If A Year Later…

di SimmyLu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Thinking About ***
Capitolo 2: *** How It Began ***
Capitolo 3: *** First Day ***
Capitolo 4: *** Touch ***
Capitolo 5: *** To Discover ***
Capitolo 6: *** How Are You? ***
Capitolo 7: *** Orange Juice ***
Capitolo 8: *** Pain & Hurt ***
Capitolo 9: *** Hug ***
Capitolo 10: *** Walking On Clouds ***
Capitolo 11: *** Anzai Is Looking ***
Capitolo 12: *** Rain ***
Capitolo 13: *** I’m Angry ***
Capitolo 14: *** Crazy ***
Capitolo 15: *** Ice Cream, Teaspoon And Perfume Of Soap ***
Capitolo 16: *** And Now? ***
Capitolo 17: *** Hi! ***
Capitolo 18: *** Smile ***
Capitolo 19: *** Game ***
Capitolo 20: *** Helping Hanamici ***
Capitolo 21: *** Ice Cream Again ***
Capitolo 22: *** What Time is It? ***
Capitolo 23: *** Walking With Kaede ***
Capitolo 24: *** Second Floor ***
Capitolo 25: *** Kiss ***
Capitolo 26: *** Where Is Isewata? ***
Capitolo 27: *** I Saw ***
Capitolo 28: *** ...Uf! ***
Capitolo 29: *** Grrr!! ***
Capitolo 30: *** We Know ***
Capitolo 31: *** What Did You Say? ***
Capitolo 32: *** Minami's News ***
Capitolo 33: *** Problem ***
Capitolo 34: *** Talk With Me ***
Capitolo 35: *** Physical Education ***
Capitolo 36: *** Thinking About Championship ***
Capitolo 37: *** Letter ***
Capitolo 38: *** Why? ***
Capitolo 39: *** I like You ***
Capitolo 40: *** Waiting ***
Capitolo 41: *** Hello Boys ***
Capitolo 42: *** Something ***
Capitolo 43: *** Cry Alone ***
Capitolo 44: *** Loving ***
Capitolo 45: *** It’s Over ***
Capitolo 46: *** Impossible ***
Capitolo 47: *** Ten Minutes ***
Capitolo 48: *** Hanamici’s Slam Dunk ***
Capitolo 49: *** Home ***
Capitolo 50: *** Good Morning ***



Capitolo 1
*** Thinking About ***


If A Year Later…
di Simmy-Lu

L’intera fanfic è narrata dal punto di vista della protagonista, la manager del club di basket del liceo Shohoku. Le vicende si svolgono durante l’arco di qualche mese e dopo un anno rispetto a quelle narrate dal manga.
Tutti i personaggi di Slam Dunk appartengono a Takehiko Inoue, tutto il resto è farina del mio sacco! La fic è un po’ lunga ma secondo me leggerla ne vale la pena…ho faticato tanto per finirla! Tutta la storia è divisa in parti, tutte con titolo.

Buona lettura!

Parte prima: Thinking About

Sono qui che sto finendo di compilare alcuni fogli e mettendo in ordine le schede personali di tutti i ragazzi del club facendo attenzione a separare quelle delle nuove matricole dalle altre. Mi avete già avvertita che molto probabilmente molti molleranno dopo qualche tempo e soprattutto dopo le prime partite…personalmente io avrei mollato dopo il primo allenamento…vi sfiancate come degli ossessi…o meglio li sfianchi…tu…il nuovo capitano…la scuola è iniziata da poco più di un mese, ma da come ti impegni sembra che domani ci siano le finali…e gli altri ti stanno dietro…ti obbediscono…hai visto? Sei uno stupido! Ti preoccupavi se saresti stato un buon capitano, una buona guida per la squadra come lo è stato Akagi…e Sakuragi che continuava a ripeterti quanto tutti credessero in te, quanto tutti credessero nel tuo grande talento, quanto tu ne abbia davvero, di talento…non ti stava mentendo…ho parlato con Hanamici, è stato lui che mi ha confidato queste cose…è un buon amico, tienitelo stretto…
Ritorno alle mie scartoffie, ma con alcune non so proprio che pesci pigliare…mi metto le mani nei capelli e comincio a leggere ossessivamente…sono talmente concentrata e disperata allo stesso tempo che neanche mi accorgo quando piombi con la delicatezza di un rinoceronte alla carica sulla panca vicino a me facendomi quasi volare per aria, a me e ai miei fogli…
‹‹Che fai?›› chiedi guardandomi di sbieco prima di attaccarti con foga ad una bottiglietta di Gatorade…
Prendi un asciugamano e ti tamponi il viso togliendo il sudore…
Ti guardo…No! Non è il momento di arrossire! Mi devo calmare!…
‹‹Allora?›› dici fermandoti e guardandomi negli occhi.
Ecco, lo sapevo! Il mio povero cuore ha ingranato la quarta…penso mentre cerco di smettere di sbavare guardando i tuoi occhi scuri e formulare una frase di senso compiuto.
‹‹Sono questi cosi!›› dico alzando un foglio controllando di non averci sbavato sopra ‹‹Ad esempio questi, a cosa servono? Ripetono tutti la stessa cosa!›› dico prossima ad una crisi nervosa.
‹‹Hm?!›› bofonchi mentre ti alzi e avvicinandoti ti chini per esaminare meglio le odiose scartoffie.
Siamo così vicini che sento il calore che emani…il tuo odore…il tuo respiro ancora affannato…prendi un foglio e lo scruti meglio…i tuoi capelli sono arruffati e ti sei messo l’asciugamano sulle spalle….se non ci fosse tutta sta gente intorno ti salterei addosso Ryota Miyagi…ma perché non svaniscono tutti quanti? Via, via!
‹‹Allora…›› cominci dividendo alcuni fogli sul piccolo banco su cui sono seduta.
Mi risveglio dal dolce torpore da coma in cui devo essere caduta…
‹‹…queste sono le copie per la segreteria, credo…e questi…questi…questi proprio non lo so!›› dici.
Ti metti una mano sulla nuca e mi rivolgi un sorriso divertente e imbarazzato…
Grazie…ora posso morire felice….ehi! Sveglia! Smettila di sbavargli dietro in maniera così evidente! Cretina!
‹‹…o forse sono le copie che vanno messe in archivio…›› continui risedendoti vicino a me…basta! C’è un limite a tutto! Non si può sopportare oltre! Ho deciso! Se non ti levi di qui entro un minuto netto, ti zompo addosso e non rispondo più delle mie azioni!…
‹‹Può darsi!›› rispondo io girandomi e cercando di decifrare questi maledetti geroglifici su questi maledettissimi fogli…
Hanamici si è voltato dalla nostra parte e guardandomi gli sfugge un sorrisino che gli restituisco prontamente…il pel di carota deve avermi capita da un secolo…
‹‹Senti Ryota…›› comincio…
‹‹Ehi, ehi!! Un po’ di rispetto! Chiamami “capitano”!›› dici in tono scherzosamente serio scrutando ancora un odioso foglio, ma poi alzando lo sguardo mi sorridi di nuovo…
‹‹Senti “capitano”!!›› calco bene la parola ‹‹Domani chiedo ad una mia amica del club di volley che di solito si occupa delle stesse cose lì…poi vedo di finire! Tanto non ho fretta, devo consegnare tutto per la prossima settimana! Ok?›› gli sorrido e lui si alza e mentre mi dice che è tutto a posto riprende i suoi allenamenti…
Ma voi siete pazzi! Penso…mettere una ragazza a fare la manager di un club di basket! Come pretendete che arrivi viva alla fine della giornata con tanto ben di dio nella palestra??
Metto via i fogli…sono riusciti a vincermi…maledetti!
I ragazzi hanno finito e stanno andando negli spogliatoi…cosa farei per andarci anche io!
Fisso inebetita la porta dello spogliatoio…
Ricomincio a sbavare pensando al neo-capitano sotto la doccia…
Basta! Devo smetterla!


Continua...

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Capitolo 2
*** How It Began ***


Parte seconda: How It Began

Non so come sia successo…
E’ stato i primi giorni di scuola, circolava la voce…
Il vecchio club di recitazione era andato a farsi benedire a causa della mancanza di nuovi iscritti…merda! Mi sono ritrovata così senza un’attività extra-scolastica…poi nella mia vita extra-scolastica ha fatto una capatina la mia amica Minami, che tanto per cambiare si fa sempre gli affaracci miei, suggerendomi di prendere il posto di manager al club di basket, che stando alle voci era per quest’anno vacante…
‹‹Pensa!›› argomentava Minami ‹‹Dirigere i giocatori di basket! Occuparsi dei giocatori di basket! Incoraggiare i giocatori di basket! Stare vicino ai giocatori di basket!…›› eccetera, eccetera…
Tutti certo sapevano dei successi ottenuti dallo Shohoku basket club l’anno precedente…
Non ne capivo gran che di basket e sinceramente sapevo ben poco della squadra della scuola. Ma a pensarci, l’idea già cominciava a piacermi, non era poi male come trovata. E poi a quale altro club mi sarei potuta iscrivere?…forse a quello di volley?…l’idea non mi entusiasmava molto…e poi Minami continuava a spingermi verso il club di basket quasi a forza…
Per lei in sostanza il discorso di prima valeva così: al posto di “giocatori di basket”, bastava sostituire il nome “Kaede Rukawa”, l’idolo della scuola e anche della mia migliore amica anche se con un anno in più di lui …in questo modo il suo pensiero risultava…
‹Pensa! Dirigere Kaede Rukawa! Occuparsi di Kaede Rukawa! Incoraggiare Kaede Rukawa! Stare vicino a Kaede Rukawa!›
Così, spinta più dalla volontà di Minami che dalla mia, mi presentai in palestra insieme a lei, quale scusa migliore per vedere Kaede Rukawa?, e feci domanda per diventare manager...
Quel giorno in palestra non c’erano molte persone, anzi, quasi nessuno…mi accolse un ragazzo del terzo anno, un certo Yasuda, che sorridente più che mai scrisse il mio nome e la mia classe, la 3^F, su un foglio dicendomi…
‹‹Sono molto contento, sai!? Non sono molte le ragazze che vogliono fare la manager, intendo seriamente, sai, la ragazza che c’era prima…non so se la conoscevi…EHI!!! PIANO CON QUEI PALLONI!!!…Disgraziati!!…Comunque…tu non sei la prima che chiede…Oh! Peccato fai la terza?? Allora il prossimo anno anche tu non ci sarai….Uffa!! VOI DUE!! I PALLONI VANNO MESSI TUTTI LI’!!!…sì dicevamo… tu non sei la prima…ma le altre non erano mica carine come te!››
A questo punto, non so se lo avrei preso a cartellate o calci nel sedere per tutto il tempo che mi stava facendo perdere e per il fatto che mi aveva messo un po’ in imbarazzo con la sua ultima affermazione, ma per fortuna in mio soccorso arrivò Minami.
‹‹Ehi!! Porta un po’ più di rispetto!! Questa non è tua sorella!!›› lo minacciò la mia irruente amica facendo sbiancare il povero Yasuda…
‹‹E poi?! Dov’è Rukawa???›› chiese con la faccia di un drogato in astinenza squadrando ogni angolo della palestra…‹‹Non importa! Tanto quando sarai la manager ti verrò a trovare tutti i giorni!!››
Sorrisi a Yasuda, forse non troppo contento per l’affermazione di Minami…anzi…forse era un po’ spaventato!



Parte seconda, appendice: And You?

‹‹Perché non hai fatto domanda anche tu?›› chiesi dopo essere uscite dalla palestra.
‹‹E come avrei fatto a barcamenarmi fra il club di basket e quello di volley? Eh?››
‹‹Giusto!››…ma le cose non potevano essere così facili…
Infatti io ero una delle tante ad aver fatto domanda…sì, circa un milione di aspiranti manager, adoranti e sbavanti solo per lui, il più figo di tutti, l’uomo che non deve chiedere mai: Kaede Rukawa!


Continua...



x Hina85: ciao! Per prima cosa grazie di aver commentato la mia ff! Se 85 è il tuo anno di nascita abbiamo qualcosa in comune! ^_^
Ho scritto questa ff tempo, fa, ma la sto pubblicando qui solo adesso!
Spero che anche il 2° capitolo ti sia piaciuto e che tu abbia voglia di continuare a seguirmi!
Eh, sì, dici bene: "cosa non darei per entrare negli spogliatoi dello Shohoku"!! Miyagi è il mio personaggio preferito, e sono d'accordo con tutto quello che hai detto su di lui! (vedo che ci capiamo! *_*).
Come avrai certamente capito, anche se ancora non ne ho svelato il nome, la ragazza che racconta la storia non è Ayako, ma qualcun'altro. Il suo nome sarà rivelato presto, ma ovviamente non ti dirà molto dato che è un personaggio di mia invenzione. A questo punto ti chiederai: e Ayako?
L'unica risposta che posso dare a questa domanda è: continua a seguire la storia!! ^_^

Grazie ancora a te che hai recensito e a tutti coloro che leggono la ff! Fatemi sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 3
*** First Day ***


Parte terza: First Day

Non sembrava facile? Bè lo era!! Lo è stato fin troppo!! Probabilmente ero l’unica che aveva fatto richiesta senza secondo fine, nel senso che il secondo fine era Kaede Rukawa…
Yasuda mi consegnò tutto l’occorrente...e così il giorno dopo ero pronta…inesperta, ma pronta…
Mi presentai in perfetto orario in palestra…incredibile!
Il primo giorno, il giorno del ritrovo ufficiale del club…
Fu sempre il solito Yasuda a presentarmi tutta la squadra…ma…
‹‹Chi di voi è il capitano?›› chiesi io ormai lanciatissima…
Detto fatto! Mi ero scavata la fossa da sola il primo giorno e con una sola frase! Roba da Guinness dei primati!
Tutti, tranne le matricole, si guardarono, scambiandosi occhiate fra il dubbio e la preoccupazione. Non sapevo cosa avessi fatto…
Ma a giudicare dalle facce dovevo aver posto la domanda sbagliata.
Lo sapevo! Ero proprio l’idiota più idiota della scuola…a dire il vero avevo ancora dei dubbi, ma ora mi ero tolta ogni possibilità di errore…supposi che probabilmente mi avrebbero pestata a sangue per aver pronunciato quelle sacrileghe parole, anzi mi avrebbero lapidata a suon di pallonate…
‹‹Bè? Che cazzo sono quelle facce?!›› Hanamici Sakuragi esordì così, forse in maniera poco elegante, ma decisamente incisiva…sì decisamente!..
‹‹Ryota non è mica uno stronzo cagasotto!››…sì! Incisivo! Decisamente incisivo!… ‹‹Mettiamoci a correre intanto! Scommetto che tra cinque minuti è qui!›› e detto ciò si misero a correre…
Avrei voluto fare altre domande, tipo perché la loro vecchia manager non avesse continuato il suo lavoro con loro, eccetera, quali erano esattamente tutti i miei compiti, eccetera, ma data la reazione alla mia prima domanda decisi di lasciar perdere…
Ero perplessa.
Avevo appena cominciato a guardare le schede da compilare per i nuovi iscritti, quando un fulmine attraversò la palestra gridando…
‹‹SCUSATE IL RITARDOOOO!!!››…il fulmine scaraventò se stesso negli spogliatoi uscendone poco dopo tentando di barcamenarsi con una T-shirt che non ne voleva sapere di infilarsi correttamente.
Però, che fisico!…non ho potuto fare a meno di notarlo, d'altronde era praticamente quasi solo in pantaloncini lì davanti ai miei occhi…comunque…
Il fulmine ricevette la ramanzina che gli aspettava da Sakuragi…che buffi!…si vedeva che erano grandi amici…
Poi il fulmine mi notò, il suo sguardo fu prima sorpreso poi…non so, malinconico?…forse…si avvicinò, e rivolgendomi un sorriso si presentò…
‹‹Piacere, sono il capitano della squadra…››…ma dai?…e chi se lo aspettava?…
‹‹…dirigo io quest’anno questi celebrolesi…mi chiamo Ryota Miyagi!››…mi porse la mano. Io gli porsi la mia…non era affatto male…pensai…
‹‹Il piacere è mio, mi chiamo Akane Sanumori!››…mi corressi, non era affatto male? Era carino invece…carino? Era proprio molto carino! Cavoli se il piacere era mio!
E poi aveva una mano calda e forte…


Parte terza, appendice: Talking With Minami

‹‹No! Decisamente no! A guardarlo non lo avresti mai detto! Lui? Giocare a basket? Il capitano? E’ un po’ più alto di me, di poco, ma diresti che è basso per quello sport! Sì ma dovresti vedere com’è agile! Com’è veloce! Ha l’elevazione di un gatto! E poi è simpatico! A vederlo così, diresti che se la tira un macello, ma conoscendolo no! Forse…››
‹‹Akane, la vuoi piantare di parlare di Miyagi?! Mi hai fatto una testa così!!››
‹‹Scusa Minami se mi piace il club! Non te ne posso parlare? Sei stata tu a spingermici!››
‹‹Sì! Lo so! E’ appena un giorno che ci sei dentro e guarda come ne sei entusiasta! Ma secondo me non è proprio il club, ma quanto CHI c’è al club, che ti piace!››
‹‹Piantala di sparare stronzate come al tuo solito!››
‹‹E calma! Non c’è bisogno di incazzarsi!….vabbè fammi andare ora che domani ho uno stramaledetto compito della stramaledetta chimica! Ciao Akane! Ci vediamo domani!››
‹‹Ciao Minami a domani!››
Chiusi così la telefonata con la mia amica chiedendomi se veramente avesse ragione…Miyagi sì mi piaceva…non mi ero mai innamorata per davvero…che finalmente avessi trovato qualcuno che mi facesse battere il cuore sul serio?


Continua...

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Capitolo 4
*** Touch ***


Parte quarta: Touch

Valla a capire la vita!
Per tre anni ho camminato per questi immensi corridoi…eppure non ci siamo mai incontrati…mai notati…almeno io non ti ho mai notato…ma nemmeno tu molto probabilmente hai notato me.
Era il secondo giorno del mio nuovo e bellissimo club, ma le obbobriosissime lezioni non erano ancora terminate…la scuola sembrava come sempre assorbirti tutte le energie…
Una benedettissima campanella annunciò con mia immensa gioia che la stramaledettissima ora di storia era terminata…
Test di storia.
Equiparabile alla morte per strangolamento…
Il professore si allontanò dalla classe portando con se il mio passaporto per l’inferno…
Misi i piedi sul banco e mi feci dondolare sulla sedia…in quel momento approfittando del cambio d’ora gli studenti chiacchieravano nel corridoio e la mia amica Minami mi venne a fare visita…
‹‹Come è andata?›› chiese parandosi davanti a me, forse in tono un po’ ironico.
‹‹Vaffanculo!›› gli risposi nera più che mai…
‹‹Ok! E’ andata di merda!›› sentenziò lei prendendosi una sedia e mettendosi vicino a me.
‹‹Ma come cazzo si fa! Cioè!›› non ero alterata, di più…
‹‹Ha messo delle minchia di domande…!›› ero decisamente fuori di me…
‹‹Akane, dai! Calmati! Vedrai che…›› tentava di tranquillizzarmi…inutile!…
‹‹Non è mica possibile! Che crepi! Lui e la sua storia! Stronzo! Bastardo! Figlio di…››
‹‹Così scurrile a quest’ora del mattino Sanumori?!›› …la voce più bella del mondo interruppe il mio poco elegante sproloquio…
Per poco non caddi dalla sedia già in precario equilibrio…tolsi i piedi dal banco bofonchiando in una lingua sconosciuta…
‹‹Ca - Capitano!!›› esclamai poi mettendomi in una posizione che definire eretta era una bestemmia con una certa difficoltà…
Lui rise e si avvicinò…non lo avevo ancora visto con la divisa scolastica…
‹‹Senti…›› cominciò lui ‹‹…hai problemi oggi a fermarti un po’ più del solito?››
‹‹N- No! Nessun problema!›› dissi io praticamente sbavandomi sulle scarpe…
‹‹Ok! Allora ci si vede oggi alla stessa ora! Ciao!›› disse facendomi “pat - pat” sul braccio…
Avvampai…mi aveva toccata!…non avevo più nulla da desiderare…

Mi girai verso Minami che mi rivolgeva un sorriso da un orecchio all’altro guardandola con un espressione da ebete che sembrava dire “ma non è meraviglioso?”…
‹‹Che carino! Però tu come al solito ti sei sparata una bella figura di merda!›› disse lei…
‹‹Mi sa che oggi vengo a vedere Rukawa che si allena e tu che sbavi a bordo campo!››
‹‹Mi ha toccato…il braccio…››
‹‹Hm?!››
‹‹…mi sa che non me lo lavo più…››
‹‹Ma quanto sei scema!›› mi disse Minami.
Il compito di storia di merda andò di merda.


Continua...




x Hinao85: ciao!! ^.^... sì, qualcosa che riguarda Ayako è successa... eh, già!! Il piacere è tutto nostro! Vero?

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Capitolo 5
*** To Discover ***


Parte quinta: To Discover

Da che è cominciata la scuola adesso sono passate più o meno tre settimane…
Anche oggi i baldi giovani del club si allenano…
E’ di nuovo venuta a trovarmi Minami che sta sbavando sulla porta della palestra guardando il suo Rukawa eseguire un canestro
A quella ragazza bisognerebbe fare una statua da ergere nel cortile della scuola! Primo perché mi ha spinta qui, al club…poi perché mi ha aiutato con le odiose scartoffie…
Io intanto sto facendo allenare una matricola che la forza non sa neanche dove sia di casa…facciamo dei semplici passaggi…cioè, io gli passo la palla e lui…
‹‹Isewata! Ma mettici un po’ di forza! Guarda! Così!››
Gli faccio vedere come tenere bene le mani, ma lui proprio non ne vuole sapere…basta! Mi viene voglia di dargli un calcio! Ma si può? Mica sono poi così forte io!
La palla gli scappa di mano…no…non c’è nessuna speranza!
‹‹Kaede!›› chiamo.
La volpe, come lo chiama Hanamici, si volta con aria interrogativa…non faccio caso a Minami e soprattutto al gruppo di oche che starnazzano per lui…sento la loro invidia nell’aria quando chiamo il loro fusto per nome…ma faccio così con tutti…non chiamo quasi più nessuno dei ragazzi per cognome …e a loro sembra non dispiacere…anzi, il contrario…
‹‹Potresti passarmi la palla?›› il pallone infatti è rotolato vicino a lui.
‹‹Cacchio!›› Yasuda impreca…
Si è preso una storta…per fortuna non è nulla di grave e con santa pazienza gli faccio una fasciatura…ho imparato anche questo…che brava che sono!…
Intanto ne approfitto per continuare la conversazione di ieri con Yasuda…infatti il mio fedele amico aveva cominciato a raccontarmi dello scorso anno…penso a Ryota…mi sento stupida, io di lui non so nulla…
Il racconto di Yasuda è sommario, a grandi linee…probabilmente non aveva molta voglia di rispolverare quei ricordi…
‹‹...avresti dovuto vedere Ryota quando un tipo ha dato un ceffone ad Ayako…››
‹‹La manager?››
‹‹Sì! Lo voleva ammazzare! Sai, lui le è andato dietro per due anni…AHIO!››
Per poco non gli rompo la caviglia mentre apprendo una simile notizia…
‹‹Oh! Scusa!…Ma adesso dov’è questa Ayako? Faceva il secondo anno, quindi ha la mia età, giusto?›› chiedo mossa da una gelosia senza pari.
Necessito di chiarimenti!
‹‹Si è trasferita in America››
E che ci è andata a fare?
‹‹…Ryota c’è rimasto molto male, sai? Il capitano era uno staccio la sera che lei è partita! E’ per questo che eravamo un po’ preoccupati il primo giorno, pensavamo che lui non volesse venire perché il club gliela ricordava…››
Sono una specie di intrusa allora…ecco perché la prima volta che mi ha visto aveva quello sguardo triste…caspita però! Lui gli è andato dietro per due anni! Che pazienza!…
‹‹Ma stavano insieme?›› dimmi di no! Yasuda dimmi di no!…
‹‹No!››
Grazie Yasu…
‹‹Lei non lo ha mai cagato più di tanto, erano amici…››
Questa Ayako era una cretina idiota patentata!…cerco di reprimere l’istinto omicida quando…
‹‹L’allenatore!›› esclama Yasuda guardando verso la porta…mi volto…rimango interdetta quando lo vedo…tutto mi sarei aspettata meno che un tipo come Anzai…non lo avevo mai visto prima…
Mi presento, lui mi accoglie con un sorriso e molti complimenti e io gli presento le matricole…
Con la coda nell’occhio sbircio Ryota…giocherella nervosamente con un pallone…forse adesso gli ricordo un po’ lei…


Parte quinta, appendice: Understand You

Finiti i convenevoli riprende l’allenamento e noto senza sorpresa che il capitano è nervoso...
Anzi, irritato.
Mi sento un po’ in colpa…prima devo avergliela proprio ricordata…
‹‹Ehi! Akane?›› Yasuda mi agita una mano davanti al viso.
Oh cacchio! Mi sono imbambolata a guardarlo di nuovo!
‹‹Oh! Scusa Yasuda! Mi sono distratta!›› gli finisco la fasciatura.
E’ ora di mettere a posto…

Continua...


x Hinao85: Per prima cosa grazie mille perchè mi segui sempre! davvero grazie! ^_^ E grazie infinite anche per i commenti alle mie altre fic. Dunque, se i tuoi preferiti sono Hana e Kaede... come avrai capito il mio è Ryota!! (ma va??!! -_- n.d.tutti). L'ho decritto più maturo di quanto non appaia solitamente proprio perchè ho pensato che era passato un anno e che era diventatao il capitano.. insomma se non si dava una regolata così... ^_^ Per tutto il resto... continua a leggere!

Io No: grazie per aver commentato, noto che spesso le mie ff hanno molte visite, ma sono poche le persone che hanno il coraggio di dirmi quello che pensano... io accetto tutto, critiche o commenti, purchè siano costruttivi! Sì, ci ha preso! Ayako non è al top dei miei personaggi preferiti! Forse proprio perchè non da molta retta a Ryota che io trovo così simpatico... ma probabilmente se lo facesse non la sopporterei proprio per questo... ehm, qui non se ne viene fuori!!
Le parole non dette e le occasioni perse sono una gran brutta cosa.. hai perfettamente ragione!

No Title: sì ho già postato questa fic.. forse l'avevi letta su manganet? L'ho scritta con un altro ficwriter: Soichiro Jin. Non ricordo esattamente i pezzi che ho scritto io e quelli scritti da lui, ma credo che i suoi pezzi siano molto belli, quello di Rukawa so per certo che è suo! Grazie anche da parte sua!

Grazie davvero di tutto! ^_^

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Capitolo 6
*** How Are You? ***


Parte sesta: How Are You?

Quando i ragazzi escono salutandomi noto che all’appello mancano Hanamici e Ryota.
Mi avvicino allo spogliatoio.
La porta è quasi tutta aperta…guardo dentro consapevole che non mi sto facendo i santissimi cavoli miei…
Hanamici è vicino alla porta e Ryota gli da le spalle…è davanti al suo armadietto aperto, si sta infilando la giacca…
‹‹Hanamici, ti ho già detto che sto bene!››
‹‹Certo.››
‹‹Lasciami solo.››
‹‹Senti, non voglio solo che tu stia male per ‘ste stronzate! Ho notato il cambiamento di umore che hai avuto prima!››
‹‹…››
‹‹Ryo-chan…››
‹‹CAZZO HANAMICI!! TENE VUOI ANDARE SI’ O NO?! LASCIAMI IN PACE!›› urla sbattendo lo sportello dell’armadietto che rimbalza indietro con un gran fracasso…
Cribbio! Mi ha spaventato a morte!
‹‹Come vuoi.››
Hanamici si volta, calmo esce dallo spogliatoio e ci ritroviamo faccia a faccia…
Lo guardo cercando le parole da dire ma mi precede lui…
‹‹Oggi è un po’ così…›› dice e abbozza un sorriso…sa bene che litigare con Ryota adesso non è una mossa intelligente…
‹‹E per quella Ayako?›› chiedo.
Hanamici mi guarda sorpreso dalla mia perspicacia…io sono sorpresa dalla mia sfacciataggine…
Hanamici non risponde…
‹‹Va a casa Hanamici.›› gli dico…lui vorrebbe dire qualcosa , ma non ci riesce…‹‹Dai, non ti preoccupare.›› aggiungo.
‹‹Ma…››
‹‹Ho detto di non preoccuparti! Va a casa!›› Hanamici se ne va dopo aver dato un’ultima occhiata al capitano.
Entro nello spogliatoio.
Dopo pochi passi però mi fermo, gli guardo la schiena…è seduto sulla panca…
‹‹Ryota?›› il mio è poco più di un sussurro…si gira, mi guarda di sfuggita, poi si volta e mi da ancora le spalle…io avanzo…raccolgo le cose che gli sono cadute dall’armadietto…
‹‹Lascia stare.›› dice…e no capitano! Ora non ti voglio proprio ascoltare, sei un cretino!… chiudo l’armadietto, infilo le chiavi nel suo borsone…mi sento afferrare un polso…
‹‹Ti ho detto lascia stare.››…mi volto, è seduto ancora sulla panca, ma mi ha afferrato con forza e mi guarda fisso…è arrabbiato…lo so! Lo so che non sono fatti miei…
‹‹Mi fai male…›› sussurro…mi fai male davvero, scemo!…lasciami!…
Mi lascia il polso e io non so bene cosa fare…lentamente esco dalla stanza…

Continua...

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Capitolo 7
*** Orange Juice ***


Parte settima: Orange Juice

Quando ritorno nello spogliatoio cerco di mascherare alla bell’e meglio che ho corso come una disgraziata per andare a recuperare ste due lattine nella mia borsa.
Mi avvicino…ti sei seduto a terra con le spalle appoggiate agli armadietti…ti sei tolto la giacca della divisa…me che intenzioni hai? Di far la notte qui?…e tieni fra le mani un quadernetto…sono appunti…sbircio…è basket!…ti allungo una lattina che ha il magico effetto di farti alzare lo sguardo…avanti! Avanti, prendila!…
‹‹Non è fredda, ma meglio che niente, no?››…allunghi una mano…
‹‹Grazie.››…yeah!…sorrido trionfante.
Mi guardi curioso, ma ti rassegni aprendo la lattina…io intanto mi siedo sulla panca davanti a te, incrocio le gambe come un’indiana, la mia posa preferita.
Guai a te se mi dici che devo smammare! Io da qui non mi schiodo!…ma a quanto pare non ti do fastidio perché non proferisci parola…
Mi concentro sulla lattina…un sorso…due sorsi…passano uno, forse due minuti…nessuno ha aperto bocca, ma so essere paziente…la pazienza viene sempre premiata…
‹‹Scusa se ti ho fatto male prima, non volevo.››…infatti…ma lo dici senza guardarmi in faccia…così non ci siamo caro…ancora un sorso…
‹‹Mi hai fatto un male della miseria.››
Alzi lo sguardo…dispiaciuto…ma non mi basta…
‹‹Deficiente.›› dico…ora mi sento meglio…
Passa un altro minuto in religioso silenzio…basta così! Non ce la faccio più…
‹‹Da quanto tempo è?››
‹‹Cosa?›› chiedi aggrottando la fronte…
‹‹Che è andata in America la tua manager.››
Ma quanto sono sfacciata?…hai uno sguardo che non preannuncia niente di buono…
‹‹Chi te lo ha detto?››…sei arrabbiato…di nuovo…
Ma non mi fai paura bello! Sono determinata io!
‹‹Voci.›› una buona ficcanaso non rivela mai le sue fonti!…
Silenzio…ancora! Ma allora è un vizio!…hai la testa bassa, guardi la lattina…così non va bene carino! Mi devi rispondere, sai? E la risposta non è nell’aranciata!
‹‹Allora?›› dico con insistenza…brava scema ora si arrabbia sul serio ed è la volta buona che ti stampa cinque dita su…
‹‹Due mesi.›› dici guardando il soffitto e mandando giù ancora un sorso.
Miracolo.
Poi riabbassi la testa…probabilmente sei triste…vorrei abbracciarti, ma in compenso stringo la lattina e bevo…
‹‹Hm.›› annuisco…e adesso?…‹‹Chissà cosa ti è saltato alla mente oggi che ti sei così incazzato…›› …ma dico, sono scema forte allora?…non imparerò mai a contare fino a dieci prima di….
‹‹Chi ti ha detto di Ayako?›› non sei arrabbiato? Meno male!…però mi sembri nervoso…ma da me non otterrai nulla, la mia musica è sempre la stessa…
‹‹Voci.››…Yasuda.
‹‹Hm.›› bofonchi.
Silenzio.
Scuoti la lattina…è finita…la tiri nel cestino che si trova nell’angolo…canestro!
Anche la mia è finita…ci provo anch’io, tiro…
La stupidissima lattina urta il bordo e rimbalza fuori! Stronza!…cade a terra…rotola…aspetto che si fermi guardandola con puro odio, poi mi alzo, la raccolgo, mi vado a risedere dove e come ero prima…tiro ancora…
La merdosa colpisce il muro vicino al cestino e rimbalza…fuori…
‹‹Bastarda!›› dico alla spregevole lattina zompando di nuovo in piedi.
Con la coda nell’occhio vedo che mi stai guardando…sì, lo so! Sono testarda!
Riprendo la lattina e mi risiedo.
No! Non sono testarda, sono semplicemente scema! Mica posso buttare le cose in maniera normale io!
Alzo il braccio per tirare mossa dalla mia ostinazione, quando vedo che ti sei alzato e avvicinato a me…mi metti una mano sul braccio e me lo stendi mentre con l’altra mano mi raddrizzi un po’ la schiena…intanto che ci sei, me lo fai un favore? Guarda se trovi il mio cuore qui da qualche parte sul pavimento…
‹‹Prova ora.›› dici lasciandomi con mio immenso dispiacere.
Lancio…la lattina centra il cestino…miracolo!
‹‹Visto!? Non era poi così difficile!›› dici prendendo la borsa ‹‹Su! Andiamo a casa!››
‹‹Si!››
Mi alzo…sono felice come una Pasqua per i seguenti motivi:
1. Non ti sei incazzato per quello che ti ho chiesto e detto! Super-mega-incredibile!!
2. Ho fatto canestro! Prendi questo lattina merdosa!!
3. Mi hai di nuovo toccata…
Chiudo la palestra…ci incamminiamo verso l’uscita al cancello…il sole comincia a tramontare…inforchi gli occhiali scuri…
‹‹A domani!››
‹‹A domani!›› rispondo…
Io vado a sinistra, tu a destra. Sorrido…quello che vedo allontanarsi è il solito Ryota Miyagi, quello con l’aria menefreghista e strafottente…

Continua...

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Capitolo 8
*** Pain & Hurt ***


Parte ottava: Pain & Hurt

Strano! Troppo strano! Sta mattina mi sono svegliata in orario!
Non dovrò correre come una disperata tutta trafelata per la strada tentando di infilarmi una scarpa in bocca e una fetta biscottata al piede…che bello!…e mentre penso a quanto sono stata diligente questa mattina arriva l’ora di uscire di casa per affrontare anche oggi un test a sorpresa di storia…
Come faccio a sapere che c’è il test se è a sorpresa? Semplice! Il mio odioso e sadico professore ha avuto la gentilezza di informare la sfortunata classe che il giorno successivo ci sarebbe stato un ennesimo test di storia sulle ultime cinquanta pagine…io una cosa così la definisco “a sorpresa”!…mi sono messa la divisa scolastica…mi guardo allo specchio…
Carina? Sì, sono carina…chissà se almeno gli piaccio un po’?…sospiro…lui è ancora preso da quella Ayako…forse mi sto solo illudendo…

Arrivo a scuola un po’ depressa…cerco Minami per sfogarmi un po’, ma non la trovo…possibile che svanisca quando c’è bisogno di lei?…chiedo ad una sua compagna di classe…oggi avevano un compito di chimica…Tagliona!

Fortunatamente il test di storia non è andato male come me lo ero immaginato…sì, grazie solo al mio vicino di banco che me lo ha passato praticamente tutto in cambio di un sostanzioso aiuto durante il prossimo compito di matematica…

Finalmente finiscono le lezioni e io mi avvio verso la palestra…per fare prima passo dall’esterno, come sempre…
Ma c’è qualcosa che non va, dietro di me sento dei passi…si avvicinano…mi volto…
Cazzo! E queste che vogliono?…E’ un gruppo di ragazze…dieci, quindici al massimo che mi fissano.
Mi fermo.
Mi accerchiano.
‹‹Chi siete? Che volete?›› dico cercando di non tradire emozioni.
Ma che domande faccio? Darmele, ovvio!
‹‹Perché lo chiami per nome?›› la domanda viene posta da una voce sconosciuta al mio fianco.
Ho paura…mi è venuto un groppo alla gola…guardo di sfuggita alla mia destra, girando l’angolo mancano solo cento metri, cento metri che mi separano dalla palestra…
‹‹Chi?›› chiedo assumendo l’aria più tranquilla e spaccona che mi riesce.
Oggi sono abbastanza col morale in cantina, ho proprio voglia di azzuffarmi con qualcuno…questa scena mi ricorda qualcosa…
‹‹Rukawa, scema! Chi ti ha dato il permesso di farlo?›› mi apostrofa una ragazzina non troppo alta coi capelli scuri corti e gli occhi un po’ infossati.
Ma che vuole sta strega da me?
Per tutta risposta alzo un sopracciglio imbronciata, con l’espressione più strafottente che mi viene fuori…se sta nanetta cerca rogne le ha trovate…
‹‹Puttana!›› grida un’altra voce.
Chi è sta stronza? Ma se le metto le mani addosso…
‹‹Di la verità, troia! Te lo sei scopato, eh? Anzi, ti sei fatta tutto il club di basket! Sciaquetta!›› mi grida in faccia la tipa.
Ma la pallida tappetta non sa che le sto per rispondere per le rime..
‹‹Già…›› dico spavalda.
Silenzio assoluto… probabilmente una forza ultraterrena le tiene ferme impedendogli di saltarmi addosso, per il tempo che mi basta per finire la frase…
‹‹…ma la vuoi sapere una cosa? Rispetto agli altri il vostro Rukawa a letto è una mezzasega!››
Non lo avessi mai detto, non ho neanche il tempo di dire “a” che mi sono addosso come cani rabbiosi… mi atterrano…mi rifilano calci e schiaffi… mi tirano i capelli… riesco appena a ripararmi la faccia dai calci…ma ormai me le devo prendere… ecco cosa mi ricorda sta scena…quello che mi ha raccontato Yasuda…Ryota che le prende dal gruppo di Mitsui…dio che male! Ma che cazzo mi è passato per la mente di provocarle?…forse ora svengo…no! Forse sto proprio morendo…
Poi mi lasciano…qui per terra come una carcassa…mi voltano le spalle…bastarde!…non so come ma riesco ad alzarmi…mi accorgo che il naso mi sanguina parecchio…mi hanno conciata proprio bene…mi hanno pure strappato la maglia della divisa…
‹‹Sei solo una stronza! Puttana!›› osa ancora dirmi la strega mentre cerco di dirigermi in palestra…
‹‹Sai dove te la puoi ficcare la lingua?›› le grido allontanandomi…
Ma perché per una volta il mio orgoglio si rintana e mi evita di dire certe cazzate?
Ecco ora mi stanno praticamente rincorrendo…merda, merda, MERDA!!
Metto appena mezzo piede in palestra, che è già aperta, ma non guardo neanche chi c’è dentro perché mi volto all’istante e la moretta nanetta di prima mi è addosso, mi butta a terra…mi afferra quello che resta del mio colletto e io la prendo per i capelli…
‹‹Come ti permetti, troia!››
‹‹Troia ci sarai tu e quelle zoccole delle tue compagne!››
‹‹Stronza! Puttana!››
‹‹Ma come ti permetti, cogliona?››
Qualcuno me la leva di dosso e un altro mi tira su e mi tiene ferma…ma la moretta nanetta riesce a liberarsi dalla stretta di una delle matricole gridando…
‹‹Lasciami! LASCIAMIII!!!LA DEVO AMMAZZARE IO A QUELLA!!!›› e di nuovo si avventa su di me…
‹‹Quando vuoi, cretina!››
Tento di liberarmi anch’io, gliele voglio suonare a sta stronza!!…ma non riesco a muovermi più di tanto…
‹‹STRONZA!!›› grida ancora quella, ma qualcuno la afferra per un braccio e la trattiene…
‹‹Ca- Capitano!!›› dico quasi gridando…Ryota infatti ha afferrato la moretta nanetta isterica…
‹‹EHIII!!!›› le grida riuscendo a fermarla…ma non a frenare la sua lingua…
‹‹LASCIAMI MI FAI MALE, DEFICIENTE!! IO LA DEVO GONFIARE DI BOTTE A QUELLA!!!››
‹‹Quando vuoi!›› ma anche se mi dimeno non riesco a liberarmi…
‹‹LASCIAMI! LASCIAMI! Ma chi…›› mi volto ‹‹HANAMICI!! LASCIAMI!!››
‹‹Non ci penso neanche!›› dice lui.
‹‹TE NE DEVO DARE FINCHE’ NON TI AMMAZZO, PUTTANA!!›› grida ancora.
‹‹FOTTITI!!›› le rispondo.
‹‹OH!! PIANTATELA!!›› mi blocco.
Ryota si è incazzato.
Sta a vedere che adesso ci mena lui…
‹‹Cosa diamine è successo?›› chiede lasciando brutalmente la mia antagonista che sembra essersi resa conto del casino che stiamo combinando…
Infatti tutto il club è lì che osserva.
‹‹E’ colpa sua!!›› dice puntandomi un dito contro.
Le sue amiche rimaste in disparte fino ad ora le si affiancano…
‹‹Si è fatta Rukawa!!›› dice lei.
‹‹Io non mi sono fatta proprio nessuno, cretina!!›› dico alterata.
Sto tremando per lo spavento e la rabbia e Hanamici fatica a tenermi.
‹‹ZITTA!!››
‹‹Puttana!!›› inveiscono ancora.
Le guardo con odio.
‹‹Adesso basta.››…silenzio…Rukawa si è avvicinato alle sue fan…e le guarda con freddezza…
‹‹Andatevene! Qui c’è gente che si vuole allenare…›› interviene ancora il capitano.
‹‹Razza di cretine!! Deficienti!!›› le apostrofa Hanamici.
‹‹BASTARDI!! La difendete solo perché ve la siete fatta anche…›› continua la nanetta.
‹‹Qui nessuno si è fatto nessuno!›› la interrompe Ryota che ha afferrato il braccio della strega e glielo tiene sollevato e dallo sguardo di lei non deve essere un’esperienza piacevole…
‹‹E ora smammate ragazzine!!›› dice infine lasciandola e spingendola…
E’ incavolato nero…
‹‹Sparite! Stupide oche!›› dice Kaede…una mazzata in testa gli avrebbe fatto meno male…le ragazze lo guardano disperate…
‹‹Ma…Rukawa…noi…›› provano ancora ad aggiungere.
Intanto Hanamici mi lascia e si avvicina…
‹‹Se vi vediamo ancora qui intorno, ve la facciamo passare noi la voglia di aggredire la nostra manager!›› gli si rivolge minaccioso il rossino ‹‹Aria!›› dice infine.
Le streghe si allontanano.
Mi accorgo che sto tremando come una foglia.
Mi sento le gambe molli…
Perdo l’equilibrio ma qualcuno mi afferra prima di un doloroso incontro col pavimento.
Poi sento solo Hanamici dire…
‹‹Ryota! Akane è svenuta! Deve aver perso troppo sangue! Portala in infermeria, noi controlliamo che quelle se ne vadano sul serio!››
A questo ragazzo dovrebbero fare una statua! Oppure un busto d’oro da mettere nei corridoi della scuola!
Infatti grazie a lui Ryota mi prende sulle spalle.
Poi non capisco più nulla…tutto è nero…
Ma proprio in questo idilliaco momento devo svenire? Non voglio…

Continua...

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Capitolo 9
*** Hug ***


Parte nona: Hug

Quando riapro gli occhi la prima cosa che percepisco è calore…poi mi rendo conto che sono portata in spalla da qualcuno…Ryota…grazie Hanamici…è proprio vero che sei un genio!

Riprendendomi faccio un verso…tipo persona che si sveglia da un lungo sonno e tu te ne accorgi…
‹‹Akane?›› dici piano.
‹‹Hm.›› bofonchio io.
Sono sulle tue spalle, sento il calore del tuo corpo, sono abbracciata a te e tu hai sussurrato il mio nome…
Quasi, quasi non mi dispiace di essere stata menata…
‹‹Come ti senti? Ti sto portando in infermeria.››
‹‹Un po’ meglio, grazie.››
‹‹Sei una con la pellaccia dura, eh?››
‹‹Hm?››
‹‹Ti hanno conciata per le feste e sei svenuta solo per mezzo minuto!››
Io non dico niente, non so cosa dire, so solo che vorrei che questo momento non finisse mai.
‹‹Mi gira un po’ la testa.›› dico poi tenendomi più stretta a te…la testa mi gira sul serio…avvicino la faccia al tuo collo…che buon odore….ma inavvertitamente ti sfioro col naso…
‹‹Ah! Mi fai il solletico!›› dici voltandoti…sei imbarazzato…e sei anche arrossito, ma mai quanto me…
‹‹Scusa! Non volev…››
‹‹Non ti preoccupare, non è niente!››
Appoggio la guancia sulla tua spalla…
‹‹Peso?››
‹‹No, non ti preoccupare!››
Ancora del silenzio…poi…
‹‹Ryota?››
‹‹Hm?››
‹‹Mi dispiace per il casino…››
‹‹Non è successo niente di grave…›› …ah no?…
‹‹Non è che vi metto nei guai?››
‹‹No…Ma com’è che quelle tipe erano così isteriche?››
‹‹Bè…ecco…›› gli racconto della discussione… ‹‹…e così gli ho detto che Rukawa era una mezzasega e me le hanno suonate! E dopo che mi hanno mollato gliene ho dette ancora…››
‹‹Non dovevi provocarle…anche se a dirti la verità io avrei fatto lo stesso.››
‹‹Il fatto è che non mi piace che mi si mettano i piedi in testa e…››
‹‹Ti capisco…però sei proprio un tipo curioso, sai?››
‹‹Come…?››
‹‹Bè…un momento sei calma e buona…però, poi se ti fanno incavolare non ti tiene nessuno, ecco…›› tenti di argomentare la tua tesi…
‹‹Ma…io…io sono una persona dolcissima! E’ ovvio che se mi fanno arrabbiare…›› tento di rispondere imbarazzata, ma mi fermo perché tu stai ridendo di gusto.
‹‹Secondo te sbaglio a chiamarvi per nome? Mi considerate invadente?››
‹‹No! Anzi! Per quel che mi riguarda non mi dispiace…››
…bello…
‹‹…e anche ai ragazzi fa piacere! Infondo io trovo che sia un modo per avvicinare le persone…intendo il fatto di non chiamarci sempre per cognome…››
‹‹Bene! Sono contenta!››
‹‹Eccoci!›› dici…siamo arrivati in infermeria…noooo!
Ma perché, non poteva essere un po’ più lontana?
‹‹O mio dio!›› esclama la signora dell’infermeria quando mi vede lasciando perdere l’importantissima limatura delle sue unghie…
‹‹Ragazzo, falla mettere sul lettino che vado a prendere del ghiaccio…e tu cara come stai? Come ti chiami? Hai perso sangue. Sei svenuta per caso?›› mi rifila cariolate di domande l’apprensiva signora…
‹‹Mi chiamo Akane…ho perso i sensi per poco, forse un minuto…››
‹‹Ma chi ti ha conciata così? Sti giovani di oggi! Io torno subito cara!›› dice uscendo…
‹‹Non si preoccupi…›› …sì, non c’è nessun problema! Stai via anche tutto il giorno!…anzi, non tornare proprio!
Intanto mi stai posando sul lettino, ma mentre ti giri per metterti in piedi davanti a me, io non riesco a lasciarti andare il collo…
Ti abbraccio ancora…
Sbircio la tua espressione…sei imbarazzato…
‹‹Ehi, Akane? Tutto a post…›› ma non riesci a finire la frase perché ti accorgi che sto singhiozzando.
Sono proprio una scema, non volevo piangere davanti a te, ma non ce la facevo più…voglio sfogarmi…Accidenti!
Vedendomi in questo stato pietoso ti siedi accanto a me…
‹‹Ho avuto paura…›› dico fra i singhiozzi.
Tu mi attiri a te, mi metti una mano sulla nuca e mi strigi al tuo petto…
Io sono sorpresa da questa tua azione così protettiva, non me la aspettavo proprio!
Inizio a piangere per davvero…
Ti lascio il collo e faccio scivolare le mani intorno alla tua vita…ti strino quasi dovessi scappare via e lasciarmi sola qui…
‹‹Pensavo…mi hanno fatto un male che…pensavo che… sarei morta…›› dico senza smettere di piangere, singhiozzare e tremare.
Tu mi stingi ancora…
‹‹Hai sbagliato a provocarle…erano troppe contro di te e poi noi non abbiamo sentito nulla col rumore che c’era in palestra…›› dici calmo…
Io non riesco a calmarmi, tremo come una foglia scossa dal vento…spero che la signora non torni adesso…
‹‹Calmati, Akane…ci sono io adesso…›› dici calmo e dolce…ma mi sembri un po’ triste…o forse sono io che sto andando di testa…
Intanto cerco di calmarmi…smetto di piangere, ma non di singhiozzare come una bambina…
Poi, pian piano mi calmo…faccio dei lunghi sospiri…ecco! Mi sono sfogata…Ora sono calma…
‹‹Ehi, va meglio?›› dici abbassando la testa e allentando la stretta dell’abbraccio.
‹‹Sì…ma…ti dispiace se…sto ancora un po’ così?››
E’ troppo bello, ti prego…ho bisogno di conforto, io!
‹‹Ce- Certo…se…se ti fa piacere…›› sei arrossito come un pomodoro…imbarazzato… …molto imbarazzato…un momento fa eri serio e premuroso e ora sei di nuovo un ragazzino impacciato…come sei carino!
Mi stringo ancora a te, al tuo corpo caldo, sento il tuo cuore che batte…
Dopo un po’ di esitazione lo fai anche tu, mi stringi nel tuo abbraccio…
Mi sento bene…protetta…dio che meraviglia!…potrei addormentarmi adesso…
Mi stringi ancora…il tuo odore mi avvolge…ora sento le tue labbra e la punta del tuo naso premere sulla mia testa, affondare nei miei capelli…arrossisco…
…fermate tutto…fermate il tempo…


Parte nona, appendice: Not Mine

‹‹Eccomi ragazzi!›› dice trafelata la signora piombando in infermeria e facendoci trasalire e separare all’istante.
Sta cretina non poteva perdersi e rinunciare così all’idea di tornare?
Ti alzi dal letto.
Nooo!! Resta qui!
‹‹Allora…io torno in palestra…›› dici.
Io annuisco con la testa, sono rossa come un peperone…ma anche tu non sei da meno…
‹‹Sì caro vai pure! Ci penso io a lei!›› dice la signora.
Cretina! A cosa vuoi pensare tu? Perché sei arrivata così presto, perché?
‹‹O- Ok! Ciao Akane, stai tranquilla, eh?!›› e te ne vai imbarazzato più che mai…
‹‹Ci- Ciao!›› riesco a sillabare io…
La signora mi si avvicina e mettendomi del ghiaccio in faccia mi dice…
‹‹Carino il tuo ragazzo! E’ della squadra di basket, vero?››
‹‹Sì, è il capitano…›› rispondo io.
‹‹Che bravo!›› dice contenta la gaia signora.
‹‹…ma non è il mio ragazzo.›› concludo più triste che mai mentre il ghiaccio mi gela lo zigomo.


Continua


x Hinao85: ciao!! ^_^ Diciamo che Akane per alcuni versi mi assomiglia molto, ma per altri siamo completamente diverse!! Sì, io sono gelosa!! ^o^ Sì, è stata un po' pesante con le fan del volpino... ma doveva avere lei l'ultima parola! E' fatta così! ^_^

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Capitolo 10
*** Walking On Clouds ***


Parte decima: Walking On Clouds

‹‹“X al quadrato”? Ma da dove l’hai fatto uscire? Come è possibile? Ma non c’è nessuna…››
‹‹Oh che cavolo! Se ti dico che mi è venuto così, mi è venuto così! Fidati!…Senti, facciamo come ti dico…tanto se me lo spieghi a voce non ci capirò mai niente!…››
‹‹Perché non hai voglia di capire!››
‹‹Sei peggio di mia madre!››
‹‹Uffa! Non è così difficil…››
‹‹Sì, vabbè! Comunque…ti detto l’esercizio e domani me lo fai vedere risolto, ok?››
‹‹Va bene, va bene! Fammi prendere un foglio…››
Prendo un foglio e comincio a scrivere sotto dettatura…
Appena arrivata a casa a mia madre per poco non veniva un colpo apoplettico a vedermi piena di lividi, graffi e quant’altro, ma con un sorriso grande così davanti alla porta di casa.
Ora sono seduta sul letto in pigiama, che parlo al telefono con Minami che proprio non vuol saperne di questo esercizio.
L’ho chiamata appena mia madre ha finito il suo sproloquio sulla scuola che è poco sicura, sui ragazzacci di oggigiorno eccetera, eccetera…non so come sono riuscita a dissuaderla dalla sua idea di parlare col preside…
‹‹Ok! Finito! Ricordati di portarmelo domani, eh?!››
‹‹Non ti preoccupare! Lo so che è di vitale importanza per l’ordine del mondo!››
‹‹Appunto! Ma scusa…mi avevi chiamato per dirmi qualcosa di importante, giusto?››
‹‹Era quello che volevo fare prima che tu monopolizzassi la conversazione con…››
‹‹Che palle che sei! Racconta e basta!››
‹‹Dunque…››
Racconto tutto senza fare economia di particolari e Minami commenta tutto, ovviamente…
‹‹Che stronze! Baldracche! Che carino! Che dolce!››
‹‹Sì! Ma la cosa che mi ha colpita di più è stato come mi ha abbracciata alla fine…non so, non era un semplice abbraccio…›› dico sognante…mentre arrossisco ancora…
‹‹Capisco…però, ascolta Akane…›› dice…io non le do retta e continuo a parlare…
‹‹…e per farla breve…io non ho il coraggio di guardalo in faccia e…››
‹‹Non so Akane! Però ascolta, vola basso, ok?!››
E’ inutile che tu me lo dica, Minami, lo so…
‹‹Cioè non mi devo illudere, vero?››
‹‹Già! Non voglio che poi tu soffra per niente!››
Rimango un po’ in silenzio guardando la mia immagine riflessa nello specchio.
Probabilmente per lui quello era un semplice abbraccio…eppure…
‹‹Minami?››
‹‹Cosa?››
‹‹Secondo te, io gli posso piacere?››
‹‹Ancora con le tue paranoie! Ma quante volte te lo devo dire che sei carina, intelligente e simpatica? L’unico tuo difetto è che sei una cretina!››
‹‹Uffa! E’ che…››
‹‹Lo so.››
‹‹Che due palle!››
‹‹Hai ragione!…Sì mamma, vengo! Ti devo lasciare. Ricordati l’esercizio! Ciao!››
‹‹Sì! Ciao!››
Attacco con Minami con la testa piena di dubbi…mi addormento sognando un ennesimo test di storia…possibile!?…


Parte decima, appendice: Hanamici Knows

‹‹AKANE SENPAAAIIIII!!!››
La voce di Hanamici risuona priva di qualsiasi grazia melodica nel corridoio che sto percorrendo, quello interno per arrivare in palestra…non voglio fare brutti incontri all’aperto oggi….
‹‹Hanamici!!›› dico con tono di falso rimprovero…
‹‹Non siamo mica al mercat…›› ma non riesco a finire la mia ramanzina…
‹‹Come stai?››
‹‹Meglio, grazie!…E…Hanamici?››
‹‹Dimmi!››
‹‹Grazie anche per…››
‹‹Ma figurati!›› …a volte Hanamici si dimostra molto maturo…
‹‹Da quant’è che tu lo hai…››
‹‹Il grande genio queste cose le capisce al volo!››…a volte no…
‹‹Sì…capisco…››…ma non mi da fastidio che faccia così…è divertente…
‹‹Ma dimmi un po’, Akane senpai…›› …uffa, con sto “Akane senpai”!
‹‹Smettila di chiamarmi “Akane senpai” che mi sento vecchia!››
‹‹Ok, senti…cosa avete combinato voi due in infermeria ieri che oggi ho visto Ryo-chan così…non so…così allegretto? Eh? Porcelloni!?››
Arrossisco…
Ryota era allegro?…davvero?…
‹‹MA COSA TI PASSA PER LA TESTA!!!››…adesso è la mia voce a risuonare nel corridoio…
Qualcuno si volta a guardarci…che figura di…
‹‹Vabbè! Non ti scaldare, tanto so già tutto! L’ho chiesto a Ryota direttamente!››
‹‹Poverino! Hai tormentato anche lui?››
Cosa avrà detto? Cosa?
‹‹Io non tormento nessuno! Avete avuto la stessa reazione!!›› …davvero?
‹‹Quindi sai che non è successo nulla.››
‹‹Tutti e due che sminuiscono la cosa! Volevo sentire anche l’altra campana visto che la prima mi ha detto “aveva bisogno di sfogarsi e io l’ho confortata, Hanamici”…›› dice cercando di imitare la voce del suo capitano…
‹‹…così io gli ho chiesto cosa avesse fatto e lui mi ha risposto “bè, l’ho abbracciata, tutto qui Hanamici” e poi è diventato rosso come un peperone…›› …è diventato rosso? Rosso?
‹‹Davvero?›› chiedo io arrossendo come una cretina…
‹‹Sì!›› dice lui serio…
‹‹Ma poi mi ha cacciato nella mia classe…›› …rido…il pensiero che Hanamici venga “cacciato” da una persona più piccola di lui è esilarante…
‹‹Il problema è un altro! Lui la testa, il più delle volte ce l’ha in America!››
…ecco! Guarda che bella finestra che c’è qui! Ora mi ci butto!…
‹‹Devi avere un po’ di pazienza con lui! Si sta riprendendo un po’ ultimamente…la sai la storia, no?›› …annuisco… ‹‹Dovevi vederlo la sera che Ayako è partita…l’ho dovuto accompagnare a casa a forza…››
La finestra mi tenta sempre di più e la mia depressione sale…per fortuna Hanamici se ne accorge…
‹‹Però, secondo me, tu gli piaci! Non lo dico per dire…›› dice.
Io…che?
‹‹Hanamici…io ti ringrazio…ma ti prego, non devi spingerlo a…››
‹‹Sì! Ho capito! Non farò nulla per forzare le cose…››
‹‹…e poi…poi io lo vedo che ogni tanto gli girano forte, quindi penso sia meglio così!››
‹‹Però!››
‹‹”Però” cosa?››
‹‹Ryota per una volta ha ragione!››
‹‹Cosa?›› …cosa? Cosa? Cosa? Dimmelo! Dimmelo! Dimmelo!
‹‹Sei buona e gentile quando vuoi, ma sei un peperino come pochi! In questo momento non si direbbe che sto parlando con la stessa persona che ieri si tirava i capelli sbraitando furiosa con le fan di quella malefica volpe!›› dice Hanamici tutto d’un fiato
‹‹Hm!›› riesco a far uscire dalla mia bocca….UFFA!

Continua...

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Capitolo 11
*** Anzai Is Looking ***


Parte undicesima: Anzai Is Looking

‹‹ISEWATA!! Ti prego! Fallo per me! Mettici un po’ di forza!››
Niente, niente da fare…negli esercizi basilari ‘sto ragazzo fa pena…
ma l’allenatore ha detto che ha talento, specialmente nei tiri da tre…
Sarà…comunque è un pappamolla…
Da quando faccio la manager mi sento un po’ una mamma…bè forse sarebbe meglio dire una sorella maggiore…
Accudisco questi pargoli ormai cresciuti assistendoli un po’ in tutto…aaahhh! La dura vita della manager!
…Ryota…
Oh no! L’ho fatto ancora! Mi sono imbambolata a guardare il capitano!
Mi volto di scatto…Merda! L’allenatore mi sta guardando! Ride! Nooo!! Che figura del cazzo! Ma è possibile!? E ora cosa mi dirà?
…niente…si volta…guarda i ragazzi…
NOOO! Non guardi Miyagi signore!!
Ma perché?! Perché?! Continua a fare quel suo sorrisino beffardo…allenatore ficcanaso!
Sarà meglio che mi concentri su sta matricola deboluccia facendo finta di niente…finta di niente? Ma se sono diventata di tutti i colori!!
Tutto prosegue normalmente, poi…
‹‹Ragazzi! Venite qui!›› l’allenatore chiama i pargoli e tutti ci avviciniamo…
‹‹Ho organizzato alcune partite di allenamento…››
Evvai! Finalmente vedrò una partita vera! E il mio Ryota giocare! Bellooo…
‹‹…quindi mi aspetto che diate il meglio di voi e…››
Il discorso continua…
‹‹…mi raccomando! E ora andate!››
L’aria è umida, il cielo è nuvolo…che piova più tardi?…

Continua...

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Capitolo 12
*** Rain ***


Parte dodicesima: Rain

L’allenamento è finito…i ragazzi devono essersene andati da un pezzo.
Non sento rumori provenire dagli spogliatoi.
Che strano però!
Sento ancora rumore nella palestra…
Esco dallo spogliatoio femminile…
Ryota e Isewata stanno ancora sul campo…il capitano ha preso sotto la sua ala protettrice la piccola e tenera matricola…sì, piccola e tenera…è più alta di lui di almeno una spanna! Chiamala piccola! Ma da dove escono sti ragazzi così alti?
Mi accorgo che fuori piove…e ora? Mi bagnerò come un pulcino…
‹‹Ancora qui ragazzi?›› dico rivolta ai due mentre mi avvio verso la porta…
Mi fermo…piove troppo…
‹‹Senpai!›› esclama la matricola voltandosi.
Ancora? Basta con questa storia della sempai!…
‹‹Isewata ha bisogno di un po’ di allenamento extra…›› spiega Ryota.
E tu mio dolce capitano ti immoli per la patria…ma quanto sei buono…e figo…
‹‹…ma per oggi può bastare! Vai pure a cambiarti Isewata!›› conclude.
Un tuono…Isewata entra nello spogliatoio…un altro tuono…
Vorrei ringraziarti per ieri, Ryota…
‹‹Come va oggi?›› mi precedi tu con una domanda che avrò sentito mille volte oggi…
‹‹Bene, grazie!››
…un ennesimo tuono…
‹‹Vai a casa?››
‹‹Mi sa che devo aspettare…non ho l’ombrello!››
‹‹Già…nemmeno io…››
…rigiri la palla fra le mani…guardi fuori…
‹‹…io ne approfitto per fare qualche tiro in più…›› dici guardando il canestro
‹‹Mm…ti do fastidio se sto qui?››
‹‹Figurati.›› …e mentre mi allontano cominci a palleggiare…io mi siedo sulla panca e apro un libro…quale libro?…non lo so…non lo sto guardando….quello che c’è in palestra è molto più interessante!
Scatti, corri, salti…e la palla entra in quel cerchio di metallo…la palla è sempre attirata nel cesto…sei sudato come pochi, i cappelli sono tutti per i fattacci loro…il tuo sguardo catturato dal tabellone è concentrato.
Poi ti fermi, palleggi, fai passare la palla fra le gambe…mano sinistra, mano destra…poi, veloce…fai un salto, stendi le braccia e tiri dalla linea dei tre punti…non so se la palla è entrata nel canestro…non me ne frega niente…guardo te…bellissimo…
No! Dio no! Ti sei voltato! Mi hai visto!
Perché non posso fare a meno di guardarti? Perché? Eh?
Mi metto a fissare il libro imbarazzatissima.
Mi accorgo di aver preso il libro al contrario…lo chiudo…
Palleggi ancora, scatti verso il canestro…
Ma di nuovo? Ma non guardavo il libro? Cosa ci fanno i miei occhi di nuovo su di te?
…appoggi la palla al tabellone con dolcezza ed essa con grazia si infila nel canestro…e con la stessa grazia atterri sul pavimento seguito dal pallone…
‹‹Basta!…Oh! Forse sta smettendo!›› dici poi, costringendomi a guardare fuori.
‹‹Io vado!›› la voce di Isewata ci comunica che nessuno lo ha notato entrare in palestra.
‹‹Ma piove ancora! Aspetta! Così usciamo tutti assieme!›› dico io che di bagnarmi non ho nessuna voglia…
E poi se lui se ne va io che faccio? Aspetto Ryota? Ma perché sono così nervosa?
‹‹A dire il vero ha smesso ora.››
E’ vero, sta solo piovigginando…cavolo!
‹‹…e poi devo proprio andare…avrei un …appuntamento…›› dice Isewata.
‹‹Ah! Oh scusa!›› mi sono sparata l’ennesima figura di merda…ma tento di nasconderlo dietro ad un sorriso…
‹‹E bravo il nostro Ise!›› gli dice Ryota dandogli una poderosa manata sulla schiena…
‹‹Io vado a farmi una doccia! Che fai tu Akane? Mi…››
Perché sei diventato rosso e hai abbassato lo sguardo?
‹‹…mi aspetti?››

Continua...

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Capitolo 13
*** I’m Angry ***


Parte tredicesima: I’m Angry!



Sono in piedi davanti alla porta appoggiata con la spalla sinistra allo stipite…aspetto che tu esca dallo spogliatoio…ha smesso di piovere del tutto, sta addirittura rispuntando il sole anche se tra poco tramonterà…il cielo è chiaro e limpido…gli uccellini cinguettano sul grosso albero vicino alla palestra…l’aria è fresca e umida…purifica i polmoni…
‹‹Aaahhh!›› esclami spuntando magicamente al mio fianco…il cuore mi fa un tuffo per la sorpresa…non ti ho sentito arrivare…
‹‹Senti che aria buona che c’è!›› dici.
…io non sento più nessuna aria, solo il tuo profumo che sa di fresco e bagnoschiuma…
Hai l’uniforme scolastica di nuovo addosso, il colletto sbottonato, i capelli non più scompigliati.
Arriva una leggera folata di vento e io rabbrividisco…
Perché solo io ho la divisa con la gonna corta a pieghe qui? Tu con i pantaloni lunghi certo di freddo non ne senti.
…ci avviamo…
‹‹Akane, io ho fame!›› dici prima di varcare il cancello, come se dovessi darti io da magiare…
‹‹Ci credo! Dopo che ti sei fatto due ore e più di allenamento! Ma è inutile che guardi la mia cartella, perché dentro non c’è proprio niente!›› dico vedendo che il tuo sguardo famelico è caduto sulla mia borsa.
‹‹Ma io ho fame! Non posso resistere! Ci vieni con me a mangiare qualcosa?››
…qualcuno lassù mi ama…sogno o son desta?…
‹‹Gelaatoo!›› dico io in preda ad una crisi di golosità, come si può vivere senza gelaatoo?
‹‹Io pensavo a qualcosa di consistente.››
‹‹Come vuoi, ma io voglio gelaatoo!!››
‹‹Sei una bambinona!›› dici mentre giriamo l’angolo.
‹‹…laatoo!›› …ma sono proprio scema?
‹‹Scema.››
‹‹…too!›› …sì! Una cretina colossale! Ma sembri divertito…

Continua...

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Capitolo 14
*** Crazy ***


Parte quattordicesima: Crazy



Chiudo la porta di casa dietro di me...guardo l’orologio della cucina, segna le 19 e 30…l’ora della morte della mia sanità mentale!
No! Questo è un sogno! Un incubo! Non è possibile! Sì, probabilmente sto solo sognando!
Non posso aver fatto una cosa tanto stupida…Ora mi sveglio, scoprirò di essere in ritardo come al solito, arriverò correndo in classe come al solito, ti guarderò mentre ti alleni come al solito, sbaverò mentre corri, salti, scatti e sudi come al solito, ritornerò a casa sognando come al solito, tutto sarà come al solito!
E invece no! No! E ancora no!
D’ora in poi dovrò andare in giro con un sacchetto del pane sulla testa per la vergogna, con due buchi per gli occhi per evitare di andare a sbattere e fare altre figure di merda come quella di poco fa!
Solo un’imbecille come me poteva fare una cosa del genere! No! No, non è successo a me, non è possibile!
Non avrò mai più il coraggio di guardarti in faccia! Proprio ora che stavamo entrando più in confidenza! Con che faccia ci vado domani a scuola?! Aspetta, aspetta…forse non è stato poi così grave, su! Ci sono cose peggiori…No! E’ inutile! Non posso mentire a me stessa in una maniera così spudorata! Calma! Calmati, Akane! Cerca di riordinare le idee…


Continua...

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Capitolo 15
*** Ice Cream, Teaspoon And Perfume Of Soap ***


Parte quindicesima: Ice Cream, Teaspoon And Perfume Of Soap



Dunque…siamo andati in un bar gelateria vicino alla scuola…ci ero già stata con Minami quando abbiamo tagliato insieme qualche ora a scuola…
Quando fa caldo è una goduria perché mi strafogo di gelato bello fresco e quando fa freddo io e Minami ci facciamo scorpacciate di cioccolata calda con panna al calduccio della sala…
Comunque…
Ci siamo seduti ad un tavolo, io ho preso una coppa di gelato e Ryota ha incominciato a divorare senza ritegno alcuno il primo fra toast e tramezzini della serie…la conversazione era avviata da un pezzo…
‹‹…e così ha un talento per i tiri da tre, Anzai mi ha detto di farlo allenare ai fondamentali…›› dissi assaporando un altro cucchiaino di gelato alla crema.
‹‹Sì è vero! Ha del talento! Ma ha bisogno di applicarsi parecchio…e poi sembra che non abbia forza in quelle braccia…›› aveva sentenziato lui finendo di divorare il secondo toast.
La conversazione verteva sulla debole matricola, Isewata.
‹‹Già!…ma come fai a mandar giù tutta quella roba?›› gli ho chiesto guardando diffidente quello che si era preso… ‹‹Spero che questa sia anche la tua cena!››
‹‹Questo è uno spuntino! Poi a casa mangio coi miei! E poi oggi ho fame! Ho fatto anche gli straordinari in palestra!››
L’ho guardato un po’ perplessa mentre prendeva un tramezzino.
Abbiamo parlato delle lezioni, di basket, di Hanamici che non ascolta mai perché è un genio del basket lui, delle partite di allenamento della settimana prossima, del campionato scolastico, dell’individualismo di Rukawa che si era un po’ attenuato dall’anno prima eccetera…
Poi…
‹‹Me ne fai assaggiare in po’?›› aveva chiesto lui guardando il mio gelato con fare famelico.
Ho riempito bene il cucchiaino lungo e affusolato e gliel’ho sporto, imboccandolo…
“Come due fidanzatini!” ho pensato.
Mi sono sentita un po’ in imbarazzo.
‹‹Ehi! Adesso ridammi il cucchiaio!›› non so come è riuscito a mandare giù il gelato e a tenere il cucchiaio in bocca fra i denti.
‹‹Gno!›› …aveva sillabato…
‹‹Dai!›› …stavo ridendo, ma cercavo di fare l’arrabbiata…impresa irrealizzabile…
‹‹Gno, gno!›› continuava lui ridendo…
‹‹Avanti! Dai! Ci guardano!›› ho detto io continuando ad arrossire e voltandomi in cerca di qualcuno che ci stesse guardando…
‹‹Dai, molla!››
‹‹Gno! Solo se me ne gnai angnora un po’!››
‹‹Va bene, ma molla!›› mi ha guardato con l’aria trionfante e poi, sempre con lo sguardo fisso su di me, ha fatto scivolare lentamente le labbra dal cucchiaino, lasciandolo a me…quelle labbra morbide che sapevano di gelato scivolavano volgarmente sul cucchiaino…è stata una piccola azione, ma così…così sensuale, che devo aver fatto milioni e milioni di pensieri di un certo tipo in una frazione di secondo…devo essere diventata di tutti colori mentre prendendo ancora del gelato dalla mia coppa lo imboccavo per la seconda volta desiderando di essere un lungo e affusolato cucchiaino da gelato, quel cucchiaino da gelato…desiderando di buttare per aria il tavolino e saltargli addosso una volta per tutte…
Abbiamo lasciato il locale con un totale di due toast, due tramezzini farciti e una grossa coppa di gelato…poi mi ha accompagnata a casa tenendo la borsa sulla testa che come fa se lo sa solo lui, parlando ancora e ridendo…
‹‹…ahahah! Non è possibile! Davvero gli hai detto una cosa del genere?››
‹‹Ma quante volte te lo devo dire!? Sì! E piantala di prendermi in giro!››
‹‹Va bene, ok!…pf…ahahah!!››
‹‹O misericordia!›› ho detto cercando di rimproverarlo, ma ormai ridevo anche io…
Poi siamo arrivati davanti a casa mia…
‹‹Ecco io abito qui.›› ho detto fermandomi davanti al cancelletto che separa il piccolo giardinetto dalla strada e voltandomi.
Lui ha guardato la casa alzando la testa.
‹‹E’ tanto che abiti qui?›› ha chiesto continuando ad osservare la mia dimora.
‹‹Sì, da quando ho sei anni.››
Silenzio…quello era il momento giusto…il momento per dirgli grazie per avermi consolata in infermeria…
‹‹Ryota, ascolta…io vorrei…››
‹‹Cosa?›› ha chiesto lui rivolgendomi un sorriso sincero.
‹‹…ringraziarti per ieri in infermeria…››
‹‹Io…ecco…no…non mi devi ringraziare…non ho fatto chissà che cosa…››
Eravamo entrambi molto imbarazzati.
In lontananza un cane abbaiava…il sole era tramontato, i lampioni si sarebbero accesi di lì a poco…
‹‹Ma no, davvero!…Grazie!›› ho ripetuto.
Eravamo molto imbarazzati…e troppo vicini…troppo perché io potessi resistere…resistere al suo odore fresco che sapeva ancora di bagnoschiuma…
E’ stato così che il mio corpo si è praticamente mosso da solo…e ho posato timidamente le mie labbra sulle sue, calde e morbide, in un casto bacio…
Sarà durato tre secondi…ma avevo paura…
Paura che lui mi respingesse che si allontanasse o che mi allontanasse e mi dicesse qualcosa tipo “Akane credo che tu abbia frainteso tutto, mi dispiace” o robe così, ma per quel poco che è durato lui non si è mosso, ma ho avuto paura, ho avuto paura lo stesso e così ho allontanato le labbra dalle sue e l’ho guardato…
Aveva un’espressione stupita, sorpresa e imbarazzata allo stesso tempo.
‹‹De- De- Devo andare, ci- ciao!›› ho balbettato…voltandomi sono scappata, mi sono rintanata in casa chiudendo svelta la porta dietro di me…troppo imbarazzata, rossa per la vergogna di quel gesto folle appena compiuto…senza permettergli di dire o fare nulla…

Continua...

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Capitolo 16
*** And Now? ***


Parte sedicesima: And Now?



‹‹…io non lo so, Minami…››
Questa storia mi sta uccidendo!…Sono entrata in classe di soppiatto come una ladra, infinitamente contenta per il fatto di non aver visto nessuno della squadra mentre entravo a scuola, di non aver visto lui! Sarei morta lì dov’ero se fosse successo!
Ma il problema principale di oggi è come affrontare quelle due ore di allenamento! Quelle non si possono evitare! Non posso non fare a meno di vederlo oggi! E tantomeno per tutto il resto della scuola!
Ho la testa poggiata sul mio gelido banco e io e la mia amica sputasentenze parliamo durante l’intervallo per il pranzo.
‹‹Senti, Akane! Cosa vuoi fare? Ignorarlo per tutta la vita? Non rivolgergli più la parola?…››
Sì il mio intento oggi era esattamente questo!
Desidero che il banco mi assorba…voglio sprofondare, scomparire, mi vergogno troppo… ‹‹…tu dopo vedi come si comporta lui, se non vuoi fare il primo passo!…››
Dopo? Perché che ore sono? No! Io ho bisogno di tempo! Devo prepararmi psicologicamente…all’inevitabile!
‹‹…io ancora non riesco a capire perché tu lo abbia baciato così!…››
Come non capisce? Non potevo resistere…non posso resistere a quelle labbra e a quel profumo di fresco e bagnoschiuma…sì! La colpa di tutto è del bagnoschiuma!…
‹‹…Akane? Ma mi stai ascoltando?››
Certo che no! Io penso al bagnoschiuma colpevole! E a come ha mangiato il mio gelato.
‹‹Te l’ho già raccontato come ha lasciato il cucchiaino da gelato con le labbra?›› chiedo alzando la testa con l’espressione di una che si è appena svegliata.
‹‹Sì! Almeno venti volte!…Akane, però! E che cacchio! Ti vuoi tirare su!?››
‹‹Sì, sì…››
‹‹Senti, ma perché non chiedi aiuto a quello coi capelli rossi? Il suo amico, ma com’è che non mi viene…››
‹‹Hanamici…Sakuragi? No! Gli ho già detto di non intromettersi per forzare le cose…››
‹‹Ma che ne so allora!›› dice alzandosi per andare via…
‹‹Io devo andare…›› dice e si avvia.
‹‹Ciao.›› le dico mentre raggiunge la porta.
‹‹Buona fortuna, innamorata!›› osa dirmi la sadica mentre se ne va…vorrei dirgliene di tutti i colori, ma non voglio sprecare le mie energie…mi servono per cose più importanti più tardi…



Parte sedicesima, appendice: Don’t Look!


Sono seduta vicino all’allenatore Anzai…come un fedele cagnolino…i ragazzi fanno una partita di allenamento, ma io non li sto guardando!
Me lo sono imposto appena ho messo piede in palestra!
Ho salutato senza guardare in faccia nessuno, mi sono seduta e da quel momento scruto con falso interesse gli appunti sulla squadra con cui si disputerà domani un amichevole…
Mi costringo a guardare gli appunti…Fidati, Akane!
Questi appunti sono la cosa più interessante di tutto l’universo!
Non badare al fatto che in campo c’è il ragazzo a cui corri dietro che gioca a basket in calzoncini!
Non badare al fatto che lo hai baciato ieri, guada gli appunti!
La partita finisce e anche la mia agonia.

‹‹Qualcosa non va, Akane?›› chiede in tono sornione l’allenatore…perlomeno a me sembra sornione, ma forse era solo gentile…forse…
‹‹No, no!››
‹‹Di solito una partita è interessante da vedere…ma tu oggi mi sembri un po’ strana…››
Sarà un caso ma tutte le sue parole mi sembrano allusive.
‹‹No, no…è che sono un po’ agitata per domani, ecco!›› cerco di essere convincente…
‹‹Capisco…››
Non ha creduto ad una parola, il “capisco” è stato pronunciato in un tono che voleva dire “Se, se! Lo so io tu cos’hai!”…



Continua...



x Hinao 85: eh, sì finalmte un bacetto...!! Grazie dei complimenti! Mi fai arrossire! Ryota mi piace molto come personaggio e come dici tu stessa non è molto in luce di solito! C'è la mancanza degli altri personaggi, forse lasciati troppo in disparte, ma la fanfic è trattata da un punto di vista che non li prende molto in considerazione.
Mi fa piacere che ti piacciala scena del locale! ^_^
Ho immaginato la scena del cucchiaio molte volete prima di descriverla come piaceva a me! Tu dici che Ryota non ci da peso? mmm... non so sai? Alla fine non è poi così stupido. Quando ho scritto quel pezzo non ci ho pensato a dire il vero, quindi non so dare una risposta precisa. D'altro canto Akane non lo sa, ed essendo tutto scritto in prima persona va bene così!
Non ho capito molto bene cosa intendi con la frase: "Akane parla di Ryota quasi in modo 'maschile' (o almeno come presumo che un uomo veda una donna)"
...o meglio l'ho capita, ma credo di essere un po' confusa! ^o^... Non so, come dici tu stessa, ala fine contano i sentimenti... il mio modo di descrivere Ryota è forse in alcuni punti poco femminile? Non saprei. Ahaha!! ^o^ Kisses!

x Rowina ciao! Grazie del commento! Mi fa piacere che segui la storia dall'inizio!! *_*
Sì, lascio poco spazio agli altri personaggi... ma come ho già detto ad Hinao85, è in parte voluto. Credo che avrebbe creato confusione avere toppi attori da gestire... sia a me, sia a chi legge. ^_^
Ryota è anche il mio personaggio preferito (non si era capito vero?). I capitoli sono corti, sì, ma ne posto più alla volta come vedi. ^_^ Grazie di tutto, continua a farmi sapere cosa ne pensi! baci!

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Capitolo 17
*** Hi! ***


Parte diciassettesima: Hi!



Ce l’ho fatta! E’ andata oggi!
Sto per varcare la porta della palestra…
Ho aspettato che tutti se ne andassero per uscire io, geniale!
…nessun rumore…
Metto un piede fuori e girandomi per chiudere la porta davanti a me mi scappa un…
‹‹Oh cazzo!››
‹‹Ciao anche a te, Akane.››
Ryota è appoggiato con le spalle al muro fuori dalla palestra accanto alla porta, ha la divisa scolastica di nuovo addosso, le braccia conserte…ha messo gli occhiali scuri e fissa avanti a se, non mi ha guardata…non mi guarda…l’espressione è gelida e indifferente…collasserò da un momento all’altro…
Tra poco il sole tramonta.
‹‹Sì, cioè, ciao, volevo dire ciao…mi hai un po’ spaventata…›› …balle, cariolate di balle!
Solleva le spalle dal muro e si avvia lentamente verso il cancello.
Sono obbligata a seguirlo.
Bastardo!!!
Mi ha aspettata al varco, l’infame! Mi ha fatto credere di averla passata liscia e invece mi sorprende all’ultimo momento!
Sono un passo o due dietro di lui…riluttante e imbarazzata…e adesso che gli dico?
E’ sempre un passo avanti a me…non gira per andare a casa sua, prende la direzione per la mia…
C’era da aspettarselo! Soffrirò fino alla porta di casa!
Vedo che abbassa la testa…
Sta rallentando…abbiamo fatto circa trecento metri in un silenzio irreale…
Si ferma.
Merda!
Mi fermo anche io…si volta verso di me…ha l’espressione un po’ imbronciata e guarda di lato… Arrossisce un po’…
‹‹Senti, Akane…›› comincia.
Il cuore mi batte fortissimo…non resisto più, se non parlo esplodo!
‹‹No! Senti tu! Io…››
Mi guarda ora, incuriosito e sorpreso.
‹‹…io…Scusa!…››
Aggrotta la fronte, fa per parlare, ma non gli lascio spazio.
‹‹No! Ascolta! Senti…io non so perché l’ho fatto…forse è stato ieri…l’atmosfera di confidenza che si è creata, ma io non credevo….che…ecco, non so come…e poi…poi siamo andati lì a mangiare il gelato e…››
…ormai sto sproloquiando in cerca di una scusa che non esiste…gesticolo…sono nervosissima e il mio sguardo si muove dalla sua espressione sorpresa a ciò che mi circonda…
‹‹…e poi tu hai fatto quella cosa con il cucchiaino…ci sono rimasta un po’…››
‹‹Il cucchiaino...?›› fa lui guardandomi e cercando di comprendere questa strana e pazzoide ragazza in preda ad una crisi che sproloquia senza senso a proposito di un fantomatico cucchiaino …oh no! Non gli dovevo dire del cucchiaino!!!
‹‹…comunque…poi mi hai accompagnata e io ti volevo dire grazie e te l’ho detto…intendo il grazie…e poi c’era il bagnoschiuma…e io non…››
‹‹…il bagnoschiuma? Ma cosa c’entra il bagnoschiuma…?››
…bene sono partita del tutto ho parlato anche del bagnoschiuma!!! Vediamo di chiudere qui…
‹‹Niente, ma adesso è passato! Dimentichiamo quello che è successo…perché per te non è stata un’esperienza piacevole, quindi…››
‹‹Ma ecco…a me è piaciuto.››
…ora sento pure che Ryota dice che gli è piaciuto, devo essere proprio partita! “Poverina!” diranno al manicomio! “Così giovane e già in questa situazione!”…
‹‹Come?›› chiedo in un soffio.
‹‹Ho…ho detto che mi è piaciuto.›› ripete.
‹‹Ah.›› bofonchio.
…ora svengo…
Lui si guarda le scarpe…anch’io gli guado le scarpe….che belle!…interessanti da morire…
Passa un’automobile…silenzio…
‹‹Andiamo…ti dispiace se ti accompagno fino a casa?››
‹‹No…››



Parte diciassettesima, appendice: Good Night


Ecco quella laggiù è la mia casetta…abbiamo camminato parlando di tutt’altro e in una maniera molto, molto nervosa…tipo che uno dei due faceva una domanda e l’altro rispondeva a monosillabi.
‹‹Bè, sei arrivata!›› dice.
Lo vedo da sola!…e ora che gli dico?
‹‹Sì, già! A domani allora!››
Brava, Akane! Qualcosa di originale la prossima volta?
‹‹A domani.›› fa lui.
Mi giro…lui fa per allontanarsi…apro il cancelletto…arrivo alla porta…la apro…entro…chiudo la porta…sospiro…mi accingo a salire le scale per andare in camera mia…ma…
DLIN, DLON…il campanello…
Che palle! Chi è che rompe ora? La mia giornata è stata abbastanza stressante anche senza qualche vicino che mi chiede dello zucchero o qualche venditore ambulante! Non sono proprio in vena di…apro la porta…
‹‹Ciao…››
‹‹Ryota! Ma…››
…il mio cuore ha fatto un salto mortale con doppio carpiato in avvitamento…
‹‹A- Avevo dimenticato una cosa…›› dice mentre fa scorrere lo sguardo intorno a se.
Silenzio.
Fa un passo avanti e come me ieri sera mi lascia sulle labbra un bacio dolce, veloce. Arrossisco…anche lui però!
Fa un passo indietro.
‹‹Buona notte, Akane!›› dice mentre schizza via.
‹‹’Notte!›› rispondo guardando inebetita il mio capitano che si allontana.
…forse ho solo sognato tutto…


Continua...

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Capitolo 18
*** Smile ***


Parte diciottesima: Smile



Oggi è il grande giorno! C’è la partita amichevole!
Mentre preparo la palestra sento una voce…
‹‹Akane senpai! Già qui?››
‹‹Sì, Hanamici! Visto come sono puntuale?›› dico voltandomi…per poco non ci rimango vedendo che insieme a lui c’è il mio capitano…a dire il vero c’è praticamente tutta la squadra, ma a me cosa importa?
Mi sorride, si avvicina.
‹‹Ciao!›› dice stampandomi sulla guancia un bacio.
‹‹Ryota!…ciao!›› dico sorpresa della sua spigliatezza davanti agli altri.
Hanamici sorride e gli altri guardano sorpresi la scena.
‹‹Volevo venire da te per pranzo ma il prof. di inglese ci ha fatto un test!››
‹‹Non ti preoccupare…vai a cambiarti!››
‹‹Ok! A dopo!››
Ancora non ci credo…penso mentre sistemo le ultime cose…mi ha dato un bacio sulla guancia davanti a tutti…la vita è meravigliosa!


Continua...

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Capitolo 19
*** Game ***


Parte diciannovesima: Game



‹‹Corri Yasuda! Corri! Non fateli passare!›› grido dalla panchina ai ragazzi in campo.
‹‹Attenti al cinque! Il cinque!›› sbraito ancora.
‹‹Calmati.›› mi intima una voce calma, profonda, forse un po’ seccata.
‹‹Tento solo di incitare la squadra, Kaede!›› dico falsamente irritata…lui è fatto così…

Dopo poco tempo entra in campo la rosa dello Shohoku, ovvero Hanamici, Kaede e naturalmente Ryota.
Kaede sembra che sia nel suo elemento naturale…fa tutto con naturalezza ed eleganza.
Hanamici invece è in continua agitazione, è imprevedibile e questa è la sua carta vincente, inoltre ha un talento innato per i rimbalzi.
‹‹Corri Ryota!›› grido ancora.
Ryota gioca in maniera veloce e precisa…anche lui è abbastanza imprevedibile, solo che lo fa apposta al contrario del rosso!…fa dei passaggi eccezionali…è agile e veloce, ruba la palla agli altri con facilità impressionante…ma come diavolo fa?
Ora Kaede ha la palla…corre, passa al suo capitano che si libera velocemente di un avversario e passa a sua volta ad Hanamici.
‹‹Vai Hanamici!!›› urlo io.
Hanamici schiaccia.
Wow…che elevazione!…che azione!
‹‹Grandi ragazzi!!›› dico mentre tornano in difesa.
‹‹Bella schiacciata!!›› aggiungo.
Hanamici si gira, mi sorride e dice che queste sono bazzecole per un genio come lui.
‹‹Forza ragazzi!! Manca poco alla fine!!! Vai capitano!!!››
Ryota si gira e mi rivolge un largo sorriso, poi corre verso l’avversario che ha la palla…io intanto sono diventata di tutti i colori.
‹‹Oh, oh, oh!!! Ora vedremo una bella azione. Sempre il solito!!›› dice divertito l’allenatore senza smettere di guardare il campo.
Ryota ruba non so come la palla all’avversario…corre…un tipo che sembra il doppio di lui gli si para davanti e…
E quello cos’era?
Ryota se l’è levato dai piedi girandosi e passando all’indietro ad Hanamici…tutto saltando e quindi in volo.
Semplicemente divino!…sono senza parole!
la palla è agguantata da Hanamici, che, non riuscendo a smarcarsi, passa…
‹‹VAI CAPITANOOO!!!›› urlo alzandomi…Ryota infatti ha preso il pallone…fa un salto incredibile…il numero cinque tenta di fermarlo…inutile!…la palla è già nel cesto.
‹‹RYOTA SEI UN MITOOO!!!›› ormai sono fuori di me…e al mio grido di esultanza si aggiungono i ragazzi in panchina…il capitano torna in difesa…mi guarda…Oddio!
Scemo, guarda il campo!
Mi fa il segno della vittoria e si volta…sorride…bellissimo…
Ora vado in campo e gli salto addosso!!!…ma intralcerei il gioco, quindi per la pace comune mi limito a sbavare a bordo campo.
La partita finisce due minuti dopo.
Abbiamo vinto di quattordici punti.
Lo Shohoku si svacca sulla panchina…
‹‹Bravi ragazzi! Siete stati tutti bravissimi!›› dico mentre distribuisco da bere agli assetati.
‹‹Sì, ma c’è ancora molto su cui lavorare! Lo Shida è una buona squadra, ma il livello di gioco non è proprio il massimo…ci sono stati molti errori da parte vostra…›› dice ad un tratto l’allenatore…
‹‹Sì, è vero!›› dice subito dopo Ryota… ‹‹Rukawa, devi fare attenzione marcatura ti rende difficile sia il tiro, ovviamente, sia un eventuale passaggio…››
Ryota guarda Kaede senza rimprovero, gli spiega calmo le cose…e Kaede lo guarda freddo come al solito, ma senza protestare…anche se credo che il fatto di evidenziare i suoi errori non gli vada giù più di tanto.
‹‹…cerca sempre di avere una visione del gioco più ampia…››
Kaede continua a guardalo freddo…ma Ryota non fa una piega.
‹‹Isewata…devi concentrarti sui passaggi…hai delle buone intuizioni, ma se non ti alleni non riuscirai mai a realizzare ciò che ti prefiggi…››
Isewata guarda stanco e con l’aria di chi debba crollare da un momento all’altro…annuisce stanco e svogliato.
‹‹…e poi dobbiamo lavorare sul canestro…Yasuda…il tuo problema è sempre lo stesso dell’anno scorso…››
Osservo il mio capitano…quando è con la squadra sembra tutta un’altra persona…è una persona matura…quando vuole…oh!
Guardo l’allenatore…sorride…sembra soddisfatto…soddisfatto di Ryota?
‹‹…e tu Hanamici sei sempre il solito cretino esibizionista! Non tirare a canestro se sai bene che passando la palla a qualcun altro…›› occhiata a Rukawa ‹‹…puoi finalizzare meglio l’azione…›› dice ora un po’ arrabbiato.
‹‹Un genio come me non ha bisogno di passare la palla alla volpe che si vuole solo mettere in mostra!!›› sbraita ancora pieno di energia Hanamici.
‹‹Idiota!››
‹‹Muori Rukawa!››
‹‹Hanamici piantala!››
‹‹Ma Ryo-chan…e poi tu passi la palla sempre a questo pivello…›› dice indicando col dito Rukawa.
Li guardo perplessa…è così tutti i santi giorni.
‹‹Idiota, scemo.››
‹‹GRRR!!! RUKAWA!!››
‹‹HANAMICI PIANTALA!! Se passo la palla a Rukawa è perché penso che in quel momento sia la cosa migliore da fare! Quindi zitto!›› …rido sembrano dei bambini che litigano…
‹‹Il grande genio oscurato da una nullità…››
‹‹E piantala stupido.›› lo punzecchia ancora la volpe…
‹‹Zitta volpaccia malefica!›› …Ryota alza lo sguardo verso il soffitto…
Sto ridendo…mi volto verso Anzai che intanto si sta alzando… ‹‹Sempre i soliti ragazzi!›› dice…e facendo le ultime raccomandazioni va a salutare lo Shida.

Contina...

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Capitolo 20
*** Helping Hanamici ***


Parte ventesima: Helping Hanamici



‹‹Harukina cara!›› Hanamici miagola verso Haruko Akagi che con due amiche ha assistito all’incontro…a parte loro e la solita manciata di fan di Rukawa non c’era nessuno che conoscessi…ah! No! Dimenticavo gli amici di Hanamici…che lo canzonano davanti alla ragazza che gli piace e lui non si osa a reagire proprio perché c’è lei…sorrido…insieme agli altri ragazzi che stanno uscendo dallo spogliatoio guardo divertita la scena…
All’improvviso un’entità sconosciuta, forse una nuova forma di vita sulla terra proveniente da una galassia lontana, mi prende per i fianchi e mi fa sobbalzare facendomi il solletico…caccio un gridolino spaventato, mi volto…la creatura aliena mi lascia e ride.
‹‹Ma Ryota!›› dico ridendo.
‹‹Allora, come ti è sembrata la partita? Sono stato bravo?›› dice mentre ci avviamo.
‹‹Che cos’era quell’ultima cosa che hai fatto? Quella quando poi hai segnato?›› chiedo.
‹‹Boh! Mi è venuta! Ti è piaciuta?›› domanda lui con la faccia di chi la sa lunga.
‹‹Che ne dite di andare a mangiare qualcosa per festeggiare? Vuoi venire Harukina?››
‹‹Dai Haruko non farti pregare!›› dice Yohei Mito per aiutare Hanamici a conquistare la ragazza che però è persa del suo immenso Rukawa.
‹‹Ma io non so…e poi sarei l’unica ragazza…›› Hanamici si guarda intorno disperato…è buffissimo…poi entro nel suo campo visivo…mi agguanta con un braccio…per la spinta per poco non volo…
‹‹Dai vieni! C’è anche Akane senpai!››
Basta con sto “Akane senpai”!!!
…Haruko è ancora indecisa…
‹‹Dai Haruko non farti pregare!›› dico io cercando di essere convincente…Hanamici mi guarda…riconoscenza eterna…sì, è riconoscenza eterna quella che mi comunica il suo sguardo…te lo dovevo Hanamici!
‹‹Va…va bene!›› dice infine lei.

Continua...

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Capitolo 21
*** Ice Cream Again ***


Parte ventunesima: Ice Cream Again



Siamo venuti al solito bar gelateria che c’è vicino alla scuola…Haruko mi sembra un po’ delusa…il suo immenso Rukawa non è venuto…Hanamici sta facendo di tutto per divertirla, ma i suoi amici lo prendono in giro senza sosta…è esilarante…
‹‹…e ti ricordi Haruko quando, nel secondo tempo Hanamici ha tentato di fare quella finta?›› chiede ancora ridendo Mito…Hanamici è nero di rabbia…Haruko ride, dice che se lo ricorda benissimo…rido anche io è stata una cosa troppo divertente…si è fatto fregare la palla da sotto il naso come un cretino…
Con la coda nell’occhio noto un furtivo cucchiaino che sgattaiola via dalla mia coppa di gelato…mi volto irata…il mio gelato non si tocca!
‹‹Ryota! Hai finito di mangiarti il MIO gelato? Mi pare che tu ne abbia abbastanza nella TUA coppa!››
Il dispettoso ride…ingollando il MIO gelato…bastardo!…allungo la mano e anche io gli frego il gelato…mi guarda con aria di sfida…gli prendo ancora un cucchiaino lui fa altrettanto nella mia coppa…vuoi la guerra?
‹‹Ma guardate quei due!›› dice Mito rivolto a me e Ryota che ormai lottiamo per il possesso del nostro gelato mangiando quello dell’altro…io rido…lui ride…ridono anche gli altri.
‹‹Ryota! Stupido! Piantala!›› dico ridendo e mangiando gelato, il suo gelato.
‹‹Pintala tu!›› dice facendomi il solletico…bastardo!
‹‹Daiiii!!! Non vale!!! Il solletico non valeee!›› dico cercando di divincolarmi e ridendo, di mangiare ancora il suo gelato.
‹‹Piantatela tutti e due! Animali! State facendo un bordello infame su sto tavolo!›› dice qualcuno.


Continua...

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Capitolo 22
*** What Time is It? ***


Parte ventiduesima: What Time Is It?



Stiamo chiacchierando tutti assieme…mi hanno anche raccontato di tutte le peripezie del miei ragazzoni l’anno prima…è bello…sembra di essere entrata in una nuova famiglia…in un caldo abbraccio…anche se noto una cosa, un piccolo particolare…una cosa da nulla, ma che non mi sfugge…nei loro racconti, anzi nel racconto di Hanamici, perché è soprattutto lui che parla, non viene mai nominata la manager, Ayako…è un particolare insignificante…una piccola sfumatura in meno alle vicende narrate…forse Hanamici evita l’argomento per proteggere Ryota…
‹‹Bè si è fatto tardi, ragazzi! Io devo proprio tornare a casa!›› dice Haruko e Hanamici subito si offre di accompagnarla a casa sostenendo che ci sono tipi poco raccomandabili in giro a quest’ora, che lui è un paladino della giustizia e che la difenderà a costo della vita eccetera…
Haruko è un po’ tanto tarda…come fa a non accorgersi che Hanamici non chiede altro che starle vicino?
‹‹Scusate, ma che ore sono?›› chiede Ryota con fare preoccupato.
‹‹Sono le sette meno dieci…››
‹‹Cosa? Oh merda! Cacchio!›› dice mentre prende dei soldi e li butta distrattamente sul tavolo.
‹‹Me ne sono completamente dimenticato!›› dice trafelato alzandosi.
Lo guardo curiosa.
‹‹Che succede Ryo-chan?›› chiede Hanamici.
Già, che succede?
‹‹Merda!›› dice prendendo il borsone ‹‹Oggi è il compleanno di mia madre! Avevo promesso al mio vecchio di essere a casa prima…›› conta i soldi che ha messo sul tavolo…prende di nuovo il portafoglio… ‹‹…per farle una sorpresa e preparare la cena! Mi ucciderà!›› …conta ancora i soldi…mi sembrano troppi…ma a quanto pare sono giusti, perché mette via il portafoglio.
‹‹Ciao a tutti!›› fa per andarsene…sempre più trafelato…poi fa uno scatto e torna indietro…si china e mi prende dolcemente la nuca e attira il mio viso al suo…
‹‹Ciao Akane! A domani! Il gelato te lo offro io…›› dice prima di darmi un bacio soffice e fugace che sa di gelato…ancora le sue buonissime labbra sulle mie…
‹‹…ciao…›› dico in un soffio dopo aver risposto a quel bacio vellutato…lui scappa salutando ancora mentre chiude la porta del locale…guardo quel ragazzo dolcissimo allontanarsi correndo come un matto…ho lo sguardo da ebete…sognante…non mi accorgo più di tanto degli altri…sono stupiti almeno quanto me…
‹‹E BRAVA LA NOSTRA AKANE SENPAI!!!›› Hanamici mi sveglia brutalmente prendendomi le spalle con un braccio…divento bordò…tutti mi stanno guardando…l’armata Sakuragi mi fa i suoi più caldi complimenti…poi il rosso si avvicina al mio orecchio…
‹‹Era da un bel pezzo che non lo vedevo così!…e poi sai, quella cosa che ha fatto oggi in campo, quando mancavano circa due minuti alla fine…quella quando poi ha segnato…guarda che l’ha fatto solo per farsi vedere da te!››
Guardo inebetita Hanamici…che mi sorride…ma non riesco a dire nulla…solo…
‹‹Smettila Hanamici! Mi fai arrossire!››
‹‹Non dirmi che puoi diventare più rossa di così?!››



Continua...


x Hinao85 Ciao! Come l solito grazie del commento!
Scusa, io rispondo sempre ai commenti nel primo capitolo che posto la volta successiva (come puoi vedere anche adesso!), semplicemente perchè sono molto sbadata e lo faccio subito così non me ne dimentico! ^_^
Ho capito cosa intendi dire con "yaoistico", scusami ancora, ma per me è normale descrivere le cose in quel modo, quindi non riuscivo bene a capire cosa intendessi! Non che lo dica tutti i giorni ma mi capita di dire che un uomo è "sensuale", oppure, in qualche sogno ad occhi aperti, di fare delle considerazioni sulle labbra morbid... ^\\\\^ ehmm...
Ryota non si va viaggioni mentali sui sentimenti... l'ho fatto di proposito. Non credo cge gli uomini ne ne facciano parecchi, specialmente quando la situazione è più che chiara. Inoltre Ryota è 'cresciuto', è il capitano, ha più responsabilità di prima.
Effettivamente Ryota è un po' il corteggiato della situazione... se fosse stato il contrario mi sarei annoiata a morte io stessa! Akane è un personaggio nuovo, quindi ci si aspetta che faccia qualcosa in più degli altri. Credo che sarebbe stato molto monotono proporre un racconto in cui Lui corteggia Lei.
In realtà credo che entrambi siano sullo stesso piano, ovvero che si corteggino a vicenda, ognuno a suo modo.
Credo che un buon rapporto debba essere così.
Anzai è sempre Anzai... grandioso! XDD
Cap.17 grazie, spero che sia venuta divertente così come me la sono immaginata!
Cap.19 Eh, sì ci voleva una piccola scaramuccia fra Kaede e Hana! Sì, mi sono ispirata ai personaggi così come sono nell'anime e nel manga.
Cap.20 Io credo che Haruko sia un personaggio sottovalutato... forse con una botta in testa migliora! XDD
Cap.21 Calma, calma, non è assolutamente nessuno... non ho attribuito la battuta a nessuno in particolare, è uno del gruppo a dirla. Era per fare un po' di dialogo!
Grazie ancora del tuo commento, mi fa davvero piacere che la storia ti piaccia e se riesco a divertirti ancora di più!

x Rowina: Ciao, grazie di aver commentato! Noto che le letture alla ff sono molte, ma nessuno ha la voglia e il coraggio di dire quello che pensa, quindi apprezzo molto che tu lo abbia fatto!
Come ho già detto ad Hinao la voce non è nessuno di nuovo, è qualcuno del gruppo, non ho specificato chi perchè pensavo non avesse molta importanza... invece vi ho portato fuori strada! Scusate!!
I primi capitoli erano un po' di stasi forse a causa del nuovo personaggio che entra in scena stravolgendo un po' la situazione...^_^
La scena in cui Ryota bussa di nuovo alla porta di Akane per darle la buona notte, personalmente la trovo molto dolce... insoma a chi non farebbe piacere? Sono contenta che ti sia piaciuta!!
Come ho già detto, la babbuina... cioè... Haruko forse ha dei lati positivi... forse, molto molto in fondo... chissà! ma ti assicuro che non succederà nulla di cui ti preoccupi!

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Capitolo 23
*** Walking With Kaede ***


Parte ventitreesima: Walking With Kaede



Cammino lentamente, sorrido, sto tornando a casa…tutto è bello…probabilmente sono talmente felice che cammino a qualche passo dal terreno…non riesco a smettere di sorridere!…questa sera è meravigliosa!…la luce fioca dei lampioni è meravigliosa!…la pace di questa via è meravigliosa!…la merda di cane che ho appena evitato sul marciapiede è meno meravigliosa, ma pazienza!…la mia attenzione è però catturata da un’ombra…sembra qualcuno accovacciato sul marciapiede, lì più avanti…vicino al muretto di quella vecchia casa…forse quel tipo ha perso qualcosa, gli sarà caduto qualcosa…al muretto è appoggiata una bici…mi avvicino e riconosco nell’ombra una figura conosciuta…
‹‹Kaede!›› lo chiamo e lui si gira con fare enigmatico…
‹‹Senpai…›› dice…però, certo che è proprio un bel ragazzo! Penso guardando i suoi occhi profondi contornati dai bellissimi capelli corvini…se solo sorridesse un po’ di più…
Mi avvicino.
‹‹Perché sei messo così?››
Lui fa un cenno con la testa indicando qualcosa nel cespuglio avanti a se…mi chino…e cerco la risposta ai miei perché fra le foglie pungenti della pianta…
‹‹Un micetto!›› esclamo intenerita…è un gattino piccolo…avrà qualche mese appena…
‹‹Zoppica. Volevo potarmelo a casa.›› spiega la volpe…però, non pensavo che fosse così sensibile!…un’altra persona avrebbe lasciato la bestia al suo destino oscuro sotto la siepe…
‹‹Ma si è infilato lì sotto e non riesco a prenderlo…non ci arrivo.››
‹‹Aspetta!›› intervengo io…poso il mio arsenale di cartella e borsone sull’asfalto freddo…mi inginocchio e infilo la mano e buona parte di me nel cespuglio per prendere la dolce e indifesa creatura…
‹‹Ahi!›› …la dolce e indifesa creatura mi ha graffiato, ma sono riuscita a prenderla e ora riemergo trionfante… ‹‹Ecco…mi ha graffiata…tienilo tu va’.›› dico osservando preoccupata la mia mano dolorante…Kaede prende il micio…
‹‹Mi sa che è una femmina…›› dice scrutando il felino grigio; nelle sue mani la creaturina sembra perdersi.
‹‹Me lo immaginavo…!›› …ecco perché mi ha graffiata!
‹‹Grazie.›› dice accarezzando con delicatezza la micetta.
‹‹E di che?›› dico mentre riprendo la mia borsa… ‹‹Ora te la porti a casa e le curi la zampina? E poi che fai? La tieni con te?››
‹‹Sì.››
…camminiamo tranquilli…facciamo un pezzo di strada insieme…Kaede tiene in una mano la gatta e con l’alta sorregge la bici…
‹‹Ho sentito che vuoi andare in America…››
‹‹Hm.››
‹‹Ti auguro di realizzare il tuo sogno di giocare nell’NBA…sei bravissimo…giochi veramente bene…!››
…silenzio…poi…
‹‹Grazie.››
…sorrido…la micia miagola…
‹‹Avrà fame?››
…Kaede fa spallucce…come può saperlo d'altronde?…è impressionante come riesca a ridurre al minimo le parole da pronunciare…però non mi dispiace…mi sento calma e in pace…con altre persone il silenzio non mi piace, mi imbarazza…con Kaede è la cosa più naturale…
‹‹Che nome gli dai?››
‹‹Vediamo come si comporta in questi giorni…poi vedo…››
‹‹Hai altri gatti?››
‹‹Uno nero.››…siamo arrivati ad un incrocio…
‹‹Ciao Kaede! Io giro per di qua! Poi fammi sapere come sta, va bene?›› dico indicando la piccola palla di pelo fra le sue mani…Kaede annuisce…
‹‹Ciao! Buona notte!››
‹‹’Notte!››
…e ognuno va per la sua strada…
Kaede Rukawa non è il tipo che si apre facilmente alle persone, preferisce stare sulle sue…ma non per questo è sempre freddo e ostile, può sembrarlo, a volte sfiora la maleducazione, anzi, la centra in pieno…ma a quanto pare è un ragazzo sensibile, con un sogno grande come il suo talento da realizzare…



Continua...

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Capitolo 24
*** Second Floor ***


Parte ventiquattresima: Second Floor



‹‹TU COSA?››
‹‹Hai capito bene.››
‹‹TI ODIO! TUTTE A TE LE FORTUNE! TI ODIO!››
‹‹Va bene Minami. Ora che fai mi pesti a sangue?››
‹‹Uffa! A me non capitano mai queste fortune! Già lo vedi tutti i giorni in palestra! E per di più lo incontri pure per strada! Devi ammettere che questo è puro culo! Hai un culo così!››
‹‹Il mio sedere è normale!…ecco! Lo sapevo che non dovevo dirti niente! Sei sempre la solita! Vedi di non dirlo a qualche tua amica fanatica o finisce che questa volta mi accoppano sul serio!›› dico adesso un po’ infastidita.
ho raccontato a Minami di ieri e che ho incontrato Rukawa per strada…non l’avessi mai fatto! Si è infuriata col mondo intero che le impedisce di incontrare per caso per una strada qualunque il suo idolo…e naturalmente ora sfoga la sua rabbia omicida sulla sottoscritta…
Camminiamo per i corridoi della scuola.
‹‹…vabbè io ti lascio qui! Che fai nell’intervallo a pranzo? Ci vediamo o…››
‹‹Come faccio a saperlo se sto andando ora a chiederglielo?››
‹‹Vabbè! Se mi cerchi sono in classe oppure sono in giro qui. Ciao.››
‹‹Ciao!›› …Minami gira alla sua destra, io prendo le scale per salire al secondo piano.
La gomma anti-scivolo dei gradini è consumata…sbuco dalle scale e davanti a me una finestra spalancata mi fa supporre che tra non molto ci sarà un bel temporale…l’aria umida e fredda mi investe…chiudo la finestra con decisione…il corridoio è semi deserto illuminato di quella luce bianca e accecante che c’è quando ci sono le nuvole…una manciata di studenti arriva adesso dalle scale…con le mani dietro la schiena cammino in cerca della tua classe…non vorrei che fosse troppo presto…ecco!
Ho trovato la tua classe!
…sbircio dentro…due ragazze e un ragazzo ridono chiacchierando seduti sui primi banchi…la lavagna è scarabocchiata con quello che sembra la pallida imitazione di un professore.
Tu sei seduto nel penultimo banco troppo preso da un libro e dei quaderni per accorgerti di me.
Entro nell’aula…i tre ragazzi mi guardano incuriositi…mi porto l’indice davanti alla bocca sorridendo per intimargli di fare silenzio.
Facendo il più piano possibile ti arrivo alle spalle…ancora non ti sei accorto della mia presenza…ma cosa diavolo leggi?…stai scrivendo…anzi…
MI SA PROPRIO CHE STAI COPIANDO!!! …vabbè!…sorrido…i tre ragazzi si sono concentrati su di me…faccio scivolare le braccia in torno al tuo collo e ti abbraccio da dietro…finalmente ti giri sobbalzando spaventato…
‹‹A- Akane!!!››
‹‹Ciao…›› dico dandoti in bacio sulla tua bellissima e morbida guancia e sfiorandoti appena l’angolo della bocca.
Arrossisci.
‹‹Mi hai spaventato a morte! Ma quando sei entrata?››
‹‹Ora, ma tu non ti sei accorto di nulla! Che stai facendo?›› chiedo sbirciando da sopra la tua spalla.
‹‹Copio i compiti di fisica…›› …avevo indovinato! Il lavativo sta copiando!…Preso con le mani nel sacco durante un’azione illecita!
‹‹Come è andata ieri con tua madre?›› ti interrogo alzandomi da te…liberandoti dalle mie braccia.
‹‹Lasciamo stare, guarda!›› dici allungandoti e avvicinando una sedia…e battendoci sopra una mano mi fai capire che vuoi che mi sieda lì.
Obbedisco.
‹‹Tieni…›› dici poi sporgendomi un foglio volante e un quaderno.
‹‹Aiutami.›› …dovrei aiutarti a copiare i compiti? Sono trascinata contro la mia onesta volontà in un’azione illegale! E vai!
‹‹Quale?›› mi arrendo sospirando…e prendendo la matita che mi sporgi…guardo un poco curato quaderno di fisica…guardo la copertina, su di essa un’etichetta mi rivela che il proprietario è un ragazzo, probabilmente quello che è con le due ragazze in classe…ci avrei giurato! Le ragazze tengono le cose in ordine…questo quaderno è lo spauracchio di se stesso…
‹‹Gli ultimi due.›› dici concentrato sul libro davanti a te cercando di copiare il più velocemente possibile sul tuo…canaglia! Perché non hai fatto i compiti?
‹‹Ma a matita? Su un foglio così alla cazzo?››
Annuisci…senza smettere nella difficoltosa operazione…ti osservo un momento…
Bello…probabilmente sbavo sul foglio guardando il tuo profilo concentrato…la tua mano che scorre quanto più veloce riesce sul foglio…poi guardo l’esercizio…è simile a quelli che stiamo facendo noi col nostro prof.…ma…
‹‹Guarda che questo è sbagliato. Va diviso ancora.›› dico guardando il primo esercizio.
‹‹E anche questo. Questo proprio è ciuccato in pieno!››
Tu alzi un poco la testa voltando lo sguardo verso di me curioso, come per dire “davvero?”, poi riprendendo il tuo lavoro sul libro…
‹‹Togoashi! Hai cannato gli esercizi!›› dici senza levare lo sguardo dal tuo banco e sporgendomi una gomma.
‹‹Cazzo dici, Miyagi?›› dice il ragazzo avvicinandosi e portandosi dietro le due compagne.
Io intanto scrivo sul foglio volante gli esercizi giusti…poi mi sporgo e guardo il libro che cattura tutta la tua attenzione.
‹‹Questi invece mi sembrano giusti.›› dico.
‹‹E certo!›› dici ‹‹Watsuki non è ignorante come sto qua!››
Alzi lo sguardo e il tuo compagno ricambia con uno carico di odio…una ragazza sorride…la tipa non ignorante deve essere lei…
‹‹Ecco.›› dico sporgendoti il foglio volante.
‹‹Grazie, Akane! Sei un angelo!›› dici sorridendomi…il tuo compagno guarda ancora il suo bisunto quaderno in cerca dell’errore.
‹‹Mangiamo insieme oggi?›› chiedi guardandomi speranzoso…ma dovevo chiedertelo io!
‹‹A- ah!››
‹‹Mi ha fatto piacere che tu sia venuta a trovarmi…›› sorridi e arrossisci…anche io… ‹‹Allora ci vediamo dopo?››
‹‹Sì! A dopo!›› mi avvio verso la porta…e tu mi segui sempre sorridendo…altri ragazzi entrano nella classe…è ora che rientri anche io…
Suona la campanella.
‹‹Ci troviamo davanti alla tua classe, ok?›› dici sporgendoti attaccato allo stipite della porta…intanto entra il professore…
‹‹Miyagi in classe!›› dice posando la sua borsa sulla cattedra.
‹‹Allora a più tardi!›› sorrido.
‹‹Sì!›› dici avvicinandoti per un saluto più affettuoso…ma vedo che il professore si avvicina con fare minaccioso.
‹‹Ehm…Ryota…›› tento di avvertirti del pericolo imminente….ma…
‹‹Ahiii!›› il professore ti ha agguantato per un orecchio.
‹‹Ho detto in classe, Miyagi!›› ti trascina via…io sorrido imbarazzata…
‹‹Ma signor…›› la porta viene chiusa…sento le risate dei tuoi compagni, rido…poi corro via, anche il mio prof. sarà già in classe…ma non importa se mi sgriderà…un tuono preannuncia le mie previsioni…sta per piovere…scendo veloce le scale e corro tuffandomi in classe…



Continua...

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Capitolo 25
*** Kiss ***


Parte venticinquesima: Kiss



Sono passate così circa tre settimane…pranziamo insieme…quando non siamo impegnati col club usciamo e ci facciamo un giro in centro oppure andiamo in spiaggia…tranquilli noi e le nostre chiacchierate…come quando mi ha chiesto quella cosa…due giorni dopo aver mangiato assieme la prima volta…
‹‹Perché?››
‹‹Perché cosa?››
‹‹Cinque minuti fa mi hai detto…››
‹‹Che mi piaci da impazzire.›› ripetei io imbarazzata.
‹‹Già…Perché?››
L’ho guardato stupita…lo ero davvero…ho guardato il terreno ancora più imbarazzata…non c’è un motivo preciso.
‹‹Perché sei tu. Perché sei un po’ matto, ma maturo. Perché ami quello che fai.›› ho detto infine seria.
Mi ha fissato stupito…ha fatto un passo, mi ha messo una mano sulla guancia…ho chiuso gli occhi inclinando leggermente la testa verso quel contatto…verso quella mano calda e forte…volevo perdermi in quel contatto, nel suo profumo…nel suo viso sempre più vicino al mio…che sembrava un po’ triste…
Ho riaperto gli occhi, la sua mano è scivolata un po’ sul mio collo, lentamente…non ricordo se sono avvampata o sono rabbrividita a quella carezza, forse tutte e due le cose…mi ha guardata fisso negli occhi per poi chiuderli e baciarmi…con una dolcezza infinita…
Rispondendo a quel bacio, a quelle labbra calde e morbide, l’ho abbracciato…lui mi ha messo l’altra mano sul fianco per poi farla scivolare sulla schiena…mi ha avvicinata a se, al suo corpo caldo, atletico…facendo scorrere la mano dal mio collo alla mia nuca attirandomi ancora più a se…mi sono sciolta come neve al sole…nessuno mi aveva mai presa così, nessuno mi aveva fatta sentire così…ha socchiuso di più le labbra e io ho fatto lo stesso…la sua lingua ha toccato le mie labbra timidamente…ho lasciato che anche la mia facesse lo stesso…lasciandomi andare al suo calore e al suo sapore.



Continua...

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Capitolo 26
*** Where Is Isewata? ***


Parte ventiseiesima: Where Is Isewata?



Giuro che se domani lo pesco, lo strangolo! Gli stacco quell’aria da cretino patentato che si ritrova a morsi! Lo riempio di calci che non saprà più dire da che parte si trova il cielo! Stronzo! Cogline! Ma che cazzo crede di fare? Meno male che non ho detto a Ryota che l’ho visto a scuola oggi e che gli ho pure chiesto se oggi veniva e lui ha annuito! Lo smonto! Lo sdereno! Matricoletta da quattro soldi! COME OSA SALTARE GLI ALLENAMENTI? Sono tre giorni che non si presenta!
Ryota oggi era nervoso…la matricola più promettente del club anche oggi non è venuta…io ero fuori di me, ma non l’ho fatto notare a nessuno…Ryota si è insospettito parecchio quando è passato da un professore della classe di Isewata e questo gli ha detto che oggi è venuto a scuola regolarmente…per strada, mentre mi accompagnava a casa continuava a chiedersi il perché di questo comportamento…ho tentato di accampare scuse, ma invano…nessuna sembra reggere…
Spero che domani l’idiota si presenti agli allenamenti…ha del talento, cazzo! Non vorrà lasciar perdere tutto, spero!?



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Capitolo 27
*** I Saw ***


Parte ventisettesima: I Saw



‹‹Akane ma cos’hai?››
‹‹Niente, non ti preoccupare! Presto, è una cosa urgente! Dove dobbiamo girare? A destra?››
‹‹Sì, ma sei fuori? Che ti sei fumata? Prima dici che non è niente e poi hai fretta perché è una cosa urgente! Ora per di qua, a sinistra!››
Minami mi sta accompagnando in classe di Hanamici praticamente correndo per i corridoi…devo trovarlo subito! Ho detto a Ryota che avremmo pranzato insieme e devo sbrigarmi!…schivo persone come se fossero solo semplici ostacoli fra me e la mia meta…
La campanella della pausa per il pranzo è suonata da poco, devo trovare e parlare con Hanamici alla svelta per poi schizzare da Ryota…ma prima devo assolutamente parlare col rosso…
‹‹Allora, Akane! Cazzo! Mi vuoi dire che è successo sta mattina? Perché sei entrata un’ora dopo e sei così nervosa? Guarda siamo arrivate, la classe di Sakuragi è laggiù!››
‹‹Per tagliare storia.››
‹‹E perché sei così nervosa? Me lo vuoi dire o no?››
‹‹Dopo! Vieni all’allenamento oggi?››
‹‹Non lo so.››
‹‹Ci vediamo lì allora.›› dico svoltando velocemente, ma soprattutto pericolosamente per entrare nella classe del rosso.
‹‹Ma se ti ho appena detto che non lo so…ma guarda questa! Vabbè ciao!›› e se ne va…scusa Minami! Ma è troppo urgente…
‹‹Hanamici…›› il rosso sta tirando fuori dalla cartella il suo pranzo…
‹‹Akane!…Ma che hai?›› dice sgranando gli occhi e aggrottando la fronte…devo avere un’espressione terribile! Il mio povero visino!…
‹‹Ti devo parlare…››
‹‹Akane! Qual buon vento?›› Mito si avvicina per salutarmi…
‹‹Ciao Yohei!›› dico di fretta per rivolgermi di nuovo ad Hanamici…‹‹E’ importante…››
‹‹Dimmi, ti ascolto…››
‹‹Ti dico tutto molto in fretta che Ryota mi sta aspettando in cortile…si tratta di Isewata…››
‹‹Me ne devo andare oppure…››
‹‹No, no Yohei, figurati! ›› faccio un respiro e comincio il mio racconto…
Poi…
‹‹Senti non saltare subito alle conclusioni…non è mica detto che…››
‹‹Quello io lo conosco…e Akane ha ragione ad essere così preoccupata…›› mi da man forte Mito che ha ascoltato tutto…
‹‹Ma mica vuol dire per forza che…››
‹‹No, certo. Ma potrebbe essere una spiegazione al fatto che abbia saltato gli allenamenti…››
‹‹Ma Yohei…boh!››
‹‹Come “boh”?››…io questi adesso li meno…
‹‹Sentite voi due…io devo scappare prima che Ryota avverta le autorità per venirmi a cercare…›› mi immagino già il mio capitano che corre perso nella scuola urlando come una cornacchia il mio nome…
‹‹Sì, vai pure!…sto cretino di Isewata! Gliela faccio io la festa! Marinare gli allenamenti per…ma che coglione!››
‹‹Hanamici, io volevo sapere più che altro se glielo devo dire oppure no…››
‹‹A Ryota?››
‹‹Appunto.››
‹‹Gli girano già abbastanza così per Isewata, forse è meglio di no. Ma qualcuno ti ha vista?››
‹‹Certo che no! Io spio senza farmi vedere, no!? Vabbè io scappo!›› e mi avvio sempre correndo verso il cortile…



Continua...

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Capitolo 28
*** ...Uf! ***


Parte ventottesima: …Uf!…



Spulcio noiosamente gli appunti presi durante le partite di allenamento…e intanto guardo ansiosa la porta della palestra nella vana speranza che da un momento all’altro ne sbuchi fuori come un fungo quel celebroleso di Isewata…a Ryota non ho detto nulla anche se è stato ed è molto difficile nascondere il mio nervosismo…ma io ho fatto parte del club di recitazione per due anni! Vuoi che non mi sappia controllare? Lasciamo perdere i commenti…lui continua a guardarmi ogni tanto con quell’espressione curiosa, ma anche un po’ preoccupata…io sono nervosa, irritata…guardo ancora una volta il foglio delle presenze di oggi…la porta si apre…Isewata?…
L’allenatore Anzai fa il suo ingresso in palestra…arriva sempre quando l’allenamento è già cominciato…i ragazzi lo salutano educati e poi viene a sedersi sulla panca vicino a me…
‹‹Buona giornata, signore!››
‹‹Anche a te, Akane!››…si volta a guardare i ragazzi… ‹‹Isewata non c’è neanche oggi…›› il suo tono è di una constatazione con una leggera punta di amarezza…
‹‹Già…››


Continua...


x Hinao85: scusa... cioè... ma dannazione!! XDD sarà un riflesso condizionato!
Mi fa piacere che Akana ti piaccia come personaggio! Forse c'è una grande scrittrice yaoi in me che non è ancora venuta fuori... XDD... A parte gli scherzi, mi fa davvero piacere che la ff, nonostante le non-yaoi non ti attirino di solito, ti incuriosisca. Non è che mi scoraggio se non vedo commenti... lo so che a volte non è tutto oro quello che luccica! però l'opinione altrui è importante per sapere cosa ne pensano gli altri del mio lavoro...
Ma come dici tu, meglio pochi ma buoni!!! ^_^
cap22: io amo il gelato e chiunque me lo offra... forse volevo mettere in buona luce Ryota ai miei occhi! *_* Non che ce ne fosse bisogno!
cap23: mi spiace... diciamo che Ru è molto più meraviglioso! (che italiano non è, ma rende bene l'idea!). Sì, lui e i gatti sembrano andare d'accordo, per di più i gatti mi piacciono molto!*_*
cap25: non è nella mia indole essere così melensa... ma credo ci stesse bene questa parte! XP

Isewata...mmm... non so... ti posso solo anticipare che c'era bisogno di questa cosuccia per caratterizzare un po' meglio Ryota... Mitsui non si eguaglia!!*.*
Ciao, grazie mille del tuo commento!

xRowina: ciao! Sono felice di vedere un altro tuo commento! No, la voce fuori campo non era Aya, tranquilla! ^_^
Ryota è dolce sì... perchè io penso che sia così, almeno nell'intimità! ^_^ Hanamichi è un po' come il prezzemolo a volte! ^o^ Tranquilla, niente babbuina...
Sì, anche io penso che Kaede ami i gatti... nonostante lui sia un volpino!! Considero anche lui molto dolce... anche perchè chi ama gli animali penso lo sia!
Isewata...?? Leggi i prossimi capitolo e lo scoprirai! *_*
Per la questione delle letture e dei commenti, hai ragione. Personalmente io ora non ho tempo di leggere altre ff... purtroppo! Fra le lezioni e gli esami sono un po' nelle curve! però quando lo faccio, tendo sempre a lasciare un commento! Di EFP sono nuova, quindi ancora non ho letto praticamente nulla!
Sì, lo so che accedendo dal primo cap, tutte le letture vengono contate lì... ma guardando gli altri... non credo che tu da sola ne faccia così tante!! XDD
Non preoccuparti e grazie infinite del commento!

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Capitolo 29
*** Grrr!! ***


Parte ventinovesima: Grrr!!!



Basta! Quando una persona è stronza, è stronza! Non c’è santo o dio che tenga: Isewata sarà ucciso tramite strangolamento dalla sottoscritta! O dal suo capitano che se lo pesca per i corridoi della scuola domani lo fa a pezzettini e lo darà in pasto a dei piranha famelici! Oggi fa una settimana piena che il coglione non si fa vedere! Quattro giorni da quando l’ho visto in bagno con quel tipo di seconda, quel teppistello dei miei stivali che se lo trovo gliene do tante che gliela faccio passare io la voglia di sfumacchiare nel bagno del secondo piano! Due da quando non viene a scuola! E come se non bastasse ieri, e sottolineo ieri, una matricola, un amico di Hanamici lo ha visto al parco, lui, il teppistello del bagno, che a quanto pare ha già una reputazione che la metà basta, altri loschi individui, proprio come l’ho visto nel bagno del secondo piano l’altro giorno dove mi sono rintanata per evitare una pericolosa e infruttuosa ora di storia! Lui, il cretino numero uno dell’universo e l’amico, il futuro nulla tenete numero uno dell’universo! A completare il gioioso quadretto mi sono aggiunta io che ho spiato il tutto! Me lo sentivo che stava frequentando brutte compagnie! Pessime compagnie! Teppisti perdigiorno! Me lo sentivo che questo stronzo deficiente aveva intenzione di mollare il club! Mi hanno detto di non preoccuparmi, che quello che avevo visto nel bagno non voleva dire chissà che cosa! Ah, no? E il fatto che manchi da sette giorni agli allenamenti come si spiega? Io avevo intuito tutto! Il mio sesto senso non sbaglia quando deve captare disgrazie! Come se non bastasse che io sono super nervosa, Ryota è meglio se non gli nomini Isewata perché ti incenerisce con lo sguardo, ecco che arriva l’ennesima mazzata! Sì, perché c’è gente che, poverina, non ce la fa! Piccole gioie! Matricole alle prime armi che pensano che basta fare qualche tiro a canestro per diventare bravi giocatori e far parte del glorioso Shohoku che l’anno prima ha partecipato al campionato nazionale! E certo! Poveri! Non hanno avuto nemmeno il coraggio di dirlo in faccia alla sottoscritta! Era il minimo! Della gente con un po’ di fegato sarebbe andata quanto meno dal capitano a dire “io mi ritiro”! No! Loro, poveri e indifesi hanno lasciato sul banco, prima delle lezioni, della loro già troppo esaurita manager, dei fogliettini schifidi, facilmente reperibili nella schifida segreteria per dire che sono delle pappemolla di prima categoria e che non ce la fanno più, stelle, a continuare col club! Che si ritirano, i fetenti! Ma se li peso oggi me li mangio!
Seduta sulla panca metto via, rodendomi il fegato, le scartoffie e poi mi concentro sull’allenamento delle matricole rimaste fulminandole con lo sguardo che sembra sicuramente dire: “provateci a lasciare il club!”. Ryota si affanna in una partitella con gli altri ragazzi…chissà cosa pensa…non vorrei essere nei sui panni…sembra nervoso…scocciato…mi sono dimenticata di chiedergli come gli è andato il compito di ‘sta mattina…


Continua...

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Capitolo 30
*** We Know ***


Parte trentesima: We Know



‹‹Uff!!! E anche oggi abbiamo finito! Ciao a tutti!›› saluta Hanamici le matricole che sono rimaste a pulire la palestra…ma ora si volta verso la sua “Harukina cara” che per puro miracolo ha accettato di farsi riaccompagnare a casa dal rosso…ma quando è che questa si sveglia e si da una mossa con questo genio?
‹‹Ma dove diavolo le ho messe?›› Ryota cerca le chiavi di casa nella cartella.
L’ultima settimana l’abbiamo passata praticamente da estranei a causa della scuola, “che questo è l’ultimo anno!” come mi ripete in continuazione mia madre, del club e palle varie…
Tutti e quattro camminiamo chiacchierando del più e del meno, ma penso di sapere cosa frulla nella testa del mio playmaker, che, stranamente, è abbastanza taciturno…e penso di sapere anche cosa naviga nel mare sconfinato del cervello del pel di carota, anche lui di non troppe parole in questo tardo pomeriggio di nuvole scure…
‹‹Hanamici…il parco dove quel tuo amico ha visto…››
‹‹E’ quello che da sulla strada, quella dove c’è il negozio di frutta di suo padre.›› Hanamici risponde serio.
Dimmi che non è come penso Ryota…ti prego…
‹‹Quello con l’insegna gialla grossa come una casa?››
‹‹Esatto.››
Guardo Haruko che a sua volta guarda Hanamici incuriosita…io rivolgo la mia attenzione verso il viso serio del mio capitano…
Un incrocio. Rallentiamo.
Ryota, tiriamo dritto, per favore…non giriamo per andare verso il parco…
I due ragazzi si guardano e si fermano all’incrocio…io li guardo implorante e guardo Haruko che deve esserci arrivata adesso…
‹‹D’altra parte non sono fatti nostri…›› dice il rosso...
‹‹Lo so…ma deve fare come qualcun altro di nostra conoscenza e buttare nel cesso le opportunità che ha?››
Il “qualcuno di nostra conoscenza” deve essere Mitsui…
E’ come se fra i due ci sia stato un dialogo privato nella loro testa, una conferenza a cui le ragazze presenti non sono state gentilmente invitate…
‹‹Haruko, scusami! Ma io penso che sia meglio che tu e la Akane senpai andiate a casa da sole!…Io e…››
…e ora gentilmente messe alla porta…
‹‹Ma Hanamici…›› tenta di opporsi Haruko.
‹‹Akane per favore, andate a casa tu e…›› comincia Ryota.
‹‹Se speri di mettermi fuori da questa storia ti sbagli!›› lo guardo decisa, io vado con loro punto e basta!
‹‹Non è una cosa per…››
‹‹Io sono la manager del club! La cosa è proprio per me.›› intervengo.
‹‹Haruko…›› comincia Hanamici.
Ryota mi guarda.
‹‹Non ti preoccupare…ho capito la situazione. La mia casa non è molto distante, lo sai. In cinque minuti al massimo sono lì…ci vediamo domani ragazzi! Ciao Akane!››
Haruko se ne va.
‹‹Vai anche tu…››
‹‹Ryota, ci vengo e basta!›› non lo so perché ma sento che questa non me la devo perdere!
Tensione…nell’aria intorno a noi…nelle parole…
‹‹Ryo-chan…non dobbiamo mica fare chissà che cosa…Akane non corre nessun…››
‹‹Ci vogliamo muovere?›› dico.
Mi avvio e i due mi seguono…per un po’ Ryota mi tiene una mano sul fianco per tenermi più vicino a se, un gesto protettivo…nessuno parla per tutto il tragitto…solo io sussurro…
‹‹Mi raccomando.››
‹‹Non ti preoccupare.›› dicono in simultanea…ma mi sa che è tutto il contrario…



Parte trentesima, appendice: There In The Park


Arrivati davanti all’entrata del parco ci fermiamo…la luce pallida e sterile dei lampioni illumina le panchine del parco…
‹‹Laggiù.›› dice il rosso.
Sul bordo del viale di terra battuta che corre per tutto il parco portando dalla parte opposta, c’è un’affollata panchina…
‹‹Passiamo attraverso al parco.››
…ci sarà Isewata fra quella gente? La matricola dalle braccia un po’ deboli, ma dal grande talento sarà insieme a quel branco di scarti perdigiorno?…ma cosa lo ha spinto a buttare tutto al vento?
Camminiamo lenti…non riconosco ancora nessuno…sono troppo lontani…Ryota mi lascia il fianco…cammino sola sulla terra del viale…col cuore in gola…spero per lui che non sia lì…
‹‹E’ lì.›› dice Hanamici.
Oh no!…mamma e adesso? Forse era meglio se tornavo a casa…ma quanti sono?…conto i teppistelli sulla panchina e intorno ad essa…sei…sette…e Isewata…cavolo!


Continua...

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Capitolo 31
*** What Did You Say? ***


Parte trentunesima: What Did You Say?


I teppistelli sono otto con Isewata…noi tre ci fermiamo proprio davanti alla panchina…Ryota con il borsone sulla testa, la cartella in una mano e l’altra nella tasca dei pantaloni fissa strafottente la matricola che se la sta ridendo con i compagni…l’idiota non si è accorato della nostra presenza…
‹‹Ma guarda chi c’è!›› esclama falsamente sorpreso Hanamici…‹‹Hai visto capitano?››
Isewata alza lo sguardo che per un attimo è attraversato dalla sorpresa, dalla paura….ma poi riprende subito il controllo…
‹‹Ma guarda! Isewata!›› dice Ryota col tono che vuol dire “ti sto sfottendo, cretino, di’ qualcosa!”…Isewata però non risponde…
Osservo i suoi compagni…uno è decisamente perso…causa le bottiglie di birra e due o tre di sakè sparse fra loro e la complicità di qualche canna…un altro, dall’aspetto viscido, mi guarda le gambe…gli altri fissano i due giocatori vicino a me…riconosco il tipo del bagno del secondo piano…lui guarda lontano beffardo, con un ghigno ironico sul volto…forse pensa che siamo patetici…che ormai Isewata è con loro e stiamo facendo la figura degli imbecilli…se pensa questo un po’ lo condivido!…o forse mi sbaglio, non pensa affatto, è bevuto e basta!
‹‹Pensavamo fossi morto!›› rincara la dose il rosso.
‹‹E invece sei in buona compagnia!›› continua Ryota che si è tolto la borsa dalla testa per mettersela in spalla.
‹‹Che vogliono ‘sti cazzoni da te, Ise?›› dice un tipo con della birra in mano.
‹‹Se siete qui per la paternale ve ne potete pure andare.›› apre finalmente la bocca Isewata prendendo poi in tiro dallo spinello che il tipo del bagno del secondo piano gli porge…io guardo il tutto preoccupata…poi mi giro verso Ryota che ha un’espressione incazzata e Hanamici che lo fissa con ira…potendo gli avrebbe già messo le mani addosso…
‹‹Già! Fuori dai coglioni!›› dice il tipo del bagno del secondo piano.
‹‹Sì! Via dalle palle!›› dicono gli altri a ripetizione…tranne il tipo perso che tra un po’ mi sa che collassa lì dov’è e l’atro essere viscido che mi guarda le gambe…io non dico una parola…zitta osservo tutto col cuore in gola…
‹‹Nessuno ti trattiene al club…›› dice poi Ryota.
‹‹Appunto.›› parla Isewata.
‹‹…puoi andartene quando vuoi…›› continua il capitano…lo guardo…è serio, fa lo strafottente…ma so perfettamente che è anche nervoso…stringe i pugni.
‹‹E allora che cazzo vuoi?›› esclama Isewata…Ryota alza un sopracciglio.
‹‹MA COME TI PERMETTI, PIVELLO! Porta rispetto al tuo capitano!›› sbraita Hanamici.
‹‹Hanamici, per cortesia…›› lo frena Ryota, infatti il rosso stava già partendo verso Isewata con intenzioni tutt’altro che amichevoli.
Alcuni teppistelli si sono alzati…il tipo perso crolla sulla panchina accanto al tipo che continua a fissarmi…anche lui deve essere ubriaco che la metà basta…sono a disagio, forse potrei scappare…
‹‹…non siamo qui per fare piazzate.›› conclude il capitano.
‹‹E allora cosa aspettate a levarvi di torno? Se siete qui per farmi tornare, avete sbagliato indirizzo! Il basket fa cagare! La vostra squadra di merda fa cagare!›› urla quasi Isewata guardando alla sua destra…non ha nemmeno il coraggio di guardare in faccia i suoi compagni, il suo capitano…che stronzo!
‹‹Ben detto Ise!›› rincara la dose il tipo del bagno del secondo piano accompagnato da parole d’assenso degli altri…Hanamici è nero, se Ryota non lo avesse preso per un braccio li avrebbe stesi tutti…se io fossi Hanamici gliene avrei già date!…
‹‹Bastardo! Ma come ti permetti!›› riesce solo a dire pieno di rabbia…anche Ryota vorrebbe dargliene, forse più di Hanamici…se penso a tutto il tempo che ha speso in più in palestra per Isewata…
Silenzio, le risate dei decerebrati si attenuano.
Ryota!
Ryota si è avvicinato a Isewata, gli si para davanti senza far troppo caso alla differenza di altezza che li separa. Io e Hanamici guardiamo stupiti la scena.
‹‹Se è quello che pensi sul serio è questo, dimmelo in faccia Ise! Dimmi in faccia che il basket fa cagare! Dimmi in faccia che la nostra squadra fa cagare! Che non vedi l’ora di andartene dal club! Dimmelo in faccia!››
Oh Ryota! Per te il basket è tutto…e questo stronzo ha avuto il coraggio di dire delle cose del genere! Quanta rabbia che devi provare ora!
‹‹Diglielo Ise! Avanti! Mandalo a cagare!›› gli suggeriscono i tipacci incitandolo, ma Isewata è intimorito…fissa Ryota…poi…
‹‹Voi…voi avete solo…bisogno di me!›› si azzarda a dire.
Ma si è bevuto il cervello? Ma che gli fanno fumare a questo?
‹‹Solo perché sono alto e so centrare il canestro!›› urla quasi indietreggiando.
Solo? Io non centro un canestro neanche se me lo mettono sotto al naso!
‹‹Ora lo mena.›› dice piano Hanamici.
Infatti Ryota prende per la maglietta Isewata e lo mette contro l’albero vicino a loro con estrema facilità.
‹‹MA CHE CAZZO DICI? Tu…tu forse non hai neanche idea di quello che stai buttando nel cesso! Tu forse non hai neanche idea del talento e DELLA FORTUNA CHE HAI!››
Tutti siamo ammutoliti…pietrificati guardiamo la scena, dopo alcuni attimi Ryota lascia Isewata.
‹‹Ma che intenzioni hai, eh?›› chiede poi a Isewata che guarda il terreno mentre Ryota gli parla.
‹‹Ehi, voi! Avete rotto! Andatevene dalle palle ora! Ho guardato fin ora, ma adesso avete proprio rotto il cazzo!›› il tipo del bagno del secondo piano parla avvicinandosi a Ryota…che lo fissa con aria di sufficienza…l’altro lo guarda…



Parte trentunesima, appendice: Fight



‹‹BASTARDO!›› sbraita Hanamici avventandosi contro il tipo del bagno del secondo piano che ha appena dato un pugno in pieno viso al mio Ryota.
Sono pietrificata…Isewata è ancora appoggiato all’albero dove l’ha lasciato il capitano…gli altri si avventano sul rosso che dopo qualche ceffone e una serie ti testate micidiali se li toglie dalle scatole…intanto Ryota non ha perso tempo e anche lui ha dato una poderosa testata al tipo del bagno del secondo piano, che tenta di reagire, ma il capitano gli assesta un paio di pugni e un calcio…guardo allibita e spaventata a pochi passi di distanza tutta la scena…il tipo del bagno del secondo piano cade a terra…
‹‹E questo tu lo chiami un pugno? Deficiente!›› gli domanda Ryota toccandosi il mento dolorante.
I teppistelli che ha colpito Hanamici se ne vanno correndo.
‹‹Cagasotto!›› commenta il rosso.
Ora qui ci sono il tipo sverso sulla panchina che probabilmente non si è reso conto di niente e l’altro viscido che continua a fissarmi, bello ubriaco anche lui, ma ancora in piedi…il tipo del bagno per terra, che è meglio per lui se non si muove da lì, e altri due che guardano la scena.
Ryota si volta verso Isewata che vorrebbe darsela a gambe, ma non fa in tempo, il capitano lo prende per il collo della maglia e gli assesta un pugno in faccia…lasciando più che sconvolta la matricola.
‹‹E tu…›› gli dice il capitano ‹‹…tu sei solo uno stronzo! Se vuoi lasciare il club domani mattina voglio il foglio di ritiro! Altrimenti vedi di presentarti agli allenamenti, o in palestra ti ci porto a calci! ›› dice minaccioso.
Poi inspiegabilmente e improvvisamente si volta verso di me…‹‹EHI!›› grida.
‹‹AAAHHH!!! LASCIAMI PERVERTITOOO!!!›› grido spaventata, il tipo viscido mi ha agguantata e le sue mani libertine so io dove può mettersele!!
‹‹E dai, bella!›› mi dice il tipo viscido.
‹‹GIU’ LE MANI, VERME SCHIFOSO!›› grido.
‹‹LASCIALA SUBITOOO!!!›› grida Ryota.
Mi volto e lo vedo correre e spiccare un salto con un’espressione che definire incazzata è poco…il tipo mi lascia e indietreggia…e si becca un calcio in volo dal mio capitano!
Io mi sono saggiamente allontanata…
‹‹Tutto a posto?›› mi chiede Hanamici che si è avvicinato.
‹‹S- Sì…››
Ryota da ancora un pugno al viscido essere che stramazza a terra per il colpo, ma anche grazie all’ingente quantità di alcol ingurgitata…ma al capitano non basta e rifila ancora un calcio all’essere svenuto a terra e poi conclude con…
‹‹Non ti azzardare mai più a toccare la mia ragazza! Demente!››.
I due cerca-guai raccolgono cartella e borsone…io sono sconvolta…pietrificata…guardo Isewata che piange appoggiato all’albero tenendosi la faccia…non per la disperazione, quanto per il dolore probabilmente…
‹‹Isewata…›› lo chiamo piano.
‹‹Andiamo via Aka!›› mi dice Ryota e io li seguo…mi affianco a Ryota…camminiamo sul vialetto sterrato in silenzio.
‹‹Stai bene Aka?›› mi dice cingendomi la vita con un braccio e dandomi un bacio sulla guancia.
‹‹S- sì…ma non c’era bisogno di…era già abbastanza fuori anche se non lo menavi…››
‹‹Nessuno ti deve toccare!›› dice serio.
Gli do anch’io un bacio sulla guancia, si volta e mi sorride…poi però ridiventa serio.
‹‹Stronzetti!›› commenta il rosso.
Usciamo dal parco…Camminiamo in silenzio fino a quando ci dobbiamo separare da Hanamici…ora probabilmente si diranno qualcosa di significativo! Qualcosa che rimarrà nelle nostre memorie per sempre! Qualcosa di eclatante, dopo un’avventura così! qualcosa da raccontare ai posteri…
‹‹Boh! Allora ci si vede…senti Ryo-chan, vuoi venire domani con me e Mitsui in centro, al solito negozio?››
‹‹Ok! Dove ci becchiamo?››
Non ci credo!…possibile che parlino così rilassati dopo una cosa così?…delle ragazze ne avrebbero fatto un argomento di discussione per un mese almeno!…i ragazzi d’altronde le sbigano in maniera differente queste cose…
Saluto ancora sconvolta Hanamici che si allontana.


Continua...


x Shizuka: ciao^^... mitica?? ma scherziamo?? XDD Grazie
x Rowina: ciao! ^_^. No, effettivamente la situazione non è molto progredita. Isewata sta prendendo una brutta strada. Sì, in effetti sebra un po' calcare le scene di Mitsui, anche se la sua "deviazione" era avvenuta per altri motivi. Detto sinceramente quando ho scritto di Isewata non ci ho minimamente pensato!! (si dubita che pensi e basta n.d.Tutti -.-)... Sì, per ora va tutto liscio fra Akane e Ryota... ma, aspetta di leggere un po' più avanti... Mi rendo conto che a volte ci siano dei capitoli con meno suspance e tensione, però servono proprio a smorzarla. Ma forse sono troppo banali... spero almeno che vi facciano ridere un po'!! ^_^ Per il resto... spero che questo e i prossimi capitoli ti piacciano! Grazie del commento!
x Yumi: ciao! Eccomi ad aggiornare! Non ho potuto prima perchè il sito aveva dei problemi e l'hanno disabilitato per un po'! Spero che la storia ti piaccia! Grazie!

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Capitolo 32
*** Minami's News ***


Parte trentaduesima: Minami’s News


‹‹AKAAAAANEEEEEEEE!!!›› una voce fin troppo familiare mi scuote dal profondo.
‹‹Minami! ››
‹‹Ciao! Dove ti eri cacciata ieri? Devo dirti una cosa! Anzi, no! Indovina!››
‹‹Non saprei…›› cosa può esserle successo di così eccezionale?…boh!…non mi viene in mente niente…ma la sua è la faccia di una che non può aspettare che la sua ottusa amica partorisca la risposta giusta…
‹‹Oggi pomeriggio esco con Kazutomi!››
Il tipo che le piace…ovviamente dopo Rukawa…
‹‹Ma dai! Raccontami tutto! Come è successa ‘sta cosa?››
‹‹Bene, allora…la conosci la tipa che va in classe con lui? No? Bene, fa parte del club di atletica…››
Minami mi racconta tutto, che riassunto in poche parole è questo: “amici di amici me lo hanno presentato, oggi usciamo”.
‹‹Wow! Tu sì che sei una che non perde tempo!›› dico ironica.
‹‹Cretina! E tu? Il tuo capitano come sta?››
…non so cosa dirle…ai miei non ho detto niente della rissa a cui ho assistito…mia madre mi avrebbe segregata in casa a vita…ma Minami è una persona che se ti promette una cosa, la fa…
‹‹Se mi prometti di non dire niente a nessuno, ti racconto cosa mi è successo ieri.››
‹‹Giuro sul mio appuntamento! Spara!››
…le racconto tutto…


Continua...

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Capitolo 33
*** Problem ***


Parte trentatreesima: Problem

‹‹E’ che mi va tutto a puttane…ultimamente, non so…››
‹‹Nessuno ti obbliga se non te la senti Isewata.››
‹‹Sì, lo so…è che la scuola mi sta andando di merda…poi ci sono i miei…loro…si stanno separando..››
‹‹Mi dispiace Ise, non potevamo saperlo! Nessuno sapeva…pensavo poi che la scuola ti andasse bene…››
‹‹Non ora. Ho preso una marea di insufficienze…››
‹‹Se hai bisogno di una mano…››
‹‹Grazie…››
Isewata è venuto da me nella pausa pranzo…mi si è fermato il cuore, credevo mi consegnasse il foglio di ritiro…invece è venuto a parlarmi…ha un bel livido in faccia…il pugno di Ryota doveva essere davvero poco gentile.
‹‹Cosa vuoi fare col club…?››
‹‹Non so…è un casino. ››
‹‹Il capitano tiene molto a te, altrimenti non penso che sarebbe venuto a picchiarti…e anche l’allenatore…sei bravo Ise, davvero! Non buttare tutto nel cesso…››
‹‹Credi davvero, senpai?››
‹‹Sì!…senti…lo so che stai affrontando un periodo duro…ma forse impegnandoti in qualcosa a cui tieni riesci poi a sbrigartela con tutto il resto.›› …quand’è che sono diventata così matura?
‹‹…››
‹‹Oggi vieni agli allenamenti?››
‹‹Non lo so. Vedo.››
‹‹Ti aspettiamo.››…Isewata va via…spero proprio che venga oggi…deve venire…


Parte trentatreesima, appendice: Sorry

‹‹Mi dispiace signore…ho avuto dei problemi…è per questo che non sono venuto agli allenamenti…››
‹‹Bene, l’importante è che tu sia qui e che d’ora in poi ti impegni al massimo.››
‹‹Certo, signore.››
‹‹Ora torna ad allenarti.››
Isewata raggiunge gli altri…si è appena scusato con Anzai…quando l’ho visto entrare in palestra quasi correvo ad abbracciarlo, quasi, quasi avrei abbracciato e baciato tutti quanti…Ryota è soddisfatto…anche l’allenatore…chissà se ha carpito qualcosa?


Continua...

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Capitolo 34
*** Talk With Me ***


Parte trentaquattresima: Talk With Me!


‹‹Allora?››
‹‹“Allora” che?››
Ryota mi guarda curioso…il sole sta tramontando lentamente…c’è un leggero tepore e una leggera brezza portata dal mare…siamo seduti sul muretto che divide la spiaggia dalla strada asfaltata e la pista ciclabile…i piedi a penzoloni sulla sabbia tiepida…
Ho una gonnellina a fantasia con dei fiorellini azzurri che mi arriva sopra le ginocchia…solo i santi del cielo sanno quanto ci ho messo ha decidere cosa mettermi oggi per essere carina…mi sono anche un po’ truccata…cosa che non faccio praticamente mai…
Ryota ha dei jeans chiari e una maglia di un bellissimo blu oltremare…i soliti occhiali scuri e quell’espressione…che gli conferisce quell’aria da strafottente che mi fa letteralmente impazzire…
Si è appena seduto accanto a me sul muretto…guarda le onde infrangersi monotonamente sul bagnasciuga…
‹‹E’ dall’altra sera che sei strano…››
Da quando ha alzato le mani a Isewata…credeva che non me ne fossi accorta? Mica sono così cretina! Forse un po’ lo sono…comunque…a dire il vero è da quando le prime persone hanno lasciato il club e da quando Isewata non è venuto più agli allenamenti…
Ryota non dice nulla, tira fuori dal sacchetto di plastica le lattine che ci siamo fermati a comprare al chioschetto laggiù…mi sporge il mio solito tè al limone e apre la sua bibita con un gesto deciso…ne prende un lungo sorso…non parla…ha creato come una barriera con queste lattine…è stato un po’ sulle sue per tutta la giornata…
Apro la mia lattina…guardo il mare e le onde…bevo…migliaia di onde tutte uguali, ma sempre diverse…forse aveva bisogno di stare un po’ solo, non so…e io l’ho costretto qui con me…forse aveva da fare…
‹‹Scusa! Forse non ti andava di venire e io…››
‹‹Cosa stai dicendo?››
‹‹E’ che sei un po’ strano…››
‹‹Non sono strano.››
‹‹E allora dov’è il Ryota che conosco? Quello che parla e scherza in continuazione? Quello felice?››
‹‹Ha lasciato il posto a quello pensieroso…››
…lo vedo proprio serio…
‹‹Dai! Scherzavo! Sono preoccupata…››
…poso la lattina vuota accanto a me…
‹‹Perché?››
‹‹Ah, ma allora sei proprio cretino! Cercherò di spiegartelo in parole semplici…›› lo abbraccio e gli do un bacio ‹‹…tu strano, io preoccupata; tu triste, io triste…››
…sorride…
‹‹Scusa.›› dice ‹‹E’ per la squadra.››
‹‹Non sei contento che Isewata sia tornato come una brava pecorella all’ovile?›› chiedo sciogliendo l’abbraccio.
…lui si alza…e si siede sulla sabbia appoggiando la schiena al muretto di calce e pietre portandosi dietro anche me…
‹‹Sì, ma non è per questo…››
…mi siedo accanto a lui facendo attenzione alla mia gonna…gli metto una mano sulla guancia calda di sole…
‹‹Vuoi parlarne? O preferisci di no?››
‹‹Scusa. Ho rovinato la giornata! Ci tenevo a passare un po’ di tempo tranquillo con te e invece…››
‹‹Non hai rovinato niente, scemo!››
‹‹Hm!››
…mi abbraccia…il profumo della sua pelle è misto a quello del mare che le onde portano con se…
‹‹Che buon odore che hai Aka!››
‹‹Davvero?›› chiedo piano arrossendo.
‹‹A- Ah! E anche i tuoi capelli profumano!››
‹‹Certo! Li ho lavati ‘sta mattina!›› gli dico sorridente guardandolo negli occhi…mi da un bacio…poi appoggio la testa sulla sua spalla e guardiamo le onde in silenzio per un po’…
‹‹Ho paura. Ho paura di sbagliare tutto. Ho paura per la squadra.››
‹‹Per il campionato?››
‹‹Sì. E se non riuscissimo a qualificarci per i nazionali? Non me lo perdonerei mai…L’anno scorso c’è andata bene…e poi forse Rukawa se ne va in America e…››
‹‹Tu cosa vuoi?››
‹‹Arrivare ai nazionali e possibilmente vincere!››
‹‹E allora vedrai che andrà tutto bene! L’importante è che tu sia convinto! Non dimenticarti di quanto è bravo Hanamici! Rukawa poi ha detto che se se ne va, lo fa alla fine dell’anno…e poi c’è Isewata che è alto e anche bravo! Non devi preoccuparti così!››
‹‹Ehi! Stai dimenticando qualcuno!››
‹‹Chi?›› chiedo realmente inconsapevole della mia dimenticanza.
‹‹Me! Il miglior playmaker di tutta Kanagawa!››
‹‹Coooome?›› chiedo ridendo e mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe ‹‹Vorrai dire il playmaker più arrogante e presuntuoso di Kanagawa!?›› dico puntandogli un dito addosso…ridiamo…
‹‹No, no! Il migliore!›› dice.
‹‹E allora di che ti preoccupi!?›› e ridiamo ancora… mi abbraccia e ci baciamo…
‹‹Akane…››
‹‹Cosa?››
‹‹Grazie. Mi hai tirato su!›› e mi bacia ancora…ma…non so…forse è solo un’impressione…ma c’è qualcosa che non mi ha detto…


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Capitolo 35
*** Physical Education ***


Parte trentacinquesima: Physical Education


‹‹Che palle! E io che pregustavo già due ore di relax!››
‹‹Sempre che si lamenta! Ma non sei contenta di fare ginnastica insieme come alla medie?››
‹‹No, Minami! Preferivo il relax….Ahi! Ma che sei scema!›› Minami mi ha appena mollato un calcio sul sedere...Ci stiamo avviando verso il campo da pallavolo che c’è fuori…a causa dell’assenza di un professore facciamo ginnastica con la sua classe…non succedeva da quando andavamo alle medie insieme…
Facciamo una breve corsetta…con questi pantaloncini blu cortissimi e la maglia bianca fa un po’ freddino! Ma dopo la corsa va un po’ meglio…ora facciamo le squadre per la partita…io e Minami finiamo casualmente, e sottolineo casualmente, insieme; lei fa parte del club di volley, quindi è bravissima, ma io non me la cavo male. Alle medie giocavamo nella squadra della scuola ed ero un’ottima ricevitrice! Poi al liceo ha preso il sopravvento la mia passione per la recitazione e…
Sul campo da corsa arrivano dei ragazzi…
‹‹Akane! Fa attenzione! Ma che guardi?›› chiede infastidita la mia amica mentre vengono completate le squadre.
‹‹C’è Ryooota!›› dico sbavante vedendo correre sulla pista il mio bel capitano.
Quando i ragazzi, correndo per tutto il tracciato, arrivano alla curva vicino al campo da volley anche lui mi nota con un’espressione decisamente sorpresa…
‹‹AKAAA!!! MA CHE FAI QUIII?›› chiede gridando a squarciagola mettendomi in imbarazzo davanti a tutte le classi e ai professori che ci sono sul campo…
Arrossisco e lo saluto con la mano…lui ricambia continuando a tenere la testa voltata verso di me anche quando ha oltrepassato il campo da pallavolo…
‹‹I CALZONCINI CORTI TI DONANOOO!!! SEI UNO SCHIANTOOOWUAAAHHH!!!››
No! Non e successo! E’ caduto come un salame inciampando come un fesso nelle scarpe del tipo che gli correva davanti travolgendolo e coinvolgendo nella caduta anche il compagno che lo seguiva!
‹‹RYOTA!!!›› grido.
‹‹MIYAGI!!! MA COSA COMBINI? GUARDA DOVE VAI!›› urla in preda ad un raptus omicida il suo prof.
Rido. Non si può! E’ troppo divertente! Minami ride a sua volta insieme a quasi tutti d’altronde…
Mi piaci Ryota…sempre di più…

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Capitolo 36
*** Thinking About Championship ***


Parte trentaseiesima: Thinking About Championship


Cammino a mezzo metro da terra…sempre…tutto sembra rose e fiori: il ragazzo dietro cui sbavavo come una cretina, un’assatanata, mi ha detto che ricambia i miei sentimenti e ora stiamo insieme…mia madre non ha tentato di rinchiudermi a vita in casa o a divenire monaca e nemmeno ha tentato di uccidere nessuno degli interessati…la squadra di basket va alla grande…a parte quei due coglioni che litigano sempre…ecco se le danno di nuovo!
‹‹HANAMICI! KAEDE! FINITELA! POSSIBILE? LA STESSA STORIA TUTTI I GIORNI?›› grido come un’ossessa minacciandoli pericolosamente col mio dito indice.
Apro l’agenda…NOOO!!! COME? MANCA SOLO UNO STUPIDO MESE? SOLO TRENTA GIORNI AL CAMPIONATO? Non è possibile! Dove è finito il tempo? Chi mi ha rubato il mio tempo? Trenta giorni…solo trenta giorni…sono già agitata…apro un foglio piegato con cura al fondo dell’agenda…
‹‹Dunque…›› il foglio è una sorta di schema del torneo interscolastico della prefettura di Kanagawa…le squadre sono divise in quattro gironi…lo Shohoku insieme all’istituto Kainan, al Ryonan e al Takesato accederanno solo alla fase finale delle eliminatorie essendosi qualificate come le migliori quattro del campionato lo scorso anno…sono molto preoccupata…e se non dovessimo farcela?
‹‹Akane? Cos’è quella roba?›› l’allenatore mi chiede…gli spiego la mia preoccupazione e lui mi rassicura…lo Shohoku quest’anno non è davvero una squadretta da nulla…non lo era nemmeno l’anno scorso…Ma io sono preoccupata lo stesso! E’ nella mia natura prevedere le più impensate catastrofi! Alluvioni! Terremoti! Lo Shohoku che non si qualifica! E’ come se le paure che Ryota aveva domenica me le fossi presa io!…continuo a scrutare il foglio…Basta! E’ meglio incitare i ragazzi…
‹‹MUOVETE QUELLE CHIAPPE PELANDRONI!!!›› urlo ‹‹E QUELLO A TE SEMBRA UN PASSAGGIO? FORZA!!! UN PO’ DI GRINTA!!!››
L’allenatore ride…poi guarda l’ora…fra dieci minuti si torna a casa…


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Capitolo 37
*** Letter ***


Parte trentasettesima: Letter


‹‹Bene ragazzi, sono soddisfatto del lavoro che state facendo! Ho notato molti miglioramenti…›› l’allenatore parla alla squadra prima che l’ammasso di ragazzi si raccolga nello spogliatoio per una doccia assolutamente necessaria…
‹‹Il mio genio sublime non ha limiti e anche il nonno se ne è accorto!››
‹‹Ma finiscila, idiota!››
‹‹Come ti permetti di rivolgerti in codesto modo al grande genio Sakuragi?››
‹‹Al grande cosa?››
‹‹La tua è tutta invidia, Rukawa!››
‹‹Idiota!››
‹‹La volete finire?››
‹‹Chiudi la ciabatta Rukawa!››
‹‹E piantala! Il tuo livello è poco più che mediocre!››
‹‹La volete finire?››
‹‹Mediocre sarà tua sorella! Cretino!››
‹‹Imbecille!››
‹‹La volete finire?››
‹‹Stronzo!››
‹‹Deficiente!››
‹‹La volete finire?››
‹‹Baldracca!››
‹‹Celebroleso!››
‹‹LA VOLETE FINIRE? O vi volete allenare ancora un po’?›› Ryota che ha tentato di sedare Hanamici e Kaede con le buone ora usa le minacce…i due si zittiscono…
‹‹Oh, Oh, Oh!!! Bene, bene…ora andate pure…Ah! No! Dimenticavo una cosa importante…›› l’allenatore Anzai si mette una mano paffuta in tasca e ne estrae un foglio…anzi no! E’ la busta di una lettera… ‹‹…è arrivata questa mattina a scuola.›› dice guardandola…la busta è bianca, ma il bordo è colorato con piccole strisce rosse e blu…arriva dall’estero…
‹‹Penso proprio che vi farà piacere…l’ho letta questa mattina…arriva dall’America ed è indirizzata al club di basket…cioè voi!››…poi prende il foglio e aprendolo dice: ‹‹E’ di Ayako, la vostra vecchia manager.››
Automaticamente il mio sguardo e tutte le mie attenzioni si rivolgono in un nano secondo verso Ryota. Non è rimasto indifferente a quel nome…ha sgranato gli occhi, sorpreso…fissa quel foglio di carta che si è fatto un lungo viaggio…dalle mani di quella ragazza fino a quelle di Anzai.
Anche Hanamici, noto, si è voltato e guarda il suo capitano.
Perché mi batte così il cuore? Perché mi da fastidio? Perché ho l’istinto di prendere e stracciare quella lettera per poi darle fuoco? Perché sono così agitata? Perché sono così gelosa?
L’allenatore con un gesto lento sporge la lettera verso il capitano…tocca a lui leggerla…il cuore fa il triplo dei battiti normali…cosa ci sarà scritto?
Ryota lentamente fa un passo avanti e altrettanto lentamente allunga la mano per prendere quel dannato foglio…lo guarda…i suoi occhi si sono fatti tristi…scruta quel foglio di carta che sembra pesare più del dovuto.
‹‹Leggi pure Miyagi.›› dice Anzai.
…tutti gli sguardi sono sul capitano…
Ryota alza il viso e scorre con gli occhi le facce dei presenti, poi comincia a leggere…


“Oakland, California. 7 Aprile

Cari ragazzi, caro allenatore,
Come ve la passate quest’anno senza di me? Spero che non stiate battendo la fiacca…
Qui in America me la cavo benissimo, non ho avuto problemi ad ambientarmi; ma ho una notizia da darvi: il basket qui è a dei livelli molto elevati, guardo spesso le partite e devo constatare che il livello di gioco qui è altissimo, altro che Giappone!…quindi vedete di impegnarvi, pelandroni!! Mi raccomando signor Anzai, tenga d’occhio questi ragazzi, specialmente Sakuragi, la solita testa calda e metta sotto Rukawa, se vuole venire qui in America è meglio che si dia da fare sul serio!!…”


Hanamici fa commenti e disapprova la sua definizione di testa calda dicendo che lui è un genio pacifista…Rukawa non dice una parola, come da copione, ma gli si sono illuminati gli occhi a sentir parlare del basket statunitense.
Ryota continua…

“…Ma la notizia è questa: a causa della scomparsa di una mia cara zia, tornerò in Giappone tra due settimane…”

Ryota fa una pausa…i suoi occhi scorrono sul foglio…legge quello che c’è dopo nella mente, per se…che cosa diavolo c’è scritto?

“…e ne approfitterò per venirvi a trovare…”

Altra pausa…alcuni commentano la notizia con frasi di approvazione…io non penso niente guardo Ryota, la sua espressione…la lettera è stata scritta il sette…più di una settimana fa…tra quattro giorni lei sarà qui…

“…rimarrò per circa cinque giorni!”

La lettera continua…raccomandazioni e saluti vari a tutti…Ryota gira il foglio…

“…ora vi saluto! Buon allenamento in vista del campionato!!!

Ci vediamo presto la vostra Ayako!”


Ryota fa una pausa…legge ancora nella mente…la sua espressione cambia…ma non dice nulla…Hanamici gli si avvicina… ‹‹Allora? Che c’è scritto?›› chiede sbirciando il foglio…

“PS: Dimenticavo una cosa: mi sono ricordata che quest’anno avete come capitano Miyagi, vedete di dirgli che se vengo a sapere che con la squadra non fa un buon lavoro, lo picchio col mio ventaglio!!! Capito Ryota?”

Ryota guarda ancora la lettera, poi la piega e la porge all’allenatore…

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Capitolo 38
*** Why? ***


Parte trentottesima: Why?



‹‹…quindi a te è dispiaciuto molto…capisco.››
‹‹Scusa. Non avrei dovuto…››
‹‹E perché?››
‹‹Non ti da fastidio?››
‹‹A me da fastidio se stai male. E poi ero curiosa di sapere…››
‹‹Mm…›› Ryota mi da un bacio a tradimento ‹‹Sono proprio fortunato! Un’altra si sarebbe incazzata!››
Ryota mi ha raccontato…anzi IO mi sono fatta raccontare di Ayako…il mio capitano è stato molto franco e mi ha detto di lei molto sinceramente…o almeno così è sembrato…


Lui le andava dietro da due anni e dire che era completamente perso o follemente innamorato di lei forse era poco…poi un giorno di qualche mese fa la tipa se ne esce fuori che si trasferisce in America a causa del lavoro dei suoi o roba così…Ryota ovviamente ci è rimasto male…anzi malissimo…ormai sapeva che lei non lo cagava, ma era più forte di lui…gli piaceva…
Il giorno prima della partenza però, Ryota aveva preso il coraggio a quattro mani e le aveva chiesto di poterle parlare da solo…le aveva chiesto di non interromperlo e così lei ascoltò in religioso silenzio il lungo discorso di Ryota che le disse ancora una volta quanto lei gli piacesse, quanto lui le volesse bene…
‹‹…forse mi consideri stupido…lo so che non mi hai mai preso sul serio…forse hai sempre pensato che scherzassi, ma non è così!…Non voglio che tu parta…››
E poi non era più riuscito a dire niente a causa del groppo in gola e per lo sforzo di non piangere…
‹‹Ryota, ascolta! Io penso di essere stata sempre sincera! Se ti ho detto subito di no era perché non mi interessavi…›› aveva detto lei.
‹‹Non mi hai mai dato una possibilità!›› l’aveva interrotta…
‹‹Ryota…non devi fare così!››
‹‹Hai ragione…scusa!›› aveva detto cambiando espressione, cercando di sollevarsi il morale… ‹‹Volevo che tu sapessi queste cose…tutto qui. Ormai è tardi.››
‹‹Sei stato molto dolce…››
‹‹…Allora buon viaggio!››
‹‹Ci salutiamo domani…››
‹‹Sì, veniamo tutti all’aeroporto!››
Lei stava per andarsene quando lui la chiamò.
‹‹Aya…››
‹‹Dimmi.›› aveva detto lei voltandosi.
‹‹Io…›› tentava di parlare ma era inutile ‹‹Io…›› niente…
Poi fece una cosa che sorprese anche lui, una cosa che in circostanze normali non si sarebbe azzardato a fare mai…la prese e la abbracciò forte…un abbraccio non dolce, non tenero…ma disperato, quasi violento…lei non reagì non fece nulla, forse era troppo sorpresa, si irrigidì…e poi lui non riuscendo più a trattenersi pianse…
La sera dopo la partenza della manager la squadra era uscita…così fra amici…e Ryota ovviamente aveva il morale sotto le scarpe e mandò giù qualche goccio di troppo…era un po’ allegrotto… Hanamici, altrettanto allegrotto, lo aveva riaccompagnato a casa anche se il futuro capitano non ne aveva nessuna voglia…

‹‹Akane…››
‹‹Cosa?››
Silenzio…siamo in camera mia, sul mio letto, attorniati dai libri e i quaderni di fisica…con la testa china mi ha appena raccontato la storia…sinceramente non pensavo che lo avrebbe fatto quando gliel’ho chiesto… invece lo ha fatto… ora deve essersi tolto un peso forse… sono triste... per lui… perché gli voglio così bene… gli prendo una mano…
‹‹Cosa?›› ripeto io, cercando di scrutare i pensieri della testa china di fronte a me…
Ryota mi prende e mi abbraccia stretta…sospira…Perché lei? Perché deve fargli ancora così male? Non lo sopporto!
‹‹La pensi ancora?›› dico… il mio tono è severo e serio… non lo sopporto! Questo mi da fastidio! Perché deve ancora pensarci? Perché?
Non risponde, sospira ancora.
‹‹Tienimi con te.›› dice.



Continua...


x Rowina: ciao^^ grazie del commento. Sì, alla fine con Isewata ho fatto finire tutto bene (insomma, finire nel tragico mi sembrava troppo! XD); forse ho concluso la situazione troppo in fretta, ma d'altronde Isewata non è il protagonista princpale di questa fic^^. Sì, il capitolo dell'appuntamento sulla spiaccia credo sia il sogno di tutte noi *_*. Ayako... rivendicazioni? Chissà!! ^_^ No, Ryota non è 'immune' alla sua presenza, non lo è mai stato e forse non lo sarà mai... ora posto altri capitoli ^_^ Grazie mille, sei sempre gentilissima!

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Capitolo 39
*** I like You ***


Parte trentanovesima: I Like You




Non so…cosa devo pensare? Mi chiedo abbracciando Ryota…mi da fastidio che lui ci pensi ancora, certo…però…però a lui doveva proprio piacere molto…due anni…cavolo! Ci è andato dietro per due anni! Io l’avrei mandata a cagare! D’altronde sono una personcina un tantino impulsiva a volte…Ryota…deve aver sofferto…
‹‹Ryota…›› sussurro accarezzandogli la testa ricciuta e lui mi stringe.
‹‹Mm!›› mugugna nascondendo il volto nella mia spalla.
Gli do un bacio sulla testa.
‹‹Ryota…›› chiamo ancora ‹‹…dai! Dobbiamo finire i TUOI compiti…Mm!›› mi tappa la bocca con le sue labbra…poi mi riempie il viso e il collo di baci…
Io chiudo gli occhi godendomi le sue coccole, le sue effusioni…sorrido, rido…mi fa il solletico.
‹‹Ne…abbiamo fatti…abbastanza…per oggi!›› dice fra i baci ‹‹Sai una cosa? Avevi ragione!›› dice poi guardandomi.
‹‹Su che?›› chiedo.
‹‹Che sei dolce! Ti ricordi? Me lo hai detto mentre andavamo in infermeria quando ti eri azzuffata con quelle!›› e ride.
‹‹Visto? Avevo ragione!›› ridiamo…mi bacia ancora…
Poi mi mette una mano sulla spalla e mi spinge piano…lentamente mi faccio stendere con la schiena sul materasso…sono diventata tutta un bollore! Ma cosa…?
‹‹Sì!…›› dice poi continuando a riempirmi di baci ‹‹Sei proprio dolce!›› sussurra.
‹‹Anche tu!›› dico abbracciandolo.
Arrossisce guardandomi…poi abbassa lo sguardo.
‹‹Mi piaci tanto!›› dice dolce.
‹‹Anche tu mi piaci Ryota!››
I compiti non li finiamo.
Mi fa il solletico! Io soffro terribilmente il solletico e l’infame si diverte sempre a farmelo!
In un impeto di isteria e di insofferenza al suddetto solletico faccio cadere tutti e due dal letto…in una posizione un po’…equivoca.
Ryota sorride. Poi mi bacia.
Mia madre è al piano di sotto…e ho la sensazione che possa entrare da un momento all’altro!
‹‹Ryota…mia madre…è…›› tento di spiegargli.
‹‹Dici che se ci pesca così dice qualcosa?›› chiede ironico.
‹‹Hm…penso che come minimo ti toccherebbe la defenestrazione…e penso che a me toccherebbe la clausura!››
Ride.
Ma chi se ne frega!…Chi se ne frega di Ayako?! Lei non potrà mai sapere cosa si è persa! Perché ora questo dolce capitano è mio!



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Capitolo 40
*** Waiting ***


Parte quarantesima: Waiting



Non so se mettermi a piangere o riempirlo di ceffoni! Mi sa che faccio tutte e due le cose! Più si avvicina il momento dell’arrivo di quella Ayako, più Ryota si fa nervoso! Certo, è una cosa appena percettibile, il suo nervosismo intendo! Ma c’è! Che palle!
‹‹MUOVETE QUELLE GAMBE! CORAGGIO SHOHOKU!›› grido ai ragazzi per incitarli e sfogare il po’ di nervoso che ho.


‹‹Allora Ayako dovrebbe arrivare tra oggi e domani!?››
‹‹Già! Ma forse riuscirà a passare solo fra qualche giorno!››
Sento parlare alcuni del secondo anno…Hanamici è contento di poter vedere Ayako, anche Yasuda…Kaede?…boh! Chi lo può sapere!


Niente, niente! Sono passati due giorni e ancora niente! Nulla! Il vuoto! Non si è fatta vedere…chissà quando erano i funerali di quella sua zia?…Ma che faccio adesso, mi preoccupo? Uffa…i ragazzi si allenano come sempre e Ryota non fa altro che spronarli sempre di più…il campionato interscolastico è fra meno di un mese…


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Capitolo 41
*** Hello Boys ***


Parte quarantunesima: Hello Boys!



Corro…corro come una forsennata! Sono in ritardo agli allenamenti! Dannazione! Merda! Mi devo ancora cambiare! Maledetta divisa scolastica! Ecco, ci siamo! La palestra! Percorro gli ultimi metri del corridoio interno che mi separano dal mio obbiettivo…apro la porta e la prima cosa che percepisco non sono i palloni che rimbalzano come al solito, non i ragazzi che stanno finendo il riscaldamento, non l’allenatore seduto sulla panchina, non Ryota…ma una voce, squillante…che arriva prima che la persona che pronuncia le parole sia visibile, prima che arrivi in palestra, prima che tutti la vedano…
‹‹HELLO BOYS!!!›› strepita la voce, praticamente gridando…il mio cuore fa un balzo.
‹‹Ayako!!!›› dice Haruko voltandosi e togliendo lo sguardo di dosso al suo immenso Rukawa. Il mio cuore fa un ennesimo balzo e forse ora si è fermato…Ayako?
Tutti si voltano…corrono in contro alla loro vecchia manager…Hanamici è il primo a salutarla…Kaede e Ryota si avviano dopo gli altri…
Io rimango sulla porta con lo sguardo da ebete…Ayako? E’ qui? Ora?…i miei piedi si avviano verso il resto della gente meccanicamente…il mio cuore ha ripreso a battere…troppo in fretta…non la vedo! E’ attorniata dai ragazzi! Sono curiosa…mi avvicino…
‹‹Ciao ragazzi! Oh mamma! Hanamici!›› la sento dire.
Guardo fra la folla avvicinandomi…ancora non riesco a vederla…
‹‹Ayako! Allora, come va?›› sento chiedere dal signor Anzai…lei risponde allegra e gioviale…
‹‹Ma siete tutti qui? Ma Hanamici sei cresciuto?›› parla con tutti…allegra, energica…
Ecco, mi sono ritagliata un angolino anche io! Però sono un po’ distante…la guardo…porta una maglietta aderente rosa con su scritto GIRL e una gonna corta di jeans…un paio di occhiali da sole colorati sulla testa…ha dei capelli ricci lunghi…slanciata, formosa…cazzo! E’ bellissima! E’ una ragazza stupenda! Mi sento una nullità…
‹‹Yasuda? Ma sei proprio tu? Ti sei tagliato i capelli?›› parla e passa in rassegna tutti…
Poi lo vede e sorride, come fa da quando è arrivata…Ryota ricambia il sorriso, arrossisce un po’.
‹‹Ciao Ayako!›› dice il capitano.
‹‹Ciao! Tu non sei cambiato per niente…ma no! Sei cresciuto, vero?›› chiede lei mettendogli una mano sulla testa…lui è imbarazzato, arrossisce… TOCCALO UN’ALTRA VOLTA E TI TRANCIO LE MANI DI NETTO!…
‹‹Sì!…forse…più o meno!›› risponde…
I ragazzi ridono…Hanamici ha commentato che Ryota sta mentendo e che in realtà si è abbassato e il capitano lo ha sgridato dicendogli di smettere con questa storia e di portare rispetto…Poi i suoi occhi si posano su di me…mi sorride e mi afferra un braccio.
Ryota mi porta davanti a tutti…non ho il tempo di capire che succede…
‹‹Questa è Akane! La nuova manager!›› dice sorridente abbracciandomi da dietro…la sua testa fa capolino dalla mia spalla destra.
‹‹Piacere…›› dico imbarazzata.
‹‹Piacere!›› fa lei guardando sbigottita la scena…

Ayako è rimasta un po’ ora però dice che deve scappare e …si mette d’accordo con i ragazzi della squadra per uscire stasera…ovviamente anche io e Haruko siamo invitate…e si sono insinuati anche gli amici di Hanamici…ma tanto saremo sempre il solito gruppo…


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Capitolo 42
*** Something ***


Parte quarantaduesima: Something




Stiamo aspettando che arrivi Ayako insieme ad Haruko che mancano all’appello…tengo a braccetto Ryota…non posso fare a meno di mangiarmelo con gli occhi…ha il solito sguardo strafottente…le mani in tasca…si è messo i soliti occhiali scuri…una maglietta rosso fuoco smanicata e un paio di pantaloni beige…di quelli larghi e comodi…con le tascone…e sbavo letteralmente!…Io certo non sono vestita come una scappata di casa, anzi! Ho una maglietta aderente con le maniche a tre quarti…tutta colorata con innumerevoli scritte…una gonnellina nera a pieghe…i capelli sciolti…un po’ di trucco…
‹‹Dovresti metterti in gonna corta o pantaloncini più spesso, sai?!›› dice ad un tratto Ryota senza distogliere lo sguardo dalle mie gambe.
‹‹Dai, piantala di guardarmi così!›› dico imbarazzata…però mi fa piacere: se c’è una cosa di cui vado fiera sono le mie gambe…belle, snelle, slanciate…
Sorrido.
Lui sorride a sua volta e mi abbraccia.
‹‹Aaahhh! La mia Aka!!!›› dice poi.
‹‹Dai! Smettila! Ci guardano tutti!›› dico ridendo e tentando di far finta di sgridarlo…infatti gli altri ridono.
‹‹Se, se! Tanto lo so che non ti da fastidio più di tanto!››
‹‹Vabbè!›› dico imbarazzata abbracciandolo a mia volta ‹‹Non è un buon motivo per…››
‹‹Eccoci ragazzi!›› sento dire la voce di Ayako…lei ed Haruko sono arrivate…

Per tutta la sera abbiamo riso e scherzato…ci siamo divertiti…
Io e Ryota abbiamo preso il gelato facendo i cretini come al solito! Oserei dire che la metà se non di più del nostro rapporto è basata sul gioco!
…Ayako è simpatica…pure! Non le bastava essere bella?…però… non so… Ryota mi è sembrato un filino strano…c’è qualcosa…non so è come se…qualcosa che…
Tra due giorni Ayako torna in America…non devo preoccuparmi inutilmente o inventarmi le cose… come al solito…


Continua...

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Capitolo 43
*** Cry Alone ***


Parte quarantatreesima: Cry Alone



…piangendo…sì, sto ancora piangendo…
…umidità… piove… fuori piove…
…tiro su col naso… singhiozzo… guardo la sveglia sul mio comodino…
…mi asciugo la faccia con le mani…che ore sono?…un tuono…un lampo…acquazzone…
…sono le sette e mezza… fra quanto torna la mamma?…da quanto tempo sto piangendo per quel bastardo?…da quando sono arrivata a casa…
…no…da prima… perché ho pianto anche per strada…da quanto tempo sto piangendo?…
…Cretina! Sono solo una cretina!…
…singhiozzo ancora… mi alzo dal letto nella ricerca di un pacco di fazzoletti di carta….
…Cretina! Mi sono tuffata a pesce in una storia senza capo né coda! Stupida!…
…singhiozzo… bastardo!… stronzo!… trovo i fazzoletti nel primo cassetto della mia scrivania…
…lei è una puttana e lui un bastardo…famosi in tutto il mondo e meglio conosciuti in coppia, la puttana e il bastardo…
…bastardi… stronzi… pezzi di merda…
…ho pure pianto!…pianto per quel bastardo…ma come si fa?…
…non piangerò più per lui…basta!…mai più…
Siedo alla scrivania posta sotto la finestra… le gocce cadono svelte… anche il cielo è triste per me… fa bene… almeno qualcuno mi è vicino…


‹‹Akane? Tesoro?›› …la mamma è arrivata…
‹‹Sono in camera mia!›› dico seduta alla scrivania…ora sembro normale…non ho la faccia disperata di prima…faccio cose normali… i compiti… storia… è incredibile come in determinate situazioni le cose peggiori ti riescano semplici… come ad esempio studiare l’orrenda storia del Giappone nel novecento…
‹‹Ciao, tesoro!›› irrompe mia mamma in camera mia.
‹‹Ciao!››
‹‹Stai ancora studiando?…scusa, ma perché hai staccato il telefono? L’ho riattaccato…E se succedeva qualcosa?›› chiede avvicinandosi.
Qualcosa è già successo mamma…
Staccato…il telefono l’ho staccato…nel caso avesse chiamato…
‹‹Sto facendo storia…lo sai quanto odio essere disturbata che ho già poca voglia…›› mi giustifico.
‹‹Cosa è successo, amore?›› chiede… è incredibile come le mamme intuiscano che loro figlio ha qualcosa che non va…è come un sesto senso…
‹‹Niente.››
‹‹Bugiarda…dai! Dimmi! Hai preso un brutto voto?…Hai litigato con Minami?››
‹‹Mamma! Ti ho detto che non c’è nulla!›› dico infastidita e alterata…d’ora in poi chi pronuncerà il nome “Ryota” sarà punito da me personalmente con la pena capitale.
‹‹Come ti pare…›› fa per uscire.
‹‹Mamma?››
‹‹Sì?››
‹‹Se chiama qualcuno ed è per me, io non ci sono.››
‹‹Ma amor…››
‹‹Chiunque chiami, non ci sono. Chiunque.››
‹‹Ok.››
Fisso il libro senza vederlo…Bastardo! Bastardo schifoso! Fanculo!


Continua...

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Capitolo 44
*** Loving ***


Parte quarantaquattresima: Loving




Ho messo il pigiama...mi infilo nel letto…ma tanto non dormirò…pensavo che forse domani non ci andavo a scuola…ma invece ho deciso che ci vado…eccome se ci vado! Bastardo!
Mi rigiro, guardo l’ora…le undici…Minami sarà sveglia?…agguanto il cellulare…lo accendo…perché avevo spento anche quello…le mando un messaggio…

“Ciao, T posso Kiamare a casa? Devo parlarti assolutamente! Scusa X l’ora!”

Dopo qualche minuto arriva la risposta…

“Certo, Kiama pure. Ma Ke è successo?”

‹‹Pronto?››
‹‹Akane?››
‹‹Ciao! Scusa l’ora!››
‹‹Niente! Ma che è successo? Ho provato a chiamarti oggi ma…››
‹‹Ho staccato il telefono.››
‹‹Anche il cellulare! Allora?››
Singhiozzo… ‹‹…Ryota…è un bastardo…›› riesco a sillabare.
‹‹Che cosa è successo Akane? Che ti ha fatto? Quello stronzo! Ma lo meno! Perché piangi? Calmati e dimmi tutto!›› mi investe di parole.
Mi calmo un po’ e le racconto tutto…sempre singhiozzando.

‹‹Ma che fine ha fatto?›› ho detto infastidita davanti al cancello ‹‹S’è perso?››
Sono uscita dalla palestra con tutti gli altri e mi sono fermata al cancello per aspettare Ryota.
Ma incomprensibilmente ancora non usciva così ho deciso di tornare in palestra per cercarlo…poteva essersi perso nel lungo e tortuoso tragitto, la palestra d’altra parte è piena di insidie e poteva essere in serio pericolo di vita!
Percorrendo l’itinerario al contrario ho incontrato Hanamici…
‹‹Ciao Hanamici! Hai visto Ryota? Non è ancora uscito!››
‹‹Sì, sta finendo di cambiarsi!›› ha detto lui cordiale.
‹‹Grazie!›› e ho fatto per andare in palestra.
‹‹Aspetta! Ti accompagno che mi sono dimenticato di chiedergli una cosa!››
Ci siamo avviati insieme. La palestra era deserta….
‹‹Sarà ancora nello spogliatoio.›› ha detto Hanamici.
Siamo andati verso lo spogliatoio. C’era silenzio…ma avvicinandoci alla nostra meta abbiamo sentito delle voci provenire da essa.
‹‹Il solito chiacchierone!›› ha detto Hanamici.
Io mi sono irrigidita… una voce era di Ryota… ma l’altra… sì! Non mi potevo sbagliare! Era di Ayako!
Ho fatto cenno ad Hanamici di rallentare e stare zitto… abbiamo raggiunto la porta e siccome era socchiusa abbiamo ascoltato e sbirciato… non so perché l’ho fatto… potevo entrare e basta… ma ero curiosa di quello che si stavano dicendo.

‹‹…capisco…››
‹‹Mi mancate tutti tantissimo, Ryota! Non puoi sapere! In America è tutto bello sì, ma questa è sempre casa mia!›› le ultime parole erano alterate dalla commozione… i due erano seduti sulla panca… troppo vicini per i miei gusti…
‹‹…mi manca la squadra!… ›› ha detto ancora lei piangendo sommessamente… lui le ha messo timidamente un braccio sulle spalle…
‹‹Su, dai! Non fare così! Adesso hai delle grosse opportunità che qui invece…›› ha tentato di confortarla lui, visibilmente imbarazzato.
‹‹Mi mancano persino Hanamici e Rukawa che litigano!››
‹‹Allora stai proprio male!››
Hanno riso, anche io in effetti ho sorriso guardando la faccia contrariata di Hanamici.
‹‹E mi manchi anche tu…›› la frase è stata buttata lì.
Ho pensato: ora entro e la disintegro.
‹‹Cosa?›› ha chiesto Ryota rosso come un pomodoro maturo.
‹‹Mi manchi…davvero!›› ha detto lei guardandolo fisso ‹‹Mi manca quando facevi l’esibizionista per me, mi manca quando arrossivi guardandomi, mi manca tutto!››
Ryota ha aperto la bocca… ma non ha detto nulla, è diventato triste.
Ayako gli ha messo una mano sulla guancia… io stavo fremendo di rabbia, come aveva osato?
‹‹Akane…›› ha continuato lei ‹‹Akane è una ragazza molto fortunata!››
Lui era stordito…cosa si poteva rispondere?
Lei lo ha abbracciato, stringendolo ha ripreso a piangere.
‹‹Perdonami!… Non ho mai capito… che tu… tu… quando poi prima… prima di partire mi hai detto quelle cose…››
‹‹Ayako…io…››
…e poi…sarei voluta sprofondare, morire…
Lei lo ha baciato…così d’improvviso.
Forse ho addirittura smesso di respirare… nell’attesa… nella vana attesa che lui la allontanasse, la respingesse…
E invece no.
L’ha stretta con un po’ di riluttanza, sempre con quell’espressione triste.
L’ha baciata anche lui.
Si sono abbracciati e baciati sotto al mio naso!
Hanno limonato, lì, davanti a me.
Senza neanche accorgermene stavo per aprire la porta… era la vota buona che commettevo un omicidio!
‹‹…Ryota…›› ho sussurrato…non potevo crederci!
Hanamici si è accorto che OVVIAMENTE stavo male e non sapendo bene che fare mi ha abbracciata stretta trascinandomi via.
Io ho cominciato a singhiozzare violentemente e a piangere…“io non conto niente!” ho pensato.
Hanamici prevedendo una mia crisi tentava di tenermi buona.
‹‹A- Akane…calma…›› ha detto preoccupato.
‹‹BASTARDO!!!›› ho infine urlato mentre Hanamici cercava di allontanarmi dallo spogliatoio… ‹‹…bastardo!…›› ho continuato.
‹‹RYOTA!›› ha chiamato Hanamici.
Mi sono liberata da Hanamici e ho visto uscire Ryota dallo spogliatoio…e lei, LEI, che con la scusa di assistere agli allenamenti…che stronza!
‹‹Akane!›› ha detto il capitano.
‹‹SEI SOLO UN BASTARDO! STROZO! IO TI SONO SERVITA SOLO PER RIUSCIRE A DIMENTICARLA! Cosa sono, una riserva, la spalla su cui venire a piangere? VAFFANCULO! VAFFANCULO RYOTA!›› ho urlato.
‹‹Akane…tu hai…ascoltami…noi…››
‹‹Io non ascolto niente! Stronzo!›› ho detto.
‹‹Akane!››
Mi sono girata e ho cominciato a correre, a fuggire quanto più rapidamente riuscivo da lui.
Ma mi ero dimenticata di quanto lui sia veloce… e infatti mi ha raggiunta e fermata mettendomi una mano sulla spalla.
‹‹NON TOCCARMI!››
‹‹Akane…non è come…››
‹‹Cosa? Hai il coraggio di…››
‹‹Non è come credi…ascolta io…›› e mi ha messo le mani sulle spalle.
L’ho allontanato bruscamente.
‹‹Ti ho detto che non mi devi toccare! Non ti voglio più ascoltare! Non voglio più aver niente a che fare con te! E ora me ne vado e non provare a fermarmi ancora!›› ho detto glaciale.
‹‹Akane, ti prego…››
‹‹Vai dalla tua Ayako e non rompere i coglioni! Non era questo che volevi?… E andate a fare in culo tutti e due!››
Ho girato i tacchi e sono corsa via…l’ho solo sentito urlare dopo qualche secondo…
‹‹DANNAZIONE!!!››


Continua...

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Capitolo 45
*** It’s Over ***


Parte quarantacinquesima: It’s Over




Ayako è partita ieri sera…ieri non ci siamo parlati per niente io e Ryota…l’ho solo fulminato con lo sguardo quando si voltava verso di me.
Detto sinceramente ho avuto molto coraggio…come oggi d’altronde…faccio il mio lavoro di manager al club fredda e glaciale…ogni tanto Hanamici mi guarda…e poi guarda Ryota…e poi scuote la testa.
Ryota mi lancia delle occhiate furtive, ma io faccio finta di nulla.
Non so se è più incazzato oggi o lo era più ieri…sbraita contro chi non esegue gli esercizi alla perfezione…l’allenatore guarda il tutto un po’ preoccupato…poi mi chiede…
‹‹Akane, a Miyagi è successo qualcosa? Sono due giorni che è piuttosto nervoso…››
‹‹Non lo so e non mi interessa!›› rispondo scocciata.
‹‹Akane senpai, scusa…mi…passeresti la bottiglia?›› Isewata mi chiede timoroso indicando una bottiglietta arancione…perché è meglio che nessuno mi faccia arrabbiare…si vede dalla mia espressione…

‹‹Akane!››…mi volto, Ryota mi ha appena chiamato… stavo uscendo dalla palestra… le matricole stanno pulendo il pavimento…
Guardo Ryota con fare interrogativo.
‹‹Capitano?›› dico.
Mi guarda triste…mi si stringe il cuore…ma poi penso a ciò che ho visto…
‹‹Possiamo parlare?›› chiede.
‹‹No.›› mi volto e mi avvio verso il cancello. Parlare! Vuole parlare! Bastardo!
Mi accorgo che mi sta seguendo…faccio finta di nulla, guardo il colore del cielo mentre il sole tramonta…mi concentro sui miei passi svelti.
‹‹Akane…›› prova a chiamarmi ancora…non mi volto.
Prendo la direzione per casa mia.
‹‹Akane!››
‹‹Non seguirmi!››
‹‹Ti voglio parlare!››
‹‹E io no!››
‹‹Ti prego!››
‹‹Ti ho detto che non voglio parlare con te!›› dico voltandomi e lui si para davanti a me.
‹‹Ti prego!›› dice triste…ma io non voglio…
‹‹Vai via!›› e continuo a camminare.
Mi raggiunge e si mette davanti a me.
‹‹Fammi passare!››
‹‹No.›› dice fissandomi.
‹‹Ti ho detto…››
‹‹SMETTILA! Smettila di fare così! Cazzo!›› mi sono spaventata. Cosa vuole dirmi?
‹‹Non è come credi, d’accordo? Io sono cambiato! Non sono il ragazzino dell’anno scorso che correva dietro alla sua manager! Sono cresciuto! Non è come pensi!››
Lo guardo.
‹‹E’ che l’ho rivista e mi ha fatto male! Il vederla piangere mi ha fatto male! Perché…perché in fondo le voglio ancora bene…Ho pensato che tutto finisce, che questo è il mio ultimo anno! Ho pensato che lei era abbracciata a me e mi stava baciando! La ragazza che ho sempre voluto mi stava baciando, capisci? Sarebbe ripartita il giorno dopo! Non ci rivedremo più! E così ho pensato che non c’era nulla di male se…se ci baciavamo.›› dice con gli occhi gonfi di lacrime.
Io sto piangendo…mi ero ripromessa di non farlo…
‹‹Akane…io…mi dispiace! Non volevo farti del male! Io ti voglio bene davvero! Voglio…››
‹‹Cos’è questo Ryota? Sono delle scuse? E’ una giustificazione?››
Mi guarda stringendo le labbra.
‹‹Hai una vaga idea di quanto mi hai fatto male? Hai una vaga idea? Hai la vaga idea di quanto io…›› mi blocco…volevo dire… “di quanto io ti voglia bene”…ma non se lo merita il mio amore…
‹‹Lo so! E mi dispiace!››
‹‹E’ facile chiedere scusa!›› dico voltando la testa… vorrei picchiarlo, fargli sentire tutto il mio dolore… dirgli che sono due notti che non chiudo occhio e piango come una scema pensando a lui…
Ryota mi prende per le spalle e alzando la voce mi dice…
‹‹Ma credi che non mi importi di te? Credi che me ne freghi e vada a baciare la prima ragazza che mi capita? Credi che io non voglia stare con te? Credi che non ti voglia bene?››
Piango ancora…basta! Non voglio più stare male! Non voglio più sentire!
‹‹Lasciami!›› dico piangendo…voglio andare a casa, voglio stare sola…
‹‹No.›› dice…Ora capisco! Ora so cosa voleva dire… “tienimi con te”…qualche giorno fa ha detto così… “non lasciarmi come ha fatto lei” …voleva dire questo! Io sono solo…la numero due…
‹‹…sono stata solo un passatempo…una distrazione…solo per dimenticarla…›› dico in un sussurro appena percettibile.
‹‹Cosa?››
‹‹Lasciami andare, Ryota!›› dico.
Lui non accenna a fare quello che voglio.
‹‹LASCIAMI!››
Ryota mi lascia e mi guarda stordito e sorpreso si mette una mano sulla guancia…io non so…non me ne sono neanche resa conto…
Gli ho mollato uno schiaffo al brucio.
Apro la bocca in cerca di qualcosa da dire…ma non so cosa riuscire a sillabare.
Ryota ha abbassato lo sguardo…la mano che teneva la guancia ora è lungo il fianco stretta in un pugno.
‹‹…io…›› tento di emettere un suono mentre le lacrime calde irrorano il mio viso.
Lui mi guarda triste e arrabbiato…una lacrima gli cade sulla guancia.
Non c’è più nulla da dire…è finita qui.


Continua...

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Capitolo 46
*** Impossible ***


Parte quarantaseiesima: Impossible




‹‹Smettila di fare così, Akane!››
‹‹E tu smettila di dirmi di smetterla, Minami!››
‹‹Akane…di solito hai una capacità di ripresa eccezionale, non ti ho mai vista così abbattuta!››
‹‹Questa volta è diverso e basta!››
‹‹Da quanto è che non vi parlate?››
‹‹Non so…tre settimane credo…e come se non bastasse sono costretta a vederlo tutti i giorni! Sono stata costretta ad andare a vedere le partite delle eliminatorie per vedere le altre squadre e prendere appunti eccetera! Non ce la faccio più! Se lo vedo tutti i giorni come faccio a…››
‹‹Perché non vi parlate tranquillamente e…››
‹‹Ti ho detto che non ci voglio parlare mai più!››
‹‹Akane, cazzo! Ma come ragioni? Adesso…ma quand’è…››
‹‹Domani…la partita è domani.››
‹‹…e tu vorresti non parlargli mai più? E’ impossibile!››
‹‹…›› non so che dire…Minami ha ragione…merda! Prima o poi dovrò parlargli…è inevitabile! Merda, merda, merda!



Parte quarantaseiesima, appendice: Are You Ready?



‹‹Ryota!›› dico prima che rientri in campo.
‹‹Tranquilla è apposto adesso! Posso giocare!››
‹‹No! Lo so! Volevo dirti…che lo devi smontare a quello!››
‹‹Tranquilla! Gli faccio vedere io come si gioca a basket!››
Ryota torna in campo…gli ho dovuto fare una fasciatura stretta al polso perché quel rincoglionito schifoso che se mi viene fra le mani…ha commesso sul capitano un fallo da decapitazione! Se cerca grane le ha trovate! Provi solo ad avvicinarsi alla panchina che gli lancio la prima cosa contundente che mi capita fra le mani!
‹‹Tranquilla, Akane!›› mi dice l’allenatore con il suo solito atteggiamento pacifico ma enigmatico ‹‹Miyagi sa quello che fa!››
Infatti adesso Ryota marca proprio quel dannatissimo numero otto! Quello del fallo…c’è una differenza di altezza di almeno dieci centimetri…
…Aspetta un attimo! Merda! Ma gli ho parlato!…ma…non…al diavolo!
‹‹FORZA CAPITANO!!!›› grido a Ryota che ha appena sottratto la palla a quel numero otto di merda! Ryota imposta il gioco forzando la marcatura sul numero otto, senza lasciargli più prendere una palla!
Lo Shohoku incentra il gioco sulle sue punte principali…Rukawa e Sakuragi. Ma c’è sempre una sorpresa: Isewata! La matricola è il nostro piccolo asso nella manica!
Sono elettrizzata! Mi vien voglia di scendere in campo e giocare! Ma cosa mi salta in testa? Io non so giocare! So solo fare i fondamentali! E pensare che qualche tempo fa di basket non me ne fregava nulla!

Lo Shohoku vince con un distacco di quattordici punti. Ora siamo fra i migliori quattro: Kainan, Ryonan, Shida e Shohoku.


Continua...


x Rowina ciao^^, finalmente riesco ad aggiornare^^!!
Hai ragione quando dici che il rapporto fra Ryota ed kane è 'giovane' rispetto all'infatuazione per Ayako. Diciamo che Ayako si è presa una sorta di rivincita; Ryota è sempre stato qualcosa che la riguardava... sì, Hanamichi credo mi sia riuscito bene in quel capitolo ^_^, grazie.
Non aggiungo altro, spero solo che la storia continui a piacerti fino all'ultimo! Grazie mille del tuo sostegno!

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Capitolo 47
*** Ten Minutes ***


Parte quarantasettesima: Ten Minutes...



Lo Shida non è stato un grosso problema…il problema viene adesso! Tra dieci minuti ci batteremo con il Ryonan…Sendoh…uno dei giocatori…sì, forse uno dei più bravi di tutto il Giappone! L’anno scorso lo Shohoku lo ha rispedito a casuccia bella partecipando ai nazionali col Kainan…ma quest’anno? Di certo saranno più motivati che mai…
Continuo a guardare i miei appunti nervosa! I ragazzi sono zitti, zittissimi…solo Hanamici ogni tanto dice qualche parola…quest’attesa mi uccide!



Parte quarantasettesima, appendice: Fear…



Perso. Abbiamo perso. Di due miseri, ingnobili ed inutili punti. Conquistati con una spettacolare azione di Akira Sendoh….nulla da dire. I ragazzi non parlano. Per arrivare ai nazionali bisogna battere il Kainan che come noi ha collezionato una vittoria, contro lo Shida, ed una sconfitta, contro il Ryonan. Il Ryonan quest’anno è una squadra fortissima; e il Kainan non si perde i nazionali da diciassette anni…
‹‹Cosa sono queste facce?›› dico poi. I ragazzi mi guardano.
‹‹Akane ha ragione! Coraggio ragazzi! Dobbiamo affrontare il Kainan e non ci riusciremo mai se teniamo queste facce!›› dice poi mosso da un cambiamento repentino d’umore il capitano. Se c’è uno a cui questa sconfitta brucia è lui! Sendoh lo ha battuto! Lo scontro fra capitani e registi delle due squadre si è risolto a suo favore.
I ragazzi si rianimano. Bene.
Poi vedo che Ryota cambia di nuovo espressione.
‹‹Mi dispiace Ryota…›› dico ‹‹So come ti senti…››
‹‹Cosa?›› dice alzandosi sembra incazzato… mi prende il braccio e mi trascina lontano… fuori dallo spogliatoio dove eravamo appena entrati tutti.
‹‹Cos’è che sai tu? Tu non sai un cazzo! Lo sai che il Kainan non manca ai nazionali da diciassette anni?››
‹‹Mi stai dicendo che è finita qui? Che dopo tutto quello che la squadra ha passato, è finita qui?››
‹‹No! Tu non capisci!››
‹‹Certo! Sono così stupida che non capisco che hai paura!›› dico sarcastica.
‹‹Io non ho paura! Chiaro?››
‹‹A me non sembra!››
‹‹Ma cosa diavolo vuoi saperne tu?››
‹‹Non lo so, ma so che la sconfitta da parte di Sendoh ti brucia! E che adesso…››
‹‹Ma a te che te ne frega, eh?››
‹‹Come sarebbe a dire?››
‹‹Cosa te ne frega a te di come mi sento?››
‹‹Già! Io proprio non capisco! Cosa diavolo sto ancora a parlare con te!? Uno stupido che ha paura!›› dico con la voce alterata e mi volto per andarmene…cosa diavolo mi è venuto in mente di dirgli…
‹‹IO NON HO PAURA!!!›› grida Ryota.
Mi volto e lo fisso.
‹‹Non ho paura! E tu non capisci nulla! Ma cosa ne sai? Cosa ne sai che forse sarà la mia ultima partita? Cosa ne sai che probabilmente non giocherò mai più a basket?›› mi guarda disperato.
‹‹Ryota…io non…Non dire così! ››
Ryota mi sbatte in faccia la sua verità… la verità e il dolore freddo e pungente… come un filo spinato che avvolge il suo cuore.
‹‹Perché tu ovviamente non sai che mi sta andando tutto a puttane! Tu non sai quanto mi sta andando tutto da schifo! Con te! Con la scuola! E anche con la squadra adesso!››
‹‹Allora perché non ti rimbocchi le maniche? Non credere di essere l’unico a cui tutte le cose vanno alla cazzo, sai?›› dico con le lacrime agli occhi.
‹‹Finitela voi due che qualcosa si riesce a sentire di là!›› dice Hanamici avvertendoci che la squadra potrebbe essere in ascolto.
‹‹Tu ami il basket?›› gli chiedo poi piano.
‹‹Certo.››
‹‹E allora domani dovete vincere. Dovete andare ai nazionali. E ti devi dimenticare di oggi. Dell’ultima azione di Sendoh. Ti devi dimenticare tutto e dovete solo vincere. E non ti preoccupare…continuerai a giocare anche dopo il liceo…troverai una squadra e l’università…››
Ryota guarda il pavimento.
‹‹…e ora vai a cambiarti. E vedi di fare quello che ti ho detto, capito? Domani lo Shohoku vincerà!››
Ryota mi guarda.
‹‹Promettimelo.›› dico.
‹‹Che?››
‹‹Prometti che vincerete.››
‹‹Te lo giuro.›› dice deciso.

Poi Ryota ritorna nello spogliatoio dagli altri…lo sento che cerca di tirare su il morale alla squadra…mi siedo su di una sedia nel corridoio…la faccia fra le mani…
Non ce la faccio più! Non può andare avanti così! E’ troppo difficile così! Per quanto ancora riuscirò a rimanere così? Per quanto ancora potrò soffocare ciò che sento?
…Ryota…



Continua...

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Capitolo 48
*** Hanamici’s Slam Dunk ***


Parte quarantottesima: Hanamici’s Slam Dunk




Mancano due minuti alla fine della partita e Shohoku e Kainan sono in perfetta parità.
Nobunaga Kyota è un ottimo finalizzatore…ma vuoi mettere con l’immenso Rukawa?
Mi sto sgolando come un’assatanata per fare il tifo…non possiamo perdere! Non dobbiamo perdere! Altrimenti per…per Ryota questa sarebbe…l’ultima partita.
Cinquantasette secondi! Stupidi, schifosi secondi!


Ventitré secondi! Il risultato non si sblocca! Se andiamo ai supplementari siamo morti! I ragazzi sono spompati!
‹‹VAI HANAMICIII!!!››grido. Il rosso ha appena stoppato un passaggio…è incredibile! Forse è davvero il genio che dice di essere!
Rukawa e Sakuragi gestiscono da soli l’azione…
Smetto di respirare…
Hanamici salta…
‹‹Schiaccia…Hanamici…›› sussurro…
Hanamici fa uno slam dunk da brivido.
Dieci secondi!
‹‹ATTENTIII!!! DIFESAAAA!!!›› grido con tutta la panchina.


Il cuore ancora mi batte all’impazzata…sono in piedi…l’arbitro ha appena fischiato.
E’ finita.
Vedo i ragazzi esultare.
Le riserve correre in campo.
Il signor Anzai applaudire commosso.
Sto piangendo. Sono felice.
E’ fatta. Siamo ai nazionali!
Cerco con lo sguardo Ryota. Il capitano esulta insieme agli altri. Ha fatto una bellissima partita. Hanno dato tutti il massimo.
Piango come una scema. La scema che sono.
‹‹Ryota!›› chiamo fra la confusione…ancora non ci credo. Abbiamo vinto! I nazionali! Andremo ai nazionali!
Non so come fra tutto sto baccano Ryota mi ha sentito…mi sorride e mi fa il segno della vittoria con quella faccia stanca, sudata, distrutta, ma immensamente felice e appagata. Con tutti i capelli scompigliati.
Mi porto una mano sulla bocca…abbiamo vinto.
‹‹Te lo avevo promesso!›› quasi mi urla il capitano.
Corro. Gli corro in contro piangendo. Non curante di tutte le persone che ci sono sul campo. Lo abbraccio praticamente saltandogli addosso.
E’ talmente sudato che si potrebbe strizzare.
‹‹Sei uno stupido! Te lo avevo detto che vincevate! Siete stati formidabili! Sei stato grande! Visto?›› dico singhiozzando e abbracciandomelo stretto. Mi sorride.
Lo bacio.
Ryota mi abbraccia forte.
‹‹Mi dispiace per quello che…›› dice.
Non me ne frega niente di Ayako. Al diavolo tutto! Al diavolo e basta!
‹‹Ti amo.›› lo zittisco e non riesco a credere di averglielo detto.
La sua faccia è sorpresa ma felice.
‹‹Stupida.››
‹‹Ti dico che ti amo e tu mi dici “stupida”?››
‹‹Ti amo anche io, stupida!››
‹‹QUALCONO STACCHI QUEI DUE!!!›› urla Isewata che ha fatto una partita da manuale mentre il capitano e io ci baciamo.


Continua...

x Rowina: grazie del tuo commento, apprezzo molto che tu continui a farmi sapere quello che pensi.
Con l'aggiornamento di oggi concludo la ff! [era ora! n.d. tutti =_=]
Come puoi già vedere, anzi leggere da qesto capitolo le cose si sono risolte, ma non è ancora finita... ^_^
Ti ringrazio del tuo sostegno fin da subito, spero che anche questi ultimi capitoli siano di tuo gradimento!
Beh, la partita con il Ryonan è finita così, ho preferito quella conclusione perchè altrimenti non avrebbe avuto senso il resto probabilmente... ç_ç
So bene che ho tralasciato molti punti in questa ff, sopratutto quelli che riguardano gli altri personaggi, ma ho preferito focalizzare l'attenzione sulla storia fra Akane e Ryota. Grazie di tutto!

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Capitolo 49
*** Home ***


Parte quarantanovesima: Home




Siamo usciti tutti per festeggiare…Hanamici è riuscito ad avere un appuntamento serio con Haruko…glielo ha chiesto questa sera…e lei ha accettato…che si sia svegliata?…
Ryota mi sta riaccompagnando a casa…siamo andati in un locale un po’ fuori mano per tutti…
Dicevo che Ryota mi sta riaccompagnando a casa…non è proprio così…perché è un pezzo che ci siamo fermati e ci stiamo baciando…
‹‹Akane…siamo in mezzo…alla strada….potrebbe passare….qualcuno…››
‹‹E’ tardi…chi vuoi che passi per questa via…?››
Mi ferma e mi prende per mano.
‹‹Dai…›› dice.
‹‹Uffa…›› dico sorridente.
Camminiamo per un po’ in silenzio…vicini…mano nella mano…poi Ryota mi fa nervosamente una domanda.
‹‹Akane, senti…››
‹‹Cosa?››
‹‹…Ecco… non siamo tanto lontani da casa mia… i miei non ci sono… sono da mia nonna che non sta tanto bene…››
‹‹Mi dispiace!››
‹‹Sì…ecco… dicevo che casa mia non è lontana… vuoi… venire da me?››
Mi prende un coccolone. Io e lui soli a casa sua…?
‹‹Intendi…››
‹‹No! Cioè, non…non era un…››
‹‹…Ok.››
‹‹…Va bene?…Ti va?››
‹‹Sì.››



Parte quarantanovesima, appendice: Hi, Skippy!



Ryota apre casa sua tenendomi per mano… accende la luce… mentre ci togliamo le scarpe per entrare una bestia ci viene incontro saltando gioiosa… l’allegra bestiola che fa le feste è un cane… forse un incrocio fra un Bassotto e un Beagle… è piccolo, carino e allegro.
‹‹Non sapevo che avessi un cane!›› dico accarezzando l’allegra bestiola.
‹‹Infatti non ho un cane.››
‹‹E questo che è?››
‹‹Un cane.››
‹‹C’è un cane a casa tua, ma tu non hai un cane?››
‹‹Esatto! Infatti è di mio cugino. Me lo ha mollato qui perché adesso è andato per un mese…in Germania credo.››
‹‹Ah ecco! Ma come sei carino!›› dico al cagnolino ‹‹Come si chiama?››
‹‹Skippy.››
‹‹Ciao Skippy!››
Ryota si dirige in cucina seguito dalla sottoscritta e da uno scodinzolante Skippy.
‹‹Che palle! Sei sempre fra i piedi tu, eh?›› dice Ryota affettuosamente alla bestiola versando del cibo per cani nella ciotola rossa di Skippy.
Sorrido.
‹‹Vuoi qualcosa?›› mi chiede.
‹‹No, grazie…posso usare il telefono? Sai mia…››
‹‹Certo.››
Il telefono è nell’ingresso… lascio un messaggio sulla segreteria a mia madre… fa l’infermiera… le dico che sono da Minami… tanto finisce il turno in ospedale tardi… non la chiamerà.
E poi chiamo Minami e le dico di coprirmi… non la chiamerà, ma non si sa mai…
Quando finisco la telefonata mi accorgo che Ryota è fermo, appoggiato allo stipite della porta della cucina che mi guarda… ha le mani nelle tasche dei jeans… e quello sguardo… quello che mi fa impazzire.
‹‹Fatto!›› dico sorridente…il cuore ha preso a galoppare…
‹‹Vieni qui, Aka.›› dice piano e serio.
Mi avvicino. Lentamente i miei passi mi portano da lui.
Ryota mi prende il viso fra le mani. Il mio cuore corre all’impazzata… devo essere arrossita come non mai…
‹‹Mi dispiace per quello che è…›› comincia.
‹‹Non immagini quanto ci sia rimasta male…››
‹‹Perdonami! Io…ti giuro che non avevo intenzione di…››
‹‹…ma non riuscivo ad accettare che…››
‹‹Scusa Akane, scusa…!››
‹‹Non volevo più vederti e parlarti…ma non ce l’ho fatta…stavo peggio.››
‹‹Pensavo che fosse finita davvero…ma poi quando mi hai parlato dopo la partita col Ryonan ho capito che in fondo…››
‹‹Non ho mai smesso di volerti bene…ma ero incazzata cavolo!››
Sorride. Anche io.
‹‹Ryota?››
‹‹Sì?››
‹‹Quando fra noi è cominciato tutto…non lo hai fatto solo per distrarti, vero?››
‹‹Bè vedi…era un periodo un po’ brutto da quel punto di vista…ma non ho mai pensato di usarti o di prenderti in giro. Sono rimasto molto sorpreso quando quella sera mi hai baciato… e così ho incominciato a capire che non volevo buttarmi giù per qualcuno che in fondo non mi ha mai compreso. Ho capito che volevo essere felice, felice con te.››
Lo guardo abbozzando un sorriso.
Ci baciamo. Ryota mi prende per i fianchi e con decisione mi attira a se, facendomi aderire al suo corpo caldo.
‹‹Oh, Ryota…›› sussurro quando le nostre bocche si separano e Ryota comincia a baciarmi il collo con le sue labbra calde…morbide…umide…
‹‹Ryota…››
‹‹Mm…SKIPPY!!!›› grida poi esasperato con lo sguardo verso il soffitto. Skippy ha preso a saltarci addosso festoso.
‹‹Stupido ammasso di pulci…va viaaaa!!!›› dice cercando di allontanare il cagnolino col piede.
Rido. E’ troppo buffo tutto questo! Ryota litiga col cane che adesso gli mordicchia la ciabatta!
‹‹Andiamo in camera tua?›› chiedo in un soffio.
Ryota mi guarda per qualche secondo…poi si volta verso Skippy lasciandogli anche l’altra pantofola.
‹‹Vieni…›› mi dice prendendomi per mano.
Saliamo le scale quasi correndo…non riesco a smettere di sorridere…il cuore è partito ingranando la quarta…
Entriamo in camera sua baciandoci freneticamente…Ryota chiude la porta con un piede…credo…
Mi prende poi per mano e mi conduce vicino al letto dove poi si siede.
Mi attira ancora verso di se e io salgo sul materasso in ginocchio mettendomi a cavalcioni su di lui…poi gli sfilo la maglia…lo bacio…lo accarezzo…mi toglie la maglietta…le sue mani indugiano sulle mie forme…
‹‹Aspetta…›› sussurro…mi scosto da lui levandomi la gonna, e lui fa lo stesso con i jeans…ci riavviciniamo…in ginocchio l’uno di fronte all’atra…ci baciamo ancora…poi mi toglie lentamente il reggiseno per poi baciare ed accarezzare il mio petto…gli passo una mano fra i capelli ricciuti…mi da un bacio dolce sul ventre per poi sollevare la testa e guardarmi, cercando i miei occhi nella penombra della camera…
La finestra che da sulla strada fa filtrare i deboli argentati raggi della luna…
Tremo un po’…a dire il vero tremo da quando sono entrata in casa sua…
Appoggia la fronte sul mio ventre…le mie dita sono ferme fra i suoi capelli…
‹‹Akane…›› dice in un soffio mentre lentamente mi sfila la mutandine.
Chiudo gli occhi…


Continua...

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Capitolo 50
*** Good Morning ***


Cinquantesima ed ultima parte: Good Morning…



Apro gli occhi che subito vengono colpiti da una debole luce…dalle persiane filtrano i raggi pallidi del mattino…sono sdraiata su un fianco…dietro di me il tepore del corpo caldo di Ryota…la sua testa è appena dietro alla mia…con un braccio mi tiene stretta a se…mi tiene la mano…il suo profumo…il suo odore…mi avvolge…mi crogiolo in quell’abbraccio caldo…
…che ore saranno?…cerco con gli occhi un qualche orologio…lo trovo sul comodino…la sveglietta mi dice che sono le sette meno dieci…prestissimo…cerco di alzarmi dal letto liberandomi dall’abbraccio di Ryota senza svegliarlo…causa bisogni fisiologici…ma Ryota si sveglia nonostante il mio silenzioso tentativo…
‹‹Dove vai?›› mi chiede mezzo addormentato irrigidendo il braccio che mi cinge.
‹‹In bagno.›› dico piano.
‹‹Hm.›› dice lasciandomi andare e ripiombando nel sonno.
Mi alzo…mi fermo un attimo a guardarlo…dorme beato…sembra un bambino…
Faccio per uscire alla ricerca del bagno…ma mi blocco…in casa non c’è nessuno, ma non mi piace girare nuda…cerco qualcosa con cui coprirmi…i vestiti di ieri non mi sembrano adatti…dove lo trovo qualcosa di comodo? Che ne so…una T-shirt?
Mi guardo intorno…la camera è debolmente illuminata…c’è il borsone da basket abbandonato in un angolo…la divisa scolastica appoggiata sulla sedia della scrivania, qualche libro qua e là…l’armadio è aperto…mi ci avvicino e sbircio…qualcosa attira la mia curiosità…
La divisa rossa dello Shohoku…sorrido e prendo la maglia…me la infilo e mi guardo nello specchio che si trova nell’anta dell’armadio…osservo la mia figura…i capelli un po’ ondulati e scuri…gli occhi altrettanto scuri…i tratti orientali del viso…addolciti grazie ai geni di un nonno europeo…le labbra…curvate in un accenno di sorriso…
Vado a cercare il bagno…con la maglia che mi va larga e lunga…

Esco dal bagno e poi noto Skippy sdraiato ai piedi delle scale.
‹‹Skippy…›› dico piano.
Il cane alza la testa e si volta…ma non può vedermi.
‹‹Skippy!›› chiamo con più decisione e finalmente il cagnolino mi inquadra. Si alza e mettendo le zampe anteriori sul primo gradino scodinzola vistosamente.
Sorrido e scendo le scale. Skippy abbaia.
‹‹Ssssh! Zitto!›› dico io piano.
Skippy guaisce e gratta la porta d’ingresso.
‹‹Vuoi uscire?›› chiedo.
Skippy non mi da retta e fissa l’angolo della porta in attesa che venga aperta.
Apro la porta e il cane felice corre fuori…c’è un piccolo angolo verde intorno alla casa delimitato da un muretto e da un cancello…non c’è pericolo che scappi…Skippy fa la pipì su una pianta di rose…e poi sempre festoso fa un giretto nel verde annusando qua e là…mi fermo a guardarlo dalla porta socchiusa…poi chiudo la porta lasciandolo fuori…speriamo che non abbai per rientrare…
Torno in camera…la sveglia segna le sette e dieci.
Guardo Ryota…è abbandonato su un fianco in posizione fetale…la testa con tutti i capelli scompigliati appoggiata malamente su un angolo del cuscino…assorto in un sonno profondo…
Sorrido…questa notte è stato tenero…e dolce…ripenso a qualche ora fa…a questa stanza riempita dalla nostra presenza…dai nostri gemiti…
Mi avvicino sdraiandomi accanto a lui…apre gli occhi…
‹‹Aka…›› dice più addormentato che mai. Gli sorrido.
‹‹Ciao. ›› dico.
‹‹Ciao…›› mi risponde richiudendo poi gli occhi ‹‹…come stai?››
‹‹Bene. Tu?›› chiedo.
Fa un largo sorriso. Gli do un bacio e appoggio la testa vicino alla sua. Mi cinge con un braccio.
‹‹Ma cosa…›› dice poi ‹‹…cos’hai?›› chiede prendendo fra le dita un lembo della sua divisa da basket.
‹‹Non sapevo cosa mettermi…quello che avevo ieri…›› spiego o tento di spiegare mentre lui ha sollevato la testa e mi guada con la sua maglia addosso.
‹‹Hm…cos’è, mi stai proponendo qualche giochetto?›› dice malizioso riappoggiando la testa sul cuscino.
‹‹Ti piaccio con la tua roba addosso?›› chiedo ridendo.
‹‹Sì…è molto eccitante! Sei sexy!›› dice guardandomi sorridente.
‹‹Scemo!››
‹‹Dico sul serio! E io…lo proverei subito questo giochetto…›› dice baciandomi e avvicinandomi a se.




Cinquantesima e ultima parte, appendice: Epilogue



‹‹E’ pronto?››
‹‹No.››
‹‹Mm…è pronto?››
‹‹No.››
‹‹E adesso è pronto?››
‹‹Nooo!››
‹‹Adesso?››
‹‹Ma no!››
‹‹E quando è pronto?››
‹‹Un attimo!››
‹‹Uffa…›› dice infine Ryota divertito.
Si sente abbaiare…Skippy vuole rientrare.
‹‹Skippy è fuori?›› chiede alzandosi per andare ad aprire la porta.
‹‹Sì, sta mattina voleva uscire…›› dico io.
‹‹Hai fatto bene…ancora poi pisciava in casa!›› mi dice aprendo la porta.
Skippy trionfante entra in cucina seguito da Ryota.
‹‹E’ pronto?››
‹‹Un minuto e ci siamo.›› dico.
Sto preparando le frittelle! Adoro le frittelle…gli ho chiesto se voleva che gliele facessi e lui ha detto di sì con fare famelico. Quindi ora sto facendo le frittelle…mentre Ryota come un bambino di tre anni continua a chiedere se è pronto.
‹‹Skippy! Piantala!›› inveisce Ryota contro il cane che gli saltella addosso abbaiando.
‹‹Dagli da mangiare.›› suggerisco.
‹‹Che palle!›› dice prendendo il cibo per un esaltato Skippy. ‹‹Ma quanto mangi, eh? Palla di pelo!…sei un ammasso di pulci, eh? Bello, il mio ammasso di pulci!›› dice affettuoso al cane.
‹‹Vieni che è pronto!›› dico mettendo in tavola le frittelle.
‹‹Finalmente! Ho una fame che non ci vedo!››

DLIN, DLON…il campanello suona…
‹‹Ma chi diamine è a quest’ora?›› chiede al vento Ryota finendo di strafogarsi con l’ennesima frittella.
Io sobbalzo…chi cavolo è?…non saranno i suoi?…dove mi nascondo? Dove mi nascondo?
Ryota si alza e va in salotto a sbirciare dalla finestra…per un momento ho pensato che andasse subito ad aprire…cavolo…addosso ho solo le mutande e la sua maglia della squadra!…e lui ha solo dei pantaloncini!…Dove mi nascondo?
Pietrificata rimango seduta in cucina…vedo Ryota che si mette una mano sulla fronte.
‹‹Oh cazzo!›› dice.
Chi è? Chi cavolo è?
Sospira e mi guarda dallo stipite della cucina.
Chi cavolo è?
‹‹E’ Hanamici…›› dice.
‹‹Hanamici?›› chiedo incredula…cosa diavolo vuole Hanamici a quest’ora a casa di Ryota? E di Domenica per giunta?
‹‹Sì…vedi…il fatto è che abbiamo fatto…››
‹‹Cosa?››
‹‹Prima della partita col Kainan abbiamo fatto una scommessa…››
‹‹Cosa?››
‹‹Sì…se vincevamo dovevamo andare ‘sta mattina al campetto…e fare una specie di partitella…io e lui…››
‹‹Cosa?››
DLIN, DLON…il campanello suona ancora…
‹‹Forse se non rispondo se ne andrà…›› dice guardando la porta.
‹‹Non fare il bastardo-tira-pacco!›› lo rimprovero.
Ryota mi guarda.
‹‹Vai ad aprire…dai!›› gli dico.
‹‹Vediamo se riesco a mandarlo via…››
‹‹Povero Hanamici! Non fare il bastardo ti ho detto!››
Ryota apre la porta…
‹‹Ehilà Ryo-chan! Ma ti sei svegliato adesso?›› chiede Hanamici guardando Ryota in pantaloncini.
‹‹Ecco…vedi…››
‹‹Dai, muoviti! Vai a cambiarti che io ti aspetto qui!›› dice entrando nell’ingresso.
E poi…inevitabilmente…siccome dalla porta si vede subito la cucina…Hanamici mi vede.
Sorrido nervosamente e lo saluto.
Hanamici sgrana gli occhi…e poi la sua mente fa due più due…Ryota in pantaloncini…io con solo la sua divisa da basket rossa addosso a casa sua a quest’ora del mattino…
Hanamici spalanca la bocca…si volta vero Ryota…poi ancora verso di me…e nuovamente verso il capitano.
‹‹Hanamici…›› comincia nervoso Ryota.
‹‹RYO-CHAN!!!›› dice poi il rosso arrossendo.
‹‹Ecco…›› tenta di replicare imbarazzato il capitano.
‹‹Akane senpai!›› dice poi guardandomi malizioso facendomi arrossire ancora di più.
Sorrido nervosa…Skippy si ferma sulla porta della cucina inclinando la testa…probabilmente si chiede il perché di tutto questo.
‹‹Scusate…non volevo disturbare!›› dice ridacchiando guardando nuovamente Ryota.
‹‹Hi, hi, hi! Vi ho colti in flagrante…porcelloni!››
‹‹Hanamici!›› lo sgrida Ryota confuso, irritato e rosso come un pomodoro.
‹‹…com’è che la Akane senpai ha la tua maglia addosso? Fate già ‘sti giochetti?›› chiede divertito un esaltato Hanamici. Mi sa che Ryota ora lo caccia fuori a pedate…
‹‹Hanamici, le vuoi delle frittelle?›› chiedo gentile evitandogli l’ira funesta del capitano.
‹‹Frittelle?›› chiede ‹‹Ti ha fatto pure le frittelle…›› dice poi ancora maliziosamente a Ryota ‹‹…allora questa notte sei stato proprio bravo, eh Ryo-chan?››
‹‹Hanamici…›› dice imbarazzato e minaccioso il capitano.
‹‹Hanamici, vieni qui e assaggia le mie frittelle!›› dico trascinandolo in cucina ‹‹Ryota, tu vatti a cambiare che dovete andare…››
‹‹Ma io non…E tu? Che fai?›› mi chiede Ryota.
Non ci avevo pensato…e io? Che faccio?
‹‹Bè…ecco…›› i ragazzi mi guardano ‹‹…io vengo con voi e portiamo pure Skippy!››
‹‹Non se ne parla! Non ti voglio obbligare a…›› incomincia Ryota.
‹‹E invece facciamo così! Hai fatto un patto con Hanamici!›› dico.
‹‹Giusto!›› interviene il rosso ingollando un pezzo di frittella e sporgendone un pezzettino al cane.
‹‹Ma…››
‹‹Muovetevi e prendi la palla, Ryota!›› dice Hanamici.
‹‹Ma…››

Il campetto è vicino alla spiaggia un basso muretto lo separa dalla sabbia…ci sono seduta sopra e Skippy si è stravaccato al bordo del campo.
Hanamici e Ryota giocano.
Guardo le onde infrangersi monotonamente sul bagnasciuga…ripenso a questi ultimi mesi…a quando sono diventata manager dello Shohoku, a quando ho conosciuto Ryota e tutti gli altri, a quando mi hanno menata, a quando abbiamo avuto dei problemi con Isewata, a quando ieri ci siamo qualificati per i nazionali…e poi penso a ieri notte…
Guardo Ryota…ama il basket con tutto se stesso e anche per Hanamici è lo stesso…
Sorrido e mi viene da pensare anche ad Ayako…al fatto che ha lasciato qui un ragazzo meraviglioso…
Penso che a volte la felicità ci sta davanti e basterebbe allungare le mani per afferrarla…
Il pallone rotola ai piedi del muretto…scendo da esso e lo raccolgo.
Sorrido con la palla in mano.
‹‹Allora?›› dico inclinando leggermente la testa ‹‹Mi insegnate a giocare?››
Ryota sorride sotto i raggi del sole caldo del mattino, qui…a Kanagawa.




FINE



(Nota del 4/5/2005)

Ebbene, questa fanfic si è conclusa! Probabilmente non ne potrete più di leggere quello che scrivo, arrivati a questo punto! Ma lasciatemi dire giusto quelle poche cose per concludere.
Innanzi tutto chiedo scusa perchè questa fic è stata scritta quasi tre anni fa e risente molto del fatto che è stata se non sbaglio la prima o la seconda fic che io abbia mai scritto. Chiedo ancora scusa se il linguaggio non è dei più forbiti o se sono presenti espressioni scurrili che vi hanno turbato...
Voglio fare un po' di ringraziamenti a tutti coloro che mi hanno seguito su manga.it e chi lo ha fatto prima su manganet e sugli altri siti, sicuramente dimenticherò qualcuno, ma non vogliatemene, ve ne prego.
Grazie innanzitutto a SlamDunk8(non devi piangere x le mie fic, ok?), a Sempai Sihaya(ma come farei senza di te? Quand'è che mandiamo la nostra ff?), ad Avril e al suo immancabile entusiasmo, a GirlFroMars(continua le tue ff su SlamDunk!!), a Meggie87 e alla sua pazienza, a Mikichan che mi ha sopportato mentre scrivevamo una fic(la posto al più presto!), a Nemesis(visitate www.slamdunk.it!!!) e a tutti quelli che hanno commentato "If A Year Later" gli scorsi anni.
Per gli iscritti di manga.it, un grazie di cuore ad An-chan(anche tu: non piangere, ok?), a Flowne(grazie per i tuoi commenti!), a Toru89 (che fortunatamente diverto!!), a Yuki86 (e al suo intuito!), a Monka(e al nostro assiduo scambio di messaggi!), a Sanzina(anche tu con la lunghezza delle ff non scherzi!) e a Kiana(continua così!!).

Grazie a tutti di cuore...




(Nota del 19/6/2006)

Ho finalmente finito di pubblicare anche qui su EFP questa fanfic.
L'ho scritta molto tempo fa e mi scuso se ci sono delle imprecisioni, un linguaggio non adatto o indelicato a volte.
Ma a parte tutti i miei errori spero vi sia piaciuta. Un grazie a Rowina (sei stata gentilissima con il tuo sostegno), a Hinao 85 (non hai più commentato, ma spero che tu abbia continuato a leggere^^), a Yumi e a Shizuka, e tutti coloro che hanno letto la fic.
Su manga.it avevo annunciato che ci sarebbe stato un seguito, e, a dirla tutta, avevo cominciato a scriverlo. Però mi sono fermata molte volte, la storia aveva preso nella mia testa una piega molto triste.
Così, ho pensato che forse era meglio lasciare Akane e Ryota in questa assolata mattina, al campetto di basket, felici, senza turbarli ancora.
Grazie a tutti, ancora una volta.

Simmy-Lu

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