Poncho Innamorato

di telesette
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima Parte ***
Capitolo 2: *** Seconda Parte ***
Capitolo 3: *** terza parte ***



Capitolo 1
*** Prima Parte ***


"PONCHO INNAMORATO" - prima parte

 

Quando Poncho arrivò alla base quel giorno, era davvero raggiante... Persino troppo.

 

- Accidenti, come siamo allegri oggi, Poncho - sorrise Kid beffardo.

- Dì un po' - fece eco Steven. - Hai vinto alla lotteria per caso ?

- Ta-ta-dum taaa... - canticchiò Poncho tra sé, con un sorriso beato. - No, non ancora almeno... ma non me ne importa niente... Ta-ta-dum taaa!

 

Sia Boy che Kid si osservarono perplessi l'un l'altro.

 

- Secondo te è malato ?

- Boh...

 

Entrambi osservarono lo strano comportamento di Poncho che, guardandosi allo specchio, tirò fuori un pettine e cominciò ad aggiustarsi quei quattro peli che aveva sul cocuzzolo.

 

- Ta-ta-dum ta-taaa Ta-ra-ri-ri-ra-raaa...

 

In quella entrarono anche Mei e Omachi.

 

- Buongiorno, ragazzi!

 

Tacquero. Non appena il loro sguardo si posò sull'insolita figura di Poncho che, canticchiando tra sé un motivetto, si stava "tirando a lucido", non credettero ai propri occhi.

 

- Po... Poncho ? - fece Mai stupita. - Sei sicuro di sentirti bene ?!?

- Mai stato meglio, piccola! Ta-ra-ri-ri Ta-ra-raaa...

 

Lo sguardo interrogativo delle ragazze si posò sul tavolo al quale erano seduti Kid e Boy.

 

- Non chiedetelo a noi - disse subito il pistolero, prevedendo la loro domanda. - Quando è arrivato, era già così...

- Sniff sniff - fece Omachi, annusando l'aria. - Poncho, ti sei messo addirittura il... "profumo" ?!?

- Sì, un po' - ammise questi con un sorriso. - Si sente molto ?

- Beh, diciamo pure che si nota...

 

Omachi fu molto vaga. Certo non poteva dirgli che sembrava essersi versato addosso una "damigiana" intera di colonia, tanto l'odore era intenso.

 

- Ehi Poncho, dicci la verità - ghignò Boy. - Speri di attirare più clienti, in questo modo ? Guarda che la tua faccia fa paura lo stesso...

- Senti chi parla - sorrise Kid di rimando.

- Che vorresti dire ? - scattò Boy offeso.

- Nulla, nulla - tagliò corto Kid, stringendosi nelle spalle.

 

Intanto Poncho sembrava non curarsi affatto né dei commenti né delle occhiate di stupore; semplicemente continuò a guardarsi e rimirarsi davanti allo specchio, finché non si ritenne soddisfatto.

 

- Ok, a posto - esclamò alla fine, aggiustandosi il cappello. - Purtroppo non ci sono incarichi in questo periodo... Ta-ta-dum Cha-chaaa! Anzi, venivo a dirvi che mi prenderò qualche giorno di "vacanza"...

 

Ai quattro cascarono le braccia. 

 

- Chi sei tu - esclamò Steven, afferrando Poncho per il bavero. - Che ne hai fatto del VERO Poncho ?

- Ehi, che ti prende Boy ? - rispose l'altro seccato. - Così mi sgualcisci tutto il vestito... Non c'è niente di male, gli affari possono aspettare per un po', non credi ? Ci vediamo, ragazzi! Ta-ra-ra-ra Ra-ra-raaa...

 

Silenzio. Non appena fu uscito, tutti i presenti si scambiarono la stessa occhiata.

 

- E' completamente impazzito - esclamò Kid, sgranando tanto d'occhi.

- "Gli affari possono aspettare"... Se Poncho ha VERAMENTE detto così, vuol dire che Kamen-Kamen distruggerà l'universo oggi stesso!

- Uhm - fece Omachi pensierosa. - Non so perché, ma m'è venuto un dubbio... No, impossibile, non riesco a credere che il nostro Poncho...

- Ti spiace spiegare anche a noi, per favore ?

- Niente domande, venite con me se siete curiosi!

 

Così dicendo, Omachi si fiondò fuori dalla stanza, seguita a ruota da Kid e Boy.

 

- Ehi, aspettatemi - urlò Mei. - Uffa, che antipatici...

 

( continua )

 

Nota dell'Autore:

XD Era tanto che volevo scrivere qualcosa sul caro vecchio Poncho... Chissà cosa verrà fuori, boh ?!?

^__^ Saluto Angela e le auguro un buon fine settimana!

Alla Prossima

 

DADO

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Capitolo 2
*** Seconda Parte ***


"PONCHO INNAMORATO" - seconda parte

 

Nonostante Poncho fosse andato via poco prima, grazie alla guida di Boy e alle prestazioni di Bry-Star, per i tre rangers “curiosoni” fu uno scherzo seguirlo senza farsi vedere.

 

- Conoscendo Poncho - cominciò subito Kid, con evidente fastidio. - Sono sicuro che c’è sotto qualche raggiro ai nostri danni…

- Lo penso anch’io - fece eco Steven. - Come l’ultima volta che ha provato a fare la cresta sugli otto milioni di Vaulz dell’ultimo compenso…

- Hm - sorrise Omachi, con l’aria di saperla lunga. - Non credo che siano i soldi ad interessare Poncho, in questo momento!

 

Sia Boy che Kid la guardarono stupiti.

 

- Ti spiacerebbe spiegare anche a noi ?

- Ve l’ho detto, non posso esserne certa finché… Oh al diavolo, diciamo che è “intuito femminile”, ecco tutto!

 

Una volta nei pressi di Vika-Vika, l’astronave di Poncho fece per atterrare.

 

- Ci siamo - esclamò Omachi. - Mi raccomando, teniamoci a distanza, non dobbiamo farci notare…

- Tranquilla - la rassicurò Steven. - Con quel naso per aria, il nostro Mystere-Man non si accorgerebbe nemmeno di un cannone stellare puntato contro!

 

Invece, nonostante le previsioni di Boy, seguire Poncho si rivelò tutt’altro che facile. Appena sceso dall’astronave infatti, costui cominciò a guardarsi attorno nervosamente; cosicché i tre furono costretti a stringersi l’uno addosso all’altro più di una volta, per non farsi scoprire…

 

- Ahio - gemette Kid. - Ma dovevi proprio pestarmi il piede ?

- E tu, allora ? - protestò il pilota. - Fino a prova contraria, QUELLO era il mio…

- Silenzio, voi due - li rimbeccò Omachi. - Vi siete scordati quello che stiamo facendo ?!?

 

Eppure, man mano che lo seguivano, si resero conto ben presto che il modo in cui Poncho si guardava attorno era piuttosto quello di una persona che cerca disperatamente qualcuno. Mentre allungava il collo infatti, quasi in stile “giraffa”, per scrutare oltre la strada principale gremita di gente, il suo sguardo si faceva via via sempre più preoccupato.

 

- Secondo voi che sta facendo ?

- Boh…

- E’ per questo che siamo… Attenti!

 

Ancora una volta, rannicchiandosi contro il muro in extremis, riuscirono ad evitare di essere visti; tuttavia la posizione risultò alquanto imbarazzante per Omachi, che si ritrovò la faccia di entrambi premuta contro il seno. I due ragazzi non fecero comunque in tempo a gioirne, che le loro facce beate divennero livide e gonfie di cazzotti.

 

- Siete sempre i soliti - mormorò Omachi, rossa in viso di vergogna e di rabbia.

- Fcufa - risposero i due, con un filo di voce.

 

Nello stesso momento, Poncho fece un’espressione più ebete del solito e divenne raggiante come un faro stellare.

 

- Carissima - gridò.

- Mio caro - rispose una dolce voce femminile. - Scusa il ritardo…

- Ma no, figurati, anch’io sono arrivato adesso!

 

Il sorriso di Poncho avrebbe messo in fuga chiunque, invece la donna appena arrivata sorrise a sua volta, con occhi dolci e maliziosi.

 

- E quella chi è ?!? - domandarono in coro Kid e Boy.

- Come pensavo - fece Omachi, incrociando le braccia. - Del resto era evidente…

 

Avvolta in uno splendido cappotto dal raffinato colletto di pelliccia, una bella e sofisticata signora sulla trentina, con i capelli scuri raccolti in una crocchia e le labbra rosso rubino, si avvicinò a Poncho.

 

- Come stai, “orsacchiottuccio” ?

- Benissimo, quando ti vedo, mia dolcissima!

- Andiamo allora - sorrise lei, sbattendo le palpebre con fare seducente.

- Ma certo, “puccettina mia” - rispose Poncho, con una smorfia ebete. - Dove vuoi tu!

 

Dal loro nascondiglio, Kid e Boy non credevano ancora ai propri occhi.

 

- Questa poi - mormorò il giovane pilota con un filo di voce.

- Io ancora non riesco a crederci…

- Hm - sorrise Omachi. - A quanto pare, non sono solo i soldi ad interessare il nostro Poncho…

- Io non ne sarei così sicuro - ribatté Kid dubbioso. - Avete visto che tipo ? Una così deve essere un vero e proprio “investimento” per quel vecchio furfante di Poncho!

- Secondo me, ti sbagli - fece Omachi, con un’espressione furba. - E’ troppo evidente che è cotto di quella donna: se stesse mirando a qualcos’altro lo avrebbe già ottenuto, Poncho non è mai stato bravo a mandare avanti una faccenda per le lunghe…

 

Kid raccolse la provocazione.

 

- Te la senti di scommettere ?

- E quale sarebbe la posta in palio ?

- Una settimana di schiavitù contro sette milioni di Vaulz - propose Kid, strizzando l’occhio.

- Ci sto - rispose Omachi. - Ho proprio bisogno di un bravo maggiordomo, per mettere in ordine la mia camera…

- Hmf - sorrise Kid con una smorfia. - Al tuo posto, non ci conterei troppo!

- Ehi, voi due - si intromise Boy. - Se continuate a discutere, rischiamo di perderli… Stanno già andando via!

 

Come aveva fatto notare il pilota, i due “piccioncini” stavano procedendo mano nella mano, scambiandosi di tanto in tanto delle occhiatine beate. I tre giovani cosmo-rangers seguitarono a pedinarli, ansiosi di scoprire le vere intenzioni di Poncho ( e soprattutto CHI avrebbe vinto la scommessa al riguardo ).

 

- Che ne dici di un gelato, “orsacchiotuccio” ?

- Direi che è un’idea dolce… come te, “puccettina” - sorrise Poncho, rosso in volto come un peperone.

 

Omachi batté leggermente la mano sulla spalla di Kid.

 

- Finora sono in vantaggio io - sottolineò.

- Non cantar vittoria, è ancora presto - mormorò il pistolero.

 

Purtroppo finora le apparenze sembravano dare ragione ad Omachi. Seduti su una panchina, i due sorvegliati speciali stavano consumando il proprio gelato, senza staccarsi gli occhi di dosso l’uno dall’altra neanche per un istante.

 

- Oh - esclamò ad un tratto la signora con una smorfia preoccupata. - Guarda qua, “orsacchiottuccio”, ti sei tutto macchiato…

- Eh eh - fece Poncho imbarazzato. - Meno male che ci sei tu!

 

Nel momento in cui la donna sfiorò le guance di Poncho, con due labbra cariche di rossetto, Kid si sentì rodere il fegato.

 

- Dannato imbecille - mormorò in preda alla rabbia. - Se continua così, per colpa sua mi toccherà fare lo schiavo per una settimana…

- Suvvia Kid - scherzò Omachi. - Prendila in modo sportivo!

 

( continua )

 

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Capitolo 3
*** terza parte ***


"PONCHO INNAMORATO" - terza parte

 

- Kid, mi raccomando: quel piumino non è una calibro 38, cerca di spolverare con un po' di grazia!

- Sissignora - rispose il pistolero tra i denti.

- "Signorina", prego! E comunque, quando hai finito con le pulizie, ci sono i pavimenti, il bucato, e poi...

 

Steven dovette trattenersi per non scoppiare a ridere. "Kid la Raffica", il temibile pistolero delle galassie, vestito con la cuffietta e il grembiulino da cameriera era uno spettacolo irresistibile; Omachi aveva deciso di schiavizzarlo nel modo più umiliante possibile e, per quanto la riguardava, aveva appena cominciato a divertirsi. Proprio in quel momento, entrarono Poncho  la sua affascinante nuova compagna.

 

- Ehilà, salve - esclamò lui.

 

Prima ancora che se ne rendesse conto, le mani di Kid lo afferrarono violentemente per il bavero della giacca; gli occhi del pistolero erano due braci ardenti di rabbia, cosicché Poncho rabbrividì istintivamente solo a guardarlo.

 

- Ki... Kid... Andiamo, che ti prende ?

- E hai anche il coraggio di chiedermelo - sbottò l'altro furioso. - Guarda come sono ridotto, per colpa tua!

- M... Ma io non... non capisco!

- Grrr, non so chi mi trattenga dal...

 

Per fortuna intervenne Omachi.

 

- Non battere la fiacca - esclamò lei. - Gli accordi sono accordi, giusto ? Ora torna al lavoro e lascia in pace il povero Poncho!

 

Seppure a malincuore, Kid obbedì e si rimise a spolverare rassegnato. Sia Poncho che la signora al suo fianco sgranarono tanto d'occhi, tuttavia non ebbero il coraggio di dire una parola.

 

- Andiamo, Poncho - sorrise Omachi. - Vieni a sederti, così ci presenti la tua nuova amica!

- Eh beh, sì in effetti... Ero venuto appunto per questo! Isac è già tornato ?

- Non ancora - rispose Boy. - Ma tornerà presto!

- Meglio così, non vedo l'ora di comunicargli una cosa...

 

Omachi e Steven si scambiarono un'occhiata d'intesa; mentre Kid si strinse ancora di più la testa nelle spalle, continuando a passare il piumino.

 

- Dì un po', Poncho - esclamò la ragazza, dandogli una leggera gomitata nelle costole. - Sbaglio o tu e questa signora ve la intendete parecchio ?

- Come ?!? - fece questi, stupito.

- Dai, non fare il furbo - fece eco Steven, con aria complice. - Piuttosto, perché non ci presenti la signora ?

- Oh beh, certo! Questa è Katuska Voronoff, lei è...

- ...La sua "puccettina" - ghignò Steven sottovoce.

 

Omachi gli schiacciò il piede sotto il tavolo.

 

- Hm, hai detto qualcosa Boy ? - chiese Poncho, notando la sua espressione.

- Chi, io ?!? No niente, figurati...

- Molto lieta - esclamò la donna, sorridendo. - Poncho mi ha raccontato parecchie cose sugli eroici "Cosmo-Rangers Jota9", devo ammettere che sono piuttosto emozionata!

- Di solito Poncho ha il divieto di portare estranei sul nostro asteroide, a meno che non si tratti di clienti... oppure c'è qualcosa che dovremmo sapere ?

- Beh, in effetti è proprio così, Omachi: la signorina Voronoff infatti è il motivo per il quale ho deciso di ritirarmi dagli affari e cambiare completamente vita!

 

Nella sala cadde il silenzio.

 

- Stai scherzando - fecero insieme Boy e Omachi. - Va bene che il "Lieto Evento" è vicino, ma...

 

Sia Poncho che Miss Voronoff sembrarono non capire, infatti si guardarono perplessi l'uno con l'altra.

 

- Ti riferisci per caso all'eredità ? Strano però, credevo di non averne fatto parola con nessu...

- EREDITA' ?!?

- Beh sì, la signorina Voronoff fa parte dell'ufficio legale di Vika-Vika!

- Mi occupo di faccende testamentarie - spiegò la donna. - Poco tempo fa mi è stato chiesto di rintracciare il signor Poncho per comunicargli un'importante notizia...

- In pratica, quest'angelo di donna mi ha riferito che sono l'unico erede di ben 500 milioni di Vaulz!

 

Tutti, tranne Poncho e Miss Voronoff, impallidirono di colpo; perfino Kid lasciò cadere il piumino per terra.

 

- Grazie a questa "Dea della Fortuna" - disse ancora Poncho, baciandole la mano. - Diventerò l'uomo più felice del mondo!

- Adulatore - arrossì lei.

- M... Ma allora lei non... NON E'...

- C'è qualcosa che non va, Omachi ? Sei così pallida!

- Bene, bene, BENE - esclamò Kid, togliendosi di dosso quella ridicola mascherata. - A quanto pare, qualcuno qui ha perso una certa scommessa... e quel "qualcuno" non sono io!

 

Omachi chinò il capo mestamente.

 

- Ehm, ragazzi - fece Poncho, grattandosi la guancia perplesso. - Mi sono perso qualcosa, per caso ?

- Al contrario - rispose Kid, con un'espressione furba. - TU hai vinto la tua bella eredità, e IO sto per intascare sette bei milioncini di Vaulz dalla nostra amica qui presente!

- Scordatelo - sussurrò Omachi. - Non ti darò proprio un bel niente!

- Eh no, mia cara: "gli accordi sono accordi"... Parole tue, rammenti ?

- Io non ricordo proprio niente del genere!

- Invece credo che Boy se lo ricordi bene, VERO ?!?

- Steven, GUAI A TE !!!

 

Il povero pilota guardò entrambi impaurito.

 

- M... Ma cosa c'entro io, adesso ?

- Steven, prova un po' a ricordare a questa furbetta quello che sembra aver dimenticato...

- Steven, dì solo una parola e ti ammazzo!

- La verità...

- Non ci provare!

- A... A... AIUTOOO !!!

 

FINE

 

NOTA:

saluto Angela, scusandomi per l'enorme ritardo, e ringraziandola sinceramente!

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