Babies XIII

di kymyit
(/viewuser.php?uid=36835)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Arriva la pazza! Kymyit, la branditrice d'ascia! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: La fatidica scelta dei nomi. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Tra pestaggi e divisioni ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Per fortuna non son veri... ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Il vuoto che lasciò ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Io non voglio! ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Preludio alla demenza ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: La maledizione del coso mannaro e l'arrivo di Runka. ***
Capitolo 9: *** 9. Organizzare le ricerche del funghetto. ***
Capitolo 10: *** 10. Grande Puffo e piccolo puffo ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Cattura ***
Capitolo 12: *** 12. Cuori nascenti ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Arriva la pazza! Kymyit, la branditrice d'ascia! ***


Capitolo 1: Arriva la pazza! Kymyit, la branditrice d'ascia!


-Ma chi è questa?- i membri dell'organizzazione bisbigliavano. Al castello dell'oblio, era arrivata una nuova ospite. Era una ragazza coi capelli viola raccolti in due mognetti ai lati della testa.
Era piombata all'improvviso sfondando l'enorme vetrata della sala riunioni armata di ascia.
-Attenzione!.- Xemnas batté le mani cercando di attirare l'attenzione dei suoi compagni. -Questa e Kymyit, è non è un Nobody.-
-RUBIAMOLE IL CUORE!- gridò Xigbar
-Quello è compito degli Heartless.- disse Zexion
-E chi lo dice? Eh? Eh? Eh?-
-Se potessimo rubarli noi i cuori, non dovremo aspettare che ci pensino gli heartless.- ribattè il simil-emo stizzito.
-Pignolo!- Xigbar incrociò le braccia e mise il broncio.
-Basta coi battibecchi. Kymyit è venuta per aiutarci.-
- Sfondando il vetro?- disse Larxene dando voce allo stupore e al malcontento dei compagni
-Voi volete ritrovare il vostro cuore, no?- tutti rimasero in silenzio alle parole della ragazza. -Come vi ha detto Xemnas, io mi chiamo Kymyit. Kymyit Aban. Sono venuta qui per conto della UCS, Ufficio Cuori Smarriti. La nostra è un'organizzazione che elimina gli heartless e recupera i cuori da loro rubati e si preoccupa di restituirli ai legittimi proprietari.-
-Vuoi... Cough... Dire che i nostri cuori li avete voi? Cough... Cough...-
-Esatto.-
-E perché non vi siete mai degnati di restituirceli?-
-A dir la verità, avevamo mandato uno dei nostri, ma non è mai tornato.-
Xaldin impallidì.
-C-come si chiamava?-
-Manta Oyamada.-
-Biondo?-
-Si.-
-Nano?-
-Si.-
''Oh cazzo!''
-Xaldin? Ne sai qualcosa?- chiese Xemnas
-Io? Nooooo...-
Un coro indecifrabile di bestemmie e parole non proprio amichevoli si alzò contro il povero Xaldin che si rintanò in un cantuccio per evitare le cartacce egli oggetti contundenti che i suoi compagni gli lanciavano.
Che ne sapeva lui che quel nano... In effetti, glielo aveva detto, ma lui era incazzato e... Povero ragazzo...Un minuto di silenzio.

-Il problema è un altro. Dopo quello che è successo al nostro collega, prima di restituirvi  i vostri cuori, dovremmo verificare che ne siate degni.-
Tutti smisero di maltrattare il Feroce Lanciere e prestarono attenzione alla ragazza.
-Che dobbiamo fare?- chiese Xemnas
-Oh, è semplicissimo. Dovete occuparvi di questi!-
Tutti i membri strabuzzarono gli occhi.
Un coro di protesta si sollevò.
-Grazie tante Xaldeeen!- esclamò Xigbar pronto a buttarsi dall'alto del suo trono.

Fine Capitolo 1





Capitoletto corto, di presentazione.
Tanto per cominciare con l'angolo dell'autrice, non sto iniziando l'ennesima storia. Questa è già una delle millemila fic che ho in corso, solo che la sto pubblicando ora ora su EFP, mentre sul forum Paura e Delirio nell'Organizzazione sono già alle fasi finali e devo pure spicciarmi col nuovo capitolo. Lo stile quindi non è un granché, almeno per ora.
E' una cretinata immensa, vi avverto. Forse riuscirete ad imparare qualcosa più avanti, ma per ora è solo un'accozzaglia di cretinate.
Ringrazio, anche se non so se leggerà qui e comunque sa che lo ringrazio tantissimo ad ogni capitolo Devilyogurt. E più avanti capirete anche perché.
Ah, ho aggiunto i titoli perché io adoro mettere i titoli ai capitoli. Specie titoli stupidi, perciò rassegnatevi.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2: La fatidica scelta dei nomi. ***


Capitolo 2: La fatidica scelta dei nomi.

-Suvvia poche storie. Non è poi così difficile.-
Kymyit diede il bambolotto che aveva in braccio a Xemnas.
-Dovrete occuparvi di questi bambolotti come se fossero vostri figli.-
Tutti iniziarono a borbottare, a fischiare e fecero per lasciare la sala riunioni.
-Aspettate. Se riusciamo a superare questa prova, potremmo riavere i nostri cuori senza dover coinvolgere oltre Sora e co.-
''Accidenti... A saperlo prima!'' pensò Marluxia
-Prendete.- Esclamò Kymyit distribuendo le bambole.
-Guarda Xaldeeen la mia ha la f**a!-
-Il mio c'è l'ha gigante!-
-Evitate i porno-commenti o i vostri cuori finiranno nel forno crematorio.-
Xigbar e Xaldin divennero in tutto e per tutto simili all' Urlo di Munch
-Bene. Tutti avete la vostra.-
Xemnas,Xigbar, Lexaeus, Zexion, Saix, Axel e Luxord avevano delle bambole femmine.
Xaldin, Vexen, Demyx, Marluxia, Larxene e Roxas delle bambole maschio.
-Ora dovete darle un nome che registrerò in uno speciale chip presente in ogni bambola. Xemnas: come si chiama la tua?-
-...Oscar.-
-E' un nome da uomo.- disse Kymyit
-Che importa? Oscar è mia figlia ora! La crescerò come un uomo!-
Kymyit scosse la testa sospirando
-Xigbar?-
-Cicciolina?-
Kymyit prese un ascia e la puntò contro Xigbar.
-Pa-Pamela?- Kymyit abbassò l'ascia
-Così va un po' meglio... Xaldin?-
-Rocco.-
-Come?-
-No, dico... Hai visto che razza di c***o che si ritrova?-
Kymyit abbassò il capo rassegnata.
-Vexen?-
-Dexter.-
-Lexaeus?-
Lexaeus non rispose. Per tutta risposta sollevo un cartello con su scritto: ...
-Che significa?-
-Cough... Lexaeus ha problemi alla gola. Per un po' di tempo resterà muto.-
-Capisco. Ma il nome?-
-...-
-... non è un nome!-
Lexaeus alzò un altro cartello con scritto ''Ci devo pensare.''
-Vabbè. Zexion?-
-Devo proprio? -
-Su, non farmi perdere tempo!-
-Samara.-
-Ma sei perfido! Che razza di nome dai a una bambina? E poi magari la chiudi dentro ad un pozzo!-
-Non sarebbe una cattiva idea…- rispose Zexion sottovoce, prese la bambola e la passò a Lexaeus.
-Pensaci tu.- gli disse
-Saix?-
-Minou.-
-Ma è un nome da gatto!-
Per tutta risposta Saix emise una sorta di miagolio con un sorrisetto maligno dipinto sul viso.
-Lasciamo perdere. Axel?-
-Alexia! Si assomiglia al nome Axel, solo al femminile!-
-E poi dici che non sei narcisista...-
-Come?-
-Niente, niente. Demyx?-
-Pensavo di chiamarlo Dolce. Oppure Gabbana. No no. Dolce va bene.-
-Se lo dici tu. Dolce è il nome del mio gatto. Luxord?-
-Io la chiamerò Elisabetta. Come la nobile regina d'Inghilterra.-
''Oh my God!'' -Marluxia?-
-Yuri!-
-Come quello di piccoli problemi di cuore?-
-Chi ha problemi di cuore?-
-Vexen, piccoli problemi di cuore è un cartone animato.-
-E comunque Yuri vuol dire giglio!- ribattè Marluxia
-Ah... Larxene?-
-Masha!-
-Ma è un maschio!!!!-
-E con questo?- disse la bionda facendo apparire i kunai
-Niente!- O____O -Roxas?-
-Sono indeciso. Pensavo: Gelato o Ghiaccio o Sale. Oppure Sorbetto. O Marino.-
''Ma dove sono finita?''
-Ho deciso! Lo chiamerò Gelato al Sale Marino!-
-Ma certo. Per gli amici?- chiese la viola sconcertata
-Sono indeciso.-
-Cerca di deciderti in fretta! Non ho tutto il giorno! Ho da fare!-
-Ok, ok. Che ne dici di Ghiaccino?-
Kymyit sospirò. E registrò anche l'ultimo nome (sempre che il ... di Lexaeus si potesse definire un nome).
-Ripensandoci però... Ghiaccino è un po' troppo stupido. Che ne dite di Maxibon? -
I membri chiusero gli occhi e si coprirono il volto mentre la viola massacrava di botte la Chiave del Destino.


Fine capitolo 2


Ecco, metto anche il secondo capitolo per non lasciarvi in sospeso con quella mezza calzetta del primo.
Ve lo dicevo che era una boiata assurda questa fic?
I nomi delle bambole, beh...Devo dire che si commentano da soli.
Da qui in poi troverete alcune emoticons. Non credo siano tante, ma ve l'ho detto.
E' una storia scema e comunque è solo per i primi millemila capitoli, tranquilli, ok? Muahahahaha!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3: Tra pestaggi e divisioni ***


Capitolo 3: Tra pestaggi e divisioni



-Signori. Visto che siete così menefreghisti e inaffidabili, restituitemi le bambole e dite addio ai vostri cuori. Saranno devoluti all'associazione HXH, Help For Heartless.-
-NOOOOOOO! TI PREGOOOOO!- urlarono tutti in coro.
-E va bene, vi darò un'altra possibilità. Ma vi dividerete in coppie. Che deciderò io.- concluse Kymyit troncando sul nascere qualsiasi commento da parte di Xigbar.
-Dunque, vediamo che avete combinato in questi due giorni.
Xemnas: Oscar ha pianto per tutta la notte. Dov'eri?-
-Oscar è un uomo. Deve imparare che...-
-Oscar è una bambina. Dov'eri?-
Xemnas fece la faccia da cane bastonato.
-Sul terrazzo.-
-A fare che?-
-Stavamo...- prontamente Xemnas tappò la bocca a Saix che sembrava divertirsi a metterlo in imbarazzo.
-Stavo contemplando Kingdom Hearts!-
Kymyit scosse la testa
-Dimentica Kingdom Hearts. Ora non vi serve più.-
Xemnas entrò in crisi.
Kingdom Hearts, al quale aveva dedicato tutta la sua non-esistenza... Ora non gli serviva più...
-Ma che fa il capo?- chiese Xigbar -Perché fa cerchietti in terra col dito?-
-Ah, boh. - gli fece eco Xaldin
-Voi non credetevi meglio di lui. Xigbar. Tu che stavi facendo? No, sai... anche Pamela ha pianto per tutta la notte.
-Avevo una cosa importante da sbrigare.-
-Già. In bagno.- disse Xaldin
-Non voglio sapere. Xaldin?-
-Era in bagno con me.-
-XIGBAR 'STA ZITTO!-
-O povera me. Zexion?-
-Sbaglio o prima di me ci sono Vexen e Lexaeus?-
-Loro due sono gli unici che si sono dati da fare. Mentre tu, tesorino, che hai da dire in tua discolpa?-
-Ho lasciato la bambola a Lexaeus. Lui se n'è preso cura, la bambola sta bene, quindi qual'è il problema?-
L'intera organizzazione si nascose mentre la viola massacrava di botte il simil-emo.
-TE NE DEVI OCCUPARE TU!!!! ALTRIMENTI METTO IL TUO MARCIO CUORICINO IN UNA SCATOLA DA SCARPE E GLI DO FUOCO!-
-O-ok… Scusa…- emise Zexion cercando di salvare la pelle.
-Bene. Passiamo ad Axel.-
-Ma scusa, prima non c’è Saix?-
-Saix era in terrazza con Xemnas.- rispose secca la viola .
Saix sorrise furbescamente e Xemnas arrossì di botto.
-Dunque… Axel, fammi indovinare… Tu eri davanti allo specchio ad aggiustarti i capelli?-
-Sbagliato!- esclamò lui puntandole contro il dito -Mi stavo sistemando il trucco!-
-Capirai che differenza. E.. Non hai dimenticato niente?-
- Fammici pensare … In effetti … ODDIO!-
-Vedo che ci sei arrivato finalmente.-
-Ho dimenticato di mettere il rimmel!-
Kymyit cadde rovinosamente a terra.
-Lasciamo perdere…- disse digrignando i denti mentre si rialzava. –Demyx… Tu hai fatto tutto bene. Gli hai dato la pappa, gli hai fatto fare il ruttino, l’hai cambiato e l’hai messo a nanna. Peccato che poi hai messo la musica a palla!-
-E… Ecco.. Non mi sembrava così alta…-
-Ma se la si sentiva anche da camera mia che è all’ultimo piano!- esclamò la viola.
-Luxord… Ai bambini si deve dare il latte non il tè!-
-Ma Elisabetta…-
-Elisabetta deve prendere il latte come tutte le bambine!- Kymyit era ormai in preda ad una crisi di nervi. L’occhio destro le tremava in preda ad un irrefrenabile tic nervoso.
-Marluxia…- cominciò sconfortata. –Ti pare il caso di piastrare i capelli a Yuri! Li ha di plastica!-
-Ma ce li ha. E vanno ben curati.– rispose il rosato.
-Oi oi… Larxene… Ti pare il caso di usare Masha come bersaglio per i kunai?-
-Ma non era lui il bersaglio! Dovevo cercare di non colpirlo!-
-A giudicare da questo, hai ancora parecchia strada da fare.- disse Kymyit estraendo un kunai dalla bambola. –Per finire, Roxas. I bambini non mangiano i ghiaccioli. E quando lo devi cambiare non stare a fare altre cento cose. Prima lo cambi e poi giochi col nintendo!.-
-Mi spiace…-
-Almeno uno che ammette i suoi errori.- U_U
-Ma non potevo salvare.-
Kymyit cadde di nuovo a terra e quando si rialzò incominciò a pestare il numero XIII.

Terminato il pestaggio, la viola cominciò a dividere in coppie i membri.
-Xemnas con Marluxia.-
-COOOSAAAAA?- urlarono i due.
-Xigbar e Xaldin.-
-Bene.- disse Xaldin
-Ci sarà da divertirsi.- commentò Xigbar.
Kymyit li guardò male e i due si rifugiarono in un cantuccio.
-Vexen e Luxord.-
-Cosa? E perché?- gracchiò il numero quattro.
-Scusa Vexen, ma siccome tu e Lexaeus siete gli unici che mi danno retta, vorrei il vostro aiuto.-
-E va bene.- rispose seccato il Freddo Accademico.
-Lexaeus e Demyx.-
-Ma come? Lexaeus è una tomba!-
-Appunto, Demyx. Appunto. Tu hai bisogno di darti una calmata, bello mio.-
-Ma ascolta solo musica classica!!!-
-Appunto, Demyx. E tu ascolti solo musica da discoteca. Cambiare ti fa bene.-
-Vedo che sei ben informata su di noi.-
-E’ il mio lavoro Larxene. Ma ora passiamo a te. Vai in coppia con Saix.-
-COSAAAAA? Ma neanche morta! Ma lo sai che è pazzo?-
Tutti lanciarono un’occhiata strana a Larxene.
-Anche tu sei pazza, Larxene. >___> -
Dopo un attimo di pausa, la viola riprese.
-E per finire Roxas. Tu vai con Axel.-
-O Roxas! Ci divertiremo un sacco e…-
Axel si interruppe incrociando lo sguardo assassino della viola.
- Ovviamente … Ci occuperemo dei bambini… Ihihi…- rise istericamente.
-Ora mettetevi all’opera!-
-Ma scusa, che dovremmo fare?- chiese Marluxia.
-Che ne so! Fingete di essere marito e moglie, occupatevi dei bambini! Insomma arrangiatevi!-
Tutti i Nobody cominciarono a lasciare la sala borbottando.
-Il marito lo faccio io.- disse Xemnas.
-Cosa? E perché?- ribattè Marluxia
-Perché io sono il Superiore!-
-Vorrai dire la Superiora!- continuò Marluxia alludendo ad una foto modificata da Xigbar nella quale Xemnas era ritratto in abito monacale.
-Zexion? Dove credi di andare?-
‘’Doh!’’
Zexion tornò a capo chino verso la ragazza.
-Che stai facendo?- le chiese infuriato mentre lei gli passava una mano sulla testa per confrontare le loro altezze.
-Certo che sei davvero bassino.-
-Se sei venuta a sfottere io…-
-Zexion, Zexion. Dobbiamo andare d’accordo. Visto che sarò io a fare coppia con te, a tempo indeterminato.-
Zexion impallidì.
-Co-come scusa?-
-A te ci vuole un corso accelerato caro.-
Zexion cadde a terra.
-Ma guarda … E’ svenuto. Ah, dimenticavo…-
Tutti si interruppero.
-Se continuate a comportarvi come avete fatto finora, i vostri cuori all'interno delle bambole moriranno.-
-No, Roxy… I gelati al sale marino gli faranno male!!!- disse Axel che non aveva ascoltato minimamente.
-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?- fu invece la reazione degli altri
-Ho detto…- cominciò Axel
-NON TU! LEI!- urlarono
-Ho detto: “Se continuate a comportarvi come avete fatto finora, i vostri cuori all'interno delle bambole moriranno.”-
Quelle parole suscitarono uno svenimento collettivo.


Fine Capitolo 3



Ho dato una veloce aggiustatina.
Povero Xemnas, da qui inizierà il suo calvario.
Il suo doloroso calvario. Ma non pensate che anche Maru non soffra. U_________U
L'unico ed effettivo martire qui, a conti fatti, è Zexion, che ha a che fare con la bellissima me.
Bacilli baciolli.
Xigbar e Xaldin sono quelli che si divertiranno di più e anche Saix e Larxene ahahah!!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4: Per fortuna non son veri... ***


Capitolo 4: Per fortuna non son veri...

Sala riunioni. Tutti i membri erano in riunione e Kymyit ne era stata tenuta all'oscuro.
-Prima di iniziare la riunione, Marluxia, ti spiace scendere dal mio trono?-
-Ma caro. Dobbiamo dividere tutto noi. In fondo, siamo marito e moOOOOGLIEEEEE...-
Xemnas buttò Marluxia di sotto.
Il numero XI si sfracellò con fragore.
Ma per vostra sfortuna. Anzi per sfortuna di Xemnas, vivrà ancora per un bel pezzo.
Infatti, pochi secondi dopo, era già tornato accanto al Superiore per importunarlo.
-Ma come sei cattivo caro... Quasi quasi chiedo il divorzio e ti costringo a cedermi il comandoOOOOOOOO!-
-Superiore, possiamo cominciare la riunione?- disse Zexion acido, evitando Marluxia che volò a pochi centimetri dalla sua testa.
-Si, è meglio.- rispose Xemnas guardando schifato Marluxia che gli si risedeva accanto con aria beffarda.
-Allora. So che sarà un'impresa molto difficile. Forse più difficile di conquistare Kingdom Hearts, ma...-
-BURP!-
-AXEL!- un coro si sollevò contro il porcospino
-NON SONO STATO IO!- rispose lui -E' stata Alexia!-
-Possiamo avere un attimo di serietà?- Xemnas mise fine ai battibecchi -Dobbiamo riuscire ad impadronirci dei nostri cuori.-
-E se scassinassimo le bambole?- propose ''innocentemente'' Zexion
-Siii scassinareeeeeee *O* - rispose Xigbar con un espressione da pazzo maniaco.
-Meglio di no. O l'autrice dovrà alzare il rating.-commentò Xemnas -A malincuore vi annuncio. Che dobbiamo prenderci cura di questi.. Questi cosi.-
Disse sollevando la sua bambola per il pannolino con aria schifata.
-Prima però, dacci l'esempio caro.- lo provocò Marluxia.
Subito si sollevò un coro di approvazione nei confronti del numero XI.
Xemnas ringhiò.
-Bene...- il Superiore si armò di tutto il suo coraggio e...
Smack
-Contenti?- chiese dopo aver dato un frettoloso bacino alla bambola.
-SIIIIIIIIIII!- gridarono gli altri, tranne: Lexaeus che aveva mal di gola e Zexion che se ne vergognava.
-Ora però... Vorrei sollevare un altra questione.- tutti si voltarono verso il numero II -La pazza ha detto che i nostri cuori sono dentro queste bambole, no? Ma allora...- l'occhio sano del Tiratore Libero si riempì di lacrime.
-Io sono donna dentro?????- chiese disperato.
Xaldin gli andò vicino e gli diede delle pacche sulle spalle.
-Ma no, ma no. Su con la vita. Guarda Marluxia. La sua bambola è un maschio! Eppure lo sanno tutti che è fro...-
-Non è vero. Chiariamoci subito. Chi è che ha messo in giro questa voce assurda?-
Xemnas fischiettò.
Nella sua mente si affollavano i ricordi di quei pochi minuti che aveva impiegato per realizzare la compromettente foto che avrebbe ridicolizzato il numero XI a vita.
-Su con la vita Marl.- cominciò Axel divertito -In quella posa stai divinamente.- disse alludendo alla caratteristica posa di Marilyn che tiene bassa la gonna sollevata da un getto d'aria.
-Axel, se vuoi morire, dillo subito.-
-Io non sono una donna Q_____T - piagnucolò Xigbar.


Quella sera, tutti i membri si stavano seriamente impegnando.
Xigbar aveva appena preparato la pappa a Pamela, Xaldin cercava di mettere a nanna Rocco.
Lexaeus cullava Cornelia (e si, dopo tanto penare da parte della povera Kymyit , l'Eroe del Silenzio aveva finalmente scelto un nome per la sua ''bambina''), Demyx cantava una ninna nanna a Dolce, Axel cambiava Alexia, Larxene e Saix giocavano con Masha e Minou (a chi li lanciava più in alto)
-E vola vola vola!- disse Larxene lanciando la bambola.
-Vola vola vola!- ripeté Saix lanciandola più in alto.
MEW MEW AMICHE VINCENTI! MEW MEW...
Saix prese il cellulare. Minou volava.
-Dimmi Sir...-
Sbam
-Si vengo subito.-
Saix si preparò a ricevere Minou, ma la bambola non stava più in alto.
Il numero VII guardò in basso.
-Tu non hai visto niente...- sibilò a Larxene che rise divertita.
Il Mago che Danza sulla Luna si diresse nel salotto dove Xemnas lo aspettava.
Era solo.
Aveva lasciato Oscar con Marluxia che aveva provveduto a neutralizzare.
Nel frattempo, Luxord insegnava ad Elisabetta il galateo, Vexen dava a Dexter uno strano intruglio plurivitaminico, Marluxia era immobilizzato al letto del Superiore con delle manette rosa pelose e imbavagliato.
"Xemnas maledetto! Questa me la paghi!!!!!" pensò il Leggiadro Sicario.
Yuri e Oscar dormivano.

-Perchè mi hai chiamato, Sir?-
-Che è successo alla tua bambola Saix?- chiese Xemnas indicando il naso schiacciato della piccola Minou.
-Ehm... Niente. Allora, perché mi hai chiamato?-
-E' presto detto, Saix. Qua c'è qualcosa che non quadra.-
Saix inclinò la testa.
-Kymyit ha detto che i nostri cuori si trovano dentro le bambole, ma è impossibile. Il cuore di Roxas non può essere nella bambola, perché il cuore di Roxas, ce l'ha Sora...-


"Le cose stanno così?" pensò Roxas che passava lì con Ghiaccino in braccio per cercare di farlo addormentare.
Il numero XIII aveva sentito tutto, e ne rimase piuttosto scosso.
Perché nessuno gli aveva detto che lui poteva recuperare il suo cuore semplicemente ritrovando questo Sora?
I membri dell'organizzazione erano così egoisti....


-Non ce la faccio!- disse Zexion
-Dai che è tardi! Raccontale una storia!- rispose Kymyit -Poi ti faccio dormire con me!-
-Non ci tengo proprio!- rispose acido il numero VI.
Kymyit prese l'ascia.
-Muoviti a raccontarle la storia.-
Zexion deglutì.
-D-D'accordo... C'era una volta una bambina che stava dentro ad un pozzo. Ogni tanto ne veniva fuori per andare ad uccidere...-
SLASH!!!!
Kymyit lanciò la sua ascia spuntando il ciuffo al simil-emo.
-Nooo! Il mio ciuffo!!!!!-
-Se non vuoi che ti tagli qualcos'altro, tesoruccio caro, raccontale una storia decente.-
-Sigh... Ci proverò...-

Nel cuore della notte...

-ALLARME!!!!!-
Tutto il castello fu svegliato dalle urla acute di Axel.
-Che hai da gridare nel cuore della notte, porcospino?- sbraitò Xaldin ancora mezzo addormentato.
-Roxas...- Axel prese fiato -Roxas e n'è andato! Ha lasciato questa!- urlò tutto d'un fiato sventolando una lettera scritta la sera prima dal numero XIII.

Fine capitolo 4.



Per fortuna non son veri... se no, poveri bambini XD
Dunque signori, forse vi starete chiedendo perché ho scelto quei nomi per le bambole, vero?
tutti: ma anche no!
E io ve lo spiego, dunque:

Oscar: Lady Oscar. Xemnas qui è molto maschilista U_U credo, dovrebbe...
Pamela: >_> indovinate? Pamela Anderson la tetto... bagnina di Baywatch (non so se mi sono spiegata XD)
Rocco: potevo non dare al ''figlio''di Mr Porno il nome di una famosa porno star?
Dexter: vi dice qualcosa *canticchia* ''Il la-bo-ra-torio di Dexter!"
Cornelia: personaggio di witch col potere della terra.
Samara: La bambina di The ring, Zexion ha una visione del mondo così rosea XD
Minou: Per me Saix ha sempre qualcosa di felino. Muhahahaha
Alexia: Somiglia al nome Axel U_U Volevo mettere Axelia, ma non mi ispirava.
Dolce: e se vi dicessi che il mio gatto di peluche si chiama così? Ma non per D&G, ma perché il gatto di un fumetto si chiama proprio Dolce (lui ispirato sicuramente a D&G) e comunque, Demyx sembra proprio truzzo, dovevo usare quel nome.
Elisabetta: La regina di Inghilterra. Luxord è così raffinato (sta cominciando decisamente a piacermi dopo Sky High XD)
Yuri: Vuol dire giglio (a proposito, Maru qua non è gay. Ama il rosa e i fiori, ma è etero, almeno l'idea era quella U_U)
Masha: Larxene è femminista quindi, come Xemnas, se n'è fregata del ''sesso'' della bambola. Nome preso da... mmm... una del grande fratello. Non so manco perchè.
Ghiaccino: il gelato al sale marino Muhahahahaha!!! O forse era meglio Maxibon? Salutate Ghiaccino a proposito, dubito lo rivedrete.




Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5: Il vuoto che lasciò ***



Capitolo 5

-Calma! Non agitatevi!- esclamò Xemnas.
L'intera organizzazione era in subbuglio.
Roxas li aveva lasciati.
La Chiave del Destino se n'era andata.
Per di più nel cuore della notte, ora nella quale a nessun Nessuno veniva voglia di andarlo a inseguire.
-IL MIO ROXYYYYYYYY!!!!!!!!!- piagnucolò Axel.
Beh, forse qualcuno che avrebbe inseguito Roxas in capo al mondo c'era.
-E basta con questo Roxy!- urlò Xigbar -Piuttosto, chi ha visto la mia benda?-
-Ma non la stavi usando per...-cominciò Xaldin riferendosi alle cose sconce che il Tiratore Libero aveva fatto la notte precedente.
- Ragazzi!- disse Xemnas esasperato dalla volgarità dei suoi compagni.
-Che maleducazione, andarsene così a quest'ora di notte e generare tutto questo caos.- cominciò Vexen con la sua parlata nervosa e malaticcia, nonché irritante -A quest'ora di notte, la gente dorme.-
-E che palle, state un po' zitti.- disse Zexion coi nervi a fior di pelle.
-Ma che vuoi stupido emo?- gli urlò Xigbar
-Ragazzi, il mio Roxy se n'è andato!-
-Chi mi ha rubato la confezione della maschera di bellezza?- esclamò Larxene con due bigodini che le avvolgevano i bizzarri ciuffetti.
''Ah, non era crema di cetrioli?'' pensò Demyx
-ZZZZzzzzzzz- infischiandosene di tutto e di tutti, Saix dormiva nella grossa.
''Ma dove sono finita?'' pensò Kymyit
-Oh, guarda quel pipistrello Xaldeeen! Lo chiamerò Batman!-
-Ragazzi...-
-Ma che dici stupido! Batman vuol dire uomo pipistrello! Quello è un normalissimo pipistrello!- gli urlò Xaldin
-Ehi, capo?- urlò Demyx dalla sua postazione, Xemnas si voltò verso di lui -Manca Marluxia, dov'è?-
-Non stava tanto bene.- disse Xemnas con una goccia di sudore che gli colava lungo una tempia.

Camera da letto di Xemnas.

Marluxia è ancora legato al letto.
''Questa me la paghi brutto cioccolatino avariato!!!! Uh?'' Marluxia riuscì a liberare una mano -Uhuhuhu. Preparati Xemny caro. La mia vendetta sarà tremenda uhuhuhuhu-
UEEEEEEEEEEEEEEEH!
-Oh cazzo, Yuri!-


Sala riunioni.

-Che strano, mi fischiano le orecchie...- disse Xemnas fra se e se -Ragazzi, ordine per favore!!!!-
-Per me birra e salsicce!!!- gridò Xigbar
-CINGHIALE ARROSTO!- urlò Xaldin
-Hamburger!- Demyx
-Pesceeee...- mugugnò Saix nel sonno
-Non ordine in quel senso...- emise Xemnas rassegnato. -Intendevo: state buoni, se potete...-
-Tutto l'altro è santità.- gli fece eco l'organizzazione.
Xemnas: >_>''
-Insomma, state zitti e fatemi parlare, o chiamo la pazza.-
Il silenzio calò all'improvviso nella sala riunioni.

-Roxas è fuggito perché ha sentito una discussione tra me e Saix.-
-Allora è colpa tua!- esclamò Axel indicandolo.
Xemnas schioccò le dita e la lancia di Xaldin sfregiò il viso del povero Soffio di Fiamme Danzanti.
-Dicevo.... La Chiave del Destino sarà probabilmente andata a cercare Sora, ma ora come ora, non ci interessa. Se rivogliamo i nostri cuori, dobbiamo occuparci di quei mostri succhia energie.-
-Sono d'accordo con te capo!-
-Ma ora che Roxas se n'è andato, io che farò?- chiese Axel, ridotto ad un ammasso sanguinolento,ma ancora vivo.
-Tu sarai sotto le mie direttive.- disse Kymyit entrando nella sala. -Com'è che nessuno mi ha detto di questa riunione?-
-Come dire...- cominciò Larxene dall'alto della sua postazione -Non sei un Nessuno, quindi non puoi partecipare.-
-Chi non è nessuno?- ringhiò la viola
-Su, su.. Non litigate...-
-Devo fare coppia con Zexion?- chiese sconsolato Axel.
-No. Zexion è mio. Diciamo che ti terrò d'occhio. E alla prima che fai, il tuo cuoricino narcisista verrà triturato da Xaldin e soffritto. D'accordo?-
-Si.- T_T


-Ecco fatto. Ora ne vedremo delle belle Xemnas BUAHAHAHAHHAHAHAHHAHAH!-
-UEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!-
-Doh... Devo stare attento a non ridere a voce troppo alta.- sospirò Marluxia.


''Ma chissà che fa il mio Roxy. Tutto solo e indifeso.'' pensò Axel.

Intanto, ad Agraba.

-Spero che Al e Jasmin siano felici d'ora in poi.- disse Sora
-Quack.- *Già*
-Yuk. Speriamo bene.-
Sora e il suo gruppo partirono, diretti verso la Gummy Ship, lasciandosi alle spalle la città d'oro del deserto.
Poco dopo...
-Quack quack qua qua ququa squaraquaququa...- *Sora, c'è un tizio nascosto dietro un cactus che ci segue....*
Sora si guardò alle spalle.
Era vero.
Dietro di loro uno strano ragazzino biondo con uno strano cappotto di cuoio stava nascosto dietro ad un cactus.
Sora brandì il Key Blade.
-Chi sei tu?! E perché indossi un cappotto con questo caldo infernale?!- esclamò
-Sora io..... Il mio cuore.... Tu...- Roxas era commosso. Il suo cuore era a pochi passi da lui -Il mio cuore è il tuo cuore...Unisciti a me. Qui. Adesso. Non resisto più.-
Passarono pochi secondi e Sora si mise a correre veloce come il vento gridando
-AIUTO UN MANIACO MI VUOLE STUPRARE!!!!!!!!!-
-SORAAAAA! ASPETTAMI!!!!-
-PUSSA VIA MANIACO!!!!- gridò agitando il Key Blade per allontanare Roxas che intanto l'aveva raggiunto e gli si era aggrappato agli scarponi numero 45.
-Voglio unirmi a te! Sarà bellissimo credimi!-
-NO!!!!!-

Ma lasciamo il povero Roxas a molestare involontariamente Sora.

Fine capitolo 5


Uhm... Il capitolo è finito.
Topolino: FOTTETEVI!
Ma questo da dove salta fuori?
Vabbè.
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6: Io non voglio! ***



Capitolo 6: Io non voglio!


La giornata trascorreva tranquilla tra poppate e piagnistei.
Vexen stava finendo di pulire la chiazza di vomito arancione di Dexter, mentre Demyx cercava disperatamente di trovare della musica house tra i numerosi LP di Lexaeus.
Saix e Larxene, essendo entrambi deviati mentali, andavano parecchio d'accordo e stavano sperimentando qualche gioco pericoloso per i loro ''figlioletti''.
-Forza Masha! Non fare la papamolle! Sei una donna, dimostralo.-
-Ma non vedi che ha paura... Si vede che è un uomo....- disse Saix mentre insegnava alla sua Minou i piaceri dell'erba.
-Non dirlo neanche per scherzo! Masha sarà pure un uomo esternamente, ma il suo cuore è da regina delle amazzoni.- esclamò la bionda mentre la sua bambola (non potendo tecnicamente muoversi), stava sospesa sopra una corda tesa su un fossato zeppo di coccodrilli.
Ovviamente Kymyit non era a conoscenza delle imprese dei due, altrimenti avrebbe buttato i loro svitati cuoricini in pasto ai coccodrilli dell' Isola Che Non C'è.
La viola era impegnata in un altro tipo di missione.
-Zexion! Axel! Cosa state facendo?-
-Alexia aveva bisogno di una rintoccatina al Make-up. E sinceramente anche Samara. E' cadaverica.- disse il rosso
-Samara è cadaverica perché Zexion è cretino e l'ha conciata come la bambina di The Ring.-
-Lei è la bambina di The Rin...- nel vedere l'ascia della viola, il simil emo si zittì.
-Ditemi adesso, che ora è?-
-L'ora di ieri a quest'ora.- disse Zexion.
Axel guardò l'orologio.
-L'ora del te' di Luxord.-


-Mia piccola Elisabetta, gradisci questo te'?- silenzio -Elisabetta, quante volte ti ho detto che devi rispondere quando ti interpellano? Non è educazione...-
-Cough. Luxord... E' una bambola... Non parla, non si muove e non...-
-Ba...bbo...- una voce leggermente gutturale uscì dal piccolo Dexter.
Vexen strabuzzò gli occhi.
-Ba...bbo....-
-Ha...Ha parlato!-
-Visto Elisabetta? Dexter parla. E tu che aspetti?- esclamò Luxord indispettito.
Silenzio.
-EUREKA!!!! HA PARLATO!!! Già ma perché ha parlato? Cough... Forse lo sto crescendo bene... Cough... Devo parlarne con Xemnas. Cough.-

-A parte quello.- disse Kymyit.
-Uhm... L'ora in cui Xigbar fa il bagno di immondizia?- chiese Axel
-No. Quello è alle 21. E' l'ora del te'.- disse Zexion pettinandosi.
-Ho detto di no. Pensateci bene.- disse la viola.
I due si sforzarono appena contorcendo per pochi secondi i loro visi androgini e facendo fuoriuscire dalla loro testa due allegre nuvolette di fumo (segno che il loro cervello era appena andato in corto circuito).
-Non lo sappiamo.- dissero i coro.
-Sforzatevi di più!!!!! Sono passati solo 3 secondi!-
-Nada.- disse Axel.
Stavolta il fumo uscì dalla testa della viola. Segno che stava per compiere l'ennesima strage.
-DOVETE CAMBIARE LE BAMBINE, DARLE DA MANGIARE, FARLE FARE IL RUTINO E METTERLE A NANNA!!!!!!-
-Ma sono le cinque! Hanno mangiato appena 3 ore fa.- disse ancora Axel
Kymyit cercò di non ucciderlo -I bambini piccolissimi, fanno la poppata ogni 3 ore circa.- mugugnò -Stasera riunione alle 10, dopo la cena. Vi voglio tutti, e ora DATEVI DA FARE!!!!-
-SI SIGNORA!- esclamarono i due mettendosi sull'attenti.

Xemnas entrò nella sua stanza. C'era buio. Troppo buio per i suoi gusti. Era una creatura d’ombra, ma il troppo storpia e sentendo un penetrante odore di rose, il Superiore non ci mise molto a fare due più due.
‘’Marluxia…” pensò schifato.
D’improvviso delle candele si accesero intorno al Superiore.
Con orrore il numero uno intravide le pareti della SUA stanza di color ROSA SHOCKING e ricoperte di ROSE.
Da una piattaforma sbucò fuori un essere incappucciato.
-Cos’è questa farsa?-
-Tu-tu-tu… Caro Superiore…- l’ombra si tolse il cappuccio.
-Potevi anche lasciartelo, tanto lo sapevo che eri tu.-
-Ah, scusa.- si rimise il cappuccio.

Vexen cominciò a correre per tutto il castello che non esiste con Dexter sotto braccio.
-ODDIO HA PARLATO! MI HA CHIAMATO BABBO!! XEMNAS DEVE SAPERE! XEMNAS! XEMNAS!- cominciò a urlare.

-Ma è Vexen! VEX....MMMmmmmh!!- Marluxia tappò la bocca del Superiore.
-Mi spiace, cioccolatino fondente,ma preferirei evitare di essere interrotto sul più bello dalla mummia.MUAHAHAHAHAHAHAHA!-
-Superiore sei lì dentro?- chiese Vexen sentendo la malefica risata di Marluxia.
-Ehm... No... E' andato al castello di Re Topolino a dire che non tenteremo più di raggiungere Kingdom Hearts.-
-Ah... Acc...- disse allontanandosi -Proprio ora che volevo parlargli di una cosa importante. Poteva anche avvertire. Anche se è il Superiore questo non vuol dire che…- continuò a borbottare andandosene
“ Vexen come puoi credergli?” piagnucolò Xemnas immobilizzato da Marluxia che si era attaccato e lui come una piovra.
-Bene, torniamo a noi, cacao meravigliao, per prima cosa...- disse prendendo da sotto il soprabito una confezione -Per colpa tua io sono considerato gay. Ma adesso, mi vendicherò. TADAAAAAAN!!!- esclamò mostrando al superiore terrorizzato il contenuto della scatola.
Era una siringa contenente uno strano liquido.
-Grazie a questa, milka…- cominciò facendo fuoriuscire un po’ del liquido rossastro -… Tutti i tuoi sporchi segretucci verranno alla luce. E io sarò pronto a scoprirli MUAHAHAHAHAHA!-
-Xemnas è tornato?- chiese la voce di Vexen da fuori la porta.

-Oddio! Non posso credere che ci sia cascato!- rise Xigbar.
-Che scemo!!!- gli fece ecco Xaldin
-Lui sarebbe il più intelligente???-
-Si! E io mi chiamo Linda!!- Xaldin era piegato in due
-Davvero ti chiami Linda?- chiese Xigbar
Xaldin lo guardò sconsolato -Ma no, imbecille! Sai cos'è l'ironia?-
-La ragazza di Ironman?-

-Ecco, nesquik. Tranquillo, non è veleno.- gli disse sedendosi sulle sue gambe a torso nudo.
-Insomma che vuoi da me, traditore?-
-Beh, col siero della verità, prodotto dalle mie rose, farò venire alla luce tuuuuutti, ma proprio tuuuutti i tuoi scheletri nell’armadio.-
-E cosa speri di ottenere? Stiamo per riavere i nostri cuori, che vuoi di più?-
-E’ presto detto: adesso siamo Nessuno e prendiamo le cose come vengono. Se qualcuno ci insulta, non ce la prendiamo. Da un lato è vantaggioso. Si possono ferire gli altri senza esserne feriti. Sai, prima di essere Marluxia, ero un semplice ragazzo che non aveva mai fatto del male a nessuno. Adoravo passeggiare nel parco e immergermi nel verde. Qualche volta persino ci dormivo nel parco cullato dal suono del vento. Bei tempi… ma una notte…- si interruppe, come se gli desse ancora fastidio ricordare –Un branco di pazzi decise di dar sfogo alla sua virilità. Mi hanno preso, trascinato dove nessuno mi poteva sentire e massacrato di botte. Neanche sto a raccontarti tutto quello che ho subito. E sai cos’ho desiderato in quel momento? Non di morire. Volevo perdere la capacità di provare dei sentimenti, in modo che tutto ciò non mi ferisse ulteriormente. Quel desiderio si è avverato. Non mi importa se tu o gli altri volete tornare ad essere completi. A me non interessa.
Ilamaru è morto quella notte ed è nato Marluxia.- sorrise compiaciuto –Insomma guarda che splendore.- si indicò –Muscoli perfetti, fisico da statua greca e soprattutto un bel faccino con cui attirare uomini e donne per poi ferirli e distruggerli nell’orgoglio.- cominciò a ridere, poi tutt’a un tratto si fermò – Comuuuuunque, tornando a noi…. –
-Attirare uomini e donne? Sicuro di non essere dell’altra sponda?- 

-Allora Eli, ti decidi a parlare?- chiese Luxord indispettito.
Silenzio.

-Dove vai Saix?-
-I miei sensi di mannaro mi dicono che Xemnas è in pericolo!-
-Ma non puoi lasciarmi così!! Almeno prendi Minou con te!! Saix!-
Saix non ascoltava la bionda e fece per tornare dentro al castello quando una rete lo imprigionò.
-Nessun Nessuno abbandona Larxene!- esclamò la pazza scriteriata trascinando il poveraccio via con sé.


Zexion mise Samara nella culletta, dopo averle fatto fare il ruttino. Le rimboccò le coperte e accarezzò la fronte. Kymyit non potè far a meno di arrossire vedendolo sorridere dolcemente per la prima volta.
-Che c'è?- chiese Zexion.
-Eh? No nulla!-esclamò. Era felice che il nanetto stesse poco a poco cambiando. Probabilmente neanche lui ne era conscio e forse era meglio...
-Zexion!!! Hai baciato Samara!- esclamò Axel puntandogli contro il dito e tremando.
Forse era meglio non dirgli nulla...
Zexion arrossì violentemente.
-Te lo sarai immaginato!- disse secco.
-Ma no! Ti assicuro che OUCH!-
Kymyit zittì il Soffio di Fiamme Danzanti con una gomitata.
-Zexion, posso parlarti?- chiese maliziosamente -In privato.-
Il simil-emo inarcò il sopracciglio.
Poi seguì la viola fuori dalla stanza.
-E io?- chiese Axel
-Se starai attento alle bambine...- mostrò due foto osé di Roxas -Te le darò.-
-Do-dove le hai avute????- chiese Axel in un mare di bava.
-Segreto professionale. Ou revoir! Andiamo Zexy-poo.- disse trascinando l'emo e chiudendosi la porta alle spalle.
-Sono... solo... ... Chissà il mio Roxy... - piagnucolò Axel.



Castello della bella addormentata.

Le sue labbra carnose semichiuse e invitanti.
Il corpo rilassato.
Roxas si chinò per guardare meglio il suo Somebody che dormiva placidamente.
Sora aprì lentamente gli occhi e
-KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-
10 minuti dopo.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA....AAAAAA.AAA....AA...A... KYAAAAA....- Roxas gli tappò la bocca.
-Ti prego non urlare. Non voglio farti del male. Sono Roxas, voglio solo unirmi a te.-
-QUAQUAQUA!!! *Fermo la'!!!* - esclamò Paperino entrando nella stanza.
-Accidenti!- esclamò Roxas mollando Sora e gettandosi dalla finestra.
-Grazie Paperino,mi hai salvato da quel maniaco pervertito.- disse Sora sospirando.
-Quasquaquaquaraqua? *Mi spieghi che ci facevi nel letto della principessa Aurora?*-
-Ero curioso di sapere come si dormiva con un pisello sotto il materasso.-
-Quaquaraquaquasquaqua *Attento o la prossima volta te lo troverai da qualche altra parte, il pisello.* -


Xemnas guardò il rosato con aria truce e assassina.
Non aveva potuto fare nulla.
Le mani legate e la stanza sigillata.
E Marluxia a conoscenza dei suoi segreti più segreti.
Il Leggiadro Sicario lo guardò compiaciuto e cominciò a sventolargli un registratore davanti.
-Bene, gelato al cioccolato, dolce e un po' salato, questa registrazione farà il giro del Mondo-Che-Non-Esiste, a meno che tu non faccia qualcosina per me.-
Xemnas rimase in silenzio.
-Ah, ci sarebbe un’altra cosa.- rise come un maniaco. –Benvenuto nell’angolo della resa dei conti, caro Xemny. Anzi… Cara.-


Fine capitolo 6


Nota:
Povero Xemnas... ma considerando che la prima idea di vendetta riguardava la ceretta totale, forse gli è andata bene XD
Prometto di essere più assidua con gli aggiornamenti ^^''
Il nome del Somebody di Marluxia, qualcuno lo sa? Non sono molto aggiornata, effettivamente...

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7: Preludio alla demenza ***


Capitolo 7: Preludio alla demenza



Ore 22:00

La cena era stata movimentata come al solito. Tra lanci di spaghetti e getti di vomito (delle bambole), pannolini da cambiare e stridii di posate sui piatti di porcellana.
I membri erano sazi e soddisfatti della deliziosa cenetta preparata dal numero III e lasciarono la sala da pranzo con le pance piene.
Si diressero, di mala voglia, nella sala riunioni, parlottando tra loro.
Vexen raccontava di come il suo Dexter avesse parlato.
Kymyit rimase sorpresa della cosa, ma non disse nulla. Le bambole erano programmate solo per piagnucolare, mangiare, bere, ruttare, vomitare, etc… ma non parlare.
Xigbar e Xaldin dietro al gruppo ridevano come idioti, rotolandosi in terra, sui muri, sul soffitto (Xigbar), in aria (Xaldin) etc…
Larxene finiva di estrarre i pugnali da Masha.
Lexaeus spingeva una carrozzina dentro la quale stava Cornelia.
Zexion, leggermente sconvolto e spettinato teneva Samara per il pannolino.
Axel era felice come una pasqua per aver conquistato le due foto di Roxas.
Luxord era nero di rabbia perché Elisabetta non parlava.
Saix era invece nervoso e con strani tic agli occhi. Sembrava in crisi di astinenza e sballottava Minou a manca e a destra.
Al contrario degli altri, Xemnas e Marluxia stavano in silenzio.
Marluxia felice e spensierato trotterellava accanto a Xemnas che marciava come se stesse andando a un funerale.
Entrati in sala riunioni, i membri presero posto nei troni.
Al centro se n’era aggiunto uno viola, dove prese posto Kymyit.
-Prestatemi attenzione, gente.- disse troncando sul nascere le idee dei membri (lancio di aereoplanini di carta, tiro al bersaglio con le cerbottane, gara di sputi e cose del genere).
Tutti rimasero in silenzio.
-Ehi, Maru, come ti senti? Xemnas ci ha detto che stavi male!- chiese Demyx
-Bene, grazie.- disse Marluxia stringendosi a Xemnas. I loro troni erano alla stessa altezza.
Xemnas lo guardava schifato, ma resistette alla tentazione di buttarlo giù.
Però poteva ucciderlo…
-Insomma, ascoltatemi!-
-Ho bisogno di pesce!- ringhiò Saix
-Dexter parla!- urlò Vexen
-Buuuuu!- fece Luxord
-Chissà il mio Roxyyyyy….- piagnucolò Axel
-Insomma basta!- esclamò la viola.
Niente. Il casino continuava.
-Domani comincerò a giudicarvi.- disse e tutti si zittirono. – Ah, vedo che state zitti.- sorrise malvagiamente –Bene. Domani verrà qui il mio assistente. Cominceremo a giudicare, sul serio se siete idonei a riottenere i vostri cuori o meno. Di gente stronza c’è n’è tanta in giro e se restituirveli significa aiutare un branco di stronzi, beh allora preferisco prendere i vostri cuori e disintegrarli col martello pneumatico.-
Al che tutti si toccarono il petto quasi a sentire il dolore.
-In questi quattro giorni sosterrete tre prove. Una scritta, un colloquio e una pratica.-
-Mica siamo a scuola!- ringhiò Xigbar
-Vuoi riavere il tuo cuore?-
Xigbar si zittì.
-Vi comunicheremo domani l’ordine e il contenuto delle prove. Beh, vi saluto.- disse e lasciò la sala riunioni.
-Chissà se Xaldin ucciderà anche questo assistente.- rise Axel.
Il numero III fu tentato di ammazzarlo, ma fu distratto da Xemnas che richiamò l’attenzione generale.
-Siamo vicinissimi all’obbiettivo ma mi sono giunte delle lamentele, pertanto, chiunque non desideri diventare completo è libero di lasciar perdere la prova.- si girò verso Marluxia – Contento?-
Il rosato sorrise –Dimentichi qualcosa Xemnas cara.-
Il Superiore si rivolse di nuovo agli altri.
-Vi comunico inoltre, che una volta ottenuto il cuore, questo palazzo apparterrà al numero XI.- si rivolse ringhiando verso Marluxia –Soddisfatto ora, caro?- chiese digrignando i denti e ringhiando sulla parola "caro".
-Ma certo cara. Da oggi consideriamoci pure divorziati!-
-Xemnas! Cos’è questa storia? Sono io il tuo braccio destro!- ringhiò Saix.
-No no! Sono io! Sono il numero II dopotutto!- affermò Xigbar.
Xemnas si giustificò.
-Il fatto che gli ceda il castello, non significa che sia il mio braccio destro. E poi, l’organizzazione cesserà di esistere una volta ottenuto. Godiamoci questi ultimi giorni insieme e non rompete.- disse
Tutti chinarono il capo.
-Non ci rivedremo più?- piagnucolò Demyx
-Potrò rivedere Roxas?- chiese speranzoso Axel.
-Luxord potrà finalmente amare le sue donne.- disse il numero X
-Ma non pensi ad altro?- gli domandò seccato Lexaeus, che fino a quel momento non aveva aperto bocca.
-Su Dexter, parla!- gracchiò Vexen scuotendo la bambola.
Xaldin cominciò a ridacchiare.
Zexion prese un pettine e tentò disperatamente di aggiustarsi i capelli sconvolti.
“Dannata Kymyit!!! Però… non è stato affatto male.”  Pensò.
Samara inizio a piangere e il simil-emo le mise il ciucciotto, dopodiché iniziò a cullarla.
Tutti cominciarono a bisbigliare su come fosse cambiato il piccolo numero VI.
Larxene, vedendo che le attenzioni non erano rivolte a lei, si mise in piedi sul trono –AMMIRATE GENTE!! MASHA SI LANCERA’ NEL VUOTO FACENDO UN TRIPLO SALTO MORTALE!- fece per lanciare la bambola ma i rantolii isterici di Saix la fecero desistere.
Tutti si voltarono verso il numero VII.
-Saix, ma sei in astinenza?- chiese Axel.
Xemnas guardò attraverso il lucernario distrutto.
La luna… o meglio… Kingdom Hearts era… contornato d’azzurro!
Accadeva circa una volta al mese.
-Saix, puoi andare.- disse il Superiore preoccupato.
Saix lasciò la sala.
Tutti rimasero sorpresi.
Guardarono Xemnas che disse semplicemente –Usate i varchi oscuri per tornare nelle vostre stanze e non uscite da lì fino a domani.-
Annuirono.
Una volta al mese Xemnas dava quell’ordine.
Beh, sapevano che Saix era un mannaro e che ogni tanto si trasformava, ma nessuno di loro l’aveva mai visto in cosa di preciso.


“Sono proprio curioso di sapere che aspetto ha il gattaccio trasformato.” Pensò Xigbar.
E non era il solo.
-Chissà che aspetto ha Saix trasformato.- si chiese Demyx.
“Mi sento così solo…” piagnucolò Axel. “Idea!!! Andrò da Demyx a fare scherzi telefonici allo zio Vexen!” pensato ciò, il numero VIII aprì un varco oscuro verso la stanza del numero IX.
-No oggi no.- disse Demyx vestendosi con la tuta mimetica.
-Ma io mi annoiooooo!- piagnucolò Axel.
-Vieni con me e Xigbar. Vogliamo scoprire in cosa si è trasformato Saix!-
-In un gatto, no? Va matto per il pesce, miagola, ha la suoneria delle Mew Mew, i suoi film preferiti sono gli Aristogatti e Catwoman e dorme in un sacco a pelo a forma di Gatomon. Ti dice niente tutto questo?-
Demyx ci pensò su qualche secondo
-Saix è un tipo un po’ originale?-
Axel si batté una mano in faccia.
-E va bene, vengo anche io… ma solo perché non ho nulla da fare…-
Si aprì un varco oscuro e Xigbar fece la sua apparizione.
-Pronto Demyx?-
-Può venire Axel?-
Xigbar squadrò il numero VIII
-E va bene, ma non starmi tra i piedi, matricola.-
- E Demyx cosa sarebbe?- inarcò le sopraciglia, sconcertato.
-Demyx, perché ti sei messo la mimetica? Devi vestirti di nero!- esclamò il numero II ignorando il Soffio di Fiamme Danzanti.
-Ma Xigbar! Siamo sempre vestiti di nero!!-
Xigbar chiuse un varco e assunse l’aria da sergente maggiore. Dopotutto era stato un soldato in passato. Un grande soldato in realtà.
Cominciò a illustrare il piano per avvicinare Saix senza essere sbranati agli altri due e finalmente, dopo aver messo a dormire Pamela, Dolce e Alexia, e dopo aver costretto Demyx a cambiarsi, i tre uscirono utilizzando i varchi oscuri. Si diressero ognuno in un posto differente del castello.
Xigbar nella zona dei dormitori, Axel nelle cucine e Demyx nel salotto.
“Sto rischiando la vita! Se Xaldin mi becca in cucina… sono morto!!!”
A un tratto un rumore scosse il numero VIII dalle sue riflessioni.
Vide nell’oscurità un’ombra piccola, tozza e ballonzolante.
Grugniva nervosamente.
Axel sudò freddo.
Cos’era?
E soprattutto:
“Chissà che starà facendo il mio Roxy!”


Halloween Town.

-Questo posto è inquietante, yuk.- disse Pippo
-A me non mi fa per niente paura!- esclamò Sora marciando allegro davanti a lui e Paperino che lottava con le bende di cui era fatto il suo corpo in quel mondo.
Davanti a loro cominciarono a sfilare mostri di ogni genere cantando la tipica canzone del luogo.



"Bimbi e bimbe di ogni età,
ecco qualcosa che vi stupirà!
Su, venite è proprio qui!
E’ il paese di Halloween!"


-Guardate! Delle ombre inquietanti!- esclamò Sora ridacchiando come se stesse facendo un giro in una casa stregata.


"Questo è Halloween!
Questo è Halloween!
Ogni zucca lo griderà!"

-Delle zucche indemoniate!!-


"Questo è Halloween!
Spaventoso Halloween!
Dacci un dolce o il terrore ti attanaglierà!
Urla anche tu!
Fuggi via da qui!
E’ il paese di Halloween!"

-Dei fantasmi! Hahaha!-

"Io sono quello che sotto il letto langue
Ho mille denti e occhi rossi più del sangue!"

-Il mostro sotto il letto!-


"Sotto le scale io spappolo i cervelli,
dita come serpi e ragni fra i capelli!"

-La creatura malefica sotto le scale!-
Tutti i mostri, compreso Sora, intonarono il ritornello.

- Questo è Halloween!
Questo è Halloween!
Halloween! Halloween! Halloween! Halloween! -

-Ora tu, se lo vuoi, canta la ballata della zucca con noi!- cantarono in coro dei vampiri.

-Ma guarda! Anche i vampiri! Glielo dicevo a Riku che esistevano!-

-La città è fantastica, ricca di sorprese si rivelerà!-
-Il sindaco è ciccione.- commentò vedendo passare il buffo e conico mostriciattolo che cantava armato di megafono.

-Lì, davanti a te, dentro quel bidone c’è
una brutta faccia che ti assalirà!- continuarono altri mostri.

-Se se, come no. Vediamo...-
Sora aprì il bidone dell'immondizia e

-SORA!!-
-AAAAAAARGH!!! IL MANIACO!!!-
-UNIAMOCI!-
-PIUTTOSTO LA MORTE!-

I mostri di Halloween Town guardarono Sora con gli occhi che luccicavano sinistramente.

-Ehm… non intendevo… davvero… io voglio vivere… AIUTOOOOOOOOO!!!!- scappò via.
-SORA ASPETTAMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII- gli urlò Roxas, scomparendo con lui all’orizzonte.


Fine Capitolo 7


Beh... riguardo al soldato grande e fiero... quando l'ho scritto io non sapevo >_>  Ho sempre avuto un'alta considerazione per lo zio Xigbar e lo adoro ancora nonostante tutto... colpa della benda sull'occhio U_U
Vi avverto dal prossimo capitolo la demenza regnerà sovrana, anzi, imperatrice, visto che già questa storia è tutt'altro che seria.
A breve sarò anche libera da altre fic, perciò riuscirò a raccimolare altra demenza per continuarla, ma il problema su EFP non sussiste, visto che in realtà sono molto avanti nei capitoli ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8: La maledizione del coso mannaro e l'arrivo di Runka. ***


Capitolo 8: La maledizione del coso mannaro e l'arrivo di Runka.


Axel deglutì.
La piccola e tozza figura si era accorta della sua presenza.
“Però è strano… Pensavo Saix diventasse gigantesco… E poi non sembra nemmeno un gatto…”
-Peeeesceeeee…- rantolò
“Beh… E’ Saix sicuramente… Ma in cosa diavolo si è trasformato?”
-Tuuuu noooon seeeeiiii un peeeesceeee gigaaanteeeeee…-
Axel fece un salto di un metro e salì sul tavolo.
Accese le sue fiamme rischiarando la figura.
E lo vide…


“ Piano piano… Larxene non deve accorgersi di me….” pensò Xigbar.
Lo scoprire il vero aspetto di Saix trasformato era solo una scusa. Certo era curioso, ma al momento aveva cose più importanti da fare. Aprì piano il cassetto della biancheria della bionda, i suoi indumenti intimi quasi brillavano come un tesoro appena riesumato tanto erano preziosi per il numero II.
Un urlo!
Larxene aprì gli occhi.
Il suo corpo divenne fosforescente.
Alla luce giallognola vide Xigbar con le sue mutande in mano.
-Tu….- ringhiò armata di kunai –Pooorcooooooooo….- e l’avrebbe sicuramente trucidato se non fosse stata interrotta da un altro urlo ancora più acuto.
-AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!-
I due Nobody si precipitarono fuori e videro il numero VIII in fuga da un indefinibile creatura.
In quel momento fece la sua apparizione Demyx, di ritorno dal salotto.
-Aiutami Demyx!- urlò Axel
-Va bene!- rispose lui e si mise a correre insieme a lui urlando -AIUTOOOOOO!!-
-NON AIUTARMI AD URLARE!!! MANDA VIA QUELLA BESTIACCIA!-
Xigbar si sfiorò il mento.
-Mmmm... Interessante....- impugnò le pistole e si diresse verso la creatura. Saltò e sparò un dardo.
L'animale si voltò e si lanciò a bocca aperta verso il proiettile ingoiandolo.
-Ma com'è possibile?- esclamò il Tiratore Libero e urlò di dolore quando la tozza creatura gli azzannò il braccio.
-Staccatemelo!!- lo scosse violentemente finché il piccolo essere non cadde a terra.
E fu in quel momento che tutti capirono cos'era.
-Un pinguino???- 


"Sono preoccupato per Saix...." pensò Xemnas che cercava di prendere sonno accanto ad un appiccicoso Marluxia e a due bambole piagnucolanti.


Il pinguino era indubbiamente Saix... Aveva persino la cicatrice fra le fronte e il becco, ringhiava e sbavava come lui.
-MA NON ERA UN GATTO???- urlò Axel
L'essere iniziò a sbattere fra loro i denti aguzzi con ferocia infernale.
-Oh no! Eccolo che ricomincia!- Axel, Demyx e Xigbar se la diedero a gambe inseguiti dal mostro che cercava di morderli. Se fosse stato un normale pinguino, beh, sarebbero stati già anni luce lontani da lui, ma...
-Questo è veloce come un razzo!!!- urlò Demyx piangendo
-Ma perché stai scappando anche tu? Stava inseguendo me!- rispose Axel
-Giusto!- esclamò Xigbar afferrando Demyx e gettandosi di lato in un varco oscuro, proprio mentre il pinguino si scagliava verso di loro.
Axel schivò e Saix si trovò  col becco conficcato nel marmo del pavimento.
-Aha! Così impari pennuto!- esclamò il Soffio di Fiamme Danzanti.

Larxene intanto, incuriosita, se ne stava lì ad osservare la scena, con un sacchetto di pop corn.
-Non... Non è... AIUTOOOOOOOOOOOOOOOO!!!-
Saix, non solo si era liberato, ma inseguiva ancora Axel facendo buchi nel pavimento col becco,  manco fosse un martello pneumatico.
-Qualcuno mi aiuuuutiiiii!- continuava a supplicare il numero VIII.
-Condoglianze.- fece Xigbar fumandosi una sigaretta.
-Perdonaci, Axel!- Demyx piangeva mordendo un fazzoletto.
-La morte di uno per la salvezza di molti.- ribatté il numero II.
Il povero disgraziato intanto era ormai spalle al muro.
-Non ti resta che chiedere perdono per i tuoi peccati.- ridacchiò Larxene.
Axel si inginocchiò.
-E va bene!- mise le mani giunte -So che sono stato cattivo, doppiogiochista... qualche volta ho parlato male del capo, ho rubato cibo dalla cucina di nascosto da Xaldin, ho nascosto più volte le scarpe ortopediche di Vexen, ho anche rubato l'osso di Saix... Ma non è un po' troppo crudele farmi morire per mano di un pinguino rabbioso? Sei senza cuore!- esclamò verso l'alto.
In quel momento accaddero tre cose contemporaneamente.
Saix si lanciò ruotando verso Axel pronto a infilzarlo col suo becco.
Larxene mise in bocca un pugno di pop corn.
Una luce accecante avvolse il Soffio di Fiamme Danzanti.



-.Mmmmm... Dovrebbe arrivare da un momento all'altro.- disse Kymyit, tra se e se, guardando l'orologio. -Sarà ora di convocare i Nobody in sala riunioni. Uscì dalla sua stanza e, nella strada per lasciare la zona dei dormitori, incappò in tre scene:
Larxene che soffocava con un pop corn in gola.
Xaldin nudo che usciva dalla sua stanza.
Il suo assistente tra Axel e il pinguino.
Trafitto da quest'ultimo.
-OH NO!!!- gridò Xigbar -Saix ha ucciso l'assistente!!! Come faremo???- cominciò ad agitarsi disperato.

Il ragazzo era piuttosto alto.
Capelli castani, con un sottile ciuffo bianco sul davanti, il naso accentuato.
Vestiva come Kymyit: una tunica bianca a collo alto che scendeva fino alle caviglie, sbracciata, con disegnato un cuore rosso che racchiudeva le lettere UCS (Ufficio Cuori Smarriti). Sotto la tunica, pantaloni e stivali neri. La tunica gli stava leggermente stretta e se ciò metteva in risalto i muscoli delle braccia, non nascondeva una leggera pancetta, comunque trascurabile.
Ora, il ragazzo se ne stava in piedi, davanti ad Axel, con un pinguino conficcato nello stomaco. Doveva essere morto di sicuro...
-Ma bravo! Bella entrata in scena!- disse lei sarcastica battendo le mani.
Xaldin diede una pacca a Larxene che sputò il pop corn.
-Maledetto! E' colpa tua se stavo per morire!- gridò afferrando un kunai pronta a infierire sul ragazzo trafitto dal pinguino.
Lui con non chalance si tolse il pinguino dallo stomaco e schivò il colpo.
-Mi dispiace, bella signorina.- disse porgendole la mano -Sono Runka, piacere di conoscerti.-
-Giù le zampe dalla mia ragazza!-Xigbar lo colpì sul cranio facendolo cadere a terra in avanti.
-Ma quale ragazza e ragazza! Vecchio pervertito!-
-Mocciosa, come ti permetti di parlare male a uno dei soldati che hanno difeso il tuo paese?-
-Vecchio bacucco! Te lo sei ricordato appena ieri che eri un soldato! E poi, non siamo neanche dello stesso paese!- ringhiò lei.
Intanto Runka si alzò e si diede una spolverata.
Il buco nello stomaco si stava rigenerando.
-Interessante, rigenerazione dei tessuti.- gracchiò Vexen alle spalle di Kymyit.
-Buon giorno mondo!- esclamò Marluxia uscendo a torso nudo.
-Cos'è 'sto casino di prima mattina?- ringhiò Zexion, sconvolto e con le occhiaie. In una mano reggeva un biberon e nell'altra Samara.
-'Giorno piccolo!-gli fece Kymyit
-Ehm... Giorno...-
-E' lui l'assistente di cui ci hai parlato?- chiese Xemnas tenendo due bambole,alias Yuri e Oscar.
Kymyit annuì.
-Lui è Runka. Ma è meglio se parliamo in sala riunioni.- disse. Gli altri annuirono e cominciarono a entrare nelle loro stanze.
Solo quando il corridoio cominciò a spopolarsi, Xemnas vide Saix che si muoveva in modo strano.
Era ancora un pinguino, con la bava alla bocca, gli occhi dilatati pieni di venuzze rosse e si muoveva stile Homer Simpson sul pavimento.
-SAIX! COSA TI HANNO FATTO?!-
-Ma, veramente è lui che ha cercato di uccidermi!- esclamò Axel, ancora tremante.
-Se tu fossi rimasto nella tua stanza come ti avevo ordinato, questo non sarebbe successo.- ribatté il Superiore.


-Il tuo è proprio un corpo interessante!- disse Vexen scrutando Runka.
-Ehm... Già...- rispose lui ridacchiando.
-Sei stato colpito da radiazioni? Caduto in un barile di scorie radioattive?-
-Non proprio...- rispose -Ragazzi... Basta.... Per favore...- disse rivolto a Xigbar, Larxene e Xaldin che lo pungevano con aghi, pugnali, lance, per vedere che succedeva.
-Che roba! Si rigenera!-
-Si, ma per favore, mi fatte male.- continuò lui che nonostante il dolore, continuava ad avere la solita espressione da ebete.

Saix nel frattempo si era ritrasformato e stava dando l'assalto ad un salmone.
-Chi avrebbe mai pensato che fosse un pinguino mannaro.- disse Axel, nascosto dietro Xemnas -Dove l'hai trovato?-
-Ve l'ho detto, in una scatola di cartone.-
-Ma ti pare che uno come questo possa stare in una cassetta a guardare qualcuno con gli occhi sbrillucicosi?-
-Sbrilluciche?- chiese Xemnas -Comunque, l'ho davvero trovato in una scatola di cartone.- disse e cominciò a raccontare la storia di come aveva conosciuto Saix -A quel tempo, mi ero recato nel Mondo della Luna Piena, un paese dove è sempre notte. Mentre camminavo in cerca di altri Nobody, ho trovato lui. Era in una cassetta di cartone che mi guardava con una strana luce negli occhi. Così l'ho preso con me. Solo dopo ho scoperto che era fuggito da uno zoo, ma volevo una mascotte per l'Organizzazione e me lo sono portato via. Ecco...-
Axel era attonito. -Ma... Ma.... Quindi non sapevi che quel mostro era, era... questo mostro? - piagnucolò indicando Saix intento a lucidarsi i capelli con la lingua. Il numero VII guardò il numero VIII ringhiando divertito.
-Mi fa paura!!!-
-Suvvia, ma non vedi quanto è dolce?-
-Vedo.... Ma ancora non mi è chiara la passione per i gatti e nemmeno la faccenda degli occhi sbrillucicosi. E poi, è il Nobody di un pinguino mannaro o un pinguino mannaro perfido di natura????-
Xemnas rimase in silenzio.
Rispose Saix.
-Quando Xemnas mi ha trovato, io ero già un Nobody. Poco prima che mi trovasse, sono stato attaccato da un Heartless... anzi, a dire la verità l'ho attaccato io... Avevo fame...-
Axel rischiava seriamente il collasso per lo shock.
-E poi è arrivato Xemnas... La sua sagoma così maestosa mi si parò davanti era così... così... SEMBRAVA LA MIA MAMMAAAAAA!!!- Saix scoppio a piangere e Xemnas e Axel finirono stesi a terra per lo shock.

-Scusa,Kym, ma Roxas dov'è finito?- le chiese Runka, appena arrivati in sala riunioni
-E' andato a cercare Sora.-
-Cosa?!-
-Che ci interessa? Se si uniscono...-
-Dobbiamo impedirlo!- Runka la afferrò per le spalle. -Se Roxas e Sora si uniscono,come potremo restituire il cuore al resto dell'organizzazione?-
Kymyit si ricordò della cosa più importante e fondamentale.
-Oh, no! RIUNIONE STRAORDINARIA! CHIAMATE XEMNAS, AXEL E SAIX, DOBBIAMO PARLARNE SUBITO!-


-Uffi... Che nottataccia... Spero a Roxy sia andata meglio... Chissà che fa... Tutto solo... Al freddo....- piagnucolava Axel continuando a trascinarsi per i corridoi.


Himalaya.

-E' stato esiliato qui, signor Abominevole? E come mai?- chiese Sora al gigantesco omone peloso che lo sovrastava.
Era lo Yeti, l' Abominevole Uomo delle Nevi.
-Storia lunga. Eccoci alla mia caverna. Accomodatevi vicino al caminetto.- disse invitandoli ad entrare.
Pippo, Paperino e Sora non se lo fecero ripetere due volte ed entrarono nella caverna.
Fuori si scatenava la peggiore tempesta di neve degli ultimi 100 anni.
-Guarda chi ho trovato! Degli altri ospiti.- disse il mostro bianco rivolto ad una piccola figura impellicciata seduta davanti al camino..
Si voltò.
-SORA!-
-OH NO! IL MANIACO MI HA SEGUITO ANCHE QUI!-


Fine capitolo 8



Note: Il signor Abominevole viene dal film Monsters & co. Vediamo... ho dovuto sistemare questo capitolo perché era pieno di errori e faccine... a leggerlo adesso mi viene da sorridere per come scrivevo anni fa XD Runka... beh, lui è un altro autore che mi ha aiutato tantissimo per scrivere questo delirio, ma specialmente nei capitoli più avanti XD

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9. Organizzare le ricerche del funghetto. ***


Capitolo 9: Organizzare le ricerche del funghetto.


-Quindi finché non c'è Roxas, non si può compiere il rituale e non potrete riavere i vostri cuori.- un coro di proteste si alzò. -Andrò a riprenderlo insieme a Zexion.-
-Io mi devo occupare di Samara.- rispose subito lui.
-La porti con te.- rispose Kymyit -Ti ho preparato questo!- esclamò mostrandogli un reggi-bebè.
-Non metterò mai quella roba!-
-Preferisci rimanere qui in questa gabbia di matti allora?-
Si guardò intorno.
Marluxia molestava Xemnas.
Saix assaggiava un braccio di Minou e Larxene provava a lanciare Masha giù dal trono per poi riprenderlo all'ultimo momento usando un varco oscuro.
Xigbar e Xaldin ridacchiavano come scemi.
Ogni tanto Xaldin faceva una voce gutturale che sembrava uscisse da Dexter.
Vexen allora si agitava cercando di richiamare l'attenzione del Superiore, disperatamente tentato di uccidere Marluxia, ma nulla. Luxord era nero di rabbia per la gelosia che la sua Elisabetta (agghindata come la regina d'Inghilterra) non parlasse.
Demyx aveva le cuffie alle orecchie e ballava sul suo trono incurante di tutto e tutti, mentre Lexaeus e Axel erano impegnati ad abbrustolire una mucca che avevano legato a testa in giù tra i loro troni.
-No... Penso che verrò.-
-Bene.-
-Ma non da solo. Ho paura a stare solo con te.-
-E va bene! Vediamo di decidere chi portare con me. Dunque...- cominciò ad osservarli.
-Io sono il Superiore, è escluso.- disse Xemnas
-Idem per me.- gli fece eco Marluxia.
Xemnas lo guardò di sbieco -Tu chi saresti?-
Marluxia sorrise a trentadue denti -Xemnasuccia caaaraaaaa?-
-Come non detto.- Xemnas si zittì mentre due lacrimoni gli colavano dagli occhi.
-Xigbar non se ne parla, almeno finché non la smette di girare per il castello ubriaco.- continuò Kymyit
-EHI! Guarda che è da un po' che non lo faccio! Sono iscritto agli alcolisti anonimi, io!-
-Xigbar.- cominciò Xaldin -Essere degli alcolisti anonimi non vuol dire ubriacarsi indossando una maschera perché nessuno ti riconosca.-
-Ah.-
-Vexen morirebbe per strada. E poi sembra preso da una nuova scoperta.- continuò, Xigbar e Xaldin ridacchiarono.
-Hai dimenticato Xaldin!- esclamò Demyx
-Lui è impegnato ad affilare le lance, scheggiate dai numerosi tentativi di omicidio nei confronti del mio assistente.-
Runka sorrise.
Xaldin intanto affilava le sue preziose armi tranquillo e beato, quasi non fosse in riunione.
-Lexaeus non sta bene ed è meglio che rimanga qui.- riprese -Saix.... Meglio che stia qui...Che mi sa ha anche finito l'erba.-
Saix si frugava disperatamente nelle tasche.
-Axel....- il numero VIII era trepidante, non vedeva l'ora di andare a riprendere il suo Roxy.
-E' in punizione per aver disubbidito al mio ordine.- disse secco Xemnas.
Axel si mise a piagnucolare.
-Ma anche Demyx e Xigbar hanno disubbidito...-
-Non è vero.- disse Xigbar
-Il numero II ha detto di no,e no è.- disse Xemnas
-Mmmm... Passiamo a Demyx... Lui no. Si perde anche in camera sua.-
Luxord si pettinò, controllò i denti in uno specchietto e si accarezzò il pizzetto.
-Marluxia, non gliene frega un cavolo, quindi lasciamo stare.-
-Ma io?- chiese il numero X .
-Tu no.- rispose lei.
-Ma....-
-No.-
-Ma perché?-
Lexaeus tolse un cartello (aveva sempre maldigola) con scritto : NO a caratteri cubitali.
-Larxene: non mi fiderei di te neanche se tu fossi disarmata e con una camicia di forza.-
-Tsk...- fu la risposta della bionda.
-Beh?- fece Zexion, rivolto alla sua ''adorata''
-Allora niente. Andiamo.- il nanetto sbuffò sconsolato e si mise la viola a capo chino.
-Zexy, ti muovi?- gli chiese lei vedendolo camminare pianissimo.
Lui non rispose limitandosi ad indicare un essere indefinito attaccato a polipo alla sua gamba.
-Portatemi con voi, vipregovipregoviprego.- chiese Axel con la voce strozzata.
-E va bene... Anche perché ho bisogno di te per riportare indietro Roxas.-
-Io allora a che ti servo?-chiese Zexion, seccato.
-Come antistress e peluche da coccolare.- rispose lei veloce.
-E ora che abbiamo chiarito tutto, andiamo a salvare Roxy!- esclamò Axel trascinando i due in un varco oscuro.


-Che fai Sora, yuk?- chiese Pippo.
-Ssssh... Non farti sentire dal maniaco....-si guardò intorno nervosamente -Il signor Abominevole ha detto che c'è una città, a valle. Bene. Scapperemo là.- continuò a bassa voce mentre sistemava una vecchia slitta.
-Passami quel martello.- disse
Una mano gli passò il martello.
-Bene. Ora il cacciavite.-
Una mano gli passò il cacciavite.
-Ora la corda.-
Una mano gli passò la corda.
Cominciò a legare delle parti della slitta e Pippo mise un dito per permettergli di fare bene il nodo.
-Uh? Ma tu non eri dietro di me?- chiese Sora. La pelle gli si accapponò. Chi c'era dietro di lui? Si voltò.
-Buongiorno Sora, dormito bene?- chiese Roxas con un sorriso smagliante.
-KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-
A seguito dell'urlo, un rombo pervase l'aria.
-Oh, no!- esclamò lo Yeti -Presto! Venite dentro! Arriva una valanga!-


-Bene!- Axel sorrise ammirando il tramonto, dal campanile di Crepuscopoli -Dove sarà il mio Roxy?-
-Appunto per questo ti abbiamo detto di aspettare, carciofo!- ringhiò Kymyit -Prima dobbiamo scoprire dov'è e poi andare a prenderlo!-
-Torniamo indietro che è meglio...- concluse Zexion, appeso ad una lancetta per... precauzione, poteva fuggire, perdersi per la torre dell'orologio... così pensava Kymyit...


Intanto, al castello, Xigbar dall'alto del suo trono giocava con le pistole, canticchiando:

"Io che sono nato
nell'isola dei cecchini,
cento colpi e cento centri...
lulu lala lu...

Ho centrato l'occhio di un topo,
ho centrato il tuo cuore,
sono l'uomo che arriva
dall'isola dei cecchini...

lululu
lululala
presto fuggite
sogege
sogesoge
sooge
sogeking! "

BANG!

-KYAAAA!- Kymyit urlò come la pallottola le sfiorò la guancia, appena uscita dal varco oscuro aperto da Zexion e saltando addosso a quest'ultimo.
-Ah... ehm... io...- cominciò a balbettare Xigbar -Ehm... Vuoi sapere dove si trova l'isola dei cecchini?-
-Come mai già tornati?- chiese Runka
-Axel non mi ha dato il tempo di capire dove potesse essere Roxas.- rispose lei seria e rassegnata.
-L'isola dei cecchini, si trova... in fondo al tuo cuore! Yeah!- esclamò il numero II.
-Devo trovare il mio Roxy... Tutto solo e impaurito. Sotto la pioggia, in un mondo crudele e senza cuore....-
Tutti lo guardarono strano.
-Fortunatamente, ho installato nel corpo del numero XIII una microspia, per rintracciarlo sempre e comunque.- disse Xemnas
-Ma quanto siamo bugiardi!- ringhiò Vexen pulendo l'ennesimo scherzo arancione di Dexter -Sono stato io a installargliela!-
-Dettagli.- tagliò corto il superiore.
-Ehi, capo!- esclamò Xigbar -Sai dov'è l'isola dei cecchini?- posa da figo -E' in fondo al tuo cuo... MA ALLORA L'ISOLA DEI CECCHINI NON ESISTE!!!-


-Ma riuscirò a seminarlo prima o poi....- disse Sora camminando, cercando di allontanarsi prima di essere scoperto
-Ma riuscirò ad unirmi a te prima o poi...- disse tra se e se Roxas.
Sora si girò.
Roxas sorrise.
-SORA!-
-AIUTOOOOOOOOOOO!!!-


Fine capitolo 9

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10. Grande Puffo e piccolo puffo ***


Capitolo 10:
Grande Puffo e piccolo puffo




Erano passati alcuni giorni da quando Kymyit se n'era andata con Axel e Zexion al seguito.
Samara e Alexia erano state disattivate e Kymyit teneva i loro dischi al sicuro. Non poteva rischiare che affidandole a qualcuno dell'organizzazione le ''bambine'' fossero ''maltrattate''. Avrebbe influito sull'operato svolto da  Zexion e Axel e non avrebbe potuto giudicarli obbiettivamente.
-E per le prove?- chiese Zexion
-Voi due non ve ne dovete preoccupare. Posso considerare questa una prova.Teoricamente anche Vexen e Lexaeus non dovrebbero sottoporsi a quelle ''formalità'', ma così sono le regole. Spero solo che Xaldin, Xigbar e Larxene non stiano ancora cercando di uccidere Runka.-


Intanto al castello dei nessuno, Runka era steso a terra, sanguinante con lance, kunai e proiettili ovunque. I tre colpevoli di quel disastro lo guardavano intimoriti.
-Mi sa che abbiamo esagerato.- disse Xaldin
-Ma sarà davvero morto?- chiese Larxene, parlando più a se stessa.
-Bel casino che avete.... hic...combinato...- disse Xigbar, con indosso una maschera in plastica da Winnie The Pooh.
I due lo guardarono strano.
-E adesso che si fa?- chiese Xaldin
-Facciamo sparire il cadavere.- rispose la bionda, poi sentendo dei passi familiari si voltò. Dalla porta intravide Xemnas che camminava per il corridoio, abbattuto come non mai.
-Xigbar, distrai Xemnas.- ordinò
-Hic!- rispose lui facendo il saluto militare e sparendo in un varco oscuro per poi cadere dall'alto. Sopra il Superiore.



-Il segnale viene da quella grotta.- disse Zexion consultando il palmare che Vexen gli aveva consegnato.
-Come procediamo?- chiese Axel ansioso.
-Hai in mente qualcosa, Zexy?-
Il numero sei guardò la ragazza, poi rispose -Dobbiamo accertarci che si trovi la dentro e poi potremmo organizzare un piano.-
-EHILA' ROXY!!!!- Axel si era messo in piedi e si sbracciava.
Sia la viola che il Burattinaio gli saltarono addosso zittendolo.



-Ricapitolando... hic... nell'isola dei cecchini termina l'arcobaleno... hic... Memole  saltella felice con Grande Puffo e Bugs Bunny è gay....hic...-
-Xigbar...- cominciò Xemnas -Che stai dicendo?-
-Xigbar?- si guardò intorno -E chi è? Io sono Winnie The Pooh.... HIC...-
-Winnie chi?-
-The Pooh!- fece il cecchino centrando l'occhio del Superiore. Ovviamente per puro caso.
Xemnas si ripulì.
-Insomma, Xigbar, cosa vuoi?- cominciava ad innervosirsi.

-Accidenti. Se continua così ci scoprirà!- ringhiò Xaldin cercando di infilare Runka dentro il frigo.
-Forse era meglio se lo distraevo io. Spingi.-
Cercarono di spingere a forza  per chiudere lo sportello del frigo, ma niente.
-Non chiude.- disse il numero III.
-Prova a levare queste.- disse Runka passandogli delle lattine di birra.
-Grazie.- disse Xaldin e le poggiò in terra.
Il frigo si chiuse e lui e la bionda presero una lattina a testa e fecero cin cin.
Bevvero un sorso, per poi sputarselo addosso.

-Cosa state combinando?- chiese Xemnas spazientito
-Le ho detto HIC che sto cercando il Bosco dei Cento Acri... HIC .... Ma non lo dica al Superiore. Odia gli orsi e i Pimpi. HIC-

-Runka, è stato un incidente.- sia Xaldin che Larxene si torcevano le mani, sghignazzando come falsi innocentini.
-Lo so.- rispose lui sorridendo. Prese una lattina e bevve come se nulla fosse. Incurante che la birra gli sgorgasse fuori dalla pancia dove una ferita causata da Larxene stava ancora cicatrizzandosi.
-Quindi non lo segnerai sul taccuino?- chiese ancora il Lanciere
-Ragazzi, smettetela per favore.- disse esasperato il ragazzo mentre gli altri due lo supplicavano, senza rinunciare a pungerlo con i Kunai e i Miracle Blade serie 5X Deluxe.



Kymyit e gli altri due erano appostati in attesa che Roxas uscisse dalla grotta. Dopo ore di estenuante attesa, in cui la ragazza e Zexion dovettero sopportare i piagnistei del rosso, finalmente una figura conosciuta uscì dalla grotta.
-Oh no! Che ci fa qui Sora??- chiese Axel con una vocina isterica -Se ha toccato Roxas lo massacro!!!-
-Calma.- fece Zexion -Guardalo. E' nervoso.-
-Magari l'ha ucciso e ha paura che qualcuno l'abbia visto, quel bastar...- Kymyit gli mise la mano sulla bocca.
-Aspetta. Ascolta.-
Sora aveva ricominciato a farfugliare.
-Se riesco a scappare prima che si svegli... Mi spiace Pippo, Paperino... Ma devo preservare me stesso da quel maniaco.-
-Che maniaco?- chiese Roxas dietro di lui, innocentemente e con un delizioso sorrisino da angelo.
-KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH...-
-Bingo!- fece Kymyit -Ho un piano.-




-Bene.- fece Runka. -Kymyit mi ha appena avvertito che ha trovato Roxas. Ora dovrà solo metterlo in gabbia e siamo a posto. Cominciamo con le prove. La prima sarà il colloquio.-
-In che cosa consiste?- chiese Xemnas, sempre sotto ricatto e con due bambole in braccio.
-Dovrò farvi qualche domanda sulla vostra vita precedente, le aspirazioni future, bla bla bla. Cose da nulla.-
-Bene. Allora, quando vuoi.-
Runka vide Marluxia in disparte.
-Come mai così serio?- gli chiese.
Marluxia sorrise e cominciò a spargere fiori.
-Solo un attimo di riflessione!- esclamò.
Ma il suo era un falso sorrisetto.
Ancora più falso dei soliti sorrisetti falsi che scambiava con chiunque.
-Forse è meglio che inizi il colloqui con lui...- disse fra sé e sé Runka
-Sono... Hic... il re dei cecchini..... HIC... Noi non siamo ciechi.... HIC WE ARE THE CHAMPIONS WE ARE THE CHAMPIONS WEEEEEIIIIIIIC!...-
-Xigbar invece lo teniamo per ultimo.-




-Salve, Sora.-
-Kyaaah! Un puffo maniaco!- Sora saltò e fece la giravolta, mentre Zexion tentò di sorvolare sul commento poco carino.
-Non sono venuto qui per te, ma per Roxas. Aiutaci a catturarlo.- gli disse, col fare enigmatico che era d'obbligo nell'organizzazione.
Sora si mise a pensare.
-E io che ci guadagno?-
Zexion sorrise come se desiderasse spararlo, proprio non ci arrivava?
-Roxas fuori dalle balle e Kingdom Hearts al sicuro dalla minaccia di Xemnas.-

-Soooraaaaa!- chiamò Roxas
-Decidi in fretta.-
-Sorino beeeeelloooooo!-
Sora sudava freddo.
-Soruccio puccioooooo.-
-Va bene!!!!- esclamò.




Riusciranno a catturare Roxas? E Runka sopravvivrà ai colloqui? Sora si unirà o no a Roxas?! Kymyit si sposerà? (Zexion dice di no.) Saix ucciderà qualcuno? Xigbar smetterà di bere una buona volta?
Lo scoprirete, nella prossima puntata!!!


Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11: Cattura ***


Nota: Questa storia procede molto a rilento. In realtà sono sempre ferma al solito punto e pensavo di chiuderla. Però, mentre sistemavo questo capitoletto mi sono detta che era un peccato, perciò incrociamo le dita. Aggiornerò ogni fine settimana. Purtroppo lo stile lascia un po' a desiderare perché è parecchio vecchia ^^'' ma più avanti migliora un bel po'!

Kiss!




Capitolo 11: Cattura





-Non lo voglio fare!- esclamò Sora.
-Vai tranquillo!- gli fece Kymyit sorridendo e dandogli una pacca sulle spalle.
-Ma se quello mi prende...-
Una venuzza pulsò sulla tempia della ragazza coi capelli viola.
-Zexion, ti prego, spiegaglielo tu... - disse stancamente.
-No. Faccio io.- s'intromise Axel, serio.
Se avesse avuto un cuore, sarebbe stato infuriato e geloso. Roxas era suo! Non aveva mai capito bene cosa lo attirasse tanto di Roxas. Se avesse avuto un cuore sarebbe stata amicizia, ma dato che non ne aveva cos'era?
Essere dei Nobody era così incasinato, che, cavolo, ci credeva che Xemnas fosse così ossessionato con Kingdom Hearts!
Il Soffio di Fiamme Danzanti trattenne qualsiasi cosa fosse quella che somigliava a rabbia e schiuse le labbra in un falso sorriso.
-Roxas non si vuole unire a te in quel senso.- disse posando le mani sulle spalle di Sora -Quello semmai lo fa con mAHI!- urlò di dolore quando Kymyit gli diede un pugno sulla zucca (facendosi pure male).
-Piantala con le fesserie.- ringhiò
-Ma non era una fesseria!-
Lei gli mostrò l'ascia, lui sudò freddo, recuperò l'aria da finto serio e si voltò nuovamente verso Sora, che era rimasto impalato per lo stupore.
-Roxas vuole unirsi a te per avere il suo cuore, il vostro cuore, ed essere completo.-
Sora si spaventò.
-Ma io non mi sento pronto per questo!- piagnucolò.
Axel chinò il capo sconsolato.
Sora era degno delle aspettative: era un ingenuo totale.
-Lascia.- fece Zexion -Possiamo fare a meno di spiegarglielo.- disse guardando Sora minaccioso, come se volesse saltargli addosso da un momento all'altro.
Sora vide dell'energia oscura nella mano del Numero VI dell'organizzazione e fece apparire il Key Blade, pronto a difendersi da qualunque attacco. Ma la sua sorpresa fu grande quando fra le mani di Zexion vide
-Un libro?! Vuoi attaccarmi con quell...- non riuscì a finire la frase, perché Zexion, con un movimento secco del bracciò gli lanciò il libro colpendolo con precisione chirurgica alla fronte con l'angolo del libro.
Il suo colpo mortale che più volte gli aveva permesso di difendersi da certi tizi loschi che giravano nell'organizzazione (vedi cecchini mezzo ciechi, fiori loschi, ecc...)
-Ma bravo amore!- esclamò Kymyit, per poi guardare il corpo di Sora, che giaceva al suolo, con la bava alla bocca. -E ora?-
-Tranquilla. E' meglio che sia svenuto, altrimenti potrebbe interferire col piano.-
-Bene. Procediamo!-
Sia Axel che Zexion fecero il saluto militare, un po' per scherzo un po' no.
Le cose si facevano interessanti.



Intanto, Runka aveva cominciato il colloquio. Si era sistemato in una delle tante stanze adibite al cazzeg... alla dolce arte del far niente di cui il castello era provvisto. In quella vi era un tavolo metallico ripiegabile, con delle sedie accatastate accanto al muro. C'erano anche degli armadietti, contenenti scope, spazzoloni detersivi e cose del genere.
-Marluxia.- disse -Vuoi iniziare tu?-
Il Leggiadro Sicario entrò svogliatamente.
-Ho già chiarito con Xemnas che non ho intenzione di...-
-Vorrei solo sapere perché.- rispose Runka, perdendo la sua aria gioviale. Ora era serio, non arrabbiato, solo, con Marluxia non era il caso di fare il simpaticone, la questione era più delicata.
Marluxia lo guardò serio e alzò le spalle.
-Ci tieni tanto?-
-Si, anche perché sembra che la cosa ti faccia ribollire di rabbia, anche se teoricamente non la puoi provare.-
Marluxia sorrise falsamente.
-Semmai più tardi.- e se ne andò.
Runka scrollò le spalle, dispiaciuto.
-Larxene, vieni tu?-


Sora si svegliò.
Si sentiva stretto e inerme, senza possibilità di fuga. Era in una robusta gabbia e davanti a lui: c'era Roxas!
-Sora! Chi ti ha fatto questo?- esclamò il biondino, che uscendo a cercare la sua metà, si era trovato davanti la gabbia.
Sora cercò di urlare, i tizi di poco prima dovevano essere i complici del maniaco e ora lui era in sua balia! Chissà quante cose orribili gli avrebbe fatto! Sfortunatamente per lui, Kymyit e gli altri l'avevano legato e imbavagliato per impedirgli di rivelare il loro piano malefico a Roxas (non che ci avesse capito molto, anzi, non aveva capito proprio un accidenti).
-Pronti?- sussurrò Kymyit nascosta sotto un cumulo di neve, tremando per il freddo.
Axel e Zexion annuirono, anche loro tremando e battendo i denti.
Più Roxas si avvicinava a Sora, più lui si disperava, per il terrore, così il biondino pensò che volesse avvertirlo di una qualche trappola da parte di qualcuno e cominciò a guardarsi intorno.
In realtà non era proprio così.
Dettagli.
"Pippo! Paperino! Dove siete??"

Nella caverna dell'abominevole, legati come salami, stavano Pippo e Paperino.
Il Papero schiumava di rabbia, mentre il cane stramboide cercava di calmarlo.
-Yuk... Su Paperino, cerca di calmarti. Hai sentito cosa ha detto il tizio coi capelli rossi no? Vuole solo usare Sora come esca.-
-SQUAQUARAQUAQUAQUAQUA!- ringhiò l'altro
-Yuk... Dai, non ti agitare, che non si capisce nulla di quello che dici.-

Roxas, superata la diffidenza iniziale, si avvicinò alla gabbia.
-Tranquillo, Sora, ora ti salvo.- "E poi mi unirò a te!"
"Si certo! Prima mi fai rapire! Poi mi salvi... e poi mi salti addosso! AIUTOOOOOO"
-Ora!-
In un attimo Kymyit, Zexion e Axel si gettarono su Roxas, lo immobilizzarono, legarono e imbavagliarono e portarono via. Il tutto in pochissimi secondi, quasi avessero provato e riprovato quella scena all'infinito.
Tutto era andato alla perfezione.
-Missione compiuta!- fece Kymyit sparendo in un varco oscuro aperto da Zexion.
-Ve l'avevo detto.- fece il numero VI -Io non sbaglio mai.-
-Oh, Roxy, sono così contento che sei tornato!- esclamò il numero 8, tenendo sulle spalle il suo adorato numero XIII che scalciava come un pazzo maledicendolo in tutte le lingue e dialetti conosciuti.

E Sora?
Il suo fondo schiena era salvo, d'accordo, peccato che tutti (eccetto il povero Roxas) si scordarono di lui, lasciandolo legato come un salame in quella gabbia.
E di lui non si ebbero notizie per molto, molto tempo.


Nel frattempo, Runka aveva cominciato a intervistare Larxene.
Lei si era messa a giocherellare con i kunai, si era versata una birra e guardava l'altro con aria di sufficienza.
-Allora, Larx. Che cosa facevi prima di diventare un Nobody? Te lo ricordi?-
-Beh... Ho lavorato con molti uomini.- rispose lei, mentre lui, che stava andando a prendere nota, si fermò e la guardò maliziosamente -Aha!-
-Anche con personaggi importanti nella società.- rincarò la dose lei.
-Ah, si?-
-Avevo sia manualità, ma anche fantasia e mi ingegnavo con le lingue.-
-Ehe... Porcellina.-
-FACEVO L'INTERPRETE!!!- sbraitò la Ninfa Selvaggia tirandogli un kunai in faccia.



Di ritorno dalla loro missione, il Team di Recupero Roxas si trovò davanti il curioso spettacolo degli altri Nobody che cercavano di origliare nella stanza del cazzeg... delle scope.
-Alla faccia della privacy...- commentò Kymyit. -Va', smettetela di sculettare davanti al buco della serratura e guardate chi c'è qui!-
Nel vedere Roxas legato come una salame, tutti esultarono di gioia, commossi e con le lacrime agli occhi, specie Xemnas. Solo Marluxia stava in disparte, senza accennare un sorriso, anzi. Perciò, mentre Axel si vantava di aver compiuto chissà quali peripezie e di aver messo al tappeto persino Sora, Kymyit e Zexion tennero gli occhi inchiodati su di lui. Il Leggiadro Sicario se ne accorse, ricambiò gli sguardi e sorrise.
-Complimenti.- disse solo, prima di levare le tende e sparire in un varco oscuro.





Fine Capitolo 11

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12. Cuori nascenti ***


Capitolo 12: Cuori nascenti


 "Io che sono nato
nell'isola dei cecchini,
cento colpi e cento centri...
lulu lala lu..."

Xigbar dalla "felicità" canticchiava la solita canzoncina da supereroe e nessuno, per la stessa ''felicità'' di riavere Roxas, lo malmenava. Xaldin addirittura si esibiva in uno strano balletto e Xemnas gongolava di "gioia", almeno finché, nella confusione totale, non vide Marluxia riapparire e guardarlo con aria seria.

"Ho centrato l'occhio di un topo,
ho centrato il tuo cuore,
sono l'uomo che arriva
dall' isola dei cecchini..."

Il Leggiadro Sicario fissò il Superiore e gli fece cenno di seguirlo.
Saix notò che il suo ''amato'' capo se la svignava troppo spesso appresso al suo acerrimo nemico e trovando strana la cosa, oltre che fastidiosa, lo seguì senza farsi notare.
Inutile dire che la canzone di Xigbar e il balletto di Xaldin tennero tutti gli altri distratti da quel gioco di sguardi e pedinamenti.

"Lululu
lululala
presto fuggite
sogege
sogesoge
sooge
Sogeking! "


Nel frattempo, Runka aveva già fatto il colloquio a Luxord e Demyx e stava riordinando gli appunti.
Lo Sfidante del Destino aveva risposto alle domande con serietà ed educazione.

-Allora, Luxord, cosa facevi prima di diventare un Nobody?-
-Lavoravo come croupier in un casinò molto in e per un certo periodo ho servito alla corte di Elisabetta d'Inghilterra.-
Runka lo guardò strano.
-Come croupier?-
-Ma no. Come maggiordomo! Ero un tipo molto ricercato, io.-
-E dimmi, com'è che sei diventato un Nobody, come ti chiamavi prima?-
Luxord assunse un'aria importante.
-Il mio nome era Rudol. Nel periodo in cui lavoravo a corte, mi capitò fra le mani un pacco per la regina. Era così strano. Non c'era nemmeno il mittente. C'era scritto solo "Per Sua Maestà la Regina Elisabetta". Io glielo portai e lo scartai al suo posto nel caso si trattasse di qualcosa di pericoloso e...-
-E?-
-Non ricordo bene. Credo ci fosse un Heartless. Mi saltò addosso e poi più nulla. Vuoto. Nel petto e nella mente, capisci cosa intendo, no?-
-Credo di sì, certo non posso capire del tutto, ma hai reso l'idea. Un'ultima domanda, Luxord: cosa farai una volta riavuto il tuo cuore?-
Quello rimase in silenzio un poco.
-Mi innamorerò! Ovvio!-
Runka sospirò rassegnato.
-Pensi sempre alle donne te,eh?-

L'intervista di Demyx era stata un po' più complicata, perché il ragazzo era "leggermente" nervoso e "leggermente" emozionato, tanto che non riusciva a stare seduto fermo, manco avesse un formicaio sotto il didietro.
-Dai, siediti, mica ti mangio.-
-Ok, scusa.- esclamò il Notturno Melodico sedendosi composto. Per poi prendere a tamburellare nervosamente le dita sul tavolino.
-Non essere così nervoso, dai.- Runka cercò di metterlo a proprio agio.
-Sì, scusa!-
-Non stare sempre a scusarti.-
-Ah, scusa!-
Runka si diede una manata in faccia.
-Tagliamo corto...Parlami di te, prima di diventare Nobody.-
-Non me lo ricordo.-
-Fai uno sforzo!-
-Ehm...-Demyx si concentrò -Mi chiamavo... Meyd...mi sembra... Vivevo in campagna con i miei genitori e suonavo il sitar.... Volevo  vedere il mare, perché non l'avevo mai visto... però... -
-Però?- fece Runka interessato.
-Ecco.... Era il mio compleanno, ero nel granaio a riposare all'ombra. Ho visto un cagnetto nero, molto strano, con le antennine e gli occhi gialli...- si mise ad imitare le antennine con le dita -Ecco... Sono andato ad accarezzarlo e... e chi si ricorda niente.-
Runka annuì.
-E cosa vuoi fare dopo che tornerai normale?-
Demyx ci pensò su.
-Credo tornerò a casa, dai miei genitori. Loro mi volevano bene, anche se dopo che ho perso il cuore non provavo più niente per loro.- parve incupirsi -In un certo senso, mi dispiaceva...Non so. Sentivo un grande vuoto...- si appoggiò al tavolo.
Runka gli diede una pacca.
-Su con la vita! Sei sulla buona strada per riavere il tuo cuore!-
-Davvero?-
Demyx pareva raggiante.
Runka sorrise.
-Certo, continua a impegnarti e tornerai a casa!-
-Evviva! Vado a dirlo a Xigbar e Axel!- e si precipitò fuori.

Runka rilesse gli appunti, dopo la gaffe con Larxene (e dopo essersi estratto il kunai dalla faccia) aveva proseguito con le domande.

Runka: Larx, come ti chiamavi prima di perdere il tuo cuore? Come l'hai perso?
Larx: Una domanda alla volta bello! Mi chiamavo Relena. Una sera, mente tornavo a casa da lavoro infuriava una tempesta, ma non era male, mi piaceva. Beh, comunque, un mostriciattolo nero è sbucato da un tombino e mi ha assalito. All'inizio credevo che il Maestro Splinter si fosse dato al lato oscuro, invece ci sono finita io.
Runka: Guarda il lato positivo, non vivi nelle fogne, unica donna in mezzo a quattro creature non umane con problemi adoles... lasciamo perdere.
Larx: Appunto.
Runka: E quando riacquisterai il cuore, che farai?
Larx: Tornerò a fare l'interprete, conquisterò qualche tizio ricco sfondato e vivrò nel lusso sfrenato. (ride come un'isterica)
Commento: Larxene... Non so se sia un bene ridarle il cuore, ma sicuramente così è più pericolosa. Quindi fingerò sia idonea, anche perché mi sta minacciando con un kunai.

Il povero aiutante sospirò.
"Ne ho di strada da fare per..."

I suoi pensieri furono interrotti da Axel.
-Vuoi intervistare Axel?- gli chiese, facendo il figo.
-Kymyit che dice?- chiese insicuro Runka. Kymyit gli rispose da fuori della sala -Intervistalo pure, che nel frattempo io massacro di bott... ehm... faccio ragionare Roxas!-
-Oook... Dai Axel, siediti.-

Nel frattempo, fuori della sala Xigbar aveva starnutito addosso a Xemnas, di ritorno dal misterioso colloquio con Marluxia.
Il Superiore guardò contrariato il cappotto.
-Xigbar.... Per questo...- indicò lo sputo -Riceverai una punizione esemplare!-
Xigbar deglutì.
-Xaldin, prendi nota!-
-Di' pure, capo!- Xaldin prese con gioia la ''Lista delle Punizioni del Superiore", che redigeva personalmente con diligenza e passione.
-Xigbar...- esordì Xemnas -Da oggi...-
Xigbar deglutì di nuovo.
-Da oggi in poi la tua faccia sarà su tutta la carta igienica del castello!-
-Nooooooooooooooooooooooo!!!-
-Sì!! Ci puliremo il culo sulla tua faccia di merda!- rise Xaldin.

Runka e Axel si stapparono le orecchie e iniziarono il questionario.
-Allora, Axel, come ti chiamavi prima di diventare un Nobody?-
-Chissà il mio Roxy... -
-Axel!!-
-Ah, si, scusa! Lea. Mi chiamavo Lea. L.E.A. Got it memorized?-
-Memorizz... Lea?! Avrei detto Ale, o Ael, non Le-
Il rosso si incupì e tutt'intorno spuntarono fiamme.
-Perché uno come me dovrebbe avere dei nomi così banali?!-
-Ma ora che ci penso...- Runka sudò freddo -Lea è il nome più adatto a te! Molto esotico. Un po'... grazioso... ma esotico.-
-Mi trovi d’accordo.- rispose quello, tornando gioviale come sempre e le fiamme tutt’intorno si spensero, con gran sollievo di Runka e degli assicuratori del castello.
-E dimmi, che facevi prima di diventare un Nobody?-
Axel sorrise malignamente.
-Il piromane!-
-Che cavolo di lavoro è?!-
-E chi ha detto che è un lavoro!- cominciò a gesticolare -E' una passione! E' arte! A.R.T.E! Got it memorized? I miei erano tutti così.-
-Uau...- sospirò esasperato l’aiutante -Si può dire che tu sia figlio d'arte...-
-Puoi ben dirlo!-
-E come sei diventato un Nobody?-
-Ho provato a incendiare una formica gigante. Credevo fosse morta e invece, mi è saltata addosso ed eccomi qui!-
-Povero Heartless, gli do ragione. Ehm... Cosa farai dopo aver recuperato il tuo cuore?-
Axel ci pensò su, portando il dito sulle labbra e alzando gli occhi al cielo.
-Non lo so... Bruciare la foresta amazzonica? Evaporare l'Oceano Atlantico? No, no, senti questa: scioglierò il Circolo Polare Antartico!-
Runka scosse la testa sconsolato.
-Tu non sei sulla buona strada.-


-Che hai Saix?- fece il Superiore irritato, perché il Mago che Danza sulla Luna si era messo ad annusarlo come se ne andasse della sua vita.
-Hai un odore strano addosso.-
Xemnas lanciò un'occhiataccia a Marluxia che sorrise maliziosamente, mentre dal corridoio arrivò Kymyit, trascinando Roxas con un guinzaglio e tirandosi dietro una carrozzina con le famigerate bambole.
-Ragazzi, riprendete i bambini.-
-Ecco dov'erano finiti!- esclamò Larxene.
-Le avevo prese per salvare i dati raccolti finora.-
I Nobody ripresero i loro ''bambini" e tornarono ad "occuparsi" di loro, tanto più che non avevano più nulla da fare. E, ok, erano diventati un po' dipendenti, a dirla tutta.
-Bene, Roxas.- manchi solo tu.
Roxas la guardò in cagnesco.
-Il mio cuore ce l'ha Sora!-
Kymyit gli puntò un indice davanti e gli fece segno di no.
-Tsk, Tsk. Non sottovalutare noi della UCS.-
Sollevò Ghiaccino e gli aprì il piccolo sportellino sulla schiena.
C'era una piccola lucina azzurra.
-La vedi questa? E' un Cuore Nascente.-
-Un Cuore Nascente?- domandò Xemnas.
-Esattamente. Il suo cuore, le sue emozioni, i suoi sentimenti, sono in Sora, ma ciò non toglie, che dei sentimenti possano nascere anche in voi.-
-Non ti seguo.-fece Xemnas
-Il disagio che la vostra condizione vi ha creato, il desiderio di voler tornare a provare qualcosa, innesca un procedimento molto complesso, in cui il cuore viene "ricostruito" da zero.-
Si appoggiò al muro.
-Nel caso di Roxas, è un po' diverso, perché lui sa dov'è il suo cuore, perciò la speranza di riaverlo da un momento all'altro, ha accelerato il processo. I vostri Somebody però sono morti, durante l'esperimento, perciò Runka è dovuto intervenire diversamente.-
-Runka?- fece Marluxia
-Il prossimo!- esclamò il diretto interessato dalla stanza accanto.
Kymyit afferrò Marluxia e ce lo lanciò dentro, dopodiché sprangò la porta.
-Inutile, per chi usa varchi oscuri anche per andare al bagno.- commentò Xaldin, con aria annoiata.
-Merdaccia...-

-Tocca a te Marluxia.- disse cordiale Runka.
-Passo.- rispose l'altro e fece per sparire in un varco oscuro, quando l'assistente dell'UCS l'afferrò saldamente per il braccio.
-Non così in fretta, Numero XI.-


Fine Capitolo 12




Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=659112