Together

di BlueCinnamon15
(/viewuser.php?uid=87278)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

TOGETHER

CAPITOLO 1

“Buongiorno” una voce calda e suadente la risvegliò dai suoi sogni e due forti braccia la avvolsero in un abbraccio confortevole.

“Mhh, no ti scongiuro. Ancora qualche minuto mamma, è presto…” disse la ragazza sotterrandosi la testa sotto un cucino e rigirandosi nel letto come faceva sempre.

“Lily, è quasi mezzogiorno, e oggi abbiamo il pranzo dai tuoi, ricordi?”

Bastò una frase a farla balzare sul letto e beccarsi una testata “Ommerdaommerdaommerda!” esclamò comprendendo l’enorme guaio in cui si era cacciata “Perché non mi hai svegliata prima, mamma mi uccide! Sono morta sono morta sono..”

Ma la ragazza non fece in tempo a finire la frase che Scorpius la zittì con un bacio.

“La mia Lils si è svegliata un po’ maluccio stamattina eh? Non credi che sia meglio rimediare? Vedrai che se tardiamo di qualche minuto non succede niente.. senza contare che conosco un modo molto interessante per farti tornare il buonumore” disse il biondino incriminato con voce roca sfiorando con le labbra l’orecchio di Lily e facendola rabbrividire per il piacere.

“Scorpius non possiamo” sussurrerò lei posando le mani sul petto sorprendentemente atletico del suo ragazzo e cercando di alzarsi.

Ma quest’ultimo la teneva imprigionata sul materasso, in una posizione che non lasciava equivoci sui suoi intenti, lentamente Scorpius spostò la bocca sul collo di Lily, sfiorandolo delicatamente con le labbra socchiuse, e facendola rabbrividire per il contatto “Sicura sicura?” chiese poi con voce terribilmente sexy, tanto che Lily dovette fare un grande sforzo per non saltargli addosso obbedendo alla sua tempesta ormonale e divorarlo a forza di baci.

“Mmh, forse per dieci minuti non diranno niente..” Sorrise quindi maliziosa prima di avventarsi sul biondino.

“Dovrei usare questa scusa più spesso” sorrise lui prima di allacciare le braccia sulla schiena della ragazza e toglierle la maglia con un gesto deciso.

Lily, dal canto suo, smaniosa di contatto con il torace del suo ragazzo che tanto la faceva impazzire si affrettò a togliergli la maglia poggiando le mani sul suo torace scolpito.

Lentamente il ragazzo riprese a baciarla, tracciando una scia bollente con le sue labbra partendo dalla spalla ed arrivano all’ angolo della bocca, poi spostò le su labbra sul naso, sulle palpebre chiuse di Lily, che ormai era smaniosa delle sue labbra più che mai.

“Oh, Scorpius” disse lei con una voce per niente decente, molto somigliante ad un lamente. Doveva imparare a controllarsi, non poteva emettere dei versi osceni ogni volta che Scorpius la sfiorava.

In risposta il biondino ricongiunse le sue labbra con quelle di Lily che emise un gemito di approvazione.

“Hai visto che ne valeva la pe…”

Un rumore di padelle che cadevano giunse dalla cucina, insieme a quello di qualche piatto che si rompeva e di una seggiola che si ribaltava.

“Santo cielo Scorpius, già faccio fatica a sopportarti ma perdi almeno dieci punti stima se entro domani non farai qualcosa per queste pareti! Sono rosa!

“James” sospirarono i Scorpius e Lily insieme riconoscendo il ragazzo che ogni tre per due faceva irruzione smaterializzandosi in casa loro con ogni più stupida scusa, solo per controllare che alla sua sorellina, come la chiamava lui, non succedesse niente di male. E per niente di male intendeva che, anche se l’avesse vista scambiarsi solo un casto bacio con quel biondino platinato, come lo chiamava lui, di Scorpius Malfoy, avrebbe dato in escandescenza urlando che erano ancora troppo giovani, che andava contro il buon costume, e mille altri discorsi assurdi che lui per primo non aveva mia rispettato.

 Oddio un pensiero fulmineo attraversò la mente di Lily non appena vide lo stato in cui erano lei, Scorpius e la camera.

Voltò lo sguardo terrorizzato verso Scorpius che sembrava aver capito a cosa stesse pensando ed insieme si alzarono di scatto per rivestirsi alla bell’ e meglio.

Ma non fecero in tempo a scendere dal letto che James Sirius Potter in persona con la sua solita delicatezza entrò nella stanza senza premurarsi di bussare.

“Si può sapere che vi succ..” iniziò quello che non capiva perché mai nessuno gli rispondesse, ma non appena alzò lo sguardo e vide Lily e Scorpius mezzi nudi, nei suoi occhi passò un lampo d’ira paragonabile a quello che passava negli occhi a nonna Molly quando lo zio Ron, non appena era in casa, si precipitava a magiare in un boccone i suoi manicaretti sfornati da poco.

“Lilian Luna Potter!” Urlò rosso in faccia “Esigo una spiegazione, subito!”

La povera incriminata si affrettò a prendere la sua vecchia maglietta di Scorpius che usava come camicia da notte e ad indossarla prima di cercare di sillabare una risposta..

“Ecco vedi.. io.. noi..” tentò di spiegare “Qui fa molto caldo e..”

“Lily, è inverno, ed i caloriferi sono spenti” la interruppe James livido

A quel punto Scorpius, che nel frattempo si era rivestito, li raggiunse e abbracciò Lily da dietro. Questa, sciogliendosi al contatto con quelle braccia forti e calde d’istinto appoggiò la testa sul suo petto.

“Stai lontano da quel verme!” Urlò il fratello. “E dammi una spiegazione come si deve!”

“Lily voleva dire che qui faceva molto caldo fino a ieri sera, quando ci siamo addormentati alle dieci. Stanotte, mentre dormivamo  Scorpius calcò molto sulla parola per far intendere che non era successo niente quella sera “ci deve essere stato un guasto al riscaldamento e noi ce ne siamo accorti solo ora” completò il tutto con un sorriso smagliante che avrebbe convinto chiunque…

…ma è chiaro che James non rientrerà mai nella categoria dei chiunque, quindi se ne uscì con un “Aspettate che lo venga a sapere papà” volgendosi verso la porta e preparandosi ad andersene via.

O-merda fu l’unica cosa che la mente di Lily riuscì a pensare prima di gettarsi in ginocchio davanti a James supplicandolo di non farlo.

Harry Potter, l’uomo che aveva ucciso colui che non deve essere nominato, l’uomo che aveva salvato il mondo magico, l’uomo che aveva sacrificato sé stesso per i suoi amici, aveva fama di incazzarsi facilmente quando si trattava di sua figlia e di quel suo fidanzato che avrebbe volentieri ucciso a suon di Avada Kedavra.

“No James ti prego ti prego no! Non dirlo a papà, tutto quello che vuoi, ma..”

Ma venne interrotta da un James con una faccia da perfetto sfruttatore “Proprio tutto quello che voglio?” si mise una mano sotto il mento con fare malizioso.

“James che vuoi fare?” Lily si era presto pentita di aver detto quelle parole, James aveva fama di saper approfittare di qualsiasi occasione fosse gratuita e a suo vantaggio.

“Deciderò, ogni cosa ha suo tempo Lily, ogni cosa ha suo tempo.” E dopo aver sorriso in modo alquanto preoccupante si smaterializzò lasciando i due ragazzi con un solo e unico pensiero in testa, che poi si tramutò in parola: “Oh cazzo!”

 

***

 

“Scorp, è pronto il caffè! Smettila di sistemarti i tuoi capelli con quel fare da maniaco della tua immagine e vieni che sennò si raffredda!”

“A parte che non sono un maniaco di un bel niente!”disse il biondino uscito da bagno vestito in modo impeccabile pronto per andare al patibolo a cena a casa del famoso Harry Potter “E comunque sono già abbastanza bello da non aver bisogno di ore per rendermi stupendo” continuò ammiccando.

“Pavone” sbuffò Lily perennemente in ritardo e quindi ancora in pigiama.

“Prego?” chiese Scorpius facendo finta di non aver sentito.

“Pavone!”

“Parla miss universo!”

“Sicuramente sono più bella di te!”

“Cosa scusa?” chiese il ragazzo avvicinandosi pericolosamente a Lily che stava dritta vicino ai fornelli “Puoi ripetere?”

“Ho appena detto” disse quella spavalda, sostenendo lo sguardo argentato degli occhi di Scorpius “Ho appena detto che sono più bella di..”

Ma non riuscì a completare la frase che il ragazzo l’aveva spinta presa ed iniziato a farle il solletico.

“Ah ah non non vale fermo! Ahah Non vale!” iniziò a ridere a crepapelle non sapendo resistere al solletico di Scorpius “Non ferm ahah fermo!”

“Ripeti quello che hai detto!”

“Io s-sono ahah p-più bella di t- ahha no! Fermo! P-più bella di t-te!”

“Ah si?!” continuò il ragazzo sollevandola di peso e portandola sul divano in salotto “Ah Sì?”

“S- ahaha s-sì!”

“Allora credo che dovrei approfittarne” disse Scorpius gettandosi sopra di lei e baciandola con passione.

 

***

 

La casa di Harry Potter e Ginny Weasley era un piccolo cottage modesto ma molto accogliente, immerso nei prati di campagna di una cittadella vicino a quella di nonna Molly.

Aveva due piani e delle graziose tendine di pizzo bianche e rosse a tutte le finestre; la maggior parte della struttura era di legno scuro, e contribuiva a donarle quel fascino di casa accogliente e molto semplice: sembrava appena uscita dal mondo delle favole. 

Ma il pezzo più affascinante era la porta, una piccola porticina, anch’essa di legno, tutta intagliata con su i volti dell’eroe del mondo magico insieme alla sua famiglia.

Lo ammetteva, Lily aveva sempre odiato quella porta perché nel suo rilievo le avevano fatto un naso spropositato, ma grande, ma così grande, che ogni volta che aveva portato degli amici a casa sua durante la sua infanzia, nessuno aveva mai mancato, dopo aver osservato attentamente la porta, di scrutarla attentamente per vedere se effettivamente Lily Potter avesse un naso così enorme, e questo la mandava in bestia.

Ovviamente il biondino che in quel momento le stava accanto davanti alla porta di casa non aveva fatto a meno di sghignazzare come un cretino sapendo che a lei dava un fastidio immenso.

Tutto ciò che ricevette fu una meritata gomitata nelle costole che lo fece piegare in due: quando ci si metteva, Lily sapeva essere molto violenta… Ok, forse non solo quando ci si metteva.

Il rumore di un chiavistello che si apriva li riportò alla realtà  dopo quello scambio gomitate ed occhiatacce.

“Lily! Scorpius! Ma che bello vedervi!” Ginny Weasley si precipitò ad abbracciare la figlia che non vedeva da settimane stritolandola tra le sue braccia. “dovreste smetterla di lavorare così tanto, almeno potrei vedervi più spesso! Forza, entrate!” disse poi, dopo aver abbracciato anche il povero Scorpius, leggermente a disagio.

“Ho preparato le lasagne, un nuovo piatto babbano che mi ha consigliato Hermione, è favoloso!” continuò Ginny tutta esaltata.

“Mamma” iniziò cauta Lily ricordandosi delle orribili doti culinarie di sua madre “Non le hai cucinate tu vero? Lo sai cosa è successo l’ultima volta che hai cucinato qualc..”

“Lily voleva dire” la interruppe Harry che era appena entrato in cucina tentando di salvare la loro conversazione “Che saranno di sicuro più buone del piatto dell’ ultima volta” finì sicuro di sé.

Ginny si voltò verso di lui con sguardo ferito “Vuoi dire che quelle dell’ ultima volta non erano buone?”

“N-no.. volevo solo dire che queste saranno più buone… cioè…” Balbettò confuso “non che non fossero buone le altre ma queste… io intendevo dire..”

Il tatto non era nella combinazione genetica dei Potter.

“Tutto ciò che cucina è buono signora Potter” li salvò Malfoy in imitazione del genero perfetto.

Harry e Lily gli lanciarono uno sguardo riconoscente.

“Grazie Scorpius! Tu si che sai come si tratta una donna!” disse Ginny sorridendogli e mandando uno sguardo truce al marito “Ah, a proposito; chiamami pure Ginny!”

Dopo aver stentato qualche conversazione di sedettero a tavola e notarono che c’era un piatto in più, non poteva essere di Albus che domenica era sempre di turno nel suo ufficio, né di James perché James..

O cavolo James!

“Buongiorno a tutti!” qualcuno aprì la porta e la voce inconfondibile di James Sirius Potter risuonò nella cucina, rischiando di far morire la sorella prematuramente per infarto.

Quest’ ultimo si sedette con la delicatezza di un elefante sulla sedia vuota accanto a Lily con un ghigno alquanto subdolo stampato in faccia.

“James!” fece Lily con un finto sorriso “Ma che bello vederti!” Modalità fai-la-gentile-con-james sennò-papà-scoprira-tutto ON

“Sì che bello vederti, sorellina” disse con un falso sorriso affettuoso.

I poveri genitori Potter per poco non si strozzarono con la saliva da quella insolita scenetta.

James fu il primo che si avventò sulle lasagne, che questa volta erano veramente buone, come un grizzly, soltanto che un grizzly è sia più bello che più educato di lui.

“Allora” cominciò Harry per stemperare l’atmosfera imbarazzata che si era creata “come va a.. sì, a... da voi? Lily è una brava donna di casa?”

“Veramente Lily fa schifo come donna di casa” iniziò Scorpius guadagnandosi un’ occhiataccia dalla ragazza. “diciamo che io sono più portato di lei, nelle faccende domestiche..”

“Come io sono più portata di lui in tutto il resto” sibilò velenosa lei.

“Quindi siete una c… una co..” tentò di dire il bambino che è sopravvissuto “Una cop.. una copp..”

“Vuoi dire una coppia Harry?” chiese Ginny.

“Sì, voi quindi siete una copp.. oh al diavolo! Quello chè è, abbastanza alternativa giusto?” il grande Harry Potter che si faceva stendere da un discorso sulla vita sentimentale di sua figlia.

“Sì, potremmo dire così..” disse Lily con un po’ di imbarazzo, e il silenzio tornò a regnare.

“E la casa?” interruppe Ginny cercando disperatamente un appiglio per parlare “come va la casa?”

“La casa va…bene!” disse Lily non sapendo come rispondere.

“Hanno solo un piccolo problema di riscaldamento..” interruppe con fare angelico James

A Lily andò di traverso il pezzo di ragù che stava mangiando e Scorpius iniziò a tossire preoccupato.

“Lily, tesoro stai bene?” chiese Ginny premurosa.

“Sì mamma” si affrettò a rispondere quella “è solo un po’ di ragù che mi è andato di traverso”

“Dicevamo” parlò ad un certo punto Harry “che hai un problema di riscaldamento.. lo sai che puoi rivolgerti a me vero?”

“Sì papà, non è niente, è gia risolto” tentò di sviare Lily.

“No, stamattina non sembrava!” Disse ancora fintamente ingenuo James “credo che papà dovrebbe dare un occhiata  perché non credo che sia del tutto normale!”

“Sì Lily, te l’ho sempre detto che puoi fidarti di noi!”

“No papà è apposto grazie ma…”

“A casa sua fa molto caldo anche quando i caloriferi sono spenti!” proseguì imperterrito James, fedele al suo intento.

“Oddio Lily,” disse preoccupato il padre “ci può essere sotto qualche incantesimo, dobbiamo andare a controllare..”

“Ma così caldo che sono costretti a dormire praticamente nu..”

“Nuvole!” Saltò su Lily cercando di essere convincente “Papi guarda che nuvole che ci sono in cielo! Oggi di sicuro pioverà!”

“Dicevo, che fa così caldo che, da poveri martiri, sono costretti a dormire pratic…”

“Neve! La nevee! Io vedo che scendee quanta ce n’è!” cantò Lily per sovrastare la voce di James, in un disperato tentativo di sviare il discorso.

“Ma che dici Lils, non c’è la neve” le disse il padre, che iniziava a dubitare del suo stato mentale. “Sei sicura di non avere la feb..”

“INSOMMA HO DETTO CHE LILY E SCORPIUS DORMONO NUDI!”

A questo punto le reazioni furono molteplici: Harry Potter fece scivolare la forchetta sull’ uovo che stava mangiando in quel momento che schizzò via da piatto e colpì Ginny in un occhio, questa lasciò andare la forchetta che si infilzò, con somma gioia di Lily e Scorpius, nella mano aperta di James sul tavolo che urlò di dolore, e i due poveri incriminati per poco non si strangolarono con l’acqua che stavano bevendo.

“Lilian Luna Potter! Mi devi delle spiegazioni!”

E ci risiamo pensò questa, sconfitta e preparandosi a sfornare nuovamente mille scuse.

http://img198.imageshack.us/i/tomfelton5.jpg/  

Lui è il mio Scorpius *Sbav*

_________________________________________________________________________

 

N.B.  Scorpius e Lily non sono sposati, convivono soltanto (Si capirà meglio nel prossimo capitolo)

Delirio di una sera in cui non sapevo che fare...

Avevo da tempo in mente questa storia e aspettavo solo l'ispirazione divina per scriverla e poi, eventualmente, pubblicarla :)

L'uspirazione divina è arrivata sottoforma di mia mamma che mi ha urlato dietro in aramaico e di me che, dopo essermi chiusa in camera, non avevo niente da fare :)

Quindi eccoci qui, se riesco a pubblicare questo capitolo... (Visto che ora ho un PC nuovo, e, se funziona, presto aggiornerò anche l'altra storia Lily/scorpius!

Aspetto in ansia un vostro parere su questo capitolo

Un abbraccio a tutti

_MissSlitherinOsa_

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Buondì! 

Eccomi di ritorno con un nuovo capitolo fresco fresco che contiene un' allusione celata ad un libro che adoro con tutto il mio cuore (vediamo se qualcuno saprà scovarla :D)

Innanzitutto vi ringrazio infinitamente! Non sapete quanto mi avete reso felice con tutti quei seguiti, preferiti e le recensioni!

Vi ringrazio da morire!

A proposito, lo so che sembrerò un inganfita, in effetti lo sono, ma per rispondere alle recensioni ora posso farlo anche privatamente? O devo inserire le risposte anche nel capitolo?

Nel caso le dovesi inserire nel capitolo, il prossimo conterrà pure le risposte di quelle del capitolo precedente :)

Perdonate la mia idiozia.. :)

Un abbraccio a tutte e buona lettura!

P.s. Visto che, non so per quale oscura ragione, le foto non si vedevano vi do il link per la foto di Scorp  qui 

Capitolo 2

La vita di Lily era nettamente cambiata da quel giorno in cui aveva deciso di andare a vivere con Scorpius, mai si sarebbe immaginata di poter amare così tanto una persona come si era accorta di amare lui, ovviamente si odiavano ancora come si odiavano una volta, ma il loro odio era diverso, un qualcosa di più costruttivo, volto a capire i difetti gli uni degli altri ed a migliorarli.

Non che a loro non piacesse più litigare, avevano un certo gusto perverso per i litigi, soprattutto perché dopo la guerra viene la pace, no?

E a loro piaceva molto fare la pace. Molto.

La vita con Scorpius era meravigliosa, lui era un Medimago al San Mungo, mentre lei, seguendo le degne orme di suo padre, era una tra gli auror più rinomati di tutto il mondo magico.

La loro era una coppia alternativa, come diceva suo padre, lui era una perfetta donna di casa, sapeva cucinare, lavare, stirare quando l’unica cosa che sapeva fare Lily era il caffè, mentre lei era bravissima nell’ aggiustare tubature rotte, occuparsi del giardino, dell’ orto, tutte cose per le quali Scorpius era decisamente e totalmente negato.

Ricordava ancora tutti quegli anni passati a litigare per ogni nonnulla, tutti quei momenti di odio allo stato puro in cui si mandavano occhiate assassine da una parte all’ altra della sala grande, fino a quel giorno, durante una gita a Hogsmeade il suo sesto anno quando aveva casualmente fatto uno sgambetto a Scorpius ai tre manici di scopa facendogli rovesciare le tre burrobirre che aveva in mano.

Quello era stato il culmine.

Lui l’aveva presa per il polso, l’aveva portata fuori in mezzo alla gente non facendo caso alla forza con cui le arpionava il braccio e trascinata con mala grazia fino al retro del locale, dove non girava mai anima viva, il tutto senza dirle una parola che fosse una.

Allora l’aveva sbattuta con le spalle contro il muro e guardata negli occhi con lo sguardo più gelido che Lily avesse mai immaginato.

L’aveva ferito nell’ orgoglio, l’aveva fatto cadere in mezzo a tutti, come un allocco, e si sa, i Malfoy non perdonano. Mai.

 

“Stupida ragazzina che non sei altro!” Le urlò in faccia con una cattiveria inaudita. “Come ti sei permessa di avermi trattato così!”

“Che c’è?” rispose spavalda “Hai paura che i tuoi amichetti sfigati mi ritengano più brava di te? Hai così poca autostima Malfoy? Non l’avrei mai detto visto che passi tutto il tempo della tua inutile vita a controllare di essere bello abbastanza per farti tutte le ragazze di Hogwarts. Poi ci si chiede perché tu sia così stupido..”

“Attenta Potter, stai varcando la soglia del non ritorno”

“Non mi fai paura Malfoy” lo guardò con aria di sfida “Per niente.”

“Scommetto che è tutta invidia” la guardò cattivo “Scommetto che sei solo maledettamente invidiosa di tutte quelle ragazze che hanno avuto la fortuna di stare con me..”

“Risparmiami i patetici particolari della tua vita sessuale Malfoy” lo interruppe “credimi che non li voglio sapere.”

“Ah sì? Dimostrami che non è invidia Potter, dimostrami che non ti è mai importato nulla di me, e potrò dire di non aver fatto cadere ai miei piedi tutta Hogwarts”

“Non vedo perché dovrei farlo Malfoy” disse Lily pronta ad andarsene

“Non così in fretta Potter” la bloccò col suo corpo contro il muro della locanda “hai forse paura di non riuscire a resistere alla tentazione di avermi per te? Baciami Potter.” Le soffiò suadente sull’ orecchio “Baciami”

 

 

Certo, ovviamente non si era convertita al Malfoyesimo subito dopo quel bacio, anzi, se possibile si erano odiati ancora di più. Ma sempre più consci del piacere che provavano l’uno dall’ altra.

Il resto è storia.

 

Quel lunedì mattina era il giorno libero di Lily, quindi Scorpius si premurò di non svegliarla quando si alzò cercando di fare meno rumore possibile.

Fece una rapida colazione con del caffè che tuttavia non lo soddisfò tanto, non essendo stato fatto da Lily, prese il cappotto, la sciarpa, la cartelletta, e, prima di smaterializzarsi diede un tenero bacio sui capelli della ragazza che dormiva beata, pensando a quanto fosse stato fortunato ad avere una compagna come lei.

Lily, dal canto suo, dopo essersi svegliata e dopo aver fatto colazione era uscita di casa nel loro giardino immenso e iniziato a piantare le nuove varietà di piante che le erano arrivate pochi giorni prima dalla Tanzania tramite un amico di Scorpius che lavorava al ministero e che aveva molte conoscenze in campo botanico.

Finito quel lavoro faticoso lavoro era andata a farsi una doccia veloce e, libro ed i-pod alla mano, era corsa sotto il suo albero preferito in giardino.

Il lunedì era il giorno che dedicava completamente a sé stessa, spesso si rannicchiava nel suo rifugio, lì sotto quell’ albero a leggere un buon libro o semplicemente a pensare. Niente vale di più di un buon libro letto all’ aria aperta era la sua filosofia di vita. Nessuna frase eclatante o ad effetto, semplicemente quello che pensava. Va bene, erano tutte scuse per mascherare le sue scarse doti poetiche.

Era del tutto immersa nella lettura per la decima volta di un libro babbano quando venne interrotta da un urlo che proveniva da dentro casa sua.

“Lily! Lily! Lilian Luna Potter! Possibile che tu non sia mai in casa!?” Rose Weasley sbraitava inviperita vagando per quel giardino che lei affettuosamente chiamava giungla.

“Lil..”

“Sì Rose” la interruppe la chiamata in causa prima che alla cugina venisse un collasso a forza di gridare “Sono qui” aggiunse alzandosi dal suo angolo di paradiso ed andandole incontro.

Lei i figli non li avrebbe mai avuti, non se avrebbe significato diventare una megera sbraitante come a volte le pareva la sua povera cugina.

Rose Weasley, 22 anni, sposata con Alexander Krum (Il figlio del noto Victor Krum), due figli gemelli: Brian e Noah, capelli crespissimi che volavano da tutte le parti irti per la mancanza di cura di sé stessa dovuta alla totale immersione in quella dei figli, ma un cuore grande e buono… sì, grande e buono sempre tranne quando era in quel periodo del mese, ed in tutto il resto del mese, se vogliamo dirla tutta…

Lily stava giusto rimuginando sulla cugina quando questa, avendola vista già da prima, arrivò tutta trafelata sbraitando imprecazioni in cinese mandarino.

“Lilian Luna Potter!” Sbottò rossa in faccia e con il fiatone per aver corso in quel labirinto che era il giardino della cugina  “Un po’ di pietà per i miei poveri nervi!”

No, decisamente non avrebbe mai avuto un figlio.

“Buongiorno anche a te Rose!”

 

***

 

“Vuoi dirmi che veramente James ha detto tutto a Harry e Ginny?” chiese una Rose alquanto sbalordita seduta davanti ad una tazza di caffè fumante nel salotto della cugina “Appena lo vedo quello lo ammazzo! Ma sa almeno l’esistenza della parola privacy?”

“Veramente credo che il vocabolario di James si fermi alle parole cibo e dormire” le rispose sorridendo Lily.

“Si beh, credevo avessimo tutti stabilito che le facoltà mentali di James non siano tra le più brillanti. Ma arrivare a raccontare della tua vita ai tuoi genitori! Insomma” sospirò poi Rose rassegnata “che ci guadagnerà poi!”

“Vorrei saperlo” sospirò affranta Lily “senza contare che ultimamente si comporta in modo molto strano… Oltre che a spiattellare i miei affari ai quattro venti, e quello è ormai appurato che non finirà mai di farlo, ora viene qui sempre meno frequentemente e sempre negli orari normali! Cioè mi capisci? Niente più 3 di notte o 5 di mattina, James viene verso le 5 di sera, o a mezzogiorno! Come fanno i comuni mortali!”

“Sinceramente Lily non ci vedo niente si strano… tralasciando il fatto che James non sia normale, credo che sia da tutti ad un certo punto della propria vita cambiare e crescere”

“Sarà, ma ricorda che è di James che stiamo parlando” disse Lily “A proposito: come stanno i bambini?”

Il viso della giovane donna subito si illuminò a sentir parlare dei suoi adorati pargoli “Oh! Sono felice che tu me l’abbai chiesto! Sono tutti e due così agitati in questo periodo. Non vedono l’ora che arrivi Giovedì! Hanno invitato tutti i loro amichetti che hanno conosciuto al Magiasilo..”

“Giovedì? Mi sono persa qualcosa?” Chiese Lily alquanto turbata.

“Suvvia Lils” la guardò complice la cugina “con me puoi a anche non far finta di non ricordartelo, tanto non sono io a cui devi fare una sorpresa.”

Lily continuava a non capire cosa cavolo ci fosse di così importante Giovedì? Che i due gemellini avessero vinto una gara di acchiappa il gufo e facessero una festa?

Fortunatamente la cugina, per niente insospettita dal silenzio di Lily che rimuginava tra sé e sé, colse l’occasione di intavolare un nuovo discorso.

“A proposito di figli” la guardò con uno sguardo eloquente.

No, forse era meglio restare sull’argomento di prima, ripensandoci. Quello sguardo lo conosceva troppo bene.

“Quand’è che ti deciderai ad averne, eh Lily?”

La risposta della ragazza non si fece attendere: dopo aver strabuzzato gli occhi allibita sputò subito in faccia alla cugina tutto il caffè che aveva in bocca.

“Rose!” Strillò con voce più acuta del solito “Io.. noi.. cioè io… E’ troppo presto Rose! Non sono psicologicamente pronta.” E non lo sarò mai aggiunse mentalmente.

“Sciocchezze” disse calma Rose, dopo essersi ripulita dal getto di caffè che l’aveva sommersa “Tu e Scorpius state insieme da ormai cinque anni Lily, ben cinque anni… Lo sanno ormai tutti che siete la coppia perfetta, manca solo che vi sposiate..”

Un altro getto di caffè partì dalla bocca di una Lily alquanto allibita.

“Oh Lily! Quando ti deciderai a crescere.” Sbottò la cugina seccata “Siete grandi ormai, avrete già parlato di queste cose, non sono più argomenti tabù come quando eravamo delle ragazzine in calore.”

La faccia di Lily rispose al posto suo.

“Non ne avete mai parlato vero?”

La faccia di Lily rispose di nuovo al posto suo.

“Voi due rimarrete sempre uguali!” sbuffò quindi la cugina.

 

***

 

Uno schiocco leggero turbò Lily stesa sul divano a rimuginare sui discorsi della cugina.

“Amore sono a casa” La voce di Scorpius appena smaterializzato arrivò come una ventata di aria fresca per Lily, che subito si alzò dal divano e corse ad abbracciarlo felice.

“Ehi, non mi aspettavo un’ accoglienza così calorosa!” le soffiò trai capelli “che c’è? Hai bisogno di qualcosa e stai tentando di corrompermi?” azzardò ben lungi dall’ indovinare il motivo di tanta accoglienza.

“Sei sempre il solito Scorps, mai una volta che ti fidi di me!” sbottò la ragazza offesa.

“Ma no dai!” la prese in braccio lui portandola al divano “Lo sai che mi fido sempre di te!”

“Mmh mmh” mugolò lei poco convinta arpionando la camicia di lui e tirandolo verso di sé.

Subito Scorpius l’assecondò ed iniziò a torturarle con la bocca il lobo destro, mentre lei chiudeva gli occhi beandosi di Lui.

Lasciò delicatamente sul suo collo una scia rovente di baci e finalmente trovò la bocca di Lily.

Questa lo tirò di nuovo a se infilando le mani nei capelli setosi del biondino, che emise un mugolio di soddisfazione.

Proprio mentre Lily stava per sbottonare il primo bottone del completo da lavoro di Scorpius lui la interruppe.

“Lily” iniziò incerto, un po’ ansimando alla ricerca di ossigeno “Stasera… Beh ecco, i miei ci avrebbero invitato a pranzo… So che è una delle tue serate mi-guardo-un-film-e-non-me-ne-frega-più-niente-del-mondo  ma li vediamo così poco che… sarebbe bello per una volta andare da loro..”

“Ecco!” sbuffò lei contrariata allontanandosi da lui “Ci risiamo! Tu non ti fidi di me!”

“Per le mutande di merlino Potter, ma come sei difficile! Cosa mai avrò detto questa volta di tanto offensivo?!”

“Ripeto Malfoy: tu non ti fidi di me!” disse nuovamente “Lo sai che per te fare qualunque cosa! E’ logico che ci sarei venuta a cena, sono i tuoi genitori e tu sopporti sempre così tanto la mia famiglia che per una volta toccherà a me sopportare la tua. Perché cercare di corrompermi con un bacio?”

“Grazie Lils, ti amo lo sai vero?” le sorrise grato “Ah, ed a proposito, fidati che il bacio era del tutto voluto” le sorrise mestamente prima di rituffarsi sulla sua bocca.

 

***

 

Malfoy Manor era forse la casa più elegante ed immensa di tutto il mondo magico, un grande cancello lavorato a mano apriva l’immenso acciottolato che conduceva alla porta dell’ edificio ed un giardino bellissimo pieno di siepi e piante perennemente potate e curate con affetto lo circondava.

Pavoni giravano incustoditi per la tenuta e si sentiva il canto degli uccelli nell’ aria.

Sembrava di essere in estate nonostante fossero appena ai primi di Aprile, periodo che Lily adorava più di ogni altro: uccellini che cinguettavano, fiori che sbocciavano, profumo di piante ed erba fresca, gite al lago, in montagna, profumo di grigliate tra amici, profumo di gioia, insomma.

Non appena l’enorme cancello si spalancò permettendo alla coppia l’accesso alla tenuta, Lily non mancò di stirarsi l’abito elegante che aveva scelto per l’occasione. Era verde smeraldo, in seta, e le arrivava fin sotto il ginocchio, corredato ad un elegante collier argentato, dei sandali ed una pochette dello steso colore.

In pieno stile Slytherin .

Lei odiava vestirsi elegante, spesso usava i suoi vecchi jeans preferiti pieni ormai di buchi e macchie di pittura ed una delle innumerevoli felpe di Scorpius. Era logico quindi che non si sentisse affatto a suo agio con indosso quel vestito che le sembrava di portare come un elefante porterebbe un tutù.

Intuendo i suoi travagli interiori Scorpius avvicinò la sua bocca all’ orecchio e le sussurrò “Non preoccuparti, sei bellissima” rivolgendole poi un sorriso che le fece sparire ogni indugio e spingendola a camminare con più sicurezza verso l’ingresso.

“Signorino Malfoy, signorina Potter” li accolse un maggiordomo dopo aver aperto il portone ed essersi inchinato.

“Buongiorno Adalbert” lo salutò Scorpius “Non preoccuparti, vai pure che ci pensiamo noi a presentarci ai miei”

Visibilmente sollevato il maggiordomo ringraziò ed entrò difilato in una porta di servizio: Draco Malfoy faceva ancora paura, soprattutto alla servitù, nonostante fosse passato chiaramente dalla parte buona dopo la guerra magica.

A braccetto Lily e Scorpius salirono l’immensa gradinata e svoltarono a sinistra entrando in un salottino di modeste dimensioni, dove, seduti su due comode poltrone rigorosamente verdi c’erano il signore e la signora Malfoy.

“Benvenuti” trillò Daphne non appena vide i due nuovi arrivati “Lily sei incantevole!” aggiunse poi rivolta alla ragazza abbracciandola.

Questa rispose con un sorriso.

Draco Malfoy invece, stempiato ma con la sua solita aria affascinante, si alzò lentamente dalla poltrona e tese tranquillo una mano a Lily che la strinse titubante.

“Splendida come sempre Lily” disse sorridendole formalmente.

Poi si rivolse al figlio e gli diede una potente pacca sulla schiena.

“Padre” si limitò a sorridere Scorpius per poi tornare a guardare la sua ragazza assicurandosi che non si sentisse troppo a disagio.

Fortunatamente così non sembrava, infatti Lily continuava a sorridere chiacchierando amabilmente con Daphne.

“Donne!” alzò gli occhi al cielo Draco Malfoy riferito al suo unico punto debole “chiacchierano sempre da mattina a sera, nevvero Scorpius?”

“Concordo Padre” sorrise lui guadagnandosi un’ occhiataccia da Lily che aveva sentito.

Dopo un momento di silenzio in cui ognuno guardava con affetto la propria moglie o ragazza, Draco interruppe l’atmosfera dicendo di accomodarsi a tavola che di lì a poco la cena sarebbe stata servita.

Il pasto passò tranquillamente, niente intrusioni di James con discorsi imbarazzanti, niente uova che schizzavano in giro per la stanza, niente forchette infilzate, solo amabili chiacchiere sulla vita quotidiana e numerosi aneddoti raccontati da Scorpius sull’ incapacità di Lily di cucinare qualcosa che non avvelenasse il gatto dei vicini e da Lily sulla goffaggine di Scorpius nei semplici lavori di fai da te.

“Allora” disse ad un certo punto Malfoy Sr. seduto insieme agli altri sulle eleganti poltroncine a bere del caffè “io e Daphne abbiamo un motivo per cui vi abbiamo convocati qui…”

La moglie annuì sorridente, probabilmente entusiasta il discorso che stavano per intraprendere.

“E’ da tempo ormai che siete fidanzati” attaccò Draco con fare sicuro.

Lily per poco non ebbe un infarto: quella scena l’aveva già vista quella mattina.

 “… ai tempi dei nostri avi i fidanzamenti non duravano più di qualche mese, così come il nostro d’altronde” disse sorridendo a Daphne “non appena ci siamo conosciuto è scattata subito la scintilla”

Anche Scorpius lentamente iniziava a capire dove volevano andare a parare quei discorsi, e rimaneva ogni secondo più allibito.

“Padre…” iniziò tentando di interromperlo.

“Lasciami finire Scorpius” disse quello seccamente “Stavo dicendo… Subito dopo qualche mese io e Daphne ci siamo…” fece una pausa per cercare un termine che attutisse l’impatto di quello che stava per dire “decisi a fare il grande passo, ecco.”

Lily era rimasta immobile, bianca come un cencio, impossibilitata a parlare: era terrorizzata dai matrimoni, da quella promessa che i due coniugi avrebbero dovuto mantenere, di assoluta fedeltà, di impegno, di fatica…

E lei aveva paura, non che non amasse Scorpius, figurarsi!, lo amava tanto, ma non si riteneva all’ altezza di un matrimonio, aveva paura di non riuscire a mantenere quelle promesse che avrebbe giurato, aveva paura di deludere il suo futuro marito non essendo capace di fare niente a casa, aveva paura di non essere all’ altezza delle aspettative…

Lily Potter aveva anche lei il suo punto debole, ed erano i matrimoni.

“Insomma” continuò Draco imperterrito “E’ normale credere che sia ora anche per voi di compiere il grande passo.”

Compiere il grande passo

“e di”

Compiere il grande passo

“Sposarvi”

Compiere il grande passo e sposarvi.

Solo quelle parole rimbombavano nella testa di Lily impedendole di fare un pensiero coerente che fosse uno.

Compiere il grande passo e sposarvi.

“No!” si ritrovò a urlare per poi diventare tutta rossa accorgendosi della figura “No io non.. cioè non è che io non voglia… io amo Scorpius ma… io… non so se siamo ancora pronti noi..”

Scorpius, avendo intuito lo stato d’animo di Lily, le venne in aiuto.

“Credo che per oggi sia abbastanza padre” disse alzandosi “Io e Lily ne parleremo da soli, ma oggi siamo troppo provati dalla giornata impegnativa”

“Madre” rivolse un cenno di congedo alla signora che sedeva delusa sul divanetto.

“Vorrà dire che per oggi niente discorso sui futuri eredi” disse sconsolata a mezzavoce, ma abbastanza alta perché Lily e Scorpius la potessero sentire a per poco non beccarsi un collasso.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=659577