Tre anni lontano di DolceMemole (/viewuser.php?uid=106809)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a Stars Hollow ***
Capitolo 2: *** I segreti di Logan ***
Capitolo 3: *** L'odore dell'amore e di falicità ***
Capitolo 4: *** Tutto merito di Luke ***
Capitolo 5: *** Chiarimenti? ***
Capitolo 6: *** "Nuovi" incontri ***
Capitolo 7: *** I baci la cosa più dolce ma a volte la cosa più amara ***
Capitolo 8: *** Rory/Logan ***
Capitolo 9: *** La grande cena ***
Capitolo 10: *** I ricchi crescono ***
Capitolo 11: *** Il crollo ***
Capitolo 12: *** Una piccola speranza ***
Capitolo 13: *** Paure ***
Capitolo 14: *** Scelta definitiva? ***
Capitolo 15: *** Il segreto ***
Capitolo 16: *** Alla ricerca della persona sconosciuta ***
Capitolo 17: *** Scusami ***
Capitolo 18: *** Verità (parte 1) ***
Capitolo 19: *** Verità (parte 2) ***
Capitolo 20: *** Decisione ***
Capitolo 21: *** "Cara Scheggia... ***
Capitolo 22: *** Non si poteva dire di NO... ***
Capitolo 23: *** Per sempre ***
Capitolo 1 *** Ritorno a Stars Hollow ***
1
So
che avevo detto di non pubblicare la mia nuova storia, però
delle persone mi hanno contattato su facebook chiedendomi se la potevo
pubblicare e allora eccola qui...
questa
volta ho deciso di raccontare il mio telefilm preferito, dato che non
mi è piaciuto il finale, ne invento uno tutto mio. spero vi
piaccia fatemi sapere..baci baci
RORY
Ormai sono passati tre anni
da quando avevo deciso di andare via da la mia piccola cittadina e andare nella
“Grande Mela”, ero diventata una
bella giornalista famosa, partecipavo ad ogni conferenza stampa del Presidente
Barack Obama, non potevo chiedere altro dalla vita, ero super felice. L’unica
persona che mi mancava tantissimo era mia madre, l’unica persona che aveva
sempre creduto in me, non la vedevo da circa un anno, da quando era nato il mio
piccolo fratellino, un piccolo maschietto nella famiglia Gilmore/Danes, per me
e mia madre era una totale novità. Ero talmente impegnata con il lavoro, che
non riuscivo a tornare a casa nemmeno nei giorni di festa come Natale. Devo
dire la verità Stars Hollow mi mancava veramente tanto, avevo perso i contatti
con tutti, anche con la mia migliore amica Lane, a lei le cose non erano andate
molto bene, infatti dopo due anni il suo matrimonio naufragò rimanendo sola con
due bambini Jack e Robert, due bambini stupendi, ma che facevano impazzire la
mia povera amica. Avevo bisogno di staccare un po’ da questa vita così
frenetica, volevo tornare da mia madre e il mio piccolo fratellino, ero stanca
di stare lontana dai miei affetti. Il giorno dopo decisi di andare a chiedere
al mio capo un trasferimento al quotidiano di Stars Hollow. << Ma come
signorina Gilmore? Lei che è così brava vorrebbe sprecare le sue potenzialità
in un quotidiano di una piccola cittadina come Stars Hollow?>> <<
Si lo so che le sembra così strano, ma ho bisogno di tornare dalle persone a me
care mi mancano veramente tanto>> ci misi un po’ di tempo per convincere
il mio capo, ma dopo tanto cedette e mi diede il trasferimento da me tanto
desiderato. Arrivata a casa la valigia era già pronta non mancava nulla, avevo
anche il biglietto pronto. Il viaggio filò liscio, non avevo detto nulla a
mamma perché doveva essere una sorpresa. Arrivai in città e rivedere quel
gazebo il market dove aveva lavorato per tanto tempo Dean, il mio primo amore
non lo potrò mai dimenticare, in questi tre anni lo avevo rivisto a New York,
lui era lì con la sua famiglia e gli invitai a cena a casa mia per ricordare i
vecchi tempo. Come mi era mancata questa città e tutti i suoi abitanti. Passai
davanti il negozio di Luke e vi entrai, tutto era rimasto come tre anni fa,
quando Luke mi organizzò la festa per la mia laurea, no che mi aspettassi
qualche cambiamento dato che Luke non amava molto i cambiamenti e forse per
questi tre anni ne aveva avuti fin troppi; un matrimonio e un bambino erano dei
grandi cambiamenti. Mi sedetti al mio solito tavolo, vicino la porta,chissà
come avrebbe reagito Luke vedendomi, conoscendolo non avrebbe aperto bocca
dall’emozione e avrebbe fatto chiamare immediatamente mamma. << Allora
signorina cosa desidera?>>. Non potevo credere ai miei occhi, cosa ci
faceva lui qui? Perché non mi avevano mai detto di questa novità? Perché il mio
cuore batteva molto velocemente, non riuscivo a calmarmi, forse le persone che
pensavo di aver dimenticato non le avevo dimenticate. Non c’era altra
spiegazione, eppure in questi tre anni avevo provato ad avere delle relazioni
serie, ma nessuna di queste era andata a buon fine. << Allora signorina
vuole mangiare qualcosa?>> << Logan sei tu?>>, finalmente
alzò gli occhi e mi fissò intensamente, il suo sguardo mi pietrificò, un misto
tra sorpresa e spavento, non capivo quello che volesse dirmi con lo sguardo
<< Rory…scusami tanto non ti avevo proprio riconosciuta, sono stato un
vero maleducato>> mi abbracciò, come mi era mancato Logan, cercavo di
nasconderlo a me stessa, ma appena lo rividi capii che non era così, che lui
ancora era presente nel mio cuore. << Dai vieni su così parliamo un po’ e
chiami anche tua madre che sarà felicissima di saperti qui>> ogni mio
singolo muscolo voleva abbracciarlo, baciarlo ma non potevo farlo, non era
giusto nei suoi confronti, gli avevo fatto troppo male in questi anni, così
male che per circa due anni non rispondeva a nessuno dei biglietti d’auguri che
gli mandavo. Eppure adesso sembrava cambiato, forse mi stava dando un’altra
possibilità. << Si certo, anche perché voglio sapere come mai adesso tu
lavori qui>>
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Capitolo 2 *** I segreti di Logan ***
2
CHIEDO SCUSA PERCHÉ MI SONO
RESA CONTO DI AVER SCRITTO CHE I PERSONAGGI PRESENTI NELLA STORIA SONO LOGAN E
LORELAI, MA IN RAELTÁ SONO RORY E LOGAN. GLI ALTRI PERSONAGGI DEL TELEFILM
COMUNQUE SARANNO PRESENTI MA I PROTAGONISTI SONO LORO DUE.
SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO
VI PIACCIA BUONA VISIONE
LOGAN
Non potevo credere di aver
invitato Rory a salire sopra, ma cosa potevo fare? D'altronde lei era la figlia
del mio capo e non potevo di certo trattarla con indifferenza, anche se dopo
quello che mi aveva fatto se lo meritava proprio. Volevo dirle come avevo
sofferto per il suo rifiuto e poi senza darmi nemmeno una motivazione valida;
io mi ero fermato con il mio cuore al giorno della sua laurea, quando ricevetti
il suo rifiuto sentii il mio cuore spezzarsi in mille pezzi, e a quanto pare ancora
non si erano affatto ricuciti i pezzi tra di loro. Come era bella con il suo
cappottino verde scuro e con un cappello che a mela pena faceva vedere lo
sguardo, forse a causa i quel cappello non l’avevo riconosciuta. <<
Allora come mai Logan Huntzberger
si ritrova in una cittadina come Stars Hollow?>> Bella domanda. Nemmeno io
riuscivo a capire come mai erano due anni che mi ritrovavo qui, in questa
cittadina sperduta e per certi versi dimenticata da Dio. << Una storia
molto lunga, forse ti annoierei soltanto, o forse ancora non sono molto pronto
a dover ricordare il mio passato>>, non mi andava di spiegare come mai mi
ritrovavo proprio lì e poi proprio a lei, che senza volerlo era la causa dei
miei molti guai. Entrammo nella vecchia casa di Luke, che ormai era diventata
la mia, avevo cercato di non cambiare molto le cose perché speravo che quella
fosse una sistemazione temporanea, ma a quanto pare mio padre non era proprio
della stessa situazione. << Allora guarda lì sta il telefono chiama pure
tua madre, a quest’ora starà sicuramente a lavoro quindi prova direttamente
lì>. Non resistevo a stare vicino a lei, non volevo perdere il mio controllo
e rinfacciargli tutto quello che mi aveva causato, dopo tutto l’avevo amata e
conoscendola sapevo che si sarebbe sentita in colpa per molto tempo, e anche se
lo meritava io non volevo. << Uffa è occupato!>> << Puoi
andare a casa che sicuramente Luke starà lì a badare al piccolo Seth>>. Ero
disposto a tutto pur di non stargli più vicino, l’avrei mandata anche da Kirk e
da sua madre, basta che non stava più vicino a me. Io avevo accettato il lavoro
da Luke perché mi avevano garantito che Rory non sarebbe tornata a Stars
Hollow, o per lo meno quando arrivava mi avevano sempre avvisato per non
farmela incontrare. << Visto che sono qui ti andrebbe di raccontarmi come
mai stai qui?>>. Erano passati tre anni ma la sua testardaggine era
rimasta la stessa, forse non capiva o faceva finta di capire che di parlarne
non mi andava molto, e dato che quando Rory decide una cosa nessuno le farà cambiare
idea svuotai il sacco. << Vuoi sapere veramente cosa ci faccio qui? Forse
non ti conviene perché potrei non utilizzare parole dolci nei tuoi
confronti>> speravo tanto dicesse “ No Logan non ti preoccupare,
preferisco non sapere”, ma ovviamente la sua risposta fu un’altra. <<
Logan hai le tue ragioni se pensi che io sia una cattiva persona, però voglio
capire perché ti ritrovi a lavorare in una tavola calda, anche se rispetto il
lavoro di Luke, ma tu ti potresti permettere molto di più>>. Ecco perché l’amavo
ancora, perché nonostante tutto si preoccupava di me, voleva soltanto il mio bene , eppure senza volerlo
mi aveva fatto tanto male << Quando tu hai rifiutato la mia proposta di
matrimonio io non ho passato proprio un bel periodo. Ogni sera andavo ad una
festa e non sempre avevo la forza di tornare a casa da solo e chiamavo sempre l’autista
di papà. Le cose sono andate così per un paio di mesi, fino a quando non ho
fatto due guai in una sera>>. Forse era meglio non raccontare il resto,
non mi vantavo di quello che era successo, soprattutto di una cosa mi ero
pentito, ma purtroppo le mie scuse, le mie lacrime non potevano cambiare quello
che era successo.<< Non ti volevo far soffrire così. Te lo giuro non era
affatto quello che volevo>>. La sua voce era sottile, timida, non mi
guardava in faccia. Sembrava così piccola, così fragile. << Non ti
preoccupare ormai è passato, è meglio non pensarci…adesso vai da Luke, che se
tua mamma viene a sapere che sei qui da circa un ora e ancora non l’hai nemmeno
chiamata te la farà pagare per il resto della tua vita>>. Avevo deciso di
non continuare a parlare delle mie “bravate” era meglio lasciare nascoste determinate
cose. << Si forse hai ragione, però sono sicura che non sia solo per
questo che tu adesso lavori qui, c’è qualcosa che non vuoi sapere, ma che io
scoprirò, tanto ormai ci vedremo tutti i giorni>> TUTTI I GIORNI?!?!?!? Sembrava
più una minaccia. Voleva sapere quello che era successo, allora l’avrei
accontentata. << Ok si hai ragione, è giusto che tu venga a sapere quello
che ho combinato. Una sera avevo bevuto molto e stavo ad una festa, li ho
conosciuto una ragazza carina e anche lei aveva alzato un po’ il gomito, così
una parola tira l’altra ci siamo ritrovati in camera da letto. Dopo di questo
mi sono messo in macchina, nonostante non ero in grado di guidare. Il giorno
dopo mi risvegliai in un letto di ospedale, mia madre mi fece leggere il
giornale, una macchina aveva sbandato ed era andata sull’altra corsia
provocando un gravissimo incidente; l’incidente lo provocai io, il ragazzo alla
guida dell’altra macchina è rimasto paralizzato dalla vita in giù. Mio padre
non mi parlava più, poi quando mi arrivò una lettera chiuse totalmente tutti i
miei rapporti con lui. In questa lettere c’era scritto che io stavo per
diventare padre. Allora mio padre dopo tutto questo decise di togliermi dall’azienda
di famiglia e mi tolse tutte le carte di credito>> Oh finalmente avevo
detto tutto, mi ero liberato. Non ero riuscito mai a raccontare a tutti quello
che avevo combinato e adesso che lo avevo fatto mi sentivo più libero. <<
Cavolo. Allora adesso sei padre?>>. Di tutto quello che avevo detto
questo era la cosa che le sembrava strano? Non il fatto che avevo quasi
ammazzato una persona innocente? << Si, di una bellissima bambina che ho
con me tutti i fine settimana si chiama Lux è stupenda>> quando parlavo
della mia piccola i miei occhi si illuminavano e tutto sembrava più dolce. <<
Un giorno di questi mi piacerebbe conoscerla…comunque poi come mai sei venuto a
Stars Hollow?>> << Non sapevo dove andare e mi misi in macchina. Girovagai
fino a quando non mi ritrovai davanti il negozio di Luke, vi entrai e gli
raccontai tutto e lui senza pensarci due volte mi prese a lavorare con lui…devo
molto sia a lui che a tua madre>> << Cavolo come sono stata
egoista>> si è vero, era stata proprio un’egoista, ma non cambiava il
fatto che io fossi innamorato ancora di lei, ancora del suo sguardo, dei suoi
capelli, dei suoi occhi color cielo. << Adesso è meglio che vada
altrimenti come hai detto tu mia madre me la farà pagare per tutta la
vita>> Un bel abbraccio ci fu tra noi due, forse troppo lungo per me;
così lungo da far riaccendere tutti i miei sentimenti verso la mia piccola
peste.
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Capitolo 3 *** L'odore dell'amore e di falicità ***
3
RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE
CHE LEGGONO LA MIA STORIA
SONO MOLTO FELICE CHE VI PIACCIA.
RINGRAZIO ELLA93 E CLAPPY PER
LE RECENSIONI…VI LASCIO ALLA LETTURA BACI BACI
RORY
Uscii dal negozio di Luke e
mi avviai verso casa. Non potevo credere di aver procurato tanto male a Logan,
volevo non sentirmi in colpa ma proprio non ci riuscivo. Nella mia testolina
fuoriuscivano mille spiegazioni per non sentirmi in colpa; una di queste era il
fatto che io sicuramente non avevo accettato la proposta di matrimonio, però
Logan non accettò la mia proposta, cioè quella di provare a rimanere insieme
nonostante la distanza, fu lui a dirmi addio. Io quelle parole non le avrei mai
volute pronunciarle a LUI, e assicuro che sentirsele dire non è molto bello,
soprattutto se a dirtele e proprio la persona che vorresti avere al tuo fianco
per tutta la vita.
Senza rendermene conto mi
ritrovai davanti il giardino di casa, come mi era mancata quella casa! Salii i
gradini che mi portavano alla porta d’ingresso, come sempre era aperta e quindi
decisi di entrare senza bussare alla porta. Quando vi entrai iniziai a sentire
l’odore dell’allegria, dell’amore ( so che i sentimenti non hanno odore eppure
a casa mia si sentivano proprio quegli odori); posai il cappotto sul divano e
mi accomodai su di esso. Dopo qualche secondo mi rialzai, sembravo come un
uccellino chiuso in gabbia, non riuscivo a stare ferma. << C’è
qualcuno?>> che maleducata ero stata, ero entrata in casa senza nemmeno
salutare nessuno << Si è arrivata una bella forestiera>>.
Improvvisamente si iniziò a sentire uno strano rumore proveniente dalle scale,
allo strano rumore si iniziarono a sentire delle strane urla. << Oddio!!!
Oddio!!! Non ci posso credere!!! È tornata!!! Luke è tornata!!!!>> dalle
scale si iniziò a vedere una figura che scendeva con tutta la foga incredibile,
fino a quando non mi saltò addosso e mi iniziò ad abbracciare e baciare per
tutto il corpo. Come era in forma, veramente troppo ero mancata da casa. Mia
mamma, la mia amica mi era mancata troppo, per me mia madre era linfa vitale,
non potevo vivere senza di lei o per lo meno non potevo viverci a lungo
lontana. << Cosa ci fai qui? E soprattutto perché non mi hai
avvisato?>> << Scusami mamma ma ti volevo fare una piccola sorpresa
è per questo che non ti ho detto nulla>>. Mi prese per un bracciò e mi
iniziò a far girare su me stessa << Mamma mia come sei dimagrita! Ma che
cosa ti mangi in quella città? Guarda che se continui così ti farò rimanere
qui, non ti farò tornare più a New York>> << Non ti preoccupare non
dovrò più tornare a New York dato che ormai sono una giornalista del “News
Stars Hollow”>> mamma rimase per circa cinque minuti senza parlare, dopo
iniziò a saltellare ed urlare come una bambina quando la notte di Natale apre
il regalo e scopre cha anche per quest’anno Babbo Natale ha indovinato il
regalo. << Dai vieni in cucina ti do una bella tazza di caffè…sai non c’è
più bisogno di andare da Luke dato che Luke adesso vive qui>> Mi erano
mancati i discorsi veloci con mamma che il più delle volte non avevano nemmeno
senso. << Ma dove sono Luke e Seth?>> avevo una voglia matta anche
di rivedere loro due. << Luke sta rivestendo Seth che gli abbiamo fatto
il bagno>>. << Ehi vedi chi c’è la sorellona!!!>>. Quasi non
credevo ai miei occhi Seth era cresciuto dall’ultima volta veramente tanto,
adesso aveva molto più capelli e i suoi occhi si erano fatti sempre più chiari,
quelli erano Gilmore non c’erano assolutamente dubbi.
Dopo cena io mamma e Luke ci
mettemmo al tavolo per parlare un po’. Spiegai come mai avevo deciso di tornare
e che prima di andare a casa ero passata alla tavola di Luke. << Si mi
dispiace Rory te lo dovevamo dire è solo che lui quando venne quella sera mi
chiese di non dirti nulla e, anche se mi sembra strano, non ho voluto
tradirlo>>. Luke parlava come un padre, penso che forse ce l’avesse anche
un po’ con me per come avevo trattato Logan. << Non ti preoccupare, anche
se non vi nego che rivederlo mi ha fatto uno strano effetto, forse mi sto
pentendo di non aver accetto di diventare sua moglie>> la mia voce
cambiò, sembrava che qualcosa bloccasse la mia voglia di piangere, forse la
troppa vergogna. << Penso che la colpa sia tutta mia Rory, io non ho mai
accettato Logan come tuo ragazzo, l’ho sempre trattato male e purtroppo questo
ti ha condizionato. Invece adesso che l’ho conosciuto meglio ti posso dire che
lui non è affatto uguale al padre ma è una persona fantastica ed è un padre bravissimo>>
mamma mi strinse la mano, tipo per chiedermi scusa << Ehi mamma, non è
affatto colpa tua se ho rifiutato la proposta di matrimonio ma l’ho fatto solo
perché avevo delle ambizioni e avevo paura che Logan mi potesse
bloccare>>. Solo adesso capivo quando ero stata stupida.
LOGAN
Vedere Rory non mi aveva fatto
tanto bene. Mi ritornò alla mente il momento in cui io le dissi “Addio”. Che
parola definitiva pensavo tra me, forse era anche per questo che dopo non mi
feci più sentire con lei nonostante la voglia fosse molta. E adesso per questo
mio errore mi ritrovavo dentro un monolocale a piangere per un qualcosa che non
poteva più tornare a causa del mio orgoglio e forse anche del suo. Eppure ogni
volta non potevo far altro che ringraziare Rory
perché mi aveva cambiato, mi aveva fatto diventare un vero uomo. L’unica
cosa bella che avevo fatto senza Rory era Lux, la mia piccolina; a dire la
verità mi ricordava molto Rory, forse a causa dei suoi grandi occhi azzurri.
Avevo capito purtroppo che non
potevo continuare a vivere qui, perché non ero ancora pronto a vedere la mia
Scheggia* tutti i giorni, forse era meglio che lasciavo la piccola cittadina
per trasferirmi da qualche altra parte, per far stare meglio anche Rory, la
situazione poteva anche non essere molto simpatica. Avevo deciso la mattina
sarei andato da Luke a dirgli la mia decisone. Anche se ero l’uomo più felice
della terra perché finalmente l’avevo rivista, però ancora le mie ferite erano
aperte e più le stavo vicino più loro mi bruciavano e anche se non dimostravo
il dolore al mio interno era forte e sembrava non volesse diminuire. Mi buttai
sul letto e i NOSTRI ricordi erano sempre più forti nella mia mente e nel mio
cuore, come quando saltammo insieme da circa 30 metri stretti l’uno
all’altro, tra me e me pensai che forse quello fu l’inizio della nostra storia;
oppure quando al matrimonio dei suoi nonni entrammo in una stanza e li ci fu un
bacio stupendo tra noi, un bacio che ci legò per sempre, forse ci legava
ancora;o ancora quando alla festa di Halloween mi ingelosii quando la vidi
arrivare con un altro ragazzo nonostante ero stato io a proporre una storia
aperta. Erano troppi i ricordi legati alla mia Scheggia e purtroppo sapevo che
non ce ne sarebbero stati altri e questi non mi permettevano di vivere bene.
Dovevo girare definitivamente pagine, lo dovevo fare per il mio bene.
* Scheggia ovviamente è
riferito a Rory, questo è il nomignolo con il quale lui chiama lei.
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Capitolo 4 *** Tutto merito di Luke ***
Tutto merito di Luke
RINGRAZIO ANCORA CLAPPY PER IL COMMENTO LASCIATO E
TUTTI COLORO CHE LEGGONO LA MIA STORIA
LOGAN
Mi ero svegliato molto presto quella mattina, avevo
rimesso tutta l’appartamento in ordine e
le valigie erano fatte. La notte non ero riuscito a dormire perché una parte di
me voleva andare via da lì, ma un’altra parte voleva restare e chiarire tutti i
malintesi con Rory. Mi misi in macchina e arrivai a casa Gilmore il prato era
ricoperto di foglie gialle, si vedeva proprio che l’autunno era arrivato. Ci misi
un po’ di tempo per scendere dalla macchina, per trovare il coraggio di
lasciare tutto; d'altronde Luke con me si era comportato fin troppo bene, mi
aveva accettato senza dire nemmeno una parola, senza provare un po’ di rancore
per le cose del passato. Presi il coraggio e andai a bussare alla porta.
<< Ciao Logan è successo qualcosa al locale?>> << No sono
venuto perché dovrei parlarti>>. Nel suo sguardo si notava un po’ di
timore, forse già sapeva dove volevo arrivare. << Dai entra, andiamo in
cucina così staremo più comodi>> . In quella casa si sentiva armonia,
tranquillità, anche se pensare a Lorelai collegarla alla tranquillità era un po’
difficile. Negli ultimi tempi avevo passato molto tempo in quella casa, molto
natali li avevo passati con loro e mi ero trovato benissimo, mi sentivo a mio
agio, sembrava come se stessi in casa dei miei genitori (anche se in realtà i
miei parenti non mi mettevano affatto a mio agio e non mi avevano mai capito
realmente). Poi da quando la madre di mia figlia mi faceva passare il week-end
con Lux tutti i sabati pomeriggi io e Luke andavamo al parco e giocavamo con
loro, con Luke avevo instaurato quel rapporto che era mancato con mio padre.
<< Allora come mai hai questa faccia seria? Mi devo preoccupare?>>
<< Dipende…Luke sono venuto a riportarti le chiavi dell’appartamento. Sta
notte ci ho pensato e sono arrivato alla conclusione che forse è meglio se io
vada via da Stars Hollow perché le mie ferite sono ancora troppo
aperte>>. Luke mi osservò a lungo. Strinse un pugno e lo diede contro il
tavolo, non lo avevo mai visto così arrabbiato eppure di motivi con me ne
avrebbe avuti veramente tanti. << No Logan, mi dispiace ma non posso
accettare quello che mi stai dicendo. Io in questi due anni e mezzo ti ho
aiutato molto e tu così mi ripaghi? Alla prima difficoltà molli tutto? Mi dispiace
ma non te lo permetto!>> Mai
nessuno mi aveva parlato così, facendomi capire i miei sbagli. << Scusa
Luke, ma veramente per me è difficile questa situazione>> << Si lo
capisco ma non è che scappando da Stars Hollow risolverai i tuoi problemi con Rory.
Sai che ti voglio bene, come se fossi un figlio ed è proprio per questo che non
ti voglio vedere così>> Si avvicinò a me e mi abbracciò; adesso capivo
quanto mi poteva mancare una figura paterna che mi volesse bene, senza volerlo
delle lacrime uscirono dai miei occhi, sembravo un bambino, forse nell’ultimo
periodo avevo tenuto tutto dentro e questo aveva causato tutta questa
confusione al mio interno. << Grazie di tutto Luke>> delle semplici
parole, ma per me in quel momento erano veramente tanto, non avevo mai
ringraziato Luke e Lorelai per tutto
quello che avevano fatto per me. << Logan tu non ti devi preoccupare,
quando vedi che non ce la fai vieni da me a sfogarti, adesso ho molto tempo
libero lo sai e mi fa piacere quando un amico mi viene a trovare e tu sei il
benvenuto>> . Mi sentivo uno scemo per aver pensato in passato che quest’uomo
fosse uno stupido ignorante; in passato quante cose che non capivo e adesso
finalmente i miei occhi si erano aperti. << Sono felice di aver trovato
una persona come te, tu stai svolgendo quel ruolo che Mitchum* non ha saputo svolgere ovvero quello del padre>>
Se mi avessero registrato e poi fatto risentire non potevo credere di essere
così sdolcinato eppure quando si parla con il cuore si riescono a dire anche
queste cose. << Sono felice che tu mi dica queste cose. Ora voglio
pensare che tu non abbia intensione di andartene, perché non te lo perdonerei
mai>> << No non ti preoccupare mi hai fatto capire che i problemi
vanno affrontati e non evitati>>. Ero finalmente felice. Questo confronto
con Luke mi aveva fatto veramente bene, adesso mi mancava solo il confronto con
Rory e poi finalmente potevo andare in giro senza dovermi nascondere per non
incontrare delle persone.
* Mitchum è il padre di Logan.
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Capitolo 5 *** Chiarimenti? ***
4
GRAZIE ANCORA A CHAPPY PER I SUOI COMMENTI…SONO FELICE
CHE LA STORIA TI
PIACCIA. BUONA LETTURA.
RORY
Stavo tornando a casa dopo aver passato un intera
giornata con la mia amica Lane, lei mi aveva raccontato tutto quello che gli
era successo in questi tre anni e a dir la verità gliene sono successe
veramente tante, soprattutto il corteggiamento di Kirk. Ero per strada quando
nel locale di Luke vidi la luce ancora accesa nonostante la tarda ora. <<
È permesso?>> mi sembrava strano che Logan stesse ancora a lavoro, da
quello che mi ricordo io a lui non piaceva molto di lavorare << Ehi Rory…accomodati ti offro
qualcosa>> in effetti avevo molta fame << Si grazie mille>>.
Lo fissai mentre mi preparava la cena, come era bello, non riuscivo a smetterlo
di guardare, non potevo far altro che pensare e ripensare a quanto fossi stata
cretina tre anni prima quando rifiutai la sua proposta, adesso purtroppo era
troppo tardi e me ne dovevo fare una ragione. << Ecco qui un bel petto di
pollo con insalata di pomodori, scusa ma mi era rimasto solo questo>>.
Mentre mangiavo cercavo un modo per aprire un qualsiasi discorso, ma purtroppo
la mia mente non rispondeva ad i miei segnali, sembrava spenta. <> meno male ci aveva pensato lui a sciogliere
questo iceberg che ci stava nel locale << Lunedì dovrò presentarmi, sono
un po’ agitata ho paura di sbagliare>>. << No scusa. Tu hai paura
di sbagliare al quotidiano di Star Hollow? Tu che hai intervistato il
presidente degli Stati Uniti? Ma non mi far ridere>> Bhè si aveva
ragione, però era più forte di me; forse proprio perché era il quotidiano della
mia città avevo paura perché sapevo che loro da me si aspettavano molto e avevo
paura di deluderli. << Si lo so, però ho paura di deludere le aspettative>>.
Sinceramente non mi interessava molto di questo argomento aspettavo solo il
momento che uno dei due trovasse il coraggio di iniziare l’argomento che ci
interessava di più. << Comunque scusami se sono stato freddo in questi
giorni con te, ma avevo deciso di andarmene da qui. Poi invece Luke mi ha fatto
cambiare idea>> Avevo capito bene? Luke aveva aiutato Logan? Allora era
cambiato veramente tanto Luke in mia assenza. << Sono felice che tu abbia
deciso di rimanere qui, non me lo sarei mai perdonata. Io vorrei che tu capissi
che, anche se può sembrare strano, in questi tre anni ci sono stata male per la
nostra situazione>>. Sembravo una mezza pazza mentre dicevo queste cose,
perché mi veniva da ridere al pensiero sei tre anni passati però mi uscivano le
lacrime ripensando a quanto a causa mia delle persone avessero sofferto. Senza
rendermene conto mi ritrovai tra delle braccia da me tanto conosciute. Sentivo
il respiro di Logan sulla mia spalla, mille brividi salivano per la schiena,
una sensazione che non provavo più da molto (forse troppo) tempo. << Ehi
scheggia non ti devi preoccupare, abbiamo sofferto entrambi in questi anni, ma
penso che se vogliamo andare avanti dobbiamo mettere un punto e ricominciare
tutto da capo. Se continuiamo a darci delle colpe non potremo andare
avanti>>. Si aveva proprio ragione dovevamo essere capaci di mettere
questo cavolo di punto. La cosa più bella che avevano sentito le mie orecchie
era quella parolina con il quale mi aveva sempre chiamato Scheggia, in fondo era una parola stupida ma per me era
veramente importante. << Si hai ragione Logan mettiamo questo punto e
ricominciamo la nostra amicizia>> . Forse avevo sbagliato ad utilizzare
la parola amicizia, ma non volevo sembrare troppo sfacciata. << Si mi va
bene anche se non posso prometterti di voler sentire come vanno le tue
relazioni, perché le mie ferite sono ancore un po’ aperte. Dovremo fare un
passo alla volta senza dover correre, se per te va bene>>. Si infondo ha
ragione lui sicuramente avrà sofferto più di me a causa della mia lontananza.
<< Ovvio che dovremo fare dei
piccoli passi per riprovare ad essere amici, non voglio più sbagliare con
te>>. Ma quante cavolate uscivano dalla mia bocca, io e Logan non eravamo
mai stati amici e non penso che potevamo mai esserlo a dire la verità. << Dai ti riporto a casa che è
tardi>>. In macchina improvvisamente ritornò l’iceberg che avevamo
sciolto nel locale di Luke. Decisi che questa volta sciogliere il ghiaccio
toccava a me << Allora domani verrà Lux?>> << Si io la tengo
tutti i sabati e le domeniche e a dir la verità passa molto tempo con
Seth>>. Mi sarebbe piaciuto veramente tanto conoscerla. << Domani
quando passiamo a prendere Luke e Seth te la presenterò se per te va
bene>> come sempre mi aveva capita al volo. << Si grazie>>.
Arrivammo a casa e spense la macchina, di nuovo quel terribile silenzio, non lo
sopportavo più. << Hai visite!>>. Non mi piacque il tono che
utilizzò Logan si sentiva che fosse
scocciato e appena mi girai verso la porta di casa capii il perché. Ad
aspettarmi fuori casa c’era Dean, quando lo vidi un senso di angoscia mi venne,
forse perché era talmente felice un minuto prima per aver chiarito tutto con
Logan e adesso tutto sembrava essere tornato come prima dato la rigidità del
bel biondino. << Guarda che io non lo sapevo che mi sarebbe venuto a
trovare>> cercavo una giustificazione per fargli capire che non centravo
assolutamente nulla. << Non mi devi dare nessuna giustificazione, adesso
forse è meglio che tu vada, fuori fa freddo>>. Anche se voleva far vedere
di non esserci rimasto male si notava dalla sua espressione. Scesi dalla
macchina e mi avvicinai verso Dean, ero sicura che le cose stessero per
peggiorare molto presto.
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Capitolo 6 *** "Nuovi" incontri ***
5
LOGAN
Avevo appena lasciato Rory con Dean e già non facevo
altro che pensare a quello che si potevano dire. Perché ogni volta che sembrava
che le cose andassero bene accadeva sempre qualcosa che doveva rovinare tutto?
Volevo fare due passi per schiarirmi un po’ le idee,
forse così non avrei pensato a loro due e mi sarebbe passata quella voglia di picchiare
Dean. Andai sotto il gazebo, la parte più romantica di tutta la cittadina, e
rimasi li a pensare per parecchio tempo.
Non potevo cominciare un’amicizia con Rory se provavo tutta questa gelosia nei
suoi confronti, forse avevo sbagliato, forse il chiarimento non aveva dato i
suoi frutti, forse avevamo fatto solo finta di chiarire ma non era così.
L’unica cosa che mi veniva in mente era il fatto che forse potevo perderla, in
fin dei conti Dean per Rory rappresentava il suo primo amore, quello che non si
potrà mai scordare, io facendomi un conto ero solo il suo terzo amore, dato che
prima di me c’era anche il nipote di Luke, ovvero Jess.
Mamma che mal
di testa, volevo chiamarla per capire cosa si erano detti, ma non volevo essere
invadente. Di sicuro Dean non si era dimenticato di lei dato che aveva
rischiato di far saltare già una volta il suo matrimonio per Rory, poteva farlo
un’altra volta tranquillamente. Perché non riuscivo ad essere un semplice amico
della mia Scheggia, perché non riuscivo ad esprimere i miei sentimenti? Questa
paura di esprimere tutto il dolore per questo amore non corrisposto, la paura
di perderla per sempre, la paura di pensare che noi già avevamo avuto una seconda
possibilità e non ce ne sarebbe stata una terza, queste erano le paure che da
tempo non mi facevano fare sogni tranquilli. Avevo sognato nell’ultimo tempo
una famiglia tutta nostra, una Famiglia con la “f” maiuscola, quella famiglia
che io non avevo mai avuto e che Rory poteva darmi, ma forse come sempre mi ero
spinto più in là con la mia fantasia rispetto alla realtà.
Tornai verso il locale quando davanti la porta vidi
una figura davanti il negozio, forse era lei, forse i miei pensieri erano
arrivati fino a lei. Più mi avvicinai e più mi resi conto che purtroppo non era
Rory la ragazza che mi aspettava davanti la porta della tavola calda.
RORY
Non riuscivo a capire come mai Dean mi stava aspettando
davanti la porta di casa, a causa sua il saluto con Logan era stato freddissimo
e sicuramente lui si stava già pentendo della scelta di provare ad essere
amici. << Ciao Dean, cosa ci fai qui?>>. Speravo che qualsiasi cosa
lo avesse spinto a cercarmi non sarebbe stata una cosa lunga perché avevo molta
voglia di chiamare Logan e dirgli che non si doveva preoccupare di nulla.
<< Ciao Rory…è che sono disperato e non sapevo dove andare e ho pensato a
te>> dal tono di voce che stava utilizzando doveva essere veramente
disperato, iniziò anche a piangere e sinceramente mi si strinse il cuore a vederlo
così. << Ehi Dean dai non fare così. Vieni andiamo nel box che è tardi e
non vorrei svegliare nessuno a casa>>. Dean mi strinse forte la mano,
quasi come se cercasse della protezione da me. << Rory scusa, ma
veramente sto male e non so cosa fare>> mi faceva male vederlo soffrire
così, chissà cosa aveva combinato per essere in questa situazione. << Ce
la fai a dirmi cosa è successo?>> mi strinse forte per le spalle, sentivo
tutto il suo peso su di me, e uno strano brivido passò per la mia schiena
quando i nostri sguardi dopo molto si incrociarono. << Ho litigato con
mia moglie e mi ha cacciato di casa, penso che questa volta sia per
sempre>> tremava mentre raccontava quello che gli era successo e provavo
un senso di pena per lui. << L’ho
combinata grossa, ma adesso è troppo tardi>> << Cosa hai combinato
di così grave? Mi stai facendo preoccupare veramente>> la disperazione
nei suoi occhi era palese, ma non potevo aiutarlo se non mi diceva cosa fosse
successo << Ieri era il nostro anniversario e lo avevo dimenticato. Allora
per farmi perdonare avevo deciso di comprarle un anello con dentro un
incisione, ma ho combinato un enorme guaio, invece di scrivere i nostri nomi,
ho fatto incidere i NOSTRI nomi Rory>>. Silenzio. Forse avevo inteso male
la frase. Forse questo era tutto un incubo e presto mi sarei svegliata. Invece
lui iniziò ad accarezzarmi il viso e anche se volevo fermarlo il mio corpo non
respinse queste sue carezze ed iniziai a
stringere le sue belle forti mani, che sensazione strana. Forse era folle
quello che stavamo facendo, sentii il suo corpo avvicinarsi sempre di più a me
fino a quando le nostre labbra si avvicinarono a tal punto da toccarsi, le sue
labbra morbide, ma allo stesso tempo dure. Mi rendevo conto di sbagliare ma non
riuscivo a staccarmi da lui era come una calamita.
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Capitolo 7 *** I baci la cosa più dolce ma a volte la cosa più amara ***
6
SONO FELICE CHE QUESTA STORIA PIACCIA A MOLTE
PERSONE…BUONA LETTURA!!
RORY
Volevo staccarmi ma proprio non ci riuscivo, non
capivo il perché tanta voglia di Dean; io prima di allora ero convinta di
volere solo ed esclusivamente Logan, e allora come mai questo bacio con l’altro?
<< Aspetta cosa stiamo facendo, non penso che con questo io possa
aiutarti molto!>>. Lo fissai negli occhi, doveva capire che io non volevo
nulla di tutto ciò << Scusami Rory giuro non volevo>> << Preferisco
che tu adesso vada a casa, ti passo a trovare domani che forse è la cosa
migliore>>. Un saluto troppo freddo, ma in fondo era giusto così. Nelle
condizioni in cui si trovava Dean non era giusto che io lo prendessi in giro,
perché in fondo io ero ancora innamorata di Logan e non volevo andarmi ad
impicciare con altri casini. Rientrai a casa e sul divano vidi mia madre che mi
aspettava come un tempo con una bellissima tazza di caffè. << Si che
ormai se più che maggiorenne ma ti sembra questa l’ora di rientrare a
casa?>> << Si hai ragione ma ti giuro che questa volta proprio non
volevo>> detto questo mi buttai tra le braccia della mia amata mamma,
volevo raccontarle quello che era successo ma non volevo deluderla, lei aveva
capito che io amavo ancora Logan e dirle che mi ero appena baciata con Dean non
sarebbe stato il massimo. << Guarda che ti conosco, mi vuoi dire cosa ti
è successo? Sei sconvolta>>
<< Mamma io non voglio deluderti>>. Negli ultimi anni troppe
delusioni avevo dato a mia madre e non volevo continuare << Tu mi
vorresti deludere? Tu che ti sei laureata con il massimo dei voti e hai
realizzato tutti i tuoi sogni?! Tu pensi di deludermi?>> << Logan mi ha riaccompagnato a casa e
fuori c’era Dean che non sta passando un bellissimo periodo e una parola tira
l’altra e ci siamo baciati. Ti giuro che io lo avrei voluto fermare ma proprio
non ci sono riuscita>> << Rory io lo so che ami Logan ma comunque
hai solo 26 anni hai tutta la vita per capire cosa vuoi e soprattutto chi vuoi
al tuo fianco>>. Si mamma aveva ragione, ma fino a quando Logan mi
avrebbe aspettato? E poi non so fino a che punto Logan venendo a sapere di Dean
mi avrebbe perdonata. No non potevo rischiare dovevo parlarci immediatamente.
<< Mamma forse hai ragione ma la mia testa dice che devo correre da Logan
e dirgli tutto meglio che lo sappia da me che da lui>>. Mamma non mi
fermò. Non potevo rischiare nuovamente di perdere l’unico amore della mia vita,
dovevo ricominciare e dovevo farlo senza nascondere nulla.
LOGAN
Non ci misi molto a capire che quella figura non fosse
Rory ma un’altra persona che non riuscivo a capire come mai si trovasse lì
davanti. << Melissa, cosa ci fai qui. È successo qualcosa a Lux?>>.
Melissa non era mai venuta a Stars Hollow ed ovviamente la cosa mi fece
preoccupare molto. Lei cominciò a piangere e si cullò tra le mie braccia,
piangeva a singhiozzoni, tremava e sinceramente mi stava facendo preoccupare .
guardai in macchina e vidi delle valigie e soprattutto Lux, questo mi fece fare
un sospiro di sollievo perché almeno era visibile che a Lux non fosse successo
nulla. Sentivo che non aveva molta voglia di parlare allora gli aprii la porta
del locale in modo di farla accomodare sopra nel monolocale. Andai a prendere
la mia bambolina e la portai al calduccio al piano di sopra; la misi nel
lettino che avevo montato apposta per lei e aspettammo che si addormentasse per
parlare tranquillamente. Era un sogno vedere la mia Lux addormentarsi senza
pensare a nulla, i bambini erano davvero fortunati, il non dover pensare al
domani doveva essere una cosa veramente fantastica, io purtroppo tutto questo
lo avevo dimenticato. La bambina si addormentò facilmente così io e Melissa
potevamo parlare tranquillamente senza nessuna interruzione, << Allora mi
dici cosa ti è successo?>>, cercò di calmarsi per raccontarmi quello che
le fosse successo. << Logan…ho litigato con i miei genitori hanno detto
che sono stanchi di vedermi mentre butto la mia vita e se devo essere sincera
anche io mi sono stancata di dover rinunciare a tutto a causa di Lux…non
fraintendermi io la amo, ma non riesco a vivermi la mia vita con lei>>.
Non potevo credere che Melissa aveva appena detto queste parole, come poteva
Lux impedirle di vivere la sua vita. << Io non penso che sia Lux il problema,
io penso che tu ancora non sappia ancora cosa vuoi fare della tua vita. Non
voglio assolutamente giudicarti però non
scaricare la colpa sulla bambina>>. Ricordo ancora quando andai in
ospedale per assistere alla nascita della mia principessina, parlai chiaramente
con Melissa dicendoli che io mi sarei preso tutte le responsabilità che dovevo
assumermi. I primi mesi passarono molto tranquillamente, perché lei e la
bambina si trasferirono a casa mia, poi Melissa decise di tornare a casa sua
perché la madre le poteva dare una mano. Era per tutto questo che non riuscivo
a capire il suo discorso. << Guarda che non è che io stia scaricando la
colpa su Lux, sono io che non voglio più fare la mamma. Sono giovane e lei
senza farlo apposta mi limita, cavolo ho solo 22 anni e voglio fare delle nuove
esperienze. In fondo non voglio molto>>. Da un lato la capivo comunque
lei forse aveva avuto più responsabilità rispetto a me, ma addirittura dire di
non voler fare più l madre era eccessivo << Se vuoi posso tenerla io
durante la settimana e tu solo il week-end>> << Logan cavolo lo
vuoi capire? Io parto vado a Parigi da mia zia per schiarirmi un po’ le idee
quindi dovrai tenere Lux per un bel po’ di tempo, ancora non so quanto tempo
starò via>>. Questa conversazione mi stava sempre più sconvolgendo. Lei
piangeva mentre diceva tutto questo , ma il mio stato confusionale era
abbastanza giustificato.<< Ok, la posso tenere senza nessun problema
d’altronde sono sempre il padre, però non fare che poi tornerai tra dieci anni
perché così non la vedrai crescere e poi te ne pentirai>>. Lei si
avvicinò alla bambina e le diede un forte bacio, che a vederla mi si strinse il
cuore perché in fin dei conti Melissa non era una cattiva madre, forse da un
lato la capivo, lei per due anni ormai si era dedicata interamente a Lux
rinunciando tra virgolette la sua vita, mentre a modo mio io ero stato un po’
più libero di lei .
Accompagnai Melissa alla macchina, tra noi due ci fu un
lungo abbraccio; la mamma ribelle si stava rimettendo alla guida quando si riavvicinò
a me e un tenero bacio ci avvolse, un bacio tenero e dolce, forse semplicemente
un bacio di addio.
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Capitolo 8 *** Rory/Logan ***
7
SO DI AVER MESSO DEI COLPI DI SCENA MA COSÌ DIVENTA
PIÚ APPASSIONANTE LA STORIA…NON
PENSATE??
RORY
Non potevo credere ai miei occhi, Logan che stava
baciando una stupida ragazza. Forse allora lui si voleva riavvicinare a me per
farmi soffrire, ma era stato sfortunato perché fortunatamente lo avevo scoperto
subito senza che il mio cuore potesse riaprirsi a lui.
Volevo correre via e
tirarmi degli schiaffi in faccia per aver pensato che LUI pensasse ancora a me
come una volta, forse si era inventato tutta quella storia dell’incidente solo
per farmi sentire in colpa ed io come una bambina sciocca ci ero cascata alla
grande. Volevo andar via eppure le mie gambe non si muovevano, ero ferma lì a
vederli mentre loro si baciavano e mentre il mio cuore si andava sempre più
spezzando in mille pezzi. Mi nascosi dietro una cassetta dei giornali, volevo
capire quello che si dicevano ed ero curiosa di sapere se prima o poi si
fossero staccati da questo bacio così passionale. << Spero di avere
presto tue notizie>> << Vi manderò subito una cartolina appena
arrivo a destinazione>>. Finalmente si erano staccati, ma non capivo il
significato delle loro frasi, volevo tanto sapere chi fosse quella bella
ragazza, perché cavolo era veramente bella era normale che Logan preferisse lei
a me, non mi curavo mai pensavo sempre al lavoro e curavo poco il mio aspetto
fisico.
Mi affacciai per controllare dove si trovava Logan perché lo avevo
perso di vista pensando al mio aspetto esteriore. << Ehi…cosa ci fai
dietro ad una cassetta dei giornali?>>. Mamma che figuraccia che avevo
fatto, senza rendermene conto mi ritrovai Logan davanti la faccia, non ci
potevo credere e adesso cosa mi potevo inventare? << Ciao Logan, stavo
controllando più o meno quanti giornali vengono letti a Stars Hollow>>
che scusa sciocca avevo detto non mi avrebbe mai creduto. << E tu
controlli queste cose di sera tardi?>> Non mi sembrava molto felice di
avermi visto dal tono di voce, forse aveva intuito che io avevo visto tutto e
questo lo infastidito un po’. << Si perché c’è qualche problema?>>
<< No è che pensavo che essendo tardi DEAN ti avesse accompagnato tutto
qui>> Giusto mi stavo comportando come una sciocca anche io avevo baciato
un altro e forse era giusto che anche lui lo sapesse. << Bhè… Dean non è
educato come te, lui non accompagna le ragazze alla macchina e poi le
bacia>>. Più parlavo e più mi sentivo una bambina stupida che giocava a
fare i dispetti e poi ad una persona che forse non provava nulla per me.
<< Dai entriamo dentro così parliamo un po’>> lo seguii dentro il
locale e mi fece salire sopra il monolocale, notai subito la presenza di una
piccola bambina su un letto e capii che si doveva trattare sicuramente di Lux,
<< Lei è Lux?>> << Si, Melissa la madre ha deciso di
ricominciare la sua vita e me l’ha lasciata a me, era lei la ragazza della
macchina>>.
Non potevo averla vinta contro la madre di sua figlia,
sicuramente lui avrebbe scelto lei per salvaguardare la bimba, era inutile che
mi mettessi in mezzo. << Capisco, quindi adesso farai il papà a tempo
pieno?>> << Si però continuerò a lavorare altrimenti non potrò
mantenerla a lungo>>. Dovevo trovare il coraggio anche di dirgli che
avevo baciato Dean, d’altronde lui con me era stato sincero anche se non mi
aveva detto se per questa Melissa provava ancora qualcosa << Comunque io
per la madre di Lux non provo più niente, era una specie di bacio d’addio, lo
possiamo definire così>> Adesso mi sentivo ancora più in colpa, lui era
troppo sincero con me non si meritava le mie bugie << Anche io ti devo
dire una cosa… Dean mi ha baciato>>.
LOGAN
Levai lo sguardo su di lei, non ci potevo credere
sentivo il mio cuore nuovamente cadere a pezzi tutto quello che avevo fatto per
dimenticarla con una semplice frase lo aveva fatto crollare. Perché aveva fatto
la morale a me quando lei alla fine aveva fatto lo stesso e non per giudicarla,
ma forse quello che aveva fatto lei poteva cambiare la vita di Dean mentre il
mio bacio non avrebbe cambiato né la mia vita né la vita di Melissa. <<
Allora non capisco perché io mi sono dovuto giustificare di un bacio
insignificante quando tu hai fatto più o meno lo stesso>> . Ero proprio
curioso di sapere adesso quale altra scusa si sarebbe inventata, già sapevo che
per quanto potessi fare il duro qualsiasi cosa mi avrebbe detto io gli avrei
creduto, perché purtroppo lei senza rendersene conto mi aveva intrappolato nel
suo vortice e non riuscivo ad uscirne. << Ammetto che io non l’ho
scansato subito, ma ti giuro che immaginavo che non fosse lui a baciarmi…>>
.
La sua voce tremava, tutta la sua sicurezza era scomparsa. Tolse lo sguardo
fisso su di me e iniziò a fissare il pavimento; io mi avvicinai a lei, eravamo
molto vicino l’uno all’altro, la volevo toccare,sfiorare ma la paura mi
bloccò…<< …cavolo Logan io immaginavo che a baciarmi fossi TU, lo vuoi
capire che sono innamorata di te più di quanto io me ne renda conto?>>.
Immediatamente le nostre labbra si avvicinarono, un bacio pieno di passione e
tenuto dentro per troppo tempo, finalmente sembrava andare tutto per il verso
giusto, finalmente Logan e Rory di nuovo insieme e questa volta non avrei
sbagliato nulla.
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Capitolo 9 *** La grande cena ***
f
LOGAN
Ormai erano due settimane che io e Rory avevamo
ripreso a frequentarci, ed è inutile dire la mia felicità per questa “novità”
nella mia vita. Lei aveva cominciato a lavorare al giornale e quindi non
passavamo tutte le ore della giornata assieme e il fatto che ormai facevo il
papà a tempo pieno limitava le uscite assieme. Volevo passare un po’ di tempo
solo con Rory ne sentivo il bisogno di stare solo io e lei almeno per un’oretta
buona, però l’idea di lasciare Lux non mi faceva eccitare molto. << Logan
oggi è venerdì ed essendo tornata qui i nonni ci hanno invitato a cena>>.
La fatidica cena con Emily non mi allettava molto però a Rory anche se non lo
voleva ammettere faceva molto piacere e quindi non potevo far altro che
accettare << Certo non ci sono problemi, ma con noi potrà venire anche
Lux?>> << Certo, io già ho parlato con loro della tua situazione e
Richard l’ha presa molto bene e per quanto riguarda Emily non ti preoccupare
appena la conoscerà sarà felicissima anche lei>>. Immaginavo che Emily
non sarebbe rimasta entusiasta del fatto che la sua nipotina doveva aiutarmi a
crescere la mia bambina, ma non sarebbe stato un grande problema quello.
<< Allora mi passi a prendere alle 7 al giornale?>> << Certo
alle 7 staremo lì>>. Davanti a Rory non potevo far vedere la mia
agitazione, ma ammetto che il fatto di dover confrontarmi con la signora Emily
Gilmore non mi faceva stare molto tranquillo. L’unica persona che mi poteva
tranquillizzare era indubbiamente Lorelai.
Mentre mi stavo recando a casa Gilmore incontrai
Lorelai che stava venendo alla tavola calda. << Logan stavo per venirti a
trovare…ti va di accompagnarmi a comprare un dolce per la cena di sta
sera?>> Si vedeva che voleva mettermi in guardia dalla mitica Emily
<< Certo, anche perché stavo venendo da te che volevo parlarti per
rassicurarmi della cena >>. Ci incamminammo verso la pasticceria che
aveva aperto da poco e faceva la
Sacher più buona di tutto il Paese. << Allora ti
preoccupa la cena con la terribile Emily?>> << Non è che mi
preoccupi è solo che ormai da quando ho lasciato “la società” ho paura di non
essere più gradito da parte di tua madre>>. Infatti da quando non avevo
più rapporti con la mia famiglia ogni volta che avevo incontrato Emily lei
aveva sempre girato il viso pur di non salutarmi << Sai non ti devi
preoccupare di quello che dirà mia madre, lei è fatta così e purtroppo la
dobbiamo accettare così com’è, ma non ti deve importare di lei a me piaci
veramente tanto e sono fiera che mia figlia abbia deciso di ritornare sui suoi
passi e di affrontare una relazione seria con te>>. Quelle parole di
Lorelai mi facevano sentire molto più tranquillo e forse quella cena non
sarebbe stata poi così difficile con loro al mio fianco << Grazie
Lorelai>> lei mi fece un bel sorriso e mettendosi sotto braccio entrammo
nella mitica pasticceria.
Sei figure ferme e immobili davanti la grande porta di
casa Gilmore, ognuno di noi aveva le proprie paure, forse quelli che avevano
meno paura erano Lux, Seth e Rory loro non sarebbero stati criticati per niente,
ma noi altri forse avremmo avuto qualche problemino in più; un grande respiro e
bussammo alla porta. << Salve signori, vi stanno aspettando in
soggiorno>> la casa non era cambiata affatto sempre la stessa, sempre gli
stessi mobili, solo una cosa cambiava come sempre la governante. Rory mi
strinse forte la mano per farmi capire che lei sarebbe stata al mio fianco e mi
rassicurò molto, ma purtroppo lo spettacolo che vidi nel soggiorno non fu uno
dei migliori. Accanto a Emily e Richard
per mia sfortuna erano sedute altre due persone che avrei riconosciuto
ovunque. << Finalmente siete arrivati pensavo aveste perso la
strada>> << Ciao nonna, mi sei mancata tantissimo>> Rory
aveva cercato da subito di smorzare i toni, ma la serata non sarebbe stata di
certo facile per me, ma forse anche per lei. << Buona sera signora Emily,
signor Richard>> mi voltai verso i miei genitori, ma oltre ad un cenno
con la testa non ci furono parole << Ciao Logan, lei è tua
figlia?>> mia madre si voltò verso Lux e le accarezzò le guancie <<
Si lei è Lux >> in modo molto freddo congelai la domanda di mia madre. << La cena è pronta, possiamo
accomodarci>>. Durante la cena soltanto Rory e Lorelai facevano
conversazioni, ovviamente del tutto diverse, perché Rory parlava della sua vita
a New York mentre Lorelai punzecchiava Emily in modo da me molto gradito. Io e
Luke invece rimanevamo molto sulle nostre, senza mai aprire bocca, se non per
farci entrare del cibo. << Allora Logan come va la vita? Sei riuscito a
trovare un lavoro?>> Richard aveva sempre un modo di fare del tutto
diverso da sua moglie, non sembrava attaccarmi con le sue domande << Si
lavoro al negozio di Luke e le cose sembrano andare bene>> << Ehi
si perché per un Huntzberger lavorare in una tavola calda è il massimo>>
mio padre era stato zitto per troppo tempo e sinceramente mi aveva anche
preoccupato un po’, ovviamente doveva intervenire per criticarmi altrimenti la
sua presenza a quella cena non aveva senso. << Veramente…>> non
feci in tempo di finire la frase che Lorelai arrivò in mio aiuto << Ha
ragione, Logan non deve vantarsi di lavorare in una tavola calda, ma almeno si
è messo in gioco e sta riuscendo a fare qualcosa che a lei non è riuscito molto
a quanto pare>> La serata si era scaldata molto ed infatti dopo
quell’affermazione di Lorelai il silenzio calò a tavola e nessuno provava ad aprire bocca.
Finita la cena tornammo in soggiorno e il silenzio era
molto imbarazzante << Visto che ormai i bambini stanno dormendo vogliamo
finalmente parlare di cose serie senza girare intorno al discorso?>> Io non riuscivo
a capire cosa volesse dire il discorso di Emily però immaginavo che per me non
doveva essere nulla di positivo << Cosa intendi nonna?>> <<
Allora ho deciso di invitare a questa cena di famiglia anche gli Huntzberger
perché adesso Logan deve capire che non può continuare a fare questa vita, ma
deve rimettere la testa a posto>> il nervoso che ormai provavo era molto
elevato, mi dava fastidio che si parlasse di me come se io non ci fossi
<< Signora Gilmore guardi che io sono qui quindi se mi deve dire qualcosa
parli pure>> << Certo Logan non si preoccupi, allora tu vuoi uscire
con mia nipote? Questo lo potrai fare se farai in modo che a crescere tua
figlia saranno i tuoi genitori e non tu, perché lo sappiamo tutti in questa
stanza che non ne sei in grado>>. A quel punto forse fu la mia troppa
educazione a non farmi urlare contro Emily << Io non lascerò mai che i
miei genitori crescano Lux, lei è mia figlia e la cresco io. Poi non penso che
siete voi a dover decidere in quali condizioni io e Rory dobbiamo stare insieme,
se questa situazione non dà fastidio né a Rory né a Lorelai, non vedo perché
debba interessare a voi altri >>. Tremavo per il nervoso non riuscivo a
stare fermo. Emily continuava a parlare su di me e sulle mie incapacità di
padre e di compagno, non volevo che le sue parole mi colpissero eppure stava
accadendo mi sentivo sempre più piccolo; Lorelai e Luke mi provavano a
difendere, ma l’unica persona che volevo mettesse qualche parola buona per me
stava in silenzio senza parlare e questo mi faceva stare male. << Adesso
Basta! Non siete voi che potete giudicare Logan come genitore perché a quanto
pare nessuno di voi quattro è stato un genitore modello, Logan ama sua figlia e
per lei farebbe di tutto. Per quanto riguarda te nonna se qui si deve parlare
male di qualcuno si può parlare male solo di me, perché ho lasciato una persona
fantastica come Logan senza dei validi motivi…se volevi rovinare questa cena ci
sei riuscita in pieno>>.Emily rimase senza parole, non poteva credere che
la sua amata nipote le avesse detto tutto quello. Richard si voltò verso di me
<< Logan se mia nipote pensa che tu sia l’uomo giusto per lei, noi non
possiamo far altro che accettare te e la tua bambina in casa nostra>>.
Richard si era comportato da vero nonno, si vedeva lontano un miglio che lui
amava la sua nipotina, << Grazie Richard non si preoccupi non farò
soffrire Rory>> Detto questo Rory mi prese la mano e uscimmo fuori da
quella casa.
Nel tragitto
verso casa non ci furono parole tra di noi ma solo sguardi, le sue parole mi
avevano stretto il cuore perché ero felice che lei pensasse queste cose su di
me, ma io non volevo che lei si prendesse tutte le colpe della fine della
nostra storia precedente, ormai quella era una storia passata e tale doveva
rimanere, non ci doveva importare più di quella storia, ma dovevamo pensare a
quella attuale che ci avrebbe portato tante altre emozioni. << Sei
arrivata...grazie per quello che hai detto a Emily mi fa piacere che tu pensi
quelle cose di me>> Mi prese le mani e mi guardò profondamente negli
occhi << Logan io ti amo è stato il mio cuore finalmente a parlare dopo
tanto tempo>> Io ti amo. Io ti amo. Io ti amo. Tre semplici parole che si
ripetevano nella mia mente in modo costante ed incessantemente. << Scheggia
anche io ti amo veramente tanto>> Il bacio che accompagnò quelle parole
non fece altro che aprire quella passione che per troppo tempo era stata
ferma.
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Capitolo 10 *** I ricchi crescono ***
5
RORY
La mia felicità era alle stelle. Il mattino il
risveglio era stupendo, svegliarsi e trovare al proprio fianco la persona che
ami è veramente la cosa più bella al mondo.
<< Ehi amore mio buongiorno>> e mi spostò
i capelli dietro le orecchie, quel suo lieve tocco venne accompagnato da un
piccolo bacio sulla fronte. << Buongiorno>> la mia voce era molto
rauca come tutte le mattine, ma a lui piaceva anche così. << Non devi
andare a lavoro oggi?>> << No oggi no, perché ho promesso a Lane di
accompagnarla dal pediatra>>. Lui
si alzò delicatamente e andò a svegliare Lux.
Avevamo deciso di andare a vivere insieme per gustare
tutti gli attimi della nostra vita, non volevamo rifare gli stessi errori di
qualche anno fa, dovevamo essere più uniti e forti. Ovviamente adesso c’era una
grande novità per me, cioè farmi accettare dalla piccola Lux, temevo un po’ il
suo giudizio perché essendo molto piccola era ovvio che voleva vedere il
proprio papà di fianco alla mamma, però per adesso non c’erano stati nessun
tipo di problema. << Scendi con noi, così facciamo insieme
colazione?>> << Certo, vado in bagno e scendo>>. La colazione con la mia solita tazza di caffè
e muffin, ultimamente facevo colazione all’europea per mantenermi più leggera.
<< Senti dato che vado dal pediatra non è che devo portare anche Lux,
così gli facciamo controllare quella tosse?>> << Si ottima
idea!!>>. Dopo esserci preparate io e la bambina ci avviammo verso casa
di Lane. Io, mamma e la mia amica cercavamo di far stare sempre i bambini
insieme per non farli stare sempre con persone adulte, ma anche per farli
socializzare tra di loro. << Ciao Lane, allora siete pronti?>>
<< Si, devo mettere solo le scarpette a Robert>>
Stavamo facendo la fila dal pediatra e io e Lane
facevamo le nostre solite chiacchiere da ragazze, vari pettegolezzi della
piccola Stars Hollow. Era arrivato il nostro turno, stavo per entrare quando
una figura molto famigliare entrò nella sala d’attesa << Rory…>>,
mi voltai e vidi Dean con in braccio un bel bambino << Ciao Dean>>,
quello che ci fu tra noi due fu molto imbarazzo, il ricordo di quel bacio era
ancora forte dentro di me e non mi andava di fermarmi a parlare molto con lui,
perché sapevo che a Logan avrebbe dato molto fastidio. << Cosa ci fai
qui?>> << Sono venuta con la figlia di Logan, adesso entro
altrimenti faccio perdere tempo al dottore>> entrai senza dargli il tempo
di farmi dare una risposta, avevo paura di Dean, avevo paura che avrebbe potuto
rovinare quel fantastico rapporto che si era venuto a creare tra me e il padre
di Lux.
Uscimmo dal pediatra e notai che Dean non era
all’uscita e questo mi rallegrò molto, non doverlo affrontare mi faceva passare
la giornata con molta più felicità.
Io e Lane ci fermammo in una caffetteria per prendere
una bella tazza di caffè e per tornare finalmente a fare le nostre belle
chiacchierate che purtroppo ultimamente non avevamo tempo di fare più. <<
Allora come mai ti sei raffreddata così tanto quando abbiamo visto
Dean?>> mi aspettavo una domanda del genere, anche perché da quando l
avevo visto avevo parlato solo con il dottore e con la mia amica avevo
scambiato pochissime parole << Ti ho detto del bacio no? Mentre io adesso
ho fatto una scelta e cioè Logan, mi hanno raccontato che la scelta di Dean è
stata quella di tornare a vivere con i genitori e lasciare la moglie>>
Lane rimase a fissarmi, non credeva alla mie parole; girava e rigirava quel
povero caffè che le stava davanti << Ma Logan lo sa vero?>> era
proprio questo il problema Logan non sapeva nulla era all’oscuro di tutto, io
gli avevo raccontato solo del bacio, ma che aveva deciso di lasciare la moglie
era una particolare che avevo scordato di raccontare. << Ovvio che no. Tu
sai quanto sia geloso Logan. Se gli raccontavo una cosa del genere sarebbe
andato sicuramente da Dean e non so cosa avrebbe potuto combinare>>. Ero
veramente preoccupata di una sua reazione, anche perché lui in questi ultimi
tre anni aveva avuto qualche problemino con la legge, se fosse stato denunciato
un’altra volta le cose si potevano complicare molto. << Cavolo amica mia,
speravo che a te le cose andassero un
meglio, ma anche tu a quanto vedo hai i tuoi problemi>>. Finimmo
il caffè cercando di cambiare discorso e parlare dei nostri ricordi
adolescenziali, ma la mia mente non riusciva a pensare lucidamente ai ricordi
miei e di Lane, ma vagavano e pensavano che forse sarebbe stato meglio
raccontare tutto a Logan per evitare dei malintesi.
Tornai al locale e vidi Logan indaffarato a prendere
ordinazioni, ogni volta che lo vedevo non facevo altro che pensare al coraggio
che aveva avuto nel cambiare completamente la sua vita, coraggio che io a
quanto pare non avevo, perché avevo gli stessi problemi che avevo cinque anni
fa; notavo che lui era cresciuto, maturato mentre io ero rimasta la ragazzina
di sempre non ero cresciuta, semmai ero regredita. Avevo lasciato Lux da Luke
per poter parlare tranquillamente con Logan, << Ehi amore possiamo
parlare?>> << Si inizia a salire ti seguo tra due minuti>>,
salii velocemente le scale che portavano all’appartamento, non sapevo come
affrontare il discorso, avevo paura di rovinare nuovamente il mondo mio e di
Logan, avevo paura che avrebbe reagito d’istinto senza pensare. Avevo la mente
offuscata, non sapevo che parole dire, giravo e rigiravo nella stanza pensando
di trovare delle parole più giuste, ma questo mio girare aveva creato in me
soltanto un grandissimo mal di testa. Logan entrò in casa e andò verso il
frigorifero per prendere dell’acqua, io ero seduta sul letto e tenevo stretta
un cuscino sulle gambe. << Allora cosa ha detto il dottore, mica è
grave?>> << No…mi ha dato un antibiotico che le dobbiamo dare dopo
cena…>>. Non lo guarda negli occhi, il mio sguardo era perso nel vuoto.
<> No che non stavo bene, come potevo stare
bene se avevo questa paura che mi stava mangiando lo stomaco.
Già immaginavo
una sua reazione, lui che rompeva a terra il bicchiere che aveva in mano e
scendeva giù per andare a casa di Dean e prenderlo a brutte parole. <<
Ehi ci sei?>> e si venne a sedere di fianco a me e posò la sua mano su la
mia mano, quel semplice toccò mi fece rallegrare per un attimo il cuore. <<
Si scusa è solo che dovrei dirti una cosa…>> feci un grande respiro per
trovare la forza e iniziai a parlare << Dean ha lasciato la moglie, lo ha
fatto per potermi riconquistare…lo so già da circa una settimana, ma non te
l’ho voluto dire perché per me non è importante poi però ci ho pensato e ho
deciso che fosse giusto che tu sapessi tutto>>. Mi alzai e mi allontanai
da lui, mi avvicinai al tavolo; Logan invece era rimasto sul letto, però aveva
un piccolo accenno di sorriso sul volto, quella reazione mi destabilizzò per un
attimo. Come era possibile che fosse rimasto fermo e per di più con uno stupido
sorriso sul volto? Si alzò e mi venne vicino, si sedette su una sedia e mi fece
accomodare sopra di lui << Lo sapevo già…me lo è venuto a dire lui stesso
circa quattro giorni fa…>> Quelle parole mi resero molto confusa <<
Non ti ho detto nulla, perché a me non interessa quello che fa Dean, per me può
arrivare fino in capo al mondo per dimostrarti il suo amore, ma io so che tu mi
ami e questo mi fa stare sicuro>>. Come faceva ad essere così lucido.
Come potevo essere io così cretina. Avevo dimenticato quanto fosse cresciuto
Logan, non era più il ragazzo di prima adesso era veramente un uomo che
ragionava e non reagiva più solo di impulso, ma pensava a quello che potevano
essere le conseguenze di un gesto. << Spero che io faccia bene a non
temere Dean, questo me lo puoi dire solo tu>>. Lui mi fece alzare e andò
a posare il bicchiere, nel quale aveva bevuto, nel lavandino; io rimasi ferma
vicino al tavolo e incominciai a sentire le lacrime rigarmi il viso, poi andai
incontro a Logan e lo abbracciai forte il mio volto era poggiato sul suo petto
e le mie lacrime stavano bagnando la sua maglia. << Scusami…io mi sto
continuando a comportare come una piccola bambina, mentre tu sei cresciuto>>
Logan mi alzò il volto con la mano, mi guardò intensamente negli occhi <<
Ma quanto sei sciocca…io sono cresciuto grazie a te e anche se tu non te ne
rendi conto anche tu sei cresciuta>>. Come ero stata scema a pensare
determinate cose se di lui, solo adesso mi rendevo conto di quanto lo amassi e
di quanto la mia vita dipendeva dalla sua. << Scusami amore mio, io ti
amo e non sarà di certo Dean a compromettere il nostro amore>>. Con il
pollice mi sfiorò leggermente le labbra, i nostri visi si avvicinarono sempre
più fino a quando le nostre labbra si toccarono definitivamente. Pensai che era
lui l’uomo che avrei voluto vicino a me tutti i giorni della mia vita, lui e
solo lui.
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Capitolo 11 *** Il crollo ***
jj
LOGAN
“Edizione straordinaria si è
verificato un crollo nell’ufficio…” << Kirk perché hai spento la radio, è
possibile che in questo locale possiamo ascoltare soltanto i tuoi stupidi
cd?>> Da quando faceva parte di una “band” composta da lui è un povero
chitarrista Kirk tutti i giorni portava i suoi cd e dava fastidio nel locale
<< Ormai stai diventando come Luke scorbutico e intollerante verso le
persone con il talento>> << Si come no>>. Adesso capivo il
povero Luke a dover combattere con un personaggio come Kirk.
<< Ciao Logan sai dov’è Rory? Perché
sono andata all’ufficio ma li non c’è>> << Strano a me aveva detto
che sarebbe andata lì per terminare un articolo che doveva completare>>
Era strano che Rory mi avesse detto una bugia…a meno che non fosse andata da
Dean; non potevo credere di star pensando che la mia scheggia fosse andata da
qual traditore, eppure quello fu il pensiero che mi offuscò la vista. <<
C’è qualcosa che non va?>>
<>. Non credevo molto a quello che stavo dicendo, ma non potevo far
vedere alla sua amica che io dubitassi su Rory. Verso le tre del pomeriggio
chiusi il locale e mi diressi verso casa dei genitori di Dean, mi ritrovai lì
davanti senza sapere cosa fare e non sapevo come mai mi ritrovassi lì; il sol
pensiero di loro due insieme mi faceva bollire il sangue nelle vene, quindi
decisi di bussare alla porta. << Buona Sera, stavo cercando Dean, è in
casa?>> ad aprire la porta fu una signora non molto giovane << No
mi spiace, ma mio figlio è andato in città dalla moglie…se vuole le lascio
detto che è passato>> a quanto pare Rory non era con lui e adesso mi
sentivo ancora di più uno stupido aver dubitato di lei << No grazie non
era poi così importante>>.
Passarono diverse ore, ma di
Rory non c’erano notizie; a dir la verità mi stavo iniziando a preoccupare non
era da lei assentarsi per così tanto tempo senza lasciar nessuna notizia.
Era
venerdì e quindi mi preparai per la cena con i nonni Gilmore. Davanti il
portone di casa notai solo la macchina di Lorelai, ma non quella di Rory. Entrammo
io e Lux e subito ci fecero accomodare in soggiorno << Salve Logan, dov’è
Rory?>> bella domanda, sinceramente speravo che loro mi potessero
rispondere a questa domanda << Veramente non lo so, ormai la sto provando
a chiamare da circa tre ore, ma il suo cellulare non è reperibile>>
<< È strano, Rory non si è mai comportata così. Non è che avete
litigato?>> il signor Gilmore era molto preoccupato in volto come del
resto un po’ tutti << No, anzi le cose tra di noi vanno veramente bene,
tanto che oggi volevo fargli la proposta di matrimonio…>> Questa mi
affermazione lasciò tutti di sorpresa infatti Emily sprofondò nel divanetto,
mentre Lorelai e Luke vennero immediatamente a congratularsi con me <<
Come sono felice, allora non possiamo far altro che aspettare l’arrivo della
nuova signora Huntzberger>> << Speriamo che questa sia la volta
buona>> sussurrai.
L’attesa era veramente
straziante e la preoccupazione ormai era alle stelle, erano le dieci e mezzo di
sera e Rory ancora non si vedeva e si sentiva, ormai avevamo chiamato chiunque
anche gli ospedali pensando al peggio. Drin
Drin squillò il mio cellulare
<< Pronto?...Si sono io…cosa?>>
Quelle parole colpirono dritto nel mio cuore, chiusi il telefono e mi
gettai sulla poltroncina del salotto Gilmore << Logan cosa è
successo??>> << Parla!! Cosa è successo!?!?>> Non ricordavo
nemmeno le parole di chi mi aveva chiamato e non sapevo nemmeno chi fosse
<< Logan cavolo!! Vuoi parlare?!!?>> << Rory…ufficio
crollato…ospedale>> non riuscivo a formare una frase di senso compiuto,
sentivo solo del vuoto dentro di me.
Senza rendermene conto ci
ritrovammo in un ospedale, chiedevamo del crollo avvenuto nella seconda strada,
era lì che si trovava Rory, era andata ad intervistare un pittore che abitava
lì, ma quel palazzo crollò poco dopo. Finalmente incontrammo un dottore che
aveva notizie della mia Rory << Voi siete dei pareti?>> <<
Certo, ci dica come sta!>> Lorelai iniziò a piangere, il volte del
dottore non era molto rassicurante << Mi spiace, ma non ci sono buone
notizie. La ragazza adesso si trova in sala operatoria a causa di una grave
emorragia interna, anche se l’intervento dovesse uscire non vorrà dire che sarà
fuori pericolo>> detto questo il dottore ci lasciò in sala d’attesa.
Tutti noi eravamo scioccati dopo queste dichiarazioni << Com’è possibile,
perché proprio a Rory?!?!?>> queste erano le domande che tutti noi ci
facevamo, non era infatti giusto che lei adesso doveva stare così male. Io
lasciai la sala d’attesa e mi diressi verso la piccola cappella all’interno
dell’ospedale, sapevo che non era giusto pregare soltanto quando ne avevo
bisogno o quando mi faceva comodo a me, ma in quel momento pregare mi sembrava
la cosa più giusta da fare.
Dopo circa un’ora le mie
preghiere furono fermate da il pianto di una signora vicino a me, mi volta e
vidi che era Lorelai; in quel momento dentro di me ci fu un senso di vuoto
<< Logan, Logan…>> Lorelai continuava a piangere e io non volevo
credere a quello che mi veniva detto.
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Capitolo 12 *** Una piccola speranza ***
kk
Scusate,
so di aver messo un colpo di scena che nessuno ( nemmeno io) si
aspettava, ma sinceramente la storia stava diventando troppo piatta e
perciò ecco qui un pò di peperoncino ( anche se triste)
nella storia...spero che vi piaccia lo stesso buona lettura...
LOGAN
Lorelai mi lasciò da solo
nella cappella, non ero riuscito a spiccicare parola dopo quello che mi aveva
detto. Volevo alzarmi e spaccare tutto la cappella, l’ospedale tutto quello che
odiavo in quel momento.
Uscii da quella stanza e
iniziai a girovagare per l’ospedale senza nessuna meta, salivo e scendevo per
mille scale, sicuramente mi ero perso, ma non m’importava nulla;anche perché era
così che mi sentivo dentro, mi sentivo un uomo perso, non aveva più senso la
mia vita.
Mi fermai di fronte a una vetrata, dietro di
essa vi erano almeno quindici bambini, li guardai e pensai al futuro che fino a
qualche ora fa immaginavo con la mia piccola Rory una bella famiglia, piena di
amore e comprensione, quello che a me era mancato fino a quando non la conobbi.
Mi sedetti su una panchina lì vicino e i miei pensieri iniziarono a ritornare
al passato a i momenti felici passati insieme e anche a quelli meno felici,
pensai che gli avrei voluti rivivere tutti senza lasciarne nemmeno uno.
All’improvviso mi sentii le
guancie umide mi toccai il viso e notai che stavo piangendo, cercavo di
smettere ma non ci riuscivo; mi sentivo così inutile, così senza senso; mi
sarebbe piaciuto urlare per sfogare tutta la rabbia che avevo dentro, ma non mi
sembrava la cosa migliore da fare dentro un ospedale, volevo andare a spaccare
la faccia al quel dottore che aveva dato quella notizia, volevo fare tante
cose, ma non avevo la forza dentro di me per fare nulla di tutto ciò.
<< Logan finalmente ti
ho trovato, ti ho cercato ovunque>> mi voltai e vidi Luke alla mia
sinistra con una tazza di caffè in mano, inconsapevolmente mi alzai e lo
abbracciai forte, fortissimo, volevo una spalla su cui piangere, volevo condividere
il mio dolore con qualcuno e Luke mi sembrava la persona più adatta << Non
voglio…non voglio>> continuavo a piangere mentre dicevo queste due
semplici parole, sentivo l’abbraccio di quell’uomo che all’inizio poteva
sembrare un burbero, ma che alla fine non lo era per niente. << Logan
andrà tutto bene fidati>>. Mi volevo fidare, ma sapevo che non poteva
andare tutto bene, senza di lei niente sarebbe andato per il verso giusto. <<
Adesso andiamo che l’hanno riportata in camera>>.
Mi tolsi da quell’abbraccio
tanto voluto da me e mi diressi verso quella vetrata << Ecco vedi Luke
questo è quello che io volevo realizzare con Rory, una famiglia nostra e adesso
è andato tutto perso…>> ripresi a piangere, stavo per dare un pugno a
quella vetrata ma Luke mi fermò << Nulla è ancora perso. Rory è in camera
sua che sta lottando contro la morte e tu dovresti essere al suo fianco per
farle sentire che ci sei, capisco che non è semplice ma devi provarci>>,
poi mi prese per un braccio e iniziammo a camminare per tutti i corridoi di
quell’ospedale gigantesco; fino a quando non ci ritrovammo di fronte la camera
142, quel numero non mi piaceva molto pensai che era un numero troppo grande
per lei.
Da quella camera usci Lorelai
era pallida in viso e si notava perfettamente che aveva pianto, poi vidi le
facce dei signori Gilmore e si notava che anche loro avevano pianto. <<
Finalmente sei tornato, adesso dobbiamo essere forti e farle sentire che non è
sola, ma c’è tutta la sua famiglia>> Lorelai aveva perfettamente ragione,
Rory non si doveva sentire sola, doveva avere la forza di tutti noi, ma io non
sapevo fino a quanto potevo essere d’aiuto perché la forza che avevo dentro di
me era veramente molto poca.
La signora Emily si alzò da
una delle sedie che si trovava di fronte la camera 142 e mi venne vicino
<< Logan devi entrare per farle capire che tu ci sei, forse in questo
momento vuole avere la persona che ama vicino a sé>> Poi mi diede un
forte abbraccio, sicuramente il primo da quando ci eravamo conosciuti e mi
accompagnò dentro la stanza.
Entrai in quella camera a
testa bassa, perché non avevo il coraggio di guardare in quali condizioni era
la mia piccola scheggia, accanto al suo letto c’era una piccola sedia e mi
andai a sedere di fianco a lei. Alzai lo sguardo e la vidi piena di tubi e
sembrava ancora più piccola, lo riabbassai subito per non farmi vedere che
stavo ricominciando a piangere, anche se lei non mi poteva vedere perché aveva
i suoi occhi bellissimi ancora chiusi.
Dovevo trovare il coraggio per
parlarle e per farmi sentire, ma ogni cosa che pensavo mi sembrava stupida, non
adatta.
Decisi di stringerle la mano e
cominciai ad accarezzarla, tra i miei pensieri provavo a formulare una frase,
ma nulla non ci riuscivo; mi sentivo così inutile, così a disagio. Le lasciai
la mano, perché volevo alzarmi e andare via, ma non so perché il mio corpo non
rispondeva ai miei comandi. Poi finalmente trovai il coraggio di dirle
qualcosa. << Tu non ti meriti un uomo come me al tuo fianco…>> mi
fermai, sentivo un forte nodo alla gola che mi bloccava le parole. Respirai lentamente
e ripresi a parlare <<…non ti merito perché oggi ho pensato che mi stessi
tradendo, quando invece eri sotto a delle macerie. Non mi meriti perché nella
mia vita ho combinato solo guai. Non ti merito perché tu dovresti vivere in una
casa immensa, non in un monolocale. Non ti merito perché non sono l’uomo adatto
a te, perché in fondo sono ancora uno stupido ragazzo viziato>> Mi
rifermai, sentivo cadere delle lacrime dal mio viso e per quanto provassi a fermarle
non ci riuscivo.
<< Rory ti devi
risvegliare perché senza di te io non so vivere…e come me nemmeno tutte le
persone che ti amano e ti giuro che sono veramente tante. Io e te abbiamo
affrontato tante cose insieme e vedrai che riusciremo a superare anche questo
enorme ostacolo, ma adesso mi devi promettere una cosa…>> respirai
profondamente <<…non fare scherzi questa notte e superala, perché non mi
puoi abbandonare, perché sono stato nel reparto maternità e ho capito che
voglio costruirmi una famiglia con te; quindi ti prego non farci brutti scherzi…>>
un suono mi bloccò. Un suono molto fastidioso mi voltai verso una macchina
della quale non conoscevo il nome, notai un disegno del cuore e una linea
continua.
All’improvviso nella camera c’erano
molti infermieri o dottori non riuscivo a distinguerli, mi fecero accomodare
fuori. Subito Lorelai venne verso di me, io senza pensarci l’abbracciai
<< Andrà tutto bene…>> le sussurrai. Non ero molto convinto di
quello che le avevo appena detto, però avevo fiducia in quelle cinque persone
che erano in camera con “la mia vita”, dovevamo aver fiducia in loro. Sentivo umida
la camicia che indossavo a causa delle lacrime di una povera madre che vedeva
la figlia che lottava tra la vita e la morte e che non poteva far altro che
aspettare. Aspettare, ecco quello che potevamo fare, solo quello.
Inconsapevolmente iniziai a
tremare, tremavo di paura, avevo paura che la mia Rory non ce l’avrebbe fatta,
avevo paura di aver detto una bugia a Lorelai, avevo paura di non superare
tutto ciò, avevo paura che questo incubo non sarebbe mai finito; mi sentii una
mano sulla mia spalla, mi voltai e vidi Richard che mi sorrise << Ce la
farà>> mi sussurrò. Quelle sue parole non so perché ma mi rassicurarono,
non era un dottore ma un semplice nonno che infondo sperava come tutti noi
altri, ma le sue parole mi sembrarono sicure, non tremanti, Richard era sicuro
di quello che stava dicendo.
Finalmente gli infermieri e i
dottori iniziarono a uscire da quella dannata stanza, noi tutti eravamo tesi
come una corda di violino, poi uno di loro si avvicinò a noi << Ha avuto
una piccola crisi cardiaca, ma adesso è passata. Non possiamo ancora dirvi che
è fuori pericolo, ma siamo fiduciosi >> poi accarezzò il volto di Lorelai
e se ne andò.
Il dottore aveva acceso dentro
di noi una speranza di rivedere presto Rory sveglia, Richard mi fece segno di
entrare nuovamente nella camera. Mi riaccomodai su quella sedia le strinsi la
mano e le sussurrai << Ti amo scheggia, ce la devi fare>>.
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Capitolo 13 *** Paure ***
ff
Innanzi tutto volevo farvi gli auguri di Buon Natele (anche se in ritardo) e gli auguri per un 2011 fantastico per tutti voi!!
poi
volevo singraziere tutte le persone che seguono questa storia: Clappy
,mary123, susa92; poi volevo ringraziere per le persone che l'hanno
messa tra le preferite: paoJ88, Speir, Vale105. un ringraziamento
doppio a Clappy che mi commenta quasi ogni capitolo =)
LOGAN
Ormai erano passate due
settimane da quel incidente e la mia vita si divideva tra il locale e l’ospedale;
io e Lorelai facevamo a turno per stare sempre al fianco di Rory per non farla
sentire da sola. Era molto difficile per me far trascorrere la giornata, non
facevo altro che pensare a lei e infatti nel locale non ero molto d’aiuto,
portavo freddi i piatti, dimenticavo le ordinazioni e a volte non davo il resto
ai clienti; per questo motivo Luke aveva deciso di prendere il mio posto al
lavoro per lasciarmi trascorrere del tempo insieme a Lux, che ultimamente,
involontariamente, avevo trascurato.
Ringraziavo Luke perché
nonostante tutto era sempre pronto ad aiutarmi, ma proprio non riuscivo ad
essere felice nemmeno per finta, nemmeno stare con la mia bambina mi faceva
essere realmente felice, e soffrivo molto per questo motivo perché la piccolina
aveva bisogno di un padre, ma io non mi stavo comportando da tale.
<< Hey Logan…si hanno
novità?>> ogni giorno era la stessa domanda e ogni giorno purtroppo la
risposta non cambiava << No, purtroppo non c’è nessuna novità!>>
Dean mi fece segno di seguirlo e io lo seguii. Sinceramente non so quando io e
Dean tornammo a parlarci, forse questa situazione aveva fatto nascere un
rapporto di conoscenza tra me e lui. << Senti io volevo chiederti il
permesso di andare a trovare Rory…so che può sembrare strano, ma voglio vederla…>>
Io non ero nessuno per evitare a una persona di andare a trovare la mia Rory,
certo che però non mi piaceva molto l’idea << Per me puoi andare,
d’altronde non sono nessuno per impedirtelo>> << Grazie>>
Detto questo tornai a casa di Lorelai, questa conversazione aveva creato dentro
di me molta confusione e preoccupazione; se Rory si fosse risvegliata e avrebbe
trovato lui e non me? Forse avrebbe pensato che io l’avevo abbandonata o forse
che per Dean lei era più importante che per me << Logan a cosa stai
pensando?>> la voce di Lorelai mi fece tornare alla realtà << No
scusami è che Dean oggi andrà da Rory e stavo pensando alle conseguenze>>
<< Perché vuole andarla a trovare? Non lo capisco, la moglie non lo ha
perdonato?>> Lorelai non mi stava affatto aiutando a non pensare a loro
due insieme, non so perché ma Dean non mi piaceva molto, anzi forse lo il
motivo lo sapevo…Dean era ancora innamorato della mia Scheggia e ovviamente
questo a me non mi piaceva affatto.
Uscii di casa senza nemmeno
salutare Lorelai e mi diressi verso l’ospedale, volevo essere presente
all’incontro Rory/ Dean, avevo troppa paura.
<< Logan dove stai
andando?>> << Scusami Richard, ma devo correre da Rory>>
<< Si ma adesso è occupata c’è un suo amico adesso non ricordo il nome, e
comunque i dottori hanno detto una visita alla volta>> Ero arrivato
troppo tardi, adesso forse lui le stava facendo il lavaggio del cervello…oddio
come mi sentivo un idiota a pensare a queste cose << Logan! Perché adesso
piangi?>> non avevo mai pianto tanto in vita mia come in queste due
ultime settimane e al mio fianco nell’ultimo periodo c’era sempre stato il
nonno Gilmore << Scusami ancora Richard, non lo so perché reagisco così,
forse ho solo paura di perderla a causa di un altro uomo>> Richard mise
la sua mano sulla mia spalla << Guarda forse non conoscerò moltissimo la
mia nipotina, ma la conosco abbastanza per sapere che lei ti ama veramente
molto. Di questo ne sono sicuro come sono sicuro che tu ami lei come nessun
altro>>. Ancora una volta il signor Gilmore aveva ragione, non dovevo
dubitare dell’amore che univa me e Rory, quella era l’unica cosa certa della
mia vita e tale doveva rimanere.
RORY
Avevo un forte mal di testa,
non riuscivo a tenere gli occhi bene aperti, ma sentivo una voce << Rory,
finalmente ti stai svegliando!!>> Ok a quanto pare il mio nome era Rory,
ma dove mi trovavo e chi era questa persona che mi stava chiamando?!?
Finalmente riuscii ad aprire
gli occhi e davanti a me c’era un ragazzo carino che mi teneva stretta la mano
<< Ciao…scusa ma chi sei? E perché mi ritrovo in un letto di
ospedale?>> il ragazzo mollò la presa dalla mia mano, si girò verso la
porta, poi mi ristrinse la mano << Ciao amore mio sono Dean il tuo
fidanzato, non ti ricordi di me?>>
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Capitolo 14 *** Scelta definitiva? ***
fvr
RORY
Cavolo non ricordavo veramente
nulla, sentivo la testa molto pesante e mi faceva molto male << No mi
dispiace Dean ma proprio non ricordo nulla>> si avvicinò a me e mi diede
un bacio sulla fronte, un bacio molto delicato che mi fece fare un sorriso
timido << Non ti preoccupare con il mio aiuto ricorderai tutto, adesso
vado a chiamare il dottore>>.
Rimasi sola nella camera, chiusi gli occhi
per vedere se riuscivo a ricordare qualcosa, ma nulla riuscivo a vedere solo il
buio nient’altro. Improvvisamente un dottore entrò nella stanza e mi iniziò a
puntare una lucetta negli occhi e mi iniziò a fare delle domande alle quali io
non riuscivo a dare nessuna risposta. Il dottore uscì dalla camera e iniziai ad
udire delle grida, voci soprattutto maschili, ma non riuscivo a capire chi
fossero.
LOGAN
Non potevo credere a quello
che mi stavano dicendo, Lorelai era d’accordo con quel farabutto di Dean sul
fatto di mentire a Rory, ma come potevo io accettare una cosa del genere.
<< Logan secondo me è la cosa migliore da fare, ormai Dean ha fatto il
guaio e non penso che adesso Rory sia in grado di capire tutto. Lasciamole
credere che Dean è il suo fidanzato, poi pian piano le faremo capire come
stanno realmente le cose>> Speravo che prima o poi dicesse che stava
scherzando, perché per me quello che stava dicendo era veramente una cosa
sciocca. << Ma anche dopo sarà troppo tardi, perché nel frattempo lei
potrebbe innamorarsi di lui e io a quel punto cosa farei?>> Lorelai
scosse la testa << Logan se accadrà questo vorrà dire che voi due non
eravate fatti per stare insieme…>>
Lo sapevo. Nonostante questi due anni
passati in casa sua io a Lorelai non ero mai piaciuto. Io non le piacevo perché
incolpava me per il fatto che Rory per un anno avevesse lasciato Yale, ce
l’aveva con me perché la figlia aveva dovuto fare 300 ore di servizi
socialmente utili, ce l’aveva con me perché io le ricordavo troppo un tipo di
vita dalla quale lei era voluta scappare. A Lorelai come fidanzato della figlia
era sempre piaciuto solo Dean, né io né Jess andavamo bene e secondo me queste
cose influivano sulle scelte di Rory. << Diciamo le cose come stanno tu
sei felice che Dean abbia detto queste cose, perché infondo io a te non sono
mai piaciuto è inutile che diciamo cavolate>> La rabbia dentro di me era veramente
troppa, ma non potevo fare nulla d’altronde lei era la madre non potevo
mettermi contro di lei. << Se le cose stanno così io me ne posso anche
andare da Stars Hollow…grazie di tutto>> detto questo mi girai e iniziai
a correre per le scale verso l’uscita da quell’inferno. << Logan dove
stai correndo?>> una mano mi afferrò per un bracciò << Hey Lane…sto
andando a fare le valigie…>>
Le iniziai a spiegare quello
che era successo davanti a una tazza di caffè << Non ci posso credere!!
Ma che brutto pezzo….>> << Forse è meglio così, tanto io a Lorelai
non sono mai piaciuto e adesso Rory con Dean potrà vivere tranquillamente in
serenità con la madre>> << Logan ma perché devi dire queste cose?
Io non ho mai visto Rory innamorata di qualcun altro che non fossi tu…se la ami
devi lottare per lei>> Lane aveva ragione ma dovevo lottare contro tutta
la sua famiglia e io adesso non avevo le forze per fare una cosa del genere.
<< Grazie Lane, ma adesso non ce la posso proprio fare, adesso andrò in
città e cercherò di rifarmi una vita dignitosa…poi forse un giorno tornerò,
forse sarà troppo tardi ma è meglio così>> Lane si avvicinò a me e mi
diede un forte abbraccio << Ti voglio bene Logan fatti sentire ogni
tanto>> << Anche io ti voglio bene Lane…mi raccomando stai vicino a
Rory>> Presi la giacca e uscii dall’ospedale, forse quella sarebbe stata
l’ultima volta che avrei visto la famiglia Gilmore o forse un giorno ci saremmo
rincontrati.
Lo
so che il capitolo è un pò cortino, ma con questo si
conclude la prima parte della storia. Spero che questa prima parte vi
sia piaciuta, al più presto continuerò e non mancheranno
altri colpi di scena. Baci baci Scoutina =)
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Capitolo 15 *** Il segreto ***
bb
Allora
con questo capitolo inizia la seconda serie di questa storia. Spero che
anche questa seconda parte sia molto seguita. Fatemi sapere cosa ne
pensate...buona lettura Scoutina.
RORY
Erano passati otto mesi da
quel brutto incidente e stavo cercando di riprendere la mia vita normalmente.
Devo dire la verità le persone che amo non mi avevano mai lasciate sole, mia
madre, Luke, Dean e Lane erano sempre stati al mio fianco; purtroppo però la
mia memoria non era affatto tornata e per me questo era un grosso problema, ma
a quanto pare nessuno lo voleva capire. Tutti mi dicevano che poi sarebbe
tornata, ma ormai dopo otto mesi ci avevo perso le speranze e per questo dentro
di me soffrivo però non lo volevo far capire agli altri. << Amore c’è qualcosa
che non va?>> povero Dean neanche per lui doveva essere facile stare con
me, dato che della nostra bella storia d’amore
non ricordavo proprio nulla.
Lui mi aveva raccontato che eravamo stati
insieme per molto tempo da piccoli poi quando io sono andata a Yale ci siamo
allontanati, lui nel frattempo si era sposato, però quando tornai a Stars
Hollow per il battesimo di Seth ci siamo rivisti e da lì è rinato il nostro
amore. Mi sentivo in colpa nei suoi confronti, perché lui aveva lasciato sua
moglie per tornare insieme a me e io nemmeno lo ricordavo. << Rory non ti
senti bene?>> << Scusa Dean stavo pensando, dato che adesso non
devo più andare a fare i controlli in ospedale, perché non andiamo questo fine
settimana a New York?>> Desideravo andare a New York, non so perché ma
sapevo che quello mi avrebbe potuto aiutare per ricordare << Scusami
amore, ma io questo fine settimana devo stare con i bambini, non posso
rifiutare>> << Non ti preoccupare, se per te va bene lo chiedo a
Lane di venire con me a New York>> Lane se lo meritava un po’ di riposo
lavorava tutti i giorni e non aveva mai un minuto per se << Si per me non
ci sono problemi, basta che starai attenta>> << Certo amore>>
lo salutai con un bel bacio e mi diressi verso casa della mia amica. <<
Ciao Rory>> << Ciao Lane>> non ricordavo nulla, però sentivo
che il legame che univa me e lei era veramente forte, quasi come due sorelle.
<< Vorrei fare un piccolo viaggetto questo fine settimana e mi piacerebbe
che tu mi accompagnassi>> In realtà io sapevo che questo fine settimana
Dean doveva tenere i figli, glielo avevo chiesto a posta perché mi sembrava
brutto dirgli che volevo fare un viaggio con la mia amica, anche perché la
nostra direzione non sarebbe stata proprio New York. << Se mamma mi tiene
i bambini certo che vengo, ma dove andiamo?>> << Io ho detto a Dean
che andremo a New York, però prima di andare lì dobbiamo andare a Yale>>
In questi mesi tutti mi avevano parlato della mia vita, ma nessuno mi aveva
parlato della mia vita a Yale, sapevo soltanto di essermi laureata con il
massimo dei voti, ma non sapevo se avevo avuto delle amicizie se avevo avuto
qualche ragazzo, niente avevo un vuoto che durava circa quattro anni. <<
Per me va bene, se ti può aiutare a ricordare farò tutto quello che vuoi>>
Lo sapevo che lei era dalla mia parte. Io sapevo che mia madre mi voleva bene,
però sentivo che mi stavano nascondendo qualcosa. << Allora una volta a
New York dove andremo?>> sapevo
dove dovevamo andare, ma se glielo avessi detto mi avrebbe preso sicuramente
preso per una pazza. Sapevo di essere stata per un po’ una brava giornalista,
quindi in questi mesi mi ero interessata molto a leggere molti quotidiani per
cercare di ricordare una qualsiasi cosa, ma per parecchio tempo nulla mi fece
ricordare.
Un giorno poi presi un nuovo quotidiano si chiamava “ The
economy of New York” parlava interamente di economia, a dir la verità i
suoi articoli non mi colpirono molto; solo uno non so perché ma mi ricordava un
modo di scrivere che io conoscevo molto, controllai chi avesse scritto
quell’articolo e c’era scritto L. Huntzberger, quando lessi
quel nome lo stomaco mi si strinse e non so perché mi venne in mente
un’immagine di un ragazzo biondo con gli occhi verdi e molto ma molto carino,
questo significava sicuramente qualcosa, avevo deciso che dovevo assolutamente
conoscere quella persona. << Allora mi vuoi dire una volta a New York
cosa faremo?>> << Si scusa, una volta lì andremo da un certo L.
Huntzberger, lo voglio conoscere>> Lane rimase a fissarmi in modo strano,
era abbastanza sorpresa ma io ovviamente non riuscivo a capire il perché.
<< Senti Rory, io vengo con te, però mi devi promettere una cosa. Non
devi assolutamente dire né a tua madre né a Dean che noi andiamo lì per vedere
questa persona okey?>>
Lane sembrava veramente preoccupata, però ero
d’accordo con lei, nessuno doveva sapere che io andavo né a Yale né che andavo
lì per conoscere questa persona doveva essere un nostro segreto. << Certo
Lane, per questo voglio che sia tu ad accompagnarmi, non so perché ma ho come
la sensazione che se incontro questa persona la mia memoria possa
tornare>> << Ti posso dire solo che anche secondo me questo
incontro ti potrà cambiare la tua vita>>
Lane mi fece capire che lei era
molto felice di questa mia scelta, per questo mi fece sparire quella sensazione
di tradimento che provavo nei confronti dei miei famigliari. << Adesso
torno a casa da Dean, ci sentiamo domani per metterci d’accordo su viaggio…ciao
Lane>> << Okey, ciao Rory>>. Tornai a casa molto entusiasta
della chiacchierata con Lane, non vedevo l’ora di partire per ricordare
qualcosa.
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Capitolo 16 *** Alla ricerca della persona sconosciuta ***
vv
Chiedo scusa per il ritardo, ma sono stata un pò impegnata.
comunque spero che questo capitolo vi piaccia anche se un pò cortino.
babytvb81 sono felice che ti piaccia il fatto che Logan abbia ripreso a scrivere =)
RORY
Avevamo passato una bellissima
giornata a Yale e avevo scoperto tantissime cose su di me. Il mio posto
preferito del college era la biblioteca, sinceramente lo immaginavo come non ti
poteva piacere un posto del genere ricco di autori fantastici e colmo di libri
che profumavano di “sapere” troppo forte.
A Lane aveva colpito la
grandezza del giardino, le aule molto grandi e la poca tranquillità della sala
mensa; passando per quei corridoi provavo delle sensazioni uniche, mi venivano
alla mente delle piccole scene di vita quotidiana passata con Paris (unica
persona che avevo rincontrato dopo l’incidente e con la quale avevo passato
momenti importanti qui a Yale) altra emozione molto forte è stata quando sono
entrata nella sede del giornale era come se riuscissi a vedermi seduta dietro
una di quelle scrivanie pronta a scrivere qualche articolo interessante.
Purtroppo però oltre a dei piccoli flash non mi era tornato alla mente nulla.
In testa avevo solo una persona L. Huntzberger, non sapevo nemmeno se era un
uomo o una donna, eppure sapevo che era la persona che poteva aiutarmi in
questo cammino verso la memoria. << A cosa stai pensando?>> Lane
interruppe i miei pensieri << A niente di preciso, so solo che non vedo
l’ora di arrivare a New York. Ho bisogno di sapere chi ero prima, ne sento
l’esigenza>> Lane mi strinse la mano e mi fece un tenero sorriso.
Il viaggio continuò
tranquillamente, certo fu un po’ lunghetto, ma lo avevamo previsto.
Lane non aveva mai guidato al di fuori di Stars Hollow e io da
quando avevo avuto l’incidente non avevo più guidato. Arrivate a New York ci
fermammo in un super market per acquistare qualcosa da mangiare, dato che per
risparmiare un po’ in questo viaggio, mio padre ci aveva dato le chiavi di un
piccolo appartamento che aveva comprato.
<< Allora cosa ci
mangiamo di buono questa sera?>> rivolsi questa domanda a Lane, per me
era indifferente tanto con la fame che avevo avrei mangiato qualsiasi cosa
<< Non saprei…che ne dici se prendiamo la pizza congelata e una vaschetta
di gelato?>> << Ottima idea!>> Eh si avremmo mangiato
veramente bene questa sera.
<< Cosa dicono adesso i
tuoi pensieri?>> lei mi capiva sempre, aveva capito che c’era qualcosa
che non andava << Secondo te lo troveremo mai questo Huntzberger?>>
Lane mi guardò e fece un piccolo sorriso << Secondo me si. Certo N.Y. è
grandissima se non gigantesca, ma sappiamo dove lavora e questo ci aiuterà
sicuramente>> la mia amica mi aveva trasmesso tutta la sua positività;
non vedevo l’ora che cominciasse una nuova giornata per mettermi alla ricerca
di questa persona sconosciuta.
Alla cassa c’era veramente
tanta fila, anche perché era l’unica aperta, io e Lane avevamo le braccia piene
di roba, perché da pizza e gelato le cose per la cena si erano più o meno
quadruplicate.
Uscimmo dal super market con
più o meno tre buste ciascuno e a dir la verità anche abbastanza pesanti.
<< Fai attenzione che è bagnato e potresti scivolare>> << Si
mamma>> a volte Lane con me si comportava come se fosse mia madre, la
cosa non mi dava fastidio ma mi faceva molto sorridere, era veramente tanto
affettuosa, tanto buona: così tanto da non riuscire a capire come mai Zach l’avesse lasciata.
Ma quelle furono le ultime parole famose
“della mamma” perché dopo circa cinque secondi mi ritrovai con il sedere a
terra e con la maggior parte della spesa sparsa nel parcheggio del negozio.
<< Vi serve una
mano?>> Quella voce non era nuova per me, già l’avevo sentita, ma proprio
non riuscivo a capire chi fosse. Ma non so perché non riuscivo a far uscire
nessun tipo di suono dalla mia bocca e questo accadeva veramente raramente.
<< Signorina tutto
bene?>> Cavolo Rory cosa ti prende, perché non riesci a dire nulla??
<< Oddio non ci posso credere!>> A cosa Lane non riusciva a
credere. Perché quel ragazzo mi fissava in quel modo? Perché avevo la
sensazione di conoscerlo bene?
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Capitolo 17 *** Scusami ***
nn
Sono felice che questa storia piaccia molto ed è per questo che ho pensato di postare subito il nuovo capitolo.
ringrazio tutte le persone che hanno messo questa storia tra le preferite e le seguite.
Clappy:
sono felice la mia storia ti piaccia molto e spero che anche questo
capitolo non ti deluda, io non ne sono molto convinta ma non capisco
cosa sia a non convincermi.
fatemi sapere cosa ne pensate. Buona domenica a tutti!!
LOGAN
Non potevo crederci. Lei stava
davanti a me che mi fissava con i suoi occhi grandi color del mare. Io ero
immobile, tutti questi mesi avevo desiderato di rincontrarla e adesso che stava
accadendo non riuscivo a far nulla, nemmeno a tenderle la mano per farla
rialzare.
Mi voltai verso Lane e lei mi
fece un sorriso a trentadue denti, la voglia di abbracciare anche lei era
molta, ma non volevo far insospettire Rory, d’altronde lei non sapeva nemmeno
delle mia esistenza.
Si rialzò e io le diedi una
mano.
<< Grazie per
l’aiuto>> quel suo sorriso mi riempì il cuore. La voglia di stringerla a
me era veramente tanta, ma la razionalità vinse su tutto.
<< Mi scusi, lei è di
New York?>> la domanda era strana, ma da lei me lo dovevo aspettare.
<< Vivo qui da qualche mese>>. Il suo volto alla mia risposta non
fu uno dei più felici << Volevo chiederle un informazione>> forse
non sarei riuscito ad aiutarla, ma almeno potevo stargli ancora qualche minuto
vicino << Io e la mia amica siamo venute qui per cercare una persona,
però sappiamo soltanto l’iniziale del nome e il cognome…>> Lane iniziò a
ridere sotto i baffi e io li per li non riuscivo a capire il perché <<
Stiamo cercando L. Huntzberger per caso lo conosce?>>
Un timido sorriso fece
capolino dal mio volto. Non sapevo cosa risponderle, avevo paura in caso di
rispondere a delle sue domande, ma questa volta a vincere fu il cuore e non la
testa << Guardi io sono Logan Huntzberger non so se sono io la persona
che sta cercando>> Avevo deciso di fare un po’ il vago per non creare
troppi sospetti.
A quelle mie parole Rory fece
un sorriso gigantesco. Rimase, stranamente, per due minuti senza parole tanto
che ad intervenire fu Lane << Senta noi stiamo cercando un giornalista
del “ The economy of New York” per caso è lei?>> senza volerlo
iniziai a ridere così tanto che entrambe le ragazze mi guardarono in modo
strano, ma sicuramente quella che non riusciva a capire nulla era Rory.
<< Penso che oggi sia il vostro giorno fortunato dato che io lavoro in
quel giornale>>
<< Oddio non ci posso
credere!!>> Rory mi saltò al collo e mi abbraccio, io rimasi
completamente paralizzato, dato che come previsto quella piccola Scheggia era
ancora troppo importante per me. << Mi scusi on volevo è solo che sento
che lei mi può essere d’aiuto>> << Non si preoccupi mi fa piacere
poter aiutare qualcuno, ma forse è meglio andare da qualche altra parte che ne
dite?>>. Le due ragazze appoggiarono la mia proposta e quindi ci
dirigemmo verso casa mia.
Durante il tragitto io nella
mia macchina pensavo a quanto fosse strano il destino e a quanto io ero
riconoscente ad esso.
Entrammo a casa e subito andai
verso il box dove si trovava la mia bambina, poi mandai a casa la baby-sitter e
cominciai a cacciare qualcosa da mangiare.
Mentre io ero in cucina per
preparare le pizze di Rory e Lane, che le avevano gentilmente messe a
disposizione anche per me, notai come Rory si avvicinò a Lux. << È
bellissima, le assomiglia molto…Lux vero?>> io e Lane ci guardammo in
modo strano, poiché io non avevo pronunciato il nome della bambina, quindi ci
sembrò strano che Rory potesse ricordarlo. << Sì, si chiama Lux>>
Notai che lei rimase un po’ stranita << L’ho immaginato dato che è bionda
e molto chiara di carnagione e perciò ho pensato alla luce>>
Feci finta di non rimanere
tanto sconvolto e portai le pizze a tavola.
La cena andò per il meglio e
le ragazze mi spiegarono cosa era accaduto e come mai mi stavano cercando.
<< Cavolo mi dispiace per quello che ti è accaduto>> io non sapevo
cosa fare se dirle la verità oppure continuare a far finta di nulla.
Squillò il mio cellulare e
lessi un messaggio “Scusa se non ti ho
avvisato di questa nostra iniziativa, ma volevo che anche per te fosse una
sorpresa…adesso però penso che dovremmo dire la verità” il messaggio era da
parte di Lane.
Aveva ragione Rory doveva
sapere tutta la verità, ma avevo paura che mi avrebbe allontanata, d’altronde
io in questi mesi potevo cercarla e invece ero stato egoista e avevo pensato a
me, senza pensare quanto fosse ingiusto quello che stavano facendo a lei.
Dovevo dirgli come erano andate veramente le cose, dovevo trovare questo
coraggio.
<< Forse è arrivato il
momento di dirti tutto>> iniziò Lane a parlare << Che centri
tu?>> Povera Scheggia non riusciva a capire nulla, mi faceva molta pena.
<< Senti Scheggia…>> senza volerlo la chiamai in quel modo.
Lei iniziò a guardarmi in un
modo strano, poi mise la mano sulla fronte e chiuse gli occhi. Avevo paura che
si stava sentendo male, mi avvicinai a lei << Ti senti bene?>>
scosse la testa, Lane andò a preparare un po’ di acqua e zucchero. <<
Guarda perché non ti accomodi sul divano?>> << E tu perché in
questi mesi non ti sei fatto ne vedere ne sentire?>>.
Quelle parole mi congelarono.
Rimasi in silenzio senza dire nulla, non avevo il diritto di dire nulla, aveva
ragione non mi ero comportato per niente bene nei suoi confronti. <<
Scusami>> solo questa stupida parola riuscii a pronunciare, non avevo
nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi.
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Capitolo 18 *** Verità (parte 1) ***
bb
Salve
a tutti ringrazio come sempre a tutti per leggere la mia storia .
volevo ringraziare veramente tanto maryc perchè ha aggiunto
questa storia tra le seguite e per tutti i complimenti che mi ha fatto.
spero
che questo capitolo vi piaccia, in raltà questa è la
prima parte poichè ho deciso di dividerlo ( ancora non so se in
due o tre parti).
Buona lettura baci...
RORY
Confusione. Tanta, tanta
confusione aveva nella mia testa. Una semplice parola “Scheggia” che per molti
poteva essere nulla invece a me era servita per poter ritrovare nei miei
pensieri quel volto, quello sguardo che tanto mi era mancato.
Sentivo che mancava qualcosa
in questa mia nuova vita, ma non immaginavo che fosse il tanto aspettato L.
Huntzberger.
Mi tornarono alla mente dei
piccoli flash di vita passati insieme, erano troppi ricordi per immaginare che
non fosse una persona fin troppo importante per me. Alla pronuncia di quel
nomignolo, la prima immagine che ho avuto di noi due insieme è stato quello
dove io e lui saltavamo insieme, mano nella mano, con dei stupidi vestiti
addosso.
Purtroppo però il mio ricordo
non era nitido e le persone che avevo davanti in quel momento iniziarono a
girare molto velocemente intorno a me. Non riuscivo a sentire il mio peso sulle
gambe e mi lasciai cadere, ma qualcuno mi prese e mi posò sul letto.
<< Rory come ti senti
adesso?>> da schifo avrei voluto rispondere alla mia amica, ma non ebbi
il coraggio << Bene, ma sono ancora molto confusa>> << È
normale però vorrei che mi lasciassi spiegare>> come minimo dovevano
spiegarmi, tutti mi avevano mentito per questi lunghi mesi. Era come se mi
avessero costretto a vivere una vita non mia, la colpa non era solo di Logan,
ma anche di Lane, di mia madre, di Dean e di Luke e di tutti coloro che
sapevano la verità ma sono rimasti in silenzio. Avevo una voglia matta di
piangere non tanto dal dolore, ma dalla rabbia che provavo, facevo fatica a
guardare negli occhi la mia migliore amica, non sapevo se potevo continuare ad
avere fiducia in lei.
<< Lane puoi chiamare
mia madre? Grazie>> Lane in un attimo mi prese il telefono e me lo passò
<<…no Lane voglio che tu dica a mia madre che mi sono sentita poco bene
dalle questo indirizzo, voglio che sia lei che Dean vengano qui>> volevo
dei chiarimenti e li volevo subito non volevo più aspettare, avevo aspettato
fin troppo. Dopo dieci minuti Lane mi disse che si sarebbero messi subito in
viaggio, poi uscì dalla porta e mi lasciò sola. Iniziai a pensare come dovevo
comportarmi e cosa dovevo dire, non avevo preparato nessun discorso perché
sapevo che non sarebbe servito a nulla, perché quando mi sarei ritrovata
davanti a tutti non potevo immaginare cosa l’emozione mi avrebbe fatto dire.
<< Posso
entrare?>> quando lo vidi il mio cuore si strinse e sentii un forte nodo
alla gola, ma la razionalità vinse su tutto << Non ti preoccupare a breve
avremo modo di parlare, però adesso voglio stare ancora un po’ da sola>>
<< Va benissimo>> e mi fece un piccolo sorriso che per un attimo mi
fece togliere tutti i brutti pensieri.
Dopo circa un ora e mezzo
finalmente bussarono alla porta. << Rory sono arrivati>> scesi dal
letto e mi diressi verso il salotto. Erano tutti seduti Lane, mamma e Dean sul
divano mentre Logan era seduto su una sedia, avevano lasciato libero il posto
sulla poltrona apposto per me. Nei loro volti si notava forte disagio ed
imbarazzo, il disagio si leggeva soprattutto negli occhi di mamma, mentre
quello più a disagio sembrava Logan. Mi accomodai sulla poltrona, chiusi gli
occhi e iniziai a pensare alla parole che potevo utilizzare, non volevo essere
molto dura perché comunque capivo che loro mi avevano voluto proteggere, m non
riuscivo a capire né da chi né da cosa.
<< Allora io vi ho fatto
chiamare perché penso che ognuno di noi mi debba delle spiegazioni>> bene
forse era meglio che davo a loro l’opportunità di spiegarsi, così avrei evitato
di attaccarli. Si iniziarono a guardare per vedere chi dovesse cominciare a
spiegarmi la propria verità, ma sembrava che nessuno avesse questo coraggio.
<< Io so aspettare…>> la mia frase era una po’ seccata per fargli
capire che qualcuno prima o poi doveva pur iniziare.
Finalmente qualcuno iniziò a parlare << Guarda io non so di
preciso cosa ti sia stato detto di preciso…>> Logan si interruppe, guardò
per un secondo il soffitto fece un gran respiro e riprese <<…io so solo
che io e te stavamo insieme, ci amavamo eravamo andati a convivere insieme, poi
hai avuto quell’incidente…e poi Dean ti ha detto che eri la sua fidanzata e
tutti hanno pensato che dato il tuo stato era meglio non dire la
verità…>> la sua voce era strana, era stridula la voce si bloccava nella
gola. Dal suo sguardo capivo che anche lui aveva sofferto molto in questo
periodo e a dir la verità mi sorprese un po’ <<…con questo però non
voglio dare la colpa a nessuno per averti mentito, perché comunque se avessi
voluto potevo correre da te, ma purtroppo il mio essere egoista ha
vinto…>> si rifermò per l’ennesima volta, adesso però le lacrime gli
incominciarono a rigare il viso. Volevo andargli vicino e rassicurarlo dirgli
che lo capivo e che la persona che mi aveva deluso di più tra tutti loro era
mia madre. Era da lei che mi aspettavo i chiarimenti e invece era lì seduta a
fissare il vuoto.
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Capitolo 19 *** Verità (parte 2) ***
nn
Ammetto
che il capitolo precedente sia stato un pò troppo triste, questo
ho cercato di rattristirlo il meno possibile, spero di esserci
riuscita.
Ringrazio come sempre per tutti i complimenti che mi fate.
Il prossimo capitolo spero di riuscirlo a postare per Domenica 6. Vi lascio a questo nuovo capitolo...baci baci Scoutina!!
RORY
Dopo Logan nessuno ebbe il
coraggio di continuare a parlare. Io continuavo a vedere mia madre, ma lei
continuava a vedere verso la televisione che d’altronde era spenta. Riuscivo a
sentire il sangue che bolliva dentro le mie vene, iniziavo a non sopportare più
tutto questo silenzio, stavo dando l’opportunità di togliersi un macigno dallo
stomaco, e invece nulla. Invece di fare a gara per chi doveva parlare per prima
continuavano a guardarsi con la speranza che qualche povera anima pia
cominciasse.
Essendo arrivata al limite
della mia pazienza decisi di intervenire << Ok adesso basta! Se nessuno
ha niente da aggiungere quella è la porta e come siete entrati potete anche
uscire!!>> ecco io non volevo sbroccare, ma non ce la facevo proprio più.
<< Rory non fare così
potresti risentirti poco bene>>
intervenne immediatamente Logan, ma io senza volerlo lo fulminai con gli
occhi. Anche se non volevo ammetterlo il suo comportamento se da un lato lo
potevo comprendere da un altro lato mi aveva deluso, perché se realmente mi
amava, come diceva, non avrebbe permesso di farmi raccontare delle bugie per
tutto questo tempo, però dovevo anche capirlo, di certo non si poteva mettere
contro mia madre.
<< Forse adesso è
arrivato il mio turno…>> finalmente sentii quella voce tanto conosciuta e
che, mai come questa volta, mi era mancata. <<…forse tutto questo è colpa
mia perché ho dato l’opportunità a Dean di mentirti e io non mi sono opposta.
Mi prendo questa colpa e mi prendo la colpa di non aver mai provato a dirti in
realtà come stanno le cose>> << Mamma ma come mai hai permesso
questo?>> Cavolo forse ero scema, ma non riuscivo a capire il perché
<< Rory l’ho fatto per il nostro rapporto. Quando stavi con Dean tra me e
te c’è sempre stato un ottimo rapporto, invece da quando nella tua vita è
entrato Logan il nostro rapporto non è stato più lo stesso…è solo per
questo>> Mia madre mi sembrava abbastanza sincera, stava piangendo e
corsi subito da lei per dirle che non importava anche se mi aveva fatto
soffrire io le volevo troppo bene.
Logan si alzò dalla sedia dove
era seduto ed andò in cucina, Lane lo segui e rimasero per un po’ loro due
soli; nel frattempo Dean raccontò la sua versione dei fatti, dicendomi che
comunque i suoi sentimenti erano veri e se anche io lo amavo il problema non ci
sarebbe stato. Ma era qui che il filo si impigliava, perché Dean mi aveva
mentito una volta e lo poteva far benissimo una seconda volta, e cosa più
importante non ero poi così sicura di amarlo.
Non so perché ma da quando
avevo incontrato Logan il mio cuore aveva iniziato a battere come non mai, ogni
volta che si avvicinava a me, ogni volta che mi parlava, ogni volta che mi
sorrideva un brivido percorreva la mia schiena e il cuore sembrava facesse
delle piccole capriole, questo doveva significare pur qualcosa no?
Mi alzai dalla poltrona e mi
diressi verso la cucina, la porta era accostata e invece di entrare faci una
cosa che non avevo mai fatto, almeno in questi otto mesi, decisi di origliare
il discorso tra Logan e Lane <<….senti Lane io non voglio assistere a
loro due che tornano insieme, cavolo mi fa troppo male…>> uff a sentire
queste parole mi sentivo quasi un mostro << Cacchio Logan caccia gli attributi vai li dentro e
riprenditi la tua vita, ricomincia a vivere con o senza Rory, so che quello che
ti sto dicendo può sembrare cattivo ma è così>> Lane aveva ragione,
qualsiasi sarebbe stata la mia decisione lui doveva ricominciare a vivere, mi
sentivo in colpa nei suoi confronti infondo lui mi amava << Lo vorrei
tanto credimi Lane, ma come faccio? In questi mesi avevo cercato di mettere da
parte il mio cuore e pensare solo alla carriera, ma adesso che lei è ripiombata
nella mia vita non so se ce la potrò fare>>
E io che pensavo che fossi
stata l’unica a soffrire, forse anche io mi ero comportata in modo egoista.
<< Rory noi andiamo tu
cosa vuoi fare?>> era mia madre a parlare, Lane e Logan uscirono dalla
cucina e io feci finta di uscire dal bagno ed entrammo tutti nel soggiorno.
<< Allora Rory cosa fai?>> Dean proseguì. E adesso? Cosa dovevo
fare?
Se tornavo a casa sembrava che
volessi tornare alla mia vita di sempre e dimentica la “parentesi” Logan ,
oppure potevo rimanere qui con la mia amica Lane e con la “parentesi” molto
sexy.
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Capitolo 20 *** Decisione ***
bbbbbbb
Scusate
se non ho postato ieri, ma ho avuto dei problemi con il pc e non mi
faceva aprire la storia, non so il perchè bha.
Vi lascio al brano buona lettura...baci baci Scoutina =)
RORY
Sentivo molta pressione su di
me, tutti aspettavano questa mia decisione con molta ansia e senza volerlo la
trasmettevano anche a me. Come potevo decidere da chi andare, io avevo appena
ritrovato la memoria in un certo senso dovevamo festeggiare ed invece dovevo
decidere di lasciare delle persone.
Forse fu proprio questo
pensare di dover lasciare delle persone che mi fece prendere la decisione,
forse quella più ovvia e scontata, ma forse anche quella più sbagliata.
<< Scusatemi, ma non posso fare altrimenti…>> la mia voce era
tremolante, aveva un nodo alla gola gigantesco.
Mi incamminai verso Logan e
Lane gli guardai forte negli occhi e mi misi a piangere come una bambina, la
mia migliore amica mi abbracciò forte; poi mi girai verso Lui, quanto era
bello, mi avvicino a sé e mi stampò un bel bacio, le sue labbra morbide, calde;
un bacio appassionante all’improvviso e poi davanti a tutti, per vergogna mi
sarei voluta allontanare ma la voglia di risentire quel suo sapore era troppo
forte.
si staccò da me e mi disse
quasi sotto voce, come se nessuno dovesse ascoltare << Mi spiace
Scheggia, ma questa volta non starò a guardare>> detto questo mi fece un
piccolo sorriso malizioso, io senza pensarci due volte ricambiai il sorriso, ma
il mio al contrario era un sorriso d’imbarazzo.
<< Allora andiamo
Rory?>> la voce di Dean mi riportò purtroppo alla realtà, dovevamo tornare
a casa altrimenti avremmo fatto troppo tardi, mentre il mio sguardo continuava
a guardare fisso Logan mentre si chiudeva l’ascensore Dean mi prese la mano e
la strinse forte, ma quel gesto che prima mi piaceva molto perché mi faceva
sentire sua e di nessun altro, adesso m’infastidiva.
Il viaggio fu molto
silenzioso, quasi da far paura. Io e mia madre eravamo sempre state delle belle
chiacchierone, ma adesso sembrava che questa tensione nessuno la volesse
spezzare, anche perché io qualcosa da dire l’avrei avuta, ma forse non era il
momento migliore per dirlo.
Quel silenzio mi stava iniziando a dare fastidio e
per questo iniziai a cercare qualche bel cd da mettere, un bel gruppo rock così
poteva smuovere quel viaggio; finalmente lo trovai e lo inserii ma la canzone
durò solo pochi secondi << Vuoi abbassare questo maledetto
volume?!?>> intervenne Dean, seduto dietro la mitica jeep di mamma
<< Scusa? Se ti dà fastidio la musica puoi anche scendere, non sei
obbligato a continuare il viaggio con noi!>> lo so, forse la risposta è
stata un po’ troppo acida, ma lui doveva capire che io avevo deciso di tornare
a Stars Hollow per mia madre e non di certo per lui, questa serata mi era
servita per capire che senza mia madre non potevo vivere, ma senza Dean potevo
stare. << Come mai sei così acida?>> mamma cercò di intromettersi
nel discorso << Perché io sto tornando a Stars Hollow per te mamma non
per lui, adesso sono confusa e ho bisogno di stare sola>> finalmente
avevo detto, così non mi dovevo sentire in colpa nei confronti di nessuno.
<< Solo perché adesso sai tutta la verità vuoi mandare all’aria la nostra
storia d’amore? Rory per favore pensaci bene!!>> immediatamente alzò il
tono di voce.
Io volevo pensarci, ma per farlo non potevo stare né con l’uno né
con l’altro, quindi mi sembrava giusto nei confronti di Logan di mettere da
parte anche Dean per un po’ << Appunto perché devo pensarci non posso
stare con te, altrimenti non sarei giusta>> Iniziò ad urlare molte cose,
la maggior parte delle parole offendevano Logan per il resto erano soltanto un
mucchio di parolacce. << Adesso basta tutti e due! Dean, Rory ha ragione
deve pensarci un po’ e se sta con te come potrà prendere la decisione più
giusta? Quindi basta non voglio più sentir discutere in questa macchina!>>
adesso si che riconoscevo la mia mamma, mi era mancata veramente tanto e non
potevo pensare di poterla perdere. Senza rendermene conto mi addormentai
sperando che come dice il detto la notte mi avrebbe portato consigli.
LOGAN
La decisione di Rory non poteva
essere un’altra, doveva per forza scegliere Lorelai, infatti io questo vedevo.
La mia scheggia non aveva scelto Dean ma sua madre e questo mi fece sentire
tranquillo e sereno, anche perché come avevo detto a lei questa volta non
l’avrei persa, ma avrei fatto di tutto per riaverla al mio fianco.
<< Bella mossa quella di
baciarla davanti a tutti>> mi disse Lane e al pensiero incominciammo a
ridere come due bambini scemi. << Bhè la voglia era tanta, poi al
pensiero che lui ci doveva vedere senza fare niente era ancora più
bello>> se Dean avesse provato a baciare Rory davanti a me come minimo si
sarebbe ritrovato con un occhio nero. << Adesso cosa farai per
riconquistarla?>> Bella domanda, cosa avrei fatto? Non volevo starle con
il fiato sul collo perché non volevo essere pesante, però doveva capire che lei
amava me non Dean, non volevo essere presuntuoso però sapevo che era così,
perché lui poteva inventarsi mille cose per riconquistarla, ma i fatti
parlavano le era bastato rivedermi per farla andare in confusione e questo lo
avrei giocato a mio favore.
<< Vabbè io domani torno
a casa tu vieni con me?>> guardai Lane e le feci un bel sorriso <<
Certo!>>
Angolo "autrice"
Volevo
scusarmi con tutte voi: maryc,babytvb81 e Clappy so che la scelta non
è quella che tutte volevate, ma ho preferito che Rory scegliesse
di tornare con la mitica Lorelai...ho cercato di mettermi un pò
al suo posto ed io avrei scelto mia madre, ma questo non vuol dire che
lei abbia scelto Dean (e penso che si sia capito xD).
Il prossimo capitolo lo
posterò molto probabilmente lunedì 14 (se riesco anche
prima)
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Capitolo 21 *** "Cara Scheggia... ***
grgr
A fine capitolo troverete le mie scuse per questo mio ritardo. Buona lettura...Scoutina
RORY
Era passata una settimana da
quando Logan era venuto a Stars Hollow per riaccompagnare Lane a casa, ci
eravamo visti di sfuggita, giusto il tempo di lasciarmi una lettera e poi non
l’ho visto e sentito più. Forse nella lettera c’era scritto che non voleva più
sentirmi o stava scritto che mi avrebbe aspettato per sempre, potevano essere
solo supposizioni perché io non avevo avuto il coraggio di aprire quella
lettera, avevo paura che ci fosse scritto qualcosa che a me non sarebbe
piaciuto e per questo avevo preferito lasciarla chiusa.
Purtroppo le cose dal giorno
della mia ritrovata memoria erano andate sempre più peggiorando; Dean non
faceva altro che opprimermi, non mi lasciava mai sola non voleva capire che io
avevo bisogno di stare un po’ sola; e poi anche con mia madre le cose non erano
tornate alla normalità, perché per quanto io la potevo comprendere, non la
potevo capire. In poche parole nella mia testa io avevo a forte idea che lei
preferiva vedere me felice in una finta realtà invece di vedermi realmente
felice, questo purtroppo mi faceva vedere mia madre con occhi ormai diversi.
<< Rory puoi venirmi a
dare una mano con Seth?>> posai la lettera che stringevo tra le mani e
andai in camera di mio fratello << Lo puoi vestire mentre io rimetto a
posto un po’ la camera?>> << Certo!!>> Seth ormai cresceva a
vista d’occhio ed era sempre più simile a Luke aveva lo stesso sguardo solo che
con gli occhi color del cielo. Amavo stare con lui perché potevo parlargli e
sapevo che non lo avrebbe mai detto a nessuno, ormai in quella casa mi fidavo
cecamente solo di lui. Vestito il mio fratellino scesi in sala e mi diressi
verso la cucina per preparargli il a colazione.
Oggi avevo deciso di dedicarmi
totalmente alla casa, e una volta finito mi andai a rinchiudere in camera
davanti al pc, cercavo Logan su Twitter e indagavo su quello che faceva durante
la giornata, ormai conoscevo la sua presentazione a memoria, l’avevo letta più
o meno trenta volte in questa settimana. Qualcuno bussò alla porta e chiusi
velocemente lo schermo del pc << Posso entrare?>> << Certo
che puoi entrare mamma, d’altronde questa è casa tua>>.
Iniziammo a parlare del più e
del meno di quello che avremmo voluto fare insieme, tipo un altro viaggio in
Europa le destinazioni erano: Madrid, Venezia e Berlino; sicuramente sarebbe
stato un bel viaggio e forse lontano da tutti avremmo potuto anche ritrovare il
nostro rapporto speciale. << Cos’è quella busta atterra?>> abbassai
lo sguardo in direzione dei miei piedi e vidi la lettera di Logan, la coprii
con un piede << Nulla solo una lettera…>> mamma mi guardò e
sembrava aver capito che quella risposta era una balla << Da quant’è che
ci diciamo bugie?>> che bella domanda!! << Anche a me piacerebbe
sapere da quant’è, ma penso di saperlo…>> la mia risposta era un po’
acida, infatti Lorelai abbassò lo sguardo. Ci furono dei minuti di silenzio
quasi imbarazzanti, poi decisi di rompere il silenzio << È di Logan, è
una lettera che mi ha scritto…>> lo dissi quasi con aria di sfida per
vedere una sua reazione. << Lo avevo immaginato, appena ti ho chiesto di
questa lettera il tuo sguardo è cambiato, si vede che sei innamorata di
Logan>>
Non potevo darle torto anche
io mi ero resa conto che i miei sentimenti per Logan erano forti e da quella
sera che lo avevo visto tutte le santi notti le sognavo, ogni notte più bello,
ogni notte più vicino a me. << Si hai ragione io lo amo>> <<
E allora ascolta il consiglio di una madre che ha sbagliato molto, leggi la
lettera e se leggi delle cose che non ti piacciono corri da lui se è quello che
vuoi…>> un mezzo sorriso apparve sul mio volto. <<…so di aver
sbagliato nel non averti permesso di sapere la verità, ma il mondo di Logan
pensavo che fosse troppo inadeguato per te ed invece ho finalmente capito che
non è così, tu sei adattissima per quel mondo>> << Grazie
mamma!!>> mentre piangevo solo queste due parole riuscii a pronunciare,
dopo di che mi gettai tra le braccia di quella mamma che mi era mancata
veramente tanto. << Adesso ti lascio sola per leggere la lettera>>
<< No resta la voglio leggere con te>>.
Presi la lettera e l’aprii, le
mani mi tremavano veramente tanto, la paura di leggere determinate parole era
veramente tanta.
“ Cara
Scheggia,
mi sembra
strano scrivere una lettera ed
indirizzarla a te. Lane mi ha consigliato di scriverti, ma non trovo le parole,
eppure nei film fanno vedere che riesce facile scrivere una lettera alla donna
amata, vorrà dire che sono l’eccezione.
L’unica cosa
sensata che mi sento di scriverti è che ti amo! Ti amo! Ti amo! Non m’importa
quanto ti dovrò aspettare, tu devi sapere che io ci sarò.
L’unica cosa
che ti dico è che aspetterò una tua chiamata per sapere cosa vorrai fare, per
sapere se faccio bene ad aspettarti o invece è una cosa inutile. Ti prego
chiamami ti aspetto.
Logan.”
Angolo autrice:
Chiedo
scusa per il ritardo, ma ho avuto dei problemi con la linea e non mi
è stato possibile postare il capitolo. Grazie ancora per i
complimenti e sono sempre più felice che tutta questa gente
segua la mia storia. Il prossimo capitolo cercherò di postarlo
Giovedì 24. Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo. Baci
baci Scoutina.
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Capitolo 22 *** Non si poteva dire di NO... ***
vv
So
di non rispettare la scadenza che mi ero prefissata, ma dato che il
capitolo era pronto e la settimana scorsa vi ho fatto un pò
aspettare eccomi qui! Notizia importante è che questo
sarà il penultimo capitolo! Buona lettura baci baci Scoutina :)
LOGAN
Non potevo credere a quello
che mi stava accadendo. Le parole non uscivano, eppure avevo una gran voglia di
parlare. Sentivo molto caldo e avevo paura che a breve sarei svenuto; poi
abbassai lo sguardo e incontrai nuovamente i suoi dolci occhi…
Qualche ora prima
RORY
Strinsi forte tra le mani la
lettera e guardai negli occhi mia madre << Cosa ci fai ancora qui!?!?
Vuoi andare da lui??>> Abbracciai forte mia madre e mi misi in macchina,
ancora non sapevo cosa avrei fatto o cosa gli avrei detto, ma avevo una voglia
matta di stringerlo a me, baciarlo e fare l’amore con lui. Volevo risentirlo
mio, come era stato per molto tempo. Purtroppo la pioggia rallentava la mia
corsa e questo da un lato era una cosa positiva poiché mi permetteva di pensare
a cosa gli avrei potuto dire, sicuramente scusa per come mi ero comportata con
lui, adesso pensandoci bene con lui mi ero comportata d’avvero male, lui mi
aveva ospitato a casa sua e io alla fine o avevo ringraziato tornando con Dean,
come sono stata sciocca.
Pensa Rory, pensa Rory questo
ripeteva nella mia testa, dovevo pensare non potevo trovarmi davanti a lui e
non dirgli nulla, non se lo meritava proprio; anche se si dice che a volte il
silenzio vale più di mille parole.
Ma Rory Gilmore non poteva
stare in silenzio in quel momento, dovevo dirgli tutto quello che forse non gli
avevo detto mai, dovevo fare tutto per far capire a Logan quanto era realmente
importante per me, e lo era veramente tanto. Me ne rendevo conto dal mio cuore,
perché bastava pensare a lui e il mio cuore faceva capriole all’indietro poi mi
arrivava alla gola per riscendere infine al suo posto.
Questo mi fece capire che era
lui l’uomo della mia vita e nessun’altro.
Ormai erano due ore che stavo
per strada e se avevo ricordato di girare a tutte le traverse giuste il portone
che si trovava davanti a me doveva essere quello che mi avrebbe portato da lui.
Spensi la macchina e mi
infilai nel portone, mentre aspettavo l’ascensore la mia mente era
completamente vuota, non riuscivo a pensare una frase di senso compiuto.
L’ascensore si aprì e iniziai a salire verso il nono piano, solo in un secondo
momento pensando mi resi conto di non aver nemmeno avvisato Logan del mio
arrivo e quindi volendo poteva anche non trovarsi a casa.
Le porte dell’ascensore si
aprirono e l’ansia invase il mio corpo, si perché sentivo essa dentro di me. Le
gambe tremavano, tanto da pensare di non riuscire ad arrivare solo su due gambe
davanti la porta di casa.
Ero arrivata.
Ero arrivata e non sapevo cosa
potevo mai fare.
L’ansia si mescolò con la
paura, con il timore, con l’eccitazione.
Scrollai i mille dubbi che
avevo nella mia testolina, si perché adesso la sentivo veramente piccola. Ok
adesso dovevo essere pronta, cavolo non stavo andando a dichiarare la morte a
nessuno, anzi dovevo dichiarargli tutto il mio amore, forse non o avevo mai
fatto quando eravamo stati insieme e quindi era giusto che lo facessi.
Un ultimo grande respiro e
bussai alla porta. Ad aprirmi fu proprio LUI, ma perché doveva essere così
bello? Perché non riuscivo a dire nulla? Cavolo Rory ce la puoi fare, che ti
prende? Hai intervistato persone importanti per il mondo intero e adesso non
riesci a dire nulla a l’unica persona che si merita delle tue parole?
<< Rory ti senti bene?
Sei un po’ pallida>> Logan mi prese la mano e senza capirci nulla mi
inginocchiai << Ro-Rory cosa stai facendo?>> il suo tono era misto
tra l’imbarazzo e la paura. Un altro grande respiro, aprii gli occhi <<
Logan abbiamo aspettato ta-tanto tempo…e-e-e adesso i-i-o non voglio più
aspettare…>> tremavo, ma era una bellissima sensazione << io sono
tua e voglio, anzi vorrei, che tu sia mio per sempre…Logan Huntzberger vuoi
sposarmi?>> lo avevo detto e mi sentivo felice.
LOGAN
…la sentivo tremare o forse
ero io che tremavo, ma comunque fosse era la sensazione più bella fino ad
allora di tutta la mia vita. Strinsi forte la presa della sua mano, mi misi in
ginocchio anche io << Rory io sono sempre stato tuo…ed è per questo che
si! Io voglio diventare tuo marito>> L’alzai con tutta la forza che avevo
e ci lasciammo in un bel bacio appassionato, con la felicità nel cuore pensando
a tutti i baci che il destino ci avrebbe concesso.
ANGOLO
AUTRICE: Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, a mio parere
è quello più bello di tutta la serie. Ringrazio tanto
Clappy che ha commentato tutti i capitoli e maryc che si è
affezionata alla mia storia, ringrazio anche binca e baby81tvb grazie
veramente tanto!!
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Capitolo 23 *** Per sempre ***
bbbbbbb
SCUSATEMI PER IL RITARDO MA HO
AVUTO VERAMENTE DIFFICOLTÁ A SCRIVERE IL FINALE…SPERO VI PIACCIA!
LOGAN
Ero nervosissimo. Stavo
aspettando la donna della mia vita. Come tutte le spose si stava facendo
aspettare, ma io non ce la facevo più. Stavo ripentendo la mia promessa che
avevo scritto qualche ora prima, perché le parole mi avevano abbandonato.
Il posto che avevamo deciso
per il matrimonio era favoloso, avevamo fatto allestire un piccolo gazebo vicino
al laghetto di Stars Hollow, nel laghetto c’erano delle anatre che facevano i
loro versi che facevano scendere un po’ la tensione che si era creata.
Senza rendermene conto,
l’orchestra iniziò a suonare a marcia nuziale e mi girai verso la navata. La
prima a percorrerla fu la piccola Lux, era davvero stupenda aveva un abitino
rosa confetto e i capelli scendevano a boccoli, camminava lentamente per paura
di cadere; dietro di lei vi era Lorelai anche lei in un bel vestito rosa
confetto e a stessa pettinatura di Lux, prima di andarsi ad accomodare al suo
posto venne vicino a me e mi sussurrò << Ehi Huntzberger sei veramente
bello>> e mi fece un sorriso, sicuramente lo aveva fatto perché aveva
notato la mia agitazione.
Poi finalmente le poche
persone che avevamo invitato, era stata una decisone comune invitare solo le
persone a noi realmente vicine infatti eravamo solo una trentina di persone, si
alzarono e io sentii il cuore accelerare di molto, le mie mani erano molto
sudate, non dovevo essere un bello scenario. Finalmente la vidi.
Era favolosa.
Il vestito era molto semplice,
ma addosso a lei faceva veramente una gran bella figura.
La sua camminata era un po’
goffa, tanto da pensare che a breve sarebbe caduta.
Si avvicino a me e mi fece un
bellissimo sorriso e io ricambiai immediatamente.
Ci accomodammo e il parroco
iniziò a pararci dell’importanza del matrimonio, io e Rory avevamo le nostre
mani intrecciate e non so dire quale tra le due tremava di più. Ero troppo
felice nel sapere che dopo tanti su e giù finalmente il nostro sogno si stava
per realizzare, mancava veramente poco.
Era arrivato il momento della
mia promessa, tremavo ma mi sentivo pronto << Rory accolgo te come mia
sposa, e ti prometto di starti vicino in ogni momento che sia buono o cattivo,
ti amo piccola Scheggia e giuro di esserti fedele e rispettarti tutti i giorni
della mia vita, e questo ti prometto che sarà per sempre>> la mia voce
tremava anche perché avevo improvvisato dato che avevo dimenticato tutto. Rory
mi sorrise e mi strinse forte la mano << Io Logan accolgo te come mio
sposo e ti prometto di amarti e rispettarti tutti i giorni della mia vita. Ti
prometto in oltre di creare una famiglia piena di amore e felicità come vuoi
tu, ti amo Logan e questo ti prometto che sarà per sempre>> la mia
piccola Scheggia stava piangendo per l’emozione e io le strinsi forte le mani
per farle capire la mia presenza.
<< Adesso è il momento
delle fedi>>.
Seth aveva in mano un piccolo
cuscino color bianco con sopra due fedi << Grazie Seth>> disse il
parroco.
Dopo lo scambio delle fedi
finalmente era fatta io e Rory eravamo un’unica famiglia. << Adesso lo
sposo può baciare la sposa>> mi avvicinai delicatamente a Rory e poi un
piccolo bacio delicato ci avvolse.
Finalmente stava per iniziare
un nuovo capitolo della mia nuova vita.
Angolo autrice:
volevo scusarmi per l’attesa e
per il brutto capitolo, ma vi giuro che scriverlo è stato molto difficile
perché ogni finale mi sembrava non adatto.
Volevo ringraziare tutti voi
che mi avete seguito e dato la voglia di continuare questa storia. Veramente
tante tante grazieeeeeeeeeeeee!!!!
Vestito Rory:
Abito Logan:
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