Un fiore tra la neve

di Denychan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


L’inverno era ormai arrivato da diverso tempo nel Villaggio della foglia e finalmente dopo molti giorni di freddo perenne e nevicate quasi continue,
la stagione sembrava aver deciso di dare una piccola tregua agli abitanti della città, regalandogli una serata priva di nuvoloni e non eccessivamente gelida.
Verso le 22.30 nessuno occupava le strade di Konoha, tranne una persona, anzi più precisamente un ragazzo che con la sigaretta in bocca e il passo calmo ma
deciso avanzava senza troppa fretta.
Sh –Accidenti che seccatura questo freddo, non vedo l’ora di infilarmi sotto le coperte-
Shikamaru stava tornando a casa, sognando l’agognato momento in cui sarebbe potuto andare a dormire. Per fare prima, aveva deciso di passare per una scorciatoia,
una strada secondaria che attraversava il parco principale di Konoha, con un laghetto che il gelo aveva trasformato in una perfetta pista per il pattinaggio;
durante il giorno questo luogo era pieno di gente e chiassoso ma ora, a notte fonda era completamente deserto e sembrava che il silenzio la faceva da padrone finché un rumore,
come di qualcosa che scivola sul ghiaccio, giunse alle orecchie del giovane
Sh “bha me lo sarò immaginato… No, l’ho sentito di nuovo ma cosa?”
Il ragazzo incuriosito decise di avvicinarsi alle sponde del lago ghiacciato e ciò che vide lo lasciò per qualche istante senza parole.
Da dove si trovava riusciva a vedere perfettamente una ragazza che, aggraziata e sinuosa, stava pattinando, anzi no, ai suoi occhi stava danzando su quella superficie di ghiaccio
compiendo in sequenza piroette, salti e figure pressoché perfette
Sh “chi sarà?”
Non sapeva per quanto tempo era rimasto a osservarla ma questa, eseguendo un ultimo passo, si fermò e girandosi verso la sua direzione si accorse in fine della sua presenza.
Data la scarsa luce offerta dalla sola luna e dai pochi lampioni, Shikamaru poteva ammirare solo i contorni della giovane sconosciuta mentre il viso rimaneva completamente coperto
??? –Shikamaru-kun?-
Sh “mi conosce?”
??? –Shikamaru-kun sei tu?-
Sh “non riesco a capire chi sia, aspetta un momento ma è…” –Hinata, ma sei tu?-
La ragazza infatti non sentendo risposta si era avvicinata al giovane, per controllare che fosse veramente lui esponendosi così meglio alla poca luce
Hi –si sono io, ma da quanto tempo è che stavi qui? Scusami se non sono venuta subito a salutarti ma quando pattino non sento niente di quello che mi succede intorno-
disse arrossendo e abbassando lo sguardo un po’ imbarazzata
Shikamaru nonostante il suo alto quoziente intellettivo non riusciva a formulare una risposta di senso compiuto infatti, al momento il suo cervello era dedicato a tutt’altro
e cioè a contemplare la sua amica: un maglione panna, lungo fino a metà coscia, la fasciava perfettamente mettendo in risalto tutto ciò che madre natura gli aveva gentilmente offerto,
un paio di pantacollant beige evidenziavano le sue gambe lunghe e affusolate e le piccole mani erano protette da dei guanti di pelle marrone; bellissima,
questo era il suo unico pensiero.
Hi “perché non risponde? O no, mi riterrà un’incompetente perché non mi sono accorta prima di lui… Però, non ci avevo fatto mai caso ma adesso che lo guardo bene,
Shikamaru non è niente male e poi quel piumino verde scuro e la sciarpa color cioccolato gli stanno proprio bene… Ma che vado a pensare…”
Sh “cavoli mi sono incantato a guardarla, non è proprio da me, e adesso che mi ha chiesto? Non mi ricordo… sta arrossendo ancora di più, però niente male la ragazza…
aaaahhhh concentrati Shikamaru, concentrati! La domanda era, era… a si ora ricordo!”
Sh –no no, non ti preoccupare sono arrivato in questo secondo (“più o meno ”), comunque per quello che ho visto pattini benissimo, complimenti Hinata sei bravissima!-
Hi “mi ha fatto un complimento!”
Hi –gr-grazie Shikamaru-kun, sai è da molti anni che pratico questo sport-
Sh –già, si vede!-
E con questa ultima affermazione un silenzio imbarazzante calò. Nessuno dei due sembrava essere in grado di spezzarlo, ognuno immerso nei propri pensieri
a causa delle riflessioni di poco prima, ma il problema venne presto risolto, infatti ci pensò il tempo, con una folata di vento freddo, che li fece sussultare entrambi e spense la sigaretta di lui
Sh –che seccatura mi si è spenta, ma dov’è l’accendino… ah eccolo-
Dopo aver frugato nelle tasche lo aveva finalmente trovato e mentre tentava di riaccendersi la sigaretta notò che Hinata stava letteralmente tremando
Sh –ma non hai niente di più pesante? Si sta facendo veramente freddo-
Hi –s-si, ho l-lasciato il m-mio p-piumino s-sopra q-quella p-panchina-
Altro che tremare, la ragazza stava proprio battendo i denti
Hinata si avvicinò alla panchina e una volta raggiunta uscì dalla pista di pattinaggio, si sedette, incominciò ad indossare il caldo indumento e, mentre stava allacciando gli ultimi bottoni,
Shikamaru ormai si era già accomodato accanto a lei
Hi –sc-scusami Shikamaru-kun ma mi sapresti dire che ora è?-
Sh –certo, aspetta un attimo- spostando i guanti guardò su l’orologio da polso –si ecco, ormai sono le undici passate-
Sh “caspita ma quanto tempo sono  stato a guardarla! Vabbè… che strano però, non è da me”
Hi –cosa? Le undici passate?-
Sh –si, perché?-
Hi –è tardissimo, mio padre mi uccide, mi devo sbrigare-
Ad una velocità incredibile Hinata era riuscita a: sfilarsi i pattini, mettersi i suoi stivaletti imbottiti e indossare un berretto di lana abbinato al maglione,
uscito da una tasca del giaccone e alzarsi in piedi
Hi –scusa Shikamaru-kun ma io devo proprio scappare a casa-
Sh –ok, ti accompagno-
La ragazza, dire che rimase sorpresa è un eufemismo, infatti conoscendo la pigrizia del ragazzo non se lo sarebbe mai aspetto e poi, era tardi anche per lui
Hi –m-ma no, non ti preoccupare e poi casa mia non è propriamente vicino alla tua anzi è tutt’altra parte-
Sh –insisto e poi non posso permettere di mandarti in giro da sola a quest’ora-
Hi –gu-guarda che so b-benissimo badare a m-me st-stessa- disse tutta rossa e un pochino alterata
Sh –non intendevo questo, so perfettamente che sai badare a te stessa ma mi sentirei più tranquillo se ti accompagnassi, allora andiamo?-
Hinata di fronte a quelle parole non sapeva come rispondere e poi si sentiva che erano sincere e inoltre così dolci, pertanto sospirando cedette
Hi –v-va bene, se insisti. Grazie-
Sh –figurati, ora andiamo-
I due ragazzi si incamminarono e malgrado sapessero di essere in ritardo, nessuno dei due sembrava volesse accelerare il passo. Procedettero tranquillamente l’uno accanto all’altro,
scambiandosi frasi di circostanza, ormai erano quasi a metà strada
Sh –senti Hinata ma come mai sei andata a pattinare a quest’ora di notte? Non dirmi che ti vergogni quando ci sono altre persone?-
Hi –bhè in effetti un po’ è anche p-per quel motivo ma soprattutto perché durante la giornata non ho tempo, tra gli allenamenti a casa e con il mio team e i vari obblighi famigliari,
per me non ne rimane mai abbastanza-
Sh –capisco-
Shikamaru ci pensò su un momento e poi si bloccò sul posto, Hinata non capendo il comportamento dell’amico si fermò anche essa e si girò a guardarlo con uno sguardo interrogativo
Sh –ma quante volte ti alleni al giorno?
La ragazza capendo finalmente il dubbio che gli era sorto, ridendo gli rispose
Hi –vuoi sapere la mia giornata tipo Shikamaru-kun? Vediamo la mattina mi sveglio verso le 7, faccio colazione e dopo circa un’oretta incomincio i miei esercizi mattutini,
chiamiamoli una specie di riscaldamento infatti alle 10 arriva Neji-kun e con lui incomincia l’allenamento vero e proprio, sorvegliati naturalmente dallo sguardo attento e vigile di mio padre.
Finito questo mi ripulisco, pranzo, svolgo i miei doveri di Hyuuga e poi alle 17 mi incontro con Shino-kun, Kiba-kun e naturalmente Akamaru per allenarmi con loro fino all’ora di cena più o meno-
Shikamaru non poteva credere alle sue orecchie, già quando aveva sentito a che ora si svegliasse tutte le mattine gli si era spalancata la bocca
e sentire il resto della giornata di Hinata era stato troppo per uno pigro come lui
Sh –che dire: complimenti! Io non ce la farei mai, considerando che prima delle 11 non mi alzo. Ma non ti stanchi mai?-
Un’altra risata da parte della Hyuuga
Sh “è davvero carina e quando ride ancora di più. Come farà Naruto a non accorgersi di lei?”
Hi –all’inizio sinceramente si ma grazie ai miei compagni sono riuscita a trovare e infine a perfezionare un mio stile di combattimento personale-
Mentre diceva quelle parole lo sguardo della ragazza era cambiato, Shikamaru non l’aveva mai vista in quel modo: una donna fiera, orgogliosa e coraggiosa, una vera ninja
Hi –e sai una cosa? Ultimamente riesco a mettere in difficoltà lo stesso Neji-kun! A sconfiggerlo ancora non ci riesco ma finalmente per combattere contro di me si deve impegnare seriamente-
Sh –devi essere molto fiera di te stessa-
Hi –infatti lo sono ma ciò che mi da più soddisfazione è il fatto che mio padre finalmente non mi considera più un peso per la nostra famiglia, non posso dire che sia
orgoglioso di me ma almeno non mi guarda ancora con odio-
Il giovane sapeva che il Signor Hyuuga non apprezzasse la figlia ma addirittura arrivare ad odiarla… eppure l’inclinazione che aveva assunto la voce dell’amica non mentiva,
quello che aveva detto era tutto vero
Sh “devono essere stati molto duri tutti questi anni per lei ma malgrado ciò non ha mai esternato davanti a noi la frustrazione che sicuramente l’ha perseguitata,
è davvero una ragazza forte e sono felice che abbia risolto in parte i suoi problemi familiari”
Sh –allora un giorno mi dovrai far vedere questo tuo stile di combattimento, non credo che Neji si lamenterà se per una volta lo sottrai dalla tua furia!-
Hi –ahahah non sono così pericolosa comunque dovrò chiedere a mio padre ma non credo che ci saranno problemi, infondo vado ad allenarmi. L’unica difficoltà sarà la tua-
e guardando lo sguardo interrogativo dell’altro aggiunse –la difficoltà sarà nel fatto che ti dovrai alzare presto la mattina ahahah-
Sh –ahahah hai ragione ma farò questo grande sforzo per una volta. Già mi immagino mia madre, penserà che sono malato-
Ormai erano quasi arrivati alla residenza Hyuuga, entrambi si erano accorti di quanto fosse piacevole stare in compagnia dell’altro e inconsciamente avevano
ulteriormente rallentato il passo  per stare ancora qualche secondo di più insieme
Hi –scusa ho parlato quasi sempre io. Te invece che ci fai in giro a quest’ora e con questo tempo?-
Sh –niente di che: oggi io e il mio team siamo tornati da una missione e la famiglia di Choji mi ha invitato a cena, solo che è finita un po’ tardi-
Hi –già immagino Choji-kun è…-
Sh “no, non mi dire che anche tu lo giudichi per il suo aspetto”
Hi –Choji-kun è proprio un bravo ragazzo-
Sh –cosa?-
Hi –si, un bravo ragazzo mi è sempre sembrato gentile e simpatico, anche se non ci ho mai stretto una grande amicizia, come con te dopotutto-
Sh –grazie-
Hi –per cosa?-
Sh –no niente, non importa-
Hi –oh! Siamo arrivati-
Senza accorgersene i due erano arrivati proprio davanti il portone di ingresso della villa
Hi –bhè grazie per avermi accompagnato Shikamaru-kun, mi ha fatto piacere parlare con te-
Sh –figurati non è stato alcun disturbo e poi mi sono offerto io di accompagnarti. Comunque, anche per me è stato un piacere scambiare quattro chiacchiere con te-
disse mentre si accendeva un’altra sigaretta.
La giovane arrossita per le parole del coetaneo fece un piccolo sorriso timido ma puro, capace di far sciogliere qualsiasi cuore e far arrossire il “sempre indifferente” Nara
Hi –allora ti faccio sapere quando posso farti vedere la mia tecnica, va bene?- disse mentre si avvicinava all’entrata
Sh –d’accordo, guarda che ci conto-
Hi –non ti preoccupare non ti deluderò-
Sh –ne sono sicuro-
Era vicinissima a spingere il portone
Hi –buonanotte Shikamaru-kun-
Sh –buonan…-
SBAM
La porta all’improvviso si era aperta da sola con una forza tale da far sobbalzare i due giovani. All’ingresso un Hiashi Hyuuga si mostrava in tutta la sua stazza,
sul suo viso si potevano scorgere tutte le espressioni che si susseguirono quando l’uomo si accorse che la figlia non era sola: cipiglio, sorpresa e infine,
quella che al giovane ninja sembrò, furia.
Completamente ignorando il ragazzo –Hinata ti sembra l’ora di rientrare questa?-
Hi –si lo so, perdonatemi padre ma stavo pattinando e non mi ero accorta dell’ora tarda, poi ho incontrato Shikamaru-kun che si è offerto di accompagnarmi e…-
Hiashi –dunque il tuo nome è Shikamaru eh?- disse, finalmente rivolgendogli lo sguardo –vediamo: sguardo assente, postura sciatta… devi essere un Nara dico bene?-
Sh –si Signore il mio nome è Shikamaru Nara- disse porgendogli la mano e volutamente ignorando le parole che gli aveva rivolto.
Il capo clan non prendendo in considerazione il gesto di educazione del giovane , si girò e rientrò in casa, come se davanti a lui ci fosse stato un mendicante in cerca di qualche spicciolo
Hiashi –Hinata vieni immediatamente dentro e fila a letto! Come ho detto è tardissimo e domani ti devi svegliare presto- si sentì urlare dal fondo del vialetto
Hi –scusa Shikamaru-kun, mi dispiace del comportamento di mio padre- disse veramente dispiaciuto con lo sguardo basso
Sh –hei non ti preoccupare non ti devi scusare, ora vai dentro prima che torni indietro, ti prenda di peso e scaraventi me dall’altra parte di Konoha- disse sorridendo
La Hyuuga tranquillizzata da quel sorriso si rilasso e ricambiò
Hi –buonanotte di nuovo-
Sh –buonanotte Hinata-
Il ragazzo aspettò che il portone si chiudesse davanti i suoi occhi per poter fare retrofronte e dirigersi verso la propria casa, accompagnato ancora da quello strano senso di calore
che gli aveva donato la compagnia della kunoichi. Le nuvole per quella sera avevano lasciato spazio alle stelle, che gli illuminavano il cammino,
e lui per una ragione che ancora non capiva, sorrise per tutto il tragitto.

Salve a tutti essendo il mio primo tentavino di fanfiction non sono sicura del risultato e poi ho scelto anche una coppia non proprio comune!
Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete suggerimenti, commenti e quant'altro non esitate!!!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Era passato diverso tempo da quel loro incontro, Hinata non si era fatta più vedere ne sentire e Shikamaru ormai si era convinto che non si sarebbero più visti per allenarsi, eppure continuava a svegliarsi presto tutte le mattine e ad aspettare davanti al lago, nel parco, sperando di vederla arrivare da un momento all’altro, non riuscendo completamente a rinunciare al fatto che la promessa della Hyuuga fosse sincera.
Anche quel giorno il giovane si era alzato di buona ora e, sotto lo sguardo preoccupato della madre, era uscito diretto al giardino pubblico. Una volta arrivato aveva spazzato via la neve dalla panchina in cui Hinta si era cambiata gli scarponi da pattinaggio e si era accomodato, pronto ad aspettare il presunto e sperato arrivo della ragazza. Dopo circa una mezzoretta per ammazzare il tempo decise di accendersi una sigaretta e, dato che il cielo plumbeo non permetteva di scorgere nuvole distinte l’une dalle altre, si concentrò sulla scia di fumo che produceva la sua cicca. Il parco a quell’ora di mattina era deserto, la maggior parte degli abitanti di Kohona stava svolgendo i propri compiti, c’era chi lavorava, chi studiava a scuola e chi si allenava
Sh “già, c’è chi si allena! E io da quanto tempo è che non mi alleno più come si deve? Facile: da quando ho vendicato il maestro Asuma… dopotutto da quel giorno non mi è stata più affidato una missione che non sia stata di strategia, cioè in cui dovevo usare solo la testa. A che mi serve allenarmi ormai?”
Più Shikamaru pensava e maggiormente il tempo volava, un orologio posto poco lontano da lui, segnava le undici e mezza
Sh “ormai non arriverà neanche oggi. Sarà meglio tornare a casa, incomincio a congelarmi stando così fermo”
Il ragazzo aveva appena oltrepassato l’entrata del parco quando improvvisamente sentì, ovattati dalla neve, dei passi che si stavano avvicinando in tutta rapidità verso la sua direzione così, spinto dalla curiosità e dall’istinto
Sh “e se fosse lei?”
si girò e attese di vedere chi avesse tutta questa fretta.
Dopo una manciata di secondi intravide qualcuno, più precisamente una ragazza girare l’angolo, correre e venirgli incontro: capelli blu notte liberi di ondeggiare al vento, guance normalmente nivee arrossate dal freddo e dalla corsa, occhi perlacei socchiusi a causa dell’aria gelida. Hinata Hyuuga stava correndo da lui
Hi –Shikamaru-kuunn-
Hi “ce l’ho fatta, l’ho raggiunto”
Sh –Hinata ma come… cosa…- il ragazzo proprio non si aspettava di vederla arrivare e tantomeno di percepire una strana sensazione che, al solo scorgerla, si era propagata per tutto il corpo. 
La ragazza raggiunto l’amico, aveva poggiato le mani alle ginocchia e ora stava cercando di recuperare fiato.
Ripreso dalla sorpresa iniziale
Sh –hei tranquilla respira… ma…- guardandola finalmente negli occhi –ma Hinata hai il Byakugan attivato?- domandò stupito
Hi –si anf anf ti spiegherò anf tu-tutto, ma ora anf anf allontaniamoci il più possibile-
Sh –ma perché? Cosa succede Hinata?- ora preoccupato
Hi –ti prego Shikamaru-kun anf anf andiamo… ORA!-
Bastò un suo sguardo per fargli perdere ogni dubbio e prendere una decisioni
Sh –va bene andiamo, conosco un posto che è in mezzo al bosco, un po’ distante dalla città. Potrebbe andare bene?-
Hi –perfetto. Guidami-
La ragazza stava facendo dei respiri profondi per riprendere il controllo della sua respirazione e, ritornata in posizione eretta, era pronta a ripartire quando si sentì cadere all’indietro e mancare la terra sotto i piedi: il giovane con un’abile mossa l’aveva presa in braccio
Hi –ma Shikamaru-kun che f-fai?- chiese tutta rossa per l’imbarazzo
Sh –da come sei agitata immagino che bisogna allontanarci velocemente e tu sei esausta. Ti porto io-
Hi –non ti pr-preoccupare mi sono ripresa, p-posso correre benissimo con le mie gambe e poi ti peso-
Sh –ahahah sei leggerissima e ora… si parte-
Il jonin procedeva ad alta velocità senza risentire minimamente della ragazza che teneva stretta tra le sue braccia
Sh “non mi ero mai reso conto di quanto fosse piccola, sembra così fragile. Se dovessi stringerla più forte ho quasi paura che mi si potrebbe rompere tra le braccia. Ma è anche estremamente forte e caparbia: però che contraddizione. Ma ha ancora il Byagukan attivato!? E mi sembra anche molto concentrata, chissà cosa è successo?
In poco tempo, raggiunsero la radura
Sh –qui va bene?-
La ragazza si guardò intorno
Hi –mi sembra di si, siamo lontani a sufficienza… - il Byagukan venne finalmente rilasciato e i suoi occhi tornarono normali
Ora che si era rilassata Hinata poteva ammirare lo spettacolo che gli si presentava davanti, lo spazio era circolare e delimitato da una schiera di alberi e abeti, la neve che lo ricopriva brillava sotto i timidi raggi del sole di mezzogiorno che riuscivano a superare il manto di nuvole
Hi “wow questo posto è meraviglioso, è anche così romantico”
solo quando formulò quel pensiero si rese conto di trovarsi ancora tra le braccia di Shikamaru. Più rossa che mai, abbassò lo sguardo senza comunque interrompere completamente il contatto visivo dal ragazzo che la stava, per qualche motivo che lei non capiva, osservando intensamente
Hi “non mi ero mai resa conto di quanto fossero decisi e profondi i suoi occhi, potrei annegarci. Cosa mi sta succedendo? Oh Kami se continua a fissarmi così svengo”
Hi –ehm S-Shikamaru-kun ora p-puoi mettermi giù-
Il ragazzo infatti incantato da quelle perle di occhi non si era accorto che stava tenendo ancora la giovane 
Sh –ah si scusa ecco qua. Ehm come stai? Tutto ok? Sei ancora un po’ rossa-
Sh “che figura che ho fatto! Ma era così bello poterla tenere in quel modo, senza contare quegl’occhi, mi ero letteralmente incantato… ma che mi sta succedendo?”
Hi –nono è t-tutto apposto,è s-solo l’aria fredda e anche t… cioè, voglio dire, grazie per avermi portata-
Hi “non pensavo che stare tra le braccia di Shikamaru-kun mi facesse questo effetto, era così… bello… ma a che cosa sto pensando? ok devo riposare di più” arrossì ulteriormente
Sh –e di cosa? Eri stanca e ti ho aiutata ma ora raccontami cosa ti è successo-
Hi –v-va bene. Vieni, se-sediamoci sotto quell’abete, lì non c’è neve-
Raggiunsero le radici sopraelevate dell’albero e Hinata, cercando di accomodarsi come meglio poteva, provava mentalmente a formulare bene il discorso ma il freddo non l’abbandonava fin da quando era scesa dalle braccia dell’amico e ora non riusciva a smettere di tremare, incominciava anche a sentirsi a disagio per questo ma poi Shikamaru, sedutosi accanto a lei, le passò un braccio sopra le spalle mentre imbarazzato guardava dall’altra parte, sfregandosi con la mano libera dietro la testa. La kunoichi era rimasta molto sorpresa da quel gesto ma il calore che l’avvolse la fece tranquillizzare e sorridendogli, arrossendo anche un po’, si appoggiò su di lui. Anche il ragazzo rimase stupito dal suo stesso gesto ma l’aveva vista così indifesa mentre cercava di scaldarsi sfregandosi le braccia che non aveva resisto: un po’ teso e rigido gli aveva circondato le spalle.
All’inizio pensava che la ragazza l’avrebbe scostato dandogli probabilmente dell’approfittato pervertito, invece si era appoggiata a lui e finalmente, sentendosi rilassato, la guardò e con gli occhi le fece capire di essere pronto ad ascoltarla
Hi –è una storia un po’ lunga-
Sh –non ti preoccupare abbiamo tempo. Incomincia dall’inizio-
Hi –ok! Allora…-  e con una strana luce nello sguardo, incominciò il suo racconto
Hi –la mattina seguente  a quando mi hai accompagnata a casa tutto è andata come sempre: mi sono svegliata presto, ho fatto i miei esercizi e poi mi sono allenata con Neji-kun mentre mio padre ci osservava. Quando abbiamo terminato lui si è alzato, ha approvato il nostro lavoro ed è rincasato. Anche Neji-kun mi ha salutato e stava per rientrare ma l’ho fermato e gli ho chiesto se gli dispiaceva se per un giorno non ci allenavamo, dopotutto era giusto che io domandassi prima a lui, no?-
Aspettò un cenno dal ragazzo e quando lo vide annuire continuò
Hi –bhè Neji-kun mi ha risposto che non c’erano problemi, l’unica cosa che mi ha chiesto è che, giustamente, l’avrei dovuto solamente avvertire un po’ in anticipo così si sarebbe potuto organizzare in altro modo, ma mio padre ci ha sentiti, ha spalancato la porta e si è messo ad urlare sul fatto che non dovevo saltare nessun allenamento per andare a bighellonare, allora ho cercato di spiegargli, nei momenti in cui riprendeva fiato tra una frase e l’altra, che non sarei andata in giro ma ad esercitarmi con te. Non avessi mai detto il tuo nome, dopo che ti ho nominato c’è stato un minuto di un silenzio pesantissimo e con una calma glaciale e un tono che non ammetteva repliche mi ha ordinato di non saltare mai un allenamento sia a casa che con il mio team.
Per di più ogni volta che da quel giorno esco di casa c’è qualcuno della casata cadetta che mi segue. Ma ti rendi conto? Mio padre mi fa pedinare. Tuttavia da come si sono mossi e comportati fin’ora credo che non si siano ancora accorti che è dalla prima volta che li ho scoperti. Chissà, forse non hanno ancora capito che sono una ninja anche io-
Sh –mi dispiace che per colpa mia sei praticamente sotto sorveglianza. Ma come hai fatto a scappare e a raggiungermi?-
Hi –oggi Neji-kun è in missione, quindi ho detto che sarei andata da Kurenai sensei per darle una mano e stare un po’ in sua compagnia, essendo all’ultimo mese di gravidanza non esce quasi più per non affaticarsi. Comunque sono uscita e come avevo immaginato a una decina di metri da me avevo il mio controllore che non mi perdeva di vista, allora sono entrata in un bar e lì ho creato subito una mia copia che ho mandato da Kurenai sensei. La cara “guardia del corpo” non si è accorta di niente e l’ha seguita! In fine per essere più sicura ho aspettato una decina di minuti nascosta nel bagno e poi quando sono uscita ho attivato il Byakugan per individuare il tuo chakra, così ti ho trovato e raggiunto. L’ho disattivato solo una volta arrivata qui perché volevo essere certa che non ci fosse nessun Hyuuga nei paraggi che attivando il proprio Byakugan potesse vedermi e raccontare tutto a mio padre-
Sh –ecco perché avevi il fiatone quando sei arrivata, hai sforzato la tua innata per ampliare il campo di visualizzazione su tutta Konoha e distinguere ogni persona in esso. Hinata così mi dispiace ancora di più, non volevo che facessi tutto questo per mantenere quella promessa- disse sinceramente dispiaciuto, sentendo un brivido strano ma piacevole percuoterlo nel momento in cui avevano incrociato i propri occhi, abbassando subito i suoi per vergogna
Commossa da quella vista, la ragazza si avvicinò ulteriormente al giovane jonin e, poggiandogli una mano sulla guancia per fargli alzare lo sguardo su quello di lei, continuò
Hi –e di cosa dovresti essere dispiaciuto? Non mi sono mai sentita così elettrizzata! È la prima volta che disobbedisco in questo modo mio padre. Se mi scoprisse probabilmente sarei in grossissimi guai ma ora come ora lo farei altre cento, mille volte-
Sh “ma guarda un po’ non l’ho mai vista così esaltata e quella luce che ha fatto brillare i suoi occhi durante il racconto e che tuttora li anima è: fierezza... Molto bene”
Sh –bhè allora se sei così carica- disse spostandole la mano con delicatezza, alzandosi e posizionandosi, con un kunai in mano, circa due metri di fronte a lei –fatti sotto Hyuuga-
La kunoichi all’inizio rimase sorpresa da questo cambiamento improvviso dell’amico ma subito dopo si riscosse, si alzò anch’essa ed estrasse due shuriken dal taschino
Hi –accetto la tua sfida Nara, ci sarà da divertirsi-
Sh –non vedo l’ora-
Così incominciò il loro scontro

L’ “allenamento” per un lungo tempo andò avanti tra lanci di shuriken, kunai e corpo a corpo, insomma si basava maggiormente sulla forza fisica e Hinata sapeva perfettamente che non avrebbe resistito a lungo, infatti per quanto si potesse allenare non avrebbe mai potuto eguagliare la potenza di un uomo. Il suo punto forte era l’agilità e questa doveva sfruttare così, dandosi una possente spinta di gambe, fece una serie di rovesciate indietro e con un ultimo flick(1) indietro gli lanciò un kunai colpendo quello dell’avversario e disarmandolo.
Shikamaru che non si aspettava una cosa del genere da parte della ragazza, non poteva far altro che aspettare una sua mossa mentre pensava ad una strategia da poter utilizzare.
Hinata, d’altra parte aveva conquistato quel poco di distanza che le permise di ragionare
Hi “la neve sta diventando un serio problema, mi rallenta i movimenti, me ne devo sbarazzare. Ma come? Ho trovato!”
Hi -Hakkeshō Kaiten(rotazione suprema)-
Sh “ma cos…” una quantità enorme di neve, che precedentemente stava al suolo, lo travolse e se non si fosse spostato in tempo lo avrebbe anche seppellito. Quando la tempesta causata dalla Hyuuga terminò, il jonin decise di uscire dalla protezione che un albero gli aveva offerto
Sh –Hinata perché hai utilizzato quella tecnica? Non ti stavo attaccando-
Hi –lo so Shikamaru-kun ma non era mirata a te; la neve mi stava rallentando i movimenti allora ho pensato di spostarla attraverso il vento che scaturisce dalla rotazione-
Sh –ottima pensata, a quanto pare la tua idea ha avuto effetto-
Infatti ora la ragazza si trovava in mezzo la radura ricoperta solo da un leggero strato che sicuramente non avrebbe causato alcun impedimento di movimento
Hi –riprendiamo?-
Sh –certo ci siamo riposati abbastanza-
Sh “aspetta un momento ho davvero detto quello che ho sentito uscire dalla mia bocca?”
Hi –sono d’accordo AAAAAAHHHHHHH-
La ragazza incominciò a corrergli incontro e il ragazzo fece lo stesso, a metà percorso si scontrarono; Shikamaru tentava di colpirla in tutti i modi ma lei con movimenti fluidi riusciva sempre a evitare i colpi e ad addirittura utilizzare diversi suoi tentativi per colpirlo o farlo cadere
Sh –ma come ci riesci?-
Hi –studiando nella biblioteca della mia famiglia ho scoperto che la maggior parte delle nostre tecniche si basano sulla disciplina marziale del Tai-Chi-Chuan così ho chiesto a Lee-kun e a Gai-sama di darmi qualche lezione-
Sh –vedo che hai imparato bene anf anf-
Hi –nemmeno tanto, Lee-kun mi ha sempre battuta fin’ora-
Sh –vabbè che centra? Lui è da anni che pratica strettamente le arti marziali-
Tutto questo discorso avvenne mentre i due continuavano a combattere
Hi –grazie per il sostegno-
Sh –figurati però adesso basta mi sto stancando e poi comunque dovrei essere io a ringraziarti-
Hi –perché?- chiese non riuscendo a trattenere una nota di sorpresa
Sh –perché sbarazzandoti della neve hai aiutato anche me. Ora posso vedere la tua ombra!-
Hi –cosa?- la kunoichi abbassò lo sguardo e la vide, ben visibile e facile da prendere: la sua ombra, non aveva minimamente considerato il fatto che la luminosità della neve non permetteva al compagno di scorgerla
Hi “non ci avevo pensato, mi devo allontanare il più possibile”
Sh –è inutile che scappi e la allontani da me ormai è mia Kage Mane no Jutsu(tecnica del controllo dell’ombra)-
Hinata correva più velocemente possibile ma erano troppo vicini e così non riuscì più a muoversi
Sh –te lo avevo detto che era inutile; allora ti arrendi?-
Hi –mi dispiace ma non sono un tipo che si arrende così facilmente-
Sh –lo immaginavo ma te lo chiesto lo stesso per educazione-
Hi –e da quanto sei così gentile con le donne? A detta di Ino sei un misogino di prima categoria-
Sh –ahahah quella seccatura non sa mai tenere la bocca chiusa-
Hi –ahahah mi dispiace per lei ma per questa volta devo dare ragione a te-
Sh –comunque io sono gentile quando voglio, ma ora stiamo combattendo quindi…-
Hi –hai già dato troppo- concluse lei per lui
Sh –infatti! Preparati se non vuoi mollare di tua spontanea volontà ti costringerò, Kage Kubi Shibari no Jutsu (tecnica dello strangolamento dell’ombra)-
Hi –mi sembra- l’ombra incomincia a salire lungo il suo corpo –di avertelo già detto- è arrivata quasi al suo collo –io non mi arrenderò- sta incominciando a stringere -MAIIII-
una grande quantità di energia scaturì dal corpo della Hyuuga spezzando così la tecnica del Nara
Hi –e ora è il mio turno Juuho Soushiken (palmo gentile dei leoni gemelli)-
Dopo pochi attimi di concentrazione intorno le sue mani si creò una forte affluenza di chakra che presto prese la forma di teste di leone
Hi –ecco la mia nuova tecnica Shikamaru-kun. Il risultato di tutti i miei sforzi… Preparati!-
Shikamaru rimase sbalordito da una tale capacità e ancora di più quando vide la velocità e l’agilità con cui gli si stava avvicinando; cercò in tutti i modi di fermarla, lanciando armi e anche utilizzando le sue tecniche di controllo ma era troppo rapida, continuava a spostarsi a destra e sinistra, avanti e di nuovo indietro
Sh –è inutile continuare in questo modo, sto sprecando solo energie. C’è un'unica soluzione…-
 
Flick(1): ruota senza mani, è un movimento della ginnastica artistica
 
Fine del secondo capitolo, spero che vi sia piaciuto e mi dispiace ma per la fine del “tranquillo” allenamento tra i due dovrete aspettare, si sa che le puntate finisco sempre sul più bello!
Chi dei due vincerà? E poi perché Hiashi non sopporta così tanto i Nara tanto da voler evitare ad Hinata di incontrare Shikamaru?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo e se volete fare supposizioni fatemele sapere magari qualcuno indovina che cosa la mia testolina si è inventata!
See you soon!!!
Ps.: all’inizio non l’ho scritto comunque con
-…- indico i dialoghi
“…” indico i pensieri, quest’ultimi potrebbero non avere proprio un filo logico e grammaticale esatto ma come succede a noi anche i loro pensieri possono spaziare da un argomento all’altro senza essere collegati correttamente.
 
Un saluto a chi ha letto la mia storia e ancora più speciale a chi ha commentato e messa tra le preferite. Grazie Holly_94, sawakochan e Hinata_chan

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Sh –è inutile continuare in questo modo, sto sprecando solo energie. C’è un'unica soluzione…-
 
Non sarebbe stato per niente facile, se sbagliava anche solo di un centesimo di secondo sui tempi avrebbe perso e ciò non era previsto quindi non sarebbe successo, a qualsiasi costo.
Hinata intanto si stava avvicinando a gran velocità ma lui era preparato, un ultimo salto della kunoichi, il pugno alzato pronto a colpirlo, ed erano vicinissimi, neanche un metro separava quella quantità di chakra dalla faccia del ninja.
A un palmo di distanza l’energia venne rilasciata
Hi “non voglio mica mandarlo all’ospedale”
ma l’impatto se fosse avvenuto sarebbe stato ugualmente violento e lei avrebbe vinto. Ormai mancavo davvero pochi centimetri ma, fu un battito ciglia, Hinata non riuscì più a muoversi e la sua mano, a un soffio di distanza dalla guancia di lui, non raggiunse mai il suo obiettivo. Non poteva crederci
Hi –mi hai presa-
Sh –già-
Hi –e non ho più chakra per spezzare il tuo jutso-
Sh –lo so-
Shikamaru ce l’aveva fatta: aveva capito che l’unico modo per fermarla era bloccarla un istante prima dell’impatto cioè quando avrebbe abbassato le sue difese per concentrarsi sul colpo e, come ogni sua deduzione, anche questa risultò esatta
Sh –allora? Ti arrendi? Guarda che non ti lascio andare finché non lo fai-
Hi “ma come ho potuto essere così sciocca, era ovvio che Shikamaru-kun aveva un piano… MA COME HO POTUTO ABBASSARE LA GUARDIA!!! Con lui poi… non è giusto però, mi sono impegnata così tanto…”
Hinata si stava maledicendo per la sua superficialità ma forse poteva ancora farcela, aveva un ultimo asso nella manica
Hi “bhè potrei anche provarci, con Kiba-kun e persino con Shino-kun ha funzionato ma con Shikamaru-kun… vabbè o la va o la spacca, tanto ormai non ho nulla da perdere quindi…”
Hi –Shikamaru-kun…- sussurrò a fior di labbra abbassando un po’ la sguardo
Hi “però è imbarazzante… vabbè…”
Sh –come Hinata? Hai detto qualcosa?-
Hi “ci siamo: incomincia il piano doppia A”
Hi –Shikamaru-kun potresti avvicinarti per favore dato che io non posso… vorrei dirti una cosa- mormorò un po’ più forte, il necessario per farsi sentire, ancora assoggettata alla tecnica del controllo dell’ombra
Sh –va bene-
Il ragazzo, sorpreso dal cambiamento improvviso dell’ atteggiamento dell’amica, si accostò e avvicinò il suo orecchio alla bocca di lei fino a quando le loro guancie si toccarono
Hi –sai Shikamaru-kun sei stata davvero fantastico, non pensavo che fossi così in gamba-
Sh –c-cosa?- proprio non si aspettava che Hinata se ne uscisse con una frase del genere, in un momento simile e soprattutto: con un tono che rasentava il malizioso
Hi –sei così forte, non pensavo, sei una sorpresa- continuò sfiorando l’orecchio con il suoi caldi sospiri
Hi –una sorpresa molto piacevole- disse incominciando a mordicchiagli il lobo e a giocare con l’orecchino che portava
Sh –Hi-hinata c-che c-cosa stai facendo?- disse leggermente nervoso, arrossendo sempre di più ma non riuscendo comunque a evitare di sorridere leggermente compiaciuto
Hi –shhh tranquillo-
Sh “tranquillo? TRANQUILLO? Ma che sta dicendo? Che sta facendo? Non l’ho mai vista comportarsi così! E ora che faccio? Una cosa è sicura se continua in questo modo sarò tutto tranne che tranquillo! Ok, l’importante è che io non muova un muscolo. Forza Shikamaru concentrati e non ci pensare, respira e inspira, ce la puoi fare”
Hi “mmm vediamo riesco a muovere la testa e aspetta, ora anche le braccia e il busto! Evviva ce la sto facendo, sta perdendo il controllo sul jutso ma devo ancora impegnarmi un pochino”
Hi –Shikamaru-kun…- e lo abbracciò circondandogli le braccia intorno al collo, incominciando così a giocherellare con alcune ciocche di capelli della coda con una mano mentre l’altra era appoggiata alla sua spalla
Sh –Hi-hinata?-
Hi “starò esagerando?”
Hi –si?-
Sh –i-io…-
Sh “concentraticoncentraticoncentraticoncentrati… CHE SECCATURA al diavolo”
e con uno slancio l’abbracciò avvicinandola di più a lui, tenendola saldamente ma comunque delicatamente per la vita, affondando il viso nella chioma corvina della ragazza e ispirando profondamente il suo profumo
Hi “ma cosa?”
Hi –Sh-shikamaru-kun?-
Ora era lei che non poteva evitare di diventare sempre più rossa, non sapeva come comportarsi, non si aspettava di certo che la situazione avrebbe preso una piega del genere, ma bastò la sua dolce voce, tornata timida come quella di sempre, a far risvegliare il ragazzo e convincerlo ad allontanarla dolcemente e lentamente da lui
Sh –scusa Hinata non so cosa mi sia preso è solo che tu… e io allora…-
Hi –no-non ti preoccupare-
Sh –ma tu… cosa? Perché?-
Hi –bhè vedi Shikamaru-kun almeno ora… sono libera-
e con un balzo gli fu addosso ma lui, che non era per niente preparato a sostenere il peso di tutti e due, scivolò all’indietro trascinando anche la ragazza con se. Incominciarono a ridere e a rotolare sul terreno ghiacciato come due bambini, fino a fermarsi per riprendere fiato con lui sopra di lei, vicini, forse troppo vicini
Sh –allora?-
Hi –allora cosa?-
Sh –ti arrendi?-
Hi –mai-
Sh –che seccatura sei proprio testarda allora ti va bene se siamo pari?-
Hi –ok, per me sta bene: pari-
Solo allora si resero conto della poca distanza che li separava, anche se sorpresi e intimiditi nessuno dei due in ogni modo accennava qual si voglia movimento per allontanarsi anzi tutti e due, persi nello sguardo dell’altro, incominciarono ad avvicinarsi ulteriormente. Ormai entrambi potevano sentire il respiro del coetaneo sulla pelle, i nasi si stavano sfiorando, davvero poco separa le loro labbra ma un fiocco di neve, che fermò la sua discesa sulla guancia di Hinata, seguito da un altro e un altro ancora annunciò l’inizio di una nuova nevicata
Sh –hem credo che sia meglio andare- disse issandosi imbarazzato e porgendole una mano per aiutarla
Sh “non ci credo la stavo per baciare!”
Hi –s-si andiamo- e gli prese la mano alzandosi così anche lei, non riuscendo ad sollevare lo sguardo oltre il petto del ninja
Hi “ma mi stava per baciare!?”
Tra i ragazzi si era formato un silenzio imbarazzante e per romperlo Shikamaru decise di dire la prima cosa che gli venne in mente e così, grattandosi dietro la testa
Sh –senti siamo entrambi bagnati dalla cima dei capelli alla punta dei piedi, ti andrebbe di venire a casa mia?-
Hi –a casa tua?-
Sh –si dai, ci asciughiamo e poi ti invito anche a pranzo-
Hi –ti ringrazio ma non mi sembra il caso di presentarmi così all’improvviso tua madre avrà già preparato solo per te-
Sh –nooo non ti preoccupare, l’unica ragazza che ho mai invitato a casa mia è stata Ino ed è successo pochissime volte, quando ti vedrà potrebbe preparare anche un pranzo da cerimonia per festeggiare l’evento-
Hi –esagerato, non ci credo ma sei sicuro che non disturbo? È comunque tardi e…-
Sh –ma no te lo detto, ora indiamo-
Hi –ok andiamo-
E così lasciarono quella radura che l’ha visti combattere e forse aveva visto anche qualcosa di più.
 
In poco tempo raggiunsero la residenza del clan Nara e ormai vicini al portone di ingresso Hinata si fermò
Sh –qualche problema?-
Hi –ecco non sono sicura e se poi tua madre si arrabbia con te? Non voglio creare problemi-
Sh –ancora con questa storia? Dai ti ho già detto che non ti devi preoccupare e ora andiamo perché, non so te, ma io sto congelando-
e così, anche se la kunoichi era ancora titubante, raggiunsero l’entrata e Shikamaru aprì la porta
Sh –mamma sono tornato e…-
Ma non riuscì a terminare la frase perché un tornado con un grembiule lo travolse
Yo –Shikamaru Nara ma come ti salta in mente di tornare così tardi, hai visto che ore sono? Ora il pranzo si è freddato e non ho potuto sparecchiare e…-
Solo allora la madre del giovane si accorse della ragazza che era rimasta indietro, nascosta alle spalle del figlio, imbarazzata, sorpresa e un po’ intimorita dalla signora Nara
Sh –adesso se hai finito di sbraitare ti spiego perché ho ritardato: lei è Hinata Hyuuga una mia amica, ci siamo incontrati per allenarci e non ci siamo accorti che si era fatto così tardi-
Yo –capisco, piacere cara sono Yoshino, la madre di questo scansafatiche. Spero che non ti abbia rallentato troppo con il suo modo di fare-
Hi –piacere Yoshino-sama, Hinata Hyuuga, e non si preoccupi Shikamaru-kun è stato gentilissimo e impeccabile-
Aggiunse arrossendo un po’ per l’imbarazzo di conoscere la madre dell’amico e un po’ per quello che aveva detto di lui
Yo –davvero? Bhè a quanto pare la presenza di questa ragazza giova al tuo carattere- disse rivolta al figlio
Sh –mammaaa-
Sh “riesce sempre a mettermi a disagio”
Hi –e-ecco io…-
Yo –oh santo cielo ma siete entrambi zuppi-
Sh –si infatti ho invitato Hinata qui per non farla tornare a casa in questo stato-
Sh “anche perché sennò il signor Hyuuga avrebbe scoperto la sua fuga”
Sh –e l’ho invitata anche a pranzo-
Hi –sempre se non è troppo disturbo Yoshino-sama-
Yo –ma quale disturbo, sono così felice di vedere un’altra donna in questa casa e cara per favore non chiamarmi aggiungendo sama mi fa sentire vecchia-
Hi –o-ok Yoshino-san e grazie-
Yo –figurati ma ora ti consiglio di fare anche un bel bagno caldo, con questo tempo il freddo vi sarà arrivato fino alle ossa!-
Hi –u-un bagno?-
Yo –ma si certo e anche tu Shikamaru mi raccomando non voglio che ti ammali. E mostragli dove è quello degli ospiti io intanto cucino qualcosa-
Sh –va bene mamma, vieni Hinata-
Hi –si-
Yo –a proposito Hinata ti faccio trovare dei vestiti asciutti nell’anticamera del bagno mentre metto ad asciugare i tuoi-
Hi –la ringrazio molto Yoshino-san e scusi ancora per il disturbo-
Yo –lascia stare e ora andate, state gocciolando sul pavimento-
Disse facendo un occhiolino alla ragazza mentre andava verso la cucina
Sh –visto? Te l’avevo detto che non ci sarebbero stati problemi-
Hi –si è vero ma mi dispiace ancora un po’-
Sh –non ci pensare e poi grazie a te non mi sono dovuto sorbire la solita ramanzina di quanto sono pigro, di come ho fatto a venire su in questo modo e cose simili, e ora vieni ti faccio vedere dove è il bagno-
e annuendo lo seguì.
La casa dei Nara era molto bella, in stile tradizionale come la sua, forse un po’ più piccola ma comunque fantastica con il giardino interno molto curato, a differenza del suo, e molte porte scorrevoli erano composte da diverse stampe: alcune con fiori e altre con animali ma quella che gli era piaciuta in modo particolare era quella con raffigurati i cervi
Hi “chissà di chi è quella stanza?”
Sh –eccoci qua. Se hai bisogno di qualsiasi cosa non esitare a chiamare, qualcuno verrà sicuramente, ci vediamo fra poco-
Hi –Shikamaru-kun aspetta ecco io ci tenevo a ringraziarti ancora per tutto quello che hai fatto fin ora per me-
Sh –no, grazie a te-
Hi –per cosa?-
Sh –niente niente ci vediamo in tavola-
e così se ne andò
Hi “chissà cosa intendeva dire? Vabbè entriamo, in effetti un bel bagno caldo è proprio quello che ci vuole. Yoshino-san è veramente una madre fantastica, chissà se anche la mia era come lei… adesso però non ci devo pensare”
Aprendo la porta uno sbuffo piacevole di aria calda la travolse, probabilmente una domestica aveva sentito la signora parlare e si era precipitata a preparare la vasca e di questo Hinata glie ne era immensamente grata infatti rapidamente si era tolta i vestiti sporchi e umidi, riponendoli nel cestello che aveva trovato accanto alla porta, e si era immersa nella vasca. Il contatto della pelle con la superficie dell’acqua le fece venire dei brividi per tutto il corpo data la differenza di temperatura ma presto il calore l’avvolse permettendole di rilassarsi e pensare tranquillamente
Hi “ne avevo proprio bisogno, la nevicata non ci voleva, senza non ci saremmo congelati e… già chissà che altro sarebbe successo? Se non fosse stato per il tempo Shikamaru-kun mi avrebbe baciata oppure si sarebbe tirato indietro? E io come mi sarei comportata? Ma che sta succedendo? Non ci siamo mai frequentati e ora subito questo? Però devo dire che è proprio un bel ragazzo… Accidenti…”
e sprofondò nella vasca per cercare di non pensare a quello che era successo almeno per un po’.
Nel frattempo Shikamaru
Sh “la seconda cosa che mi rilassa di più, dopo guardare le nuvole, è sicuramente fare un bel bagno caldo come questo e adesso ne ho proprio bisogno. Non riesco a capire che cosa mi sta succedendo e soprattutto che cosa sto facendo! Prima stavo per baciarla, proprio lei, Hinata Hyuuga, la ragazza più dolce di Konoha e per questo anche la più ideale per me e contemporaneamente la più problematica a causa delle sue ‘guardie del corpo’, se per caso Kiba o Shino o Neji mi avessero visto a quest’ora non so dove sarei e in che condizioni, mi vengono i brividi solo a pensarci… ma c’è anche il fatto che lei era lì e sono sicuro che, se avrebbe voluto, si sarebbe allontanata e invece non l’ha fatto… cavoli…”
e anche lui cercò di svuotare per qualche attimo la testa
Dopo circa una ventina di minuti entrambi stavano seduti a gustare il pranzo preparato da Yoshino, Shikamaru aveva addosso un paio di jeans scuri e un maglioncino verde mentre a Hinata erano stati dati una maglietta blu, una felpa leggermente più chiara e un paio di pantaloni di una tuta tutto di un paio di taglie più grandi, infatti dato che i vestiti della padrona di casa gli sarebbero stati piccoli le erano stati prestati quelli del giovane Nara
Yo –mi dispiace per questo inconveniente-
Hi –nono non si preoccupi, sono abituata a portare cose comode quindi sono perfetti-
Sh –ti stanno bene-
Hi –g-grazie-
Ormai il pranzo era quasi concluso quando dall’ingresso si sentì
Shikaku –hei di casa, sono tornato dove siete?-
Yo –oh è Shikaku,deve essere appena tornato dalla missione- e alzando la voce –siamo in sala da pranzo vieni-
Shikaku –in sala da pranzo? Ma ancora non avete finito?-
Yo –no e abbiamo anche un ospite oggi?-
Shikaku –un ospite?-
E così dicendo entrò nella stanza. Nel vederlo la ragazza scattò in piedi e con un piccolo inchino
Hi –buon pomeriggio Nara-sama-
l’uomo, sorpreso perché pensava di trovare Choji, la osservò per qualche secondo
Shikaku –ma si certo tu sei Hinata, la figlia di Hiashi Hyuuga, piacere io sono Shikaku e chiamami pure così, senza troppe formalità-
Hi –piacere Shikaku-san-
Shikaku –che ospite grazioso che abbiamo oggi, vero Yoshino?-
Disse facendo arrossire la giovane kunoichi per il complimento
Yo –si è proprio e vero e non ci crederai ma ha convinto nostro figlio ad allenarsi!-
Shikaku –davvero?-
Sh –ma perché ne siete tutti così sorpresi anche io sono un ninja-
Shikaku –chiede anche il perché! Comunque Yoshino io vado a redigere il resoconto della missione, potresti portarmi una tazza di the?-
Yo –ma certo vado subito a prepararlo-
Shikaku –grazie-
e così entrambi uscirono l’uno per andare nello studio mentre l’altra per andare in cucina.
Quando poco dopo ebbero finito di mangiare
Sh –senti ti andrebbe una partita a shogi prima di andare? Intanto che smette un po’ più di nevicare-
Hi –mi piacerebbe ma ti avverto non sono brava come te-
Sh –non ti credo-
entrambi si sorrisero.
Shikamaru guidò la sua ospite fino alla stanza le cui porte l’avevano tanto affascinata
Hi –ma questa quindi è…-
Sh –si è la mia stanza-
La stanza era come la personalità di Shikamaru: semplice, senza troppi mobili anzi proprio con il minimo indispensabili e le pareti erano di un dolce colore tenue, insomma una camera tranquilla all’insegna del rilassamento con in mezzo al pavimento la scacchiera sempre pronta per giocarci.
Subito incominciarono la loro partita
Sh –allora Hinata che ne pensi di questa giornata?-
Hi –sinceramente è stata una delle più belle che ho mai vissuto, ho disubbidito a mio padre e ho fatto uno degli scontri più interessanti della mia vita-
Sh –interessante?-
Hi –si perché vedi ho sempre pensato che non sarei mai stata alla tua altezza figurarsi battermi contro di te e invece oggi eccomi qua-
Sh –è buffo sai anche io ho sempre pensato di non poter confrontarmi con uno Hyuuga, con te poi, l’erede del più gran clan di Konoha-
Hi –non credo di potermi considerare così importante-
Sh –devi avere più fiducia nelle tue capacità e poi sei stata grandiosa, il tuo controllo del chakra è impressionante, ti giuro che all’ultimo ho incominciato a sudare freddo. Mi hai sorpreso veramente e…-
Hi –cosa?-
Sh –ecco ti volevo chiedere, insomma quando ti ho bloccata e tu hai incominciato, diciamo a comportarti in quel modo e… insomma hai capito no?-
Hi –ah quello- esclamò arrossendo
Hi –ecco diciamo che Ino-chan non si è limitata a dirmi che sei un misogino e a spettegolare su tutti, possiamo dire che mi ha anche suggerito di usare la mia femminilità e così mi ha imparato il piano ‘doppia A’-
Sh –‘doppia A’?-
Hi –si insomma: attrai e attacca. Ino-chan mi ha insegnato come fare e mi ha suggerito di provare su persone che conosco per vedere la loro reazione-
Sh –c-capisco e io sono stato il primo su cui l’hai provato?-
Hi –no veramente l’ho già testato su Kiba-kun e Shino-kun-
Sh –e come hanno reagito?-
riuscendo solo in parte a immaginare il tipo di reazione che possono aver avuto
Hi –bhè la prima volta ho provato con Kiba-kun e lui è scappato via appena ho incominciato a sussurrargli all’orecchio urlando che si era appena ricordato di un impegno importante, si è volatilizzato a tempo di record mentre Shino-kun…
Sh –Shino cosa?-
il racconto ora si stava facendo interessante infatti un comportamento del genere da parte di Kiba c’ era da aspettarselo ma Shino, il sempre stoico Aburame, era un incognita persino per lui
Hi –all’inizio, essendo coperto quasi interamente, non sapevo se il piano stava avendo effetto, anche se in effetti si era irrigidito, sembrava quasi che aveva smesso di respirare-
Sh –davvero? E alla fine quanto a resistito?-
Hi –abbastanza, sai stavo incominciando addirittura a pensare che ero incapace persino di attuare come si deve il suggerimento di Ino e tornare a chiedergli consiglio ma poi, quando ho incominciato ad abbassargli il cappuccio della felpa, mi ha afferrato per le spalle e, allontanandomi da lui, sempre con gentilezza, ha incominciato a dirmi che per il bene di entrambi era meglio se per quel giorno finivamo lì gli allenamenti e salutandomi se ne è andato-
dopo questa rivelazione Shikamaru non ce la fece proprio a trattenersi dal ridere, gli sarebbe piaciuto vedere per la prima volta Shino in difficoltà
Hi –eddai non ridere e comunque ho vinto io-
Sh –che cosa?-
chiese incredulo guardando la scacchiera
Sh “non ci posso credere: ha vinto sul serio”
Sh –e per fortuna che non eri brava-
Hi –solo fortuna immagino-
Sh –si si come no. Voglio la rivincita-
Hi –concessa-
e così ne incominciarono una nuova ma a metà partita
Yo –Shikamaru c’è qualcuno alla porta, potresti andare a vedere chi è?-
Sh –ma non ci può andare papà?-
Shikaku –non posso, sto scrivendo il resoconto della missione-
Sh –e va bene ho capito ci vado io. Aspetta qui Hinata torno subito-
La ragazza che nel frattempo stava sorridendo per lo scambio di battute della famiglia Nara annuì. Dopo neanche un minuto si sentì urlare
Hiashi –DOVE È?... DOVE È MIA FIGLIA?... HINATA VIENI QUI IMMEDIATAMENTE-
Hi “oh no”
 
Rieccomi con il terzo capitolo! Scusate per il ritardo ma i molti impegni giornalieri non mi hanno abbandonato quasi mai comunque tranquilli questa storia andrà sempre avanti.
Tornando al racconto: ecco la comparsa di Hiashi Hyuuga, inizialmente volevo dargli più spazio in questo capitolo ma mi sarebbe venuto troppo lungo e quindi per sapere come è riuscito a scoprire la cara Hinata dovrete aspettare ancora un po’; per quanto riguarda la nostra coppia mi dispiaci per chi sperava in una scena romantica ma è ancora troppo presto tuttavia ho voluto anticipare qualcosa, spero che la scena del quasi bacio non vi abbia deluso, e che dire dell’idea di Shika e dell’asso nella manica inaspettato di Hinata? Che altro?… fatemi sapere voi i vostri pensieri, se vi è piaciuto o non vi è piaciuto, insomma se volete: commentate pure!
Alla prossima!
 
 
 

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