Capitolo 2
Buondì!
Eccomi di ritorno con un nuovo
capitolo fresco fresco che contiene un' allusione celata ad un libro
che adoro con tutto il mio cuore (vediamo se qualcuno saprà
scovarla :D)
Innanzitutto vi ringrazio
infinitamente! Non sapete quanto mi avete reso felice con tutti quei
seguiti, preferiti e le recensioni!
Vi ringrazio da morire!
A proposito, lo so che sembrerò
un inganfita, in effetti lo sono, ma per rispondere alle recensioni ora
posso farlo anche privatamente? O devo inserire le risposte anche nel
capitolo?
Nel caso le dovesi inserire nel
capitolo, il prossimo conterrà pure le risposte di quelle
del capitolo precedente :)
Perdonate la mia idiozia.. :)
Un abbraccio a tutte e buona
lettura!
P.s. Visto che, non so per
quale oscura ragione, le foto non si vedevano vi do il link per la foto
di Scorp qui
Capitolo 2
La
vita di Lily era nettamente
cambiata da quel giorno in cui aveva deciso di andare a vivere con
Scorpius,
mai si sarebbe immaginata di poter amare così tanto una
persona come si era
accorta di amare lui, ovviamente si odiavano ancora come si odiavano
una volta,
ma il loro odio era diverso, un qualcosa di più costruttivo,
volto a capire i
difetti gli uni degli altri ed a migliorarli.
Non
che a loro non piacesse più
litigare, avevano un certo gusto perverso per i litigi, soprattutto
perché dopo
la guerra viene la pace, no?
E
a loro piaceva molto fare la
pace. Molto.
La
vita con
Scorpius era meravigliosa, lui era un Medimago al San Mungo, mentre
lei,
seguendo le degne orme di suo padre, era una tra gli auror
più rinomati di
tutto il mondo magico.
La
loro era una
coppia alternativa, come diceva suo padre, lui era una perfetta donna
di casa,
sapeva cucinare, lavare, stirare quando l’unica cosa che
sapeva fare Lily era
il caffè, mentre lei era bravissima nell’
aggiustare tubature rotte, occuparsi
del giardino, dell’ orto, tutte cose per le quali Scorpius
era decisamente e
totalmente negato.
Ricordava
ancora tutti quegli anni passati a litigare per ogni nonnulla, tutti
quei
momenti di odio allo stato puro in cui si mandavano occhiate assassine
da una
parte all’ altra della sala grande, fino a quel giorno,
durante una gita a
Hogsmeade il suo sesto anno quando aveva casualmente
fatto uno sgambetto a Scorpius ai tre manici di scopa
facendogli rovesciare
le tre burrobirre che aveva in mano.
Quello
era
stato il culmine.
Lui
l’aveva
presa per il polso, l’aveva portata fuori in mezzo alla gente
non facendo caso
alla forza con cui le arpionava il braccio e trascinata con mala grazia
fino al
retro del locale, dove non girava mai anima viva, il tutto senza dirle
una
parola che fosse una.
Allora
l’aveva
sbattuta con le spalle contro il muro e guardata negli occhi con lo
sguardo più
gelido che Lily avesse mai immaginato.
L’aveva
ferito
nell’ orgoglio, l’aveva fatto cadere in mezzo a
tutti, come un allocco, e si
sa, i Malfoy non perdonano. Mai.
“Stupida ragazzina che non sei
altro!” Le
urlò in faccia con una cattiveria inaudita. “Come
ti sei permessa di avermi
trattato così!”
“Che c’è?”
rispose spavalda “Hai paura che i
tuoi amichetti sfigati mi ritengano più brava di te? Hai
così poca autostima
Malfoy? Non l’avrei mai detto visto che passi tutto il tempo
della tua inutile
vita a controllare di essere bello abbastanza per farti tutte le
ragazze di
Hogwarts. Poi ci si chiede perché tu sia così
stupido..”
“Attenta Potter, stai varcando la soglia
del
non ritorno”
“Non mi fai paura Malfoy” lo
guardò con aria
di sfida “Per niente.”
“Scommetto che è tutta
invidia” la guardò cattivo
“Scommetto che sei solo maledettamente invidiosa di tutte
quelle ragazze che
hanno avuto la fortuna di stare con me..”
“Risparmiami i patetici particolari della
tua vita sessuale Malfoy” lo interruppe “credimi
che non li voglio sapere.”
“Ah sì? Dimostrami che non
è invidia Potter,
dimostrami che non ti è mai importato nulla di me, e
potrò dire di non aver
fatto cadere ai miei piedi tutta Hogwarts”
“Non vedo perché dovrei farlo
Malfoy” disse
Lily pronta ad andarsene
“Non così in fretta
Potter” la bloccò col
suo corpo contro il muro della locanda “hai forse paura di
non riuscire a
resistere alla tentazione di avermi per te? Baciami Potter.”
Le soffiò suadente
sull’ orecchio “Baciami”
Certo,
ovviamente non si era convertita al Malfoyesimo
subito dopo quel bacio, anzi, se possibile si erano odiati ancora di
più. Ma
sempre più consci del piacere che provavano l’uno
dall’ altra.
Il
resto è
storia.
Quel
lunedì
mattina era il giorno libero di Lily, quindi Scorpius si
premurò di non
svegliarla quando si alzò cercando di fare meno rumore
possibile.
Fece
una rapida
colazione con del caffè che tuttavia non lo
soddisfò tanto, non essendo stato
fatto da Lily, prese il cappotto, la sciarpa, la cartelletta, e, prima
di smaterializzarsi
diede un tenero bacio sui capelli della ragazza che dormiva beata,
pensando a
quanto fosse stato fortunato ad avere una compagna come lei.
Lily,
dal canto
suo, dopo essersi svegliata e dopo aver fatto colazione era uscita di
casa nel
loro giardino immenso e iniziato a piantare le nuove varietà
di piante che le
erano arrivate pochi giorni prima dalla Tanzania tramite un amico di
Scorpius
che lavorava al ministero e che aveva molte conoscenze in campo
botanico.
Finito
quel
lavoro faticoso lavoro era andata a farsi una doccia veloce e, libro ed
i-pod
alla mano, era corsa sotto il suo albero preferito in giardino.
Il
lunedì era
il giorno che dedicava completamente a sé stessa, spesso si
rannicchiava nel
suo rifugio, lì sotto quell’ albero a leggere un
buon libro o semplicemente a
pensare. Niente vale di più di un
buon
libro letto all’ aria aperta era la sua filosofia
di vita. Nessuna frase eclatante
o ad effetto, semplicemente quello che pensava. Va bene, erano tutte
scuse per
mascherare le sue scarse doti poetiche.
Era
del tutto
immersa nella lettura per la decima volta di un libro babbano quando
venne
interrotta da un urlo che proveniva da dentro casa sua.
“Lily! Lily! Lilian
Luna Potter! Possibile
che tu non sia mai in casa!?” Rose Weasley sbraitava
inviperita vagando per
quel giardino che lei affettuosamente
chiamava giungla.
“Lil..”
“Sì
Rose” la
interruppe la chiamata in causa prima che alla cugina venisse un
collasso a
forza di gridare “Sono qui” aggiunse alzandosi dal
suo angolo di paradiso ed
andandole incontro.
Lei
i figli non
li avrebbe mai avuti, non se avrebbe significato diventare una megera
sbraitante come a volte le pareva la sua povera cugina.
Rose
Weasley,
22 anni, sposata con Alexander Krum (Il figlio del noto Victor Krum),
due figli
gemelli: Brian e Noah, capelli crespissimi che volavano da tutte le
parti irti
per la mancanza di cura di sé stessa dovuta alla totale
immersione in quella
dei figli, ma un cuore grande e buono… sì, grande
e buono sempre tranne quando
era in quel periodo del mese, ed in tutto il resto del mese, se
vogliamo dirla
tutta…
Lily
stava
giusto rimuginando sulla cugina quando questa, avendola vista
già da prima,
arrivò tutta trafelata sbraitando imprecazioni in cinese
mandarino.
“Lilian
Luna
Potter!” Sbottò rossa in faccia e con il fiatone
per aver corso in quel
labirinto che era il giardino della cugina
“Un po’ di pietà per i miei
poveri nervi!”
No,
decisamente
non avrebbe mai avuto un figlio.
“Buongiorno
anche a te Rose!”
***
“Vuoi
dirmi che
veramente James ha detto tutto a Harry e Ginny?” chiese una
Rose alquanto
sbalordita seduta davanti ad una tazza di caffè fumante nel
salotto della
cugina “Appena lo vedo quello lo ammazzo! Ma sa almeno
l’esistenza della parola
privacy?”
“Veramente
credo che il vocabolario di James si fermi alle parole cibo
e dormire” le
rispose sorridendo Lily.
“Si
beh,
credevo avessimo tutti stabilito che le facoltà mentali di
James non siano tra
le più brillanti. Ma arrivare a raccontare della tua vita ai tuoi genitori!
Insomma” sospirò poi Rose rassegnata
“che ci guadagnerà poi!”
“Vorrei
saperlo” sospirò affranta Lily “senza
contare che ultimamente si comporta in
modo molto strano… Oltre che a spiattellare i miei affari ai
quattro venti, e quello
è ormai appurato che non finirà mai di farlo, ora
viene qui sempre meno
frequentemente e sempre negli orari normali!
Cioè mi capisci? Niente più 3 di notte o 5 di
mattina, James viene verso le 5
di sera, o a mezzogiorno! Come fanno i comuni mortali!”
“Sinceramente
Lily non ci vedo niente si strano… tralasciando il fatto che
James non sia
normale, credo che sia da tutti ad un certo punto della propria vita
cambiare e
crescere”
“Sarà,
ma ricorda
che è di James che stiamo parlando” disse Lily
“A proposito: come stanno i
bambini?”
Il
viso della
giovane donna subito si illuminò a sentir parlare dei suoi
adorati pargoli “Oh!
Sono felice che tu me l’abbai chiesto! Sono tutti e due
così agitati in questo
periodo. Non vedono l’ora che arrivi Giovedì!
Hanno invitato tutti i loro
amichetti che hanno conosciuto al Magiasilo..”
“Giovedì?
Mi
sono persa qualcosa?” Chiese Lily alquanto turbata.
“Suvvia
Lils”
la guardò complice la cugina “con me puoi a anche
non far finta di non
ricordartelo, tanto non sono io a cui devi fare una sorpresa.”
Lily
continuava
a non capire cosa cavolo ci fosse di così importante
Giovedì? Che i due
gemellini avessero vinto una gara di acchiappa
il gufo e facessero una festa?
Fortunatamente
la cugina, per niente insospettita dal silenzio di Lily che rimuginava
tra sé e
sé, colse l’occasione di intavolare un nuovo
discorso.
“A
proposito di
figli” la guardò con uno sguardo eloquente.
No,
forse era
meglio restare sull’argomento di prima, ripensandoci. Quello
sguardo lo
conosceva troppo bene.
“Quand’è
che ti
deciderai ad averne, eh Lily?”
La
risposta
della ragazza non si fece attendere: dopo aver strabuzzato gli occhi
allibita
sputò subito in faccia alla cugina tutto il caffè
che aveva in bocca.
“Rose!”
Strillò
con voce più acuta del solito “Io.. noi..
cioè io… E’ troppo presto Rose! Non
sono psicologicamente pronta.” E
non lo
sarò mai aggiunse mentalmente.
“Sciocchezze”
disse calma Rose, dopo essersi ripulita dal getto di caffè
che l’aveva sommersa
“Tu e Scorpius state insieme da ormai cinque anni Lily, ben
cinque anni… Lo
sanno ormai tutti che siete la coppia perfetta, manca solo che vi
sposiate..”
Un
altro getto
di caffè partì dalla bocca di una Lily alquanto
allibita.
“Oh
Lily!
Quando ti deciderai a crescere.” Sbottò la cugina
seccata “Siete grandi ormai,
avrete già parlato di queste cose, non sono più
argomenti tabù come quando
eravamo delle ragazzine in calore.”
La
faccia di
Lily rispose al posto suo.
“Non
ne avete
mai parlato vero?”
La
faccia di
Lily rispose di nuovo al posto suo.
“Voi
due
rimarrete sempre uguali!” sbuffò quindi la cugina.
***
Uno
schiocco leggero turbò Lily
stesa sul divano a rimuginare sui discorsi della cugina.
“Amore
sono a casa” La voce di
Scorpius appena smaterializzato arrivò come una ventata di
aria fresca per
Lily, che subito si alzò dal divano e corse ad abbracciarlo
felice.
“Ehi,
non mi aspettavo un’
accoglienza così calorosa!” le soffiò
trai capelli “che c’è? Hai bisogno di
qualcosa e stai tentando di corrompermi?” azzardò
ben lungi dall’ indovinare il
motivo di tanta accoglienza.
“Sei
sempre il solito Scorps, mai
una volta che ti fidi di me!” sbottò la ragazza
offesa.
“Ma
no dai!” la prese in braccio
lui portandola al divano “Lo sai che mi fido sempre di
te!”
“Mmh
mmh”
mugolò lei poco convinta arpionando la camicia di lui e
tirandolo verso di sé.
Subito
Scorpius
l’assecondò ed iniziò a torturarle con
la bocca il lobo destro, mentre lei
chiudeva gli occhi beandosi di Lui.
Lasciò
delicatamente sul suo collo una scia rovente di baci e finalmente
trovò la
bocca di Lily.
Questa
lo tirò
di nuovo a se infilando le mani nei capelli setosi del biondino, che
emise un
mugolio di soddisfazione.
Proprio
mentre
Lily stava per sbottonare il primo bottone del completo da lavoro di
Scorpius
lui la interruppe.
“Lily”
iniziò
incerto, un po’ ansimando alla ricerca di ossigeno
“Stasera… Beh ecco, i miei
ci avrebbero invitato a pranzo… So che è una
delle tue serate mi-guardo-un-film-e-non-me-ne-frega-più-niente-del-mondo ma li vediamo
così poco che… sarebbe bello
per una volta andare da loro..”
“Ecco!”
sbuffò
lei contrariata allontanandosi da lui “Ci risiamo! Tu non ti fidi di me!”
“Per
le mutande
di merlino Potter, ma come sei difficile! Cosa mai avrò
detto questa volta di
tanto offensivo?!”
“Ripeto
Malfoy:
tu non ti fidi di me!” disse nuovamente “Lo sai che
per te fare qualunque cosa!
E’ logico che ci sarei venuta a cena, sono i tuoi genitori e
tu sopporti sempre
così tanto la mia famiglia che per una volta
toccherà a me sopportare la tua.
Perché cercare di corrompermi con un bacio?”
“Grazie
Lils,
ti amo lo sai vero?” le sorrise grato “Ah, ed a
proposito, fidati che il bacio
era del tutto voluto” le sorrise mestamente prima di
rituffarsi sulla sua
bocca.
***
Malfoy
Manor
era forse la casa più elegante ed immensa di tutto il mondo
magico, un grande
cancello lavorato a mano apriva l’immenso acciottolato che
conduceva alla porta
dell’ edificio ed un giardino bellissimo pieno di siepi e
piante perennemente
potate e curate con affetto lo circondava.
Pavoni
giravano
incustoditi per la tenuta e si sentiva il canto degli uccelli
nell’ aria.
Sembrava
di
essere in estate nonostante fossero appena ai primi di Aprile, periodo
che Lily
adorava più di ogni altro: uccellini che cinguettavano,
fiori che sbocciavano,
profumo di piante ed erba fresca, gite al lago, in montagna, profumo di
grigliate tra amici, profumo di gioia, insomma.
Non
appena
l’enorme cancello si spalancò permettendo alla
coppia l’accesso alla tenuta,
Lily non mancò di stirarsi l’abito elegante che
aveva scelto per l’occasione.
Era verde smeraldo, in seta, e le arrivava fin sotto il ginocchio,
corredato ad
un elegante collier argentato, dei sandali ed una pochette dello steso
colore.
In
pieno stile Slytherin .
Lei
odiava
vestirsi elegante, spesso usava i suoi vecchi jeans preferiti pieni
ormai di
buchi e macchie di pittura ed una delle innumerevoli felpe di Scorpius.
Era
logico quindi che non si sentisse affatto a suo agio con indosso quel
vestito che
le sembrava di portare come un elefante porterebbe un tutù.
Intuendo
i suoi
travagli interiori Scorpius avvicinò la sua bocca
all’ orecchio e le sussurrò
“Non preoccuparti, sei bellissima” rivolgendole poi
un sorriso che le fece
sparire ogni indugio e spingendola a camminare con più
sicurezza verso
l’ingresso.
“Signorino
Malfoy, signorina Potter” li accolse un maggiordomo dopo aver
aperto il portone
ed essersi inchinato.
“Buongiorno
Adalbert” lo salutò Scorpius “Non
preoccuparti, vai pure che ci pensiamo noi a
presentarci ai miei”
Visibilmente
sollevato il maggiordomo ringraziò ed entrò
difilato in una porta di servizio:
Draco Malfoy faceva ancora paura, soprattutto alla servitù,
nonostante fosse
passato chiaramente dalla parte buona dopo la guerra magica.
A
braccetto
Lily e Scorpius salirono l’immensa gradinata e svoltarono a
sinistra entrando
in un salottino di modeste dimensioni, dove, seduti su due comode
poltrone rigorosamente verdi
c’erano il signore e
la signora Malfoy.
“Benvenuti”
trillò Daphne non appena vide i due nuovi arrivati
“Lily sei incantevole!”
aggiunse poi rivolta alla ragazza abbracciandola.
Questa
rispose
con un sorriso.
Draco
Malfoy
invece, stempiato ma con la sua solita aria affascinante, si
alzò lentamente
dalla poltrona e tese tranquillo una mano a Lily che la strinse
titubante.
“Splendida
come
sempre Lily” disse sorridendole formalmente.
Poi
si rivolse
al figlio e gli diede una potente pacca sulla schiena.
“Padre”
si
limitò a sorridere Scorpius per poi tornare a guardare la
sua ragazza
assicurandosi che non si sentisse troppo a disagio.
Fortunatamente
così non sembrava, infatti Lily continuava a sorridere
chiacchierando
amabilmente con Daphne.
“Donne!”
alzò
gli occhi al cielo Draco Malfoy riferito al suo unico punto debole
“chiacchierano sempre da mattina a sera, nevvero
Scorpius?”
“Concordo
Padre” sorrise lui guadagnandosi un’ occhiataccia
da Lily che aveva sentito.
Dopo
un momento
di silenzio in cui ognuno guardava con affetto la propria moglie o
ragazza,
Draco interruppe l’atmosfera dicendo di accomodarsi a tavola
che di lì a poco
la cena sarebbe stata servita.
Il
pasto passò
tranquillamente, niente intrusioni di James con discorsi imbarazzanti,
niente
uova che schizzavano in giro per la stanza, niente forchette infilzate,
solo
amabili chiacchiere sulla vita quotidiana e numerosi aneddoti
raccontati da
Scorpius sull’ incapacità di Lily di cucinare
qualcosa che non avvelenasse il
gatto dei vicini e da Lily sulla goffaggine di Scorpius nei semplici
lavori di
fai da te.
“Allora”
disse
ad un certo punto Malfoy Sr. seduto insieme agli altri sulle eleganti
poltroncine a bere del caffè “io e Daphne abbiamo
un motivo per cui vi abbiamo
convocati qui…”
La
moglie annuì
sorridente, probabilmente entusiasta il discorso che stavano per
intraprendere.
“E’
da tempo
ormai che siete fidanzati” attaccò Draco con fare
sicuro.
Lily
per poco
non ebbe un infarto: quella scena l’aveva già
vista quella mattina.
“… ai
tempi dei nostri avi i fidanzamenti non
duravano più di qualche mese, così come il nostro
d’altronde” disse sorridendo
a Daphne “non appena ci siamo conosciuto è
scattata subito la scintilla”
Anche
Scorpius
lentamente iniziava a capire dove volevano andare a parare quei
discorsi, e
rimaneva ogni secondo più allibito.
“Padre…”
iniziò
tentando di interromperlo.
“Lasciami
finire Scorpius” disse quello seccamente “Stavo
dicendo… Subito dopo qualche
mese io e Daphne ci siamo…” fece una pausa per
cercare un termine che attutisse
l’impatto di quello che stava per dire “decisi a
fare il grande passo, ecco.”
Lily
era
rimasta immobile, bianca come un cencio, impossibilitata a parlare: era
terrorizzata dai matrimoni, da quella promessa che i due coniugi
avrebbero
dovuto mantenere, di assoluta fedeltà, di impegno, di
fatica…
E
lei aveva
paura, non che non amasse Scorpius, figurarsi!, lo amava tanto, ma non
si
riteneva all’ altezza di un matrimonio, aveva paura di non
riuscire a mantenere
quelle promesse che avrebbe giurato, aveva paura di deludere il suo
futuro
marito non essendo capace di fare niente a casa, aveva paura di non
essere all’
altezza delle aspettative…
Lily
Potter
aveva anche lei il suo punto debole, ed erano i matrimoni.
“Insomma”
continuò Draco imperterrito “E’ normale
credere che sia ora anche per voi di
compiere il grande passo.”
Compiere il grande passo
“e
di”
Compiere il grande passo
“Sposarvi”
Compiere il grande passo e sposarvi.
Solo
quelle
parole rimbombavano nella testa di Lily impedendole di fare un pensiero
coerente che fosse uno.
Compiere il grande passo e sposarvi.
“No!”
si
ritrovò a urlare per poi diventare tutta rossa accorgendosi
della figura “No io
non.. cioè non è che io non voglia… io
amo Scorpius ma… io… non so se siamo
ancora pronti noi..”
Scorpius,
avendo intuito lo stato d’animo di Lily, le venne in aiuto.
“Credo
che per
oggi sia abbastanza padre” disse alzandosi “Io e
Lily ne parleremo da soli, ma oggi
siamo troppo provati
dalla giornata impegnativa”
“Madre”
rivolse
un cenno di congedo alla signora che sedeva delusa sul divanetto.
“Vorrà
dire che
per oggi niente discorso sui futuri eredi” disse sconsolata a
mezzavoce, ma
abbastanza alta perché Lily e Scorpius la potessero sentire
a per poco non
beccarsi un collasso.
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