L'elemento sorpresa

di Dolcemaia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitoli 1 - 6 ***
Capitolo 2: *** Capitoli 7 - 11 ***



Capitolo 1
*** Capitoli 1 - 6 ***


"L’ elemento sorpresa" di Dolcemaia

Capitolo 1

Finalmente dopo tante battaglie, per le guerriere sailor ed in particolare per Bunny la vita aveva ripreso un corso tranquillo.

Certo lei sapeva bene che non avrebbe mai avuto una vita "normale", e che ad ogni minima evenienza sarebbe stata costretta a rivestire i panni di Sailor Moon, ma per ora aveva deciso di accontentarsi di vivere giorno per giorno e non pensare mai al futuro...

Il futuro... evitava deliberatamente di pensarci, sapeva cosa le riservava e non poteva fare a meno di esserne triste...

Può sembrare assurdo, considerando che sarebbe diventata una regina, e nemmeno una qualunque (se si può parlare in questi termini di una regina), ma saperlo, in un certo modo l’aveva condannata ad un’esistenza scontata, già vissuta, conosciuta.

La tristezza e la malinconia, che l’affliggevano, derivavano dal fatto di sapere e pian piano la resero estremamente infelice.

Inizialmente erano solo momenti passeggeri, poi qualche pensiero l’avviliva per alcuni minuti magari durante uno dei suoi appuntamenti con Marzio, in seguito cominciò a trascorrere interi pomeriggi davanti la finestra di casa sua in silenzio, in totale stato di apatia, non preoccupandosi nemmeno di rispondere al telefono...chiunque fosse, compreso quello che si supponeva fosse l’amore della sua vita.

La ragazza pensava che si trattasse di un disturbo momentaneo, che con il tempo le sarebbe passato, ma non fu così.

Si rese conto di quanto fosse seria la situazione solo quando comprese che non era del tutto normale che riuscisse a dormire appena un paio d’ore per notte.

Conoscere il proprio futuro può essere eccitante solo all’inizio, quando si è completamente all’oscuro di tutto, ma poi diventa sempre più terribile il pensiero che qualsiasi cosa tu possa fare ormai il tuo destino è stabilito...

Quanto invidiava le sue amiche! Loro pur combattendo per Chibiusa e per la futura Crystal-City non erano venute a conoscenza di niente che riguardasse il loro avvenire, potevano ancora godere dell’"elemento sorpresa", che gli rendesse la vita imprevedibile.

Bunny, invece, no...

Si sentiva completamente a terra quando, in uno dei frequenti pomeriggi passati al tempio di Rea, parlavano dei loro progetti futuri.

"Ho ricevuto proposte di studio da ben quattro università, ma io non ho ancora deciso se frequentare la facoltà di Fisica o quella di Medicina, per poi prendere la specializzazione in chirurgia vascolare!"

"Amy perchè vuoi sempre farci sentire delle stupide...Io, per esempio ho deciso di fare la cantante oppure la modella, dipende da quale talen-scout (se poi si scrive così) verrò notata prima." Le rispondeva Rea, scherzando, ma non troppo.

"Ma smettila, non ti pare di esagerare un tantino!!Sii più realista! Guarda me, so già che diventerò una campionessa mondiale di pallavolo e mi sposerò con uno degli attori più belli del momento..."

"Marta sei sempre la solita!!" la zittiva Morea tirando fuori dal nulla un martellone di quelli plastica di cui Marta, stavolta però vittima, aveva il copy-right.

"Io non so ancora cosa farò o cosa vorrei fare, ma so cucinare, sono carina e simpatica, doti che gli uomini adorano, male che vada mi sposerò e diventerò una casalinga modello..."

Dopo questi discorsi, generalmente scoppiavano tutte a ridere, tranne Bunny che rimaneva in disparte per la maggior parte del tempo e pensava.

Amava Marzio e anche moltissimo, ma il solo fatto di sapere che avrebbero passato la vita insieme le rendeva tutto insopportabile...anche la sua presenza.

Dopo aver passato 2 settimane insonni decise di dare una svolta alla sua vita e purtroppo per farlo doveva rinunciare a molte, forse troppe cose, ma era necessario per capire se desiderava davvero diventare l’amata futura Queen Serenity o restare l’adorabile e pasticciona Bunny Tsukino.

Cominciò ad evitare Marzio, e all’inizio funzionò, ma dopo qualche tempo lui capì qualcosa e prima che si potesse rivolgere alle sue amiche cominciò a non frequentare nemmeno più loro, sarebbe stato troppo difficile spiegare il suo stato d’animo, da un lato perchè non l’avrebbero capita e dall’altro perchè nemmeno lei sapeva come realmente si sentisse.

Discutere con i suoi genitori di questo desiderio di cambiare vita poteva esserle molto utile, le avevano già proposto tempo prima di andare a studiare per un lungo periodo (si parlava di 2 anni) in un famoso collegio a Vienna, ma lei aveva nettamente rifiutato, come avrebbe potuto lasciare le sue amiche, la sua famiglia e il suo Marzio per tutto quel tempo...invece ora le sembrava un’ottima soluzione, ma scappare non le sarebbe servito a nulla, doveva risolvere immediatamente i suoi problemi.

Mentre pensava a tutto ciò davanti alla sua, ormai, consueta finestra, bagnata dalla pioggia scrosciante, prese la cornetta del telefono e compose un numero:

"Pronto" le rispose una voce maschile, molto affascinante.

"Ciao Marzio...sono Bunny..."

"Piccola, ma che fine hai fatto...ormai non ti vedo da settimane, pensavo fossi malata, ma tua madre diceva sempre che non eri in casa..."

"Marzio, ti devo parlare."

"Ok, se ti va domani andiamo a prenderci un gelato, magari con tanta panna proprio come piace a te."

"No, senti, lascia perdere il gelato. Devo parlarti di una faccenda seria."

"Che altro hai combinato? Hai litigato di nuovo con Rea? O hai preso l’ennesima insufficienza in matematica? Dai, non preoccuparti, se vuoi ti aiuto io a recuperare e poi i tuoi ormai ci saranno abituati."

"Non ho litigato con nessuno, non vedo le ragazze da molto tempo e la matematica non c’entra niente!Smettila di trattarmi come una bambina!!!"

"Non arrabbiarti così, non immaginavo che fosse tanto grave...se per te non è un problema possiamo vederci domani alle 7...davanti la fontana del parco!"

No, la fontana del parco no!Non voleva incontrarlo in quel posto, era lì che si erano baciati la prima volta nelle loro reali vesti di Bunny e Marzio...era lì che avevano fatto pace dopo la brutta faccenda degli incubi...era lì dove avevano trascorso i momenti più romantici...e non voleva che fosse lì anche il luogo dove l’avrebbe lasciato o perlomeno gli avrebbe chiesto del tempo per capire. Le sembrava come di dissacrare una Chiesa, ma aveva le lacrime agli occhi non avrebbe avuto il tempo o il coraggio per dirgli di no.

"Per me va bene."

"Puntuale mi raccomando..."

"Si"

"Ah, mi sei mancata...testolina buffa".

*Klick*

Quanto scendevano lente e copiose le gocce di pioggia, tanto facevano le lacrime di Bunny.

Per qualche altra persona sarebbe stato troppo semplice far finta di niente, essere contenta del meraviglioso futuro che la aspettava e anzi essere grata per essere venuta a conoscenza del proprio avvenire in anticipo, ma Bunny non era una persona qualunque e soprattutto, davanti a sè non aveva un destino in un certo senso consueto, ma quello di una regina.

Capitolo 2

La notte non trascorse tranquilla né per Bunny, né per Marzio.

Il ragazzo aveva capito che qualcosa da tempo non andava, ma pensava che presto sarebbe tornato tutto come prima, in fin dei conti in futuro sarebbero diventati i sovrani di Crystal City e forte di questa convinzione immaginava che Bunny fosse afflitta da problemi risolvibili.

Non era la prima volta che la sua testolina buffa si perdeva in un bicchiere d’acqua, rendendo enormi, ostacoli risolvibili. Eppure quella notte non riuscì a dormire...

Bunny, ormai era abituata a riposare poco e male, ma anche lei si sentiva più agitata del solito. Pensava a cosa avrebbe detto a Marzio l’indomani, se stava commettendo un errore colossale lui l’avrebbe aspettata fino a quando non se ne fosse resa conto?

Era tormentata dai dubbi e dalle paure, ma era necessario capire cosa voleva e non certo l’avrebbe potuto fare avendolo sempre davanti.

E poi anche lui da quando avevano saputo di Chibiusa, del regno e di tutto il resto aveva cominciato a comportarsi diversamente: ormai era parecchio che non si presentava più a sorpresa all’uscita della scuola, facendo diventare verdi dall’invidia le sue amiche, era tanto anche che non la portava a fare un picnic o una semplice passeggiata al parco...ora che ci pensava era tanto che non la baciava esattamente da quando era partita la loro pestifera bambina dai capelli rosa e da allora erano passati più di sei mesi!!!

Lo amava, ma doveva lasciarlo, anche solo per un breve periodo...giusto il tempo di capire.

Quanto avrebbe voluto cancellare i suoi ricordi!

Il sole sorse e, per uno strano scherzo del destino, la giornata era stupenda, nonostante la pioggia battente del mattino.

Bunny non doveva andare a scuola, ma stranamente decise di prendere i suoi libri e studiare, forse qualche ripetizione di matematica le avrebbe fatto davvero comodo.

Ad ogni modo, la mattinata passò e arrivò la fatidica ora dell’appuntamento con Marzio.

Uscì di casa prima dell'orario stabilito, sperando che le parole, che non era riuscita a trovare durante la notte, le venissero in mente durante quella lenta passeggiata, molto simile a quella dei condannati a morte che si dirigono verso il patibolo, eppure era lei che presto avrebbe inferto a Marzio il colpo di grazia.

Da lontano si distingueva bene la sagoma della fontana, ma di Marzio non si vedeva nemmeno l’ombra...poco male avrebbe avuto il tempo per guardare il cielo, oramai stellato, attraverso quella leggera nebbiolina provocata dallo scrosciare dell’acqua nella fontana, pensando ai tempi in cui stavano lì abbracciati per ore a coccolarsi.

All’improvviso senza nessun rumore premonitore fu cinta da due forti braccia, inizialmente ne fu spaventata, ma poi riconobbe un profumo familiare...e quanto le piaceva quel profumo. Era, come diceva lei, "...un incrocio tra l’essenza di gelsomino e l’odore di biscotti alla vaniglia appena sfornati".

Una volta, dovendo partire con i genitori per un paio di settimane, aveva costretto Marzio ad inzuppare un intero maglione di lana nel suo profumo, terminandolo naturalmente, perchè non potendolo vedere, voleva almeno poter sentire il suo profumo quando voleva.

"Marzio..." Gli disse.

"Testolina buffa!" Sapeva che per ottenere una qualsiasi reazione da lei non doveva far altro che pronunciare quell’odioso nomignolo, ma stranamente stavolta non fece una piega.

"...devo parlarti di qualcosa di importante..." Disse lei con voce tremolante.

"Ti ascolto."

"Immagino ti sarai chiesto perchè ultimamente ti ho evitato...e non dire che non l’avevi capito, perchè so benissimo che non è così. La verità è che..."

Perché le era così vicino?Rendeva tutto ancora più difficile di quanto lo era già. Le parole le si erano bloccate in gola e sentiva che le lacrime erano sul punto di scendere, ma doveva continuare. Doveva e basta.

"Che c’è Bunny? Che cosa stai cercando di dirmi?"

"E’ difficile per me dirti questo, ma... ma..."

"Avanti Bunny, che c’è, mi stai facendo morire!"

"Non voglio più vederti...almeno per il momento."

Marzio incredulo, sperando ancora che si trattasse di uno stupido, anzi stupidissimo scherzo si sedette sul bordo della fontana.

"E’impossibile, forse è un altro incubo. Sì, è sicuramente così!"

"Marzio, ti prego ascoltami... so che è dura, ma io ho bisogno di riflettere su di me, sulla mia vita, su ciò che voglio fare nella mia vita, su di noi..."

"Non mi pare di averti mai impedito nulla, perchè non puoi riflettere continuando a stare con me? Perché poi adesso quest’impellente necessità di pensare?"

"Sei sempre stato molto comprensivo, perchè adesso stai reagendo così?"

"Secondo te? Forse hai ragione tu, dopotutto non è successo niente a parte il fatto che la donna con cui credevo avrei trascorso tutta la mia vita, l’unica che io abbia mai amato, mi sta dicendo che non vuole più vedermi! Non sarà mica la fine del mondo?"

"Non fare così, potrebbe essere solo una soluzione temporanea."

"...potrebbe???Non credevo...non immaginavo...e di che mi stupisco, oramai non so più niente."

Bunny non sapeva più che dire, vederlo così le faceva male, ma il dolore che Marzio stava provando era di gran lunga più straziante, lei c’era già passata una volta.

"Dimmi la verità c’è un altro?"

"Ti giuro di no, credimi. Ho solo bisogno di stare da sola per adesso."

Lui con i suoi meravigliosi occhi blu non faceva altro che fissarla in silenzio. Non c’era più nessuno nel parco era già tardi.

"Perché tutto questo? Perché?"

Lei non gli rispose, non poteva dirgli tutta la verità, come avrebbe dovuto dirgli: "No, guarda sai com’è non mi va di fare la regina, né di sposarti...ho visto come sarà la mia vita non c’è più gusto ora."

Preferì tacere.

"Suppongo che se non fosse stato davvero importante non lo avresti fatto."

Lei annuì.

"Voglio solo sapere una cosa: mi ami?"

Non si aspettava una domanda così diretta, era stato sempre piuttosto discreto, non glielo aveva mai domandato prima di quel momento.

"Non lo so più."

"Mi sembra tutto così assurdo, e la cosa più allucinante è che non ti impedirò di distruggere tutto..."

"So che adesso è troppo presto, ma potremmo comportarci da amici nel frattempo?"

"Sono io quello che adesso ha bisogno di riflettere. Sei consapevole di chiedermi troppo?"

"Si, ma ti conosco abbastanza per sapere che capirai."

"Preferisco tornare a casa, ora. Andiamo."

"Non c’è più bisogno che mi riaccompagni a casa..."

"Senti signorinella, se proprio lo vuoi sapere anche prima non ti accompagnavo a casa solo perchè stavamo insieme, ma perchè è pericoloso che una ragazza vada in giro da sola per la città a quest’ora. E comunque i sentimenti non sono come delle macchie, non vanno via con una passata di spugna. Il fatto che tu mi abbia lasciato non significa che non ti amo più...purtroppo."

"Ma te l’ ho già detto potrebbe essere una soluzione momentanea. E’ una pausa di riflessione!"

"Bunny, personalmente non credo nelle pause di riflessione, sono solo l’anticamera della fine. L’amore è qualcosa che non ha bisogno di pause. E’ come una rosa...necessita di cure, di affetto e acqua, basta anche una sola piccola "pausa" e appassisce!"

"La si può sempre innaffiare dopo..."

"A volte e comunque si ottengono risultati effimeri. Dopo poco muore."

Marzio era stato sottile e sapeva che Bunny aveva colto il senso delle sue parole...era una ragazza molto intelligente.

Arrivati sotto casa, non si comportò freddamente come la ragazza si aspettava, ma la prese fra le braccia, la baciò sulla fronte e senza dire una parola, sparì nel nulla.

Mentre rientrava in casa, Bunny si chiese per l’ennesima volta se aveva fatto la cosa giusta e se sarebbero mai tornati insieme. Per la prima volta, però, dopo tanto tempo si sentiva leggera e nonostante l’amarezza per il gesto compiuto, quella notte dormì più del solito.

Non aveva terminato ancora...doveva parlare con le sue amiche e questo era già più difficile, loro erano quattro e lei una sola e poi non avevano tutta la comprensione che possedeva Marzio!

Capitolo 3

"Chissà come sta Marzio...non posso chiamarlo, sarebbe come negare tutto ciò che gli ho detto..."

Bunny pensava ciò mentre si dirigeva verso il tempio di Rea. Aveva deciso di parlare solo con lei, era più matura delle altre, ed anche se spesso si erano beccate, i loro litigi erano futili e stupidi, ora invece si trattava di qualcosa di serio...

"Si, Rea capirà..."

Arrivati al tempio, Bunny fu accolta da un insolito silenzio. Era davvero strano, lei e le altre avevano trascorso lì tantissimo tempo, quanto si erano divertite insieme e quante ne avevano passate e quanto chiasso avevano fatto,invece ora...il silenzio

"Ciao Bunny!" le disse una voce di donna.

C’era qualcosa di molto dolce nel suo tono di voce...evidentemente Rea aveva già parlato con Marzio."Hai già saputo?"

"Si"

"Quando ti ha chiamato?"

"Non mi ha chiamato...l’ hanno visto Morea a Marta nel retro del locale di Moran...ovviamente non aveva una bella cera, considerando che stava piangendo...""..."

"Bunny sai che non sono tipo da far prediche su ciò che riguarda i sentimenti e tanto meno ti giudicherò, avrai sempre la mia approvazione, perciò non intendo chiederti perchè stai facendo tutto questo, voglio solo sapere se ci hai pensato bene."

"Si, ma non sono stata completamente sincera con lui, sono venuta qui perchè so di potermi fidare di te."

Quasi meccanicamente si sedettero sul patio del tempio, Rea aveva capito che Bunny aveva bisogno di una vera amica in quel momento e che stava davvero attraversando una fase complicata della sua vita.

"Sono qui per ascoltarti, dimmi pure, tenterò di aiutarti in qualsiasi modo mi sarà possibile."

"Rea, da quando siamo tornati dalla futura Crystal City, qualcosa in me è cambiato...non so come spiegare, ma il fatto di sapere tutto riguardo il mio avvenire, mi fa star male, sto vivendo schiacciata da quello che ormai ci si aspetta che io sarò, tutto è diventato scontato, non ho più stimoli, né interessi...il che non è proprio normale per una ragazza di appena 17 anni che ha tutta la vita davanti!"

Il sole stava calando e il cielo iniziava ad avere quello splendido colorito rossastro che incorniciato tra gli alberi del giardinetto antistante al tempio, rendeva magnifico il paesaggio. Bunny con un’aria malinconica non poté fare a meno di poggiare la testa, rivolta verso il tramonto, sulle gambe di Rea, per nasconderle le lacrime."...per questo ho lasciato Marzio, almeno per il momento..."

"So che posso solo vagamente immaginare quello che stai provando, ma a questo punto non ho capito perchè tagliare fuori Marzio dalla tua vita, come dici tu, temporaneamente! Se lo ami, anche se lo lasci non cambia niente!"

"In realtà io sto cercando di cambiare vita...il che vuol dire che non vedrò più nemmeno voi..."

"Coosa???Ma che speri di risolvere così!!" Rea sapeva che avrebbe dovuto capire, ma non riusciva a trovare un minimo di senso nelle parole di Bunny.

"Speravo che almeno tu riuscissi, se non a capirmi, almeno a rispettare le mie scelte!!! MA INSOMMA QUALCUNO VUOLE CAPIRE CHE MI SENTO COME UN FOGLIO GIA’ SCRITTO??""Ma Bunny..."

"Adesso ascoltami, sto cercando di cancellare tutto e ricominciare daccapo, sai che affetto profondo mi lega a tutte quante voi, siete più che sorelle e sai anche benissimo quanto sia intenso e profondo l’amore che provo per Marzio, quante volte ho lottato per tutti voi, quante volte ho trovato la forza nel mio cuore di combattere contro i nemici...bè ora il mostro è dentro di me e con voi vicino non riuscirò mai a sconfiggerlo.""Ti spegneresti poco a poco, come già stai facendo."

"Si."

"Non credo tu possa sapere quanto durerà tutto questo, ma voglio che tu sappia che noi anche se solo con il pensiero ti staremo vicine e combatteremo per te."

"Grazie, sei davvero un’amica.""Perché avevi qualche dubbio?"

Bunny e Rea tra il pianto e le risa si abbracciarono, era strano...loro che litigavano in continuazione, adesso avevano capito quanto fosse importante e solida la loro amicazia.

"Rea parlerai tu con le altre?Però ti prego solo tu sai tutta la verità e preferirei che non raccontassi loro tutto, potrebbero non capire."

"Non preoccuparti!In bocca al lupo!"

"Vi voglio bene! Ricordatelo" disse Bunny, mentre si allontanava dal tempio.

Rea guardava la sua amica, quanto era cresciuta dalla prima volta che l’aveva incontrata. Era diventata una donna, molto giudiziosa e riflessiva, ma come dimostrava ciò che le stava accadendo, impulsiva con i suoi sentimenti...comunque aveva rischiato la sua vita molte volte per tutti quanti loro, sapeva cosa stava facendo."Ti auguro di riuscire presto a trovare la tua strada, amica mia" sussurrò Rea rientrando nel santuario.

Durante il cammino verso casa, Bunny, eccitata e speranzosa, pensava a quella che sarebbe dovuta essere la sua nuova vita, ma sapere che le sue care amiche e Marzio non potevano farne parte, velò di malinconia questa sua gioia.

Ad un certo punto guardò il cielo e disse:

"Quanto vorrei trovare al più presto la soluzione di tutto..."

Proprio in quel momento, vide una stella cadente e pensò :

"Sono stata più veloce di te, stellina, ora fai avverare il mio desiderio...ti prego!"

Ma quella che aveva visto non era esattamente una stella cadente.....

Capitolo 4

Quella che aveva visto non era esattamente una stella cadente....

Non lo era davvero, ma forse poteva essere lo stesso la soluzione dei problemi di Bunny...

Trascorsero un paio di giorni, ormai la ragazza aveva ripreso i ritmi di vita precedenti all’incontro con Luna e l’inizio delle battaglie, però aveva cominciato ad applicarsi seriamente allo studio e stava avendo anche qualche risultato; aveva ottenuto una sufficienza al compito di matematica, cosa straordinaria, e persino un buon voto all’interrogazione di storia.

Era soddisfatta di se stessa e anche i suoi genitori avevano apprezzato questa sua particolare attenzione per lo studio, tanto che sua madre decise di premiarla, portandola a fare spese.

E che spese!

Si rifece tutto il guardaroba, preferendo abiti più impegnativi e da ragazza matura, rispetto ai soliti vestitini con i fiorellini e i pupazzetti che aveva indossato fino a quel momento, per non parlare delle scarpe, addio alle consuete scarpe da ginnastica, acquistò solo calzature con tacco medio -alto.

Il cambiamento più stupefacente però non riguardava gli abiti o le scarpe, ma i suoi capelli... aveva sempre desiderato di cambiare pettinatura ed era arrivato il momento buono per farlo.

Se li fece tagliare corti appena sopra le spalle, troppo per farsi le codine, ma sufficientemente lunghi per darle l’aria di una ragazza spigliata e matura.

La madre di Bunny, si stupì per l’improvviso cambiamento dei gusti di sua figlia, ma allo stesso tempo si rese conto di quanto fosse cresciuta e quanto fosse bella così.

Giorni dopo, sempre su incitazione di sua madre, Bunny uscì con Nina e trascorsero un pomeriggio piuttosto divertente...da quanto tempo non era così serena.

Mentre stavano passeggiando nel parco, però, Bunny sentì una strana sensazione, come se qualcuno la stesse osservando, da quando aveva cambiato look, molti occhi erano puntati su di lei, perciò continuò a camminare come se niente fosse.

Bunny aveva da poco salutato Nina e si stava dirigendo verso casa, quando dal nulla udì una voce:

"Sei molto diversa dall’ultima volta che ci siamo visti. Sei diventata ancora più bella di quanto ricordavo..."

Era una voce familiare già sentita, ma di chi?

"....principessa!"

"Seya!!!!" Bunny si voltò di scatto e gli si buttò tra le braccia e lui la strinse forte.

"Quanto mi sei mancata!"gli sussurrò nell’orecchio.

"Anche tu" gli rispose arrossendo.

Una volta scioltisi dall’abbraccio, Bunny corse in casa per avvisare i genitori che sarebbe rientrata tardi quella sera, dopotutto il giorno seguente non c’era scuola. Dopo di che prese a braccietto Seya e andarono assieme verso la sponda del fiume.

"Quando sei arrivato"

"Qualche sera fa."

"E solo ora ti ricordi di me?!?" disse lei in tono scherzoso.

"Se è per questo non ho mai smesso di pensare a te... nemmeno per un secondo."

Lei arrossì e tentò di cambiare argomento

"Yaten e Taiky?"

"Non sono qui con me. Sono venuto da solo, forse mi raggiungeranno più avanti."

"Come mai sei qui?"

"Perchè non sei felice di vedermi?"

"Si, anzi, più di quanto tu possa credere..." A questo punto Seya non potè fare a meno di notare gli occhi lucidi della ragazza.

"Che ti è successo, piccina?" disse con tanta dolcezza, mentre le accarezzava il viso.

La luna era alta e splendente, Bunny raccontò tutto a Seya e per la prima volta sentì che qualcuno aveva compreso ciò che aveva nel cuore.

Dopo aver parlato di tutto ciò che riguardava quello che era avvenuto ad entrambi dopo l’ultima battaglia, si resero conto, che era ora di cena e decisero di andare a prendere un mega-gelato al locale di Moran. Era l’unico posto raccomandabile aperto a quell’ora.

"Non è rischioso venire qui?" chiese Seya.

"No, perché?"

"Se incontrassimo le ragazze? O peggio Marzio?"

"No, non preoccuparti. Tanto per iniziare è tardi e poi...lascia stare, non ci saranno e basta!"

Difatti non c’era nessuno nel locale. Ordinarono due enormi gelati, vaniglia e cioccolato e ripresero a parlare.

"Che cosa hai intenzione di fare ora?"

"Andare a scuola. Nella tua stessa classe, ho dovuto sbrigare qualche faccenda riguardo alcuni documenti per farlo, ecco perché non sono venuto subito a trovarti."

"Come hai raggiunto la terra?"

"Non me ne parlare, ho corso un brutto rischio. Mi hanno scambiato per un’anomala stella cadente e stavano per scoprirmi!"

"Quindi eri tu?!!"

"Se ti stai riferendo alla stella, si! L’ hai, o meglio, mi hai visto anche tu?"

"Nooooo!!!Uffa!!!! "

"Grazie, per gli eloquenti gesti di felicità per il mio arrivo."

"E ora il mio desiderio non si avvererà più!!!"

"Dipende dal desiderio, potrei essere io il tuo desiderio..."

"Potrebbe essere tutto possibile a questo punto."

Stavano avventurandosi di nuovo su un terreno minato, perciò Bunny sviò ancora l’argomento.

"Hai un posto dove dormire?"gli chiese.

"Si, ho trovato un appartamentino carino vicino il parco e un lavoretto part-time, che con cui guadagnare qualche soldino extra."

"Non si può certo dire che non ti dai da fare. Dove lavorerai?"

"Qui!"

Bunny spalancò gli occhi sentendo queste parole.

"Potevi dirmelo prima! Sembra proprio che tu abbia deciso di fermarti a lungo!"

"Si, potrei anche restare per molto...dipende dagli argomenti."

Stava chiaramente alludendo a lei...

"Bunny so che hai lasciato da poco Marzio e ti prometto che non ne approfitterò, sarebbe scorretto e ne soffrirei io stesso in prima persona...ma ti chiedo solo di ricordarti che ti amo e non ho mai smesso di farlo..."

"Seya per favore..."

"Non interrompermi, ti prego. E proprio per questo sappi che ti sarò sempre amico e cercherò di aiutarti nel modo più imparziale possibile, se tu me lo permetterai."

"Grazie, non voglio darti false speranze. Se succederà qualcosa si vedrà, ma ora non pensiamo al futuro."

Mentre parlavano, Seya, che era seduto dall’altra parte del tavolo, aveva afferrato le mani di Bunny e anche dopo la conclusione del loro discorso non si mossero, non accorgendosi che Marzio si era avvicinato alla vetrina del locale e aveva osservato tutta la scena...chiaramente senza audio.

Capitolo 5

A quel primo incontro, tra Bunny e Seya, ne seguirono molti altri.

Si divertivano tanto insieme. All’inizio fu un po’ complicato, perchè si vedevano di nascosto, ma ben presto le ragazze incontrarono Seya da Moran e capirono, mentre Marzio, ormai già sapeva...Povero Marzio, quella scena continuava ad apparirgli davanti ogni volta che chiudeva gli occhi, dopotutto non c’era nulla di particolarmente passionale, poteva anche trattarsi di un gesto tra amici...Il ragazzo ci mise qualche giorno, prima di riprendersi da tutto ciò che gli era accaduto e decise che avrebbe pazientemente atteso la decisione di Bunny.

Nel frattempo la ragazza si stava molto affezionando a Seya, molto più di quanto non lo fosse già, e sebbene amasse ancora Marzio stava cominciando a provare per lui qualcosa di più oltre l’amicizia.Ormai la scuola era finita e Bunny poteva vantare una stimabile pagella, dovuta sia alla sua rinnovata voglia di riuscire, sia alle frequenti ripetizioni che Seya le dava.

Contenta di questo suo risultato decise di fare una bella gita di un paio di giorni al lago, appena fuori la città, chiaramente in compagnia dell’ormai inseparabile Seya.Si divertirono come matti: fecero scampagnate, corse, scorpacciate di dolci, nuotate e romantiche passeggiate sulle sponde del lago al chiaro di luna.

L’ultima sera proprio durante una di queste famose passeggiate..."Quant’è bella la luna stasera!" disse Bunny rivolgendo il suo sguardo al cielo."Non quanto te!"

"Non cominciare con i complimenti, sai che mi metti in imbarazzo!"

"Lo so, e proprio per questo lo faccio. Adoro vedere le tue guance colorate da quel pallido rossore."

Seya si avvicinò alla ragazza cingendole la vita con un braccio ed entrambi guardarono la splendida luna piena, che era così splendente e scintillante che con la sua luce accarezzava il paesaggio, illuminandolo come se fosse giorno.

"Bunny...devi ammettere che dalla sera del nostro rincontro mi sono comportato con te come un amico, un vero amico, nonostante i miei sentimenti per te."

"Si è vero e per questo ti sono enormemente grata."

"Bunny , la verità è che io sono tornato qui solo ed esclusivamente per te. La Regina aveva compreso i miei sentimenti e mi aveva lasciato libero di decidere cosa fare. Ora sono passati più o meno tre mesi e credo sia arrivato il momento di..."

"No, Seya ti prego...non dirmi che devi ripartire...non lo sopporterei..."

"E invece sì. Amore mio, non puoi nemmeno immaginare quanto ti amo, ma la mia permanenza qui non farebbe altro che peggiorare le cose..."

"Non è vero!"

"Non riesco più a starti vicino, a sentire il tuo profumo, sfiorare per sbaglio le tue mani e non poterti stringere tra le mie braccia, come sto facendo ora e baciarti."

Bunny indecisa sul da farsi abbassò lo sguardo. Non voleva che Seya partisse, provava qualcosa per lui, ma non era ancora abbastanza per seppellire Marzio, le sue amiche e tutto il resto.

"Bunny io ti amo!"

Detto questo il ragazzo prese fra le mani il viso di Bunny e la baciò appassionatamente, come non aveva mai fatto. Un forte brivido attraversò la schiena di entrambi, fu bello.

Dopo essersi lentamente staccati, Bunny prese la parola:

"Seya...avrai certamente capito che provo qualcosa per te...non so ancora se è amore, so solo che è un piccolo germoglio che sta crescendo e non bisogna soffocarlo di attenzioni..."

"Che vuoi dire?"

"Che potremmo provare a stare insieme, senza però dimenticare i miei doveri verso la mia famiglia, le mie amiche, la futura Crystal City e..."

"E Marzio!"

"Sì e Marzio. Parlerò con lui appena tornati."

"Perché sei così distaccata! La razionalità e la freddezza non ti appartengono. E poi non sono nemmeno i sentimenti ideali per un amore appena nato. Cos’è che non va?""Non sono fredda, sono combattuta tra il desiderio e la gioia di questo nuovo "quasi -amore" e le schiaccianti responsabilità che ho come Sailor Moon e Queen Serenity."

"Ma Bunny Tsukino, che è quella che amo di più tra le tre, che ne pensa?"

"E’ al settimo cielo!!" E così dicendo gli si gettò al collo.Nei giorni successivi, non cambiò, poi, molto a parte qualche bacio sotto il portone di casa dopo un lungo pomeriggio passato insieme, qualche carezza mentre giocavano ai video- games o qualche sguardo furtivo alla presenza di altre persone.

Bunny era finalmente felice, la sua vita aveva preso un corso imprevisto; si era fatta nuove amiche, aveva radicalmente trasformato look, aveva rafforzato l’amicizia con Nina, aveva avuto dei buoni risultati a scuola, si era innamorata di Seya....Dopo tutti questi cambiamenti si sentì pronta per rincontrare le sue care amiche. Le erano tanto mancate.

Quel giorno stesso telefonò a Rea, nonostante fosse un po’ preoccupata per la sua reazione, erano quasi quattro mesi che non si vedevano..."Pronto?"

"Ciao Rea, sono Bunny..."

"Ciao!! Come sta la nostra pasticciona??"

"Pasticciona a chi?"

"Secondo te? Ti risulta che io stia parlando con qualcun’altro, oltre te?""Sei sempre la solita zitella acida!!"

"Detto da te lo prendo come un complimento."

"Non ho voglia di litigare con te! Ti ho chiamato per parlarti di una questione importante!"

"Lo immaginavo...sapevo che ti sarebbero mancati molto...i miei fumetti!"

"Bhè ora che mi ci fai pensare....Ma che mi fai dire!! Rea avete programmi per il pomeriggio?"

"In realtà eravamo state invitate da Brad Pitt per il tè, ma poi abbiamo deciso che gli uomini sposati danno troppi problemi e abbiamo deciso di andare ad un piccolo party a casa di Ricky Martin, perchè?"

"Smettila con questo tuo spirito da patata bollita! Vi va se ci vediamo questo pomeriggio?"

"Poi sono io quella che scherza!"

"Non sto scherzando!Sto dicendo sul serio!!"

"Ma certo!"

"Allora alle 5 e 30, va bene?"

"Certo. Ci vediamo qui al tempio, ti faremo trovare anche i tuoi biscottini preferiti!"

"Solo noi ragazze, però! Ho un sacco di novità da raccontarvi!!"

Bunny era eccitatissima all’idea di rivedere tutte, era curiosa di sapere cosa avevano fatto e se avevano fatto "nuove conoscenze". Era solo un po’ preoccupata su come avrebbero preso la notizia della relazione tra lei e Seya, ma sapeva che le ragazze ascoltate le motivazioni l’avrebbero compresa.

Capitolo 6

Era una bella giornata, l’estate era arrivata con tutti i suoi profumi, colori e novità!Era proprio la giornata ideale per rincontrare le sue amiche.

Bunny era eccitata come una ragazzina al primo appuntamento, aveva chiesto a Seya di non accompagnarla... non voleva mettere le sue adorate amiche davanti al fatto compiuto, ma prepararle prima, così gli aveva proposto di andarla a riprendere verso sera, dopo essere uscito dal lavoro.

L’incontro fu davvero commovente, praticamente piangevano tutte, era come se si fosse riunita una famiglia. Dopo l’emozione iniziale cominciarono a parlare di cosa era successo durante il periodo di separazione.Erano cambiate molte cose.

Rea si era decisa, durante un romanticissimo tramonto primaverile, ad aprire il suo cuore a Yuri. Bunny non fu sorpresa più di tanto. Sapeva che sarebbe successo, ma non sapeva quando.

Amy chattando aveva conosciuto un ragazzo, Kris, e dopo averlo incontrato se n’era innamorata pazzamente."Amy, non sai quanto io sia felice per te!!! Era ora che mettessi un po’ da parte lo studio e ti dedicassi all’amore!" Urlò Bunny nelle orecchie della malcapitata Amy."Bhè non è proprio così. Lui è uno studente della facoltà di ingegneria elettronica, è il migliore del suo corso a dir la verità, e trovo che parlare con lui sia estremamente interessante...."

"Bla, bla, bla! In poche parole ti sei trovata un genietto come te!" La interruppe Bunny.

"Sai com’è...Dio li fa, poi li incontra!" Intervenne a sproposito Marta."Incontra??? Marta, ma che dici? Non solo non azzecchi mai nemmeno un proverbio, ma ora ti inventi pure la grammatica??" La riprese giustamente Morea.

Nessuno avrebbe mai immaginato, guardandole, che quelle ragazze erano state lontane per tutto quel tempo, tutto sembrava inalterato, come se per la loro amicizia il tempo non fosse passato.

Marta e Morea era da qualche tempo che si erano trasferite in un appartamentino carino, appartenente alla zia di Marta.

"Nel frattempo che arrivi il principe azzurro, abbiamo deciso di abitare assieme, così ci faremo compagnia a vicenda e poi si sa i ragazzi adorano le ragazze indipendenti..."

"A proposito di principe azzurro, e Marzio? Come mai non è qui?" disse Amy.

"Ragazze c'è qualcosa d'importante di cui dovrei parlarvi..."

"Dicci tutto, sai che puoi fidarti e contare su di noi!" La incitò Rea.

"Bhè dovete sapere che Marzio ed io ci siamo lasciati. Sempre per lo stesso motivo per cui mi sono allontanata da voi!"

"E scommetto che non l' hai ancora chiamato!! Ho capito vuoi tenerlo sulle spine! Ricorda: non ci sono sempre i saldi!" Chiaramente quest'ultima affermazione era di Marta.

"Ma che c'entra?? Semmai potevi dire: Non è mai troppo tardi! Marta sei sempre la solita! Come farò a sopportarti" le disse Morea guardandola sconsolata.

"Era quello il senso! Non fare troppe storie!In ogni modo era di questo che volevi dire, Bunny? Non sai come affrontarlo?" Marta Replicò.

"Magari fosse così...la verità è che in questi mesi di separazione io ho incontrato un'altra persona!"

Le ragazze continuavano a guardare incredule Bunny, aspettandosi che da un momento all'altro lei dicesse loro che si trattasse di uno scherzo.

"Questa persona mi è stata molto vicina, mi ha aiutato tantissimo nei momenti di sconforto e pian piano ci siamo accorti che tra noi era nato qualcosa che andava oltre l'amicizia... ci siamo innamorati!

"A giudicare dalle loro espressioni inebetite di tutte, credo che questa notizia sia come un fulmine a ciel sereno. Il fatto stesso che tu e Marzio vi siate lasciati è incredibile, ma pensare che, addirittura, tu ora stia con un altro è ancora più sconcertante!" Le disse Rea con sincerità.

"So di avervi sconvolte, almeno quanto lo sono stata io all’inizio, ma l'amore non è qualcosa che si può controllare e dopotutto si tratta della mia vita. "Detto questo, l'espressione di Bunny cambiò, i suoi occhi divennero umidi e il suo sguardo triste.

"Pensavo che sareste riuscite a capire..."

"Bunny, non fare così, sai che sarai sempre la nostra pasticciona adorabile, ma dacci il tempo di capire. Per noi tu e Marzio siete sempre stati un simbolo d'amore, come la bella addormentata e il principe azzurro, Minnie e Topolino, Cenerentola e il suo principe..." Disse Rea.

"Biancaneve e i sette nani, la Bella e la Bestia...lo so, lo so non c'entra niente, ma devo pur dire qualcosa per sdrammatizzare! Non è così grave! Non riguarda noi, ma solo lei e Marzio!"

Tutte guardarono Marta, stupite, per una volta non aveva detto stupidaggini, anzi aveva ragione.

"Piuttosto quando ce lo fai conoscere?" continuò Marta.

"Anche questo è complicato da dire...lo conoscete già..."

Tutte ormai erano incuriosite, non riuscivano a capire di chi si trattasse. Non immaginavano nemmeno quale fosse la realtà.

"Moran?"

"Macché Moran! Marta mi ucciderebbe!"

"Non è vero io ti ucciderei solo se toccassi il mio Yatenuccio adorato, chissà dove sarà in questo momento e se mi sta pensando!!" Le rispose.

"Dai, Bunny non tirarla per le lunghe, sai che siamo curiosissime!!" Intervenne Rea.

"Dovete solo aspettare qualche minuto perché sta arrivando!"

Bunny non fece a tempo a terminare la frase che Seya apparì all'ingresso del tempio, lasciando di sasso tutte le ragazze.

"Prima mi sbagliavo...questo è incredibile!! E' la giornata delle sorprese inaspettate, a cominciare dalla tua telefonata fino a....lui!" Disse Rea.

Ben presto il povero Seya fu assaltato da una folla di ragazze curiose di sapere tutto, in particolare Marta...

Dopo una lunga chiacchierata arrivò l'ora di tornare a casa, Bunny e Seya salutarono tutte e si incamminarono, chiaramente abbracciati.

"Come ti senti?" Le chiese il ragazzo ipnotizzando Bunny con i suoi stupendi occhi blu.

"Stupendamente bene!Ho riavuto le mie amiche e tutto sembra essere andato a posto e poi il ragazzo più bello e stupendo del mondo mi ama, non potrei chiedere di più!"

"Sei stupenda, lo diventi ogni giorno di più, come potrei non amarti! La tua semplicità e la tua bontà sono immense!"

"Troppi complimenti, non vorrai viziarmi!"

"Certo che lo voglio!Ti amo, amore mio!"

"Anche io."

Dopo queste dolcissime parole i due si scambiarono un piccolo bacio, purtroppo non fu così impercettibile da non essere notato da Marzio che stava passando per caso...

Continua...

 

 

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Capitolo 2
*** Capitoli 7 - 11 ***


"L'elemento sorpresa" di Dolcemaia

Capitolo 7

"Che bel modo hai di pensare?" Tuonò all'improvviso la voce di Marzio.

I due piccioncini non ebbero il tempo di replicare, perché la sagoma del ragazzo dai capelli corvini si stava allontanando rapidamente tra la gente.

"Seya..." disse Bunny titubante.

"Lo so, vai!! Gli devi almeno una spiegazione. Corri!!"

"Grazie, sapevo che avresti capito!"

"Amore mio, to prego torna da me!" disse Seya sussurrando quando Bunny era già lontana.

Dopo un lungo zigzagare tra la gente Bunny riuscì ad intravedere Marzio e prenderlo per un braccio.

"Marzio aspetta!! Non è come sembra... o meglio lo è, ma non come pensi tu!! Insomma fermati dammi il tempo di spiegarti!!"

"Bunny non c'è niente da spiegare! Pensavo che davvero fossi confusa e avessi bisogno di tempo per capire, invece la verità è che stavi con Seya!"

"Non è vero, la storia con Seya è iniziata molto dopo! Lui non era nemmeno qui, quando abbiamo rotto!"

"Non ci credo, da quanto state insieme? Non mi stupirei se la vostra storia risalisse a prima della tua crisi di identità!!"

"Ti ho già detto che è da poco che stiamo assieme!"

"Non ti sei mai preoccupata di niente, nemmeno di controllare la data di scadenza sulle scatolette e all’improvviso senti che hai bisogno di capire! Ma poi capire che?? Invece di essere grata al tuo destino che ti riservava una vita da sogno, hai deciso di rovinare tutto! Questo significa sputare nel proprio piatto, lo sai?? E, poi chi ti dice, che quel cantante da quattro soldi ti potrà rendere più felice di quanto avrei potuto fare io?"

"Non lo so! Questa è la differenza!"

Stavano praticamente urlando in mezzo alla strada attirando logicamente l'attenzione dei passanti. Resisi conto di questa imbarazzante situazione decisero civilmente di andare a discutere da un'altra parte.

Il posto più tranquillo sarebbe stato l'appartamento di Marzio, ma non era davvero il caso di andare lì, perciò decisero di andare in un bar.

Seduti, ad uno dei tavolini all’esterno, cominciarono a parlare con più calma.

"So che non dovevo comportarmi così, ma non ci ho visto più quando ti ho visto con Seya!"

"Non devi scusarti, ho sbagliato io, te ne avrei dovuto parlare prima di permetterti di scoprirlo così."

Bunny si sentiva molto in imbarazzo, non avrebbe mai immaginato che sarebbe trovata in una situazione simile.

"Come stai?" Chiese lei timidamente.

"Come ti sembra? Ho perso il semestre all’università, oltre qualcosa di importante…"

"Marzio, mi dispiace! Perché ti sei lasciato distrarre dalla nostra rottura per te è molto importante fare il medico, non devi mandare tutto all’aria così!! Lo studio è importante e se tra noi non ha funzionato, non significa che devi dire addio ai tuoi sogni."

"Sei cambiata molto, non sembri più la mia bambina pasticciona… forse non lo sei proprio più!"

"La come dici tu, non c’è più, né dentro, né fuori! Ora la mia vita ha preso un corso diverso, del tutto inaspettato e sono felice così, vorrei solo che anche tu lo capissi!"

"Come puoi chiedermi di capirti? Hai trovato finalmente la tua strada e vuoi percorrerla con un altro! Ma se io non riesco ancora ad abituarmi al tuo nuovo look, come pretendi che riesca ad accettare una notizia così? Perché sei cambiata così tanto?"

"La vita è strana, a volte ti mette davanti a situazioni nuove e del tutto sconosciute e l’unico modo per affrontarle è crescere. Io l’ho fatto e questo ha prodotto in me cambiamenti necessari." Disse Bunny, mostrando una sicurezza che sbalordì Marzio.

"E Seya fa parte di questi cambiamenti necessari, suppongo!" Le rispose sarcastico.

" Seya non è un cambiamento. Durante il mio periodo di riflessione mi sono sentita molto sola e improvvisamente è piovuto dal cielo e mi ha incoraggiato, aiutato e sopportato! "

"E bravo Seya, guarda caso si è trovato al posto giusto al momento giusto! Scommetto che non ha minimamente approfittato della nostra pausa, che ragazzo educato?!"

"Non ti permetto di parlare di lui in questo modo!!" Scattò Bunny.

"Avrei potuto aiutarti anch’io, come lui, se non meglio, ma mi avevi detto di starti lontano ed io l’ho fatto!"

"Era destino che finisse così"

"Non essere stupida, sai benissimo che non era questo il tuo, il mio, il nostro destino!!!" Marzio sbatté forte le mani sul tavolo, alzandosi in piedi.

"Marzio mi fai paura!" Bunny, ormai stava scomparendo dentro la sua sedia. Sapeva che lui non era affatto un ragazzo violento, anzi, ma in quel momento distingueva bene l’ardore della rabbia.

"A me fa paura sapere che non potrò passare la mia vita con te!"

Si era calmato e mentre si alzavano per lasciare il bar, la prese tra le braccia e le disse:

" Non devi aver paura di me… io ti amo"

Senza che lei, avesse potuto porre resistenza la baciò. All’improvviso un senso di calore che da tempo, ormai, non più provato le invase il cuore.

Tentò perlomeno di non rispondere al bacio, ma non ci riuscì, qualcosa più forte di lei, che le pulsava da dentro, le impedì ogni tipo di resistenza.

Solo qualche minuto dopo, riuscirono a staccarsi, continuando a fissarsi intensamente negli occhi.

Capitolo 8

"Oh, mio Dio, Seya…" Pensò Bunny, ricordandosi del ragazzo "…non posso fargli questo!"

"Marzio come ti sei permesso? Non farlo mai più!" Gli disse, tentando di dargli uno schiaffo.

"Bunny, non dire stupidaggini quel bacio lo desideravi tu quanto io, e non tentare nemmeno di dire che non hai provato nulla, perché non ci crederei!"

"Marzio qualsiasi cosa sia stato, per me non ha importanza e sarebbe davvero stupido da parte tua attaccarti ad un insignificante bacio!!"

"Stai cercando di convincere me o te stessa?"

"Non ho bisogno di convincere nessuno! Sei abbastanza intelligente per capirlo da solo!"

"Non stai dicendo sul serio! Lo stai facendo perché ti senti in colpa nei confronti di Seya e non ce n’è bisogno, perché il nostro amore è un legame che nessuno potrà mai spezzare e lui lo sa!"

"Basta stai sproloquiando! Non ho più tempo, né voglia di ascoltarti!"

"Ti fa troppo male la verità, vero?"

"Vuoi davvero sapere la verità? Seya mi ama in modo completo e profondo, io sono il centro del suo mondo, mi dedica immense attenzioni, mi sta vicino, mi aiuta e mi incoraggia. Mi rende la vita più colorata, bella e divertente!! Con lui mi sento davvero amata, è sempre presente!! Tu, invece, non hai mai fatto niente di tutto ciò!! "

"Non è vero!"

"Sii onesto, Marzio, non sei mai stato un granché come fidanzato!! Per te la passione è un sentimento separato dall’amore, invece non è così, sono due elementi dipendenti e ringrazio ogni giorno il cielo di avermi fatto incontrare Seya, lui mi ha fatto scoprire l’amore in tutte le sue sfaccettature!"

Marzio era attonito, stava davvero cominciando a credere alle parole di Bunny, che, dal canto suo, aveva provato un immenso dolore nel pronunciare quelle parole, ma era necessario che lo facesse. Marzio doveva ricominciare a vivere, e doveva farlo senza di lei.

Ormai era tardi, Bunny sapeva di aver inferto un terribile colpo al cuore di Marzio e per evitare di distruggere il suo operato, scoppiando a piangere, freddamente se ne andò.

Fu una notte molto lunga, Bunny non riusciva a pensare ad altro oltre quell’incontro con Marzio, rendendosi sempre più consapevole del fatto che quel bacio le aveva davvero provocato sensazioni assopite da tanto tempo.

I giorni passavano e la vita delle ragazze trascorreva quasi monotona, non erano abituate ad eccessivi momenti di tranquillità ed ora che non c’erano più mostri da sconfiggere, si sentivano quasi inutili.

Bunny e Rea, un pomeriggio particolarmente caldo stavano passeggiando nel parco alla ricerca di un po’ di fresco, quando ad un certo punto udirono delle urla.

"Non è possibile!!" Disse Rea sbigottita.

"Lo è invece, bisogna avvertire le altre e correre a vedere che succede." Le rispose Bunny, con un’imperturbabilità che non le era propria.

"Oh, no! Ormai è da parecchio che non c’erano emergenze e abbiamo messo via i sailorofoni!"

"Allora vai, corri! Delle persone sono in serio pericolo e sbrigati!!"

"E tu?"

Bunny stava già correndo via e le rispose in fretta : "Io sono Sailor Moon, sarò capace di affrontare il nemico, qualunque esso sia!"

Rea corse via per avvisare le altre Sailor e raggiungere Bunny più in fretta che potesse.

Nel frattempo Sailor Moon, prese le sue sembianze da paladina della legge e raggiunse il mostro. Era orribile, sembrava un ranocchio molto grasso ed era anche maleodorante, con un paio di occhietti rossi che all’improvviso disintegrarono l’albero dietro cui Bunny si era nascosta per osservare il nemico.

"I miei ossequi Principessa Serenity!" Disse il mostro ostentando un sorrisetto ironico.

"Come fai a sapere il mio nome?"

"La stavo cercando."

"Perlomeno sei molto educato, mi dai del lei!"

"Principessa fossi in lei non scherzerei!"

"Hai ragione deve esserci un motivo se un essere orripilante come te mi sta cercando! Non perderti troppo in parole e dimmi cosa vuoi!!"

"Il mio compito era solo quello di trovarti ora la mia padrona provvederà a fare di te ciò che vuole!"

"Cosa?? Ma stai scherzando? Stai parlando con la paladina della giustizia, la guerriera della luna! Non mi fai nessuna paura, ho sconfitto mostri ben più potenti di te! Preparati a combattere!"

Detto ciò Sailor Moon cominciò a sferrare i suoi colpi più potenti contro il nemico, ma ben presto si rese conto che i suoi attacchi erano del tutto vani e che, addirittura, era stata colpita piuttosto grave tanto da non riuscire più a muoversi.

"Che ne dici Sailor Moon, ti sembro ancora così innocuo!"

"Sei solo una palla di grasso, ma aspetta che arrivino le mie amiche e il mio ragazzo e vedrai che ti spazzeremo via dall’universo!"

"Hai proprio una gran faccia tosta, mia stupida principessa!"

Il mostro fece apparire dal nulla degli enormi tentacoli, anch’essi verdi e viscidi, e afferrò violentemente Sailor Moon davanti gli occhi attoniti delle guerriere Sailor e del Cavaliere del coraggio. Quest’ultimo altri non era che Seya, il quale, assieme a Taiky e Yaten, aveva ottenuto una nuova trasformazione, affine alla vecchia.

"Nooooo!" Urlarono all’unisono i nuovi arrivati, vedendo che il mostro stava per scaraventare al suolo Sailor Moon, ma all’improvviso il corpo della ragazza svanì dai tentacoli.

Solo qualche attimo dopo si accorsero tutti che la sparizione non era poi tanto misteriosa, Milord aveva salvato la sua amata guerriera, che giaceva svenuta tra le sue braccia.

Osservando le facce sbalordite delle ragazze e di Seya, disse:

"Perché quelle facce? C’è qualche motivo per cui non dovevo essere qui? L’ho sempre protetta perché non avrei dovuto farlo anche adesso?"

"Semplicemente perché adesso ci sono io a proteggerla!" Ribatté furioso Seya.

"Lasciatelo dire, a giudicare dalla situazione non mi sembra che tu sia in grado di svolgere questo compito!"

Il litigio fu interrotto da una voce femminile la cui provenienza era del tutto misteriosa.

"Stupido mostro!"

Bunny stava riprendendo i sensi quando si udirono queste parole.

"Chi sei?" Esclamarono attoniti tutti i ragazzi.

Ma la voce incurante continuò a parlare:

"Ti avevo detto che la volevo viva! Imbecille! Mi serve ancora per un po’! Sai qual è il destino di chi non mi ubbidisce!!"

"Principessa Melancholy ti prego, perdonami! Non si ripeterà!"

"Seccatore!" Dopo questa parola, pronunciata con un tono decisamente stizzito, il mostro scomparve nel nulla.

Le guerriere, Milord, il Cavaliere del coraggio e Sailor Moon stessa si guardarono negli occhi stupiti e anche un po’ spaventati.

Chi era la Principessa Melancholy? Perché aveva bisogno di Sailor Moon? Quali erano le sue intenzioni?

Capitolo 9

Bunny ripresasi gridò:

"Chi sei? Per quale motivo non ti fai vedere? Hai bisogno di me, no? Allora vieni a prendermi!"

"Bunny ma sei del tutto impazzita, non ti permetterò di mettere a rischio così la tua vita!" Le disse Marzio afferrandola per un braccio.

Nessuna risposta fu udita dagli intrepidi guerrieri, nel frattempo Bunny corse tra le braccia di Seya e solo dopo qualche minuto si rese conto del cambiamento del ragazzo.

"Seyia, ma che ti è successo? La tua trasformazione…"

"Non preoccuparti si tratta di una decisione della Regina Kukyuu, così facendo ho ottenuto nuovi poteri e un corpo più facile per me da gestire in battaglia!"

"Sei bellissimo." Dicendo ciò nascose la testa tra le braccia del Cavaliere, sapeva bene che Marzio stava assistendo a tutta la scena e non voleva incrociare i suoi occhi.

"Scusate se interrompo questo nauseante idillio amoroso" li interruppe la voce "ma si stava parlando di cose serie."

A quel punto Morea piuttosto scocciata gridò:

"Qualsiasi cosa tu abbia intenzione di fare, fatti vedere e subito la nostra pazienza ha dei limiti!"

"Come volete!" Le rispose la voce.

Dal buio apparve la sagoma di una donna, alta, slanciata, dai lunghi capelli neri legati in due codini, aveva un qualcosa di familiare…. Non appena la donna si mostrò alla luce uno sguardo misto tra l’incredulo e l’esterrefatto comparve sui volti di tutti.

"Sorpresi, eh?" Disse lei.

"Non è possibile! Chi sei? E perché hai messo in piedi questa buffonata?" Urlò sempre più nervoso Seyia.

"Sono la Principessa Melancholy!"

"No, tu sei solo un doppione riuscito male, come ti sei permessa di prenderti così gioco di noi?" Le rispose ancora il cavaliere.

Seya era tanto agitato perché l’aspetto della donna somigliava sconvolgentemente a quello di Bunny. Era una copia perfetta di Sailor Moon anche nei minimi dettagli, le uniche differenze erano il colore dei capelli e la diversità della luce che brillava nei loro occhi.

"Perché mi somigli tanto? Che vuoi da me?" Intervenne Bunny.

"Mia carissima Principessa Serenity, se non fosse per te io non sarei nemmeno qui, ma non preoccuparti per ora non ho intenzione di farti niente!"

"Lasciala stare, prendi me!" La interruppe Marzio, ponendosi davanti a Bunny.

"Tu non immischiarti, pagliaccio in nero!" Gli rispose Seyia.

"Ma che scenetta commuovente: i due cavalieri che si battono per la loro amata. Mi dispiace, ma voi non potrete davvero fare nulla contro di me, anzi non fate altro che aiutarmi così…."

"Che vuoi dire?"

"Mi dispiace Sailor Moon, ma non ha tempo da perdere…"

"No, aspetta!!"

Bunny non fece in tempo a pronunciare queste parole che la donna era già sparita. I ragazzi si riunirono, come al solito al tempio di Rea, per tentare di capire chi era la Principessa Melancholy e che volesse, ma la soluzione sembrava troppo difficile da trovare, perciò si diedero appuntamento all’indomani, sempre nello stesso luogo.

Il giorno successivo, in tarda mattinata, si trovarono tutti lì. Dopo aver fatto concordare un trattato di reciproca sopportazione tra Marzio e Seyia, cominciarono a darsi da fare per trovare la soluzione all’enigma.

Mentre gli altri erano già all’opera, Bunny si addormentò e in sogno le apparve la regina Selene.

"Bunny!"

"Mamma! Hai visto che sta succedendo? Non riusciamo a capire chi sia e che voglia questa Principessa Melancholy!"

"Si, bambina mia, so tutto!"

"Allora aiutami, mamma!"

"Sai bene che non posso farlo, posso solo dirti che il mostro più grande è dentro di te e devi sconfiggerlo tu con la forza del tuo amore!"

"Mamma, mamma, aspetta non andare via, ti prego, mammina!"

"Bunny, svegliati, che c’è? Amore mio che ti succede!" Le sussurrò dolcemente Seyia, vedendo che la ragazza si stava agitando nervosamente durante il sonno.

"Ho visto mia madre, la Regina Selene!"

A queste parole tutti si voltarono ad ascoltare.

"Che ti ha detto." La incoraggiò Seyia, abbracciandola.

"Che il mostro più grande è dentro di me e devo sconfiggerlo con la forza del mio amore!"

"Speriamo che questo enigma nell’enigma ci aiuti a scoprire qualcosa di più!" Ruppe il silenzio Amy.

"Certo che tua madre ti dà sempre consigli complicati, ci fosse una volta in cui dice le cose chiaramente!"

"Marta!!!" La rimproverò Morea.

Dopo qualche minuto Bunny uscì fuori dalla stanza e si sedette sul pavimento del corridoio esterno alla casa e qui la raggiunse Seyia.

"Piccola, come stai?"

"Io sto bene ci sono tante persone qui a prendersi cura di me, piuttosto tu come stai, sei forse il più provato da questa avventura."

"Sono preoccupato per te! Ieri ho davvero avuto paura di perderti… forse Marzio ha ragione, non sono in grado di proteggerti!"

Bunny alla vista di quei stupendi occhioni blu lucidi, si sciolse come un cono gelato al sole.

"Seyia, ma che dici? Sono io che mi sono ficcata in quel guaio, pensavo di potermela cavare da sola e invece stavo per finire male!"

"Bunny io ho troppo bisogno di te, non posso assolutamente lasciare che ti accada qualcosa!"

""Non mi accadrà niente, finché ci sarai tu al mio fianco!"

"Vorrei rimanerci per tutta la vita, se tu me lo consentirai…"

"Che vuoi dire?"

"Bunny mi vuoi sposare?"

Davanti gli occhi sbalorditi di Bunny, apparve un anellino alla cui sommità vi era una pietra estremamente luccicante.

Bunny era sbigottita, colta alla sprovvista e non sapeva proprio che rispondere quando poi le vennero in mente le parole di sua Madre:

"Il mostro più grande è dentro di te e devi sconfiggerlo con la forza del tuo amore!"

"…la forza del mio amore, la forza del nostro amore, era questo che mia madre tentava di dirmi Seyia!"

"Può essere!"

"Si, Seyia, sì! Voglio sposarti! Noi eravamo destinati a stare insieme!"

"Angelo mio non immagini quanto io sia contento di sentirti dire queste parole!"

"Ti amo, Seyia, ti amo!!"

"Ti va di dirlo anche agli altri?"

"Certo, perché non dovrei è una splendida notizia! Suona bene Bunny Tsukino in Koo?"

"E’ la musica più stupenda che abbia mai sentito in vita mia, parola di ex cantante! Ritornando a noi, dentro c’è Marzio, come prenderà la notizia?"

"Hai ragione, ma se ne farà una ragione, sapeva di noi due! E’ intelligente, sopravviverà!"

I due futuri sposi entrarono nella stanza e annunciarono il lieto evento, logicamente Marzio fece una smorfia di disappunto, ma pur di non rovinare quel magico momento a Bunny, non poté far altro che fare buon viso a cattivo gioco.

Capitolo 10

Bunny e Seyia stavano per sposarsi… Marzio sapeva che questo avrebbe dovuto rattristarlo, ma non era così, per qualche assurdo motivo, era tranquillo. Non che non amasse più Bunny, anzi il suo amore per quanto fosse già immenso, era ancora aumentato, ma qualcosa nel suo cuore gli diceva di starsene buono in disparte e lui lo fece.

Il fatidico giorno, fissato per la prima settimana di Agosto, arrivò più in fretta di quanto si potesse aspettare.

Tutti erano stati entusiasti della notizia e sin dal primo giorno dell’annuncio e i preparativi si susseguirono animatamente

"Bunny sei pronta? Non vorrai arrivare in ritardo anche il giorno del tuo matrimonio?

"Rea non essere sempre la solita! Oggi è il giorno più importante della mia vita e non voglio che un’amica, acida e zitella come te, me lo rovini!

"Ragazze volete smetterla di litigare? Questo è un matrimonio, non un incontro di pugilato!" Esclamò Amy

Le ragazze erano tutte a casa di Bunny. Erano le damigelle d’onore, tutte vestite con lo stesso abito, logicamente di colore diverso, ognuna di loro aveva scelto quello che le piaceva di più

"Bunny, allora com’è andato l’ultimo appuntamento da fidanzati tra te e Seyia?

"Marta, ma ti sembra una domanda appropriata alla situazione?" La rimproverò Morea

"Che c’è di male in quello che le ho chiesto? Mica sta andando alla ghigliottina, si sta solo sposando!! Comunque a parte tutto, dai Bunny, raccontaci!

"E’ stato stupendo!! Mi ha portato in un ristorantino romantico, abbiamo cenato a lume di candela sulla terrazza, ammirando la luna, poi abbiamo fatto una passeggiata lungo il fiume e mi ha riaccompagnato a casa! Comunque lo avevamo fatto già altre volte, ciò che mi ha più emozionato è stato quando mi ha baciato, sotto casa, e mi ha detto sentirlo dire da lui mi ha fatto uno strano effetto!

"Che romantico!!! Ma perché sono così sfortunata da non trovare un ragazzo!!!

"Dai, Marta, non disperare, prima o poi arriverà e comunque ho una sorpresina per te… Yaten e Taiky saranno alla cerimonia!!

"Bunny dici davvero!!! Non posso crederci sono la ragazza più contenta del mondo!!

"Non credo, ho io la precedenza visto che sto per sposarmi!!

Le ragazze continuarono ancora un po’ a battibeccare, poi dopo l’ennesima sollecitazione del padre di Bunny, in fibrillazione anche lui per il matrimonio della figlia, scesero in salone e salirono sulle auto

Tutta la cerimonia, dal rito religioso al rinfresco, si sarebbe svolta nell’enorme giardino di un cugino della sposa.

Finalmente lei arrivò. Era bellissima, indossava un abito bianco, la cui ampia scollatura circondava le sue spalle con piccoli fiorellini rosa. Tutti gli invitati non poterono trattenere il loro stupore nell’ammirare la bellezza della ragazza, una volta sfilate le quattro damigelle, ma lei non parve nemmeno rendersene conto. Il suo sguardo era fisso sul ragazzo che l’attendeva sotto quel meraviglioso arco ricoperto di fiori. Non se lo ricordava così bello.

Una volta arrivati, il padre cedette il braccio della sposa al ragazzo che la guardava estasiato.

"Mio Dio, non potevo immaginare che potessi essere ancora più bella! Quanto ho aspettato questo momento!"

"Seya non ho parole per descrivere cosa sto provando!"

"Non c’è bisogno di dirlo…lo so anch’io!"

Tutto stava andando bene, fino a quando non si arrivò alle domande di rito:

"Vuoi tu, Seyia Koo, prendere come legittima sposa la qui presente Bunny Tsukino e prometti di amarla e onorarla, tutti i giorni delle tua vita, fin che morte non vi separi?"

"Si, lo voglio!"

"E tu Bunny Tsukino, vuoi prendere come legittimo sposo il qui presente Seyia e prometti di amarlo e onorarlo, tutti i giorni della tua vita, fin che morte non vi separi?"

"Abbi il coraggio di rispondere ora!"

Nello stupore generale oltre gli invitati che si giravano da una parte e dall’altra per sapere che avesse parlato, non si riusciva a distinguere nient’altro di anomalo, ma i due quasi-sposi e le damigelle avevano già capito di chi si trattasse…

"Principessa Melancholy perché? Perché hai deciso di farlo??"

"Serenity, il tuo matrimonio sarà la mia totale vittoria!! Era doveroso assistervi!"

"Non capisco che vuoi dire!"

"Non devi capire, devi muoverti! Sposati, dai, che hai bisogno di una spinta?"

"Che interesse ne ricavi tu? Perché questa strana ostinazione da parte tua?"

"Lui ti ama, morirebbe per te, allora sposalo! Povero stupido se sapesse la verità!!"

"Smettila di sproloquiare con queste stupidaggini e dicci che vuoi!!" Intervenne Rea nervosamente.

"Ah, ecco le amichette premurose…tutte vestite uguali…sembrate delle bamboline di pezza e probabilmente sarà questa la fine che farete se questo matrimonio non va avanti!!"

"Brutta strega, visto che tieni tanto a vederci sposati, credo proprio che non lo faremo! Bunny, sai che ti amo e che oggi sarebbe stato il giorno più bello della mia vita, ma ho l’impressione che dovremo rimandare!" Disse Seyia abbastanza forte da farsi udire da tutti

"Idioti!!" Urlando ciò la strega con la sola forza del pensiero sollevò Bunny e la scaraventò contro un muro.

Il caso o qualcosa di più prevedibile, volle che Milord si trovasse lì per salvare dal terribile urto la fanciulla.

 

"Marzio, ma che ci fai qui? Stai bene? Ti sei fatto male?"

 

"Non preoccuparti Bunny, sto bene!"

 

"Ci mancava anche il pinguino adesso!" Urlò arrabbiatissima la nemica.

 

"Vi ho chiesto solo di sposarvi ed invece non solo vi rifiutate di farlo tutti e due, stupidi, ma arriva anche l’elegantone mollato, che si ostina a vegliare su colei che lo ha rifiutato! Che patetico! Ma tu non hai un briciolo di amor proprio?"

 

Mentre Melancholy era impegnata in un diverbio con il malcapitato Milord, Bunny si avvicinò al suo quasi- marito e gli disse:

 

"Non capisco…c’è qualcosa che non va? Perché il nostro matrimonio sarebbe stata la sua vittoria finale?"

 

Bunny non fece quasi in tempo a terminare la domanda rivolta a Seyia che di nuovo Melancholy la sbatté per terra, facendole perdere i sensi.

 

"Bunny, amore mio, ti prego svegliati!! Ti supplico!!" Disse Seyia, prendendola tra le braccia.

 

"Bunny, svegliati!"

 

"Oh, no Bunny…"

 

"Su, principessa non puoi fare così, dai!"

 

" E’ viva, è solo incosciente! Si riprenderà presto, però nel frattempo dovremmo tenere occupata quella strega!" Disse Amy rassicurando tutti.

 

"Ok, allora trasformiamoci!"

 

Mentre gli altri combattevano, Bunny era inerme, stesa, nascosta dietro un muretto, con assurde proiezioni nella sua mente che la confondevano ancora di più di quanto non lo fosse già.

 

Capitolo 11

 

" Ricorda Bunny il mostro più grande è dentro di te e devi sconfiggerlo con la forza del tuo amore"

"…dentro di me… il mio amore… il mio amore…"

"Ma che vuol dire? Cosa devo fare? Mamma aiutami!!!"

"Piccola mia, non posso farlo, sei tu che hai creato tutto ciò e tu devi trovare la soluzione!"

"Io???"

"Bunny, non reprimere i tuoi sentimenti!"

"Mamma non andare via!!"

Bunny, pian piano, riprese i sensi ancora confusa, non sapeva cosa fare, ma doveva intervenire, Melancholy stava facendo del male a tutte le sue amiche e ai due ragazzi.

"Basta Melancholy, non ti permetterò di continuare a far del male alle persone che amo! Ora dovrai vedertela con me!"

"Principessina, guarda che il mio potere è superiore al tuo, non potrai farmi nulla!" Le rispose altezzosa e sprezzante la nemica.

Le due ragazze cominciarono a combattere, ma Bunny era in grossa difficoltà e non riusciva a concentrarsi su altro oltre le parole di sua madre…

"…. La forza del mio amore…. la forza del mio amore…."

Mentre continuava a ripetere queste parole, non si accorse che Melancholy stava per lanciarle contro un’enorme palla di fuoco.

"Bunny attenta!"

"Nooooooo!"

Marzio non aveva perso di vista la guerriera Sailor e accortosi della sua disattenzione le si era messo davanti da scudo, proteggendola.

"No, Marzio, perché l’hai fatto? Perché?" Gli chiese la ragazza disperata, in lacrime.

"Ti amo, testolina buffa…" Le disse con voce soffocata.

"No, Marzio, non mi lasciare, amore mio, ti prego…..NOOOOOOO!!!!!!!!"

Nessuno sapeva più che dire, la scena era straziante, il povero Marzio giaceva inerme sulle gambe di Bunny, mentre lei gli baciava il viso, bagnandolo con le sue lacrime.

"Brutta strega, me la pagherai! Non potrò mai perdonarti per quello che hai fatto!! Soffrirai come sto soffrendo o adesso!!" Urlò Sailor Moon, alzandosi in piedi e mostrando i suoi occhi, per la prima volta pieni di odio.

"Non devi prendertela con me, ma con te stessa! Sapevo che eri idiota, ma non fino a questo punto!! Ti sei chiesta perché ci assomigliamo tanto fisicamente? E perché il mio nome significa l’opposto del tuo? Io non sono altro che i tuoi sentimenti repressi! A dir la verità, l’odio che molti esseri malefici da te sconfitti hanno provato, mi ha aiutato a diventare materia, ma è un concetto troppo complicato da farti capire, ti basti sapere che mi hai creato tu reprimendo i tuoi sentimenti per Marzio ed ora che è morto, non puoi più nuocermi! Ah, ah, ah!!"

"Ecco perché il mostro più grande era dentro di me… ora capisco, se l’avessi fatto prima, però, adesso il mio Marzio sarebbe ancora vivo!!" Sussurrò a se stessa Bunny.

"Marzio sarà anche orto, ma il nostro amore sarà eterno!" Dicendo questo Sailor Moon, prese lo scettro lunare e cominciò ad accumulare energia.

Nella sua mente nel frattempo scorrevano tutte le immagine della sua vita con Marzio, le passeggiate, i pomeriggi passati in sala giochi, i film visti a cinema sgranocchiando pop corn, le torte mangiate assieme, le ripetizioni inutili di matematica, le carezze, i baci, gli abbracci, le parole.… maledette parole….

"Marzio, perdonami…. Ti amooooooooooo!" Bunny urlò così forte che probabilmente tutta la città le sentì e lanciò la sua potente energia contro Melancholy.

"Povera illusa, ci vuole ben altro per sconfiggermi!"

Mentre continuava ad emanare energia, Bunny capì che non ce l’avrebbe fatta e quando stava per disperare comparve l’immagine di Marzio, piuttosto sbiadita.

"Amore mio non cedere, fallo per noi, fallo per il nostro amore, per me! Io ti amo non ho mai smesso di farlo e so che anche tu non hai smesso, confido in te e so che saprai salvare il mondo!"

"Marzio, ma tu non ci sei più come farò a sopravvivere senza di te!! Ora che ti avevo ritrovato, ti ho perso di nuovo!"

"Piccolina mia, o starò sempre con te, continuerò a vivere nel tuo cuore!" E dicendogli ciò mise le sue mani sullo scettro.

La potenza di questo aumentò notevolmente, infatti, Melancholy riusciva a malapena a respingerla. Bunny, allora, si trasformò nella principessa Serenity e senza perdersi d’animo urlò con più voce che poteva:

"Per il nostro amore!!"

L’energia generatasi fu spaventosa e Melancholy, non poté far a meno di arrendersi e sparì nel raggio luminoso.

Bunny cadde al suolo, stremata per lo sforzo, ma nonostante tutto si avvicinò strisciando al corpo di Marzio.

"Amore mio, ce l’abbiamo fatta… il nostro amore sarà eterno!" Gli scese una lacrima, mentre lo diceva, e questa cadde sulle labbra di Marzio.

Bunny non ci fece molto caso e poggio la testa sul petto del ragazzo chiudendo gli occhi.

Dopo qualche secondo, incredula si rialzò, poi si appoggiò di nuovo e poi si rialzò…. Sentiva il cuore di Marzio, battere.

"Non posso crederci è un miracolo!! Marzio, amore mio svegliati!"

Le ragazze , immobili, credevano si trattasse di una reazione isterica della ragazza e le si avvicinarono, mentre il povero Seyia, sconsolato, non sapeva più che fare.

Ma si sbagliavano, Bunny aveva ragione Marzio aveva ripreso i sensi e sebbene fosse un po’ debole, non faceva altro che accarezzare il viso della sua amata.

"Ma come è possibile? La scienza non ammette fenomeni del genere!" Disse Amy, sbalordita.

"La scienza no, ma l’amore si! Bunny e Marzio si amano intensamente e il moro amore non ha confini temporali o spaziali e nemmeno la morte può scalfirlo!" Le rispose inaspettatamente Seyia camminando verso di loro.

"Bunny, Marzio, mi dispiace di avervi ostacolato, è chiaro, che io, né nessun altro potrà mai separarvi! Vi auguro di essere felici!"

"Grazie Seyia!" Gli disse dolcemente Bunny.

"Grazie!" Gli disse Marzio, sinceramente colpito dal gesto del ragazzo, che sparì nel nulla.

"Marzio, ti amo e ti giuro che non ti lascerò mai più!"

"Non te lo permetterei io, amore mio!" E la baciò, mentre le altre felici per la riconciliazione dei due innamorati ridevano di cuore.

 

Fine

 

Bhè spero proprio vi sia piaciuto, forse il finale non sarà gradito alle fan di Seya, ma non potevo separare la coppia per eccellenza!! Tanto per iniziare avrei ricevuto parecchie minacce di omicidio, poi Cenerentola e il Principe Azzurro mi avrebbero fatto causa con la scusa che magari un domani avrei separato anche loro e infine è giusto che finisse così!

Grazie a tutti per l’attenzione e fatemi sapere che ne pensate! Ciao ^__^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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