Il fragile, piccolo mondo del liceo...

di Gin_15
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- elezioni scolastiche ***
Capitolo 2: *** 2- benvenuti al liceo... ***
Capitolo 3: *** 3-casa Hayama! ***
Capitolo 4: *** 4-segreti svelati! ***
Capitolo 5: *** 5-vorresti uscire...con me? ***
Capitolo 6: *** 6-ho paura... ***
Capitolo 7: *** 7-ballo d'autunno ***
Capitolo 8: *** 8-la partenza e la sorpresa ***
Capitolo 9: *** 9-non mi perderai...mai ***
Capitolo 10: *** 10-siamo come quel fiocco di neve ***
Capitolo 11: *** 11-buon 2000! ***
Capitolo 12: *** 12-3mSC ***
Capitolo 13: *** Phatos: il film ***



Capitolo 1
*** 1- elezioni scolastiche ***


Buon dì

Buon dì!!! Questa è la mia prima ff su Kodocha, ma ne ho appena scritta una su Inuyasha…pare sia piaciuta….! Per questa storia non mi sono fatta un vero e proprio progetto, quindi non ne conosco gli sviluppi, ma i personaggi mi guideranno!!! Baci…spero vi piaccia, leggete e recensite!!! J J J

 

Prologo:

E se Sana e Akito non si fossero trovati nella stessa classe alle elementari e alle scuole medie?! E se Akito fosse rimasto, per tutto il tempo, un teppistello, come nel primo volume del manga?! E che quindi, infischiandosene degli altri, non avesse la mano ferita, e se i suoi rapporti con la famiglia fossero ancora incrinati, e tutti frequentassero lo stesso liceo?! Leggete e scopriremo come andrà a finire!!!

Cap. 1:

Era una mattina come tante altre, o quasi, Sana, ora quindicenne, si apprestava ad alzarsi, con scarsi risultati!!!

M, prorompendo nella sua stanza, suonando una strana trombetta!!!: - sbrigati o farai tardi, oggi non c’è anche il comitato per le elezioni scolastiche?-

S: - e allora?- in tono molto intontito

M: - scusa, signorina, ma non ti sei candidata?!-

S, saltando giù dal letto: - oh, cielo!!! IL DISCORSO….MAMMAAAAAAAAAAAA!!!

Dove l’ho messo? Tipregotipregotipregotipregotipregotiprego!!!-

M: - ah, ah, ah….e che ne so!!! Ah, ah ,ah!!!-

S: - e ora?! Cosa ci sarebbe da ridere?-

M: - ho una figlia idiota….ora muoviti!!!-

In preda al panico, la ragazza si mise a cercare il suo prezioso foglietto con su il discorso…alla fine, i suoi sforzi furono premiati. Così, un’assai più matura e sviluppata Sana, molto impegnata, si stava cambiando…

Pensò, tra sé e sé: (- oggi metterò il completino con i coniglietti….mi porta tanta fortuna!!! Poi, ma sì, metterò il maglioncino rosso, con i Jeans-). A questo punto immaginate, l’adolescente Sana Kurata, bellissima, con forme perfette, in sella al suo motorino, un pimpante Neos’ Turbo, di un bellissimo azzurrino cielo, ovviamente senza casco, le avrebbe rovinato la messa in piega, mentre si dirige verso il suo liceo…

Il liceo Jimbo era molto moderna, infatti i professori erano tutti molto giovani, e non c’era l’obbligo della divisa!

Arrivata a scuola, parcheggiò e sia accinse a entrare nell’auditorio….

S: - ciao Aya!!!! Come va? Come vanno i punteggi?-

A: - ovviamente tu sei in testa!!! Indovina un po’….un tuo avversario mi ha chiesto di uscire…sai gli ho regalato una tua spilla e…-

S: - NOOOOOOOOOOOOOOOO, e chi sarebbe?-

A: - quello là con gli occhiali, trovo sia carino- e indicò un ragazzo mediamente alto, snello, castano con gli occhiali!

S: - ah!!! Tsu…Tsushoki?! Tsuyashi…..-

A: - Tsuyoshi!!!-

A: - allora sei pronta?! Sai, lui mi sembra molto preparato!-

Fuka: - ma certo non può competere con te: carina, gentile, popolare, cordiale, membro del consiglio studentesco, capitano delle ragazze pon-pon, fondatrice dei corsi di recupero di matematica, direttrice del club teatrale, co-fondatrice del club di ginnastica, e poi, sei una star!-

S: - caspita!!! Sono tutte queste cose?! Ecco perché mi sentivo così stressata!!!-

E le ragazze scoppiarono in un allegra risata…Intanto:

Tsu: - ehi, Akito!!! Pensavo che non facessi in tempo ad arrivare!!!-

A: - sì, ma ho litigato ancora con mia sorella, così non sono andato fare la spesa!!!-

T: - bene, bene….tuo padre come sta? Era da almeno tre anni che non aveva una crisi!-

A: - ora- e sospirò a lungo – sta meglio, anche se è ancora in ospedale- mentì!

Infatti il sig. Hayama, una sera aveva rincominciato a tossire sangue e quando Akito era tornato dalla sua passeggiata nel parco, la sua sorella isterica, in lacrime, gli aveva accennato qualcosa, proibendogli di andare a trovarlo; i rapporti con il padre erano leggermente migliorati, da quando aveva visto, accidentalmente, il film di Sana ( quello iniziale, con Asako), ma la sorella gli era ancora molto ostile, ed esercitava uno strano potere sulle decisioni del padre.

>altoparlante< - AVRANNO ORA INIZIO LE PRESENTAZIONI DEI CANDIDATI, POI SI PASSERA’ ALLE VOTAZIONI-

Il primo candidato era un nanetto di terza, molto sfigatello, ascoltato e sostenuto solo dagli altri tre membri del suo club di matematica&scienze.

Come secondo candidato entrò Tsuyoshi: - salve a tutti ragazzi- e così, inizio a parlare per una buona mezz’ora, ma, scoraggiato dall’indifferenza dei presenti, decise di ricorrere al "piano B", inventato sul momento….- ehm, bene, parlo soprattutto, credo, alle ragazze….Akito, sali sul palco, per favore….bene, dicevo, le ragazze che voteranno per me, potranno baciare questo ragazzo!-

Hayama era più bello che mai, ora aveva un fascino maturo e ancora più virile, e la luce del riflettore donava ai suoi capelli degli splendidi riflessi, non fece in tempo a reagire, o a prendere a calci l’amico, che l’aveva incastrato, che nella sala partì un boato, ovviamente tutto al femminile!!!

Tsu: - grazie votate per me!-

E subito dopo entrò Sana, con capriole da circo, accompagnata dalle sue fedeli amiche e sostenitrici, Aya e Fuka….ma prima che potesse attaccare a parlare, a sorpresa, intervenne Fuka: - buon giorno, la candidata non sono io, anche se ci assomigliamo molto, ma volevo dirvi due parole!- e il suo sguardo si infiammò, vogliosa di vincere- trovo disdicevoli i sotterfugi di quel ragazzo- e indicò il precedente candidato – servirsi di un così bel ragazzo, che fra parentesi è uno stro…- ( nonostante Sana e Akito non si conoscessero, Fuka aveva avuto una storia con lui, che poi l’aveva piantata, perché la riteneva troppo saccente!

S: - FUKA!!!-

F: - sì. Scusate, volevo solo dirvi….che il fascino e il carisma di questa bellissima ragazza è naturale al 1000%….-

S: - grazie Fuka. Dunque dopo questa breve introduzione……eccomi, sono Sana Kurata, classe 1aE- ed attaccò con un bellissimo, travolgente, e coinciso, discorso –… cosa saremmo senza una guida onesta?! Senza qualcuno che ci sostenga?! Senza una famiglia, o, anche, una sola persona che ci ami e che ci dia forza?! Io voglio lottare per voi, sostenervi, tutti!!! E voglio essere ottimistica, per me e per tutti, perché l’ottimismo ci induce a perseverare e credere in noi stessi, un sorriso, a volte, è la miglior medicina…….-

Era un discorso profondo, tutti erano immersi in un attonito silenzio interessato, non era una discorso da semplice ragazzina liceale, era un discorso che andava al cuore, di tutti, nessuno escluso!!! –…. bhè, vedete, io ho subito molte delusioni d’amore, ma credo che la famiglia, gli amici….- stava piangendo-…sniff, credo che aiutino e….prima o poi, tutti troveremo qualcosa di più!!! Giusto? Sniff…scusate- disse scappando in lacrime, così che Aya prese il microfono: - bhè, è stato un bel discorso, no? Votatela….-

Subito scattò un applauso, da stadio, che Sana, però, non poté sentire….

Ed eccoci al primo incontro di due anime tormentate, una nera come la pece, l’altra candida e fanciullesca….un approccio non proprio gradevole ma forse, col tempo….

Akito: - ah! Sai che si proprio scema!- disse in un ghigno beffardo….

S: - cosa vuoi? Cosa ne sai tu?- ribatté, mentre si asciugava le lacrime….

A: - non mi riconosci?! Sono quel bambino che tu avresti volentieri ucciso alle elementari, quello nella classe di fianco alla tua!-

S, con un sorriso appena un po’ forzato: - ah, ora ricordo, bhè, sei davvero un bel ragazzo ora- e misteriosamente quello arrossì – ma il tuo caratterino non è certo cambiato….-

Fuka: - Sana?! SANA?!…..Dove sei?!….TU?! cosa ci fai con la mia amica, cosa le stavi facendo?!-

A: - Anche se non sono affari tuoi, stavamo solo parlando- dicendo così si allontanò….

F: - Sana?! Tutto ok? Ti ha detto qualcosa di sgarbato-

S: - no grazie, è tutto ok!!!- disse abbracciando l’amica, e ripensando al breve dialogo con quell’oscuro ragazzo, pensando se l’avrebbe rivisto, se gli avrebbe parlato ancora, e perché poteva essere così freddo, distaccato…risolse tutto pensando a quel che le diceva sempre sua mamma:

"il tempo è il più saggio,

perché svela ogni cosa!"

FINE

Lo so, vi avevo promesso un capitolo più….romantico, ma, la fic non è mica finita!!!!!!!!! Siate fedeli, leggete e sarete accontentati…ora, da bravi, recensite!!!

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Capitolo 2
*** 2- benvenuti al liceo... ***


Ciao carissimi e fedelissimi lettori, o almeno lo spero…

Ciao carissimi e fedelissimi lettori, o almeno lo spero…!!! J J J

Questo è il secondo chappy…sto scrivendo a raffica perché sono malata e non ho un cavolo da fare…..

 

Cap. 2:

Erano lì, ferme nel corridoio, due ragazze, c’era silenzio, poiché i corridoi erano deserti…tutti erano nell’auditorio…

F: - dobbiamo tornare, lo sai vero?! Devi tornare e stracciarli tutti!!!- ma dato che l’amica non riusciva ad abbozzare neanche un mezzo sorriso, aggiunse: - dimmi…perché prima sei scappata, piangendo? Siamo sole, puoi dirmelo….-

S: - oh, niente! Non ti preoccupare!-

F: - e sì che mi preoccupo cara mia, e non puoi fare nulla per impedirmelo!!!- così, iniziò a farle il solletico….

S: - ah, ah, ah….va ben…va bene, te lo dico ah, ah…ma tu smettila…ok?!-

  • dunque…ti avevo parlato della mia storia con Nao?-

F: - sì- rispose l’amica, impaziente…

S: - bhè…andava tutto bene, lui era dolcissimo ma, d’un tratto ha iniziato a pretendere…sniff…delle cose, sai?!…sniff, sigh…..i ragazzi, pensano solo a quello…-

Un’ombra, nel buio, tremò, ma non fu notata, perché era un’ombra debole…l’ombra non ha ombra………..

Sana proseguì, sempre più disperata: - bhè, io, un giorno, gli ho parlato onestamente, lui…lui sembrava aver capito….ma il giorno dopo ho visto la sua foto su una rivista scandalistica, con una sgualdrina…….sigh…..erano….sniff….ERANO MEZZI NUDI E ARRUFFATI!!!……….- dopo una lunga pausa- ieri gli ho parlato, e l’ho lasciato-

F: - e hai fatto la cosa giusta!!! Dai, fatti forza….-

Tornarono nella sala, dove li accolse un euforica Aya….: - stanno per comunicare i risultati e…tienti forte, TI DANNO COME FAVOR…ita….Sana, tutto ok?-

S, con un sorriso: - ora sì!!!-

>altoparlante<: - I CANDIDATI SI RECHINO SUL PALCO, PREGO, E VOTINO, GLI ALTRI SI METTANO IN FILA!!!-

Milioni di ragazze spingevano e si picchiavano per raggiungere Hayama e…garantire il loro voto, ma Akito non era certo ben disposto, così Tsuyoshi si inimicò sempre più gente….

Dopo parecchi minuti era pronto ad annunciare il vincitore, anche se ormai era scontato….

>alt<: - AND THE WINNER IS…………..SANA KURATA, CON UN NOTEVOLE DISTACCO SUGLI ALTRI DUE! STUDENTI, SALUTATE LA VOSTRA NUOVA RAPPRESENTANTE, se…se poi potesse passare a farmi un autografo!!! Grazie, grazie…. A TUTTI BUON ANNO….-

S/F/A: - uuuuuuuuuuuuuuauuuuuuu!!!!! Abbiamo vinto……….-

Tsu: - congratulazioni Sana, te lo sei meritato…..Aya- arrossendo – ti posso parlare?!…..-

A: - certo arrivo- e questa si allontanò, mentre le amiche trattenevano a stento le risate-

Quella sera:

S: - ma, Rei…..HO VINTO!!!!!!!!!!!-

M: - DIAMO INIZIO ALLA FESTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!11-

E da quel momento la casa esplose in una foga musicale, accompagnata da squillanti trombette…..

R: - Sana, ti hanno offerto un lavoro, in Nuova Zelanda…..per cinque mesi…a partire da metà settembre!!!! Non è grandioso, saresti una principessa elfica, che muore, lasciando il suo spirito e la sua protezione nella sua foresta di Louen; finché un giorno non giungerà un ragazzo, di cui ti innamorerai…..-

S: - prima di tutto non posso lasciare la scuola per cinque mesi!!! Secondo, il ragazzo lo interpreterebbe Nao, vero?-

R: - no, il protagonista maschile sarà un europeo, Daniel Tom Murray….pare sia molto popolare nel suo paese…alto, castano- biondo, occhi verdi, e pare sia molto galante…-

S: - scusa ma tu come sai tutte queste cose?!-

R: - ho visto una sua foto, e mi ha contattato il suo manager….sarebbe felice di lavorare con te!!!-

S: - ma come faccio con i miei impegni scolastici?-

R: - potresti delegare qualcuno…….-

S: - bhè, ne parlerò con le mie amiche, e vedremo…-

Il giorno seguente, Sana si alzò, si preparò, e, ancora una volta sul suo mitico motorino, raggiunse la scuola….quella mattina, tuttavia, non trovò posto, l’ultimo era stato occupato da un bel biondo, pochi secondi prima…

S: - oh! Uffa!!! Hai parcheggiato nel mio posto….-

A: - non vedo scritto il tuo nome…-

S: - ma sono la tua rappresentante, ti prego………-

A: - ti prego cosa?! Deficiente non sai che ora hai un posto riservato?!-

S, più svagata che mai…: - davvero, e mi sai dire dov’è?! Mi ci puoi accompagnare?!-

A: - che seccatura, vieni…- e riluttante la accompagnò in un parcheggio coperto super sorvegliato…………

Poi, insieme, raggiunsero l’aula di smistamento e, siccome erano entrambi in ritardo, si sedettero vicini, in ultima fila….

Il preside era assente per..."motivi famigliari" = vacanze!!!!, quindi fu il vicepreside a esporre il discorso di inizio quadrimestre…..

Vicepreside: - salve a tutti ragazzi del primo anno!!!! Spero che i primi giorni siano andati bene, anche se non avete ancora fatto una singola lezione….ho saputo che qui dentro c’è la vostra rappresentante….- Sana si sentì arrossire e si alzò non appena glielo ordinò il vicepreside, applaudita da tutti, o quasi…..

Il discorso andò avanti per almeno un’ora, quando….Sana si sentì la testa del ragazzo che aveva di fianco sulla spalla….

S: (- ma guarda te questo!!! Si è addormentato, come un bambino….-)

- ehi!!!! Svegliati, svegliati……- ma non si svegliava….. – senti tu!!! Dunque, respiri, vero?!….sì non sei morto…sei svenuto?! Oh…aiutoaiutoaiutoaiuto….- avrebbe voluto gridare, ma, da buona rappresentante doveva cavarsela.

Gli stese le gambe sui sedili vuoti vicini, mettendo sotto ai piedi il suo zaino; prese dalla sua borsa un panno, lo impregnò d’acqua e iniziò a passarglielo sulla fronte; poi incaricò un ragazzo che si trovava davanti, di andare a riferire al prof. Cardini che un ragazzo si era sentito male e, "la rappresentante" doveva portarlo in infermeria….

V.P. : - va bene, non c’è problema…..è qualcosa di grave?-

S, in tono leggermente isterico e spaventato…: - no, no…non si preoccupi-

Poi si caricò sulle spalle Hayama, che sembrava aver ripreso un po’ i sensi, ma era ancora mezzo addormentato, e si diresse in infermeria…

A metà della strada Hayama aveva ripreso i sensi, fortunatamente per Sana, che si stava distruggendo…

A: - dove diavolo mi stavi portando?-

S, sorridente e fiera del suo operato: - in infermeria, mi eri svenuto addosso….ti ho fatto riprendere i sensi, ma sei ancora deboluccio…- e poi aggiunse, perché lui si stava allontanando- …e ora tu mi segui!!! E sarà meglio che lo faccia senza fiatare…!-

Non avendo la forza di reagire, succube e seccato la seguì….

In infermeria fu messo in un letto e gli fu ordinato, da miss Pratt, l’infermiera, di riposare…i due si trovarono soli, in una stanza…lei, con molte domande da fargli…lui, con tanta voglia di dormire, ma, nel profondo anche di piangere e rispondere sinceramente alle innocenti domande di lei...

FINE

Lo so che è un filo insulso e che non ci starete capendo molto, ma questo chappy mi serviva ad arrivare a una certa situazione…..bacioni

continuate a leggere e recensire J J J J J J J J J J J J J J J J ;-)

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Capitolo 3
*** 3-casa Hayama! ***


Salve a tutti

Salve a tutti!!! Devo dire che questa fic sta avendo un inaspettato successo….ne sono FELICISSIMA J J J J J ……..per soddisfare le vostre curiosità andrò avanti, dato che ho ancora la febbre………..J

 

Cap. 3:

Ed eccoli, due noti ragazzi, in infermeria…l’uno disteso su un letto, l’altra lì accanto…

A: - cosa ci fai ancora qui?-

S: - a dirla tutta……bhè, non ho voglia di sentire ancora il lunghissimo discorso del preside….-

A: - sì…ma cosa ci fai QUI, con me…..-

S: - non vuoi un po’ di pimpante compagnia?!-

A: - no-

Sana d’un tratto più rabbuiata, ma sempre decisa a instaurare un dialogo con il ragazzo proseguì: - come mai sei svenuto?-

A: - bhè…non sono affari tuoi, sciocca, svampita….comunque ero solo stanco…-

S: - e come mai, non hai riposato abbastanza?!-

A: (- che rottura!!! Non mi va certo di dire a questa qui di mio padre…e poi perché, così popolare e amata da tutti, perde il suo tempo con me?-) – non ho potuto dormire abbastanza-

S: - perché?!-

A: - ora basta! Non sono affari tuoi!!! Perché ti devi preoccupare per forza per tutti?-

S: - perché mi sembri un cucciolotto indifeso, scontroso, rinnegato e solitario…che ha bisogno di ravvivarsi un po’! Dimmi…c’è qualcosa che non va? A casa? Con la tua ragazza? Con i tuoi amici?-

A: - non ho dei problemi con nessuno….-

S, con un sorriso smagliante: - a parte te stesso!-

A: - chi sei tu per analizzare la mia vita?! Sei solo una bambina viziata……con la tua famiglia perfetta, i tuoi amici perfetti, la tua carriera perfetta e…un fidanzato…perfetto!-

A quell’ultima affermazione, Sana non poté fare altro che scappare via, di nuovo in lacrime; mentre un abbattuto ragazzo biondo socchiudeva gli occhi nel suo letto….

Quella sera tornò a casa molto depressa, la madre, impegnata in una terza biografia di mia figlia ed io, non la accolse, Rei era fuori con Asako, ed era il giorno libero di "Mimi", la domestica….improvvisamente si sentì sola…….era davvero così fortunata e speciale?! Era anche molto indecisa se accettare il suo lavoro in Nuova Zelanda, le sue migliori amiche non rispondevano al telefono, probabilmente occupate con i loro "ragazzi" ( Tsuyoshi e Takashi)…….cosa poteva fare? Avrebbe voluto scappare, forse poteva andare in Nuova Zelanda, ma non se la sentiva…sentiva che, prima di partire, avrebbe dovuto aprire il cuore di quel ragazzo…..perché stava pensando a lui? E come sarebbe riuscita nel suo intento? Ci sarebbe riuscita? Non sapeva cosa fare, cosa pensare…d’istinto prese il cappotto, uscì di casa, mentre aveva iniziato a piovere, e, come una sciocca, non si era coperta….(- adoro sentire la pioggia sulla mia pelle……così fresca e sottile-)….inspiegabilmente si era trovata al parco…ma non lo aveva trovato deserto, c’era quel ragazzo, anch’egli fradicio, che mangiava, da solo su una panchina….si stava per avvicinare a lui, quando questo si alzò, così senza sapere perché, lo pedinò……………arrivarono a casa Hayama e lui fu accolto, come sempre, dalle grida della sorella!

S: (- com’è possibile, chi era quella, sarà una povera ragazza, torturata da quello screanzato! Ah…domani mi sente)….et…et…etchì!!!…ecco, mi sto prendendo il raffreddore, bhè, già che sono qui, proverò a chiedere ospitalità…….dopotutto sono una star…ma chi voglio prendere in giro?! È già tanto se mi conoscono in Giappone!!! Dovrei accettare quel film, potrebbe diffondere il mio nome…già!!!…già-

DLIN DLON

Nats: - chi è?!??-

S: - s…salve, etchì…spero di non…-

N: - uaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!! Devo chiamare le mia amiche, Sanachan è in casa mia uauuu!-

S: (- non sembra una persona disperata! O cattiva…-)

N: - STUPIDO DEFICIENTE, SCENDI SUBITO….ABBIAMO OSPITI….ESCI, IMMEDIATAMENTE…..-

Mentre uno strafottente Akito scendeva le scale, a Sana parve di capire che non era ben accetto in casa….ma perché? E dov’erano i loro genitori?

S: - no, aspetta…ero venuto per lui…-

N, con sguardo sprezzante: - ah…bene, andate di sopra… E NON VOGLIO SENTIRE LA TUA VOCE LOMBRICO…..-

A: - non c’è problema…DONNA ISTERICA!!!-

Perché? Perché quella, che sembrava una ragazza cordiale e gentile, lo trattava così?

A: - cosa sei venuta a fare qui?….io devo farmi la doccia, non ho niente da spartire con te, se ti sei offesa per quello che ti ho detto stamattina….non mi interessa…-

S: - ok!-

A: - ok cosa?-

Sana, con un altro sorriso smagliante: - aspetterò che tu abbia finito di fare la doccia!!!-

A: - no, va a casa!-

S: - no, sono tua ospite!!!-

Senza la forza per controbattere, Hayama si cacciò in bagno, e si tolse i vestiti, prima di entrare nella doccia….era bellissimo, fisico scultoreo, addominali scolpiti, bicipiti e tricipiti sviluppati, ma non esagerati….il Karate gli aveva fatto proprio bene….ebbene sì, aveva intrapreso ugualmente la via del Karate, perché, in segreto, ha sempre ammirato la ragazza nella stanza accanto…..(- perché è qui? Cosa vuole ancora da me? Perché non si allontana da me…e perché, per la prima volta, non vedo una ragazza così carina solo come una pupa da conquista?! Perché il suo sorriso mi fa sentire più sollevato?!-)

Qualche minuto più tardi Hayama era uscito dalla doccia, si era messo un asciugamano in vita, lasciando in bella vista addominali e pettorali, e si stava dirigendo verso camera sua, pensando che quella ragazza se ne fosse andate…e invece no! Quel delicato piccolo fiore, si era addormentato, infreddolito, sul letto….lui non poté fare a meno di notare quanto fosse carina, e lei svegliatasi di soprassalto, non poté non far cadere lo sguardo sui suoi muscoli e, risalendo, sui bellissimi capelli, ancora bagnati, che gli incorniciavano il viso….un dolce silenzio, calato nell’imbarazzo…rotto in un gelidi istante:

N: - LA TUA "AMICA" È ANCORA QUI?-

A: - NON SONO AFFARI TUOI!-

Sana scoppiò a ridere, non potendo fare ameno di notare quanto a lui piacesse quella frase…

A: - cos’hai?! Sei ancora qui?! Sei davvero testarda!-

S: - me lo dicono tutti! Senti, volevo chiederti……dove sono i tuoi?-

A, in un tono più cupo del solito…: - non sono qui!-

Sana colse quell’alterazione, che suggeriva sconforto e tristezza, così preferì cambiare argomento….- ti piacciono i dinosauri eh?-

A: - non mi dispiacciono-

S: - quand’è il tuo compleanno?-

A: - il 3 ottobre, perché?-

S: - così, sarà meglio che vada!!!-

A: - già...la tua mammina e il tuo papino potrebbero preoccuparsi…-

Una lacrima sostituì ogni controbattuta!

A: - e adesso cos’hai?-

S: nien…..sigh…te-

A: - dai, cosa c’è?-

S: - mio padre….io, non ce l’ho! Tutto qui…e mia madre ora è molto occupata…-

Le lacrime continuavano ascenderle e rigarle il volto, il cuore di lui fu mosso da un sentimento simile alla compassione e…..la abbracciò………

A: (- ma perché lo sto facendo?! E perché vorrei confidarle tutto sulla mia famiglia? Che strana ragazza-) – dai su! Smettila!- Il suo tono si era fatto duro, ancora, ma era solo per mascherare la dolcezza, che emanava dal calore del suo corpo……….

FINE

Bhè….arrivederci al prossimo capitolo……..un mega bacione, continuate a leggere e recensire!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! J J J J J

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Capitolo 4
*** 4-segreti svelati! ***


Grazie mille per i vostri consigli…

Grazie mille per i vostri consigli…..un mega bacione!!!!!!!!!! Continuate a leggere…

In questo chappy ognuno scoprirà qualcosa in più dell’altro……..sarà una cosa positiva?! Ma certo….ma non sempre dire verità, vuol dire far sentire meglio sé stessi…..anzi quasi mai! Rivangare il passato, i problemi, le tragedie, fa perdere di vista il presente…mentre il futuro ci assilla…..

 

Cap. 4:

Il silenzio di una stanza, il calore di un abbraccio, l’intensità delle lacrime, la gioia di un momento….

S, scostando il corpo ( seminudo) del ragazzo: - devo proprio andare, grazie-

A: - ti accompagno!-

S, finalmente sorridendo: - e da dove scaturisce tutto questo altruismo-

A, arrossendo impercettibilmente: - allora?! Vuoi che ti accompagni, o no?!-

S: - va bene, andiamo……..-

Scesi al piano di sotto

S: - salve signorina Hayama!-

N: - oh salve, buona sera! Torna quando vuoi!!! E TU SE NON TORNASSI STAREI MEGLIO!!!-

Per strada, i due ragazzi camminavano timidamente l’uno in fianco all’altra, c’era silenzio, fatta eccezione per il rumore delle cicale infreddolite, ogni parola sembrava distruggere un momento quasi magico, la luna piena illuminava i loro volti…tuttavia quel lungo silenzio sembrava accentuare l’imbarazzo…

S: - quella era tua sorella?-

A: - sì, per modo di dire…-

S: - ti riserva sempre quel linguaggio?-

Il ragazzo era combattuto, quella era un’estranea, solo Tsuyoshi conosceva i dettagli della sua famiglia, non poteva certo andare a raccontare a destra e a manca i suoi segreti…eppure, sentiva di poter essere sincero con quella strana ragazza…lo faceva sentire più sereno, perché?! Lo avrebbe accettato pur sapendo che…lui aveva ucciso sua madre…fece un sussulto, simile ad un singhiozzo.

A: - bhè…diciamo di sì!-

S: - ah, come mai?-

A: - NON SONO AFFARI TUOI-

A Sana sembrava di voler piangere, ma non poteva mostrarsi sempre così debole, così dopo pochi minuti di silenzio, tentò di non far notare quanto ci era rimasta male: - hai ragione; dopotutto per te sono solo un’estranea e capisco….-

Per la prima volta qualcuno capiva, e sembrava interessato alla sua vita…perché?! Forse, doveva essere onesto con questa persona….

A: - no………….vedi…mia madre…….io….-

S, sorridendogli: - non ti preoccupare…-

A: - io ho ucciso mia madre!!! Scusa…devo andare….-

S: - no! Aspetta…cosa vuol dire?-

A, in tono sommesso: - è morta nel partorirmi, sono una specie di demonio! Anche se mio padre ora lo nega, in realtà lo pensano tutti…io sono un demonio-

A quelle parole, la ragazza rimase inerme, non c’era niente, forse, che gli avrebbe fatto cambiare idea, era così cocciuto…sapeva solo che aveva bisogno di affetto, così, per la seconda volta quella sera, per ricambiare il favore, lo strinse a sé, e pianse….

S: - NON DEVI PENSARE DI ESSERE UN DEMONIO, ANZI, PROBABILMENTE SEI STATO L’ULTIMA E LA PIÙ GRANDE GIOIA DI TUA MADRE!!! LEI TI HA PARTORITO PERCHÈ TI VUOLE BENE….E DI CERTO NON VORREBBE CHE TUA SORELLA TI PARLASSE COSÌ , O CHE TUO PADRE…..pensasse una cosa del genere!!! LEI TI VORREBBE VEDERE PIÙ SORRIDENTE E SONO SICURA CHE VEGLIA SU DI TE…DA LASSÙ!-

A: - Kurata…-

Passarono altri minuti, l’uno abbracciato all’altra:

A: - tu non mi conosci…come puoi sapere che non sono un demonio?!-

S: - quando ne ho avuto bisogno, mi hai aiutato! Ora devo proprio salire…se mai ti venisse voglia di parlarmi….i cancelli di casa mia non mordono!-

A: - sì….mi dispiace!- (N.d.R.: il suo modo di dire grazie!)

S: - ok…ciao-

Al suo rientro, a casa, aveva trovato la SUA FAMIGLIA ad aspettarla, preoccupati, e quello era un gesto che valeva più di mille attenzioni e di mille parole, forse la famiglia Hayama non si sarebbe neanche accorta se, quella sera, lui non fosse tornato a casa….così, abbracciando sua "madre", non poté fare ameno di piangere…ci sono così poche certezze al mondo, e quando sei convinto di essere a terra, scopri che c’è qualcuno, ancora più in basso!!!

Il giorno seguente, a scuola, avrebbero finalmente comunicato lo smistamento nelle classi, che per motivi di "gestione", non era ancora stato confermato….

F: - ehi Sana, Aya…..siamo tutte insieme!-

A: - già…c’è anche Tsu!-

F: - ah, è vero! Come è andata ieri pomeriggio?-

A: - divinamente! E tu, hai sentito Takashi?-

F: - sì!!! Verrà su nel fine settim…-

S: - ragazze?! Ci sono anch’io!!! Anche se ora siete due pulzelle innamorate, non dimenticate le amiche!!!-

F: - scusaci! Ma vedrai…l’amore busserà anche alla tua porta!-

S: (- già! O io alla sua!-)

A: - guardate! C’è anche il miglior amico del mio cucciolotto!-

E mentre Fuka insultava quel nome, Hayama Akito, a Sana iniziarono a brillare gli occhi…perché?

La prima lezione in orario era una tremenda ora di matematica (N.d.R.: tremenda solo per Sana! A me piace la matematica, e ora voi starete pensando che sono malata! BACIO J ).

Dato che non ci capiva niente, preferì concentrare le sue forze, per guardarsi intorno. Era entusiasta, c’erano mille facce nuove, tutte da conoscere e da scoprire…ma ne mancava una, quella del ragazzo con cui aveva passato il pomeriggio, dopo averlo realizzato, inspiegabilmente, nutrì della tristezza….perché?! ma soprattutto…perché non c’era?! Il giorno prima stava bene! Doveva indagare….alla fine della lezione:

S: - Tsukoshi?! Ti posso parlare?-

T: - veramente è Tsuyoshi…comunque dimmi tutto!-

S: - tu sei molto amico di Hayama, vero?!-

T: - eh sì! Ci conosciamo dalle elementari e…-

S: - sai perché non è venuto a scuola?-

T: - bhè veramente…non so se posso…-

S, in tono più aggressivo e minaccioso: - dimmelo!!!-

T: - ok, ok…ma perché lo vuoi sapere?-

S: - non sono affari tuoi…Tsu….- imitando Aya (- e poi…non lo so neanch’io!-)

T: - bhè…suo padre è peggiorato, ha iniziato a sputare sangue ed ha avuto un brusco calo di pressione, anche se era da un po’ che lo tenevano in osservazione!-

S: (- ecco perché non era a casa) grazie….-

T: - prego! Sai dov’è Aya?-

S: - n…non lo so!-

Si chiedeva cosa fare….avrebbe voluto salire sul suo motorino e raggiungerlo, in ospedale…ma non sapeva se fosse una buona idea e poi c’era la scuola…ma chi se ne frega della scuola! Basta…doveva andare…..così scese, e sul suo motorino, guidata dal cuore, si recò all’ospedale!

S: - salve, mi scusi…sa dove è ricoverato il signor Hayama?-

Infermiera: - mi dispiace signorina…non sono tenute a dirglielo, a meno che no sia uno stretto parente!-

S: - io…-

A, sbucato fuori all’improvviso, con un cappuccino in mano: - Kurata!-

S: - ciao, Tsuyoshi mi ha detto tutto e sono venuta…-

A: - perché? Perché vuoi entrare di forza nella mia vita?-

S: - mi dispiace, pensavo che un po’ di conforto ti sarebbe servito..-

A: - non pensare che è meglio!-

S: - sc..scusa! io...ecco, tornerò a scuola...in bocca al lupo…-

A: - no…aspetta, mi fa piacere che tu sia qui, solo…- voleva sfogarsi, piangere magari, e si capiva!- ero solo preoccupato…-

S: - lo so! Sediamoci…là ci sono delle panchine!-

S: - come sta ora?-

A: - non si sa…i medici non ci vogliono parlare!-

S: - tua sorella?-

A: - non so! Dice…dice che è colpa mia…….Kurata….non voglio…non voglio che muoia- lo disse con quello sguardo (N.d.R.:lo stesso del manga), di un cucciolo spaesato, impaurito, abbacchiato, e Sana, nel suo "egoismo", notò quant’era carino!

S: - se vuoi puoi piangere…non lo dirò a nessuno-disse in tono molto dolce e apprensivo, ma lui scosse la testa, orgoglioso….ma un cucciolo, anche se cucciolo del più temibile e feroce predatore, non può resistere alla certezza della morte….

A: - solo…abbracciami!-

Sana, un po’ sorpresa, ma realizzata, si alzò, gli andò di fronte…lui aprì le gambe, per permetterle di avvicinarsi…così lei gli cinse la vita, inginocchiandosi, mentre lui appoggiava la sua testa su quella di lei…

S: - vedrai, passerà, bisogna solo sperare….e aspettare-

S: - se vuoi starò qui, finché i medici non vi dicono qualcosa!-

A: - fai come vuoi…-

S: - va bene, ora chiamo mia mamma-

Il ragazzo, sempre triste, si sentì d’un tratto sollevato, e, per quanto potesse, sereno…non era solo!

Passavano le ore e loro non potevano fare altro che parlare e bere cappuccini, seduti sulla panchina!

S: - io ora…so molte cose di te…forse è giusto che anch’io ti dica qualcosa, di me…-

- vedi, mia mamma…non è la mia mamma naturale! Quella vera l’ho vista solo in sesta elementare….la mia mammina aveva pubblicato una mia biografia, chiedendole, se possibile di farci visita…- il tono iniziava a calarle…il ragazzo la ascoltava, muto e interessato…- questa mi somiglia molto, mi ha partorita all’età di 14 anni, mio "padre" era suo zio, lui è morto…mi ha dato alla luce nell’angoscia, in preda alla disperazione, in casa, da sola…e poi mi ha abbandonata su una panchina…-

A: - io…mi dispiace…-

S: - oh, no! Sono stata fortunata!-

A: - in che senso?-

S: - lì mi ha trovato la mia mammina!!! Si potrebbe dire, quindi, che non tutti i mali vengono per nuocere...poi io ho trovato Rei, per strada, e siamo diventati una famiglia, insieme allo scoiattolino Marochan! È una famiglia strana…ma bella…-

A: - capisco…-

S: - ho un regalo per tua sorella…-

A: - eh? E perché? Cos’è?-

S: - è un mio vecchio film….forse l’aiuterà a capire qualcosa in più, anche su di te…-

Turbato, e anche preoccupato, il ragazzo sbadigliò; a quel punto, a Sana, scoccò il suo noto "Istinto materno"…

S: - vuoi appoggiare la testa sulle mie gambe?-

A: - perché?!-

S: - perché mi sembri distrutto e un po’ di riposo ti farebbe solo bene!

Succube, dell’atmosfera, delle sue precedenti parole e prevalso dalla stanchezza, Akito cedette a quel dolce gesto e, accarezzato dalla fanciulla, si addormentò….

Infermiera: - i signorini Hayama?-

A, in un sussulto: - ci dica!-

I: - è tutto passato! Lo abbiamo dovuto operare al fegato ma ora starà bene-

Akito, in preda ad una ben mascherata euforia, si voltò, sapendo di trovare un bel viso amico, che gli avrebbe sorriso…e così fu!!!

FINE

Eccoci….e così anche questo chappy si è concluso…spero vi sia piaciuto e…al prossimo!!! Kisses kissettis kiss8s

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Capitolo 5
*** 5-vorresti uscire...con me? ***


Salve a tutte…

Salve a tutte….vi confesso che mi sto un po’ scoraggiando, perché non recensisce più nessuno L ………ma leggono in molti quindi va bene! J

Farò del mio meglio per scrivere il più velocemente possibile gli altri capitoli!

 

Cap. 5:

Era passato qualche giorno da quando la ragazza si era recata, come sostegno, in ospedale, il padre del ragazzo sarebbe stato dimesso qualche giorno dopo, e i due ragazzi non avevano più avuto modo e tempo di parlarsi…e si mancavano, il loro inconscio lo sapeva!

Tsu: - Akito! Come sta tuo padre?-

A: - abbastanza bene, lo dimetteranno il 15 settembre!-

T: - bene…ma manca solo qualche giorno…sono contento per te! Senti, mi dispiace di aver detto tutto a Kurata-

A: - ah, già….fa niente…-

T, perplesso: - tutto ok?! Non mi vuoi picchiare?-

A: - questa volta no, ma d’ora in poi pensa agli affari tuoi!-

Intanto, per rispettare il detto "parli del diavolo, e spuntano le corna", una certa ragazza appena citata stava voltando l’angolo…

S: - ehi ragazzi! Ciao…-

T: - ciao Kurata!-

S: - oh! Chiamami Sana!!!-

Subito dopo calò un insolito silenzio, Sana era andata alla ricerca dei Suoi occhi ambrati, e lui aveva ricambiato lo sguardo…un tiepido rossore era comparso sulle loro guance…

S: - allora…come sta tuo papà?-

A: - lo dimetteranno tra qualche giorno-

S: - come sono felice! Ho proprio voglia di conoscerlo…oggi vai a fargli visita?……..ok allora vengo con te! Aspettami al cancello, alla fine delle lezioni!-

A: - ma non ti ho ancora detto se vado!-

S: - a dopo…buona lezione!- e scappò via, come un turbine, una furia, che lascia il silenzio sulla sua scia…

Così, soli, i due ragazzi ripresero la conversazione…

T: - ho sentito dire che Sana partirà a Novembre, per andare a girare un film…pensa un po’?!…in Nuova Zelanda! Oh quanto la invidio….Akito…tutto ok?! Sei diventato un po’ pallido…non dirmi che ti piace?!-

A: - lo sai che mi irritano questi discorsi!-

T: - bhè…ma se ti piace così tanto…perché non te la prendi?! Come fai con quasi tutte le ragazze che ti attraggono!-

A: - n…non so! È diverso!-

T: - in che senso?! Dai…confidati con il tuo amichetto!-

A, mentre il suo sguardo si faceva di ghiaccio: - PIANTALA-

T: - ok ma ti conviene dichiararti…A PAROLE…Aya mi ha detto che non è molto sveglia per certe cose, e poi ha avuto brutte esperienze con i ragazzi! Ricordati che il tempo scorre! A Novembre partirà!-

Akito lo fulminò con lo sguardo e a quel punto Tsuyoshi ritenne saggio tacere. così entrarono in classe…

Alla fine delle lezioni, un ragazzo alto e bello, aspettava una certa ragazza, magra, bella e famosa…ma arrivò ne arrivò una che non era desiderata…

Machi: - ciao Akito!-

A: - ci conosciamo?-

M: - sì! Hai detto che volevi spassartela con me! Dai sono passate poche settimane…non puoi essertene dimenticato!-

A: - mi dispiace…sto aspettando una persona…-

Ma quando si scostò di dosso quella biondina, trovò Sana, ferma e gelida, appoggiata al cancello, con un’espressione incolore…

A: - allora andiamo?-

S: - sì- certo era che non sprizzava il solito entusiasmo, ed il ragazzo si sentì responsabile…ma era giusto?...pensò, in fondo non era la sua ragazza! Ma avrebbe voluto…nessuno sa quanto avrebbe voluto!

Mentre i due camminavano si era creato un certo imbarazzo…lei pensava a "Machi" e lui al suo imminente "viaggio di lavoro; fu la ragazza a rompere il ghiaccio…

S: - posso farti una domanda?-

A: - quella non era la mia ragazza!-

S, anche se non era quella la domanda che voleva fargli, si sentì sollevata…e aggiunse:

- non era quello! Volevo solo sapere se eri stato il ragazzo della mia amica, Fuka, quella che è in classe con noi!-

A: - ti ha detto che stavamo insieme?-

S: - sì!-

A, che un tempo, più immaturo, avrebbe balbettato qualcosa, e l’avrebbe baciata, scappando, disse deciso: - ce la siamo solo spassata-

S, che non aveva ben capito a fondo quell’affermazione: - te la sei spassato con molte ragazze, vero?! Anche la ragazza di prima- e qui le calò la voce, aveva quasi le lacrime agli occhi- anche con lei te la sei spassata?-

A: - …..sì……..-

S: - ma ti sei mai innamorato?-

A: - no! Non credo particolarmente nell’amore-

S, vagamente alterata, con lacrime d’isterismo che le rigavano il volto: - COME PUOI DIRE UNA COSA DEL GENERE?! Non ti piacerebbe avere una persona che si prende cura di te?! Scherza nei momenti buoni?! Ti sostiene e sorregge nei momenti complicati, o tristi?! Una persona che ti faccia sentire sereno, in pace con te stesso?! Non ti piacerebbe sapere che c’è una persona sempre in grado di comprenderti, sempre pronta ad aiutarti?! E non ti piacerebbe se una persona tenesse talmente tanto a te da buttarsi nelle fiamme, per aiutarti?! Che ti vuole così bene da nascondere i tuoi difetti?!….- abbassando il capo e singhiozzando, di tristezza- che…che ti rispetti?!-

Il ragazzo rimase muto…cosa avrebbe potuto dire?!

A: - eccoci!-

Sana, dietro ad Akito, dopo essersi asciugata le lacrime, entrò nella stanza del sig. Hayama: - buon giorno! Salve signore…sono Sana Kurata, un’amica e compagna di classe di Akito, sono davvero onorata di conoscerla! Sa che spavento ha fatto prendere ai suoi figli?! Deve rilassarsi! Comunque, ora come sta?-

S. H.: - oh! Akito, avresti dovuto avvertirmi che portavi un’amica! Molto piacere! Sei quella della televisione? Sei davvero molto carina! E non sai quanto mi hai aiutato, con mio figlio!-

S: - ma non ho fatto niente! Gli ho solo tenuto compagnia, l’altro giorno, in sala d’aspetto!-

S. H.: - non intendevo quello…ma una cosa che hai fatto molti anni fa! Non fa niente se non capisci…solo…grazie!-

S, con un sorriso smagliante: - Prego!!!-

Pochi secondi dopo, irruppe le terza Hayama…era ombrosa, le lacrime le rigavano il viso…: - Sana…ti posso parlare?-

S: - certo!-

La ragazza uscì e si chiuse la porta alle spalle…subito fuori, Natsumi le si lanciò al collo, in lacrime: - mi dispiace…ho visto il tuo regalo e…non sai quanto mi dispiace…-

S: - non dovresti dirlo a me!-

N: - già! Ma con che coraggio posso parlargli, dopo che l’ho trattato in quel modo per quasi sedici anni?! E la cosa più triste è che condizionavo mio padre!-

S, fredda: - la cosa triste è che tu, pur essendo sua sorella, abbia pensato cose così assurde, come l’idea che lui sia un demonio, facendolo crescere nell’odio! Ma la cosa più triste in assoluto è che ti sia servito un film per capirlo!!!-

N: - ancora più disperata: - ha sofferto molto, vero?!-

S: - credo proprio di sì, anche se non lo conosco molto! È stato privato, alla nascita, della madre, e lui non ne ha colpa! Poi tu lo hai privato del tuo affetto, infierendo e inveendo contro di lui, insieme all’affetto paterno! Comunque sia credo che abbia sofferto in silenzio…non credo abbia mai versato una lacrima, anche se ne avrebbe bisogno…è molto chiuso e aggressivo, anche se solo in superficie….è come un cucciolo di lupo, lasciato in balia di sé stesso!-

Le sottili pareti avevano consentito di ascoltare il discorso, nella stanza, e il padre con lo sguardo basso, era carico di commozione…l’altro era spiazzato! Lo aveva difeso, lo aveva aiutato…è questo che fa una persona innamorata?!…ma, forse, lei lo avrebbe fatto per chiunque…quelle parole, erano così sincere…con la nebbia che vagava nella sua testa, dopo aver abbracciato il padre, dopo che questo, per la prima volta, gli aveva sussurrato "ti voglio bene", lasciandolo ammutolito…uscì, lo sguardo basso, ma dolce, non scontroso, si avvicinò alle ragazze…subito, la sorella lo abbracciò, proferendo scuse, rimpianti e assumendosi la colpa della sua infelicità….il ragazzo la ascoltava, senza ribattere…Intanto Sana era rientrata, aveva salutato il padre, che ancora una volta lo aveva ringraziato…

S: - bhè…ora sono di troppo…vi saluto…-

A: - Kurata! Aspetta…ti accompagno-

S: - non ti dist…-

Non fece in tempo a finire la frase, che il ragazzo si era staccato, dolcemente dalla sorella, e l’aveva salutata…questa aveva risposto con un trascinato "ciao, ti aspetto a casa"…e quelle ultime parole valevano più di ogni altra cosa…

Mossero i primi passi verso casa Kurata in un commosso silenzio…finché lui non si era fermato, abbracciandola…

A: - grazie…nessuno aveva mai fatto tanto per me…tu…tu sei fantastica!-

S, stranita da quell’impeto: - ma...ma figurati, non ho fatto niente!-

A: - hai fatto molto…io…io vorrei poterti essere di sostegno!-

S: - grazie! Me ne ricorderò! ( ti voglio bene)-

A: - tu ti sei mai innamorata di nessuno?-

S: - credevo di sì…ma poi- iniziò a piangere sommessamente, stringendosi ad Hayama

- è… è…venuto meno il…sigh…rispetto-

A: - mi dispiace! Ma non tutti i ragazzi sono così!-

S: - tu sì però!-

A: - con te non lo sarei!-

Sana non capiva, per quanto ora fosse grande e matura, non aveva acquisito tatto, dopotutto "il lupo perde il pelo…ma non il vizio"…non capiva quanto fosse diverso il comportamento di Hayama, nei suoi confronti, rispetto alle altre…ma, forse. neanche lui sapeva quanto si stava legando a quella ragazza!

A: - s…senti…ti piacerebbe…- d’un tratto era tornato il bambino di una volta, impacciato, forse timido…chi era mai quella? Come aveva potuto aggiustare la sua vita?! Come poteva farlo tornare indietro nel tempo?! Come mai si sentiva così?! Come se avesse trovato una persona da amare….

S: -sì?!-

Akito non resistette, come avrebbe fatto una volta, la baciò, mentre una brezza autunnale faceva danzare le foglie, e aleggiare un tiepido profumo di autunno….la ragazza però reagì diversamente, quando lui si staccò e corse via…non rimase ferma e paralizzata…lo inseguì, e lo afferrò per un braccio…doveva capire, voleva capire…forse non era più così svagata…

S: - cos’era quello?-

Non ottenne risposta! – non avevi forse detto che era diverso?! Che tu non saresti stato "così", con me?! Sono una pupa da conquista?-

A: - NO!!! Tu non capisci….-

S: - già…sono stupida!-

A: - aspetta!….vuoi uscire…c…con…me?!-

FINE

Spero vi sia piaciuto…..un mega bacione! RECENSITE!!!

Continuate a seguirmi e consigliarmi! Baci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! J J J J J

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Capitolo 6
*** 6-ho paura... ***


Ed eccoci al sesto capitolo

Ed eccoci al sesto capitolo! Non so ancora cosa succederà, ma spero che, in ogni caso, lo apprezzerete!!!!!!!!!!!!!!! Bacioni! J J J J J

 

Cap. 6:

    • vorresti…uscire…con me?!-

Quelle parole l’avevano spiazzata più di qualunque altra cosa fosse successa in quei giorni….le avevano fatto un piacere immenso…allora perché?! Perché era fuggita senza dare risposta?! Una volta avrebbe fatto così…ma adesso?! Adesso era matura….o forse era solo quello che voleva credere…in realtà era solo una ragazza, svagata, che si era trovata davanti ad un ragazzo, che le chiedeva di uscire….avrebbe voluto, ma…perché?! Perché aveva detto di no?! Di cosa aveva paura?! In fondo lo sapeva…aveva paura del suo passato da don Giovanni, aveva paura di soffrire ancora…perché sapeva di essersi legata già fin troppo a quel ragazzo, che, ne era certa, prima o poi l’avrebbe tradita….doveva sparire…per un po’…..

R: - Sana, mi ha richiamato il produttore! Si parte il 5 ottobre…hanno anticipato…a te va bene?-

S: - sì-

R: - e il ballo d’autunno?!-

S: - è il 30! Riuscirò ad organizzarlo…poi preparerò le mie cose-

R: - GRANDE! Il copione arriverà domani, credo!-

S: - ok….-

In quei giorni, a scuola, avrebbe avuto molto da fare…il ballo, i recuperi di matematica, le altre lezioni, le ragazze pon-pon…..non avrebbe avuto tempo di pensare a lui…almeno, questo era quello che pensava, ma se lo ritrovava sempre intorno, e, quello che le faceva più male, era vederlo il più delle volte appiccicato a Machi…certo, lui non ci metteva la stessa passione che aveva messo in quel bacio, ma lei non lo vedeva…e come poteva?! Era accecata dalla gelosia e dal rimorso…..ovviamente aveva confidato tutto alle sue più care amiche…queste le avevano consigliato di metterci una pietra sopra; per loro era solo un ragazzo rozzo e insensibile…ma Sana sapeva che non era così; lei lo aveva visto dentro…la sua anima non era nera come la pece…era candida!

S: - allora! Luogo? Suggerimenti?-

F: - ci sarebbe un parchetto a Osaka…pare sia il più bello del Giappone-

A, sempre razionale: - ehm….sarebbe carino…ma Osaka è un po’ lontana!-

S/F: - già…uffa…-

S: - altro?-

Ragazza 1: - ci sarebbe un parco, dietro casa mia, in periferia…è molto ampio, con lunghi viali alberati, un ruscello e un grande spiazzo, dove potremmo mettere le giostre…in oltre c’è un insolito profumo che aleggia…è molto dolce…ah! C’è anche la collina degli innamorati...è una struttura artificiale, una riproduzione della torre di Tokyo…..ma non così alta…in cima c’è una panchina da dove si può vedere tutto il parco….-

S/F/A: - MA È PERFETTO!!!!!!!!!-

S: - dov’è casa tua? Scrivi l’indirizzo su questo foglietto!-

S: - giostre?-

A: - ruota, trenino…e varie macchinette….-

S: - fondi?-

A: - più che sufficienti! Abbiamo da parte qualcosa come 20000 yen! (N.d.R.: non so quanto valga uno yen….quindi il prezzo è puramente indicativo) –

S: - benissimo, oggi andremo a vedere il parco…senti…ma c’è una sala, dove si può ballare?-

R 1: - ah! Già…c’è un gazebo grande quanto venti delle nostre aule!-

F: - perfetto! Inviterò anche Takashi…balleremo insieme, andremo….oh! scusate!-

In brevissimo tempo la festa fu organizzata, e arrivò il giorno del ballo! Sana era stata invitata da un ragazzo di terza…Aya ci sarebbe andata con il suo Tsu, Fuka con Takashi….e lui…lui con Machi…

Quella sera, ogni ragazzo che arrivava rimaneva sbalordito, dalla bellezza del posto, dal suo profumo, da quel magnifico Gazebo…già inondato di gente che ballava! In pochissimo tempo la collina degli innamorati era stata occupata…ma si era stabilito un massimo di dieci minuti a coppia….a serata inoltrata Akito e Sana si erano incrociati, ma nessuno dei due considerava, con evidenza, l’altro…solo brevi e fugaci occhiate….erano tristi, entrambi!

T: - ehi Akito…dovreste provare la collina degli innamorati…è fantastica, vero amore?!-

Aya: - sì, sì…splendida!-

A: - ti ricordo che soffro di vertigini….- ma mentre diceva ciò, aveva visto passare Sana con il suo accompagnatore, e ci era rimasto a dir poco malissimo, era straziato…ed era evidente, tranne per Machi!

M: - dopo quella coppia saliamo noi, ok?-

A: - sì-

T: - ma? ….Akito?!-

A: - fatti gli affari tuoi!-

T: - è per Sana?! Akito! Rispondimi!-

Troppo tardi, si era già allontanato, con Machi a braccetto…

Aya: - cosa intendi?-

T: - credo si sia innamorato della tua amica...ma è troppo orgoglioso!-

A: - lui?! Innamorato?!-

T: - sì! C’è qualcosa di male?!-

A: - no ma è strano! Comunque anche Sana ne è innamorata…ha solo paura!-

T: - di cosa?-

A: - non so…-

Qualche minuto dopo Sana era scesa dalla collina e vi aveva trovato il suo Akito…con quella! Non resistette! Doveva provare a fermarli…

S: - CIAO!!! Vi state divertendo?-

M: - oh, sì! Questa festa è uno sballo…complimenti! Com’è la collina?-

S: - fan-ta-sti-ca!-

S: - anche se è davvero alta…Hayama…non soffrivi di vertigini?-

A: - può darsi…-

M: - lo fa per me! Non è dolcissimo?!-

S: - un vero amore…-

S, molto scoraggiata e triste, tentò di rispondere con un tono fiero, ma la cosa non le riuscì molto….: - divertitevi….-

Allontanatasi da quella coppietta, con il suo accompagnatore, si sentì libera di sfogarsi, e le cadde una lacrima dal viso.

Ragazzo: - è lui?! È lui il ragazzo che ti piace?-

S, che sembrava una bambina orgogliosa, confortata da una figura paterna fece cenno di sì con la testa…

R: - allora perché sei qui con me?-

S: - perché…PERCHÈ LO AVEVO RESPINTO….-

R: - perché, dato che ti piace tanto?-

S: - è proprio di questo che ho paura…di innamorarmi troppo-

R: - capisco, ma non dovresti essere qui, con me…e secondo me anche lui la pensa così…dovevi vedere come mi guardava! Sembrava che mi volesse staccare la testa a morsi!-

S, ridendo: - grazie!- lo baciò sulla guancia e si allontanò, decisa ad andare a parlare ad Akito…ma ai pressi della collina lo trovò impegnato in un dolcissimo bacio con Machi…appena arrivò, si staccarono…

M: - ehi!-

S: - e…ehi…- tratteneva a stento le lacrime…

S: - s…siete saliti?- temendo la risposta, si voltò…

Ma questa volta fu il ragazzo a parlare: - no! Ci ho ripensato…-

S: - ah….- ma mentre stava per chiedergli il perché, Machi gli saltò di nuovo addosso, così, più veloce della luce, si voltò, lasciando nella sua scia odore di lacrime….Akito si staccò subito la ragazza di dosso e le corse dietro…la trovò seduta su una panchina, mentre nel gazebo era partita la canzone "When you say nothing at all", di Ronan Keating…

A: - mi spieghi perché sei scappata via? E perché piangi…-

S: - Machi ti sta aspettando-

A: - rispondimi!-

S: - non lo so…-

A: - cosa vuol dire non lo so??!- la ragazza si era alzata, e piangeva a dirotto…

S: - non so, io…io ero gelosa, forse…-

A: - ma se mi hai respinto tu!!!- il suo tono iniziò ad alterarsi…

S: - già…scusa…non avevo il diritto…ma tu…non puoi capire!-

A, afferrando la ragazza per un braccio: - SPIEGAMELO! Perché, ora, mi stai facendo impazzire…-

S: - io…scusa…lasciami…LASCIAMI ANDARE…-

Vista tutta quella disperazione il ragazzo allentò la presa, così la ragazza fuggì…subito dopo, un’ombra spuntò fuori da un cespuglio:

- lei ti ama-

A: - chi sei e cosa vuoi?-

Ragazzo: - non mi riconosci?! Prima ero con Sana…-

A: -…ah…come fai a dire che mi ama?! UNA PERSONA CHE TI AMA NON TI SCARICA!!!-

R, con molta calma: - ma lei ha paura…una paura folle!-

A: - di cosa?-

R: - del tuo passato…dell’amore…ha paura che potresti farla soffrire…-

A: - non potrei mai…-

R: - l’hai appena fatto, mi sembra!-

A: - sì, ma lei mi ha respinto! Non so neanche perché perdo tempo con te! Mi irriti…addio-

Una figura, nell’ombra, aveva ascoltato tutto, con Takashi….forse anche lui ha sofferto, e soffre…

Intanto un ragazzo si era parato davanti a Sana…era un ragazzo alto, magro ma con un gran bel fisico, molto scultoreo, occhi verdi, occidentali, e, soprattutto, era bellissimo!-

D: - hi! You sei Sana Kuirata?!-

S, asciugandosi le lacrime: - credo di sì! Tu sei?-

D: - oh! I’m Daniel Tom Murray! Your partner, nel film….in New Zelanda!-

S: - oh!!!!!! Uau! E cosa ci fai qui?-

D: - please, speak piano…-

S: - sì, scusa! Come mai sei qui?-

D: - volevo conoscerti, prima di partire and…learn…imparrare…meglio la lingua!-

S: - bene! Se vuoi ti faccio fare un giro!-

D: - tomorrow! Perché ora non saliamo su quella?-

S: - la ruota? Ok!-

Così i due salirono sulla ruota prima che Fuka potesse raggiungerla.

Quando scesero, questa li placcò!

F: - Sana…ti devo parl…uau! Chi è questo?-

S: - sarà il mio partner nel film! Carino vero?!-

F: - già molto!-

D: - hi! I’m Daniel!-

F: - Fuka!-

S: - volevi parlarmi?-

F: - s...sì, da sole…-

S: - Tommy, puoi lasciarci un attimo sole?! Please-

D:- ok!-

F: - senti, devo parlarti di Hayama…-

S: - non voglio sentire-

F: - ti prego anche lui ci è rimasto molto male…anche lui sta soffrendo…-

S: - non credo proprio!-

F: - oh! Andiamo, sei solo un’egoista! Perché non vuoi accettare il fatto che non sei l’unica a soffrire?!-

S: - perché così fa meno male…coraggio Daniel, andiamo a casa!-

D: - yes! Hi Fucha!-

FINE

Spero vi sia piaciuto, lo so che è un po’ lungo, ma spero ne valga la pena…….Recensite BACIONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!J J J J J

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Capitolo 7
*** 7-ballo d'autunno ***


Hello everybody

Hello everybody! Sono sempre io……ovviamente! Mi spiace deludere quelle che mi avevano sconsigliato di far partire Sana, ma lei partirà, ma non temete…la storia non finirà certo lì!J J J J J

 

Cap. 7:

La mattina dopo il ballo 6 ragazzi su 10 erano a letto, con un forte mal di testa, altri erano ancora euforici; ma un certo gruppetto di amici era combattuto: due di loro morivano dalla voglia di stare insieme…ma dopo il rifiuto, la sera precedente avevano solo peggiorato la situazione, e non volevano ascoltare gli altri…

S: - mamma?! Guarda chi c’è!-

M: - oh! Santi numi!!! L’hai ordinato su Internet?-

S: - spiritosa…è il mio "partner" nel film!-

M: - capperini sotto sale! Salve…sono Misako Kurata, la mamma adottiva di Sana! Piacere!-

D: - hi! I’m Daniel!-

S: - deve imparare meglio la lingua! Può stare qua da noi?!-

M: - ma certo!-

D: - well!-

S: - stamattina devo andare a scuola…-

D: - school?! Yes….posso venire, with you?!-

S: - perché no?! Ok! Ma non ti potrò dedicare molto tempo…-

A scuola una miriade di ragazze guardava a bocca aperta quel bellissimo ragazzo occidentale…e tutte avevano dentro un piccolo mostro verde, chiamato invidia…

S: - ciao Fuka!-

F: - umpfh!-

S: - ok….ciao Aya….ti presento Daniel Tom Murray…il cooprotagonista del film!-

A: - uau…ma è bellissimo!-

D: - thanks! I’m Daniel…-

A: - si, avevo capito! Io sono Aya…piacere…-

D: - ahia?!-

A: - A-y-a!-

S: - Tsu…ti presento il cooprotagonista del film che girerò!-

D: - I’m Daniel!-

T: - molto piacere sono…-

Akito, sbucato da un angolo: - Tsuyoshi! Oh piacere…sono Akito Hayama…-

D: - piacere…Sana…è un tuo friend?!-

La ragazza non riusciva a rispondere, le si era formato un nodo alla gola, lui faceva il carino con Dan e Fuka la fulminava con gli occhi

Ak, con un eccessivo sarcasmo: - certo! Siamo ottimi "friend"…vero Sana?!-

S: - s…sì!-

Ak: - bhè…vi saluto…-

T: - vado anch’io…ciao amore…-

A: - ciao cucciolotto-

S, per colmare la lacuna, espressa dal volto di Dan gli disse: - stanno insieme! Sono "boy friend" and "girl friend"!-

D: - ah! Come tu e Akito?!??-

S, imbarazzatissima, con il nodo alla gola che le si stringeva sempre di più: - n…no…io e lui siamo solo amici!-

D: - davvero?!-

S: -… sì…-

Intanto, in un altro corridoio…

T: - cosa significava quel comportamento?-

A: - niente!-

T: - Akito?!….-

A: - finiscila…-

T: - ma hai visto che faccia ha fatto Sana?!-

A: - e allora?!-

T: - davvero non ti importa?!-

A: - sono stufo che tutti la compatiscano! Sono io…SONO IO QUELLO CHE È STATO SCARICATO! LE HO CHIESTO DI USCIRE E LEI…lei è scappata!-

T: - A..Akito…non sapevo…-

A: - già…non sa nessuno…-

T: - Aya mi ha detto che lei ha paura…-

A: - PAURA DI CHE COSA?!-

T: - non lo so…-

I due ragazzi pensavano che nessuno avesse ascoltato…ma un certo ragazzo in visita libera, non si era perso una parola…

Dopo le lezioni Fuka decise di andare a parlare con Akito…

F: - ciao…hai un secondo…-

A: - solo se non mi parli di quanto SANA ci sta male…e poi non credo sia così…suppongo si trovi molto bene con l’adone occidentale!-

F: - sai che non è così! So che tutti continuano a dirti che lei ha paura…ma, se vuoi, ti dirò di cosa!-

A: - sentiamo!-

Così Fuka iniziò con il raccontargli di Nao, ma lui sapeva già tutto, tempo fa le aveva sentite parlare! – ma io non sono lui!-

F: - con quante ragazze ti…ti sei divertito?!-

A: - scusa…comunque con lei è diverso…io le voglio davvero bene! Non le chiederei mai una cosa simile, se non si sentisse sicura!-

F: - ma lei ha paura che potrebbe succedere…sai anche tu quanto è gnucca! E poi ha paura di innamorarsi di te! La prima volta che si è innamorata, ha subito una delusione…credo non creda più nell’amore!-

A: - TI SBAGLI! LEI CI CREDE TANTISSIMO! ME NE HA PARLATO E CI CREDEVA, CREDEVA VERAMENTE NELL’AMORE…-

F: - forse ha solo paura di perderti…-

A: - così mi sta perdendo davvero!-

F: - e tu lasci che questo avvenga! Forse ha solo bisogno di capire quanto tieni a lei…perché tu, ci tieni molto, vero?!-

Troppo orgoglioso, non rispose, ma i suoi occhi, persi e innamorati, confermavano i sospetti di Fuka! Era cambiato….davvero!

Nel medesimo tempo, Sana stava tornando a casa, con Dan….

D: - senti….per sbalio ho sentito un discorso di Akito, with Tsushoki….about you!-

S: - ah, sì e cosa hanno detto?!-

D: - tu lo hai lasiato?!??-

S, con le lacrime agli occhi: - sì…!-

D, stringendola in un abbraccio: - why?-

S: - ho paura!-

D: - paura di essere abbandonata?-

S: - sì-

D: - come hai fatto to him?!-

D: - credo stia malle-

S: - lo so!-

D: - e anche tu stai malle, lontano da him!-

S: - sì-

D: - devi parlarre con lui!-

S: - e cosa devo dirgli?- il suo pianto si era abbastanza calmato, si sentiva sicura tra le braccia di Daniel…ma non era lui!

D: - la veri…?!-

S: - la verità?!-

D: - yes!!!-

D: - ok?!??-

S: - ok! Accompagnami in quel negozio!-

D: - toys?!-

S: - dopodomani è il suo compleanno!-

Entrò in quel negozio…andò diretta al reparto dinosauri e, consigliata da Dan ne prese uno…

Intanto, a scuola, due ragazzi stavano ancora parlando…

A: - e cosa devo farci se ha paura?-

F: - insistere!-

A: - non credo di averne la forza!-

F: - capisco!-

Due giorni dopo a casa Hayama si era consumata un’enorme torta al cioccolato che Natsumi aveva preparato

N: - so che preferisci il sushi…ma in una torta…-

A: - va benissimo!-

N: - ho sentito dire che Sana patirà…fra un paio di giorni! Il ragazzo con cui deve recitare è il più bel diciottenne che abbia mai visto! Tutto ok?-

A: - scusa…devo andare…-

Una volta a scuola fu tempestato di auguri e "baci di buon compleanno"….era circondato da migliaia di ragazze, così Sana non riuscì neanche ad avvicinarsi…

D: - non vai a parlargli?!-

S: - non ora, è circondato da così tante ragazze sbraitanti!-

D: - già….ah, ah, ah…poor…non lo inviddio!-

La giornata passò in fretta…l’ansia le cresceva nel petto, dovevano assolutamente chiarirsi…quella sera, prima che lei partisse! Così dopo cena salutò tutti, Dan compreso, e andò a casa Hayama…-

DLIN DLON

S: - salve…sono Kurata! C’è Akito?-

N: - sì ora te lo chiamo! Allora fra due giorni parti per la Nuova Zelanda, eh?! Complimenti…AKITOOOOOOOO, SEI DESIDERATO ALL’INGRESSO!!!-

In quel momento a Sana venne l’impulso di voltarsi e scappare…ma doveva farsi coraggio! Mandò giù il nodo che aveva in gola e si preparò psicologicamente…- come sta vostro padre?-

N: - oh! Benissimo…ora è in viaggio di lavoro, ma sta molto meglio!-

Subito scese una figura, un po’ intontita, che appena realizzò chi lo aspettava, fece una faccia incredula e, forse, un po’ amareggiata….

N: - vi lascio soli!-

S: - c…ciao! (non piangere, Sana, non piangere!)-

A: - ciao-

S: - e...ecco io volevo darti questo…per il tuo compleanno!-

A: - non dovevi!-

S: - ti va di fare due passi-

A: - se ci tieni…-

Era freddo, troppo, e questo non faceva che peggiorare il malessere della ragazza…

S: - s…senti…mi dispiace…-

A: - di cosa? Di non voler uscire con me?!-

S: - NO! Io…io vorrei…davvero! Ma non voglio innamorarmi di te!-

A: - Sana…non avrei mai fatto niente che ti avrebbe ferito, lo sai questo?!-

S: - come fai ad esserne certo? Io non voglio soffrire ancora…ti prego…non essere così freddo…- e dai suoi occhi sgorgavano lacrime, fredde, gelide, come lo sguardo di lui…

A: - di cosa hai veramente paura?!-

S: - di perderti!-

A: - e pensi che questo sia un buon modo per non perdermi?!-

S: - non potrei sopportare se tu mi lasciassi…-

A: - perché dovrei?-

S: - perché non tieni realmente a me!!! Perché ti sei consolato subito, con Machi…-

A: - stavo con Machi per farti sentire in colpa!!! NON PENSI CHE ANCH’IO POSSA ESSERMI SENTITO MALISSIMO?! SEI LA PRIMA RAGAZZA DI CUI MI SIA IMPORTATO VERAMENTE….E MI SCARICHI…IN PIÙ- preso in fallo dall’atmosfera, e dal turbine di emozioni che aveva dentro, si lasciò sfuggire una lacrima

  • ORA…TU PARTIRAI….con quel ragazzo….-

S: - ma fra me e lui non c’è niente…è lui che mi ha consigliato di venirti a parlare!!!-

Fermi, muti, in un piazzale, i due piangevano…

A: - io…io ci tengo a te! Ma tu…non capisci! Non capisci quanto!!!-

Sana non si era accorta delle lacrime del ragazzo, finché non aveva fatto quell’agonizzante confessione…subito, emozionata e commossa gli aveva buttato le braccia al collo, prima che lui si potesse girare…il vento smuoveva i capelli e i vestiti, che si univano in una sola figura…estranea al resto del mondo!

S: - TI VOGLIO BENE!!! Ti voglio bene!!! Vorrei tanto uscire con te!-

A: - anch’io…-

FINE

SPERO VI SIA PIACIUTO………un mega bacione!!! Buona settimana!!!J J J J J

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Capitolo 8
*** 8-la partenza e la sorpresa ***


Buon dì

Buon dì!!! Vi informo che oggi, 23/01/06, è nato il mio primo cuginetto…Matteo Edoardo!!! J J J J J

Voglio ringraziarvi davvero tanto per tutti i complimenti ed i consigli che mi avete scritto e scriverete! V.v.t.b. kisses kissettis kiss8s.

 

Cap. 8:

Due ragazzi, in un parco, abbracciati, al centro del loro universo, uno più felice dell’altra…

S: - sarei davvero felicissima di uscire con te! Ma devi promettermi che in questi cinque mesi non tradirai la mia fiducia!-

A: - ma certo…io…ti aspetterò! Ma anche tu…non mi tradire…-

S: - no…certo…ti voglio bene…-

S: - posso darti il mio "bacio di compleanno"?!-

A: - non vedevo l’ora…-

Così, finalmente, si scambiarono quell’attesissimo e represso bacio, simbolo, non solo della loro unione, ma del loro rispetto e della gioia che provano due anime, come un angelo e un demone, ad incontrarsi….

S: - dai…ah, ah, ah…mi fai il solletico….devo tornare a casa…-

A: - no!-

S: - cosa?!-

A: - ho aspettato troppo…in più non ci resta molto prima che tu parta…-

S, scostandolo divertita: - daiiiii! Stupidotto!-

A: - ok, ti accompagno…-

Così, finalmente, mano nella mano, i due ragazzi si avviarono verso casa Kurata…

S: - apri il mio regalo!-

A: - ok…-

Così lo scartò, e, quando ne vide il contenuto ne fu entusiasta…i suoi occhi sembravano quelli di un bambino eccitato, che sembrava avere tutto dalla vita…

A: - …io…grazie!-

S. – prego! Ti piace?!-

A: - non mi dispiace affatto….è bello…-

Quelle parole, per lui, significavano "stupendamente bellissimo" per chiunque altro…

S: - sopporterai gli eventuali scoop?! Dopotutto sono una star…-

A: - sì! E tu, sei certa di poterti fidare di me?-

S, con un sorriso smagliante : - ora sì!- J

Lui le sorrise, quanto era bello quando sorrideva, era anche più bello di Dan…era così dolce quel sorriso…come un raro ma bellissimo fiore, sbocciato in inverno, sul monte più alto…nella neve, forte e audace…caldo…

Akito non poté fare a meno di notare quanto fosse carina…e pensò che era valsa la pena aspettare…davanti a casa si congedarono con un altro romanticissimo bacio.

S: - ECCOMI!!! ALLORA CHI MI AIUTA A FARE LE VALIGIE?!-

D: - Sana! Hai chiarito con Akito?!??-

S: - sì! Grazie!!!!!J -

D: - ha accettato la tua partenza?-

S: - credo di sì, non è geloso!-

D: - e la lontananza? Se non poteste sentirvi per un bel po’?-

Una strana amarezza attanagliò il cuore della giovane…non si sarebbero visti per cinque mesi, magari neanche sentiti…la distanza allontana! Avrebbe voluto fermare il tempo, per non partire, ma il tempo non si arresta, per nessuno; e poi, aveva firmato il contratto…avrebbero sopportato la lontananza?! Ma soprattutto lei, avrebbe sopportato quell’oceano che li avrebbe divisi, per così tanto tempo?…chi lo può dire…l’unica cosa che non la faceva disperare era la speranza….perché a volte quella è l’unica cosa che ci rimane, su cui fare affidamento, a cui aggrapparsi….fede e speranza….

S: - ce la faremo…-

D: - ne sono certo…-

I giorni che seguirono furono i più dolci, ma allo stesso tempo tristi, che quei due avessero mai passato, finché arrivò il giorno della partenza…faceva freddo, il tempo era brutto, il cielo grigio, ed una grande tristezza vagava per ogni cuore…

S, con le lacrime agli occhi: - Fuka, Aya, vi affido il comitato! Mi raccomando…organizzate un bel ballo di primavera, per quando ci rivedremo….vi voglio bene….-

F: - ci puoi scommettere….-

A, piangendo a dirotto: - anche noi ti vogliamo bene-

Dan raggiunse le tre ragazze, abbracciate, in lacrime, un po’ stupito.

D: - hi!!! È statto un piacerre!!!-

F/A: - o sì! Anche per noi!- e così le baciò entrambe sulle guance…

S: - ciao Tsu…prenditi cura di Aya…-

T: - certo…sniff-

D: - ciao Tsu!-

T: - ehi Dan!!! Buon viaggio…-

D: - thanks!-

S: - ciaooooo mammina! Mi mancherai-

M: - anche tu piccolina…-

D: - miss. Kurata…grazie for tiutto!-

M: - torna quando vuoi…-

Infine…restava lui…non aveva il coraggio di dirgli addio, ma Daniel la incoraggiò…

S: - c…ciao-

Akito la abbracciò dolcemente, lei ricambiò, un po’ presa di sorpresa…

A: - noi ce la faremo…-

S, che non riusciva a trattenere le lacrime: - lo so…io mi impegnerò…anche tu…-

Il ragazzo la strinse più forte, anche lei intensificò la presa, come se nulla al mondo potesse staccarli…certo, tutto, tranne l’imminente partenza…

D: - Sana dobbiamo andare…-

S, scostandosi dolcemente da Akito: - sì-

D, porgendo la mano al ragazzo: - è stato un piacere!!!-

A: - sì…anche per me…-

D: - non temere, non le farò niente! Sei un ragazzo fortunato…-

A: - lo so…-

Così partì, lasciando un piccolo vuoto nei cuori di quelli che erano andati a salutarla…l’elicottero si apprestò a partire, lei guardò fuori dal finestrino e si confortò vedendo lì la sua grande famiglia…e lui….lui che le sorrideva…

Arrivati, quattro ore dopo, si trovarono davanti un paesaggio stupendo…il verde serpeggiava ovunque, sembrava un piccolo angolo di paradiso…i piccoli e radi insediamenti erano in perfetta armonia con la natura, l’aria era limpida e pulita…sembrava che l’autunno non fosse ancora arrivato…era bellissimo…

S: - guardate!!! Un canguro….oh! com’è dolce!!!-

D: - Sana…guarda…guarda quel lago….-

S: - quanti uccelli…-

D: - guarda…su quel ramo, che fiore insolito…-

R: - sembrate due bambini allo zoo!…….oh! guardate, un koala!!!!! Che tesoro……-

I due si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere, seguiti dai loro manager…e poi non poterono fare altro che osservare con meraviglia quel luogo fantastico…quella piccola oasi di pace, che aveva vinto l’eccessivo espansionismo dell’uomo…

Le riprese iniziarono subito, in una locazione, all’isola del nord! I primi mesi passarono tranquilli…Sana aveva preso l’abitudine di scrivere delle lettere a tutti…ma più si avvicinava il Natale, più si sentiva sola, e, con il tempo, le lettere erano diminuite…Sana non poteva fare a meno di pensare che la stessero dimenticando, ma Dan la rincuorava sempre…

In Giappone, quasi tutti avevano ripreso la loro normalissima vita, tranne lui…le pensava continuamente…la sognava…voleva vederla…era depresso e tutti lo notavano…

T: - Akito…ho un regalo di Natale!!!-

A: - ma siamo solo al dieci dic.-

F: - lo sappiamo, ma non ne potevamo più di vederti così depresso!-

A: - non siate sciocchi, sto benissimo…non mi manca così tanto…-

F: (- sì che ti manca….J -)

Aya: - dai…apri…-

A: - cosa sono?- erano cinque foglietti di una compagnia aerea…per la Nuova Zelanda

T: - non vedi…sono biglietti aerei….potrai passare il Natale con Sana….-

Il ragazzo, anche se non lo dava a vedere era al settimo cielo….

A: - lei lo sa?-

F: - no! Le faremo una sorpresa…abbiamo anche diminuito le lettere…per non farla insospettire!-

A: - ma perché sono cinque?-

Aya: - perché manca tanto anche a noi! E poi, non vorrai mica attraversare l’oceano da solo….-

Già…lui soffriva terribilmente di vertigini…con che coraggio poteva salire su un aereo?! Ma ogni dubbio sparì, quel pomeriggio, quando lesse una sua lettere…era dolcissima…raccontava delle meraviglie del posto, della trama bellissima del film, che le sarebbe piaciuto se fosse stato lì, con lei…poi c’erano due parole…ma non si leggevano bene…si capiva solo t a o… erano sbiadite…segno evidente che c’era caduta su una lacrima…

Così, fatte le valigie, all’alba del ventidue dicembre, cinque ragazzi salivano su un aereo…per raggiungere l’avventura, l’amicizia e l’amore…

Gli stessi, atterrati dopo cinque ore a Wellington, presero un elicottero, mandato da Rei, che li avrebbe portati direttamente al set….una volta arrivati...videro Sana mentre recitava…era bravissima, molto professionale e, proprio mentre stava per baciare Daniel, o meglio Arvan, nel film, vide fra il pubblico il suo Akito…si bloccò, iniziò a piangere incredula….poi, gli corse incontro e lo abbracciò dolcemente…sopraffatto dall’emozione, e, in parte dalla nausea post-viaggio, si lasciò sfuggire una lacrima di gioia…poi scostò la ragazza e la baciò, appassionatamente, sulle note di una canzone d’amore elfica….

FINE

Per il prossimo capitolo sto progettando intrighi mozzafiato….bhè, forse mi sono lasciata trasportare! Comunque…buon continuo lettura!!! Continuate a recensire e fatemi felice…J J J J J

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Capitolo 9
*** 9-non mi perderai...mai ***


Eccoci, eccoci

Eccoci, eccoci!!! J J J J J

Questo sarà il nono, forse penultimo, chappy!!! Spero che la storia piaccia…vi dico subito che questo capitolo sarà il frutto di un mio sogno…ma non prendetemi per pazza…

 

Cap. 9:

Immersi nel più romantico e vasto verde del mondo, una ragazza e un ragazzo, si stavano scambiando un lungo bacio…il bacio del "mi sei mancata"…il bacio del "sono contenta che tu sia qui"…il bacio che più delle parole dice! Il bacio di un sentimento puro e immacolato…senza tradimenti…con rispetto…

S: - cosa ci fate qui?-

F: - ci mancavi…e poi, non potevi certo passare il Natale da sola…-

S: - ma non sono sola…c’è Dan…- ma appena vide lo sguardo del suo Akito rabbuiarsi aggiunse, stringendosi a lui: - sono contenta che voi siate qui! Però non ho regali L -

Aya: - a noi basti tu!-

S: - oh! Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! J -

Ak: - e comunque volevamo vedere la Nuova Zelanda…viaggiare un po’-

S: - ma se soffri di vertigini…non puoi essere venuto qui per il territorio…dai…dillo che ti sono mancata!-

Ak: - puf! Sarei debole-

S, un pochino amareggiata: - ah, sì! Bene…-

R: - ragazzi…vi faccio vedere i vostri alloggi!-

T, rivolto ad Hayama: - orgoglioso come sempre, eh?!-

A: - fatti gli affari tuoi…-

R: - ci sono queste due camere doppie…uno di voi tre, ragazzi cari, dovrà stare con Daniel Tom Murray-

A: - ok…vado io…!-

R: - bene…-

Le riprese ricominciarono, e Sana dovette fare dall’inizio la scena d’amore…questa volta la interpretò con molta più enfasi…irritata dal comportamento di Hayama…

Regista: - complimenti…ottimo lavoro…Sana…Dan…siete stati….M-A-G-N-I-F-I-C-I!-

S: - grazie….-

D: - ottimo lavoro…partner!-

S: - thank you very much!-

D: - Sana…posso parlarti?!-

S: - certo!-

D: - vedi…tu sei come una milior amica, una daughter, sorrella…ecco….maybe il ragazzo che fa Giln love you!-

S: - oh! Bhè, ma non temere…ora c’è Akito!-

D: - è propprio per lui che mi preoccupo!-

S: - perché?!-

D: - ha minacciato di farlo fuori!?!!-

S: - ma figurati, vedrai che ti sbagli (o almeno spero)-

D: - speriamo…ma stacci attenta! E non stare troppo vicino ad Hayama…soprattutto davanti a lui!-

S, con aria di disprezzo: - non c’è pericolo…Hayama è qui per il paesaggio!-

D, ridacchiando: - sai che non è così!!!-

Aya, arrivata in quel momento: - ho sentito dire che qui vicino al villaggio c’è un parchetto….è molto carino…ha qualche altalena e una ruota panoramica…potremmo andarci domani!-

S, entusiasta: - siiiiiiiiii! La ruota, la ruota!!!-

Quella sera tutti si ritirarono nelle proprie camere…chi stremato dal lavoro, chi dal viaggio…ma tutti erano felici, erano tutti insieme, e questa era la cosa più gratificante…non c’è niente di più bello che stare con gli amici, la famiglia, dalla più normale alla più stravagante…perché "famiglia" non è solo un legame di sangue, significa anche che ogni membro che ne fa parte è unico e indispensabile.

In una stanza in particolare, due ragazzi, uno ancora nauseato dal viaggio, l’altro stravolto, ma felice, per il lavoro svolto, parlarono…e di che cosa potevano parlare, se non della cosa più preziosa che li accomunava?!…esatto, l’argomento fu proprio Sana…

D: - com’è andato il viaggio?!-

A: - lungo! Le riprese?!- alludendo alla scena d’amore con Sana…

D, cogliendo al volo l’allusione: - oh! Sana è molto professionalle!-

A: - capisco…-

D: - sei davvero fortunato…-

A: - mh?-

D: - è una ragazza stupenda, carina, divertente…-

A, un pochettino adirato: - ti piace?!??-

D: - non essere scemo!!! È la mia millior amica…e poi I like Samantha!-

A: - e chi è?-

D: - è un’attrice franch…nel film è la millior amica della ragazza che verrà posseduta dallo spirrito della principessa elfica!-

A: - ah!-

D: - posso farti una domanda, da uomo a uomo?-

A: - sì-

D: - davvero sei venuto solo per il panorama?!-

A: - cosa te ne importa?-

D: - come ho già detto tengo molto a Sana! E lei è convinta che tu sia qui sollo per quello! E ci sta malle!-

A: - da come ti ha baciato oggi non si direbbe!-

D: - allora è questo il problemo? Sei geloso?-

A: - non sono geloso di te! Perché dovrei?-

D: - perché ho passato molto più tempo di te a baciarre, anche se per finta, la tua ragazza, mentre tu eri lontano, pensando sempre a lei! Ma c’è una cosa che non sai…tutte le volte che mi ha baciato, pensava a te, rideva poco, e poi, nei momenti di silenzio pensava a te…dormendo pensava a te….-

A: - come fai a saperlo?-

D: - per sballio ho letto una sua poesia….tieni! l’ho scritta qui!- detto così gli porse un foglietto

A: - "Chiudo gli occhi sdraiata ogni sera con il cuore che ti pensa e spera.

Mi sembra di vederti e sospiro, ma già dei pensieri non seguo più il filo…

Il sonno mi prende e mi porta con sé. Inizio a sognare

E mi trovo con te…."……………

Una leggera amarezza aleggiava nel cuore del ragazzo…quella dedica era così…così…sincera….come lei, ma lui non era stato onesto, e se ne stava pentendo…

D: - allora?! Cossa ne pensi?-

A: - io…come fai a sapere che era per me?-

D: - conosci qualcun altro al quale ha di recente scritto…"ti amo", piangendo, per la lontananza?!-

Un lungo silenzio si impadronì della stanza…

D: - domani pensi di venire al parco?-

A: - e le vostre riprese?-

D: - domanni is domenica!-

A: - sì, forse verrò-

Intanto, poco distante, una ragazza, stretta al suo peluches a forma di cuore, rifletteva sulle note della canzone "bad day" di Daniel Powter….quanto erano vere quelle parole…

Improvvisamente:

Samantha: - Sana…ti ho scercata ovunque!-

S: - trovata!-

Sam: - lo so che vorresti stare da solla ma…io, da brava impissciona che sono, ti devo far ragionarre! Ponsi davvero che sia qui solo per il panoramo?-

S: - credo di sì…-

Sam: - questo vuol dirre che sei plue stupida e ottusa di lui!!!-

Sam: - quante volte mi hai detto che è timido?!!-

S: - si ma…-

Sam: - nionte ma…domani chiarirete…ok?! Dai stupidotta, abbrasciami-

Così Sana si abbandonò ad un tenero abbraccio d’amicizia…pianse un po’ e poi si rintanò nel suo letto…pensando a lui…avrebbe voluto alzarsi, andare a chiarire subito, ma l’armonia che si era creata la cullò in un dolce sonno…

Il giorno successivo, un pulmino attendeva i ragazzi…fatta colazione si imbarcarono…

Sam: - Sana…ti posso chiodere un favorre?!-

S: - certo…spara!-

Sam: - ecco…vorrei chioderti di indagarre su una cosa…- la ragazza arrossì, mentre la curiosità di Sana aumentava….- ecco…sci sarebbe un ragasso che mi piasce!-

S, sorridendo visibilmente incuriosita e impaziente: - chi, chi?-

Sam, bisbigliando: - oh….Daniel…-

S: - uauuuuuuuuuuuuuu! Che notiziona!!!-

Sam: - piantala….- disse, mentre le due scoppiarono a ridere…- nionte, volevo solo chiederti di scoprirre se sono ricambiata!-

S: - don’t worry! Ci pensa Sana!!!-

Pochi minuti dopo, dopo che Samantha si era allontanata, le si sedette accanto Akito, ma, misteriosamente, Sana non lo degnò di uno sguardo…(- perché lo sto ignorando…io, che non vedevo l’ora di chiarire…perché?…non mi capisco…provo solo una grande amarezza…una parte di me vorrebbe girarsi, baciarlo, parlargli, però…un’altra parte di me pensa che debba riconquistarsi il mio affetto….già, è sempre così freddo…-)

A: - hai deciso di non salutarmi neanche?!-

S: - ciao…-

A: - va bene…senti, io…-

S: - siamo arrivati, io ora vado sulla ruota…-

La ruota, il luogo che più metteva in crisi il nostro Akito…in più quella di quel parco era veramente alta…il ragazzo, sconsolato, si avviò verso la struttura, ma non ce la fece a salire…era TROPPO alta….

Sam, sbucata da un cespuglio: - cosa ti blocca?-

A: - chi sei?-

Sam: - piascerre…sono Samantha-

A: - ah! Ho già sentito parlare di te!-

S: - e da chi?-

A: - Daniel…-

La ragazza avrebbe voluto indagare più a fondo, ma Sana…ora era più importante…

S: - ah…dimmi, cosa ti blocca?-

A: - soffro di vertigini e…-

S: - io discevo dal dichiarare i tuoi sontimenti…tu la ami, vero?-

A: - io…non so, AMORE è una parola grossa…-

S: - ma PER LEI sei salito su un aereo…per ben scinque ore…e so che vorresti salire su questa ruota…-

A: - io…non so…-

S: - non sc’è bisogno di saperre…ti dico solo che stai rischiando di perderla…-

Quelle parole colpirono nel segno…la ragazza si allontanò, lasciando il ragazzo a fissare una ruota in movimento…quella ruota che stava trasportando la sua ragazza…SUA e di nessun altro…(- io la amo? Cosa vuol dire amore? Certo, io mi sento perso, vuoto senza di lei, senza i suoi sorrisi…perché le ho mentito? Questa ragazza….come ha potuto cambiarmi così? Mi ha reso migliore, anche se più fragile…forse mi ha reso in grado di amare?! Non lo so…ma non voglio perderla….sì…io la amo…-).

Appena il sedile della ragazza toccò terra, lui salì…

A: - c….ciao…-

S, un po’ meravigliata: - cosa ci fai qui? Sei impazzito, saltare al volo su questa ruota, che poi è anche bella alta…-

A: - non mi aiuti sai?!!-

S: - ti vedo un po’ palliduccio…dai, saranno solo 20m- a quelle parole, il ragazzo svenne…

- Akito!!! Akito…svegliati!!!- la ruota si bloccò….Fuka aveva pagato il conducente per farlo…ma Sana era in preda al panico…il ragazzo non apriva gli occhi…così, come aveva imparato alla Komawari, lo distese nello scomparto, con la testa sulle sue gambe e un golfino sotto i piedi…poi prese l’acqua dalla sua borsa, bagnò un piccolo fazzoletto e iniziò a passarglielo sulla fronte…- ti prego apri gli occhi…ti prego!!! TI PREGO!!!- alla ragazza scese una lacrima…- sei…sei salito qui su, per me…stupido….stupida io che non ho capito….scusa, scusa- lo abbracciò…una lacrima cadde dalle sue guance e finì sulla bocca di lui…restò così, finché, ad un certo punto, non sentì ricambiare il suo abbraccio…

A: - perché piangi sciocca?- il ragazzo si raddrizzò

S: - perché sono una sciocca…-

A: - non è vero…sei la ragazza più dolce, sagace, divertente e sensibile ragazza che abbia mai visto…e ho rischiato di perderti…io…io sono venuto qui per te!!! Mi mancavi troppo…non riuscivo a vivere senza di te…poi sono arrivato, ti ho mentito…tu ti sei allontanata e…- prevalso dal momento si lasciò sfuggire un singhiozzo - …ti stavo perdendo! Non posso sopportare di perdere i tuoi sorrisi…di perdere te…io…non voglio perderti!- (S: - sta piangendo…per me…sono stata una sciocca…solo io potevo non capire perché era venuto fin qui…ti voglio bene-)

S: - non mi perderai…MAI!!!-

La ragazza abbracciò il ragazzo, confortato da quelle parole…poi lo stacco dolcemente, e lo baciò…la ruota ripartì, ma nessuno dei due se ne accorse…

Fra una ripresa e l’altra, arrivò la vigilia di Natale…era scesa un po’ di neve nei giorni precedenti…ma non abbastanza…tuttavia il villaggio era molto ben decorato, e si stava organizzando una festa…per quella sera…

S: - allora?! Stasera andiamo?-

A: - non so…sai che non mi piace ballare…- Sana fece un’espressione dolcissima, da cane triste e abbandonato, e sgranò gli occhioni castani…- e va bene…-

S: - grazie…- e gli stampò un bacio sulla bocca e si allontanò…la stavano aspettando sul set…una rapida occhiata di Sam le ricordò qual era la sua missione…

S: - ciao Dan! Posso farti una domanda?-

D: - hi! Dimmi tiutto!-

S: - cosa ne pensi di Samantha…-

D: - in confidenza?!- Sana annuì – bhè…trovo che sia beautiful! I like Sam-

S: - bene, bene…stasera fatti sotto!-

D: - cosa vuol dire…Sana…vieni qui…- la ragazza, però, si era già allontanata, volgendo due pollici versi a Sam, che sorrise eccitata…

Sola, su una panchina, aspettando l’inizio delle riprese, progettava la sua serata…finché…un’ombra:

- Sanachan…sono venuto per farti una sorpresa-

S: - Naozumi?!-

FINE

Lo so che vi ho fatto aspettare un casino…ma non è colpa mia…spero che sia valsa la pena di attendere…fatemi sapere…bacionionioni a tutti….ci sentiamo al prossimo chappy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! J J J J J

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Capitolo 10
*** 10-siamo come quel fiocco di neve ***


E così siamo arrivati al decimo chappy

E così siamo arrivati al decimo chappy!!! Spero non stiate perdendo interesse perché la mia fantasia perversa è a mille!!! Scrivo subito….per non farvi aspettare

troppo! J J J J J

 

Cap.10:

….- Nao….che…che ci fai qui…cosa vuoi?-

N: - ma come….non posso fare visita alla mia ex?!-

S: - perché?-

N: - ecco…io…io ti amo ancora…-

Sana, più adirata che mai, gli si avvicinò e…SCIACK…gli stampò un bello schiaffo in faccia…

S: - come osi…TU…dirmi queste cose…dopo tutto quello che hai fatto…- le tremava la voce…per la rabbia, il rancore, per la tristezza…

N: - guarda che c’è stato un malinteso…-

S: - AH Sì?! E A QUELLA LÀ L’HAI SFILATA PER CASO LA CAMICETTA?! SEI UN LURIDO PORCO…NON TI VOGLIO PIÙ VEDERE!-

La ragazza iniziò a correre, ma l’altro la afferrò per un braccio…

N: - stai con qualcun altro?-

S, in lacrime: - sì!-

N: - come si chiama?-

S: - Akito-

N: - ed è una cosa ufficiale? Ti ha chiesto esplicitamente di essere la sua ragazza?!??-

S, dopo una lunga esitazione, un po’ rammaricata: - bhè….è molto riservato e di poche parole…-

N: - allora non ho niente da temere!!!-

S: - ti sbagli!-

Da dietro un albero…Ak: - ho interrotto qualcosa?!??-

S, visibilmente felice: - Hayama…ti presento il mio ex, l’attore Naozumi Kamura-

A: - piac…-

N: - ma il piacere è tutto mio…Sanachan…lo chiami per cognome?…mh…molto intimo-

A: - la cosa non ti riguarda…o sbaglio?!-

S: - lascia stare…andiamocene- e si aggrappò al braccio del ragazzo, tirandolo a sé…per andarsene…

N: - mi riguarda eccome…io amo Sana!-

S: - già! Ma io no! Sparisci LURIDO PORCO!-

La ragazza si allontanò…con il suo Akito per mano…lasciando solo e immobile il suo ex…Akito, però, era silenzioso…camminava a sguardo basso, con un’espressione più cupa del solito…era veramente triste e spiazzato…e se si innamorasse di nuovo di lui? E se mi lasciasse? Come potrei sopportarlo?…pensava…ma non voleva che Sana si accorgesse delle sue preoccupazioni…così, alla prima domanda rispose con ironia…

S: - mi dispiace…non sapevo che sarebbe venuto…- le tremava la voce…

A: - non ti preoccupare…ma, sei sicura che sia giapponese?! Ha degli occhi così azzurri!…-

S: - Akito!-

Ma alla seconda ondata di parole non riuscì a ribattere con lo stesso indifferente sarcasmo…

A, in tono grave (basso): - non devi sforzarti di chiamarmi per nome…solo perché lui te l’ha fatto notare…prima non ti facevi tanti problemi!-

S: - scusa…è…è che mi agita…mi da fastidio!-

A: - non devi scusarti…non hai colpe…- riprese potere il silenzio, insieme all’ululare del gelido vento invernale…

A, temendo poi la risposta: - tu lo ami?-

S: - no! Ma che domande fai?-

A: - lo amavi?-

S: - …sì…ma ora fa solo parte del passato…- così dicendo sorrise al suo Akito…poi aggiunse: - allora?! Stasera andiamo?-

A, più sereno: - sì!-

S, dopo pochi istanti: - io sono la tua ragazza? La sola e unica ragazza del tuo cuore? La persona a cui vuoi più bene di tutti?-

A: - perché me lo chiedi?-

S: - così…dai rispondimi…non me l’hai mai chiesto ufficialmente-

A, vinto ancora una volta dall’orgoglio maschile: - bhè…non credevo fosse necessario…-

S, rabbuiata: - ah…ci vediamo stasera-

(A: - ma cosa diavolo ho fatto adesso? È irritante!-)

La ragazza, tornata al villaggio, si imbatté in Daniel:

D: - dove cori così?-

La ragazza, così, gli riassunse lo svolgimento dei fatti accaduti in quegli ultimi dieci interminabili minuti…

D: - quante volte di devo spiegarre quanto is big l’orgoglio mascille?!-

- insomma…devi capirre…è solo un boy di 16 anni, che non è mai stato amato e che non è mai stato capacce di amarre…-

S: - si ma…-

D: - niente ma! Lui ci tienne davvero a te! E non ci sono bisogno parole per capirlo…guardalo into eyes, e vedrai…la lucina dell’amore…-

S: - sì….-

S: - e come faccio con il mio ex?-

D: - niente…è solo un ex…ora tu hai Hayama!-

Arrivò la sera…Sana si era vestita ed era magnifica, bella da mozzare il fiato…indossava un top rosa, attillato, a triangolo, con una sola spallina trasparente…sotto una minigonna di jeans, corta, ma non eccessiva, con un cuoricino formato da brillanti e la sigla D&G…infine, un paio di vivaci ballerine, intonate con il top…i capelli erano sciolti, il viso non troppo truccato…scese le scale che portavano alla sua stanza, si infilò un giubbotto, che avrebbe tolto una volta arrivata in discoteca…sulla porta la attendeva un bellissimo ragazzo, estasiato dalla sua pari bellezza…indossava una camicia azzurra, con i due bottoni più alti sbottonati e un paio di bellissimi jeans…bellissimo, splendido…

S: - ciao…sei venuto…- e lo baciò teneramente sulla bocca…

A: - come avrebbe potuto essere diversamente?!-

S: - grazie…-

A: - di niente…andiamo…-

Sul motorino di lei, in pochi minuti arrivarono a destinazione…entrarono al "first time"…appesero le loro giacche ed iniziarono a cercare i loro amici…Fuka si era già lanciata nelle danze, con il suo Takashi, mentre Aya e Tsu, erano appiccicati, l’uno all’altra, su un tenero divanetto…

S: - bhè…non ci resta che ballare!-

A: - non mi va molto-

S, molto dispiaciuta: - …ok…-

Così si sedettero, finché non arrivò Daniel…

D: - cosa ci fa una pollastrella come you…qui seduta?-

S: - ad Hayama non va di ballare…-

D, rivolto al ragazzo: - in questo caso te la rubò un po’…sarebbe uno sprecco farle farre la muffa su un divanetto….tra un’ora sarà Natale!-

A, lievemente, ma non visibilmente, seccato: - ok!-

Scattò "Pon the Riplay" di Rihanna…Sana iniziò a ballare, felice con Dan…era bellissimo…luci accecanti, musica a manetta e alcool…mille amici riuniti in una stanza…per una notte di puro divertimento folle…

S: - NON CHIEDI DI BALLARE A SAMANTHA?-

D: - NON LA TROVO!-

S: - TI CONVIENE TROVARLA! MANCA SOLO MEZZORA A MEZZANOTTE!-

Non fece in tempo a finire la frase che si sentì una mano, che picchiettava sulla sua spalla…

Sam: - POSSO RUBARTI IL CAVALIERRE?-

S: - TE LO CEDO CON PIACERE…DIVERTITEVI!-

D: - THANKS!-

I due iniziarono a ballare e Sana si ritrovò sola…in mezzo alla pista da ballo…

N: - CIAO!-

S: - COSA CI FAI QUI?-

N: - PERCHÈ HAYAMA NON STA BALLANDO CON TE?-

S: - NON TI RIGUARDA…E COMUNQUE ERA SOLO UN PO’ STANCO…-

N: - SI, OK! DAI…TI VA DI BALLARE…NON FARÒ NIENTE DI INOPPORTUNO…-

S: - GIURALO!-

N: - LO GIURO SULL’ISTITUTO KAMURA-

S: - OK-

Mentre ballavano, il tempo passava, le lancette dell’orologio si muovevano in senso orario, segnalando l’imminenza della mezzanotte…. –15 min.…sopraffatti dall’atmosfera si erano un po’ avvicinati e…proprio quando Akito li aveva quasi raggiunti…per portarla via dall’altro…Nao aveva raggiunto, con le proprie, le labbra di lei…Hayama, si era voltato, andandosene, mentre Sana aveva tirato uno schiaffone sulla guancia dell’infimo ex compagno…poi era corsa dietro ad Hayama…

S: - AKITO, AKITO, AKITOOOOOOOO!- il ragazzo era uscito…sotto un gazebo…lei lo aveva raggiunto, senza giaccone…tremava, un po’ per l’ansia e un po’ per il freddo…lo aveva afferrato da dietro in un tenero abbraccio e, prima che lui potesse girarsi per allontanarla gli aveva sussurrato…- quel bacio non conta niente…ti prego fammi parlare e non interrompermi…quel bacio non conta niente, Naozumi non conta più niente! Mi importa solo di te…sei la prima persona a cui penso quando mi sveglio al mattino…l’ultimo pensiero, la sera…la tua immagine e il ricordo della tua voce mi cullano nel sonno…quando eri lontano mi sentivo vuota…tu…tu sei l’unico…la persona che mi è più cara…io non potrei neanche respirare senza di te…io vivo di te…mi rafforzi, mi completi…mi rendi una persona migliore…- la resistenza del ragazzo si era attenuata…

- Hayama….io…io ti amo….TI AMO COME NON HO MAI AMATO NESSUNO- la ragazza aveva iniziato a piangere e, lasciando il ragazzo, si era accasciata a terra, in ginocchio…con le mani che le coprivano il viso…piangeva…- TI PREGO…NON MI LASCIARE…NON MI LASCIARE…MAI….non vivo….io non vivo senza di te…- in un sussurro…- non ce la faccio- -….NON MI ABBANDONARE…TI PREGO…-

Il ragazzo, commosso, si girò, si fece scappare una lacrima…si era accucciato, di fonte a Sana…questa aveva alzato lo sguardo…i suoi occhi lucidi, con il mascara sbavato, erano inondati di lacrime…poi vide quelli di lui…erano nella stessa condizione…solo, senza mascara, ovviamente…lui la abbracciò…la strinse a sé…- grazie, grazie, grazie!-

S: - sigh…per cosa?-

A: - per avermi insegnato ad amare…Sana…non so quanto possa valere, non so quanto possa amare un sedicenne ma…ti amo…ti ho sempre amata…solo non me ne rendevo conto…ti amo…non sono in grado di darti molto…ma ti amo, più della mia stessa vita…mi bastano i tuoi occhi, i tuoi sorrisi, per sentirmi migliore…ti amo Sana Kurata…io, PER LA PRIMA VOLTA AMO-

S: - oh….Hayama…-

A: - santo cielo…non hai il giubbotto…stai tremando…tieni…prendi il mio…- così dicendo, si tolse il cappotto e lo posò sulle sue spalle…la baciò in fronte e la aiutò ad alzarsi…

S: - manca poco a mezzanotte…ti va di rientrare?-

A: - sì!-

DJ: - ED ECCO UNA CANZONE ROMANTICA…PER TUTTI QUELLI CHE AMANO E AMERANNO….BUON NATALE GENTE!!! PER VOI ECCO "SERE NERE" DI TIZIANO FERRO…E SI DIA INIZIO AL CONTDOWN…MENO DIECI, NOVE-

A: - Sana…ti va di ballare?-

S: - più di ogni altra cosa al mondo!!!-

La ragazza si avvicinò al ragazzo, questo la strinse a sé… iniziarono a ballare dolcemente, amandosi, desiderandosi… "RIPENSERAI AGLI ANGELI,

AL CAFFÈ CALDO, ALZANDOTI…

MENTRE PASSA DISTRATTA LA TUA VOCE ALLA TV,

TRA LA RADIO E IL TELEFONO TI DEDICO I MIEI GUAI…

DI SERE…NEREEE, CHE…NON C’È TEMPO,

NON C’È SPAZIO

E MAI NESSUNO CAPIRÀ…

PUOI RIMA…NEREEE…

PERCHÈ FA MALE…MALE, MALE DA MORIRE.

SENZA TE…HO CONOSCIUTO IL SILENZIO, SOLO GUARDANDOMI ADDOSSO…

E PIÙ MI VORRAI, MENO MI VEDRAI;

E MENO MI VORRAI …E PIÙ SARÒ CON TE, CON TE, CON TE…LO GIUROOO…."

DJ: - meno cinque…quattro…tre…due…uno…zero!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! coppiette…sbaciucchiatevi!-

Così, come ordinato dal DJ…Sana e Akito si baciarono…………..così anche Tsu e Aya…Fuka e Takashi……..Daniel e Samantha!…….ma il loro era un bacio diverso…era un bacio d’amore…in quel periodo erano maturati molto…perché, entrambi, insieme, avevano capito che l’unico modo per vivere e per amare, era trovare gli ostacoli e superarli…perché gli ostacoli sono la vita….si inizia a vivere, e ad amare, solo quando si comprende che le avversità non sono un problema che ci blocca…ma solo una parte della nostra vita…

S: - buon Natale…-

A: - il migliore della mia vita…-

Fuori era iniziato a nevicare…i cristalli avevano formato una specie di magia…avevano creato un’aura magica attorno a quel locale…ricco di nemici, ma soprattutto amici…coppie…ma soprattutto amore…………

S: - NEVICA!!!!!! ORA SI CHE IL NATALE È PERFETTO…-

A: - TU SEI PERFETTA…-

S: - LO VEDI QUEL FIOCCO DI NEVE?-

A: - quello più grosso di tutti?-

S: - sì! Vedi…quello siamo noi…adesso si unirà al resto della neve…ma sarà speciale…soprattutto per noi!-

A: - ah sì?! E in che senso…-

S: - noi lo abbiamo notato fra tutti…no?- si avvicinò alla finestra…lui la seguì e la abbracciò da dietro…- e noi lo ricorderemo…ora è speciale…perché noi sappiamo che c’è!-

A: - guarda! Si è posato sotto il gazebo!-

S: - lì c’è la sorgente del nostro amore….ti amo!-

A: - ti amo!-

Neve…..- ti amo-…….fiocco.

FINE

Spero vi sia piaciuto!!! A me piacerebbe aggiungere ancora uno o due capitoli sul ritorno in Giappone…ma ditemi voi cosa ne pensate! Volete che li scriva? Fatemelo sapere!!! Bacioniiiiiiiiiiii! J J J J J

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Capitolo 11
*** 11-buon 2000! ***


Bhè…visto che insistete tanto, proseguirò la storia…

Bhè…visto che insistete tanto, proseguirò la storia…

Bacioni e grazie per il sostegno….J J J J J

p.s.: a tutte le innamorate: BUON S.VALENTINO!!!

 

Cap. 11:

Due ragazzi, in una discoteca…chiamata "la prima volta"…dove per la prima volta si erano dichiarati innamorati… guardavano fuori da una finestra, un po’ appannata dal gelo…nella notte di Natale…fissavano un piccolo speciale fiocco di neve…perché amare, non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare entrambi nella stessa direzione….e la loro direzione, anche se incerta, era un futuro, inevitabile, che avrebbero affrontato, comunque, insieme…

A: - ti va di uscire?-

S: - sì…ma prendo il cappotto! Aspettami al gazebo…-

A: - ok-

Il ragazzo uscì, si diresse verso il gazebo…poi si accucciò, sotto la neve…Sana arrivò poco dopo…

S: - cosa ci fai lì, sotto la neve?! Ti vuoi ammalare?-

A: - ho quasi fatto!-

S, incuriosita: - cosa?! Cosa?!-

Si avvicinò….

S: - oh…….Hayama….è bellissimo….cos’è?-

A: - è un pupazzo di neve! Buon Natale…-

S, con gli occhi lucidi, di gioia: - oh…ma io non ho regali…e non so fare pupazzi di neve…-

A:- tu sei il mio regalo…mia madre ha ordinato che tu fossi inviata sulla terra, come un angelo…per risvegliarmi dalle tenebre…-

S: - oh…Akito…sigh…-

A: - perché piangi adesso?-

S: - perché sono una sciocca, innamorata…che si è commossa nell’udirti…-

A: - dai…vieni qui!-

La ragazza si avvicinò, porse le sue labbra a lui ma…un rumore improvviso li distrasse…

Robert: - e così fai il piccioncino con la mia Sana…eh?!-

S: - Giln?-

R: - il mio vero nome è Robert!-

A: - e chi saresti scusa?-

R: - sono un attore…ma se non ti allontani da Sana…diverrò il tuo peggiore incubo…-

A: - ah, sì?! Vorrei proprio vedere…faccio Karate da diversi anni…e con ottimi risultati…-

R: - è una sfida…-

S: - BASTA…io sono contro la violenza e…- troppo tardi…Robert aveva sferrato un pugno, diretto allo stomaco di Akito, ma quest’ultimo gli aveva bloccato la mano e lo aveva respinto…

A:- il problema non dovrebbe neanche esistere…IO sono il ragazzo di Kurata…LEI È LA MIA RAGAZZA…LA SOLA E UNICA…del mio cuore…ora sparisci!-

R: - ok…ok…non ti scaldare…Sana, tesoro, mi dispiace che non abbia funzionato!-

S: - sì addio…-

Quando il terzo si fu allontanato, Sana afferrò la mano del suo ragazzo, lo aveva girato, in fronte a sé, e poi lo spinse sotto la neve…

S: - amore…dove eravamo rimasti?!…………ah, sì…Buon Natale- e così dicendo gli stampò un romanticissimo bacio sulle labbra…lui lascio entrare la lingua di lei e, insieme, iniziarono una lunga danza, mentre la neve continuava a cadere…candida, soffice…facendo da cornice…

I giorni che seguirono, anche se pochi, furono meravigliosi…tutto il tempo possibile, fra una ripresa e l’altra, lo passavano insieme…a volte soli, a volte in compagni…ma finalmente erano felici…il buio, le tenebre, e la luce, il giorno…per quanto possano essere diversi, sono legati da un’incredibile destino…non esiste l’uno senza l’altro…si completano…così è e sarà sempre…

Una notte, il 29 dicembre, erano nella stanza di lei…parlarono…

A: - sei felice?-

S: - sì…tu?-

A: - come non lo sono mai stato…-

S:- forse dovremmo lasciarci…-

A: - sei impazzita?!-

S: - sto per toccare il cielo con un dito…dopo, non si può che ricadere…-

A: - è impossibile…tu sei un angelo…continuerai a salire…-

S: - oh…grazie…-

A: - e poi…non pensi a me?-

S, divertita…- bhè, ci sono molte ragazze in giro…come Fuka…Machi…-

A: - non sarebbe la stessa cosa…non posso stare con nessun altra…se non con te…alle altre farei solo del male…-

S: - ti amo…- poi, dato che erano stesi sul letto, lei gli andò sopra e lo bacio, teneramente…

S: - tu lo hai mai fatto?-

A: - stranamente….no-

S: - con me lo faresti-

A:- cosa?-

S: - non ora…più avanti…nel pieno rispetto…-

A: - sì…tu, lo hai mai fatto?-

S: - no…saresti il primo…-

Akito la baciò…avrebbe aspettato…anche in eterno…finché lei non fosse stata pronta…non c’erano problemi…valeva la pena aspettare!

Il 31 dicembre arrivò in un lampo…il 2° giorno del nuovo anno sarebbero dovuti tornare a Tokyo…così, decisero di rendere indimenticabile quella notte…organizzarono un’altra grande festa…con musica e fuochi d’artificio….aspettando la mezzanotte si riunirono attorno ad un falò, sotto il cielo stellato…era completamente visibile aura celeste…lì, dove la natura era estranea allo smog…dove non proliferavano in ogni angolo luci accecanti…lì, dove sembrava di stare in paradiso…

Tutti: - meno dieci…nove…otto…sette…sei…cinque…quattro…tre…due…uno…zero…-

BUM BUM…….FIIIIIU BUM BUM….

Tutti: - auguri……buon 2000!-

Rei: - benvenuti nel nuovo millennio!-

Tutti: - AUGURI-

La serata trascorse tranquilla e festosa…così anche il giorno….fino alla mattina del 2 gennaio, quando gli amici dovettero prendere l’aereo, per tornare a casa…

S: - mi mancherete tantissimo…vi voglio un sacco di bene!-

A/F: - anche noi…mi raccomando…impegnati…-

S: - ok! E voi preparatemi un bellissimo ballo di primavera/ festa di compleanno-

A: - ok…sigh-

F:- contaci-

Le tre si abbracciarono, poi Sana rivolse un rapido saluto a Tsu e Takashi e poi…poi andò da lui…com’era difficile dirgli addio….( S: - dai, Sana…non è un addio…tra due mesi e mezzo lo rivedrai-)…ma due mesi, sono un tempo infinitamente lungo…in due continenti diversi…

S:- allora ci siamo!-

A:- sì…ma non piangere…voglio una donna forte io!-

S: - certamente capo- ridendo…

A: - stai tranquilla e impegnati…ma non troppo…-

S: - ti riferisci a Dan?-

A, bofonchiando: - no…-

S: - e invece sì…ah, ah…sei geloso…sei geloso…-

A, in un tono ben poco minaccioso: - finiscila-

S, ridacchiando: - scusa…-

Lo baciò…- stammi bene!-

A: - anche tu…-

S, sussurrando al suo orecchio, di modo che solo lui potesse sentire:- ti amo…-

A:- anch’io…Sana..-

S:- mi raccomando…"conservati" e non mi mettere le corna!-

A, lievemente imbarazzato: - sì…anche tu…-

Sana, a quel punto, quando lui se la stacco delicatamente di dosso, trattenne, sorridendo una lacrima…lui se ne accorse e la strinse a sé, forte, forte…poi la distanziò e le sorrise.

S: - mi raccomando…prendi il sonnifero…-

A: - mi basterà pensare a te…e non mi accorgerò neanche di essere a venti….o- deglutì – più metri da terra…-

S: - ok! Ciao…- lo baciò

A: - ciao…-

Ak: - Tsu…ragazzi…grazie…-

Tutti, increduli…: - prego…-

Ts: - è stato bello-

Ay: - sì…veramente bello…-

Ta: - Fuka…ti sei divertita?-

F: sì…soprattutto perché c’eri anche tu…- le due coppiette si baciarono e una leggera amarezza serrò il cuore di Akito…ma poi…pensando a quella sera, a Natale…al fiocco di neve…e alle parole del 29 dic.…si lasciò cadere in un placido sonno…ricco di dolci ricordi indelebili…

I ragazzi, cinque ore dopo, atterrarono a Tokyo…stravolti, in parte dal fuso, poi tornarono a casa, disfarono le loro valigie, si distesero sul letto e si lasciarono trasportare indietro nel tempo…per rivivere i bei momenti di quei giorni in paradiso…

Il giorno dopo, a scuola, stravolti, si ritrovarono, erano fieri, superbi…avevano vissuto molte esperienze, che li aveva fatti maturare tutti, uno in particolare…che aveva capito che il suo cuore era rimasto cinque ore a sud…aveva compreso che la amava non perché aveva bisogno di lei…ma che ne aveva bisogno perché l’amava…e due mesi più tardi l’avrebbe rivista e, aspettando, senza un’impaziente brama, avrebbero potuto unirsi…in un gesto di puro amore…

Intanto, in Nuova Zelanda, la ragazza andava avanti con le riprese, impegnandosi e sapendo che lui l’avrebbe aspettata…perché loro si amano…vero?!

E così, i giorni, i minuti, le ore, passavano a rilento…ma incedevano…le lettere, che ora avevano ripreso la precedente frequenza…aiutavano ad ingannare il tempo e lo spazio….mancava poco…meno una settimana…

S: - cought, caught… -

D: - Sana…tutto ok?-

D: - non hai una bella cera…sono giorni che non mangi…-

S: - non è vero…sto benissimo…-

D: - but….look at il tuo riflesso…guarda come sei dimagrita…devi mangiare…-

S: - NON SONO AFFATTO MAGRA!-

Il ragazzo si era ammutolito…poi l’aveva afferrata con foga ai polsi…

S: - LASCIAMI!!! MI FAI MALE…NON HO BISOGNO DELLA BALIA!-

D: - A ME NON SEMBRA!…COSA DIRREBBE HAYAMA SE TI VEDESSE NOW?! SEI MALATA! VUOI DIVENTARE ANORESSIC?-

S, piangendo: - no….no…io, voglio solo essere bella…per Hayama…-

D: - sei già bellissima…e per lui, that love you lo sarai sempre…quindi non ti puoi ammalare…non se lo merrita…e neanche tua madre…né il tuo manager…-

S: - sì…scusa…-

D: - niente…abbracciami!-

Rei irruppe nella stanza: - SANA! C’È HAYAMA…AL TELFONO…ODDIO…COS’HAI, STAI MALE?!…-

S: - NO…calmati e passami il telefono, per favore…-

A, allarmato dalle parole di Rei: - COS’HAI?!-

S: - niente…in questi giorni ho avuto un po’ di nausea! Niente di più…- - senti, ma…per te sono bella?-

A: - per me sei la più bella, e fantastica ragazza che esista…perché?-

S: - così, ma grazie…ti manco?-

A:- per niente…ti ho già rimpiazzata…sto provando di nuovo a uscire con Fuka…-

S: - COME???????!!!!!!!!-

A: - ti stavo prendendo in giro! Sana…voglio vederti…non ce la faccio più…-

S, ridacchiando: - anch’io amore…anch’io…-

Poi parlarono ancora…della scuola, delle riprese…dei loro amici…risero…parlarono…poi si addormentarono…l’uno sentendo il respiro dell’altra…

FINE

ALLORA? Che ve ne pare?! Nel prossimo chappy Sana tornerà in Giappone e…secondo voi è giusto che lo facciano?! Rispondete al più presto………bacioni!!!!!!!!! J J J J J

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Capitolo 12
*** 12-3mSC ***


Grazieeeeeeeeeeeeee egoio

Grazieeeeeeeeeeeeee egoio!!!!!!! Vi voglio bene…questo è l’ultimo chappy….ma non vi libererete così facilmente di me!!! Ah, ah, ah , ah, ah! Lo so…sono pazza!

Baci! J J J J J

 

Cap. 12:

Le adolescenti, e le donne, inspiegabilmente, tendono a trovare solo i propri difetti, eccetto per alcune…a volte eccessivamente sicure di loro stesse…ma la domanda è…perché? Perché ci torturiamo con cerette, diete e trucco? Lo facciamo solo per apparire più belle agli uomini…o almeno credo…forse lo facciamo in parte per noi stesse, per sentirci meglio…ma non bisogna esagerare…perché se un ragazzo ci vuole bene ci accetta…sempre…non bisogna ammalarsi per "mantenere la linea", o farsi chirurgie estetiche varie…e questo Sana lo aveva capito…

Sam: - Sana…svegliati! Povero Akitto! Lo hai teniuto al telefono tutta nuit! Chissà la sua bolletta!-

S: - oh dio! Poverino….HAYAMA!!!!!!! SVEGLIATI…-

Una voce intontita rispose: - cosa c’è…oggi non si va a scuola…-

S: - Akito….siamo stati al telefono tutta notte!-

A: - allora eri tu che russavi?-

S: - finiscila….ok, ti lascio…PREPARO LE VALIGE! RICORDATI CHE FRA TRE GIORNI TORNO!-

A: - e come potrei dimenticare…buona notte…-

S: - ma sono le dieci del mattino!-

A: - non qui!-

S: - ah! Già…scusa…buon riposo amore!-

A: - mph…zzzzzzz!-

CLIP…- poverino…poverino il portafoglio di suo padre!-

Le due ragazze scoppiarono a ridere…poi proseguirono…

S: - tra una cosa e l’altra non mi hai più raccontato niente! Come va con Dan?-

Sam, con gli occhi che le brillavano…: - benissimo…stavamo pensando di trasferirci, insieme, a Tokyo…per la laurea e poi…si vedrà!-

S: - MA È MERAVIGLIOSO!!! COSA ASPETTAVI A DIRMELO?! Oh…come sono felice per voi…e poi potremo vederci ancora!-

Sam: - ui!!!!!!!!!-

Sam: - corasgio…oggi è l’ultimo giorno di riprose…-

S: - sì…-

Sam: - bascerò Dan!!!!!!!!!!!!-

S: - è vero…-

Sam: - Sana?! Cosa sc’è?-

S: - mi mancherà quest’angolo di paradiso…è stato importante per me…-

Sam: - dai…tra pochi sgiorni rivedrai il tuo Akito!-

S, sorridendo: - hai ragione!-

Sam: - dai…oggi, poi, andramo a fare un po’ di foto! Ok?-

S: - sì!!!!!-

Le ragazze si avviarono, per l’ultima volta sul set…

Personaggio S : - io sono uno spirito…sono una forma instabile…tu un essere umano! Non potremo mai stare insieme…-

Pers. D : - ma ci deve essere un modo!!! Io ti amo…anche tu…il tuo cuore è umano…-

P.S. : - già…ma la mia anima è libera…non può essere confinata!-

Dall’ombra, pers. Sam : - un modo ci sarebbe…-

P.D., con il volto rigato di lacrime: - quale?…TI PREGO DIMMELO! VOGLIO SOLO STARE CON LEI!-

P.Sam : - questo, tecnicamente, è impossibile…ma…posso offrire il mio corpo!-

P.S. : - amica mia non posso chiederti tanto!-

P.Sam : - devi…dopotutto è colpa mia…-

P.S. : - non è colpa tua !-

P.Sam :- ti prego….TI PREGO…accetta il mio aiuto e fammi riscattare !-

P.S. : - e va bene…trasferirò parte della mia anima nel tuo corpo…e tu starai con lui…e io, starò in parte con lui e in parte con la mia foresta…-

Un’aura bianca, fatta a computer, entrò nel corpo del pers di Sam….poi in un bacio fra Dan e quest’ultima…e un’auretica Sana che "volava" su una foresta…il film si concluse…

Reg: - e……STOP! SPLENDIDO RAGAZZI…SPLENDIDO….CI VEDIAMO AGLI OSCAR!!!-

Tutti: - agli oscar!!!!!!!!-

Così qualche giorno dopo…in preda all’euforia, Sana si era imbarcata sull’aereo, con Rei…diretta verso il Giappone…al suo atterraggio aveva trovato tutti i suoi amici, ma lui?! Lui non c’era!

S: - ciao ragazzi!! Vi sono mancata?- domanda retorica…

Ay:- certamente…-

S: - mammina!!!!!!!!!!!! Ti voglio bene…-

M: - ciao piccola…anch’io ti voglio bene!-

S: - Tsu!-

T: - ciao Sana! Come te la passi?-

S: - un po’ intontita dal viaggio! Senti ma…Hayama?-

T: - non so…sarebbe già dovuto essere qui! Ho provato a chiamarlo ma non risponde al cellulare!-

S, tremendamente allarmata: - oh, mio dio!-

F: - stai tranquilla…vedrai che avrà solo sbagliato strada…-

S, lievemente e quasi impercettibilmente alterata: - te pareva!-

A: - che ne dite di andare a mangiare una cioccolata?-

S: - sììììì! Ne ho proprio bisogno…mammina?!-

M: - e va bene…ma vedi di essere a casa presto…-

Così i ragazzi si recarono in centro per consumare, ancora una volta insieme, la migliore cioccolata della città…seduti ad un tavolino, iniziarono a parlare…erano felici, di nuovo, di poter parlare, tutti, in Giappone…ma non c’erano tutti e, mentre Sana sentiva dall’inizio dell’uscita la mancanza di "qualcuno", gli altri se ne ricordarono al seguito di una chiamata che…ancora una volta avrebbe sconvolto la vita degli amici, dell’amore…

Nats, in lacrime: - Tsuyoshi…sigh…ti disturbo?-

T: - niente affatto…tutto ok?-

N: - no! Potresti venire in ospedale?-

T:- COSA È SUCCESSO?!-

N: - AKITO….AKITO….-

T: - calmati…cosa è successo?-

N:- è stato travolto da un auto….ha picchiato la testa e….è entrato in semi-coma!-

T: - oh, mio dio! E cosa dicono i medici?-

N: - dicono che loro non possono fare niente finché non si risveglia!!!-

T: - ok…arrivo-

S, ridente: - chi era?-

T, a capo chino e in tono malinconico: - nessuno…scusate devo andare!-

A:- cucciolo….FERMATI-

Il ragazzo si placò…

A:- si vede che c’è qualcosa che non va…dicci cosa!-

S: - sì…dai…-

T: - Sana…siediti…ok…vedi, era Natsumi….-

La ragazza sussultò…un grande senso d’ansia la pervase…

T: - ecco…mentre veniva qui, in motorino….Akito- gli scese una lacrima- ecco…vedi…un’auto è passata con il rosso e….-

S, singhiozzando a dirotto: - NOOOOO….NOOO…NON PUÒ ESSERE VERO…-

F, fingendo di essere tranquilla: - calmati Sana…ora andremo a trovarlo vedrai che non è una cosa grave!-

S: - come può non essere grave…oh, è solo colpa mia…-

F:- non essere sciocca!-

S: - è così invece…sono un’egoista…gli ho messo tanta ansia…per arrivare in tempo e lui…lui non si è guardato intorno…perché io volevo solo che lui venisse a prendermi…quello e basta…ed ero arrabbiata con lui…ero infuriata perché non c’era…sigh…mentre lui veniva investito ero arrabbiata con lui…è il mio stupido desiderio che l’ha portato all’incidente…e lui non voleva altro…solo arrivare in tempo…-

Le ragazze erano scoppiate a piangere e Tsu tratteneva a stento le lacrime…parlò per prima Fuka, più lucida in momenti di crisi…- e tu cosa vuoi?-

S: - sigh…in che senso?-

F: - vuoi vederlo?-

S:- più di ogni altra cosa al mondo…anche se….sigh…- pianse quasi istericamente- anche se…ANCHE SE DOVESSE ESSERE PER L’ULTIMA VOLTA!-

A:- non dire così…si risolverà…vero Tsu?….in che condizioni è?-

T: - è in semi-coma…forse dovuto ad una commozione cerebrale…i medici non possono fare nulla…almeno finché non si sveglia…-

S, ritrovando un po’ della sua audacia: - bene, sigh…allora andremo all’ospedale e lo farò svegliare…-

Così si diressero in ospedale…Sana ebbe un momento di esitazione, all’ingresso…entrò e trovò Natsumi, che in un gemito li accolse…

S:- in che stanza è?…come sta?-

N:- è nella 907…i medici dicono che è stabile…non si è ancora svegliato…e…e potrebbe non svegliarsi più…

S: - non è vero…dopo tutte quelle che ha passato…non credo sia così debole…non ci sono stati mai miglioramenti?-

N:- qualche volta…sigh dice "Sana"…poi "scusa"-

Sana, mettendosi una mano alla bocca cominciò a piangere…poi si fece coraggio ed aprì la porta della camera prestabilita…

TOC TOC

S:- disturbo?!…- sperando che fosse sveglio, ma nessuno rispose

Entrò…lo trovò lì…esanime…disteso su quel letto…le si strinsero la gola…lo stomaco…trattenne le lacrime…perché lui, lui vuole una donna forte…c’era una radio, accesa…:

DJ: - va ora in onda…LAURA PAUSINI…CON…"COME SE NON FOSSE STATO MAI AMORE!"…buon ascolto…qui radio 103.10…la radio del vostro cuore…su cantate con me…cia…cia…ciao…:

"ieri ho…capito che…è da oggi che comincio senza te e tu, quell’aria assente…quasi come se io fossi trasparente...

E vorrei fuggire via, nascondermi da tutto, ma resto immobile qui, senza parlare, non ci riesco a staccarmi da te, e cancellare tutte le pagine, con la tua immagine…e vivere, come se non fosse stato mai amore…e vorrei fuggire via, vorrei nascondermi…ma resto ancora così…senza parlare, senza dirti: >non te ne andare! Non mi lasciare…tra queste pagine<…e poi, e poi, e poi…vivere…come se non fosse stato, mai…… amore…"

S:- allora…stai dormendo, eh? Puoi sentirmi?-

A, con un filo di voce:- Sa…na……scu…sa-

S: - ma di cosa?! Tu non hai fatto niente…perché mi chiedi scusa?-

Dott.: - il suo lessico è un riflesso della mente…è quello che stava pensando al momento dell’incidente…-

S: - ma può sentirmi?-

D: - sicuramente sì…-

Sana si sentì lievemente sollevata…

D:- sei la sua ragazza immagino!- Sana annuì- vi lascio soli…-

S: - grazie…sigh…-

S: - Hayama?! Akito?! Amore?! Sigh….non mi puoi lasciare!!! Dopo tutto quello che abbiamo passato…ti prego….apri gli occhi…-

Akito non poteva rispondere…ma sentiva tutto…come se fosse proiettato in un sogno:

A:- mamma…sono tornato da scuola….voglio presentarti una persona!-

M:- ah sì…e chi sarebbe?-

A:- si chiama Sana…è davvero un vulcano…-

S:- (sono)…io…sono Sana…-

M:- ma che piacere-

A:- questa è la mia ragazza!-

S:- ricordi…sono la sola e unica del tuo cuore…-

M:- sembra davvero una brava ragazza…ed è anche molto bella!-

A: - già…ma fra poco dovrà partire…-

S: - non voglio perderti…-

A:- non succederà…-

M:- ne sei sicuro- disse, mentre l’ambientazione del sogno assumeva un unico colore…il nero…

A: - che succede?-

M:- non ricordi? Eri in ritardo per andare a prendere Sana all’aeroporto e…-

A, quasi istericamente:- no! No! Non devo arrivare in ritardo…lei ci tiene…e anch’io…-

M:- sei in ritardo!-

A:- SA…NA…..SCU…SA…-

S: - non ti devi scusare…non hai colpe…-

A: - ero in ritardo e…-

M:- cosa è successo? Ti ricordi?-

A:- sono…sono stato investito! Morirò?-

S: - NON DEVI MORIRE…NON PENSI A ME? COME FAREI IO SENZA DI TE?-

M:- hai sentito? Dai…apri gli occhi…-

S: - apri gli occhi…-

A:- non ci riesco…è tutto così nero e pesante….-

S: - AKITO!!!!!-

M:- non senti questa voce?-

A: - sì…è la sua voce…è Sana…-

M:- no…è la voce di un angelo….perché non le rispondi?-

A:- ma lo sto facendo…-

M:- non è vero! Guarda…-

E apparì l’immagine di Sana…sul letto, in lacrime, in fianco ad Akito…e lui…quasi senza vita…

M: - la stai facendo soffrire!-

A:- Sana…no….SA…NA…-

S, ora piangendo a dirotto…:- sono qui…sono una ragazza….che sta di fronte ad un ragazzo…e chiede soltanto…sigh…di essere amata…quindi apri questi tuoi bellissimi e profondi occhi ambrati-

A:- io ti amo…-

M:- se è così svegliati…glielo devi…lei ti ha risollevato dalle tenebre…ho pregato a lungo, affinché ti trovasse…...-

S, piangendo a dirotto: - Akito…- d’un tratto, nel sogno, apparve lei dall’alto…era tale quale ad un angelo…e la scena si schiarì…

M: - sei pronto a svegliarti?- mentre Sana, che aveva afferrato la mano di Akito, nel sogno sembrava protenderla verso di lui…in attesa che la afferrasse…- attaccati alla sua mano…-

A, lasciando sfuggire una lacrima…: - un giorno tornerò da te…mi mancherai…-

M, singhiozzando: - anche tu mi mancherai amore…ma la strada che devi percorrere è ancora lunga…non avere fretta di tornare…ti voglio bene…salutami papà e Natsumi…e se ti mancherò, cercami nei sogni-

A: - sì! Anch’io ti voglio bene…- sorrise, felice…e questa è una cosa assai gratificante per una madre….poi afferrò la mano di Sana e, come un soffio vitale, strinse anche quella della ragazza in carne ed ossa…poi, aprì gli occhi…

A: - Sana…mi dispiace…-

La ragazza in preda all’euforia gli saltò addosso…: - non osare mai più scusarti! Mi sei mancato…-

A:- ho fatto tardi…-

S: - no!-

S: - ok…sì…ma non importa….la cosa fondamentale è averti qui!-

A: - ti avrei amata anche da morto!-

S: - non dirlo neanche per scherzo…-

Dott., entusiasta: - si è svegliato?!…..ottimo preparate la sala operatoria!-

S:- cosa gli dovete fare?…-

A: - non preoccuparti, poi starò meglio e potrò portarti a pattinare…e…-

D: - calmo ragazzo! Signorina si accomodi fuori….-

S: - starai bene….stai tranquillo!- cercando di calmarsi lei stessa…

A, sorridendo: - lo so…-

Il ragazzo fu dimesso qualche giorno dopo, intanto, a scuola, si avvicinava la festa di primavera…si sarebbe tenuta di nuovo nel parco della festa d’autunno…così, arrivò il 15 marzo…

S: - ti ricordi che giorno è domani?-

A, che si era del tutto ripreso: - non tanto bene…mi sa che questa è una ricaduta…-

S, in preda al panico: - oh mio dio….stai calmo, sdraiati, io chiamo l’ambulanza…-

Si avvicinò al telefono, lui la afferrò da dietro, la girò, riattaccò il telefono e…la baciò…a lungo, profondamente, come non aveva mai fatto…- sciocca…domani è il tuo compleanno…non potrei mai scordarlo…-

S:- sei un cretino...mi hai fatto spaventare…-

A: - scusa...come sono fortunato!-

S:- ok…ora la chiamo sul serio l’ambulanza!-

A:- no…è che, nel sonno ho conosciuto mia madre…e poi, poi io ho te!-

S:- è la cosa più dolce che tu mi abbia mai detto!-

Si baciarono, ancora…

A: - domani ho in mente un programmino!-

S: - ah sì?-

A: - sì…dimmi…a che ora è la festa?-

S: - domani…alle 16…-

A:- ottimo…-

Il resto del giorno passò tranquillo…

Il pomeriggio dopo…lui scese dal motorino…andò a bussare a casa Kurata…Sana aprì la porta…lui si inginocchiò e le porse la mano come un vero cavaliere!

A: - auguri mia dama…come siete bella con quell’ameno abitino aderente e sciancrato azzurro…volevo chiedervi se sareste disposta a passare il resto della giornata, con me…umile cavaliere!-

S, pensando che fosse impazzito: - ma certo…MAAA! TORNO TARDI STASERA!-

M: - OK…STAI "ATTENTA"…-

S: - MAMMAAA! OK…-

Così si avviarono felici al parco…a ogni curva Sana si stringeva di più a lui…poteva sentire i suoi muscoli, tesi, sotto la camicia…arrivarono, e il ragazzo stupì tutti con una richiesta...

A: - Sana…ti va di andare sulla collina degli innamorati?…con me…-

S, mentre tutti quelli che li circondavano erano a bocca aperta, come dei merluzzi: - ma tu non soffrivi di vertigini?-

A:- se sono riuscito a salire su "quella" ruota, in Nuova Zelanda, non vedo perché non dovrei portarti in un posto simile…-

S, dopo averlo baciato: - ok andiamo!-

Salirono…il paesaggio era fantastico…si poteva ammirare il parco con mille alberi di pesco e di ciliegio in fiore, l’aria era così limpida e profumata…

A, con una faccia cadaverica per l’altezza: - in autunno è stato più bello con quello là?-

S:- fai il geloso?! Uau! Ah, ah, ah!-

A:- che seccatura…-

S:- Akito…in realtà non sono mai salita quassù!-

A: - bhè, non è proprio niente male…-

S: - già! Tieni…mangia questa caramellina al limone…-

A: - ok…- la baciò…poi si mise in bocca la caramella…

A: - vedi quell’alberello…quello più spoglio?-

S: - sì…ma che c’entra…-

A: - quella era la mia vita senza di te, ora, invece, è come quello, completamente rosa e profumato…-

S, con una lacrima di gioia, prendendo un fiore di pesco: - oh, grazie…grazie...vedi questo…questo ero io…apparentemente colorata, ma senza un sostegno…ero fragile…questo fiore fra poco appassirà…-

A: - non hai dietro la tua agenda?-

S:- sì…ma perché?…- disse, estraendola dalla sua borsettina…

A: - mettilo dentro le pagine, così seccherà e non morirà…non bisogna dimenticare il proprio passato!-

S:- giusto…ti amo-

A: - anch’io…-

Si sedettero sulla panchina e iniziarono a baciarsi…fin quando una folata di vento trasportò un fiore di ciliegio che finì nelle mani di Sana…

S:- guarda…assomiglia a quel piccolo fiocco di neve…conserverò anche questo!-

Poco tempo dopo scesero, con sommo sollievo da parte di Akito…percorsero il viale, che prima avevano potuto ammirare dal colle…arrivarono all’alberello spoglio e lì si fermarono…

S, euforica: - guarda…sta sbocciando un fiore!!!!! J -

A:- già…-

A: - Kurata, cosa fai?- mentre la ragazza si avvicinava all’albero, con un piccolo coltellino tascabile in mano…-

S: - voglio incidere i nostri nomi su questo albero, che…-

A: - che quasi tutti disprezzano…ma tu no…-

S, fissandolo negli occhi: - già! J -

Così aprì il coltellino e iniziò ad intagliare un cuore…poi dentro scrisse:

ANGEL SANA+GOOD EVIL AKITO…INDISPENSABILI L’UNO PER L’ALTRO

A:- che presuntuosa…definirti angelo!-

S: - ma lo hai detto tu…-

A, scherzosamente: - vuoi sempre avere ragione, eh?-

S: - sì…perché avevo ragione su di te…non sei un demone cattivo…sei il mio completamento…ti amo…e "mi fido…di te…"-

A: - grazie…-

Dopo essere andati al gazebo e, con riluttanza da parte di Hayama, aver ballato un po’…in sella al motorino di lui si diressero a casa Hayama…

S:- permesso?!-

A: - non c’è nessuno?! Mio padre è all’estero ma, mia sorella?-

S: - guarda c’è un biglietto sul frigo…dice: " sono da Rikoy, il mio ragazzo…dormo da lui…fai gli auguri a Sana"…oh grazie!-

A:- allora siamo soli…- e le si avvicinò…

S, abbassando lo sguardo: - sì…-

A, sollevandole la dolcemente testa: - Sana, non ti spingerò a fare niente…se non sei pronta…-

S: - voglio farlo…-

A: - sei sicura? Ti fidi di me?-

S: - sì!-

Akito la baciò, con sicurezza e tenerezza…lei si sentì protetta…prima ancora che se ne accorgesse erano distesi sul letto…lui iniziò a spogliarla, com’era bella…timida e indifesa, sotto di lui, poi lei…prese coraggio e cominciò a slacciargli la camicia…poi i pantaloni…

A: - mph…aspetta…devo…sai cosa, no?!-

S: - sì…-

A: - ti amo…-

S: - anch’io…-

A: - sei sicura?-

S:- mmh…sì-

Nell’amore, nel rispetto, i due si unirono nel più grande affettuoso gesto di coppia che potessero mai intraprendere…per entrambi era la prima volta…ma lui era deciso, fermo, come se fosse una cosa di routine…lei, all’inizio incerta, si sentiva sicura fra le braccia di lui…così si lasciò guidare e, con grida di piacere, lasciò che lui entrasse dentro di lei…

Il mattino dopo, si svegliarono l’uno accanto all’altra, affiancati e felici…con i loro corpi nudi caldi, sotto le coperte...

A:- come stai…-

S: - "STO TOCCANDO IL CIELO CON UN DITO", ANCHE TU?-

A: - NO-

S, voltandosi dall’altra parte del letto, offesa: - ah…grazie! L -

A: - NO, PERCHÉ, PER ME, È MOLTO DI PIÙ, È COME SE FOSSI "TRE METRI SOPRA IL CIELO"…….

FINE

E siamo davvero arrivati alla fine…lo so che questo chappy era molto lungo, e mi sa che fa un po’ schifo, ma mi è uscito fuori di getto…mi scuso di aver inserito due frasi così celebri ( prese, ovviamente, da 3mSC)…ma, quando ci sta ci sta! O no?!

Spero che, dopotutto, vi sia piaciuto… e che vi sia piaciuta l’intera storia!

Uno smakkone! V.v.b. by…………me! J J J J J

Ci si risente alla stesura del film, che, cocciuta come sono, ho deciso di pubblicare…

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Capitolo 13
*** Phatos: il film ***


Come promesso, per accontentare un po’ tutti,

Come promesso, per accontentare un po’ tutti, dopo essermi impegnata a finire la ff, ho deciso di scrivere un (lungo) chappy sulla storia del film…come ho già detto si intitolerà "Phatos" e vedrà come protagonisti Sana, Dan e Sam…forse anche Hayama farà una piccola apparizione…kiss!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! J J J J J

Legenda:

Sana Kurata = Lorien, principessa elfica

Daniel T. Murray = Luke, ragazzo umano degli anni ‘90 /Aramir, ramingo del ‘600

Samantha Louì = Falariel, ragazza elfica e miglior amica di Lorien

Robert Duvan = Giln, fratello di Lorien

Artur Ditt = Adolas , padre di Lorien e Giln

 

Phatos

 

Meraviglioso popolo quello degli elfi, tutti così belli, immortali…gli elfi ci danno l’idea di qualcosa di nascosto, misterioso, ma per questo ancora più affascinante…essi sono ovunque, ma pochi hanno la fortuna di vederli e riconoscerli e, i pochi che li vedono e lo riferiscono, vengono considerati pazzi…gli elfi amano l’ignoto, amano la grazia, in ogni sua forma, amano la bellezza e solo loro sanno quanto odiano la loro immortalità…

Nel 1599, in una foresta, la foresta di Louen, nascosta fra gli antichi fiordi della Norvegia, una ragazza innamorata pensa che l’immortalità sia inutile e che vorrebbe tanto rinunciarvi…ma non può, è l’erede al trono, ha un legame di sangue con la sua famiglia, con il suo popolo, con la sua terra, alla quale, anche se non vuole ammetterlo, riserva uno spazio speciale nel suo cuore e nei suoi pensieri…e l’avrebbe sempre difesa, anche a costo della sua vita.

L: - Fal hai visto il figlio del nuovo alleato di mio padre? Non trovi sia carinissimo?-

F: - mia signora…è umano!-

L: - quante volte ti ho detto di non chiamarmi "mia Signora"?! mi da fastidio…tu sei la mia miglior amica…-

F: - sì ma…se vostro padre sentisse…-

L: - ora basta! Non è colpa mia se mio padre è il re di questo posto-

F: - disprezzate davvero tutto questo? Anche la vostra foresta?-

L: - no…ma preferirei viverci da mortale…-

A, irrotto nella stanza: - figlia mia! Vorrei presentarti il mio alleato…e suo figlio…-

L, sorridente: - ok!-

A: - bene…questo è Deletor, re della Finlandia…questo, invece…-

Ar, con un sorriso malizioso, porgendole la mano: - piacere, il mio nome è Aramir…erede al trono, eccetera! Tu, bellissima chi sei?-

L, arrossita, mentre il padre sghignazzava compiaciuto: - i…io…il mio nome è…-

G, gridando maleducatamente: - Lorien! Dove hai messo l’arco di corno?-

L, rispondendo a tono: - non lo so!-

A: - e questo è l’altro figlio di cui le parlavo!-

D, sogghignando: - un vero gentiluomo, eh?!-

Ar, sottovoce: - e così tu sei Lorien!-

L, dopo essere sobbalzata per lo spavento di aver udito, all’improvviso, una voce alle sue spalle: - s…sì! Mi hai spaventata!-

Ar: - non morirai per questo!-

L, un po’ malinconica: - già…e neanche col tempo questo mi potrà far morire!-

Ar:- vieni…andiamo fuori…a fare un giro…questa foresta è così…-

L, con gli occhi che le brillavano: - magica!-

Ar: - sì! Senti…quanti anni hai?-

L: - bhè…diciamo 16 ma in realtà, come elfo, ne ho 153…e tu?-

A: - caspita!!! Io ne ho solo 17! Non sono mai uscito con una più grande!-

L: - spiritoso! Scusa, ma noi stiamo uscendo?-

A: - non lo so…ma mi piacerebbe- così le si avvicinò, la guardò negli occhi, lucidi di gioia, poi, con quella magica foresta come cornice e il cielo più sereno che mai, la baciò…

L: - uau!-

A: - non sarà stato mica il primo?!-

L: - certo che no, idiota…solo che…è stato il primo a farmi sentire così bene e indifesa allo stesso tempo!-

A: - vale anche per me…lo sai che sei bellissima?!-

L: - sì…ma detto da te suona meglio!-

A: - ma voi elfi non morite e non invecchiate proprio mai?-

L: - è complicato…perché nei primi 16 anni di vita cresciamo come voi…poi, fino a 800 anni non invecchiamo mai…raggiunta quell’età invecchiamo di 2 anni ogni anno e, quando siamo ai mille…-

A: - morite?-

L: - no…sigilliamo la nostra anima in un oggetto a noi caro…-

A: - e il vostro corpo?-

L: - non so…-

Passarono almeno quattro stagioni, e non c’era giorno in cui i due non stessero insieme…

L: - oh…credo proprio di essermi innamorata!-

F: - è pazza?!-

L: - sì…pazza di lui!-

F: - non ci sarà niente che le farà cambiare idea?-

L: - no…ho saputo che ti sei messa con mio fratello! Oh povera te!-

F: - in fondo è un bravo ragazzo!-

L, ridendo a crepapelle: - sì…molto in fondo!-

F: - spiritosa! Ma non sareste felice se diventassimo cognate?!-

L: - molto…soprattutto perché, magari, inizieresti a darmi del tu!-

E iniziarono a ridere…

A: - Giln, sai niente di quel ragazzo…Aramir?!, e tua sorella?-

G: - no! Ma cosa ci sarebbe di male se lei se ne fosse innamorata?-

A: - essendo l’erede di questo trono, sarebbe vista come una traditrice delle origini! Sarebbe uccisa…insieme al ragazzo-

G: - e tu non potresti fare niente?-

A: - no!-

G: - diventerei io il successore al trono?-

A, un po’ rammaricato: - sì…-

Quella sera stessa…

F: - Giln!-

G, baciandola: - amore!-

F: - oh…come sono felice…per noi…per tua sorella…-

G: - mia sorella?!- uno sguardo interessato aleggiò sul suo viso

F:- sì…credo stia proprio bene con quell’umano!-

G, prendendo la ragazza e mettendola in un angolo: - non lo dire a nessun altro…mai! C’è in gioco la loro vita!-

Le sue intenzioni erano, stranamente e imprevedibilmente, buone, cioè che non sapeva era che una comare del villaggio aveva udito tutto…ed era pronta a riferire al prossimo raduno…

In pochi giorni la storia proibita, fra l’erede al trono e l’umano, venne allo scoperto…

F, urlando infuriata: - Giln…voi! Voi mi avete tradito!-

A, intervenendo: - no…lui non ha detto niente! Ed è per questo che anche voi sarete puniti! Tu, Giln, non potrai ereditare questo trono e tu, ragazza, dovrai servire fedelmente questa e la prossima famiglia reale, finche avrai vita concreta…-

F, piangendo: - e Lorien?-

A, chinando il capo: - è stata condannata a morte…-

F, portandosi una mano alla bocca: - no…no…po…posso vederla?-

A: - sì…è in camera sua…-

TOC TOC - avanti!-

F, buttandosi, in lacrime al collo dell’amica: - mi dispiace, mi dispiace così tanto! Non voglio che tu muoia!-

L, quasi sorridendo: - non temere, io mi unirò alla mia foresta…e poi lo farò con amore, per Aramir e poi tu, mi hai regalato una grande ultima gioia…abolendo la tua formalità…amica mia…- disse stringendola a sé

F: - come puoi chiamarmi amica?! Se solo non avessi detto niente a tuo fratello…non è giusto che VOI dobbiate morire!-

A quel voi, anche l’altra ragazza iniziò a piangere dignitosamente, come si sovviene ad una vera regina: - tu non hai colpe! Ma la cosa che fa più male è che Lui morirà e non potremo mai più stare insieme! Morirà per avermi amato…morirà nel desiderio del mio amore, questo non lo sopporto…e la sua anima non verrà salvata…-

F: - Pregherò! PREGHERÒ A LUNGO…AFFINCHÈ LUI SI REINCARNI…E CHE UN GIORNO POSSIATE STARE ANCORA INSIEME…-

L, piangendo anch’ella a dirotto:- grazie amica mia…ma sarà impossibile…io sarò sigillata a questa foresta, in eterno-

Il giorno seguente, ahimè…al sorgere del loro ultimo sole, diretti verso Oriente, furono trafitti da due frecce…l’uno accanto all’altra, tenendosi per mano…le ultime parole di lui furono: - ti amo e sempre sarà- quelle di lei, invece, furono: - perdonami…perché ti amo…- così, al primo raggio di sole, la loro vita cessò…

Dal corpo di lei si sollevò una potente aura bianca, che si disperse per tutto il bosco, luogo del loro amore, della sua patria…il corpo di lui, invece, si accasciò a terra…poi fu consegnato al padre che, anche se non certo piacevolmente capì le usanze del popolo…ma con somma amarezza…era stato privato di un erede, di un figlio…

La vita proseguì…passarono gli anni e i secoli, fino ad arrivare ai giorni nostri…la ferita era rimarginata quasi per tutti, ma l’aria della foresta era ancora carica di scontento e commozione, perché portava con sé l’anima di una giovine tormentata, innamorata…e venne, per Adolas, il momento di lasciare la vita terrena e rincontrarsi, finalmente, con sua figlia…

A: - cari sudditi….alla veneranda età di 1000 anni, io vi devo lasciare…avrei voluto affidare il trono ad uno dei miei figli…ma per le nostre leggi non mi è più possibile…è per questo che mi succederà Phobos…e che possiate essere felici e ritrovare, con il suo aiuto, la luce di 350 anni fa…ma prima di andarmene voglio emanare una nuova legge! Sia scritto, sottoscritto e siglato: - se un giorno mai…un’antica componente di questa e delle scorse dinastie, trovasse la forza, quasi impossibile, di reicarnarsi, dovrà essere libera di approvare o disapprovare il regnante; nel secondo caso, dovrà essere libera di proclamarne uno a sua scelta! E potrà anche autoproclamarsi! Questo è il mio ultimo volere…-

Il popolo accolse l’ultimo desiderio del vecchio re morente…per loro non c’era problema, perché nessun elfo si era mai reincarnato…non è nella loro genetica…sono fatti per esistere una sola volta…così è e così sarebbe stato sempre…forse…ma un padre prevede ogni più piccola mossa, atteggiamento o comportamento, del proprio figlio…forse, con il tempo…

Quella sera, come dal giorno dell’esecuzione a quella parte, una serva si recò al centro della foresta, all’albero principale…una arbusto gigante, saggio, chiamato Phatos…dove ogni elfo affronta, appunto, il suo fato, la sua sorte…e dove l’anima di una certa ragazza trovava un legame con il mondo che le apparteneva…la servente soleva dialogare con questo, anche se non poteva ottenere risposta, ma precise folate di vento le indicavano di essere ascoltata…

F: - LORIEN!-

Una ventata di foglie quasi la seppellì…

F: - amica mia…quanto mi mancate…mi duole dirti che tuo padre ti raggiungerà, e che il successore al trono non sarà tuo fratello…che- scoppiando a piangere- non mi è più consentito di vedere….sigh…ma un certo principe…Phobos…pare sia un po’ despota-

L’albero quasi scoppiò di luce…apparve per un istante un viso conosciuto…- attendi per 16 anni…poi recati al paese "Los Angeles" e cerca una bambina di nome Louen…portatala qui! A tempo debito ti spiegherò! -

F: - aspetta! Non andare! Non capisco!-

- per ora non devi capire…ti voglio bene amica mia-

F: - anch’io….ANCH’IO….- lacrimando- e ve ne vorrò sempre mia regina…e vi sarò sempre fedele!-

Il viso sorrise e poi sparì in una pioggia di luce…nello stesso istante, al di là dell’oceano, un bambino annunciò la sua comparsa…la piccola Louen…speciale, per il suo aspetto fisico, prevalentemente elfico, per il suo futuro…quella bambina sarà il mezzo che la luce userà per illuminare ancora una volta la foresta che porta il suo stesso nome…

Così, nell’attesa, nell’angoscia e nella solitudine 16anni passarono in fretta…per un elfo sono come un batter d’ali…

Louen: - ma’! io esco…vado da Tom!-

M: - sì…ma vedi di tornare ad un orario decente!-

L:- sì! Ci vediamo! J -

La ragazza, ormai una bellissima sedicenne, si lanciò per le strade di Los Angeles, sul suo scooter, per raggiungere il suo ragazzo…

Tom (interpretato da Hayama): - ohi! Oggi è un giorno importante vero?!-

L: - certo! È il mio compleanno!!! Non mi dire che te ne sei dimenticato!-

T: - certo che no sciocchina!- sbatté la porta alle spalle, spinse dolcemente la ragazza al muro e, teneramente, la baciò…

T: - buon compleanno…-

L:- il migliore di questi ultimi sedici anni…- sorridendo

T:- spiritosa…-

L:- stanotte ho fatto un sogno strano…una donna mi voleva portare via e…- il suo tono si era fatto preoccupato – non so, sembrava così realistico-

T, sogghignando: - quando parli così mi sembri un po’ tanto stupida…sai?!-

L: - non so…è che ho una brutta sensazione…dimmi che mi ami adesso!-

T: - cosa?! Ma perché?!-

L, scostandolo: - tu non mi ami?!-

T: - sì, ma…-

La ragazza aprì la porta, rapidamente uscì e, proprio mentre stava per montare sul suo motorino il ragazzo urlò forte: - TI AMO! TI AMO ADESSO…-

La ragazza gli corse incontro, lo abbracciò, lo baciò…era felice come non mai, ma triste allo stesso tempo…in cuor suo sapeva…quella sarebbe potuta essere la loro ultima volta insieme e doveva essere indimenticabile…dopo cena lei uscì di casa, montò in sella al suo motorino…lo baciò teneramente e disse: - non importa chi tu sia o chi io sia…o cosa sarò, cosa sarà di me…lo so che ti sembro paranoica adesso ma, ricorda, che io ti amo adesso…IO TI AMO, adesso e per sempre…

La ragazza tornò verso casa, imboccò una stradina di quartiere e fu bloccata da un lampo di luce…

F: - tu sei Louen?-

L: - sì…ma come conosci il mio nome?-

F: - sei identica a lei!-

L: - a lei chi?-

F: - se vorrai, più tardi ti spiegherò…ora devo solo sapere…te la senti di partire con me?-

La ragazza, senza sapere come, ne perché, acconsentì…era una risposta mossa dal suo istinto, dall’inconscio più profondo, dalla sensazione che fosse la cosa giusta…ma perché?

Falariel, soddisfatta, la fece montare sul suo cavallo, abbandonando lo scooter in mezzo alla strada, con un fiore e una lettera…diceva: "ma’…tornerò…ti voglio bene…-

F: - vuoi farmi domande?-

L: - stranamente, no! Anzi, solo una, cosa sei tu?-

F: - sono un elfo…-

L: - chi è "lei"? è un altro elfo…-

F: - sì, o meglio, lo era…tu sei una sua specie di reincarnazione…credo…-

L: - perché è morta?-

F: - oh, noi elfi non moriamo! Ma la sua anima si è trasferita perché si era innamorata…-

In seguito ad altre domande, la serva fedele si vide costretta a raccontare tutto, dall’inizio, della principessa Lorien, del ramingo Aramir, del loro amore, di Giln, di Phobos e, infine, della profezia fatta da Lorien sedici anni prima…

L: - uau! Se ho capito bene, la foresta che protegge la dama di Louen, ha il mio stesso nome, e va riportata alla luce! Ma come?-

F: - di questo non mi è dato sapere, non ancora…ora ho io una domanda…tu ami qualcuno?-

L: - sì!-

F: - è un amore che supererebbe i confini del tempo e dello spazio?-

L: - sì-

F: - molto bene…eccoci…stai per conoscere la mia signora…LORIEN…-

Una ventata le investì…e apparve nuovamente l’immagine della principessa elfica: - ciao Louen! Amica mia…lasciaci sole un attimo…-

F: - sì…-

Lr: - allora non hai obbiettato per venire qui, perché?-

Lu, ammagliata dalla figura luminosa: - sentivo che dovevo farlo…so che può sembrare strano ma…mi sento legata a questo posto…-

Lr: - è normale, perché il tuo spirito ha utilizzato il mio corpo…sei parte di me, come io di te…ed entrambi siamo parte di questa foresta…-

Lu: - capisco, ma perché mi hai fatto chiamare?-

Lr: - dovevo reincarnarmi…per riportare la mia casa alla luce di un tempo…-

Lu:- e io cosa centro?-

Lr: - ecco, questo era l’unico modo! Ora dovrò chiederti una cosa, se risponderai no, sarai libera di tornare a casa...da "Tom"…posso trasferire la mia anima nel tuo corpo?-

Lu: - la mia anima, la mia memoria…dove finirebbero?-

Lr: - nascoste, ma non cancellate, nel corpo…-

Lu, con la voce che aveva iniziato a tremarle: - un giorno, in futuro, mi lasceresti andare?-

Lr: - spero proprio di sì…-

Lu: - e così sia!-

Lr: - sei molto audace e comprensiva!-

Lu: - mi farà male?-

Lr: - oh, no, no, no…cara…sarà come addormentarsi dolcemente…-

Così, la principessa elfica, come un fulmine, tornò nelle sue antiche vesti…poi raggiunse l’amica e l’abbracciò!

Lr: - amica mia, quanto mi sei mancata!-

F: - s…sei tu?! S...sei Lorien? Sei tornata?!-

L:- sì, e non me ne andrò finché non avrò sistemato tutto!-

F: - ti voglio bene!-

L: - anch’io…tanto!-

Ma ciò che non sarebbe dovuto succedere, accadde…una cosa che nemmeno Adolas aveva previsto, dall’alto della sua saggezza e lungimiranza…un ragazzo, Luke, non il solito bulletto di questi tempi, un ragazzo dolce, con animo nobile, uscito per un campeggio con un suo amico, si perse in quella foresta…e ciò che dovremmo sapere è che successe perché qualcuno lo augurò, molto tempo prima…

Luke:- Sam?! SAM?! Dove sei?! Non nasconderti! Dove sei?- (- sento delle voci…ah, che lampo di luce! Ora due donne stanno piangendo….strano che ci sia qualcuno in questa foresta…-).

Il ragazzo si avvicinò alle voci che aveva udito e vide due donne splendide, in pari modo, non gli parve vero…ma appena incrociò lo sguardo di Lorien, si innescò uno strano meccanismo di ricordi…parole, immagini, che non erano sue, ma dello spirito che, per primo, precedentemente, aveva abitato quel corpo…fatto sta che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso…(- chi è questa ragazza?! Non l’ho mai vista…ma mi sembra di conoscerla da una vita…sento quasi di amarla…il suo spirito…è come se mi guardasse dentro-)

L: (- non è possibile! Si è reincarnato! È una cosa che non avevo previsto….ma averlo qui, ancora di fronte, mi provoca una gioia immensa…-)

Luke: - ehm…credo di essermi perso…-

L, titubante, quasi in lacrime: - benvenuto straniero…qual è il tuo nome?-

Lk: - io sono Luke, onorato…tu? E la tua amica?-

L: - io sono Lorien…questa è Falariel…-

Lk:- che nomi insoliti!-

L: - credi negli elfi?-

Lk:- non tanto…-

F: - menti! In cuor tuo sai chi siamo! Vero?!-

Lk: - di cosa parli?!…sì, ma…non capisco più niente…è come se fossero riaffiorati ricordi; ma questi non sono miei…-

L, in lacrime, avvicinandosi al ragazzo: - questa è l’audacia di Aramir-

Lk: - e chi è?-

L:- eri tu…400 anni fa…che tu lo creda o no…-

Lk: - se ci credessi sarei pazzo?-

L: - no! Saresti il dono più prezioso che il cielo potesse rimandarmi…questo forse aiuterà quella coscienza a riesumarsi…- detto questo lo baciò appassionatamente…il ragazzo implose, per un istante riapparve Aramir, nei suoi abiti signorili, poi, quasi magicamente apparvero, nella mente del ragazzo, flashback di momenti passati con quella donna elfo…si sentì legato a lei e, pian piano, riaffiorarono tutti i ricordi di una vita già trascorsa…

Lk:- la mia vita , la nostra vita va avanti?-

Lr:- sì…sei molto più forte di quanto io credessi…-

Lk: - ma, i ricordi, Aramir, tutto?!…come hanno fatto a tornare?!-

F: - le preghiere di un elfo pentito sono più forti di ogni magia…e io ho pregato, intensamente e a lungo, ai piedi dell’albero "Phatos"…ma tu ora chi sei? Luke?! O sei Aramir?!-

Lr: - un po’ tutt’e due…è Luke, ragazzo di questo secolo, ma conserva parte della memoria di Aramir…ora gli spiegherò tutto dall’inizio…No! Rimani Fal, a breve dovrò spiegarvi il mio piano…-

Così la ragazzo raccontò di quando incrociò, per la prima volta, lo sguardo del ramingo, della loro storia d’amore, e della loro condanna…poi passò al piano per far abdicare Phobos: - attenderemo una stagione, poi io mi presenterò a palazzo, tu, Falariel, leggerai davanti al popolo l’ultima legge di mio padre…poi chiederò di essere messa sul trono…in quanto a te…ora che sai…- si lasciò sfuggire una lacrima- sei libero, libero di tornare a casa…-

Lk: - non vuoi che stia con te?-

Lr: - mi bastava che tu ricordassi, e volevo vederti un’ultima volta…non voglio innamorarmi ancora di te…non posso abbandonare ancora questo popolo, e lasciare in rovina la mia foresta…-

Lk: - ma tu non hai mai smesso di amarmi!-

Lr, piangendo sommessamente: - come puoi affermare una cosa del genere?! Con tanta sicurezza, poi…-

Lk: - perché se tu avessi dimenticato il sentimento che provavi per Aramir, il tuo spirito farebbe brillare questa foresta…la tua malinconia la rende cupa…-

Lr: - ma io non posso tradire mio padre…-

Lk: - lo capisco, e ti rispetto…ma fammi restare, solo per un po’…solo per questa stagione…-

Lr: - sì…- lui le si avvicinò, la baciò…poi iniziò a nevicare…ma non sentirono il gelo, perché erano stretti dal calore del loro amore risorto…

Passarono i mesi e, una mattina, alle prime luci del sole, una primula sbocciò…un ragazzo, nel letto chiamò la sua ragazza per svegliarla…ma lei aveva già aperto gli occhi, dai quali scendevano calde lacrime…

Lk:- perché piangi?-

Lr: - perché ora che ho ritrovato la mia felicità la devo perdere…-

Lk:- tu il mio amore lo avrai sempre…-

Lr: - anche tu il mio…ma ora vai…non posso permettere che il mio amore ti uccida nuovamente…non me lo potrei mai perdonare…-

Lk: - allora era dovuto anche a questo il buoi di questa foresta?!! E ora guardala…è più bella che mai…promettimi, promettimi che resterà sempre così…promettimi che mi amerai sempre…-

Lr: - te lo giuro…lo giuro sulla mia foresta…- il ragazzo la baciò sulla fronte, poi si girò nel letto e pianse, pianse amaramente, in silenzio…

F: - ohi…disturbiamo?! Oggi è il gran giorno!-

Lr: - disturbIAMO?-

F: - sono riuscita a farlo scappare da palazzo…Giln, vieni…- l’elfo entrò, miscredente, ma appena incrociò gli occhi della sorella reincarnata, non poté fare a meno di rimanere a bocca aperta…Lorien si alzò e lo abbracciò, commossa…

Lr: - come te la passi fratello?-

G: - ho visto tempi migliori…e tu?-

Lr: - ma sì…tiriamo avanti…mi dispiace…-

G: - per cosa?-

Lr: - è colpa mia se…se, se non sei re…se sei stato relegato tra la servitù…ho solo fatto del male…-

G: - oh, sorella! Non dirlo neanche per scherzo…ora pensa solo a farti valere con Phobos…-

G: - e quello chi è? È tale quale ad Aramir…ma con vesti strane!-

Lk: - sono la reincarnazione del suo spirito nel mio corpo…-

G: - ragazzo, da dove vieni?-

Lk: - sono di Helsinki…-

G, vagamente adirato: - faresti meglio a tornarci!-

Lk, abbacchiato: lo so…-

Lr: - fratello, non parlargli così…ti prego…-

G: - non può rovinare i piani di nostro padre! Sei solo un ragazzino…come quel ramingo…già una volta hai distrutto i suoi desideri…-

Lr: - ora basta! Non è colpa sua, né di Aramir, se mi sono innamorata di loro!!!-

G: - tu ami anche questo sciocco umano?-

Lr, cupa: - sì…ed è per questo che lo lascerò andare via…non deve morire…-

G:- come ti pare…ma dimmi, come hai fatto a reincarnarti?-

Lr: - questo è un segreto! E ora andiamo a palazzo…lasciateci solo un minuto…-

La serva e il principe elfico uscirono dalla spaccatura nella roccia, dove avevano trovato rifugio, lasciando i due amanti soli…

Lr: - e così, eccoci! Separati ancora…non dovevi restare!-

Lk: - sei rammaricata dei momenti passati con me?!-

Lr: - oh, no…assolutamente- piangendo- solo che…che ora dovranno finire-

Lk, abbracciandola: - rimarrò, se tu me lo chiedi…-

Lr: - non puoi! Tu non sei parte di questo mondo…e neanch’io…-

Lk: - cosa dici?!-

Lr: - sono solo un’anima ambiziosa, che si è impossessata di un corpo…e stare con te mi ha fatto capire una cosa: " non si dice, ti amo, perché ho bisogno di te; si dice, ho bisogno di te, perché ti amo!"……questa ragazza ama già qualcuno…deve tornare da lui…-

Lk: - ma anch’io ti amo…e quindi voglio stare con te…-

Lr: - se stessi qui moriresti ancora…e non voglio, NON VOGLIO CHE ACCADA! Amare è anche saper fare il bene dell’altro…-

Lk:- il mio bene…sarebbe stare con te! E poi, noi "Siamo legati da un magico destino", è nostro destino stare insieme…la divinità dell’albero Phatos lo ha deciso…-

Lr: - il tuo destino è vivere…hai una casa, e una famiglia lontano da qui!-

Lk: - e allora rinuncia…tu! Rinuncia a tutto e vieni con me!-

Lr: - non posso…lo devo a mio padre…e a questa ragazza…io le ho rubato la vita…le ho rubato il corpo…e l’ho privata dell’affetto dei suoi cari…-

Lk: - facciamo così! Io ti darò un pezzo della corteccia dell’albero Phatos…dove tu inciderai qualcosa, poi tu lo lascerai cadere dalla sommità dell’androne del palazzo…se il vento della tua foresta lo farà arrivare a me, che mi sarò già incamminato verso casa, rimarrò!-

Lr, sorridendo, fermamente convinta che una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere: - va bene! Ma non barare…- i due si incamminarono all’albero, staccarono un pezzo di quella copertura e lui la porse nelle mani fredde di lei…

Lk: - allora…arrivederci?!-

Lr: - sei così sicuro che arriverà da te?!-

Lk:- sì…ne sono quasi certo…ho fiducia nel destino! Già una volta ci ha fatto rincontrare…-

Lr: - dimmi che mi ami adesso!-

Lk: - cosa?!-

Lr: - non so! Ma tu dimmelo…-

Lk: - ti amo adesso…ti amerò sempre…amo la tua anima, amo il tuo spirito…e mi piace la tua bellezza…ma soprattutto, adesso, amo te…-

Lr: - io non sono che una sagoma bianca, che dovrebbe vagare per questa foresta…-

Lk: - e allora amo te…e la foresta che ti tiene prigioniera!-

Lr: - ti amo…-

Lk, sorridendo: - posso farti solo una domanda?!-

La ragazza annuì.

Lk: - se ami così tanto Aramir…perché non hai rinunciato all’immortalità?-

Lr: - perché in me scorreva sangue reale…non ci è permesso rinunciare al nostro dono…ma avrei voluto- le scese una lacrima- nessuno sa quanto…-

Lk: - come vorrei essere quella lacrima!-

L’elfo lo guardò con sguardo interrogativo…Lk:- vorrei essere una lacrima, per nascere dai tuoi occhi, di un azzurro splendido…per scorrere e accarezzare le tue guance delicate e, infine, per morire sulla tua bocca…per stare insieme a te, per sempre…- detto questo, le asciugò la lacrima, prima che potesse arrivare alle labbra…e aggiunse: - non si sa mai…qualcuno potrebbe aver già espresso tale desiderio…-

Questa lo abbracciò forte, forte…- questo è tuo…ti appartiene, e ti apparterrà sempre…perché solo tu, mi fai sentire più felice ed indifesa allo stesso tempo!-

E subito, lo baciò…un bacio triste d’amore, un bacio di addio…e così…due anime, legate dall’amore e dal destino…vennero separate, ancora una volta, dal sangue e dai doveri reali…doveri concreti…obblighi morali e civili…la ragazza, recandosi al palazzo, tirò fuori il frammento di corteccia…avrebbe voluto incidere "Luke" o "Aramir"…ma una forza, dentro di sé, la obbligò a scrivere due nomi…e ben diversi…

Anche se sconcertata, questa salì le scale che portavano all’andito, con molta grazia e femminilità, quando arrivò in cima si voltò, nella speranza di vederlo ancora…non vedendolo decise di rimettere in tasca la corteccia…ma una folata di vento gliela strappò di mano…

F, all’improvviso: - eccoti!-

Lr: - è tutto pronto?-

F: - Giln è andato a prendere una tua foto! La legge di tuo padre è qui! Ma davvero sire Adolas aveva progettato tutto?!??-

L: - sì! Dopo la mia condanna era venuto da me, ipotizzando un simile piano…ma stava solo a me reicarnarmi…e non era certo che ce l’avrei fatta!-

G: - sì, invece! Papà ha sempre creduto smisuratamente in te! E non aveva torto!-

L: - grazie! Allora?! È tutto pronto?-

G: - come lui avrebbe voluto!- una seconda ventata li accarezzò…

F: - tuo padre?! Si è reincarnato nel vento, vero?!-

G: - cosa?! Ma non essere stu…-

L: - sì, amica mia…sì-

Per un attimo, tutti e tre fissarono il cielo…nel quale le foglie, trasportate dal vento avevano scritto una frase: - io credo in voi…vada come vada, sarà un successo…figlioli, vi voglio bene-

L, con una lacrima che le rigava il viso: - forza! Entriamo!- così proruppero, con un entrata trionfale, nell’ampio salone…si diressero verso il trono…

Phobos: - chi siete voi? Non vi siete fatti annunciare!-

L: - sono la principessa Lorien, la dama bianca della foresta di Louen!-

P, mentre la folla si era ammutolita, rimanendo di stucco: - sei la figlia di Adolas?! È impossibile, dovresti essere morta!-

L: - e invece sono qui…a riprendere ciò che è mio di diritto! Questo trono, questo popolo e questa foresta…-

P: - ci hai già traditi una volta!-

G: - dimentichi la legge sacra! Che mio padre ha firmato con il suo sangue reale…-

Prontamente, Falariel la citò…

P: - siete solo degli sciocchi ragazzini!-

G: - o rinunci al trono o la legge sacra ti ucciderà in pochi giorni!-

L: - sta a te…- la principessa fu interrotta dallo sbattere del portone che si apriva, all’ingresso di un certo ragazzo, con in mano un pezzo di legno…

L, in preda all’emozione, ma tentando di mantenere un contegno regale:- b…bhè…hai fino al prossimo sorgere del sole per prendere una decisione!-

Con molto contegno si voltò, andò verso il ragazzo e gli ordinò di andare al gazebo…

Lr: - cosa ci fai qui?!-

Lk, entusiasta: - è il tuo pezzo di corteccia! Combacia con il buco sull’albero! e…c’è scritto?!??…"Tom" e "Louen"-

Lr, confusa: - io non pensavo…io non ci speravo neanche!-

Lk: - forse tuo padre vuole la nostra unione!-

Lr: - sai chi è mio padre?-

Lk: - sì…mi è apparso in sogno…è ancora saggio e potente-

Lr, allontanandosi un po’ e affacciandosi al terrazzo: - sì, ma…non capisco…lui aveva pianificato tutto! Si boicotta da solo?! Cosa vorrà farmi capire?-

Lk: - che puoi vivere la tua vita…-

Lr: - ma questa vita non è mia…io devo diventare regina! Ma non appartengo più a questo mondo…sotto queste vesti…- e scappò, in lacrime, diretta alla sua vecchia stanza…carica della polvere di 400 anni…

F: - Lorien?! Mia dama?!-

L:- non iniziare ancora con le formalità!- abbozzando un sorriso sforzato…

F: - cos’è successo?-

L: - è tornato! Non doveva…ma sono felice…perché mi ama! E questo è ingiusto…io non dovrei…io non ho più diritto di amare di questa ragazza! Lei vuole andare!-

F: - ma tu devi essere la nostra regina!-

L: - vi proteggerò…anche come spirito…-

F: - vuoi davvero abbandonare il reame nelle mani di Phobos?-

L: - no! Ci ho pensato a lungo…e ho deciso!…Giln regnerà al posto mio! Lo annuncerò domani…-

P, apparso all’improvviso dall’ombra: - non serve! Non voglio morire davvero…il nuovo re è chi vuoi che tu sia…io me ne vado…-

L: - forza! Vai a dare la bella notizia al tuo ragazzo!- si lasciò sfuggire una lacrima…

F: - sì…tu cosa farai…-

L:- per il suo bene…gli dirò addio! E poi…devo mantenere una promessa!-

La ragazza si recò ancora al gazebo, dove trovò il ragazzo, seduto gobbo su una panchina…

Lr: - ehi Straniero!…mi dispiace per prima…io…-

Luke non la lasciò finire di parlare; scattò in piedi e la baciò …

Lk:- dimmi che non è un addio…-

Lr: - temo di sì!- trattenendo a stento le lacrime

Lk: - perché? Perché vai contro al destino?! Avevi promesso…-

Lr: - prima di tutto devo la libertà a questa ragazza!-

Lk: - non te ne sei mai preoccupata…perché ora sì?!-

Lr: - perché mi ha fatto comprendere quanto tiene al ragazzo che la aspetta a casa! E io la capisco…se fossi viva…vorrei con tutte le mie forze stare con te…-

Lk, lievemente alterato: - e come avrebbe fatto a fartelo capire?!??-

Lr:- prima, ai piedi di Phatos, ti ho detto una frase…"dimmi che mi ami adesso"…bhè…era sua! E il primo nome sulla corteccia…è quello del suo ragazzo! Lei è ancora viva…io sono solo il suo parassita!-

Lk, lasciando cadere una lacrima: - ma io…come farò senza di te?!-

La ragazza, molto commossa lo abbracciò e poi disse: - tu non mi perderai mai…sappi che la mia anima sarà sempre legata a te! Ma devi capire che non appartengo più a questo mondo…sono solo uno spirito…non ho il diritto di amarti…-

Lk: - ma io lo voglio! Tu possiedi ancora il tuo cuore! Il tuo cuore batte ancora!!! Tu mi ami! Lo so…e so che lo sai…-

Lr: - perché non capisci?! Io devo restare…ma come anima…lei…lei deve tornare a casa…la staranno aspettando…e io…io devo raggiungere mio padre…-

Lk: - e il trono?!-

Lr: - Giln farà le mie veci!-

Lk:- e ora che farai?-

Lr: - devo liberare la ragazza…-

Lk, con il capo chino: - non c’è modo per stare insieme?!??-

Lr: - io sono solo uno spirito…sono una forma instabile…tu un essere umano! Non potremo stare insieme, mai più…ma tu potrai ancora essere felice!- una grossa lacrima le scese lungo il volto…pallido e triste

Lk: - senza di te non sarò mai più felice!!! ci deve essere un modo per stare insieme!!! Io ti amo…anche tu…il tuo cuore è umano…-

Lr: - già…ma la mia anima è libera…non può essere confinata in eterno…lontano dalla mia foresta-

F, sbucata dall’ombra: - un modo ci sarebbe…-

Lr: - sei pallida! Cosa c’è?-

F: - ora sono mortale!-

Lr: - cosa?!-

Lk, che, intanto, aveva iniziato a singhiozzare, con lacrime che gli rigavano il viso secco, quello di uno che raramente, in vita sua, abbia mai versato lacrime: - quale? In che modo? TI PREGO DIMMELO!!! VOGLIO SOLO STARE CON LEI!-

F, sommessamente: - questo, tecnicamente, è impossibile…ma…come mortale…posso offrirvi il mio corpo!-

Lr: - amica mia…non posso chiederti tanto!-

F: - devi! Dopotutto è colpa mia…- le lacrime, ora, rigavano anche il suo viso- …se solo avessi taciuto…-

Lr: - non è colpa tua! Si sarebbe saputo comunque…-

F: - ti prego…TI PREGO…accetta il mio aiuto…e fammi riscattare!-

Lr: - e va bene…trasferirò parte della mia anima nel tuo corpo…e tu starai con lui, in un tempo mortale…e io…io starò in parte con lui e in parte con la mia foresta…non posso abbandonarla del tutto…amica grazie…amore…aspettami…-

Un lampo di luce accecò l’atmosfera…una figura bianca lasciò il corpo della ragazza per trasferirsi, in parte, nel corpo dell’elfo mortale…l’altra parte si disegnò, momentaneamente, una figura bianco, con l’immagine della principessa elfica…- volevo vederti un’ultima volta con i miei occhi…ti amo…- lo baciò e in un soffio svanì…

F(Lr): - dovremmo portare a casa la ragazza…-

Lk: - dopo! Ora voglio solo baciarti! Sapendo che non sarà per l’ultima volta…- detto questo lesi avvicinò…le scostò i capelli, che da biondi si erano trasformati in ramati, e la baciò…

Intanto un’aurea vagava libera sulla sua foresta…insieme al vento…leggera, pura…e felice…con una candida ventata, riportò la foresta di Louen alla luce e all’antico splendore…e vi vagò…e vi vagherà, volando, in eterno…

Louen: - Tom…sono a casa…!-

FINE

 

Salve a tutti! Spero vi sia piaciuto…e vi ricordo che non sono Steven Spielberg…e nemmeno Tolkien…siate clementi e ditemi cosa ne pensate…non mi offenderò… bacioni…alla prossima fic!!! J J J J J

 

 

 

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