Gold Saint FC

di SpitFireScar
(/viewuser.php?uid=106731)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CONVOCAZIONE ***
Capitolo 2: *** PRIMO ALLENAMENTO ***
Capitolo 3: *** NUOVO MEMBRO ***
Capitolo 4: *** PRIMI SCONTRI E RICATTI ***
Capitolo 5: *** RIENTRI e SORPRESE PIACEVOLI o forse NO ***
Capitolo 6: *** TRE IN MENO ***
Capitolo 7: *** AMICHEVOLE ***
Capitolo 8: *** IL RITORNO DI MILO ***
Capitolo 9: *** L'ABBANDONO DI KANON ***
Capitolo 10: *** SI RIPRENDE ***
Capitolo 11: *** PARTE LA SFIDA ***
Capitolo 12: *** PREPARAZIONE ALLA PARTITA ***
Capitolo 13: *** LA PARTITA ***
Capitolo 14: *** I PREPARATIVI ***



Capitolo 1
*** CONVOCAZIONE ***


calcio-saint seiya

PREMESSA, i nomi sono originali del manga, invece la descrizione fisica tengo quella dell’anime.

I personaggi proverò a renderli il meno possibile OOC.

E questa è la prima FF sui Saint Seiya (pietà), mi sono sempre rifiutato di farle per non rovinare questo Manga spettacolare, ma la scuola fa venire queste idee!!! xDDD

 

1-CONVOCAZIONE

 

Il calcio è uno degli sport più seguiti al mondo, forse il più seguito, nella città di Nuova Luxor, precisamente nell’istituto superiore Sanctuary, il calcio è e diventerà uno degli stimoli maggiori per dei ragazzi.

 

-Mister Doko quest’anno al club di calcio della scuola si sono iscritti solo in nove, escludendo il fatto che solo in cinque sanno giocare.

Un anziano dalla fattezze minute rispose –Seiya devi stare calmo troveremo qualche nuovo membro per partecipare al torneo di quest’anno!

-Si ma…

-Stai calmo Seiya è inutile che ti agiti abbiamo un mese prima di iscriverci al campionato.

-Ha ragione mister dobbiamo essere positivi.

Nella stanza entrarono di corsa due ragazzi uno biondo dagli occhi cristallini e uno dai lunghi capelli mori con gli occhi verdi e entrambi con lo sguardo preoccupato.

-Shiryu, Hyoga cosa c’è da essere così nervosi?

-Mister Doko…. È arrivato una lettera del preside….

-Hyogo cosa dice?

-Bhe Seiya la lettera dice … che se non arriviamo ai nazionali, l’anno prossimo il club di calcio della scuola verrà chiuso definitivamente!

-Mister Doko che facciamo adesso.

-…è un problema- aggiunse ridendo – Ma ne usciremo, quest’anno arriveremo al campionato nazionale!

-Si ma con quali giocatori…

-Oh Shiryu ragazzo mio, io ho già qualcuno da chiamare.

 

*****

 

-Mi dica Percivali, quest’anno ha intenzione di disturbare tutti i quadrimestre e prendere un 6 striminzito alla fine o studire?

Il ragazzo chiamato in causa, era alto, dalla pelle bronzea, capelli violacei e da un paio d’occhi azzurri come il cielo.

Con voce divertita disse –Bhe io vo…

-Lasci stare eviti di rispondere non voglio innervosirmi il primo giorno.

Si rende conto che l’anno prossimo, se ci arriva, sarà al quinto anno e dovrà prendere il diploma, prenda esempio dal suo amico Camus, uno studente modello e diligente.

E Rossi la smetta di ridere la sua situazione non è migliore!

Un ragazzo dalla faccia indemoniata, dai capelli blu e dagli strani occhi rossi rispose –Ma profe non si deve innervosire tanto alla fine mi deve promuovere se non mi vuole un anno in più!

-Magari ti bocciassero Desu non ti dovremmo sopportare ancora!

Stavolta era un ragazzo castano ricciolo e dai occhi color nocciola.

-Cazzo hai detto Aiolia!

-Che ti dov…

-BASTA NON SIETE QUI A FARE I VOSTRI COMODI!

Rossi lei prenda ad esempio il suo amico Fisk e lei Adelfoì perché non studia come fa suo fratello maggiore!

Voi della 4B siete la classe peggiore della scuola!

Sentirono bussare alla porta e la professoressa fece entrare un ragazzo esile che poteva essere scambiato per una ragazza.

-Salve professoressa…

-Cosa ti serve Shun?

-Il Mister Doko chiede se poteva prendere per qualche minuto gli studenti Camus  Laurent, Milo Percivali, Desu Rossi, Aiolia Adelfoì  e Aphrodite Fisk.

-Si portali via, tre di loro li avrei buttati fuori volentieri.

 

*****

 

Nello spogliatoio della scuola erano tutti presenti.

Il vecchio mister fu il primo a prendere la parola –Bene… ci siete tutti i gemelli Saga e Kanon, Aiolos, Aldebarn, Shura, Mu e Shaka, invece voi Aiolia, Milo, Camus, Desu e Aphrodite siete qui solo perché alcuni di loro mi hanno consigliato di farvi chiamare per la proposta che voglio offrivi.

Desu era alterato dalla attesa e voleva sapere la proposta

 -Allora muoviti vecchio.

-Oh che energia… la mia proposta è questa voi entrate nella mia squadra!

-Se certo e noi veniamo a perdere tempo per una squadretta che è 10 anni che non vince un trofeo.

-Allora mettiamola così, in comune accordo con il Preside vi propongo questo.

Se giocate per me avrete… crediti per il diploma e i vostri professori sono disposti ad aiutarvi nei voti per la pagella.

-Mu?

-Ok.

-Shaka?

-…si

-Saga, Kanon?

-Per noi va bene.

-Aiolos?

-Certo Mister Doko.

-Shura, Aldebarn?

-Certo- risposero entrambi

-Camus?

-Se è per i voti e i crediti… Ok!

-Aphrodite?

-Io non gioco, però sono disposto ad aiutarla nella gestione della squadra… sa non vorrei rovinare le mie unghie.

-Milo, Desu e Aiolia?

-…

-Allora?

-Ci dispiace ma non possiamo perdere due ore ogni giorno dopo scuola e giocare al sabato…. Abbiamo di meglio da fare!

-Ma neanche per i voti a scuola?- Chiese Shun.

-Neppure dei crediti?- domandò Ikki.

-No ci dispiace non ci basta!

Tutti non sapevano cosa fare per convincere quei tre.

-Avrete più successo con le ragazze, sapete molte vengono a vedere le partite e se saprete farvi notare di certo non avrete problemi a procurarvi dei numeri, inoltre gli atleti fanno sempre scalpore!

Tutti erano sconvolti dalla parole del vecchi allenatore.

-Vai qualcosa di interessante.

-Ha ragione Desu io ci sto!

-Spero che Milo e Desu abbiano ragione… almeno che ci sia qualche bella ragazza.

Se prima tutti erano sconvolti ora lo erano doppiamente per la facilità con cui quei tre erano stati convinti

 

 

FINE-1° Capitolo

By

SpitFireScar

Spiegazione:

Milo Percivali: ho usato questo cognome perché indica il nome di uno scorpione.

Desu Rossi: è il cognome + comune in Italia xDDD

Aiolia Adelfoì: il cognome in greco vuol dire “fratelli”

Aphrodite Fisk: il cognome è “pesci” in svedese

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** PRIMO ALLENAMENTO ***


calcio 2

PRIMO ALLENAMENTO

 

Dopo le lezioni tutti si presentarono al campo della scuola per gli allenamenti.

Il vecchio allenatore, in tuta, scarpe da ginnastica e fischietto prese la parola.

-Allora ragazzi, prima cosa benvenuti a tutti!

Oggi prepariamo la nuova stagione per la nostra squadra, che ha come obbiettivo il campionato nazionale.

Quindi iniziate con venti giri di campo!

Tutti iniziarono a correre tranne tre ragazzi (indovinate chi!?) che rimasero in disparte a guardare in malo modo l’allenatore.

-Aiolia, Milo e Desu che fate voi?

Prese parola il più pazzo dei tre –Lei sta scherzando vero!?

-Ohohohohoh No dai ora iniziata-

-Milo, Desu lasciate stare forza iniziamo!

Raggiunsero il gruppo e mentre cercavano di seguire il ritmo dei compagni ascoltarono la conversazione dei loro nuovi compagni.

-Ehi Seiya ma tua cugina che fine ha fatto dopo tutto non segue la gestione della squadra?

-Sai Shun, Marin torna fra due giorni con Shaina e June dalle vacanze al mare!

-Cioè loro sono al mare e noi qui a sgobbare!

-Dai Ikki non prendertela e comunque non possiamo fare niente dobbiamo aspettarle!

Il trio (d’ora in poi li chiamerò così xD) aveva ascoltato molto attentamente la conversazione e non persero occasione per informarsi su chi erano le ragazze nominate.

-Ehm scusate ma “casualmente” ho sentito di cosa parlavate… ma chi sono!?

-Aiolia,  Marin è mia cugina e insieme a June e Shaina seguono la gestione della squadra!

-Cioè- osò chiedere Milo.

-Ehm mettiamola così, loro ci portano le magliette pulite alle partite, ci incitano sia in partita che in allenamento, preparano gli esercizi per gli allenamenti, ci passano l’acqua quando siamo stanchi e cose così.

-Aaaaaaaaaah!?- esclamarono Milo e Aiolia.

-Ragazzi il vostro amico mi sembra in difficoltà!- li avverti Hyoga.

Quando Milo e Aiolia si voltarono trovarono un Desu leggermente affaticato che li chiamava ma con il poco fiato che aveva non riusciva a finire le parole

-Ehi brutti stronz… venite ad aiut…armi!!!!

Quando lo raggiunsero Milo non perse occasione a punzecchiarlo.

-Sai amico mio, dopo neanche 5 giri non ce la fai già più, dovresti smetterla di fumare.

-Senti io mi faccio i c***i miei e tu fatti i tuoi!

-Ok…ok!

Quando terminarono i 20 giri in cui Aiolia e Milo portarono Desu in spalle il mister li avverti sui prossimi esercizi.

-Allora adesso faremo un po’ di passaggi per vedere il vostro controllo!

Quando iniziarono, tutti dimostrarono una buona abilità nel passaggio, tutti tranne uno.

-Ehi fratellino hai il piede quadrato, fai qualche passaggio decente!

-Senti Aiolos non rompere faccio fatica già di mio, se ti ci metti pure te!

-Dai su a pian…

Il colpo fu talmente forte che la palla colpi Kanon in volto, che si trovava dall’altra parte del campo e grazie all’intervento di Saga e Aldebarn, Aiolia venne salvato dalla furia del gemello irascibile.

-Ehehehehe… scusa!

-Basta ragazzi tornate qui-li richiamò il piccolo uomo.

-Adesso farete un due contro uno, voglio vedere come ve la cavate a saltare l’uomo e in difesa ci sarà…uhm Desu.

Partirono le prime coppie fino quando non arrivò il turno di Camus e Milo.

I due partirono e Milo puntò subito Desu e cercò in tutti modi di saltarlo.

-Eh dai fammi vedere che riesci a fare, non fai più lo stronzetto vero Milo!?

-Ma stai zitto, sei più fastidioso di un cancro al pene!

Continuavano a cercare di vincere l’uno sull’altro senza risultati.

-Milo passa- disse Camus con voce fredda e tranquilla.

Lui si ostinò finche con un tocco veloce, fece passare la palle tra le gambe dell’avversario e con un tiro fuori area fece passare la palla sotto i sette.

-Aaaaaaaah gol!- esultò Milo!

Dopo due ore di allenamento il mister notò i volti stanchi e sudati di tutti i ragazzi e li diede le sue conclusioni.

-Bene ragazzi vi siete allenati bene, anche quelli nuovi.

Naturalmente sarete appesantiti dalle vacanze ma in ogni caso avete dimostrato un buona tenuta fisica e i nuovi se la cavano bene i nuovi con la palla, ora potete andare a farvi la doccia.

Tutti si avviarono verso lo spogliatoio quando il trio venne chiamato da Doko.

-Ehm Milo… Ailolia… Desu potete fermarvi 5 minuti!?

-Ok… ma muoviti vecchio!-esclamò Desu.

-Bene… Desu d’ora in poi dovrai smettere di fumare se vuoi tenere il ritmo degli altri e soprattutto cerca di evitare volgarità durante gli allenamenti –

Passò il suo sguardo ad Aiolia.

-Ragazzo mio hai una potenza fisica straordinaria, tiri delle pallonate che spaccherebbero i legni, però sai controllarla poco e non hai mira, quindi cerca di usare meno forza e più precisione.

E infine il suo sguardo cadde su Milo.

-Tu fra i tre sei il migliore, hai un buon modo di giocare, sei un mancino straordinario, hai una mira spettacolare e una buona tenuta fisica, solo due cose parla di meno e soprattutto fai gioco di squadra.

E dopo rivolse un sorriso hai tre ma le troppe rughe fecero chiudere gli occhi e aggiunse.

-Prendeteli come consigli.

Ah quando andate dagli altri avvertiteli che domani gli dirò le posizioni che avranno in campo.

Anche se erano dei consigli il trio aveva capito che più dei consigli erano degli obblighi.

 

FINE CAPIOLO 2°

By SpitFireScar

Spiegazioni:

-i sette: sono gli incroci dei pali.

-i legni: sono i pali.

-Milo è mancino, siccome Kardia diceva che lui preferiva il pungiglione della mano sinistra perché più vicino al cuore, bhe mettiamole anche per le gambe xDDDD.

-La battuta sul cancro non vuole essere offensiva a nessuno.

-Forse ci saranno delle coppie dipende da quanto possa sopportare la mia vicina di banco, che mi assilla ogni giorno per inserirle. Grazie a tutti per le recensioni

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** NUOVO MEMBRO ***


calcio3

NUOVO MEMBRO

 

Il giorno seguente lo sguardo del Trio non era dei migliori, Desu era appoggiato al muro della scuola che si rigirava una sigaretta spenta tra le mani, Aliolia guardava pensieroso il cielo e  Milo era seduto per terra intento a riposare contro il muro e il tutto con Camus e Aphrodite con li guardavano sconcertati.

Prese parola Aprhodite -Dai ragazzi non siate così pessimisti, dopo tutto ha detto che non siete male!

-Stai zitto o ti strappo un capello alla volta finche non sei calvo!- lo minacciò Desu.

Aphrodite lo guardò inorridito.

-Il punto è che siamo stati gli unici ad essere, stati criticati, ci sentiamo delle nullità!

-Aiolia ha ragione, siamo risultati come degli incapaci.

-Milo, in real…-

-Ti prego Camus risparmiaci!- lo avvertì il suo migliore amico.

L’attenzione di tutti si spostò, sull’arrivo in corsa di Aiolos che con il poco fiato rimasto cercava di parlare con il fratello!!!

-Aiolia…scuola…viene….Vipera…!

-Fratello respira e ripeti!

Aiolos prese un respiro profondo e disse –Aiolia, a scuola viene quella vipera di nostra cugina!

Il fratello minore sbarrò gli occhi e aveva un’espressione incredula.

-Sta…Stai scherzando vero! La sopporto a fatica durante le cene di famiglia e adesso viene a crearci l’Ade anche QUI!

-No non sto scherzando mi ha chiamato nostro padre per dirmelo, sono andato in segreteria a chiedere conferma e mi hanno detto che…-

-CUGINIIIIIIIIIIIIIII!!!!!-

-Oddio è qui- dissero entrambi.

 

In lontananza una ragazzina del secondo anno, si muoveva con movimenti di nobil-donna e guardava tutti con area altezzosa.

La sua camminata venne interrotta, dal passaggio di un ragazzo.

-Ehi tu… spostati e scusati subito.

-Stai parlando con me!?

 

-Aiolos, hai visto Saori è qui e per di più si è scontrata con Kanon!

-Calma, stai calmo finche non offende Kanon lui starà tranquillo!

 

-Ma.. che modi. Ti perdono perché sei carino d’ora in poi sarei il mio schiavetto personale.

Kanon la guardava sbalordito quella ragazzina minuta, dai lunghi capelli lilla e dagli occhi azzurri voleva schiavizzarlo

-Allora che ne pensi!

-Ma vai a far** fo***re brutta p***ana che non sei altro!

La ragazza d’istinto tirò uno schiaffo a Kanon, che stava per rispondergli se non fosse stato che Saga bloccò il gemello e che Aiolia e Aiolos non si fossero buttati a recuperare la cugina.

 

-Saori ma sei impazzita hai colpito Kanon e lo volevi rendere tuo schiavo.- gli urlava contro Aiolia

-Lui mi ha tagliato la strada e poteva farmi cadere, quindi era giusto che pagasse.

-Cugina noi conosciamo Kanon e lui forse è più violento di Desu (chi dei due sarà più violento consigliatemelo per andare avanti con la storia NdA) quindi è meglio non infastidirlo.

-Aiolos, da quanto frequenti quelle compagnie!?

-Da quando mi sono iscritto al Club di Calcio della scuola!

Saori dopo quella frase guardava interessata i cugini, i suoi occhi mostravano che la sua mente calcolatrice stava macchinando qualcosa.

Il suona della campanella distrasse i cugini.

-Ok cugini io vado ci vediamo più tardi- disse Saori con un sorriso che fece raggelare il sangue ai due fratelli.

 

Era passata la giornata i fratelli, per loro fortuna, non avevano più visto la loro deliziosa cugina.

-Allora Aiolia ci dici chi è tua cugina- chiese Milo.

-Lascia stare, quella strega si crede una Dea, pensa che quando ci sono i balli in maschera si traveste da Dea Atena.

-Si comunque è carina di che anno è!?

-Del secondo anno, appena torno a casa devo scoprire come mai è qui!

-Allora ragazzi oggi è il secondo allenamento, però abbiamo delle novità.

Oggi si è iscritto un nuovo membro nel nostro club, e… lascio a lei la presentazione.- disse l’allenatore Doko.

Al cospetto della squadra si presentò una ragazzina con i pantaloncini corti aderenti, un maglietta legata in vita che metteva in risalto il seno pieno e un cappellino in testa.

-Salve a tutti sono Saori Kido e da oggi seguo la gestione del club di calcio.

La reazione di tutti fu differente, per la maggior parte furono fischi di approvazione, escluso Kanon che aveva lo sguardo furioso e i fratelli Adelfoì invece erano sconvolti dalla notizia.

Milo si avvicinò all’orecchio dell’amico e sussurrò –Ora la tua Dea è anche qui!

 

By SpitFireSCar

 

GRAZIE A TUTTI PER CHI L’HA LETTA E PER CHI HA RECENSITO.

QUESTO è UN CAPITOLO DI MEZZO PER INTRODURRE NUOVI PERSONAGGI.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** PRIMI SCONTRI E RICATTI ***


calcio4

PRIMI SCONTRI E RICATTI

 

-Allora stavo dicendo, io sono Saori Kido e si sono la nipote del proprietario delle industrie Kido.

Siccome ho cambiato scuola, per integrarmi meglio, ho deciso di iscrivermi in questo club e in più la mia famiglia sponsorizzerà il nostro club, nei prossimi giorni arriveranno le nuove maglie per la squadra!-

La ragazza parlava tranquilla, molti erano entusiasti della nuovo membro, esclusi i fratelli e Kanon che tremava dalla rabbia.

Doko intervenne per bloccare il blaterare dell’arpia –Siamo fieri di averti con noi, però adesso iniziamo l’allenamento quindi voi cinque giri di campo e Saori segnami con i birilli una distanza di 100 metri.-

La squadra correva tranquilla, a parte Aiolia e Aiolos che sembravano dei martiri pronti alla crocifissione e Kanon che aveva uno sguardo che avrebbe fatto raggelare Ade in persona.

-Ragazzi siete pronti, voglio che fate degli scatti in questi 100 metri!- dichiarò il piccolo allenatore.

Tutti finirono in poco tempo, ma Doko sembrava deluso dopo aver visto il cronometro.

-Ancora!- urlò

Tutti scattarono.

Continuarono per ventitre scatti, in cui uno alla volta si fermarono, rimasero solo Saga, Kanon, Milo, Camus e Shaka, tutti davano il meglio, sudavano sangue per dimostrare al loro allenatore di dimostrarsi abili e arruolabili, finche Kanon non cadde.

-Kanon che delusione mi aspettavo di più da te- sussurrò Saori, in modo che solo lui lo potesse sentire.

Il gemello si rialzò di scatto e ricominciò a correre più veloce degli altri, quando Doko decretò la fine e Kanon aveva doppiato gli altri.

-Complimenti ragazzi, in particolare a te Kanon e avete dimostrato un buon impegno.

Ora i ruoli, Mu portiere, Desu e Aldebaran difensori centrali, Saga terzino destro e Kanon sinistro, Aiolos regista basso/mediano, Shura e Milo centrocampisti centrali, Shaka trequartista e infine Camus e Aiolia attaccanti.

Bene ora in campo e vediamo un po’ di schemi.

Tutti i ragazzi si misero in campo nelle loro posizioni, facevano girare con velocità la palla, per l’allenatore era ancora grezzi nei movimenti, ma sapeva e ne era convinto, che in poco tempo avrebbero dimostrato di essere i migliori, anche se non mancava occasione per richiamarli –Desu entra a piano, quelli sono tutti falli!-

-Milo passala!-

-Kanon torna a coprire!-

-Aiolia eri a porta libera!-

Quando finì l’allenamento tutti erano stravolti, ognuno faceva fatica a stare in piedi, però il vecchio allenatore vedeva nei loro occhi l’orgoglio e la fatica.

-Bene ragazzi, sono fiero di voi, siete ancora un po’ lenti e sbagliate  qualche movimento, ma abbiamo un mese per migliorare e voi ce la farete.

Kanon oggi sei stato spettacolare, non ti ho mai visto così concentrato mantienila sempre.

Bene ragazzi ora potete tornare negli spogliatoi … ehm Saori tu rimetti in ordine le cose.

-Mister c’è fuori di tutto potrei avere una mano a rimettere in ordine.- disse con occhi da cucciolo.

-Certo…- guardò  i ragazzi, tutti erano stravolti, finche non incontrò lo sguardo Kanon e decise –ok… Kanon vai te ad aiutare.

 

Portarono tutti gli attrezzi nel magazzino, senza guardarsi e rivolgersi la parola.

Dopo averli deposti nei loro posti, fu Saori a prendere la parola –Bene, schiavetto ti devi ancora scusare per avermi tagliato la strada.

Lui si girò e rispose –L’unica che si deve scusare sei tu, mi hai umiliato prendendomi a sberle davanti alla scuola e non chiamarmi schiavetto.

-Uhm … non mi pare!

-Senti brutta p…-

Lei lo interruppe dicendo –No ascoltami tu, Kanon Dìdyma, io so che tu hai molte segnalazioni e se ne aggiungono un’altra rischi l’espulsione, la tua famiglia ti manda da uno psicologo per la tua reazione violente, il bello è che il tuo gemello è il miglior studente della scuola, il più affascinante, il più educato e invece tu non sei niente a suo paragone.-

Ciò che Saori aveva davanti non era il ragazzo sfrontato, era un ragazzo debole in difficoltà, vedeva i suoi occhi guardare in tutte le direzioni, le sue mani tremavano e cercava di formulare una risposta ma non riusciva a dare una risposta alla realtà dei fatti.

Era vero, lui era l’ombra di suo fratello, nella sua famiglia non veniva considerato, era la pecora nera, andava in giro grazie a suo fratello, lui non aveva amici e di certo Saga, anche se erano legati, era stufo di doverselo portare a presso.

Abbassò lo sguardo e disse –E allora!? Cosa vuoi!?-

-Semplice, voglio che tu sia il mio ragazzo, farai quello che voglio io, quando voglio IO e se non lo farai potrei andare dal preside a raccontare qualcosa un po’ vero un po’ finto.-

Con passo lento Kanon prese per la vita la ragazza e si chinò per sussurrargli all’orecchio –Ok … ma faremo a modo MIO.

 

By SpitFireScar

Dìdyma: in greco vuol dire “gemelli”

Grazie a tutti per chi legge, segue e recensisce!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** RIENTRI e SORPRESE PIACEVOLI o forse NO ***


calcio 5

RIENTRI e SORPRESE PIACEVOLI o forse NO

 

Desu e Milo erano all’ingresso della scuola, e sembravano innervositi dal ritardo del loro compare.

-Milo, ma che fine ha fatto Aiolia!? Mancano 10 minuti e non è ancora arrivato!-

-Non lo so, pens- si bloccò quando vide il suo amico, che con passo da zombie si avviava verso la scuola - lascia stare sta arrivando!-

-Ehi cosa hai!?- domandò Desu.

-Avete presente che ieri vi avevo detto che avrei scoperto perché mia cugina è qui!-

-E allora!?-

-Bhe … ecco … Adesso Saori vive a casa mia e ... ha già sottomesso me e Aiolos!-

-Ma come mai è venuta qui!?- domandò Milo.

-Nostro nonno voleva che lei si relazionasse di più con i suoi parenti, e siccome i cugini più vicini di età siamo noi, ha deciso di venire qui con noi ad abitare finche non si diploma…. Vuol dire ancora 3 anni con lei!- Urlava hai suoi amici la propria disperazione.

-Aiolia quattro!- disse Desu.

-Cosa!?- domandò perplesso il castano.

-Contando quest’anno sono quattro anni che dovrai sopportarla.-

-NOOOOOO-

Videro Saori arrivare di corsa e si fermò a scambiare due parole con loro.

-Ciao ragazzi!-

-My Lady- disse Milo mentre faceva il baciamano.

-Ehi!- fu il saluto di Desu.

-Sapete dov’è Kanon!?- domandò la ragazza.

-Cugina non farlo arrabbiare, anzi lascialo in pace e non creare problemi!- ululò Aiolia.

-Senti io vado d’accordo con lui quindi non infastidirmi e IO faccio quello che ho voglia… Allora dov’è!?-

-Prova a vedere la panchine sotto il ciliegio magari è lì a dormire-esclamò Desu.

-Va bene ciao ciao -

Quando Desu finì di indicare la direzione per trovare Kanon a Saori, trovò gli altri del Trio a guardare verso a destra con gli occhi fuori dalle orbite.

Guardavano tre ragazze, erano tutte alte snelle e formose, con indosso la divisa della scuola potevano essere scambiate per personaggi Hentai, la prima aveva dei capelli mossi verdi, due occhi color smeraldo e un volto dolce, l’unica pecca era l’espressione scocciata sul volto, la ragazza in centro aveva i capelli della stessa lunghezza e mossi solo che erano rossi, il volto aveva un espressione serena, con due occhi azzurri come il cielo e la terza aveva lunghi capelli lisci e biondi, occhi color nocciola e un’espressione seria in volto.

-Wow che belle cavalle, come mai non le ho mai viste!?- disse Desu.

-Sempre fine- disse sarcastico Aiolia –Milo cos…- non finì la frase perché il suo amico era già andato incontro alle ragazze.

Si avviò verso la ragazza dai occhi color smeraldo e con un sorriso a trentadue denti cercò di attaccare bottone.

-Ciao splendore, come mai non ti ho mai visto!?-

-Che diavolo vuoi!?- domandò dura.

-Sai volevo chiederti se ti andava di uscire con un membro del club di calcio!?-

Quando senti la proposta si illuminarono gli occhi, con un movimento seducente appoggiò la mano sul petto del ragazzo e con voce suadente disse –Facciamo così io ti vengo a vedere agli allenamenti e dopo usciamo, che ne pensi!?-

-Cosa ne penso!? Che mi va benissimo!- Milo era al settimo cielo.

-A dopo allora!- disse con sguardo maligno.

Quando le ragazze passarono vicino agli altri due ragazzi, Aiolia guardava la rossa a bocca aperta e lei gli donò un dolce sorriso e lo salutò con la mano.

 

 

Saori trovò Kanon sotto le panchine del ciliegio intento a dormire, proprio come aveva detto Desu, si avvicino e con un sorriso intenerito dalla scena gli accarezzò i capelli.

Lui non si aspettava quel gesto, un gesto che aveva ricevuto poche volte in vita sua, una carezza delicata e sincera.

Il loro scambio di sguardi, però  non passò inosservato agli altri studenti, che subito iniziarono a bisbigliare alle orecchie e indicarlo, Kanon risenti di quei gesti e innervosito abbassò lo sguardo.

Ma anche la stessa Saori sembrò infastidita, con un movimento leggero alzò il mento e diede un dolce bacio, Kanon a quel contatto, leggero e casto, non resistette e strinse a se la ragazza e rese più passionale il bacio, tutto questo sotto lo sguardo concentrato di metà scuola.

*****

Quando le ragazze furono dentro il cortile della scuola iniziarono a discutere su quello che era successo.

-Shaina ma te non interessava Seiya!?-

-Certo June, che domande fai!?-

-Bhe … semplice hai accettato di uscire con quel ragazzo.-

-Sai avrei rifiutato in malo modo ma quando mi ha detto che faceva parte del club delle scuola mi è venuta l’idea di fargli un sorpresina!-

-Non essere troppo dura-

-Ok….ok… ma Marin ho visto che hai avuto successo con il castano-

-Si la bocca toccava terra e ma Marin fa sempre questo effetto ai ragazzi-

-Smettetela- urlò rossa in volto.

Mentre June e Shaina entravano all’interno dell’edifico scolastico ridendo.

*****

Passò la giornata, Milo era in fibrillazione perché da li a poco avrebbe rivisto la ragazza dagli occhi più belli che avesse mai visto.

Quando tutti i giocatori furono presenti, il piccolo allenatore prese la parola –Allora ragazzi oggi faremo metà preparazione fisica e metà schemi, ma oggi ho una sorpresa per voi sono tornate le nostre tre responsabili del club-

Quando le tre ragazze fecero la loro comparsa Milo e Aiolia erano sbiancati mentre Desu si teneva la pancia dal ridere.

-Ciao a tutti- prese la parola Marin affiancata da Shaina e June con dietro Aphrodite e Saori –Siamo felici di essere tornate per voi e come l’anno scorso, in comune accordo con il mister Doko, noi seguiremo la vostra preparazione fisica.

Quindi quindici giri di campo.-

Durante l’allenamento Milo e Aiolia erano silenziosi per la nuova sorpresa, ma ciò che più li spaventò fu il carico di lavoro, siccome il lavoro era il triplo del solito e inoltre Milo era quello che subiva le angherie di Shaina, doveva correre più giri, fare più scatti, più piegamenti, etc.  e il tutto per punizioni su cose futili.

Quando l’allenamento terminò, Kanon si era imboscato con Saori nel magazzino dopo che per tutto l’allenamento avevano fatto finta di niente, mentre Milo si reggeva in piedi a fatica, si avvicinò a Shaina e disse –Allora dove vuoi andare dopo!?-

-Come ?- chiese lei.

-Bhe… avevi detto che dopo l’allenamento saresti uscita con me, ora l’allenamento è finito!- disse con il poco fiato rimasto ma con voce speranzosa.

-Ah… dispiace ma io non esco con membri del club- disse con un sorriso finto, però quando Shaina vide Seiya uscire dallo spogliatoio gli corse in contro, come una ragazzina davanti a una rock star –Seiya aspettami vengo con te-

Dopo gli ultimi eventi Milo era rimasto di sale, vedeva la ragazza che lo aveva ridicolizzato allontanarsi a braccetto con il più scarso della squadra, il suo orgoglio era stato ferito e preso in giro da una ragazza.

 

By SpitFireScar

Grazie a tutti per chi segue la storia!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** TRE IN MENO ***


calcio 6

TRE IN MENO

 

Passò un settimana dal rifiuto di Shaina.

Milo dopo quell’evento aveva messo tutto se stesso nel calcio, i rapporti con la squadra erano migliorati, aveva legato con tutti, tutti tranne uno, Seiya per lui serbava rancore.

Lo stesso Kanon aveva migliorati i legami, ognuno contava sull’altro e finalmente si sentiva membro di qualcosa.

Era mattina, il gemello attendeva sotto il ciliegio la sua schiavista, per quanto lo infastidiva averla attorno, trattarla come una principessa non era da lui, ma si era reso conto che non riusciva fare a meno delle carezze che lei gli donava.

Rimase sorpreso quando non la trovò sotto la solita panchina, ma non se ne preoccupò.

Passò un quarto d’ora, mancava poco all’inizio lezioni e Saori non era ancora arrivata, andò a cercarla fino ad arrivare sul retro e lì sentì la sua risata.

Si avvicinò, fino a quando vide Seiya e Saori in atteggiamenti intimi, si allontanò furioso.

Si stava avviando all’ingresso della scuola, quando la vide arrivare.

-Ciao Kanon- lo salutò Saori gettandosi tra le sue braccia.

Lui la allontanò in malo e dopo avergli rivolto un sguardo truce disse –D’ora in poi stammi lontana p***ana!-

-Come!?-

-Non ti voglio più vedere e soprattutto non voglio sentire più la tua voce petulante!- disse mentre si dirigeva verso la propria aula.

-Me la pagherai- sussurrò lei mentre lo vedeva allontanarsi.

*****

Milo era negli spogliatoi, era arrivato in ritardo, ma ancora in tempo per non sentirle dietro dal mister, si stava cambiando quando sentì parlare i bronzini, perché Desu dopo una discussione con Shiryu aveva iniziato a chiamare così Seiya, Hyoga, Shiryu, Shun e Ikki.

Stavano discutendo ma fu una frase pronunciato Shun  ad attirare la sua attenzione.

-Allora Seiya ho saputo che Shaina ti ha chiesto di uscire!?-

-Si e allora!?-

-Bhe dai non dirmi che non uscirai con lei?-

-No non penso-

-Me gli hai detto che vi sareste visti domani?!-

-EH allora!? A me piace quel bocconcino di Saori!

Milo passò vicino a loro ma evitò accuratamente di rispondere al loro saluto, era convinto che Seiya era uno stupido ragazzino… ma adesso ne era certo.

Il mister uscì con lo sguardo cupo e chiamò tutta la squadra.

-Ragazzi, ho parlato con il preside,  Kanon non farà più parte della squadra, a causa dei continui richiami è stato obbligato a lasciare il club, se no sarebbe stato espulso della scuola-mentre diceva  queste parole Saori, che gli era vicino, sembrava soddisfatta di quello che sentiva.

Quando finì di parlare mandò la squadra ad allenarsi.

Milo si stava allenando, non riusciva a capire come faceva Shaina  a essere interessata a quello stupido, lo incitava sempre e lui che non sapeva tenere il pallone si vantava dei suoi pregi.

-Smettila!-

Quando si girò Camus era li vicino a lui, il suo migliore amico, si conoscevano dall’infanzia, da quando da bambini si erano incontrati, Camus che leggeva al parco e lui…lui era scappato dai soliti casini.

Si erano messi a parlare, anzi, lui parlava e Camus rispondeva, per quanto erano diversi, divennero subito amici e iniziarono a uscire insieme.

-Cosa dici!?-

-Milo smettila, so che ti infastidisce Seiya e sei geloso che Shaina si dedichi solo a lui-

-Io, ma dai l’ho dimenticata ormai-

-Se lo dici tu…-

Il vecchio mister richiamò la squadra e decise di fare una partitella.

Milo stava bevendo quando vide Shaina e Seiya parlottare e volle ascoltare la conversazione.

-Allora domani ci vediamo dopo la scuola!?- domandò la ragazza.

-Ehm… certo!-

-Non vedo l’ora!- disse lei felice come una pasqua, non sapendo che lui non era interessato a lei.

Milo era furioso, non poteva accettare questa situazione, non gli stava bene, Shaina doveva soffrire a causa di quell’idiota e lui non poteva fare niente.

La partitella iniziò e Milo era finito contro Seiya, non riusciva a non pensare che lui voleva far soffrire Shaina, lui non poteva accettarlo e Seiya doveva soffrire nello stesso modo.

Fu un attimo, lo vedeva correre con la palla, si lanciò e in scivolata lo prese all’altezza del ginocchio, era lì a terra lo vedeva che si teneva con il ginocchio, gli tirò un calcio tra le gambe e tutto ciò che segui era pura confusione.

Subito i bronzini si lanciarono contro Milo, Aiolia e Desu invece a difesa dell’amico, Camus cercava di allontanarlo, gli altri della squadra cercavano di dividerli e Shaina era trattenuta da June, Marin, Aphrodite e Saori.

Quando la calma fu ristabilita Seiya era stato portato da Shiana nell’infermeria della scuola e Milo era nell’ufficio dell’allenatore insieme a Marin e Doko.

-Allora Milo che è successo in campo-

-Quello che ha visto mister-

-Io ho visto tu che entravi in maniera pericolosa su un tuo compagno e che dopo gli hai rifilato un calcio nei gioielli di famiglia-

-Allora ha visto bene-

-Ora mi chiedo perché!?-

-Mi innervosiva…-

-Capisco… un giornata No c’è per chiunque, allora voglio che ti scusi con Seiya-

-NO!- disse Milo convinto.

-Come!?-

-No io non mi scuserò del mio gesto!-

-Bhe Milo allora, mi dispiace ma devi lasciare il club, non posso tenere in squadra un giocatore che fa del male ai propri compagni di squadra- disse questa ultime parola con voce atona, come aveva mantenuto tutta la discussione.

Milo uscì dallo spogliatoio e Doko diede la propria attenzione a Marin.

-Come sta!?-

-A una distorsione niente di grave, però dovrà far riposare il ginocchio per almeno due settimane-

-Va bene… però siamo con meno tre giocatori e fra una settimana abbiamo l’amichevole-

 

By SpitFireScar

Grazie per chi recensisce!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** AMICHEVOLE ***


calcio 7

AMICHEVOLE

 

Passò un a settimana dalla perdita di due giocatori.

Doko ad ogni allenamento, anche se non la dava a vedere, era sconsolato i giocatori non se non accorgevano, ma Marin sua assistente SI, era tre anni che faceva parte del club, lei insieme a Shaina e June erano da sempre appassionate del calcio, seguivano i campionati europei, il loro sogno era di andare a vedere negli stadi più belli del mondo giocare le grandi squadre europee, il Real Madrid al Santiago Bernabeu, l’Inter e il Milan al Meazza, il Barcellona al Camp Nou e il Manchester United all’Old Trafford ed erano convinte di riuscirci.

Marin vedeva l’espressioni preoccupate del vecchio allenatore, aveva capito che avevano perso la loro fascia sinistra, purtroppo sia Ikki che Hyoga per quanto si impegnavano non erano in grado di fare quel ruolo egregiamente come i precedenti.

Il giorno della amichevole Doko volle fare un discorso alla squadra.

-Allora ragazzi, io voglio che oggi proviate gli schemi che abbiamo fatto nell’ultimo periodo, non dovete rischiare di farvi male e di strafare per mettersi in mostra, dovete solo giocare tranquilli e vedere se gli schemi vanno bene!-

Tutti i ragazzi lo guardavano seri e determinati, Doko notò questa sicurezza, era quella che lui cercava anche se sapeva che non poteva bastare.

-Ho deciso chi saranno il capitano e il vice.

Aiolos tu sarai il capitano e  Saga il suo vice, siete i più seri e fate gruppo voi due dovrete tenere compatta la squadra e conto su di voi!

Bene entriamo in campo allora!!!-

La partita era iniziata, i Saint con le nuove divise ricevute dalla famiglia Kido, gialle con pantaloncini neri, stavano giocando la palla veloce, Marin vedeva la squadra giocare bene, Shaina e June erano entusiaste, ma lei come il mister non era certa di questo entusiasmo.

Non si sbagliò, infatti la palla arrivò a Hyoga, sbagliò lo stop e la squadra avversaria partì in contropiede, Ikki cercò di recuperare, ma venne saltato in velocità dai passaggi veloci degli avversari, arrivarono sul fondo, crossarono in mezzo, Aldebarn e Desu erano spiazzati, il giocatore avversario colpì la palla e …. E grazie a un miracolo di Mu non subirono gol.

Quello fu l’inizio della fine, Doko chiamava Aiolos chiedendogli di aiutare Hyoga a centrocampo e a Ikki di stare più basso.

Marin sapeva che non stava andando niente bene, non avevano preso ancora gol grazie ad Aldebarn, Desu e Mu che sembrava avere un muro di cristallo in porta, avevano impedito ogni possibilità di gol degli avversari, i quali avevano capito che Hyoga e Ikki erano il punto debole della squadra e quindi puntavano sempre sulla loro fascia.

La situazione peggiorò quando Seiya in panchina iniziò a criticare i compagni con Shaina che lo guardava.

-Ma dai, se ci fossi al posto di Aiolia avrei già fatto gol!-

-Hai ragione Seiya, sei il migliore- lo elogiava Shaina con occhi sognanti.

-Ma come, se al posto di Hyoga giocassi io non avrei perso così tante palle!!!-

Marin si innervosì quei ultimi due commenti l’avevano infastidita più degli altri.

-Seiya stai zitto se…se….se… se nostra nonna avesse le ruote sarebbe un automobile, adesso tu non giochi perché sei infortunato, quindi fai il tifo per i tuoi compagni, sono ormai 70minuti di gioco e non abbiamo ancora preso gol -

Furono le ultime parole famose, in 20 minuti presero 2 gol, per la stanchezza i difensori non erano riusciti a chiudere e avevano perso la partita per la fatica.

Quando rientrarono negli spogliatoi la maggior parte erano demoralizzati, soprattutto Hyoga e Ikki che avevano capito che la partita era stata persa a causa loro, le ragazze con Aphrodite cercavano di tirare su il morale, senza successo.

Il vecchio allenatore entrò nello spogliatoio e guardò i suoi ragazzi e iniziò a parlare.

-Ragazzi avete giocato bene, ho visto una buona difesa, Hyoga, Ikki non è successo niente purtroppo non avete la forza e la velocità di Milo e Kanon per sopperire alla loro mancanza, ma non preoccupatevi avete dimostrato impegno, adesso cercheremo di migliorarvi, i nostri schemi sono saltati dopo che se sono andati e quindi non siamo riusciti ad adattarli ma non preoccupatevi abbiamo tempo primi che inizi il campionato, ora cambiatevi e riposate ve lo meritate-

 

Marin si avvicinò a Shaina e Saori e sussurò –Seguitemi dobbiamo mettere in ordine –

Le tre ragazze ricollocarono i palloni e le divise nella lavatrice in magazzino e Marin prese la parola.

-Oggi sapete perché abbiamo perso!?-

-Molti sono nuovi- disse Shaina-

-Avevamo alcuni giocatori scarsi- aggiunse Saori.

-Nessuna delle due, noi abbiamo perso a causa vostra!- dopo quella affermazione le due ragazze strabuzzarono gli occhi, non capendo a cosa si riferisse Marin.

-Non fate quelle facce, iniziamo da te Shaina, a causa tua Milo ha fatto quello che ha fatto, l’hai preso in giro e trattato come…. Come un verme davanti alla squadra, elogiavi Seiya davanti a Milo apposta, che per quanto voglio bene a mio cugino è una mezza tacca rispetto a Milo, lui fra tutti è uno dei pochi ad avere i colpi di classe e noi l’abbiamo perso.

E te Saori!?-

-Io cosa non ho fatto niente!-

-Non farmi ridere, Saga mi ha raccontato tutto, di come usavi Kanon, di come gli hai fatto credere in qualcosa di fittizio e l’hai ricattato.

Mi sono informata sai, ho scoperto che a parlare con il preside sei stata TU e adesso Kanon è stato espulso della squadra.

Purtroppo entrambi giocano sulla sinistra e abbiamo perso su quella fascia e adesso dovrete rimediare-

-Come!?- chiesero le due ragazze.

-Mi sembra facile, oggi è sabato, bene voglio che lunedì siano presenti, non so come li fate tornare o come li convincerete sono problemi vostri, ma vi avverto che se lunedì non li vedo, dirò alla squadra cosa avete fatto e penso che non avranno problemi a farvi uscire del club-

 

FINE

By SpitFireScar  

Che Marin xDDDD

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** IL RITORNO DI MILO ***


calcio 8

IL RITORNO DI MILO


Shaina era in difficoltà, non sapeva come poteva convincere Milo, le minacce di Marin l’avevano spaventata e non poco.
Era fuori dagli spogliatoi, vedeva uscire i ragazzi, finche non passò Camus, sapeva che erano ottimi amici e avrebbe potuto strappare qualche informazione per incontrarlo.
-Camus! Aspettami!- Urlò la ragazza verso il Francese.
Quando gli fu accanto prese la parola.
-Che vuoi Shaina?- la domanda fu posta con voce gelida.
-Sai, ho saputo che sei il migliore amico di Milo… e bhe… vorrei sapere un modo per incontrarlo.-
Lo sguardo che gli rivolse, mostrava la sorpresa del ragazzo, non poteva credere che la ragazza che aveva creato tutti i problemi al suo amico, ora lo volesse incontrare, ma vedeva negli occhi della giovane una certa preoccupazione e ansia.
-Se tu lo cercassi adesso, lui non ti vorrà vedere, ma forse con qualche inganno e qualche bugia posso farvi incontrare.-
-Quindi!?- domandò.
-Fatti trovare nella panchina al centro del parco prima delle quattro.-
Lo vide salire con tranquillità sopra la propria Kavasaki Ninja, partire a tutta fretta e lasciare la ragazza senza parole.


Era in ritardo e su una cosa che era certo Camus odiava i ritardi.
Attraversò il parco di corsa, schivando coppiette e bambini che giocavano, raggiunse il centro, il luogo in cui incontrò il suo migliore amico, il luogo dove la sua vita aveva avuto una svolta e il luogo in cui c’era la ragazza che gli aveva creato gran parte dei suoi problemi.
Shaina lo guardò e con un gesto lo invitò a sedersi.
Milo si accomodò –Solo una mente gelida e razionale, come quella di Camus, poteva pianificare questo incontro.-
-Volevo parlarti- ammise la ragazza.
-Sono qui. Ma te lo dico subito, se non fosse un’idea di Camus non sarei venuto.-
-Io ti volevo chiedere scusa, ho capito di aver sbagliato e ti prego di tornare nella squadra.
Il tuo apporto alla squadra è fondamentale, non solo in campo ma anche con il gruppo, Camus è più glaciale con gli altri, Desu non fa altro che lanciare frecciatine a Seiya e Aiolia cerca di fare da paciere  con poco successo.
Sei tu che servi… perchè… perché sei importante per tutti.
E manchi, ti prego torna!!!-
Il ragazzo si alzò e gli porse la mano.
-Non posso rifiutare una preghiera di un ragazza, se poi è bella come te.- disse le ultime con un sorriso che sorprese la ragazza,la quale prese la mano del ragazzo e alzata fino a trovarsi a pochi centimetri del volto del ragazzo.
-Uscirai un giorno come me?- domando ha sorpresa Milo.
Shaina arrossì vedendo l’intensità dello sguardo del ragazzo.
-SCUSATE CI PASSATE IL PALLONE!- urlò un bambino che giocava con i propri amici.
Si sorpresero entrambi e un’idea comparve nella testa di smeraldina ragazza.
-Vediamo … Se con un tiro riesci a far toccare il pallone contro gli incroci della porta… ti concederò un appuntamento, sul serio stavolta.-
Milo posizionò il pallone, con un mancino veloce e radente prese gli incroci facendo tremare la porta, per l’intensità del tiro.
-Visto abbiamo avuto quello che volevamo entrambi!.- disse ridendo.



 

SpitFireScar
Scusate per il ritardo ma l’ispirazione mi è mancata, ci sono i prossimi capitoli in arrivo con il ritorno di Kanon e l’arrivo di un nuovo personaggio originario della serie, solo una cosa non prometto di essere in orario con le pubblicazioni!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** L'ABBANDONO DI KANON ***


calcio 9

L’ABBANDONO DI KANON

Era una bella domenica mattina, assolata ma rinfrescata da un leggero vento.
Saori era arrivato a casa di Kanon e Saga, non immaginava che avevano una villa enorme, sviluppata su tre piani e fatta in stile moderno.
Si ricordò che aveva dovuto pregare la segreteria per farsi dare la via dove abitavano.
Suonò al campanello dell’abitazione, dopo aver attraversato un giardino all’italiana si ritrovò davanti all’ingresso della casa.
-Ciao Saori che fai qui?-
La ragazza si girò, incontro uno dei due gemelli e a primo impatto non riuscì a riconoscerlo.
-Ciao….ehm…-
-Sono Saga, non ti preoccupare è difficile riconoscerci anche per i nostri genitori.
Ma cosa fai qui?-
Lei gli spiegò tutti gli avvenimenti, Saga ascoltava tutto interessato e non riuscì a trattenere le risate.
-Tu ridi di me?- chiese offesa.
-No ridevo di quello che ha fatto Marin…. Ascolta Kanon starà ancora dormendo, ieri sera non l’ho visto tornare e se vuoi puoi svegliarlo.-
-Ok grazie.-
Saga gli indicò il modo per arrivare in camera di Kanon.

Quando raggiunse la camera da letto, rimase sorpresa, era ordinata, con colori sobri e con il grande letto a due piazze nel centro della parete.
Lo vide arrotolato nel letto, che dormiva, sembrava tranquillo e rilassato, non riuscì a resistere e donò una dolce carezza al ragazzo.
Per quanto fu dolce e leggera la mano il ragazzo si svegliò e la sua espressione fu di sorpresa.
-Che ci fai qui?- domandò assonnato.
-Sono venuta trovarti e pregarti a tornare a giocare con noi, penso io per risolvere la situazione con il preside.-
Il rumore della porta che si apriva del bagno sorprese Saori, quando alzò lo sguardo vide uscire dal bagno una bellissima ragazza, dai lunghi capelli corvini, dai grandi occhi lilla, aveva la pelle candida come il latte e dal fisico da top model avvolto da una corta salvietta che copriva qualche centimetro al di sotto dell’inguine.
-Pandora…-
La ragazza appena nominata fece un sorriso malizioso.
-Ciao Saori è un piacere rivederti.-
Kanon guardò più sorpreso le due ragazze.
-Vi conoscete?-
-Si, sai la tua cara amica Saori mi ha fatto espellere da scuola con una finzione, perché avevo preso il ruolo da protagonista nel club di teatro a scuola!-
Mentre diceva quella frase si era messa alle spalle iniziando a baciare la spalla nuda del ragazzo.
-Tu vendevi fumo a scuola, questo è illegale e lo sai bene … Bhe non mi importa cosa fai con altre ragazze- disse offesa –allora torni a giocare con noi, ti prego.-
Concluse con voce supplichevole.
-Dopo quello che mi hai fatto, non ci penso proprio, non so neanche perché Saga ti ha fatto entrare e ora vattene.- rispose arrabiato.
-Ma…-
-Non hai capito? Vattene e comunque ho già trovato un’altra squadra.-
-Quale?-
-Giocherò per la squadra del liceo Poseidon.-
-Ma … Ok… arrivederci.- lo sguardo arrabbiato di Kanon la fece desistere.

Saori scese dalle scale con sguardo basso, Saga la vide, cercò di andargli incontro, ma venne allontanato in malo modo e capì subito cosa poteva essere.
Quando entrò nella camera del fratello, vide il fratello che baciava in modo lascivo la ragazza, che sembrava soddisfatta dal ragazzo.
-Che vuoi Saga anche tu adesso?-
-Sei un deficiente certe volte.-
Uscì sbattendo la porta violentemente.
-Tutti che ti disturbano in camera tua!- disse prima di tornare a dedicarsi alle labbra di Kanon.


SpitFireScar

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** SI RIPRENDE ***


calcio 10

SI RIPRENDE



Il lunedì mattina era duro per tutti, ma per Shaina e Saori che dovevano sorbirsi il giudizio di Marin era peggio della morte, entrambe si erano incontrate davanti all’ingresso della scuola, aspettando l’arrivo della tempesta, che a loro sorpresa le passò accanto in silenzio e le ragazze la seguirono in silenzio attraversando il cortile.
-Oggi a ricreazione sul tetto della scuola parleremo.-
Le due raggelarono per la freddezza della frase fermandosi in mezzo al cortile.


Camus leggeva tranquillo sulla panchina, sotto il ciliegio, al centro del cortile della scuola, era concentrato sulla lettura di una delle sue poesie della classica letteratura francese e a voce bassa leggeva, che sembrava un litania a estranei.
-…O mon Dieu, mon Sauveur, puisque, par la raison
Le trouble de mon âme étant sans guérison,
Le vœu de la vengeance est un vœu légitime,
Fais que de ton appui je sois fortifié:
Ta justice t'en prie, et les auteurs du crime
Sont fils de ces bourreaux qui t'ont crucifié.-

-CAMUS!!!!-
La voce di Milo arrivò nel momento stesso in cui terminò il sonetto, non ebbe tempo di girarsi che venne investito dal suo migliore amico e se lo ritrovò seduto accanto che rideva sguaiatamente.
-Amico mio, tu sapevi, sapevi, ti devo un favore immenso!-
Con voce leggera e seria fece la propria domanda.
-Io sapevo cosa e per quale motivo mi devi qualcosa.-
-Primo,sapevi come sarebbe finita con Shaina mandandomela e Secondo, grazie a te ora ho un appuntamento con quello schianto!-
-Incredibile, sei riuscito a strappare un appuntamento con quella tiranna e si direi che mi sei immensamente debitore…. Quindi mi offrirai una cena al ristorante francese della città.-
-Nooo sai che io odio quella cucina!- Urlò supplichevole.
-Troppo tardi!.- Disse scherzosamente ma non troppo.

 

I due gemelli camminavano, uno dall’altro alla distanza di tre metri davanti, Kanon tranquillo e spavaldo e dietro Saga furioso e silenzioso.
All’ingresso della scuola non riuscì a trattenersi, era da domenica mattina che non parlavano e ora doveva mostrargli il proprio disappunto.
-Kanon aspetta dobbiamo parlare!- disse con voce seria.
-Che vuoi?-
-Non mi importa se hai lasciato la squadra o chi frequenti, ma è come hai trattato Saori, si è scusata e tu l’hai allontanata in malo modo .-
-E allora?-
-Voglio che ti scusi con lei!- disse con voce autoritaria.
-Se ci tieni così tanto consolala tu… Dopo tutto siamo uguali e quindi penso che si accontenti.-
Senza aspettare altro entrò nell’edificio scolastico, non aveva più voglia di parlare e la campanella avvertì l’inizio delle lezioni.

 

-MALEDIZIONE!-
Ogni persona stava lontano da un tavolino del bar della scuola, una aura malefica lo circondava allontanando chiunque o per le esternazioni troppo colorite dell’occupante.
-MALEDIZIONE!!!!-
Era ricreazione, ma Shaina prima di incontrare Marin voleva ingozzarsi  di dolci, aveva troppa paura di incontrarla e spese tutti i soldi in merendine al cioccolato.
-Ehi guarda che se mangi troppo ingrassi!-
Disse una  voce che a primo impatto non riconobbe.
-Cosa te ne frega?- domandò in modo aggressivo.
-Quando uscirò con te, non vorrei andare con una balenottera!-
-MILO!- esclamò sorpresa.
-Ma vorrei uscire con la ragazza carina, piccolina, magrolina, che sembra un bel scricciolo e che ho conosciuto…. Giusto scricciolo?-
Con l’indice tolse una macchietta di cioccolato sull’angolo alla bocca e dopo averlo messo in bocca mostrò di apprezzare il sapore di cacao con il latte.
-Non chiamarmi… Ma che stai facendo?-
Il ragazzo la sollevò, la strinse in un tenero abbraccio, gli accarezzava dolcemente il capo e con voce dolce gli sussurrò.
-Non ti preoccupare, con me hai risolto sono tornato, non ci saranno problemi…  e come fai aver paura di una leggiadra donzella come Marin?-
La ragazzo gli tirò un pugno nel costato.
-Primo dovrei essere io la tua ‘leggiadra donzella’, siccome usciremo insieme e Secondo Marin può essere una furia quando si arrabbia!- Terminata la frase si accoccolò sul suo petto, sentendosi protetta e sicura.
-Ok… e vedo che ci prendi gusto a stare tra le mie braccia.-
Aggiunse l’ultima frase ridacchiando.

 

Saori stava salendo le scale come se fossero un patibolo, non sapeva come spiegare a Marin che Kanon si era rifiutato di tornare e che era andato a giocare in una delle squadra favorite per andare ai nazionali.
Senza rendersene conto si schianto contro il petto marmoreo di un ragazzo e quando alzò lo sguardo vide uno dei gemelli.
-Ciao Ka… No tu sei Saga!-
-Esatto.- disse ridacchiando.
-Dove vai Saori?-
-Ti ricordi… devo parlare con Marin.-
-Giusto…-
-E non so cosa fare, giuro non so come spiegargli che io ci ho provato e…-
Un dito sulle labbra la fece fermare e con una carezza sulla guancia gli sussurrò.
-Non ti preoccupare ho già parlato con Marin e lei ha capito.-
Dopo queste parole il ragazzo continuò la strada nella propria direzione.
-Ah…. Saori!-
-Si?-
-Oggi sei bellissima!-
La ragazza rimase scossa dalle parole, ma non resistette a sorridere per il complimento e si avviò verso il patibolo con una altra energia.
Dopo tutto aveva ricevuto un complimento da uno dei ragazzi più ricercati della scuola.


Shaina correva di fretta su per le scale e gli stavano risalendo anche le 20 merendine al cioccolato.
Si era fermata a chiacchierare con Milo e ora era in ritardo.
Quando arrivò in cima al tetto, trovò Marin che la stava aspettando battendo il piedi, Saori di spalle pronta come lei al giudizio e June che guardava qualcosa adorante in cortile.
-Sei arrivata!- La richiamò.
-Scusa….Scusa… mi sono fermata a parlare eh…-
-Non importa ora.
Saori con te ho già risolto, ho parlato con Saga quindi capisco che non si può fare niente e quindi puoi rimanere nel club…. Ma vedi di non fare altri casini.
Shaina!-
La smeraldina si sorprese per la voce ancora più severa.
-Si?-
-Hai rimediato?-
-Si- Rispose allegra.
-Bene.- Sospirò soddisfatta.
-Ehm Marin?- La richiamò la verde.
-Dimmi Shaina.-
-Cosa ha June?- Domandò indicando l’amica.
-Non lo so…ha un’infatuazione per qualcuno ma non so chi!-
Shaina si posizionò dietro a June e guardò nella sua stessa direzione.
Vide tre ragazzi della lo squadra che chiacchieravano.
Indicò il primo un ragazzone di due metri, faceva paura a primo impatto, ma era buono come il pane e soprattutto gentile con tutti.
-Ci sono Aldebaran…-
La ragazza non reagì.
Poi indicò un giovane, dai lunghi capelli lilla e dal sorriso gioioso.
-…Mu…-
Nessuna reazione.
Infine il terzo, un ragazzo alto, dai lunghi capelli dorati e dagli occhi chiusi.
-….e Shaka.-
Alla bionda si imporporarono le guancie.
-Non ci credo.- Esclamarono in coro.
-Non ditelo a nessuno.-
Le tre ragazze annuirono sorridendo.
-Giurate!- Urlò rossa in volto.
-Ok…Ok!-
Alla fine promisero le tre amiche.


Le lezioni terminarono, un numeroso gruppo di ragazzi sbavanti era davanti al cancello e mentre dietro c’erano molte ragazze verdi di invidia.
Ikki e Shun passarono davanti al gruppo chiedendosi cosa poteva attirare l’attenzione di così tante persone, finche non sentirono una voce che riconobbero subito e cercarono farsi spazio nel gruppo.
-MA MI LASCIATE IN PACE PERVERTITI.-
Entrando di forza videro una ragazza che conoscevano bene.
-Pandora!?- Esclamarono in coro.
La ragazza si girò, indossava la classica divisa al marinara, tutta in nero con la camicetta bianca e quando li vide gli salto al collo ridendo.
-Ciao cugini che ci fate qui?-
-Noi la frequentiamo questa scuola- affermò Ikki.
-… Cosa ci fai qui tu?- Domandò il fratello minore.
-Sono qui per il mio ragazzo!- Trillò allegra, facendo demoralizzare tutti i ragazzi e godere le ragazze.
-PANDORA!- La chiamò una voce.
Quando tutti si girarono, videro Kanon avvicinarsi e donare un casto bacia alla ragazza.
-Andiamo…. Dai che ho gli allenamenti.-
Lasciarono il gruppo sconvolto e i suoi due ex-compagni di squadra ancora di più.



SpitFireScar
Avere 4 ore di interrogazione libere ti fanno venire strane idee.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** PARTE LA SFIDA ***


calcio 11

PARTE LA SFIDA


Lo spogliatoio era in fermento per la notizia che Ikki e Shun avevano riportato, erano presenti i Bronzini, Aiolia e Desu e la discussione era divisa da vari punti di vista.
-Cosa vi aspettavate da quel matto di Kanon.- Pronunciò Seiya sicuro di aver detto la cosa giusta.
-Seiya non permetterti di chiamarlo così!- Lo richiamò Aiolia infastidito dal tono si superiorità.
-Sei troppo buono amico, quello merita di peggio e senza dubbio faremo meglio.-
-Ascolta ragazzino se spari un’altra cazzata del genere ti spacco la faccia.- Intervenne Desu ormai esausto di sentirlo criticare chiunque.
La porta dello spogliatoio venne spalancata rumorosamente facendoli zittire, Marin con passo imperioso entrò all’interno, posizionandosi fra le due fazioni, Shun che era in mutande corse nelle docce per nascondersi e lei posò lo sguardo severo su ogni persona presente nel suo campo visivo.
-Smettetela sembrate dei ragazzini! Seiya non ti permettere di parlare così degli altri, soprattutto se non conosci i fatti e Desu abbassa i toni non sei a casa tua.-
Con voce autoritaria la ragazza fece terminare la discussione.
-Muovetevi ad andare in campo.- disse prima di uscire dallo spogliatoio e lasciandoli intimoriti.


I bronzini dopo la discussione seguirono il consiglio della rossa, mentre Desu e Aiolia rimasero all’interno ripensando gli ultimi eventi accaduti alla squadra, dalla perdita di due compagni e la disgregazione del gruppo.
-Ragazzi ma che succede?- Una voce sorprese i due.
-Milo?- Esclamò il primo.
-MILO!- Seguì il secondo.
-Si è il mio nome, ma cosa sono quei musi lunghi?- domandò.
-Stavamo ripensando a quello che è successo a Kanon e di certo agli altri non va meglio.-
-Aiolia ho saputo….- Mormorò.
-Tu che ci fai qui?- Domandò il castano.
-Io…. Bhe… Ripensavo di tornare a giocare, ma con una squadra così non so se mi va….-
-Non ci provare, cambiati e vedrai che non mi batterai più.- Affermò Desu convinto.
-Ok… Aiolia non pensi che dovresti andare a trovare una ragazza.-
-Dici?-
-Dico…. Dico!- Affermò sicuro.
Il ragazzo corse fuori dallo spogliatoio, Desu sorrise e seguì la via del campo da gioco.
-Sono tornato.- Fu il sussurrò prima di iniziare a cambiarsi.


-Complimenti, so quello che hai fatto tra quei due, hai dimostrato fermezza prima che la squadra si spacchi e sono fiero di averti come assistente.- Affermò il vecchio allenatore facendo arrossire la ragazza per tutti i complimenti.
Dokho si diresse verso il campo dove era presente metà squadra a scaldarsi e con voce allegra iniziò ad elencare il programma dell’allenamento.
-Marin!- La ragazza si girò trovandosi davanti Aiolia.
-Dimmi.-
-Sei stata bravissima, io ci ho provato a calmarli ma…-
-Non scusarti non è tuo il compito gestire il club.-
-Senti Marin vorrei chiederti una cosa…-
-Certo dimmi.-
-Bhe…volevo… volevo chiederti…- Faticava a dire la frase per l’imbarazzo.
-Allora?- La ragazza non capiva cosa voleva.
-…Ti andrebbe se usciamo insieme una volta?- Domandò rosso in volto e spiazzandola completamente.


Quando furono sul campo da gioco, tutti diedero il ben tornato a Milo, tutti escluso Seiya, ciò che non sorprese il rientrante giocatore era il sorriso a trentadue denti dell’amico e il rossore sulle guancie della rossa.
-Bene ragazzi  ora  iniziamo l’allenamento dieci giri di campo.-
I ragazzi corsero sotto lo sguardo attento di June che contava i giri, anche se guardava più attentamente una lunga chioma d’orata, mentre gli altri preparavano gli attrezzi e Dokho guardava attentamente la sua squadra.
Finito la corsa il mister richiamò intorno a sé il gruppo.
-Ragazzi fate qualche esercizio per rilassare i muscoli, poi tutti con la palla e Milo tu dopo vieni da me .-

-Fatto, adesso mister?- Chiese il ragazzo dopo che ebbe terminato lo stretching.
-Adesso tu andrai insieme a Shaina, ti farà fare degli esercizi con addosso carichi da cinque kili, ti servono per recuperare il tempo perso e adesso andate.-
Milo guardò sbigottito l’allenatore ma obbedì in silenzio, raggiunse il punto dove si trovava la ragazza e ne rimase sbalordito.
Indossava una canotta aderente abbastanza scollata, shorts neri e scarpini da calcio.
Era di spalle che borbottava e non si era accorta della sua presenza.
-Ehi scricciolo!-
-Eccoti muoviti, prendi questi, legateli ai polsi e alle caviglie- disse porgendogli i pesi.
Con mano svelta la prese tirandosela a se e sussurrò.
-Perché sei così fredda mi pareva che oggi ti piaceva stare con me .-
-Smettila ora ti devi allenare.-
-Ok!- Ammise arreso dalla inamovibilità della ragazza.
Passò mezz’ora a fare esercizi che lo sfinirono, non ricordava che la ragazza fosse così dura e si pentì di non essersi tenuto allenato.
-Tieni.- La ragazza gli porse una bottiglietta d’acqua che accettò volentieri ormai senza fiato.


-Ragazzi è ora di riprovare con gli schemi, Hyoga il tuo posto lo prende Milo, Ikki tu rimani terzino sinistro e ora iniziate.-
Le azioni erano veloci, schematiche e rigide, Dokho li faceva rifare perché non era soddisfatto, sapeva che non potevano giocare così, serviva più fantasia e li gli venne l’intuizione.
-MILO! QUANDO PRENDI LA PALLA HAI QUINDICI SECONDI PER FARE QUELLO CHE VUOI E POI PASSA!- Urlò al ragazzo.
Tutti rimasero stupiti, di certo non era dal mister dare così libertà e l’unico a esserne soddisfatto fu Milo.
Shaka passò la palla a Milo, l’allenatore da quel momento iniziò a contare, il ragazzo partì veloce, saltò Seiya con un paso doble e….
-QUINDICI!- urlò l’allenatore.
Milo si fermò a trenta metri dalla porta, con uno sguardo veloce fece partire il cross, era teso e radente .
Camus guardò il pallone, capì subito che era suo, con freddezza glaciale colpì la palla di testa e la piazzò al filo del palo spiazzando Shiryu.
Lo schema lo riprovarono molte volte, Milo riuscì a far segnare tre volte Camus, due volte Aiolia, con molta fortuna, una volta Shura e anche Shaka.
L’allenamento terminò, il vecchio allenatore guardava i ragazzi, avevano trovato un altro schema, grazie al rientrante giocatore e vedeva la soddisfazione negli occhi di tutti.
-Bravi, non vi trattengo perché siete stanchi…. Ma bravi non ho nient’altro da dire.-


Pochi alla volta tutti i componenti del club si avviarono verso le proprie abitazioni.
Milo uscì con Camus chiacchierando allegramente, il francese si posizionò sulla proprio moto, mentre l’altro  guardava attentamente una ragazza che conosceva bene, arrabbiarsi e urlare per aver perso l’autobus.
-Camus vai pure, mi sa che dovrò allungare il tragitto oggi.-
-Ok ciao e a domani.- Disse prima di partire.
Si avvicinò lentamente alla ragazza, non riusciva a non sorridere, gli piaceva molto, doveva ammetterlo, era poco femminile, ma aveva quei occhi che lo eccitavano da morire e adesso voleva vedere come si sarebbero sviluppata la situazione.
-Ehi scricciolo!- La chiamò a sorpresa
-Ciao…- Borbottò la giovane.
-Perso l’autobus?- Domandò conoscendo la risposta.
Un mugugno gli confermò la risposta.
-Dai ti do un passaggio.-
-Non ser…-
-Non voglio un rifiuto, sali e dimmi dove abiti.- Mentre diceva quella frase e gli porse un altro casco.
-Ok grazie… vivo nella traversa, tra la nona e la decima via del quartiere Sanctuary.-
-Davvero? Io abito alla nona via.- Ammise sorpreso.


Partirono sopra la Ducati Monster , la ragazza rimase paralizzata dalla velocità eccessiva e la guida fin troppo sicura del ragazzo.
-Milo…. Vai… Più….Lento!- Shaina cercò di avvertirlo inutilmente, si arrese, strinse più forte la vita e appoggiò la testa sulla grande schiena del ragazzo coperta dal giubbotto di pelle.
Non si accorse dell’arrivo, fu solo un tocco leggero che la fece risvegliare, con un saltello scese dalla moto e gli restituì il casco.
-Non serve tienilo ti servirà per la prossima volta.-
Rimase sorpresa dal sorriso dolce del ragazzo e che sparì immediatamente alla vista di una persona.
-Kanon!- Nominò il suo ex-compagno di squadra.
-Ciao Milo, Shaina, vi presento la mia ragazza Pandora.- La ragazza chiamata in causa fece un mezzo inchino.
-Allora è vero.-
-Esatto, giocò nei Poseidon finalisti l’anno scorso ai nazionali.- Affermò fiero.
-Capisco, non c’è niente che può farti tornare?-
-Niente… Anzi forse non vi è arrivata la lettere ma nei gironi siete contro di noi e non  vedo l’ora di battervi.-
Con queste parola il ragazzo se ne andò in compagnia della propria ragazza.
La smeraldina vedeva la rabbia percorrere Milo, cercò con una dolce carezza di consolarlo, ma fu inutile e spinse Milo a fargli un’altra promessa.
-Shaina sai che noi dobbiamo uscire insieme.-
Lei annuì non capendo a cosa si riferiva.
-Bene voglio che tu sappia questo, io ti inviterò a uscire solo se passeremo il girone e eliminando i Poseidon.-


Kanon entrò in casa, tenendo per mano Pandora, ma il tempo di accomodarsi in salotto e vide il gemello seduto sulla poltrona come se lo aspettasse.
-Saga .-
-Fratello.-
Il silenzio tra i due si fece pesante.
-Cosa vuoi, so che vuoi dirmi qualcosa.- Affermò infastidito.
-Voglio farti una proposta.-
-Non mi interessa.- Rispose Kanon seccato e avviandosi verso le scale per andare in camera.
-Strano le sfide ti piacciono di solito.- Provò a spingerlo su un punto sensibile.
-Eh va bene! Che vuoi?- Il ragazzo si girò con una strana luce negli occhi azzurri.
Pandora notava gli sguardi di fuoco che si lanciavano a vicenda e lei stessa rimase intimorita.
-Se noi vinciamo contro di voi, lasci la squadra e torni con noi.-
Il ragazzo sembrava pensarci.
-Ok ci sto!-
I due si strinsero la mano in segno d’accordo e Pandora guardava allibita i due gemelli.


SpitFireScar

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** PREPARAZIONE ALLA PARTITA ***


calcio 12

PREPARAZIONE ALLA PARTITA


Da quando Kanon aveva accettato la sfida trascorsero 2 mesi, la squadra dell’istituto Sanctuary era a due punti sotto i Poseidon, avevano vinto tre partite, ma pareggiata una e questa costava a loro il primo posto in classifica a favore dei rivali.
In questi due mesi erano successi molti avvenimenti, Aiolia contro ogni aspettativa dei suoi amici, in particolare Desu che aveva scommesso contro, perdendo contro Aphrodite, riuscì ad avere una serie di appuntamenti che gli permisero di dichiararsi a Marin e ricevendo una risposta affermativa, Saga aveva intrapreso un relazione segreta con Saori, che lo aveva spinto a cercare ogni minuto libero per scappare dalla ragazza, June per conquistare il bionda Shaka, frequentava lui e Mu assiduamente e insieme agli altri erano concentrati sulla partita che ci sarebbe stata nel week end.
La partita era contro i Poseidon, la squadra di Kanon, la stessa che impediva a loro di andare a fare i nazionali.

Gli allenamenti erano diventati più intensi, Dokho aveva ricevuto ottime conferme dalla squadra, lo stesso allenatore era convinto della loro forza, ma un dubbio l’assaliva, Kanon era a conoscenza dei loro schemi e dei loro punti di forza.
-Basta venite qui!-
Richiamò la squadra intorno a se, erano affaticati e anche chi non aveva problemi di tenuta fisica mostrava segni di stanchezza.
-Bene ragazzi per oggi abbiamo finito, andate a cambiarvi domani parleremo, della partita contro i Poseidon e andate a dormire presto che si vede che siete stanchi!-
Con queste parole li congedò.

Una ragazza dai lunghi capelli violetti era davanti al campo degli allenamenti, indossava la divisa di un’altra scuola facendola spiccare fra tutti, i ragazzi che passavano la guardavano con sguardi lascivi e lei ormai non ne faceva caso, essendone abituata.
“Se c’era Kanon li avrebbe allontanati in malo” Pensò con un sorriso triste.
Con passo lento si avviò verso gli spogliatoi con la speranza di incontrare una persona.

Milo si stava rivestendo in fretta dopo una veloce doccia, Camus era seduto alla sua destra , stava leggendo con interesse un messaggio sul telefono e lui, che era il suo migliore amico, conosceva bene quello sguardo.
-Fammi indovinare, lunghi capelli lisci, bianchi come i crinali delle montagne e due grandi occhi del colore dei cristalli di neve?- Domandò con un ghigno di chi la sa lunga.
-Mi conosci bene, ma invece potrei dire la stessa cosa su di te .-
-Cosa intendi?- Chiese il ragazzo perplesso.
-Una piccola ragazza minuta, due grandi occhi verdi da cerbiatto, ma dal carattere indomito e dalla furia di una tigre.-
Gli sfuggì un sorriso, era ormai da un mese che ogni fine allenamento riportava a casa Shaina, nello spogliatoio giravano voci su una loro presunta relazione come quella tra Marin e Aiolia, in particolare dal leader dei bronzini.
Il quale intervenne nella discussione tra i due amici.
-Milo come mai così di fretta?- Chiese con curiosità e con una punta di ironia.
-Seiya, voglio tornare a casa a cenare come te, anch’io sono stanco.-
-Ah davvero? Ma sai delle voci dicono che te e Shaina abbiate una relazione segreta?-
-Primo non sono affari tuoi!
Secondo le voci non sono sempre vere, come in questo caso!
Terzo se fosse vero non lo direi di certo a te!- Rispose con voce brusca punto sul vivo.
-Bhe tienitela, a me non interessa, a me piace Saori.- Disse con voce sognante.
Le ultime parola fecero scattare i nervi di Milo e attirarono l’attenzione del vice capitano.
-Di sicuro te di ragazze non capisci niente, ti sei perso una pietra preziosa come lei per correre dietro un sogno.-
Con queste parole, uscì dallo spogliatoio lasciando il castano scocciato e Saga che guardava con nervosismo il ragazzo castano.

Una ragazza dagli occhi di giada era fuori seduta sulla moto di Milo, quando lui la raggiunse, non riuscì a trattenere un timido sorriso, il ragazzo che gli veniva in contro tutto trafelato, ma che manteneva sempre il sorriso e che era sempre stato presente per lei.
Si avvicinò si guardarono per infiniti istanti.
-Andiamo?- Domandò con voce gentile.
-Andiamo.-
Prese il casco che gli aveva lasciato ormai da tempo, se lo mise in testa mentre il ragazzo montava la moto e gli porse la mano per farla salire.
Come al solito la velocità era spedita, ma Shaina era abituata ormai e usava questa scusa per rannicchiarsi contro la schiena del ragazzo, la velocità diminuì in presenza di un semaforo.
Milo si guardava in giro, finche non vide un bar-gelateria aperto e molto intimo, a quella visione la stanchezza gli passò in un attimo.
Svoltò con la moto parcheggiandola, la ragazza scese e si guardò in giro confusa.
-Ma?-
-Hai voglia di un gelato?- Domandò elettrizzato.
-Milo è quasi dicembre, non ho voglia di un gelato!-
-Allora una bella cioccolata calda.- Pronunciando il nome della bevanda gli si illuminarono gli occhi.
-Ma noi non dovevamo uscire dopo la vittoria sui Poseidon?-
-Allora… è solo un’uscita tra amici, senti io non ho voglia di tornare a casa presto oggi e tu?-
-Io ho solo mio fratello ad aspettarmi…. Ok solo mezz’ora però.- Ammise arresa dall’insistenza del ragazzo, anche se era contenta di potersi rilassare e la cosa la sorprese perché con lui si rilassava più spesso del solito.

Saori e June avevano terminato di sistemare le magliette dei ragazzi nella lavatrice, la bionda scorse la figura di Shaka e gli era corse dietro sperando di ricevere una minima attenzione.
-Ehm… Io andrei… Sai dovrei…-
-Vai pure!- Disse ridacchiando.
La ragazza stava per andare negli spogliatoi ma una voce la richiamò.
-Saori…- Era una voce stanca che la fece girare di scatto.
La giovane incontrò due iridi purpuree che mostravano una profonda tristezza.
-Pandora ma che fai qui?- Chiese sorpresa.
-Volevo parlati…-
-Che vuoi?-
-Devo parlarti di Kanon.-
-Cosa hai?- Solo adesso si era accorto che la ragazza aveva gli occhi arrossati causata dal pianto.
-Kanon mi ha lasciato.-
Con delicatezza la giovane Kido fece sedere la vecchia rivale su il gradino al di fuori del magazzino e la strinse in un tenero abbraccio.
-Ma perché…?- Osò domandare.
-Avevamo discusso, come abbiamo fatto nell’ultimo periodo, da quando ha incominciato a giocare in quella squadra ha iniziato a comportarsi in maniera differente, glie l’ho fatto notare e abbiamo litigato per l’ennesima volta.-
-E ti ha lisciato.- Era più una affermazione che una domanda.
Lei annuì, Saori era sorpresa, ma a distogliere la sua attenzione fu l’arrivo di Saga.
-Sao…Pandora? Che fai qui?-
-Dovete vincere.- Si alzò di colpo allontanandosi dall’abbraccio di Saori –Rivoglio indietro il mio vecchio Kanon.-
Non permise a nessuno dei due di rispondere, perché scappò verso l’uscita.
-Cosa è successo?- Domando il gemello.
-Kanon l’ha lasciata e lei era veramente legata da lui- Ammise sorpresa.
Il ragazzo la tirò a se, iniziò a baciarla con delicatezza e gli sussurrò all’orecchio una frase che la sorprese.
-Prometto che vinceremo e farò tornare quell’idiota con Pandora, anche a forza di calci.-

-Mu!… Shaka! Aspettatemi!!- Urlò la bionda ai due ragazzi.
Il primo si girò con un dolce sorriso e il secondo la guardò con espressione apatica.
June aveva solo gli occhi per il ragazzo dai capelli dorati, prestava poco attenzione all’altro ragazzo che aveva intuito tutto da tempo e cercò di aiutare la giovane.
-Io dovrei andare a casa, Chichi è alquanto vivace e non bisogna lasciarlo per molto tempo da solo, quindi Shaka….June a domani.-
-A domani Mu.-
-Ciao Mu.- Salutò allegra.
I due si guardarono, lei sorrise imbarazzata, mentre lui rimase impassibile e con non curanza si girò verso l’uscita del campo.
-Ti posso accompagnare?- Chiese con voce civettuola.
-Lo sta già facendo.-
Camminarono in silenzio, lei con sguardo basso e lui seguiva la situazione intorno a sé con indifferenza.
-Ehm… Shaka cosa è che ti piace?-
-Niente in particolare.-
-Ma ci sarà qualcosa?- Insistette.
-Seguo la cultura Buddhista e apprezzo giocare a calcio.-
-Solo…?- Non riuscì a termine la frase che il biondo stufo della conversazione gli bloccò sul nascere la domanda.
-June cosa vuoi sapere?- Domandò seccato.
-Volevo fare un po’ di conversazione.-
-Perché?-
-…Come?-
-Perché vuoi fare conversazione e in particolare con me?- Ripropose la stessa domanda.
-Ma…-
-Voglio una risposta concreta.- Pretese stufo dalla situazione.
-…Bhe mi interessi e…-
-Così hai pensato che facendomi delle domande, potevi trovare qualcosa in comune e provare anche a frequentarci?-
-…Io- La ragazza iniziava a sentire pungere gli occhi.
-Tu non mi interessi, sei carina solo perché assomigli a una barbie, io per te non provo niente, non mi attrai e tra di noi non ci sarà mai niente.-
Con queste parole la lasciò scossa dai tremori di un prossimo pianto in mezzo alla strada, ma la cosa che la sorprese non furono le parole, ma il distaccamento con cui le aveva dette, il ragazzo con tranquillità si avviò verso la propria abitazione e con la completa indifferenza di aver umiliato una ragazza.


SpitFireScar

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** LA PARTITA ***


calcio 13

LA PARTITA


Era il giorno della partita, la quale avrebbe deciso il futuro della squadra, erano tutti in piedi che guardavano attentamente il piccolo allenatore, era al centro del circolo di ragazzi, gli assistenti vicino alle porte, il silenzio aumentava la tensione del momento, il mister guardava gli occhi ognuno, leggeva agitazione, voglia e dubbi.
-Ragazzi.- Disse prendendo una pausa –Non vi dirò che qualsiasi sia il risultato di oggi io sarò fiero di voi. Perché io sono già fiero di voi, senza dubbio, ma il risultato di questa partita è fondamentale, è obbligatorio vincere, non abbiamo altra scelta, io conto su di voi, siete i migliori, i Poseidon sono una buona squadra ma voi siete superiori, siete più forti e Kanon o non Kanon noi oggi vinceremo!-
Tutti annuirono convinti permettendo a Dokho di continuare il discorso.
-La nostra formazione di oggi è la solita, Mu in porta, Saga, Aldebarn, Desu e Ikki in difesa, Shura, Aiolos e Milo centrocampisti, Shaka trequartista, Camus e Aiolia attaccanti.
Ragazzi conto su di voi, se ognuno di voi sarà in difficoltà o non riterrò più adatto lo sostituirò.-
Il piccolo allenatore camminò verso il campo,i ragazzi uscirono uno ad uno, Aiolia si soffermò a guardare Marin, era tesa quanto lui e lo vedevo negli occhi cerulei della ragazza.
-E dagli un bacio, non essere sempre moscio!- Urlò Desu, era uno sfottò, ma si vedeva nel gesto che era un modo per smorzare la tensione accumulata nel gruppo, il difensore uscì prendendosi una pedata da Aphrodite e ricevendo un “cafone” come aggettivo, il castano sorrise, prese la ragazza per fianchi e donandogli un casto bacio, con grande sorpresa da parte della rossa.
June cercò con lo sguardo Shaka, ma rimase delusa alla scoperta che neanche la preoccupazione della partita attanagliava il biondo, ma grazie a una carezza al braccio da Mu riuscì a rilassarsi, Saori scambiò uno sguardo con Saga e ricevendo dal vice-capitano la sicurezza di cui le aveva bisogno.
I giocatori si incitavano a vicenda, con pacche e incoraggiamenti, Seiya guardò il gruppo, davanti tutti affermò “che avrebbe segnato il gol della vittoria” e si avvicinò alla smeraldina.
-E il gol lo voglio dedicare a te. - La giovane non lo guardò neanche e non si preoccupò di rispondergli.
Tutti uscirono, Shaina si stava occupando di raccogliere asciugamani e bottiglie d’acqua, ad un tratto la avvolsero due braccia.
-Ehi…Ehi rilassati.- Sussurrò Milo.
-Non sono t…- Ma le braccia la strinsero leggermente più forte –Ok lo sono, ma voi dovete farcela.-
-Non ti preoccupare tanto c’è Seiya!- Disse facendola ridere.

Erano tutti sul campo, il rumore della tifoseria era assordante, si era sparsa la voce, la squadra del liceo Sanctury aveva mostrato un ottimo calcio, con grandi risultati e che erano a un passo dalla qualificazione.
Tutti ne parlavano, giocatori con la divisa dorata che si muovevano velocemente, un gioco corale e armonioso, che faceva applaudire i più grandi estimatori di quello sport, il preside Shion aveva iniziato a seguire le partite, con il tempo anche gli altri studenti e il giorno della partita era presente metà scuola.
-Teso?- Domandò Milo al migliore amico.
-No.-
-Giusto, bisogna sempre essere freddi e razionali.- Continuò scherzando.
-Milo, ci conosciamo da anni, sai che per rilassarmi devo concentrarmi…. Mentre tu devi attirare l’attenzione.-
-Oh sempre il solito, ma dimmi come sta la tua amica?- Domandò con un sorriso malizioso.
-Bene, oggi andava a vedere la partita della sua scuola.-
-E?- Provò a continuare la discussione.
-E niente.-
-Dai a me puoi dirlo, cosa ha detto ancora.- Insistette.
-Milo non ha detto niente.-
-Allora perché sul messaggio che ti ha mandato c’era scritto, parole testuali, che “ti mando un bacio, spero di rivederti a Natale, fai gli auguri per la partita alla squadra e a quel matto di Milo” che vorrei conoscere.- Affermò spiazzando l’attaccante e per la prima volta in vita sua lo vide diventare rosso dalla rabbia.
-Tu hai letto il messaggio sul mio telefono, nonostante tutto hai insistito per sapere cosa diceva e inoltre hai aggiunto te la parte del conoscervi, se non fossi il mio migliore amico saresti già morto.-
Il ragazzo diede due colpetti alla spalla di Camus e aggiunse un “Lo so”.
-Ragazzi tutti qui!-Li richiamò il capitano.
-Bene ora Aphro ci dirà qualcosa in più sui nostri avversari.-
Con tranquillità si mise al centro del gruppo ed estrasse dalla sua borsa dei fogli che inizò a leggere.
-Allora ho fatto qualche ricerca sui nostri avversari, sono una grande squadra contando tutti i giocatori, ma hanno sette degli undici titolari che sono dei fenomeni, il primo è Baian è un difensore roccioso, nelle partite giocate nessuno è mai riuscito a superarlo, poi Io una seconda punta, è un fantasista impossibile da marcare, Isaac…-
-Hai detto Isaac?- Chiese Hyoga sorpreso.
-Si perché?- Domandò Aphro.
-Bhe è il mio vecchio vicino di casa ed era molto bravo da giovane.-
-Bene comunque lo è ancora, è un mediano molto forte, lo chiamano il Kraken perché con i suoi tentacoli recupera tutti i palloni, Kaysa è un centrocampista che riesce a fare più ruoli e quindi a far variare gli schemi durante la partita, Krishanna anche lui è una punta, poi c’è Sorrento un ottimo trequartista quasi al tuo stesso livello Shaka, poi non dimentichiamoci di Kanon che lo conosciamo bene e in fine il loro capitano Julian Solo…-
-Julian!- Intervenne Saori.
-Lo conosci.-
-Certo era un ragazzo con cui sono uscita, ma non pensavo che giocasse a calcio.- Affermò la giovane assistente facendo venire un punta di gelosia a Saga.
-Capisco in ogni caso è un portiere, forse il più forte delle federazione e nessun pallone ha mai oltrepassato la linea di porta con lui a difenderla, quindi ragazzi dopo aver superato Kanon, riusciti a battere Baian, avrete anche Julian.- Ammise l’ultima parte sconfortato.
-Forza ora in campo.- Li avvertì l’allenatore.

Ognuno era al proprio ruolo, avrebbero incominciato i Poseidon, il fischio di fece iniziare la partita, come si aspettavano gli avversari erano forti, Kanon e Julian guidavano la squadra, in risposta Aiolos e Saga cercavano di incitare i compagni, il tifo era assordante, le tifoserie rispondevano con urla e applausi per le azioni del proprio gruppo, anche se allo stesso livello gli avversari erano riusciti ad arrivare più volte al tiro in porta, ma Aldebarn e Desu impedirono l’ultimo passaggio che avrebbero permesso il gol e lo stesso Mu con due parate impedì il gol a Io.
Il gioco era paralizzato, il possesso palla era nettamente a favore dei Poseidon, ma un passaggio sbagliato di Ikki fece partire in contropiede i due attaccanti avversari supportati da Sorrento, Krishanna con un passaggio si liberò di Desu, permise a Sorrento di tirare in porta ma con un intervento di Aldebarn la palla venne rimandata indietro, Io accorse e con un tiro da trenta metri sotto gli incroci, il pubblico avversario era pronto a esultare, ma Mu si frappose al gol.
-GRANDE FRATELLONE!!!- Urlò un bambino dai capelli rossi ribelli.
Saga sospirò soddisfatto era l’azione più pericolosa,  mancava poco alla fine della prima tempo e sarebbe stato demoralizzante prendere gol nel finale.
-Attenti- Li avvertì Shura.
Non fecero in tempo a prepararsi,  Kanon arrivò in corsa colpì la palla in aria, Desu era troppo avanti, Aldebarn stava marcando, Mu era a terra dopo la parata e la sfera entrò in porta facendo gol.
Il pubblico esplose in applausi tutti che urlavano il nome di “Kanon”, Pandora sugli spalti abbassò lo sguardo sconsolato, Aiolia piegò la testa rassegnato, Milo guardò Camus e con un gesto capirono che dovevano risollevare la partita.
La palla era al centro, Aiolia passò e in seguito la palla arrivò a Milo, il centrocampista corse verso la porta, saltò Isaac con sua grande sorpresa, Kaysa lo inseguì, il fantasista dei Sanctuary, si fermò crossò al centro dell’area , il centrocampista dei Poseidon entrò in scivolata in ritardo e colpì la caviglia di Milo facendolo cadere a terra urlante.
Shaina si alzò e inveì contro l’arbitro.
Il cross arrivò e Camus, con freddezza superò Baian, rimise in mezzo spiazzando il portiere e permettendo il gol ad Aiolia, in seguito a questa azione giunse il fischio della fine del  primo tempo, tutti festeggiavano tranne uno, Milo era ancora a terra che si teneva la caviglia, Shaina si alzò e corse dal ragazzo.
Guardò la caviglia che aveva subito il colpo, spruzzò ghiaccio secco, permettendo di attenuare il dolore, si voltò verso Kaysa e gli urlò –Deficiente l’azione era finita, aveva già crossato la palla, sei entrato in ritardo, potevi spaccargli la caviglia o peggio la tibia.-
Il ragazzo si alzò prese la ragazza e la portò via, mentre lei si dimenava cercando di malmenare l’altro ma colpendo Milo –Finiscila scricciolo, con il tempo diventare sempre più duro e adesso smettila.-
-Ok.- Accettò mogia il richiamo.
Entrarono negli spogliatoi, si sedette sulla panca, si tolse lo scarpino, la calza, il piede era gonfio, la ragazza si piegò e spruzzò il ghiaccio sul piede.
-Milo non ce la puoi fare.- Ammise sconsolata.
-Usa una benda e stringi più forte che puoi.-
La ragazza annuì, con difficoltà strinse più forte che poteva, ma non sapeva quanto avrebbe retto, guardò Camus al suo fianco, anche lui era preoccupato e dopo aver terminato gli passò una borraccia.

Il secondo tempo ebbe inizio, le squadre erano alla pari, ma Shaina guardava Milo, faticava a correre, la velocità non calava ma lo sforzo per lui era doppio, nessuno tirò in porta da ambo le parti, il tempo era pocp, il pareggio avrebbe causato l’eliminazione a tutti, Shura crossò in area Aiolia saltò, Baian lo colpì in volto e il quale rimase in terra stordito.
-Seiya preparati ora entri.- Lo chiamò il vecchio allenatore.
Aiolia venne portato in infermeria, accompagnato da una preoccupata Main, la partita riprese ma la stanchezza iniziava a farsi sentire, Milo con un ultimo sforzo scattò, grazie a una passaggio smarcante di Shaka, tirò diretto verso la porta, Kanon riuscì a deviare la palla, ma la forza del tiro non diminuì, colpì in volto Seiya facendolo cadere a terra, ma la deviazione spiazzò Julian che era andato in uscita per prendere la palla, la quale entrò nella porta sguarnita e terminò l’azione per il vantaggio del due a uno.
Il pubblico esplose in un boato, tutti i compagni abbracciavano Milo, il quale sorrideva ma con un gesto fece capire di volere il cambio, perché non riusciva a stare in piedi stabilmente sulla parte lesionata, Dokho fece scaldare Hyoga, il fantasista uscì tra gli applausi del pubblico e venne soccorso subito da Shaina.
La partita terminò, due a uno, permettendo alla squadra di andare alle finali, resistettero gli ultimi minuti vincendo la partita e Seiya si poteva vantare del gol vittoria.
Nello spogliatoio si festeggiava, Marin era tra le braccia di Aiolia, Seiya andava tra i compagni a vantarsi del suo contributo della vittoria, Desu aveva fatto comparire tre bottiglie di spumante, con cui aveva imbrattato il preside Shion, anche lui presente alla festa, e l’allenatore, June abbracciava tutti, Saga e Saori erano spariti dalla circolazione dopo il fischio finale.
-Allora non gli mandi il messaggio con scritto “vinto”.- Propose Milo, l’unico seduto fra i festeggianti.
-Come stai?- Chiese Camus all’amico.
-Io bene, ma su mica mi ha azzoppato, è solo un botta, adesso dobbiamo festeggiare e tu devi contattarla.-
-Ok.- Dopo aver acconsentito prese il telefono e uscì dallo spogliatoio.
Milo vide passare la verde assistente, le prese per la mano e la fece sedere sulle proprie gambe.
-Milo ma ch…- Non le fece terminare la frase, la baciò con passione, lei arrossì, le rimasero gli occhi spalancati, lui gli accarezzava teneramente la guancia e con l’altra mano la stringeva a sé.
Quando si staccò, continuava ad accarezzargli la guancia e gli parlò sfiorandogli le labbra.
-Sai sei stata molto eccitante quando mi fai difeso.- Sussurrò –Spero che non ti offenderai per il bacio inaspettato ma non ho resistito.-
Lei arrossì, annuì con la testa, era sorpresa ma inaspettatamente felice e con delicatezza iniziò lei il bacio questa volta.
Un bussare alla porta fermò la festa, quando aprirono trovarono Kanon e il silenzio calò nello spogliatoio.
Il ragazzo entrò, guardo gli ex-compagni uno ad uno e si preparò a parlare.
-Complimenti ad ognuno di voi, siete i migliori, andrete lontani e io tiferò per voi.-
-Kanon!- Lo fermò Dokho prima che uscisse –Io e il preside siamo disposti a farti tornare se i tuoi compagni sono disposti ad accertarti.-
Lui si girò e li guardò aspettando il giudizio.


SpitFireScar

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** I PREPARATIVI ***


calcio 14

I PREPARATIVI


Nessuno parlava o si muoveva, Kanon era sempre più convinto che non lo avrebbero accettato, poi Aiolos posò la mano sulla spalla del ragazzo e con un sorriso lo fece avvicinare al gruppo.
Mu si alzò e li diede il ben tornato, Aldebarn lo sollevò prendendolo in braccio e ridendo, Aiolia gli strinse la mano, Shaka non si scompose, ma con un cenno del capo lo salutò, Shura gli diede una pacca sulla schiena, Desu lo accolse con un ghigno, Milo lo salutò stringendogli l’avambraccio, Camus fece lo stesso gesto e gli assistenti lo salutarono con un abbraccio.
-Kanon!?-
La voce di Saga ruppe il silenzio che si era creato, il gemello si girò e vide Saga che stringeva la mano a Saori.
-Fratello… hai vinto la scommessa-
Si strinsero la mano a vicenda, non erano abituati a slanci di affetto, entrambi cresciuti con un’educazione severa, ma negli occhi si poteva vedere l’emozione del momento e la felicità di aver risolto i conflitti.

La festa dallo spogliatoio proseguì in un locale in città, al gruppo si era aggiunta anche Shunrei la nipote di Dokho, che aveva attirato subito le attenzioni di Shiryu e l’alcool, contro la volontà dell’allenatore, era iniziato a scorrere a fiumi.
Alla fine della serata erano rimasti Milo, che teneva tra le braccia un’assonnata Shaina, Camus che era rimasto a controllare i suoi compagni dopo la fuga di Aiolos, Dokho e Saga scrivendo e rispondendo ai messaggio della ragazza, Kanon non aveva voluto partecipare perché per quella festa non si sentiva incluso, Mu era andato via dopo poco insieme ad Aldebarn, il primo perché si doveva prendere cura dello scatenato Kiki e il secondo aveva le lezioni di cucina, Shura corteggiava una formosa cameriera latino americana del pub, Desu era andato a sollazzarsi con due giovani clienti del locale, Aphrodite arreso lo aveva lasciato ai suoi piaceri per ritirarsi a casa propria a farsi una maschera di bellezza, perché essere sempre splendente era per lui un obbligo, Marin e AIolia avevano scelto di stare più tranquilli, isolandosi in un angolo, Saori dopo la partita aveva preferito a tornare a casa dei suoi zii insieme a Aiolos e June guardava stanca Shaka sperando in una illuminazione divina.
-Ragazzi io direi di concludere qui la serata.- Propose un annoiato Camus dopo che ebbero pagato il conto.
-Io direi di si, devo riportarla a casa.- Disse indicando la ragazza tra le braccia.
-IO RIMANGO!- Urlò Desu,  -Anch’io!- Aggiunse Shura.
Li salutarono uscendo, Milo mise la ragazza sulla propria moto, svegliandola con un buffetto,  Camus lo seguì salendo sulla Kawasaki e Aiolia accompagnava Marin a casa tenendola per mano.
-Bhe a domani allora!- Li salutò il ragazzo e la smeraldina prima di partire.
-Orvuar!- Aggiunse il francese.

Shaka camminava nella strada deserta, il silenzio era ciò che più apprezzava, la tranquillità di quei pochi suoni che si sentivano ovattati in lontananza, era il modo per accrescere la mente e il calcio era diventato il modo per mantenere allenato il fisico oltre alla mente.
-Shaka!- Una voce di giovane lo riscosse e perse la pace che aveva trovato.
-Dimmi June.- Rispose senza voltarsi.
-Possiamo parlare?-
Non rispose, era una persona di poche parole e il fatto di dover discutere, dopo una serata di casini, non gli andava.
-Ho capito.- La ragazza prese un respiro e continuò –Io so che non ti interesso, non cercherò di convincerti, non mi umilierò per te, non meriti nemmeno le mie lacrime, sai prima che ti conoscessi ero attratta da Shun, la creatura più pura che avessi mai visto, ma poi sei arrivato tu, tu che sembravi al di sopra di tutto e di tutti, rimanevi indifferente ad ogni evento, eri perfetto, ma il fatto che tu ti senta così superiore in assoluto è ciò che non ti rende perfetto.-
-Cosa vorresti dire con questo June?- Chiese non capendo il discorso dal giovane.
-Tu mi attrai molto, in tutto devo essere sincera, ma voglio capire una cosa, solo una, sei disposto a rispondermi?-
-Chiedi?-
-Noi ci siamo parlati poco, molto poco, eppure tu mi hai giudicata quando ho cercato di conoscerti e di farmi conoscere a te, perché?- Domandò curiosa ma sicura di non riuscire a reggere la risposta, qualunque sia.
Il biondo stette in silenzio, l’aveva zittito con una domanda che non si era mai posto, lui che si era creduto in grado di rispondere a qualsiasi domanda, doveva essere sincero non sapeva cosa dire, era un silenzio doloroso per June, era stata giudicata, criticata senza che lui la conoscesse bene, solo su supposizioni e quella era la cosa più dolorosa.
-Immaginavo.-Sussurrò tornando a casa in un pianto silenzioso.

Il telefono dava libero, Kanon era nella sua enorme camera, la stessa dove lui e Pandora andavo per stare in intimità, una camera con ogni confort dove non venivano mai disturbati, oggi gli sembrava immensamente vuota e aspettava ma come le altre due chiamate pensava che non gli avrebbe risposto.
-Pronto?- Era una voce stanca di donna.
-Pandora…. Sono Kanon.-
Silenzio, era la cosa più imbarazzante, anche se era al telefono, lui non parlava e lei non parlava.
-Volevi qualcosa?-
-Io … Io volevo scusarmi, per come ti ho trattato, per averti usata, per essere stata la mia valvola di sfogo e volevo chiederti di rivederti nei prossimi giorni…- Chiese speranzoso.
-Kanon…- Sospirò era veramente dura per lei potergli parlare –No, non posso ancora parlarti, ti ho perdonato, ho pregato sia Saori e Saga di vincere per farti capire chi sono i tuoi veri amici, ma non puoi, non puoi chiedermi di rivederti, non adesso… Ora devo andare ciao .- Le ultime parole erano uscite con le lacrime, aveva chiuso senza che lui potesse  risponderle e era stata dura per lei rispondergli.
-Pandora…- Si alzò, urlò ogni forma di insulto, blasfemia e di getto tirò un calcio alla sedia facendola schiantare contro la porta.
Il suono dell’arrivo di un messaggio lo distrasse dalla furia distruttiva che stava riversando sul mobilio della camera.

“Il 29 dicembre presentarsi davanti ai cancelli della scuola alle 8:00, il ritiro invernale durerà fino al rientro a scuola, ci alleneremo in montagna e tutto a spese dalla scuola.
Mister Dokho. ”

 
Era il messaggio che l’allenatore aveva mandato a tutti gli elementi del club.

SpitFireScar

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=661381