Perché doveva succedere a me?

di camera237
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Capitolo ***
Capitolo 2: *** Secondo Capitolo ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo ***



Capitolo 1
*** Primo Capitolo ***


Erano le nove di sera e Lelia stava ancora abbracciando il cuscino, da quando era tornata a casa, dopo la scuola. Fantasticava, le piaceva molto, soprattutto da quando si era accorta di un nuovo ragazzo arrivato nella sua scuola, Malcolm. Stava ascoltando “wish you were here” dei Pink Floyd, amava quella canzone e adorava cantarla. Lelia era una giovane ragazza di 16 anni, una bella ragazza, ma considerata da tutti troppo “out” per essere frequentata. Il suo stile non seguiva nessuna moda e i suoi atteggiamenti un po’ troppo goffi la mettevano in ridicolo davanti a tutti. Per fortuna Lelia aveva una migliore amica, Annabel, una ragazza esuberante ed estroversa, anche lei non considerata all’altezza per poter partecipare ad un party in piscina organizzato da Rosaleen, la ragazza più “in” di tutto l’ Alexander High School, il liceo frequentato da Lelia.
Dopo l’ennesima volta di seguito che i Pink Floyd ripetevano lo stesso brano, suonò il campanello e Lelia scese ad aprire
-Ho portato la pizza, i pop-corn e indovina un po’? Odissea nello spazio!- disse Annabel radiosa mostrando la cassetta a Lelia -i tuoi non sono in casa?- proseguì -No, sono di nuovo in Italia per non-ho-capito-quale altra ragione.- rispose Lelia lanciandosi sul divano, in salotto -Tuo fratello è tornato al college?- -Positivo- rispose Lelia prendendo una fetta di pizza dal cartone.
Le due ragazze cominciarono a guardare il film e a ripetere le battute che conoscevano a memoria ma Lelia finita la pizza si voltò verso Annabel -Conosci Malcolm, il nuovo ragazzo che frequenta il tuo corso di chimica?- -Mmm se chiedergli una provetta è conoscerlo, allora si. Come mai questa domanda? Non ti piacerà spero.- -Perché non dovrebbe piacermi, è un ragazzo carino, sembra simpatico e intelligente.- -E lo è. È il tipico ragazzo che piacerebbe a Rosaleen, e a quanto pare lei ha già lasciato Chad con la scusa “ho bisogno di un po’ di tempo per riflettere”- fece Annabel sbeffeggiando Rosaleen -dai non abbatterti, anche noi troveremo il nostro John Lennon come Yoko Ono.- aggiunse Annabel dopo aver visto la triste reazione di Lelia -Hai perfettamente ragione.- Lelia sorrise alla considerazione dell’amica e continuarono a guardare il film senza aggiungere più una parola riguardo l’argomento. Il giorno dopo decisero di andare un po’ in giro per il centro per vedere se trovavano qualcosa di interessante da fare. A loro non piaceva pianificare le cose da giorni prima, a loro piaceva vivere la vita minuto per minuto. Mentre uscivano dal loro bar preferito con una fresca bevanda alla vaniglia e cioccolato Lelia si scontrò con Malcolm, che era accompagnato da Rosaleen per un giro turistico del centro -Sono desolato.- -N-non ti preoccupare, non è nulla.- disse Lelia cercando di pulirsi un po’ il vestito dalla bevanda  cremosa -Il mio nome è Malcolm Ross, sono nuovo da queste parti, prima vivevo nel Oregon, il tuo nome qual è?- chiese Malcolm allungando la mano in segno di amicizia -M-mi chiamo Lelia, Lelia Greco, sono nata in Italia ma praticamente ho sempre vissuto qua.- gli strinse la mano, nonostante tremasse come una foglia. La sua voce pareva il suono più bello che avesse mai udito, la sua mano era così ferma e calda che Lelia aveva smesso di tremare. -Lelia, dai torniamo in macchina, là non tieni sempre dei fazzoletti, salviettine o qualcosa di simile?- disse Annabel trascinandola verso l’altro lato della strada. -Forza andiamo Malcolm, non ti ho ancora fatto vedere il centro commerciale di mio zio, è enorme!- Rosaleen trascinò via Malcolm. 
-Hai visto come mi ha guardata?- -Si, però pensa a guardare la strada o guido io!- -credi che se ne sia accorto che tremavo e balbettavo?- -Se non se n’è accorto deve avere qualche problema, ma d’altro canto i ragazzi non badano molto a queste cose.-  Le due ragazze tornarono a casa per cambiarsi ed andare nel loro locale preferito, per ascoltare della buona musica e mangiare un cheeseburger.

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Capitolo 2
*** Secondo Capitolo ***


Il lunedì seguente Lelia andò alla lezione di letteratura inglese e si accorse che nel banco accanto al suo, Malcolm ascoltava della musica in attesa dell’arrivo del professore. Lelia prese posto accanto a lui e lo salutò, lui si tolse le cuffie -Ciao Lelia, tutto bene il week-end?- -Si, niente male. Quando sei arrivato in questa scuola?- chiese fingendo di non saperlo, e come poteva non essersi accorta dell’arrivo di Malcolm, tutti ne parlavano -Sono arrivato venerdì, si lo so avrei potuto cominciare direttamente da lunedì, ma venerdì mi sono fatto giusto un giro per cercare di ambientarmi.- sorrise il ragazzo. Il professore entrò e senza neanche salutare ordinò ai ragazzi di aprire il libro.
Al suono della campana, Malcolm salutò Lelia con nonchalance e si diresse al suo armadietto. Lelia fu sorpresa dal suo improvviso cambio di atteggiamento e corse subito da Annabel per raccontarle tutto -Lelia, stai esagerando, sinceramente non mi piace il tuo comportamento, sembra quasi che stai parlando con Rosaleen o una delle sue amiche, mi duole dirtelo ma sembri quasi un’ oca!- -H-hai ragione, non so che mi è preso, questo ragazzo mi sta dando alla testa.- -Si, troppo. In ogni caso lascia perdere, se si è comportato così evidentemente non gli interessi più di tanto. Ora sbrighiamoci che sta per cominciare la lezione di arte.- Le due ragazze si affrettarono per raggiungere il laboratorio.
All’ora di pranzo, Lelia continuava a guardare Malcolm, ma lui non sembrava neanche averla notata.
Tornata a casa, Lelia accese il computer e controllò le notifiche del suo social network e subito dopo aver notato che Malcolm la aveva aggiunta tra gli amici la contattò in chat -Ciao Lelia, mi sono permesso di aggiungerti tra i miei amici, spero non ti dispiaccia.- -No, affatto.- -E quindi sei italiana, sai parlare l’italiano?- I due passarono la sera al computer a chiaccherare, lui si allontanò dal pc solo quando i genitori lo chiamarono per cena e appena finito tornò a parlare con lei. Verso mezzanotte Malcolm fu costretto a  chiudere la chat e Lelia decise di tenere tutto per se, perché era convinta che Annabel non si sarebbe dimostrata interessata, e decise di coricarsi. 
Il mattino seguente però Malcolm si comportò come se nulla fosse accaduto e all’ora di pranzo Rosaleen si sedette accanto a lui e Lelia ci rimase malissimo quando vide lui passarle il braccio intorno al collo.
-Lascia perdere, lo avevo detto che sarebbe finita così, è il tipico ragazzo che preferirebbe una come Rosaleen che una come noi.- Lelia non aprì bocca durante l’intero pranzo, lasciò che Annabel parlasse del più e del meno, del prossimo concerto al loro locale preferito e dei croccanti preferiti del suo cane.
La sera quando tornò a casa, Lelia trovò un messaggio nella segreteria telefonica dei genitori che avvisavano la ragazza che sarebbero stati via per tutta la settimana.
Quando accese il computer Malcolm la cercò immediatamente; cominciarono a parlare di tutto quello che gli passava per la mente: musica, arte, amici e quant’altro.
Ma la mattina dopo lui si limitò solo a salutarla con un sorrisetto. Si sentiva sempre più frustrata da questo suo improbabile atteggiamento così decise di chiedergli spiegazioni, ma ad ogni cambio dell’ora lui era circondato da amici e da lei, Rosaleen, che non lo lasciava solo un attimo. Così la sera accese il pc nella speranza di poterci parlare ma lui non apparve online per tutta la sera. Lelia decise così d spegnere il computer e riprese ad ascoltare “wish you were here” fino all’ora di cena.

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Capitolo 3
*** Capitolo Terzo ***


Trascorse un’intera settimana prima che il fidanzamento tra Malcolm e Rosaleen divenisse ufficiale e tra lui e Lelia, non vi erano state altre discussioni né verbali né virtuali.
Decise però di non dire nulla ad Annabel, che avave già detto la sua opinione riguardo i sentimenti dell’amica.
I giorni passavano e Lelia era sempre più triste, e si sfogava unicamente quando era sola e ovviamente Annabel era convinta che Lelia ormai non provasse più niente per Malcolm.
Purtroppo è quello che sperava anche Lelia, continuava a ripetersi “ora che è fidanzato, non mi interessa più, devo cercare di dimenticarlo”, ma i suoi pensieri non riuscivano a raggiungere il cuore e per lei non riusciva a pensare ad altro; i genitori vedendola così triste decisero di portarla in Italia per le vacanze invernali. 
La prima cosa che fece arrivata a casa della nonna fu di accendere il computer per contattare la sua amica Annabel -Come mai i tuoi genitori hanno deciso di portarti via proprio quando abbiamo un po’ di tempo per stare insieme e divertirci?- -Non saprei proprio.- Ancora Annabell era all’oscuro di tutto, non sapeva che brutto periodo stava passando la sua migliore amica. Ma proprio allora Malcolm si connesse e contattò la ragazza -Parti e non mi dici nulla?- Lelia rimase perplessa in un primo momento e pensò come mai pretendesse di essere avvisato della sua partenza dopo non averla più cercata  -Beh dopo tutto ci conosciamo poco, non pensavo ti potesse interessare la mia partenza.- -Hai ragione, infatti volevo chiederti scusa per non essermi più fatto sentire, ma la mia ragazza è un po’ gelosa e non vuole che frequenti te ed Annabel, vi trova “non-normali”.- -Capisco…- -Non ti offendere non sono io che lo penso.- Lelia non era affatto offesa, sapeva benissimo quali fossero i pensieri di Rosaleen riguardo lei ed Annabel, ciò che davvero non digeriva era il fatto che Malcolm non l’avesse cercata per diverse settimana perché qualcuno non voleva, e a lui stava bene così -Come mai ora mi cerchi? Rosallen ha cambiato idea?- -Diciamo che siamo un po’ in crisi.- -Come mai?- -Non è il mio tipo, è troppo appiccicosa e non vuole che frequenti i miei nuovi amici. Inoltre pretende che la accompagni  ogni venerdì al centro commerciale.- Lelia sorrise davanti al monitor e in quel momento entrò nella stanza Cesare -Ciao Lelia da quanto tempo!- Lelia chiuse il pc velocemente -Ciao Cesare!- -Ti andrebbe di andare in giro, magari a prendere un gelato nel lungomare.- -Perché no?- I due ragazzi uscirono insieme. Cesare era un vecchio amico di Lelia; quando la ragazza era stata costretta dai genitori a lasciare l’Italia per trasferirsi negli Stati Uniti entrambi si sentivano tristi e frustrati dalla lontananza, nonostante fossero davvero piccoli. Erano però rimasti in contatto tramite chat ed email però entrambi avevano preso strade diverse, così per lo meno pensava Lelia. Cesare a quanto pare era rimasto sempre lo stesso ragazzino dai capelli rossi e le lentiggini. -Ti va una cioccolata calda nel bar più avanti?- -Sarebbe davvero un’ ottima idea visto il freddo che fa.- I due chiaccherarono per molto tempo, ma la ragazza continuava a pensare a Malcolm, a come fosse rimasto davanti al computer in attesa di una sua risposta. -Ti vedo pensierosa Lelia, c’è qualcosa che non va?- -No assolutamente, stavo solo pensando a quanto fosse bello tornare qua dopo diversi anni- guardò fuori dalla vetrina -e soprattutto a quanto fosse bello il sole che riflette sul mare.- -Già è una cosa meravigliosa, voi però avete l’oceano, anche quello non dev’essere niente male.- -L’oceano è stupendo, solo che questo mare mi fa davvero sentire a casa mia.- La loro conversazione continuò fino ad ora tarda, davanti alle due tazze ormai vuote -Si è fatto tardi, è meglio che torni a casa.- -Lascia che ti accompagni.-
Arrivati a casa, i nonni della ragazza convinsero Cesare a rimanere per un buon piatto di lasagne.
-Mi ha fatto piacere averti incontrato nuovamente, dopo tanto tempo.- -Domani ti andrebbe uscire nuovamente insieme? Non saprei, potremmo andare al mercato di Natale.- -Mi farebbe molto piacere, magari potrei comprare qualcosa per la mia migliore amica.- -Sicuramente troverai tantissime cose. Buonanotte.- il ragazzo salutò i nonni di Lelia e tornò a casa.
Lelia corse in camera sua ed accese il pc e subito la contattò Annabel -Lo so dicendoti questo sembrerò una a cui piace spettegolare, ma devo dirtelo: oggi Malcolm ha lasciato Rosaleen al centro commericale dello zio davanti a tutti!- -Dici sul serio?- -Si! Mi trovavo li con la mia cuginetta e ho visto Rosaleen che piangeva e Malcolm cercava di consolarla, finchè non è fuggita singhiozzando.- 
Quella notte la ragazza andò al letto davvero felice: era contenta di aver incontrato Cesare e aver  visto che dopo tutto non era cambiato, il più la notizia di Malcolm e Rosaleen l’aveva mandata al settimo cielo.

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