Tre anni lontano

di DolceMemole
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a Stars Hollow ***
Capitolo 2: *** I segreti di Logan ***
Capitolo 3: *** L'odore dell'amore e di falicità ***
Capitolo 4: *** Tutto merito di Luke ***
Capitolo 5: *** Chiarimenti? ***
Capitolo 6: *** "Nuovi" incontri ***
Capitolo 7: *** I baci la cosa più dolce ma a volte la cosa più amara ***
Capitolo 8: *** Rory/Logan ***
Capitolo 9: *** La grande cena ***
Capitolo 10: *** I ricchi crescono ***
Capitolo 11: *** Il crollo ***
Capitolo 12: *** Una piccola speranza ***
Capitolo 13: *** Paure ***
Capitolo 14: *** Scelta definitiva? ***
Capitolo 15: *** Il segreto ***
Capitolo 16: *** Alla ricerca della persona sconosciuta ***
Capitolo 17: *** Scusami ***
Capitolo 18: *** Verità (parte 1) ***
Capitolo 19: *** Verità (parte 2) ***
Capitolo 20: *** Decisione ***
Capitolo 21: *** "Cara Scheggia... ***
Capitolo 22: *** Non si poteva dire di NO... ***
Capitolo 23: *** Per sempre ***



Capitolo 1
*** Ritorno a Stars Hollow ***


1

So che avevo detto di non pubblicare la mia nuova storia, però delle persone mi hanno contattato su facebook chiedendomi se la potevo pubblicare e allora eccola qui...

questa volta ho deciso di raccontare il mio telefilm preferito, dato che non mi è piaciuto il finale, ne invento uno tutto mio. spero vi piaccia fatemi sapere..baci baci

RORY

 

Ormai sono passati tre anni da quando avevo deciso di andare via da la mia piccola cittadina e andare nella “Grande Mela”, ero diventata una bella giornalista famosa, partecipavo ad ogni conferenza stampa del Presidente Barack Obama, non potevo chiedere altro dalla vita, ero super felice. L’unica persona che mi mancava tantissimo era mia madre, l’unica persona che aveva sempre creduto in me, non la vedevo da circa un anno, da quando era nato il mio piccolo fratellino, un piccolo maschietto nella famiglia Gilmore/Danes, per me e mia madre era una totale novità. Ero talmente impegnata con il lavoro, che non riuscivo a tornare a casa nemmeno nei giorni di festa come Natale. Devo dire la verità Stars Hollow mi mancava veramente tanto, avevo perso i contatti con tutti, anche con la mia migliore amica Lane, a lei le cose non erano andate molto bene, infatti dopo due anni il suo matrimonio naufragò rimanendo sola con due bambini Jack e Robert, due bambini stupendi, ma che facevano impazzire la mia povera amica. Avevo bisogno di staccare un po’ da questa vita così frenetica, volevo tornare da mia madre e il mio piccolo fratellino, ero stanca di stare lontana dai miei affetti. Il giorno dopo decisi di andare a chiedere al mio capo un trasferimento al quotidiano di Stars Hollow. << Ma come signorina Gilmore? Lei che è così brava vorrebbe sprecare le sue potenzialità in un quotidiano di una piccola cittadina come Stars Hollow?>> << Si lo so che le sembra così strano, ma ho bisogno di tornare dalle persone a me care mi mancano veramente tanto>> ci misi un po’ di tempo per convincere il mio capo, ma dopo tanto cedette e mi diede il trasferimento da me tanto desiderato. Arrivata a casa la valigia era già pronta non mancava nulla, avevo anche il biglietto pronto. Il viaggio filò liscio, non avevo detto nulla a mamma perché doveva essere una sorpresa. Arrivai in città e rivedere quel gazebo il market dove aveva lavorato per tanto tempo Dean, il mio primo amore non lo potrò mai dimenticare, in questi tre anni lo avevo rivisto a New York, lui era lì con la sua famiglia e gli invitai a cena a casa mia per ricordare i vecchi tempo. Come mi era mancata questa città e tutti i suoi abitanti. Passai davanti il negozio di Luke e vi entrai, tutto era rimasto come tre anni fa, quando Luke mi organizzò la festa per la mia laurea, no che mi aspettassi qualche cambiamento dato che Luke non amava molto i cambiamenti e forse per questi tre anni ne aveva avuti fin troppi; un matrimonio e un bambino erano dei grandi cambiamenti. Mi sedetti al mio solito tavolo, vicino la porta,chissà come avrebbe reagito Luke vedendomi, conoscendolo non avrebbe aperto bocca dall’emozione e avrebbe fatto chiamare immediatamente mamma. << Allora signorina cosa desidera?>>. Non potevo credere ai miei occhi, cosa ci faceva lui qui? Perché non mi avevano mai detto di questa novità? Perché il mio cuore batteva molto velocemente, non riuscivo a calmarmi, forse le persone che pensavo di aver dimenticato non le avevo dimenticate. Non c’era altra spiegazione, eppure in questi tre anni avevo provato ad avere delle relazioni serie, ma nessuna di queste era andata a buon fine. << Allora signorina vuole mangiare qualcosa?>> << Logan sei tu?>>, finalmente alzò gli occhi e mi fissò intensamente, il suo sguardo mi pietrificò, un misto tra sorpresa e spavento, non capivo quello che volesse dirmi con lo sguardo << Rory…scusami tanto non ti avevo proprio riconosciuta, sono stato un vero maleducato>> mi abbracciò, come mi era mancato Logan, cercavo di nasconderlo a me stessa, ma appena lo rividi capii che non era così, che lui ancora era presente nel mio cuore. << Dai vieni su così parliamo un po’ e chiami anche tua madre che sarà felicissima di saperti qui>> ogni mio singolo muscolo voleva abbracciarlo, baciarlo ma non potevo farlo, non era giusto nei suoi confronti, gli avevo fatto troppo male in questi anni, così male che per circa due anni non rispondeva a nessuno dei biglietti d’auguri che gli mandavo. Eppure adesso sembrava cambiato, forse mi stava dando un’altra possibilità. << Si certo, anche perché voglio sapere come mai adesso tu lavori qui>>

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Capitolo 2
*** I segreti di Logan ***


2

CHIEDO SCUSA PERCHÉ MI SONO RESA CONTO DI AVER SCRITTO CHE I PERSONAGGI PRESENTI NELLA STORIA SONO LOGAN E LORELAI, MA IN RAELTÁ SONO RORY E LOGAN. GLI ALTRI PERSONAGGI DEL TELEFILM COMUNQUE SARANNO PRESENTI MA I PROTAGONISTI SONO LORO DUE.

SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA BUONA VISIONE

 

LOGAN

 Non potevo credere di aver invitato Rory a salire sopra, ma cosa potevo fare? D'altronde lei era la figlia del mio capo e non potevo di certo trattarla con indifferenza, anche se dopo quello che mi aveva fatto se lo meritava proprio. Volevo dirle come avevo sofferto per il suo rifiuto e poi senza darmi nemmeno una motivazione valida; io mi ero fermato con il mio cuore al giorno della sua laurea, quando ricevetti il suo rifiuto sentii il mio cuore spezzarsi in mille pezzi, e a quanto pare ancora non si erano affatto ricuciti i pezzi tra di loro. Come era bella con il suo cappottino verde scuro e con un cappello che a mela pena faceva vedere lo sguardo, forse a causa i quel cappello non l’avevo riconosciuta. << Allora come mai Logan Huntzberger si ritrova in una cittadina come Stars Hollow?>> Bella domanda. Nemmeno io riuscivo a capire come mai erano due anni che mi ritrovavo qui, in questa cittadina sperduta e per certi versi dimenticata da Dio. << Una storia molto lunga, forse ti annoierei soltanto, o forse ancora non sono molto pronto a dover ricordare il mio passato>>, non mi andava di spiegare come mai mi ritrovavo proprio lì e poi proprio a lei, che senza volerlo era la causa dei miei molti guai. Entrammo nella vecchia casa di Luke, che ormai era diventata la mia, avevo cercato di non cambiare molto le cose perché speravo che quella fosse una sistemazione temporanea, ma a quanto pare mio padre non era proprio della stessa situazione. << Allora guarda lì sta il telefono chiama pure tua madre, a quest’ora starà sicuramente a lavoro quindi prova direttamente lì>. Non resistevo a stare vicino a lei, non volevo perdere il mio controllo e rinfacciargli tutto quello che mi aveva causato, dopo tutto l’avevo amata e conoscendola sapevo che si sarebbe sentita in colpa per molto tempo, e anche se lo meritava io non volevo. << Uffa è occupato!>> << Puoi andare a casa che sicuramente Luke starà lì a badare al piccolo Seth>>. Ero disposto a tutto pur di non stargli più vicino, l’avrei mandata anche da Kirk e da sua madre, basta che non stava più vicino a me. Io avevo accettato il lavoro da Luke perché mi avevano garantito che Rory non sarebbe tornata a Stars Hollow, o per lo meno quando arrivava mi avevano sempre avvisato per non farmela incontrare. << Visto che sono qui ti andrebbe di raccontarmi come mai stai qui?>>. Erano passati tre anni ma la sua testardaggine era rimasta la stessa, forse non capiva o faceva finta di capire che di parlarne non mi andava molto, e dato che quando Rory decide una cosa nessuno le farà cambiare idea svuotai il sacco. << Vuoi sapere veramente cosa ci faccio qui? Forse non ti conviene perché potrei non utilizzare parole dolci nei tuoi confronti>> speravo tanto dicesse “ No Logan non ti preoccupare, preferisco non sapere”, ma ovviamente la sua risposta fu un’altra. << Logan hai le tue ragioni se pensi che io sia una cattiva persona, però voglio capire perché ti ritrovi a lavorare in una tavola calda, anche se rispetto il lavoro di Luke, ma tu ti potresti permettere molto di più>>. Ecco perché l’amavo ancora, perché nonostante tutto si preoccupava di me, voleva  soltanto il mio bene , eppure senza volerlo mi aveva fatto tanto male << Quando tu hai rifiutato la mia proposta di matrimonio io non ho passato proprio un bel periodo. Ogni sera andavo ad una festa e non sempre avevo la forza di tornare a casa da solo e chiamavo sempre l’autista di papà. Le cose sono andate così per un paio di mesi, fino a quando non ho fatto due guai in una sera>>. Forse era meglio non raccontare il resto, non mi vantavo di quello che era successo, soprattutto di una cosa mi ero pentito, ma purtroppo le mie scuse, le mie lacrime non potevano cambiare quello che era successo.<< Non ti volevo far soffrire così. Te lo giuro non era affatto quello che volevo>>. La sua voce era sottile, timida, non mi guardava in faccia. Sembrava così piccola, così fragile. << Non ti preoccupare ormai è passato, è meglio non pensarci…adesso vai da Luke, che se tua mamma viene a sapere che sei qui da circa un ora e ancora non l’hai nemmeno chiamata te la farà pagare per il resto della tua vita>>. Avevo deciso di non continuare a parlare delle mie “bravate” era meglio lasciare nascoste determinate cose. << Si forse hai ragione, però sono sicura che non sia solo per questo che tu adesso lavori qui, c’è qualcosa che non vuoi sapere, ma che io scoprirò, tanto ormai ci vedremo tutti i giorni>> TUTTI I GIORNI?!?!?!? Sembrava più una minaccia. Voleva sapere quello che era successo, allora l’avrei accontentata. << Ok si hai ragione, è giusto che tu venga a sapere quello che ho combinato. Una sera avevo bevuto molto e stavo ad una festa, li ho conosciuto una ragazza carina e anche lei aveva alzato un po’ il gomito, così una parola tira l’altra ci siamo ritrovati in camera da letto. Dopo di questo mi sono messo in macchina, nonostante non ero in grado di guidare. Il giorno dopo mi risvegliai in un letto di ospedale, mia madre mi fece leggere il giornale, una macchina aveva sbandato ed era andata sull’altra corsia provocando un gravissimo incidente; l’incidente lo provocai io, il ragazzo alla guida dell’altra macchina è rimasto paralizzato dalla vita in giù. Mio padre non mi parlava più, poi quando mi arrivò una lettera chiuse totalmente tutti i miei rapporti con lui. In questa lettere c’era scritto che io stavo per diventare padre. Allora mio padre dopo tutto questo decise di togliermi dall’azienda di famiglia e mi tolse tutte le carte di credito>> Oh finalmente avevo detto tutto, mi ero liberato. Non ero riuscito mai a raccontare a tutti quello che avevo combinato e adesso che lo avevo fatto mi sentivo più libero. << Cavolo. Allora adesso sei padre?>>. Di tutto quello che avevo detto questo era la cosa che le sembrava strano? Non il fatto che avevo quasi ammazzato una persona innocente? << Si, di una bellissima bambina che ho con me tutti i fine settimana si chiama Lux è stupenda>> quando parlavo della mia piccola i miei occhi si illuminavano e tutto sembrava più dolce. << Un giorno di questi mi piacerebbe conoscerla…comunque poi come mai sei venuto a Stars Hollow?>> << Non sapevo dove andare e mi misi in macchina. Girovagai fino a quando non mi ritrovai davanti il negozio di Luke, vi entrai e gli raccontai tutto e lui senza pensarci due volte mi prese a lavorare con lui…devo molto sia a lui che a tua madre>> << Cavolo come sono stata egoista>> si è vero, era stata proprio un’egoista, ma non cambiava il fatto che io fossi innamorato ancora di lei, ancora del suo sguardo, dei suoi capelli, dei suoi occhi color cielo. << Adesso è meglio che vada altrimenti come hai detto tu mia madre me la farà pagare per tutta la vita>> Un bel abbraccio ci fu tra noi due, forse troppo lungo per me; così lungo da far riaccendere tutti i miei sentimenti verso la mia piccola peste.

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Capitolo 3
*** L'odore dell'amore e di falicità ***


3

RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE LEGGONO LA MIA STORIA SONO MOLTO FELICE CHE VI PIACCIA.

RINGRAZIO ELLA93 E CLAPPY PER LE RECENSIONI…VI LASCIO ALLA LETTURA BACI BACI

 

RORY

 

Uscii dal negozio di Luke e mi avviai verso casa. Non potevo credere di aver procurato tanto male a Logan, volevo non sentirmi in colpa ma proprio non ci riuscivo. Nella mia testolina fuoriuscivano mille spiegazioni per non sentirmi in colpa; una di queste era il fatto che io sicuramente non avevo accettato la proposta di matrimonio, però Logan non accettò la mia proposta, cioè quella di provare a rimanere insieme nonostante la distanza, fu lui a dirmi addio. Io quelle parole non le avrei mai volute pronunciarle a LUI, e assicuro che sentirsele dire non è molto bello, soprattutto se a dirtele e proprio la persona che vorresti avere al tuo fianco per tutta la vita.

Senza rendermene conto mi ritrovai davanti il giardino di casa, come mi era mancata quella casa! Salii i gradini che mi portavano alla porta d’ingresso, come sempre era aperta e quindi decisi di entrare senza bussare alla porta. Quando vi entrai iniziai a sentire l’odore dell’allegria, dell’amore ( so che i sentimenti non hanno odore eppure a casa mia si sentivano proprio quegli odori); posai il cappotto sul divano e mi accomodai su di esso. Dopo qualche secondo mi rialzai, sembravo come un uccellino chiuso in gabbia, non riuscivo a stare ferma. << C’è qualcuno?>> che maleducata ero stata, ero entrata in casa senza nemmeno salutare nessuno << Si è arrivata una bella forestiera>>. Improvvisamente si iniziò a sentire uno strano rumore proveniente dalle scale, allo strano rumore si iniziarono a sentire delle strane urla. << Oddio!!! Oddio!!! Non ci posso credere!!! È tornata!!! Luke è tornata!!!!>> dalle scale si iniziò a vedere una figura che scendeva con tutta la foga incredibile, fino a quando non mi saltò addosso e mi iniziò ad abbracciare e baciare per tutto il corpo. Come era in forma, veramente troppo ero mancata da casa. Mia mamma, la mia amica mi era mancata troppo, per me mia madre era linfa vitale, non potevo vivere senza di lei o per lo meno non potevo viverci a lungo lontana. << Cosa ci fai qui? E soprattutto perché non mi hai avvisato?>> << Scusami mamma ma ti volevo fare una piccola sorpresa è per questo che non ti ho detto nulla>>. Mi prese per un bracciò e mi iniziò a far girare su me stessa << Mamma mia come sei dimagrita! Ma che cosa ti mangi in quella città? Guarda che se continui così ti farò rimanere qui, non ti farò tornare più a New York>> << Non ti preoccupare non dovrò più tornare a New York dato che ormai sono una giornalista del “News Stars Hollow”>> mamma rimase per circa cinque minuti senza parlare, dopo iniziò a saltellare ed urlare come una bambina quando la notte di Natale apre il regalo e scopre cha anche per quest’anno Babbo Natale ha indovinato il regalo. << Dai vieni in cucina ti do una bella tazza di caffè…sai non c’è più bisogno di andare da Luke dato che Luke adesso vive qui>> Mi erano mancati i discorsi veloci con mamma che il più delle volte non avevano nemmeno senso. << Ma dove sono Luke e Seth?>> avevo una voglia matta anche di rivedere loro due. << Luke sta rivestendo Seth che gli abbiamo fatto il bagno>>. << Ehi vedi chi c’è la sorellona!!!>>. Quasi non credevo ai miei occhi Seth era cresciuto dall’ultima volta veramente tanto, adesso aveva molto più capelli e i suoi occhi si erano fatti sempre più chiari, quelli erano Gilmore non c’erano assolutamente dubbi.

 

Dopo cena io mamma e Luke ci mettemmo al tavolo per parlare un po’. Spiegai come mai avevo deciso di tornare e che prima di andare a casa ero passata alla tavola di Luke. << Si mi dispiace Rory te lo dovevamo dire è solo che lui quando venne quella sera mi chiese di non dirti nulla e, anche se mi sembra strano, non ho voluto tradirlo>>. Luke parlava come un padre, penso che forse ce l’avesse anche un po’ con me per come avevo trattato Logan. << Non ti preoccupare, anche se non vi nego che rivederlo mi ha fatto uno strano effetto, forse mi sto pentendo di non aver accetto di diventare sua moglie>> la mia voce cambiò, sembrava che qualcosa bloccasse la mia voglia di piangere, forse la troppa vergogna. << Penso che la colpa sia tutta mia Rory, io non ho mai accettato Logan come tuo ragazzo, l’ho sempre trattato male e purtroppo questo ti ha condizionato. Invece adesso che l’ho conosciuto meglio ti posso dire che lui non è affatto uguale al padre ma è una persona fantastica ed è un padre bravissimo>> mamma mi strinse la mano, tipo per chiedermi scusa << Ehi mamma, non è affatto colpa tua se ho rifiutato la proposta di matrimonio ma l’ho fatto solo perché avevo delle ambizioni e avevo paura che Logan mi potesse bloccare>>. Solo adesso capivo quando ero stata stupida.

 

LOGAN

 

Vedere Rory non mi aveva fatto tanto bene. Mi ritornò alla mente il momento in cui io le dissi “Addio”. Che parola definitiva pensavo tra me, forse era anche per questo che dopo non mi feci più sentire con lei nonostante la voglia fosse molta. E adesso per questo mio errore mi ritrovavo dentro un monolocale a piangere per un qualcosa che non poteva più tornare a causa del mio orgoglio e forse anche del suo. Eppure ogni volta non potevo far altro che ringraziare Rory  perché mi aveva cambiato, mi aveva fatto diventare un vero uomo. L’unica cosa bella che avevo fatto senza Rory era Lux, la mia piccolina; a dire la verità mi ricordava molto Rory, forse a causa dei suoi grandi occhi azzurri.

Avevo capito purtroppo che non potevo continuare a vivere qui, perché non ero ancora pronto a vedere la mia Scheggia* tutti i giorni, forse era meglio che lasciavo la piccola cittadina per trasferirmi da qualche altra parte, per far stare meglio anche Rory, la situazione poteva anche non essere molto simpatica. Avevo deciso la mattina sarei andato da Luke a dirgli la mia decisone. Anche se ero l’uomo più felice della terra perché finalmente l’avevo rivista, però ancora le mie ferite erano aperte e più le stavo vicino più loro mi bruciavano e anche se non dimostravo il dolore al mio interno era forte e sembrava non volesse diminuire. Mi buttai sul letto e i NOSTRI ricordi erano sempre più forti nella mia mente e nel mio cuore, come quando saltammo insieme da circa 30 metri stretti l’uno all’altro, tra me e me pensai che forse quello fu l’inizio della nostra storia; oppure quando al matrimonio dei suoi nonni entrammo in una stanza e li ci fu un bacio stupendo tra noi, un bacio che ci legò per sempre, forse ci legava ancora;o ancora quando alla festa di Halloween mi ingelosii quando la vidi arrivare con un altro ragazzo nonostante ero stato io a proporre una storia aperta. Erano troppi i ricordi legati alla mia Scheggia e purtroppo sapevo che non ce ne sarebbero stati altri e questi non mi permettevano di vivere bene. Dovevo girare definitivamente pagine, lo dovevo fare per il mio bene. 

 

 

* Scheggia ovviamente è riferito a Rory, questo è il nomignolo con il quale lui chiama lei.

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Capitolo 4
*** Tutto merito di Luke ***


Tutto merito di Luke

 

RINGRAZIO ANCORA CLAPPY PER IL COMMENTO LASCIATO E TUTTI COLORO CHE LEGGONO LA MIA STORIA

 

LOGAN

 

Mi ero svegliato molto presto quella mattina, avevo rimesso tutta l’appartamento  in ordine e le valigie erano fatte. La notte non ero riuscito a dormire perché una parte di me voleva andare via da lì, ma un’altra parte voleva restare e chiarire tutti i malintesi con Rory. Mi misi in macchina e arrivai a casa Gilmore il prato era ricoperto di foglie gialle, si vedeva proprio che l’autunno era arrivato. Ci misi un po’ di tempo per scendere dalla macchina, per trovare il coraggio di lasciare tutto; d'altronde Luke con me si era comportato fin troppo bene, mi aveva accettato senza dire nemmeno una parola, senza provare un po’ di rancore per le cose del passato. Presi il coraggio e andai a bussare alla porta. << Ciao Logan è successo qualcosa al locale?>> << No sono venuto perché dovrei parlarti>>. Nel suo sguardo si notava un po’ di timore, forse già sapeva dove volevo arrivare. << Dai entra, andiamo in cucina così staremo più comodi>> . In quella casa si sentiva armonia, tranquillità, anche se pensare a Lorelai collegarla alla tranquillità era un po’ difficile. Negli ultimi tempi avevo passato molto tempo in quella casa, molto natali li avevo passati con loro e mi ero trovato benissimo, mi sentivo a mio agio, sembrava come se stessi in casa dei miei genitori (anche se in realtà i miei parenti non mi mettevano affatto a mio agio e non mi avevano mai capito realmente). Poi da quando la madre di mia figlia mi faceva passare il week-end con Lux tutti i sabati pomeriggi io e Luke andavamo al parco e giocavamo con loro, con Luke avevo instaurato quel rapporto che era mancato con mio padre. << Allora come mai hai questa faccia seria? Mi devo preoccupare?>> << Dipende…Luke sono venuto a riportarti le chiavi dell’appartamento. Sta notte ci ho pensato e sono arrivato alla conclusione che forse è meglio se io vada via da Stars Hollow perché le mie ferite sono ancora troppo aperte>>. Luke mi osservò a lungo. Strinse un pugno e lo diede contro il tavolo, non lo avevo mai visto così arrabbiato eppure di motivi con me ne avrebbe avuti veramente tanti. << No Logan, mi dispiace ma non posso accettare quello che mi stai dicendo. Io in questi due anni e mezzo ti ho aiutato molto e tu così mi ripaghi? Alla prima difficoltà molli tutto? Mi dispiace ma non te lo permetto!>>  Mai nessuno mi aveva parlato così, facendomi capire i miei sbagli. << Scusa Luke, ma veramente per me è difficile questa situazione>> << Si lo capisco ma non è che scappando da Stars Hollow risolverai i tuoi problemi con Rory. Sai che ti voglio bene, come se fossi un figlio ed è proprio per questo che non ti voglio vedere così>> Si avvicinò a me e mi abbracciò; adesso capivo quanto mi poteva mancare una figura paterna che mi volesse bene, senza volerlo delle lacrime uscirono dai miei occhi, sembravo un bambino, forse nell’ultimo periodo avevo tenuto tutto dentro e questo aveva causato tutta questa confusione al mio interno. << Grazie di tutto Luke>> delle semplici parole, ma per me in quel momento erano veramente tanto, non avevo mai ringraziato Luke e Lorelai  per tutto quello che avevano fatto per me. << Logan tu non ti devi preoccupare, quando vedi che non ce la fai vieni da me a sfogarti, adesso ho molto tempo libero lo sai e mi fa piacere quando un amico mi viene a trovare e tu sei il benvenuto>> . Mi sentivo uno scemo per aver pensato in passato che quest’uomo fosse uno stupido ignorante; in passato quante cose che non capivo e adesso finalmente i miei occhi si erano aperti. << Sono felice di aver trovato una persona come te, tu stai svolgendo quel ruolo che Mitchum*  non ha saputo svolgere ovvero quello del padre>> Se mi avessero registrato e poi fatto risentire non potevo credere di essere così sdolcinato eppure quando si parla con il cuore si riescono a dire anche queste cose. << Sono felice che tu mi dica queste cose. Ora voglio pensare che tu non abbia intensione di andartene, perché non te lo perdonerei mai>> << No non ti preoccupare mi hai fatto capire che i problemi vanno affrontati e non evitati>>. Ero finalmente felice. Questo confronto con Luke mi aveva fatto veramente bene, adesso mi mancava solo il confronto con Rory e poi finalmente potevo andare in giro senza dovermi nascondere per non incontrare delle persone.

 

* Mitchum è il padre di Logan.

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Capitolo 5
*** Chiarimenti? ***


4

GRAZIE ANCORA A CHAPPY PER I SUOI COMMENTI…SONO FELICE CHE LA STORIA TI PIACCIA. BUONA LETTURA.

 

RORY

 

Stavo tornando a casa dopo aver passato un intera giornata con la mia amica Lane, lei mi aveva raccontato tutto quello che gli era successo in questi tre anni e a dir la verità gliene sono successe veramente tante, soprattutto il corteggiamento di Kirk. Ero per strada quando nel locale di Luke vidi la luce ancora accesa nonostante la tarda ora. << È permesso?>> mi sembrava strano che Logan stesse ancora a lavoro, da quello che mi ricordo io a lui non piaceva molto di lavorare  << Ehi Rory…accomodati ti offro qualcosa>> in effetti avevo molta fame << Si grazie mille>>. Lo fissai mentre mi preparava la cena, come era bello, non riuscivo a smetterlo di guardare, non potevo far altro che pensare e ripensare a quanto fossi stata cretina tre anni prima quando rifiutai la sua proposta, adesso purtroppo era troppo tardi e me ne dovevo fare una ragione. << Ecco qui un bel petto di pollo con insalata di pomodori, scusa ma mi era rimasto solo questo>>. Mentre mangiavo cercavo un modo per aprire un qualsiasi discorso, ma purtroppo la mia mente non rispondeva ad i miei segnali, sembrava spenta. <> meno male ci aveva pensato lui a sciogliere questo iceberg che ci stava nel locale << Lunedì dovrò presentarmi, sono un po’ agitata ho paura di sbagliare>>. << No scusa. Tu hai paura di sbagliare al quotidiano di Star Hollow? Tu che hai intervistato il presidente degli Stati Uniti? Ma non mi far ridere>> Bhè si aveva ragione, però era più forte di me; forse proprio perché era il quotidiano della mia città avevo paura perché sapevo che loro da me si aspettavano molto e avevo paura di deluderli. << Si lo so, però ho paura di deludere le aspettative>>. Sinceramente non mi interessava molto di questo argomento aspettavo solo il momento che uno dei due trovasse il coraggio di iniziare l’argomento che ci interessava di più. << Comunque scusami se sono stato freddo in questi giorni con te, ma avevo deciso di andarmene da qui. Poi invece Luke mi ha fatto cambiare idea>> Avevo capito bene? Luke aveva aiutato Logan? Allora era cambiato veramente tanto Luke in mia assenza. << Sono felice che tu abbia deciso di rimanere qui, non me lo sarei mai perdonata. Io vorrei che tu capissi che, anche se può sembrare strano, in questi tre anni ci sono stata male per la nostra situazione>>. Sembravo una mezza pazza mentre dicevo queste cose, perché mi veniva da ridere al pensiero sei tre anni passati però mi uscivano le lacrime ripensando a quanto a causa mia delle persone avessero sofferto. Senza rendermene conto mi ritrovai tra delle braccia da me tanto conosciute. Sentivo il respiro di Logan sulla mia spalla, mille brividi salivano per la schiena, una sensazione che non provavo più da molto (forse troppo) tempo. << Ehi scheggia non ti devi preoccupare, abbiamo sofferto entrambi in questi anni, ma penso che se vogliamo andare avanti dobbiamo mettere un punto e ricominciare tutto da capo. Se continuiamo a darci delle colpe non potremo andare avanti>>. Si aveva proprio ragione dovevamo essere capaci di mettere questo cavolo di punto. La cosa più bella che avevano sentito le mie orecchie era quella parolina con il quale mi aveva sempre chiamato Scheggia, in fondo era una parola stupida ma per me era veramente importante. << Si hai ragione Logan mettiamo questo punto e ricominciamo la nostra amicizia>> . Forse avevo sbagliato ad utilizzare la parola amicizia, ma non volevo sembrare troppo sfacciata. << Si mi va bene anche se non posso prometterti di voler sentire come vanno le tue relazioni, perché le mie ferite sono ancore un po’ aperte. Dovremo fare un passo alla volta senza dover correre, se per te va bene>>. Si infondo ha ragione lui sicuramente avrà sofferto più di me a causa della mia lontananza. <<  Ovvio che dovremo fare dei piccoli passi per riprovare ad essere amici, non voglio più sbagliare con te>>. Ma quante cavolate uscivano dalla mia bocca, io e Logan non eravamo mai stati amici e non penso che potevamo mai esserlo a dire la verità.  << Dai ti riporto a casa che è tardi>>. In macchina improvvisamente ritornò l’iceberg che avevamo sciolto nel locale di Luke. Decisi che questa volta sciogliere il ghiaccio toccava a me << Allora domani verrà Lux?>> << Si io la tengo tutti i sabati e le domeniche e a dir la verità passa molto tempo con Seth>>. Mi sarebbe piaciuto veramente tanto conoscerla. << Domani quando passiamo a prendere Luke e Seth te la presenterò se per te va bene>> come sempre mi aveva capita al volo. << Si grazie>>. Arrivammo a casa e spense la macchina, di nuovo quel terribile silenzio, non lo sopportavo più. << Hai visite!>>. Non mi piacque il tono che utilizzò Logan  si sentiva che fosse scocciato e appena mi girai verso la porta di casa capii il perché. Ad aspettarmi fuori casa c’era Dean, quando lo vidi un senso di angoscia mi venne, forse perché era talmente felice un minuto prima per aver chiarito tutto con Logan e adesso tutto sembrava essere tornato come prima dato la rigidità del bel biondino. << Guarda che io non lo sapevo che mi sarebbe venuto a trovare>> cercavo una giustificazione per fargli capire che non centravo assolutamente nulla. << Non mi devi dare nessuna giustificazione, adesso forse è meglio che tu vada, fuori fa freddo>>. Anche se voleva far vedere di non esserci rimasto male si notava dalla sua espressione. Scesi dalla macchina e mi avvicinai verso Dean, ero sicura che le cose stessero per peggiorare molto presto.

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Capitolo 6
*** "Nuovi" incontri ***


5

LOGAN

 

Avevo appena lasciato Rory con Dean e già non facevo altro che pensare a quello che si potevano dire. Perché ogni volta che sembrava che le cose andassero bene accadeva sempre qualcosa che doveva rovinare tutto?

Volevo fare due passi per schiarirmi un po’ le idee, forse così non avrei pensato a loro due e mi sarebbe passata quella voglia di picchiare Dean. Andai sotto il gazebo, la parte più romantica di tutta la cittadina, e rimasi li a pensare per parecchio  tempo. Non potevo cominciare un’amicizia con Rory se provavo tutta questa gelosia nei suoi confronti, forse avevo sbagliato, forse il chiarimento non aveva dato i suoi frutti, forse avevamo fatto solo finta di chiarire ma non era così. L’unica cosa che mi veniva in mente era il fatto che forse potevo perderla, in fin dei conti Dean per Rory rappresentava il suo primo amore, quello che non si potrà mai scordare, io facendomi un conto ero solo il suo terzo amore, dato che prima di me c’era anche il nipote di Luke, ovvero Jess.

 Mamma che mal di testa, volevo chiamarla per capire cosa si erano detti, ma non volevo essere invadente. Di sicuro Dean non si era dimenticato di lei dato che aveva rischiato di far saltare già una volta il suo matrimonio per Rory, poteva farlo un’altra volta tranquillamente. Perché non riuscivo ad essere un semplice amico della mia Scheggia, perché non riuscivo ad esprimere i miei sentimenti? Questa paura di esprimere tutto il dolore per questo amore non corrisposto, la paura di perderla per sempre, la paura di pensare che noi già avevamo avuto una seconda possibilità e non ce ne sarebbe stata una terza, queste erano le paure che da tempo non mi facevano fare sogni tranquilli. Avevo sognato nell’ultimo tempo una famiglia tutta nostra, una Famiglia con la “f” maiuscola, quella famiglia che io non avevo mai avuto e che Rory poteva darmi, ma forse come sempre mi ero spinto più in là con la mia fantasia rispetto alla realtà. 

Tornai verso il locale quando davanti la porta vidi una figura davanti il negozio, forse era lei, forse i miei pensieri erano arrivati fino a lei. Più mi avvicinai e più mi resi conto che purtroppo non era Rory la ragazza che mi aspettava davanti la porta della tavola calda.

 

RORY

 

Non riuscivo a capire come mai Dean mi stava aspettando davanti la porta di casa, a causa sua il saluto con Logan era stato freddissimo e sicuramente lui si stava già pentendo della scelta di provare ad essere amici. << Ciao Dean, cosa ci fai qui?>>. Speravo che qualsiasi cosa lo avesse spinto a cercarmi non sarebbe stata una cosa lunga perché avevo molta voglia di chiamare Logan e dirgli che non si doveva preoccupare di nulla. << Ciao Rory…è che sono disperato e non sapevo dove andare e ho pensato a te>> dal tono di voce che stava utilizzando doveva essere veramente disperato, iniziò anche a piangere e sinceramente mi si strinse il cuore a vederlo così. << Ehi Dean dai non fare così. Vieni andiamo nel box che è tardi e non vorrei svegliare nessuno a casa>>. Dean mi strinse forte la mano, quasi come se cercasse della protezione da me. << Rory scusa, ma veramente sto male e non so cosa fare>> mi faceva male vederlo soffrire così, chissà cosa aveva combinato per essere in questa situazione. << Ce la fai a dirmi cosa è successo?>> mi strinse forte per le spalle, sentivo tutto il suo peso su di me, e uno strano brivido passò per la mia schiena quando i nostri sguardi dopo molto si incrociarono. << Ho litigato con mia moglie e mi ha cacciato di casa, penso che questa volta sia per sempre>> tremava mentre raccontava quello che gli era successo e provavo un senso di pena per lui. <<  L’ho combinata grossa, ma adesso è troppo tardi>> << Cosa hai combinato di così grave? Mi stai facendo preoccupare veramente>> la disperazione nei suoi occhi era palese, ma non potevo aiutarlo se non mi diceva cosa fosse successo << Ieri era il nostro anniversario e lo avevo dimenticato. Allora per farmi perdonare avevo deciso di comprarle un anello con dentro un incisione, ma ho combinato un enorme guaio, invece di scrivere i nostri nomi, ho fatto incidere i NOSTRI nomi Rory>>. Silenzio. Forse avevo inteso male la frase. Forse questo era tutto un incubo e presto mi sarei svegliata. Invece lui iniziò ad accarezzarmi il viso e anche se volevo fermarlo il mio corpo non respinse queste sue carezze ed  iniziai a stringere le sue belle forti mani, che sensazione strana. Forse era folle quello che stavamo facendo, sentii il suo corpo avvicinarsi sempre di più a me fino a quando le nostre labbra si avvicinarono a tal punto da toccarsi, le sue labbra morbide, ma allo stesso tempo dure. Mi rendevo conto di sbagliare ma non riuscivo a staccarmi da lui era come una calamita.

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Capitolo 7
*** I baci la cosa più dolce ma a volte la cosa più amara ***


6

SONO FELICE CHE QUESTA STORIA PIACCIA A MOLTE PERSONE…BUONA LETTURA!!

 

RORY

 

Volevo staccarmi ma proprio non ci riuscivo, non capivo il perché tanta voglia di Dean; io prima di allora ero convinta di volere solo ed esclusivamente Logan, e allora come mai questo bacio con l’altro? << Aspetta cosa stiamo facendo, non penso che con questo io possa aiutarti molto!>>. Lo fissai negli occhi, doveva capire che io non volevo nulla di tutto ciò << Scusami Rory giuro non volevo>> << Preferisco che tu adesso vada a casa, ti passo a trovare domani che forse è la cosa migliore>>. Un saluto troppo freddo, ma in fondo era giusto così. Nelle condizioni in cui si trovava Dean non era giusto che io lo prendessi in giro, perché in fondo io ero ancora innamorata di Logan e non volevo andarmi ad impicciare con altri casini. Rientrai a casa e sul divano vidi mia madre che mi aspettava come un tempo con una bellissima tazza di caffè. << Si che ormai se più che maggiorenne ma ti sembra questa l’ora di rientrare a casa?>> << Si hai ragione ma ti giuro che questa volta proprio non volevo>> detto questo mi buttai tra le braccia della mia amata mamma, volevo raccontarle quello che era successo ma non volevo deluderla, lei aveva capito che io amavo ancora Logan e dirle che mi ero appena baciata con Dean non sarebbe stato il massimo. << Guarda che ti conosco, mi vuoi dire cosa ti è successo? Sei sconvolta>>  << Mamma io non voglio deluderti>>. Negli ultimi anni troppe delusioni avevo dato a mia madre e non volevo continuare << Tu mi vorresti deludere? Tu che ti sei laureata con il massimo dei voti e hai realizzato tutti i tuoi sogni?! Tu pensi di deludermi?>>  << Logan mi ha riaccompagnato a casa e fuori c’era Dean che non sta passando un bellissimo periodo e una parola tira l’altra e ci siamo baciati. Ti giuro che io lo avrei voluto fermare ma proprio non ci sono riuscita>> << Rory io lo so che ami Logan ma comunque hai solo 26 anni hai tutta la vita per capire cosa vuoi e soprattutto chi vuoi al tuo fianco>>. Si mamma aveva ragione, ma fino a quando Logan mi avrebbe aspettato? E poi non so fino a che punto Logan venendo a sapere di Dean mi avrebbe perdonata. No non potevo rischiare dovevo parlarci immediatamente. << Mamma forse hai ragione ma la mia testa dice che devo correre da Logan e dirgli tutto meglio che lo sappia da me che da lui>>. Mamma non mi fermò. Non potevo rischiare nuovamente di perdere l’unico amore della mia vita, dovevo ricominciare e dovevo farlo senza nascondere nulla.

 

LOGAN

 

Non ci misi molto a capire che quella figura non fosse Rory ma un’altra persona che non riuscivo a capire come mai si trovasse lì davanti. << Melissa, cosa ci fai qui. È successo qualcosa a Lux?>>. Melissa non era mai venuta a Stars Hollow ed ovviamente la cosa mi fece preoccupare molto. Lei cominciò a piangere e si cullò tra le mie braccia, piangeva a singhiozzoni, tremava e sinceramente mi stava facendo preoccupare . guardai in macchina e vidi delle valigie e soprattutto Lux, questo mi fece fare un sospiro di sollievo perché almeno era visibile che a Lux non fosse successo nulla. Sentivo che non aveva molta voglia di parlare allora gli aprii la porta del locale in modo di farla accomodare sopra nel monolocale. Andai a prendere la mia bambolina e la portai al calduccio al piano di sopra; la misi nel lettino che avevo montato apposta per lei e aspettammo che si addormentasse per parlare tranquillamente. Era un sogno vedere la mia Lux addormentarsi senza pensare a nulla, i bambini erano davvero fortunati, il non dover pensare al domani doveva essere una cosa veramente fantastica, io purtroppo tutto questo lo avevo dimenticato. La bambina si addormentò facilmente così io e Melissa potevamo parlare tranquillamente senza nessuna interruzione, << Allora mi dici cosa ti è successo?>>, cercò di calmarsi per raccontarmi quello che le fosse successo. << Logan…ho litigato con i miei genitori hanno detto che sono stanchi di vedermi mentre butto la mia vita e se devo essere sincera anche io mi sono stancata di dover rinunciare a tutto a causa di Lux…non fraintendermi io la amo, ma non riesco a vivermi la mia vita con lei>>. 

Non potevo credere che Melissa aveva appena detto queste parole, come poteva Lux impedirle di vivere la sua vita. << Io non penso che sia Lux il problema, io penso che tu ancora non sappia ancora cosa vuoi fare della tua vita. Non voglio assolutamente giudicarti  però non scaricare la colpa sulla bambina>>. Ricordo ancora quando andai in ospedale per assistere alla nascita della mia principessina, parlai chiaramente con Melissa dicendoli che io mi sarei preso tutte le responsabilità che dovevo assumermi. I primi mesi passarono molto tranquillamente, perché lei e la bambina si trasferirono a casa mia, poi Melissa decise di tornare a casa sua perché la madre le poteva dare una mano. Era per tutto questo che non riuscivo a capire il suo discorso. << Guarda che non è che io stia scaricando la colpa su Lux, sono io che non voglio più fare la mamma. Sono giovane e lei senza farlo apposta mi limita, cavolo ho solo 22 anni e voglio fare delle nuove esperienze. In fondo non voglio molto>>. Da un lato la capivo comunque lei forse aveva avuto più responsabilità rispetto a me, ma addirittura dire di non voler fare più l madre era eccessivo << Se vuoi posso tenerla io durante la settimana e tu solo il week-end>> << Logan cavolo lo vuoi capire? Io parto vado a Parigi da mia zia per schiarirmi un po’ le idee quindi dovrai tenere Lux per un bel po’ di tempo, ancora non so quanto tempo starò via>>. Questa conversazione mi stava sempre più sconvolgendo. Lei piangeva mentre diceva tutto questo , ma il mio stato confusionale era abbastanza giustificato.<< Ok, la posso tenere senza nessun problema d’altronde sono sempre il padre, però non fare che poi tornerai tra dieci anni perché così non la vedrai crescere e poi te ne pentirai>>. Lei si avvicinò alla bambina e le diede un forte bacio, che a vederla mi si strinse il cuore perché in fin dei conti Melissa non era una cattiva madre, forse da un lato la capivo, lei per due anni ormai si era dedicata interamente a Lux rinunciando tra virgolette la sua vita, mentre a modo mio io ero stato un po’ più libero di lei .

Accompagnai Melissa alla macchina, tra noi due ci fu un lungo abbraccio; la mamma ribelle si stava rimettendo alla guida quando si riavvicinò a me e un tenero bacio ci avvolse, un bacio tenero e dolce, forse semplicemente un bacio di addio.

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Capitolo 8
*** Rory/Logan ***


7

SO DI AVER MESSO DEI COLPI DI SCENA MA COSÌ DIVENTA PIÚ APPASSIONANTE LA STORIA…NON PENSATE??

 

RORY

 

Non potevo credere ai miei occhi, Logan che stava baciando una stupida ragazza. Forse allora lui si voleva riavvicinare a me per farmi soffrire, ma era stato sfortunato perché fortunatamente lo avevo scoperto subito senza che il mio cuore potesse riaprirsi a lui. 

Volevo correre via e tirarmi degli schiaffi in faccia per aver pensato che LUI pensasse ancora a me come una volta, forse si era inventato tutta quella storia dell’incidente solo per farmi sentire in colpa ed io come una bambina sciocca ci ero cascata alla grande. Volevo andar via eppure le mie gambe non si muovevano, ero ferma lì a vederli mentre loro si baciavano e mentre il mio cuore si andava sempre più spezzando in mille pezzi. Mi nascosi dietro una cassetta dei giornali, volevo capire quello che si dicevano ed ero curiosa di sapere se prima o poi si fossero staccati da questo bacio così passionale. << Spero di avere presto tue notizie>> << Vi manderò subito una cartolina appena arrivo a destinazione>>. Finalmente si erano staccati, ma non capivo il significato delle loro frasi, volevo tanto sapere chi fosse quella bella ragazza, perché cavolo era veramente bella era normale che Logan preferisse lei a me, non mi curavo mai pensavo sempre al lavoro e curavo poco il mio aspetto fisico. 

Mi affacciai per controllare dove si trovava Logan perché lo avevo perso di vista pensando al mio aspetto esteriore. << Ehi…cosa ci fai dietro ad una cassetta dei giornali?>>. Mamma che figuraccia che avevo fatto, senza rendermene conto mi ritrovai Logan davanti la faccia, non ci potevo credere e adesso cosa mi potevo inventare? << Ciao Logan, stavo controllando più o meno quanti giornali vengono letti a Stars Hollow>> che scusa sciocca avevo detto non mi avrebbe mai creduto. << E tu controlli queste cose di sera tardi?>> Non mi sembrava molto felice di avermi visto dal tono di voce, forse aveva intuito che io avevo visto tutto e questo lo infastidito un po’. << Si perché c’è qualche problema?>> << No è che pensavo che essendo tardi DEAN ti avesse accompagnato tutto qui>> Giusto mi stavo comportando come una sciocca anche io avevo baciato un altro e forse era giusto che anche lui lo sapesse. << Bhè… Dean non è educato come te, lui non accompagna le ragazze alla macchina e poi le bacia>>. Più parlavo e più mi sentivo una bambina stupida che giocava a fare i dispetti e poi ad una persona che forse non provava nulla per me. << Dai entriamo dentro così parliamo un po’>> lo seguii dentro il locale e mi fece salire sopra il monolocale, notai subito la presenza di una piccola bambina su un letto e capii che si doveva trattare sicuramente di Lux, << Lei è Lux?>> << Si, Melissa la madre ha deciso di ricominciare la sua vita e me l’ha lasciata a me, era lei la ragazza della macchina>>. 

Non potevo averla vinta contro la madre di sua figlia, sicuramente lui avrebbe scelto lei per salvaguardare la bimba, era inutile che mi mettessi in mezzo. << Capisco, quindi adesso farai il papà a tempo pieno?>> << Si però continuerò a lavorare altrimenti non potrò mantenerla a lungo>>. Dovevo trovare il coraggio anche di dirgli che avevo baciato Dean, d’altronde lui con me era stato sincero anche se non mi aveva detto se per questa Melissa provava ancora qualcosa << Comunque io per la madre di Lux non provo più niente, era una specie di bacio d’addio, lo possiamo definire così>> Adesso mi sentivo ancora più in colpa, lui era troppo sincero con me non si meritava le mie bugie << Anche io ti devo dire una cosa… Dean mi ha baciato>>.

 

LOGAN

 

Levai lo sguardo su di lei, non ci potevo credere sentivo il mio cuore nuovamente cadere a pezzi tutto quello che avevo fatto per dimenticarla con una semplice frase lo aveva fatto crollare. Perché aveva fatto la morale a me quando lei alla fine aveva fatto lo stesso e non per giudicarla, ma forse quello che aveva fatto lei poteva cambiare la vita di Dean mentre il mio bacio non avrebbe cambiato né la mia vita né la vita di Melissa. << Allora non capisco perché io mi sono dovuto giustificare di un bacio insignificante quando tu hai fatto più o meno lo stesso>> . Ero proprio curioso di sapere adesso quale altra scusa si sarebbe inventata, già sapevo che per quanto potessi fare il duro qualsiasi cosa mi avrebbe detto io gli avrei creduto, perché purtroppo lei senza rendersene conto mi aveva intrappolato nel suo vortice e non riuscivo ad uscirne. << Ammetto che io non l’ho scansato subito, ma ti giuro che immaginavo che non fosse lui a baciarmi…>> . 

La sua voce tremava, tutta la sua sicurezza era scomparsa. Tolse lo sguardo fisso su di me e iniziò a fissare il pavimento; io mi avvicinai a lei, eravamo molto vicino l’uno all’altro, la volevo toccare,sfiorare ma la paura mi bloccò…<< …cavolo Logan io immaginavo che a baciarmi fossi TU, lo vuoi capire che sono innamorata di te più di quanto io me ne renda conto?>>. 

Immediatamente le nostre labbra si avvicinarono, un bacio pieno di passione e tenuto dentro per troppo tempo, finalmente sembrava andare tutto per il verso giusto, finalmente Logan e Rory di nuovo insieme e questa volta non avrei sbagliato nulla.

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Capitolo 9
*** La grande cena ***


f

LOGAN

 

Ormai erano due settimane che io e Rory avevamo ripreso a frequentarci, ed è inutile dire la mia felicità per questa “novità” nella mia vita. Lei aveva cominciato a lavorare al giornale e quindi non passavamo tutte le ore della giornata assieme e il fatto che ormai facevo il papà a tempo pieno limitava le uscite assieme. Volevo passare un po’ di tempo solo con Rory ne sentivo il bisogno di stare solo io e lei almeno per un’oretta buona, però l’idea di lasciare Lux non mi faceva eccitare molto. << Logan oggi è venerdì ed essendo tornata qui i nonni ci hanno invitato a cena>>. La fatidica cena con Emily non mi allettava molto però a Rory anche se non lo voleva ammettere faceva molto piacere e quindi non potevo far altro che accettare << Certo non ci sono problemi, ma con noi potrà venire anche Lux?>> << Certo, io già ho parlato con loro della tua situazione e Richard l’ha presa molto bene e per quanto riguarda Emily non ti preoccupare appena la conoscerà sarà felicissima anche lei>>. Immaginavo che Emily non sarebbe rimasta entusiasta del fatto che la sua nipotina doveva aiutarmi a crescere la mia bambina, ma non sarebbe stato un grande problema quello. << Allora mi passi a prendere alle 7 al giornale?>> << Certo alle 7 staremo lì>>. Davanti a Rory non potevo far vedere la mia agitazione, ma ammetto che il fatto di dover confrontarmi con la signora Emily Gilmore non mi faceva stare molto tranquillo. L’unica persona che mi poteva tranquillizzare era indubbiamente Lorelai.

Mentre mi stavo recando a casa Gilmore incontrai Lorelai che stava venendo alla tavola calda. << Logan stavo per venirti a trovare…ti va di accompagnarmi a comprare un dolce per la cena di sta sera?>> Si vedeva che voleva mettermi in guardia dalla mitica Emily << Certo, anche perché stavo venendo da te che volevo parlarti per rassicurarmi della cena >>. Ci incamminammo verso la pasticceria che aveva aperto da poco e faceva la Sacher più buona di tutto il Paese. << Allora ti preoccupa la cena con la terribile Emily?>> << Non è che mi preoccupi è solo che ormai da quando ho lasciato “la società” ho paura di non essere più gradito da parte di tua madre>>. Infatti da quando non avevo più rapporti con la mia famiglia ogni volta che avevo incontrato Emily lei aveva sempre girato il viso pur di non salutarmi << Sai non ti devi preoccupare di quello che dirà mia madre, lei è fatta così e purtroppo la dobbiamo accettare così com’è, ma non ti deve importare di lei a me piaci veramente tanto e sono fiera che mia figlia abbia deciso di ritornare sui suoi passi e di affrontare una relazione seria con te>>. Quelle parole di Lorelai mi facevano sentire molto più tranquillo e forse quella cena non sarebbe stata poi così difficile con loro al mio fianco << Grazie Lorelai>> lei mi fece un bel sorriso e mettendosi sotto braccio entrammo nella mitica pasticceria.

 

Sei figure ferme e immobili davanti la grande porta di casa Gilmore, ognuno di noi aveva le proprie paure, forse quelli che avevano meno paura erano Lux, Seth e Rory loro non sarebbero stati criticati per niente, ma noi altri forse avremmo avuto qualche problemino in più; un grande respiro e bussammo alla porta. << Salve signori, vi stanno aspettando in soggiorno>> la casa non era cambiata affatto sempre la stessa, sempre gli stessi mobili, solo una cosa cambiava come sempre la governante. Rory mi strinse forte la mano per farmi capire che lei sarebbe stata al mio fianco e mi rassicurò molto, ma purtroppo lo spettacolo che vidi nel soggiorno non fu uno dei migliori.  Accanto a Emily e Richard per mia sfortuna erano sedute altre  due persone che avrei riconosciuto ovunque. << Finalmente siete arrivati pensavo aveste perso la strada>> << Ciao nonna, mi sei mancata tantissimo>> Rory aveva cercato da subito di smorzare i toni, ma la serata non sarebbe stata di certo facile per me, ma forse anche per lei. << Buona sera signora Emily, signor Richard>> mi voltai verso i miei genitori, ma oltre ad un cenno con la testa non ci furono parole << Ciao Logan, lei è tua figlia?>> mia madre si voltò verso Lux e le accarezzò le guancie << Si lei è Lux >> in modo molto freddo congelai la domanda di  mia madre. << La cena è pronta, possiamo accomodarci>>. Durante la cena soltanto Rory e Lorelai facevano conversazioni, ovviamente del tutto diverse, perché Rory parlava della sua vita a New York mentre Lorelai punzecchiava Emily in modo da me molto gradito. Io e Luke invece rimanevamo molto sulle nostre, senza mai aprire bocca, se non per farci entrare del cibo. << Allora Logan come va la vita? Sei riuscito a trovare un lavoro?>> Richard aveva sempre un modo di fare del tutto diverso da sua moglie, non sembrava attaccarmi con le sue domande << Si lavoro al negozio di Luke e le cose sembrano andare bene>> << Ehi si perché per un Huntzberger lavorare in una tavola calda è il massimo>> mio padre era stato zitto per troppo tempo e sinceramente mi aveva anche preoccupato un po’, ovviamente doveva intervenire per criticarmi altrimenti la sua presenza a quella cena non aveva senso. << Veramente…>> non feci in tempo di finire la frase che Lorelai arrivò in mio aiuto << Ha ragione, Logan non deve vantarsi di lavorare in una tavola calda, ma almeno si è messo in gioco e sta riuscendo a fare qualcosa che a lei non è riuscito molto a quanto pare>> La serata si era scaldata molto ed infatti dopo quell’affermazione di Lorelai il silenzio calò a tavola e  nessuno provava ad aprire bocca.

Finita la cena tornammo in soggiorno e il silenzio era molto imbarazzante << Visto che ormai i bambini stanno dormendo vogliamo finalmente parlare di cose serie senza girare intorno al discorso?>> Io non riuscivo a capire cosa volesse dire il discorso di Emily però immaginavo che per me non doveva essere nulla di positivo << Cosa intendi nonna?>> << Allora ho deciso di invitare a questa cena di famiglia anche gli Huntzberger perché adesso Logan deve capire che non può continuare a fare questa vita, ma deve rimettere la testa a posto>> il nervoso che ormai provavo era molto elevato, mi dava fastidio che si parlasse di me come se io non ci fossi << Signora Gilmore guardi che io sono qui quindi se mi deve dire qualcosa parli pure>> << Certo Logan non si preoccupi, allora tu vuoi uscire con mia nipote? Questo lo potrai fare se farai in modo che a crescere tua figlia saranno i tuoi genitori e non tu, perché lo sappiamo tutti in questa stanza che non ne sei in grado>>. A quel punto forse fu la mia troppa educazione a non farmi urlare contro Emily << Io non lascerò mai che i miei genitori crescano Lux, lei è mia figlia e la cresco io. Poi non penso che siete voi a dover decidere in quali condizioni io e Rory dobbiamo stare insieme, se questa situazione non dà fastidio né a Rory né a Lorelai, non vedo perché debba interessare a voi altri >>. Tremavo per il nervoso non riuscivo a stare fermo. Emily continuava a parlare su di me e sulle mie incapacità di padre e di compagno, non volevo che le sue parole mi colpissero eppure stava accadendo mi sentivo sempre più piccolo; Lorelai e Luke mi provavano a difendere, ma l’unica persona che volevo mettesse qualche parola buona per me stava in silenzio senza parlare e questo mi faceva stare male. << Adesso Basta! Non siete voi che potete giudicare Logan come genitore perché a quanto pare nessuno di voi quattro è stato un genitore modello, Logan ama sua figlia e per lei farebbe di tutto. Per quanto riguarda te nonna se qui si deve parlare male di qualcuno si può parlare male solo di me, perché ho lasciato una persona fantastica come Logan senza dei validi motivi…se volevi rovinare questa cena ci sei riuscita in pieno>>.Emily rimase senza parole, non poteva credere che la sua amata nipote le avesse detto tutto quello. Richard si voltò verso di me << Logan se mia nipote pensa che tu sia l’uomo giusto per lei, noi non possiamo far altro che accettare te e la tua bambina in casa nostra>>. Richard si era comportato da vero nonno, si vedeva lontano un miglio che lui amava la sua nipotina, << Grazie Richard non si preoccupi non farò soffrire Rory>> Detto questo Rory mi prese la mano e uscimmo fuori da quella casa.

 Nel tragitto verso casa non ci furono parole tra di noi ma solo sguardi, le sue parole mi avevano stretto il cuore perché ero felice che lei pensasse queste cose su di me, ma io non volevo che lei si prendesse tutte le colpe della fine della nostra storia precedente, ormai quella era una storia passata e tale doveva rimanere, non ci doveva importare più di quella storia, ma dovevamo pensare a quella attuale che ci avrebbe portato tante altre emozioni. << Sei arrivata...grazie per quello che hai detto a Emily mi fa piacere che tu pensi quelle cose di me>> Mi prese le mani e mi guardò profondamente negli occhi << Logan io ti amo è stato il mio cuore finalmente a parlare dopo tanto tempo>> Io ti amo. Io ti amo. Io ti amo. Tre semplici parole che si ripetevano nella mia mente in modo costante ed incessantemente. << Scheggia anche io ti amo veramente tanto>> Il bacio che accompagnò quelle parole non fece altro che aprire quella passione che per troppo tempo era stata ferma.

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Capitolo 10
*** I ricchi crescono ***


5

RORY

 

La mia felicità era alle stelle. Il mattino il risveglio era stupendo, svegliarsi e trovare al proprio fianco la persona che ami è veramente la cosa più bella al mondo.

<< Ehi amore mio buongiorno>> e mi spostò i capelli dietro le orecchie, quel suo lieve tocco venne accompagnato da un piccolo bacio sulla fronte. << Buongiorno>> la mia voce era molto rauca come tutte le mattine, ma a lui piaceva anche così. << Non devi andare a lavoro oggi?>> << No oggi no, perché ho promesso a Lane di accompagnarla dal pediatra>>.  Lui si alzò delicatamente e andò a svegliare Lux.

Avevamo deciso di andare a vivere insieme per gustare tutti gli attimi della nostra vita, non volevamo rifare gli stessi errori di qualche anno fa, dovevamo essere più uniti e forti. Ovviamente adesso c’era una grande novità per me, cioè farmi accettare dalla piccola Lux, temevo un po’ il suo giudizio perché essendo molto piccola era ovvio che voleva vedere il proprio papà di fianco alla mamma, però per adesso non c’erano stati nessun tipo di problema. << Scendi con noi, così facciamo insieme colazione?>> << Certo, vado in bagno e scendo>>.  La colazione con la mia solita tazza di caffè e muffin, ultimamente facevo colazione all’europea per mantenermi più leggera. << Senti dato che vado dal pediatra non è che devo portare anche Lux, così gli facciamo controllare quella tosse?>> << Si ottima idea!!>>. Dopo esserci preparate io e la bambina ci avviammo verso casa di Lane. Io, mamma e la mia amica cercavamo di far stare sempre i bambini insieme per non farli stare sempre con persone adulte, ma anche per farli socializzare tra di loro. << Ciao Lane, allora siete pronti?>> << Si, devo mettere solo le scarpette a Robert>>

Stavamo facendo la fila dal pediatra e io e Lane facevamo le nostre solite chiacchiere da ragazze, vari pettegolezzi della piccola Stars Hollow. Era arrivato il nostro turno, stavo per entrare quando una figura molto famigliare entrò nella sala d’attesa << Rory…>>, mi voltai e vidi Dean con in braccio un bel bambino << Ciao Dean>>, quello che ci fu tra noi due fu molto imbarazzo, il ricordo di quel bacio era ancora forte dentro di me e non mi andava di fermarmi a parlare molto con lui, perché sapevo che a Logan avrebbe dato molto fastidio. << Cosa ci fai qui?>> << Sono venuta con la figlia di Logan, adesso entro altrimenti faccio perdere tempo al dottore>> entrai senza dargli il tempo di farmi dare una risposta, avevo paura di Dean, avevo paura che avrebbe potuto rovinare quel fantastico rapporto che si era venuto a creare tra me e il padre di Lux.

Uscimmo dal pediatra e notai che Dean non era all’uscita e questo mi rallegrò molto, non doverlo affrontare mi faceva passare la giornata con molta più felicità.

Io e Lane ci fermammo in una caffetteria per prendere una bella tazza di caffè e per tornare finalmente a fare le nostre belle chiacchierate che purtroppo ultimamente non avevamo tempo di fare più. << Allora come mai ti sei raffreddata così tanto quando abbiamo visto Dean?>> mi aspettavo una domanda del genere, anche perché da quando l avevo visto avevo parlato solo con il dottore e con la mia amica avevo scambiato pochissime parole << Ti ho detto del bacio no? Mentre io adesso ho fatto una scelta e cioè Logan, mi hanno raccontato che la scelta di Dean è stata quella di tornare a vivere con i genitori e lasciare la moglie>> Lane rimase a fissarmi, non credeva alla mie parole; girava e rigirava quel povero caffè che le stava davanti << Ma Logan lo sa vero?>> era proprio questo il problema Logan non sapeva nulla era all’oscuro di tutto, io gli avevo raccontato solo del bacio, ma che aveva deciso di lasciare la moglie era una particolare che avevo scordato di raccontare. << Ovvio che no. Tu sai quanto sia geloso Logan. Se gli raccontavo una cosa del genere sarebbe andato sicuramente da Dean e non so cosa avrebbe potuto combinare>>. Ero veramente preoccupata di una sua reazione, anche perché lui in questi ultimi tre anni aveva avuto qualche problemino con la legge, se fosse stato denunciato un’altra volta le cose si potevano complicare molto. << Cavolo amica mia, speravo che a te le cose andassero un  meglio, ma anche tu a quanto vedo hai i tuoi problemi>>. Finimmo il caffè cercando di cambiare discorso e parlare dei nostri ricordi adolescenziali, ma la mia mente non riusciva a pensare lucidamente ai ricordi miei e di Lane, ma vagavano e pensavano che forse sarebbe stato meglio raccontare tutto a Logan per evitare dei malintesi.

Tornai al locale e vidi Logan indaffarato a prendere ordinazioni, ogni volta che lo vedevo non facevo altro che pensare al coraggio che aveva avuto nel cambiare completamente la sua vita, coraggio che io a quanto pare non avevo, perché avevo gli stessi problemi che avevo cinque anni fa; notavo che lui era cresciuto, maturato mentre io ero rimasta la ragazzina di sempre non ero cresciuta, semmai ero regredita. Avevo lasciato Lux da Luke per poter parlare tranquillamente con Logan, << Ehi amore possiamo parlare?>> << Si inizia a salire ti seguo tra due minuti>>, salii velocemente le scale che portavano all’appartamento, non sapevo come affrontare il discorso, avevo paura di rovinare nuovamente il mondo mio e di Logan, avevo paura che avrebbe reagito d’istinto senza pensare. Avevo la mente offuscata, non sapevo che parole dire, giravo e rigiravo nella stanza pensando di trovare delle parole più giuste, ma questo mio girare aveva creato in me soltanto un grandissimo mal di testa. Logan entrò in casa e andò verso il frigorifero per prendere dell’acqua, io ero seduta sul letto e tenevo stretta un cuscino sulle gambe. << Allora cosa ha detto il dottore, mica è grave?>> << No…mi ha dato un antibiotico che le dobbiamo dare dopo cena…>>. Non lo guarda negli occhi, il mio sguardo era perso nel vuoto. <> No che non stavo bene, come potevo stare bene se avevo questa paura che mi stava mangiando lo stomaco. 

Già immaginavo una sua reazione, lui che rompeva a terra il bicchiere che aveva in mano e scendeva giù per andare a casa di Dean e prenderlo a brutte parole. << Ehi ci sei?>> e si venne a sedere di fianco a me e posò la sua mano su la mia mano, quel semplice toccò mi fece rallegrare per un attimo il cuore. << Si scusa è solo che dovrei dirti una cosa…>> feci un grande respiro per trovare la forza e iniziai a parlare << Dean ha lasciato la moglie, lo ha fatto per potermi riconquistare…lo so già da circa una settimana, ma non te l’ho voluto dire perché per me non è importante poi però ci ho pensato e ho deciso che fosse giusto che tu sapessi tutto>>. Mi alzai e mi allontanai da lui, mi avvicinai al tavolo; Logan invece era rimasto sul letto, però aveva un piccolo accenno di sorriso sul volto, quella reazione mi destabilizzò per un attimo. Come era possibile che fosse rimasto fermo e per di più con uno stupido sorriso sul volto? Si alzò e mi venne vicino, si sedette su una sedia e mi fece accomodare sopra di lui << Lo sapevo già…me lo è venuto a dire lui stesso circa quattro giorni fa…>> Quelle parole mi resero molto confusa << Non ti ho detto nulla, perché a me non interessa quello che fa Dean, per me può arrivare fino in capo al mondo per dimostrarti il suo amore, ma io so che tu mi ami e questo mi fa stare sicuro>>. Come faceva ad essere così lucido. Come potevo essere io così cretina. Avevo dimenticato quanto fosse cresciuto Logan, non era più il ragazzo di prima adesso era veramente un uomo che ragionava e non reagiva più solo di impulso, ma pensava a quello che potevano essere le conseguenze di un gesto. << Spero che io faccia bene a non temere Dean, questo me lo puoi dire solo tu>>. Lui mi fece alzare e andò a posare il bicchiere, nel quale aveva bevuto, nel lavandino; io rimasi ferma vicino al tavolo e incominciai a sentire le lacrime rigarmi il viso, poi andai incontro a Logan e lo abbracciai forte il mio volto era poggiato sul suo petto e le mie lacrime stavano bagnando la sua maglia. << Scusami…io mi sto continuando a comportare come una piccola bambina, mentre tu sei cresciuto>> Logan mi alzò il volto con la mano, mi guardò intensamente negli occhi << Ma quanto sei sciocca…io sono cresciuto grazie a te e anche se tu non te ne rendi conto anche tu sei cresciuta>>. Come ero stata scema a pensare determinate cose se di lui, solo adesso mi rendevo conto di quanto lo amassi e di quanto la mia vita dipendeva dalla sua. << Scusami amore mio, io ti amo e non sarà di certo Dean a compromettere il nostro amore>>. Con il pollice mi sfiorò leggermente le labbra, i nostri visi si avvicinarono sempre più fino a quando le nostre labbra si toccarono definitivamente. Pensai che era lui l’uomo che avrei voluto vicino a me tutti i giorni della mia vita, lui e solo lui.  

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Capitolo 11
*** Il crollo ***


jj

LOGAN

 

Edizione straordinaria si è verificato un crollo nell’ufficio…” << Kirk perché hai spento la radio, è possibile che in questo locale possiamo ascoltare soltanto i tuoi stupidi cd?>> Da quando faceva parte di una “band” composta da lui è un povero chitarrista Kirk tutti i giorni portava i suoi cd e dava fastidio nel locale << Ormai stai diventando come Luke scorbutico e intollerante verso le persone con il talento>> << Si come no>>. Adesso capivo il povero Luke a dover combattere con un personaggio come Kirk.

 << Ciao Logan sai dov’è Rory? Perché sono andata all’ufficio ma li non c’è>> << Strano a me aveva detto che sarebbe andata lì per terminare un articolo che doveva completare>> Era strano che Rory mi avesse detto una bugia…a meno che non fosse andata da Dean; non potevo credere di star pensando che la mia scheggia fosse andata da qual traditore, eppure quello fu il pensiero che mi offuscò la vista. << C’è qualcosa che non va?>>  <>. Non credevo molto a quello che stavo dicendo, ma non potevo far vedere alla sua amica che io dubitassi su Rory. Verso le tre del pomeriggio chiusi il locale e mi diressi verso casa dei genitori di Dean, mi ritrovai lì davanti senza sapere cosa fare e non sapevo come mai mi ritrovassi lì; il sol pensiero di loro due insieme mi faceva bollire il sangue nelle vene, quindi decisi di bussare alla porta. << Buona Sera, stavo cercando Dean, è in casa?>> ad aprire la porta fu una signora non molto giovane << No mi spiace, ma mio figlio è andato in città dalla moglie…se vuole le lascio detto che è passato>> a quanto pare Rory non era con lui e adesso mi sentivo ancora di più uno stupido aver dubitato di lei << No grazie non era poi così importante>>.

Passarono diverse ore, ma di Rory non c’erano notizie; a dir la verità mi stavo iniziando a preoccupare non era da lei assentarsi per così tanto tempo senza lasciar nessuna notizia. 

Era venerdì e quindi mi preparai per la cena con i nonni Gilmore. Davanti il portone di casa notai solo la macchina di Lorelai, ma non quella di Rory. Entrammo io e Lux e subito ci fecero accomodare in soggiorno << Salve Logan, dov’è Rory?>> bella domanda, sinceramente speravo che loro mi potessero rispondere a questa domanda << Veramente non lo so, ormai la sto provando a chiamare da circa tre ore, ma il suo cellulare non è reperibile>> << È strano, Rory non si è mai comportata così. Non è che avete litigato?>> il signor Gilmore era molto preoccupato in volto come del resto un po’ tutti << No, anzi le cose tra di noi vanno veramente bene, tanto che oggi volevo fargli la proposta di matrimonio…>> Questa mi affermazione lasciò tutti di sorpresa infatti Emily sprofondò nel divanetto, mentre Lorelai e Luke vennero immediatamente a congratularsi con me << Come sono felice, allora non possiamo far altro che aspettare l’arrivo della nuova signora Huntzberger>> << Speriamo che questa sia la volta buona>> sussurrai.

L’attesa era veramente straziante e la preoccupazione ormai era alle stelle, erano le dieci e mezzo di sera e Rory ancora non si vedeva e si sentiva, ormai avevamo chiamato chiunque anche gli ospedali pensando al peggio. Drin Drin  squillò il mio cellulare << Pronto?...Si sono io…cosa?>>  Quelle parole colpirono dritto nel mio cuore, chiusi il telefono e mi gettai sulla poltroncina del salotto Gilmore << Logan cosa è successo??>> << Parla!! Cosa è successo!?!?>> Non ricordavo nemmeno le parole di chi mi aveva chiamato e non sapevo nemmeno chi fosse << Logan cavolo!! Vuoi parlare?!!?>>  << Rory…ufficio crollato…ospedale>> non riuscivo a formare una frase di senso compiuto, sentivo solo del vuoto dentro di me.

Senza rendermene conto ci ritrovammo in un ospedale, chiedevamo del crollo avvenuto nella seconda strada, era lì che si trovava Rory, era andata ad intervistare un pittore che abitava lì, ma quel palazzo crollò poco dopo. Finalmente incontrammo un dottore che aveva notizie della mia Rory << Voi siete dei pareti?>> << Certo, ci dica come sta!>> Lorelai iniziò a piangere, il volte del dottore non era molto rassicurante << Mi spiace, ma non ci sono buone notizie. La ragazza adesso si trova in sala operatoria a causa di una grave emorragia interna, anche se l’intervento dovesse uscire non vorrà dire che sarà fuori pericolo>> detto questo il dottore ci lasciò in sala d’attesa. Tutti noi eravamo scioccati dopo queste dichiarazioni << Com’è possibile, perché proprio a Rory?!?!?>> queste erano le domande che tutti noi ci facevamo, non era infatti giusto che lei adesso doveva stare così male. Io lasciai la sala d’attesa e mi diressi verso la piccola cappella all’interno dell’ospedale, sapevo che non era giusto pregare soltanto quando ne avevo bisogno o quando mi faceva comodo a me, ma in quel momento pregare mi sembrava la cosa più giusta da fare.

Dopo circa un’ora le mie preghiere furono fermate da il pianto di una signora vicino a me, mi volta e vidi che era Lorelai; in quel momento dentro di me ci fu un senso di vuoto << Logan, Logan…>> Lorelai continuava a piangere e io non volevo credere a quello che mi veniva detto.  

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Capitolo 12
*** Una piccola speranza ***


kk

Scusate, so di aver messo un colpo di scena che nessuno ( nemmeno io) si aspettava, ma sinceramente la storia stava diventando troppo piatta e perciò ecco qui un pò di peperoncino ( anche se triste) nella storia...spero che vi piaccia lo stesso buona lettura...

LOGAN

 

Lorelai mi lasciò da solo nella cappella, non ero riuscito a spiccicare parola dopo quello che mi aveva detto. Volevo alzarmi e spaccare tutto la cappella, l’ospedale tutto quello che odiavo in quel momento.

Uscii da quella stanza e iniziai a girovagare per l’ospedale senza nessuna meta, salivo e scendevo per mille scale, sicuramente mi ero perso, ma non m’importava nulla;anche perché era così che mi sentivo dentro, mi sentivo un uomo perso, non aveva più senso la mia vita.

 Mi fermai di fronte a una vetrata, dietro di essa vi erano almeno quindici bambini, li guardai e pensai al futuro che fino a qualche ora fa immaginavo con la mia piccola Rory una bella famiglia, piena di amore e comprensione, quello che a me era mancato fino a quando non la conobbi. Mi sedetti su una panchina lì vicino e i miei pensieri iniziarono a ritornare al passato a i momenti felici passati insieme e anche a quelli meno felici, pensai che gli avrei voluti rivivere tutti senza lasciarne nemmeno uno.

All’improvviso mi sentii le guancie umide mi toccai il viso e notai che stavo piangendo, cercavo di smettere ma non ci riuscivo; mi sentivo così inutile, così senza senso; mi sarebbe piaciuto urlare per sfogare tutta la rabbia che avevo dentro, ma non mi sembrava la cosa migliore da fare dentro un ospedale, volevo andare a spaccare la faccia al quel dottore che aveva dato quella notizia, volevo fare tante cose, ma non avevo la forza dentro di me per fare nulla di tutto ciò.

<< Logan finalmente ti ho trovato, ti ho cercato ovunque>> mi voltai e vidi Luke alla mia sinistra con una tazza di caffè in mano, inconsapevolmente mi alzai e lo abbracciai forte, fortissimo, volevo una spalla su cui piangere, volevo condividere il mio dolore con qualcuno e Luke mi sembrava la persona più adatta << Non voglio…non voglio>> continuavo a piangere mentre dicevo queste due semplici parole, sentivo l’abbraccio di quell’uomo che all’inizio poteva sembrare un burbero, ma che alla fine non lo era per niente. << Logan andrà tutto bene fidati>>. Mi volevo fidare, ma sapevo che non poteva andare tutto bene, senza di lei niente sarebbe andato per il verso giusto. << Adesso andiamo che l’hanno riportata in camera>>.

Mi tolsi da quell’abbraccio tanto voluto da me e mi diressi verso quella vetrata << Ecco vedi Luke questo è quello che io volevo realizzare con Rory, una famiglia nostra e adesso è andato tutto perso…>> ripresi a piangere, stavo per dare un pugno a quella vetrata ma Luke mi fermò << Nulla è ancora perso. Rory è in camera sua che sta lottando contro la morte e tu dovresti essere al suo fianco per farle sentire che ci sei, capisco che non è semplice ma devi provarci>>, poi mi prese per un braccio e iniziammo a camminare per tutti i corridoi di quell’ospedale gigantesco; fino a quando non ci ritrovammo di fronte la camera 142, quel numero non mi piaceva molto pensai che era un numero troppo grande per lei.

Da quella camera usci Lorelai era pallida in viso e si notava perfettamente che aveva pianto, poi vidi le facce dei signori Gilmore e si notava che anche loro avevano pianto. << Finalmente sei tornato, adesso dobbiamo essere forti e farle sentire che non è sola, ma c’è tutta la sua famiglia>> Lorelai aveva perfettamente ragione, Rory non si doveva sentire sola, doveva avere la forza di tutti noi, ma io non sapevo fino a quanto potevo essere d’aiuto perché la forza che avevo dentro di me era veramente molto poca.

La signora Emily si alzò da una delle sedie che si trovava di fronte la camera 142 e mi venne vicino << Logan devi entrare per farle capire che tu ci sei, forse in questo momento vuole avere la persona che ama vicino a sé>> Poi mi diede un forte abbraccio, sicuramente il primo da quando ci eravamo conosciuti e mi accompagnò dentro la stanza.

Entrai in quella camera a testa bassa, perché non avevo il coraggio di guardare in quali condizioni era la mia piccola scheggia, accanto al suo letto c’era una piccola sedia e mi andai a sedere di fianco a lei. Alzai lo sguardo e la vidi piena di tubi e sembrava ancora più piccola, lo riabbassai subito per non farmi vedere che stavo ricominciando a piangere, anche se lei non mi poteva vedere perché aveva i suoi occhi bellissimi ancora chiusi.

Dovevo trovare il coraggio per parlarle e per farmi sentire, ma ogni cosa che pensavo mi sembrava stupida, non adatta.

Decisi di stringerle la mano e cominciai ad accarezzarla, tra i miei pensieri provavo a formulare una frase, ma nulla non ci riuscivo; mi sentivo così inutile, così a disagio. Le lasciai la mano, perché volevo alzarmi e andare via, ma non so perché il mio corpo non rispondeva ai miei comandi. Poi finalmente trovai il coraggio di dirle qualcosa. << Tu non ti meriti un uomo come me al tuo fianco…>> mi fermai, sentivo un forte nodo alla gola che mi bloccava le parole. Respirai lentamente e ripresi a parlare <<…non ti merito perché oggi ho pensato che mi stessi tradendo, quando invece eri sotto a delle macerie. Non mi meriti perché nella mia vita ho combinato solo guai. Non ti merito perché tu dovresti vivere in una casa immensa, non in un monolocale. Non ti merito perché non sono l’uomo adatto a te, perché in fondo sono ancora uno stupido ragazzo viziato>> Mi rifermai, sentivo cadere delle lacrime dal mio viso e per quanto provassi a fermarle non ci riuscivo.

<< Rory ti devi risvegliare perché senza di te io non so vivere…e come me nemmeno tutte le persone che ti amano e ti giuro che sono veramente tante. Io e te abbiamo affrontato tante cose insieme e vedrai che riusciremo a superare anche questo enorme ostacolo, ma adesso mi devi promettere una cosa…>> respirai profondamente <<…non fare scherzi questa notte e superala, perché non mi puoi abbandonare, perché sono stato nel reparto maternità e ho capito che voglio costruirmi una famiglia con te; quindi ti prego non farci brutti scherzi…>> un suono mi bloccò. Un suono molto fastidioso mi voltai verso una macchina della quale non conoscevo il nome, notai un disegno del cuore e una linea continua.

All’improvviso nella camera c’erano molti infermieri o dottori non riuscivo a distinguerli, mi fecero accomodare fuori. Subito Lorelai venne verso di me, io senza pensarci l’abbracciai << Andrà tutto bene…>> le sussurrai. Non ero molto convinto di quello che le avevo appena detto, però avevo fiducia in quelle cinque persone che erano in camera con “la mia vita”, dovevamo aver fiducia in loro. Sentivo umida la camicia che indossavo a causa delle lacrime di una povera madre che vedeva la figlia che lottava tra la vita e la morte e che non poteva far altro che aspettare. Aspettare, ecco quello che potevamo fare, solo quello.

Inconsapevolmente iniziai a tremare, tremavo di paura, avevo paura che la mia Rory non ce l’avrebbe fatta, avevo paura di aver detto una bugia a Lorelai, avevo paura di non superare tutto ciò, avevo paura che questo incubo non sarebbe mai finito; mi sentii una mano sulla mia spalla, mi voltai e vidi Richard che mi sorrise << Ce la farà>> mi sussurrò. Quelle sue parole non so perché ma mi rassicurarono, non era un dottore ma un semplice nonno che infondo sperava come tutti noi altri, ma le sue parole mi sembrarono sicure, non tremanti, Richard era sicuro di quello che stava dicendo.

Finalmente gli infermieri e i dottori iniziarono a uscire da quella dannata stanza, noi tutti eravamo tesi come una corda di violino, poi uno di loro si avvicinò a noi << Ha avuto una piccola crisi cardiaca, ma adesso è passata. Non possiamo ancora dirvi che è fuori pericolo, ma siamo fiduciosi >> poi accarezzò il volto di Lorelai e se ne andò.

Il dottore aveva acceso dentro di noi una speranza di rivedere presto Rory sveglia, Richard mi fece segno di entrare nuovamente nella camera. Mi riaccomodai su quella sedia le strinsi la mano e le sussurrai << Ti amo scheggia, ce la devi fare>>.  

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Capitolo 13
*** Paure ***


ff

Innanzi tutto volevo farvi gli auguri di Buon Natele (anche se in ritardo) e gli auguri per un 2011 fantastico per tutti voi!!

poi volevo singraziere tutte le persone che seguono questa storia: Clappy ,mary123, susa92; poi volevo ringraziere per le persone che l'hanno messa tra le preferite: paoJ88, Speir, Vale105. un ringraziamento doppio a Clappy che mi commenta quasi ogni capitolo =)

LOGAN

 

Ormai erano passate due settimane da quel incidente e la mia vita si divideva tra il locale e l’ospedale; io e Lorelai facevamo a turno per stare sempre al fianco di Rory per non farla sentire da sola. Era molto difficile per me far trascorrere la giornata, non facevo altro che pensare a lei e infatti nel locale non ero molto d’aiuto, portavo freddi i piatti, dimenticavo le ordinazioni e a volte non davo il resto ai clienti; per questo motivo Luke aveva deciso di prendere il mio posto al lavoro per lasciarmi trascorrere del tempo insieme a Lux, che ultimamente, involontariamente, avevo trascurato.

Ringraziavo Luke perché nonostante tutto era sempre pronto ad aiutarmi, ma proprio non riuscivo ad essere felice nemmeno per finta, nemmeno stare con la mia bambina mi faceva essere realmente felice, e soffrivo molto per questo motivo perché la piccolina aveva bisogno di un padre, ma io non mi stavo comportando da tale.

<< Hey Logan…si hanno novità?>> ogni giorno era la stessa domanda e ogni giorno purtroppo la risposta non cambiava << No, purtroppo non c’è nessuna novità!>> Dean mi fece segno di seguirlo e io lo seguii. Sinceramente non so quando io e Dean tornammo a parlarci, forse questa situazione aveva fatto nascere un rapporto di conoscenza tra me e lui. << Senti io volevo chiederti il permesso di andare a trovare Rory…so che può sembrare strano, ma voglio vederla…>> Io non ero nessuno per evitare a una persona di andare a trovare la mia Rory, certo che però non mi piaceva molto l’idea << Per me puoi andare, d’altronde non sono nessuno per impedirtelo>> << Grazie>> Detto questo tornai a casa di Lorelai, questa conversazione aveva creato dentro di me molta confusione e preoccupazione; se Rory si fosse risvegliata e avrebbe trovato lui e non me? Forse avrebbe pensato che io l’avevo abbandonata o forse che per Dean lei era più importante che per me << Logan a cosa stai pensando?>> la voce di Lorelai mi fece tornare alla realtà << No scusami è che Dean oggi andrà da Rory e stavo pensando alle conseguenze>> << Perché vuole andarla a trovare? Non lo capisco, la moglie non lo ha perdonato?>> Lorelai non mi stava affatto aiutando a non pensare a loro due insieme, non so perché ma Dean non mi piaceva molto, anzi forse lo il motivo lo sapevo…Dean era ancora innamorato della mia Scheggia e ovviamente questo a me non mi piaceva affatto.

Uscii di casa senza nemmeno salutare Lorelai e mi diressi verso l’ospedale, volevo essere presente all’incontro Rory/ Dean, avevo troppa paura.

<< Logan dove stai andando?>> << Scusami Richard, ma devo correre da Rory>> << Si ma adesso è occupata c’è un suo amico adesso non ricordo il nome, e comunque i dottori hanno detto una visita alla volta>> Ero arrivato troppo tardi, adesso forse lui le stava facendo il lavaggio del cervello…oddio come mi sentivo un idiota a pensare a queste cose << Logan! Perché adesso piangi?>> non avevo mai pianto tanto in vita mia come in queste due ultime settimane e al mio fianco nell’ultimo periodo c’era sempre stato il nonno Gilmore << Scusami ancora Richard, non lo so perché reagisco così, forse ho solo paura di perderla a causa di un altro uomo>> Richard mise la sua mano sulla mia spalla << Guarda forse non conoscerò moltissimo la mia nipotina, ma la conosco abbastanza per sapere che lei ti ama veramente molto. Di questo ne sono sicuro come sono sicuro che tu ami lei come nessun altro>>. Ancora una volta il signor Gilmore aveva ragione, non dovevo dubitare dell’amore che univa me e Rory, quella era l’unica cosa certa della mia vita e tale doveva rimanere.

 

 

RORY

 

Avevo un forte mal di testa, non riuscivo a tenere gli occhi bene aperti, ma sentivo una voce << Rory, finalmente ti stai svegliando!!>> Ok a quanto pare il mio nome era Rory, ma dove mi trovavo e chi era questa persona che mi stava chiamando?!?

Finalmente riuscii ad aprire gli occhi e davanti a me c’era un ragazzo carino che mi teneva stretta la mano << Ciao…scusa ma chi sei? E perché mi ritrovo in un letto di ospedale?>> il ragazzo mollò la presa dalla mia mano, si girò verso la porta, poi mi ristrinse la mano << Ciao amore mio sono Dean il tuo fidanzato, non ti ricordi di me?>> 

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Capitolo 14
*** Scelta definitiva? ***


fvr

RORY

 

Cavolo non ricordavo veramente nulla, sentivo la testa molto pesante e mi faceva molto male << No mi dispiace Dean ma proprio non ricordo nulla>> si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte, un bacio molto delicato che mi fece fare un sorriso timido << Non ti preoccupare con il mio aiuto ricorderai tutto, adesso vado a chiamare il dottore>>. 

Rimasi sola nella camera, chiusi gli occhi per vedere se riuscivo a ricordare qualcosa, ma nulla riuscivo a vedere solo il buio nient’altro. Improvvisamente un dottore entrò nella stanza e mi iniziò a puntare una lucetta negli occhi e mi iniziò a fare delle domande alle quali io non riuscivo a dare nessuna risposta. Il dottore uscì dalla camera e iniziai ad udire delle grida, voci soprattutto maschili, ma non riuscivo a capire chi fossero.

 

LOGAN

 

Non potevo credere a quello che mi stavano dicendo, Lorelai era d’accordo con quel farabutto di Dean sul fatto di mentire a Rory, ma come potevo io accettare una cosa del genere. << Logan secondo me è la cosa migliore da fare, ormai Dean ha fatto il guaio e non penso che adesso Rory sia in grado di capire tutto. Lasciamole credere che Dean è il suo fidanzato, poi pian piano le faremo capire come stanno realmente le cose>> Speravo che prima o poi dicesse che stava scherzando, perché per me quello che stava dicendo era veramente una cosa sciocca. << Ma anche dopo sarà troppo tardi, perché nel frattempo lei potrebbe innamorarsi di lui e io a quel punto cosa farei?>> Lorelai scosse la testa << Logan se accadrà questo vorrà dire che voi due non eravate fatti per stare insieme…>>

Lo sapevo. Nonostante questi due anni passati in casa sua io a Lorelai non ero mai piaciuto. Io non le piacevo perché incolpava me per il fatto che Rory per un anno avevesse lasciato Yale, ce l’aveva con me perché la figlia aveva dovuto fare 300 ore di servizi socialmente utili, ce l’aveva con me perché io le ricordavo troppo un tipo di vita dalla quale lei era voluta scappare. A Lorelai come fidanzato della figlia era sempre piaciuto solo Dean, né io né Jess andavamo bene e secondo me queste cose influivano sulle scelte di Rory. << Diciamo le cose come stanno tu sei felice che Dean abbia detto queste cose, perché infondo io a te non sono mai piaciuto è inutile che diciamo cavolate>> La rabbia dentro di me era veramente troppa, ma non potevo fare nulla d’altronde lei era la madre non potevo mettermi contro di lei. << Se le cose stanno così io me ne posso anche andare da Stars Hollow…grazie di tutto>> detto questo mi girai e iniziai a correre per le scale verso l’uscita da quell’inferno. << Logan dove stai correndo?>> una mano mi afferrò per un bracciò << Hey Lane…sto andando a fare le valigie…>>

Le iniziai a spiegare quello che era successo davanti a una tazza di caffè << Non ci posso credere!! Ma che brutto pezzo….>> << Forse è meglio così, tanto io a Lorelai non sono mai piaciuto e adesso Rory con Dean potrà vivere tranquillamente in serenità con la madre>> << Logan ma perché devi dire queste cose? Io non ho mai visto Rory innamorata di qualcun altro che non fossi tu…se la ami devi lottare per lei>> Lane aveva ragione ma dovevo lottare contro tutta la sua famiglia e io adesso non avevo le forze per fare una cosa del genere. << Grazie Lane, ma adesso non ce la posso proprio fare, adesso andrò in città e cercherò di rifarmi una vita dignitosa…poi forse un giorno tornerò, forse sarà troppo tardi ma è meglio così>> Lane si avvicinò a me e mi diede un forte abbraccio << Ti voglio bene Logan fatti sentire ogni tanto>> << Anche io ti voglio bene Lane…mi raccomando stai vicino a Rory>> Presi la giacca e uscii dall’ospedale, forse quella sarebbe stata l’ultima volta che avrei visto la famiglia Gilmore o forse un giorno ci saremmo rincontrati.

Lo so che il capitolo è un pò cortino, ma con questo si conclude la prima parte della storia. Spero che questa prima parte vi sia piaciuta, al più presto continuerò e non mancheranno altri colpi di scena. Baci baci Scoutina =)

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Capitolo 15
*** Il segreto ***


bb

Allora con questo capitolo inizia la seconda serie di questa storia. Spero che anche questa seconda parte sia molto seguita. Fatemi sapere cosa ne pensate...buona lettura Scoutina.

RORY

 

Erano passati otto mesi da quel brutto incidente e stavo cercando di riprendere la mia vita normalmente. Devo dire la verità le persone che amo non mi avevano mai lasciate sole, mia madre, Luke, Dean e Lane erano sempre stati al mio fianco; purtroppo però la mia memoria non era affatto tornata e per me questo era un grosso problema, ma a quanto pare nessuno lo voleva capire. Tutti mi dicevano che poi sarebbe tornata, ma ormai dopo otto mesi ci avevo perso le speranze e per questo dentro di me soffrivo però non lo volevo far capire agli altri. << Amore c’è qualcosa che non va?>> povero Dean neanche per lui doveva essere facile stare con me, dato che della nostra bella storia d’amore  non ricordavo proprio nulla.

Lui mi aveva raccontato che eravamo stati insieme per molto tempo da piccoli poi quando io sono andata a Yale ci siamo allontanati, lui nel frattempo si era sposato, però quando tornai a Stars Hollow per il battesimo di Seth ci siamo rivisti e da lì è rinato il nostro amore. Mi sentivo in colpa nei suoi confronti, perché lui aveva lasciato sua moglie per tornare insieme a me e io nemmeno lo ricordavo. << Rory non ti senti bene?>> << Scusa Dean stavo pensando, dato che adesso non devo più andare a fare i controlli in ospedale, perché non andiamo questo fine settimana a New York?>> Desideravo andare a New York, non so perché ma sapevo che quello mi avrebbe potuto aiutare per ricordare << Scusami amore, ma io questo fine settimana devo stare con i bambini, non posso rifiutare>> << Non ti preoccupare, se per te va bene lo chiedo a Lane di venire con me a New York>> Lane se lo meritava un po’ di riposo lavorava tutti i giorni e non aveva mai un minuto per se << Si per me non ci sono problemi, basta che starai attenta>> << Certo amore>> lo salutai con un bel bacio e mi diressi verso casa della mia amica. << Ciao Rory>> << Ciao Lane>> non ricordavo nulla, però sentivo che il legame che univa me e lei era veramente forte, quasi come due sorelle. << Vorrei fare un piccolo viaggetto questo fine settimana e mi piacerebbe che tu mi accompagnassi>> In realtà io sapevo che questo fine settimana Dean doveva tenere i figli, glielo avevo chiesto a posta perché mi sembrava brutto dirgli che volevo fare un viaggio con la mia amica, anche perché la nostra direzione non sarebbe stata proprio New York. << Se mamma mi tiene i bambini certo che vengo, ma dove andiamo?>> << Io ho detto a Dean che andremo a New York, però prima di andare lì dobbiamo andare a Yale>>

In questi mesi tutti mi avevano parlato della mia vita, ma nessuno mi aveva parlato della mia vita a Yale, sapevo soltanto di essermi laureata con il massimo dei voti, ma non sapevo se avevo avuto delle amicizie se avevo avuto qualche ragazzo, niente avevo un vuoto che durava circa quattro anni. << Per me va bene, se ti può aiutare a ricordare farò tutto quello che vuoi>> Lo sapevo che lei era dalla mia parte. Io sapevo che mia madre mi voleva bene, però sentivo che mi stavano nascondendo qualcosa. << Allora una volta a New York dove andremo?>>  sapevo dove dovevamo andare, ma se glielo avessi detto mi avrebbe preso sicuramente preso per una pazza. Sapevo di essere stata per un po’ una brava giornalista, quindi in questi mesi mi ero interessata molto a leggere molti quotidiani per cercare di ricordare una qualsiasi cosa, ma per parecchio tempo nulla mi fece ricordare. 

Un giorno poi presi un nuovo quotidiano si chiamava “ The economy of New York” parlava interamente di economia, a dir la verità i suoi articoli non mi colpirono molto; solo uno non so perché ma mi ricordava un modo di scrivere che io conoscevo molto, controllai chi avesse scritto quell’articolo e c’era scritto L. Huntzberger, quando lessi quel nome lo stomaco mi si strinse e non so perché mi venne in mente un’immagine di un ragazzo biondo con gli occhi verdi e molto ma molto carino, questo significava sicuramente qualcosa, avevo deciso che dovevo assolutamente conoscere quella persona. << Allora mi vuoi dire una volta a New York cosa faremo?>> << Si scusa, una volta lì andremo da un certo L. Huntzberger, lo voglio conoscere>> Lane rimase a fissarmi in modo strano, era abbastanza sorpresa ma io ovviamente non riuscivo a capire il perché. << Senti Rory, io vengo con te, però mi devi promettere una cosa. Non devi assolutamente dire né a tua madre né a Dean che noi andiamo lì per vedere questa persona okey?>> 

Lane sembrava veramente preoccupata, però ero d’accordo con lei, nessuno doveva sapere che io andavo né a Yale né che andavo lì per conoscere questa persona doveva essere un nostro segreto. << Certo Lane, per questo voglio che sia tu ad accompagnarmi, non so perché ma ho come la sensazione che se incontro questa persona la mia memoria possa tornare>> << Ti posso dire solo che anche secondo me questo incontro ti potrà cambiare la tua vita>> 

Lane mi fece capire che lei era molto felice di questa mia scelta, per questo mi fece sparire quella sensazione di tradimento che provavo nei confronti dei miei famigliari. << Adesso torno a casa da Dean, ci sentiamo domani per metterci d’accordo su viaggio…ciao Lane>> << Okey, ciao Rory>>. Tornai a casa molto entusiasta della chiacchierata con Lane, non vedevo l’ora di partire per ricordare qualcosa.

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Capitolo 16
*** Alla ricerca della persona sconosciuta ***


vv

Chiedo scusa per il ritardo, ma sono stata un pò impegnata.
comunque spero che questo capitolo vi piaccia anche se un pò cortino. 

 babytvb81 sono felice che ti piaccia il fatto che Logan abbia ripreso a scrivere =)

RORY

 

Avevamo passato una bellissima giornata a Yale e avevo scoperto tantissime cose su di me. Il mio posto preferito del college era la biblioteca, sinceramente lo immaginavo come non ti poteva piacere un posto del genere ricco di autori fantastici e colmo di libri che profumavano di “sapere” troppo forte.

A Lane aveva colpito la grandezza del giardino, le aule molto grandi e la poca tranquillità della sala mensa; passando per quei corridoi provavo delle sensazioni uniche, mi venivano alla mente delle piccole scene di vita quotidiana passata con Paris (unica persona che avevo rincontrato dopo l’incidente e con la quale avevo passato momenti importanti qui a Yale) altra emozione molto forte è stata quando sono entrata nella sede del giornale era come se riuscissi a vedermi seduta dietro una di quelle scrivanie pronta a scrivere qualche articolo interessante. Purtroppo però oltre a dei piccoli flash non mi era tornato alla mente nulla. In testa avevo solo una persona L. Huntzberger, non sapevo nemmeno se era un uomo o una donna, eppure sapevo che era la persona che poteva aiutarmi in questo cammino verso la memoria. << A cosa stai pensando?>> Lane interruppe i miei pensieri << A niente di preciso, so solo che non vedo l’ora di arrivare a New York. Ho bisogno di sapere chi ero prima, ne sento l’esigenza>> Lane mi strinse la mano e mi fece un tenero sorriso.

Il viaggio continuò tranquillamente, certo fu un po’ lunghetto, ma lo avevamo previsto.

Lane non aveva mai  guidato al di fuori di Stars Hollow e io da quando avevo avuto l’incidente non avevo più guidato. Arrivate a New York ci fermammo in un super market per acquistare qualcosa da mangiare, dato che per risparmiare un po’ in questo viaggio, mio padre ci aveva dato le chiavi di un piccolo appartamento che aveva comprato.

<< Allora cosa ci mangiamo di buono questa sera?>> rivolsi questa domanda a Lane, per me era indifferente tanto con la fame che avevo avrei mangiato qualsiasi cosa << Non saprei…che ne dici se prendiamo la pizza congelata e una vaschetta di gelato?>> << Ottima idea!>> Eh si avremmo mangiato veramente bene questa sera.

<< Cosa dicono adesso i tuoi pensieri?>> lei mi capiva sempre, aveva capito che c’era qualcosa che non andava << Secondo te lo troveremo mai questo Huntzberger?>> Lane mi guardò e fece un piccolo sorriso << Secondo me si. Certo N.Y. è grandissima se non gigantesca, ma sappiamo dove lavora e questo ci aiuterà sicuramente>> la mia amica mi aveva trasmesso tutta la sua positività; non vedevo l’ora che cominciasse una nuova giornata per mettermi alla ricerca di questa persona sconosciuta.

Alla cassa c’era veramente tanta fila, anche perché era l’unica aperta, io e Lane avevamo le braccia piene di roba, perché da pizza e gelato le cose per la cena si erano più o meno quadruplicate.

Uscimmo dal super market con più o meno tre buste ciascuno e a dir la verità anche abbastanza pesanti. << Fai attenzione che è bagnato e potresti scivolare>> << Si mamma>> a volte Lane con me si comportava come se fosse mia madre, la cosa non mi dava fastidio ma mi faceva molto sorridere, era veramente tanto affettuosa, tanto buona: così tanto da non riuscire a capire come mai Zach l’avesse lasciata.

 Ma quelle furono le ultime parole famose “della mamma” perché dopo circa cinque secondi mi ritrovai con il sedere a terra e con la maggior parte della spesa sparsa nel parcheggio del negozio.

<< Vi serve una mano?>> Quella voce non era nuova per me, già l’avevo sentita, ma proprio non riuscivo a capire chi fosse. Ma non so perché non riuscivo a far uscire nessun tipo di suono dalla mia bocca e questo accadeva veramente raramente.

<< Signorina tutto bene?>> Cavolo Rory cosa ti prende, perché non riesci a dire nulla?? << Oddio non ci posso credere!>> A cosa Lane non riusciva a credere. Perché quel ragazzo mi fissava in quel modo? Perché avevo la sensazione di conoscerlo bene?

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Capitolo 17
*** Scusami ***


nn

Sono felice che questa storia piaccia molto ed è per questo che ho pensato di postare subito il nuovo capitolo.

ringrazio tutte le persone che hanno messo questa storia tra le preferite e le seguite.

Clappy: sono felice la mia storia ti piaccia molto e spero che anche questo capitolo non ti deluda, io non ne sono molto convinta ma non capisco cosa sia a non convincermi.

fatemi sapere cosa ne pensate. Buona domenica a tutti!!

LOGAN

 

Non potevo crederci. Lei stava davanti a me che mi fissava con i suoi occhi grandi color del mare. Io ero immobile, tutti questi mesi avevo desiderato di rincontrarla e adesso che stava accadendo non riuscivo a far nulla, nemmeno a tenderle la mano per farla rialzare.

Mi voltai verso Lane e lei mi fece un sorriso a trentadue denti, la voglia di abbracciare anche lei era molta, ma non volevo far insospettire Rory, d’altronde lei non sapeva nemmeno delle mia esistenza.

Si rialzò e io le diedi una mano.

<< Grazie per l’aiuto>> quel suo sorriso mi riempì il cuore. La voglia di stringerla a me era veramente tanta, ma la razionalità vinse su tutto.

<< Mi scusi, lei è di New York?>> la domanda era strana, ma da lei me lo dovevo aspettare. << Vivo qui da qualche mese>>. Il suo volto alla mia risposta non fu uno dei più felici << Volevo chiederle un informazione>> forse non sarei riuscito ad aiutarla, ma almeno potevo stargli ancora qualche minuto vicino << Io e la mia amica siamo venute qui per cercare una persona, però sappiamo soltanto l’iniziale del nome e il cognome…>> Lane iniziò a ridere sotto i baffi e io li per li non riuscivo a capire il perché << Stiamo cercando L. Huntzberger per caso lo conosce?>>

Un timido sorriso fece capolino dal mio volto. Non sapevo cosa risponderle, avevo paura in caso di rispondere a delle sue domande, ma questa volta a vincere fu il cuore e non la testa << Guardi io sono Logan Huntzberger non so se sono io la persona che sta cercando>> Avevo deciso di fare un po’ il vago per non creare troppi sospetti.

A quelle mie parole Rory fece un sorriso gigantesco. Rimase, stranamente, per due minuti senza parole tanto che ad intervenire fu Lane << Senta noi stiamo cercando un giornalista del  The economy of New York” per caso è lei?>> senza volerlo iniziai a ridere così tanto che entrambe le ragazze mi guardarono in modo strano, ma sicuramente quella che non riusciva a capire nulla era Rory. << Penso che oggi sia il vostro giorno fortunato dato che io lavoro in quel giornale>>

<< Oddio non ci posso credere!!>> Rory mi saltò al collo e mi abbraccio, io rimasi completamente paralizzato, dato che come previsto quella piccola Scheggia era ancora troppo importante per me. << Mi scusi on volevo è solo che sento che lei mi può essere d’aiuto>> << Non si preoccupi mi fa piacere poter aiutare qualcuno, ma forse è meglio andare da qualche altra parte che ne dite?>>. Le due ragazze appoggiarono la mia proposta e quindi ci dirigemmo verso casa mia.

Durante il tragitto io nella mia macchina pensavo a quanto fosse strano il destino e a quanto io ero riconoscente ad esso.

Entrammo a casa e subito andai verso il box dove si trovava la mia bambina, poi mandai a casa la baby-sitter e cominciai a cacciare qualcosa da mangiare.

Mentre io ero in cucina per preparare le pizze di Rory e Lane, che le avevano gentilmente messe a disposizione anche per me, notai come Rory si avvicinò a Lux. << È bellissima, le assomiglia molto…Lux vero?>> io e Lane ci guardammo in modo strano, poiché io non avevo pronunciato il nome della bambina, quindi ci sembrò strano che Rory potesse ricordarlo. << Sì, si chiama Lux>> Notai che lei rimase un po’ stranita << L’ho immaginato dato che è bionda e molto chiara di carnagione e perciò ho pensato alla luce>>

Feci finta di non rimanere tanto sconvolto e portai le pizze a tavola.

La cena andò per il meglio e le ragazze mi spiegarono cosa era accaduto e come mai mi stavano cercando. << Cavolo mi dispiace per quello che ti è accaduto>> io non sapevo cosa fare se dirle la verità oppure continuare a far finta di nulla.

Squillò il mio cellulare e lessi un messaggio “Scusa se non ti ho avvisato di questa nostra iniziativa, ma volevo che anche per te fosse una sorpresa…adesso però penso che dovremmo dire la verità” il messaggio era da parte di Lane.

Aveva ragione Rory doveva sapere tutta la verità, ma avevo paura che mi avrebbe allontanata, d’altronde io in questi mesi potevo cercarla e invece ero stato egoista e avevo pensato a me, senza pensare quanto fosse ingiusto quello che stavano facendo a lei. Dovevo dirgli come erano andate veramente le cose, dovevo trovare questo coraggio.

<< Forse è arrivato il momento di dirti tutto>> iniziò Lane a parlare << Che centri tu?>> Povera Scheggia non riusciva a capire nulla, mi faceva molta pena. << Senti Scheggia…>> senza volerlo la chiamai in quel modo.

Lei iniziò a guardarmi in un modo strano, poi mise la mano sulla fronte e chiuse gli occhi. Avevo paura che si stava sentendo male, mi avvicinai a lei << Ti senti bene?>> scosse la testa, Lane andò a preparare un po’ di acqua e zucchero. << Guarda perché non ti accomodi sul divano?>> << E tu perché in questi mesi non ti sei fatto ne vedere ne sentire?>>.

Quelle parole mi congelarono. Rimasi in silenzio senza dire nulla, non avevo il diritto di dire nulla, aveva ragione non mi ero comportato per niente bene nei suoi confronti. << Scusami>> solo questa stupida parola riuscii a pronunciare, non avevo nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi.

 

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Capitolo 18
*** Verità (parte 1) ***


bb

Salve a tutti ringrazio come sempre a tutti per leggere la mia storia . volevo ringraziare veramente tanto maryc perchè ha aggiunto questa storia tra le seguite e per tutti i complimenti che mi ha fatto.

spero che questo capitolo vi piaccia, in raltà questa è la prima parte poichè ho deciso di dividerlo ( ancora non so se in due o tre parti).

Buona lettura baci...

RORY

 

Confusione. Tanta, tanta confusione aveva nella mia testa. Una semplice parola “Scheggia” che per molti poteva essere nulla invece a me era servita per poter ritrovare nei miei pensieri quel volto, quello sguardo che tanto mi era mancato.

Sentivo che mancava qualcosa in questa mia nuova vita, ma non immaginavo che fosse il tanto aspettato L. Huntzberger.

Mi tornarono alla mente dei piccoli flash di vita passati insieme, erano troppi ricordi per immaginare che non fosse una persona fin troppo importante per me. Alla pronuncia di quel nomignolo, la prima immagine che ho avuto di noi due insieme è stato quello dove io e lui saltavamo insieme, mano nella mano, con dei stupidi vestiti addosso.

Purtroppo però il mio ricordo non era nitido e le persone che avevo davanti in quel momento iniziarono a girare molto velocemente intorno a me. Non riuscivo a sentire il mio peso sulle gambe e mi lasciai cadere, ma qualcuno mi prese e mi posò sul letto.

<< Rory come ti senti adesso?>> da schifo avrei voluto rispondere alla mia amica, ma non ebbi il coraggio << Bene, ma sono ancora molto confusa>> << È normale però vorrei che mi lasciassi spiegare>> come minimo dovevano spiegarmi, tutti mi avevano mentito per questi lunghi mesi. Era come se mi avessero costretto a vivere una vita non mia, la colpa non era solo di Logan, ma anche di Lane, di mia madre, di Dean e di Luke e di tutti coloro che sapevano la verità ma sono rimasti in silenzio. Avevo una voglia matta di piangere non tanto dal dolore, ma dalla rabbia che provavo, facevo fatica a guardare negli occhi la mia migliore amica, non sapevo se potevo continuare ad avere fiducia in lei.

<< Lane puoi chiamare mia madre? Grazie>> Lane in un attimo mi prese il telefono e me lo passò <<…no Lane voglio che tu dica a mia madre che mi sono sentita poco bene dalle questo indirizzo, voglio che sia lei che Dean vengano qui>> volevo dei chiarimenti e li volevo subito non volevo più aspettare, avevo aspettato fin troppo. Dopo dieci minuti Lane mi disse che si sarebbero messi subito in viaggio, poi uscì dalla porta e mi lasciò sola. Iniziai a pensare come dovevo comportarmi e cosa dovevo dire, non avevo preparato nessun discorso perché sapevo che non sarebbe servito a nulla, perché quando mi sarei ritrovata davanti a tutti non potevo immaginare cosa l’emozione mi avrebbe fatto dire.

<< Posso entrare?>> quando lo vidi il mio cuore si strinse e sentii un forte nodo alla gola, ma la razionalità vinse su tutto << Non ti preoccupare a breve avremo modo di parlare, però adesso voglio stare ancora un po’ da sola>> << Va benissimo>> e mi fece un piccolo sorriso che per un attimo mi fece togliere tutti i brutti pensieri.

Dopo circa un ora e mezzo finalmente bussarono alla porta. << Rory sono arrivati>> scesi dal letto e mi diressi verso il salotto. Erano tutti seduti Lane, mamma e Dean sul divano mentre Logan era seduto su una sedia, avevano lasciato libero il posto sulla poltrona apposto per me. Nei loro volti si notava forte disagio ed imbarazzo, il disagio si leggeva soprattutto negli occhi di mamma, mentre quello più a disagio sembrava Logan. Mi accomodai sulla poltrona, chiusi gli occhi e iniziai a pensare alla parole che potevo utilizzare, non volevo essere molto dura perché comunque capivo che loro mi avevano voluto proteggere, m non riuscivo a capire né da chi né da cosa.

<< Allora io vi ho fatto chiamare perché penso che ognuno di noi mi debba delle spiegazioni>> bene forse era meglio che davo a loro l’opportunità di spiegarsi, così avrei evitato di attaccarli. Si iniziarono a guardare per vedere chi dovesse cominciare a spiegarmi la propria verità, ma sembrava che nessuno avesse questo coraggio. << Io so aspettare…>> la mia frase era una po’ seccata per fargli capire che qualcuno prima o poi doveva pur iniziare.

Finalmente qualcuno iniziò a parlare << Guarda io non so di preciso cosa ti sia stato detto di preciso…>> Logan si interruppe, guardò per un secondo il soffitto fece un gran respiro e riprese <<…io so solo che io e te stavamo insieme, ci amavamo eravamo andati a convivere insieme, poi hai avuto quell’incidente…e poi Dean ti ha detto che eri la sua fidanzata e tutti hanno pensato che dato il tuo stato era meglio non dire la verità…>> la sua voce era strana, era stridula la voce si bloccava nella gola. Dal suo sguardo capivo che anche lui aveva sofferto molto in questo periodo e a dir la verità mi sorprese un po’ <<…con questo però non voglio dare la colpa a nessuno per averti mentito, perché comunque se avessi voluto potevo correre da te, ma purtroppo il mio essere egoista ha vinto…>> si rifermò per l’ennesima volta, adesso però le lacrime gli incominciarono a rigare il viso. Volevo andargli vicino e rassicurarlo dirgli che lo capivo e che la persona che mi aveva deluso di più tra tutti loro era mia madre. Era da lei che mi aspettavo i chiarimenti e invece era lì seduta a fissare il vuoto.

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Capitolo 19
*** Verità (parte 2) ***


nn

Ammetto che il capitolo precedente sia stato un pò troppo triste, questo ho cercato di rattristirlo il meno possibile, spero di esserci riuscita. 

Ringrazio come sempre per tutti i complimenti che mi fate. 

Il prossimo capitolo spero di riuscirlo a postare per Domenica 6. Vi lascio a questo nuovo capitolo...baci baci Scoutina!!

RORY

 

Dopo Logan nessuno ebbe il coraggio di continuare a parlare. Io continuavo a vedere mia madre, ma lei continuava a vedere verso la televisione che d’altronde era spenta. Riuscivo a sentire il sangue che bolliva dentro le mie vene, iniziavo a non sopportare più tutto questo silenzio, stavo dando l’opportunità di togliersi un macigno dallo stomaco, e invece nulla. Invece di fare a gara per chi doveva parlare per prima continuavano a guardarsi con la speranza che qualche povera anima pia cominciasse.

Essendo arrivata al limite della mia pazienza decisi di intervenire << Ok adesso basta! Se nessuno ha niente da aggiungere quella è la porta e come siete entrati potete anche uscire!!>> ecco io non volevo sbroccare, ma non ce la facevo proprio più.

<< Rory non fare così potresti risentirti poco bene>>  intervenne immediatamente Logan, ma io senza volerlo lo fulminai con gli occhi. Anche se non volevo ammetterlo il suo comportamento se da un lato lo potevo comprendere da un altro lato mi aveva deluso, perché se realmente mi amava, come diceva, non avrebbe permesso di farmi raccontare delle bugie per tutto questo tempo, però dovevo anche capirlo, di certo non si poteva mettere contro mia madre.

<< Forse adesso è arrivato il mio turno…>> finalmente sentii quella voce tanto conosciuta e che, mai come questa volta, mi era mancata. <<…forse tutto questo è colpa mia perché ho dato l’opportunità a Dean di mentirti e io non mi sono opposta. Mi prendo questa colpa e mi prendo la colpa di non aver mai provato a dirti in realtà come stanno le cose>> << Mamma ma come mai hai permesso questo?>> Cavolo forse ero scema, ma non riuscivo a capire il perché << Rory l’ho fatto per il nostro rapporto. Quando stavi con Dean tra me e te c’è sempre stato un ottimo rapporto, invece da quando nella tua vita è entrato Logan il nostro rapporto non è stato più lo stesso…è solo per questo>> Mia madre mi sembrava abbastanza sincera, stava piangendo e corsi subito da lei per dirle che non importava anche se mi aveva fatto soffrire io le volevo troppo bene.

Logan si alzò dalla sedia dove era seduto ed andò in cucina, Lane lo segui e rimasero per un po’ loro due soli; nel frattempo Dean raccontò la sua versione dei fatti, dicendomi che comunque i suoi sentimenti erano veri e se anche io lo amavo il problema non ci sarebbe stato. Ma era qui che il filo si impigliava, perché Dean mi aveva mentito una volta e lo poteva far benissimo una seconda volta, e cosa più importante non ero poi così sicura di amarlo.

Non so perché ma da quando avevo incontrato Logan il mio cuore aveva iniziato a battere come non mai, ogni volta che si avvicinava a me, ogni volta che mi parlava, ogni volta che mi sorrideva un brivido percorreva la mia schiena e il cuore sembrava facesse delle piccole capriole, questo doveva significare pur qualcosa no?

Mi alzai dalla poltrona e mi diressi verso la cucina, la porta era accostata e invece di entrare faci una cosa che non avevo mai fatto, almeno in questi otto mesi, decisi di origliare il discorso tra Logan e Lane <<….senti Lane io non voglio assistere a loro due che tornano insieme, cavolo mi fa troppo male…>> uff a sentire queste parole mi sentivo quasi un mostro << Cacchio  Logan caccia gli attributi vai li dentro e riprenditi la tua vita, ricomincia a vivere con o senza Rory, so che quello che ti sto dicendo può sembrare cattivo ma è così>> Lane aveva ragione, qualsiasi sarebbe stata la mia decisione lui doveva ricominciare a vivere, mi sentivo in colpa nei suoi confronti infondo lui mi amava << Lo vorrei tanto credimi Lane, ma come faccio? In questi mesi avevo cercato di mettere da parte il mio cuore e pensare solo alla carriera, ma adesso che lei è ripiombata nella mia vita non so se ce la potrò fare>>

E io che pensavo che fossi stata l’unica a soffrire, forse anche io mi ero comportata in modo egoista.

<< Rory noi andiamo tu cosa vuoi fare?>> era mia madre a parlare, Lane e Logan uscirono dalla cucina e io feci finta di uscire dal bagno ed entrammo tutti nel soggiorno. << Allora Rory cosa fai?>> Dean proseguì. E adesso? Cosa dovevo fare?

Se tornavo a casa sembrava che volessi tornare alla mia vita di sempre e dimentica la “parentesi” Logan , oppure potevo rimanere qui con la mia amica Lane e con la “parentesi” molto sexy. 

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Capitolo 20
*** Decisione ***


bbbbbbb

Scusate se non ho postato ieri, ma ho avuto dei problemi con il pc e non mi faceva aprire la storia, non so il perchè bha.

Vi lascio al brano buona lettura...baci baci Scoutina =)

RORY

 

Sentivo molta pressione su di me, tutti aspettavano questa mia decisione con molta ansia e senza volerlo la trasmettevano anche a me. Come potevo decidere da chi andare, io avevo appena ritrovato la memoria in un certo senso dovevamo festeggiare ed invece dovevo decidere di lasciare delle persone.

Forse fu proprio questo pensare di dover lasciare delle persone che mi fece prendere la decisione, forse quella più ovvia e scontata, ma forse anche quella più sbagliata. << Scusatemi, ma non posso fare altrimenti…>> la mia voce era tremolante, aveva un nodo alla gola gigantesco.

Mi incamminai verso Logan e Lane gli guardai forte negli occhi e mi misi a piangere come una bambina, la mia migliore amica mi abbracciò forte; poi mi girai verso Lui, quanto era bello, mi avvicino a sé e mi stampò un bel bacio, le sue labbra morbide, calde; un bacio appassionante all’improvviso e poi davanti a tutti, per vergogna mi sarei voluta allontanare ma la voglia di risentire quel suo sapore era troppo forte.

si staccò da me e mi disse quasi sotto voce, come se nessuno dovesse ascoltare << Mi spiace Scheggia, ma questa volta non starò a guardare>> detto questo mi fece un piccolo sorriso malizioso, io senza pensarci due volte ricambiai il sorriso, ma il mio al contrario era un sorriso d’imbarazzo.

<< Allora andiamo Rory?>> la voce di Dean mi riportò purtroppo alla realtà, dovevamo tornare a casa altrimenti avremmo fatto troppo tardi, mentre il mio sguardo continuava a guardare fisso Logan mentre si chiudeva l’ascensore Dean mi prese la mano e la strinse forte, ma quel gesto che prima mi piaceva molto perché mi faceva sentire sua e di nessun altro, adesso m’infastidiva.

Il viaggio fu molto silenzioso, quasi da far paura. Io e mia madre eravamo sempre state delle belle chiacchierone, ma adesso sembrava che questa tensione nessuno la volesse spezzare, anche perché io qualcosa da dire l’avrei avuta, ma forse non era il momento migliore per dirlo. 

Quel silenzio mi stava iniziando a dare fastidio e per questo iniziai a cercare qualche bel cd da mettere, un bel gruppo rock così poteva smuovere quel viaggio; finalmente lo trovai e lo inserii ma la canzone durò solo pochi secondi << Vuoi abbassare questo maledetto volume?!?>> intervenne Dean, seduto dietro la mitica jeep di mamma << Scusa? Se ti dà fastidio la musica puoi anche scendere, non sei obbligato a continuare il viaggio con noi!>> lo so, forse la risposta è stata un po’ troppo acida, ma lui doveva capire che io avevo deciso di tornare a Stars Hollow per mia madre e non di certo per lui, questa serata mi era servita per capire che senza mia madre non potevo vivere, ma senza Dean potevo stare. << Come mai sei così acida?>> mamma cercò di intromettersi nel discorso << Perché io sto tornando a Stars Hollow per te mamma non per lui, adesso sono confusa e ho bisogno di stare sola>> finalmente avevo detto, così non mi dovevo sentire in colpa nei confronti di nessuno. << Solo perché adesso sai tutta la verità vuoi mandare all’aria la nostra storia d’amore? Rory per favore pensaci bene!!>> immediatamente alzò il tono di voce. 

Io volevo pensarci, ma per farlo non potevo stare né con l’uno né con l’altro, quindi mi sembrava giusto nei confronti di Logan di mettere da parte anche Dean per un po’ << Appunto perché devo pensarci non posso stare con te, altrimenti non sarei giusta>> Iniziò ad urlare molte cose, la maggior parte delle parole offendevano Logan per il resto erano soltanto un mucchio di parolacce. << Adesso basta tutti e due! Dean, Rory ha ragione deve pensarci un po’ e se sta con te come potrà prendere la decisione più giusta? Quindi basta non voglio più sentir discutere in questa macchina!>> adesso si che riconoscevo la mia mamma, mi era mancata veramente tanto e non potevo pensare di poterla perdere. Senza rendermene conto mi addormentai sperando che come dice il detto la notte mi avrebbe portato consigli.

 

 

LOGAN

La decisione di Rory non poteva essere un’altra, doveva per forza scegliere Lorelai, infatti io questo vedevo. La mia scheggia non aveva scelto Dean ma sua madre e questo mi fece sentire tranquillo e sereno, anche perché come avevo detto a lei questa volta non l’avrei persa, ma avrei fatto di tutto per riaverla al mio fianco.

<< Bella mossa quella di baciarla davanti a tutti>> mi disse Lane e al pensiero incominciammo a ridere come due bambini scemi. << Bhè la voglia era tanta, poi al pensiero che lui ci doveva vedere senza fare niente era ancora più bello>> se Dean avesse provato a baciare Rory davanti a me come minimo si sarebbe ritrovato con un occhio nero. << Adesso cosa farai per riconquistarla?>> Bella domanda, cosa avrei fatto? Non volevo starle con il fiato sul collo perché non volevo essere pesante, però doveva capire che lei amava me non Dean, non volevo essere presuntuoso però sapevo che era così, perché lui poteva inventarsi mille cose per riconquistarla, ma i fatti parlavano le era bastato rivedermi per farla andare in confusione e questo lo avrei giocato a mio favore.

<< Vabbè io domani torno a casa tu vieni con me?>> guardai Lane e le feci un bel sorriso << Certo!>>

Angolo "autrice"

Volevo scusarmi con tutte voi: maryc,babytvb81 e Clappy so che la scelta non è quella che tutte volevate, ma ho preferito che Rory scegliesse di tornare con la mitica Lorelai...ho cercato di mettermi un pò al suo posto ed io avrei scelto mia madre, ma questo non vuol dire che lei abbia scelto Dean (e penso che si sia capito xD).                  Il prossimo capitolo lo posterò molto probabilmente lunedì 14 (se riesco anche prima) 

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Capitolo 21
*** "Cara Scheggia... ***


grgr

A fine capitolo troverete le mie scuse per questo mio ritardo. Buona lettura...Scoutina

RORY

 

Era passata una settimana da quando Logan era venuto a Stars Hollow per riaccompagnare Lane a casa, ci eravamo visti di sfuggita, giusto il tempo di lasciarmi una lettera e poi non l’ho visto e sentito più. Forse nella lettera c’era scritto che non voleva più sentirmi o stava scritto che mi avrebbe aspettato per sempre, potevano essere solo supposizioni perché io non avevo avuto il coraggio di aprire quella lettera, avevo paura che ci fosse scritto qualcosa che a me non sarebbe piaciuto e per questo avevo preferito lasciarla chiusa.

Purtroppo le cose dal giorno della mia ritrovata memoria erano andate sempre più peggiorando; Dean non faceva altro che opprimermi, non mi lasciava mai sola non voleva capire che io avevo bisogno di stare un po’ sola; e poi anche con mia madre le cose non erano tornate alla normalità, perché per quanto io la potevo comprendere, non la potevo capire. In poche parole nella mia testa io avevo a forte idea che lei preferiva vedere me felice in una finta realtà invece di vedermi realmente felice, questo purtroppo mi faceva vedere mia madre con occhi ormai diversi.

<< Rory puoi venirmi a dare una mano con Seth?>> posai la lettera che stringevo tra le mani e andai in camera di mio fratello << Lo puoi vestire mentre io rimetto a posto un po’ la camera?>> << Certo!!>> Seth ormai cresceva a vista d’occhio ed era sempre più simile a Luke aveva lo stesso sguardo solo che con gli occhi color del cielo. Amavo stare con lui perché potevo parlargli e sapevo che non lo avrebbe mai detto a nessuno, ormai in quella casa mi fidavo cecamente solo di lui. Vestito il mio fratellino scesi in sala e mi diressi verso la cucina per preparargli il a colazione.

Oggi avevo deciso di dedicarmi totalmente alla casa, e una volta finito mi andai a rinchiudere in camera davanti al pc, cercavo Logan su Twitter e indagavo su quello che faceva durante la giornata, ormai conoscevo la sua presentazione a memoria, l’avevo letta più o meno trenta volte in questa settimana. Qualcuno bussò alla porta e chiusi velocemente lo schermo del pc << Posso entrare?>> << Certo che puoi entrare mamma, d’altronde questa è casa tua>>.

Iniziammo a parlare del più e del meno di quello che avremmo voluto fare insieme, tipo un altro viaggio in Europa le destinazioni erano: Madrid, Venezia e Berlino; sicuramente sarebbe stato un bel viaggio e forse lontano da tutti avremmo potuto anche ritrovare il nostro rapporto speciale. << Cos’è quella busta atterra?>> abbassai lo sguardo in direzione dei miei piedi e vidi la lettera di Logan, la coprii con un piede << Nulla solo una lettera…>> mamma mi guardò e sembrava aver capito che quella risposta era una balla << Da quant’è che ci diciamo bugie?>> che bella domanda!! << Anche a me piacerebbe sapere da quant’è, ma penso di saperlo…>> la mia risposta era un po’ acida, infatti Lorelai abbassò lo sguardo. Ci furono dei minuti di silenzio quasi imbarazzanti, poi decisi di rompere il silenzio << È di Logan, è una lettera che mi ha scritto…>> lo dissi quasi con aria di sfida per vedere una sua reazione. << Lo avevo immaginato, appena ti ho chiesto di questa lettera il tuo sguardo è cambiato, si vede che sei innamorata di Logan>>

Non potevo darle torto anche io mi ero resa conto che i miei sentimenti per Logan erano forti e da quella sera che lo avevo visto tutte le santi notti le sognavo, ogni notte più bello, ogni notte più vicino a me. << Si hai ragione io lo amo>> << E allora ascolta il consiglio di una madre che ha sbagliato molto, leggi la lettera e se leggi delle cose che non ti piacciono corri da lui se è quello che vuoi…>> un mezzo sorriso apparve sul mio volto. <<…so di aver sbagliato nel non averti permesso di sapere la verità, ma il mondo di Logan pensavo che fosse troppo inadeguato per te ed invece ho finalmente capito che non è così, tu sei adattissima per quel mondo>> << Grazie mamma!!>> mentre piangevo solo queste due parole riuscii a pronunciare, dopo di che mi gettai tra le braccia di quella mamma che mi era mancata veramente tanto. << Adesso ti lascio sola per leggere la lettera>> << No resta la voglio leggere con te>>.

Presi la lettera e l’aprii, le mani mi tremavano veramente tanto, la paura di leggere determinate parole era veramente tanta.

 

Cara Scheggia,

mi sembra strano scrivere  una lettera ed indirizzarla a te. Lane mi ha consigliato di scriverti, ma non trovo le parole, eppure nei film fanno vedere che riesce facile scrivere una lettera alla donna amata, vorrà dire che sono l’eccezione.

L’unica cosa sensata che mi sento di scriverti è che ti amo! Ti amo! Ti amo! Non m’importa quanto ti dovrò aspettare, tu devi sapere che io ci sarò.

L’unica cosa che ti dico è che aspetterò una tua chiamata per sapere cosa vorrai fare, per sapere se faccio bene ad aspettarti o invece è una cosa inutile. Ti prego chiamami ti aspetto.

 

Logan.”

Angolo autrice:

Chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto dei problemi con la linea e non mi è stato possibile postare il capitolo. Grazie ancora per i complimenti e sono sempre più felice che tutta questa gente segua la mia storia. Il prossimo capitolo cercherò di postarlo Giovedì 24. Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo. Baci baci Scoutina.

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Capitolo 22
*** Non si poteva dire di NO... ***


vv

So di non rispettare la scadenza che mi ero prefissata, ma dato che il capitolo era pronto e la settimana scorsa vi ho fatto un pò aspettare eccomi qui! Notizia importante è che questo sarà il penultimo capitolo! Buona lettura baci baci Scoutina :)

LOGAN

 

Non potevo credere a quello che mi stava accadendo. Le parole non uscivano, eppure avevo una gran voglia di parlare. Sentivo molto caldo e avevo paura che a breve sarei svenuto; poi abbassai lo sguardo e incontrai nuovamente i suoi dolci occhi…

 

Qualche ora prima

 

RORY

 

Strinsi forte tra le mani la lettera e guardai negli occhi mia madre << Cosa ci fai ancora qui!?!? Vuoi andare da lui??>> Abbracciai forte mia madre e mi misi in macchina, ancora non sapevo cosa avrei fatto o cosa gli avrei detto, ma avevo una voglia matta di stringerlo a me, baciarlo e fare l’amore con lui. Volevo risentirlo mio, come era stato per molto tempo. Purtroppo la pioggia rallentava la mia corsa e questo da un lato era una cosa positiva poiché mi permetteva di pensare a cosa gli avrei potuto dire, sicuramente scusa per come mi ero comportata con lui, adesso pensandoci bene con lui mi ero comportata d’avvero male, lui mi aveva ospitato a casa sua e io alla fine o avevo ringraziato tornando con Dean, come sono stata sciocca.

Pensa Rory, pensa Rory questo ripeteva nella mia testa, dovevo pensare non potevo trovarmi davanti a lui e non dirgli nulla, non se lo meritava proprio; anche se si dice che a volte il silenzio vale più di mille parole.

Ma Rory Gilmore non poteva stare in silenzio in quel momento, dovevo dirgli tutto quello che forse non gli avevo detto mai, dovevo fare tutto per far capire a Logan quanto era realmente importante per me, e lo era veramente tanto. Me ne rendevo conto dal mio cuore, perché bastava pensare a lui e il mio cuore faceva capriole all’indietro poi mi arrivava alla gola per riscendere infine al suo posto.

Questo mi fece capire che era lui l’uomo della mia vita e nessun’altro.

Ormai erano due ore che stavo per strada e se avevo ricordato di girare a tutte le traverse giuste il portone che si trovava davanti a me doveva essere quello che mi avrebbe portato da lui.

Spensi la macchina e mi infilai nel portone, mentre aspettavo l’ascensore la mia mente era completamente vuota, non riuscivo a pensare una frase di senso compiuto. L’ascensore si aprì e iniziai a salire verso il nono piano, solo in un secondo momento pensando mi resi conto di non aver nemmeno avvisato Logan del mio arrivo e quindi volendo poteva anche non trovarsi a casa.

Le porte dell’ascensore si aprirono e l’ansia invase il mio corpo, si perché sentivo essa dentro di me. Le gambe tremavano, tanto da pensare di non riuscire ad arrivare solo su due gambe davanti la porta di casa.

Ero arrivata.

Ero arrivata e non sapevo cosa potevo mai fare.

L’ansia si mescolò con la paura, con il timore, con l’eccitazione.

Scrollai i mille dubbi che avevo nella mia testolina, si perché adesso la sentivo veramente piccola. Ok adesso dovevo essere pronta, cavolo non stavo andando a dichiarare la morte a nessuno, anzi dovevo dichiarargli tutto il mio amore, forse non o avevo mai fatto quando eravamo stati insieme e quindi era giusto che lo facessi.

Un ultimo grande respiro e bussai alla porta. Ad aprirmi fu proprio LUI, ma perché doveva essere così bello? Perché non riuscivo a dire nulla? Cavolo Rory ce la puoi fare, che ti prende? Hai intervistato persone importanti per il mondo intero e adesso non riesci a dire nulla a l’unica persona che si merita delle tue parole?

<< Rory ti senti bene? Sei un po’ pallida>> Logan mi prese la mano e senza capirci nulla mi inginocchiai << Ro-Rory cosa stai facendo?>> il suo tono era misto tra l’imbarazzo e la paura. Un altro grande respiro, aprii gli occhi << Logan abbiamo aspettato ta-tanto tempo…e-e-e adesso i-i-o non voglio più aspettare…>> tremavo, ma era una bellissima sensazione << io sono tua e voglio, anzi vorrei, che tu sia mio per sempre…Logan Huntzberger vuoi sposarmi?>> lo avevo detto e mi sentivo felice.

 

LOGAN

 

…la sentivo tremare o forse ero io che tremavo, ma comunque fosse era la sensazione più bella fino ad allora di tutta la mia vita. Strinsi forte la presa della sua mano, mi misi in ginocchio anche io << Rory io sono sempre stato tuo…ed è per questo che si! Io voglio diventare tuo marito>> L’alzai con tutta la forza che avevo e ci lasciammo in un bel bacio appassionato, con la felicità nel cuore pensando a tutti i baci che il destino ci avrebbe concesso.

ANGOLO AUTRICE: Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, a mio parere è quello più bello di tutta la serie. Ringrazio tanto Clappy che ha commentato tutti i capitoli e maryc che si è affezionata alla mia storia, ringrazio anche binca e baby81tvb grazie veramente tanto!!

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Capitolo 23
*** Per sempre ***


bbbbbbb

 

SCUSATEMI PER IL RITARDO MA HO AVUTO VERAMENTE DIFFICOLTÁ A SCRIVERE IL FINALE…SPERO VI PIACCIA!

 

LOGAN

 

Ero nervosissimo. Stavo aspettando la donna della mia vita. Come tutte le spose si stava facendo aspettare, ma io non ce la facevo più. Stavo ripentendo la mia promessa che avevo scritto qualche ora prima, perché le parole mi avevano abbandonato.

Il posto che avevamo deciso per il matrimonio era favoloso, avevamo fatto allestire un piccolo gazebo vicino al laghetto di Stars Hollow, nel laghetto c’erano delle anatre che facevano i loro versi che facevano scendere un po’ la tensione che si era creata.

Senza rendermene conto, l’orchestra iniziò a suonare a marcia nuziale e mi girai verso la navata. La prima a percorrerla fu la piccola Lux, era davvero stupenda aveva un abitino rosa confetto e i capelli scendevano a boccoli, camminava lentamente per paura di cadere; dietro di lei vi era Lorelai anche lei in un bel vestito rosa confetto e a stessa pettinatura di Lux, prima di andarsi ad accomodare al suo posto venne vicino a me e mi sussurrò << Ehi Huntzberger sei veramente bello>> e mi fece un sorriso, sicuramente lo aveva fatto perché aveva notato la mia agitazione.

Poi finalmente le poche persone che avevamo invitato, era stata una decisone comune invitare solo le persone a noi realmente vicine infatti eravamo solo una trentina di persone, si alzarono e io sentii il cuore accelerare di molto, le mie mani erano molto sudate, non dovevo essere un bello scenario. Finalmente la vidi.

Era favolosa.

Il vestito era molto semplice, ma addosso a lei faceva veramente una gran bella figura.

La sua camminata era un po’ goffa, tanto da pensare che a breve sarebbe caduta.

Si avvicino a me e mi fece un bellissimo sorriso e io ricambiai immediatamente.    

Ci accomodammo e il parroco iniziò a pararci dell’importanza del matrimonio, io e Rory avevamo le nostre mani intrecciate e non so dire quale tra le due tremava di più. Ero troppo felice nel sapere che dopo tanti su e giù finalmente il nostro sogno si stava per realizzare, mancava veramente poco.

Era arrivato il momento della mia promessa, tremavo ma mi sentivo pronto << Rory accolgo te come mia sposa, e ti prometto di starti vicino in ogni momento che sia buono o cattivo, ti amo piccola Scheggia e giuro di esserti fedele e rispettarti tutti i giorni della mia vita, e questo ti prometto che sarà per sempre>> la mia voce tremava anche perché avevo improvvisato dato che avevo dimenticato tutto. Rory mi sorrise e mi strinse forte la mano << Io Logan accolgo te come mio sposo e ti prometto di amarti e rispettarti tutti i giorni della mia vita. Ti prometto in oltre di creare una famiglia piena di amore e felicità come vuoi tu, ti amo Logan e questo ti prometto che sarà per sempre>> la mia piccola Scheggia stava piangendo per l’emozione e io le strinsi forte le mani per farle capire la mia presenza.  << Adesso  è il momento delle fedi>>.

Seth aveva in mano un piccolo cuscino color bianco con sopra due fedi << Grazie Seth>> disse il parroco.

Dopo lo scambio delle fedi finalmente era fatta io e Rory eravamo un’unica famiglia. << Adesso lo sposo può baciare la sposa>> mi avvicinai delicatamente a Rory e poi un piccolo bacio delicato ci avvolse.

Finalmente stava per iniziare un nuovo capitolo della mia nuova vita.

 

Angolo autrice:

volevo scusarmi per l’attesa e per il brutto capitolo, ma vi giuro che scriverlo è stato molto difficile perché ogni finale mi sembrava non adatto.

Volevo ringraziare tutti voi che mi avete seguito e dato la voglia di continuare questa storia. Veramente tante tante grazieeeeeeeeeeeee!!!!

Vestito Rory:
abito rory

Abito Logan:
vestito logan

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