Mi svegliai con indosso solo l'intimo. Ero tra le braccia di Zero, che mi respirava sul collo facendomi venire i brividi.
Avevo la certezza che fosse domenica, così guardai l'orologio. ME*DA! Erano le dieci e mezza, ed eravamo spaventosamente in ritardo per il ritrovo con il direttore.
" Zero! Svegliati!!! Il direttore ci aspetta da mezz'ora!" lo scuotevo piano, e lui sbarrò gli occhi.
" COSA?!" si alzò di scatto, e mi lanciò la prima camicia che trovò su una sedia.
" Mettiti questa, così non devi girare mezza nuda per i corridoi."
Non fece nemmeno in tempo a dirlo, che l'avevo già abbottonata, e mi stavo mettendo i miei jeans – che ci facevano nella stanza di Zero?! -.
Vestiti, corremmo per i corridoi, fino ad uscire: il sole ci accecò, facendoci frenare di colpo. Sbattei contro qualcosa – forse un albero – ma, poi, mi accorsi che quello era il Direttore, che ci stava aspettando irritato.
" Oh..." ero sorpresa di trovarlo lì, per di più incazzato.
Kaien cambiò espressione, e sorrise come un ebete.
" Buongiornoooo!! Credevo che vi foste dimenticati del vostro papin-"
" DIRETTORE!" tuonò Zero.
" Sì, sì... Forza, dovete farmi delle commissioni..." era come se dei fiorellini MoeMoe gli svolazzassero intorno. Che schifo.
" C-cosa?" chiesi piano.
" Oh, dovete solo comprare le cose che sono scritte qui." mi porse, sorridendo, un fogliettino con una lista.
Appena lo toccai, Zero mi prese per un braccio esordendo:
" Direttore, possiamo almeno lavarci?"
Mi trascinò nelle stanze private, portandomi nella mia vecchia cameretta.
" Su, vorrei indietro la camicia appena possibile..." uscì dalla stanza, lasciandomi sola; andai in bagno e mi lavai, mi spazzolai un po' i capelli ed aprii il cassetto delle magliette.
" AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!" il mio grido squarciò il cielo, per colpa della visione che avevo: le magliette erano tutte rosa con dei disegnini orribili e infantili.
Zero piombò in camera mia.
" Che succede?!"
Il direttore fece lo stesso.
" Cross Kaien..." mi girai con occhi di fuoco e indicai le magliette orride. " COSA SONO QUESTE COSE?! E' UNO SCHERZO?!"
Il ragazzo si mise a ridere di gusto, mentre l'altro sorrise divertito constatando:
" E' solo un regalino per la mia figlioccia!"
Ringhiando, uscii dalla stanza e andai in quella di Zero.
Aprii il cassetto e presi una camicia nera.
" Hey! Ma che fa-"
" Scusa, prometto che te la lavo io.." presi anche una cravatta rossa con un sorrisetto furbo e tornai nella mia orrida stanza.
Mi misi tutto e lasciai la cravatta allentata – io le adoro così –, poi misi jeans neri e anfibi; infine uscii dalla camera.
" Eccomi, sono pro-"
La visione che mi trovai davanti agli occhi fu così perfetta da farmi barcollare contro il soggetto.
" Ma che ti prende?!" Zero mi guardava, mentre io mi aggrappavo alla sua giacca di pelle.
Era ancora più sexy della sera prima! Indossava dei jeans non troppo larghi, e sotto la giacca portava una maglietta bianca che risaltava il suo bellissimo fisico.
Mi allontanai da lui, rossa in viso, avviandomi verso la porta d'entrata.
" S-s... su, andiamo..."
Aprii la porta e vidi, troppo nitidamente, la coppia che aveva sconvolto la vita di Zero.
Lo sentii trattenere il respiro e sbarrai gli occhi, terrorizzata: Yuuki mi stava guardando male, e Kaname faceva lo stesso.
" Andiamo." Zero mi prese per un bracciò e cercò di farmi andare lontano dai due purosangue, ma non riuscivo a muovermi: mi ero immobilizzata per la paura.
" Linda?"
" I-io... n-non..." non riuscivo nemmeno a parlare, così guardai quegli occhi lilla che tanto adoravo, cercando di trasmettere tutto il terrore che mi scorreva nel corpo.
Zero mi prese la mano, sotto gli occhi stupefatti di Yuuki, e mi accarezzò il viso sussurrandomi:
" Vedrai che andrà tutto bene... ci sono io con te, e non permetterò che ti facciano del male. Ora andiamo, okay?"
Aveva un tono rassicurante, così mi incamminai con lui. Ci tenevamo per mano, e sembravamo proprio una coppia di fidanza...
"Linda?! Che pensieri hai? E' ovvio che non siete fidanzati!"
Smisi di pensare, scuotendo la testa, e guardai quello che succedeva alle mie spalle.
" Ze-zero? Abbiamo un problemino..."
Appena lui si girò a guardarmi, lo sentii ringhiare: Yuuki e Kaname ci stavano seguendo, e ormai eravamo fuori dal collegio, quindi avrebbero potuto attaccarci da un momento all'altro.
" Meglio non correre... potremmo dare nell'occhio, e loro capirebbero..." Zero sembrava così calmo, ma sapevo che in realtà era incazzato per la strana visita.
Ma perchè ci stavano seguendo?!
" Cosa dobbiamo comprare?" chiese lui senza guardarmi.
" Un nuovo guardaroba stile gotico per me, poi gli ingredienti per la cena di stasera..."
" Guardaroba stile gotico, uh?" Zero scosse la testa, arreso. " Conosco un posticino adatto a te."
Mi trascinò verso un negozio, con un insegna povera che non attirava nemmeno i ratti. Entrammo, e mi guardai intorno meravigliata: centinaia di vestiti, maglioni, jeans e giacche in stile gotico erano disposti in modo impeccabile per tutto il negozio. Era incredibile! Mi sentivo in paradiso.
" E' qui che ho preso la giacca di pelle..." indicò l'indumento che indossava. Arrossii.
Passammo circa mezz'ora in quel meraviglioso posto. Uscimmo con due borse, cariche di indumenti, ciascuno; ma ci bloccammo perchè i due purosangue ci sbarravano la strada.
" Vieni con me." Kaname si affrettò a parlare, e mi prese un braccio per trascinarmi in un vicoletto.
" Hey! La-lasciami!" cercavo di sottrarmi alla sua stretta inutilmente. Guardai, terrorizzata, Zero. Vidi che aveva lo sguardo basso, e Yuuki lo stava fissando.
" Zero!" guardai il purosangue. " Lasciami, dannazione!"
Kaname mi sbattè contro un muro con forza, facendomi gemere dal dolore.
" Tu devi lasciare la città, dimenticarti di Zero, di me e di Yuuki. Hai capito bene?!"
" Cosa?!"
" Ti ho detto..."
"Ho capito! Ma come ti permetti di chiedermi una cosa simile?!" gli tirai uno schiaffo.
Lo vidi barcollare all'indietro e bloccarsi di colpo a fissarmi imbestialito. Gli occhi del vampiro diventarono rossi come il sangue e si avvicinò lentamente al mio collo mostrando le zanne. Lanciai l'urlo più forte della mia vita.
" AAAAAAAAAARGH!"
Chiusi gli occhi, aspettando il peggio, e sentii la lingua di Kaname che inumidiva il mio collo. Tremavo come una foglia.
"Linda! Cosa fai lì impalata?! Corri! Scappa!" pensai.
Ma il mio corpo era paralizzato. Non riuscivo a mettermi in azione.
Uno sparo. Fu l'unica volta in cui mi sentii sollevata al solo pensiero della possibile morte di qualcuno.
<< Linda!>> Zero si precipitò verso di me, proteggendomi, e guardò Kaname che nel frattempo veniva soccorso da Yuuki.
" Z-zero!" mi aggrappai alla sua giacca, tremando, e lui mi strinse a sè.
" Yuuki, se credi che uccidendo Linda tu possa sistemare le cose... beh, allora ti sbagli! Non fai altro che alimentare il mio dolore... e soprattutto il mio odio per voi!" Zero sembrava una bestia inferocita, e avevo paura perfino di parlare.
" Zero. Cosa stai dicendo? Non mi amavi? Cosa ci trovi in quell'insulsa umana?" Yuuki aveva la voce flebile, che tremava per lo sforzo.
" In lei? Mi chiedi cosa ci vedo in lei... Beh, vedo tutto! Questa "insulsa" umana non mi ha trattato come una merda! Invece tu, che eri una delle pochissime persone di cui mi fidavo, hai preferito lasciarmi mezzo morto, solo a crogiolarmi per la tua perdita!" detto questo, ferocemente, Zero mi prese la mano, e mi portò fuori da quel vicoletto, verso la salvezza.
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