I will be your princess

di My_Lord
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Zick ... aiuto ***
Capitolo 3: *** La mia Elena ***
Capitolo 4: *** Una sorpresa inaspettata ***
Capitolo 5: *** Gelosia ***
Capitolo 6: *** Ritorneremo come prima ***
Capitolo 7: *** Era solo un sogno ***
Capitolo 8: *** Bad Day ***
Capitolo 9: *** Wolly ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


ELENA 

Mi chiamo Elena Patata e quando il mio incubo  ebbe inizio mancavano solo pochi giorni al mio sedicesimo compleanno. Era il 19 Maggio anno 2006 e come ogni giorno mi svegliai , riconoscendo il suono che mi aveva costretto a lasciare il mondo in cui mi rifugiavo spesso. Il suono era la vibrazione della sveglia . Mi girai su un fianco e cercai  la sveglia . Non c'era. Iniziai allora a tastare con la mano tutti gli oggetti sul comodino, facendone cadere alcuni sul bordo del tappeto, finchè non toccai qualcosa ti duro e rettangolare. Le presi in mano e la avvicinai ai miei occhi ancora mezzi chiusi e lessi : 6.00 . Cavolo erano già le 6.00 ! che palle . Scesi dal letto ed andai nel mio bagno privato. Mi sciacquai il viso e mi guardai allo specchio : orrore . I capelli sembravano avessero preso una scossa da quanto erano dritti ,la pelle era più sciupata di un ascigamano e sotto gli occhi due orrende borse. Ok , capito ... mi farò una doccia. Aprì l'acqua della doccia e aspettai che diventasse calda .
Finita la doccia ,tornai con l'asciugamano avvolto nei capelli in camera mia , aprì l'armadio e stetti un po' a fissare i bei vestiti che anche loro mi guardavano con ripugnanza. Alla fine decisi un paio di jeans scuri e una camicia bianca .  
Aprii la finestra e un ondata d'aria di mare invase le mia camera. Il sole aveva fatto capolino sopra gli alberi della città e con i suoi raggi iniziava ad illuminare le case di Oldmil village. Tutto era silenzioso ,tranne qualche macchina che passava per andare in città . Le luci delle case erano spente, tranne quelle della casa accanto alla mia, dove abitava il mio migliore amico : Zick. Io e Zick siamo amici da 11 anni ormai e abbiamo vissuto tante avventure assieme. Soprattuto quanto eravamo in 4 elementare . Da quell'anno infatti , anno in cui ci siamo conosciuti, mostri, fantasmi , domatori iniziarono a diventare la mia vita. Inizialmente io non ero coe loro ,ma una volta , per aiutare Zick , sua madre mi diede il dono di poter vedere i mostri e da quel momento diventai una rifugiatrice. Riuscimmo anche a sconfiggere MAgnacat, il gorca più potente che esista ,ma da quel momento le avventure inizioarono a scarseggiare. Sì abbiamo cattuato anche altri mostri ,ma niente tornò come prima. Uff....
Guardai il marciapiede e vide che un Bollo stava girando attorno a un palo della luce, cantando una dolce melodia. Che buffo ! è ormai da 5 anni che quel Bollo gira attorno al palo della luce davanti a casa mia . 
Guardai la sveglia ancora e,ma questa volta segnava le 7.10 . 
-PORCA BOMBA ! Se non mi sbrigo farò tardi a scuola !!!!- 
Detto ciò mi ricnhiusi di corsa in bagno e accesi il phon .

ZICK .....

Salve mi chiamo Zick Barrymore . Scusate,ma adesso non ho tempo per le presentazioni perchè sto cercando le mie scarpe.
-BOMBOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!-
-Sì Zick ?-
-DOVE HAI MESSO LE MIE SCARPE ?-
- Io non sapere -
-Forza ridammi le mie scarpe-
-Ma Bombo non..-
-BOmbo  !!!!!!-
Bombo finlmente aprì la bocca e tirò fuori le mie scarpe tutte rosicchiate
-Guai a te se lo fai ancora-
Scesi le scale velocemente , senza nemmero fare colazione. Sicuramente Elena mi starà aspettando . 
Infatti eccola lì, davanti a casa mia con lo zaiono sulle spalle e col cappotto di jeans . 
-Scusa Elena ho fatto tardi perchè..-
-Scommetto perchè Bmbo ti ha mangiato le scarpe.-
-Già, proprio così.-
Elena era diventata ormai una ragazza . Era cambiata molto ,sia nel viso che nel fisico. Era diventata più alta, anche se non mi raggiungeva , le trecce si eano trasformte in boccoli che le cadevano docili sulla schiena ; la faccia rotondetta di quando eravamo in 4 elementare divenne più lineare . L'unica cosa che invece non cambiò , furono i suoi occhi color nocciola. 
Devo dire che la guardavo spesso , soprattuto il fisico. CIoè adesso non vorrei passare per un maniaco , ma mi piaceva guardarlo. Braccia un po' sottili ,ma forti all'occorenza . Cambe molto snelle ,così come i suoi fianchi. 
Anche io comunque ero cambiato : ero diventato più alto , facevo basket , ma il mio viso rimase uguale: spigoloso , con quei soliti occhietti neri e i capelli blu scuro. 
In tutti questi anni non mi sono mai fidanzato, anzi una volta sì : con Lay . Successe 3 anni fa ,ma la mollai subito perchè era troppo..come posso dire ...appicicosa . 
Arrivammo finalmente davanti al portone dellea scuola ed entrammo nella nostra classe. I compagni delle elementari non li vediamo più, perchè siamo stati tutti divisi dopo le medie, solo io e Elena siamo rimasti assieme. Assime nel senso nella stessa classe, precisiamo . La campanella suonò e la professoressa iniziò ad interrogare gli studenti che nelle verifiche erano andati male o avevano una insufficienza fissa. Io per fortuna andavo abbastanza bene a scuola ,così come Elena. Ce la caviamo ,anche se la nostra è una scuola abbastanza difficile. La prof chiamò alla lavagna ZaK , un ragazzo un po' mingherlino , occhi blu, capelli neri e pessimo in matematica. 
-Allora ragazzi , prima di cominciare adi interrogare vi voglio presentare una nuova ragazza, che ha superato brillantemente tutti i test per entrare nella nostra classe. Vi presento Marline -
Quando la prof disse il suo nome , la porta si aprì ed entrò una ragazza.

ELENA 

La ragazza che entrò sembrava un quadro : I suoi boccoli castani che scendevano docili sul suo petto, la sua pelle bianca, i suo occhi azzurro quasi violetto , le labbra a petalo di rosa...proprio come una modella dell'età rinascimentale. La guardai per due o tre minuti poi mi girai . Una strana sensazione mi assalì. Non mi piaceva quella ragazza e non so perchè,ma ero sicura che ami avrebbe creato dei problemi .


ALLORA VI PIACE ????? SPERO DI Sì . LE AVVENTURE COMINCERANNO A RINASCERE E LA MAGIA SARà LA PROTAGONISTA DI QUESTA MIA STORIA . NON PERDETEVI IL RESTO. LEGGETE E RECENSITE CIAOOOOOO <3

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Capitolo 2
*** Zick ... aiuto ***


ELENA ....

Quando quella "modella" fece il suo ingresso ,tutti si girarono per osservarla. Guardai Zick , ero sicura di trovarlo con gli occhi a forma di cuore e la bava alla bocca,ma incredibilmente lui fissava la lavagna con aria diinvolta e indifferente. Nemmeno quando lei si sedette la degnò di uno sguardo. Con soddisfazione guardai la lavagna e cercai di capire cosa ci fosse scritto sopra . Un miscuglio di numeri e lettere.Troppo difficile da capire. Guardai ancora Zick. Beh devo dire che è cambiato molto da quando eravamo piccoli. A volte mi capita di guardare le foto che suo padre mi ha regalato. Riguardano tutte i giorni trascorsi a sconfigere Magnacat...ora lui è diventato un ragazzo ... e anche molto carino devo dire.
Ma cosa sto pensando !!! Basta Elena Patata. Ora concentrati su matematica ,che è la cosa più importante.
-Scusami-
Chi ha parlato ?
-Ehi rossa-
Mi giro e vedo che Marline sta cercando di attirare la mia attenzione muovendo l'indice avanti e in dietro.
-Ciao , io sono Marline.-
-Ciao-
-Tu invece come ti chiami ?-
-Io Elena Patata-
Appena pronunciai il mio nome iniziò a sghignazzare . Ecco... la solita ochetta. Mi girai con aria scocciata verso la lavagna. Detesto chi ride del mio cognome.
-No dai scusami. è che è un cognome molto strano. Ti va di mangiare assieme dopo ?-
Ma cosa vuole questa da me ????? La mia risposta sarebbe stata un secco NO , ma non volevo risultare scortese quindi accettai. Che due scatole.
Le lezioni terminano e la campanella dell'intervallo fece svuotare l'intera classe.
-Ehi Elena.-
Eccola lì che mi chiama.
-Ti va di andare alle macchinette insieme ?-
-Beh ecco io..-
-Non vuoi ?-
-non ho detto questo-
-Quindi ?-
Mi stavano guardanto tutti ...anche Zick.
-Sì ok andiamo-
La "modella" iniziò a battere le mani e a saltare tutta contenta e dopo avermi preso un braccio mi trascinò fino alle macchinette. Presi una barretta di cioccolato ,mentre lei dei crecks .
Nel viaggio di ritorno verso la classe iniziò a parlare di lei, di dove abitava ecc... e così venni a scoprire che lei abita in un paesino vicino ad Oldmilvillage con sua madre , perchè il padre è morto quando lei era ancora piccola. La campanella suonò ancora e gli alunni ritornarono in classe. Finalmente !!
-Ehi Elena -
-Che c'è Zick ?-
-Oggi ho la partita di basket , vuoi venire ?-
-Sì certo ! A che ora ?-
- Alle 14.30-
-Ok ci sarò-
Alle  14.20 ...
Non c'era ancora nessuno nella tribuna ..cosa strana perchè di solito alle partite di basket partecipava tutta la scuola. Meglio per me . Mi sedetti in alto, in una posizione fantastica, che mi permetteva di osservare tutto il campo. Passarono 10 minuti e la palestra incominciò a riempirsi di persone di ogni età e di ogni tipo. l giocatori si stavano sedendo sulle panchine e l'arbitro entrò in campo. 
-Buon pomeriggio signori e signore . Prima che la partita abbia inizio voglio annunciarvi una notizia spettacolare. Da quest'anno la nostra scuola sarà provvista di un incantevole corpo di ballo ,che assisterà la nostra squadra di basket. Ecco a voi le cheerleader della scuola di Bigburg !!-
Gli spettatori iniziarono ad applaudire ,altri a fischiare , altri si alzavano in piedi . Mamma mia ...è così importante avere delle cheerleader ? 
-Pronte ragazze ?-
Quella voce mi era famigliare . Guardo meglio e vedo che Marline è a capo di quella squadra di cinne. Cosa potevo aspettarmi ...dopotutto lei ha il fisico e tutte le altre doti che servono per fare la cheerleader. 
-io sto con la scuola di Bigbur e dubbio non c'è, se stai con bigbur grida con me Uaahhhhh-
Mille grida si alzano dalla tribuna e mille ragazzi urlano come si venissero bastonati. 
La partita incomincia finalmente e Bigbur vince per 50 a 40 .  Finalmente me ne posso andare .
-Ciao Elena-
Una voce squillantè mi fece girare e mi ritrovai faccia a faccia con il mio incubo.

ZICK.....
Oggi abbiamo giocato bene .Non vincevamo una partita da secoli ormai. Non vedo Elena dov'è ? Di solito è nella sala d'attesa ad aspettarmi. Che strano . Vediamo se è fuori . Spingo la porta di vetro, ma nel cortile della palestra non c'è nessuno . Magari se ne è andata a casa. No, Elena non lo farebbe mai. Lei mi aspetterebbe. Prendo il cellulare e povo a chimarla.
-Siamo spiacenti ,ma la persona da lei chimata non è al momento ,la preghiamo di riprovare più tardi.-
 Maledetta segreteria. Elena dove sei ? Ma cosa mi preoccupo a fare ,tanto lei se la sa cavare benissimo da sola . Io poi preoccuparmi...figuriamoci. 
.....A CASA DI ZICK ......
Riapro il cellulare ,ma Elena non si è fatta ancora sentire . Nello schermo del cellulare i suoi occhi mi fissano. Mi ricordo benissimo il giorno in cui mio padre ci scattò la foto che ora è sullo sfondo del mio cellulare: avevamo appena finito gli esami di terza media e i risulati erano usciti . Io e Elena eravamo andati a vedere e ci tenavamo stretti la mano l'un l'altro con una incessante paura di quei maledetti voti. Appena fissammo il cartello i nostri occhi si posarono sui due 10 che erano stati scritti vicino ai nostri nomi . Saltammo dalla gioia e lei mi prese la testa fra le braccia e iniziò a strofinarmela con le nocche. è in quel momento che mio padre scattò la foto col mio cellalre. Che bei momenti. Devo ammettere che in tutti i momenti più belli della mia vita Elena era sempre presente. Ora però quegli occhi vivaci sembravano chiedere aiuto. La chiamai di nuovo,ma mi rispose acora una volta la segreteria telefonica. Che le sia successo qualcosa? Un androgorka potrebbe averla catturata. No , impossibile, non ce sono più da quando abbiamo sconfitto magnacat. Un Bonz mangiatutto ? No, avrei starnutito. Magari è a casa e il suo telefono è spento . Digito il numero di Casa di Elena e finalmente qualcuno mi risponde . 
-Pronto ?-
-Pronto sono Zick -
-Oh,ciao Zick come stai ?
-Bene grazie -
-Elena è con te ? Non è tornata a casa .-
Quindi non è tornata a casa.
-Sì sì è con me .-
-Bene . Perchè hai chiamato ?-
-Per dirle che Elena è con me -
-Ah ok grazie di avermi avvisato-
-Di nulla arrivederci-
-Ciao Zick-
Spensi furiosamente il cellulare e lo buttai sul letto. Scesi le scale saltando 5 o 6 gradini alla volta e uscii di casa. Corsi. Non so per quanto ,ma corsi finchè non mi ritrovai davanti alla palestra della scuola. Una nuvoletta di fumo usciva dalle mie labbra e si disperdeva nell'aria .
-ELENAAAAA !!!!!!!- 
Gridai il suo nome più volte ,ma nessuno rispose. 
Magari è sul retro.
Corsi ancora . La strada era dura e secca e le gambe non avrebbero retto se avessi continuato a correre. Appoggiai la schiena alle fredde mura della palestra . Il sudure scendeva sulla fronte e i polmoni stavano quasi per esplodere. Elena , dove sei ? 
-Z..i...c....k...-
Che è stato ?
-Z...i...c..k.... -
La voce proveniva da un cespuglio . 
-Chi sei ? -
-Z...i...c...k....a..i..u...t...o-
-ELENA !-

CIAOOOOOO sono tornata con un nuovo capitolo . spero vi piaccia ,anche se fa un po' schifo . Cosa sarà successo a Elena ? Scopritelo nel prossimop chappy. ;)

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Capitolo 3
*** La mia Elena ***


Elena era stesa sul terriccio vicino al marciapiede.
Sembrava morta 
Questa possibilità fece gelare il sangue nelle vene di Zick , il quale riusciva a malapena a pronunciare con la bocca spalancata il nome della sua amica. La camicetta bianca di Elena era malridotta e macchiata di fango, mescolato ad una strana sostanza azzurrognolona.
Zick cadde sulle ginocchia e girò il corpo della ragazza mettendolo supino. I jeans erano strappati vicino al linguine e i capelli erano ribaltati sul viso sporchi di fango. La pelle del viso era bianchissima e le goti avevano perso il loro colore.
Zick le appoggiò la giacca sulle spalle e la prese in braccio . Iniziò a correre, più forte di prima ! Il dolore alle gambe sembrava essere sparito e al suo posto una forza inaspettata lo invase. 

...ZICK...
Ora voglio sapere chi ti ha fatto questo . Chi si è permesso di trattarti così. Fidati che se lo trovo , e lo troverò , io lo ....
-Z..i...c...k...-
-Elena cosa c'è ?-
-Zick -
-Elena sono qui !-
-Zick no, non lo fare ti prego , NO !-
-Elena , Elena calmati !!-
Elena aveva iniziato a scalciare e a tirare dei pugni a vanvera. Stava cercando di liberarsi dalla mia presa ,ma io non la mollai . Fortunatamente dopo alcuni secondi si arrese e ricominciò a dormire profondamente. Elena che hai ? 
Finalmente ritornai a casa.
-Zick ,tesoro dove sei stato ?-
-Mamma vieni ti prego . Ho un problema -
Dopo due secondi mia mamma arrivò in salotto con un bicchiere in mano e uno straccio con il quale lo puliva.
-Cosa è successo Zick ?-
-Mamma ... Elena ...-
-Oh Mio Dio !-
Mia madre vedendo Elena conciata in quelle condizioni impallidì e temevo che sarebbe svenuta anche lei .
-ZOB VIENI PRESTO !-
Anche mio padre corse in salotto e come prima cosa fece sedere mia madre su una sedia perchè sarebbe crollata da un momento all'altro . Successivamente prese dalle mie mani Elena e la poggiò sul divano.
-Zick prendi dell'acqua e un panno, tu Greta chiama la madre di Elena e dille che rimarrà a dormire da noi . Tanto domani non andate a scuola giusto ?-
-No domani è festa-
-Bene ora fate quello che vi ho detto-
Non avevo mai visto mio padre così: nel suo volto era dipinta una strana espressione, in cui si mescolavano diversi sentimenti tra cui sorpresa, paura, e dubbio. Corsi subito in cucina e presi le cose che mi aveva chiesto mio padre intanto sentivo mia madre parlare con la signora Patata. Cercava di mantenere il tono di voce solito ,ma vedevo che le mani temavano e che il tono della voce era disconnesso . Sembrava però aver avuto successo nella sua missione e dopo aver finito la telefonata informò me e papà che sarebbe andata a prendere dei vistiti di Elena a casa sua. 
Tornai in salotto e vidi mio padre che stava esaminando il braccio di Elena .
- Cosa fai papà?-
-Guarda Zick . Noti niente di strano ?-
Del liquido azzurro scivolava sul braccio di Elena e cadeva sul tappeto.
-Cos'è ?-
-Non lo so . Non ho mai visto una cosa del genere! Dammi il panno e l'acqua -
-Tieni -
-Bene ora tu vai in camera tua -
-Ma io voglio rimanere qui-
-HO DETTO VAI IN CAMERA TUA -
-E IO HO DETTO DI NO ! -
-ZICK NON HO TEMPO DI DISCUTERE . è UNA FACCENDA SERIA! ORA UBBIDISCI E VAI IN CAMERA TUA !-
Laciai il corridoio imbestialito più che mai con mio padre . Salii le scale e una volta arrivato in camera mia sbattei furiosamente la porta. Non ero solo arrabbiato con mio padre ,ma pensavo anche a quel mostro che aveva conciato così Elena. La mia Elena . Però è stata tutta colpa mia: se non avessi partecipato alla partita ora lei starebbe bene . 
Mi lasciai casdere sul pavimento appoggiando le spalle al muro . 
Elena . Mi vengono in mente tutte le volte che da bambini ti ho salvato la vita. 
Devo dire che però anche tu mi hai salvato la vita parecchie volte, soprattutto quando io avevo perso i poteri e tu li avevi acquistati. 
Buffa la cosa. Di solito nelle favole è il ragazzo che salva la ragazza perchè lei è più forte e invece tu mi hai dimostrato che a volte le favole possono essere cambiate. Mi sono sempre piaciuti il tuo coraggio e la tua testardaggine. Con quelle doti siamo riusciti ad arrivare alla vittoria ...questo però da piccoli... ora invece è cambiato tutto: ci vediamo a scuola,ma non parliamo quasi più ..perchè ? Non capisco . Ogni volta che ti guardo però osservo i tuoi capelli e vedo come sono diventati morbidi e lucenti. Vedo il tuo viso che è cambiato molto e vedo anche il tuo corpo...così fragile e sensuale che mi verrebbe voglia di stringerlo ,ma con paura di ferirti . 
Ma cosa diavolo sto pensando ? 
Mi alzo e inizio a girare su e giù per la stanza . Chissà cosa starà facendo mio padre.  è da 1 ora che sono segregato quassù in camera mia . Basta io esco.
Giro il pomello della porta ma questa non si apre. Qualche cosa la blocca. Cerco di spingere e vedo che Bombo la tiene bloccata. 
-Bombo cosa stai facendo? -
-Padre di Zick non volere che Zick vada giù quindi Bombo tenere porta chiusa -
-APRI SUBITO QUESTA PORTA -
-Bombo non potere-
-Bombo ti prego devo .... devo assolutamente vedere Elena ! Ti prego !-
-Perchè Zick deve vedere Elena?-
-Io non lo so, ma la devo vedere . TI prego Bombo . -
-Dire a Bombo perchè -
Picchiavo con i pugni nella porta e non mi ero accorto che due lacrime erano scese sul viso. Piangevo ,ma perchè piangevo ?
-Bombo ...io ... io non so perchè ,ma devo vedere cosa le è successo... ti prego .-
Avevo un disperato bisogno di vedere Elena . Di vedere la mia amica ( spazio autore : sì amica ,come no xD ) . Volevo assicurarmi che stesse bene 
-Bombo ti imploro -
-Va bene Zick, passa pure -
Bombo si allontanò dalla porta e finalmente uscii dalla mia camera. 
Scesi le scale con furia e piombai in salotto con ancora le lacrime agli occhi . 
Elena non era più sdraiata sul divano ,ma era seduta e teneva in mano un tazza da cui usciva una nuvoletta di fumo. Aveva sulle spalle un lenzuolo bianco che la avvolgeva teneramente. 
Mi asciugai gli occhi e cercai di ricompormi.
-Elena .-
Lei si girò e appena mi vide si alzò dal divano e mi si buttò letteralmente addosso. 
-Zick-
Non riuscivo a muovermi . Le sue braccia cingevano il mio collo e il suo corpo si appoggiava al mio . Questa volta però era caldo, morbido ,non come quando la presi in braccio due ore fa. Il suo odore mi inebriò e per una frazione di secondo riuscii a sentire il suo cuore che batteva . Le mie guancie dovevano essere diventate viola ...dopotutto non ero abituato a essere abbracciato da una ragazza. Non sapevo come muovermi. Dovevo abbracciarla anche io o no ? Per fortuna lei si staccò e notai un leggero rossore sulle sue guancie . 
-Scusami Zick-
-No..non ...fa ... niente-
Non riuscivo a parlare normalmente . Il cuore aveva cominciato a pulsare più forte e iniziai a respirare affannosamente. Le mani tremavano un poco . Tutto questo durò circa due secondi ,ma furono i secondi più belli della mia vita. 
-Cosa ti è successo Elena ? -
-Non mi ricordo Zick -
-Proprio niente ?-
- Mi ricordo di aver parlato con Marline dopo la partita -
-Con Marline ?-
-Sì esatto . Poi mi ricordo che mi stavo incamminando verso casa . Da qui in poi le cose iniano a essere confuse ... mi ricordo una mano che mi afferra , occhi rossi che mi spiano , delle voci di donne che mi chiamano e poi più niente.-
Sbalordito . Io non avevo visto niente e non avevo sentito niente. 
-Oggi dormirai a casa mia ; più precisamente in camera mia -
-E tu dove dormirai ?-
-Nel divano -
-Ma non mi sembra giusto -
-Non ti preoccupare ora vai di sopra e rilassati un poco . è buio ormai .-
-ok ciao -
Detto ciò si avviò verso le scale e la vidi scomparire. 
-Zick -
Mio padre mi stava aspettando vicino alla porta della cucina 
-Sì papà ?-
-Dobbimo parlare -

...ELENA ...

Fu un rumore sordo a svegliarmi, un tonfo. Cercai sul comodino la radiosveglia e quando la trovai vi lessi i grandi numeri in verde che segnavano le 2.35 di mattina. Rimisi la sveglia al suo solito posto e mi girai su pina. Che cosa mi ha svegliato ? Accesi la lampada vicino al letto ,ma non vidi niente di diverso da come l'avevo lasciato. Spesi di nuovo la luce. Altri rumori indistinti,ma sono sicura che provenissero all'interno della stanza. La consapevolezza che quei rumori avvenissero proprio all'interno della mia camera mi fece schizzare il cuore verso l'alto, tra le costole. Riaccesi la luce. Nessuno. Inspirai violentemente ,a narici dilatate e riuscii a calmarmi. Mi guardai attentamente intorno, come per cercare qualcosa che effettivamente sembrava essere scomparso nel buio,ma tutto era perfettamente in ordine, tranne la scrivania. la tazza in cui erano le biro si era rovesciata. Che strano. 
Rispensi la luce e mi girai su un fianco. è solo immaginazione Elena, è solo immaginazione 
Un altro rumore, ma questa volta molto più vicino . Accesi di scatto la luce e guardai nel punto in cui mi sembrava fosse provenuto il rumore, cioè dal mio comodino...la sveglia era sul tappeto... Qualsiasi cosa fosse si stava avvicinando ..prima la scrivania , poi il comodino. Il cuore batteva all'impazzata e non riuscivo a controllarlo. Tenni accesa la luce per una buona mezzoretta e quando mi convinsi che mi ero immaginata tutto decisi di spegnerla. Il terrore mi assalì : il respiro iniziò ad accelerare e il cuore iniziò a battere più forte di prima. Per alcuni minuti sembrava che tutto fosse tornato normale, La luce dei lampioni penetrava debolmente dalla finestra e il rumore delle macchine aveva cominciato a ronzare nella mia testa. Chiusi gli occhi. Me ne pentii subito . Qualcosa stava salendo sopra le coperte e continuava ad avvicinarsi. Sentivo muoversi le coperte a volte sentivo un leggero peso sulle mie cosce,che avanzava con leggerezza. Cercai freneticamente con la mano il pulsante della lampada ,ma non lo trovai subito. L'essere che saliva verso di me non accennava a fermarsi e aveva raggiunto quasi l'altezza del viso. 
Miracolosamente afferrai l'interruttore e la luce illuminò la stanza.

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Capitolo 4
*** Una sorpresa inaspettata ***


- Miaoooooo -
Un gatto enorme ,dal pelo colorato e scompigliato , era seduto ora sul mio petto .
- Sfruscio ! Ma cosa ci fai qui ? Come hai fatto ad entrare ? -
- Miaooo -
Iniziò a leccarmi con la sua lingua rasposa ,ma io continuavo a chiedermi come diavolo fosse entrato .Non c’erano porte o porticine segrete e l’unica porta da cui si poteva entrare l’avevo chiusa io prima di dormire e conosco bene il mio gatto…non è così agile e così intelligente da aprirla  .
-Vado un attimo giù Sfruscio tu rimani qui –
Cercai di sollevarlo ,ma era veramente pesantissimo.
-E dai , spostati-
Sfruscio smise immediatamente di leccarmi, la luce si spense.... la sua fronte era un poco corrugata e gli occhi gialli si erano nascosti nell’oscurità della camera.
-Sfruscio tutto bene ?-
-Miao-
Rialzò la testa di scatto ,ma gli occhi erano rossi. Il pelo si era drizzato ,diventando tutto nero.  I suoi denti, consumati dalle polpette di topo , si erano allungati improvvisamente e puntavano alla mia gola . Anche il fisico era di colpo cambiato : le zampe si erano irrobustite e il ventre era dimagrito .
- Sfruscio !!!-
- GRRRRR-
-AHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
I suoi denti si avvicinavano sempre di più  al mio viso . Potevo vedere il suo corpo grazie alla luce dei lampioni che penetrava  dalla finestra. Era una cosa orribile . Sembrava un mostro ,quelli che si vedono solo negli incubi più peggiori , e sai che nessuno ti verrà ad aiutare. Sentivo dei passi che salivano le scale in fretta ,ma non c’era più tempo. Quel mostro si avvicinava sempre di più e da li a poco sarebbe finito tutto….Ogni secondo era un centimetro in meno che mi divideva da quel coso e la distanza era veramente poca. Sentivo già i  suoi denti affilati penetrare nella mia carne, potevo sentire la vita che usciva impotente dal mio corpo e d’un tratto ricordai mia madre . Mia madre, quanto le volevo bene ,così come anche mio padre e i gemelli che ormai sono cresciuti e sono diventati dei perfetti rompiscatole . Vedo Greta , Zob e tutti i mostri di casa Barrymore . Ma in fondo, per ultimo, vedo Zick . Addio Zick . Ti voglio bene.
 
- Allontanati !-  
 
Non so come,ma il mostro , quando sentì quelle parole si fermò e scomparve nell’aria .
- Elena ! –
Zick era entrato nella stanza  , seguito da suo padre e da Bombo .
- Zick ….Zick ….-
- Elena ,Elena che è successo ?
ZICK ……….
Qualcosa in quella stanza era avvenuto: Elena era sconvolta , aveva ilviso bianco e gli occhi persi nel vuoto .
- Zob , io l’ho visto …era un kusha -
La nonna era apparsa dentro la stanza e anche lei sembrava più sconvolta che mai.
- Un kusha ? No, impossibile  ! -
Lasciai la nonna parlare con papà e andai da Elena. Mi sedetti sul letto e la guardai. Le sue mani tremavano . Le avvolsi nelle mie e un gelo tremendo mi paralizzò. Sentivo il terrore che l’aveva avvolta fino a pochi istanti prima e potevo quasi toccare la paura che l’aveva quasi uccisa.
Mi avvicinai a lsuo orecchio .
- Elena, sono Zick . Non ti preoccupare è andato via…qualunque cosa fosse è andato via -
Elena si girò dalla mia parte. Il respiro sembrava essere ritornato regolare ,ma ora ero io quello agitato. I nostri visi erano distanti pochi centimetri. Avvampai di colpo ,ma non mi allontanai. Le sue labbra erano così soffici , e distavano pochi centimetri dalle mie. Mio babbo e mia nonna erano andati a discutere nella stanza accanto , forse perché non volevano parlarne davanti a Elena. Quindi nella stanza c’eravamo solo noi due e anche …
-ELENA !!!!!!!-
…e anche Bombo .
Bombo si getto sul letto e mi scaraventò a terra .
-ELENA COME STA ? –
-Sto bene bombo ,non ti preoccupare !-
Mi rialzai seccamente e avrei preso a pugni Bombo molto volentieri ,ma lui ormai era tra le braccia di Elena e lei sembrava così felice !! Uscii dalla stanza quando stavano ancora giocando e incontrai mio padre in salotto. Aveva le mani incrociate sulle ginocchia e su di esse ci appoggiava il suo mento spigoloso.
-Papà ?-
Si girò verso di me
-Oh, Zick . –
-Papà cosa è successo ad Elena ? E cos’è uno kusha ?-
Mi sedetti vicino a lui sul divano e attendevo una risposta
-Vedi Zick , un kusha è …è uno spiritello che vuole fare dei brutti scherzi –
Non mi aveva convinto ,ma feci finta di credere alle sue parole perché, sicuramente , non voleva continuare la conversazione .
-Zick!-
-Sì papà ?-
- Di quello spirito se ne sono andati ad occupare i nonni …te non ti preoccupare. Non accadrà più-
-Va bene-
Chiusi la porta e me ne andai.
 
…Intanto molto vicino ai nostri protagonisti…..
 
-Sei stata una stupida ad inviare il kusha proprio a casa loro !-
Un sonoro schiaffo risuonò improvvisamente nella squallida stanza.
-Perdonami madre , pensavo che se l’avessimo attaccata quando era ancora debole il nostro scopo sarebbe stato più vicino.-
-NO ! Adesso tu devi solo attenerti al piano . Oggi ne hai fatto una parte alla palestra e tutto sarebbe andato bene se non fosse però arrivato quel maledetto Zick. I domatori…sempre in mezzo alle scatole. Dobbiamo avere quella rifugiatrice ! Hai CAPITO ?-
-Sì mamma –
-Bene . Ora che ti sei occupata della ragazza fisicamente cerca di farmi un altro favore –
-E quale sarebbe ?-
-Occupati di Zick-
-Va bene madre –
-Cara , ti occorrerà un aiuto . Zick lo prenderai tu e di Elena …… se ne occuperà tu sai chi e fra poco il nostro destino si potrà compiere !!!!-
Le due donne si misero a ridere e insieme a loro anche una serie di altri mostri.
 
3 mesi dopo …
 
Finite le vacanze , inizia la scuola ; è così per tutti , e anche per i nostri amici . Gli uccelli viaggiano ancora per i cieli di Oldimilvillage e si può sentire ancora il caldo dell’estate che ormai lascia il posto all’inverno . Non si erano più verificati eventi strani o preoccupanti duranti quei tre mesi  e anche le paure dei nostri eroi erano svanite . Ma nessuno si poteva immaginare che quell ’anno sarebbe stato fatale.
Elena
Doccia fredda, una colazione al volo e via verso un nuovo anno  di liceo . Questa estate è stata fantastica : sono andata in campeggio con la mia famiglia e insieme ci siamo divertiti un sacco. Purtroppo però che questa nostra vacanza sia durata per tutti e 3 i mesi e così non ho visto il mio Zick per molto tempo . L’ultima volta che l’ho visto è stata quando me ne sono andata da casa sua dopo quella orribile nottata. Non mi ricordo molto di quella sera ,ma ogni volta che ci penso un brivido mi sale lungo la schiena  e nella mia mente ritornano due occhi rossi . Comunque nonn vedo l’ora di rivedere tutti i miei amici .
Ecco la scuola .
Appoggio la bici all’albero e la chiudo con un lucchetto e percorro , per l’ennesima volta, il corridoio che mi porta davanti  alla mia classe. Apro la porta e cerco Zick . Eccolo , l’ho visto. È seduto in fondo …ma , è seduto con …con…..Marline  .
-Ehi Elena come va ?-
-Ciao Agnese io bene tu ?-
-Non c’è male. La sai la novità ? –
- No, che novità ?-
-Zick si è fidanzato e la sua fidanzata è proprio la sua vicina di banco. –
Vuoto. Vuoto assoluto . Zick si era fidanzato …come , quando …perché ?
-In realtà è stata lei che lo ha chiesto a lui… non lo ha lasciato stare per tutta l’estate e alla fine lui ha ceduto .-
Maledetta… ti odio ,come hai potuto portarmi via Zick !
-Allora Elena dove ti siedi  -
-Vicino a te …posso ? –
-Certo –
-Buon giorno ragazzi. Spero che abbiate passato bene le vacanze. Ora però si ricomincia e facciamo subito un test d’ingresso.-
Maledetto professore , ci mancavi solo tu e il tuo stupido test di ingresso.
 
2 ore dopo
 
La campanella squillò e mi catapultai fuori dalla classe . Anche Zick e Marline uscirono e vidi lei che lo trascinava verso il cortile . Volevo seguirli e così feci. Attraversai tutto il cortile e mi fermai dietro un cespuglio osservando cosa facevano i  due piccioncini . Lei lo voleva baciare ,ma lui cercava di evitare le sue labbra girando la testa. Secondo me a Zick non piace per niente,anzi gli da solo fastidio . Adesso vado a dirglielo ,così lo lascerà in pace !
- Si può sapere cosa stai facendo dietro a quei cespugli ?-
Feci un balzo . Qualcuno mi aveva scoperto . Mi voltai e vidi un ragazzo dietro di me. Era alto molto più di me…quasi quanto Zick . I suoi capelli erano blu scuro così come i suoi occhi . Sotto l’occhio sinistro c’era disegnata una piccola stella nera . Era bellissimo . Lineamenti perfetti , così come il fisico.
-Io sto …-
-Stai spiando quei due ?-
Arrossii ,aveva scoperto tutto .
-Perché  sei rossa adesso ?-
-Beh … questo non ti riguarda –
Mi alzai e vidi che lui stava sorridendo
-Che bel caratterino frizzante che hai. Mi piaci. Come ti chiami ?-
-Elena –
-Piacere , io mi chiamo Andrea –
-Ciao…-
-TI va di andare a mangiare qualche cosa al bar ?-
-Va bene-
E dopo aver detto questo mi avvicinò ancora di più a lui. Mi girai un’ultima volta verso Zick e notai che lui mi stava guardando. Aveva lo sguardo serio ,ma quando vide che il suo sguardo era ricambiato prese il viso di …  con le mani e lo avvicinò al suo .
Zick…no ,ti prego .
-Che hai ?-
Andrea mi stava guardando e nei suoi occhi c’era un non so che di preoccupazione mista a compiacimento.
-Io…niente !-
Mi si avvicinò pericolosamente e mi mise un braccio attorno alla vita. Ma cosa fa ? E soprattutto cosa faccio io con un ragazzo che non conosco ? Mi liberai dalla sua presa
-Scusa devo andare-
-Ehi ,ma dove vai ?-
Inizia a correre verso l’entrata
- Ci rivedremo ?-
Non risposi . Aprii il portone e me ne andai
 
ZICK
 
Chiunque sia quel ragazzo è un uomo morto … parola mia !

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Capitolo 5
*** Gelosia ***


Zick.....

Il ragazzo " bellissimo" , bleach ( Eh Zick ,fa male la verità xD) era rimasto in piedi davanti alla porta. Era alto , credo come me. Indossava jeans scuri e una felpa blu scuro come i suoi capelli , che stranamente , erano molto simili ai miei . Direi quasi uguali. E Elena sta con quel tipo . Ma a me dopotutto cosa importa . 
-Zick tutto bene ?-
Mi girai verso Marline che mi stava chiamando incessantemente da due ore. 
-Sì, ascolta tu sai niente di Elena e di quel tipo ?-
-Oh , sì certo -
Non volevo chiederle che cosa sapeva . Ma perchè poi non lo volevo sapere ? Aprii la bocca per chiederglielo ,ma un imperioso No rimbombò dentro di me , togliendomi il fiato dalla bocca. Avevo paura ? Ma paura di che ? Io ho affrontato mille mostri e mille altri pericoli , e adesso ho paura di una risposta che riguarda un ragazzo che nemmeno conosco ? Non mi riconosco più .

                                                                                                                                             Anche se non conosci quel ragazzo , hai paura perchè credi che Elena sia di un altro
Perfetto , ora anche la mia coscienza prende voce in capitolo
                                                                                                                                               E' inutile che cerchi di negarlo, tu l'hai lasciata e lei è andata con un altro
Ma sta zitta !
                                                                                                                                               Ti sei messo con Marline e di conseguenza l'hai tagliata fuori dalla tua vita 
BASTAAAAA!!!!!

Mi strinsi le mani contro le tempie e chiusi gli occhi per far smettere di far parlare quella maledetta voce,ma con quell'ultimo basta essa aveva smesso di parlare.
-Zick tutto bene ?-
Guardai la mia ragazza , e mi accorsi che non mi piaceva. Non mi piacevano i suoi capelli  opachi e i suoi occhi chiari ma senza vita. 
-Ho solo mal di testa-
-Se vuoi te lo posso far passare io - Mi disse con aria maliziosa
Sul suo viso si accese un sorrisetto trasgressivo e con una mano prese la mia felpa e mi tirò a sè . O mio Dio ,cosa vuole fare adesso ?
-Cosa vuoi fare ?-
-Niente , tu devi slo rilassarti-
Le sue mani percorrevano la mia schiena e quando trovarono il bordo della maglia ci si infilarono sotto. Sentii le sue mani gelide toccare la mia pelle . In quel momento pensai ad una ragazza. Questa ragazza aveva gli occhi più belli del mondo , di un colore che a prima vista sembrava comune e privo di attrazione,ma se ci guardavi bene dentro potresti vedere la tua immagine riflessa nel loro splendido color nocciola. I suoi capelli , un po' scompigliati e setosi ,cadevano ogni volta su due spalle morbide, ma robuste all'occorrenza. Vidi la sua immagine davanti a me ,ed ad un tratto quella che mi stava baciando non era più Marline,ma la mia cara dolce Elena. 
-Elena ....-
Iniziai a ricambiare i baci che incessantemente si posavano sulle mie labbra. Oh Elena , che bello averti qui e stringerti . 

Elena ....
Corsi a perdifiato verso l'entrata della scuola per cercare di sfuggire a quel ragazzo sconosciuto ,ma terribilmente bello. Mi aveva ipnotizzata con quegli occhi color notte. Per un secondo mi ero vista tra le sue possenti braccia ,che mi stringevano e che mi facevano sentire protetta. Magari sarebbe potuto succedere se non fossi corsa via. Non so come mai ,ma nonostante la sua bellezza non mi sentivo a mio agio. Ero troppo imbarazzata e poi in quel momento stavo pensando a Zick e a Marline .
Giusto , Zick e Marline. Chissà cosa staranno facendo . Vediamo ,non posso più uscire perchè altrimenti rivedrò Andrea e farei una brutta figura,ma allora come faccio. Aspetta un momento, loro erano vicino al cancello ,quindi li posso vedere dalla finestra del 3 piano . Salii le scale e arrivai nell'aula di scienze in quel momento vuota . Perfetto così avrei avuto tutto il tempo per vedere quello che combinavano quei due senza che nessuno mi chiedesse il perchè . Aprii le tendine e li cercai con lo sguardo . Trovati ,ma Zick.... cosa stai facendo ? Mi paralizzai , Zick stava baciando Marline come mai pensavo che riuscisse a fare. Ma le mie amiche mi avevano detto che a lui lei non piaceva , e allora perchè la sta baciando. 
No, non ci credo. Mi volto e rivolgo le spalle alla finestra. No...Zick non può farlo. Magari mi sono sbagliata. Devo controllare di non essermi sbagliata. Magari non erano loro due. Allora adesso mi giro . Non ci riesco , come mai ? Ho le gambe paralizzate . Ma perchè poi tutta queta paura ? Mi girai e vidi perfettamente sia Zick che Marline impegnati nella loro attività. Brutta strega malefica , TI ODIO ! No aspetta. Ho appena detto ti odio ad una persona . Perchè ? Dopotutto mi ha solo portato via il mio migliore amico 
                                                                                                                                                                    
                                                                                                                                                                    Che in realtà non è solo un migliore amico e lo sai bene 
No , è solo il mio migliore amico e basta . 
                                                                                                                                                                     No , non è vero 

Vuoi stare qui a discutere ? Tanto so io chi è il mio migliore amico e chi mi interessa e in questo momento a me interessa Andrea e basta ! Solo ed esclusivamente Andrea !
DRIIIIIN ....
Oh no ,la campanella devo andare !
....
Arrivai giusto due secondi prima del prof e vidi Zick seduto vicino a Marline. Il suo sguardo era perso fuori dalla finestra,ma quando entrai mi guardò. Fece però una cosa strana, che mi colpì improvvisamente. Lui arrossì ! Chissà come mai ! Mi sedetti vicino ad Ale e scoltai le lezioni successive. 
DRIIIIIIN ...
La campanella dell'ultima ora finalmente squillò e la classe si svutò subito . Io ci misi un po' per riprendermi dal sonnellino che avevo fatto durante l'ultima ora di storia. Quando mi alzai per fare la cartella notai che anche Marline e Zick erano un po' in ritardo. Uscirono dalla porta e io li seguii ,ma li davanti alla porta c'era qualcuno ad aspettarmi : Andrea. 
-Ehi salve bellezza- 
-Prova a chiamarmi ancora così e ti becchi un pugno in faccia-
I ragazzi che facevano così mi innervosivano alquanto ! Potevano essere belli quanto gli pareva ,ma se mi parlavano in questo modo ,l'unica cosa che si ritrovavano era un dente rotto. Lui sorrise . Che bello quando sorrideva ! 
-Scusa ,scusa. Ho capito che non ti piace essere chiamata bellezza !-
-Esattamente-
-Ti va se ti accompagno a casa ?-
Arrossii un poco.
-Ma tu non sai dove abito -
-Tu non abiti ad Oldmillvillage ?-
-Come fai a saperlo ?-
-I registri di classe sono utili se sai dove guardare -
-Così, mi spii ?-
-Più o meno -
Eravamo usciti da scuola e ci stavamo avviando verso il mio paesino con , davanti a noi , Zick e Marline. Eravamo quasi arrivati alla casa di Zick e Andrea smise di parlare. Mi mise una mano attorno alla vita e mi girò verso di lui. Era veramente forte . Non riuscivo a muovermi nella sua presa d'acciaio . Potevo solo guardare quei bellissimi occhi . Abbassai la testa e arrossii. Poi però mi girai verso Zick . Marline se ne era andata e lui stava salendo i due gradini per arrivare alla porta. Anche lui si girò verso di noi e quando vide come Andrea mi teneva sbiancò. E adesso perchè Zick ti comporti così ? Tu hai già Marline. Mi rigirai verso Andrea e lo fissai. Fissai la sua bellezza dirompente. Quanto era bello !
-Elena , non voglio che tu fraintenda come io sono in realtà e cioè un ragazzo semplice e dolce, ma ti devo dire che sei la ragazza più bella che io conosca. Mi hai rapito fin dal primo istante in cui ti vidi nel parco . Elena ...io ...io ti amo . Lo so che è troppo presto per dirlo perchè non ti conosco ancora ,ma è come se ti conoscessi da sempre.... è come se ti amassi da sempre , perciò permettimi di fare una cosa -
Ascoltai attentamente tutto quello che aveva detto ,e in effetti ha ragione. Non può dire che mi ama ,se ci siamo conosciuti solo oggi. Mi sembra esagerato. Il "ti amo" dovrebbe essere detto ad una persona che si conosce da molto tempo e a cui si è sicuri di voler molto bene...come me e Zick .In questo momento stranamente non mi importava . Era come si avesse stregato . Ero completamente persa
nei suoi occhi,che sembravano così ipnotizzanti . Vidi però che i suoi occhi ad un tratto si chiusero e il suo viso iniziò ad avvicinarsi al mio. Le sue labbra sfiorarono le mie . Che sta facendo ? No , no . io non voglio . Cercai di divincolarmi ,ma invano . Era troppo forte. Cercai di girare la testa ,ma ero come bloccata da una specie di forza. NO , NON VOGLIO!!
Stavo quasi per urlare ,se non fosse stato per un pugno che colpì la guancia destra di Andrea talmente forte da farlo cadere a terra. Anche io cadetti a terra,ma molto distante da colui che aveva detto di amarmi poco tempo prima. Vidi inoltre una figura che si posizionava davanti a me e si rivolgeva con tono minaccioso ad Andrea : 
- Tu prova ancora a toccarla e giuro che ti sfracasso la mascella -
Andrea era ancora sdraiato per terra e si toccava la guancia dolorante . Guardai in alto e vidi Zick davanti a me incavolato come una bestia. Ma cosa stai facendo Zick ? Andrea si alzò . Si stava dirigendo verso il mio migliore amico . Oh no , si sarebbero fatti male per me . Non che la cosa mi dispiacessa ( xD ) , ma non mi sembrava il momento di pensare ai sentimenti. 
Mi posi fra i due . Anche Andrea era incavolato. Non so se per il fatto che Zick lo abbia picchiato o se per il fatto che abbia interrotto il nostro quasi bacio .
-Basta non fate stupidaggini-
-Elena spostati -
Zick era incavolato nero ,e forse anche più di Andrea. Erano forti entrambi ,forse si equivalevano in fatto di forza,ma non potevo lasciare che si facessero male 
- No Zick , non mi sposto-
-Spostati bellezza per favore , non voglio farti male- 
-Come l'hai chiamata ??-
-Bellezza, ti da fastidio ?-
-Elena spostati , lo devo fre a pezzi !-
-Zick ti ho detto di no . Non potete combattere senza far male anche a me . E inoltre ti ho detto che non mi devi chiamare bellezza Andrea-
-Sì hai ragione . Scusa-
-Ora calmatevi, entrambi -
Andrea si rilassò ,ma Zick continuò a mantenere l'aria cupa e arrabbiata
-Ho detto entrambi -
Zick mi guardò e si calmò
-Ora Zick vattene . Perfavore -
Quelle parole mi uscirono con forza e sinceramente non avrei mai pensato di dirlgiele , ma questa volta aveva superato il limite. 
- Anche tu Andrea-
-Ok Bell...Elena me ne vado . Ci vediamo domani. Ti aspetto all'intervallo-
-Ok a domani -.
Detto ciò si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia ,per poi andarsene ! 
Entrai in casa sbuffando . Mamma mia che giornata. I miei non erano in casa e si erano portati via anche i gemelli . Meno male , un po' di calma. Andai in camera e decisi di farmi una bella doccia rinfescante. Ci avrebbe pensato lei ad alleggerirmi i pensieri. Presi l'asciugamano, il pigiama e via in bagno. Una domanda però mi sorse in mente... Chissà Perchè Zick si è comportato così...Mah 

CIAOOOOOOO SPERO VI SIA PIACIUTA !!!!! QUESTO CAPITOLO è UN PO' LUNGHINO !!! RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE MI RECENSISCONO LE MIE STORIE ! GRAZIE RAGAZZI ! UN BACIO! <3 

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Capitolo 6
*** Ritorneremo come prima ***


Il sole si era quasi completamente nascosto dietro la maestosa città di BigBurg. I lampioni si erano accesi e disegnavano ampi cerchi sulle strade . Nel cielo , dipinto di mille colori , erano disegnati grandi stormi di uccelli ; alcuni tornavano ai loro nidi, altri invece emigravano verso sud. In una graziosa villetta di un piccolo paesino chiamato Oldill village stava affacciato alla finestra un ragazzo dai capelli color notte. Aveva il naso schiacciato contro il vetro e osservava immobile quello che stava accadendo davanti a lui : una ragazza dai capelli arancioni era appena stata baciata sulla guancia da un ragazzo dai capelli blu. Dopotutto era una cosa normale. Se due persone si vogliono bene è normale che si scambino dei piccoli e teneri bacetti sulle guancie. Di solito la gente si ferma a guardare quelle dimostrazioni di affetto dei giovani, facendo magari risorgere nei loro cuori vecchi sentimenti e passioni assopite da tempo, ma per Zick Barrymore non era così. Il ragazzo ,infatti , stava di nuovo per uscire di casa e ridurre in briciole quel bellissimo ragazzo ,se qualcuno ..o qualcosa non l'avesse fermato. Quella casa infatti era una casa  molto particolare ,  era un' Oasi di detenzione , dove i mostri che si sono comportati male sono rieducati da un tutore. Ed erano proprio questi mostri a trattenere il giovane domatore. 

ZICK.....
-Lasciatemi !!! -
- NO -
-Bombo spostatiii !!!!!!!-
-NO , BOMBO RIMANERE QUI - 
-Bomboooo !!!!-
-CHe succede qui ?-
Mio padre era penna entrato in salotto 
-Niente - 
Mi staccai dalla presa dei mostri e me tornai in camera.
Chiusi la porta a chiave . Mi buttai sul letto e sbattei il braccio contro il comodino .  Elena era appena stata baciata da Andrea . E allora ? A me che importa. Se lei è felice così lo sono anche io . Dopotutto io ho già la ragazza. Già e ....e mi piace. Sì . Mi piace . Anche oggi ,mentre la baciavo .... mi è piaciuto 

                                                                                                                                                                                                      Ti è piaciuto pensare ad Elena ...

Già , pensare ad Elena . No , no ma cosa penso ! Mi è piaciuto pensare che per la prima volta ho baciato una ragazza che mi interessa. Già è così . Non può essere che così. 
Mi girai di fianco . Se ad Elena piace quello sgorbio io non posso farci niente. Ma dai cavolo si sono conosciuti solo oggi. Elena non è il tipo da farsi baciare fin dal primo giorno ! Però ho visto che lui l'ha fatto ... e io per questo gli ho dato un pugno . Il perchè non lo so . Magari per il fatto che mi è antipatico 
                                                                                                                                                                                                        Oppure per il fatto che stava per baciare la tua preziosa Elena...

No , non mi interessa che Elena si baci con lui. Che si baci pure con chi vuole. Dopotutto lei ormai è grande e non ha più bisogno di me....eh già ... non ha più bisogno di me . Mi rigirai e mi misi supino . Guardai il soffitto e vidi Elena . Stava sorridendo. Mi rivolgeva uno di quei bellissimi sorrisi che prima di oggi solo io ho avuto la fortuna di ricevere. Ma adesso è arrivato l'altro che ha rovinato tutto. Oggi mi ha chiesto addirittura di andarmene. Non lo aveva mai fatto. Oh Elena ... non voglio ripeterlo ,ma ormai so che non hai più bisogno di me. Queste parole , così dannatamente vere, mi fecero scendere una lacrima. Ormai non hai più bisogno di me .
                                                                                                                                                                                                           Se ne è andata ormai...

Lo so 
                                                                                                                                                                                                            E non tornerà mai più....
So anche questo 
                                                                                                                                                                                                            Perchè ormai ha un altro a cui vuole bene...
Ma lei vuole bene anche a me 
                                                                                                                                                                                                             Forse di meno da quando l'hai tagliata fuori dalla tua vita...
Già ... 
Sono stato io dopotutto a tagliarla fuori dalla mia vita . Io mi sono messo con Marline trascurando la nostra amicizia. Io non le ho più rivolto la parola da quando è iniziata la scuola. E'  tutta colpa mia ...me ne accorgo solo ora . Che stupido che sono . Mi ricordo perfettamente tutti i giorni che avevamo trascorso assieme. Tutte le strabilianti avventure vissute e mi ricordo anche tutte le volte che le ho salvato la vita; come una volta al parco che un verme d'acqua impazzito l'aveva attaccata. Però anche lei mi ha salvato molte volte da pericoli assai grandi.  La mia Elena. Solo io la conosco per come è veramente. Io l'ho vista vestita, in pigiama , con i capelli arruffati o perfettamente in rodine. Solo io ho visto nei suoi occhi la paura e la fierezza. Solo io l'ho vista per come è e non Andrea che l'ha conosciuta oggi. Elena ... Elena ormai è parte della mia vita. Non può mettersi con uno ! Crollerebbe tutto, anzi , crollerei io. Non posso permettere che questo accada . Non posso lasciare che lei se ne vada via da me . Non voglio che Elena scompaia dalla mia vita. Ma cosa le dico ? : Ehi tu non metterti con Andrea perchè non voglio perderti ? . Che cosa assurda. Io poi non mi abbasso a fare certe cose. Deciderà lei se si vuole mettere con lui o no. Io non mi immischierò. Io starò con Marline. Già , perchè io la amo. E che la amo lo posso dire perchè è da un anno che la conosco . Sì lei .... lei ... non mi dispiace. No , aspetta . Il "ti amo" è diverso dal "non mi dispiace". Cavolo che confusione ! Mi è venuta una idea !
Mi alzai dal letto e presi carta e penna dallo zaino di scuola . Scriverò quello che mi piace di Marline e quello che mi piace di Elena. Iniziai a scrivere ,ma dopo pochi minuti la colonna di Elena era piena, mentre quella di Marline era quasi vuota. Ma sicuramente ci sarà qualcosa che mi piace di Marline. Lo devo solo trovare....

La notte ormai era scesa silenziosa tra i tetti di Oldmill Village e anche il nostro domatore si era lasciato cullare dal suo silenzio , abbandonando i suoi pensieri confusionari .  

.....Intanto, nella palude vicino ad Oldmill Village .....
- Dov'è finito ? E' in ritardo !-
-Dovrebbe arrivare da un momento all'altro , oh eccolo !-
-Eccomi sono arrivato -
-Allora come è andata ?-
-Tutto come progettato -
-Bene-
Una vecchia figura si stava avvicinando ad un tavolo pieno di rughe come lei. Un enorme cappuccio le copriva il viso . La lurida grotta in cui si trovavano queste tre figure era illuminata da alcune candele sparse qua e là . Sulle increspature della grotta erano distesi quandità industriali di libri.
-Dobbiamo fare in fretta. Il vostro travestimento non durerà a lungo. -
-Sì lo sappiamo -
-Venite qui , ho ancora della pozione che vi farà mantenere quesll'aspetto per circa 6 giorni. -
La vecchia si avvicinò ad un armadio posto alla fine della grotta e con un gesto della mano fece allontanare le stalattiti e stalagmiti che lo proteggevano. Sui numersi scaffali vi erano ampolle di tutte le dimensioni e forme. La donna ne prese una con all'interno un liquido verdognolo.
-Avvicinatevi e bevetela entrambi -
Entrambe le figure si avvicinarono . Erano una ragazza e un ragazzo. La ragazza era perfettamente nascosta nell'ombra ,ma non il ragazzo. Le candele infatti rivelavano qualche ciocca blu scuro  uscire dal cappuccio rosso. Gli occhi , del medesimo colore dei capelli , si erano per qualche secondo colorati di un verde fosforescente , per poi tornare normali.
- Fammi un resocanto di oggi -
-Stavo quasi per portare a termine il mio compito ,ma il domatore mi ha interrotto dandomi un pugno .-
-Fammi vedere-
Andrea si avvicinò alla vecchia che gli esaminò la guancia 
-Eh sì ti ha colpito molto forte. Mastica questa erba e guarirai subito -
La donna gli porse l'erba e il ragazzo ne mangiò due- tre foglie.
-Come va amore mio ?- Chiese la ragazza nell'ombra 
-Meglio grazie - 
Le due figure incappucciate si avvicinarono e si presero per mano
- Entro questo fine settimana i pianeti saranno allineati e allora attaccheremo noi . -
-Cosa devo fare quindi ?-
-Tu Andrea , continua ad occuparti della rifugiatrice , mentre tu -
E qui la vecchia si rivolse alla ragazza
-Tu devi fare in modo che quel domatore da strapazzo stia lontano da lei . Mi hai capito bene Marline ?-
-Sì Zia, ti ho capito benissimo -
-Bene ! Se tutto va come stabilito  riusciremo a far risorgere Magister . E grazie a lui riusciremo a diventare Anguane .Non voglio altri imprevisti. Quel domatore deve stare lontano dalla rifugiatrice-
-Noi Zia ,siamo qui per servirti -
-Bene ,allora tutto accadrà Domenica . Zick Lontano e Elena qui ! Fate in modo che ciò avvenga !-
-Sì !-
La vecchia si allontò dai due giovani e si diresse verso l'armadio delle pozioni . Prelevò una ampolla con del liquido giallo e lo bevve, diventando una bellissima professoressa di storia ... la stessa che aveva visto Elena sonnecchiare durante la sua lezione .
- Elena ... tu morirai  ...-

Ciaoooooo Eccomi con un nuovo chappy , un po' più corto dell'altro ,ma spero che vi piaccia comunque.  Grazie per le recensioni ! Grazie a tutti ! Ciaoooooo <3

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Capitolo 7
*** Era solo un sogno ***


ELENA ....

Mi svegliai urlando. Le goccie di sudore mi scendevano fredde sul viso . Respiravo affanosamente e le braccia tremavano. 
-Elena tutto bene ?-
Mio padre entrò preoccupato in camera mia .
-Sì sì papà. Tutto ok -
Papà chiuse piano la porta e sentii i suoi pesanti passi allontanarsi dalla mia stanza. Possibile che fosse solo un sogno ? 
Mi sdraiai sul letto. 
Possibile ? Sembrava così vero. Quella grotta, l'armadio delle pozioni ,la vecchia , Andrea e Marline . Era come se io osservassi la scena dall'alto , una immagine un po' sfuocata ,sì,ma riuscivo comunque a capire quello che succedeva. Chi era quella vecchia ? Mah dai, cosa ci penso a fare. E' stato solo un brutto sogno, un orribile sogno . La colpa si questo incubo è stata sicuramente il film visto alcune ore fa : La grotta delle streghe . Quel film non mi aveva fatto paura. Nessun mostro sbucava fuori all'improvviso , solo una grotta dove dentro venivano amputate le persone da delle streghe. Come ho detto, non faceva paura,ma solo un po' di ribrezzo . Forse durante la notte la mia mente si era ricordata della grotta e aveva inserito Marline e Andrea. Che strana cosa la mente umana. Mah.
Mi girai di fianco e chiusi gli occhi.
Il silenzio era devastante. Il lampione davanti a casa era difettoso ed emanava ad intermittenza fasci di luce gialla. Sfruscio, dopo la notte di 3 mesi fa, dorme fuori dalla porta,così come Puffy. Bombolo invece dormiva nell'armadio,come ormai faceva da 2 anni. Non ho mai capito il perchè di questa sua scelta. Mah. Per questo motivo, però, io ero sola nella stanza. 
Presi la radiosveglia sul comò e osservai i grandi numeri verdi: erano le 5.30. Solo le 5.30 . Fantastico , posso ancora dormire. Fosse facile ricominciare a dormire. I miei sensi uditivi si espansero fino al limite e qualsiasi rumore era percepito come pericolo. Sentii qualcosa cadere al piano di sotto , seguita subito dopo da un commento non appropriato di mio padre. Il cuore batteva a mille. Avevo paura . La paura io la conoscevo bene ,mi aveva accompagnata in tutte le missioni che ho dovuto affrontare ,ma almeno lì c'era Zick che mi aiutava a scacciarla via e ad agire. La paura che ho provato per il pericolo delle missioni non è assolutamente paragonabile a questa. La paura che sto provando adesso non è per un periolo imminente,ma per qualcosa di lontano , che può entrare qui e portarmi via . Non ho paura della morte, assolutamente no;non ho paura di cadere in un abisso senza fine dal quale non uscirò mai più,ma ho paura di provare dolore. 
Un altro rumore,molto più vicino questa volta. Veniva dalla camera dei miei genitori. 
-ROOOOOOOOONFFF!-
Era mio padre che russava . Papà russa ? Ma da quando ? Io non l'ho mai sentito russare .Mah . Cavolo domani è martedì , devo andare a scuola e non posso dormire per la paura di non so che cosa. Basta . Ora dormo . 
Mi girai su pina e chiusi gli occhi .
Cerchiamo di pensare a qualche cosa di bello . Iniziai a pensare ai gemellini che ormai erano diventati grandi ; di quanto fossero dei rompi scatole,ma anche di quanto gli volessi bene. Nonostante pensassi a loro ,nella mia mente si dipinsero due occhi rossi e denti affilati come rasoi ,che puntavano alla mia gola. Proviamo a pensare a qualche altra cosa. Iniziai a cercare qualche cosa di positivo ,ma l'unica cosa che mi veniva in mente era Zick e le nostre avventure. RIcordai di quando lo salvai  dalle anguane. Loro lo avevano trasformato in un drago e tutti i domatori gli davano la caccia. Una notte lui mi prese e insieme andammo nel covo delle streghe, dove preparai una pozione che lo ritrasformò in umano. Mi ricordo ancora la faccia dei domatori quando lo vennero a sapere . Oppure quando lui mi salvò dal verme d'acqua. Successe due anni fa . Io e Zick eravamo al mare e avevamo deciso di fare una nuotata. Dopo alcuni minuti che eravamo in acqua qualche cosa prese la mia caviglia e mi trascinò negli abissi marini. Zick , senza perdere tempo, si immerse anche lui e sparò un raggio Dom che colpì il mostro. Subito dopo mi raggiunse e creò ,con lo spazio Dom, una bolla d'aria attorno a noi. Il mostro fu però catturato e intrappolato nel Dombox universale che Zick si portava sempre appresso. A casa Barrymore il padre di Zick ci spiegò che i vermi d'acqua sono solitamente creature pacifiche,se non ci si avvicina ai loro piccoli. Loro vivono nei fiumi o in stagni d'acqua dolce e probabilmente l'acqua salata del mare lo aveva fatto impazzire. Che storia. Solo a noi capitano queste cose ! Forse però è una fortuna che capitino a noi e non alle persone che non sanno come difendersi .La mia attenzione ritorno su Zick. Zick, quante avventure ho vissuto con te. Quanti ricordi mi hai lasciato nella mia mente.  Zick , il mio migliare amico. Zick ...
Le palprebe iniziarono ad appesantirsi . Chiusi gli occhi ,contenta di aver raggiunto il mio scopo: dormire. Una dolce nebbiolina iniziò a oscurare la mia mente e l'ultima immagine che vidi fu quella del mio migliore amico . Ciao Zick , a domani . Questa volte,per fortuna , nessun mostro o strega che fosse rovinò i mei sogni ,che riguardavano un dolce domatore dai capelli blu.    

Questo capitolo è molto corto,mi dispiace ,ma dal prossimo le cose cambieranno. ;) Ciaoo <3

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Capitolo 8
*** Bad Day ***


Il sole era appena sorto sul grazioso paesino di Oldill Village. Un flebile raggio di luce attraversò la tenda e si posò sugli occhi stanchi di un bel domatore che, infastidito un poco dalla luce ,se li coprì con la coperta azzurrognola.
-Zick è ora , svegliati-
Il giovane domatore emise un grugnito di disassenso. Una giovane donna,con i capelli biondo grano entrò nella stanza del figlio e con un sorriso malizioso sulle labbra gli sfilò la coperta di dosso.
-Mamma !!-
-Dai Zick esci dal mondo dei sogni -
-Non ne ho voglia-
-Lo so che abbandonare Elena è difficile ,ma devi fare uno sforzo-
Zick si rizzò in piedi quando la madre pronunciò il nome di Elena con le goti un po' rosse.
-Oh , vedo che ti sei deciso-
-Mamma io non stavo sognando Elena-
-Sì sì certo. -
-Ma è vero !!!-
-E allora come mai hai le guancie rosse quando si parla di lei ? -
-Non ho le guancie rosse perchè hai parlato di lei ...è perchè mi sono appena alzato!-
-Va bene , va bene . Ora però vai in bagno a lavarti i denti.-

Zick ...

Mia madre uscì dalla stanza finalmente. Appena chiuse la porta mi diressi nel mio bagno personale a conrollare le mie guancie. Effettivamente erano rosse. Tsk . Come può pensare mia madre che io sia arrossito per Elena. Secondo me si legge troppi romanzi amorosi. Presi lo spazzolino e il dentifricio. Mi spazzolai i denti e mi vestii in fretta. Quella mattina indossai una felpa bianca un po' larga e dei jeans chiari.
Driiiiiinnnn
-Zick è Elena -
-Dille che arrivo !-
Cavolo è già arrivata.
-Ti aspetta fuori -
-OK -
Le scarpe . Dove sono le scarpe ?  Mi guardai attorno ,ma non le trovai . Sotto il letto ? Niente . Dentro l'armadio ? Niente !Cercai dappertutto. Mi mancava soltanto un unico posto da controllare ...
-BOMBOOOOOOOOOO!!!!!!-
Il grasso mostro comparve immediatamente con un'aria colpevole negli occhi
-Bombo ho fretta e mi servono le scarpe -
-Bombo non avere All Star di Zick -
-Come sai che cercavo le mie All Star ?-
Il sudore scendeva sulle gigantesche tempie del mostro.
-Bombo indovinato. Ora Bombo andare . Ciao Zick-
-BOMBO FERMATI . -
Il mostro si fermò
-E ORA DAMMI LE SCARPE-
Stranamente il mostro rosso ubbidì . Si mise una mano in bocca e estrasse le All Star del ragazzo che se le infilò velocemente non badando alla bava dentro .
-Che schifo Bombo. Noi facciamo i conti dopo capito ? -
Scesi le scale saltando anche due, tre gradini alla volta e mi fiondai in cucina . Presi una fetta biscottata,la misi tra i denti e raggiunsi la porta.
-Zick aspetta -
-Che c'è mamma ? -
-Elena l'hanno portata i suoi a scuola. Sono passati tre secondi fa e dato che era tardi e tu non scendevi è dovuta andare con loro.-
-Capisco . Voi non mi potete portare ?-
-No mi dispiace Zick ,ma io devo raggiungere tuo padre al negozio. -
-Ok mamma . Andrò in bici .-
-Ciao piccolo -
Chiusi la porta e andai nel garage. Ci misi pochissimo a trovare la mia vecchia bici, ma mi accorsi che le gomme erano completamente a terra; quindi questo voleva dire 5 minuti spesi per le ruote. Quando montai in sella pedalai come mai fatto prima, riuscendo però ad entrare in tempo per la prima campana .
-Ehi Zick ,finalmente . Pensavo che non arrivassi più-
Ecco Marline che come una gallina strilla davanti alla porta della scuola.
-Ciao Marline -
-Ciao Amore mio !-
Quelle due parole mi fecero venire un brivido lungo la schiena. Legai la bici ed entrai in classe , accompagnato da Marline che mi si era avvinghiata al braccio come una sanguisuga, bloccandomi la circolazione. Cavolo lei sarebbe perfetta come laccio emostatico. Guardai la classe ,ma non vidi Elena...Strano... Tra qualche minuto la professoressa sarebbe entrata e lei non era in classe.
-Che hai caro cucciolo ? -
Un altro brivido
- Stavo cercando Elena -
-Elena ? Beh io l'ho vista parlare con un ragazzo vicino alle macchinette .
-Ah ok. Mi apsetteresti qui ? -
-Dove vai ?-
-Vado a dare a Elena una cosa-
Sfilai il braccio dalla sua presa e corsi fino alle macchinette. Trovai Elena che parlava con quello con cui ieri stavo per fare a pugni . Elena era strana, diversa dal solito....come dire , oggi era , molto più .....molto più....bella. Indossava dei panataloni bianchi e una maglia nera. I capelli ,docili per la prima volta, erano raccolti in una coda di cavallo. Veramente bellissima ...
Andrea si voltò e mi vide. Nei suoi occhi vidi per un attimo la paura,seguita però da un sorrisetto che preannunciava una sfida. Vieni ,vieni. Se provi ancora a toccare Elena di disfo come i puzzle. Quando si accorse che la sua sfida era accettata si rigirò verso Elena e la saluto con un bacio sulla fronte. Ma BRUTTO PEZZENTE ! IO TI ..TI....
-Oh ciao Zick ,che fai qui ?-
Elena si era avvicinata a me e mi guardava con aria interrogativa .
-Ti volevo dire che -
DRIIIINNN
-PORCA BOMBA ZICK LA CAMPANELLA !-
-ANDIAMO !

Elena ....

Cavolo la campanella !!!!! Zick mi strinse la mano e mi trascinò in una corse senza fine fino alla classe. La porta era chiusa. Brutto segno ; significava che la prof era già entrata. Zick aprì la porta e due occhietti azzurri ,assieme a quelli della classe, si voltarono verso di noi . La sua mano però stringeva ancora la mia. 
-Beh e voi due dove eravate ?-
-Noi...noi ....- Cercai di spiegare ,ma al momento nessuna scusa sembrava adatta.
-Signora Mecmarket -
Marline si era alzata
-Signorina Curani lei sa per quale motivo non erano in classe ?-
-Sì certo !-
Guarda un po', lei sa un motivo che nemmeno io conosco.
-Me lo illustri allora.-
-Certo professoressa . Zick era andato ad accompagnare Elena in infermieria poichè la ragazza sembrava più pallida del solito e si sentiva fragile.-
-E' così signorino Barrymore ?-
Di nuovo gli occhi puntati su di noi
-Certamente - rispose prontamente Zick
-Bene allora sedetevi ai vostri posti ora !-
Zick lasciò la mia mano e si avviò verso Marline,che l'accolse con le braccia aperte. Nonostate io odi quella ragazza ,devo dire che mi è stata veramente di aiuto .
Le ore passarono lentamente  e finalmente la campanella della 6* ora squillò . La classe si svuotò rapidamente e anche io uscii abbastanza velocemente, visto che dovevo farmi tutta la strada a piedi . Vidi Zick e Marline . Elena ...lo devi fare...dopotutto lei ti ha aiutato...... Mi avvicinai alla coppietta e la fermai
-Ehm... scusa Marline, ti posso rubare un secondo ? -
-Sì certo !-
Zick si girò e mi guardò curioso . Evitai il suo sguardo e mi concentrai su Marline .
-Ti volevo ringraziare per oggi. Sei stata genitle a difenderci con quella bugia .-
-Io volevo solo che il mio Zick non venisse punito , vero cucciolotto mio ?-
La merenda mi risalii dallo stomaco .  Zick girò la testa di lato alquanto imbarazzato.
-Beh io vado -
-Ciaoooo-
Marline mi saluto con la mano che oscillava avanti e indietro con il suo solito sirrisetto da bimbamichia . Mi voltai e raggiunsi il marciapiede in fretta,ma qualcosa mi spinse a ruotare la testa per vedere quello che succedeva alla coppia dietro di me. Marline prese con le mani il volto di Zick e poggiò le sue labbra su quelle del domatore.
Girai la testa di scatto e iniziai a camminare verso casa. Li ho visti. Ho visto chiaramente che Zick ha baciato quella brutta anguana . L'ha baciata, e questo vuol dire che lui ne è veramente innamorato. Beh, dopotutto è la classica storia . Il campione della squadra di sport e la capo-cheerleader. Saranno per sempre felice loro due. Ma che si divertano ! Che si sbaciucchino fino all'esaurimento
. Una lacrima scese sulle mie guancie fredde, seguita subito dopo da un'altra , fino a trasformarsi in pianto silenzioso .
Perchè Zick mi hai fatto questo ? Perchè sei andato via da me in questo modo ? Perchè mi hai abbandonata ? Ogni volta che ti penso qualche cosa di estremamente pesante mi colpisce,qui. Proprio qui, dove batte il cuore: è la consapevolezza che non ti potrò mai avere . Io piango per te e tu stai con quella papera di Marline. Perchè non capisci che sei la persona più importante per me ? Perchè non capisci che la sola tua immagine mi fa addormentare come una bambina facendomi dimenticare le paure ? Perchè non capisci che ti amo ? Ecco, l'ho detto. Finalmente il cuore mi si alleggerì un poco . Io ti amo Zick . Come posso farti capire che sei tutta la mia vita ?Se io ti perdo come posso continuare ad andare avanti vedendoti tra le braccia di un'altra? Alzai gli occhi al cielo. Le nuvole che ieri sera avevano reso cupa la giornata erano scomparse,lasciando spazio a un bellissimo colore azzurro. Mi asciugai le lacrime. Che cosa ho di così diverso da lei ? Beh , effettivamente tutto. Lei indossa minigonne e io invece jeans. Lei è una cheer-leader e io invece sono in tribuna. Lei indossa tacchi alti e io invese solo scarpe da ginnastica,ma mi ricordo di essere stata la sola che ti ha fatto ridere quando eri sul punto di piangere. Nuove lacrime segnarono il mio volto ,ma me le asciugai subito. Ero ritornata a casa. Aprii la porta. Silenzio totale. Eh beh, cosa mi aspettavo ? Mamma e papà sono a lavoro e i gemelli all'asilo . Questo significa che ho la casa tutta per me. Andai in cucina,sassando lo zaino sul tavolo . Presi una padella ,accesi il fornello e andai a frugare nel frigo se ci fosse qualcosa da mangiare. Trovai solo due uova . Eh va beh. Le ruppi sul bordo del comò e le infilai nella padella già bollente . Nella credenza trovai delle sottilette e del prosciutto. Perfetto mi farò una frittata. Infilai tutto nella padella e aspettai. Purtroppo però la mente si distrasse quando sentii un rumore provenire dalla casa vicina. Era Zick appena tornato a casa. Zick ...possibile che tu debba sempre sconvolgere la mia mente quando tento di dimenticarti ? Oh Zick....io per te provo qualcosa di grande, che forse non capirai mai. Abbassai il capo . Sentimenti che per me non hai mai provato e mai proverai. Se solo tu potessi realizzare che io sono la sola che ti capisce , che per te sono rimasta qui ad aspettarti per tutto il tempo . Perchè non vuoi capire ? Perchè non vuoi capire che appartieni a me ?
Il campanello suonò rumorosamente. Ma chi poteva mai essere ? Aprii la porta e mi ritrovai una chioma azzurra davanti.
-Ehi ma che ci fai qui ? -

Zick ...20 minuti prima
Il cortile della scuola era completamente vuoto. Anche Elena si era allontanata perciò rimanevamo solo io e ...e Marline. Dovevo diglielo . Dovevo dirle che con lei non mi sentivo bene. Dovevo confessarle che non mi piace quando mi bacia o quando mi chiama. Non mi piace per niente il laccio emostatico attorno al braccio tutti i giorni e non sopporto il suo carattere generale. Sinceramente non mi è mai piaciuta . Troppo appiccicosa .
-Tesoruccio mio che hai ? -
-Io?-
-Mah sì cucciolotto -
Quanto odiavo quando mi chiamava così !
-Beh , è da tempo che sto pensando ad una cosa . Riguarda me e te .-
-Sì , dimmi amore -
-Beh, ecco io....... -
Io non sono bravo con queste cose,ma devo farcela . Me la devo togliere di dosso. La presi per le spalle e con mia sorpresa lasciò il mio braccio di sua spontanea volontà, senza che la dovessi obbligare. Ora io e lei eravamo faccia a faccia. I suoi occhi così brillanti mi guardavano quasi come se si aspettassero una dichiarazione. Mi grattai la testa un po' imbarazzato .
-Ehm,Marline io volevo dirti che....-
-Che cosa tesorino ?-
Basta ,ora o mai più.
-Volevo dirti che io con te non mi trovo più bene.-
La sua allegria scemò tutto d' un tratto . I suoi occhi si riempirono di lacrime. Non potevo però fermarmi ,altrimenti mi sarei fatto ''intortare'' dalle sue parole disperate .
-Quindi mi stai lasciando ?-
-Beh ecco...direi di sì -
-Lo sapevo , lo sapevo che un giorno o l'altro mi avresti lasciato !-
-Io ,avrei dovuto dirtelo prima . Mi dispiace -
-Tu mi hai lasciato . Ma dimmi la vera ragione per cui lo hai fatto-
Come la vera ragione ? Io le ho detto il perchè .
-La ragione è quella che ti ho appena detto.-
-NO , NON è VERO ! TU MI HAI LASCIATO PERCHè TI PIACE ELENA !
E detto ciò scappò con le lacrime agli occhi dal cortile della scuola. Una sensazione di piacere mi sollevò il cuore,ma fu subito rimpiazzata da un senso di colpa enorme. Ora lei stava male per colpa mia. Questa cosa mi dispiace molto .Non mi era mai capitata una cosa simile e di conseguenza non sapevo come comportarmi. Presi la bici e le corsi dietro per un po' . Le volevo almeno chiedere scusa.  La raggiunsi al parco,ma vicino a lei vidi un ragazzo. Uno moro,molto più alto di lei . Si stavano baciando. Wow ha fatto in fretta a dimenticarmi. Meglio così. Uscii dal parco e mi avviai verso casa, felice di averla mollata. Pensavo però. Pensavo a quello che mi aveva detto : TU MI HAI LASCIATO SOLO PERCHè TI PIACE ELENA ! E se fosse vero ? Mah no. Io e lei siamo rimasti amici. Ora però posso tornare da lei. Possiamo continuare la nostra amicizia da dove si era interrotta. Finalmente ! Una strana felicità mi invase. L'idea di poterla di nuovo riabbracciare senza che qualcuno mi desse delle occhiataccie mi fece nascere un sorriso. Appoggiai la bici nel garage ed entrai in casa .
-Mamma sono a casaaaa!-
-Oh ciao Zick-
-Ciao papà . Vi devo dire una cosa .-
-Dicci -
- Ho lasciato Marline -
Mia madre spalancò la bocca dallo stupore e così fece anche papà .
-Beh non siete contenti ?-
-Si certo ! -
Entrambi mi rivolsero un sorriso sincero . Cercai di addentare la prima fetta di bistecca che avevo afferrato ,ma mio padre mi fermò. Si era fatto scuro in volto ; pensieroso come quella volta che Elena era stata attaccata da quella creatura.
-Zick dobbiamo parlare -
-Dimmi papà-
-Riguarda Elena -
Oh no, cosa le può essere successo di nuovo ?



SALVEEEEEE SPERO CHE QUESTO CHAPPY VI PIACCIA . :) ORA CERCHERò DI SCRIVERE CAPITOLI LUNGHI . COMMENTATE , MI RACCOMANDO E BUONA LETTURA A TUTTIIIII !!!!!!!
UN PARTICOLARE GRAZIE A VaLeNtInA1993. GRAZIE MILLE. UN GIGANTESCO GRAZIE ANCHE A TUTI VOI CHE SPRECATE TEMPO A LEGGERE LA MIA STORIA . GRAZIE DI CUOREEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!


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Capitolo 9
*** Wolly ***


Zick……
 
Mio padre aveva chiuso il giornale e lo aveva steso sul manico della poltrona. I gomiti erano appoggiati sulle ginocchia e la testa sui palmi delle mani. Lasciai la forchetta ,con ancora la carne infilzata, nel piatto. La mamma si stava asciugando le mani con uno straccio bianco. Aspettava anche lei che papà parlasse,ma secondo me lei sapeva già tutto. Elena,cosa può esserle successo di nuovo ?
-Zick-
Papà era scuro in volto . Guardava fisso a terra. Ma cosa era successo ?
-Zob,dobbiamo  dirglielo-
-Sì,lo so-
La paura mi assale. Che Elena sia morta ? No,non può essere !
-Zick…Elena…Elena è ….-
-NO !-
Mi alzai da tavola,rovesciando la sedia. Aprii la porta e uscii di casa. Elena non può essere morta! Corsi davanti a casa di Elena. Era tutta così silenziosa.  Scavalcai il cancello chiuso e corsi davanti alla porta. Suonai violentemente per due , tre volte . Silenzio. Elena ti prego rispondi .Ti prego .
La porta si aprii . La mia mano destra si illuminò di un azzurro chiaro. Ero pronto a sferrare un raggio nel caso ce ne fosse stato bisogno. Fortunatamente chi trovai davanti aveva capelli arancioni e due occhi color nocciola . La mano ritornò normale, così come i battiti del mio cuore.
-E tu cosa ci fai qui ?-
E adesso che le dico ?
-Beh,ecco io …-
Annusai l’aria. C’era uno strano odore,quasi come se stesse bruciando qualche cosa.
-Elena, non sta bruciando qualcosa?-
-La frittata-
Lei corse dentro e io la seguii. Elena spense i fornelli,ma la frittata si era ormai carbonizzata.
-Porca bomba,la mia frittata ! E io adesso cosa mangio ? Tutta colpa tua Zick !-
Oh cavolo, questa volta ha ragione.
-Mi dispiace-
-Sì sì,ti dispiace ,ma io adesso come mangio ?!? E poi,si può sapere perché sei venuto a casa mia ?-
Elena era bellissima quando si arrabbiava. I  suoi occhi erano attraversati da lampi di rabbia e orgoglio. Io e lei ci arrabbiavamo spesso,ma dopo facevamo sempre pace. Sorrisi un poco ,ma lei si incavolò ancora di più .
-Ah, ridi anche  ! Bravo,complimenti! Mi hai fatto bruciare la frittata e ridi anche .-
DRIIIIIN
-E adesso chi è ? E’ un altro che mi vuole far bruciare la frittata già abbrustolita?-
-Ciao Elena , sono Greta. E’ qui Zick ?-
-Sì,è qui. Se lo porti via! –
-Che cosa è successo ?-
-Ciao ,mamma .Ehm….io… le ho fatto bruciare la frittata-
-Ah…ok. E adesso Elena cosa mangi?-
-Non,lo so . Andrò da qualche parte a mangiare .-
Uscii dalla casa della mia migliore amica, seguito da mia madre.
-Dai Elena , vieni a mangiare da noi-
-No,la ringrazio Greta,ma andrò da Wolly-
 -Sicura?-
-Sicura,la ringrazio-
Elena rivolse a mia madre un sorriso a trentadue denti,mentre a me una occhiata di ghiaccio. Ritornai a casa.
-Zick ,si può sapere perché sei scappato a casa di Elena ?-
-Pensavo che papà mi volesse dire che Elena era …era morta.-
-No, Zick, non è quello che papà ti voleva dire.-
-E allora cosa? –
-Adesso lo saprai.-
 
Elena……
 
Ma guarda te. Mi ha fatto bruciare la frittata!!!!!!!! PORCA BOMBA ZICK !!!! Come ho fatto prima ad essere triste per un idiota come te ?
Guardai la padella dove c’erano ancora i resti nerognoli delle due uova e del prosciutto.
 Brutto idiota!!!! Questa me la paghi !!!!!
Presi il  giubbotto e uscii di casa. Una leggera brezza scuoteva le foglie degli alberi e i miei capelli. Alcune nuvole bianche giocavano a fare le forme più strane e piano piano , correvano per il cielo azzurro. Tastai la tasca del giubbotto. Sentii qualcosa di forma rettangolare e morbido. Bene ,ho il portafoglio,ma quanti soldi ho ?
Sfilai dalla tasca il portafoglio nero e controllai.
Beh dai, mi bastano per un pasto .
Wolly era un ristorante non molto lontano da casa mia. Da piccola ci andavo tutti i week-end con mio padre e quindi avevamo conosciuto i proprietari. Due persone fantastiche,un po’ vecchiotte,ma ancora piene di vita. Loro ,oltre a dar da mangiare a mio padre,mi prendevano spesso in braccio e mi facevano fare il giro del ristorante. Con loro mi divertivo un mondo da bambina e per questo li chiamavo sempre nonni…dato che i miei veri nonni ormai non esistono più. Si chiamavano Francesco e Francesca. Che strana coincidenza. Mi ricordo che una volta ci portai anche Zick. Che risate quel giorno. Me lo ricordo come se fosse ieri.. Era Agosto e  quando io e Zick arrivammo il locale era chiuso. Guardammo dentro  e vedemmo tutti i tavoli rovesciati. La paura ci assalse. Notammo un uscio aperto nel retro del ristorante. Pensavamo che ci fossero dei mostri . Zick preparò il Dom nella mano ed entrammo. I corridoi erano bui . Arrivammo nella cucina , dalla quale ci sembrava provenissero dei rumori .Ad un certo punto le luci si accesero e tutti i clienti assieme ai proprietari e ai nostri genitori spuntarono fuori da dietro i fornelli gridando: “TANTI AUGURI ELENA !!”  . Il più bel compleanno della mia vita.   
Camminai per 10 minuti e arrivai davanti a Wolly. Non c’era mai tanta gente,ma i clienti erano tutti amici. Un bel posto insomma.
Appena entrai Francesca,che stava alla cassa, mi venne incontro abbracciandomi e baciandomi su tutta la faccia.
-Ma guarda chi si rivede dopo tanto tempo-
-Ciao Francesca-
-Pensavamo che ti fossi dimenticata dei tuoi nonni-
Francesco  era appena spuntato dalla cucina .
-Ciao Francesco. –
-Lo sai che non ci devi mai chiamare per nome-
-Hai ragione nonno-
-Hai fame cara?-
-Sì un po’ nonna. –
-Siediti,siediti che adesso ti porto il tuo piatto preferito : Risotto ai gamberi-
-Tu sì nonno che mi conosci bene-
- Sarò pure vecchio,ma ho ancora una buona memoria,sai ?-
Risi un po’ . Che persone fantastiche. Mi piace stare qui. Il camino era acceso e nella stanza c’era un tepido calore . Sui muri erano appese le foto che raccontavano la storia del ristorante .Una addirittura mostrava il ristorante stracolmo di gente,con la fila che usciva fuori dalla porta. Ora però gli affari non vanno molto bene. Il ristorante è quasi sempre vuoto e nei giorni in festivi, giorni dove il ristorante si riempiva di più, gli unici camerieri erano loro due. Chissà che fatica dovevano fare. Dopotutto a 70 anni la fatica si sente.
-Ecco cara , il tuo piatto.-
-Grazie nonna.-
Francesca mi posò il piatto davanti e mi portò anche una bottiglia di acqua . Infilai la forchetta nel riso e lo mangiai con foga. Avevo una fame! Come al solito era squisito. Era un peccato che dei piatti così buoni fossero gustati solo da poche palati.
Quando ebbi finito andai alla cassa per pagare.
-Dimmi cara,cosa c’è?-
-Devo pagare nonna-
-Pagare? Ma secondo te io faccio pagare la mia nipotina?-
-Ma nonna,io …?-
-Non si disubbedisce alla nonna. Ora bella vai a divertirti , che sei ancora giovane.-
-Ma,nonna non è giusto che io non paghi.-
-Ti ho detto di andare. –
Inutile discutere con lei. Rinfilai il portafoglio nella tasca e mi riguardai attorno. C’era troppa poca gente. Cosa potevo fare? Loro sono sempre così gentili con me. Mi è venuta un’idea.
-Ehi nonna ,ho un’idea.-
-Dimmi cara-
-Che ne dici se venissi a fare la cameriera qui da voi ? –
-Ma tesoro e con la scuola come faresti ? –
-Per quello non ti devi preoccupare. Farò prima i compiti prima di venire e poi vi aiuterò.-
-Dovrei parlarne prima con i tuoi-
-Tanto accetterebbero.-
- Mmmmm….-
Dovevo convincerla.
-Così potrò rimanere di più con voi, vi vedrei tutti i giorni.-
-Va bene cara . Allora faremo così . Lavorerai quando hai tempo e ti pagheremo ad ogni turno-
-No, nonna . Voi non mi dovrete pagare. Dopotutto non si deve pagare il proprio nipote . Io lavoro solo perché vi voglio bene e perchè vi voglio dare una mano !-
La nonna mi abbracciò ancora e sentivo che i suoi occhi si erano inumiditi.
-Inizierò da domani –
-Va bene cara, ora vai-
Uscii dal locale,felice per poter dare una mano ai miei nonni. Si può voler così bene a delle persone che non sono nemmeno tuoi parenti ?
Il cielo si era nuovamente scurito .
Sarà meglio tornare a casa.
Dopo pochi minuti ritornai nella mia solita via. Aprii il cancello e mi avvicinai alla porta. Quest’ultima però era aperta.
Io  mi ricordo di averla chiusa. Che ci siano i ladri ?
Aprii un poco la porta per vedere se ci fosse qualcuno,ma la casa sembrava deserta.
Aspettai un poco e nel piano di sopra sentii degli strani rumori , quasi come dei passi ,  che stavano scendendo le scale. Tra me e la fine delle scale c’erano solo pochi metri. Tra poco avrei visto il ladro.
 
 
  

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