, in una gabbia di ferro battuto, c’era rinchiusa lei, Caroline, la mia unica ragione di vita...
Era ridotta uno straccio, sanguinante, i suoi vestiti erano squarciati da diversi colpi di pistola su tutto il corpo, e accasciata in un angolo com’era, sembrava ancora più piccola del solito.
Feci dei piccoli passi incerti, ancora shockato da quella visione, pareva priva di sensi, ma quando mi avvicinai, trasalì spaventata, fino a che non si rese conto che ero io, e non il suo carnefice.

Tyler! – disse in preda all’angoscia – il chiavistello è lì, apri ti prego – sussurrò guardandomi fiduciosa, ma in quel momento ebbi un attimo di esitazione, ripercorrevo mentalmente le parole di Jules, e tuttavia avevo flash degli attimi passati insieme a lei…
Tyler! Che aspetti!? Fammi uscire da qui! – Caroline mi stava quasi supplicando, e io ero lì immobile a combattere con me stesso – Tyler! – all’ennesimo richiamo da parte di lei, rinsavii e mi precipitai a liberarla.
Appena fuori, zoppicando mi passò davanti, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo, avevo rovinato tutto me lo sentivo…



Non riuscivo a smettere di pensare a quella sera, tutto si era concluso con la morte dei lupi e la fuga di Jules, mentre Tyler, sconvolto, mi osservava andare via con Stefan e Damon, senza muovere un muscolo…
Mi sentivo delusa, si, delusa e ferita. Avevo fatto tanto per lui, gli ero stata accanto, e lui mi aveva ripagato in quel modo, credendo a quella specie di “branco” invece di ascoltare le mie parole.
Ma non riuscivo a smettere di pensare a lui, alle sue espressioni, ai suoi occhi tristi, ai suoi gesti quasi impauriti…  un solo pensiero mi martellava in testa: lui, lui e solamente lui…
ero ferita, però provavo qualcosa, ed era un sentimento forte che non riuscivo quasi a controllare.




Ebbene, rieccomi qui!
eh si alla fine mi sono decisa a continuare questa FF!
e perciò, ritrovata l’ispirazione, ho dato ascolto alle recensioni e ho ripreso a scrivere xD
spero che questo secondo capitolo sia stato di vostro gradimento! ^^
continuerò, anche se non so di preciso quando e quanti capitoli, però parlerò ancora di Ty e Care! *^*
perciò grazie a chi ha letto fin qui… e a presto! <3

 


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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.


Mi ero reso conto di aver sbagliato… e anche tanto.
Le parole fredde di Caroline mi avevano colpito dritte al cuore…
“Non siamo più amici” – era questo ciò che mi aveva detto, ferita, con gli occhi lucidi…
E sono sempre più convinto che sarebbe stato meglio un sonoro schiaffo al posto di quella frase pronunciata con voce spezzata da quella ragazza che avevo imparato ad amare.

Ma avevo preso la mia decisione, avevo deciso di andare via…
via con Jules.
Così avevo salutato il mio migliore amico, lasciato una lettera a mia madre…
e a Caroline, beh a lei non avrei saputo che dire…
forse proprio per questo avevo deciso di andare via…
per il fatto di averla fatta stare male…
per il fatto di non voler stare più qui…
non in questo stato.


Quel mattino il cielo era cupo e il sole era celato sotto densi strati di nubi grigiastre; appena aperta la finestra, l’aria fredda mi investì il viso facendomi rabbrividire, il tempo era smorto, proprio come il mio umore...

Parcheggiai l’auto e mi incamminai verso l’aula del professor Saltzman…
storia, prima ora… che accoppiata vincente!
Entrata in aula mi sedetti accanto al posto che, ormai da tre giorni, risultava essere vuoto… il posto di Tyler.
Mentre ascoltavo distrattamente la lezione, lo sguardo mi cadde nuovamente sul banchetto inoccupato accanto al mio e alzando la testa i miei occhi si incontrarono per un istante con quelli di Stefan, che dall’altro lato della classe mi osservava preoccupato come se cercasse di dirmi qualcosa...
e dentro di me, un brutto presentimento si fece strada.

Finalmente la lezione finì e raccolte le mie cose mi diressi velocemente verso Stefan che, appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate, aspettava che io mi avvicinassi…
allora era vero, mi voleva parlare!

Ero semplicemente sconvolta… Stefan mi aveva riferito che era venuto a conoscenza che Jules era andata via, aveva lasciato Mystic Falls…
e lo aveva fatto in compagnia di Tyler!
Ma come aveva potuto seguirla!? Lasciare tutto, tutti…
lasciare me!
Ok avevo detto che non eravamo più amici, avevo detto che non ero più la piccola e indifesa Caroline di un tempo, però non poteva andare via in quel modo, abbandonare tutto così senza una spiegazione, un saluto!
No, non glielo avrei lasciato fare!


Il paesaggio sembrava tutto uguale e monotono fuori da quel finestrino, Jules guidava in silenzio mentre leggere gocce di pioggia cominciavano a sferzare l’aria densa di umidità.
Ero confuso e anche molto spaventato, cosa avrei fatto? Che futuro avrei avuto con quella maledizione che incombeva sulla mia esistenza?
Più ci pensavo e più ero terrorizzato e non volevo accettare la mia natura, quella che il fottuto destino aveva previsto per me.

Dove siamo diretti? – chiesi quasi sottovoce alla mia compagna di viaggio che continuava a guidare spedita, senza mai degnarmi di uno sguardo – In Florida, lì ti aspetta una nuova vita Tyler, vedrai tutto andrà bene, ti aiuterò nelle tue trasformazioni e dimenticheremo tutto, questa cittadina, tutte le bugie e i vamp… – Non dire altro! – quasi scoppiai, interrompendo il rabbioso commento di Jules, mi faceva male anche il solo sentire la parola “vampiro”.


Avevo preso una borsa, ci avevo messo dentro un cambio e due o tre sacche di sangue ed ero partita alla ricerca di Tyler;
un pregio dell’essere vampiro è il fiuto formidabile, mi sentivo tanto un segugio da caccia, riuscivo a sentire il suo odore a distanza di chilometri e in questo momento, mentre guidavo a velocità sostenuta lungo la statale, potevo percepirlo distintamente…
dunque era ancora vicino.


La pioggia si stava facendo sempre più forte e il vento piegava i rami degli alberi, che costeggiavano la strada statale, in modo inquietante mentre Jules non si decideva a decelerare;

Ehi, che ne dici di fermarci? Di fare una pausa? – chiesi – possiamo resistere ancora un po’, ci fermeremo al prossimo distributore – fu la schietta risposta che ricevetti – ma siamo abbastanza lontani adesso, e poi il tempo non ci è amico stasera – insistetti guardando fuori dal finestrino come a confermare la mia tesi;
alla fine, controvoglia Jules si decise a fermare l’auto in una piazzola di sosta – solo per mezz’ora, non di più!- affermò parcheggiando accanto ad una cabina per le chiamate d’emergenza.


Correvo, correvo e non riuscivo a fermarmi, non pensando ad altro che a raggiungerli mentre la pioggerellina si era trasformata in un temporale con tanto di lampi e tuoni che scuotevano il cielo scuro, e dalla mia auto sentivo indistintamente quell’odore, il SUO, crescere e riempire sempre di più i miei polmoni, il mio cuore, la mia mente, il mio tutto…
ero vicina…





E un altro capitolo è andato! xD
Mamma che fatica!
Ty e Care mi stanno scombussolando i pensieri, mentre scrivo entro proprio nel personaggio e sento quasi le loro sensazioni! (ok sono pazza xD)
Gli episodi diventano sempre più struggenti e io mi distruggo, ogni episodio un fiume di lacrime!
Prima per Damon, poi per Elena, poi per Delena! xD e ultimamente anche per questa stupenda coppia che mi ha appassionato a tal punto da farmi blaterare così tanto da far nascere questa (a mio parere) modestissima FF!

Ma comunque bando alla ciance xD
Spero che anche questo nuovo capitolo sia stato di vostro gradimento!
Ho cercato di seguire i consigli di una mia recensitrice (termine strano lo so XD) e spero che stavolta le parti di Tyler e quelle di Caroline siano ben distinte ;)

A presto, e grazie a tutti quelli che ancora leggono i miei sproloqui xD


 


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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Capitolo 4.

Appoggiai la testa al sedile e chiusi gli occhi per un istante, mentre la pioggia continuava a scendere senza dare alcun segno di affievolirsi;
controllai l’ora, segnava le 22.40, erano passati solo dieci minuti da quando ci eravamo fermati in quella piazzola di sosta circondata da alti alberi, dieci minuti che a me parvero un’eternità rinchiuso in quel SUV con una compagnia che consideravo tutt’altro che piacevole.
Scendo a fare due passi – annunciai nel silenzio dell’abitacolo – ma sta piovendo a dirotto! – fu l’esclamazione piuttosto agitata di Jules, che mi guardava come se fossi impazzito – due gocce d’acqua non hanno fatto mai male a nessuno – dissi semplicemente, scendendo velocemente sotto la pioggia e sbattendo la portiera addosso alle lamentele di Jules.

Avevo bisogno di aria, avevo bisogno di riflettere…
Così camminando lentamente sotto l’acqua gelida, coperto solamente dal cappuccio della mia felpa grigia, mentre il vento forte mi sferzava il volto e scuoteva rumorosamente le fronde folte degli alberi, ripensavo alla mia scelta che, passo dopo passo, man mano che mi allontanavo dall’auto, mi sembrava sempre più insensata e dolorosa…
Ma ad un tratto vidi qualcosa, un’ombra scura mi passò velocemente davanti, e proprio quando pensai che i miei occhi mi avessero giocato un brutto scherzo, eccola lì davanti a me, sotto un imponente abete che la faceva sembrare ancora più piccola e fragile, mentre cercava di ripararsi dalle intemperie…
ma Caroline fragile non lo era, ne ero ben certo.



Finalmente l’avevo raggiunto, e adesso era lì di fronte a me mentre entrambi, completamente fradici, tremavamo dal freddo osservandoci ammutoliti; ma io ero furiosa, avevo corso sotto il temporale per fermarlo e, crollasse il mondo, ci sarei riuscita.

Tyler! – quasi urlai cercando di sovrastare il fracasso dei tuoni che si susseguivano con furia, preceduti solo dall’accecante luce dei lampi, lui mi guardava confuso e nei suoi occhi potevo vedere una gran sofferenza, ma caspita, avevo sofferto anche io! E non mi sarei fatta commuovere dalla sua aria tenera.
Mi avvicinai velocemente ma con attenzione, non dovevo farmi notare da quella Jules, se volevo convincerlo dovevo parlagli da sola.

Che ci fai qui? – fu la secca risposta di lui, però si capiva benissimo che fingeva una durezza che non provava – Io!? Che ci fai qua tu!? Non dovresti trovarti qui in compagnia di quella che cerca solo di metterti contro le persone a cui tieni! – dissi tutto d’un fiato presa dalla rabbia e allo stesso tempo dalla gelosia che provavo nei confronti di Jules, si perché ero gelosa! Non riuscivo a sopportare la presenza di quella smorfiosa nella vita di Tyler.
Lui non sapendo che rispondere, si limitò a scrollare le spalle con aria rassegnata, si era già lasciato andare – non sai che dire vero? – chiesi senza aspettarmi una vera e propria risposta – cosa vuoi che ti dica? Pensi che io non ci stia male per tutto questo? Ma è l’unica via d’uscita… - fu invece la risposta acida di lui mentre vedevo che pian piano si stava avvicinando al punto in cui ero nascosta un po’ per il temporale, un po’ per Jules – ma credi che tu sia l’unico a soffrire per colpa di tutta questa storia!? Credi che l’essere vampiri è una passeggiata per me!? No, Ty, non è per niente facile per me… l’unica differenza è che io non mi arrendo come stai facendo tu! – le parole uscirono dalle mie labbra con un’asprezza che non avrei voluto, anche se avevo detto la verità.

Tyler si avvicinò lentamente, gli occhi lucidi che mi osservavano cauti, potevo distinguere le sue lacrime dalle gocce di pioggia che li accarezzavano il viso corrucciato, allungò una mano sfiorandomi la guancia, e poi, d’un tratto, così, senza darmi la possibilità di capire il suo gesto, mi avvolse in uno struggente abbraccio che nella sua semplicità mi fece capire quanto dolore, il ragazzo a cui mi ero affezionata, portava dentro di sé.


Ecco, non avevo bisogno d’altro in quel momento, avevo lei, lei così caparbia e tenace ma allo stesso tempo così dolce e tenera, tra le mie braccia; potevo sentire il suo respiro sfiorarmi l’incavo del collo, mentre aspiravo il suo profumo speziato e i suoi capelli gocciolavano sulla mia felpa che ormai era zuppa.
Lei solo lei e nient’altro.


Quel profondo contatto, quella stretta così forte, mi cullava dolcemente mentre ogni barriera che avevo cercato di creare nei suoi confronti, stava inesorabilmente crollando sotto i colpi del mio cuore pazzo che provava un altrettanto folle sentimento verso una persona che non dovevo, non potevo amare.

Ty… Tyler – mi allontanai lentamente dalla sua stretta, mentre sentivo le forze abbandonarmi – non puoi andartene! Non puoi lasciare tutto… non puoi lasciare me… - esclamai quell’ultima frase quasi sottovoce senza riuscire a guardarlo negli occhi, ma ero certa che lui avesse sentito, e la conferma me la diede la sua voce, che stroncata dall’emozione riuscì semplicemente a dire – ti amo – così presa da tutti quelli strani avvenimenti, senza dire niente sfiorai delicatamente le sue labbra in un bacio che dopo poco divenne più profondo e intimo.


Non ce l’avevo fatta, non ero riuscito ad essere freddo, a insistere sulla mia scelta, una scelta di cui non ero sicuro nemmeno io.

Quell’ultimo gesto aveva fatto crollare tutti i residui rimanenti dei miei folli propositi.

Stavolta avevo preso la decisione giusta.
Ne ero completamente convinto.

Adesso non rimaneva che affrontare la donna che mi aspettava impaziente in auto.






Ehi salve a tutti!
Rieccomi qui, è passato un bel po’ dal mio ultimo aggiornamento!
Scusate ma la mia musa ispiratrice aveva fatto le valigie ed era partita in vacanza! xD

Ma scherzi a parte, finalmente sono riuscita a scrivere e postare un altro capitolo!
Questo grazie ai miei amati Gemelli Diversi! <3
Infatti grazie alla musica le parole scorrevano nella mia mente più nitide e chiare!

Spero vi sia piaciuto, lo so è un pò corto come capitolo però io ho amato ogni singola parola che è venuta fuori dalla mia testolina! xD
Tyler secondo me si doveva comportare proprio così! ;)


Sperando che la mia ispirazione non se ne vada più in ferie, ci rivedremo presto…


Alla prossima avventura ^^


Mel

 











 


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Capitolo 5
*** Capitolo 5. The End. ***


Capitolo 5.



Tyler – una voce rabbiosa mi fece voltare di scatto, era Jules, i suoi occhi fissavano inorriditi Caroline, che stava alle mie spalle osservando in maniera glaciale la donna che ci stava di fronte.

Jules – dissi con cautela – non posso più venire con te, non posso abbandonare tutto quello che ho a Mystic Falls – conclusi dando una rapida occhiata a Care;
la ragazza dagli occhi freddi e quasi… si, quasi perfidi mi osservava senza dire una parola ma notai che i suoi muscoli erano tesi e le sue mani erano strette a pugno quasi fosse pronta a scagliarsi contro di noi, ma con mia sorpresa , quando aprì la bocca per parlare la sua voce era ferma e sicura – avete ucciso tutte le persone che mi stavano a cuore – disse, e capii che le sue parole non erano rivolte a me – e adesso TU vuoi anche lui!-  neanche il tempo di capire cosa stava accadendo che vidi Jules avventarsi su Caroline che cadde rovinosamente sul terreno fangoso, mentre il cielo era scosso da un susseguirsi imperterrito di lampi e tuoni.


Era successo tutto troppo velocemente, un lampo e poi mi ritrovai distesa a terra con Jules sopra di me, le sue mani stringevano saldamente il mio collo mentre mi urlava contro frasi sconnesse e senza senso, anche attraverso la pioggia potevo vedere le sue lacrime, il suo dolore… un moto di compassione si fece spazio in me, ma per fortuna fu breve e appena mi ripresi cercai di difendermi, in fin dei conti la luna piena non dominava il cielo quella notte e perciò Jules aveva ben poche possibilità contro di me.


Basta! Mollami! – le urlai contro, invertendo le nostre posizioni – siete stai voi a peggiorare la situazione! A torturarmi! A farci stare male! – sibilai accanto al suo orecchio mostrandole i canini, e proprio mentre lei stava per controbattere delle mani si misero tra di noi, cercando di dividerci… Tyler.



Ero rimasto immobile, avevo osservato la scena ammutolito da tutta la rabbia che Jules riversava addosso ai vampiri, cercai di ragionare lucidamente e mi resi conto che alla fine i vampiri non c’entravano niente con la morte del branco, erano loro che avevano attaccato per primi, che mi volevano portare dalla loro parte con l’inganno.

Mi riscossi bruscamente dai miei pensieri appena in tempo per vedere Caroline difendersi con estrema facilità contro l’attacco improvviso di Jules, sapevo che era più forte di lei, almeno fino alla prossima luna piena ma dovevo fermarle ugualmente.


Ferme! Basta, basta Jules! – urlai mettendomi in mezzo alle due donne, la prima in piedi con i lunghi capelli biondi che gli ricadevano fradici sul viso, che ero abituato a vedere dolce e pacifico, ma che in quel momento era caratterizzato da uno sguardo furioso e da dei bianchi canini che spiccavano contro le labbra rosse, mentre la seconda a terra, in ginocchio con le mani strette ancora a pugno e gli occhi fissi nel vuoto, opachi e spenti;
una scena che non avrei mai dimenticato, mi dissi mentre cercavo una soluzione.


Jules, ti prego, vai via – esordii alla fine – non c’è più niente per te in questo posto e se non vuoi altri guai è meglio che non torni mai più – conclusi sicuro osservandola con distacco, lei la donna che mi aveva fatto odiare a morte i miei amici, lei che insieme al suo ragazzo aveva torturato la persona  più importante della mia vita e ancora lei che aveva cercato di portarmi via, di farmi dimenticare Mystic Falls.

Uno sguardo gelido e indagatore mi osservò per quella che mi parve un’eternità e poi alla fine, così, semplicemente Jules si mise in piedi dando un’ultima furiosa occhiata a Caroline e poi si diresse verso il SUV grigio – Te ne pentirai a fidarti di un vampiro – disse di spalle – guarda che fine ha fatto tuo zio Mason – concluse con voce afflitta prima di salire in auto e andare via a folle velocità sotto la pioggia incessante.

Zio Mason – bisbigliai…ma no, le sue parole non mi avrebbero fatto vedere Caroline diversamente.

Mi girai e la vidi, là in piedi, con i vestiti zuppi e lo sguardo che era tornato sereno, quasi sollevato, sorrisi e le andai incontro.


Vidi Tyler avvicinarsi a me, e quando fu abbastanza vicino mi strinse fra le sue braccia un contatto che mi fece sentire tutto il calore che Tyler portava dentro sè.



Era tutto finito, da un giorno ormai Jules era andata via e con lei era sparito il dolore di Tyler, lo vedevo, sembrava… no, era diverso;
il suo sguardo non era più carico di tensione ma si era addolcito e tranquillizzato, non c’era più quella chiusura verso il prossimo, adesso c’era solo un ragazzo consapevole della realtà che lo circondava.


Da poche ore mi sentivo cambiato, ero più forte, ero più sicuro.
E poi accanto a me c’era lei, quella ragazza dai capelli oro che mi teneva per mano, mentre camminavamo per i corridoi della scuola, e sorrideva.
Quella ragazza così forte e audace.
Quella ragazza che portava dentro di sé un grande segreto.
Come tutti qui a Mystic Falls.
Come me.



Due anime unite da una maledizione.
Sole, Luna, la loro condanna.
Il loro destino era intrecciato per l’eternità.






Ebbene si, siamo arrivati alla fine.
Scusate, forse vi aspettavate di più… però ho voluto concludere così senza una fine precisa, lasciando, diciamo, un alone di mistero.
L’ho trovata la conclusione più adatta.
Spero non mi ucciderete per questo! ^^’’

Grazie a tutti coloro che hanno seguito questa mia FF!
Nella speranza che mi seguirete anche dopo, vi confido che ho altri progetti in porto e che appena la mia testolina sarà in grado di sviluppare qualcosa di sensato posterò nuove FF ^^

Allora, beh che dire…
Addio no, troppo melodrammatico xD
Il mio più che altro è un arrivederci!

Perciò ARRIVEDERCI o “ARRILEGGERCI” , alla prossima avventura xD

Mel.





 

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