There's a possibility

di RobstenLover
(/viewuser.php?uid=108617)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Just me. ***
Capitolo 2: *** Life can change. ***
Capitolo 3: *** Destiny. ***
Capitolo 4: *** Change. ***
Capitolo 5: *** Be yourself. ***
Capitolo 6: *** Coincidences. ***
Capitolo 7: *** Just do it. ***
Capitolo 8: *** Love is in the air. ***



Capitolo 1
*** Just me. ***


Like a star Eccomi qui. Edward Cullen, nato e cresciuto a Forks, un paesino sperduto nel nulla! Frequento la Forks High School, vivo con i miei genitori e con quella pestifera di mia sorella Alice. La mia vita è come quella di un comune diciassettenne, lavoro in una libreria e non mi dispiacerebbe affatto avere un pò di soldi in più. Non che io non ne abbia. Mio padre, Carlisle Cullen, è un noto neurochirurgo con una paga mensile da fare invidia al presidente degli Stati Uniti! Ma non voglio essere uno dei soliti snob della città con la puzza sotto il naso. Quello non sono io. Mi piace scoprire le sorprese della vita, mi piace scrivere musica, e mi piace vivere la vita minuto per minuto. L'amore? Beh, diciamo che non l'ho ancora trovato. A scuola tutte le ragazze farebbero a pugni anche solo per potermi sfiorare o per potermi dire un veloce "Ciao". Che strano il mondo. In quelle situazioni mi sento in totale soggezione e comincio ad impallidire cercando una scusa per scappare il più lontano possibile da lì. Sono un codardo, lo so. Ma non ci riesco. Non riesco ad essere me stesso in quel mondo fatto di superficialità e sesso. Il sesso poi è in cima agli argomenti quotidiani. A scuola si pensa che io abbia avuto donne a più non posso. Si pensa anche che abbia messo incinta una certa Annika durante un mio viaggio in Finlandia. Ma che diamine, io non sono mai stato in Europa! Figuriamoci se qualcuno verrebbe a sapere che il ragazzo più gettonato della scuola è ancora vergine! Si, lo so che è strano, ma è la verità. Voglio aspettare la ragazza giusta. Ovviamente la fonte di tutto questo è lei: Jessica Stanley, un'oca di prima categoria che mi sbava dietro dalla prima elementare. Ma cosa ho fatto per meritarmi questa tortura? Sono le 8.30 e sono seduto in cucina aspettando quella pazza di mia sorella Alice. Ma quanto ci mette?
"Alice?! Ma ti vuoi muovere?! Siamo in ritardo!"
"Un attimo Ed! Ma vai di fretta? Mamma mia!"
Sicuramente era indecisa su quale vestito mettere. Dolce&Gabbana o Chanel? E' questo il dilemma! Ma quale dilemma e dilemma! Se non si fosse data una mossa l'avrei presa con la forza!
"Allora Alice ti concedo tre secondi di tempo per uscire da quella cabina armadio!"
"Dammi un secondo Ed per favore!"
"1... 2... 3... Io vado!"
"Ok, ok scendo! Uffa però, sei proprio un rompiscatole!"
Finalmente era scesa! Quante storie per un paio di vestiti! Per Alice la moda era al primo posto, mentre al secondo posto c'era il suo fidanzato, Jasper. Povero ragazzo, non lo invidio affatto! Fortunatamente arrivammo a scuola in tempo, entrammo nell'edificio e ci dirigemmo alle nostre lezioni. La mattinata passò normalmente, Jessica che non mi levava gli occhi di dosso, ma la maggior parte degli studenti era intenta a spettegolare su una nuova arrivata. Stanco di tutte queste chiacchere andai verso la mia macchina. Ovviamente Jessica era lì.
"Ciao Edward."
"Ehi, Jess. Hai bisogno di qualcosa?"
"Beh, a dire la verità si..."
Si avvicinò a me cercando di muoversi nel modo più seducente possibile. Povera illusa!
"Jess... Jess ma che fai?"
"Ed ma perchè mi rifiuti? Ho qualcosa che non va?"
"Jess, te l'ho già detto. Non sei il mio tipo."
"Sai che ti dico Edward? Mi sono rotta! Già, mi sono stancata ad andare dietro a uno che neanche mi calcola! Sei solo uno scemo! Poveretto, mi fai quasi pena!"
Ma guarda te se io devo sopportare quest'oca che starnazza! Vediamo se ora se ne va...
"Jessica me lo fai un favore?"
Mi guardò con occhi increduli.
"Dimmi."
"Và a farti fottere, stupida oca!"
Oddio che soddisfazione! Non ero mai stato così stronzo. Mi girai di scatto e aprii la macchina. Misi in moto e vidi che lei era anora lì a bocca aperta. Che bella sensazone la vendetta!
Avevo il finestrino aperto e cantavo a squarciagola le canzoni dei Muse, una delle mie band preferite. Fortunatamente Alice voleva fare shopping con Jasper, e quindi non dovetti accompagnarla da nessuna parte. Tornai a casa, salii in camera e sulla porta trovai un bigliettino.
-Ed ma ti rendi conto dei vestiti che avevi nell'armadio? Lo so che vuoi essere indipendente ma non ho resistito! Un bacio. Alice.-
Oddio, e ora che aveva combinato? Con il cuore in gola aprii la porta e trovai  l'armadio con le ante spalancate. Al suo interno c'era tutta la nuova collezione maschile di Gucci. Tipico di Alice. Richiusi le ante e scesi in cucina. Non avevo molta fame, così mangiai un tramezzino e andai in garage per prendere l'auto. Mi aspettava un altro pomeriggio di lavoro!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Life can change. ***


Life can change.

Ciao a tutte/i =) Grazie a tutte/i per essere sempre disponibili e soprattutto grazie per sopportarmi xD Ed ora risposte alle recensioni:

Betely, grazie mille per le tue parole! Spero di non deluderti, un abbraccio =)

DANYMARIE, grazie per essere rimasta a leggere la mia storia. Questa volta giuro che la finisco ;) Un bacio!

Giova71, Grazie mille anche a te per avermi aspettata! Per quanto riguarda Jessica, beh quell’oca se lo meritava proprio ;) Un bacione!

Vanderbit, sono contentissima che la storia ti piaccia. Grazie mille, un bacio!

Valecullen79, Grazie per il complimento, spero ti piaccia anche il seguito =)

Ora vi lascio il capitolo.. Scusate se è un po’ corto ma il tempo è sempre poco, e l’ispirazione è molta ;) Spero continuiate a seguirmi! Vi adoro =) Claudia.

 

Come volevasi dimostrare ero in ritardo. Perchè? Per colpa di questo maledetto traffico! Come può esserci traffico a Forks? Guardai il cielo. Bene, come se non bastasse sta per mettersi a piovere! Ah, il destino mi è avverso, ho come la sensazione che oggi accadrà qualcosa di strano. Oh, al diavolo il mio stupido sesto senso! Arrivai in libreria con un minuto di ritardo, e sperai con tutto me stesso che quel cane rabbioso del mio capo non faccesse troppe scenate.
"Ehi Bill scusa il ritardo ma.."
Non feci in tempo neanche a finire la frase.
"Stà zitto Cullen. Metti il nome sulla maglia e riordina questi nuovi arrivi."
Bene.
"Certo capo lo faccio subito"
Lo odiavo. Semplicemente lo odiavo! Ma chi cavolo si credeva di essere? Mah! Con tutta la rabbia che avevo in corpo presi una pila di libri e la misi sullo scaffale facendo cadere i libri di dietro.
"Ahia"
Oh oh, credo di aver procurato un bernoccolo a qualcuno! Bill mi ammazzerà di sicuro. Andai dall'altra parte dello scaffale e la vidi. Era seduta a gambe incrociate con il busto eretto. Wow era davvero una bella ragazza, mai vista da queste parti. Oh cavolo, invece di aiutarla sto qui a pensare come uno scemo!
"Oddio, scusami! Mi dispiace tanto! Non sapevo ci fosse qualcuno dietro lo scaffale."
Aprì gli occhi e mi guardò. Cioccolato. Ecco di che colore erano i suoi occhi. I suoi bellissimi occhi.
"Oh, no davvero non preoccuparti. Sto bene. Avrei dovuto fare attenzione."
"Ma che dici?! Sono io che ti ho buttato addosso la vita e le opere di Shakespeare! Vieni ti do una mano."
Le porsi una mano e l'aiutai ad alzarsi. Indossava un paio di jeans stretti con delle Converse rosse, e una maglia bianca con scritto -I Love London-.
"Vieni da Londra?"
O mio Dio. Ma come diavolo mi è saltato in mente?
"S-Si sono di Londra. Mi sono trasferita qui due giorni fa."
"Ok.. Cercavi un libro?"
Tappatemi la bocca. Adesso! Cos'altro si può fare in una libreria Edward?! Sono da ricovero.
"Si. Ehm, stavo cercando Cime Tempestose."
Wow. Le piace Emily Brontë? Sono colpito.
"Certo, seguimi!"
Fortunatamente sapevo benissimo dove si trovava quel romanzo!
"Ecco qui! Questo romanzo è bellissimo."
Le porsi il romanzo. Le nostre dita si sfiorarono. Dio, che sensazione strana!
"Grazie. Ehm... Ora vado a pagare."
"Pagare? Ti ho quasi dovuto portare all'ospedale! Questo libro lo offre la casa. Non preoccuparti."
"Ok grazie mille"
Mi sorrise. Mi sentii svenire! Dio che sorriso che aveva!
"E' stato bello conoscerti. E grazie ancora per il libro."
Ok, ora posso morire felice!
"S-Si, di niente."
Edward Cullen è ufficialmente un cretino! Ma che ti salta in mente scemo? Che diamine di risposta sarebbe?! Lei con un sorriso stampato sulle labbra se ne andò. Ma bravo Edward... Sei un genio! Passai tutto il pomeriggio a pensare a lei, al suo meraviglioso sorriso. Dovevo conoscerla. Avrei fatto di tutto per poterla rivedere. Erano le 19.00 e finalmente finì il mio turno.
"Ehi Bill ci si vede domani. 'Notte!"
"Si, ci vediamo domani."
Mamma mia quanto era acido quell'uomo! Uscii dalla libreria ed entrai in macchina. Dopo un quarto d'ora fui subito a casa. Stanco morto mi buttai sul divano, pensando a quella ragazza che con un solo sguardo aveva cambiato il mio mondo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Destiny. ***


Destiny.

Eccomi popolo di EFP! Non potete immaginare quanto mi possono piacere le vostre recensioni! Siete uniche e vi adoro in un modo incredibile =) Ed ora risposte alle recensioni =)

Queen Alexia: Piacere di conoscerti! Spero davvero che la storia ti piaccia e puoi rompermi le scatole quando vuoi =) Un bacione!

Vanderbit: Ma certo che Bella inizia la scuola! E guarda un po cosa succederà dopo =) Grazie mille, un abbraccio!

Giova71: Grazie tante per i complimenti! Continua a seguirmi e non ti deluderò ;) Un bacio!

Deba: Mille grazie =) Spero continuerai a leggere! Un bacione =)

_MiSS CuLLeN_: Tantissime grazie per il tuo complimento =) Mi fa davvero piacere che la storia ti piaccia! Un abbraccio =)

Ora vi lascio al capitolo. Vi adoro con tutto il cuore =) Claudia.

 

Buongiorno America! Ma quale buongiorno?! Stava piovendo a dirotto e, come sempre, non avevo nessuna voglia di andare a scuola. Aspetta un attimo. A Forks c'è solo un liceo, e penso proprio che la ragazza di ieri avesse la mia età. Quindi facendo due più due... Con una velocità da fare invidia a Speedy Gonzales mi fiondai nella doccia e in cinque minuti ero bello che pronto.
"Alice?! Senti io devo andare prima a scuola perchè ho delle faccende da sbrigare!"
"Ed, che vorresti dire? C'entra una ragazza eh?!"
"Ma stà zitta! Io vado!"
"No no aspetta Ed che anche io devo essere in anticipo. Sai, voglio essere una persona migliore!"
E proprio oggi devi essere migliore?! Ti prego...
"Dai Ed, dammi solo uno strappo a scuola".
"...."
"Ti prego fratellino"
"Va bene. Ma dopo te ne vai!"
"Ok, ok. Dai, muoviamoci"
Andammo in garage e prendemmo l'auto. Il cielo fortunatamente si era aperto e restavano le solite nuvole grigie ad oscurare il cielo. Volevo solo rivederla. Volevo perdermi nei suoi occhi cioccolatosi, volevo baciarle la mano e tenerla stretta al mio petto. Che sensazione. Arrivammo a scuola e subito i miei pensieri furono interrotti dalla furia Rosalie e da quel pazzo del suo fidanzato, Emmett.
"Ed! Alice! Anche voi in anticipo oggi?"
Emmett e Rosalie stavano insieme praticamente dall'asilo. Diciotto anni, con una maturità da paura. Erano la coppia più bella che avessi mai visto, dopo i miei genitori ovviamente. Stavano lì a guardarsi per ore negli occhi. Non avevo mai capito cosa significasse l'amore. Era un mistero, un bellissimo mistero.
"Ehi Ed, mi senti? Edward sono Alice! Ed svegliati!"
"S-Si, si scusate ero immerso nei miei pensieri"
Dio. Ero entrato completamente nel mio mondo. Dovevo conoscere quella ragazza.
"Ragazze mi dispiace ma devo andare. Emmett ti racconterò tutto oggi pomeriggio"
Mi diressi velocemente verso la segreteria. Aprii la porta e mi accorsi che era completamente vuota. Bene. Potevo fare solo due cose:
1- Uscire di lì e aspettarla davanti scuola;
2- Cercare di nascosto le schede scolastiche dei vari studenti.
Ovviamente, optai per il secondo punto. Potevo farcela. L'abitacolo era pressocchè piccolo con una tonalità rosa antico che andava a rivestire le pareti. Scavalcai il bancone della segretaria e ficcai letteralmente la testa dentro i cassettoni pieni di fogli. Dio, c'erano una moltitudine infinita di schede. La prima che trovai fu Jessica. Naturalmente. La foto sul suo tesserino scolastico dovrebbe essere dichiarata illegale. Degna di una poco di buono. Per dirla tutta, sembrava un'attrice pornografica. Mah, che razza di gente. Ah, ecco la scheda di Emmett. Quello scemo! Sulla sua foto era ritratto lui con in mano un cartellone con scritto -Rose, I Love You-. Mamma mia che romanticone il mio migliore amico! Alice ovviamente, aveva la foto più bella di tutte. L'aveva fatta scattare da un fotografo newyorkese in Europa. Indossava la nuova collezione donna di Chanel, e si prendeva il disturbo di cambiare quella foto ogni mese. Diceva che la moda non aspetta te. Devi rincorrerla! Io, sinceramente, non ho mai avuto la necessità di indossare ogni giorno un completo nuovo. Ho sempre preferito spendere i miei soldi in libri o in buona musica. Dopo un quarto d'ora non trovai ancora niente. La campanella della prima ora stava per suonare, ed io stavo sudando freddo. Come si chiamava quella ragazza? Quanti anni aveva? Come aveva fatto a rubarmi l'anima? Non lo sapevo, o forse non volevo saperlo. Magari volevo illudermi del fatto che lei fosse solo un bel sogno. Ma si sa, i bei sogni finiscono, anche se io non avrei mai voluto svegliarmi. Cinque minuti dopo sentii la porta aprirsi. Ecco. Sono fottuto! Meglio scusarsi...
"Ehm... Signorina Smith mi dispiace di..."
Eccola. No, non la Signorina Smith. Lei. La ragazza che mi aveva sconvolto il mondo. Wow quanto è bella però.
"No, mi dispiace non sono la signorina Smith... Ehi, ma tu sei quello che ieri ha cercato di uccidermi!"
Era anche simpatica, wow.
"Già, sono sempre io..."
Scavalcai il bancone, ma stavolta non andò bene. Mi ritrovai con il sedere a terra, e con quella splendida ragazza che rideva di me. Fantastico.
"Ehi, che succede qui?"
La voce della signorina Smith rievocò per tutta la stanza.
"Signorina lei che ci fa qui?"
"Ehm, mi scusi signorina Smith. Ora vado in classe"
Si dileguò cosi. Senza dirmi niente. Una cosa però era certa: l'avrei fatta innamorare di me.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Change. ***


Change.

Ma grazieeeee! Grazie mille a chi mi segue e a chi recensisce sempre! Vi adoro =) Ed ora risposte alle recensioni!

Moni_1503: Spero davvero che la storia continui a piacerti! Un bacione =)

Deba: Eh lo so, povero Eddy! Eppure ho l’impressione che in questo capitolo si riscatterà! Un grazie immenso per esserci sempre! Bacio =)

Giova71: Eh già, anche Eddy ha i suoi momenti d’imbarazzo =) Grazie, grazie mille! Un abbraccio forte =)

Vanderbit: Eddy ma cosa combini ;) Stai attenta perché Bella diventerà una panterona xD Grazie davvero! Un bacione =)

_MiSS CuLLeN_: Ahahah, se vuoi possiamo spupazzare Edward insieme ;) Grazieeeeee! Un bacio =)

Ah, ragazze, ma quanto potete essere belle?! Siete favolose! Ora vi lascio al capitolo, anche perché oggi sto parlando troppo xD Siete uniche, un bacione. Claudia =)

 

Mancava mezz'ora alla fine delle lezioni e, sfortunatamente, mi accorsi di non avere neanche una lezione insieme a lei. Lei, la ragazza di cui non sapevo il nome. Ma si può? La risposta è no. Sono innamorato perso di una ragazza di cui non so ancora il nome, non so che corsi frequenta e non so neanche se... Ehi?! E se fosse fidanzata? No, no. Non dovevo pensarci. Pensare anche solo di vederla abbracciata a qualcuno, mi terrorizzava. Vi prego! Che qualcuno mi mandi un segnale dal cielo! L'ora finì, e finalmente potei tornare a casa per escogitare qualche piano malvagio. Edward ma che vai pensando?! Le ragazze vogliono uomini ricchi, belli e soprattutto sexy. Ok. Non mi ero mai definito bello, figuriamoci sexy. E che aggettivo sarebbe?! Oh, povero me. Mi avvicinai alla mia macchina e, completamente a bocca aperta, trovai un biglietto sul finestrino. -Vorrei non saltarti addosso ogni volta che ti vedo. Ma non ci riesco.-
Oh. Mio. Dio. Stavo per svenire. Ovviamente, non c'era scritto il mittente. Neanche un'iniziale. Niente. Oh, Edward non farti illusioni, ci sono cosi tante ragazze che ti sbavano dietro! Sicuramente sarà stara Jessica o qualche ochetta starnazzante! Credevano davvero di farmi cadere nella loro trappola? Ah, la stupidità umana non ha limiti.
"Ehi, piaciuto il bigliettino?"
Ti prego, che sia lei. Ti prego!
"Allora?! Ti è piaciuto o no?"
Mi girai, timoroso. Aveva il sorriso più bello di tutti, e gli occhi colmi di puro cioccolato. Subito mi persi, in quello sguardo unico, nel suo respiro. Persi la cognizione del tempo, pensando di poter restare ore ed ore a quardare quel bellissimo viso, quei bellissimi occhi.
"E'-E' fantastico. Grazie mille"
Le feci il sorriso più bello che potessi fare. Sperai solo di averla abbagliata!
"D-Di niente"
Mmm, era imbarazzata, quindi. Bel colpo Edward!
"Come mai questo biglietto?"
"Beh... Ecco... Si... In realtà volevo solo conoscere l'uomo che mi ha quasi uccisa! E poi, è d'obbligo conoscerci. Questa scuola è così piccola! Nulla a che vedere con Londra"
"Ti manca eh?"
"Si, tanto. Ma penso che non sentirò la sua mancanza per molto"
"Come mai? Forks ti affascina così tanto?"
"Non direi. E' indifferente. Più che altro ho incontrato persone splendide"
"Quali persone? Sempre se posso chiedere..."
"Beh in realtà solo una ha colpito il segno..."
"E questa persona è una lei... o un lui?"
"Mmm ora vuoi sapere troppo"
Mi fece uno dei suoi meravigliosi sorrisi, ed io, come al solito mi sciolsi. Che bella che sei!
"Scusa non volevo essere invadente. Mi dispiace"
"Non dispiacerti, non mi piace vederti triste"
Ok. Sbaglio o questa ragazza ci sta provando con me? Oh, stà zitta stupida vocina interiore! Mi voleva provocare... Ottimo!
"Ah, e perchè non ti piace?"
"Perchè un giorno senza sorriso è un giorno perso. E poi, tanto per la cronaca, il tuo sorriso mi piace da morire"
Non sapevo che dire. Le parole non servivano affatto. I nostri occhi erano intrecciati e la voglia di avvicinarci l'una all'altro era palpabile. Emozioni uniche. Ecco cosa provai in quel momento. Emozioni che non avevo mai provato in tutta la mia vita, emozioni che sarebbero sempre rimaste scolpite nella mia mente, nel mio cuore.
"Io d-devo andare. Spero di rivederti presto... Ah, e comunque, mi chiamo Bella"
Mi fece un altro dei suoi sorrisi mozzafiato e se ne andò. Io, ancora mezzo -o completamente- imbambolato, riuscii solo a sorriderle ed a farle un cenno con la testa. Ero fuso. Come un pezzo di formaggio lasciato al sole nel deserto. Ma che potere aveva quella donna? Come faceva a farmi dimenticare di tutto e di tutti, con un solo sguardo? La prossima volta, le sarei saltato addosso come minimo. Ma una scelta l'avevo fatta. Cambiare, era la parola magica, ed io sarei cambiato. Dite addio all'Edward timido e impacciato. Se voleva giocare, io sarei diventato il suo rivale preferito. Benvenuto, nuovo Edward. Benvenuto, predatore.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Be yourself. ***


Be Yourself.

Salve popolo di EFP! Oggi sono davvero di fretta e non posso rispondere alle vostre splendide recensioni. Il tempo è denaro! Voglio dirvi che siete meravigliosi ogni giorno di più =) Questo è un capitolo.. diciamo di passaggio! Ho sempre ritenuto Esme una figura molto importante per Edward e quindi non potevo far mancare un capitolo madre/figlio. Grazie mille per il vostro supporto.. Vi amo! Claudia.

 

E' sopra di me. E' tutta bagnata, i nostri gemiti si espandono per tutta la casa. Sento che sto per venire... Le bacio l'incavo del collo mentre lei invoca il mio nome.
"Edward..."
Si, Bella... Dillo ancora. Dì il mio nome...
"E-Edward..."
Non riesco a fermarmi... Ah, sto per venire... Sto per...
"Driiin-Driiin"
Aprii gli occhi, e la vidi...
"Maledetta sveglia!"
Non avevo mai fatto sogni così. Quella ragazza mi aveva davvero fatto impazzire. Con la testa sul cuscino, alzai gli occhi al soffitto. Pensavo sempre a lei. Mentre facevo i compiti, mentre mangiavo... lei era il mio chiodo fisso. Ma come dovevo comportarmi? Non volevo fare il timido, ma non volevo neanche dare l'impressione del tipo di ragazzo che cambia donna ogni sera. Lei, di certo, poteva avere tutti i ragazzi del mondo ai suoi piedi. La volevo a tutti i costi, doveva essere mia, con le buone o con le cattive! Determinato a raggiungere il mio scopo, mi alzai dal letto e mi diressi in cucina.
"Buongiorno, tesoro"
Come al solito, era lei la prima a darmi il buongiorno. Mia madre, Esme. La mamma più bella del mondo. Non penso ci siano persone come lei, perchè è semplicemente unica. Mi ha sempre aiutato nel momento del bisogno, e so che non mi abbandonerà mai.
"Buongiorno, mamma"
"Tesoro, è successo qualcosa?"
Ecco, lo sapevo. E' inutile cercare di nascondere qualcosa a mia madre. Ma come diamine fa ad accorgersi di tutto?
"Niente mamma, sono solo pensieroso"
Già, la mia mente diabolica sta solo cercando di elaborare un modo efficace per far cadere ai miei piedi una ragazza bellissima e inimmaginabile. In fondo, non sta succedendo niente, no? Edward... fammi un piacere, sparati! Ah, quanto amo la mia coscienza!
"Edward, sono tua madre e sai benissimo che a me puoi dire tutto"
Mi guardò con quegli occhioni dolcissimi... Ok, mi arrendo!
"Ecco mamma, puoi immaginare il problema"
"C'entra una ragazza, non è vero?"
Colpito, e affondato.
"Si... Oh mamma, non so cosa fare"
Mi abbracciò forte e mi guardò negli occhi.
"Se mi spieghi per bene, posso aiutarti"
Tentar non nuoce...
"In libreria, ho conosciuto una ragazza. E' splendida. E' bellissima, simpatica, travolgente. Il problema è che ho paura di relazionarmi con lei. Non so come comportarmi. Non so che tipo di ragazzo le piace. E se non andassi bene per lei? Magari mi vede come uno dei tanti ragazzi che la vuole portare a letto e basta, ma io voglio dimostrarle che non sono quel tipo di ragazzo"
Mi guardò sbalordita.
"Mamma, hai perso la lingua?"
"Edward Anthony Cullen! Come osi pensare anche solo minimamente a ciò che hai detto? Non sai come comportarti? Và da lei e sii quello che sei. Edward, sei una persona meravigliosa, e ogni giorno che passa mi accorgo dello splendido uomo che sei diventato. Se le farai capire quello che hai dentro, non si lascerà scappare un'occasione come questa"
Come volevasi dimostrare,anche questa volta aveva assoluta ragione.
"Hai ragione mamma! Oddio devo scappare! Ah, mamma?"
"Si, tesoro?"
"Sei tutto per me! Ti voglio bene"
Mi baciò una guancia.
"Ti voglio bene anch'io. Ricorda, Edward, sii semplicemente quello che sei. La farai innamorare di te in men che non si dica!"
La strinsi forte al mio petto e andai in camera per lavarmi e cambiarmi. Quando finii, andai dritto in garage a prendere la macchina. La mia bellissima Volvo. I miei genitori me la regalarono per i miei sedici anni, subito dopo aver preso la patente. Sorrisi a quel bel ricordo. Entrai in macchina ed accedi la radio. Stavano trasmettendo "The only exception" dei Paramore. Dio, adoro quella canzone! Misi in moto e allacciai la cintura di sicurezza. Mentre guidavo pensavo a lei, e a cosa avrebbe fatto quel giorno per stupirmi. Sarei stato me stesso e, l'avrei fatta innamorare di m
e.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Coincidences. ***


Coincidences.

Buon pomeriggio popolo di EFP! Come va? Oggi la giornata è meravigliosa.. c’è un sole che spacca le pietre e un venticello piuttosto piacevole ù.ù Anche oggi, purtroppo, vado di fretta e non posso rispondere alle vostre bellissime recensioni! Non posso però non fare dei ringraziamenti speciali a vanderbit, _MiSS CuLLeN_, e giova71, che recensiscono e mi seguono sempre! Grazie mille davvero! Ora scappo e vi lascio al nuovo capitolo.. un forte abbraccio. Claudia =)


Nuovo giorno di scuola. Dopo la chiacchierata mattutina con mia madre, avevo finalmente le idee più chiare. Non potevo lasciarmi sfuggire un'occasione come questa. Bella era unica. Un gioiello più raro, che prezioso. Volevo sentire il suo calore sulla mia pelle, volevo sentire il battito del suo cuore, le sue guance tingersi di rosso per l'imbarazzo. Un giorno ci sarei riuscito. Eccome, se ci sarei riuscito. L'avrei conquistata a tutti i costi. Le avrei rubato un bacio, e magari le avrei messo un mazzo di rose rosse sul banco, la mattina presto. Volevo vedere i suoi occhi illuminarsi per me, volevo sedurla e cullarla tra le mie braccia. Ah, caro Edward, tu stai sognando troppo! Questa volta, la mia coscienza aveva ragione. Parcheggiai l'auto nel parcheggio della scuola, e sperai di incontrarla al più presto. Qualcuno richiamò la mia attenzione...
"Edward! Oh, che bella coincidenza!"
Me lo sarei dovuto immaginare...
"Jessica... Qual buon vento!"
"Dai Ed, non essere così scortese con me. Lo sai che ti voglio..."
Mi buttò, letteralmente, sul cofano della mia auto. Iniziò a toccarmi il petto e mi sussurrò all'orecchio...
"Oh, mio caro Ed, ti prego fammi tua. Adesso, in mezzo alla strada. Sii violento, perchè io non ce la faccio più. Ti prego, prendimi..."
Sentivo la sua mano scendere sempre di più verso la mia cintura. Non volevo. Non volevo che mi toccasse con quelle sue luride mani da ochetta senza cervello. Non potevo permetterlo.
"Jessica ma come te lo devo dire? IO NON SONO INNAMORATO DI TE! Lo vuoi capire o no? Non mi piaci, anzi ti odio profondamente. Lasciami in pace e vivi la tua vita. Ti prego Jessica, non cercarmi più. Non sprecare il tuo tempo con me"
Si staccò improvvisamente da me, e mi calpestò un piede. Dio, che dolore assurdo!
"Ok, Cullen. Farò come vuoi"
Si girò di scatto e corse via. Probabilmente stava piangendo. Almeno spero. Fortunatamente la campanella suonò, e non potei più pensare a quell'oca che mi starnazzava intorno. Di Bella , però, nessuna traccia. Forse non era venuta a scuola. O forse, voleva semplicemente evitarmi. La prima ora finì, e decisi di andare a prendere una boccata d'aria nel giardino della scuola. Come al solito, non c'era nessuno. Ma io dico, come fanno a non apprezzare tutta questa bellezza? Non troverò mai una risposta. Mi sembrava come se tutti i ragazzi e le ragazze pensassero solo al sesso o al divertimento. Non avevano mai pensato di staccare la spina per un ? Assorto nei miei pensieri, non mi accorsi che qualcuno aveva aperto la porta per accedere al giardino.
"Ehi, guarda un po chi si rivede?"
Finalmente un raggio di sole. Eccola.
"Ehi, Bella. Come mai qui?"
"Mi piace stare da sola. Lo so che è strano, ma ogni tanto mi piace riflettere"
Lei era la donna dei miei sogni. Quante cose in comune avevamo?!
"Già, anche a me"
Ehi, ma lei non sapeva il mio nome...
"Oddio Bella, sono stato così maleducato! Non ti ho detto come mi chiamo..."
"Ma io già lo so... Edward Cullen, giusto?"
Wow.
"S-Si è giusto. Come fai a saperlo?"
"Beh, devo dire che sei molto popolare in questa scuola. Tutte le ragazze ti sbavano dietro"
"Eh, lo so. Peccato che non me ne interessi una!"
"In effetti, sono tutte quante un ..."
"Stupide? Idiote? Oche?"
"Devo dire che hai le idee parecchio chiare. Non avrei saputo dirlo meglio!"
Ridemmo tutti e due contemporaneamente. Che bella la sua risata. Peccato che il mio sogno ad occhi aperti non durò a lungo perchè la campanella suonò.
"Ehi, che lezione hai?"
Le chiesi.
"Educazione fisica. Tu?"
"Anche io. Vieni, ti accompagno"
Che meravigliosa coincidenza! Le aprii la porta e ci dirigemmo in palestra. Ognuno entrò nel proprio spogliatoio, e quando mi cambiai la vidi allenarsi con le ragazze pon pon. Quella divisa le stava d'incanto! Una gonnellina gialla e blu, ed un top giallo con la scritta della scuola in blu. Era divina. Incominciai a giocare a pallacanestro. Mi piaceva molto, tanto che ero stato nominato playmaker della squadra. Per tutto l'allenamento non feci altro che guardarla. Ma la volete sapere la cosa strana? Lei continuava a fissarmi, ed ogni volta arrossiva diventando più bella che mai. Anche questa lezione finì, ed io mi ero deciso a fare il primo passo. Mi cambiai nello spogliatoio e aspettai che uscisse dallo spogliatoio femminile. Finalmente uscì.
"Bella partita, playmaker. Non sapevo fossi così bravo"
"Beh, se devo essere onesto, tu non sei stata da meno. Sei un'ottima cheerleader"
"Grazie mille"
Arrossì violentemente. La campanella suonò, come al solito sul più bello.
"Edward, devo proprio andare"
"Si, devo andare anch'io"
"Ok... Spero di rivederti presto"
Mi sorrise.
"Anche io, Bella... Ah, Bella?!"
"Si, dimmi"
Mi avvicinai a lei e la presi per i fianchi. Appoggiai le labbra al suo orecchio.
"Buona giornata"
La guardai neglio occhi, e le diedi un bacio all'estremità delle labbra. Mmm che voglia di baciarla in quel momento. Mi girai, e andai dritto alla mia lezione, senza guardarla. Avevo sentito che era arrossita, e questo mi creò una piacevole sensazione. Con la testa ancora frastornata, entrai in classe, e per tutta l'ora non feci altro che pensare a lei.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Just do it. ***


Just do it.

Ciao a tuttiiii :) Ok, so di essere in ritardissimo, ma tra scuola e impegni vari non ho più neanche il tempo di accendere il pc. Mi dispiace immensamente, ma d'ora in poi posterò più spesso!

Contenti? Oddio non è che volete uccidermi? xD Fatemelo sapere eh!

Un bacione :) Claudia.

Entrai nell'aula di spagnolo, ancora con la testa tra le nuvole, e mi sedetti al mio solito banco. Emmett, mi raggiunse poco dopo.
"Hola Ed!"
Gli feci un cenno con la mano e ritornai con la mente tra i miei pensieri. Ovviamente, al centro di essi, c'era lei.
"Ed, ma che hai? Non ti senti bene?"
Uffa, lasciatemi sognare...
"No, no Emm. Stavo solo pensando..."
"Pensando a cosa?"
"Mah, a niente, il lavoro, la scuola..."
"Se se, ma dalla a bere a qualcun altro!"
No, ti prego fa che non abbia capito...
"Edward ti piace una ragazza! Lo vedo nei tuoi occhi!"
"Ehmm... io... cioè..."
"No, Ed. Ci conosciamo da tutta la vita, e sai benissimo che puoi dirmi tutto"
"Ok, è vero. Mi piace una ragazza. Contento?"
"Contentissimo! Come si chiama?"
"Bella..."
"Nooooo! La figlia dell'ispettore Swan. E' la nuova arrivata, ci sbava dietro mezza scuola! Avete qualche lezione in comune?"
Mmm, non ci avevo pensato.
"In effetti, non lo so. Credo sia il suo primo giorno"
La prof. entrò in aula e iniziò a spiegare. Io ed Emmett non potemmo parlare ma, ogni tanto, vedevo che sorrideva malignamente. Oddio, stava architettando qualcosa. Driin-Driin. Ah, finalmente la campanella. Emmett si alzò e mi guardò intensamente.
"Ed, per tutta la lezione non hai fatto che fantasticare su di lei. Per favore, và da lei e conquistala!"
Si girò, e se ne andò. Mmm, forse aveva ragione: non potevo lasciarmi scappare un'occasione del genere e, da quanto avevo visto, lei era pure interessata! Mi diressi nell'aula di biologia. Mi piaceva molto quella materia, era affascinante e, stranamente, ero l'unico che andava bene in quella materia. Entrai in classe e, lei era seduta sul mio banco. , da ora sarebbe diventato "nostro". O mio Dio, ora che faccio? Ok Ed, stà calmo, respira e, soprattutto, non dire cavolate. Respiro... Un altro respiro... Sorriso ammagliante.
"Bella"
"Ehi, Edward"
Si ricordava il mio nome. Sorrisi.
"Anche tu a biologia eh?"
"Già, adoro questa materia"
Mi sedetti accanto a lei e, ci guardammo negli occhi. Il cioccolato dei suoi occhi, sembrava così caldo, così passionale... Edward, raffredda i bollori!
"Allora, com'è andata la prima lezione?"
"Ah, trigonometria. Odio il prof. sembra uno scienziato pazzo, non sta fermo un minuto"
Sorrise e, imbarazzata, abbassò la testa.
"Ah, mai quanto la prof. di spagnolo. Sembra un orso!"
Alzò lo sguardo e rise. La sua risata era bellissima, una melodia dolcissima per le mie orecchie.
"Ahahah, avrei tanto voluto scegliere spagnolo allora!"
"Bella..."
"Dimmi"
"Hai un sorriso bellissimo"
Ok, passo troppo affrettato Ed. Ma che ti salta in mente amico?
"G-Grazie"
Imbarazzatissima, abbassò lo sguardo e il prof. Banner entrò in aula.
"Oggi lezione a coppie ragazzi"
Grande! Dovevo lavorare con lei. La lezione sarebbe stata molto interessante...

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Love is in the air. ***


dd

Salve a tutti! So di essere in un ritardo mostruoso ma il mio pc sta dando i numeri e non riesco mai a scrivere :( Spero riusciate a perdonarmi. Un bacione! Claudia :)

Ero seduto affianco alla creatura più bella che avessi mai visto. Ogni suo movimento mi mandava in estasi, ero totalmente pazzo. Aveva la testa china sul suo libro e giocherellava con le sue dita mentre si mordicchiava il labbro inferiore. Dio, che tentazione costante che era. Trasmetteva dolcezza e sensualità allo stesso tempo. Indossava un pantalone stretto nero e un maglioncino rosso con scollo a V. I capelli le ricadevano sulle spalle come onde del mare. La vedevo impacciata nel capire quello che c'era scritto sul libro e, molte volte alzava la testa e quardava un punto indefinito del muro, come stesse aspettando l'illuminazione divina. Dovevo dire qualcosa.
"Allora Bella, hai bisogno di una mano?"
Si girò verso di me e mi persi nell'oceano cioccolatoso dei suoi occhi. Che bella che era.
"Ehm in realtà si. Non ci capisco molto"
Le sue guance si tinsero di rosso.
"Ah non preoccuparti. E' molto semplice. A Londra non facevi biologia?"
"Beh si la facevo. Ma diciamo che si faceva solo una volta a settimana e quindi non era una materia molto importante"
Sorridemmo a vicenda. Uffa, voglio saltarle addosso! Edward, controllati! I miei pensieri furono interrotti dall'arrivo del prof. Banner.
"Signorina Swan, siccome lei è nuova credo che abbia bisogno di una mano per rimettersi in carreggiata! Signor Cullen?"
"Si professore?"
"Beh che ne pensa di dare una mano alla nostra Isabella?"
Nostra Isabella? Cosa? Forse voleva dire Mia! Ok Edward Cullen, il ragazzo più figo dell'istituto è ufficialmente scomparso!
"Ma certo professore. Ne sarei onorato"
Mentre lo dicevo, guardavo Bella negli occhi. Aveva un'espressione stupita, quasi incredula.
"Bene Edward. Ragazzi lavorerete benissimo insieme"
Si girò e continuò a passeggiare tra i banchi.
"Senti Edward se non ti va di aiutarmi non fa niente. Non voglio essere di distur.."
Ma che stava dicendo?
"Bella ma quale disturbo? Per me è solo un piacere"
La guardai intensamente negli occhi e vidi le sue guance arrossarsi.
"G-Grazie"
Mi sorrise come mai aveva fatto. Che voglia di baciarla! Ero totalmente intimorito da quel concentrato di dolcezza e sensualità affianco a me. Ma che diamine stava succedendo? E' mai possibile innamorarsi di una persona con un semplice sguardo? Magari lei è anche impegnata e sta pensando che io sia il tipico figo della scuola che pensa solo al sesso. Che ingiustizia la vita!
"Bella sei single?"
Cooosa? Ma come ti salta in mente Edward? Cavolo che figura. Oddio figuriamoci cosa sta pensando adesso. Vi prego fatemi morire adesso! Edward Cullen: la stupidità fatta a persona! Aveva la faccia dello stesso colore del maglioncino e sentivo i suoi occhi addosso ai miei.
"Si, sono single"
Ci guardammo negli occhi per non so quanto tempo e mi sorprese molto quello che disse.
"E tu?"
Edward calmati. non è detto che si interessi a te solo perchè ti ha chiesto se sei single. Insomma, sono domande d'obbligo no?  Ma che!
"Sono single!"
Le feci un sorriso da ebete e, contemporaneamente, sorrise anche lei.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Dopo un'ora passata ad ascoltare Banner, che rimproverava Tayler perchè aveva usato il cellulare, la campanella suonò e uscì dall'aula con Bella al mio fianco.
"Bella che lezione hai adesso?"
Prese un foglietto dalla tasca e lo lesse.
"Letteratura inglese. Tu?"
"Io ora ho palestra"
"Ah ok"
Mi fece un sorrisetto, ma da quello che vedevo sembrava totalmente finto. Forse le dispiaceva non condividere la lezione con me?
"Non penserai che un gentiluomo come me ti lasci da sola in questi corridoi! Vieni che ti accompagno!"
Il suo sorriso si allargò notevolmente e vidi i suoi occhi brillare. Che meraviglia.
"Grazie mille. Ho troppa paura di perdermi e il mio senso dell'orientamento non è d'aiuto"
"Non sei l'unica. Mi ci è voluto un anno per imparare la strada dalla palestra all'uscita"
La sua risata riecheggiò per tutto il corridoio. Quanto mi piaceva quando rideva!
"Ahahah ma dai!"
"Si si ridi tu!"
Le sue risate continuarono fino a quando arrivammo davanti alla sua classe.
"Grazie per avermi accompagnata"
Sorrisi. Poi mi ricordai di doverle ancora dare il mio indirizzo di casa per le ripetizioni. Presi un pennarello dalla tasca posteriore e presi il suo braccio alzando il maglioncino.
"Questo è il mio indirizzo. Ci vediamo alle cinque ok?"
Mi rispose con un sorriso.
"Assolutamente si!"
Sorrisi e portai la bocca all'angolo della sua. Mi staccai dolcemente e le sorrisi mentre mi dirigevo in palestra. Non vedevo l'ora che arrivassero le cinque!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=661215