Avatar 2 la vera casa di Diana

di lady luna love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Elen su pandora ***
Capitolo 2: *** una ragazza diversa ***
Capitolo 3: *** ritono a casa ***
Capitolo 4: *** amici diversi ***
Capitolo 5: *** la notizia del viaggio ***
Capitolo 6: *** persa su Pandora ***
Capitolo 7: *** la sagoma nell'erba ***



Capitolo 1
*** Elen su pandora ***


La storia di Diana inizia molto tempo fa , nella lontana Pandora un pianeta sconosciuto dove si sta combattendo un guerra che gli umani sono destinati a perdere una scienziata è costretta a combattere anche se non è il suo campo , il suo nome è Elen Malway si era presentata come scienziata e l'avevano scelta per la sua intelligenza , aveva aiutato Jake il povero marine e più di una volta l'avevano mandata a controllare il suolo di quel pianeta strano e alieno .

Ma gli piaceva lì finché non ha saputo che a loro non interessavano le ricerche scientifiche ma solo un prezioso minerale .

Lei non riusciva a motivarsene, una stupida roccia invece della conoscenza .

Ma ormai era dentro e non poteva più uscirci.

Era entrata il giorno in cui aveva sposato il figlio del comandate dell'operazione , all'inizio gli era sembrato dolce e simpatico ma poi si era ricreduta , ma era ancora innamorata di lui e sperava che quando avessero perso questa guerra potessero tornare a casa e vivere la loro vita di coppia come doveva essere .

Lei era una scienziata non un soldato non doveva combattere eppure si trovava la dietro un albero da sola e impaurita con a proteggerla solo un fucile sgangherato .

Gli venne voglia di togliersi quella maschera che la teneva in vita e la faceva respirare . Morire laggiù era una morte che non le sarebbe piaciuta affatto , alla sua morte voleva che sua figlia o suo foglio la vedessero sdraiata dentro ad una bara e gli posassero sopra un garofano bianco , il suo fiore preferito e voleva che piangesse .

Si immaginava vecchia li stesa dentro un bara , sorridente , era felice perché aveva vissuto la sua vita . Quindi non poteva morire senza aver prima avuto un figlio che piangesse al suo funerale , come lei aveva pianto al funerale dei suoi genitori , morti quando lei aveva appena quindici anni uccisi durante una sparatoria , per questo odiava le armi ed era diventata anche vegetariana , da quel giorno terribile aveva vissuto con i nonni finché anche questi quando lei aveva diciannove anni sono morti , tutta colpa di un'incidente aereo . Pianse mentre rideva non voleva morire appena a venticinque anni , prima voleva che i capelli rossi si ingrigissero ma che gli occhi azzurri restassero uguali a quelli di sua madre .

Sembrava una bambina , non sapeva che fare , sperava che nessuno la trovasse .

Era proprio come una bambina capricciosa che voleva tutto .

Voleva tornare a casa , smetterla di mangiare omogenizzati di tutto anche di budino .

Voleva svegliarsi a mezzo giorno e andare a mangiare una pizza o in un fast food .

Voleva adottare un cane e un gatto e vederli litigare .

Vole avere un bambino o una bambina , voleva chiamarli con nomi strano magari per il bambina Ryan e per la bambina il nome della sua dea romana preferita Diana e vederli crescere e divertirsi , essere sgridati e capire , piangere e ridere , combinare guai , innamorarsi e magari uscire con qualcuno nascondendolo al padre , frequentare tutte le scuole fino a vederli laureati, poi sposarsi e avere a sua volta dei figli .

Ma più di tutto voleva andare al cimitero e posare delle margherite sulla tomba dei suoi nonni e dei ciclamini su quella dei suoi genitori .

Voleva finalmente vivere una vita normale , poi quando sarebbe stata nonna avrebbe raccontato questa avventura ai suoi nipoti e avrebbe impedito a suo marito di far arruolare suo figlio .

Pianse al cielo di Pandora la sua rabbia e si accovacciò sfiorando il grilletto del fucile che aveva in mano , lo odiava , lo odiava con tutto il cuore , odiava quell'arma , odiava il tizio che aveva portato via la vita dei suoi genitori , odiava suo marito per averla trascinata lì e per compiere la stessa cosa che aveva fatto quel ladro con i suoi genitori , lei era lì solo per fare delle ricerche non per combattere .

Lanciò via il fucile ma sentendo un rumore lo riprese immediatamente .

Lo portò al cuore e si mosse da dietro l'albero che l'aveva protetta , ora era tutto silenzioso erano tutti morti e probabilmente avevano perso “pazienza” pensò ma si mentì da sola perché dentro di se gridava “non vedevo l'ora!” camminò per quella foresta gigante cercando di tornare al campo . Uno strano rumore attirò la sua attenzione sembrava un pianto come il suo ma ancora più infantile . Si avvicinò ad un albero e trovò un aliena mezza morta , i suoi colori sbiaditi e i suoi occhi quasi chiusi . Sul petto il segno i segni di uno sparo , gli ricordava sua madre quando l'avevano portata via all'ambulanza , era identica a lei , le stesse labbra screpolate gli stessi occhi senza vita.

L'aliena aprì gli occhi per capire chi era l'immagine sfocata davanti a lei .

Elen notò che aveva infilzato anche un pugnale alieno probabilmente qualcuno l'aveva raccolto e glielo aveva lanciato contro .

L'aliena capì che era un'umana femmina quindi pensò fosse molto più caritatevole degli uomini maschi , e poi era meglio darla a lei piuttosto che lasciarla la con lei morta -aiutami...- disse all'umana -non sforzarti!- disse lei preoccupata -per me non c'è speranza aiutala tu- Elen non capì ma l'aliena teneva tra le braccia una piccola bambina -ti prego salva mia figlia- Elen prese tra le braccia la cucciola che subito gli sorrise -promettimi che ti prenderai cura di lei guerriera umana -.

Elen la guardò stava per morire ma prima voleva dirgli una cosa -io non sono una guerriera io sono una scienziata io non combatto , io studio imparo insegno io non l'ho mai voluto questo io non voleva che nessuno morisse io volevo capire soltanto questo pianeta e imparare tutto qua , ma gli altri hanno voluto combattere e mi hanno trascinata con loro . Io non volevo lo giuro!- Elen pianse davanti alla madre ormai morente che alzò una mano e gli accarezzò il volto -lo so umana tu sei come Jake tu vuoi imparare penditi cura di mia figlia e che Eywha ti protegga e ti benedica sorella-

Elen prese il pargolo che era grande come un bambino di tre anni , le sorrise .

Davanti a lei l'aliena esprimeva il suo ultimo desiderio toccandosi l'elsa del pugnale -non farle dimenticare da dove viene e cos'è successo dagli questo- si strappo il pugnale dal petto e esalò l'ultimo respiro . Elen prese il pugnale dalle mani dell'aliena poi raccolse un fiore molto grande Luminescente e Rosa lo posò sulla na'vi ormai morta mentre degli strane meduse si appoggiavano sul corpo dell'aliena che l'aveva chiamata sorella ; avrebbe fatto come aveva promesso avrebbe accudito sua figlia .

Prese il suo zaino e mise la bambina dentro mentre si addentrava sempre più nella foresta gigante in cerca della base o di qualcuno a cui parlare di quello che le era successo . La bambina non piangeva e non fiatava . Era invisibile . Alla fine intravide un soldato tra gli alberi . Intravide suo marito .

La parola all'autrice

mi dispiace di averlo fatto così corto ma non avevo tante idee per l'inizio , spero vi sia piaciuto .

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Capitolo 2
*** una ragazza diversa ***


Elen raggiunse il soldato che le puntò addosso il fucile , poi mise a fuoco l'immagine dalla moglie stravolta e l'abbracciò forte .

Lei piangeva e la maschera era piena di lacrime -Elen...stai bene?- Elen guardò suo marito negli occhi si chiedeva se dirglielo oppure aspettare -si Sten sto bene ma c'è una cosa che ti devo far vedere- le lacrime gli scesero dagli occhi e tirò fuori dallo zaino in pargolo blu -Elen cosa...?- chiese il marito guardando la bambina -sua madre è morta e non ho potuto abbandonarla – Il marito ricordò la storia della moglie , e la capì -Elen cosa facciamo?- la moglie non aveva pensato a questo particolare -hai ancora quegli apparecchi per fare respirare gli avatar ?-.

Sten aveva capito subito l'idea della moglie .

Ed era d'accordo , l'avrebbero portata sulla terra .

Elen temeva che fosse soltanto per qualche esperimento , ma quella era sua figlia .

Il marito portò la moglie fino alla basa presa in possesso dagli alieni .

Elen mise di nuovo la bambina nello zaino .

Gli alieni li notarono quasi immediatamente e gli consigliarono di buttare la armi .

Elen fu contentissima di buttare quello stupido fucile .

Al contrario Sten ci era affezionato al suo .

Era di suo padre e non gli andava di lasciarlo là .

Elen lo convinse e lui mollò la presa .

Vennero scortati fino all'ingresso della base .

Anche gli altri umani sopravvissuti erano là .

Sten cercò suo padre , si aspettò di vedere la sua cicatrice sulla testa .

Ma non c'era .

Era morto .

Elen gli mise una mano sulla spalla lei sapeva com'era perdere qualcosa a se caro .

Sten l'abbracciò e si ripromise che si sarebbe ripreso quel pianeta e quell'assurdo minerale che interessava a suo padre .

E la bambina era un'arma perfetta , dovevano soltanto aspettare che avesse l'età giusta , fargli credere qualcosa per spiegare gli esseri uguali a lei e farla combattere .

Tenne stretta Elen a se , bruciava di rabbia pura , e in più sapeva che Elen non poteva avere figli , questo lo aveva saputo dopo l'analisi medica prima di farla salire sulla nave verso quel pianeta lontano .

Elen capiva la rabbia del marito e guardò lo strano cielo di Pandora .

Tra poco avrebbe visto il cielo di casa , il suo cielo azzurro .

Ma sua figlia non avrebbe mai visto il cielo di casa sua , quello di Pandora .

Gli alieni fecero imbarcare gli umani , solo alcuni furono scelti per restare .

Elen salutò Pandora sperando che fosse l'ultima volta che la vedeva .

Invece Sten la salutava con un arrivederci pieno di rabbia .

Di celle di addormentamento vuote c'è n'erano a miliardi , ma Elen volle dormire nella stessa cella di sua figlia .

Si ritrovò così in quel cassetto bianco aspettando solo che partissero , sua figlia era accanto a lei .

Dormiva già e lei si addormentò poco dopo .

QUINDICI ANNI DOPO

La luce entrò dalla finestra stuzzicando il viso della povera ragazza che era sdraiata sul letto .

Lei si girò dall'altra parte .

Aveva sonno .

Poi una voce che la chiamava di sotto.

-Diana svegliati!sono già le sei!-

Diana si alzò dal suo maledettissimo letto troppo piccolo per lei e si guardò allo specchio . La sua pelle blu si era accesa di un blu ancora più intenso .

Prese in mano la sua coda e con un metro da sarta la misurò -un metro e sette centimetri - sussurrò tra se e se .

Aprì l'armadio e cercò qualcosa da mettersi .

Prese una maglietta bordò e un paio di pantaloni militari .

Ma come al solito entrambi erano troppo corti .

Alzò le spalle rassegnata .

Controllò il collare che portava per respirare .

Sua madre aveva detto che lei era nata speciale e non c'era nessuno come lei era nata diversa per questo era blu aveva le orecchie a punta e la coda , in più senza quel collare non sarebbe sopravvissuta .

-Diana muoviti- la richiamò la voce di suo padre .

Lei si lavò la faccia diversa e infine spalancò la porta della sua camera , cercando i non battere la testa la oltrepassò con un salto si ritrovò giù dalle scale

-eccomi padre- disse sedendosi al tavolo e prendendosi una fetta di pane con marmellata di mele -oggi devi fare molta palestra Diana!- disse il padre con fermezza -ma papà faccio già otto ore !- ribatte la povera ragazzina -e allora fanne nove- la quindicenne si arrese al volere di suo padre .

Sua madre entrò poco dopo , con il suo solito sorriso extra grande sul volto

-mamma quando sorridi così mi fai venire i brividi-disse Diana guardando la madre , poi si versò un po' di succo d'arancia .

Infine si alzò e si diresse verso la palestra .

Elen la guardò andare via e si ricordò quando era appena arrivati sulla Terra , quando avevano fatto costruire quella casa remota con tutti i macchinari per allenarla come una vera guerriera .

Qualche volta suo padre gli faceva anche degli esperimenti per creare nuovi avetar . Si ricordò che appena arrivata lì Diana era più grande del loro San Bernardo di nome Miky .

Suo marito gli mise una mano sulla spalla

-sta per arrivare il momento – disse lei

-sapevamo che sarebbe arrivato il momento , sai che c'è l'hanno fatta tenere solo perché noi abbiamo promesso di portarla di nuovo lì-

-ma Sten è mia figlia-

-Lo so-

Diana non sapeva niente di niente , a parte che era nata speciale .

E così svolgeva la sua normale giornata , con un po' di ore di ginnastica , allungate in questi giorni , sollevava pesi , correva sul tapirulan , faceva flessioni , tutto normale per lei .

Poi dopo i doveri i suoi gli avevano regalato una chitarra e certe volte suonava .

Ma soprattutto amava uscire all'aria aperta .

Intorno alla casa c'era solo un foresta , anche se qualche volta aveva visto dei bambini che l'avevano vista a sua volta .

La descrivevano come un scimmia blu , ma lei non era un scimmia era solo diversa e così non si era mai spinta tanto in là di solita si arrampicava sugli alberi più alti e annusava il mondo e ascoltava la natura .

Si lei era diversa .

Alla sera suo padre gli faceva degli esperimenti come per esempio metterla dentro generatori di DNA clonato , o prendere campioni di pelle capelli saliva e queste cose .

Infine leggeva un capitolo o due di uno dei suoi libri e restava a fissare le stelle sentendosi diversa come sempre .

Forse lassù c'era qualcuno e qualcosa che le assomigliasse , un tassello si puzzle in un videogame .

Lei non era sola e lo sapeva .

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Capitolo 3
*** ritono a casa ***


Era una mattina come tutte quando la portarono via .

Sembrava tutto assolutamente normale , il cielo splendeva e i suoi amati alberi cantavano l'arrivo di una nuova giornata .

Poi entrarono in casa senza preavviso .

Duecento uomini mandati da l governo entrarono in casa e la misero a soqquadro , quella che era sembrata una normale mattina diventava la mattina più importante della vita di Diana .

Entrarono in casa ,subito dopo che lei aveva fatto la sua solita colazione , proprio mentre lei stava dando cazzotti ad un fantoccio in palestra , picchiava duro come diceva suo padre .

Le puntarono subito le armi contro .

Le dissero di fare i bagagli che sarebbe andata con loro .

Immaginatevi che dei federali entrino in casa vostra e vi dicano di fare i bagagli senza alcun motivo che voi sappiate .

Diana era confusa .

Lei entrò in camera e mise il necessario in uno zaino.

Poi scese sotto sempre scortata da questi nanetti , con le loro uniformi blu che li facevano sembrare tutti identici e i loro fucili neri e lucidi pronti a spararle .

Sua madre gli urlava di stare calma e di non spaventarsi .

Ma lei non aveva paura .

No quella cosa che aleggiava dentro la sua gola non era paura , era solo nervosa tutto qui .

Chiese cosa sarebbe successo Miky i federali dissero che si sarebbero presi loro cura del cane .

Diana si tocco il collare .

Era ben fissato .

La scortarono di nascosto fino dentro una base di decollo .

Entrarono .

Ogni suo movimento era controllato , perfino la sua coda che si muoveva pazzamente da una parte all'altra

Diana guardava divertita tutti quegli omini seduti sulle loro comode poltrone , con il telefono appoggiato tra l'orecchio e la spalla mentre bevevano esausti il loro caffè , e guardavano gli schermi ormai disgustati dalla troppa luce .

Probabilmente non avevano dormito tutta la notte .

Gli strani omini , la fissavano per poco poi riabbassavano il capo per guardare ancora una volta i loro schermi .

A loro non importava chi partiva , o cosa sarebbe successo , se moriranno tutti o si salverà qualcuno , a loro non importava nemmeno ammazzarsi di lavoro , tutti avevano delle famiglie a cui badare , ciò che succedeva non li riguardava .

Infine suo padre la portò all'interno di una nave spaziale .

Guardava incuriosita le celle bianche , troppo piccole per lei e vuote, i soldati sarebbero arrivati ma non quando c'era lei .

Lei era una sorpresa per loro .

Un bonus in più per la riuscita della missione .

Suo padre l'accompagnò in uno sgabuzzino , dove al lato c'era una cella più grande delle altre .

Diana intuì che era la sua .

Si infilò in quello spazio e vide suo padre uscire .

Sembrava una nuvola soffice e bianca , pensò di essere in paradiso .

Prese il suo amato pugnale e lo sentii pulsare .

Lo appoggiò al cuore .

Pulsavano insieme coordinati come una cosa sola .

-Jariha...-sussurrò , non sapeva che significava ma gli veniva in mente quel nome ogni volta che teneva in mano quel pugnale .

Aspettò con ansia il momento della partenza . Ma prima che lei potesse sentire i motori accendersi ,si accesero i dispositivi di addormentamento .

Scivolò nel sonno , come se fosse stata portata via dall'olio denso e giallognolo .

Davanti a lei c'era solo una creatura .

Una specie di pantera nera con sei zampe e una cresta violacea .

-cos'è? - chiese al nulla , mentre una gigantesca foresta si ridisegnava attorno a lei .

-Niscidi non dirmi che non ti ricordi di lei?-disse una voce sconosciuta .

-no-

-Niscidi ti aspetta a casa Diana , torna a casa , torna a casa- la voce continuò all'infinito finché non si svegliò .

Riconoscette il suo corpo in quella scatola bianca come una nuvola .

Ne uscì con la massima facilità .

Era a gravità zero , fluttuava nell'aria .

Era quasi più divertente che arrampicarsi sulla sua amata quercia .

Poi la gravità si ristabilì e la quindicenne cadde rigorosamente al suolo .

Uscì dalla porta e si trovò sua madre maledettamente stanca , non sembrava che avesse dormito per sei mesi .

-Diana come stai tesoro?-

-bene mamma ho solo fame-

Sua madre si precipitò a darle una scatoletta di proteine , che somigliavano più a una gelatina bianca giallognola .

Ma Diana aveva fame quindi non si preoccupo ne dell'aspetto ne del sapore .

Poi sua madre si mise a discutere di cose futili come il riscaldamento ambientale l'inquinamento e cose così poi aggiunse -e per questo che ce ne siamo andati dalla terra- Diana si fermò -mamma dove siamo?- Elen studiò la domanda -su Pandora , sai ci serve il tuo aiuto per la terra , ha bisogno di un minerale- Diana si era sempre fidata di sua madre e si sarebbe sempre fidata di lei , era sua madre dopo tutto . Elen invece si sentì uno schifo , aveva mentito a sua figlia , si sentiva malissimo .

La madre però continuò a parlargli meglio mentirgli per non farla soffrire che dire la verità e vederla piangere -tuo padre ti presenterà ai soldati devi rimanere in questa stanza che purtroppo è insonorizzata fai la normale magari siediti su quella sedia -.

Diana si sedette , e osservava la parete in vetro davanti a lei .

Era coperta da un sipario rosso , come se fosse uno spettacolo .

Dall'altra parte , in una grande sala Elen dava il via a suo marito per parlare alle centinai di soldati in quella sala .

-Soldati provenienti da tutto il pianeta terra , so già che molti di voi sono sconcertati dal fatto che l'ultima volta abbiamo perso ...- Sten scandiva bene le parole e cercava di incitare i soldati .

Mentre questi se ne restavano seduti in silenzio a masticare le loro gomme americane e a osservarlo , con un po' di timore per il futuro , ma nessuno lo dava a vedere lì erano tutti sicuri e coraggiosi .

-ma questa volta ce la faremo , siamo i migliori , abbiamo capito le loro usanze e i loro problemi che hanno contro di noi , sappiamo tutto di loro , ma dobbiamo ancora scoprire molto su questo strano pianeta , per questo abbiamo costruito nuovi avatar e li abbiamo programmati meglio dato le migliori conoscenze degli alieni – si fermò e respirò a pieni polmoni , mentre quei soldati venuti da chissà quali purgatori non si aspettano di trovare l'inferno .

Sten pensò a suo padre era sempre duro nei discorsi ai suoi uomini , li faceva temere lui più che il pianeta poi ricordò quelle parole che usava per intimorire i soldati ma che in fondo era la cruda realtà -ma vi avverto , se esiste l'inferno dopo essere stati qui avrete voglia di visitarlo , ma per nostra fortuna noi abbiamo un asso nella manica- Elen deglutì e prese la mano della sua amica Sofì .

Il tendone cadde giù come sangue .

Diana era sempre seduta sulla sedia incuriosita da tutti quei soldati , non aveva mai visto tanti uomini tutti insieme .

Sten continuò -no questo non è un normale avatar , questo e un vero e proprio Na'vi prelevato da qui quando era ancora una cucciola , Diana è stata adottata da me e dalla dottoressa Malway e l'abbiamo cresciuta come una figlia , ora lei è fedele a noi , ma mi serve un volontario la aiuti a capire questa nuova situazione aliena per lei allora chi si propone-

Il silenzio totale .

David un ragazzino esattamente al centro della fila guardava quella povera ragazza , anche lei come lui ha dovuto affrontare grandi difficoltà .

Era stata anche lei allontanata dalla sua terra .

E come lui non l'aveva mai conosciuta e tanto meno sapeva qual'era .

Infatti il padre di David era morto prima che potesse dirglielo , e sua madre era morta alla sua nascita .

Lui rimaneva solo con suo fratello maggiore di diciotto anni Cody e quindi è partito con lui all'età di sedici anni compiuti .

Suo fratello era tutta la famiglia che aveva , anche se Cody era sempre lontano , e immaginava che anche quella ragazza di sentisse sola come lo era lui e probabilmente era molto confusa .

Poverina .

Non si accorse nemmeno di aver alzato la mano .

-complimenti al coraggioso ragazzo , vieni qui , avanti- .

David si fece largo tra gli altri soldati per andare sul palco .

Infine l'assemblea si sciolse e tutti tornarono alle loro brande .

Mentre David seguiva il comandante Sten fino all'aula accanto dove Diana se ne stava tranquilla seduta su una sedia .

Sten aprì la porta e subito Diana si alzò in piedi incuriosita da quel ragazzo moro leggermente abbronzato , e con gli occhi bui . Si chiese subito

Chi era quel ragazzo? E a cosa serviva lei?

La povera Diana non sapeva nemmeno di essere tornata a casa

La parola all'autrice

Allora com'è? Spero vi piaccia , lo so che è finito male ma non è colpa mia se non so come orientarmi sui capitoli scusatemi .


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Capitolo 4
*** amici diversi ***


Diana guardò il ragazzo davanti a lui .

David osservava la ragazza che pareva confusa , era solo una ragazzina addestrata da soldato come lui , anche se era molto più alta .

Il comandante Sten aveva detto che doveva inventarsi una storia credibile sul fatto che gli alieni fossero uguali a lei .

David cercava di inventarsi qualcosa e nello stesso magico istante in cui vide i suoi occhi gli venne un'idea , pazza , ma lei non sapeva la differenza tra verità e bugia , gli avevano sempre raccontato solo bugie .

Sten si intromise tra gli occhi riflessi uno sull'altro

-Diana lui è...-non si ricordava il nome del giovane -David-

disse il ragazzo per aiutarlo

-bene David ti aiuterà , ti spigherà tutto quello che c'è da sapere , sarà una specie di guida , tra ragazzi credo che vi intenderete , allora vi lascio –

disse il padre di Diana e sparì dietro l'angolo , i due ragazzi continuarono a guardarsi negli occhi -e allora che si fa?- chiese Diana -ho vieni andiamo ti faccio vedere la base- Diana fece spallucce e seguì il ragazzo , in tutti quei corridoi della base .

Era peggio del labirinto del Minotauro .

Diana smise di farsi una piantina nella testa , quando capì che se non fosse stata accompagnata si sarebbe persa appena a tre passe dalla sua branda .

Invece David sapeva tutto di quella base e iniziò a fargli vedere , la sala riunioni , la palestra , le brande per i soldati , e la mensa .

Di tanto in tano faceva strane battute , pessime .

Diana stava zitta e lo seguiva come un cagnolino blu .

A David stava simpatica quella ragazza e non era passata nemmeno un'ora .

David decise che era l'ora di fargli vedere la cosa forte per lei di questo posto .

Così afferrò una maschera da un “distributore” e se la calò con attenzione sul viso .

Poi aprì con cautela una porta e uscì .

La ragazza aliena lo seguì .

David era felicissimo non vedeva l'ora di farglielo vedere

-Diana togliti il collare-

Diana all'inizio non capì -cosa ma sei impazzito?-

Devid puntò i suoi occhi in quelli della ragazza -ti fidi di me?-

Diana lo guardò a sua volta , fece pressione sui due bottoncini ai lati del collare , che con un fischio si aprì e cadde a terra .

Diana inspirò quell'aria che non la danneggiava -ma come?-

David sorrise vedendo la ragazza felice -tu sei nata qui su questo pianeta... tua made ti ha partorito qui e poi loro si sono presi un po' del tuo codice genetico-

Diana era confusa voleva chiedere chi???

Ma David la fermò .

-tuo padre ti faceva degli esperimenti giusto?-

Diana annuì senza capire il motivo di una così inutile domanda .

-Allora aspettami qui non ti muovere-

Diana si sedette a terra , si guardò intorno .

Sembrava un villaggio grigio e freddo come il ghiaccio .

C'erano strade , orti , persone su strani robot .

Ma là , infondo infondo c'era la foresta .

Occhi gialli la fissavano , non erano ne occhi umani ne occhi Na'vì era occhi diversi , occhi impazienti .

Qualcosa gli tocco la spalla .

Diana si voltò e urlò .

La creatura gli tappò la bocca -Diana vuoi svegliare tutta pandora?-

Diana rimase scioccata -David?- chiese , era in forma avatar

-e chi ti aspettavi di trovare il principe azzurro-si mise a ridere

-Si di sicuro David la battuta è pessima...ma come puoi essere come me ?-

-merito di tuo padre , abbiamo prelevato il tuo codice genetico come loro e abbiamo creato questi avatar allora adesso non sei più sola-

-non lo era nemmeno prima-

-e?-

-Jariha era con me e Niscidi mi aspetta-

-tu hai qualcosa che non va nel cervello-

-antipatico- David gli fece la linguaccia .

-infantile-

-sarò sempre più grande di te di un anno- disse lui

-ma in forma umana sei molto più piccolo di me nanetto-

scoppiarono entrambi a ridere come pazzi e non smisero .

Ma alla fine David portò Diana nella stanza insieme ad altri avatar che si erano già addormentati .

-allora buona notte- disse lui prima di chiudere gli occhi e tornare nel suo corpo.

-hai ragione David non sono sola-

David l'aveva sentita come un sussurro .

Aprì la bara di metallo in cui era confinato.

Il comandante Sten e la dottoressa Malway erano davanti a lui

-allora com'è andata?-Chiese Elen

-siamo migliori amici- rispose David ridendo ancora

-ottimo lavoro soldato , domani andiamo a fare un giro-

David annuì e si ritirò sulla sua branda , suo fratello dormiva .

E lui era solo .

Poi guardò il cielo di pandora , pensò a Diana .

No non era solo .

La parola all'autrice

Allora? Vi piace? Spero di si , mi dispiace ma non ho molte idee e allora i capitoli mi vengono corti .

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Capitolo 5
*** la notizia del viaggio ***


Diana fu svegliata da un acuto squillo di tromba , suonata da David .

Che si mise a ridere mentre la ragazza si copriva la faccia con la coperta

-David la prossima volta ti ammazzo-

-ok , ma tuo padre ti aspetta da un'ora-

-mio padre che?-

Diana si alzò dal letto come se un insetto l'avesse punta .

-mi aveva detto di svegliarti , ma mi sono fatto un giro-

-David non rimandiamo , ora ti ammazzo-

David corse via inseguito dall'aliena inconsapevole delle sue origini .

Diana indosso il collare e continuò a inseguire David

Alla fine il ragazzino si intrufolò in una porta sapendo che la ragazza si sarebbe persa in quel labirinto .

Sghignazzò felicemente all'idea della ragazza persa nella base .

Invece se la ritrovò davanti .

-come?-

-ho seguito il tuo odore e siamo 1 a 0 per me!-

-va bene ma prima che tu mi faccia fuori ti ricordo che tuo padre ti aspetta nel laboratorio-

Diana scappo dritta nel corridoio ,

-non ti serve il navigatore?-chiese David

-no cercherò l'odore di mio padre-

Diana scomparì dietro l'angolo .

Seguiva il suo naso.

Quel posto era un albergo di odori quasi totalmente uguali , ma bastava quel piccolo particolare per riconoscerli .

Suo padre odorava di dopobarba e segatura .

Sua madre odorava di detersivo per piatti e chiodi di garofano.

E David , David non aveva un suo odore specifico , odorava semplicemente di David , come se David fosse un odore .

Rise all'idea di un pubblicità così “ Aroma di David provatelo” .

Sarebbe stato un fantastico profumo , David aveva un odore buonissimo .

Seguì l'odore di suo padre fino ad una porta.

La aprì e si trovò davanti il generale Sten

-finalmente Diana temevo non arrivassi più , David è qui mezz'ora e siamo pronti-

Diana vide il ragazzo che oramai era un avatar sghignazzare .

Lo guardò e gli fece capire che la sua ora era giunta .

-bene tua madre ti aspetta , andate a fare un giro-

la ragazza prese il ragazzo da parte , mentre controllava che suo padre se ne stesse andando -quando torni normale ti ammazzo-

-quando torno normale ? Non ti va di affrontarmi così , sono troppo forte!-

-no è che l'avatar costa ed è venuto piuttosto bene non voglio rovinarlo-

Il ragazzo ci rimase male , ma sorrise , quella ragazza era veramente simpatica.

-Allora , per uscire usiamo il tuo naso o la mia memoria ?-

-La tua memoria non voglio sciupare il mio olfatto-

il ragazzo si mise a correre per i corridoi mentre la ragazza cercava di stargli dietro .

Alla fine lui si fermò di colpo .

Diana finì sopra a David , rotolarono fuori da una porticina .

Adesso era David a stare sopra Diana .

Quel momento per loro durò due ore .

Alla fine Diana spinse via , il camminatore nel sonno .

-oh Diana!-

Diana si alzò e vide un altro avatar simile a lei

-mamma?-

-Diana come stai? Tutto bene? Ti sei fatta male?-

-no mamma sto bene semmai Devid ha un problema-

-quale?- chiese il ragazzo

-durante la caduta anche quel po' di cervello che avevi si è spappolato-

-divertente-

-si molto-

Elen si intromise -ora che ci siamo tutti possiamo andare-

Diana era confusa , nessuno gli diceva mai niente -dove?-

-a fare un giro su Pandora-

La parola all'autrice

di nuovo mi scuso per il capitolo corto , ma ne voglio fare tanti corti !

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Capitolo 6
*** persa su Pandora ***


Diana era un po' intontita da quella frase .

Cosa c'era oltre quel cancello?

Chi erano quelli di cui parlava David ?

E cos'era quel luccichio ambrato che vedeva sempre?

Non sapeva che rispondere .

Le domande gli formicolavano in testa .

E sapeva che le risposte erano solo nella foresta.

Ad aspettarla .

-Niscidi- sospiro -Jahira-

due nomi .

Ma cosa significavano .

David vedendola pensierosa .

Svelto come un gatto si mise dietro di lei e gli tirò la coda.

Diana saltò come un tigre inferocita sopra il ragazzo .

David sudava sette camicie.

Era appoggiato a terra e la ragazza gli stava sopra con un coltello in mano

-la mia coda non si tocca-

disse Diana prima di spostarsi e lasciarlo alzare .

-non si disturba il cane che dorme David-

disse Elen sorridendo .

-poteva avvertirmi prima dottoressa-

-i ragazzi di oggi , a proposito tuo fratello?-

-Cody?-

-si proprio lui dov'è? Dobbiamo partire-

-e lei lo chiede a me ? Forse è ancora arrabbiato per la storia dell'avatar-

Infatti Cody avrebbe dovuto avere un'avatar tutto suo ma qualcosa andò storto e l'avatar doveva ricostruirsi .

Invece quello di suo fratello David era già bello che pronto .

Cody ne era geloso.

Odiava David .

Odiava suo fratello.

Odiava l'unica famiglia che aveva.

Non sapeva perché ma lo odiava .

Infatti era stato Cody a trascinare David lì.

A rovinargli la vita.

Eppure David non era mai triste .

Rimaneva sempre allegro .

Cody non capiva suo fratello.

Lo odiava semplicemente.

Senza motivo.

Era sempre stato Cody il preferito di suo padre.

Eppure ne era geloso .

Forse perché a David tutto andava sempre bene .

Invece lui doveva combattere .

Cody pensava proprio a quello .

Quando suo fratello lo chiamò.

Cody era occupato a ritoccare il suo elicottero.

Voleva fare ingelosire suo fratello.

-allora che te ne pare fratellino?-

chiese malizioso Cody

-wow che figo-

disse semplicemente David .

Era una risposta un po' secca per lui ma andava bene.

Diana salì senza dire una parola .

Guadò semplicemente il grande apparecchio di metallo .

Poi fissò Cody .

Biondo occhi azzurri .

Esattamente il contrario di David .

Ma le sembrava troppo serio .

Partirono immediatamente .

Elen temeva dentro se che sua figlia capisse tutto.

Si sentì mancare .

-mamma tutto bene?-

-oh ...ah si certo Diana sto bene-

Diana alzò le spalle rassegnata .

Cody ruppe il silenzio .

-Io mi fermo qui , più avanti non c'è lo spazio -

-ok Cody-

-vi vengo a prendere tra cinque ore esatte se fate tardi vi aspetterò non oltre il tramonto-

-ricevuto grande capo-

disse scherzoso David .

Cody con una maestria di chi fa quel lavoro da sempre fece atterrare l'elicottero.

Diana scese subito e osservò intorno a lei .

Una foresta gigante.

Mancava solo la voce e la creatura strana.

Si girò e vide l'elicottero volersene via in cerca di luce visto che dove era lei le fronde la intrappolavano.

-Diana c'è qualcosa che non va?-

chiese David

-no è solo un po' strano questo posto-

Elen era stressata .

Si mise in marcia e fece strada alla ricerca di una pianta .

Più si guardava intorno più prendeva consapevolezza che sapeva dove si trovava .

-tuo fratello ci doveva portare proprio qui?-

-perché dottoressa dove siamo?-

Domanda stupida visto che davanti a loro la foresta si infittiva ancora di più lasciando posto al buio .

-Ai confini della foresta Twuziky la foresta infinita nessuno che entra lì ne esce consiglio di prendere un'altra strada-

-mamma ?-

-si Diana-

disse la dottoressa mentre si incamminava verso un grosso albero per prendere campioni

-cosa devo fare con quello?-

Elen si girò di corsa

-scappa Diana!!!!-

Anche David si voltò guadando la creatura che si avvicinava a Diana

-Diana scappa quello è un Thanator-

Diana guardò ancora un'istante quella pantera con sei zampe .

Poi scappo .

Indovinate dove?

Nella fratta di scappare si diresse nella foresta di Twuziky sperando di seminarlo .

David guardò Diana la sua migliore amica scomparire inseguita dal Thanator . Diana era persa su Pandora . Persa a casa sua .

Che succederà????

e chi lo sa .

Non lo so nemmeno io.

Forse ritornerà dall'oltre tomba un vecchio personaggio del film .

Forse Diana incontrerà un vecchissima amica .

E forse dico forse David si sentirà in colpa per non essere stato più attento .

Ma dai!! vi ho detto tutto!!!

allora la storia non la scrivo più !

Scherzo non posso mollare .

La dobbiamo si o no liberare Diana ?

David -oh si che la devi liberare!-

IO- e se non mi va?-

David -antipatica-

Io-lo so!-


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Capitolo 7
*** la sagoma nell'erba ***


Dove eravamo rimasti??

A si .

Diana correva inseguita dalla bestia .

Ormai l'aveva quasi completamente seminata .

Continuò a correre finché non ce la fece più .

Si fermò a prendere aria appoggiando le mani sulle ginocchia .

Si guardò intorno sola .

Si sola nella foresta di Twuziky .

Da quanto tempo era lì?

Forse un paio d'ore , forse venti minuti .

Ma sapeva che doveva tornare indietro .

Iniziò a preoccuparsi .

Dove era la strada per la base ?

Decise di arrampicarsi su un albero .

Ne scelse uno a caso e ci salì sopra .

Lì incontro un'allegra famigliola di scimmie a quattro braccia .

Urlò e scese .

Un altro animale strano .

Ma perché tutti gli animali di quel pianeti erano terribilmente strani??

Ne scelse un altro e pregò che fosse disabitato .

Invece era anche questo abitato .

Le scimmie le ringhiarono subito contro .

Ma questa volta al posto di scendere .

Cadde a terra e svenne .(sfigata -_-'')

Rinvenne dopo ore molto molto molto molto molto molto molto molto molto....confusa .

Non era un 'incubo era davvero ancora lì .

-ma che cavolo!!!-

urlò .

David aveva aspettato fino al tramonto .

Ma di Diana nessuna traccia .

-David tuo fratello ti aspetta -

-ma Diana ?-

-conosco mia figlia se la caverà vedrai-

Elen mentiva .

Aveva paura .

Paura per sua figlia .

Invece David non si voleva muovere di li .

Voleva aspettare che Diana tornasse .

Alla fine la dottoressa lo convinse.

Si alzò .

Vide l'elicottero scendere .

Salì e si sentì in colpo .

-hey che è successo? Non c'era anche un altro con voi?-

chiese Cody .

-smettila Cody non c'è da scherzare -

-scusa fratellino -

-ragazzi smettetela-

A Devid non parve che la Dottoressa avesse detto:

ragazzi smettetela”

lui aveva sentito

è colpa tua David! È colpa tua !!”

Si sentì in colpa .

Terribilmente in colpa .

Voleva morire .

Voleva essere al posto di Diana .

Invece lui stava bene .

Era come quando aveva perso suo padre .

Perché non era morto lui invece che suo padre?

Lui non aveva uno scopo nella vita .

Era soltanto un ragazzo .

Invece Diana doveva ancora fare molto.

Nella foresta

Diana continuava a camminare .

Non sapeva dove era ma camminava e basta .

Sapeva che era il tramonto .

Ormai David e sua madre avevano rinunciato .

Nella penombra vide una sagoma .

Sdraiata sull'erba .

Era una sagoma umana .

Di dimensioni normali .

Con molta cautela si avvicinò .

Cercò di fare il più piano possibile .

Era un corpo .

sembrava mummificato .

Mummificato dall'erba stessa .

I leggeri filamenti ricoprivano tutto il corpo e non ne lasciavano intravedere neanche un pezzetto della pelle candida .

Diana provò a toccare quel corpo .

Mise l'orecchio sul petto per sentire il cuore .

Batteva ancora .

Le piante l'avevano tenuto in vita .

I filamenti iniziarono a staccarsi .

Prontamente prese una maschera mezza bruciacchiata , ma le sezioni importanti per la respirazione erano intatte .

La calò sul viso del corpo e piano piano i filamenti si staccarono mostrando il viso di una donna .

-stai bene?-

chiese Diana .

La donna non rispose .

Diana a prese sotto braccio e si incamminò

-vedrai andrà tutto bene ti porto alla base-.

Ancora silenzio .

Ma adesso aveva aperto gli occhi e iniziava a respirare .

Chi sa chi era ?

La donna urlò .

Diana si girò .

Un'altra creatura strana .

Questa volta più piccola e più simile ad un lupo.

Poi un'altra identica .

E ancora un'altra .

E altre tre .

Insomma ne erano circondati .

-siamo morti- sussurrò Diana (brava pensa positivo mi raccomando!)

Uno di quei cosi (com'è che si chiamano???) spicco un salto per aggredirle.

Diana chiuse gli occhi aspettando il colpo .

Ma non arrivò mai .

La creatura che l'aveva inseguita fino dentro la foresta ricomparve .

Saltò addosso all'animale che stava per colpire Diana .

E ruggì contro tutte le altre .

Che scapparono a sei zampe levate .

Infine la creatura si avvicinò a Diana .

I suoi occhi .

Gioielli d'ambra .

-Niscidi- sussurrò

Niscidi si strusciò contro Diana .

Alla base

David era solo .

Appoggiato al muro che divideva l'esterno dal laboratorio .

Era ancora un avatar .

Aveva dormito così .

E adesso il cielo strano di Pandora lo salutava .

Si sentiva ancora in colpa .

Si sentiva troppo in colpa .

Passava da due cose diverse in un secondo

-dovevo essere io al suo posto!

Starà bene?

Perché non sono stato più attento!!

E se poi è morta?-

Poi una Tanathor gli saltò addosso .

-vedo che tu e Niscidi avete fatto conoscenza-

Conosceva quella voce .

Forse era un angelo .

O forse era tornata .

Si levò quella bestia di sette tonnellate da dosso e corse ad abbracciare Diana

-piano così mi strangoli aiuto Niscidi fa' qualcosa!-

Niscidi non fece niente .

Inclinò soltanto quella sua enorme testa .

-sei viva!- urlo David

-non certo grazie a te e ai tuoi abbracci-

-come hai fatto-

-Niscidi-

-chi ?-

-lascia stare intanto portiamo la mia nuova amica in infermeria-

oramai la ragazza camminava .

Ma aveva bisogno di cure .

La portarono in infermeria , mentre Niscidi spariva ancora nella foresta .

Sua madre la abbraccio peggio di David .

Intanto nella foresta .

All'albero casa Jake parlava con Norm che era diventato anche lui totalmente alieno

-possibile che non ti sei trovato una compagna ?- diceva Jake

-voglio solo lei- rispondeva Norm

-ma ormai Trudy è morta -

-allora non avrò mai nessun'altra donna-

Invece nello stesso istante alla base la donna trovata da Diana sussurrò -Norm sto arrivando-

La parola all'autrice

Mi dispiace .

So che nel film Trudy muore .

Ma io l'ho riportata in vita !

Dopo tutto era il mio personaggio preferito!!!

ma adesso cosa succederà??

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