Non stavo origliando!

di Chloe88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prepara il piano ***
Capitolo 2: *** Mettilo in atto ***
Capitolo 3: *** Aspetta la soluzione... ***
Capitolo 4: *** ...e la spiegazione ***



Capitolo 1
*** Prepara il piano ***


capitolo1

N.d.A.: altra storiellina spuffy… non vi libererete così facilmente di me (risata sadica da psicopatica)!! È abbastanza corta (non più di tre o quattro capitoli), quindi… tranquilli.
Disclaimer: tutto di Joss Whedon...

Riassunto: ambientata nella sesta serie, dopo Older and Far Away. Dawn sente Buffy parlare nel sonno… e decide di aiutare la sorella in campo sentimentale. A modo suo, ovviamente…

 

Non stavo origliando!

 

Capitolo 1- Prepara il piano

 

Dawn POV

 

“Lana mi sta antipatica”.

Ecco a voi una piccola perla di saggezza gentilmente offerta dalla sottoscritta, mentre i titoli di coda di Smallville passano sullo schermo. Io e Buffy siamo sedute sul divano, a guardare la televisione. Negli ultimi giorni, dopo il mio piccolo sclero al suo compleanno, ha cercato di passare più tempo possibile a casa con me. Certo, guardare la televisione insieme non è molto, ma almeno è già un passo avanti rispetto al parlarci appena di qualche settimana fa. Non ottenendo risposta, continuo il mio piccolo comizio di critica televisiva.

“Voglio dire… molto meglio Chloe. Almeno lei ha un cervello… ma se io fossi al suo posto, mi sarei consolata da un pezzo con Lex. Preferisco Clark, certo, però lui non ha ancora afferrato il concetto che le camicie e le tovaglie non devono per forza essere in pendant. Il trionfo dei quadrettoni”. Rabbrividisco impercettibilmente, prima di continuare. “Lex almeno un po’ di senso della moda ce l’ha …”.

In cerca di consenso, mi giro verso mia sorella… che sta dormendo. Quindi tutto il mio interessantissimo discorso è appena andato perduto? Uffa. Non c’è nemmeno Willow ad ascoltarmi, dato che è in biblioteca a studiare. Sì, a quest’ora. Per distrarsi dalla sua dipendenza per la magia ha deciso di buttarsi nello studio- ulteriormente.

Spengo il televisore, e prendo una coperta per Buffy, che sta biascicando qualcosa. Parla nel sonno? Molto interessante… questo è notoriamente un ottimo modo per scoprire cose come loschi segreti e affini di una persona. Peccato che stia abbracciando un cuscino, in cui tiene anche affondata la faccia… impedendomi di capire cosa dice esattamente. Per metterle la coperta addosso, mi avvicino ulteriormente, affidandomi al mio udito, migliorato da anni passati a captare i suggerimenti in classe. Infatti, stavolta riesco a capire cosa dice.

Spike!”.

Oh mio Dio.

 

***

 

“Voglio dire… è assurdo! Non ti sembra assurdo? Perché a me sembra decisamente assurdo” bisbiglio, durante l’ora di storia, a Janice, che ha casualmente dimenticato il libro. È quindi seduta di fianco a me, permettendoci di chiacchierare più comodamente. Almeno oggi nessuna delle due tornerà a casa con il torcicollo.

“Sicura che non stesse sognando di… non lo so, litigarci?”. È inutile che finge di essere ingenua, perché so benissimo che è tutto tranne quello.

“Non sembrava un’esclamazione da litigio… insomma, dal tono mi è sembrato di capire che fossero in un certo… contesto, diciamo così. E comunque… che schifo! Perché devo proprio venire a sapere cosa succede nell’attività onirica non-esattamente-puritana di mia sorella? Credo che mi abbia bloccato la crescita… sai, a questo punto potrei pensare che lo abbia fatto per invidia, dato che sono più alta di lei. E poi, scusa, ha passato anni a ripetere a più o meno tutto il mondo che odia Spike, che la disgusta… e adesso sogna di…” faccio un gesto con la mano. La mia amica sorride. Cos’ha da ridere? Prende in giro il mio blocco alla crescita? Mi sento incompresa. Uffa.

“Lo sai come si dice… chi disprezza compra. Come Pacey e Joey!”. Questa ragazza guarda davvero troppa televisione.

“Sì, ma Pacey e Joey non avevano il problemino della differenza vampiro-cacciatrice”. Lei agita una mano, come per dire “e allora?”.

“Secondo me, questa può essere un’occasione per andare più d’accordo con lei. Voglio dire… tua sorella non ti sopporta? Falla mettere con l’uomo dei suoi sogni e lei ti sarà eternamente grata”. Non per criticare, ma a me sembra leggermente il consiglio di una rivista per casalinghe frustrate. Alzo le spalle.

“Conosco Buffy. Prima mi ucciderà per aver origliato qualcosa che lei stava dicendo, poi per essermi intromessa nella sua vita sentimentale. E comunque tra lei e Spike non succederà niente. È troppo orgogliosa”. Scuoto la testa, accasciandomi sul banco in preda allo sconforto. Janice non è convinta.

“Se morirai, ti assicuro che provvederò personalmente a fare scrivere sulla tua lapide qualcosa di veramente carino. Per esempio… “aveva un grande senso della moda” o “i capelli le stavano davvero bene”. In ogni caso… Primo: non è detto che tra Buffy e Spike non succeda nulla. Lui le piace, e poi hai detto che ormai ci prova con lei da un pezzo… magari funzionerà. Secondo: tu non hai origliato. È stata lei a parlare nel sonno in tua presenza, e tu hai accidentalmente sentito. Terzo: non è necessario che tua sorella venga a sapere che la stai aiutando”. Sorride. Le si potrebbe attaccare alla fronte un cartello con scritto “genio del male all’opera”. Datemi il tempo di trovare i post-it nell’astuccio…

“Stai architettando qualcosa?”. Molto probabile, se la conosco. E io la conosco bene.

Vediamo… hai da fare questa sera?”. Ma cosa c’entra? È un piano talmente complicato che non le bastano le ore di scuola per spiegarmelo?

“Non credo… sarei a casa da sola con Buffy, dato che Willow deve andare con i suoi genitori a trovare non-ho-capito-chi per tutto il fine settimana…”. Vedo il sorriso della mia amica allargarsi a tutta la faccia. Ho capito! “… e noi due dobbiamo proprio fare quella ricerca di storia, ovviamente per lunedì…”. Il sorriso scompare, sostituito da uno sguardo di puro terrore.

“Abbiamo una ricerca da fare? Davvero? Come? Perché? Su cosa? Da quando?”. Alzo le sopracciglia. Non ho mai capito il motivo, ma certe volte Janice mi ricorda Xander. Chissà perché… E comunque, mia sorella non potrà negarmi di andare dalla mia amica... se è un motivo di scuola, ovviamente, e se promettiamo di rimanere in casa a fare le brave bambine… a differenza di qualcun altro. Oh. Meglio non pensarci…

“Jan? Quella ricerca di storia… il motivo per cui io dovrò assolutamente rimanere da te, e che farà rimanere Buffy a casa da sola questa sera…” adesso ha capito, finalmente.

“… quando qualcuno passerà casualmente da lì” conclude lei. Sì, ha capito.

“Quanto casualmente?”.  Mica possiamo mandargli un messaggio telepatico. Quella è una specialità di Willow che, come ho già detto, questa sera non è a casa. E comunque, non la vedrei molto propensa a fare da Galeotto tra Buffy e Spike, soprattutto perché lei non è esattamente la fan numero uno del mio vampiro preferito. Cosa c’è? Non ho mai sopportato molto Angel… troppo depresso. E troppo deprimente, aggiungerei.

“Potrebbe dipendere, in parte, dal fatto che tu potresti andare a parlare con questo qualcuno più tardi?”.

Potrebbe. Potrebbe eccome.

 

N.d.A.: ecco il primo capitolo… che ne dite? Continuo? Dawn non è troppo infantile/allegra/in genere diversa da com’era nella sesta serie? Vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 2
*** Mettilo in atto ***


capitolo2

N.d.A.: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeee per le recensioni a Savanna, Serena89, lisachan, Melanyholland, Sammy Malfoy, ceres88, Acchan, vale 87 e cleo01!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Capitolo 2- Mettilo in atto

 

Buffy POV

 

“Spike? Sei qui?”. Lui mi guarda, come per chiedermi il motivo che ha portato mia sorella in questa allegra cripta, a distogliere noi due dalle nostre ancor più allegre attività. Alzo le spalle.

“Aspetta un attimo, Briciola. Arrivo subito” dice, alzandosi per andare a recuperare i suoi vestiti e raggiungerla al piano di sopra. Meglio che si sbrighi, perché altrimenti Dawn potrebbe avere la brillante idea di scendere… e preferirei evitare una situazione del genere.

“Ciao. Che ci fai da queste parti?”. Interrompe. Ecco cosa fa. Ovviamente riesco a sentire cosa dicono…

“Volevo parlarti… ma cosa hai fatto hai capelli? Sono arruffati…”. Voglio proprio sentire come risponde a questa…

“Niente, ero a letto. Quindi ero senza gel”. Vera solo la prima parte… perché almeno questa volta il letto l’abbiamo centrato. Okay, credo che possa dipendere in parte dal fatto che, quando sono arrivata qui per chiedergli delle informazioni (nuovo demone che gira in città… una cosa abbastanza di routine), Spike stava dormendo. A letto, ovviamente. E nudo. Quindi, dopo averlo svegliato dolcemente con un urlo in pieno timpano, e aver ottenuto le notizie richieste… ho un pochino approfittato della situazione. Solo un pochino, ho detto…

“Scusa se ti ho svegliato, allora”. Credimi, Dawn, lui era molto sveglio anche prima che arrivassi tu. “È che dovrei chiederti un favore, e mi sembrava importante, dato che riguarda Buffy… quindi ho pensato di venire qui subito dopo la scuola…” dice mia sorella con una vocina pigolante. E comunque… un favore? Che riguarda me? Non so voi, ma io comincerei a preoccuparmi…

“Buffy? Cosa è successo? Non ne sapevo niente. Mi sembrava che stesse bene. Sta bene?”. Ecco Spike in versione fidanzato ansioso. Aspetta un secondo… ho appena messo le parole “Spike” e “fidanzato” nella stessa frase? Questo è preoccupante.

“Sta bene… è solo che in questo periodo mi sembra così stanca… Sai, per rimanere di più in casa con me va a fare la ronda solo dopo che Willow è tornata e io sono andata a dormire… la sento tornare quasi sempre all’alba, e quindi è perennemente a pezzi…”. Torno a casa tardi? Hai davanti a te il colpevole, sorellina cara. “Quindi mi stavo chiedendo se tu potessi accompagnarla, magari questa sera… ieri sera mi sembrava davvero esausta, tanto che si è addormentata davanti al televisore. Peccato che non fossero nemmeno le otto”. Cos’è tutta questa preoccupazione? Non mi sembra di avere un’aria da addormentata fino a questo punto…

Spike acconsente e, quando Dawn esce dalla cripta, lui torna qui… e rimane allibito quando vede che mi sto vestendo.

“Stai andando via?”. Annuisco, setacciando la stanza alla ricerca della mia maglietta. Conoscendo Spike, non ho bisogno di vederlo per sapere che sta per cominciare con le sue varie tattiche per convincermi a restare. Infatti, mi giro giusto in tempo per assistere alla Tattica numero 1: sguardo da cucciolo.

“È inutile che mi guardi così… devo andare, lo sai”. Mi abbasso sotto al letto, continuando la caccia alla maglia fuggitiva. Non può essere andata così lontano… dove accidenti l’avrà lanciata Spike, prima? Intanto, non avendo ottenuto risultato, lui passa alla Tattica numero 2: seduttore nato.

“Sai che posso farti cambiare idea” mi sussurra in un orecchio, arrivandomi alle spalle e mettendomi le mani sui fianchi. Prima che possa fare altro, immobilizzo le sue dita (anche se a malincuore). Ma ovviamente, a questo punto, usa la Tattica numero 3: logica schiacciante.

Se adesso vai via, cosa farai? Tornerai al negozio?”. Non aspetta la mia risposta per continuare. “Dopotutto hai trovato subito le informazioni che cercavi, risparmiando un sacco di tempo. E poi, se questa sera ti accompagnerò a fare la ronda, la piccola si aspetterà che torni a casa prima… quindi, non pensi che sia meglio risparmiare tempo e…”. Mi giro verso di lui.

Va bene, mi arrendo! Mi hai convinta un’altra volta. Sei contento?”. Lui sorride.

“Molto… e infatti credo che dovremmo festeggiare…”.

Chissà se stavolta lo centreremo, il letto…

 

***

 

“Capitan Perossido? Ti avverto che non sono felice di vederti, come sempre”. Spike ha appena fatto la sua entrata programmata al Magic Box, esattamente un’ora dopo di me. Ovviamente noi non ci siamo visti, oggi. Lui si toglie di dosso la coperta un po’ bruciacchiata per rispondere a Xander.

“La cosa è reciproca”. Mi sorride.

“Spike… sei arrivato giusto in tempo. Mi serviva un bersaglio mobile per allenarmi”. No, non sono schizofrenica. Semplicemente, saltargli addosso davanti a tutti non sarebbe stata una grande idea… soprattutto perché gli altri penserebbero qualcosa del tipo che io sono un altro robot, e dubito che a quel punto lui ne uscirebbe come qualcosa di diverso da un mucchietto di polvere.

Sei più crudele del solito, cacciatrice”. Alzo le spalle.

“Probabilmente è questo l’effetto che mi fai”. Gli faccio cenno di seguirmi nella palestra sul retro.

“Preparati a ricevere tanti tanti calci” dico, con una vocina dolce.

“Questo è tutto da vedere, amore”. Siamo vicini alla porta, quando sento mia sorella chiamarmi.

“Buffy? Potrei andare da Janice, più tardi? E magari rimanere lì?”. Mi giro, guardandola male.

Dawn…” lei non mi lascia parlare.

“Staremo in casa, e puoi anche parlare con sua madre, se non ci credi. Dobbiamo fare una ricerca… l’abbiamo saputo oggi, ma è per lunedì, ed è importante” . Sospiro.

“Va bene… anche se non credo che l’abbiate saputo oggi, se è davvero così importante. Pensavo che saremmo rimaste a casa insieme, come l’altra sera, ma quindi ci rimarrò solo io, dato che non c’è nemmeno Will”. Dawn sorride.

Ma per quello non c’è problema. Voglio dire… per una volta che hai tutta la casa libera, approfittane e invita un bel ragazzo”. A questo punto, il gelo cala nella stanza. Io guardo, sconvolta, mia sorella, Spike si limita a sollevare un sopracciglio (una reazione molto inglese, devo ammetterlo. Anche se detto così sembra riferito a Giles e… be’, non mi sembra il caso), e  la mascella di Xander crolla, facendolo rimanere a bocca aperta. L’unica a sorridere è Anya.

Però, la piccola sta iniziando a fare dei commenti intelligenti. Sono pienamente d’accordo con lei. Insomma, Buffy, fare sesso ti aiuterebbe molto”. Non devo girarmi a guardare Spike, non devo girarmi a guardare Spike, non devo girarmi a guardare Spike. “E Xander, tu non fare quella faccia. Ti ricordo che ieri sera, quando…” Xander la interrompe appena in tempo.

Anya… non è il caso che tu lo dica”. Dawn si incuriosisce.

Cosa?”. Nessuno le risponde. Per fortuna, aggiungerei. Io trascino Spike in palestra, e lui chiude la porta. Mi giro a guardarlo.

“Credi che abbia capito qualcosa?” chiedo, tirandogli un pugno per iniziare ad allenarci. Lui ferma la mia mano.

“In effetti, non sembra proprio una coincidenza…”. Mi tira un calcio, che io paro. “…che prima mi dica di passare la serata con te, e poi ti consigli di portarti a casa un ragazzo”. Mi fermo un secondo a riflettere, e lui mi prende per i fianchi, mi fa girare, e, come se volesse mordermi, si avventa sul mio collo… coprendolo di baci. Mio malgrado, sorrido. “Visto? Ho vinto io”.

“Sei infantile… e comunque mi avevi distratta, quindi non vale”. Ma, come si dice… bisogna saper accettare anche le sconfitte. E questa decisamente non è male…

Cosa hai intenzione di fare adesso?”. Mi volto bruscamente verso di lui.

“Spike, maiale! Possibile che pensi solo a una cosa?”.

“Veramente, sei tu quella che si sta facendo strane idee… io stavo semplicemente tornando al discorso di prima. Cosa pensi di fare riguardo a Briciola? Vuoi smentire tutto?”. Sento una nota di delusione nella sua voce.

“Non lo so… come faccio a smentire qualcosa che lei non ha detto?”. Visto? Anch’io so fare dei ragionamenti logici…

“Ascolta… se lei sta effettivamente cercando di farci stare insieme, non credi che le farebbe piacere sapere che lo siamo già?”. Guardo il pavimento, il muro… insomma, tutto tranne lui.

“Forse” ammetto alla fine. Se mi ha sentito, è grazie all’udito da vampiro. Il che è probabile, dato che sta sorridendo trionfante. Odio quando ha ragione. E infatti non mi arrenderò tanto facilmente. Dovrà essere molto, molto persuasivo…

 

N.d.A: si comincia a capire cosa hanno in mente Dawn e Janice, ma credo che sarà un po’ più chiaro nella prossima parte… Spero di non avere deluso le aspettative di chi è stato così entusiasta del primo capitolo... vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 3
*** Aspetta la soluzione... ***


capitolo3

N.d.A.: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee per le recensioni ad engy80, savanna, vale 87, illyria93, Melanyholland e Happy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!^^ Ecco il penultimo capitolo…

 

Capitolo 3- Aspetta la soluzione…

 

Dawn POV

 

“Sai, sto iniziando a pentirmene”. Io e Janice siamo in camera sua, sedute sul tappeto. Al centro, davanti a noi, si trova il corpo del reato. L’arma del delitto. Okay, sto andando sul tragico, ma… se Buffy dovesse scoprire esattamente cosa abbiamo organizzato io e la mia amica, userebbe su di noi tutte le armi possibili e immaginabili. Praticamente, tutte quelle che ha. In ogni caso, l’aspirante spezzatino numero due non sembra preoccuparsi del pericolo incombente. Beata ingenuità…

“Adesso? Ormai è fatta. Dobbiamo solo sapere cosa è successo… e poi non credo che si siano accorti di qualcosa. Voglio dire… per quanto conosco tua sorella, se avesse notato qualcosa di strano sarebbe venuta qui ad ucciderti”. Magari non ha avuto tempo. E poi, c’è un’altra cosa che mi preoccupa ora: e se il nostro piano ha effettivamente funzionato? Per saperlo dobbiamo ascoltare la cassetta… e potremmo correre il rischio di sentire qualcosa di compromettente… o che almeno preferiremmo evitare.

“Ma se è davvero successo qualcosa, e noi lo sentiamo?”. Okay, spiegazione: dopo tutto quel tempo passato ad organizzare un piano per far mettere insieme Buffy e Spike, credete che ieri sera io e Janice saremmo state qui a fare ipotesi su cosa stava succedendo a casa? Ovviamente no. Infatti, prima che loro due arrivassero, siamo andate a casa e abbiamo fatto partire un registratore, opportunamente imboscato sotto ad un mobile. Quindi, potrebbero essere successe cose che… insomma, preferiremmo non sentire. Ma la mia amica non sembra avere problemi.

“Naaaah. In primis non credo che abbiano proprio combinato qualcosa… non sappiamo nemmeno se sono andati a casa insieme. E se è successo qualcosa… il registratore prende solo nel raggio di pochi metri, quindi se sono andati di sopra non dobbiamo preoccuparci”. Se lo dice lei…

“Continuo a pensare che forse avremmo fatto meglio ad usare il piano B… anche se, riflettendoci, non dovrebbe essere un problema anche se mi si bloccasse la crescita. Tanto ormai ho ottenuto quello che volevo dalle elementari: diventare più alta di Buffy”. Scoppiamo a ridere, e Janice prende in mano in registratore.

“È un registratore, questo che vedo davanti a me, con il tasto play rivolto alla mia mano?”. La guardo male, prima di risponderle.

“L’unica volta in tutta la tua vita in cui hai ascoltato una spiegazione a scuola ti ha fatto male, sai?”. Lei continua, imperterrita.

“Ascoltare o non ascoltare, questo è il problema”. Mi sta venendo un dubbio orribile.

“Non abbiamo una verifica su Shakespeare, vero?” lei scuote la testa, prima di premere il testo play. A questo punto… è l’ora della verità.

Aiuto.

 

***

 

Click, registratore acceso. Fruscii vari. Io e Janice che usciamo di casa. Silenzio. Facciamo avanzare velocemente il nastro per un po’, finché…

Porta che si apre, passi.

“Va bene, ma solo qualche minuto”. Questa è Buffy e, a meno che non abbia improvvisamente perso la testa, sta parlando con qualcuno. Ti prego, dimmi che è…

“Sai benissimo che non basterà”. Spike! Allora ha funzionato! Io e Janice ci guardiamo, trionfanti, ma rimanendo in silenzio. Ma per cosa non basterà qualche minuto?

“Perché, cosa credi di fare?”. E perché ho la netta impressione che mia sorella stia ridacchiando?

“Esattamente quello che credi di fare tu”. Adesso comincio a pensare male. Di che accidenti stanno parlando? In effetti non sono sicura di volerlo sapere. La mia amica, intanto, ha sollevato le sopracciglia, guardando sospettosa il registratore.

“No! Per quanto ne sappiamo, Dawn potrebbe essere qui dietro ad un mobile”. Per qualche ragione, Buffy ha iniziato a bisbigliare. Ops. Non avranno mica capito che avevamo organizzato qualcosa?

“Me ne sarei accorto. E comunque lo ha detto anche lei… sei a casa da sola, approfittane per passare un po’ di tempo con un bel ragazzo”. Adesso sto davvero iniziando ad insospettirmi.

“Tu non ti guardi allo specchio da centoventidue anni… cosa ne sai se sei bello o meno?”. Pausa. “ Santo Cielo, Spike, non c’è bisogno di fare quella faccia! Stavo scherzando!”. Stiamo entrambe fissando, completamente inebetite, il registratore, come se potesse rispondere alle nostre domande. Sapete, cose del tipo “Cosa? Come? Quando? Perché? Cosa ci siamo perse?”.

“Perché io sono stupendo, vero? Non c’è bisogno di rispondermi, so che effetto ti faccio”.

“Idiota”.  A questo punto, Janice preme il tasto di pausa.

“Stai pensando anche tu…” continuo io la frase al suo posto.

“…che ci siamo perse qualche passaggio? Direi di sì. E che probabilmente il nostro geniale piano è stato uno spreco di tempo, energie e nastro?”. Lei alza le spalle, determinata a non perdere le speranze sul suo futuro da genio del crimine.

“Non è detto… continuiamo ad ascoltare, così magari capiamo qualcosa in più”. Preme di nuovo play/pause, e sentiamo la voce di Spike riprendere la conversazione.

“Grazie. Mi fanno sempre piacere i tuoi adorabili appellativi. Aspetta un secondo, cos’è quello?”. Dimmi che non se n’è accorto. Ti prego, dimmi che non si è accorto del registratore.

“Quello… cosa?”. Momenti di suspense allo stato puro. L’atmosfera si potrebbe tagliare con un coltello (mica come il tonno…). Anche se non vedo il motivo per cui una persona sana di mente dovrebbe andare in giro lanciando lame a destra e a manca.

“La luce rossa nell’angolo”. Ecco. Le ultime parole famose.

Passi che si avvicinano.

“Dawn! Sapevo che stava organizzando qualcosa… Dammi il registratore, devo cancellare la cassetta”. Come? Un secondo… se noi la stiamo ascoltando, cosa significa? Che mia sorella non sa nemmeno usare un registratore? In effetti, non mi sembra un’ipotesi così assurda…

“Aspetta un attimo”. Spike, che accidenti stai facendo?

Un suono, come un tasto. Io e Janice ci avviciniamo al microfono, giusto in tempo per sentire mia sorella sospirare sonoramente dopo un altro click. Spike ricomincia a parlare.

“Allora, Briciola… per tua fortuna sono riuscito a convincere Buffy a non cancellare la cassetta, anche se credo che di questo dovrete riparlare voi due. In quanto ad ora… non credo proprio che tu possa sentire cosa succederà, quindi io direi di spegnere il registratore. Ciao, piccola”.

Click.

Fine della registrazione. Io e Janice ci guardiamo, e lei comincia ad usare una voce di almeno tre ottave più acuta.

“Stanno insieme? Tutta questa fatica… e loro due stavano già insieme?”.

A me lo dice?

 

N.d.A.: scusate se ci ho messo un po’ ad aggiornare… Comunque manca un capitolo alla fine. Intanto vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeeee (anche perché non sono molto convinta dell’ultima parte… quindi vorrei sapere cosa ne pensate)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 4
*** ...e la spiegazione ***


capitolo4

N.d.A.: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per le recensioni a Happy (anche per quella alla storia su Scrubs), vale 87, savanna, AntonellaSpuffy e Melanyholland !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ultima parte…

 

Capitolo 4- …e la spiegazione.

 

Buffy POV

 

“Dove credi di andare, esattamente?”.

Oh oh. Credo di avere fatto venire un mezzo infarto a Dawn. Almeno, questo è quello che mi è sembrato dal salto di circa mezzo metro che ha fatto quando, girandosi per allontanarsi dal frigorifero, mi ha trovata davanti a lei. In trappola, sorellina cara. Adesso parliamo delle tue idee brillanti. Oh, guarda… suona per caso (ma proprio per caso) come una minaccia? Perché lo è, effettivamente. Che coincidenza.

“Ehm… torta?”. Mi mette sotto al naso un piatto coperto dai resti della torta al cioccolato che Willow ha preparato l’altro giorno. Piccole manipolatrici crescono. Ma non riuscirà a corrompermi.

“Stai cercando di addolcirmi, per caso?”. Le tolgo di mano il piatto e lo rimetto nel frigo, dov’era prima.

“Solo un pochino, non molto. Tanto non ce n’è bisogno. Voglio dire… tu sei la mia sorellona adorata tanto tanto dolce, adorabile e…” si interrompe, vedendo la mia faccia.

“Dobbiamo parlare”. Alza le spalle.

“Okay”, mi risponde. Fa per sedersi al tavolo, prendendo in mano una scatola di biscotti al cioccolato e porgendomela. “In soggiorno, così non cerchi di distrarmi”. Lei, sbuffando, si gira ed esce dalla porta. Sto per seguirla, ma prima decido di prendere un biscottino. Solo uno. Uhm, buono. Ma non illudetevi, perché tanto non mi addolcisco.

 

***

 

Appena entro in salotto, Dawn sorride dolcemente, salutandomi con la mano. Mi avvicino minacciosamente al divano, dove si è seduta. “Allora? Cos’hai da dire a tua discolpa?”. Smette di sorridere.

Che è stata un’idea di Janice”, mi risponde usando un tono molto serio. Troppo, forse, per non farmi insospettire.

“Certo, perché Janice, che ha visto Spike solo una volta, anche se solo di sfuggita, ha improvvisamente manifestato l’impellente necessità di farmi mettere con lui”. Okay, ognuno ha i suoi sogni, e il suo potrebbe essere quello di aprire un’agenzia matrimoniale. Semplicemente, io non mi ero ancora accorta di essere alla disperata ricerca di un marito.

Be’… non è proprio andata così…”. Perché qualcosa me lo aveva fatto immaginare?

“Com’è andata, allora?”.

“Sai l’altra sera, che ti sei addormentata davanti alla televisione?”. Annuisco. “Hai un po’… parlato nel sonno”. Oddio. Non sono sicura di voler sapere cosa ho detto, per convincere Dawn a farmi mettere con Spike.

E cosa ho detto, esattamente?”. Non dirmelo: non voglio saperlo. Però devo saperlo… allora dimmelo! Perfetto, sto litigando con me stessa. In effetti, l’infermità mentale potrebbe essere un’ottima giustificazione se avessi detto di qualcosa di potenzialmente compromettente e/o pericoloso.

“Niente di particolare. Semplicemente, il nome di Spike”. In che senso, scusa? Oddio. Aiuto. Credo di avere capito. In effetti, comincio a sentire tutto il sangue che, lentamente ma inesorabilmente, affluisce al mio viso. Credo che al momento la mia faccia potrebbe benissimo essere in tono con i capelli di Willow. Mia sorella continua a parlare.

“Solo che mi era sembrato che… diciamo, che tu avessi un certo interesse nei suoi confronti”. Argh! Come temevo. “Così Janice ha pensato che saresti stata contenta se ti avessi aiutata a metterti con lui. E qui entra in gioco il nostro piano: abbiamo fatto in modo di lasciarvi soli, e ci siamo fatte accompagnare qui da sua mamma con la scusa di prendere un libro. Poi abbiamo nascosto il registratore prima del vostro ritorno… e il resto lo sai. È solo che voi due stavate già insieme. Se lo avessi saputo prima…” alza le spalle, depressa. Non è valido, adesso mi sta facendo sentire in colpa…

“Lo so, avrei dovuto parlartene. Ma non avevo idea di come avresti reagito. E poi, con tutto quello che è successo negli ultimi mesi…” agito una mano. “Mi dispiace, lo sai. Avrei dovuto starti vicina, invece ti ho quasi ignorata per un sacco di tempo”. Lei sorride.

“Non preoccuparti, sei praticamente perdonata. Voglio dire, dopotutto ho appena scoperto che avevi di meglio da fare… da farti… okay, meglio che eviti battute che potrebbero essere male interpretate, vero?”. Annuisco. “L’unica cosa che mi dispiace è che quel meraviglioso piano sia andato sprecato”. Sospirando, abbandono la mia posizione minacciosa e mi siedo accanto a mia sorella. Le metto una mano sulla spalla, spostandole una ciocca di capelli.

“Non credo… forse un po’ è stato utile. Sai, stavo con Spike ma… continuavo  ripetermi che stavo commettendo un errore, che avrei dovuto lasciarlo, cose del genere. Tu l’hai fatto sembrare… be’, non giusto, però direi… meno sbagliato, forse. Una parte di me sta iniziando a pensare che probabilmente saremmo finiti insieme anche se io non fossi…” agito una mano. “lo sai”. Lei sorride.

“Ho sempre pensato che siete una coppia carinissima”. La guardo allibita.

Ma se non ci hai mai visti insieme!”. Lei mi lancia un’occhiata indignata. Cosa mi sono persa?

“Non è vero! Non ti ricordi quando stavate per sposarvi? Dopotutto io ero l’unica a supportarvi”. Alzo gli occhi al cielo, sospirando. Doveva proprio rispolverare questa storia? E poi quello era un incantesimo… era ovvio che ci comportassimo come due piccioncini tubanti!

“Certo, a condizione che ti scegliessi come prima damigella e ti lasciassi decidere che vestito indossare!”. Svelato il segretuccio della sorella pseudo-sostenitrice… per convenienza.

“Non puoi sempre guardare tutto. E comunque, a questo punto credo di avere ancora il diritto acquisiti come prima damigella”. Le tiro una gomitata nel fianco.

“Stupida”. Le faccio anche una linguaccia, per sottolineare la piega adulta e matura che sta prendendo la conversazione. Lei sorride allegramente.

“Grazie. Lo sai… mi sei mancata. Cioè, non solo quest’estate, ma anche negli ultimi tempi. Sai… a volte avrei voluto parlarti, dirti queste cose… ma mi sembravi così distante”. Torniamo improvvisamente entrambe serie, e io l’abbraccio.

“Tesoro… non hai idea di quanto mi dispiace. Ti prometto che da adesso farò la brava. Basta Buffy-distante. Anche tu mi sei mancata, sai? Quindi scusa per…” mi interrompe. Meglio così, perché in effetti la situazione sta degenerando.

“Non preoccuparti, davvero”. Sorride, e rimaniamo per un po’ in silenzio, finchè Dawn accende la televisione. Passa la pubblicità di Smallville.

“Lo sai… Lana mi sta antipatica. E comunque, tanto per restare in tema, se fossi al posto di Chloe mi consolerei con Lex”. Mia sorella mi guarda, sconvolta. “Cosa c’è? Cosa ho detto di strano?”.

“Niente. Solo… sono d‘accordo con te”.

 

Fine.

 

N.d.A.: ecco il finale… spero che non vi abbia deluso!! Scusate per il ritardo, ma sembrava esserci una congiura per interrompermi appena cercavo di scrivere. Intanto, se vi interessa, ho scritto una one-shot su Scrubs e il primo capitolo di una storia su Una mamma per amica. Volevo scrivere un’altra fanfiction su Buffy… ma ero indecisa tra un paio di idee!!^^

Vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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