Love in the Library di Onlyna (/viewuser.php?uid=62969)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** No love. ***
Capitolo 2: *** Kisses. ***
Capitolo 3: *** Maybe I’ll stay. ***
Capitolo 1 *** No love. ***
Nickname sul forum: Only_Me (Only_)
Titolo della storia: Love
in the Library
Genere: romantico
Rating: verde
Avvertimenti: Slash, Raccolta,
DoubleDrabble
Citazioni scelte: n°2
– Il piacere d'amare senza osar di dirlo ha
le sue pene, ma anche le sue dolcezze. (Blaise Pascal); n°4
– Un bacio è come
bere acqua salata: bevi e la tua sete aumenterà. (Proverbio
cinese); n°6 – In
un minuto c'è il tempo per decisioni e scelte che il minuto
successivo
rovescerà. (Thomas Stearns Eliot)
NdA: ecco
la mia raccolta di cinque DoubleDrabble Slash fresche
fresche. Questa raccolta contiene una Remus/Sirius, una Albus/Gellert e
una
Albus Severus/Scorpius. Ho poco da dire, ogni Drabble ha il suo fulcro
in una
biblioteca, per questo il titolo – davvero banale, lo so
–. Detto questo, buona
lettura! :)
Love
in the Library
No love.
Remus sospirò
sconsolato, distogliendo lo sguardo dalle numerose
ragazze che circondavano Sirius, riempiendolo di tante attenzioni e
moine.
Quanto avrebbe voluto che l'amico guardasse lui, con quell'espressione
ammiccante e maliziosa negli occhi!
Scosse il capo, riportando la sua attenzione alla pergamena che
aveva davanti.
“Forza, Remus” si disse “Devi
concentrarti per scrivere la
relazione per Lumacorno, non perdere tempo a commiserarti come al
solito!”
Pochi minuti dopo, il silenzio degli antichi tomi tornò a
regnare sovrano nella Biblioteca; madama Pince aveva costretto tutte le
ragazze
ad uscire. Quando ci si metteva, quella donna sapeva essere davvero
spaventosa.
Remus non alzò gli occhi dalla sua pergamena, quando la
sedia
accanto alla sua fu spostata e occupata; non aveva bisogno di guardare
per
sapere che era Sirius, il suo profumo e la sua presenza erano
inconfondibili,
per lui, familiari come il profumo dei libri in quella enorme stanza.
Rimase in silenzio, quando il compagno si allungò al suo
fianco,
afferrando lo schienale della seggiola ed appoggiando il mento sulla
sua
spalla. Nemmeno Sirius aprì bocca, limitandosi ad osservare
la mano dell'altro
che si muoveva rapida sul foglio.
Solo diversi minuti dopo, Remus si permise di sorridere,
appoggiando la guancia contro il capo del ragazzo che gli sedeva a
fianco.
Il piacere
d'amare senza osar di dirlo
ha le sue pene,
ma anche le sue dolcezze.
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Capitolo 2 *** Kisses. ***
Love
in the Library
Kisses.
Da quando l'aveva baciato per
la prima volta, l'idea di rifarlo
era diventata un chiodo fisso.
La sera, in Dormitorio, doveva trattenersi dal saltargli
addosso. Non sembrava che Albus avesse gradito quell'intraprendenza che
aveva
mostrato all'anno scolastico, anzi: cercava di evitarlo, per quanto
fosse possibile,
rifugiandosi dal fratello ogni volta che poteva. Durante tutte le
lezioni
evitava di sedersi accanto a lui – come invece faceva prima
–, durante
le i pasti lo stesso; quando si allenavano per il Quidditch trovava
sempre una
scusa per modificare lo schema di gioco abituale, standogli il
più lontano
possibile. Scorpius, più che preoccupato, ne era
estremamente irritato; che
diavolo gli era preso? Se non aveva gradito che l'avesse baciato,
avrebbe
tranquillamente potuto dirglielo, invece che comportarsi da bambino.
Ebbe la sua risposta poco tempo dopo, durante le vacanze di
Natale. Né lui né Albus erano tornati a casa
dalla famiglia.
La Biblioteca era deserta, a parte lui e madama Pince, quando il
ragazzo entrò di corsa, cercandolo con gli occhi.
“Devo baciarlo; ho bisogno di
farlo” pensò Scorpius
alzandosi.
Albus lo precedette: ignorando le grida della bibliotecaria, si
fece strada tra i tavoli e le sedie, fino a raggiungerlo.
Gli prese il volto tra le mani e lo baciò.
Un bacio
è come
bere acqua
salata: bevi e
la tua sete aumenterà.
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Capitolo 3 *** Maybe I’ll stay. ***
Love
in the Library
Maybe I’ll stay.
Non poteva stare con Albus;
era ripugnante pensare di fare certe cose
con un altro uomo. Doveva
mettere fine a quella storia prima che la situazione degenerasse.
Quella sera gliel’avrebbe detto, in biblioteca, dove si
incontravano tutti i giorni. Sarebbe andato fino in fondo, nulla gli
avrebbe
fatto cambiare idea.
Con passo deciso uscì dalla casa di Bathilda, inoltrandosi
nelle
stradine già buie e deserte, diretto alla piazza. Era fermo
nella sua decisione.
Sperava che Albus accettasse le sue ragioni senza tentare di fargli
cambiare
idea.
Varcò la soglia della biblioteca, salutando con un cenno
secco
del capo l’anziano custode.
Lo vide, con il volto chino su un antico tomo e i lunghi capelli
rossi che lo isolavano come una tenda dal mondo. Non si era accorto del
suo
ingresso.
Gellert rimase a fissarlo per diversi minuti; adorava osservarlo
quando, con quell’espressione assorta, studiava o traduceva
le rune.
A poco a poco la sua decisione crollò, la sua idea di
lasciarlo
divenne una terribile eresia; stare con lui, conoscerlo, sapere che le
sue
labbra erano suo possesso, che i suoi sorrisi gli appartenevano, era
quanto di
più bello gli fosse mai accaduto.
Si avvicinò con un sorriso, prima di sfiorargli i capelli e
salutandolo con un bacio.
In
un minuto c’è il tempo per decisioni e
scelte
che il minuto successivo rovescerà.
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