Cosa riserva il futuro

di sweet nettle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Un nuovo anno ***
Capitolo 3: *** Malfoy, ti odio! ***
Capitolo 4: *** Remember ***
Capitolo 5: *** La ribellione di Ginny ***
Capitolo 6: *** Chiusi in biblioteca ***
Capitolo 7: *** Grazie a un libro ***
Capitolo 8: *** Il ballo ***
Capitolo 9: *** Preparativi (psicologici e non) ***
Capitolo 10: *** Serata tanto attesa (parte prima) ***
Capitolo 11: *** Serata tanto attesa (parte 2) ***
Capitolo 12: *** Consequences ***



Capitolo 1
*** Ritorno ad Hogwarts ***


Ritorno ad Hogwarts

L’Hogwarts Express correva rapido sui binari in mezzo alla sperduta campagna inglese; nonostante l’aria fredda il cielo era limpido e pulito, con qualche grazioso batuffolo di nuvole qua e là.

In uno scompartimento alla fine del treno si era accomodato il trio più famoso di tutta la scuola: Harry Potter, Ronald Weasley ed Hermione Granger, accompagnati da Ginny, la sorellina di Ron.

Dopo un’estate abbastanza tranquilla, trascorsa a casa Weasley, i tre amici si preparavano ad affrontare il loro sesto anno alla scuola di Hogwarts; Ginny, che era più piccola, avrebbe frequentato il quinto.

Harry ed Hermione stavano chiacchierando del più e del meno, mentre i due fratelli si contendevano amichevolmente l’ultima cioccorana rimasta.

-Molla, Gin! E’ mia-

-Sarà tua quando ci sarà scritto il tuo nome sopra. E visto che non c’è, e che l’ho comprata io, posso dire tranquillamente che è mia-

-Mia!-

-Mia!-

-MIA!-

-MIA!-

-BASTA!!!- intervenne Hermione, seccata -Siete quasi adulti, comportatevi come tali!-

Ginny e Ron abbassarono la testa, sconfitti.

-Scusaci, Herm- mormorarono insieme, mentre gli sguardi delusi scivolavano sulla cioccorana.

Il viaggio sarebbe andato avanti normalmente, se ad un certo punto non si fosse sentito un urlo agghiacciante nel corridoio del treno.

In una frazione di secondo la porta si aprì e sbatté mentre due ragazzine, una dai capelli castani a ciocche rosse e una bionda, fecero irruzione nello scompartimento; entrambe avevano il fiatone, e una volta dentro premettero le schiene contro il vetro della porta.

-Accidenti alla tua boccaccia!- sbottò la bruna -Dovevi proprio dirgli che sembrava spruzzare veleno come un serpente a sonagli impazzito?!-

-Ma è vero!- ribatté l’altra -Non puoi negare che avesse una faccia da rettile-

Solo in quel momento le due sembrarono accorgersi di non essere sole. Si voltarono a guardare i quattro ragazzi e abbozzarono a un timido sorriso.

-Uhm...ciao- tentò quella castana -Scusate se vi abbiamo disturbato, ce ne andiamo subito-

-Potete restare- disse rapida Ginny, vedendola mettere una mano sulla maniglia della porta -Non ci date affatto fastidio. Io sono Ginny- aggiunse tendendo loro una mano.

La bionda gliela strinse immediatamente, sfoderando un largo sorriso -Molto piacere, il mio nome è Kennedy. E questa- mise un braccio attorno alle spalle dell’altra -è la mia cuginetta Alexiel-

Alexiel sorrise a sua volta, muovendo la sua lunga chioma fulva; aveva dei bellissimi occhi azzurro chiaro, come il ghiaccio.

Anche quelli di Kennedy erano azzurri, ma con una sfumatura più scura; i suoi capelli erano più corti e, come quelli della cugina, avevano alcuni ciuffi tendenti al rosso.

Dopo che tutti si furono presentati, le ragazze si accomodarono sui due unici sedili liberi accanto al finestrino. Il “magico trio” non sembrava voler approfondire di più l’amicizia con loro, mentre Ginny era più curiosa che mai nei confronti delle due ragazze.

-Che anno frequentate?-

-Il quinto- ripose prontamente Alexiel -Probabilmente non ci avete mai viste, siamo appena arrivate da Beauxbatons-

-Perchè avete cambiato scuola?- intervenne Hermione.

-Oh, bè- Kennedy arrossì leggermente -Per vari motivi...-

-Dì pure che ti hanno quasi cacciata a calci- disse contrariata la cugina -Con tutte le belle risse che organizzi in corridoio...ci avrebbero comunque trasferito qui, ma tu non hai certo migliorato la situazione! Poco fa- spiegò agli ragazzi -le è venuta la bella idea di insultare un gruppetto di serpeverde!-

Ginny capì al volo -Era per questo che scappavate! Vi capisco, i serpeverde non sono certo dei bei tipi...- le sembrò di vedere Alexiel incupirsi appena, ma non vi fece caso.

Kennedy ridacchiò, cambiando argomento -Dovevate vedere mio zio quando ha saputo che anch’io sarei venuta ad Hogwarts...stava per tentare il suicidio- gonfiò il petto ed imitò una voce maschile -“Davvero, cara, non capisco come tu possa accettare che nostra figlia vada a scuola con...bè, tua nipote...”-

Alexiel le mollò un’eloquente gomitata tra le costole, non riuscendo però a nascondere un sorrisetto divertito.

-Come mai?- chiese perplessa Ginny -Le vostre famiglie non vanno d’accordo?-

Facendo le spallucce, Alexiel disse con semplicità -I nostri padri hanno avuto alcune...divergenze personali-

-...ma questo non ci impedisce di essere “cuginette per la pelle”!- completò allegra Kennedy con un sorrisone.

Ginny continuò a chiacchierare con le due ragazze tutto il tempo, felice di avere trovato delle nuove e simpatiche amiche che frequentassero il suo stesso anno e con le quali avrebbe magari trascorso il tempo anziché arrancare nella scia del “magico trio”.

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Capitolo 2
*** Un nuovo anno ***


UN ANNO NUOVO

Dopo ancora alcune ore di viaggio, L’Hogwarts Express giunse finalmente alla stazione di Hogsmeade; Ginny era rimasta volutamente indietro rispetto al gruppetto del fratello per poter stare con le due amiche, ma una volta arrivati di fronte all’alto portone del castello dovette proseguire da sola.

Le cugine, scortate dalla Mc Grannit, raggiunsero la Sala Grande solo dopo che tutti gli altri studenti furono entrati; la professoressa le condusse, sotto gli occhi degli altri ragazzi, davanti al tavolo degli insegnanti e una alla volta fece loro indossare il Cappello Parlante.

Ginny, che teneva le dita incrociate sotto la sedia, sospirò sollevata quando sentì l’urlo “Grifondoro!” rimbombare due volte in tutta la sala; forse il cappello aveva indugiato un po’ troppo su Alexiel, mentre con Kennedy il verdetto era stato immediato, ma l’importante era che fossero della stessa casa.

Sorrise allegra alle nuove amiche, che presero posto accanto a lei, mentre le tavolate si riempivano di cibi di tutti i tipi e i ragazzi cominciavano a riempirsi la bocca con quanto più potevano.

Finito di cenare Ginny, Alexiel e Kennedy si alzarono ed uscirono dalla Sala Grande per poter andare a riposare tranquille in dormitorio; e ci sarebbero anche riuscite, se proprio davanti alle scale non si fosse loro parato davanti un gruppo di famosi serpeverde.

Draco Malfoy era davanti a tutti, i capelli biondi coperti come suo solito di gel e un ampio ghigno stampato in faccia. Dietro di lui seguivano subito Tiger e Goyle, le immancabili guardie del corpo, affiancate da Blaise Zabini e Pansy Parkinson.

-Guarda un po’ chi abbiamo qui- cominciò Malfoy con la sua voce strascicata -Lenticchia junior e due nuove amichette...cosa fai, Weasley, recluti nuovi membri per il fan club di Potter?-

Le orecchie di Ginny divennero scarlatte, mentre Pansy ridacchiava come un’idiota attaccata al braccio del ragazzo.

Kennedy sembrava sul punto di parlare, ma l’occhiata che le lanciò Alexiel avrebbe potuto zittire anche un leone inferocito.

Malfoy sogghignò, per poi proseguire -Sai, Weasley, non credevo che quest’anno tu e tuo fratello sareste tornati...pensavo che la vostra famiglia non avesse più soldi per pagare i libri-

-Chiudi il becco!- sbottò allora Kennedy senza pensarci due volte -Pensa a te, piuttosto, sembra che una mucca ti abbia sbavato sui capelli!-

Ginny trattenne a stento una risata, mentre Alexiel rivolse un’occhiata torva alla cugina, così come i serpeverdi che ora tenevano gli occhi puntati sulla bionda. Solo Zabini tra loro sembrava divertito, perché si limitò ad inarcare un sopracciglio e accennare un ghigno.

Malfoy si accigliò -Dovresti fare attenzione- si chinò all’altezza del viso di Kennedy, vista la differenza di statura tra i due -Battute come quella sul treno potrebbero costarti molto...-

-Tu parli molto ma non agisci mai, Malfoy- intervenne scocciata Ginny, ben decisa a chiudere lì la discussione. Prese per i gomiti le sue amiche e le trascinò via su per le scale.

Solo quando si trovarono a debita distanza dal gruppo dei serpeverde Ginny ridacchiò -Allora era Malfoy quello che avete insultato sul treno!-

-Ha fatto tutto lei- la corresse Alexiel in tono forse un po’ pungente, indicando la cugina -E non è affatto divertente! Se solo sapesse tenere a freno la lingua...-

Kennedy le fece una linguaccia alle spalle, mentre con Ginny oltrepassavano il ritratto della Signora Grande ed entravano in Sala Comune.

Trascorsero ancora un po’ di tempo davanti al fuoco scoppiettante, chiacchierando allegramente, finché non furono raggiunte da Hermione che senza troppi preamboli ordinò loro di andare a dormire come se fossero bambine piccole.

-Come vuoi...- sbuffò Ginny -...mamma!- aggiunse poi sottovoce, annoiata, mentre salivano le scale del dormitorio femminile.

Alexiel e Kennedy scelsero due letti vicini, accanto a quello di Ginny, e cominciarono a disfare le varie valige.

La bionda attaccò un poster dei Cannoni di Chudley sopra il suo letto, buttando quasi a caso i vestiti nell’armadio. Alexiel al contrario dispose accuratamente tutte le sue cose sopra il comodino, in particolar modo una foto che raffigurava, indovinò Ginny, i suoi genitori.

Per inaugurare la prima nottata del nuovo anno le ragazze diedero vita ad un’accanita battaglia coi cuscini, che non vide tregua finché tutte e tre non si dichiararono sconfitte tanto erano esauste.

Sempre ridendo e chiacchierando tra loro, spensero le luci e si misero a letto.

Prima di scivolare in un sonno tranquillo Ginny pensò che, Malfoy escluso, la giornata per lei non sarebbe potuta andare meglio.

RINGRAZIAMENTI

Ginevra91: Grazie mille, soprattutto perchè sei stata la prima in assoluto a lasciare un commento!!! ;)

Domy: Mi fa piacere che ti piaccia, spero che continuerai a leggerla!!! :)

Dk86: ben vengano le critiche, possono solo aiutarmi a perfezionarmi! Devo comunque dirti che, se non hai letto bene, questa è una Draco/Ginny e non una Harry/Ginny. Riguardo i nomi delle due cugine, io ho solo detto che hanno frequentato Beauxbatons, non ho specificato la loro nazionalità...! Per il resto non voglio anticiparti nulla, si vedrà poi...:)

Danymalfoy: mille grazie anche a te, sono contenta che la gente apprezzi quello che scrivo!!! Comunque sì, il serpeverde del treno era proprio Malfoy (hi hi...). Poi riguardo la domanda su ogni quanto aggiorno non so, dipende dai miei impegni, ma ogni gionro dopo pranzo e dopo cena scrivo un pezzetto e quindi penso di poter aggiornare abbastanza spesso.

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Capitolo 3
*** Malfoy, ti odio! ***


Scusate per il capitolo un po' corto...giuro che mi farò perdonare!!!

MALFOY, TI ODIO!

La prima settimana di scuola trascorse relativamente bene: un test di riepilogo di Pozioni era davvero il modo migliore per iniziare un nuovo anno scolastico!

Come si poteva facilmente indovinare, il professor Piton non aveva avvertito i suoi studenti (salvo ovviamente i serpeverde) che li aspettava una verifica a sorpresa su tutti gli infusi principali che avevano studiato.

E naturalmente una certa grifondoro dai capelli rossi non era preparata.

-Brutto, schifoso, lurido, untuoso serpente...- questo mormorava la piccola Ginny mentre, a pugni stretti, usciva dall’aula di Pozioni dopo aver sostenuto il test.

Lei, Alexiel e Kennedy salirono le ripide scale che dai sotterranei riportavano al pianterreno, per andare alla lezione di Storia della Magia che le attendeva al terzo piano.

-Facci sapere quando avrai intenzione di finirla- sbuffò Alexiel, che ormai dall’inizio della lezione era stata costretta a sopportare l’invettiva dell’amica contro Piton in quanto sua vicina di banco.

Ma Ginny non sembrava avere intenzione di star zitta; si decise a tacere solo quando furono arrivate davanti all’aula del professor Ruf, non prima però di essersi lasciata scappare un epiteto talmente offensivo su Piton che le due cugine le dovettero tappare la bocca all’istante nella speranza che nessuno l’avesse sentita.

La giornata era cominciata davvero bene...

Quando finalmente venne l’ora di pranzo, le tre amiche scesero chiacchierando allegramente in Sala Grande.

Prima che potessero varcare la soglia, un furioso Ron Weasley bloccò loro la strada.

-E’ vero- cominciò rivolto alla sorella, la voce che fremeva dalla rabbia -che esci con un tassorosso, un certo Sean Mc Dougal?-

-Sean...che??? Non so davvero di cosa stai...-

-Non fingere- la interruppe lui -Vi hanno visto insieme stamattina, in corridoio, e...-

-Ma se è stata tutto il tempo con noi!- sbottò Alexiel, visibilmente irritata -Non si è mai incontrata con nessu ragazzo, oggi! Non abbiamo avuto neanche un'ora libera!-

-Giusto!- saltò su anche Kennedy, in difesa dell'amica.

Ron le fissò disorientato, balbettando -Mi...è stato riferito...-

-E chi, di grazia, ti ha raccontato una simile fesseria? Sean e io ci conosciamo appena!- esclamò Ginny furente, con un cipiglio che ricordava pericolosamente mamma Weasley.

-Bè- il fratello deglutì, mentre le sue orecchie si arrossavano -Malfoy ci ha detto che...insomma, ero certo che fosse vero...-

-E tu hai dato ascolto a Malfoy??!!!!-

Tutta la Sala Grande, insegnanti compresi, si voltarono a guardarli.

Ron era ora pallidissimo, mentre Ginny gli batteva indignata un dito sul petto -Tralasciando il fatto che le persone che frequento sono affar mio, pensi davvero che Malfoy sia un fonte attendibile?! Santo Cielo, Ron, non è passata neanche una settimana e già mi accusi di uscire con un altro ragazzo...ma chi credi che sia??!-

Il rosso annuiva terrorizzato alle parole della sorella, e solo dopo che lei ebbe finito di sfogarsi scivolò via, raggiungendo Harry ed Hermione a tavola.

Ginny era ancora rossa in viso quasi quanto i suoi capelli, mentre cominciava a prendere coscienza che tutti gli studenti la stavano fissando; sarebbe rimasta immobile davanti all’entrata con Kennedy e Alexiel a lungo se una risata non avesse attirato la sua attenzione.

Draco Malfoy, seduto al tavolo dei serpeverde con tutta la sua ghenga di bulli, rideva di gusto additando prima Ginny, poi Ron.

La ragazza credette di esplodere dalla rabbia, e non resistendo all’impulso gridò con astio -Malfoy, ti odio!!- prima di correre fuori dalla Sala Grande e di salire velocemente le scale per rifugiarsi a piangere nella Sala Comune.

RINGRAZIAMENTI

Ginevra91: Grazie, grazie e ancora grazie!! E' bello avere una lettrice accanita come te!

Aletheangel: grazie anche a te! Sono felice che ti piaccia!

MiaBlack: mille grazie!! Vedrai che belle sorprese ho in serbo per questa fic...

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Capitolo 4
*** Remember ***


REMEMBER

La Sala Comune era vuota e silenziosa.

Un vivace fuoco crepitava allegramente nel caminetto, illuminando solo in parte la grande stanza; sulle finestre si poteva vedere riflessa la fioca luce della luna, coperta a tratti da qualche nuvola scura che minacciava pioggia per l’indomani.

Sospirando, la ragazza si inginocchiò davanti alle fiamme che guizzavano nel camino e allungò le mani per scaldarle meglio.

Si voltò a guardare la porta del dormitorio femminile, chiedendosi se qualcuno si fosse già accorto della sua assenza.

Facendo uno sforzo su sé stessa distolse lo sguardo, tornando ad osservare silenziosa il fuoco scoppiettante che creava riflessi dorati sui suoi capelli.

Mamma....

Sentì le lacrime pungerle prepotentemente gli occhi, mentre il volto tanto familiare e rassicurante di sua madre le appariva più vivido che mai nella mente.

Sapessi quanto mi manchi, ora più che mai...

Mi ripeti sempre di non piangere, che mi sei sempre accanto in qualsiasi, difficile situazione.

Forse è proprio questo saperti tanto vicina, soprattutto in questo momento, che mi rattrista così tanto...vorrei poter fare qualcosa, ma a confronto col mondo mi sento troppo impotente...

Le lacrime cominciarono a scenderle copiose sulle guance, offuscandole la vista.

Non credo di essermi mai sentita più sola...

Osservò le fiamme vive rincorrersi e lambire il bordo del camino. Diede un altro triste sospiro.

Guardo il fuoco che un tempo mi scaldava, lo tocco e mi gela dentro.

Allungo una mano in mezzo alla fiamme, dove dovrò trovare la mia strada, e non avverto niente...possibile che abbia perso tutte le emozioni che provavo prima?

Sento una fitta al cuore, e rivoglio il mio fuoco indietro...

Ricacciò a forza dentro le lacrime.

Le venne quasi da ridere al pensiero di cosa avrebbe detto suo padre se l’avesse vista piangere: le aveva sempre inculcato sin da piccola che versare lacrime per ogni sciocchezza era da deboli, ma sapeva che anche a lui aveva pianto molto quando aveva la sua stessa età.

“Sei troppo orgoglioso papà, e sfortunatamente io lo sono quanto te” si ritrovò a pensare con un leggero sorriso “Sono fiera quanto Kennedy è cocciuta...il che vuol dire enormemente!”

Sii sempre all’altezza di te stessa, e orgogliosa del tuo cognome.

Le parole di suo padre le riecheggiarono ancora una volta nella mente.

Facendo leva sulle mani si rimise in piedi, asciugando le ultime lacrime col dorso delle mani.

Il riflesso delle fiamme serpeggiò un’ultima volta sui suoi capelli tra il ramato e il biondo, mentre lei si allontanava su per le scale del dormitorio femminile.

Mamma, papà, vi voglio bene e mi mancate più che mai...prometto che vi aiuterò in ogni modo, fosse l’ultima cosa che faccio!

Salì gli ultimi gradini della scalinata e fissò ancora per un attimo il fuoco che scaldava la Sala Comune.

La porta si aprì con un sommesso cigolio appena udibile.

La debole luce della luna si allungò dalla finestra fino al corto corridoio, illuminando il pallido viso di Alexiel sparire silenziosamente dietro la porta.

RINGRAZIAMENTI

Ginevra91: penso che non finirò mai di ringraziarti!! Un bacione e al prossimo capitolo!

Ginny Malfoy: sono felice che ti piaccia! Per le due cugine...eeeeeeeh....non posso anticipare nulla! Cmq sei sulla buona strada!

Danymalfoy: Ma ciao! spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento! ^_^

MiaBlack: lo so che lo scorso capitolo è venuto un po' corto.......perdono!!!!! Intanto grazie 1000 per avermi recensito!!!

Approfitto col dire a tutti che non so se la prossima settimana potrò aggiornare...abbiamo ben CINQUE COMPITI IN CLASSE, per cui dovrò mettermi sui libri e non al computer, ma vi farò sapere presto!

Un grazie e un bacione a tutti quelli che hanno recensito!!! ;-)

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Capitolo 5
*** La ribellione di Ginny ***


Salve a tutti quanti!!!! Rieccomi qui con il quinto capitolo! So cosa state pensando: "Ma che pizza, questa qui! Quand'è che succede qualcosa di emozionante????!" Bè, sappiate solo che questo sarà l'ultimo capitolo "tranquillo" per la nostra povera Ginny! Un bacione a tutti quelli che hanno recensito, soprattutto a Ginevra91, MiaBlack, Ginny Malfoy e Terry!!!! Leggete e commentate!!! ;)

LA RIBELLIONE DI GINNY

L’atmosfera che regnava nell’aula di Pozioni era tetra e lugubre, soprattutto tra i giovani Grifondoro del quinto anno.

Il sinistro cigolio della porta che si chiudeva annunciò l’ingresso di Piton.

Avanzando col suo passo strascicato attraverso la stanza, il professore arrivò davanti alla cattedra e fece apparire dal nulla (o almeno così sembrò) uno spesso mazzo di fogli che gli studenti indovinarono essere i compiti corretti.

Senza dire una parola Piton passò di banco in banco distribuendo le verifiche che, a giudicare dalla sua espressione, non dovevano aver raggiunto i risultati previsti. Si fermò un attimo davanti a una sedia vuota accanto ad Alexiel, ghignò, poi riprese a consegnare i compiti.

All’improvviso la porta si aprì e sbatté contro il muro, mentre una quanto più ansante e agitata Ginny entrava correndo in classe.

Si lasciò cadere seduta al suo posto, buttando lo zaino per terra e alzando la testa a fissare lo sguardo freddo e cinico di Piton.

-Professore, io...- cominciò, ma venne subito interrotta.

-Sei in ritardo, Weasley. Non voglio sentire alcuna scusa, e a Grifondoro verranno sottratti dieci punti per la tua condotta-

-Ma...-

-Vogliamo farli diventare quindici, Weasley?-

Ginny sbuffò, visibilmente irritata, e restando zitta sbatté il libro di Pozioni sul tavolo come unico gesto di protesta.

Non era certo colpa sua se quell’idiota di suo fratello l’aveva costretta a tornare in dormitorio a cambiarsi perché la sua gonna gli sembrava troppo corta!

Non si stupì neanche di trovare una spigolosa “S” scribacchiata quasi con disprezzo nell’angolo in alto a destra del suo compito. Ormai era abituata.

Quello che la lasciò perplessa fu di vedere Alexiel, accanto a lei, fissare con occhi vitrei il foglio appoggiato sul suo banco. Aveva preso un voto così brutto?

Come leggendole nel pensiero, Alexiel mormorò -Ho preso “O”- e abbassò lo sguardo.

-E non sei contenta?- chiese sorpresa Ginny ma fu Kennedy, seduta dietro di loro, a rispondere:

-Certo che no, una bellissima “O” anziché una delle sue solite, perfette “E”! Strano però, alla vecchia scuola era sempre la prima della classe in Pozioni-

Ginny strappò di mano il compito all’amica e, aperto il libro, cominciò a controllare le riposte. Quando ebbe finito era più indignata che mai.

-E’ tutto corretto!- esclamò rivolta ad Alexiel -Questa doveva essere una “E” controfirmata! Scommetto cento cioccorane che Piton ti ha abbassato il voto solo perché sei dei Grifondoro...ad uno della sua casa basta scrivere sì e no due righe per prendere il massimo dei voti-

-Ah, davvero, signorina Weasley?- Piton era scivolato silenziosamente tra i banchi e aveva ascoltato tutta la conversazione.

La ragazza si dette mentalmente della stupida, mentre le veniva ordinato per punizione di andare alla lavagna ed elencare tutte le proprietà della Pietra Luna. Inutile dire che non aveva studiato.

Quando la lezione finì, le tre amiche salirono le scale che riportavano al primo piano.

-Verrà mai il giorno- chiese esasperata Ginny alle due cugine -in cui uscirò da quest’aula senza avere lo strano impulso di lanciare una bella fattura a Piton?-

-Che c’è, Weasley, un altro pessimo voto?- la interruppe una voce strascicata.

Le tre ragazze non si erano accorte che davanti a loro si era parato il gruppetto di serpeverde capeggiato da Draco Malfoy.

-Levatevi di torno, oggi non è giornata- tagliò corto la rossa, cercando di superarli.

Draco ghignò, palesemente divertito dal suo cattivo umore, e le bloccò il passaggio -Spiacente, di qui non si passa-

Ginny alzò lentamente la testa a guardarlo, portando una mano alla tasca per estrarre la bacchetta, ma Alexiel fu più veloce dell’amica e si piazzò davanti a Malfoy.

Incrociò ostinata le braccia al petto con aria di sfida e disse, scandendo ogni parola -Lasciala in pace e facci passare!-

Il ragazzo sembrò per un attimo spiazzato da tanta risoluzione, ma recuperò subito la sua espressione da prepotente e fissò Alexiel con i suoi occhi di ghiaccio.

-Chiudi il becco, razza di sporca Grifondoro- sibilò con quanto più disprezzo possibile.

Ginny, senza pensarci due volte, superò Alexiel e assestò a Draco un forte pugno in pieno naso.

-Non osare mai più- sillabò battendogli un dito sul petto -Se qui c’è qualcuno di schifoso, quello sei tu! Prova ad insultare ancora una mia amica, e non te la caverai solo con un pugno!-

Detto questo (o meglio, urlato) Ginny si allontanò a passo di marcia, seguita da Kennedy e da una Alexiel stranamente muta.

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-Direi che la rossa ti ha conciato per le feste, eh, Draco?- rise divertito Blaise Zabini, mentre lui e Malfoy tornavano ai dormitori di serpeverde.

-Oh, sta zitto!- sbottò l’amico, irritato.

“Niente male la piccola Weasley” si ritrovò poi però a pensare Draco, mentre si lasciava cadere sdraiato sul proprio letto “Non immaginavo avesse così tanta grinta...forse l’ho sottovalutata”

Un largo ghigno (o forse un sorriso?) si allargò lentamente sul volto del bel serpeverde, nonostante il dolore al naso per il colpo ricevuto.

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-E poi dici a me di essere troppo impulsiva...-

-Non so che mi abbia preso, te lo giuro! E’ che vederla lì a subire tutti gli insulti di...di lui...mi ha fatto uno strano effetto-

-Non credevi fosse così idiota, vero?-

-Non è idiota, è solo un maschio...comunque me lo sarei dovuto aspettare. E tu evita di picchiarti con chiunque incontri, non dobbiamo attirare l’attenzione!-

-Bla, bla...D’accordo, farò come vuoi tu...cuginetta-

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Capitolo 6
*** Chiusi in biblioteca ***


Salve a tutti!!! Eccovi un nuovo capitolo (notare, di una lunghezza quasi dignitosa) tutto da leggere!! Ringrazio tantissimo (come al solito) Ginevra91, ginny malfoy, MiaBlack e Cla91!!!!! Scusate comunque la banalità del titolo... Spero che vi piaccia lo stesso! ;)

CHIUSI IN BIBLIOTECA

-Riproviamo: cos’è una Bragola?- chiese Alexiel, alzando la testa dal libro di Difesa Contro le Arti Oscure.

La biblioteca era quasi del tutto vuota, fatta eccezione per due giovani grifondoro che stavano ripassando per la lezione del giorno dopo.

Il fuoco nel caminetto si era quasi del tutto spento e il sole fuori dalle finestre era già calato da un po’.

Ginny si passò una mano tra i capelli -Ehm...uno spirito delle montagne gallesi che ama fissare...-

-Quello è un Gwyllian- la interruppe l’amica scuotendo la testa -Non ci siamo proprio, Gin, e l’interrogazione è domani-

-Non è colpa mia, i nomi sono troppo difficili!- protestò la rossa, per poi guardarsi intorno -Accidenti, siamo rimaste solo noi. Forse conviene tornare in Sala Comune-

-No, finché non sarai preparata!-

-Uffa...va bene, ma solo le ultime domande-

La rossa cominciò a rileggere annoiata gli appunti dell’amica, la quale però pensava a tutto tranne che all’interrogazione.

Alexiel guardò l’orologio “Kennedy dovrebbe essere già qui” pensò, tamburellando le dita sul tavolo “Umpf! Quando si dice che la famiglia ti è sempre vicina nel momento del bisogno...”

Ecco, non si sarebbe dovuta fidare quando la cugina si era offerta di aiutarla col suo piano!.

Non sarebbe riuscita a trattenere lì Ginny ancora per molto, e se Kennedy non si sbrigava rischiava di far fallire tutto.

Ma ormai era tardi, e doveva iniziare.

Lanciando un’ultima occhiata alle lancette dell’orologio, sospirò e cercò di sembrare il più convincente possibile.

Si batté teatralmente una mano sulla fronte e scattò in piedi, mentre Ginny la fissava perplessa.

-Ho dimenticato il libro di Trasfigurazione in camera- farfugliò Alexiel, afferrando rapida la cartella e correndo verso l’uscita -Torno subito, farò in un secondo!-

Annuendo appena, Ginny riabbassò la testa sul blocchetto degli appunti e tornò a leggere. Lì per lì, il pensiero che non serviva il libro di Trasfigurazione per studiare Difesa contro le Arti Oscure non la sfiorò minimamente.

Intanto Alexiel era corsa a perdifiato a nascondersi dietro un’armatura poco distante dall’entrata della biblioteca; lasciò scivolare lo zaino per terra e restò in attesa, le orecchie tese e vigili come antenne.

-Torna subito qua, razza di piccola teppista...!- le urla infuriate di Draco Malfoy le arrivarono forte e chiaro come se lui fosse stato lì accanto.

Riconobbe la minuta figura della cugina comparire all’inizio del corridoio, inseguita da un quanto più arrabbiato serpeverde; la ragazza, stando ben attenta a farsi vedere, si infilò in biblioteca stringendo qualcosa al petto, imitata subito da Malfoy.

Qualche istante dopo la vide sgusciare fuori dalla porta come un’anguilla, premuta contro la parete, e facendole segno di potersi avvicinare.

Alexiel la raggiunse e, con un cenno d’intesa, le due cugine chiusero con un colpo secco la pesante porta della biblioteca.

-Sigillum- recitò veloce Alexiel, puntando la bacchetta contro la serratura che si chiuse a chiave come un lucchetto. Si voltò poi verso l’altra -Preso?-

Kennedy fece un sorrisone a trentadue denti, tirando fuori da sotto il mantello uno spesso volume intitolato “Infusi e Pozioni, livello avanzato” -Preso-

All’interno della biblioteca, Draco aveva appena sentito la serratura scattare e si era precipitato a controllare. Era rimasto chiuso dentro. (che genio! Nda sweet nettle)

-Accidenti!- imprecò ad alta voce, tirando un pugno alla porta.

-Malfoy?- Ginny apparve da dietro uno scaffale, fissandolo perplessa.

Il serpeverde si girò e non poté fare a meno di guardarla bene: in fondo era carina, si ritrovò a pensare, con quella lieve spruzzatina di lentiggini sulle guance e i capelli stretti in una frettolosa coda con qualche ciocca ribelle.

“Ma che stai pensando, Draco?!” si rimproverò mentalmente, dandosi dell’idiota “Merlino, è la Weasley! Pezzente, babbanofila, ricordi? E tu sei un Malfoy, quindi comportati come tale”

-Chi si rivede, Lenticchia junior!- la schernì, ghignando beffardo.

-Chi si rivede, l’idiota di turno!- ribatté la ragazza, imitando la sua voce; prese lo zaino e fece per andare alla porta, ma lui la bloccò.

-Siamo chiusi dentro-

Ginny si voltò a guardarlo, aggrottando le sopracciglia -A che gioco stai giocando, Malfoy?-

-Come, scusa?! Guarda che io non c’entro nulla, stavo inseguendo una delle tue stupide amichette, quella bionda...come si chiama...Kenny, o qualcosa del genere...-

-Kennedy?- suggerì Ginny, più tranquilla, rimettendosi a sedere.

-Esatto! Mi ha chiamato “viscido serpente dalla lingua biforcuta” e poi mi ha rubato anche il libro di Pozioni- disse Draco sedendosi, per poi riprendere in tono più freddo -Tsk, figurati se voglio rimanere chiuso in una stanza con una straccione come te!-

-Pensi che a me faccia piacere stare con un futuro Mangiamorte?- replicò Ginny, portandosi le mani ai fianchi pronta ad una nuova lite.

Le sue parole non ebbero però l’effetto immaginato: il ghignò sul viso di Draco si gelò all’improvviso, e i suoi occhi sembrarono diventare ancora più glaciali del solito.

-Chi ti dice che diventerò un Mangiamorte?-

Forse fu il tono tagliente in cui lo disse, forse la sua espressione rassegnata in qualche modo, ma Ginny si sentì subito un verme.

Già, in fondo chi glielo diceva?

Nella sua famiglia le avevano solo insegnato che “Malfoy” è uguale a “mago oscuro”...ma era davvero così?

Abbassò il capo imbarazzata -Io...scusa, mi dispiace-

Draco alzò la testa a guardarla. Era la prima volta che qualcuno gli chiedeva sinceramente scusa.

-Non intendevo dire che di per certo diventerai...- riprese lei -Cioè, sai, a volte parlo proprio a sproposito...-

-Su questo hai perfettamente ragione, Weasley-

Ginny lo guardò e notò che stava sorridendo: non si trattava di uno dei suoi soliti ghigni, oppure un sorriso qualsiasi, ma uno di quelli che ti scalda il cuore.

Anche il suo viso si distese in un lieve sorriso, e tutti e due non poterono fare a meno di stupirsi del fatto che bastasse così poco per star meglio.

Il rumore della serratura attirò all’improvviso l’attenzione di entrambi, e la porta si aprì con un cigolio.

-Bè, ci vediamo Weasley- buttò lì Draco, dopo un attimo di esitazione, saltando in piedi e scomparendo di corsa lungo il corridoio.

-Ciao, Malfoy- mormorò Ginny alla biblioteca vuota.

Dopo ancora qualche secondo di silenzio si riscosse e, presa la sua borsa, fece anche lei ritorno in Sala Comune.

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Capitolo 7
*** Grazie a un libro ***


Eccomi qua!!!!!!! Lo so, vi ho fatto aspettare, però purtroppo ho avuto molti compiti in classe in questi giorni e poco tempo per scrivere...ma siccome ho preso 9 in latino ho deciso di aggiornare prima del previsto e così eccovi un nuovo capitolo!

Un grazie e un bacione a tutti quelli che hanno recensito: Ginevra91, ginny malfoy, terry, MiaBlack e max5452!!!

GRAZIE A UN LIBRO

Il giorno seguente Ginny si svegliò particolarmente allegra, e sembrava che nulla potesse guastare il suo umore.

Non sapeva nemmeno lei cosa l’avesse resa tanto contenta, forse scoprire che in fondo Malfoy non era il gran bullo che voleva fare credere e che, anzi, era addirittura simpatico.

Quando scese dalle scale del dormitorio, seguita da Alexiel e Kennedy, notò suo fratello venirle incontro con aria dubbiosa, certamente per sapere dove stesse andando.

-Ci vediamo in Sala Grande- tagliò corto quando lo vide aprire bocca, e felice più di prima uscì dal buco del ritratto con le sue amiche.

Le due cugine si sorridevano intanto soddisfatte, preparandosi ad attuare la seconda parte del loro piano.

Dopo aver fatto colazione Ginny decise di avvantaggiarsi con i compiti, nonostante fosse domenica e avesse tutto il giorno per studiare, così le salutò e prese la cartella per andare in biblioteca.

Non si accorse però della mano furtiva di Kennedy che lasciava scivolare qualcosa nel suo zaino, né del piccolo ghigno che comparve sul volto di Alexiel, perciò uscì serena dalla Sala Grande.

Percorse tranquillamente una seria di lunghi corridoi finché non incrociò proprio l’oggetto dei suoi pensieri, alias Draco Lucius Malfoy, puntualmente seguito da Tiger, Goyle, Blaise Zabini e Pansy Parkinson; quest’ultima era avvinghiata al suo braccio e, Ginny notò con piacere, il ragazzo non sembrava apprezzare.

-Oh, Wealseyuccia!- la salutò sprezzante, facendo ridere la sua combriccola di amici -Non sai che è pericoloso camminare da sola per i corridoi?-

Ginny ad un tratto si sentì spiazzata: non si aspettava un simile comportamento, perlomeno non dopo la loro amichevole chiacchierata della sera prima.

“Reagire o non reagire? Reagire o non reagire?” si ripeteva nella testa.

Alzò allora lo sguardo a fissarlo, e fu certa di vedere un lieve sorriso increspargli le labbra.

“Va bene” si disse mentalmente, riprendendo coraggio “Se lui fa finta di niente, allora anch’io!”

-Ma davvero, Malfoy?- ribatté sarcastica -Tu devi saperlo bene, altrimenti perché gireresti sempre con quei due gorilla o quella specie di cozza che hai incollata al braccio?-

Pansy le scoccò un’occhiata inviperita, e si strinse ancora più saldamente al suo adorato Draco, mentre Tiger e Goyle si limitarono ad un grugnito minaccioso.

Il ragazzo ghignò, quasi soddisfatto della sua risposta -Di’ un po’, dove hai lasciato le tue due amichette? Non pensavo che tuo fratello ti lasciasse circolare senza scorta-

Ginny incrociò le braccia al petto -Le mie “amichette” sono ancora in Sala Grande, se proprio lo vuoi sapere...e per la cronaca, non ho bisogno del permesso di Ron per andare a studiare in biblioteca da sola. Se ora non vi dispiace, avrei altro da fare-

Detto questo si allontanò lungo il corridoio, con un sorriso compiaciuto stampato in faccia.

-La lasci andare via così?- mugugnò indispettita Pansy.

-Taci un po’, tu!- la zittì Draco, seguendo con lo sguardo la figura di Ginny finché non svoltò l’angolo -A proposito delle sue amiche, devo riprendermi il libro di Pozioni-

-Come, scusa?- fece Blaise.

-Uh?- Draco si voltò a guardarlo -Oh, niente di importante...andate avanti, ci vediamo dopo. Ho detto vai, Pansy- disse con una nota d’impazienza nella voce, mentre la ragazza se ne andava di malavoglia con gli altri tre.

“A noi due, Weasley” si disse il serpeverde, ripercorrendo i passi della giovane rossa.

**********************************************************************************************************************

“Credo che uno di questi giorni verserò accidentalmente del veleno nel calice di Piton” stava intanto pensando Ginny, seduta da sola ad un tavolo della biblioteca “In fondo l’omicidio non può essere un reato così grave! Quattro fogli di pergamena sulla Pietra Luna, che roba...”

Aprì lo zaino ed infilò dentro una mano per prendere il libro di Pozioni (appartenuto già a tutta la famiglia), ma rimase alquanto perplessa quando si accorse di avere in mano un volume dalla copertina lucida che sembrava quasi nuovo. Sfogliò qualche pagina, cercando di capire come potesse essere finito nella sua cartella, e vide che non apparteneva nemmeno al suo anno.

-“Infusi e Pozioni...livello avanzato”???- esclamò ad alta voce -Ma il mio è di livello intermedio!-

Lo aprì alla prima pagina, e il suo cuore fece un doppio salto mortale all’interno del petto mentre leggeva più volte il nome “Draco Malfoy” scritto accuratamente in alto a destra.

-Come diavolo...- si bloccò a metà frase, mentre le parole di Malfoy le tornavano in mente: “Mi ha chiamato viscido serpente dalla lingua biforcuta, e poi mi ha rubato anche il libro di Pozioni!” Ginny si accigliò -Kennedy...quando torno in sala comune mi sente, quella!-

Rimise le penne nello zaino e, preso il libro, uscì di corsa dalla biblioteca per andarlo al restituire al serpeverde.

Andava talmente di fretta che finì con lo sbattere contro il primo che stava svoltando l’angolo, facendo cadere tutti e due rovinosamente a terra.

-Scusa, non ti avevo...- cominciò mortificata, ma venne subito interrotta.

-Accidenti, Weasley, ma hai l’abitudine di guardare dove vai?!- Draco Malfoy era lì, davanti a lei, e si era appena rimesso in piedi dopo la caduta.

Per un attimo nessuno dei due disse nulla.

Poi, con un gesto quasi automatico, Draco si ritrovò a porgere una mano alla ragazza, ancora stesa sul pavimento; dopo un attimo di esitazione Ginny la prese e si fece aiutare ad alzarsi.

-Ero...uhm...venuta a restituirti questo- spiegò lei leggermente impacciata, tendendogli il libro di Pozioni -L’ho trovato nel mio...oh, non importa, tieni!-

Il ragazzo lo riprese, e seguì un interminabile momento di imbarazzante silenzio che nessuno dei due sembrava voler interrompere.

-Ci si vede, Weasley- disse infine il serpeverde.

-Alla prossima, Malfoy-

Ginny fece per tornare in biblioteca, ma Draco la bloccò per un braccio.

Si voltò a guardarlo -Che...c’è?-

Lui sorrise, proprio come la sera prima in biblioteca, e si avvicinò -Grazie per il libro-

Per un attimo Ginny credette di non sentire più il pavimento sotto i piedi, mentre Draco le stampava un leggero bacio sulla guancia destra.

Dalla sua espressone divertita quando si staccò la ragazza dedusse che doveva essere arrossita tanto da far concorrenza con i propri capelli, così balbettò un -Devo andare- e si allontanò di corsa.

Quando non la vide più, Draco fece un sorrisetto e osservò la copertina del libro di Pozioni.

“Però...devo ricordarmi di ringraziare quella Kennedy, o come cavolo si chiama, appena la vedo...” pensò, incamminandosi lungo il corridoio.

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Capitolo 8
*** Il ballo ***


Ciao!!!!! Eccomi di nuovo!! Spero che anke questo capitolo incorra nella vostra approvazione, quindi, please, recensite e fatemi sapere!!!!

Ringrazio come al solito Ginevra 91, Ginny Malfoy, Terry e Mia Black!!!

Un bacione a tutti i lettori!!!

IL BALLO

Settembre volgeva ormai al termine, e con esso anche i miti pomeriggi trascorsi nel giardino, ora coperto da un tappeto di variopinte foglie secche; le temperature erano calate bruscamente, e il freddo già più rigido di ottobre cominciava a farsi sentire.

Quella mattina l’intera scuola era in fermento, da quando il preside aveva annunciato del ballo che si sarebbe tenuto in occasione di Halloween.

Gli studenti avrebbero cenato normalmente alle otto, poi sarebbero saliti nei dormitori a cambiarsi per la festa che avrebbe avuto termine a mezzanotte. Non sarebbe stato necessario avere un partner, ma si erano comunque formate già molte coppie.

Inutile parlare della grande eccitazione che aveva pervaso tutti i ragazzi, ai quali non restava che dedicarsi alla ricerca del costume più originale.

-Questo fine settimana c’è una gita ad Hogsmeade- disse Ginny, durante la colazione, rivolta alle sue amiche -Potremmo approfittarne per cercare una maschera adatta all’occasione-

Kennedy, con la bocca ancora piena di biscotti e tè, fece un mezzo sbuffo che la ragazza interpretò come un “sì”.

Alexiel, invece, non rispose: stava rigirando imbronciata il cucchiaino nella sua tazza da più di dieci minuti, e Ginny dovette sventolarle una mano davanti al viso per riportarla alla realtà.

-C’è qualcosa che non va?- chiese preoccupata.

La ragazza fissò un punto imprecisato sopra la sua spalla -No...penso soltanto che i balli siano una ricorrenza banale e stupida- fece un sorso dalla sua tazza, più immusonita di prima.

-Dici così solo perché non potrai andarci con Josh...- la prese in giro Kennedy in tono canzonatorio.

Alexiel quasi soffocò con il suo cappuccino, e si voltò a guardarla furiosa.

-Chi è Josh???- intervenne curiosa Ginny.

-Un ragazzo...- fece vaga Kennedy -Il suo ragazzo, per la precisione. C’è chi osa dire che sia persino carino- fece una smorfia.

La cugina le scoccò un’occhiataccia -E’ solamente un mio amico di scuola...e comunque non sono affari tuoi, Kennedy- sbottò con un tono che Ginny non le aveva mai sentito usare.

-Come vuoi, cuginetta- la ragazza finì di bere il suo tè, prese la cartella e si alzò -Ci vediamo più tardi, vado a fare un giro-

Mentre la guardavano allontanarsi sentirono una sedia scostarsi rumorosamente al tavolo dei serpeverde: Blaise Zabini era balzato in piedi ed era corso in tutta fretta verso l’uscita della sala, incespicano numerose volte nei suoi stessi piedi e andando a sbattere contro un corvonero.

Ginny ridacchiò, osservandolo scusarsi con il ragazzo per poi lanciarsi all’inseguimento dell’ignara Kennedy.

-Ho l’impressione che la tua cara cugina abbia fatto colpo- commentò sorridente, addentando un toast con la marmellata.

“Sarebbero una bella coppia. Forse andranno al ballo insieme” pensò allegramente la rossa, voltandosi a guardare per un attimo il tavolo dei serpeverde “Chissà se Draco mi inviterebbe...no, no, fermi un momento, ho veramente pensato quello che credo di aver pensato???”

Proprio in quel momento Draco si girò e incrociò il suo sguardo, facendola avvampare “Ti prego, non guardarmi! Torna a parlare con la Parkinson, che sta...avvinghiata...al tuo...braccio...???!! Ehi, razza di oca, mollalo subito! Oh, no, ma che sto dicendo??”

Per evitare di cominciare a strillare contro la malcapitata ragazza, Ginny afferrò bruscamente il proprio zaino e uscì pensierosa dalla Sala Grande, ignorando Alexiel che la chiamava chiedendole dove stesse andando.

Prese a passeggiare per i corridoi, senza neanche sapere dove stesse andando.

“Va bene, forse Malfoy mi piace. E’ normale, alla mia età, innamorarsi di un ragazzo...ma che dico, qui parliamo di Draco Malfoy! Un serpeverde, un futuro mangiamorte, un bellissimo ragazzo dai capelli biondi, con quegli spettacolari occhi come il ghiac...ok, devo avere la febbre!”

-Buongiorno, Weasley. Come va?- una voce alle sue spalle la riportò subito alla realtà.

Già sapendo chi avrebbe visto, Ginny si voltò lentamente e si ritrovò a fissare un Draco Malfoy dall’aria particolarmente divertita.

Lei riprese coraggio -Alla meraviglia, grazie. Non c’è bisogno che lo chieda a te, sei stato in buona compagnia fino ad ora...- non riuscì a trattenere un sorrisetto vedendolo fare una faccia disgustata.

-Se ti riferisci a Pansy sei sulla cattiva strada...sono riuscito a staccarmi da lei per puro miracolo. Quella scocciatrice ora si è anche convinta che la voglia invitare al ballo! Tsk...-

Ginny si sentì pervasa da una splendida sensazione di sollievo, e fu come se le fosse stato tolto un pesante masso dal cuore.

Cercò di non darlo a vedere, e disse ironica -E allora a quale povera ragazza staresti mirando, se posso chiederlo? Almeno potrei avvertirla in tempo...-

Un ghigno si dipinse sul volto di Draco -Cambiando argomento, Weasley...a colazione ti ho sorpresa a guardarmi. Sono così affascinante da piacere persino l’eterna innamorata di Potter?-

“Colpita e affondata!”

-Harry non mi piace da molto più tempo di quanto tu possa immaginare!- balbettò imbarazzata, riprendendo a camminare.

Il ragazzo le si affiancò, procedendo al suo stesso passo.

-E il giorno in cui io guarderò te con un minimo di interesse, verrà solo dopo quello in cui il cielo sarà verde e gli uccelli voleranno a testa all’ingiù!- aggiunse poi risoluta, alzando la testa a fissarlo.

Draco sorrise -Questo è davvero un peccato. E dire che...- si bloccò.

-Cosa?- Ginny lo guardò curiosa -Termina la frase, avanti!-

Avevano smesso si camminare ed ora erano uno di fronte all’altra.

-Sai, Weasley, credo proprio che tu mi piaccia- dichiarò Draco in tono solenne.

Ignorando il familiare bruciore alle orecchie, segno che stava arrossendo furiosamente, Ginny ribatté scettica -Ormai lo avrai detto ad ogni ragazza carina che hai incontrato-

-Solamente a quelle con cui varrebbe la pena andare al ballo ...- rispose il ragazzo, ghignando leggermente.

Appena ebbe registrato ogni parola detta dal serpeverde e gli ebbe dato un senso logico nella mente, la rossa spalancò la bocca dallo stupore -Mi stai invitando al ballo?-

Il sorrisetto di Draco si allargò -Dipende: stai accettando?-

****************************************************************************************

Quando Hermione quella sera ebbe finito il giro di ricognizione nei corridoi assieme a Ron, tornò esausta al dormitorio femminile di Grifondoro.

“Finalmente un po’ di tranquillità” pensò, aprendo entrando nella propria stanza.

Un udibilissimo strilletto, proveniente dalla camera accanto, attirò però la sua attenzione; sbuffando scocciata, Hermione fece dietro-front ed aprì la porta della stanza di Ginny.

Le uniche cose che riuscì a vedere furono Kennedy, appoggiata con aria annoiata in un angolo, e un’Alexiel sommersa da un cumulo di vestiti; poi la sua visuale divenne blu scuro, in quanto un paio di jeans le erano letteralmente volati in faccia.

-Ginny!- esclamò Hermione stupita, vedendo la sua amica lanciare altri abiti sul letto -Si può sapere cosa sta succedendo qui dentro???-

La ragazza si voltò a guardarla -Herm, avresti un bel vestito da prestarmi per la festa di Halloween?-

La bruna la fissò stupita -Certo, Gin, ma...manca un mese! Avrai tutto il tempo di trovarne uno per...-

-No, forse non hai capito- la interruppe Ginny, tornando a frugare nel suo armadio -Mi serve il prima possibile...: andrò al ballo con un ragazzo-

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Capitolo 9
*** Preparativi (psicologici e non) ***


PREPARATIVI (PSICOLOGICI E NON)

-Così non vuole ancora dire con chi andrà al ballo?- Hermione addentò un pezzetto di Cioccorana, accoccolandosi meglio sulla poltrona in pelle rossa.

Lei e Alexiel stavano chiacchierando da un po’, comodamente sedute davanti al fuoco scoppiettante della sala comune; sul tavolino in mezzo ai divanetti erano buttate delle confezione ormai quasi vuote di Cioccorane e Zuccotti di zucca.

Era la prima volta che le due si ritrovavano sole a parlare, ed Hermione si era dovuta ricredere sull’impressione negativa che le aveva fatto la ragazza negli ultimi giorni.

Aveva sempre avuto un’aria un po’ schiva e diffidente, ma ora sembrava essersi sciolta e parlava più volentieri.

-E’ muta come una tomba- rispose Alexiel, senza però riuscire a mascherare un sorrisetto soddisfatto - Ma chiunque sia deve piacerle molto: ha perquisito tutti i guardaroba del dormitorio femminile alla ricerca di un vestito, come hai visto l’altra sera-

-Già...- lo sguardo di Hermione scivolò indagatore sulla sua interlocutrice, cercando si studiarne l’espressione -Non sei neanche un po’ curiosa?-

-Forse, ma non sono un tipo pettegolo o invadente...quella è più che altro mia cugina!-

Le due scoppiarono a ridere divertite, facendo sobbalzare alcuni ragazzini del primo anno che stavano passando, finché la stessa Kennedy non entrò dal buco del ritratto, seguita da Ginny.

-Avevo avuto ragione!- stava trillando vivacemente quest’ultima -L’ho saputo fin da quando ti ha inseguita fuori dalla Sala Grande...-

-Che ti è successo, Kennedy?- chiese Alexiel squadrando la cugina, che aveva un’aria stralunata -Sembra che tu abbia ingoiato un limone intero-

-Magari- fece lugubre lei, lasciandosi cadere fiaccamente su una poltrona lì accanto -Blaise Zabini mi ha appena invitata al ballo-

Impossibile dire quale volto tra quello di Hermione e quello di Alexiel esprimesse più stupore.

-Non capisco davvero perché non sei contenta. Blaise è un bel ragazzo, non puoi negarlo- disse Ginny, prendendo uno zuccotto dalla scatola.

-Stai scherzando!- esclamò sconvolta l’amica -Quello è un...un...un macaco, ecco cos’è! E io non avrei neanche accettato, se tu non avessi risposto “sì” al posto mio senza chiedermi nulla!-

Alexiel non si trattenne e rise allegramente, mentre Hermione si accigliò improvvisamente; fece scorrere lo sguardo sulle tre ragazze davanti a lei, studiando con cura tutte le parole mentre diceva -Non so, un serpeverde non può essere mai troppo affidabile-

A quelle parole Ginny impallidì e si mordicchiò ansiosa il labbro inferiore, indecisa se raccontare alle sue amiche che in effetti il suo partner per il ballo era un serpeverde...o peggio, il re dei serpeverde. Sperava che capissero.

Solo in quel momento cominciò a preoccuparsi per la reazione che avrebbe potuto avere il fratello, sempre così protettivo con lei, vedendola mentre ballava al centro della Sala Grande con Draco.

Probabilmente Ron lo avrebbe strangolato lì, sul momento, davanti ai professori e all’intera scuola.

“Avanti, non essere così pessimista! Non lo ucciderà” si rassicurò mentalmente, senza ascoltare quel che Kennedy diceva sui presunti occhi a palla da rospo di Blaise “Gli spezzerà un braccio, questo sì...”

-Spero almeno che Zabini sia meglio di Malfoy- sospirò Hermione, preoccupata per le sue amiche che sottovalutavano troppo i serpeverde -Si vocifera che abbia già invitato qualcuno...le sue ammiratrici saranno disperate-

Ginny deglutì, sentendo le guance bruciare, e balbettò poco convinta -S-sono sicura che in f-fondo Malfoy non è c-così cattivo come s-sembra...- le ragazze si voltarono a guardarla, mentre lei scostava il colletto della divisa con un dito -Magari ha anche delle q-qualità, ecco...-

Bastò quello per far capire tutto ad Hermione.

-Vai al ballo con Malfoy!!!- strillò mentre balzava in piedi, rovesciando così per terra le confezioni di cioccorane poggiate sul tavolino.

La rossa annuì, abbassando rassegnata gli occhi; si sentì improvvisamente tradita: se nemmeno la sua migliore amica riusciva a capire o perlomeno a tollerare la sua scelta, non sapeva davvero cosa fare.

-Non mi sembra molto grave- Ginny lanciò un’occhiata colma di gratitudine a Kennedy, accucciata sul pavimento, che si muoveva con aria furtiva per acchiappare le cioccorane saltellanti per la Sala Comune -Ho visto cose peggiori...ad esempio Josh!-

Alexis le diede una sberla amichevole sulla testa, ed intervenne -Per una volta sono d’accordo con mia cugina. E’ una scelta di Ginny, e sono sicura che lei abbia abbastanza giudizio da non fare colpi di testa...se ha dato fiducia a Malfoy tanto da lasciarsi invitare al ballo, sono sicura che lui ha dimostrato di meritarla-

Hermione non sembrò trovare nulla da ribattere. Prese in silenzio il proprio zaino, senza degnare di uno sguardo nessuna delle tre -Non approvo affatto quello che hai deciso, Ginny, voglio che tu lo sappia- disse infine, guardandola seria con i suoi occhi nocciola -Per il momento posso solamente prometterti che non racconterò nulla a Ronald...so che a volte può diventare eccessivo- dopo averle scoccato un’altra occhiata di disapprovazione, Hermione si allontanò verso il ritratto d’entrata.

Il silenzio della sala comune ormai vuota.

Interrotto da un lieve singhiozzo di Ginny.

-Quella ragazza sa davvero come far sentire in colpa la gente, non trovate?- osservò tranquilla Kennedy, afferrando prontamente una cioccorana fuggiasca.

La cugina le mollò una gomitata tra le costole, facendola quasi soffocare con il dolcetto, mentre Ginny si alzava mestamente dalla sua poltrona e saliva le scale del dormitorio femminile.

-Cosa ho fatto di male questa volta?-piagnucolò la bionda, massaggiandosi con una mano la parte colpita.

-Sei priva di qualsiasi tatto!- sbottò Alexiel non appena la porta della camerata si fu chiusa -Parli sempre a sproposito, non sai fare altro!- si alzò dalla poltrona, pronta ad un litigio.

Un lampo attraversò gli occhi di Kennedy, che scattò in piedi -E tu addossi sempre la colpa agli altri! Prenditi anche tu le tue responsabilità-

-Insensibile!-

-Presuntuosa!-

-Immatura!-

-Egocentrica!-

-Quando avrete terminato questa discussione alquanto importante, vi sarei grato se poteste degnarmi della vostra attenzione anche solo per pochi secondi- le interruppe una fredda voce maschile, costringendole a voltarsi verso il caminetto ancora accesso.

Entrambe le cugine soffocarono un urlo, vedendo un volto da uomo comparire improvvisamente in mezzo alle fiamme ed osservarle torvo per qualche attimo.

-Papà!- sussurrò Alexiel, inginocchiandosi subito davanti al camino -Come hai fatto a...-

-Con molta fortuna- tagliò corto lui, spostando lo sguardo dalla figlia alla nipote -Come procede il piano? L’ha già invitata al ballo di Halloween?-

Kennedy sbuffò -Tutto alla grande...anche noi siamo felici di vederti e sì, stiamo molto bene, grazie-

L’uomo si accigliò, fissandola con due occhi di ghiaccio, per poi tornare a rivolgersi ad Alexiel -Ho preso un appartamento nella Londra babbana- fece una smorfia -Per ogni problema contattatemi immediatamente. Non fate nulla di avventato, sono stato chiaro?-

Lei annuì obbediente, mentre la cugina rifaceva silenziosamente il verso allo zio muovendo la mano come fosse una bocca; il volto dell’uomo scomparve tra le fiamme, facendo chiaramente intendere alle due che la comunicazione era finita.

-Se papà non fosse venuto con noi non so davvero come ce la saremmo cavata- disse Alexiel, scostando infastidita una ciocca rossiccia dagli occhi.

-Scherzi?! Ci ha trattate come delle bambine!- Kennedy fissò contrariata la cugina -Non so cosa ti è stato insegnato, ma a me non piace seguire i piani degli altri se poi dobbiamo anche...- non finì la frase, perché l’altra la zittì tirandole un cuscino delle poltrone in piena faccia, scoppiando a ridere.

-Poi dai a me dell’infantile...- la prese in giro la bionda, armandosi anche lei per una battaglia all’ultimo cuscino.

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Ginny premette forte il viso contro il guanciale del letto, soffocando le urla di rabbia e frustrazione che le esplodevano dentro.

“Ci mancava solo la quotidiana predica di Hermione per completare la giornata...” pensò abbattuta, poi notò un grosso pacco proprio ai piedi del suo letto.

Sollevandolo con non poco sforzo, date le sue dimensioni, lo poggiò delicatamente sul copriletto e lo aprì con impazienza. Trattenne il respiro.

Al suo interno c’era un lungo abito da sera, rifinito nei minimi dettagli, del colore dei suoi occhi; alcuni graziosi fiocchetti facevano capolino qua e là, mentre un’elegante fascia lo avvolgeva trasversalmente.

-Ma chi...- si chiese Ginny ad alta voce, esterrefatta, finché non trovò un bigliettino allegato.

Lo aprì subito, curiosa di vedere chi fosse il misterioso mittente.

Spero che il vestito ti sia recapitato il prima possibile; ho cercato un colore che ti potesse piacere e che non stonasse coi tuoi begli occhi verdi...ci vediamo presto, principessa. D.M.

Ginny non poté fare a meno di sorridere, prendendo il vestito dalla scatola e provandolo sopra i vestiti davanti allo specchio -Grazie...Draco-

RINGRAZIAMENTI

Scusate il ritardoooooooooooooooo!!!!!! Spero ke mi perdonerete....intanto approfitto per ringraziare GINEVRA91, GINNY MALFOY, MIA BALCK, TERRY E SANA91!!!!!

Grazie,e continuate a recensire, please!!!! Un bacio e al prossimo capitolo!

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Capitolo 10
*** Serata tanto attesa (parte prima) ***


Ok, uccidetemi. Linciatemi. Torturatemi. Lo so, è da un mese che non posto più, ma tra la scuola, la mancanza d'ispirazione, la pigrizia, ecc............!!

Cmq sia, eccovi il nuovo capitolo...ci vediamo a fine pagina per i Ringraziamenti!!!

SERATA TANTO ATTESA (PARTE PRIMA)

Dopo aver ricevuto quello splendido regalo, Ginny si era molto rincuorata e il pensiero di suo fratello non la turbava più come prima: ormai la sua mente era già al ballo di Halloween, che si faceva ogni giorno sempre più vicino.

Aveva persino cominciato a segnare il conto alla rovescia sul calendario (-E’ totalmente fuori di testa!- aveva commentato Alexiel) e faceva le prove davanti allo specchio con il suo nuovo e bellissimo vestito.

-Te lo ha mandato lui???- aveva detto Hermione quando glielo aveva mostrato -Un momento, stiamo parlando dello stesso Malfoy che conosco anche io?-

I rapporti tra le due amiche si erano distesi quasi subito, più precisamente da quando Ron aveva invitato Hermione al ballo e quindi lei aveva avuto altro a cui pensare.

Stupita per l’improvviso atto di coraggio del fratello, Ginny aveva chiesto spiegazioni a Kennedy; sapeva infatti che lei stava chiacchierando con il rosso quando lui aveva inseguito Hermione per invitarla.

-Io non c’entro nulla- era stata l’innocente risposta di Kennedy, seguita da un malcelato ghigno -Gli ho solo detto che Anthony, dei corvonero, avrebbe voluto andare al ballo con Herm...-

L’umore di Ginny era quindi nettamente migliorato, soprattutto pensando che alla festa nessuno avrebbe potuto vedere chi era il suo cavaliere dato che si trattava di un ballo in maschera.

Ora non le restava altro che aspettare la famigerata notte di Halloween, che lentamente si stava avvicinando...

****************************************************************************************

31 ottobre, ore 19.22, dormitorio maschile di Serpeverde

Draco Malfoy.

Sesto anno, serpeverde per eccellenza, aria da duro e allo stesso tempo attraente. Capelli di un biondo chiarissimo, occhi color del ghiaccio, alto e fisico scolpito dai tanti allenamenti di Quidditch.

Era uno dei pochi che, in tutta Hogwarts, poteva avere ai suoi piedi qualsiasi ragazza, a qualunque casa appartenesse. Sembrava essere impareggiabile.

L’unica persona da lui conosciuta che aveva il suo stesso effetto sulle ragazze era Blaise Zabini.

Blaise era pari a lui in fatto di bellezza, con i capelli corvini sempre spettinati e quegli occhi di un blu intenso; inoltre, nonostante fosse un serpeverde, era sempre molto gentile e galante con le ragazze.

Quanto a Draco, lui sapeva di essere bello e che era proprio il suo atteggiamento da bullo a piacere alle ragazze; sapeva bene che molte del primo e secondo anno sospiravano ogni volta che le degnava di uno sguardo, e questo non faceva altro che incoraggiare il suo smisurato ego.

Era quindi inutile dire che lui non faceva parte degli ansiosi ragazzi che avevano atteso il ballo di quella sera con tanta preoccupazione.

No, decisamente lui non era agitato. Assolutamente.

Ma allora perché, ben consapevole delle proprie doti, si stava dannando per un semplice vestito??!

-Blaise...- chiamò disperato, lasciandosi cadere sdraiato sul proprio letto a baldacchino e gettando per terra una camicia.

L’amico arrivò prontamente, affacciando il viso leggermente abbronzato alla porta per valutare la situazione prima di entrare: gli era capitato a volte di aver colto Draco in momenti poco opportuni quali depressione, rabbia o, peggio, furia distruttrice. In quei casi era riuscito a sopravvivere per pura volontà divina, e ricordava ancora con terrore quando gli era arrivata in testa una boccetta di inchiostro, seguita subito dopo da un baule stregato.

Appurato che l’umore del biondo fosse normale, Blaise entrò nella stanza guardandosi un po’ attorno -Problemi, Dra’?-

-Ne avrai tu se non la smetti di chiamarmi così- ringhiò Draco, alzandosi di scatto. Sul pavimento erano gettati alla rinfusa vari abiti che il ragazzo stava provando da più di un’ora, uno scartato dopo l’altro.

-Ehm...hai problemi coi vestiti?- tentò Blaise cauto, scavalcando un paio di jeans scuri accanto al comodino -Non ti ho mai visto dannarti così solo per scegliere cosa indossare, e se poi ti abbassi a chiedere aiuto sei davvero disperato...-

-Blaise, è già abbastanza difficile senza che ti ci metti anche tu, quindi ti prego- sospirò Draco tornando a sedere sul letto -Mi serve assolutamente il tuo consiglio...cosa potrei mettermi stasera?-

-Paura di fare brutta figura, eh?-

-BLAISE!!!-

-Ok, ok, stai calmo!- Blaise si sedette accanto a lui -Secondo me un completo tutto nero farebbe proprio al caso tuo- alla faccia stranita dell’amico spiegò pratico -E’ un ballo in maschera, potresti essere un...“vampiro moderno” o cose del genere-

Draco sembrò rifletterci -Potrebbe andar bene, ma devo essere irriconoscibile. Se Lenticchia mi dovesse vedere con sua sorella...-

-Ci vai con la Weasley??!- esclamò Blaise, scostandosi immediatamente come se si fosse scottato -Santo Merlino, e io che credevo di avere qualche problema mentale per aver invitato una Grifondoro-

-Fai parola di questa faccenda con anima viva e giuro che ti faccio fuori con le mie stesse mani!- lo minacciò Draco alzando un pugno.

-Ehm...era un modo un po’ colorito per chiedermi di mantenere il segreto?-

Il biondo sbuffò spazientito e tornò a frugare nel proprio armadio, finché l’amico non lo spostò e prese a cercare al posto suo -Fai fare a me, sei un totale imbranato nello scegliere i vestiti eleganti...-

Draco sorrise (o meglio, ghignò) guardandolo rovistare in tutti i cassetti.

-Uhm, questo no....bè, questa decisamente no....aaah, questo qui è perfetto!-

****************************************************************************************

ore 21.03, dormitorio femminile di Grifondoro

-Ma siete sicure che mi stia bene?-

-Smettila di angosciarti ed esci da lì dentro! Gli piacerai da morire...-

Ginny, dopo ore ed ore di permanenza nel bagno per truccarsi, si chiuse la porta alle spalle e si fece ammirare in tutto il suo splendore dalle tre impazienti amiche.

-Sai che ti dico?- sorrise Kennedy -Credo che dovranno trasportare d’urgenza Malfoy al San Mungo, appena ti vedrà...-

In effetti Ginny era particolarmente carina: l’abito che le aveva regalato Draco le fasciava perfettamente il corpo snello, come se le fosse stato cucito addosso, e i capelli sempre ribelli erano lisci e stretti in un elegante chignon; il viso era coperto da un velo di fondotinta che le metteva in risalto gli occhi verdi, accesi per l’emozione, e sulle labbra si era messa un sottile strato di lucidalabbra alla fragola.

-E poi porteranno via anche me per shock da vergogna- mugugnò Ginny, scostandosi una ciocca ribelle dagli occhi -Non credo che verrò di sotto...-

-Poi dici che la pessimista del gruppo sono io!- disse Alexiel alla cugina, per poi voltarsi di nuovo verso l’amica -Allora, scendi di tua spontanea volontà o dobbiamo trascinarti giù con la forza?-

Hermione fece un passo indietro, come a dire “Tenetemi fuori da questa storia”, mentre Ginny incrociò ostinatamente le braccia al petto e si sedette cocciuta sul bordo del proprio letto.

-Con la forza- conclusero insieme le due cugine, scambiandosi uno sguardo d’intesa mentre Kennedy faceva crocchiare i pugni.

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-Aaaaaaah! Maledette, lasciatemi!!! Herm, aiuto!!!-

Chiunque avesse attraversato il corridoio del quarto piano in quel momento, avrebbe visto una furia dai capelli rossi (un’elegante e molto bella, ma pur sempre furia dai capelli rossi) dimenarsi disperatamente nel tentativo di liberarsi dalla stretta di altre due che la tiravano a forza per le braccia.

A chiudere il grazioso corteo, una grifondoro dai capelli ricci e castani che seguiva silenziosamente le tre ragazze con un mezzo sorriso stampato in faccia.

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Ingresso Sala Grande, ore 21.09

Blaise osservò l’amico fare per la cinquantesima volta dietro-front e tornare sui suoi passi, torturandosi le mani e lanciando occhiate nervose alle scale.

-Hai per caso intenzione di fare un buco nel pavimento?- domandò infine ad alta voce, scoccando un’occhiataccia ai ragazzi che passavano di lì guardando curiosamente il biondo.

-Forse. Anzi, sì. Almeno ci potrei cadere e non farei la più grande figuraccia della mia vita-

-Ancora mi chiedo cosa abbia mai combinato la Weasley per ridurti così...ehiehiehi, Draco, metti via la bacchetta!-

Draco la abbassò lentamente, ma se gli sguardi avessero potuto uccidere Blaise sarebbe già stato morto e sepolto; il rumore di alcune voci dalle scale li fecero girare....e rimanere letteralmente a bocca aperta.

“Ok, quella di sicuro non è la Weasley...ma perché ha un vestito identico a quello che le ho regalato, allora?” pensò Draco fissando Ginny scendere timidamente la scalinata, seguita da Alexiel, Kennedy ed Hermione.

Blaise fece un fischio sommesso, guardando alternativamente la bionda e Ginny, per poi dare una gomitata amichevole al compagno di casa in segno d’intesa.

-‘Sera, ragazzi- salutò con un sorriso Alexiel, per poi rivolgersi alle amiche -Vi lascio con i vostri cavalieri...divertiti, cuginetta- aggiunse beffarda quando vide Blaise fare un elegante baciamano ad una quanto più che contrariata Kennedy.

-Questa me la paga...- borbottò irritata lei, lanciando un’occhiataccia alla cugina che sparì in Sala Grande con un corvonero del sesto anno.

-Nervosetta, piccola?- ghignò Blaise -D’altronde ti capisco, non capita tutti i giorni di essere invitata al ballo da uno dei più bei serpeverde...-

-Ma smettila, Zabini! ....e non chiamarmi “piccola”!-

-Come vuoi, dolcezza-

Ginny ridacchiò, guardando la bionda sbuffare spazientita e lasciarsi prendere per mano dal ragazzo, mentre entravano in Sala Grande. Hermione, individuato Ron, lo trascinò via per un braccio, onde evitare che riconoscesse il misterioso accompagnatore di sua sorella e organizzasse una rissa non programmata.

Scoccata un’occhiata piena di gratitudine all’amica, Ginny si voltò verso il il serpeverde, potendo finalmente osservarlo con calma: Draco indossava una maglietta aderente nera, che metteva in risalto i suoi addominali, e sotto degli sbrindellati jeans scuri che gli davano un’aria da vero duro; sembrava più pallido del solito, e se non avesse saputo che era lui avrebbe forse anche stentato a riconoscerlo.

-Sei una splendida dama dell’Ottocento, Weasley, non c’è che dire- commentò lui con un ghigno.

Ginny arrossì leggermente, ma recuperò all’istante il suo spirito fiero da Grifondoro -Tu invece cosa saresti, se mi è lecito saperlo?-

Uno sbuffo annoiato -A sentire Blaise, una specie di vampiro...-

Lei lo guardò e poi scoppiò a ridere, pungendolo nel suo vivissimo orgoglio, e si dovette portare le mani alla bocca per trattenere le risate -L’ho sempre detto che sembravi un non morto, Malfoy...vedo che anche i tuoi amici la pensano come me!-

-Di’ un po’, rossa, vuoi due bei buchi sul collo?!-

-Non lo faresti...-

-Non sai nemmeno cosa un Malfoy è capace di fare, piccola-

Rimasero qualche altro secondo a fissarsi in silenzio, finché lei non disse -Allora, devo accontentarmi di veder ballare le mie amiche o...?-

-Bastava dirlo, Weasley- rispose lui con un sorriso (che la fece quasi sciogliere) e porgendole galantemente un braccio, mentre le porte della Sala Grande si aprivano, lasciandoli entrare.

Continua...

Ringraziamenti Ah-ah! E così vi lascio in sospeso un'altra volta!! Ma non preoccupatevi, l'attesa stavolta sarà meno lunga...un paio di mesi al massimo!!! Ah ah ah!! Naturalmente sto skerzando, cmq è arrivato il momento di rispondere alle vostre recensioni:

GINNY MALFOY: ti prego, ti scongiuro, perdonami!!! Lo so, è da un secolo che non aggiorno...ma ora eccomi qua, più pimpante che mai e pronta a scrivere!!! :)

_SANA91_: che devo dire, tutte le mie lettrici sono dei geniacci!!!! Ma ogni cosa a suo tempo, anche se....sì, sei decisamente sulla buona strada!! ;)

GINEVRA91: grazie ancora, ci vediamo al prossimo capitolo!! :)

MINAU: sono felice che ti piaccia! Spero che apprezzi anche questo chap!!

MIA BLACK: lo so, sono in sux ritardissimo.....cmq no, dai, povera Herm....in questo capitolo si riscatta un po', almeno. Un bacione! ;)

TERRY: Uffi, però oramai praticamente tutti hanno indovinato la trama....vabbè, saprò stupirvi!!!! Un bacione, alla prossima!!!

Ciao a tutti, continuate a recensire x farmi sapere come vado........CIAO!!!!!!!!!!!!!! ;)

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Capitolo 11
*** Serata tanto attesa (parte 2) ***


SERATA TANTO ATTESA (PARTE 2)

Nessuno studente di Hogwarts aveva mai visto la Sala Grande tanto addobbata e piena di vita dai tempi del Ballo del Ceppo.

I quattro lunghi tavoli erano stati spostati ai lati della stanza, e su di essi era stato allestito un rifornito buffet con zuccotti di zucca, gelatine tuttigusti e tuttifrutti +1, cioccorane, bacchette magiche alla liquirizia, ecc.; per la sala svolazzavano finti pipistrelli stregati, mentre sospese sopra le teste dei ragazzi c’erano zucche intagliate dall’aria a dire poco inquietante.

In giro si potevano vedere maschere di qualsiasi tipo, dai licantropi ai folletti, così quasi nessuno fece caso o si stupì all’entrata di una coppia un po’ più particolare rispetto alle altre.

-Certo che siamo strani- Draco si voltò a fissare interrogativo Ginny, che si guardava attorno curiosa.

-In che senso “strani”?-

Ginny gli sorrise -Tralasciando il fatto che tu sei un Malfoy e io una Weasley, non trovi che i nostri costumi siano un po’...scoordinati? Chissà che penseranno vedendoci gli altri...-

In effetti il bel vestito elegante di Ginny faceva uno strano effetto accanto ai jeans strappati di Draco, ma lui per tutta risposta la strinse ancora di più al suo braccio -Che pensino quello gli pare, in fondo è pur sempre Halloween!-

La ragazza fissò stupita la nuova-versione- di- Draco, indifferente ai commenti degli altri, e gli sorrise allegra.

Riprese ad osservare con interesse tutte le strane maschere che circolavano per la sala, lanciando ogni tanto qualche occhiata soddisfatta alle altre ragazze che la fissavano invidiose sia per il vestito, sia per l’altrettanto bello accompagnatore.

-Vado a prendere da bere. Vuoi qualcosa?- il serpeverde si voltò a guardarla con un mezzo sorriso in faccia, facendo per andare al tavolo del rinfresco.

-Sì, un succo di zucca andrà benissimo, grazie- Ginny si sorprese quando notò che quasi nessuno sembrava aver fatto caso alla strana coppia che formavano lei e Draco; certo, alcuni studenti si erano voltati a guardarli a dir poco sbigottiti, e addirittura uno si era strofinato gli occhi con le mani, ma per il resto pareva che fossero irriconoscibili.

“Alexiel avrà fatto un miracolo col trucco, se persino mio fratello non mi riconosce” pensò sbuffando mentre Draco le si avvicinava, di ritorno dal buffet, con due bicchieri in mano.

Ed in effetti aveva ragione perché, dall’altra parte della sala, Ron non sembrava assolutamente aver visto né la sorella, né Malfoy; anche perché Hermione gli si parava davanti con una scusa ridicola ogni volta che si girava nella loro direzione.

-Ma dove cavolo sarà Gin?- sbottò infine il rosso, percorrendo con lo sguardo tutta la Sala Grande alla ricerca di qualche sua traccia.

-Mah, non ne ho davvero idea...- anche un cieco avrebbe notato che Hermione era in evidente imbarazzo nel mentire così spudoratamente ma, si sa, l’intuito del più giovane maschio Weasley non era poi così acuto.

-Ehi, ma quello non è Malfoy?- intervenne Harry.

-Dove?-

-Laggiù, accanto al buffet. E dai, Ron, quello vestito tutto di nero!-

-Ma da che si è mascherato, da morto vivente?-

-Guardate, ci sono Seamus e Dean! Andiamo a salutarli- esclamò fintamente allegra Hermione, afferrando i due amici per le braccia e trascinandoli via, nel disperato tentativo di distrarli.

-Accidenti, hai visto che carina la ragazza di Malfoy??-

-Però, non è brutta. Di sicuro è molto meglio della Parkinson, ma sarà anche lei una smorfiosa serpeverde-

La povera Grifondoro si batté una mano sulla fronte, senza trovare il coraggio per dire a Ron che la smorfiosa serpeverde era proprio sua sorella.

-Assomiglia vagamente a qualcuno, però...siamo sicuri di non averla mai vista prima?-

-Ora che mi ci fai pensare...-

-Alexiel! Che sorpresa trovarti qui!- buttò lì Hermione, mentre Alexiel e il suo ignaro amico corvonero si ritrovavano trascinati a forza davanti ad Harry e Ron -Bè, non ci presenti il tuo accompagnatore?-

I due grifondoro distolsero lo sguardo da Malfoy e dalla sua ragazza, quel tanto che diede tempo a Hermione di sbracciarsi nella loro direzione per dirgli di scansarsi.

Il messaggio arrivò a destinazione e Ginny e Draco fecero appena in tempo, prima che Ron ed Harry si voltassero di nuovo, a trovare un altro posto dove stare indisturbati: la pista da ballo.

Sentendosi tirare per una mano verso il centro della Sala Grande, Ginny si bloccò di botto arrossendo furiosamente.

-Non sono proprio un’esperta ballerina- bofonchiò imbarazzata al ragazzo, attorcigliandosi una ciocca di capelli con le dita.

-Ma si da il caso che io lo sia, e che non abbia intenzione di rinunciare a ballare con te stasera- ribatté Draco sogghignando leggermente, e portandola in mezzo alla pista sotto gli occhi di tutti.

“In fondo poteva andarmi peggio” pensò dopo un po’ Ginny, facendo un’allegra piroetta “La musica sembra giocare a mio favore, per lo meno non hanno messo un lento romantico e sdolcinato”

Proprio in quel momento la musica cambiò.

Non si trattava di “un lento romantico e sdolcinato” come temette per un istante la rossa, ma di un dolce valzer viennese.

“Ok, Gin, stai calma. Cal-ma. Probabilmente lui è più agitato di te. ... ... Ma che sto dicendo??? Altro che agitato, Draco sarà perfettamente a suo agio!” si disse sconsolata Ginny, cercando di mantenere un minimo di contegno.

“Va bene, Draco, devi restare tranquillo. Rilassato. Altrimenti lei vedrà che sei nel panico più totale!” urlava intanto una vocina isterica dentro la testa del biondo “Pensa che è più imbarazzata di te, ecco. ... ... Sì, come no! Aiuto...”

Tutte le coppie avevano cominciato a ballare la nuova danza proposta, e solo loro si erano fermati, immobili come pali, al centro della sala. Ginny era di un bel color bordeaux, mentre Draco era più pallido di quanto non lo rendesse il trucco.

Alla fine si ripresero e Draco, come un perfetto gentiluomo, le fece un galante inchino mentre lei con una riverenza accettava la mano che lui le stava tendendo.

Ripresero a ballare.

La mano destra di Draco era sul fianco della ragazza, mentre quella di Ginny era andata ad appoggiarsi delicatamente sulla spalla del serpeverde.

Lui guidava e lei, inesperta, seguiva i suoi passi, mentre si lanciavano a vicenda occhiate divertite e allo stesso tempo felici.

La contentezza del momento aveva preso il sopravvento sulla timidezza, e nessuno dei due sembrava più preoccuparsi di quello che stava succedendo attorno a loro.

Ad un tratto Draco le fece fare un casquè non previsto dai passi ben studiati del ballo, e quando la ritirò su ebbero entrambi un tuffo al cuore, ritrovandosi a pochi centimetri dalle labbra dell’altro.

Ginny si staccò quasi subito (quasi), e con un sorriso imbarazzato e le guance arrossate tornarono a ballare.

Continuarono a danzare sereni per la stanza anche dopo qualche secondo che la musica era già terminata; quando si separarono si sorrisero a vicenda, e ci volle qualche attimo per realizzare che erano gli unici fermi in tutta la pista.

-Oh, bè...sarà meglio andarci a sedere!-

-Infatti, concordo!-

Ma anche da seduti non smisero di tenersi per mano, sotto gli occhi incuriositi degli altri ragazzi che passavano.

Tutti e due troppo imbarazzati per parlare (“Imbarazzato! Un Malfoy imbarazzato! Reagisci, idiota!” strillava la vocina nella testa di Draco), tornarono a guardarsi intorno.

Ginny fece scorrere lo sguardo su tutta la sala, cercando di trovare qualcosa di interessante per distrarsi e dimenticare il rossore vivo che le imporporava ancora le guance.

Alexiel, accanto al tavolo degli insegnanti, le fece l’occhiolino allusiva, segno che aveva assistito a tutta la scenetta del casquè; la rossa rispose con un’occhiata di fuoco che voleva dire -Fatti gli affari tuoi-, per poi distogliere lo sguardo a cercare le altre amiche.

Hermione stava ballando in pista con Ron. O meglio, Hermione stava cercando di perfezionare come poteva tutti i tentativi di Ron di mettere due passi di danza in fila, dato che lui nove volte su dieci le pestava i piedi.

E allo stesso tempo cercava di non farlo voltare verso di loro! Povera ‘Mione, avrebbe dovuto ricordarsi di ringraziarla, più tardi.

Ginny ridacchiò divertita quando vide Kennedy gridare furiosa contro Blaise, il quale al contrario sembrava l’immagine della serenità; da quel che si poteva capire dagli strilli indignati della ragazza, il serpeverde si era spinto troppo in là rispetto ai loro “patti prestabiliti” (?), scoccandole un fugace bacio molto, molto vicino alla bocca.

“Eh, magari Draco baciasse me...” sospirò fra sé Ginny, prima di rendersi conto dei propri pensieri “Ho davvero pensato che...oddio, no!! Ok Gin, stai decisamente dando di matto!”

Come leggendole la mente, Draco le prese una mano e la trascinò verso l’uscita della Sala Grande, alla ricerca di un luogo più appartato.

-Ehi!- protestò Ginny, puntando i piedi sul pavimento (con risultati disastrosi, dato i tacchi) -Ma siamo rimasti pochissimo! Dove mi stai...-

-Veramente siamo rimasti là dentro per più di due ore! Come passa il tempo quando ci si diverte, eh?- fece distratto Draco, senza mollare la presa e continuando a tirarla a forza.

La ragazza sbuffò, capendo che se avesse opposto un’ulteriore resistenza quel testardo sarebbe stato benissimo capace di sollevarla di peso pur di portarla via, e così di lasciò portare in giardino.

Presero a passeggiare per il vasto parco, illuminato dal chiarore della luna piena, Ginny stretta nella spalle e Draco in perfetto silenzio.

Era incredibile come riuscissero a passare da un attimo di grande affiatamento a uno di silenzioso imbarazzo.

-Allora, sei stata bene questa sera?- domandò infine lui, trovando finalmente il coraggio di voltarsi a guardarla.

-Devo essere sincera?-

Ginny si sedette ai piedi di un albero, proprio vicino al grande lago nero, e Draco si accomodò accanto a lei, temendo per un attimo la sua risposta.

In fondo lui era pur sempre un Malfoy, e lei una Weasley; probabilmente lo considerava ancora un futuro Mangiamorte, era logico che non si fosse affatto divertita a trascorrere tutta la serata di Halloween in sua compagnia.

-E’ stata la serata più bella e divertente che abbia mai passato in vita mia-

Impiegò qualche attimo per capire le parole di Ginny, e quando lo fece si girò così di scatto che si fece quasi male al collo; lei fissava serena le acque scure del lago, anche se aveva le gote leggermente arrossate.

Forse fu proprio questo a ridargli coraggio (o forse il suo smisurato ego da serpe), tant’è che Draco le si avvicinò di più, fino a riuscire a prenderle una mano.

-Davvero?-

Ginny annuì, incrociando finalmente lo sguardo di ghiaccio del bel serpeverde. E, per la prima volta, si rese conto che quegli occhi che di solito incutevano tanto gelo, ora erano pieni di calore e...felicità?

-Vuoi sapere come sono stato io?-

-Come?-

La grifondoro ebbe appena il tempo di realizzare che Draco si era piegato alla sua altezza, prima di ritrovarsi il suo naso a pochi millimetri dal proprio.

-Magnificamente- sussurrò Draco con un sorrisetto, chinandosi ancora un po’ di più verso di lei e socchiudendo gli occhi.

Sentendo il cuore accelerare il battito, Ginny si sporse leggermente chiudendo a sua volta gli occhi, pronta a ricevere quel bacio che aveva inconsciamente atteso per tutta la serata...

-GIIIIIIINNYYYYYY!!!!!!!!!!!!!-

RINGRAZIAMENTI GINEVRA 91: scusa se ci ho messo tanto ad aggiornare, ma ho avuto un sacco da fare! Spero che questo chap non ti deluda! ;)

__SANA 91__: grazie, mi fa molto piacere ke ti piaccia! Alla prossima!

SEPINA 91 XX: evvai, una nuova lettrice! Grazie per il bel commento, aspetto di sentire di nuovo il tuo parere.

MIA BLACK: addirittura dispersa??? vabbè, lo so che ci ho messo un secolo, xò spero ke questo chap sia di tuo gradimento! :)

GINNY MALFOY: hello!! Bè, dai, in fondo poteva andare peggio...ti ho fatto aspettare solo un mesetto e mezzo, no??? Ah ah ah, skerzo! ;) thanks, e alla prossima!

MINAU: grazie per i complimenti, fammi sapere ke ne pensi di questo capitolo!!

TERRY: bè, alla tua domanda sui vestiti ho risposto durante la storia, no?? Grazie, un bacione!! ;)

GINEVRA MALFOY 9O: grazie, grazie grazie!! Lo so, sono fantastica...ma dai, ke sto skerzando!!! Vabbè, alla prossima! Un bacio, ciauz! :)

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Capitolo 12
*** Consequences ***


//sweet nettle si inginocchia davanti ai lettori, scongiuranado pietà// scusateeeeeeeeee!!!!! lo so di averci messo anke stavolta un secolo, ma ke ci volete fare...ehm...blocco creativo! Bè, vi lascio subito alla lettura del nuovo capitolo, ke spero non vi deluda.

CONSEQUENCES

-GIIIIIIINNYYYYYY!!!!!!!!!!!!!-

Ginny e Draco sobbalzarono, staccandosi all’istante l’uno dall’altro quasi automaticamente, entrambi terrorizzati all’idea di essere stati colti in flagrante.

Si guardarono attorno spaesati, senza sapere lì per lì cosa fare, poi si voltarono verso l’entrata del castello, pronti a guardare in faccia chiunque li avesse scoperti.

Non si seppe dire quale fosse il più stupito tra i due quando videro una quanto più agitata Alexiel correre come un razzo nella loro direzione, incespicando più volte nel lungo mantello da sera che aveva sulle spalle.

Una volta che gli fu davanti, Alexiel si fermò per riprendere fiato mentre i due la fissavano sorpresi e anche un po’ scocciati.

-Gin...-

-Che c’è?-

-Tuo...anf, fratello sta...uscendo in...uff...giardino- riuscì a mormorare l’amica col fiato corto per la corsa, scatenando subito la reazione dei due ragazzi davanti a lei, che naturalmente accolsero la notizia con molta calma e serenità.

-Prestooo!!!- strillò Ginny saltando in piedi -Ron non deve vederci qui, sennò è la fine!!-

-Corri, tirati su!-

-E tu lasciami la mano!-

-Fatti sparire quel rossore dalla faccia!-

-Sistemati la camicia!-

-Calmatevi!!!- urlò infine Alexiel, riuscendo perlomeno a porre fine a quella comica ma quanto più disperata lotta per assumere un atteggiamento normale e distaccato tra loro -Dobbiamo rientrare subito senza farci vedere. Abbiamo almeno un minuto di vantaggio, Kennedy ed Hermione lo stanno distraendo-

-Ho paura a chiedertelo, ma...- fece Ginny mentre si spolverava il vestito con le mani -...in che senso “distraendo”?-

...

Interno Sala Grande, accanto al buffet

-Herm, non capisco...ma che cavolo ti prende?-

La domanda di Ron sembrava più che lecita a chiunque stesse osservando la scena in quel momento, dato che era da più di dieci minuti che Hermione lo trascinava su e giù per tutta la sala con la scusa di presentarlo a qualche amica delle altre casate.

E tutto solo perchè aveva detto che voleva fare una passeggiata in giardino!

-Nulla, nulla. Guarda, quella è Margaret! Andiamo che te le faccio conoscere, è molto simpatica...-

A peggiorare la situazione intervenne Kennedy che, tirando a forza il povero Blaise per un braccio, si parò davanti ai due proprio mentre Ron, stanco delle situazione, si stava incamminando verso l’uscita della Sala Grande.

-Ragazzi- la bionda sfoderò il sorriso più falso che le riuscì in quel momento -bellissima festa, non trovate? Forse conoscete già Blaise, dovreste fare lezione di Pozioni insieme, voi...- spinse avanti il ragazzo, che le lanciò un’occhiata stranita mentre si ritrovava costretto a stringere la mano ad Harry.

-Zabini-

-Potter-

-Sì, sì, lo conosciamo- sbuffò Ron seccato -E’ un serpeverde, per di più amico di Malfoy-

Qualcuno più sveglio di Ron si sarebbe accorto degli sguardi nervosi che si erano scambiate Kennedy ed Hermione in quel momento, ma lui andò avanti -Ora, per favore, potremmo uscire in giardino? Qua dentro fa un caldo...-

-NO!!- esclamarono all’unisono le due grifondoro, facendo sobbalzare sia Harry che Ron che Blaise.

-Cioè, fuori di sicuro tirerà molto vento...- si corresse subito Hermione, cercando di venire ai ripari.

-Tu dici? A me non sembra che faccia molto freddo. E poi tu hai il mantello, puoi sempre coprirti con quello-

Hermione avrebbe dato qualsiasi cosa per afferrare un vassoio dal tavolo del buffet e spaccarlo in testa a quel cocciuto del suo amico (che trovava però tremendamente carino), ma il suo autocontrollo d’acciaio ebbe ancora una volta la meglio e riuscì a trattenersi.

-E’ che abbiamo ancora tutta una festa, davanti...e se ballassimo un altro po’?- buttò lì, ben sapendo di aver appena firmato un trattato di suicidio per i propri poveri piedi.

Ron ed Harry la guardarono straniti -Herm, sei sicura di sentirti bene?-

-Ma si può essere più stupidi?- mormorò Blaise esasperato, beccandosi una gomitata da Kennedy.

-Sicurissima. E’ che non mi va di uscire in giardi... - la riccia si interruppe non appena, lanciando uno sguardo alle spalle di Harry e Ron, ebbe notato un particolare alquanto compromettente.

Forse intuendo qualcosa, anche Blaise e Kennedy si voltarono nella stessa direzione e videro una particolarmente nervosa Alexiel fare strada a Ginny e Draco proprio fuori dall’uscita della Sala Grande, mentre si avvicinavano alle scale per salire ai dormitori.

-Oh, cavolo...- buttò lì Hermione, bloccandosi appena in tempo prima di lasciarsi scappare un’imprecazione maggiore, ma quel tanto che bastò per far voltare Harry e Ron, curiosi più che mai di scoprire cosa diavolo stesse succedendo.

Fu in quel momento che, pur di impedire ai due di smascherare tutta la farsa e trovargli qualcos’altro a cui pensare, Kennedy improvvisò il primo atto disperato che le venne in mente.

...

Corridoio del settimo piano, davanti al ritratto del Signora Grassa

Tutti e tre ansimanti e senza fiato, Alexiel, Draco e Ginny arrivarono davanti all’entrata della Sala Comune di Grifondoro; Ginny si era quasi ammazzata su per le scale, incespicando nel lungo vestito da sera, ma per sua fortuna il massimo che poteva essersi procurata con quelle scarpe a tacco assassine era una lieve storta da nulla.

Il serpeverde lanciò un’occhiata killer ad Alexiel, sottintendendo la frase “Levati-di-torno-alla-svelta-o-ti-Avada-Kedavrizzo”, e lei sembrò intendere subito il significato omicida.

-Io...uhm...ti aspetto in camera, Gin- balbettò, squagliandosela dietro il buco del ritratto della Signora Grassa, irritata per essere stata svegliata a quell’ora. I due rimasero in silenzio per qualche attimo.

-Bè, Weasley- disse infine Draco, facendosi aria con una mano -Almeno la prossima volta che usciremo insieme so che dovrò vestirmi da maratoneta-

Ginny annuì -Già, ti conviene farci l’abitudine. ... Un momento, hai detto la prossima volta??!- si voltò di scatto a guardarlo, fulminandolo con gli occhi azzurri che mandavano scintille -Malfoy, è un altro dei tuoi particolarmente irritanti modi impliciti per invitarmi ad uscire?!-

Lui sogghignò -Probabile. Anche se non mi sono mai abbassato a chiedere esplicitamente ad una ragazza un appuntamento-

-Sveglia, Malfoy, poco fa eravamo in giardino e mi stavi per baciare...se non ti sembra un modo esplicito questo!- sbottò la rossa, rendendosi improvvisamente conto di quello che aveva appena detto.

E certamente il ghigno che si dipinse sul volto di Draco la aiutò a capire che avrebbe fatto meglio a tacere.

-Grazie per avermelo ricordato, Weasel...-

Non appena intuì quel che stava per succedere, Ginny fece di tutto per scansarsi -Malfoy, brutto furetto platinato, non ci provare neanc...-

Decisamente le fu difficile completare la frase con le labbra del serpeverde premute sulle sue. Il primo istinto fu quello di mollargli un calcio e subito dopo un pugno in faccia per la scelta davvero poco opportuna del momento, ma il lato più selvaggio e ribelle di Ginny prese il sopravvento: gli circondò il collo con le braccia e rispose al bacio con un sorrisino allegro sulla bocca, mentre lui le passava una mano tra i capelli rosso fuoco, ormai liberi dallo chignon.

Nessuno dei due avrebbe saputo dire quanto fosse durato quel contatto così importante per entrambi, ma l’unica cosa certa era che qualcuno non sembrava davvero aver gradito perché furono interrotti da una voce parecchio scocciata.

-Ehi, voi due...sì, dico a voi due anguille: io non posso mica restare in piedi per tutta la serata, quindi volete darvi una mossa?!-

Ginny e Draco si voltarono a guardare incavolati neri la Signora Grassa, che dalla cornice del ritratto ricambiava i loro sguardi irritati con un cipiglio severo e annoiato.

-Ma si faccia un giro, signora!- esclamò il serpeverde, facendole voltare le spalle sdegnata; fece per tornare a baciare Ginny, la quale però si staccò e gli diede un fugace bacio sulla guancia.

-Meglio che vada, prima che arrivino anche mio fratello ed Harry- si giustificò veloce, andando verso il buco del ritratto.

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo -San Potter e Lenticchia, i prodi cavalieri! E va bene, Weasley, buonanotte...- si girò e si incamminò verso le scale poi, all’ultimo, le rivolse un ultimo ghigno -Ci si vede in giro, rossa-

Ginny scosse la testa ed entrò nella Sala Comune, seguita dalle occhiatacce della Signora Grassa, e salì le scale che portavano al dormitorio femminile non vedendo l’ora di buttarsi a letto.

Quando entrò Alexiel si era già addormentata, e la rossa ringraziò mentalmente tutti i santi che conosceva per non essere stata tempestata di domande.

Una volta che si fu infilata il pigiama si accucciò esausta sotto le coperte ma, proprio mentre stava per addormentarsi, un sorrisone più che mai felice le apparve sulla labbra.

“Sì, decisamente è stata un bella serata”

Il mattino seguente Ginny, nonostante l’ora tarda fatta la sera precedente, si svegliò relativamente presto.

All’inizio pensò che a destarla fossero stati quei maledetti uccelli fuori dalla finestra che avevano cominciato a cantare di primo mattino, ma poi si accorse che in realtà era tutta colpa di uno strano rumore che veniva dal bagno della camerata.

Come se qualcuno stesse facendo i gargarismi.

Svegliò Alexiel (-Uh? Dai, mami, ho ancora sonno...-) e, trascinandola ancora mezza sonnambula in bagno, aprì con decisione la porta.

Le ci volle qualche secondo per realizzare che, in piedi davanti al lavandino, c’era Kennedy che si stava sciacquando la lingua con lo spazzolino, la bocca imbrattata della schiuma bianca del dentifricio.

A quella visuale a dir poco comica Alexiel sembrò risvegliarsi all’improvviso e scoppiò a ridere come non aveva mai fatto in vita sua, mentre Ginny fissava sconvolta l’amica.

-Kennedy, ma...sei impazzita, per caso???-

-Impazzita?- Kennedy si voltò a guardarla e diede una risata quasi folle che fece preoccupare sul serio entrambe le ragazze -Impazzita...magari fosse quello!!- ora aveva preso ad urlare -Sei in un debito spaventoso nei miei confronti, Gin, perché pur di far passare una bella serata a te e a quel damerino platinato da strapazzo mi sono sacrificata come per nessun altro!-

-Cioè??-

-Ha baciato Blaise davanti ad Harry e Ron pur di distrarli- spiegò Hermione, appena apparsa sulla porta della loro camera.

Silenzio.

Alexiel e Ginny si guardarono senza parole.

Poi...

-Ah ah ah ah ah ah ah ah!!!-

Kennedy lanciò un’occhiata omicida ad entrambe, incrociando le braccia al petto imbronciata e borbottando -Ho reagito d’impulso, si stavano voltando...- si buttò seduta sul suo letto.

-E brava la mia cuginetta- la punzecchiò Alexiel con un sogghigno -E dimmi, come bacia?-

-Chiudi il becco!!-

Hermione si era limitata ad un sorriso divertito, mentre Ginny era letteralmente cascata per terra dal gran ridere mentre si figurava la scena.

-Bene, bene, abbiamo una nuova coppia- disse tra una risata e l’altra -E dicci, Kennedy, a quando il gran giorno?-

-Stai scherzando?- la bionda scattò in piedi, impugnando di nuovo lo spazzolino -Non osare neppure pensare una cosa del genere! Aaaaah, devo tornare a lavarmi la bocca col bagnoschiuma!!- si precipitò di nuovo in bagno, scatenando una nuova scarica di allegre risate tra le sue compagne di stanza.

Poteva la vita andare meglio di così? Ginny credeva proprio di no.

RINGRAZIAMENTI

GINEVRA 91: please, imploro il tuo perdono! fammi sapere ke ne dici, ciao! :)

MIA BLACK: sorpresa??? scommetto ke vi aspettavate tutti ke a interromperli fosse stato Ron! vabbè, dimmi ke te ne pare di questo, ciao!

SANA 91: guarda, almeno in questo cap non lascio nessuno in sospeso, no??? ti giuro ke aggionrerò presto, la prox volta. un bacio, ciauz!

TERRY: ciao! fammi sapere se questo cap ti è piaciuto, ok? un bacio, ciao ;)

GINNY MALFOY: 1 kiss anke a te, grazie delle recensione. Dimmi se questo cap ti piace, ciao! :)

GINEVRA MALFOY 90: spero ke anche quest'ultimo cap ti piaccia, e prometto ke stavolta aggiornerò presto. Ciao!

Grazie a tutte per le recensioni e, se avete finito di leggere, FILATE A COMMENTARE!!!! ciao e alla prossima! ;)

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