*°* 超自然の - SuperNatural *°* di vampirosolitario91 (/viewuser.php?uid=29694)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- La Caccia Ha Inizio ***
Capitolo 2: *** 2- La Verità ***
Capitolo 3: *** 3- E' La Fine? ***
Capitolo 4: *** 4- Il Viaggio Continua ***
Capitolo 5: *** 5- Il Caso Hyuga (1° Parte) ***
Capitolo 6: *** 6- Il Caso Hyuga (2° Parte) ***
Capitolo 7: *** 7- Uno Strano Incontro ***
Capitolo 8: *** 8- Una Furia Dai Capelli Rosa ***
Capitolo 9: *** 9- Confusione ***
Capitolo 10: *** 10- Sfogo ***
Capitolo 11: *** 11- Scuse ***
Capitolo 12: *** 12- Bacio & Ricatti ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 1 *** 1- La Caccia Ha Inizio ***
1° la caccia ha inizio
Buonasera a tutti!
Dopo quasi, 9 mesi eccomi qui!
Chiedo scusa a tutti quelli che aspettano (almeno spero)
i nuovi capitoli di “Un sogno che si realizza” e
“Grazie a quell’incidente”, mi spiace annunciarvi che
per il momento sono sospese, tra la fantasia che non c’è e
la scuola che mi sta addosso non ho un minuto di tempo.
Vi chiedo ancora scusa, ma spero che questa mia nuova storia vi piaccia!
Come molti noterete, questo primo capitolo assomiglia molto a
Supernatural, una serie televisiva, perciò se ne siete fan, non
vi resta che leggere… Ma ricordate, non ci saranno i nostri bei
fratelli Winchester ma bensì i due fratelli Uchiha…
Leggete e commentate in tanti…
Kiss kiss Vampy
***1° Capitolo - La Caccia Ha Inizio***
Nel cuore della notte, due fratelli vengono avvolti dal buio delle tenebre.
Itachi e Sasuke Uchiha rispettivamente 25 e 22 anni, corpo atletico e
scolpito, pelle nivea e delicata, capelli corvini e occhi color
petrolio, con la sola differenza che il primo ha i capelli legati in
una coda bassa ed è leggermente più alto.
Insieme al padre sono gli ultimi discendenti di una potente e temuta famiglia di cacciatori, gli Uchiha.
Da piccoli pensavano che la loro vita fosse fantastica, che i mostri e
le creature malefiche non esistessero ma una notte tutto cambiò.
La loro adorata mamma, una bellissima donna sui 30 anni con i capelli e
occhi neri venne uccisa da un’orribile demone con gli occhi
gialli, dall’allora il padre ha iniziato a dare la caccia a
quest’essere, viaggiando e seguendo ogni suo spostamento.
Con il passare degli anni, il più grande dei due fratelli si
stancò, scappò di casa abbandonando
l’attività di famiglia per dedicandosi allo studio.
Ma poco dopo, il padre Fugaku scomparve e il minore andò in
cerca del fratello che intanto si era ricostruito una vita
“normale” trovandosi una fidanzata, amici e laureandosi in
giurisprudenza.
Come sua abitudine fece irruzione nell’appartamento di nascosto
come un ladro, ma Itachi grazie agli allenamenti fatti da bambino,
sviluppando tutti i 5 sensi, si accorse della presenza e
nell’oscurità lo attaccò.
Combattevano nel buio, ma grazie a un raggio di luna che illuminò il volto dell’intruso, il maggiore lo vide.
<< Sasuke >> disse sorpreso Itachi << mi hai fatto prendere un colpo >>
<< sei fuori allenamen.. >> ma non fece in tempo a
finire al frase che l’altro ribaltò la situazione <<
oh forse no.. >> continuò.
I due si alzarono da terra.
Qualcuno accese la luce, una ragazza molto bella, alta con occhi e
capelli blu come il mare e con l’aria assonnata era in piedi
vicino all’interruttore.
<< cos’è successo Itachi? >> chiese preoccupata
<< non ti preoccupare Konan, va tutto bene, lui è mio fratello >>
<< asp tuo fratello Sasuke? >> chiese
<< ti spiace se ti rubo un attimo il fidanzato? Dobbiamo
parlare di affari di famiglia >> le domando senza tanti giri di
parole
<< no >> disse il maggiore << se hai qualcosa
da dire lo puoi dire davanti a Konan >> disse infine, andando da
lei e mettendole un braccio intorno alle spalle
<< ok, come vuoi… papà è sparito >>
<< sarà da qualche parte a ubriacarsi, e vedrai
che quando gli sarà sparita la bronza ritornerà a casa
>> gli suggerì
<< non hai capito… papà è andato a
caccia ed è sparito da qualche giorno >> disse freddamente
<< scusaci Konan >> disse guardando il fratello fisso negli occhi
I due ragazzi uscirono da casa.
<< allora cosa stava cacciando? >> gli chiese il maggiore
<< da parecchio tempo, strane sparizioni avvengono nel
paese del Fumo, è partito 3 settimane fa e ieri ho ricevuto una
sua telefonata, mi diceva che aveva trovato degli indizi sul demone che
ha ucciso la mamma >>
<< perché non sei andato con lui? >>
<< avevo una faccenda Vudù nel paese delle Stelle… >> rispose Sasuke
<< e papà ti ha permesso di andare a caccia da solo? >>
<< ho 22 anni, non sono più un bambino >> marcando l’ultima parola
<< e con ciò? Ti aspetti che lasci tutto per
venire con te? >> gli chiese appoggiandosi con la schiena al muro
e incrociando le braccia.
<< papà stava inseguendo il Demone, può essere nei guai >>
<< quella del cacciatore non è più la mia vita, ora questa è la mia vita… >>
<< non dire cazzate, rimarrai per sempre un cacciatore che ti piaccia o no! >>
<< ma quella del cacciatore non è la vita che
voglio… io voglio studiare e farmi una vita normale, niente a
che fare con fantasmi, demoni.. >> gli confessò
<< non puoi fare finta di niente, lo sai che tutte queste
creature esistono, non potrai mai avere una vita normale… non ti
ho mai chiesto nulla, non ho mai intralciato la tua “nuova”
vita, solo per questa volta ti chiedo di aiutarmi.. >>
sussurrò
<< va bene, ma non appena lo troviamo torno a casa, non ho intenzione di riprendere a cacciare >> puntualizzò
Itachi rientrò in casa e vide la sua ragazza seduta sul letto che lo aspettava
<< tutto bene? >> gli chiese avvicinandosi
<< si non ti preoccupare… >>
<< ma… >>
<< ma devo partire con mio fratello, l’ho visto molto preoccupato… >> le disse evitando il suo sguardo
<< è tuo padre… parti non ti preoccupare >> gli disse sorridendo e abbracciandolo
Lui la strinse ancora più a se, circondandole la vita con le braccia.
<< prima però voglio dirti una cosa, voglio che tu sappia tutta la verità.. >> disse serio
La fece sedere sul letto e iniziò a raccontarle tutto
sulla sua vita, l’infanzia passata ad allenarsi come un soldato,
la morte della madre e la sua fuga.
<< so che potrà sembrarti strano, ma non ti sto
prendendo in giro, esistono veramente creature soprannaturali >>
<< ti credo, almeno un po’ credo di conoscerti, tu
che dici? Certo raccontarmi queste cose così di punto in bianco
mi prendi un po’ alla sprovvista, però voglio
crederti… >>
Il moro iniziò a preparare una borsa con dentro l’occorrente del viaggio.
<< stai attento, mi raccomando >>
<< non mi succederà nulla… ti amo Konan>> le disse abbracciandola
<< ti amo anch’io >>
Si strinsero l’un l’altro, per scambiarsi un bacio
profondo, si guardarono negli occhi e dopodiché il ragazzo
uscì e i due fratelli partirono alla ricerca del padre.
I due fratelli rimasero zitti per tutto il viaggio.
Dopo 2 giorni raggiunsero la meta ed eliminarono il fantasma.
Si trattava di uno spirito ancora legato alla sua vecchia casa, nella
quale non ci poteva entrare, perché in vita aveva ucciso i suoi
bambini, lasciandoli annegare.
Bruciarono l’abitazione per porre fine a tutti gli omicidi, ma del padre nessuna traccia.
In quell’arco di tempo i due si riappacificarono, ritornando come un tempo, inseparabili.
Viaggiavano notte e giorno alla ricerca del padre, ma sembrava sparito nel nulla.
Passarono giorni e giorni, in giro per il mondo a sconfiggere creature malvagie e salvando vite umane.
Finalmente un giorno riuscirono a rintracciare le sue tracce e a trovarlo.
Inseguiva il Demone e loro non persero occasione partecipando alla caccia.
Erano così sicuri di vincere e di portare a termine la loro vendetta, che non avevano calcolato il suo vero potere.
In una casa abbandonata, nel bel mezzo di una fitta foresta trovarono
il padre e allo stesso tempo il demone, quest’ultimo si era
impossessato del suo corpo.
Era forte e grazie ai suoi poteri scaraventò i due giovani contro il muro immobilizzandoli.
<< piccoli Uchiha, adesso cosa farete? >> chiese il demone con la voce del padre
<< FIGLIO DI PUTTANA ESCI DA NOSTRO PADRE!!! >> gli ordinò il minore
<< Sasuke, Sasuke, la tua mammina non ti ha insegnato l’educazione? >> gli chiese in un ghigno malefico
<< … >>
<< mi ero dimenticato, non poteva… l’ho uccisa >> continuò
<< bastardo, ti ucciderò .. >>
<< in tanti me l’hanno detto, ma nessuno c’
è ancora riuscito… Sapete, avrei potuto uccidervi in
qualsiasi momento, all’inizio era un gioco divertente, vedere
come voi rischiavate la vita ma adesso questo gioco mi ha stancato,
perciò vi farò raggiungere la vostra adorata
mamma… >>
<< tu non farai un bel niente.. >> si intromise il maggiore
<< non ti preoccupare Itachi, non mi stavo dimenticando
di te.. >> gli rispose avvicinandosi a lui, quando fu a pochi
centimetri lo guardò fisso negl’occhi.
<< è impressionante la somiglianza tra voi due,
che creature splendide e rare, non sembrate neanche umani >>
disse, passandogli una mano sul viso
<< non toccarmi viscido verme >>
<< è un peccato che io debba eliminarmi, ma ho
già perso molto tempo con voi, Sasuke saluta il tuo adorato
fratellone, vi ritroverete all’inferno >> disse il demone
verso il minore, per poi allontanarsi e sollevare un pezzo di ferro che
lo scagliò verso il giovane
<< NOOO ITACHIII!!! >> urlò il minore.
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Capitolo 2 *** 2- La Verità ***
2 cap
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo, chi l’ha messa tra i preferiti e le seguite e mali6 per aver recensito. Un bacione a tutti.
***2° Capitolo - La Verità***
Sasuke
era ancora immobilizzato ed era costretto a guardare il fratello morire
senza fare nulla. Dentro di sé sentiva una forza sconosciuta che
continuava a crescere. Poco distante da lui si trovava la Cold,
l’unica pistola in grado di uccidere qualsiasi essere demoniaco.
Cercò di divincolarsi da quella presa che lo immobilizzava.
Doveva assolutamente prendere quella pistola.
Doveva farlo, non voleva perdere ancora qualcuno di caro, non voleva
più soffrire, avrebbe scritto lui la parola fine a quella brutta
avventura.
Fissava con insistenza la pistola, all’improvviso si mosse, non
sapeva cosa stesse succedendo ma non perse la concentrazione e alla
fine riuscì nel suo intento, riuscendo anche a liberarsi per poi
impugnarla e puntarla verso il demone che stava massacrando il fratello.
<< lascialo oppure sparo bastardo! >>
Il demone si girò.
<< come hai fatto a liberarti? >> gli chiese stupito
<< allontanati da lui o giuro su Dio.. >>
<< cosa farete tu e il tuo
Dio? >> gli chiese beffardo interrompendolo << forza spara!
Ma tanto so che non lo farai, se uccidi me uccidi anche il tuo adorato
papà >> continuò ghignando << a te la scelta
>>
Il maggiore era in pessime
condizioni, a terra c’era un lago di sangue, l’altro se ne
accorse e senza aspettare puntò la pistola verso il nemico e
sparò. La pallottola lo colpì a una gamba e dalla bocca
dell’uomo uscì del fumo nero che andò a dissolversi
nell’aria. Itachi cadde a terra nel suo stesso sangue e accanto a
lui il padre.
Sasuke si precipitò da loro e senza indugi chiamò un’ambulanza, in poco tempo furono all’ospedale.
Le condizioni del padre non erano molto gravi, avevano estratto la pallottola, in poco sarebbe ritornato in forma.
Itachi era grave, aveva perso molto sangue e in ospedale il suo gruppo
sanguigno era finito, ma fortunatamente lui e il fratello avevano lo
stesso gruppo, gli fecero la trasfusione.
Sasuke stava aspettando fuori nel corridoio, i dottori li stavano
visitando il padre era già sveglio, mentre il fratello stava
ancora dormendo, i medici uscire dalla stanza, ed entrò lui.
Vide il padre seduto nel letto, con la gamba ingessata, e con dei flebi, nel letto di fianco il fratello.
<< Sasuke >>
<< papà >>
<< come stai? >>
<< bene, sono solo un po’ stanco >>
Calò il silenzio, ma
questo fu interrotto da un mugolio, Itachi aveva aperto gli occhi e
cercava di tirarsi su, Sasuke gli andò incontrò.
<< sta giù, non ti muovere >>
<< Sasuke >>
<< come ti senti? >>
<< sono stato meglio, tu? >>
<< un po’ stanco >>
<< Sasuke vai a prenderci qualcosa da bere >> gli ordinò il padre
Il ragazzo fece quello che gli era stato ordinato, uscì dalla stanza, lasciando i due uomini.
<< tuo fratello di non sbagliare mira >>
<< ma papà ti avrebbe ucciso >>
<< avevate la possibilità di porre fine a quest’incubo… dannazione! >>
<< ti rendi conto di quello che stai dicendo? >>
<< NO! TU NON TI RENDI
CONTO DELLA SITUAZIONE, ADESSO QUEL DEMONE NON CI LASCERA’ IN
PACE, LO VORRA’ A TUTTI I COSTI >> gli urlò contro
il padre
<< COSA STAI DICENDO
PAPA’? COSA VORRA’? SPIEGATI, BASTA CON TUTTI QUESTI
SEGRETI, IO E SASUKE ABBIMO IL DIRITTO DI SAPERE LA VERITA’
>> gli rispose a tono
<< DANNAZIONE!! >>
<< papà per
favore… è anche per questo motivo che me ne sono andato,
non ce la facevo più a vivere nella menzogna, anche quando io e
Sasuke eravamo piccoli, ho sempre dovuto raccontargli bugie, adesso
voglio sapere la verità >>
<< tuo fratello, il demone adesso lo vorrà… >> iniziò
<< Sasuke? >> chiese stupito
<< lui ha dei poteri e il
demone sta cercando tutti quelli come lui, per reclutarli nel suo
esercito per dominare il mondo >>
<< come sai queste cose? >>
<< … >>
<< PAPA’, COME SAI QUESTE COSE? >>
<< quando la mamma
è morta, nella stanza di tuo fratello si trovava il demone, lo
stava per portare via, ma gliel’ho impedito, successivamente ho
scoperto i suoi piani… >>
<< Sasuke lo sa? >>
<< no, è tu non
glielo devi dire, per nessun motivo! Non so ancora se è a
conoscenza dei suoi poteri, ma più tardi lo scopre meglio
è .. >>
<< forse hai ragione, l’ho visto molto stanco >>
<< è da due giorni
che ormai non dorme, ti ha anche donato il suo sangue, è un
miracolo che si regga ancora in piedi >>
<< è strano che non torni, ormai è fuori da 5 minuti >> disse preoccupato
Sasuke si era diretto vero il
distributore delle bibite e dopo aver preso delle bottigliette
d’acqua, fece per ritornare indietro, ma qualcosa attirò
la sua attenzione.
Un qualcosa di strano e veloce gli era appena passato davanti, incuriosito andò alla sua ricerca.
Scese giù negli scantinati dell’ospedale. .
Regnava un’atmosfera cupa e tetra, la porta alle sue spalle si
chiuse violentemente, scese gli scalini cercando di non cadere vista
l‘assenza di luce, quando scese anche l’ultimo si accesero
all’improvviso le luci, che illuminarono la stanza piena di
scatole e di polvere, con una figura al centro.
Aveva un aspetto sconosciuto. Una figura alta e magra, con la pelle
pallida, lunghi capelli neri e due occhi gialli, che gli davano
un’aria viscida.
<< ma che bello rivederti Sasuke >>
<< questa voce.. >>
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Capitolo 3 *** 3- E' La Fine? ***
3- è la fine?
Ecco qui un nuovissimo capitolo.
Ringrazio tutte le persone che l’hanno letta e quelle che
l’hanno messa tra i preferiti e le seguite, anche se mi
piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Un ringrazio speciale a Gloryna93.
Aspetto i vostri commenti
Kiss Vampy
***3° Capitolo - E' La Fine?***
<< m-ma questa voce >>
Era la stessa che aveva suo padre quando il demone si era impossessato del suo corpo.
<< non mi sono ancora presentato, il mio nome è Orochimaru >> disse alzandosi, dirigendosi verso di lui.
<< cosa vuoi ancora? >>
<< cosa voglio mi chiedi? Voglio te, voglio che tu diventi un mio fedele soldato, ecco cosa voglio.. >>
<< tu sei pazzo, non diventerò mai un tuo sottoposto >>
<< se la metti su questo piano >>
Orochimaru, con un gesto della mano scaraventò lontano il ragazzo, che sbattè violentemente la testa.
<< bastardo >> sussurrò Sasuke, ormai sentiva le
forze che l’abbandonavano, gli era anche solo difficile muovere
un muscolo figuriamoci mettersi in piedi.
Vide il demone avvicinarsi e farsi chino su di lui
<< hai cambiato idea Sasuke? >>
<< mai >>
<< vedrai che alla fine accetterai la mia offerta.. >> continuò ghignando
Gli mise una mano sul petto, strappandogli la maglietta che indossava, svelando il suo torace perfetto
<< è quasi un peccato rovinare il tuo corpo, ma sono costretto >>
Le sue unghie affilate andarono a perforare la carne del giovane che
iniziò ad urlare dal dolore, il sangue iniziò a sgorgare
velocemente ma nonostante le grida, il mostro continuava la sua opera e
ad ogni attacco le unghie andavano sempre più affondo.
Fortunatamente in aiuto del moro arrivò il fratello, che non
appena lo vide a terra con il mostro attaccò quest’ultimo
che aveva un’aria soddisfatta del suo lavoro.
<< maledetto >>
<< mi sono divertito questa sera, spero di rivederti presto Itachi >> detto questo si dissolse
<< Sasuke! Sasuke! mi senti? forza svegliati fratellino >>
iniziò a scuoterlo, ma senza risultati e anche se ancora un
po’ dolorante e stanco, prese in braccio in fratello uscendo
dallo scantinato.
Chiamò subito aiuto e dei medici accorsero.
Portarono il minore nella stanza operatoria e dopo 2 ore di operazioni
finalmente un medico si degnò di uscire dalla camera.
Itachi e il padre che nel frattempo l’aveva raggiunto grazie alla sedia rotelle andarono incontrò al dottore.
<< abbiamo fatto tutto quello che era possibile >> iniziò il medico
<< cosa vuole dire? >> lo interruppe il maggiore
<< l’operazione è andata bene, ma ora suo fratello
si trova in coma, soltanto se non si arrenderà
potrà risvegliarsi, non ci tocca altro che attendere >>
detto questo ritornò nella camera.
Il padre e il figlio erano senza parole, sconvolti.
Entrarono nella stanza del ragazzo e lo videro su quel letto
d’ospedale, dove poco prima erano anche loro, ma a differenza sua.
Non erano stati in grado di proteggerlo, come aveva fatto lui con loro.
Passarono giorni e giorni, Itachi si riprese del tutto e la stessa cosa il padre.
Durante la notte, il figlio maggiore si era addormentato al capezzale
del fratello, e Fugaku lentamente senza farsi sentire uscì dalla
camera.
Si diresse verso lo scantinato, scese le case e si posizionò al centro.
Disegno un cerchio con una stella al centro con un pezzo di gesso,
all’interno posizionò un recipiente con dentro una zampa
di gallina, una sua fotografia, terra benedetta, per finire prese un
coltello e si tagliò un polpastrello, facendo cadere una goccia
di sangue all’interno, per poi dargli fuoco.
Le luci si spensero all’improvviso, così come anche il fuoco.
L’uomo si alzò e si voltò, trovandosi faccia a faccia con Orochimaru.
<< Uchina, non mi sarei mai aspettato che tu mi evocassi >> disse in un ghigno
<< fai svegliare Sasuke >>
<< lo sai che io non faccio niente per niente, ormai il tuo
adorato figlioletto è all’inferno, io non posso fare
più niente.. >>
<< ti darò la Cold >>
<< non posso togliere dall’inferno un’anima… questo lo sai bene Uchiha >>
<< la mia anima in cambio di quella di mio figlio >>
<< mmh… proposta ragionevole, ma voglio anche la Cold >>
<< va bene, ma prima voglio vedere mio figlio vivo >>
<< nessun problema >> disse infine sparendo
Fugaku uscì dal sotterraneo e si diresse verso la camera, si
fermò sulla soglia della porta, vedendo con gioia che si era
ripreso. I due fratelli lo videro e gli sorrisero, ritornò poi
nella sua camera aspettando la fine.
I due non sospettavano nulla, finchè non videro numerosi medici
che correvano da una parte all’altra del corridoio, incuriositi
uscirono dalla camera e con loro grande orrore li videro entrare nella
stanza del padre, si affrettarono e trovarono i medici che cercavano di
rianimarlo, finche non sentirono e video il monitor che segnalava senza
vita.
Il medico confermò l’ora del decesso.
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Capitolo 4 *** 4- Il Viaggio Continua ***
4-il viaggio continua
Eccomi qua!!
Buonasera a tutti. Pronto per voi un nuovissimo capitolo di Supernatural.
Un ringrazio speciale e un bacio vanno a Gloryna93 e saku_93.
Ragazze per l’arrivo di Sakura dovrete attendere ancora un paio
di capitoli, spero riusciate a resistere, grazie ancora per i commenti
kiss.
Ringrazio anche le persone che l’hanno messa tra i preferiti, le seguite e chi ha semplicemente letto.
***4° Capitolo - Il Viaggio Continua***
Passò una settimana e poi ripartirono.
Sasuke durante il funerale era rimasto impassibile, non aveva ancora pianto o sfogato il suo dolore.
Sfogliando il diario del padre trovarono una strana coordinata, con
affianco un nome “Konoha House” e a bordo della loro fedele
Impala del '67 raggiunsero il luogo in poche ore.
Si ritrovarono davanti a una catapecchia di bar, che con una folata di
vento sarebbe caduta a pezzi, il maggiore entrò dal retro e il
minore davanti.
L’interno non era così male come pensavano, c’erano
tavolini e sedie, un lungo bancone con dietro ogni tipo di bibita
alcolica, varie locandine di film, un jubox e un tavolo da biliardo con
su una figura all’apparenza maschile.
Si avvicinò al bancone ma senti il rumore di un fucile e subito dopo la canna puntata nella schiena
<< non ti muovere >> gli ordinò una voce femminile
<< sai se punti un fucile alla schiena a qualcuno in quel modo
è facile fare.. >> non finendo neanche la frase la
disarmò, togliendo il proiettile << così >>.
Ma la ragazza reagì, tirandogli un pugno in faccia e disarmandolo a sua volta.
<< Itachi, mi scoccia chiedertelo ma ho bisogno di aiuto >> disse premendosi la mano sul naso
<< vorrei aiutarti Sasuke, ma pure io sono in difficoltà
>> ripose il fratello, che entrò nella sala con le mani
dietro alla testa, minacciato da una donna
<< Itachi, Sasuke… Uchiha? >> chiese
<< si >> risposero in coro
<< mamma li conosci ? >> chiese la ragazza
<< sono i figli di Fugaku Uchiha >> disse rivolta alla
figlia << salve ragazzi io sono Tsunade, e lei è mia
figlia Ino >>
La prima era una donna sui 40 anni, alta, robusta e ben proporzionata,
i capelli biondo scuro e gli occhi nocciola. La figlia, era leggermente
più bassa della madre, fisico esile, pelle chiara, lunghi
capelli biondi legati in una coda di cavallo e due occhi azzurri come
il cielo.
I due ragazzi guardarono le due donne, che li fecero accomodare vicino al bancone servendogli della birra.
Le raccontarono quello che era accaduto.
<< mi dispiace per vostro padre, sapeva che eri molto legato >> disse Tsunade a Sasuke
<< non si preoccupi, grazie >> le rispose con aria strafottente
<< allora ragazzi cosa posso fare per voi >>
<< vorremmo sapere se tu hai notizie sul demone >>
<< mi dispiace ragazzi ma non vi posso aiutare, però
conosco qualcuno che potrebbe farlo… Shikamaru! >>
L’uomo che stava sul tavolo da biliardo si svegliò
all’improvviso e anche se contro voglia, scese e li raggiunse.
<< quello ci dovrebbe aiutare? >> chiese scandalizzato Itachi
Davanti a loro stava un ragazzo sui 25 anni, alto, con i capelli neri
legati e gli occhi scuri. La sua pettinatura lo faceva assomigliare a
un ananas e la sua espressione era buffissima, altro che ragazzo
normale, assomigliava a uno zombie.
<< è un genio >> li informò la biondina
<< cosa vuoi Tsunade? >> chiese svogliato
<< hanno bisogno del tuo aiuto >>
<< questa roba è il frutto del lavoro di nostro padre,
vediamo che ci tiri fuori.. >> lo sfidò Sasuke,
avvicinandogli il diario
Iniziò a sfogliare i vari fogli che riempivano il diario
<< ma dai, sono un mucchio di stronzate, nessuno può trovare un demone in questo modo >>
<< nostro padre si >>
<> disse sorpreso
<< puoi localizzarlo o no? >> chiese il maggiore
<< sii.. datemi 51 ore esatte >>
Detto questo entrò in una stanza, lasciandoli da soli con le due donne
Itachi notò una strana cartelletta vicino al registratore di cassa e chiese cosa fosse a Tsunade
<< era per un mio cliente, ma se vuoi dare un’ occhiata
>> gli rispose consegnandogliela. Iniziò a sfogliarla
<< ehi Sasuke, vieni qui, c’è lavoro per noi >>
<< mmh? >>
<< leggi >>
C’erano vari articoli di giornali, ma tutti riguardanti lo stesso argomento.
Lo stesso giorno di ogni anno, un componente di una famosa famiglia
veniva ritrovato morto in circostanze misteriose. La famiglia in
questione era quella degli Hyuga, una delle più potenti del
paese.
Erano già morti 5 componenti della famiglia.
<< forza, andiamo a dare un’occhiata >>
<< a presto >> li salutò Tsunade
Uscirono sotto lo guardo delle due donne, Ino fino a quel momento non aveva tolto gli occhi di dosso da Sasuke.
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Capitolo 5 *** 5- Il Caso Hyuga (1° Parte) ***
5 il caso hyuga
Buonasera a tutti!!
Siamo arrivati al 5° capitolo, spero vi piaccia.
Ringrazio con tutto il cuore chi ha recensito: narutiana
- Ronnie_93 - Ainsel - tenny_93, spero anche questo capitolo vi piaccia un
bacio!!
Ps: per un mesetto circa non riuscirò ad aggiornare,
come la maggior parte saprà, martedì 22 iniziano gli esami di maturità e io
sono una delle tante che dovrà affrontarli, perciò sarò presa dallo studio (che
palle, guardate come devo passare metà delle mie vacanze super meritate ç__ç
ndVampy)
Leggere e recensite
Kiss
***5° Capitolo - Il Caso Hyuga (I Parte)***
Erano passate 2 ore da quando erano partiti ed
era calata la notte, intanto che Sasuke guidava, il fratello faceva altre
ricerche sul caso.
Dopo 10 minuti arrivarono davanti un’enorme
villa in stile antico, perlustrarono il territorio e dopo di che, cercarono un
hotel per la notte.
La mattina si alzarono presto e si diressero
verso la villa, citofonarono e il cancello si aprì, ma davanti a loro spuntò
fuori un uomo, alto quasi 2 m e di corporatura robusta
<< buongiorno, siamo agenti dell’FBI
>> disse il minore, mostrandogli il suo distintivo
L’uomo li squadrò da capo a piedi, aveva di
fronte due giovani sui vent’anni vestiti con giacca e cravatta. Non si oppose e
si fece da parte, facendoli entrare.
Un uomo anziano li fece accomodare all’interno
della villa, portandoli nello studio del padrone di casa.
Attesero alcuni minuti, poi sentirono la porta
aprirsi e si girarono.
Davanti a loro stava una giovane graziosa della
loro età, anno più anno meno, non molto alta, pelle diafana, capelli corti neri
con riflessi blu e gli occhi color lilla.
<< buongiorno, mi dispiace di avervi fatto
attendere >> si scuso la ragazza
<< non si preoccupi, siamo gli agenti dell’FBI
Becker e Hutton >> si presentarono sotto falso nome
<< sono Hinata Hyuga, posso sapere il
motivo della vostra visita? >>
<< ci hanno affidato il vostro caso e
degli strani incidenti che accadono ogni anno >>
<> rispose rattristandosi
<< è stata lei a ritrovare tutti i
cadaveri, può raccontarci .. >>
Fece un sospiro per poi iniziare a raccontare
<< il primo a morire fu mio nonno, lo
trovai nella sua stanza esattamente 5 anni fa, il 3 Maggio. Come tutte le sere
andai a chiamarlo per informarlo che era pronta la cena e non udendo alcuna
risposta entrai nella sua stanza, lo trovai a terra morto un uno strano simbolo
in fronte. La stessa cosa accadde per mia nonna, mia zia, mio zio e mio padre.
Ognuno di loro morì lo stesso giorno di un anno dopo e tutti loro avevano
quello strano simbolo >>
<< potrebbe farci uno schizzo del simbolo
? >>
Prese carta e penna e iniziò a scarabocchiare
<< ecco, è simile a questo >> disse
porgendo il foglio
C’era disegnata una croce, anzi assomigliava più
a una svastica, la stessa che usavano i nazisti, ma questa era più complessa,
con a lato delle linee orizzontali.
<< grazie per le sue informazioni, appena
scopriremo qualcosa l’avvertiremo >> detto questo uscirono dalla villa
accompagnati dalla ragazza.
<< allora cosa ne pensi? >> chiese
il maggiore all’altro
<< le morti sono sospette e calcolando che
la polizia non ha trovato indizi, di sicuro si tratta di un fantasma >>
<< pensi alla vendetta? >>
<< è l’unica cosa che mi viene in mente..
dobbiamo scoprire di chi si tratta >>
<< e scoprire il significato di quel
simbolo >>
Ritornarono all’hotel ed entrarono nella loro
stanza, e si misero subito all’opera.
<< secondo te tra Tsunade e papà ci sia
stato del tenero? >> chiese all’improvviso Itachi
<< non credo >>
<< perché non ci ha mai parlato di lei?
>>
<< non so, magari hanno discusso >>
<< hai notato che nostro padre discuteva
sempre con tutti.. >> ma l’altro non rispose, continuando il suo lavoro
<< non mi piace il tuo comportamento >>
<< che vuoi dire? >>
<< voglio dire che questa tua apparenza da
forte e silenzioso è una grande stronzata >>
<< oh ti prego >>
<< non stiamo parlando di una persona
qualunque, so cosa provavi per nostro padre.. >>
<< piantala Itachi, cosa vorresti che
buttassi fuori tutto come fai tu? >>
<< no non si tratta di questo, non mi
interessa come affronti questa cosa, l’importante è che l’affronti >>
<< tsk >>
<< sono tuo fratello, voglio essere sicuro
che tu stia bene >>
<< io sto bene! STO BENE! STO BENE OK, IL
PROSSIMO CHE MI CHIEDE COME STO.. GIURO CHE LO PRENDO A PUGNI, DEVI SMETTERLA
DI SCARICARMI ADDOSSO TUTTI I TUOI PROBLEMI>> rispose alterato il minore
<< ma di che stai parlando? >>
<< è molto interessante questo tuo
improvviso interessere per nostro padre, o che cosa avrebbe voluto che facessi,
Itachi hai passato tutta la vita a litigare con papà, anche l’ultima volta che
vi siete visti e adesso che è morto vuoi sistemare le cose? Beh mi dispiace ma
non puoi è un po’ troppo tardi >>
<< perché mi stai dicendo questo? >>
<< perché
voglio che tu sia onesto con te stesso! Io sto affrontando la morte di papa’ e tu?>>
Si guardarono dritti negli occhi senza parlare
<< vado a chiamare Tsunade, magari sa
qualcosa >> Itachi si allontanò dalla stanza lasciando da solo il
fratello.
Sasuke dopo averlo seguito con lo sguardo si
sdraiò sul letto, ripensando agli ultimi avvenimenti.
Si sentiva in colpa per aver risposto in quel
modo a suo fratello, ora della fine si trattava sempre di suo fratello
maggiore, lo stesso che da piccoli lo proteggeva, che lo confortava nei momenti
di debolezza, ma era anche quello che aveva lasciato lui e suo padre.
Si sentiva uno stupido forse non era Itachi che
doveva essere sincero con se stesso, ma lui, e con questi pensieri cadde tra le
braccia di Morfeo.
Itachi rientrò nella stanza dopo un’oretta, e
trovò il fratello che dormiva, non se l’era prese per la litigata di prima, era
abituato a litigare con suo fratello e non se la prendeva mai, lo conosceva
bene, e sapeva che era orgoglioso e quasi mai esprimeva i suoi sentimenti, ma
lui voleva solo aiutarlo.
Svegliò il fratello per informarlo delle novità
<< hai scoperto qualcosa? >> gli
chiese
<< il padre di Hinata aveva un fratello
gemello Hizashi e quando il capo famiglia dovette passare l’attività
di famiglia, l’affidò al primo, diseredando l’altro,
che lasciò la casa con la promessa di vendicarsi, almeno per quello che
sapevano i giornalisti >>
<< quindi pensi che il colpevole sia il
fratello, Hizashi? >>
<< si, e non è tutto >> aprì il
computer e l’accese
<< leggi qui >> gli ordinò
L’articolo diceva :“il famoso Hizashi Hyuga
diseredato della nobile famiglia, è stato trovato morto insieme al figlio Neji
Hyuga, la polizia presuppone che si sia trattato di omicidio >>
<< non capisco, perciò le vittime non sono
5 ma 7 >>
<< ma padre e figlio non sono morti nella
villa di famiglia non avevano neanche quella croce sulla fronte >> lo
informò il maggiore
<< ci conviene andare a fare un’altra
visita alla ragazza >>
Ritornarono alla villa
|
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Capitolo 6 *** 6- Il Caso Hyuga (2° Parte) ***
6 - IL CASO HYUGA
Salve a tutti!
Dopo non so quanto tempo eccomi finalmente tornata.
Sono lieta di annunciarvi che dal prossimo capitolo farà la sua comparsa Sakura, per la gioia di tutti i suoi fan.
Un bacione a mali6 - Ronnie_93 - Vaius che hanno recensito lo scorso capitolo.
A presto kiss.
***6° Capitolo - Il Caso Hyuga (II Parte)***
<< avete scoperto qualcosa ? >> chiese la giovane
<< lei cosa sa riguardo all’omicidio di suo zio e di suo cugino? >>
<< non ne so molto al riguardo, so soltanto che i rapporti non
erano buoni, però ricordo che una sera venne a trovarmi il mio
defunto cugino, mi chiese se potevo prestargli dei soldi, perché
suo padre era nei casini, io volevo aiutarlo ma ci sorprese nostro
nonno e mio padre, lo cacciarono dalla casa, dopo di che trovarono i
loro corpi >>
<< abbiamo capito, ci scusi ancora se l’abbiamo disturbata >>
<< nessun disturbo, vi sarei molto grata se questa sera vorreste
venire al party che darò, mi farebbe molto piacere >>
<< grazie per l’invito, ci penseremo >>
Uscirono dallo studio e scesero le scale che portavano al piano terra.
Salirono in macchina e si intrufolarono grazie al computer in quello
degli Hyuga, non fu un gioco facile ma alla fine ce la fecero.
Trovarono informazioni utili, il capo della casata aveva assoldato un
killer professionista per uccidere il figlio e il nipote, scoprirono
pure il significato di quello strano simbolo.
Nell‘antichità, era stato il simbolo rappresentante la
loro casata e chi la disonorava o era ritenuto colpevole di qualcosa
glielo si imprimeva sulla fronte.
Passò il tempo e arrivò sera.
Decisero che Itachi sarebbe andato alla festa, mentre Sasuke a cercare le tombe.
Il primo per la seconda volta nella giornata ritornò alla villa,
con grande gioia della padrona, che non appena lo vide, gli andò
in contro.
<< sono felice di vederla, il suo collega non è venuto? >>
<< aveva altri impegni, la ringrazio ancora per il suo invito >>
<< mi chiami Hinata e non mi dia del lei, mi fa sentire vecchia >> gli chiese sorridendo
<< allora ti chiedo la stessa cosa Hinata, chiamami Itachi >> ricambiando il sorriso
I due ballarono per un po’ poi la ragazza si allontanò, salendo al primo piano.
Intanto Sasuke, stava passando la serata in compagnia dei morti, quello
era già il secondo cimitero in cui cercava i due ma ancora
niente, non aveva trovato niente neanche su internet, ma finalmente
dopo tanti sforzi trovò la tomba del gemello.
Sulla lapide non c‘era il nome ma soltanto quello strano simbolo.
Iniziò a scavare, aprì la cassa, cosparse lo scheletro di benzina per poi dargli fuoco.
<< bene! Anche questa è fatta >>
Itachi stava ancora aspettando la sua dama, ma non vedendola si preoccupò.
Salì le scale e iniziò a cercarla per tutte le
stanze, a vide, era a terra nell’ultima camera infondo al
lungo corridoio.
La chiamò, ma lei non rispose.
Si mise a correre, era quasi arrivato davanti alla stanza quando la porta si chiuse violentemente impedendogli di entrare.
Cercò di aprirla, ma senza nessun risultato, chiamò il fratello
<< pronto? >>
<< Sasuke cosa cazzo stati facendo? >>
<< ho bruciato il cadavere e adesso sto arrivando .. >>
<< hai bruciato quello sbagliato >>
<< COSA? >>
<< adesso non ho tempo da perdere, ritorna al cimitero e brucia
il cadavere giusto, altrimenti Hinata raggiungerà i suoi parenti
>> detto questo spense il cellulare e cercò di aprire la
porta.
Per il corridoio trovo una vecchia ascia, la prese e si avventò
contro la porta, dopo tre, quattro colpì riuscì ad
entrare.
Davanti a se c’era la ragazza priva di sensi e accanto a lei
chino un giovane, dai tratti molto somiglianti con quelli della
giovane, aveva lunghi capelli castani, pelle chiara e gli occhi uguali
a quelli di Hinata.
<< allontanati da lei >> gli ordinò
Il fantasma si girò verso di lui e lo attaccò.
Itachi lo scansò estrasse la pistola caricata a sale e
colpì il fantasma, che per un momento svanì per poi
ricomparire.
Continuò a sparare per tenerlo lontano tanto da riuscire ad
arrivare alla ragazza ancora svenuta e crearsi una barriera protettiva
con il sale.
Infatti il sale era uno dei tanti mezzi difensivi che teneva lontano gli spettri e tante volte gli eliminava.
Riuscì a creare un cerchio con lui all’interno e la giovane.
Ma il fantasma non si arrendeva, anche se inutilmente cercava di
colpirlo, con il passare dei minuti gli occhi vitrei di Neji
diventarono rossi e la sua potenza aumentò, riuscendo a
diminuire la potenza della barriera.
Il moro non sapeva cosa fare, lo scudo non sarebbe durato ancora molto
pregò che il fratello trovasse la giusta tomba e la bruciasse.
Hinata iniziava a riprendere i sensi, e quando si trovò di
fronte il cugino morto lanciò un urlo facendo sobbalzare Itachi.
<< stai tranquilla non può farci del male per ora… >> la rassicurò
<< per ora? >> chiese spaventata
<< andrà tutto bene >>
Si strinse a lui confidando nelle sue parole.
Intanto Sasuke era ritornato al cimitero correndo, quel caso iniziava a stufarlo.
Trovò la tomba, questa volta quella giusta, si rimise a scavare
e finalmente trovò lo scheletro, lo cosparse di benzina e lo
bruciò.
Era stanco morto (tanto per restare in tema) e si accasciò a terra.
Nella villa il cerchio di sale creato da Itachi aveva perso potere e
non appena svanì, lo spettro scaraventò dall’altra
parte della stanza il ragazzo, per poi avvicinarsi alla cugina.
Il moro non aveva più forze, gli occhi iniziavano a chiudersi
dalla stanchezza, l’ultima cosa che vide fu il fantasma svanire e
Hinata correre verso di lui.
Si risvegliò trovandosi in un letto, diede uno sguardo in giro,
trovò la ragazza e suo fratello seduti a un tavolo intenti a
parlare, quando si accorsero di lui gli andarono incontro.
<< come ti senti? >> chiese preoccupata la corvina
<< bene, era sono stanchezza >>
<< ma bravo è così che fai il tuo lavoro? >> chiese il fratello scherzando
<< se qualcuno non sbagliava tomba… >>
precisò il maggiore << come stai? >> chiese rivolto
alla giovane
<< bene, nonostante quello che ho visto e quello che tuo fratello
mi ha raccontato >> confessò in un timido sorriso
Calò il silenzio ma venne rotto da uno squillo di un cellulare,
Sasuke rispose e si allontanò un poco dai due, terminò la
chiamata e ritornò da loro.
<< era Shikamaru, andiamo >>
<< dovete andare? >> chiese Hinata
<< è una cosa di lavoro, molto importante >>
<< beh allora grazie per tutto quello che avete fatto e se avrete
bisogno, potete trovarmi chiamando su questo numero >> gli disse
consegnando loro un biglietto da visita
<< grazie >>
Detto questo i due ragazzi uscirono dalla villa e con la loro Impala di diressero verso il Konoha House.
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Capitolo 7 *** 7- Uno Strano Incontro ***
5 il caso hyuga
Buon pomeriggio a tutti!!
Siamo arrivati al 7° capitolo, spero vi piaccia.
Ringrazio con tutto il cuore chi ha recensito: narutiana
- mali6 spero che anche questo capitolo vi piaccia, un
bacio!!
Vampy!
***7° Capitolo - Uno Strano Incontro***
Ormai erano quasi le 3 di notte e le strade erano deserte.
Alla guida c’era Sasuke che poco a poco accelerava sempre di più.
<< senti non ho intenzione di morire >>
<< Itachi non rompere >>
<< rallenta… è stata una serata movimentata e non ho voglia di sorbirmi anche la polizia >>
<< sisi certo.. >> e per tutta risposta il minore accelerò alzando anche il volume della musica.
Itachi era al limite della
sopportazione, in quel momento avrebbe voluto tanto strangolare il
fratello. Era sempre stato un pazzo alla guida e in quel momento stava
superando i 200, non si fermava neppure ai semafori e per giunta stava
iniziano a piovere.
<< sul serio, rallenta sta anche piovendo >>
<< tsk >>
Fece come gli era stato detto, anche se non rispettò i limiti permessi.
La pioggia cadeva violentemente sulla strada e sulla macchina, da
mezz’ora ormai nessuno dei due parlava e la radio era stata
spenta.
Entrambi avevano gli occhi fissi sulla strada.
Sasuke stava superando per l’ennesima volta un semaforo rosso a
un incrocio, ma questa volta una moto sfrecciò davanti a loro.
Il muso dell’auto prese la coda della moto che la fece cadere e con essa il suo conducente.
Da una parte c’era la moto nera, una Yamaha e dall’altra la macchina dello stesso colore.
I due fratelli scesero dall’auto, il maggiore andò verso
la persona a terra mentre l’altro si preoccupò della sua
macchina.
Il motociclista era seduto a terra, con una mano sul casco, stava
cercando di capire cosa fosse successo e si vide davanti un ragazzo
moro.
<< è tutto ok?
>> chiese preoccupato, offrendogli la mano, ma l’altro si
alzò da solo, rifiutando l’aiuto.
Itachi si accorse solo ora che la persona davanti a lui non era un ragazzo ma bensì una ragazza.
<< ma chi vi ha dato la patente? >> gli chiese aggredendolo
<< non prendertela con me,
è lui che stava guidando >> le disse Itachi indicando il
fratello, ancora tutto preoccupato per la sua auto.
La misteriosa ragazza, superò il maggiore dei due e si diresse verso l’altro.
<< non sai che quando il
semaforo è rosso ci si ferma? >> chiese a Sasuke, ma
quest’ultimo non la degnò neppure di unno sguardo
<< sto parlando con te, emo da quattro soldi >>
Alla parola “emo” e per di più “da quattro soldi” finalmente la degnò della sua presenza.
Davanti a lui stava una ragazza, a giudicare dalle forme molto generose
messe in risalto da una tuta in pelle da motociclista nera con delle
strisce rosse sui fianchi.
<< non chiamarmi emo! >>
<< se è l’unico modo per avere la tua attenzione >>
<< che diame vuoi, non vedi che stavo controllando la mia auto >>>
<< ma che bravo, mi fai
quasi fuori e ti preoccupi della tua auto? Almeno il tuo amico è
venuto a vedere come stavo >>
<< non c’era bisogno che venissi pure io… >>
Intanto Itachi li aveva raggiunti, quei due non promettevano niente di buono.
<< emh.. ragazzi calmatevi >>
<< non ti intromettere! >> gridarono insieme i due
<< guarda cos’hai combinato alla mia splendida moto, la tua ferraglia l’ha distrutta >>
<< ferraglia? >> chiese cercando di mantenere la calma
Itachi cominciava seriamente a
preoccuparsi, conosceva bene suo fratello, era una persona calma, ma
quando lo si chiamava “emo” o quando si insultava la sua
adorata Impala diventava un’altra persona e quella ragazza aveva
commesso un grande errore.
<< non osare insultare la mia macchina ragazzina >>
<< ragazzina? >>
<< ragazzina… >> continuò lui ghignando
Il maggiore vista la situazione
aveva avuto la brillante idea di rientrare in macchina e godersi la
scena in santa pace, la discussione sarebbe durata molto e di stare
sotto la pioggia a discutere come stavano facendo loro e beccarsi
magari pure una polmonite non gli andava proprio.
<< come ti premetti!! non sono una ragazzina emo mal riuscito >>
<< emo mal riuscito? >>
<< guarda cos’hai combinato alla mia moto… >> quasi con le lacrime agli occhi
<< tsk.. >>
<< e per di più, il
mio casco è distrutto, voglio pagati tutti i danni >>
disse lei togliendosi il casco nero.
La visiera era saltata e su tutto il casco c’erano varie crepe, ormai era da buttare.
Sasuke osservò la ragazza mentre lo sfilava dalla testa, pelle
candida bianca, occhi verdi e lunghi capelli rosa bagnati per via della
pioggia.
Per un attimo restò senza parole, era davvero una ragazza molto
bella, ma si ricordò subito di quello successo e così
riprese a discutere.
Ma non era l’unico sorpreso dalla bellezza della ragazza, anche
Itachi che si stava gustando comodamente la scena era rimasto a bocca
aperta.
<< voglio tutti i dati, devi ripagarmi i danni >>
<< io non ti pago un bel niente >>
<< sei stato tu a non rispettare il codice stradale e tu hai commesso questo incidente >>
<< tsk >>
<< d’accordo, se la metti così >> sul volto della ragazza si dipinse uno strano ghigno
La rosa si diresse verso la sua
moto e Sasuke convinto che la storia fosse finita aprì la
portiera per rientrare in macchina, ma mentre la stava chiudendo, la
misteriosa motociclista era davanti a lui, di fronte al cofano della
macchina con in mano un piede di porco.
I due la guardarono curiosi, soprattutto il primo, che riscese e le andò incontro.
<< prova a fare quello che penso e sei morta >> la minacciò
<< senti emo, è
stata una giornata molto faticosa, è da 3 giorni che non dormo e
davvero non voglio arrivare a questo punto, perciò dammi i tuoi
dati altrimenti la tua bella auto diventa un modellino da mettere sulle
mensole >>
Vedendo che la ragazza non
avrebbe ceduto molto facilmente, decise di accontentarla, vedeva che
era stanca, come d’altronde lo era pure lui e in più erano
entrambi bagnati fradici.
Nel giro di 5 minuti risolsero la questione per poi prendere strade differenti.
In macchina il fratello lo guardava curioso.
<< perché mi guardi così >> chiese infastidito
<< quella ragazza ti piace >>
<>
<< mmh… di solito tu non ti comporti in questo modo, mantieni sempre la calma, ma non con quella ragazza >>
<< se puoi chiamare una ragazza, una che urla peggio di una posseduta >>
<< beh non aveva tutti i
torti, io ti avevo detto di andare piano e di rispettare il codice
stradale, ma vuoi sempre fare di testa tua… >>
<< non rompere >>
<< gli hai dato i dati falsi vero? >>
<< ovvio, secondo te davo a quella pazza i miei veri dati, dopo che mi ha insultato e minacciato la mia auto >>
“povero me… “ pensò sconsolato Itachi
|
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Capitolo 8 *** 8- Una Furia Dai Capelli Rosa ***
8- una furia dai capelli rosa
Ecco pronto per voi un nuovo capitolo di SuperNatural.
Ormai la nostra Sakura ha fatto la
sua comparsa, chissà se i nostri due eroi la rincontreranno...
Non vi resta che leggere.
Un bacione a Anime_Love - Narutiana - Ladyvampire90 - mali6
***8° Capitolo - Una Furia Dai Capelli Rosa***
In meno di 10 minuti giunsero al bar, dove ad accoglierli c’erano le due donne e lo strano tipo.
Prima di parlare di lavoro si andarono a cambiare, indossando vestiti asciutti e puliti, per poi ascoltare le novità.
<< allora ragazzi,
ho inserito tutti i dati relativi al demone nel pc e se quel
bastardo dovesse uscire, il computer lo localizzerà
immediatamente >>
<< bene, ma siamo sicu… >> ma Itachi venne interrotto dal cigolio della porta principale.
<< mi dispiace ma
siamo chiusi >> informò Tsunade, che insieme alla figlia
si erano dirette verso l’entrata
<< ok, allora se siete chiuse >> disse una voce femminile sconosciuta
<< SAKURA!! >> le due donne urlarono il nome della ragazza e la accompagnarono dagli altri.
Non appena entrata, Sasuke e Itachi che stavano tranquillamente bevendo la birra, per poco non si soffocarono.
<< CHE DIAVOLO CI FAI QUI? >> chiesero la ragazza e il minore insieme
<< IO COSA CI FAI TU QUI? >> si chiesero a vicenda sempre urlando
<< mmh… vi conoscete? >> chiese curiosa Ino
<< questo cretino davanti a me, per poco prima non mi investiva >> disse lei indicandolo
<< non è stata colpa mia, è stata colpa tua ragazzina >> disse lui andandole davanti.
Essendo più alto della rosa, dovette abbassare il viso per fronteggiarla.
Il nero si scontrava con il verde.
<< su su, adesso
calmatevi >> intervenne Tsunade mettendosi in mezzo <<
adesso ci calmiamo tutti, raccontatemi per bene la storia ma prima
Sakura vatti a cambiare, sei fradicia >>
<< chissà perché né emo mal riuscito, tu ne sai qualcosa? >>
<< io la faccio fuori >> disse tra i denti il moro
Ino accompagnò la ragazza al piano superiore, facendosi raccontare la storia
<< devi ammettere però che è un pezzo di figo >>
<< Ino, ultimamente sei andata dall’oculista? >>
<< dai Sakura, ho
capito che ti ha rovinato la moto ma sii sincera è carino, pure
il fratello non è male.. >>
<< mah.. >>
<< Sakura >>
<< mmh? >>
<< nella tasca della
tuta c’era questo biglietto devi tenerlo? >> le chiese Ino
mentre lei si metteva un asciugamano intorno al corpo per asciugarsi
<< sisi, sono i dati di quell’emo da strapazzo >>
<< James Murry >> lesse la biondina << Sakura >>
<< che c’e ancora? >>
<< va che non si chiama James.. >> incominciò
<< ? >>
<< lui si chiama Sasuke, mentre il fratello Itachi Uchiha >>
<< CHE COSA??? >> Sakura non ci vide più e senza pensarci scese le scale e andò da loro.
Sasuke e gli altri che
stavano parlando, sentirono la voce della rosa e passi pesanti farsi
sempre più vicini, fin quando non spuntò la ragazza con
addosso solo un asciugamano.
<< TU!! >>
indicando Sasuke << MI HAI PRESO IN GIRO, OLTRE A DISTRUGGERMI LA
MOTO MI HAI PURE DATI FALSI DATI >>
<< non è
colpa mia se non te ne sei accorta >> disse in tutta
tranquillità, mentre la squadrava da capo a piedi.
L’asciugamano
arrivava a metà coscia, lasciando vedere le gambe perfette e
toniche, il seno era coperto ma cmq ben visibile, i capelli rosa
coprivano tutta la schiena, la bocca era socchiusa, gli occhi verdi
erano carichi d’odio.
<< quando hai finito di farmi la radiografia, potresti degnarti di rispondermi >>
<< se ti presenti in questo modo, è ovvio che ti guardo e non solo io >> rispose ghignando.
<< VAI AL DIAVOLO!!! >> gli urlò contro per poi risalire le scale
Il moro la segui con lo sguardo.
I presenti avevano guardato la scena curiosi, quei due sembravano cane e gatto.
Dieci minuti dopo, la rosa scese cambiata e asciutta insieme all’amica.
Mentre le due si accomodavano al tavolo insieme agli altri, il minore
degli Uchiha continuò a guardare la motociclista, che si era
seduta proprio davanti a lui.
<< bene, adesso spiegatemi con calma cos’è successo e poi andiamo tutti a dormire >> disse Tsunade
<< non possiamo aspettare, noi dobbiamo andare >> rispose Sasuke, che nel frattempo si era alzato
<< non vi conviene partire con questo tempaccio, almeno la notte vi conviene passarla qui e recuperare le forze >>
<< Sasuke, Tsunade ha ragione >>
<< va bene, vado a prendere delle cose in macchina >> e detto questo uscì, per dirigersi verso la sua auto
<< pure io devo prendere delle cose >> e anche Sakura uscì
I presenti li seguirono con lo sguardo.
<< sentite, non ho voglia di sentire altre discussioni, me ne vado a dormire >> annunciò Shikamaru
<< si è
meglio andare tutti, che se la sbrighino quei due, domani mattina ci
penseremo >> disse la donna bionda, che salì le scale e
fece vedere a Itachi la sua stanza.
I due fratelli Uchiha avrebbero dormito insieme nella stessa stanza, Sakura con Ino e Shikamaru e Tsunade nelle proprie camere.
Nel frattempo Sasuke aveva aperto il baule della sua auto prendendo una
sacca con all’interno coltelli e pistole, quando finì si
girò a fissare la rosa, che stava cercando di sollevare la sella
della sua moto ma senza successo.
<< hai bisogno di aiuto? >> le chiese
<< no >> rispose sgarbatamente
Ma lui non ci fece caso, si diresse verso la ragazza e si posizionò davanti a lei e alla sua moto.
I due si guardarono ancora una volta, a dividerli c’era soltanto il mezzo di lei.
Senza distogliere lo sguardo dalla rosa mise una mano sulla sella, fece forza e in un men che non si dica si aprì.
<< grazie >> sussurrò la rosa
Il moro decise di aspettarla, dopotutto non sembrava male.
Anche la ragazza come il ragazzo, prese una sacca, molto pesante e se la mise in spalla.
<< vuoi una mano? >>
<< adesso non fare il galante, ce la faccio a portare una borsa >>
<< uno vuole essere gentile, e guarda come viene ripagato.. >>
<< ah certo! adesso sei gentile, non potevi esserlo prima? Magari quando per poco non mi hai presa? >>
<< tsk! ancora sta storia? >>
<< sai com’è… >>
Iniziarono a discutere
mentre rientravano nel bar, si sedettero l’una di fronte
all’altro ma poco dopo si stancarono per non parlare più.
Entrambi erano intenti a pulire le loro armi.
<< quindi sei una cacciatrice? >> gli chiese lui, vedendo l’arsenale
<< e non sono
l’unica, anche tu e… tuo fratello? >> chiese incerta
la ragazza ricordandosi le parole di Ino
<< sì è mio fratello >>
<< non ci siamo ancora presentati, io sono Sakura Haruno >> disse lei tendendogli la mano
<< Sasuke Uchiha >> ricambiando la stretta
<< tu e tuo fratello siate tornati da una caccia? >> chiese cercando di comunicare
<< si, un fantasma che bramava vendetta contro i propri familiari… tu invece? >>
<< Poltergeister>>
<< lavoro complicato? >>
<< un po’, mi
ha tenuta sveglia per tre giorni, all’inizio pensavo che fossero
in due, ma alla fine erano in 5, ti assicuro che è stato un
lavoraccio >>
<< mmh… >>
<< vado a dormire, sono davvero stanca, a domani >> disse lei, riordinando le proprie armi e alzandosi
<< notte >>
<< notte >>
La seguì con lo sguardo finche non salì le scale sparendo dalla sua visuale.
Sakura arrivò al secondo piano e lentamente aprì la porta
per non svegliare l’amica, ma lei era sveglissima, curiosa di
sapere cos’era successo.
<< mia cara Sakura, racconta!! >>
<< sei scema Ino, volevi farmi venire un infarto? >> chiese spaventata
<< su su, racconta! >>
<< che palle che
sei, sono stanca e voglio andare a dormire, cmq non è successo
nulla, perciò buona notte >>
<< tsk >>
<< dai Ino sono veramente stanca… >>
<< ok, ma domani mi racconti tutto >>
<< ok, notte… Ino-pig >>
<< notte fronte spaziosa >>
Le due si addormentarono e nella stanza calò il silenzio.
Sasuke era ancora al piano inferiore, ormai si erano fatte le 4,30 e
aveva iniziato a sentire anche lui la stanchezza, allora si alzò
e salì le scale, ma non sapendo la sua camera andò a
intuito, cosa che alla fine non aveva per niente.
La prima era quella di Shikamaru, che ronfava alla grande.
La seconda quella delle ragazze, per un momento rimase nel buio
cercando di intravedere le due figure femminili, la stanza non era
grandissima, la pioggia continuava a scendere violentemente addosso
alla finestra che stava davanti a lui, di fianco c’erano i due
letti occupati dalle ragazze.
In quello a sinistra Ino e nell’altro Sakura.
Il suo sguardo andò a finire ancora una volta sulla rosa.
Al terzo tentativo azzeccò la stanza, che era molto simile a quella vista in precedenza.
Si cambiò e si sdraiò sopra il letto libero, e nel giro di 5 minuti cadde in un sonno profondo.
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Capitolo 9 *** 9- Confusione ***
9- confusione
Un altro capitolo fresco fresco per voi...
Grazie a ladyvampire90 - mali6 - narutiana - Anime_Love - Ainsel, siete meravigliose
ragazze trovate sempre qualche minuto per lasciarmi una recensione,
ve ne sono davvero grata.
Questo capitolo è dedicato a mali6, una promessa è una promessa. ^_^
Un bacione a tutte kiss Vampy
***9° Capitolo - Confusione***
La mattina arrivò presto
e Tsunade andò nella camera dei ragazzi a svegliarli ma non
appena aprì la porta li vide ancora addormentati e non ebbe il
coraggio di svegliarli, fece la stessa cosa con Sakura, al contrario
con sua figlia e Shikamaru.
<< dai Tsunade non rompere >>
<< si mamma lascia dormire anche noi >> la supplicò la figlia
<< mi dovete dare una mano muovetevi, a contrario di loro voi ieri vi siete riposati >>
<< che palle >> dissero insieme i due giovani
Verso le 10 del mattino Sakura venne svegliata violentemente da un fulmine.
<< dannazione!! >>
Decise di alzarsi per poi ripartire.
Andò in bagno, si fece una doccia veloce, si vestì e scese.
A quell’ora il bar iniziava a riempirsi, era abbastanza
frequentato ma non da gente normale, era un punto di ritrovo dei
cacciatori.
<< giorno >> salutò Sakura
<< buon giorno, hai dormito bene Sakura? >> chiese premurosa Tsunade
Ormai la considerava una figlia, lei e Ino erano cresciute insieme e da piccole erano inseparabili.
<< si, ci voleva proprio, ero stanchissima.. Vado a controllare la moto >>
<< hai intenzione di partire già? >> le chiese Ino
<< si, tanto ormai mi sono riposata, sono pronta per partire >>
<< Sakura, la tua moto
è nel garage sul retro, l’abbiamo messa al riparo,
è da ieri sera che continua a piovere >>
<< ok, grazie >>
Uscì dalla porta sul retro iniziando a correre per non bagnarsi verso il box.
All’interno oltre alla sua moto c’era pure la macchina di Sasuke.
“ però, è carina come macchina.. “ pensò lei avvicinandosi alla vettura.
Lasciò stare per un attimo la sua moto e si concentrò sull’auto.
“ Una Scevy Impala del
67’, nera, sedili in pelle, cerchioni.. “ e
continuò, immersa nella concentrazione non si accorse della
figura che era appena entrata.
La osservò gironzolare
attorno alla macchina per mettersi infine davanti al cofano, si
avvicinò lentamente a lei senza fare rumore e le mise una mano
sulla spalla facendola spaventare, Sakura si girò immediatamente
con il cuore a mille, ritrovandosi davanti due occhi neri.
<< Ti ha dato di volta il cervello? Mi hai fatto venire un colpo.. >> disse lei cercando di calmarsi
<< eri vicino alla mia macchina >> disse lui calmo
<< e allora? La stavo soltanto guardando, non te la mangio mica sai? >>
<< non mi fido molto, saresti capace di distruggermela come stavi per fare ieri >>
<< ieri avevo un buon motivo >> rispose lei
<< tsk! >>
<< tsk! >>
I due si girarono in direzioni
diverse, per non guardarsi, vista la situazione lei raggiunse la sua
moto e la esaminò attentamente.
I danni erano molto gravi, il motore era andato come la maggior parte della carrozzeria, ecc..
Si avvicinò agli attrezzi appesi alla parete e ne prese alcuni
per cercare di aggiustarla, non aveva voglia di rimanere li, certo le
piaceva ma lei preferiva l’avventura.
Sasuke controllò la sua auto, fortunatamente non aveva subito
danni gravi a parte l’ammaccatura sul muso, tirò un
sospiro di sollievo.
Al contrario la moto era quasi distrutta gli dispiaceva e non capiva il perché.
Si avvicinò alla rosa, capendo che lei di motori non capiva nulla.
<< se continui così, alla fine non ti resterà nulla >>
<< senti non iniziare, me
la so cavare benissimo da sola vattene per favore mi serve silenzio
>> facendo segno con la mano di andarsene
<< non me ne vado >>
<< ? >>
<< manco morto ti lascio da sola con la mia auto >>
<< non le faccio niente, non vedi che sono occupata? >>
<< appunto, se dovesse accadere qualcosa alla tua moto sicuramente ci andrebbe di mezzo anche la mia macchina >>
<< che pessimista >> sussurrò la rosa
<< sono realista >>
<< ma se manco mi conosci, che ne sai magari sono un’esperta di motori >> disse lei con fare altezzoso
<< oh certo.. Te ne intendi proprio.. >> iniziò lui con un strano ghigno sul volto
<< certo >>
<< sei così tanto brava che stai usando il pappagallo per svitare quella vite >>
Subito Sakura guardò in direzione dell’attrezzo che stava usando e in effetti il moro non aveva tutti i torti.
<< eh eh.. L-l-l’ho fatto solo per vedere se tu te ne intendevi.. >> disse imbarazzata cercando una scusa
<< si certo.. Dai qua >>
Le prese di mano l’attrezzo, le loro mani si sfiorarono provocando rossore sul viso della rosa.
Sakura osservò il moro lavorare, d’altronde non aveva nulla da fare.
Le dava la schiena, si era seduto davanti alla moto e aveva iniziato a lavorare.
Non era brutto come ragazzo anzi, era molto carino.
Alto all’incirca 1,85, corpo tonico e muscoloso, capelli e occhi neri.
La maglietta grigia che indossava per colpa della pioggia si era
bagnata aderendosi al suo corpo, permettendo alla ragazza di vedere le
spalle ben sviluppate.
Questi pensieri la fecero arrossire ancora di più.
<< passami la chiave inglese >>
Ma immersa nei suoi pensieri non sentì la richiesta.
Sasuke non ricevendo l’attrezzo si girò e incontrò il suo sguardo.
Non vedendola reagire si alzò e andò verso di lei, ma
ancora niente, le mise una mano sulla fronte per controllare che non
avesse la febbre e soltanto al contatto con la mano fredda di lui si
riscosse, trovandoselo a 10 cm di distanza.
Grazie a questa vicinanza poteva osservare il viso di lui, era davvero bello.
<< non hai la febbre… >> disse lui svegliandola dai suoi pensieri
<< … >>
<< ho capito, ti eri incantata della mia bellezza >> disse lui spavaldo
<< m-m-ma cos-cosa dici.. >> tutta imbarazzata, colta sul fatto
<< si lo so che sono bello e che vorresti baciarmi >>
<< s-si certo convinto.. >> ancora rossa come un peperone
<< allora perché sei diventata tutta rossa? >> chiese lui avvicinandosi
<< h-ho caldo >> cercò una scusa, indietreggiando
<< si certo, hai caldo >> disse avanzando.
<< si ho caldo >>
aveva riacquistato un po’ di coraggio ma non durò molto,
visto che si ritrovò con le spalle al muro.
<< io non penso sia il caldo.. >>
Ormai l’aveva
intrappolata, le sue braccia ai lati le impedivano di fuggire e il suo
corpo era bloccato da quello del ragazzo.
Sakura vide lentamente il viso del moro farsi sempre più vicino
al suo, le loro labbra stavano per sfiorarsi, il suo cuore era
ormai impazzito, avvertiva il respiro di lui sulla bocca, era
inevitabile.
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Capitolo 10 *** 10- Sfogo ***
10- sfogo
Buongiorno a tutti!
Tra poco è Natale e come regalo dedico questo capitolo a tutte le persone che mi seguono sempre, grazie di cuore a: narutiana - Vampire Ninja - Anime_Love - ladyvampire90 - mali6.
Ragazze le vostre recensioni sono sempre stupende, come una scema mi
vengono sempre gli occhi lucidi per le belle parole che mi scrivete.
Beh adesso basta con queste
smancerie XD vi lascio leggere il capitolo in santa pace, ma prima
auguro a voi e alle vostre famiglie un Natale ricco di sorprese, baci
Vampy
*°* 10° Capitolo - Sfogo *°*
Ma a interrompere questo
momento “magico” ci pensarono Ino e Itachi, che entrarono
all’improvviso rimanendo sorpresi.
Sul viso di entrambi si disegno uno stupido sorriso.
<< Sakura dolce.. >> iniziò Ino
<< I-ino non
è c-come pensi.. >> intervenne Sakura, spingendo il corpo
del ragazzo, liberandosi << e levati tu >> ordinò
nervosa a Sasuke, per poi dirigersi verso l’amica.
<< visto Itachi li
abbiamo trovati, ma forse preferivano stare da soli >>
iniziò la biondina rivolta al compagno
<< mi sa che hai ragione Ino >> rispose sorridendo
<< dai allora ce ne andiamo, mi raccomando.. >>
<< mi raccomando cosa? >> chiese scandalizzata e con il viso in fiamme Sakura
<< cmq non ci siamo ancora presentati, io sono Itachi Uchiha, piacere >>
<< S-sakura Haruno >>
<< vi lasciamo soli >> disse Ino, mentre se ne andava
<< vi lasciamo soli cosa? >>
<< è vero, io e te Saku dobbiamo parlare >>
<< e-e-eh s-si >>
Le due uscirono, ma prima
di varcare la soglia la rosa si voltò a guardare il moro, lo
stesso che poco prima la stava per baciare, e come al solito venne beccata, arrossendo ancora di più.
Itachi guardava curioso il fratello.
<< non ti piaceva eh? >>
<< ti prego Itachi, non so cosa mi abbai preso.. >> rispose il minore ritornando al suo lavoro
<< ti piace quella ragazza ecco tutto >>
<< ma se neppure la conosco >>
<< mai sentito parlare di colpo di fulmine? >>
<< ma dimmi, da quando noi due parliamo di donne? >>
<< ora non cambiare discorso >>
<< tsk.. >>
<< non ci sarebbe
nulla di male, è una bella ragazza, è forte, mi sembra
intelligente e poi è una cacciatrice >>
<< in questo momento
non posso perdere tempo a correre dietro a una ragazzina, la mia
priorità è di trovare Orochimaru e ucciderlo >>
disse serio il minore
Al nome Orochimaru, al maggiore vennero in mente le parole del padre.
<< potremmo prenderci una vacanza, in questo periodo sono successe molte cose… >>
<< non voglio
perdere tempo, prima lo trovo e prima quest’incubo finisce
>> rispose girandosi verso il fratello
<< voglio pure io la fine di quel bastardo che credi? >> disse iniziando ad alterarsi
<< non sembra, visto che te la vuoi prendere comoda >>
<< Sasuke se hai intenzione di litigare dimmelo prima >>
<< ti sto solo dicendo la verità >>
<< ti dico io qual
è la verità, tu non hai ancora digerito la morte di
nostro padre, e non vedi l’ora di uccidere il demone per poter
dimenticare prima questo episodio >>
<< lo so che
papà è morto non c’e bisogno che tu me lo ricordi,
ma tu cosa ne vuoi sapere? Te ne sei andato da casa lasciando me e
papà e non ti sei mai fatto sentire >>
<< papà mi
aveva detto che se volevo studiare me ne dovevo andare, non volevo
più quella vita, è stato lui a dirmi di non tornare
più e così ho fatto, ma volevo lo stesso bene a nostro
padre e ci sto male per la sua morte, sei tu che non l’hai ancora
accettata >>
<< CAZZATE! >> gli urlò contro
<< vedi di risolvere
una volta per tutto il tuo problema, non ho voglia di litigare tutte le
volte con te, ti lascio al tuo lavoro >> e detto questo
uscì
Sasuke venne accecato
dalla rabbia per quello che gli aveva appena detto il fratello, prese
un pezzo di ferro e andò verso la sua adorata macchina. La
stessa macchina appartenuta al padre quand’era giovane.
Iniziò a prenderla a sprangate, i finestrini laterali, il
parabrezza andarono a pezzi, in fine lasciò il ferro lontano e
si accasciò vicino alla macchina iniziando a piangere.
Itachi era rimasto fuori per tutto il tempo guardando la scena, certo
ora non sarebbero più ripartiti tanto presto però il lato
positivo era che adesso suo fratello sarebbe ritornato quello di prima.
Non entrò, ma continuò a guardare la scena.
Sapeva che il fratello era orgoglioso e se fosse entrato in quel momento non glielo avrebbe mai perdonato.
Nel frattempo le ragazze erano in cucina a parlare mentre cucinavano per i cacciatori.
<< dimmi cos’è successo! >> ordinò la biondina
<< che palle Ino >>
Iniziò a raccontare quello era successo, dalla sera precedente a pochi minuti prima.
<< cosa cosa cosa? >> chiese tutta emozionata << uhh Sakura >>
<< ti prego Ino >> sussurrò imbarazzata
<< non sai come ti
invidio, sai volevo provarci ma poi sei arrivata tu… rinuncio al
mio intento, ma lo faccio solo per te >>
<< e per caso ti dovrei ringraziare per questo? >>
<< vedi un po’
te, nel giro di due giorni sarebbe caduto ai miei piedi >>
iniziò la biondina pavoneggiandosi
<< si certo, non mi sembra il tipo che si interessa alle ragazze, è più interessato alla sua auto >>
<< ma tu non sei un auto, eppure si capisce chiaramente che gli interessi >>
<< ma va, l’ha fatto per provocarmi >>
<< tutte
scuse… non ci sarebbe nulla di male, non ho mai visto un ragazzo
così bello e deve pure avere un fisico della madonna, un
pensieri io ce lo farei… >>
<< I-Ino >>
<< non sto mica facendo nulla di male, nessuno mi può impedire di fantasticare >>
<< immagino le tue fantasie… cambiamo discorso, dimmi Ino cara, come va con Shika? >>
<< come vuoi che vada, è il mio migliore amico ecco tutto >>
<< ti conosco bene >>
<< se ci fosse stato qualcosa te lo avrei detto, e poi.. >> ma venne interrotta
Shikamaru era entrato nella cucina
<< che vuoi ? >>
<< ha detto tua madre che vi dovete muovere >>
<< non vedi che stiamo cucinando? >>
<< più che altro stavate parlando >>
<< non è vero >>
Sakura lasciò i due piccioncini per iniziare a portare i piatti ordinati.
Nel giro di 5 minuti aveva servito tutti, e quei due stavano ancora
litigando in cucina, decise di andare a vedere a che punto era la sua
moto, così corse fuori in direzione del box.
La pioggia non aveva ancora smesso, ma al contrario sembrava sempre
più violenta infatti si bagnò la maglietta rosa che
indossava.
Quando entrò, resto a bocca aperta, sembrava appena passato un ciclone.
Cercò il moro e lo vide seduto con la testa china e spalle appoggiate alla portiera della sua auto che era a pezzi.
<< c-cos’è successo? >> chiese stupita
Il moro non le rispose, la rosa gli si avvicinò sedendosi accanto a lui.
<< Sasuke stai bene? >> chiese ancora preoccupata posandogli una mano sulla spalla
<< niente >> ripose in modo scontroso << fatti gli affari tuoi >> in modo sempre più aggressivo
<< scusa, volevo soltanto aiutarti >>
<< non ho bisogno di nessun aiuto, tanto meno il tuo >> continuò, scostando la sua mano
<< ok scusa se mi sono preoccupata per te >>
Il moro solo ora
alzò il viso incontrando gli occhi di lei, tristi e velati dalle
lacrime, la vide uscire sotto la pioggia.
Ino vide dalla finestra della cucina la sua amica correre via.
Uscì, seguendola.
La rosa era entrata nei sotterranei del bar, da piccola quello era il suo rifugio segreto ma ogni volta la sua amica la trovava.
La bionda scese le scale e accese la luce per poterla individuare.
E la trovò, come sempre si era seduta nell’angolo della stanza con le spalle appoggiate e le gambe incrociate.
La raggiunse sedendosi di fronte.
<< ehi piccola… cos’è successo? >> le chiese gentilmente
<< è un cretino… mi ero solo preoccupata per lui.. >> disse singhiozzando
<< non te la prendere, sta passando un brutto momento >>
Le raccontò quello
che era successo ai due fratelli, confessandole anche quello che poco
prima le aveva detto il maggiore.
<< Sasuke è
sempre stato orgoglioso, un testardo e la morte di loro padre
l’ha sconvolto, non è ancora riuscito a superare lo
shock… magari si è comportato in questo modo
perché non voleva che tu non lo vedessi così.. >>
le spiegò dolcemente attirandola a se e lasciandola sfogare
<< quello stupido.. >>
A quelle parole sorrise,
la sua amica si era presa proprio una cotta, non era da lei offendersi
per qualcosa e soprattutto comportarsi così con degli
sconosciuti, ma con il moro era tutta un’altra cosa.
Stettero abbracciate per un po’, poi insieme uscirono dirigendosi
verso l’entrata del bar per andare ad aiutare quello scansa
fatiche di Shikamaru che di sicuro era in difficoltà.
Entrate Sakura andò verso la cucina ad aiutare Tsunade e Ino da Shika.
Passarono così la giornata, a fine serata il bar si era svuotato
e la rosa salì le scale andando verso il bagno e mentre metteva
la mano sulla maniglia per aprire la porta quest’ultima si
aprì, così che si trovasse davanti Sasuke.
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Capitolo 11 *** 11- Scuse ***
10- sfogo
Buongiorno a tutti!
Passato il Natale, Capodanno, la befana e S. Valentino eccomi di nuovo qui!
Problemi familiari mi hanno tenuta impegnata, cercherò di aggiornare più frequentemente, ma non vi assicuro nulla.
-Per i fan di "Un Sogno Che Si Realizza",
miei cari le idee vanno e vengono, non so davvero quando
aggiornerò di nuovo, se qualcuno è andato di recente a
leggerla avrà notato che sono state apportate piccole modifiche,
ringrazio tutti coloro che hanno recensito l'ultimo capitolo,
chiedendomi di aggiornare al più presto e di non lasciarli sulle
spine, ringrazio anche coloro che mi hanno lasciato dei consigli per
migliorare la storia, soprattutto gryffindor_ery (tranquilla non l'ho preso come un insulto ^_^) e un grazie anche a liyen che mi ha mandato un messaggio pieno di complimenti ^//^.
-Per i fan di "Grazie a quell'Incidente", sinceramente questa storia l'ho trascurata un po', cercherò di farmi perdonare.
Non mi resta che ringraziare per le recensioni: Anime_Love - narutiana - mali6 (spero ti piaccia)
Detto tutto, mi auguro che il capitolo vi piaccia, aspetto le vostre recensioni
Un bacione Vampy
*°* 11° Capitolo - Scuse *°*
I due si guardarono fissi negli occhi, ma Sakura fu la prima a distogliere lo sguardo entrando in bagno senza parlargli.
Il moro restò davanti alla porta ascoltando il fruscio dell‘acqua.
Ritornò nella sua stanza ripensando a quella giornata, come
sempre era riuscito a rovinare tutto. Vide la porta della camera
aprirsi e sentì la voce del fratello, ma non volendo parlare con
nessuno si girò a pancia in giù con la faccia rivolta
verso il muro chiudendo gli occhi.
<< si Konan tutto bene.. >> rispose sospirando, sedendosi sul suo letto e guardando il fratello
<< nono sto bene non ti preoccupare >> sospirò
<< questi sono i rischi del nostro lavoro, per questo non volevo coinvolgerti >>
<< Sasuke? Sasuke
l’ha presa molto male, era molto attaccato a nostro padre,
d’ altronde quando la mamma è morta lui era molto
piccolo.. >>
<< penso che per un
po’ staremo qui al bar, un po’ di riposo fa bene a
entrambi… e poi ci sono anche delle belle ragazze >>
continuò ridendo
<< CHE COSA? >> urlò la ragazza al telefono
Da tanto che urlò, Itachi fu costretto ad allontanare il cellulare dall’orecchio
<< sei impazzita, mi hai rotto un timpano >>
<< TI ROMPERO’ QUALCOS’ALTRO SE OSI AVVICINARTI A LORO >> lo minacciò
<< ma no dai amore, sai che scherzo >>
<< IO NO! GIURO CHE SE SCOPRO CHE MI TRADISCI, ALTRO CHE FANTASMI, VAMPIRI O ALTRO.. >>
<< su non te la
prendere, non oserei mai tradirti, lo sai che ti amo e poi mi sa tanto
che Sasuke sia interessato a una delle due.. >>
“invece di parlare di me, potrebbe farsi i cavoli suoi una volta tanto” pensò Sasuke infastidito
<< adesso vado, ci sentiamo presto >>
<< va bene, Itachi? >>
<< che c’e Konan? >>
<< stai attento >>
<< certo >>
<< qualche volta verrai a trovarmi? >>
<< vorrei essere li
con te, ma devo sistemare una volta per tutte questa situazione, mi
dispiace ma è meglio che non ci vediamo, non voglio metterti in
pericolo >>
<< ti amo Itachi >>
<< ti amo pure io Konan >>
Chiuse la chiamata e si sdraiò.
Sasuke che aveva ascoltato tutta la conversazione tra il fratello e la
sua fidanzata pensò che ancora una volta era colpa sua.
“ dannazione
è colpa mia, se non fossi andato a chiamare Itachi lui a
quest’ora sarebbe con la sua ragazza e papà sarebbe vivo.
Ancora una volta è tutta colpa mia, metto sempre in pericolo le
persone che amo, perché.. PERCHE’? ”
Si addormentò con questi pensieri, che gli procurarono incubi spaventosi.
Nel bel mezzo della notte si svegliò spaventato e grondante di sudore.
Aveva sognato quell’essere viscido che ammazzava davanti ai suoi
occhi suo fratello, squartandogli il petto per poi estrargli il cuore
sanguinante che ancora batteva e lui era lì che assisteva alla
scena inerme.
Si alzò e andò a sciacquarsi la faccia e poi scese dirigendosi verso il box.
Arrivato vide un’ombra, lentamente si avvicinò per
attaccarla e quando le fu dietro la immobilizzò ma la misteriosa
figura riuscì a liberarsi e i due iniziarono a combattere.
Si tenevano testa, entrambi erano molto forti ma con il buio era
difficile vedere gli oggetti presenti e così finirono sopra il
cofano della macchina e grazie a quest’ultima il moro
riuscì ad avere la meglio immobilizzando il corpo della figura
con il suo e bloccando con una mano i polsi dell’avversario.
Ogni centimetro del suo corpo premeva contro quello morbido della
figura, sentiva un profumo soave che gli inebriò le narici.
Grazie alla luce che illuminò la stanza come per magia, Sasuke
poté finalmente vedere l’individuo misterioso.
Sotto di lui si trovava una Sakura sorpresa quanto lui, ancora immobilizzata con i polsi sopra la testa.
Fissò quelle iridi verdi come la giada, le sue labbra socchiuse,
i suoi capelli rosa scompigliati su tutto il cofano, facendo risaltare
il contrasto, per poi passare al suo corpo.
Indossava una canotta grigia aderente che permetteva di intravedere i
contorni del reggiseno che per via dello sforzo per il combattimento si
alzava e abbassava.
Era ancora sopra di lei, incantato.
Sakura d’altro canto non poteva muoversi, visto che era immobilizzata.
L’aveva colta di sorpresa, come un gatto era stato silenzioso
arrivandole dietro le spalle, grazie ai suoi allenamenti era riuscita
per un attimo a capovolgere la situazione, ma per colpa dell’auto
finì in trappola.
Quando la luce ritornò finalmente vide il volto del suo
aggressore, la stessa persona che continuava a essere nei suoi pensieri
e ora si trovava li, sotto di lui in un posa molto compromettente.
Aveva visto stupore nei suoi occhi e per un attimo i loro sguardi si
erano fissati, ma poi lui lo distolse forse accorgendosi solo ora della
loro posa.
Il suo sguardo aveva percorso tutto il suo corpo per poi soffermarsi sul seno e questo la fece arrossire.
Quando si disincantò, portò nuovamente i suoi occhi neri
su quelli verdi di lei, visibilmente scocciata e imbarazzata.
Sempre guardandola negli occhi Sasuke le lasciò i polsi, tolse da sopra di lei, liberandola.
Per un paio di minuti nessuno disse niente.
<< cosa ci facevi qui nell’ombra? >> chiese lui
<< non riuscivo a
dormire e sono venuta qua, solo che poi è saltata la luce e
stavo cercando il contatore quando tu mi hai attaccato >>
<< pensavo fossi un ladro.. >>
Calò di nuovo il
silenzio e Sakura stufa della situazione e ancora arrabbiata, con passo
deciso lo sorpassò dirigendosi verso l’uscita.
Sasuke se la vide passare accanto, i lunghi capelli rosa lo sfiorarono
e qualcosa dentro di lui scattò, la prese per un polso facendola
fermare e voltare verso di lui.
<< cosa vuoi? >> chiese scocciata
<< … >> non rispose, rimase in silenzio e questo provocò l’ira della rosa
<< mi vuoi dire cosa diavolo vuoi? >>
Cercò di divincolarsi dalla sua presa ma lui non mollò.
<< mi dispiace >> sussurrò
<< co-cosa? >> chiese lei, smettendo di dimenarsi
<< per quello che
è successo oggi, mi dispiace >> continuò lui
abbassando gli occhi e mollando la presa.
A quella vista il suo
corpo reagì automaticamente, si avvicinò a lui per
abbracciarlo, circondandogli il collo attirandolo a se.
Sasuke per un attimo resto sorpreso ma ricambiò
l’abbraccio, affondando il viso nell’incavo del suo collo,
andando ad accarezzare quei meravigliosi fili di seta rosa.
Il moro non sembrava intenzionato a staccarsi da Sakura, con lei stava
bene, si sentiva in pace, una sensazione di calma che ormai non provava
più da tanto, d’altro canto la rosa non sembrava contraria.
Fuori la pioggia continuava a scendere violentemente, sembrava non
avesse intenzione di smettere ma ai due ragazzi non importava, in quel
momento le loro menti si trovavano in un altro mondo.
Il seno generoso della ragazza premeva contro il petto muscoloso del
compagno, facendo sì che entrambi sentissero i loro cuori
battere in contemporanea.
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Capitolo 12 *** 12- Bacio & Ricatti ***
12 - bacio e ricatti
Buonasera a tutti!
E' passato non so quanto
tempo dall'ultimo aggiornamento, e avviso che questo per il momento
sarà l'ultimo che pubblicherò.
La mia è una specie di
protesta, nonostante i capitoli precedenti siano stati letti da un
sacco di gente, mi ritrovo sempre pochissime recensioni, e con questo
non voglio dire che per ogni capitolo ne voglio avere chissà
quante, è soltanto che mi sono stufata, visto che io e molti
altri autori ci impegnamo per scrivere e come ringraziamento otteniamo
poco e a volte nulla, da ora in poi starò ferma con questa
storia "Supernatural" - "Un Sogno Che Si Realizza" - "Grazie A Quell'Incidente"
Un ringraziamento speciale e un bacione vanno a ladyvampire90 e mali6, grazie per le vostre recensioni ^^
*°* 12° Capitolo - Bacio & Ricatti *°*
Il fulmine che cadde li risvegliò da quel paradiso in cui erano.
Sciolsero l’abbraccio e il ragazzo si andò a sedere per terra appoggiato alla macchina.
<< non vai a dormire? >> gli chiese
<< tanto non riuscirei >>
Senza dire niente e sotto il suo sguardo uscì.
Dopo pochi minuti la vide rientrare con in mano una coperta.
Gli arrivò davanti e aprì la coperta per coprirlo e
successivamente andò a sedersi accanto a lui coprendosi.
<< cosa fai? >> domandò stupito
<< ti faccio compagnia no? Cosa credevi che ti lasciassi da solo qui con la mia meravigliosa moto? Manco morta >>
<< guarda che sei tu quella pericolosa, che non sa neppure svitare una vite >>
<< ah ah.. Spiritoso >>
Lentamente e in silenzio con il solo rumore della pioggia si addormentarono entrambi.
La mattina il maggiore degli Uchiha preoccupato per il fratello lo
andò a cercare trovandolo con sua grande sorpresa nel box che
dormiva beatamente accanto alla rosa.
A quella visione sorrise, felice per il fratello, finalmente lo vedeva
rilassato dopo tutto quello che era successo e sicuramente era anche
merito di quella strana ragazza dai capelli rosa.
Erano davvero carini insieme, la testa di lei era appoggiata alla spalla del ragazzo.
Decise di non svegliarli, ma non si fece scappare l’occasione di
prendere il giro il fratello, così tirò fuori il
cellulare e scattò loro una foto, immortalando quel momento per
poi uscire silenziosamente.
Passarono altri minuti quando Sasuke lentamente aprì gli occhi, vedendo Sakura appoggiata a lui ancora addormentata.
Durante la notte si era avvinghiata al suo braccio azzerando quasi del tutto la distanza tra loro.
Certo non era la prima ragazza che incontrava o cosa, aveva già
avuto altre esperienze ma non si era mai sentito così, era
diversa dalle altre, era speciale, unica.
La sentì mugolare facendo presa sul suo braccio quasi stritolandolo.
Nonostante non fosse tanto alta aveva una forza sovrumana.
Voleva alzarsi e uscire per prendere una boccata d’aria, ma allo
stesso tempo non voleva lasciarla, non voleva allontanarsi dal quel
tepore caldo del suo corpo, così decise di rimanere, dopo tutto
nessuno dei due sarebbe rimasto ancora a lungo, perciò decise di
approfittarne.
Sakura era già sveglia, ma quel ragazzo la faceva sentire al sicuro e protetta.
Non si era sbagliata, sotto quella corazza da duro e freddo si nascondeva un ragazzo dolcissimo.
Lentamente per paura di svegliarla allentò la sua presa e tolse il braccio.
Senza farsi vedere aprì gli occhi per osservarlo.
Era davvero molto bello, era perfetto, osservò attentamente il suo profilo.
I capelli neri gli ricadevano disordinati dandogli un’aria
ribelle, gli occhi color pece, il naso sottile, e le labbra socchiuse.
Ne aveva visti di ragazzi ma di così belli mai, sembrava il Dio Apollo sceso in terra tra i comuni mortali.
Lo vide indeciso, guardava con insistenza la porta come se volesse
uscire ma una strana forza lo trattenesse, ma alla fine abbassò
lo sguardo e lei chiuse velocemente gli occhi in ansia.
Sasuke osservò la ragazza al suo fianco.
I lunghi capelli rosa erano sciolti e alcuni ciuffi cadevano sul suo
volto, ostacolandogli la visuale, così con molta delicatezza
sollevò una mano e andò a sfiorarle il viso spostando
dietro l’orecchio quei fili di seta profumati, il suo sguardo
cadde sulle sue labbra rosee, sentì qualcosa prendere il
sopravvento su di lui e molto lentamente avvicinò il suo volto a
quello di lei.
Delicatamente molto delicatamente appoggiò le sue labbra sopra le sue.
Sasuke la stava baciando!
Sakura non sapeva che fare, era indecisa se continuare a fingere di dormire oppure rispondere al bacio.
Anche se a malincuore, non ripose.
Il moro quando tolse le sue labbra la guardò ancora una volta per poi alzarsi per sgranchirsi le gambe.
Essendo sveglia la rosa finse di svegliarsi, stiracchiandosi le braccia e facendo un finto sbadiglio.
<< giorno >> la salutò lui
<< giorno >> rispose <>
<< se secondo te,
avere un macigno sulla spalla per tutta la notte è dormire bene
>> iniziò lui stuzzicandola
“ah certo, inizia
con le sue battute, ma non sembrava di questo parere prima”
pensò ghignando << oh certo.. Muoviti andiamo a fare
colazione >>
Uscirono dal box e si
diressero verso il bar, entrati videro gli altri già al lavoro e
Itachi seduto a un tavolo a leggere il giornale e così Sasuke lo
raggiunse.
<< hai dormito bene? >> chiese ghignando
<< tsk >>
<< su.. Sai benissimo a cosa mi riferisco.. >>
<< non so di cosa ti stia parlando >> fece il finto tonto sedendosi e iniziando a bere
Il maggiore allora
tirò fuori il suo cellulare e fece vedere la foto scattata prima
a lui e alla rosa, vedendo quell’immagine per poco non si
soffocò.
<< CHE CAZZO FAI ADESSO MI SPII? >>chiese furioso
<< eravate così carini >> disse con voce smielata
<< cancellala! >>
<< no >>
<< muoviti! >>
<< tsk! Non mi puoi dare ordini, sono io il fratello maggiore >> continuò ghignando
<< bastardo >>
<< non ti preoccupare fratellino non la farò vedere a nessuno >>
<< ti conviene,
altrimenti racconterò a Konan quello che è successo con
la Hyuga.. >> iniziò lui ricattandolo
<< e cosa sarebbe successo? >>
<< ma come? Gli
sguardi che vi lanciavate, senza contare che vi ho lasciato soli
un’intera sera, chissà cos’è successo.. E da
quello che penso la tua ragazza è un tipino geloso.. >>
<< poi sarei io il bastardo eh? >>
<< se vuoi la guerra, che guerra sia.. >>
<< ok ok la cancello contento? >> chiese esasperato
<< al settimo cielo >>
Si avvicinarono entrambi al banco dove c’era Tsunade insieme a Sakura e Ino intente a parlare.
<< allora per riparare la moto ci vorrà un po’? >> chiese la rosa
<< già,
almeno una settimana e anche la vostra macchina ragazzi, la carrozzeria
e il motore sono distrutti >> riferì Tsunade
“poteva sfogarsi su qualcos’altro invece che la macchina, accidenti” pensò scocciato Itachi
<< nel frattempo cosa faccio, Tsunade non hai qualche caso? >> chiese la ragazza
<< già non hai qualcosa? >> si intromise il minore
<< mmh… qualcosa penso di averlo >> disse andando nel retro bar.
Ritornò poi con una cartellina chiara in mano.
<< ecco qua! S.
Louise da diverse settimane in questa università sono spariti
dei ragazzi e delle ragazze, alcuni sono stati ritrovati morti gironi
dopo dissanguati >>
<< vampiri >> intervenne Sakura
<< sembrerebbe proprio di si, l’autopsia ha rilevato morsi su varie parti del corpo >>
<< bene, adoro i
vampiri >> disse emozionata Sakura << hai una macchina da
prestarmi? Poi te la riporto >>
<< ehi! Chi ha detto che il caso è tuo >>
<< Sasuke non rompere >>
<< certo che rompo, voglio risolvere io quel caso >>
<< mi spiace caro ma sei arrivato tardi, me lo sono già preso io >> disse sventolando la cartellina
<< sentite ragazzi
perché non fate una bella cosa. Andate insieme così non
vi avrò più fra i piede per un po’, la macchina ve
la do io e FILATE! >>
<< O-Ok Tsunade >> rispose terrorizzata la rosa, sapendo si cos’era capace quella donna
<< Ino vai a prendere la macchina >>
<< ok mamma >>
Dopo 5 minuti la biondina arrivò a bordo di una macchina nera
<< ok guido io >> disse Sasuke
<< no guido io >>
<< te lo scordi ragazzina >>
<< tu sei
pericoloso, ti devo ricordare l’ultima volta che ti sei messo
alla guida cos’è successo emo da strapazzo? >>
<< cosa? >>
<< ORA BASTA!
>> intervenne Itachi stufo di quella situazione << i vostri
litigi da innamorati ve li fate dopo, adesso guido io e non si fanno
storie! >>
<< almeno uno con la testa a posto c’e >> sussurrò la donna
Dopo questi “brevi” battibecchi i tre partirono a bordo della macchina prestatagli da Tsunade.
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Capitolo 13 *** 13 ***
13
Eccomi di nuovo qui!
Dopo non so quanti mesi rieccomi.
Ringrazio mali6, questo capitolo è tutto per te, grazie per il
messaggio.
Kiss Vampy
*** 13 ***
S. Louise era a 5 ore di distanza, perciò
sarebbe stato un lungo viaggio, soprattutto con a bordo quei due, era questo a
cui pensava Itachi.
Di fianco a lui c’era il fratello imbronciato e
dietro Sakura.
Fecero due o tre soste nei vari autogrill e poi
finalmente arrivarono a destinazione.
Per prima cosa cercarono un hotel, ne trovarono
uno carino e non molto caro.
Presero due camere e poi uscirono dirigendosi
verso l’università per cercare degli indizi.
Era tardo pomeriggio perciò in giro non c’era
nessuno e poterono investigare senza alcun tipo di problema.
Nei dintorni non trovarono nulla, tornarono in
albergo ed andarono nella camera dei due fratelli per discutere.
Entrarono e si sedettero al tavolo rotondo in
mezzo alla stanza.
<< domani mattina conviene andare
all’obitorio per controllare i cadaveri e assicurarci che si tratti di vampiri
>> suggerì la rosa
<< già, è meglio controllare tu cosa ne
pensi Sasuke? >> chiese al fratello
<< si non è una cattiva idea, abbiamo
anche bisogno di informazione, dovremmo chiedere all’interno dell’università,
professori e studenti >> propose
<< allora domani mattina prima tappa
obitorio e poi università >> riassume la rosa
<< uno di noi dovrà infiltrarsi tra gli
studenti, di sicuro non diranno tutto a degli agenti dell’FBI >> continuò
Sasuke guardando la ragazza
<< è inutile che mi guardi, non farò
l’infiltrata >> disse guardandolo fisso
<< Sakura, forse Sasuke ha ragione, tu
saresti perfetta e poi una ragazza bella come te non ci metterà molto ad avere
informazioni, per favore >> le chiese dolcemente
<< tsk.. >>
Itachi diede una gomitata al fratello
<< per favore >> chiese a denti
stretti
<< ok >> rispose lei sorridente
<< vado a dormire ci vediamo domani mattina, notte >>
<< notte >>
Usci dalla stanza per entrare nella sua, farsi
una doccia e poi filare a letto.
I due restarono sveglia ancora un po’ a parlare.
<< tsk… adesso stai dalla sua parte
>>
<< ohh Sasuke mi sembri un bambino, ti ci
voleva così tanto chiederglielo cortesemente? E poi adesso anche lei è con noi
perciò dobbiamo lavorare insieme >>
<< tsk >>
Si alzò e andò in bagno a farsi una doccia.
“spero tanto di risolvere in fretta questo caso,
altrimenti quei due mi faranno diventare pazzo “ pensò sconsolato per poi
mettersi a letto.
Poco dopo uscì il fratello e andò a dormire pure
lui.
La mattina Sakura sentendo il suono della
sveglia, si alzò e andò a farsi una bella doccia.
Aprì il rubinetto e sentendo l’acqua calda
scorrere sul suo corpo chiuse gli occhi rilassandosi.
Sentì bussare alla porta, così usci di fretta
dalla doccia e si mise intorno al corpo un asciugamano e dopo essersi
assicurata i averlo stretto bene andò ad aprire.
Si trovò davanti un Sasuke vestito con un
completo elegante, composto da giacca, pantaloni e cravatta nera snodata e
sotto una camicia bianca con due bottoni sbottonati lasciando intravedere il
suo torace perfetto.
Per un attimo restò a bocca aperta, ma si
riprese subito, lo stesso succedeva a Sasuke non appena se la ritrovò davanti
mezza nuda e con i capelli gocciolanti.
<< che vuoi? >> chiese lei
<< muoviti, non abbiamo tutta la mattina
>>
<< adesso arrivo, dammi 10 minuti >>
e detto questo gli chiuse la porta in faccia
Sasuke ritornò nella sua stanza.
<< lo sapevo che ci avrebbe fatto solo
perdere tempo >> sbottò arrabbiato
<< cos’hai adesso? >> chiese
esasperato il fratello
<< si deve ancora vestire,e io sto morendo
dentro sto coso >> disse allentandosi ancora di più la cravatta
<< ti vuoi calmare, siediti e aspettiamo
>>
Dopo 5 minuti uscirono dirigendosi verso la
macchina iniziandola a riscaldare, poi sentirono dei ragazzi fischiare e
incuriositi si girarono e quello che videro li lasciò a bocca aperta.
Sakura camminava verso di loro sicura di se.
Indossava una camicia bianca aderente con due
bottoni aperti, lasciando intravedere incavo dei seni, una gonna nera sopra la
ginocchio, collant trasparenti e scarpe con un piccolo tacco.
I capelli lunghi li aveva legati in una coda di
cavallo e poi un filo di trucco leggero.
I due, ma soprattutto Sasuke continuarono a
guardarla come se fosse un oggetto di rara bellezza, la osservarono entrare in
macchina e poi entrarono anche loro, ma prima il moro fulminò quei ragazzi che
avevano osato farle degli apprezzamenti.
Nel giro di mezz’ora arrivarono all’obitorio.
All’entrata una signora di mezza età, vedendo i
loro distintivi li accompagnò dal medico legale che si trattava di un uomo di
circa trent’anni, alto e magro anche se non troppo.
Portava un lungo camice bianco con una
mascherina che gli copriva bocca e naso, aveva gli occhi scuri e i capelli
color argento.
<< salve sono il dottor Kakashi Hatake,
cosa posso fare per voi? >> chiese cordialmente andandogli incontro
<< sono Micheal Carter e loro i miei
colleghi Simon Rouge e Silvy Lunch >> disse Sasuke indicando il fratello
e la ragazza << siamo agenti dell’FBI e volevamo farle qualche domanda
riguardo al ritrovamento di quei corpi dissanguati >>
<< oh certo, piacere di conoscervi
>> disse stringendo la mano ai due e quando fu il turno di Sakura gliela
baciò sul dorso facendola arrossire e provocando Sasuke
<< ehm.. >> li interruppe
<< certo, venite >>
Li portò nel laboratorio.
Sul tavolo operatorio c’era una ragazza sulla
ventina, con i capelli castani.
<< questa è l’ultima che abbiamo trovato,
il suo nome era Ten Ten Hiushy. L’hanno ritrovata nel parco dell’università,
nuda e con questi fori >> disse, sollevando il telo che le copriva il
corpo.
Sul polso, polpaccio destro e fianco sinistro
c’erano su tutti dei piccoli fori.
<< è già il quarto corpo che arriva in
queste condizioni, qualcuno si diverte a giocare al vampiro >> continuò
l’uomo
Coprì di nuovo il cadavere e li portò nel suo
studio, facendoli accomodare di fronte a lui.
Parlarono ancora un po’ quando Sakura lo
interruppe
<< mi scusi può dirmi dov’è il bagno?
>>
<< certo, la porta in fondo a sinistra
>> le rispose sorridendole
<< grazie >>
Uscì sotto gli sguardi dei tre
<< siete davvero fortunati ad avere una
collega così bella, non tutti hanno questa fortuna.. >>
<< già, adesso ci può dire qualcos’altro
sulle vittime >> tagliò corto il minore
Intanto Sakura era scesa ancora nel laboratorio.
Aprì lentamente la porta e andò vicino al
cadavere togliendoli completamente il telo per poterlo esaminare meglio.
I fori erano profondi, ed erano tutti di diversa
larghezza.
Fece forza e le aprì la bocca, i denti erano
perfetti e tutti di media lunghezza, ma sollevando il labbro superiore
intravide altri due fori, esattamente sopra i canini.
A un certo punto gli occhi del cadavere si
spalancarono di colpo e da quei buchi uscirono delle zanne.
Ma la rosa già preparata, le iniettò nel petto
con una siringa un liquido rosso e subito la morta richiuse gli occhi, questa
volta per sempre.
<< mi dispiace mia cara, ma io sono più
furba di te >> disse sorridendo
Quel liquido rossastro che le aveva iniettato
era sangue.
L’unico modo per uccidere un vampiro è tagliarli
la testa, bruciarlo oppure iniettarli del sangue di una persona morta da poco,
massimo 2 giorni.
Le pallottole d’argento lo rallentano e i
paletti di legno non gli fanno assolutamente nulla.
Si ricompose, e ritornò dagli altri che stavano
sulla soglia dell’ufficio e stavano ringraziando il medico
<< grazie per le informazioni >>
<< grazie a voi >> disse stringendo
la mano per poi rivolgersi a Sakura
<< beh spero di rivederla in una
situazione diversa, magari a cena >> chiese fissandola negli occhi verdi
<< mi farebbe piacere >>
<< a presto >>
Salutato il dottore uscirono e salirono sulla
macchina
“ spero di rivederla in una situazione diversa,
magari a cena.. Cretino “ pensò scocciato Sasuke guardando male la compagna che
si accorse del suo sguardo
<< cos’hai da guardarmi in quel modo?
>>
<< lascia stare, avanti cos’hai scoperto?
>>
<< quella ragazza e stata morsa da tre
vampiri >>
<< tre? >> chiese il maggiore
<< già, quei morsi erano tutti di diversa
grandezza e qualcuno di loro l’ha trasformata in un succhia sangue >>
<< allora ci dovremmo ritornare e uccidere
definitivamente quella ragazza prima che si svegli e attacchi qualcuno >>
<< già fatto.. Quando ero giù si è
svegliata ma lei ho iniettato del sangue di un morto >>
<< ottimo lavoro Sakura! >> si
complimentò Itachi
<< grazie, cmq dobbiamo cercare gli altri
corpi >>
<< noi ci occupiamo dei cadaveri e tu
cerchi informazioni a scuola >> disse Sasuke
<< ok, ma prima ritorniamo all’hotel
>>
<< non abbiamo tempo da perdere per
ritornare >>
<< Sasuke vuoi che mi presenti così a
scuola? >> chiese la ragazza indicandosi
Sasuke la guardò dallo specchietto e sbottò
<< anche tu non potevi mettermi qualcosa di meno appariscente? >>
<< mio caro non è nulla di che.. >>
<< si certo, intanto il dottore per poco
non ti saltava addosso >>
<< sei per caso geloso? >> chiese
lei sorridendo
Frenò di botto e si girò verso di lei
<< IO-NON-SONO-GELOSO >> scandì bene
le parole
< ok allora andiamo all’università, forse
vestita così avrò più informazioni, forza Sasuke andiamo al campus >>
<< no adesso ti porto all’albergo e ti
metti qualcosa di meno provocante >>
<< ahh e così sarei provocante mio caro?
>> gli chiese con voce sensuale avvicinandosi e mettendogli le mani sulle
spalle
Lo vide arrossire di botto e sia lei che Itachi
scoppiarono in una fragorosa risata.
<< sei tutto rosso >>
<< andate al diavolo! Sto morendo di caldo
per colpa di questo vestito >> rispose infuriato
<< sisi, certo >>
Arrivati all’hotel, la ragazza entrò nella sua
camera e si cambiò.
Nel giro di tre minuti uscì.
Indossava un dolcevita nero, un paio di jeans
scuri e delle scarpe da tennis, i capelli li lasciò legati ma con se portava
una tracolla militare.
Entrò in macchina e la accompagnarono alla
scuola.
Scese dalla macchina una volta giunta ed entrò
all’interno.
Cerco la segreteria ma non la trovò, così chiese
a un ragazzo che passava.
<< scusa puoi indicarmi dove si trova la
segreteria? >>
<< certo, guarda stavo andando proprio li
>> le sorrise
Era un ragazzo carino, molto alto, occhi azzurri
quasi blu, i capelli biondi disordinati e un sorriso bianchissimo, messo in
risalto dall’abbronzatura .
Indossava una maglietta a maniche lunghe che
fasciava come una seconda pelle il petto muscoloso e un paio di jeans.
<< mi chiamo Minato >>
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Capitolo 14 *** 14 ***
14
**** 14 ****
<< mi chiamo Minato >>
<< Hana >>
<< sei nuova? >>
<< già, mi sono appena trasferita >>
<< sai già che corso frequentare? >>
<< si, mi interessa l’arte >>
<< allora mi sa tanto che ci vedremo molto
spesso >> le sorrise
<< anche tu arte? >>
<< già… ecco questa è la segreteria
>> le disse indicando una porta chiusa
Bussò due volte e poi aprì la porta ed
entrarono.
Dietro il bancone si trovava una signora di
mezza età
<< cosa posso fare per voi ragazzi?
>> chiese gentilmente
Dopo che ebbero sbrigate tutte le faccende i due
uscirono
<< ti va di andare a prendere qualcosa al
bar qui vicino? >>
<< si perché no.. >>
I due entrarono nel bar che si trovava dietro
l’università
Iniziarono a parlare del più e del meno, finché
non saltò fuori il discorso delle scomparse e morti sospette.
<< ma è vero che all’interno
dell’università sono spariti dei ragazzi, che poi sono stati ritrovati morti?
>> chiese Sakura
<< già, brutta cosa.. >>
<< tu sai qualcosa? >>
<< perché ti interessa? >> le chiese
avvicinando il suo viso a quello di lei
<< ma sai curiosità, mi piacciono i
misteri >>
<< un amante del soprannaturale? >>
chiese sorridendo
<< già >> ricambiò il sorriso
A interrompere quel gioco di sorrisi ci pensò il
cellulare della ragazza che squillò
<< scusa >> gli disse, rispondendo
al telefono
Il numero era sconosciuto
<< pronto? >>
<< SAKURA!!! >>
<< Ino, cosa urli e poi che diavolo vuoi?
>> chiese esasperata
<< allora come vanno le cose li con mister
figo >>
<< mister figo? >> le chiese
scoppiando in una fragorosa risata
<< si, dai Sasuke >>
<< Ino sei insopportabile, non è successo
nulla e adesso scusa ma devo andare >>
<< non osare Sakura.. >> la minacciò
l’amica
<< ciao ciao Ino >> detto questo
spense il cellulare sorridendo << scusami >>
<< non ti preoccupare.. Una curiosità
>>
<< dimmi >>
<>
le chiese serio guardandola negli occhi
<< Sakura? O-oh beh la mia amica mi chiama
così fin da quando eravamo piccole, è un soprannome per via del colore dei miei
capelli >> disse inventando alla svelta una scusa “ dannata Ino, c’era
bisogno di urlare il mio nome? Accidenti!! ”
<< ho capito >> anche se non lo
sembrava << adesso scusa ma devo scappare, magari qualche giorno usciamo
e continuiamo il nostro discorso e magari potrò soddisfare tutti i tuoi dubbi
>>
<< mi farebbe piacere >>
<< mmh.. Che ne dici di domani, ti va di
uscire? >>
<< domani… sì! >>
<< dimmi dove ti devo venire a prendere
>>
<< puoi trovarmi nel motel Foglia >>
<< il motel Foglia? >>
<< si, la stanza che avevo affittato si è
allagata e il padrone di casa per scusarsi mi paga il soggiorno li, anche se
non è il massimo >>
<< ok allora ti vengo a prendere domani
sera >>
<< ok, a domani >>
Si scambiarono i numeri di telefono e poi ognuno
andò per la sua strada.
Arrivò al motel e bussò alla camera dei due
fratelli e il maggiore andò ad aprirle.
<< Sakura >>
<< ciao Itachi >>
Entrò nella stanza e vide Sasuke seduto sul
letto intento a pulire la sua pistola, immerso com’era nel suo lavoro non la
salutò neppure, ma la ragazza non ci fece neppure caso abituata al suo
comportamento.
<< allora hai scoperto qualcosa? >>
le chiese Itachi
<< no, però qualcuno ci potrebbe aiutare
>>
<< chi? >>
<< ho conosciuto un ragazzo.. >>
iniziò
A quella parola il minore distolse l’attenzione
da quello che stava facendo concentrandosi sulla ragazza
<< ho l’impressione che sappia molte cose
>> continuò
<< speriamo, noi non abbiamo trovato
nulla, domani faremo delle ricerche all’interno >>
<< ci servirebbe almeno un indizio, non
abbiamo nulla >>
Mangiarono li tutti insieme continuando a
discutere del caso, quando un trillo di un messaggio li interruppe.
La rosa prese il cellulare e lesse il messaggio
appena ricevuto, era da parte di Minato
** Non vedo l’ora che arrivi domani,
Minato ;) **
Sorrise dopo aver letto quel messaggio. Quel
ragazzo le stava simpatico e poi era molto carino, al contrario di quel’emo che
in quel momento si trovava di fronte a lei e la guardava curioso.
<< come mai quel sorrisetto? >>
chiese lui
<< non sono affari tuoi.. >> rispose
con voce mielata, facendolo infuriare
“ quanto la odio … “
La vide scrivere un messaggio e con la scusa di
prendere qualcosa nel frigo che guarda caso si trovava dietro di lei si alzò e
quando le fu dietro sbircio quello che stava scrivendo
** già pure io sono impaziente, vado a letto, sono stanchissima
kiss Hana **
Il maggiore lo guardava divertito ma allo stesso
tempo stupito.
Era davvero incredibile, non si era mai
comportato così soprattutto per una ragazza, se ci fosse stato Naruto, il suo
migliore amico, per lui non ci sarebbe stato scampo.
La ragazza che non si era accorta di nulla,
inviò il messaggio e appoggiò il telefono sul tavolo per poi riprenderlo per
leggere il nuovo messaggio arrivato, sempre da parte del ragazzo
Ok Buona Notte bellezza!! E mi raccomando sognami J
Scoppiò a ridere attirando anche l’attenzioni di
Itachi
<< qualcosa di bello? >> le chiese
<< è quel ragazzo che ho conosciuto, è
davvero simpatico >>
<< così simpatico che si prende già tutte
queste confidenze e ti scrive di sognarlo.. >> si intromise Sasuke senza
nemmeno rendersi conto di quello che aveva detto
<< vuoi farti gli affari tuoi tu? >>
gli ringhiò contro.
Era stufa di quella situazione, come si
permetteva di intromettersi nella sua vita?
<< dobbiamo risolvere un caso, se vuoi
cercarti un fidanzato fallo dopo, oppure lascia il caso a noi due, così tu
potrai amoreggiare con quel ragazzo.. >> le rispose avvicinandosi a lei
<< io mi sto occupando del caso!! Se
domani esco con questo ragazzo è anche per cercare informazioni, visto che
neppure il grande cacciatore Sasuke non ha alcun indizio.. >>
<< tsk, sei soltanto una ragazzina,
ritorna a giocare con le barbie.. >>
<< NON TI PERMETTERE, IO SONO MILLE VOLTE
MEGLIO DI TE!! SEI SOLO UNO STUPIDO, TI CREDI DI ESSERE CHISSA’ CHI, MEGLIO CHE
ABBASSI LE ALI UCHIHA, NON SEI INVINCIBILE >>
Dopo avergli gridato contro, la rosa prese la
sua roba e se ne andò nella sua stanza, lasciando i due nel silenzio totale.
Itachi si alzò dalla sedia e si andò a sdraiare
sul suo letto.
“ non ce la faccio più “ pensò chiudendo gli
occhi
Sasuke continuò a fissare la porta dalla quale
era uscita la ragazza.
Quest’ultima entrata nella sua camera buttò
malamente la borsa a terra e si sdraiò sul letto, poco dopo prese il cellulare
e chiamò l’unica persona che in quei casi poteva tirarla su di morale.
<< pronto? >>
<< Ino, sono Sakura >>
<< Ehy fronte spaziosa! Cos’è successo
questa volta? >> chiese intuendo dal tono della voce della sua amica che
qualcosa non andava. << sempre il solito problema? >>
<< già >> così gli spiegò la
situazione
<< Sakura quello scemo fa così perché si è
innamorato di te è per questo che ogni momento è buono per farti arrabbiare e
pazzo com’è di te non si accorge che con le tue parole ti ferisce… sai che i
maschi sono tutti stupidi, per loro corteggiare e stuzzicare una ragazza è la
stessa identica cosa… cmq dai cambiamo discorso, parlami del dottore e del
biondino >>
<< sei sempre la solita >> rise
<< è per questo che mi vuoi bene >>
<< già >>
<< forza forza, parlami del dottore
>>
Le raccontò dell’incontro con il medico
<< che gentiluomo!! Accidenti Sakura hai
tutte le fortune di questo mondo, se non ci esci mi offro volontaria per
sostituirti >> disse tutta emozionata
<< Ino.. >> rise
<< un dottore.. Mmh eccitante.. >>
<< Ino!! Ti prego non iniziare con le tue
fantasie erotiche.. >>
<< ho sentito che i dottori sanno bene
dove toccare.. >>
<< INO!! >>
<< su dai non fare la santarellina,
d’altronde sei tu quella avventurosa che va per il mondo, io sono richiusa in
questa catapecchia di bar con una vecchiaccia e un dormiglione. Sto tutto il
giorno a servire.. >>
<< sisi ho capito >>
interrompendola. Sapeva a memoria quel melodramma che ogni volta le faceva
quando lei incontrava qualcuno
<< adesso parlami del biondino >>
<< ti basti sapere che è il contrario di
quell’emo.. In tutto e per tutto.. >>
<< il contrario.. Mmmh.. Perciò è biondo..
>> iniziò
<< si >>
<< occhi azzurri, abbronzato.. Poi?
>>
<< alto, muscoloso e un sorriso magnifico
>>
<< il classico principe azzurro.. >>
<< già, è davvero carino, e poi è dolce >>
<< mia cara Sakura approfittane e lascia
da parte il principe delle tenebre >>
<< domani sera usciamo, mi sembra molto
informato sul caso >>
<< ancora meglio.. Scusa ma adesso devo
andare, altrimenti mia madre mi stacca pure il telefono >>
<< ok Ino, salutami tutti ci sentiamo
>>
<< ovvio!!! Mi devi raccontare tutto, baci
baci >>
<< si baci >>
Ino era grandiosa, sapeva sempre come tirarla su
di morale.
Dopo aver riletto l’ultimo messaggio si addormentò.
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