La storia dei nuovi Sannin: II parte

di Saeko_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 2 anni dopo ***
Capitolo 2: *** La Valle dell'Epilogo ***
Capitolo 3: *** Il tradimento ***
Capitolo 4: *** Il covo ***
Capitolo 5: *** I membri di Alba ***
Capitolo 6: *** Sogni e rivelazioni ***
Capitolo 7: *** Rivelazioni ***
Capitolo 8: *** Una missione nei pressi di Konoha ***
Capitolo 9: *** La missione ***
Capitolo 10: *** Ritrovarsi ***
Capitolo 11: *** Un nuovo compagno di squadra? ***
Capitolo 12: *** Un nuovo team! ***
Capitolo 13: *** Primo allenamento del team Fukushū! ***
Capitolo 14: *** Dentro un'illusione... ***
Capitolo 15: *** Come ottenere l'ipnotico... ***
Capitolo 16: *** Ritornare a Konoha dopo due anni ***
Capitolo 17: *** Finalmente davanti alla vittima! ***
Capitolo 18: *** Lo scontro decisivo! ***
Capitolo 19: *** Rincontrarsi di nuovo ***
Capitolo 20: *** Riprendere i sensi ***
Capitolo 21: *** La verità ***
Capitolo 22: *** Soccorsi e fuga ***



Capitolo 1
*** 2 anni dopo ***


 

2 anni dopo.

 

Erano passati ormai due anni da quando c'era stato l'esame chunin e da quando perso mio padre una volta per tutte, ma non mi fui certo lasciata prendere dalla depressione, ero una kunoichi o no?

Anche mia madre andò avanti, non poteva fare altrimenti, dopo tutto aveva ancora due figli da crescere, visto che io potevo considerarmi ormai autonoma.

Comunque, io stavo tornando da una missione di livello C che avevo eseguito con una facilità pazzesca e tutt'ora mi chiedo perché il team sette non fu ufficialmente sciolto quando il sensei morì.

Dopo tutto eravamo tutti e tre chunin e Kakashi-sensei era morto da ormai due anni!

Ma comunque sia il team non era ancora sciolto, anche se succedeva molto spesso che ci affididassero missioni in solitaria, come quella che avevano affidato a me e che avevo terminato in pochissimo tempo, circa un paio di giorni.

Adesso mi trovavo nei pressi del nostro ex-campo, posto dove oramai nessuno ci andava più.

Dopo tutto quasi mai io, Minato e Sakumo ci allenavamo insieme e Sakumo sarebbe stato solo male nel campo d'allenamento dove un tempo allenava il padre e quindi, alla fine, avevamo deciso di abbandonare quel luogo.

Mi ritrovavo dentro il campo e lo osservavo, abbozzando un mezzo sorriso.

I ricordi riaffiorarono nella mia mente, la prova dei campanelli mi riportò alla memoria la prima volta in cui utilizzai seriamente lo sharingan ed una certa malinconia nacque dentro di me.

Poi, però, improvvisamente, ricordai l'esame di due anni prima e strinsi una mano a pugno.

Nel mio clan non c'è mai stato un solo pacifista, se non mio zio, quindi, perché non avrei dovuto richiedere la mia vendetta?

Ok, Sakumo non c'entrava nulla in tutto questo e se vogliamo fare i pignoli la colpa è di Kakashi-sensei che ha sigillato il demone a undici code dentro il figlio, ma ormai l'unico modo che avevo per potermi vendicare era quello di uccidere Sakumo, no?

A quel punto sentii la presenza di qualcuno ed impugnai un kunai per poi guardarmi attorno con circospezione.

Un uomo sui quarant'anni uscì dalla boscaglia e mi guardò con freddezza.

I suoi capelli erano neri ed i suoi occhi pure, se non fossi stata sicura di non avere altri parenti oltre mia madre ed i miei fratellini avrei quasi creduto che lui sia un mio parente, visto che mi era incredibilmente simile, era quasi identico a me.

I miei occhi diventarono improvvisamente freddi ed attenti a tutto, attivai persino lo sharingan, visto che quell''uomo m'incuteva un certo timore.

-Chi sei?- Domandai, preparandomi a tutto e stando attenta ad ogni suo minimo spostamento.

Lui sorrise sarcastico e solo all'ora notai una cosa: la sua tunica.

La tunica era completamente nera e con delle nuvolette rosse... ma la famigerata Akatsuki non era stata distrutta tantissimi anni fa!?

-La mia tunica non ti dice nulla? Credevo che a Konoha tutti conoscessero Akatsuki, anche se nessuno sa che quell'organizzazione non è mai andata distrutta, anzi, è rinata dalle ceneri ed io ne sono il capo... Kaito, piacere.- Non capii, un nukekin diceva tutte queste cose proprio a me, una kunoichi di Konoha!?

E poi, perché non aveva detto pure il suo cognome!? Per caso mi stava nascondendo qualcosa...?

-Perché hai detto tutto ciò proprio a me? Che stai cercando da me?- Lui sorrise di nuovo, un sorriso sarcastico... non lo sopportavo proprio quello qui!

-Secondo te perchè? Ti sto chiedendo semplicemente una cosa: unisciti a noi, io so che tu vorresti vendicarti della morte di tuo padre, del fatto che Konoha non ha fatto nulla per impedire tale disgrazia, del fatto che il copy-ninja avrebbe potuto intervenire prima e non aspettare la morte di tuo padre, sigillando il demone dentro di sé e non dentro il figlio, la colpa è di Konoha, io sono l'unico che può farti migliorare sempre di più in modo da renderti inbattivile e pronta per la tua vendetta.- Conclude, per poi aspettare una mia risposta al suo discorso.

Lui, quindi, poteva aiutarmi? Poteva placare tutta la mia confusione interiore?

Beh, forse, era davvero l'unico modo...

-A che ora? Quando ci ritroviamo, dico...- Lui non battè ciglio e mi guardò con più decisione di prima, forse aveva capito che il mio era un sì.

-Alle ventuno, vedi di farti trovare a tre kilometri a est di Konoha, io ti troverò tranquillamente, a quel punto partiremo.- Io annuiii e lui scomparve in una nuvola di fumo.

A quel punto dovevo tornare a casa e far finta che non fosse successo nulla, se no avrebbero capito che qualcosa non andava ed io non potevo permettermi di fallire!

Subito mi avviai verso casa e per strada incontaio Sakumo.

Ci trovavamo per una delle vie principali di Konoha ed io abbassai lo sguardo, non riuscivo neppure a guardarlo negli occhi.

-Saeko, come stai?- Strinsi una mano a pugno e sospirai appena, avevo le idee molto confuse, quando stavo con lui mi sentivo bene, in qualche modo riuscivo a calmarmi, ma nel frattempo ucciderlo era l'unico modo che avevo per avere la mia vendetta.

Che cosa doveva avere la meglio?

La mia vendetta o i miei sentimenti nei suoi confronti?

No, ormai avevo deciso, no?

La mia strada era quella della vendetta, ma io non mi sarei mai e poi mai pentita della mia scelta, al contrario di mio padre.

-Bene, ma devo andare, ciao.- Lo liquidai freddamente per poi avviarmi verso casa e raggiungerla dopo non molto.

Salii i gradini che mi condussero in giardino e lì vidi Jin intento ad allenarsi nella palla di fuoco suprema.

Non ci riusciva.

Io sospirai e gli sorrisi, avvicinandomi a lui e facendogli vedere come si creava una vera palla di fuoco suprema.

-Dai, allenati sempre di più, devi migliorare...- Gli dissi, per poi rincasare e lasciare Jin ai suoi allenamenti.

Ormai Haku aveva quasi un anno e mia madre aveva quasi dovuto abbandonare del tutto il suo lavoro come medico presso l'ospedale di Konoha in quanto aveva un altro bambino piccolo da allevare, oltre a Jin.

-Ciao...- La salutai con freddezza e me ne andai al piano di sopra, in camera mia, o almeno, nella camera dove per tredici anni avevo dormito.

Quella sera avrei tradito e sarei scappata alle diciassette.

 

Angolo autrice:

Ok, dopo quasi un anno ho deciso di riprovare a fare il seguito de “La storia dei nuovi sennin” e mi sto dando della scema da un bel po' xD

Cioè, lascio la storia anno scorso che stavo in seconda media e quindi non avevo da studiare un tubo e ricomincio adesso, che sto in terza e c'ho l'esame? XD

Bah...

Comunque, visto che rifaccio la storia ed ho perso i dati precedenti cambierò un po' di cosette dal primo tentativo del secondo pezzo della mia trilogia, spero che non vi dispiaccia xD

Comunque che ve ne pare?^^

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Capitolo 2
*** La Valle dell'Epilogo ***


 

La Valle dell'Epilogo.

 

Ormai erano le sedici e mezzo, dovevo muovermi se volevo partire alle diciassette!

Velocemente presi le mie armi ed il mio copri-fronte, non volevo sbarazzarmene, ci avrei fatto semplicemente un segno.

Quindi, dopo aver preso tutto lo stretto necessario per il viaggio, più alcuni soldi che sicuramente mi sarebbero serviti durante il viaggio.

Subito dopo scesi al piano di sotto e mi avviai verso la porta di casa mia, ma mia madre mi fermò.

-Dove stai andando?- Mi domandò, in tono dolce e gentile, in tono premuroso, materno.

Io non mi scomposi, dovevo uscire ed andarmene da quel villaggio al più presto, il mio posto non era certamente con loro.

Quindi, risposi freddamente.

-Ad allenarmi.- Non avevo mai usato un tono così freddo e distaccato con nessuno e probabilmente mia madre se ne accorse, ma io non ci diedi peso, mi limitai a correre via ed ad avviarmi verso la zona prestabilita con quel Kaito.

Cominciai a correre verso est a più non posso senza mai voltarmi indietro ed uscendo il più presto possibile da Konoha.

Dopo non molto raggiunsi un luogo e mi fermai un attimo a guardarmi attorno e subito riconobbi il luogo dove mi trovavo.

La Valle dell'Epilogo, il luogo dove avvennero due scontri ormai diventati storia.

Quello fra il primo Hokage contro Madara Uchiha e quello fra Naruto-sama e mio padre.

Ma perché lo chiamavo ancora con l'appellativo di “sama”?

Io ormai non ero più una kunoichi di Konoha, non dovevo più considerarmi tale...

Comunque, a quel punto sospirai e mi preparai a riprendere il mio viaggio, ma uno shuriken mi venne lanciato da dietro ed io mi girai bloccandolo con la mia fidata katana.

Prima di poter vedere il mio avversario attivai lo sharingan e mi preparai a un possibile scontro.

-Sakumo...- Sussurrai, subito dopo, vedendo il mio ex-compagno di team dinanzi a me.

Lui aveva uno shuriken in una mano e il suo pugnale nell'altra.

Sakumo era completamente rivestito dal chakra di tipo fulmine.

-Saeko, fosse l'ultima cosa che faccio, tu tornerai indietro, tu cambierai decisione. E se ti stai domandando chi mi abbia avvertito di tutto, beh, è molto semplice, tua madre aveva intuito.- Sorrisi appena, ormai non potevo che scontrarmi contro di lui, dopo tutto il fato si stava ripetendo, no?

-Bene, allora vorrà dire che la storia si sta ufficialmente ripetendo, prima il primo Hokage e Madara Uchiha, poi Naruto e mio padre, ed adesso io e te, voglio proprio vedere se finirà come lo scontro fra il settimo Hokage e mio padre, voglio proprio vedere chi vincerà.- Conclusi, preparandomi allo scontro contro Sakumo.

Lui, d'altra parte, impugnò meglio il suo pugnale e mi guardò con aria di sfida, per poi cominciare a correre verso sinistra mentre controllava per bene il chakra, in modo da poter camminare sull'acqua senza problemi.

Io prevedetti la sua mossa in tempo e quindi, schivai abilmente il suo attacco col suo pugnale, per poi correre alla sua destra e mirare alla sua gamba sinistra.

Fu proprio in quel momento che successe una cosa inaspettata, un chakra nero ricoprì Sakumo ed il suo volto mutò leggermente.

Le unghie diventarono degli artigli molto lunghi, grossi e resistenti, oltre che molto affilati e quindi molto taglienti.

Dei leggerissimi baffi comparvero sul suo volto, più che altro dei segni, come quelli del settimo Hokage, soltanto che Sakumo ce li aveva soltanto quando usava il chakra del suo cercotero.

Infatti, io venni buttata a terra e rimasi in equilibro solo per un miracolo della natura.

-Quindi, alla fine, Naruto ti ha insegnato a governare l'undici code, per caso?- Lui mi guardò e ringhiò appena, preparandosi ad attaccare, mentre fra i denti stringeva il suo pugnale ancora rivestito di chakra di tipo fulmine.

Poi, prese il pugnale in una delle sue mani.

-Sì, non sottovalutarmi, so controllare il suo manto alla perfezione, anche se richiamare le sue code per me sarebbe solo un suicidio.- Concluse, per poi saltare a cinque metri dal suolo e dirigersi a massima velocità contro di me.

Io, però, schivai l'attacco correndo velocemente verso sinistra e preparandomi a finire quello scontro il prima possibile.

Nella mano libera di Sakumo si formarono tre saette che mi vennero lanciate incontro a massima velocità.

-Dovessi farti del male tu tornerai a Konoha, devo fartici tornare...- Disse, mentre io saltavo in aria, schivando le saette senza troppi problemi.

Velocemente eseguii delle mosse molto svelte con le mani e mi moltiplicai per uno, facendo correre la mia copia verso Sakumo.

Sakumo, dal canto suo non si mosse, anzi, si preparò ad attaccare la mia copia col suo pugnale.

-Stupido...- Sussurrai appena, sorridendo compiaciuta, visto che la mia copia prese fuoco e finì addosso al mio avversario.

La copia svanì subito dopo ed io mi misi una mano sul petto, risentire tutto quel calore addosso a me non era mai stato il massimo.

Ma fu proprio in quel momento che vidi Sakumo rialzarsi in piedi e fissarmi con aria di sfida, anche se era un po' malconcio.

Probabilmente il suo fottuto demone lo aveva protetto dal mio attacco limitandone i danni di parecchio.

Fu proprio allora che decisi di porre fine a quello scontro con una tecnica che avevo imparato ad usare un paio di anni prima.

Eseguìì le mosse in pochissimi siatnti e poi mi diressi a passo spedito contro Sakumo.

-Chidori!- Urlai, al nulla, mentre Sakumo metteva il suo pugnale davanti a lui in modo da difendersi e tentava di colpirmi con l'altra mano/zampa e con i suoi artigli.

Ma io non mi feci scrupoli, lo colpii senza problemi e lui finì rovinosamente a terra, sott'acqua.

Immediatamente, però, sentii un forte dolore sul braccio sinistro e vidi che lui mi aveva comunque ferita e che stavo perdendo sangue.

Non mi curai, anzi, mi gettai in acqua ed andai a riprendere Sakumo il quale stava rischiando di annegare, visto che aveva perso i sensi e che stava sanguinando parecchio.

Una volta riportato in superficie lo appoggiai sopra un masso e lo curai molto velocemente, no, ancora non era giunto il momento, non volevo ucciderlo proprio in quel luogo, il nostro scontro finale era ancor alontano, troppo lontano, quindi, avrei aspettato il momento adatto, o forse volevo solo dargli più tempo?

Forse stavo rischiando davvero troppo, non uccidendolo in quel momento, avrei potuto innamorarmene davvero...

Comunque, una volta lasciato Sakumo su quella roccia me ne andai, procurandimi un taglio sul copri-fronte grazie ad un kunai e curandomi la ferita che lui mi aveva provocato prima.

 

Angolo autrice:

Già, la Valle dell'Epilogo, dove ci fu la prima lotta seria fra Naruto e Sasuke... ed ora la storia, come vedete, si sta ripetendo alla grande, infatti, l'idea di base era di fare tutto il manga/anime visto dal punto di vista di Sasuke, poi, però, mi sono resa conto che non sopportando per nulla il personaggio sarei andata OOC e poi, interpreto male i personaggi maschili, quindi, ho deciso di fare così xD

Comunque, che ve ne pare?^^

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Capitolo 3
*** Il tradimento ***


 

Il tradimento.

 

Correvo da diverso tempo e dovevo ammettere di avere almeno dieci minuti di ritardo buoni, se non di più, ma ormai non potevo farci nulla, dovevo solo sperare che Kaito-sama non se la prendesse troppo con me.

Sorrisi lievemente.

Lo chiamavo di già con l'appellativo di “sama”, lo reputavo di già un mio superiore... tsk, a quanto pareva ero già entrata nello spirito dell'Akatsuki.

Comunque, ormai erano le nove, avevo un orologio da polso sul braccio, ed io non ero ancora giunta a destinazione.

Dovevo muovermi, poco ma sicuro!

Quindi, aumentai la mia velocità in modo allucinante, per poi raggiungere la destinazione dove Kaito-sama mi aveva detto di giungere.

Appena giunta nel luogo d'incontro vidi subito Kaito-sama alle mie spalle, dopo tutto avevo ancora lo sharingan attivo, e quindi, mi girai, senza mutare espressione, rimanendo, quindi, gelida ed impassibile come sempre.

-Finalmente, Saeko... che cos'è successo?- Non risposi, dopo tutto non erano affari suoi!

Però, non capivo che cosa mi stesse succedendo, dentro di me ero sempre più confusa, le mie emozioni erano strane, non avrei mai e poi mai saputo spiegare la mia situazione psicologica in quel preciso istante.

-Io direi di mettersi in marcia, l'organizzazione si trova nei pressi di Kumo, no? Abbiamo un po' di strada da fare, un po' tanta, direi... comunque, ho avuto solo un piccolo contrattempo.- Conclusi, mentre lui si metteva in marcia ed io disattivavo lo sharingan, seguendolo con assoluta calma.

-Comunque, mocciosa, porta un po' di rispetto per le persone più anziane e più importanti di te, soprattutto se esse sono molto più forti di te...- Mi stava sottovalutando alla grande e questo gli sarebbe potuto costare molto caro se solo io avessi voluto fare sul serio!

Comunque, mi limitai a sbuffare ed a non rispondere proprio, non volevo litigare con nessuno, tanto meno con Kaito-sama e tanto meno in quel momento.

Comunque, camminammo per circa un paio d'ore e poi ci accingemmo a sederci contro un albero.

Kaito-sama prese la parola quasi subito.

-Sei certa al cento per cento che quelli di Konoha non proveranno a seguirti? Perchè se no dovremmo stare attenti, visto che ora come ora non voglio ancora dei veri e propri spargimenti di sangue...- Io sospirai ed alzai gli occhi al cielo, ripensando a Konoha, a quello che un tempo era il mio villaggio.

Il mio pensiero andò a mia madre, a come avrebbe preso la notizia delle mia fuga ed ai miei fratelli minore, non volevo che adesse loro niente di male, ma forse, forse per ottenere la mia vendetta dovevo liberare la mia mente da ogni sentimento positivo, probabilmente quello era l'unico modo che avevo per ottenerla.

-Non lo so, ma penso che mi seguiranno, che tenteranno di riportarmi indietro più e più volte, temo che la storia si riperà di nuovo, anzi, si è già ripetuta col mio tradimento.- Conclusi, mentre Kaito-sama si alzava e mi raggiungeva, sedendosi di fronte a me ed appoggiandosi ad un altro albero, quello proprio dietro di lui e quindi, di fronte a me.

-Beh, allora dovremo stare molto attenti e sempre in guardia.- Mi rispose, semplicemente, ma solo a quel punto mi sorse spontanea una domanda, qualcosa che mi cominciò a tartassare la testa con furia, con rabbia.

-Com'è che posso ottenere un potere tale da poter uccidere l'undici code e Sakumo Hatake?- Kaito-sama sorrise, o meglio, ghignò divertito.

Io non capivo del perché del suo ghigno, ma sicuramente c'era qualcosa sotto, qualcosa che forse ancora non dovevo sapere o che lui non voleva che io sapessi.

-Non preoccuparti, ogni cosa a suo tempo, ogni cosa a suo tempo...- Ripetè l'ultima frase per due volte di fila, per poi corricarsi contro l'albero e prendere sonno, seguito a ruota da me, anche se entrambi tenevamo comunque un occhio sempre vigile su quello che ci accadeva intorno, dovevamo stare sempre ben attenti a tutto, eravano ninja, no?

Fatto sta' che al mattino il Sole ci svegliò di colpo, o almeno, io aprii gli occhi immediatamente e mi accorsi pure di star sudando.

Subito mi ricordai dell'incubo che avevo appena fatto, più che altro del sogno, del ricordo che mi aveva tormentata durante tutta la notte.

La morte di mio padre.

In quegli ultimi due anni molto, troppo spesso mi capitava di sognarmi la morte di mio padre ed al mio risveglio mi sentivo come se avessi passato tutta la notte fottutamente in bianco!

Comunque, appena sveglia guardai Kaito-sama, il quale, era già in piedi e mi osservava con aria fredda, impassibile.

... da perfetto Uchiha...” Mi venne da pensare, ma subito escusi quel ragionamento, no, ormai gli Uchiha erano solo tre: io ed i miei fratello e solo io potevo attivare lo sharingan!

Mi alzai subito, cercando di non farmi vedere scossa e quindi, guardai Kaito-sama con sguardo che mostrava solo indifferenza.

-Andiamo, mocciosa, quelli di Akatsuki ti stanno aspettando.- Concluse, per poi cominciare a correre seguito a ruota da me.

Il viaggio durò sino a sera inoltrata, almeno, finchè non raggiungemmo un piazzale e Kaito-sama mise le mani per terra e si concentrò.

-Anche tu dovrai imparare questa tecnica, se vorrai entrare ed uscire liberamente dal nascondiglio.- Mi spiegò, mentre un'entrata si apriva sotto di noi ed apparivano delle scale in legno e un'apertura nel sotto-suolo di circa tre metri.

Kaito-sama fu il primo ad avviarsi e dopo pochi secondi lo raggiunsi pure io e quando entrambi fummo dentro lo vidi alzare le mani al soffitto e richiudere l'apertura lunga circa tre metri con estrema facilità.

-Benissimo, adesso dovrò presentarti i componenti dell'organizzazione, non trovi? E poi dovremo decidere con chi metterti in squadra e fra tutto questa sarà la cosa più difficile da fare, visto che ci sono molti punti di cui tener conto, comunque, prima di tutti ti presento gli altri ragazzi e poi ti metteremo alla prova, testeremo le tue abilità.- Dichiarò, alla fine, per poi avviarsi lungo la galleria che si snodava davanti a noi la quale era illuminata da dellle deboli fiaccole appese alle pareti.

 

Angolo autrice:

So che è difficile leggere, capirci qualcosa e commentare, visto che questa storia è collegata alla prima parte della saga, ma vorrei i vostri pareri^^

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Capitolo 4
*** Il covo ***


 

Il covo.

 

Camminavamo da circa una decina di minuti e solo a quel punto potei vedere un portone di legno immenso situato proprio davanti a noi.

-E questo portone?- Chiesi, rivolta a Kaito-sama, il quale osservò per qualche istante il portone e poi parlò.

-Beh, dall'altra parte c'è la stanza principale dove si dovrebbetro trovare gli altri ragazzi... almeno credo...- Concluse, per poi aprire il portone in questione.

La sala dove ci trovammo era ben illuminata da un lampadario molto grande e subito potei notare alcuni ragazzi ed alcune ragazze indaffarati in diverse faccende domestiche.

In mezzo alla stanza c'era un grande tavolo con delle sedie, c'era una cucina abbastanza piccola con tanto di forno e frigo ed un divanetto da due/tre posti.

Sì, quella stanza era arredata in stile abbastanza spartano.

Potei, però, notare anche due persone molto strane, un ragazzo-squalo ed uno che pareva una pianta più che una persona.

Ce ne sono di stranezze a questo mondo...” Pensai, per poi riconoscere Aryko, la ragazze che avevo incontrato due anni prima all'esame di selezione dei chunin.

Non sapevo molto bene il motivo, ma quella ragazza m'ispirava simpatia e fiducia.

Comunque, sia, Kaito-sama entrò e tossì lievemente, portando l'attenzione di tutti i presenti su di sé in un bater d'occhio.

-Ben, ragazzi, come avevo previsto abbiamo un nuovo membro a far parte dell'organizzazione. Aryko, accompagna Saeko nella stanza femminile e trovale una tuta adatta a lei.- Concluse, poi, Kaito-sama, mentre Aryko mi sorrideva tranquillamente ed io mi avvicinavo a lei osservandomi attorno.

Gli altri ragazzi mi stavano fissando con circospezione, quasi come se avessero voluto leggermi nella mente.

Aryko mi sorrise e si incamminò verso una porta di legno.

-Saeko, alla fine sei venuta, sai, ci contavo molto...- Cominciò, per poi apprestarsi ad aprire la porta.

Io, d'altro canto, sorrisi appena e le risposi tranquillamente.

-Come avrei potuto fare il contrario? Tu, piuttosto, perchè sei venuta a far parte di quest'organizzazione?- Lei non mi rispose subito, ma entrò dentro la stanza, anzi, cominciò a camminare lungo delle scale per pochi metri e poi sbucò in una stanza seguita a ruota da me.

Dovevamo trovarci al piano terra e non più sotto il suolo, visto che oltre i materassi a terra e l'armadio al muro c'era anche una grande e bella finestra che faceva entrare l'aria della sera.

L'armadio era molto grande e lungo, mentre le pareti erano spoglie così come i materassi, dopo tutto quella stanza era molto spartana come il resto del covo, dopo tutto pure la sala principale sembrava poco arredata.

-Ho i miei buoni motivi per essere qui, devi sapere che io e mio fratello siamo orfani sin dalla nascita, praticamente nostro madre è stato portato al suicidio da Naruto Uzumaki e nostra madre è morta di parto, Kaito-sama ci ha allevati come se fossimo figli suoi. Senza contare che quel bastardo di Naruto Uzumaki è un nostro lontano parente! Quel cretino non merita di portare questo cognome!- Disse, stringende una mano a pugno e digrignando i denti con rabbia, con disprezzo.

Sospirai, dopo tutto la comprendevo, anche lei ce l'aveva con Konoha, anche se per motiuvi diversi dai miei.

Io mi avvicinai a lei e le misi una mano sulla spalla, sorridendole, mentre lei apriva l'armadio e cercava una tunica adatta a me.

-Calmati, avrai la tua vendetta, promesso, ti darò una mano, anch'io, dopo tutto, ho i miei motivi per odiare quelli di Konoha, più che altro una persona del villaggio.- Aryko non mi rispose, si limitò a girarsi ed a passarmi una tunica identica a quella che stava indossando lei in quel momento.

-Cambiati, mettiti questa qui, dovrebbe starti.- Era fredda, impassibile, probabilmente stava tentando, invano, di calmarsi.

Comunque, io, capendo la situazione mi limitai ad annuire e prendere la mia tunica per poi svestirmi e lasciarmi soltanto la maglietta a mezze maniche, il reggiseno e le mutande, per poi potermi mettere, così, la tunica a nuvolette rosse addosso, senza troppi problemi.

-Bene, mi sta benissimo, ora dovremmo tornare dagli altri, non credi?- Dissi, calma, mentre Aryko mi passava accanto senza fiatare, probabilmente non si era ancora totalmente ripresa

Io sospirai e mi guardai velocemente intorno, quella stanza era sopoglia, sì, ma a me andava più che bene, dopo tutto avrei dovuto semplicemente dormirci, il resto del mio tempo lo avrei passato ad allenarmi molto duramente per poter, così, migliorare.

Però, in quel momento il mio pensiero andò a Konoha.

Mamma... fratellini... perdonatemi, se potete...” Pensai, stringendo una mano a pugno e seguendo Aryko fuori da quella stanza.

Ormai non potevo più tirarmi indietro, ormai la mia vita era lì, con loro e con nessun altro, no, non potevo più tornare a Konoha.

Dopo tutto dovevo rimanere lì per due motivi: loro erano gli unici a potermi allenare per bene ed a potermi insegnare tecniche che mi avrebbero portata ad essere in grado di vendicarmi da sola, visto che a Konoha Naruto non poteva certamente farmi da sensei perché non aveva neppure un elemento che avevo io e visto che al villaggio gli unici due in grado di farmi da insegnanti erano morti nell'attacco da parte dell'undici code e quindi non potevo più rimanere al villaggio

Poi, motivo ancora più importante: a Konoha c'era Sakumo, non potevo rimanere con lui, non più.

Kaito-sama mi guardò e subito si decise a parlare.

-Bene, prima di tutto ti devo presentare i tuoi futuri compagni, i componenti dell'organizzazione e poi ti andrai a riposarti, visto che da domani comincerò a metterti alla prova, ad allenarti.- Io osservai gli altri ragazzi mentre Aryko si trovava di fianco a me.

I due che colpirono più di tutti la mia attenzione furono un ragazzo-squalo ed un ragazzo-pianta, ok, nel mondo dei ninja bisognava aspettarsi di tutto, ma cose simili erano assurde, fuori dal pensiero umano, fuori da qualsiasi concezione umana!

Poi, ne vidi pure un altro... ok, forse i due ragazzi di prima erano molto più umani di lui... a quell'uomo gli si intravedevano delle strane fibre nere, sembrava totalmente coperto da quelle cose!

-Benissimo, allora direi di poter cominciare con le presentazioni...-

 

Angolo autrice:

Nel prossimo capitolo ci saranno le presentazioni, però, toglierò il figlio di Itachi che avevo messo l'altra volta, visto che se no sarebbe lui a dover diventare il prossimo capo-clan e quindi, non mi tornerebbero un paio di cose con una profezia che metterò più avanti xD

Comunque, che ve ne pare?^^

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Capitolo 5
*** I membri di Alba ***


 

I membri di Alba.

 

I ragazzi mi stavano osservando da un pezzo, almeno finché Kaito-sama non si decise a parlare di nuovo.

-Allora, Tora e Daisuke, venite avanti.- Un uomo sui trenta/trentacinque anni si fece avanti seguito a ruota da un ragazzo sui venti/venticinque anni.

Insieme a Kaito-sama dovevano essere i più grandi.

Il più vecchio de duo era pure il più strano, non potevo essere certa della sua età, visto che era completamente mascherato e gli si vedevano uscire delle fibre nere da sotto le varie coperture che indossava.

L'altro, invece, aveva dei lunghi capelli argentei e le iridi degli occhi viola.

Oltre questo sembrava un giovane normale.

-Bene, Tora ha l'innata delle fibre nere, mentre Daisuke è un jashinista e se non sai che vuol dire te lo spiegherà lui, fatto sta che sono entrambi immortali.- Osservai quei due per poi spostare lo sguardo altrove, il sorrisetto sadico e fuori luogo di Daisuke non era il massimo da vedere.

Il mio sguardo, quindi, si spostò su altri due membri dell'organizzazione.

Un ragazzo-squalo ed un giovane dall'aspetto abbastanza normale, anche se era grosso e muscolosissimo, mi osservavano con indifferenza.

-Beh, loro sono Naizen e Ryuk, il mezzo squalo come vedi porta una katana -che non è una normale arma da combattimento- e lotta solo con quella, mentre Ryuk, beh, punta tutto sulla forza fisica, o almeno, la maggior parte della sua potenza sta' lì, visto che è il secondo a possedere il segno maledetto sin dalla nascita.- Concluse, poi, il capo.

Il segno maledetto? Mi pare di averne già sentito parlare... mi sembra che mio padre ce lo avesse persino avuto, in passato...” Non sapevo con certezza che cosa fosse questo “segno maledetto”, ma sapevo più o meno che aveva due livelli e che una persona su dieci sopravviveva dopo l'impiantagione di tale marchio addosso, moltissimi morivano ed in ancora meno riuscivano a controllarlo a pieno.

Ma il mio sguardo si posò subito su altre persone, più precisamente sul ragazzo-pianta.

-Hichiko lavora da solo, o meglio, spesso è in squadra con me, comunque, come vedi è per metà una pianta e lo si può definire “carnivoro”, visto che non è totalmente umano e quindi non può essere considerato un cannibale a tutti gli effetti...- Ok, quello lì faceva abbastanza schifo, dovevo ammetterlo.

Comunque, mi feci mentalmente due calcoli ed arrivai a capire che Kaito-sama mi aveva presentato cinque membri, più lui ed Aryko eravamo a sette, quindi, ne mancavano ancora due, visto che con me erano ad otto.

Però, forse Kaito-sama non era contabile come membro dell'organizzazione, visto che ne era il capo...

-Poi, c'è Akira, il gemello di Aryko e che sta in squadra con lei.- Cominciò, Kaito-sama, indicando un ragazzo dai capelli arancioni e sparati in aria, mentre i suoi occhi erano di uno strano color miele.

-Beh, Akira usa la carta come arma principale e ti assicuro che non è da sottovlautare, anche se più pensare che possedendo il fuoco lo si possa battere molto, troppo facilmente, fidati, non è affatto così.- Annuii appena per poi spostare lo sguardo altrove e vedere una ragazza assieme ad un ragazzo.

La femmina aveva i capelli neri, tenuti lunghi, il volto completamente bianco e gli occhi che parevano gialli, mentre l'altro aveva un mezzo sorriso dipinto sul volto e mi osservava.

Il ragazzo aveva gli occhi rossi ed i capelli tendenti al bianco.

-Loro sono rispettivamente Tomoko -la ragazzina- e Sharaku, l'altro. I membri con te sono dieci e quindi, finalmente siamo al completo, visto che io non vengo contato in quando sono il coordinatore di tutto.- Il ragazzo di nome Sharaku mi guardò di nuovo ed io sospirai appena, non pareva una persona col cervello totalmente a posto.

-Il tuo chakra ha davvero un buon odore, Uchiha...- Ok, era ufficialmente malato, andato, inguaribile.

Kaito-sama sorrise appena e poi continuò a parlare con assoluta non-curanza.

-Beh, ho fatto i miei calcoli e col tuo ingresso nell'organizzazione dovrò cambiare un attimo alcune coppie, quindi, Hichiko e Tomoko da oggi collaboreranno insieme -io lavorerò prevalentemente da solo o con loro due- e tu, Saeko, starai in squadra con Sharaku.- Io lanciai uno sguardo omicida verso il ragazzo in questione, ma non dissi una sola parola, avrei accettato qualunque compagno pur di poter diventare più forte e di poter, così, seguire la strada della vendetta, la mia strada.

Ormai eravamo in quella stanza da un bel po' e il sonno si faceva sentire, anche se di poco, ma Kaito-sama parve intuirlo, infatti, ci congedò subito.

-A domani, Saeko, va' a riposare, da domani cominceranno gli allenamenti e comunque, per finire le presentazioni, Tomoko usa prevalentemente i serpenti e tecniche che non sto a spiegarti, mentre Sharaku più che alrtro sa localizzare molto bene il chakra, è un'ottima spia, te lo assicuro.- Detto questo ogniuno se ne andò nella propria stanza ed io tornai nel così detto “dormitorio” femminile, anche se più che altro era una stanza con alcuni materassi, più precisamente erano tre, visto che in quella stanza ci dormivamo soltanto io, Aryko e Tomoko.

Dalla finestra si poteva vedere benissimo la notte e la luna ormai alta nel cielo stellato.

Comunque, in quel momento dovevo pensare soltanto a riposarmi, non ad altro...

Quindi, mi buttai sul primo materasso libero e mi coprii con l'unica coperta a disposizione, per poi sospirare e chiudere gli occhi, non me ne poteva fregar di meno della luce accesa.

Aryko si mise nel materasso alla destra del mio e Tomoko sopra quello alla mia sinistra, ma prima, la ragazza spense la luce della stanza e chiuse la porta.

-Notte...- Sussurrai, sbadigliando appena, pochi minuti prima di prendere definitivamente sonno.

 

Angolo autrice:

 

Che ve ne pare?^^

Ho presentato un po' i ragazzi e sì, Saeko è in squadra col figlio di Karin e di Suigetsu, anche se dal padre non ha preso niente se non i capelli xD

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Capitolo 6
*** Sogni e rivelazioni ***


 

Sogni e scoperte.

 

Mi stavo allenando da circa cinque ore e tentavo di attivare il tre toome, dovevo migliorare, dovevo diventare sempre più forte, dovevo diventare invincibile.

Poi, però, subito dopo aver lanciato uno shuriken verso un albero ed aver saltato in aria, a circa cinque metri dal suolo, vidi Gyn alle mie spalle, avevo lo sharingan attivo, e quindi, tornai a terra senza problemi per poi girarmi di colpo ed osservare mio fratello negli occhi.

Poco più di 12 anni io e poco più di 4 anni lui.

Mio fratello mi sorrise dolcemente, era ancora un bambino... però, dovevo ammettere che per essere un bambino era già molto bravo, la sua mira con le armi ninja era già a un buon punto e conosceva le tre tecniche basillari per poter essere uno shinobi, mentre, però, non sapeva usare ancora la palla di fuoco suprema, la tecnica principale per ogni Uchiha.

-Nii-san, mi alleni, per favore?- Sospirai.

Era in momenti come quelli che mi chiedevo perché papà e il sensei fossero morti, dopo tutto se ci fossero stati loro Gyn non avrebbe dovuto chiedere a me di allenarlo, papà era un Uchiha a tutti gli effetti, uno degli ex-migliori ninja di Konoha e pure il sensei aveva lo sharingan, anche se era impuro...

Ma perché papà e il sensei non sono ancora vivi? Almeno li ammazzerei io stessa...” Quello era un pensiero che facevo spesso, visto che Gyn mi chiedeva quasi sempre di allenarlo, ma la mia risposta era sempre la solita.

Infatti, quel giorno fu come tutti gli altri, mi avvicinai a Gyn e gli misi due dita sulla fronte, per poi parlargli con assoluta calma e freddezza.

-Mi spiace, ma sarà per la prossima volta, Gyn...- Poi, mi diressi verso casa, non avevo voglia di rimanere lì un istante di più.

-E' sempre così! Non mi alleni mai, uffi...- Abbozzai un messo sorriso ma non risposi, ormai ero abituata a quel tipo di risposta, io non volevo perdere del tempo ad allenarlo e quindi lui si lamentava sempre.

 

-Saeko! Svegliati, Saeko!- Una voce mi ridestò dal sonno profondo in cui ero caduta, quindi, aprii i miei occhi del colore della notte e vidi Aryko che mi fissava con occhi freddi, anche se leggermente ironici.

-Finalmente... la colazione è pronta, sai? Gli altri ti stanno aspettando. Dai, alzati, non c'è tempo da perdere!- Sospirai e mi misi velocemente in piedi rimettendomi i sandali ai piedi.

Era stato tutto un sogno, un maledettissimo sogno... però, mi ero sognata la realtà, il mio passato, cioè che davvero succedeva fra me e Gyn ogni singolo giorno in cui lui mi chiedeva di allenarlo.

Sorrisi tristemente.

Pur volendomi vendicare non riuscivo a non dispiacermi per il dolore che avevo provocato alla mia famiglia tradendo Konoha.

-Saeko, tutto bene?- Fu Aryko a parlare ed io mi limitai ad annuire, non avevo voglia di spiegarle i miei problemi, non volevo mostrarmi debole davanti a nessuno!

Comunque, mi limitai a seguire Aryko fuori dalla stanza e ad andare a sedermi accanto a lei a tavola.

Tomoko era davanti a me, dal lato opposto del tavolo, e mi stava sorridendo in modo strano.

Ma che vorrà?” Pensai, mentre mi accingevo a mangiare delle verdure sotto-aceto.

Quella mattina non avevo particolarmente fame, quel sogno non mi si toglieva dalla testa, Konoha non se ne voleva andare dalla mia vita, ancora non riuscivo a vedere quel villaggio semplicemente come un posto in cui ci vivevano delle persone che per me non erano più nessuno, ancora non avevo spezato tutti i legami con loro.

Ma quando ci sarei riuscita?

Naturalmente se ci fossi riuscita...

-Saeko, seguimi.- Fu Kaito-sama a parlare e quindi, io, smisi di mangiare e lo seguii.

Tomoko mi lanciò uno sguardo ed Aryko mi sorrise, mentre il mio nuovo compagno di squadra, Sharaku, si limitò ad osservarmi di sottecchi.

-Attiva lo sharingan.- Kaito-sama continuava a parlare mentre camminava ed uscivamo, così, dalla stanza principale.

Io non battei ciglio, mi limitai ad attivare lo sharingan e a seguire il mio capo.

Una volta che Kaito-sama si fu trovato davanti alle scale del giorno precedente e sotto la botola continuò a parlare

-Bene, con lo sharingan dovrai osservare le mie mosse e tentare di meorizzarle, dovrai imparare ad aprire questa botola da sola.- Concluse, per poi alzare le mani verso la botola ed aprirla mentre io seguivo ogni suo movimento con lo sharingan.

Poi, lo seguii uscendo all'aria aperta.

-Prova a chiuderla tu stessa, tanto le messe da fare sono le stesse, solo che devi mettere le mani verso il basso.- E così feci, senza dire una parola, abbassai le mani e mi concentrai.

Chiusi la botola facendo sì che il nascondiglio dell'organizzazione scomparisse, almeno ad occhio, e che nesusno avesse potuto trovarlo almeno che non sapesse con precisione dove si trovava.

-Benissimo, adesso voglio vedere a che punto sei arrivata con gli allenamenti effettuati a Konoha.- Mi disse, per poi mettersi in marcia seguito a ruota dalla sottoscritta.

Ci incamminammo verso il bosco e restammo in asosluto silenzio finché non giungemmo in una piccola radura e lì Kaito-sama si moltiplicò per tre ed io presi la mia katana e mi preparai allo scontro diretto contro quell'uomo.

Kaito-sama usò la tecnica della sostituzione portandosi dietro di me.

Il suo chakra non era quello di un normale shinobi, lo capivo grazie al mio sharingan perennemente attivo.

Nei suoi occhi c'era qualcosa di molto strano...

Io mi girai di scatto ed attaccai Kaito-sama con la mia katana, per poi alzare lo sguardo verso di lui, prima tenevo gli occhi bassi, ed accorgermi che mi aveva bloccato la katana.

-Tutto qui?- Era ironico ed aveva previsto la mia mossa, il mio attacco...

Io rimasi impassibile, ma sentii un brivido lungo la mia schiena.

No, non era possibile...

-Tu... come fai di cognome?- Chiesi, con freddezza mentre i miei occhi si posavano sui suoi e così, ebbi la risposta che cercavo.

No, non è possibile...”

 

Angolo autrice:

Forse avrete già intuito... é_é

Sì, Saeko aveva lo sharingan attivo quando Kaito le ha bloccato l'attacco, cosa molto strana, visto che lo sharingan aumenta moltissimo la velocità, la precisione etcc etcc dell'utilizzatore/utilizzatrice xD

Quindi, come avrà fatto Kaito a bloccare Saeko?

E' semplicemente più veloce dello stesso sharingan a tre toome 8quello di Saeko), oppure, nasconde qualcos'altro?

Lo scoprirete solo leggendo! ^^

Poi, il sogno di Saeko: la scena rispecchia molto il rapporto Sasuke/Itachi prima dello sterminio e l'impressione che volevo dare su Saeko e Gyn è proprio questa... quella di due fratelli che prima del tradimento di Saeko avevano un rapporto tipo Sasuke ed Itachi... però, Saeko non sta proteggendo Konoha da lontano come ha fatto Itachi...

Comunque, che ve ne pare? ^^

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Capitolo 7
*** Rivelazioni ***


 

Rivelazioni.

 

Lo guardai ancor più intensamente negli occhi e li vidi rossi come il sangue e con tre virgole al loro interno, oltre alla pupilla nera come la pece.

No... non poteva essere, lui non poteva avere tale povere!

Kaito-sama non poteva essere un Uchiha!

Saltai in dietro di circa sette metri e mi ritrovai davanti alle tre copie.

Dovevo eliminarle, non dovevo perdere la concentrazione.

-Bene, dopo mi dovrà spiegare un po' di cose, Kaito-sama, per esempio, come fa, lei, ad essere un Uchiha...- Mi limitai a dire, per poi rifoderare la mia katana e lanciare sei shuriken verso le copie, due a testa, e saltare in aria.

Le copie schivarono abilmente gli shuriken e Kaito-sama usò la palla di fuoco suprema nella mia direzione.

Io, d'altro canto scanzai la tecnica rimanendo in aria e usai a mia volta la palla di fuoco suprema verso una delle copie di Kaito-sama.

Poi, tornai a terra e schivai un kunai con tanto di carta-bomba del capo per poi rialzarmi e riprendere la mia katana.

-Ho ancora due copie, come pensi di potermi tener testa anche solo un secondo di più? Non sei debole, soprattutto vista la calma con cui hai reagito alla scoperta che io sono un Uchiha, ma comunque non sperare di poter essere alla mia altezza...- Questo era vero, io non potevo tenergli testa ancora a lungo, non ero ancora al suo livello, ma dovevo fargli vedere che non ero debole, io ero una kunoichi molto forte e temibile!

-Adesso vedrai di che pasta sono fatta...- Conclusi, per poi correre verso di lui e saltare in aria appena mi trovai a tre metri da Kaito-sama.

Quindi, usai la pioggia di fuoco suprema ed eliminai le sue copie che non schivarono la tecnica in tempo, mentre Kaito-sama non si fece problemi a teletrasportarsi dietro di me.

Però, pochi istanti prima del teletrasporto i suoi occhi erano cambiati, il suo sharingan era cambiato...

Ma come...!?” Non capivo, si era teletrasportato!?

Però, non finii di formulare il mio pensiero che dovetti correre verso destra per poter, così, schivare l'attacco di Kaito-sama che mi aveva lanciato quattro shuriken.

Avendo un po' di fiatone mi bloccai di colpo e mi chinai su mi stessa, respirando affannosamente.

-N-non è possibile... come ha fatto a teletrasportarsi? Solo una persona poteva farlo... solo uno sharingan aveva tale potere ed ormai quella persona, colui che possedeva quell'occhio, è morto da anni... come diavolo ha fatto!?- Non capivo proprio più che cosa stesse succedendo.

Kaito-sama aveva usato il kamui inverso o che!?

Mi girai di scatto e guardai il mio superiore negli occhi.

-Intendi dire Kakashi Hatake? Quell'impuro? Beh, almeno adesso si è ufficialmente tolto dalla scatole... comunque, in passato c'era pure un'altra persona che aveva questo potere, il kamui e quello inverso, Madara Uchiha, ed io... beh... indovina da sola...- Feci due calcoli molto veloci e semplici.

Mio padre mi aveva raccontato di un certo Mara Uchiha, del fondatore degli Uchiha, e se i miei calcoli erano esatti durante la quarta guerra mondiale doveva avere all'incirca novanta/cent'anni...

-Quel Madara Uchiha ha avuto un figlio? Questa è bella...- Conclusi, leggermente ironica.

Lui non disse una parola, si limitò a sparire fra gli alberi in un batter d'occhio, senza aggiungere altro, senza rispondermi.

Per caso vorrà ancora lottare? Beh, di certo non mi arrenderò così facilmente!” Pensai, con estrema convinzione, mentre impugnavo di nuovo la mia fidata katana e mi preparavo allo scontro contro Kaito-sama.

All'improvviso vidi Kaito-sama dirigersi verso di me dal bosco ed usare un drago acquatico.

Io, dall'altro canto, schivai la tecnica all'ultimo e mi decisi a fare sul serio.

Mi moltiplicai per due e sorrisi.

-Adesso giocherò le mie ultime due carte... adesso le farò vedere davvero di che cosa sono capace!- Kaito-sama parve sorridere divertito, quasi compiaciuto, per poi mettersi in posizione d'attacco e preparsi alla mia futura mossa.

Una delle mie copie corse verso Kaito-sama lanciandogli quattro shuriken e due di questi erano provvisti di carte-bombe, ma il mio obbiettivo non era colpitlo con quelle armi, anzi, essi servivano solo da diversivo.

Infatti, appena Kaito-sama dovette schivare l'attacco l'altra mia copia si sostituì e si portò proprio dietro di lui prendendo fuoco sull'istante.

Kaito-sama fu investito dall'ondata di calore improvviso ed io sorrisi compiaciuta, adesso volevo proprio vedere se faceva ancora lo sbruffone!

Ma, come se nulla fosse rividi apparire Kaito-sama senza un gravvi, ma solo lievemente affaticato.

-Mi stai sottovalutando... non sei niente male, Saeko, le tue potenzialità sono notevoli e potresti sicuramente diventare una delle ninja migliori al mondo se solo io ti insegnassi ciò che so, ma non sottovalutarmi mai, non sottovalutare mai il tuo avversario, questa è la prima regola che ti devi ricordare in qualsiasi situazione. Mettitelo bene in testa.- Mi riferì, con estrema calma e rigidità.

Io non dissi una sola parola, lo vidi solo correre verso di me con una katana in mano, l'aveva appena presa dal fodero che si trovava legato sopra la sua schiena, per poi attaccarmi.

Io preparai la mia ultima carta, il mio ultimo asso nella manica.

-Chidori!- Urlai, al vento, al nulla, per poi colpire Kaito-sama mentre lui mi feriva alla spalla destra senza dare importanza all'entità del taglio che mi stava causando.

Lo colpii.

Stranamente lo vidi ansimare e mettersi una mano sulla pancia, sulla ferita che gli avevo causato.

Io, però, a mia volta dovetti subito mettere una mano sul taglio che il capo mi aveva causato e lo dovetti curare immediatamente, se no la ferita sarebbe sicuramente peggiorata.

-Sei notevole, Saeko, stavolta devo ammettere che pure io ti ho sottovalutata... non credevo avessi più di un elemento, ne hai altri?- Mi chiese, Kaito-sama, mentre ansimava con fatica ed io mi riprendevo dal colpo subito per colpa della katana del capo.

-Ho anche l'acqua... non credo di possederne altri, ma di questi tre ne sono sicurissima, anche se di tecniche di tipo fulmine conosco solo il chidori.- Conclusi, per poi mettermi a sedere per poter, così, riprendere fiato con calma.

-Benisismo, torniamo alla base, per oggi ti lascerò col tuo compagno di squadra per farvi conoscere meglio, ma da domani in poi vi mandero in missione.- Concluse, poi, alla fine, Kaito-sama.

 

Angolo autrice:

 

é_é Avete letto benissimo xD

Kaito è il figlio di zio Maddy xD

Quindi, è il cuginetto Kaito... Omg

 

Saeko: Tu non sei normale...

Io: Manco tu, vuoi vendetta anche se tuo padre non avrebbe voluto, il tuo sensei idem e pure tua madre, senza contare tutti gli altri...

Saeko: UN'UCHIHA VUOLE SEMPRE VENDETTA! Quindi, per favore, sta' zitta...

Io: Ok, tanto sei un mio personaggio... posso farti fare quello che voglio.

Saeko: So come averti in pugno... sono una parte di te e tu lo sai molto bene che faccio parte del tuo subcoscio... potrei farti avere un bel 6 nelle materie dove non ce l'hai...

Io: D'ho... mi hai fregato xD

 

No, a parte il teatrino comico fra me e la Saeko della storia, sì, Kaito è un Uchiha, che ne pensate? xD

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Capitolo 8
*** Una missione nei pressi di Konoha ***


 

Una missione nei pressi di Konoha.

 

Alle 17:00 del giorno dopo dovetti partire con Sharaku per una missione affidataci da Kaito-sama, la quale consisteva nell'uccidere quattro persone, un team, incaricate di portare delle notizie sull'Akatsuki a Konoha.

Già, Konoha...

Sarei dovuta tornare nei pressi del mio ex-villaggio e probabilmente avrei dovuto rincontrare i miei ex-compagni...

Come mi sarei comportata?

Come avrebbere reagito, loro?

Beh, quello non era sicuramente il momento per pensare a certe cose, dopo tutto ormai era giunto il momento della mia partenza per la mia primissima missione in qualità di nukekin.

-Saeko-chan! Dai, andiamo!- Fu Sharaku a riportarmi alla realtà ed i miei occhi freddi come il ghiaccio si posarono subito su di lui, fulminandolo.

Io e lui non saremmo mai andati d'accordo, lui era troppo infantile, troppo sicuro di sé pur essendo debole, pur avendo come unico punti di forza il poter rintracciare il chakra altrui...

Avete presente i bimbominkia?

Ecco, lui era proprio questo... un bimbominkia.

-Chiamami solo Saeko.- Dissi, con estrema freddezza, mentre mi avviavo verso di lui ed aprivo il masso che nascondeva il nostro covo al resto del mondo.

Poi, una voce familiare, amica, mi chiamò da dietro le mie spalle.

-Saeko, ti consiglio di non ucciderlo, anche se lo vorresti... comunque, ci vediamo!- Aryko.

Accennai un veloce saluto con la mano, accennando un mezzo sorriso, e poi mi avviai dietro a Sharaku, senza aggiungere altro.

La missione che ci avevano affidato pareva facile e senza imprevisti, dopo tutto, uccidere quattro persone che non sembravano dotate di abilità particolari sarebbe stato abbastanza facile.

Più che altro sembrava che la missione ci fosse stata ffidata per affilare il nostro gioco di squadra.

Comunque, appena uscimmo dal nascondiglio Sharaku mi guardò sorridendo divertito.

-Adesso siamo da soli, io e te... dai, che ne dici?- Sharaku si stava avvicinandoa me ed io prontamente gli tirai un calcio nello sterno, buttandolo a terra.

Ma solo allora una frase riecheggiò nella mia testa...

 

Flash-back.

 

-…se non c’é collaborazione, anche se fra i membri c’é odio oppure semplice indifferenza, la missione non sarà mai portata a termine…-

 

Fine flash-back.

 

Ok, non dovevo, potevo, ucciderlo e dovevo collaborarci, dopo tutto quella frase era l'unica con un senso logico che avevo sentito quando ero a Konoha.

Sharaku si rialzò da terra e non disse una sola parola sull'accaduto, come se non gli importasse del fatto che io gli avevo fatto del male.

Io, d'altra parte, non mi scomposi minimamente e cominciai a camminare, visto che dovevamo raggiungere il paese del Fuoco da quello del Fulmine, cioè, dove eravamo in quel momento, dove si trovava il nostro covo.

Fu allora che Sharaku mi lanciò un cappello per potermi coprire gli occhi ed il volto, io capii subito il perché di tale gesto, infatti, lui ne aveva un altro e se lo mise subito addosso, dopo tutto non dovevamo essere riconosciuti... non da quelli di Konoha.

-No, dobbiamo semplicemente svolgere il nostro incarico, fine della discussione.- Gli risposi mentre cominciammo a correre fra gli alberi e lui mi raggiunse quasi subito, sorridendomi sarcastico, malizioso.

-Oh, quanto sei difficile... prima o poi ti convincerò, poco ma sicuro!- E poi, di che doveva convincermi?

Lo lasciai perdere e scuotendo appena il capo aumentai la mia velocità, per poi sospirare in un modo appena percettibile.

Per raggiungere i pressi di Konoha ci sarebbe voluto più di un giorno di viaggio e quindi intorno alle 22:00 ci saremmo dovuti fermare per riposarci.

Comunque, restammo in silenzio per tutto il viaggio e solo quando il Sole fu tramontato da un po' decisi di fermarmi.

Sharaku mi seguì in silenzio, visto che mi ero avviata verso una piccola caverna che avevo individuato grazie alla mia grande capacità di osservazione, no, non avevo lo sharingan attivo.

-Per stanotte dormiremo qui.- Non aggiunsi altro, mi limitai a sdraiarmi per terra ed usare un masso come cuscino, ma prima mi tolsi il cappello che portavo in testa.

Sharaku andò a letto senza dire niente, probabilmente aveva sonno pure lui, ma adesso m'importava il giusto.

-Che cosa faremo se incroceremo quelli di Konoha durante la missione?- Già, non avevo un piano al riguardo e Sharaku aveva finalmente detto qualcosa di sensato...

Che cosa potevamo fare se li incontravamo?

-Li elimineremo, naturalmente, ma prima dovrò vedere chi sono, alcune persone di Konoha non devono ancora morire, mi serviranno in futuro...- Qual'era un modo migliore per proteggere mia madre, i miei fratelli ed aspettare ancora un po' riguardo la morte di Sakumo?

Comunque, Sharaku non disse altro, lo vidi soltanto annuire leggermente poco prima di prendere sonno.

Anch'io feci lo stesso, addormentandomi quasi subito dopo di lui, riflettendo qualche secondo su ciò a cui saremmo dovuti andare incontro.

Kaito-sama mi aveva spiegato, prima di mandarmi in missione, di non uccidere Naruto, qualsiasi cosa fosse successa, visto che gli serviva vivo e vegeto per il suo piano e che noi due ancora non eravamo all'altezza dell'Uzumaki, ma per quanto riguardava gli altri, beh, potevo farne ciò che mi pareva... quindi, potevo anche essere spietata, naturalmente se volevo.

Fatto sta che mi addormentai, ma rimanendo sempre e comunque sveglia e in allerta, non potevo rischiare che succedesse qualcosa a me o a Sharaku durante la notte, lui mi serviva, lui poteva rintracciare il nemico, gli avversari, anche dove lo sharingan non arrivava, quindi, sì, per quanto mi stasse antipatico mi serviva vivo e vegeto.

No, per quanto avessi voluto non potevo fare proprio a meno di Sharaku.

 

Angolo autrice:

Eh, sì, nei pressi di Konoha... *_*

Saeko rincontrerà i suoi ex-compagni?

In tal caso, come si comporterà di fronte a Sakumo?

Comunque, per quanto riguarda il flash-back, quella frase è presente nella prima parte della saga, più precisamente nel capitolo tre...

Praticamente mi riferisco a quando Kakashi parla a Saeko, Sakumo e Minato dopo aver visto il loro lavoro di squadra più che eccellente.

Comunque, che ne pensate? *_*

 

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Capitolo 9
*** La missione ***


 

La missione.

 

Ci svegliammo entrambi all'alba, dovevamo rimetterci subito in viaggio per raggiungere i pressi di Konoha, la parte est del villaggio, dove sicuramente avremmo incontrato i nostri avversari e dove, poi, li avremmo eliminati senza farci nessun tipo di scrupoli.

Fatto sta che appena mi svegliai guardai Sharaku di già in piedi e gli feci cenno di avviarsi, per poi mettermi il cappello che il giorno prima mi ero tolta per dormire.

Sharaku sospirò e mi fulminò con lo sguardo, leggermente infastidito.

-Tu non mi dai ordini...- Disse, per poi avviarsi sbuffando.

Io, d'altra parte, m'incamminai e cominciai subito a guardarmi velocemente intorno finché non notai un pero, dopo pochi minuti di passeggiata, e quindi, con due shuriken buttai due pere a terra e le raccolsi, buttandone una a Sharaku.

-Mangiala, con queste ci facciamo colazione.- Era dal pranzo del giorno prima che non mangiavamo e quindi, pensai, che mettere qualcosa sotto i denti era d'obbligo, in un momento come quello.

Quindi, entrambi mangiamm o una pera a testa mentre camminavamo, per poi incominciare a correre molto velocemente.

Il vento mi passava fra i capelli ed io riflettevo.

Riflettevo sul fatto che avrei rincontrato i miei ex-compagni che pur non vedendo da poco tempo già sentivo lontani da me, li sentivo come se non fossero più parte di me.

Ma il mio pensiero, però, si fermò su Sakumo e sulla prima volta che lo incontrai.

Scossi violentemente la testa ed aumentai la mia velocità.

Sharaku mi raggiunse subito.

-Che hai, Saeko-chan?- Sospirai e non risposi, anzi, alzai gli occhi al cielo.

Ma perché non mi lasciava mai in pace?

Neppure ventiquattro ore che eravamo insieme e già non lo sopportavo più...

-Sta' zitto e corri, ci siamo quasi.- Mi limitai a rispondere, per poi guardarmi attorno ed attivare lo sharingan, mentre abbassavo ancor di più il cappello in modo tale da coprirmi totalmente gli occhi.

Fu allora che Sharaku mi fece segno di seguirlo e subito ci nascondemmo dietro ad un masso molto grande.

Ormai era sera, ma il Sole era ancora ben presente nel cielo, dopo tutto era piena estate.

Comunque, dopo pochi secondi che ci eravamo appostati dietro al masso potemmo notare quattro persone vestite da AMBU, probabilmente due donne e due uomini.

Probabilmente Sharaku aveva sentito la loro presenza grazie alla sua possibilità di avvertire il chakra altrui anche a kilometri e kilometri di distanza.

Il mio compagno di squadra prese un kunai e quattro shuriken, mentre io misi una mano sulla mia katana.

Eravamo sicurisismi che i nostri nemici fossero loro perché uno di loro aveva in mano una pergamena dove c'era scritto “Akatsuki”.

-Coprimi le spalle, io mi occuperò di eliminarli mentre tu ne terrai impegnati al masismo due, ok?- Gli sussurrai, mentre stavo per attaccare.

Sharaku annuì convinto ed io uscii subito allo scoperto, saltando in aria ed estraendo la mia katana.

Uno di loro mi lanciò subito quattro shuriken ai quali cambiai subito traiettoria con la mia katana, mentre tornavo a terra.

Una delle due presunte donne usò subito la tecnica del palmo mistico ed io, quindi, saltai verso un albero appena dietro di loro e vidi Sharaku uscire allo scoperto e fare la stessa cosa che avevo fatto io, ma durante il salto lanciò quattro shuriken verso i nostri avversari, i quali, però, li schivarono ed io ne approfittai per usare la pioggia di fuoco.

Delle piccole palle di fuoco cadderono sui nostri avversari ed al loro interno vi erano stati nascositi degli shuriken.

I nostri nemici tentarono di schivare tutte le palle, ma non ci riuscirono, infatti, tre di loro vennerono colpiti lo stesso ed uno di loro fu quello che ne risentì di più, visto che venne colpito da tre palle con al loro interno uno shuriken a testa.

-Akatsuki? Avete scoperto che sappiamo qualcosa su di voi? Notevole...- Fu una delle due donne a parlare, poco prima di usare la moltiplicazione del corpo e creare due copie di sé stessa.

Quindi, Sharaku mi raggiunse e mi guardò.

-Sei così temeraria... non ha paura di nulla... devo farti i miei più sinceri complimenti.- Sorrideva malizioso.

Oh, quanto non lo sopportavo quando faceva così!

Però, in quel momento non dovevo pensare a Sharaku, ma alla missione.

Fu proprio allora che vidi uno dei quattro allontanarsi dal gruppo e le copie della donna lanciarci degli shuriken in modo tale da doverci tenere occupati.

Sia io che Sharaku schivammo gli shuriken con facilità, anche se Sharaku fu obbligato a pararsi con dei kunai mentre a me bastò scartare di lato, avendo lo sharingan attivo.

-Volete chiedere aiuto a quelli di Konoha? Fate pure, tanto non servirà a niente.- Ero sarcastica, tanto sapevo benisismo come mi dovevo comportare nel caso fossero giunti dei soccorsi che non dovevo eliminare.

-Non sapete niente sui membri di Akatsuki, come credete di poterci battere se neppure ci conoscete?- Chiesi, per poi usare la palla di fuoco suprema sui nostri avversari e subito dopo Sharaku lanciò degli shuriken con delle carte-bombe attaccate che fece esplodere appena furono vicini ai nostri nemici.

I tre schivarono con difficoltà gli shuriken e quindi le carte-bombe, ma due di loro rimasero completamente coinvolti nella palla di fuoco suprema che avevo utilizzato, mentre una delle due donne era riuscita a schivare persino quella, pur venendo comunque coinvolta nell'immenso calore che la mia tecnica aveva sprigionato.

-Tsk, sappiamo che il vostro nascondiglio è nel Paese del Fulmine e che probabilmente una dei membri dell'organizzazione è un'Uchiha, Saeko Uchiha, per la precisione.- Già avevano capito che mi ero alleata con Alba?

Erano davvero notevoli...

Peò, non mi lasciai intimidire da quel discorso, anzi, mirai ai tre ninja feriti e corsi verso di loro con la mia katana in mano, che avevo messo a posto per usare le tecniche di tipo fuoco, per poi ucciderli senza farmi scrupoli.

Li taglia in due in modo netto e preciso.

Ero troppo veloce per i loro occhi.

Sharaku approfittò di quel momento per attaccare l'unica sopravvissuta al mio attacco, cioè, la donna con la maschera da lupo.

Sharaku usò subito la sostituzione trovandosi dietro di lei per poi prendere un kunai, imprimerci del chakra e trapassarla, senza che la donna riuscisse neppure ad accorgersi di nulla.

Ma fu proprio quando stavo per dire a Sharaku che dovevamo andarcene che arrivarono di corsa delle persone capitanate dall'AMBU che era andato a chiedere aiuto, probabilmente a quelli di konoha.

Però, la nostra missione era stata portata a termine, no?

Avevamo ucciso quello con la pergamena, cioè, il nostro vero ed unico obbiettivo, perché restare ancora in quel posto?

 

Angolo autrice:

Beh, Saeko sta per rincontrare i suoi ex-compagni e sua madre, il prosismo capitolo sarà incentrato principalmente su questo xD

Che ve ne pare? *_*

E poi, ho pure in mente un'altra sorpresina per Saeko, ma fra un paio di capitoli *_*

Di che cosa si tratterà? xD

Basterà leggere per scoprirlo! *_*

 

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Capitolo 10
*** Ritrovarsi ***


 

Ritrovarsi.

 

Io li vedevo attraverso il cappello, ma loro non vedevano il mio volto.

Tanto meglio, almeno non mi potranno riconoscere...” Pensai, per poi vedere chi fossero.

Sunito riconobbi il precedente ninja che era scappato per andare a cercare soccorso, aiuto.

Portava una maschera che simboleggiava il volto di un leone.

Gli altri shinobi che erano con lui li conoscevo tutti quanti.

Minato Uzumaki, Hinata Hyuga, Naruto Uzumaki, Anko Mitarashi, Kymio Rock, Rock lee, Shikamaru Nara, Gai Mito, Neji Hyuga, TenTen, la cugina di Minato, cioè, Laky Hyuga e mia madre, anzi, per finire c'era anche lui... Sakumo Hatake.

Naruto si fece avanti e ci osservò, sia me che Sharaku, con un'espressione sicura e fredda.

No, non era da lui comportarsi in quel modo, ma forse, quando vedeva che gli avversari erano veramente d atemere diventava un ottimo ninja e pensava prima di tutto a proteggere i propri compagni senza mettersi troppo in mostra.

L'AMBU di poco prima ci indicò subito.

-Sono loro, sicuramente sono due membri dell'Akatsuki.- Naruto ci analizzò rimanendo fermo ed immobile, probabilmente non voleva correre nessun tipo di rischio.

Accenai un mezzo sorriso, ma loro non mi videro, visto che tenevo il volto totalmente coperto dal cappello che portavo in testa.

-Allora, vi muovete ancora a coppie, come prima della quarta guerra... chi siete?- A quel punto decisi di rispondere e bloccai Sharaku con una semplice mossa della mano, visto che aveva un kunai in mano e voleva attaccare i ninja di Konoha.

-No, stai fermo, alcuni di loro non devono ancora morire, lo sai molto bene pure tu.- Cominciai, per poi cominciare a togliermi il cappello, ma prima di mostrare totalmente il mio volto a quei ninja decisi di fare una frase ad effetto che avrebbe fatto capire loro chi ero.

-Ma ricordatevi una cosa: qualsiasi tecnica voi usiate non avrà nessun effetto, davanti a questi occhi.- Detto questo attivai lo sharingan e mi liberai del capello, seguita a ruota da Sharaku.

I presenti mi guardarono stupiti e Sakumo ringhiò, sembrava arrabbiato, infuriato.

Mia madre si mise a piangere di colpo, appena mi vide.

Mi dispiaceva per lei, per i miei fratelli minori, per come li stavo facendo sentire, ma ormai la mia decisione era stata presa, non potevo più tornare indietro, mi era praticamente impossbile.

Naruto mi guardò in modo freddo, arrabbiato.

-Perché!? Perché proprio tu!?- Sorrisi sarcasticamente mentre Sakumoi prendeva il suo fidato pugnale e si preparava a battersi contro di me, ma sua madre, inteligentemente, lo bloccò per un braccio.

-Jinchuriki del Juichibi*, ci rincontriamo...- I miei occhi si posarono su quelli di Sakumo.

Il suo sguardo era triste, incerto, distrutto, psicologicamente provato.

Vedendo i suoi occhi fissi sui miei persi ogni certezza.

Il mondo intorno a me svanì ed il mio cuore improvvisamente perse un battito.

Una parte di me ormai era più che consapevole di dover uccidere Sakumo, che lui portava dentro di sé l'assassino di mio padre, ma l'altra i ripeteva che lui non c'entrava nulla, che lui era solo una fortza portante, che era stato obbligato a diventare il contenitore del Juichibi, che persino suo padre in realtà non aveva nessuna colpa... lui aveva semplicemente protetto il suo villaggio nativo, lui si era persino sacrificato per il bene di Konoha.

Sì, ma gli Uchiha avevano sempre e solo seguito la strada della vendetta, ormai non mi potevo più tirare indietro, ormai la mia scelta era stata compiuta, punto.

-Saeko, ti riporterò a Konoha, dovesse essere l'ultima cosa che faccio! Tu non ti rendi conto di quanto sia sbagliata la tua scelta!- Era stato Sakumo a parlare.

Guardai ancora per qualche istante i suoi occhi neri come la pece e li vidi lucidi.

Era quasi sul punto di lacrimare, di piangere.

-Quindi, sarebbe lui la forza portante dell'undici code? Beh, devo ammettere che in gusti di ragazzi fai pena... non per fare nomi, ma conosco dei ragazzi molto più belli di lui...- Sospirai.

Ma lui i suoi affaracci personali non sapeva proprio farseli?

Comunque, mi limitai ad osservare di nuovo tutti i ninja di Konoha che mi ritrovavo davanti e poi riflettei.

No, non potevamo di certo combattere, erano troppi persino per me e per Sharaku.

Quindi, adocchiai la pergamena con i dati di Akatsuki scritto dentro ed in un lampo, con un solo balzo, la presi.

-Mi spiace, ma non è ancora giunto il momento in cui io mi scontrerò contro di voi. A presto.- Però, mentre dissi questo Sharaku venne attaccato.

Infatti, Sakumo aveva composto dei velocisismi sigilli con le mani ed adesso il mio compagno di squadra si trovava bloccato per colpa di alcuni cani ninja.

Senza girarmi mi accorsi di tutto, potevo prevedere le mosse di tutti loro.

Beh, io all'epoca non possedevo ancora nessun tipo di evocazioni, ancora non avevo scoperto qual'era l'animale adatto a me.

-Accidenti! Saeko-chan, aiutami, per favore!- Sospirai rassegnata.

Quindi, mi voltai verso Sakumo e poi verso i cani ninja che avevano immobilizzato Sharaku con le loro zanne e con i loro artigli.

Una mossa, nulla di più, e con l'aiuto di quattro shuriken ferii quattro cani e lanciando altri quattro shuriken ne ferii altri quattro, facendoli scomparire tutti ed otto in una nuvoletta di fumo.

-Saeko, non ti capisco, davvero... sei cambiata, così, all'improvviso...- Minato aveva parlato ed aveva pure sbagliato.

No, io non ero cambiata, io avevo soltanto capito qual'era il mio vero destino e non ero andata contro a ciò che la natura, che gli dei, avevano scelto per me.

-No, ti sbagli, io ho semplicemente seguito la mia strada, quella che hai davanti è la vera Saeko Uchiha.- E mi girai di nuovo verso di loro e rividi mia madre singhiozzare mentre Hinata tentava di consolarla tenendo un braccio intorno alle sue spalle e guardandomi quasi con astio, con rammarico.

I ninja di Konoha non mi risposero, ma Minato s'immobilizzò di colpo, finché il suo aspettò non cominciò a mutare ed ad assomigliare incredibilmente a quello di un rospo.

Per caso era quella la leggendaria modalità eremitica?

Per caso quella era la leggendaria M.E.?

Dovevamo andarcene, subito... oppure, sia io che Sharkau avremmo avuto dei seri problemi contro Minato e contro gli altri.

-Sharaku! Ritirata immediata!- Ordinai, subito, vedendo immediatamente Sharaku scappare fra gli alberi seguito a ruota da me, in modo tale da poter seminare quelli di Konoha e renderci introvabili.

Per fortuna, però, avevamo con noi la pergamena, anche se quelli di Konoha avevano, comunque, dalla loro uno degli AMBU della squadra che io e Sharaku avevamo affrontato e che quindi, quasi sicuramente, sapeva tutto ciò che c'era scritto sulla pergamena.

 

Angolo autrice:

*Va beh, tutto voi sapete che cosa sono i Jinchuriki, anche se per essere precisi sono le forze portanti dei demini in Naruto... e comunque, il Juichibi sarebbe l'undici code in giapponese, o meglio, in cinese, visto che usano lo stesso alfabeto, per i numeri xD (O almeno credo xD)

Comunque: l'avevo già detto nella primaparte della saga che Minato un giorno si sarebbe riscattato, no? XD

Beh, visto che ho appena accennato al aftto che lui abbia la M.E. Vuol dire che è migliorato parecchio pure lui, in questi due anni, no? XD

Comunque, che ne pensate di questo capitolo? *_*

 

P.S.: forse aggiornerò con più lentezza, visto che non sono sicura di alcune cose e se mettere un allenamento speciale per Saeko e soprattutot se mettere che saprà evocare un animale o meno e se sì quale tipo di animale... soprattutto visto che Sasuke mi sembra che non lo si vede mai evocare delle creature, se non i serpenti, ma all'epoca era per metà Oricocimaru, quindi, io non lo conterei a quell'epoca xD

Comunque, commentate, mi raccomando^^

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Capitolo 11
*** Un nuovo compagno di squadra? ***


 

Un nuovo compagno di squadra?

 

Correvamo come dei matti, non potevamo certamente fermarci, non in un momento simile!

Non potevamo certamente farci trovare da quelli di Konoha, dovevamo tornare subito alla base!

Ormai era sera e Sharaku non riusciva più a correre, era stanco morto, si vedeva fin troppo bene.

-S-Saeko-chan, f-fermiamoci a-almeno per dormire...- Io sospirai e mi fermai in una caverna non molto grande, per poi vedere Sharaku andare a riposarsi mentre io gli lanciavo due banane che avevo preso da un albero situato lì vicino.

Io, però, non avevo fame, quindi, non mangiai.

Anzi, mi limitai a prendere la mia katana ed a fare a pezzi la pergamena che mi ero portata dietro.

Con pochissime mosse distrussi la pergamena e poi, mi sedetti contro uno dei lati della caverna.

Non avevo sonno.

I pensieri mi affollavano la mente, non riuscivo a non pensare, non in quel momento.

Improvvisamente chiusi gli occhi per qualche istante, ma subito lo vidi...

Non riuscivo più a pensare ad altri che non fossero Sakumo, ad i suoi occhi, al suo volto.

Sì, lo odiavo, ma allora perché quando l'avevo visto poco tempo prima il mio cuore aveva perso un battito?

Avevo moltissimi dubbi per la testa, ma ormai non mi sarei mai più tirata indietro, ormai il mio unico scopo era quello di uccidere Sakumo, fine.

Quindi, mi decisi a sdraiarmi ed a prendere sonno, anche se non dormii molto bene, visto che non riuscivo a non pensare a Sakumo.

Ci svegliò l'alba, il Sole ci accarezzò la pelle ad entrambi ed io aprii subito i miei chiari occhi verdi, visto che prima di dormire avevo disattivato lo sharingan.

Sharaku si alzò quasi insieme a me e subito uscimmo all'aria aperta.

-Saeko-chan, io avrei fame, tu?- Subito presi un kunai e sospirai.

Lanciai immediatamente l'arma verso un cespuglio e mi diressi verso esso.

Come previsto.

Infatti, avevo sentito dei rumori provenienti da dietro il cespugli ed avevo subito pensato ad un animale e come previsto avevo avuto ragione.

Era un coniglio.

Velocemente squartai l'animale mentre Sharaku si occupava del fuoco ed io di togliere ogni organo interno al coniglio per poi farlo cuocere.

In meno di due ore eravamo di nuovo in cammino.

Corremmo molto velocemente e solo di sera, dopo esserci fermati due volte per poter mangiare, giungemmo di nuovo nella radura dove c'era il covo.

Lì vedemmo Akira appoggiato ad un albero e che appena ci vide corse immediatamente verso di noi.

-C'è un problema, state molto attenti...- Ci avvertii, mentre Sharaku lo schivava e con tranquillità apriva la “botola” e si dirigeva dentro al covo.

Akira mi guardò ed io sospirai appena.

-Lacialo stare, è solo uno stupido.- Conclusi, per poi seguire Sharaku mentre Akira seguiva me.

Una volta dentro cominciammo a sentire il putiferio provenire dalla sala principale ed io corso immediatamente in quella direzione, spalancando la porta ed estraendo la mia katana.

Aryko tentava di tenere bloccato Ryuk e subito anche Akira andò ad aiutare la sorella.

Ryuk era ricoperto da degli stranissimi segni che stavano, lentamente, avanzando e prendendo il possesso di tutto il corpo del ragazzo.

-Io spacco tutto! Io vi ammazzo tutti quanti!- Urlava, il giovane, mentre io sospiravo appena e mi mettevo le mani sui fianchi.

-Calmati, Ryuk.- Dissi, soltanto, per poi vedere Ryuk calmarsi e riprendere fiato, per poi piegarsi.

Sharaku mi si era avvinghiato al braccio, probabilmente aveva avuto molta, troppa paura.

Alzai gli occhi al soffitto e sospirai di nuovo.

-Staccati, Sharaku.- Gli ordinai, e lui in un baleno fu lontano da me di almeno cinque metri.

Kaito-sama si staccò dalla parete alla quale si era appoggiato e mi sorrise divertito.

-Hai un potere benefico su Ryuk... che ne diresti di prendertelo in squadra con te? Naizen verrà a far parte del mio team... gli altri gruppi rimarranno invariati.- Concluse, per poi passare accanto a Ryuk e per poi dirigersi da me.

Ryuk non fece una piega in tutto questo, anzi, mi guardò come se fossi la sua salvatrice, come se per lui fossi una specie di “calmante”.

Io non mutai espressione, mi andava pià che bene avere in squadra con me quel ragazzo.

Ero piàù che certa che Ryuk non sarebbe stato un peso e che quindi, sarebbe stato solo un vantaggio in più.

-Saeko, oltre ai ninja da eliminare avete incontrato qualcun altro?- Abbassai la testa e sospirai.

Ripensai a quelli di Konoha, a mia madre ed a Sakumo.

Poi, improvvisamente ripensai a Minato ed alla modalità eremitica.

-Sì, quelli di Konoha e Minato Uzumaki ha attivato la modalità eremitica, così come il padre, devo allenarmi per diventare più forte, non posso farmi battere da quelle nullità di Konoha.- Conclusi, per poi vedere Kaito-sama ghignare appena.

Non capivo perché avesse quell'espressionne assurda dipinta sul volto, ma non me ne poteva importare di meno, non in quel momento.

-Benissimo, da domani tutto il tuo team verrà allenato per migliorare e magari, magari, domani penseremo pure ad un nome adatto alla tua squadra... adesso, però, andate pure tutti a dormire.- Io sospirai e mi diressi verso la stanza delle ragazze.

Quindi, alla fine, mi diressi tranquillamente verso la stanza di noi ragazze.

Una volta nella stanza mi cambiai e mi misi una vestaglia che si trovava nell'armadio.

Qualcuno mi si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla.

-Saeko, ti volevo semplicemente avvertire di stare attenta nei confronti di Tomoko, non è affidabile, quella ragazza...- Non capii subito, mi ero solo resa conto che a parlare era stata Aryko, ma dopo qualche secondo compresi che smeplicemente non dovevo mai abbassare la guardia nei confronti di Tomoko.

Comunque, alla fine andammo tutte e tre a dormire ed io tentai di scacciare via i miei pensieri su Konoha e su Sakumo, ma mi fu molto difficile riuscire ad addormentarmi senza pensare a lui...

 

Angolo autrice:

 

Ho il blocco della scrittrice... sob...

Mi sono bloccata e per un po' non posterò, mi spiace...

E' che devo trovare il modo di far lottare Tomoko e Saeko e devo, soprattutto, trovare un nome logico e con un signicato che vada bene per il nuovo team di Saeko...

Comunque, a quando ri-posterò, cioè, il più presto possiile, promesso ^^

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Capitolo 12
*** Un nuovo team! ***


 

Un nuovo team!

 

Il giorno dopo, all'alba, venni svegliata da Sharaku che allegro mi tirava per la manica e urlava tantissime volte il mio nome.

-Saeko-chan! Saeko-chan! Svegliati! Dai, su, forza, in piedi!- Sospirai ed aprii gli occhi.

Una flebile luce mi arrivò dritta agli occhi che dovetti subito richiudere, ma che riuscii a riaprire dopo pochi istanti.

Era l'alba.

-Lasciami il braccio, Sharaku.- Avevo la voce impastata dal sonno, ma il tono era sempre lo stesso.

Freddo ed impassibile.

Sharaku mi lasciò andare ed io mi misi in piedi per poi fargli cenno d'uscire dalla stanza.

Lui rimase lì e mi fissò a lungo, senza mai spostare il suo sguardo da me.

-Devo cambiarmi, esci.- Glielo dissi chiaro e tondo, mentre lui, però, sorrideva sarcastico, anzi, ghignava.

La mia espressione non mutò, i miei occhi lo firrarono in modo freddo e distaccato.

-Vattene.- Ripetei, con più convinzione di prima, per poi avere l'effetto desiderato.

Sharaku si avviò verso la porta, ma proprio all'ultimo istante si fermò di colpo.

-Ah, Kaito-sama ci aspetta al piano di sotto per far colazione e per poterci, così, dopo, allenare. Ti aspetto giù con gli altri.- Detto questo se ne andò, lasciandomi, finalmente, da sola.

A quel punto io mi apprestai a vestirmi con la solita tunica dell'Akatsuki con le nuvolette rosse.

Un nome per la squadra composta da me, Sharaku e Ryuk, è? Kaito-sama avrà pensato a qualcosa? Io non saprei proprio che nome dargli...” Pensavo, mentre mi avviavo nella sala principale del covo, in quella sotto-specie di salotto che si trovava nel seminterrato.

Appena arrivai al piano idi sotto mi recai subito verso il tavolino e lì vidi tutti quanti seduti.

Mi sedetti vicino ad Aryko e cominciai a mangiare del sushi.

-Perdonami, Saeko, se ti ho lasciato nelle grinfie di Sharaku...- Mi disse, Aryko, accennando un mezzo sorriso.

Io non risposi, ma le sorrisi e basta.

Dopo che tutti avevavmo finito di mangiare Kaito-sama si alzò e si diresse verso l'uscita del salotto, verso la porta principale.

-Akira, Aryko, voi dovete andare in missione, subito, mentre voi tre, Saeko, Sharaku e Ryuk, venite con me, immediatamente, non perdete altro tempo.- Concluse, con assoluta non-curanza e con una freddezza spaventosa.

Salutai Aryko con una mano e mi avviai verso la mia nuova squadra.

Gli occhi di Tomoko puntati addosso.

Quegli occhi gialli come quelli dei serpenti mi mettevano addosso una strana inquietudine.

Mi ero resa conto di quegli occhi quando le ero passata accanto.

Ma perché quella ragazza era così tanto fissata con me!?

Perché in quel luogo le cose erano diventate sempre più strane!?

Fatto sta che mi avviai con gli altri ragazzi e con Kaito-sama verso l'uscita del covo e dopo che il capo ebbe aperto l'entrata tutti noi andammo fuori dal nostro nascondiglio.

Una volta fuori Kaito-sama si girò verso di noi e ci osservò.

Sharaku era vicinissimo a me e Ryuk stava giocando con degli uccellini.

-Benissimo, ragazzi... Saeko, hai qualche idea per un nome da dare al tuo nuovo team?- Ci pensai.

Che nome potevo mai dare al mio nuovo team?

Che cosa mi rappresentava davvero?

Quale nome era il migliore per la mia nuova squadra?

Pensai intensamente, così tanto che ad un certo punto dovetti chiudere gli occhi per potermi concentrare meglio, e con la mente ripercorsi il mio passato, la mia personalità ed alla fine l'obbiettivo per cui in quel momento mi trovavo con l'Akatsuki...

Sì, finalmente c'ero arrivata, avevo il nome sulla punta della lingua!

Apii gli occhi di scatto e guardai Kaito-sama con fermezza e decisione.

-Fukushū*!- Dissi, decisa più che mai ad affibiare quel nome alla mia nuova squadra.

Sharaku e Ryuk mi guardarono abbastanza curiosi, mentre Kaito-sama sorrideva compiaciuto, forse gli piaceva il nome che avevo scelto per il mio team?

Solo dopo qualche secondo Sharaku sorrise e saltò, come se stasse gioiendo.

-Saeko-chan, è un nome bellissimo! Azzeccatissimo, direi!- Sospirai affranta.

Non c'era proprio nulla d afare per far cambiare Sharaku...

Ryuk non disse una sola parola, tornò quasi immediatamente a giocare con degli uccellini.

Beh, almeno lui è un po' più inteligente di Sharaku...” Pensai.

Poi, Kaito-sama ci fece cenno di seguirlo.

-Bene, adesso dovrete venire con me in una pianura che dista qualche kilometro da qua, lì comincerò ad allenarvi a dovere, tutti e tre...- Annuimmo e cominciammo a correre, seguendo Kaito-sama.

Il tragitto non durò molto tempo, giusto qualche minuto, visto che comunque, la pianura in questione era abbastanza vicina al nostro covo.

La pianura era molto grande e spaziosa, c'era qualche alberello qua là, qualche masso posizionato un po' in giro ed un fiumiciattolo che passava proprio in mezzo alla pianura dove ci trovavamo noi in quel momento.

-Benissimo, prima di tutto voi tre dovrete vedervela contro una mia copia che lotterà molto seriamente e poi, contro di me, anche se probabilmente la sfida contro di me si terrà domani e non oggi... siete pronti, ragazzi?- Ci chiese, per poi moltiplicarsi con la moltiplicazione superiore del corpo.

Kaito-sama saltò nella folta vegetazione in modo tale da scomparire ai nostri occhi ed io attivai lo sharingan per poi fissare la copia del capo, di Kaito-sama.

La copia estrasse un kunai e quattro shuriken.

Sharaku si mise dietro di me ed estrasse due kunai, seguito a ruota da Ryuk, il quale mi guardò e mi parlò.

-Saeko, secondo te adesso posso liberare il segno maledetto?- Io risposi solo dopo qualche secondo di concentrazione e di riflessione, dopo tutto non mi pareva ancora il caso di farlo impazzire completamente.

-No, ancora no... dopo tutto attivandolo impazzisci completamente, no? Per ora limitati a lottare nel tuo stato normale senza sforzarti più di tanto e se dopo un po' senti il segno che vuole prendere il sopravvento, beh, lascialo uscire, lascia che sia lui a guidarti...- Conclusi, per poi estrarre la mia fidata katana.

Avevo già combattuto contro due copie di Kaito-sama e contro Kaito-sama stesso, tenendogli tranquillamente testa, ma sembrava che quella volta non avesse usato tutti i suoi assi nella manica, che non avesse giocato tutte le sue carte...

Forse, adesso, avrei visto veramente tutta la sua potenza?

Tutte le sue tecniche?

 

Angolo autrice:

*In giapponese significa vendetta, il nome mi è venuto spontaneo la sera di Pasquetta verso le undici e mezza, mentre tentavo di prendere sonno xD

So che fa cagare, ma va beh xD

Non so, lo trovo un nome adatto (seeee, come no xD) al nuovo team di Saeko, comunque, voi che ne pensate? XD

In tutti i casi, ora si fa sul serio, ve lo assicuro! XD

Non so quando posterò il prossimo capitolo, spero presto, ma ho da inventare un bel po' di tecniche sia per i compagni di squadra di Saeko, cioè, Ryuk e Sharaku, sia per Kaito e sia per Saeko xD

Comunque, che cosa ne pensate di questo capitolo? xD

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Capitolo 13
*** Primo allenamento del team Fukushū! ***


 

Primo allenamento del team Fukushū!

 

Uno shuriken mi sfiorò la guancia destra.

Sorrisi e corsi verso la copia di Kaito-sama, tentando di ferirla.

Essa, però, attivò lo sharingan a tre toome e velocemente schivò il mio attacco correndo verso destra.

Ryuk corse verso la copia e le sferrò un pugno ben assestato, ma la copia lo schivò senza problemi.

Sharaku lanciò degli shuriken e dei kunai armati di carte-bombe verso la copia, ma non servì a nulla, essa schivava tutti i nostri attacchi o comunque si proteggeva senza troppi problemi.

Ok, attaccarla all'impazzata non era sicuramente una buona idea, per nulla... però, allora che cosa potevamo inventarci per poterla battere?

Deposi la mia katana nel suo fodero e vidi Ryuk riattaccare di nuovo la copia di Kaito-sama.

Però, la copia, allora, estrasse una katana e cercò di ferire Ryuk.

Per tutti i kami!” Pensai, per poi correre verso Ryuk e gettarlo prontamente a terra, usando tutta la mia forza fisica, visto il suo peso.

Quando mi rialzai seguita a ruota da Ryuk lui mi guardò e mi sorrise.

-Grazie...- Io non dissi una sola parola e mi apprestai a girarmi di nuovo verso la copia di Kaito-sama, verso il nostro avversario.

-Mocciosi, tutto qui quello che sapete fare? Tu, Saeko, l'altro giorno ti avevo vista più forte.. che t'è preso? Vedere quelli di Konoha ti ha turbata così tanto? E voi altri, non siete sicuramente all'altezza dei vostri illustri genitori...- Impugnai un kunai e vidi Ryuk che cominciava a sentire la tensione del sgeno maledetto, mentre Sharaku digrignava i denti.

-Non deve nominare mai i miei genitori!- Urlò, mentre sferrava un attacco, diretto alla copia.

Dei kunai e degli shuriken vennero lanciati ad altissima velocità contro la copia.

Non capivo.

Non si era già reso conto, in precedenza, dell'inutilità di certe mosse?

-Armi sensoriali!- Che significavano quelle parole?

In che senso “armi sensoriali”?

Fatto sta che la copia riuscì a bloccare alcuni shuriken ed alcuni kunai, ma quelli che schivò continuarono ad inseguirlo.

Ryuk, d'altra parte, cominciò ad urlare, preso com'era dal segno maledetto che ormai stava avendo il sopravvento su di lui.

-Io vi ammazzo tutti! Io disintegrò tutto!- Un lampo e lo vidi correre come un dannato verso la copia di Kaito-sama.

La copia, però, adesso si era sbarazzata di quasi tutte le armi lanciate da Sharaku, che probabilmente avevano poteri sensoriari e potevano seguire senza problemi il nemico, almeno che non venissero bloccate con qualcosa, mani, katana o chi per loro.

-Pugno di pietra!- Ryuk sferrò un violentissimo pugno alla copia di Kaito-sama ed il mio compagno di squadra era ormai sotto l'effetto di quello strano segno maledetto, era al secondo stadio, o almeno era ciò che credevo io...

La mano che aveva usato per colpire la copia di Kaito-sama era diventata di pietra.

Ryuk era diventato molto strano, a dire il vero, la sua pelle era grigia scura, i suoi capelli gli erano cresciuti a dismisura e adesso erano molto più chiari di prima.

Praticamente sembrava un'altra persona.

Comunque, il suo pugno non andò a buon fine, infatti, la copia saltò in aria e si sbarazzò delle ultime armi lanciatele da Sharaku grazie alla sua katana.

Però, il colpo di Ryuk finì sul terreno, provocando un enorme e spaventoso cratere di due metri per due.

Bene, adesso che conoscevo più o meno anche le tecniche dei miei compagni, anche se ne avevo viste in azione soltanto una per testa, avevo in mente un mezzo piano per poter, così, eliminare la copia di Kaito-sama.

-Ryuk, attacca di nuovo la copia del capo!- Ryuk, però, si girò verso di me e mi guardò con rabbia, con odio.

Per caso quando era sotto l'effetto del segno maledetto attaccava tutti e non riconosceva neppure più i suoi compagni di squadra?

-Ryuk, attacca di nuovo la copia del capo!- Ryuk, però, si girò verso di me e mi guardò con rabbia, con odio.

Per caso quando era sotto l'effetto del segno maledetto attaccava tutti e non riconosceva neppure più i suoi compagni di squadra?

-Saeko-chan, sta' attenta! Il segno maledetto lo rende soltanto una macchina da guerra, nient'altro che questo!- Compresi che le mie supposizioni erano fondate e guardai Ryuk negli occhi.

-Sono io, sono Saeko, Ryuk, non devi attaccarmi, è un ordine.- Sapevo che probilmente non sarebbe servito a nulla, però, invece, l'effetto fu totalmente diverso.

Infatti, Ryuk non mi attaccò.

-Attacca la copia di Kaito-sama, Ryuk!- Lo incitai e proprio a quel punto lui si girò verso il nostro avversario e sferrò un altro attacco.

-Pugni di pietra!- Entrambe le sue mani diventarono di pietra e corse verso la copia di Kaito-sama che era tornata a terra e che ci stava guardando divertita.

Subito, Ryuk, scagliò dei potentissimi pugni verso la copia, mentre essa li schivava abbastanza tranquillamente.

I pugni erano potentissimi, enormi spaccature si aprivano sul terreno.

Non voglio neppure immaginare che succederebbe se colpisse seriamente qualcuno di noi...” Pensai, per poi rivolgermi a Sharaku.

-Usa la tecnica di poco prima!- Lui annuì ed usò la stessa tecnica di prima, lanciando verso la copia del nostro capo degli shuriken e dei kunai, naturalente sempre sensoriali...

-Armi sensoriali!- Ripetè, di nuovo, mentre la copia di Kaito-sama schivava con difficoltà quelle armi, visto che doveva usare la sua katana, o comunque altre armi, per sbarazzarsene del tutto.

Bene, era proprio quello il momento giusto per poter agire!

La copia di Kaito-sama aveva appena spiccato un notevole balzo per aria ed adesso si trovava a cinque metri, circa, d'altezza dal suolo.

Corsi il più velocemente possibile proprio sotto di essa e quindi alzai la testa.

-Palla di fuoco suprema!- Urlai, per poi usare la tecnica che ogni Uchiha doveva conoscere per poter diventare finalmente un ninja a tutit gli effetti.

Nel frattempo Ryuk aveva smesso di tirare pugni si pugni e le armi di Sharaku erano appena finite e quindi, non ebbi nesusn problema.

La mia tecnica andò a segno e disintegrò la copia in una nuvoletta di fumo.

Sorrisi compiaciuta.

Avevamo portato a termine l'allenamento con successo, ma proprio all'ora vidi Ryuk correre verso Sharaku, era come se fosse completamente impazzito...

-Calmati, Ryuk.- Gli dissi, con assoluta freddezza, per poi, vederlo calmarsi e cadere a terra, stremato, mentre il segno maledetto scompariva del tutto dal suo corpo.

Anche Sharkau era piuttosto provato e pure io ero abbastanza stanca, dovevamo riposarci, dopo tutto ce lo meritavamo...

 

Angolo autrice:

 

Beh, questo capitolo è stato interamente incentrato sulla lotta contro la copia di Kaito, ma quella era solo una copia e c'è andata pure abbastanza piano, direi...

Ma dal prossimo comincerà l'allenamento contro il veor Kaito, che non ci andrà per nulla piano, temo xD

Comunque, al prossimo capitolo, cioè, a data ancora da destinare xD

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Capitolo 14
*** Dentro un'illusione... ***


 

Dentro un'illusione...

 

-Dov'é Kaito-sama?- Chiesi, rivolta a Sharaku, ben sapendo dei suoi poteri.

Ma prima che Sharaku potesse parlare qualcuno apparve alle mie spalle.

Era Kaito-sama che sorrideva, lo vedevo grazie allo sharingan ancora attivo.

Un lampo e Kaito-sama mi lanciò tre shuriken che schivai abilmente saltando in alto per poi ritrovarmi a terra e girarmi verso il nostro capo.

-Vuole sfidarci di nuovo? Lei in persona? Benissimo... ragazzi, preparatevi a lottare contro Kaito-sama.- Ryuk si era finalmente ripreso e Sharaku annuì, estraendo un kunai e quattro shuriken.

Kaito-sama aveva già lo sharingan a tre toome attivo e ci fissava sorridendo sarcastico, come se non ci credesse ancora alla sua altezza, per poi parlare in tono neutro, calmo ed impassibile.

-Sei tale e quale a tuo padre... stessa fredezza e tale modo di fare... ti credi superiore a tutti solo perché hai lo sharingan ed è vero che noi Uchiha abbiamo un'arma in più rispetto agli altri, ma tu credi di poter battere chiunque solo grazie allo sharingan, persino di poter battere me, pur non abbassando mai la guardia in quanto anch'io ho lo sharingan... non credi di sta esagerando, Saeko Uchiha? Io ho conosciuto tuo padre e posso dirti con certezza che hai la sua stessa identica sfacciaggine, mocciosa.- Estrassi immediatamente la mia fidata katana, preparandomi allo scontro.

Non potevo certamente fargliela passare liscia, non questa volta!

-Ragazzi, copritemi le spalle!- Dissi, con fermezza,mentre correvo verso Kaito-sama con una tale decisione che mi sorprendevo persino di me stessa.

Fu un lampo, il contatto visivo con Kaito-sama mi bloccò di colpo.

Oh no! Per tutti i Kami!” Pensai, mentre vedevo che Kaito-sama mi fissava con un sorriso sarcastico dipinto sul volto.

Pochi istanti dopo mi ritrovai senza la mia katana in mano e stavo cadendo nel vuoto più assoluto.

Ero bloccata, più tentavo di avvicinare le mani fra di loro per usare una qualsiasi tecnica mi risultava impossibile.

Era come se una forza soprannaturale, superiore a me, m'impedisse di avvicinare le mani fra di loro...

-Saeko Uchiha, non dovevi essere così frettolosa nell'attaccarmi, lo sai benissimo che le illusioni di noi Uchiha possono essere terrificanti, o sbaglio?- Già... adesso che ci facevo caso, grazie al mio sharingan riuscivo a capire che si trattava solo di un'illusione, ma come uscirne?

Dopo tutto Kaito-sama aveva usato lo sharingan che quasi sicuramente era pure più potente del mio e quindi, il kai sarebbe servito a poco, se non a nulla...

Dovevo aspettare che tutti finisse da solo?

Che Ryuk o Sharaku capissero come aiutarmi e mi salvassero da quella situazione?

Come dovevo comportarmi?

-Non serve a nulla rendersi conto di star vivendo in un'illusione, Saeko Uchiha, soffrirai come se tu non sapessi che tutto questo è solo una patetica illusione.- Kaito-sama aveva parlato un'altra volta e non potevo che dargli pienamente ragione.

Poi, improvvisamente nel buio intorno a me cominciarono a formarsi delle immagini molto nitide.

Il mio primo team... il team sette... poi, la prova dei campanelli, gli allenamenti con mio padre, la mia prima missione, Sakumo che mi salvò da quella ragazza, da quella componente di Akatsuki, la stessa associazione di cui adesso io facevo parte, la prima parte dell'esame chunin e poi... e poi il demone, l'undici code.

Mio padre che m'implorò di prendermi cura di mia madre e dei miei fratelli qualora avesse perso la vita contro quel demone... la richiesta di Kakashi in fin di vita, la stessa che mi aveva fatto mio padre, cioè, quella di rimanere a Konoha, mio padre, però, non era stato diretto come lo era stato Kakashi.

E poi, beh, il mio tradimento, la mia decisione, la lotta nella Valle dell'Epilogo contro Sakumo.

Perché mi sentivo tremendamente in colpa per aver ferito quelli di Konoha?

Perché sentivo qualcosa dentro di me che si rompeva?

Perché riuscivo a malapena a trattenere le lacrime che volevano uscire copiose dai miei occhi?

-Piangi, mocciosa? Finalmente ti rendi conto di avere ancora dei legami con quelli di Konoha, legami che pare proprio tu non voglia ancora spezzare.. sai, vero, che l'unico modo per uccidere Sakumo a sangue freddo è proprio quello di spezzare ogni legame con Konoha?- Aveva ragione... Kaito-sama aveva ragione...

Le lacrime presero il sopravvento sul mio fottuto orgoglio di Uchiha e bagnarono il mio volto mentre le immagini di ciò che avevo combinato durante i miei pochi anni di vita, appena tredici, continuavano a scorrere proprio davanti ai miei occhi.

L'ultima immagine che vidi fu la peggiore... la morte di mio padre.

Lì le lacrime aumentarono, quelle lacrime che non ero stata in grado di versare il giorno del suo omicidio stavolta uscirono fluide, incontrollate, dai miei occhi di ragazzina.

Poi, improvvisamente, sentii una mano sulla spalla e ritornai alla realtà.

Le lacrime erano scomparse, ma sentivo un fortissimo mal di testa e mi reggevo a fatica in piedi.

-Saeko-chan, tutto bene!?- Caddi a terra, proprio davanti a Kaito-sama, mentre Sharaku si chinava su di me seguito a ruota da Ryuk.

-S-sì, tutto a pesto, ragazzi...- Dissi, per poi alzarmi e riprendere lamia katana, la quale mi era caduta per terra.

Sbito guardai Kaito-sama, ma stavolta non volli incontrare il suo sguardo, non potevo permettermi di essere battuta di nuovo, non in quel modo così pateti ed elementare.

-Bene, ragazzi, per oggi è tutto, torniamo alla base, che è meglio... da domani cominceremo di nuovo con le missioni, mi raccomando, portatele a termine, tutte quante...- E detto questo lo seguimmo senza alcuna esitazione di nuovo diretti alla base della nostra organizzazione, dell'Akatsuki.

 

Angolo autrice:

 

Neppure uno straccio di commentino? ç_ç

Va beh, io aggiorno lo stesso xD

Probabilmente questo capitolo non sarà stato abbastanza soddisfacente, visto che è stato abbastanza sbrigativo, ma più che altro mi serviva perché dal prossimo ci sarà un salto temporale di due anni e succederanno cose inaspettate xD (Fra ipnotici e robe varie xD)

Comunque, penso che questa sarà una delle pochissime volte in cui Saeko piangerà, visto che lei non sarà mai e poi mai come la maggior parte (o meglio, tutti...) i personaggi femminili di Naruto, cioè, che piangono sempre e comunque xD

Comunque, per favore, commentate xD

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Capitolo 15
*** Come ottenere l'ipnotico... ***


 

Come ottenere l'ipnotico...

 

Mi trovavo sul ramo più basso di un albero, più precisamente di un ciliegio.

La mia gamba destra penzolava tranquillamente, visto che mi trovavo come minimo a tre o quattro metri dal suolo.

I miei capelli adesso erano molto più corti, mi arrivavano praticamente al seno, non più giù di lì.

Ormai ero una donna formata, anche se avevo appena quindici anni, i miei fianchi erano quelli di una bellissima ragazza, i miei seni erano abbondanti, tutt'ora continuo a chiedermi da chi li avessi ereditati, visto che mia madre era praticamente piatta, il mio volto sembrava quello di una donna, non di una ragazza, ero pure abbastanza alta, 1,71 metri, ed il mio sguardo ormai era praticamente sempre freddo, deciso, distaccato.

In quel preciso momento stavo fissando il fiume che si trovava appena sotto l'albero dov'ero io.

Sospirai.

Ormai erano due anni che indossavo quella tunica, una tunica nera con delle nuvolette rosse sparse qua e là, e sinceramente non mi ero mai pentita della mia scelta, anzi, ormai ero sempre più convinta che quella era l'unica strada che potevo intraprendere, la mia unica via...

In quei due anni i miei allenamenti erano stati sempre costanti, inflessibili, durissimi, senza sosta e soprattutto perennemente guidati da Kaito-sama.

Ormai il mio team era diventato molto cooperativo, compatto, unito e soprattutto molto, ma molto forte.

Poi, improvvisamente, alzai gli occhi al cielo, vedendo moltissime nuvole, sicuramente cariche di pioggia, coprire il sole.

Proprio non ha meglio da fare che sfogarsi, è?” Fu questo il mio primo pensiero, vedendo la pioggia che cominciava a scendere sulla terra, una pioggia incessante, sempre più forte.

Poi, improvvisamente qualcuno corse verso di me, chiamandomi.

-Saeko! Saeko, Kaito-sama ti vuole vedere!- Una voce familiare mi riportò alla realtà.

Akira.

Subito scesi dall'albero con un semplice balzo, trovandomi subito davanti a lui, fregandome altamente dell'acqua che mi bagnava da cima a fondo.

-Ok... comunque, che le prende a tua sorella?- Gli chiesi, all'ultimo, mentre ci avviavamo insieme verso il covo dell'Akastuski.

Akira non rispose subito, ma inizialmente si limitò ad osservare il cielo, coprendosi con una mano dalle goccie d'acqua ancora insistenti.

-Non lo so neppure io, probabilmente starà ripensando di nuovo al fatto di non aver mai potuto avere una famiglia normale, die genitori, dico... dopo tutto noi due siamo stati allevati da Kaito-sama praticamente da sempre ed io non mi sono mai realmente fidato di quell'uomo, troppo strano, per i miei gusti... credo che in fondo nasconda qualcosa e che forse, lui non ci abbia salvati da morte certa come si ostina ripeterci, ma che ci abbia solo condannati...- Rimanemmo in silenzio per tutto il resto del viaggio, anche se la voce di Akira mi sembrava leggermente preoccupata, allarmata.

Dopo tutto, Akira poteva anche avere ragione, pur stimando molto Kaito-sama, come guerriero e per via del carattere che aveva, da perfetto, Uchiha freddo e sanguinario, non potevo dire di fidarmi ciecamente di lui, in fondo, probabilmente era davvero molto, ma molto meschino... ancora, dopo due anni di appartenenza all'organizzazione Alba, mi chiedevo quali fossero i suoi piani reali, quale fosse il suo vero e proprio obbiettivo.

-Ah, Saeko, io aumento la velocità, l'acqua non mi fa proprio sentire bene, visto che in qualche modo il mio organismo è fatto di carta.- Disse, per poi cominciare a correre veloce come un fulmine verso la base.

Fu solo a quel punto che sentii la presenza di qualcuno alle mie spalle e quindi, subito mi girai scattando immediatamente sull'attenti, per poi impugnare un kunai senza pensarci due volte.

Era solo Kito-sama, nent'altro che il mio capo...

Subito riposi il mio kunai e fissai intensamente Kaito-sama.

-Voleva vedermi, Kaito-sama?- Chiesi, mentre lui sorrideva come era suo solito fare, con quel sorriso divertito e certe volte persino sadico.

Subito Kaito-sama mi si avvicinò e cominciò a fissarmi intensamente negli occhi.

-Vedo che Akira se nè andato... tanto meglio. Comunque, tu sai perché sei qui ed il tuo obbiettivo, no?- Annuii, ero confusa.

Perché mi chiedeva del mio obbiettivo se ormai lo sapeva perfettamente da molto tempo?

-Benissimo... comunque, è finalmente giunto il momento di muoverci, no? Devi ottenere l'ionotico, ancora, oppure sbaglio? Quando eri a Konoha ti hanno mai spiegato come si fa ad ottenerlo?- Ma dove voleva andare a parare?

No, sinceramente non sapevo come si otteneva l'ipnotico, ma sapevo che era un livello di sharingan super-potente, super-distruttivo...

Scossi la testa per fare segno che no, non lo sapevo come si otteneva l'ipnotico, e Kaito-sama ghignò divertito, molto divertito...

-Saresti disposta a tutto, pur di ottenere la tua vendetta?- Ok, era ufficiale, non lo sopportavo più...

Non poteva proprio arrivare semplicemente al nocciolo della questione, vero!?

-Sì, ucciderei chiunque e lei lo sa molto bene, niente è più importante della mia vendetta, per me...- Kaito-sama annuì, comprendendo a pieno le mie parole.

-Benissimo. Hai un migliore amico o una migliore amica?- Ci pensai su qualche istante.

Aryko? Minato?

Con quelli di Konoha ci avevo chiuso totalmente i raopporti, ma dovevo ammettere di tenere ancora molto a Minato ed Aryko era sempre stata una ragazza con cui mi confidavo abbastanza apertamente e che mi assomigliava molto, anche se i nostri passati erano assai diversi fra loro.

Beh, forse, erano tutti e due miei migliori amici, o qualcosa del genere...

-Beh, forse... Aryko e Minato, ma perchè?- Lui sbadigliò, annoiato, per poi stiracchiarsi, come se io avessi già dovuto capire tutto quanto ormai da molto tempo.

-Dovrai uccidere uno, o una, di loro due se vorrai ottenere l'ipnotico, ma ti sconsiglio di puntare su Aryko, ho ancora bisogno di lei, per i miei piani.- Concluse, per poi sogghignare.

Subito mi venne un enorme dubbio in mente.

Come faceva lui a conoscermi così bene? Già anni prima, quando mi chiese di unirmi all'Akatsuki, sapeva che in qualche modo già all'epoca cercavo vendetta e tutto il resto... ma come faceva?

-Tu sapevi già per conto tuo della morte di mio padre, vero? Come facevi a saperlo?- Un ghigno malefico gli si dipinse sul volto, per poi rispondermi con assoluta non-curanza e menefreghismo degno di un Uchiha.

-Non è ancora giunto il momento che tu sappia, Saeko, anche perché comunque io ti sono superiore in tutti i casi, potrei eliminarti senza nessun problema, col semplice ausilio di un paio di mosse, niente di più.- Ecco, lì mi sorse un altro dubbio, ma lo lascia perdere, non era quello il momento adattoper pensare a certe cose.

Comunque, l'Juichibi era una calamità naturale o che?

Fatto sta che mi limitai a seguire immediatamente Kaito-sama versola nostra base, senza porgli altre domande, tanto non avrei mai ottenuto nessuna risposta, lo sapevo sin troppo bene...

 

Angolo autrice:

 

Beh, che dire?

Sì, aspettavo questo momento da moooolto tempo xD

Saeko che si prepara ad ottenere l'ipnotico... *_*

Dubbi che finalmente vengono a galla...

L'undici code è stato un puro caso oppure qualcuno l'ha inviato a Konoha?

Perché Akira non si fida prorpio chi l'ha allevato?

Avrà ragione o no?

Beh, che ne pensate? XD

Comunque, cercherò di spiegare, in un modo o nell'altro, tramite ricordi e robe varie, che cos'è successo in questi due anni xD

Comunque, non so quando posterò di nuovo, d'ora in poi temo che dovrò essere più sporadica nel postare i capitoli, l'esame ormai è davvero troppo vicino e sto scrivendo un po' troppe fanfiction, anche se per ora posto solo questa xD

 

P.S.: Come avrò fatto, Saeko, a sviluppare un seno abbondante, visto che è figlia di Sakura? XD

 

Comunque, a parte gli scherzi, commentate! xD

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Capitolo 16
*** Ritornare a Konoha dopo due anni ***


 

Ritornare a Konoha dopo due anni.

 

Ero davanti a Ryuk ed a Sharaku e li stavo guardando con serietà e con freddezza.

-Saeko, ma ne sei proprio sicura...? Dopo tutto, io credo che in fondo in fondo tu sia ancora legata a loro...- Questo era Sharaku che stava tentando, inutilmente, di comprendere il senso della mia decisione.

-Dobbiamo farlo, devo farlo... è il miglior modo per ottenere più potere e quindi, per avvicinarmi ancora di più al mio reale obbiettivo.- Ryuk mi guardava con non-curanza, mentre giocava con degli uccellini.

Dovevo ammettere che quei due erano dei buoni compagni, perché, anche se Sharaku era ancora molto fissato con me sapeva distinguere quando doveva combattere e quindi, la missione, da quando poteva fare lo scemo di turno, mentre, beh, Ryuk era un tipo molto calmo e riflessivo, anche se era molto legato a me, visto che se non ci fossi stata io per lui la vita sarebbe stata un vero inferno... dopo tutto, se io non c'ero per calmarlo, lui poteva impazzire da un momento all'altro senza che nessuno potesse far nulla per impedirglielo...

-Saeko ha ragione, Sharaku, ma mi è venuto un dubbio... non hai per caso detto che Minato è il figlio di Naruto Uzumaki? Settimo Hokage di Konoha, se non sbaglio... se proveremo ad uccidere suo figlio, non pensi che farà di tutto per impedircelo? Sarà pure un predicatore di pace ed amore e tutto ciò che vuoi, ma si sta parlando pur sempre di suo figlio, non credi anche tu, Saeko?- Oh diamine... Ryuk aveva proprio ragione, dovevo ammetterlo!

Sì, Naruto avrebbe fatto di tutto per suo figlio e noi non potrevamo di certo ucciderlo, dopo tutto a Kaito-sama serviva per i suoi scopi personali e comunque, in tutti i casi, noi non eravamo ancora alla sua altezza!

Però, dovevamo pur rischiare, se no, come avrei mai potuto ottenere l'ipnotico?

Dopo tutto, sembrava non esserci altra strada, se non quella, e di certo non potevo puntare su Aryko, e pure per diversi motivi... prima di tutto avrei scatenato l'ira di suo fratello Akira e comunque, Kaito-sama aveva detto di averne bisogno e quindi, molto probabilmente mi avrebbe punita lui stesso, senza contare che io non volevo proprio uccidere Aryko, non lo avrei mai accettato, lei ormai era diventata la mia famiglia, lei per me era più di una sorella... lei era diventata il mio punto di riferimento, la persona con cui sfogarmi, con cui potermi aprire totalmente...

Comunque, adesso mi trovavo nella foresta vicino alla nostra base e stavo osservando i miei compagni con sicurenzza e con estrema fierezza.

-Sì, Ryuk, hai ragione, ma dobbiamo provarci, è l'unica soluzione che ho e voi siete il mio team, i miei compagni... dovete aiutarmi, siamo una squadra, no?- Sharaku sorrise divertito, avvicinandosi a me e pasandomi accanto, per poi sussurrarmi qualcosa all'orecchio, qualcosa che faticai a capire, ma che compresi lo stesso.

-Si vede che se stata una kunoichi di Konoha, Saeko-chan... si vede che sei stata allevata da loro... Comunque, per me va benissimo, io ti aiuterò sempre e comunque, ricordatelo.- Non dissi una parola, l'importante era che lui e Ryuk mi dassero una mano, dovevo assolutamente trovare il modo di uccidere Minato, dovevo ottenere assolutamente quel potere, costasse quel che costasse!

Però, più ci pensavo più ricordavo i momenti passati con Minato, le missioni che avevamo svolto tutit e tre dopo l'evento dell'esame chunin e pure prima, l'amicizia molto forte che avevo con lui... perché sentivo come un nodo alla gola?

Perché la vita era così ingiusta, nei miei confronti?

Fatto sta che pure Ryuk annuì, convinto, e tutti e tre andammo ad informare Kaito-sama della nostra decisione di partire per poter, così, raggiungere Konoha e sbrigare la faccenda dell'uccisione di Minato il più presto possibile.

 

Kaito-sama non ci fece partire da soli, probabilmente pensava che per noi sarebbe stato troppo rischioso e quindi, mise in squadra con noi anche Akira e Aryko.

Kaito-sama, però, aveva messo comunque me a capo della missione e quindi, decisi di partire immediatamente, seguita a ruota da tutti gli altri componenti del mio team messo su solo per quell' occasione lì.

In quel preciso istante ci trovavamo a correre fra gli alberi ad una velocità spaventosa, mentre io riflettevo su come poter organizzare il nostro piano d'azione.

Probabilmente non sarà da solo... speriamo, almeno, di dover affrontare solo la madre e, al masismo, la cugina, ma non il padre, non Naruto, contro di lui le cose sarebbero davvero molto, ma molto pericolose... beh, potrei mettere Ryuk e Sharaku contro la cugina di Minato, mentre Akira e Aryko si occupano di Hinata o al masismo di qualche altro ninja di Konoha, ma in caso dovesis affrontare Naruto, probabilmente, la strategia migliore sarebbe quella di ritirarci e di riprovare in futuro, sì, questa sarebbe l'unica soluzione posisbile...” Stavo pensando, ma proprio in quel preciso istante Aryko mi mise una mano sulla spalla, bloccandomi.

-E' tardi, Saeko, fermiamoci accanto a qualche albero, o in una grotta, no? Dobbiamo riposarci un po', non è vero, Saeko?- Mi domandò, retorica, mentre io saltavano dal ramo in cui mi trovavo per poter, così, finire in terra e guardarmi a torno, mentre gli altri mi seguivano in assoluto silenzio.

-Allora, ragazzi, per stanotte ci fermiamo là...- ed indicai una picocla caverna un po' umida ma dall'aspetto abbastanza confortevole.

Tutti i componenti del mio team si avviarono verso la caverna in questione ed io con loro, avvicinandomi, alla fine, ad Aryko.

Sì, ci eravamo divisi in modo tale che i maschi stessero con i maschi e le femmine con le femmine.

Mi sedetti accanto all'Uzumaki e lei cominciò a parlarmi, mentre i maschi cercavano di prendere sonno.

-Sembri molto decisa, Saeko... sai, sei molto difficile da interpretare, ormai ti conosco da due anni, eppure, ancora non ti capisco quasi mai... perché hai scelto proprio Minato Uzumaki? Non che mi dispiaccia, per carità... ma non capisco il perché.- Sospsirai, guardando il soffitto della caverna, e pensai a come poterle rispondere.

Se le avessi detto tutto per filo e per segno sicuramente mi avrebbe derisa e un Uchiha non deve essere mai e poi mai deriso, però, allora, che le inventavo?

Le dicevo una mezza verità?

Sì, probabilmente era la scelta più giusta da fare...

-Lui è uno dei pochi legami che mi rimane a Konoha, uno di quei legami di cui mi devo sbarazzare il più presto possibile, se voglio portare atermine la mia missione, il mio scopo. Adesso dormiamo, dai.- Lei non aggiunse altro, ma si rannicchiò su sé stessa e basta, sorridendomi ed augurandomi buona notte, per poi prendere finalmente sonno, come me, del resto...

Ma io, avevo un tarlo in testa: se dovevo uccidere tutti i legami che avevo a Konoha, sbarazzarmi di tutit loro, come avrei fatto con mia madre ed i miei fratellini?

Se li avessi uccisi, mio padre mi avrebbe mai perdonata?

 

 

Angolo autrice:

Ed ora come la mettiamo? é_é

Scusate se non ho postato prima, ma fra interrogazioni, mappe concettuali per l'esame etcc etcc, sto morendo! XD

Odio la terza media!

Scusate se come sempre non so quando posterò il prosismo capitolo, ma ormai gli esami sono davvero incombenti, sabato ho le prove generali dell'esame orale e devo fare ancora tremila ricerche, quindi, alla prossima! xD

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Capitolo 17
*** Finalmente davanti alla vittima! ***


 

Finalmente davanti alla vittima!

 

Il giorno dopo raggiungemmo Konoha senza troppi problemi ed appena fommi vicini al villaggio in questione ci nascondemmo immediatamente fra la folta vegetazione, in modo tale che le guardie non potessero scovarci.

-Saeko, tu sei un'ex-kunoichi del villaggio, conosci un modo per entrare senza farci scovare dalle guardie?- Era stato Akira a parlare ed io, subito, mi misi a riflettere su che scorciatoia avremmo potuto utilizzare per entrare indisturbati nel villaggio.

Dopo un brevissimo ragionamento decisi di prendere la scorciatoia che passvaa per il luogo d'allenamento del team 7, visto che era la stessa che utilizzavo io quando ancora stavo a Konoha e quando non volevo passare davanti alle guardie dopo una missione sfiancante, in quanto, normalmente, le guardie dovevano perquisire tutte le persone che uscivano dal villaggio, per sicurezza, almeno, così dicevano...

-Sì, seguitemi.- Dissi, incamminandomi fra gli imponenti alberi della foresta che circondava Konoha, almeno, finché non raggiunsi un cartello mezzo distrutto che riportava la scritta “campo d'allenamento del team 7”, a quel punto sospirai ed alzai lo sguardo al cielo.

Quanti ricordi, quanti giorni passati ad allenarmi in quel campo con quelli che un tempo definivo i miei “compagni di squadra” e che adesso erano diventati i miei principali nemici.

Improvvisamente sentii qualcosa e subito vidi uno shuriken passarmi proprio accanto alla guancia destra.

In un lampo mi nascosi nella boscaglia assieme ai miei compagni, assieme al mio team.

-Ci hanno sicuramente scoperti...- Sussurrai, loro, per poi attivare lo sharingan.

Subito, però, riconobbi qualcuno che mi risultava piuttosto familiare, anche se non pareva essere da solo...

Infatti, c'era, con lui, una presenza più picocla, Minato aveva con sé un bambino.

Che in quei due anni Hinata avesse avuto un altro figlio?

Improbabile, se anche fosse stato così il bambino sarebbe stato ancora troppo picoclo per girare da solo col fratello minore...

Poi, improvvisamente, ebbi la certezza di aver finalmente capito chi fosse quel bambino.

Oh no... non posso fargli del male, non devo!” Pensai, per poi rivolgermi ai miei compagni.

-Sharaku, senti la presenza di qualcun altro, oltre ai due che ho potuto notare io stessa?- Già, lui aveva un campo di percezione molto più vasto del mio sharingan, ecco perché mi tornava sempre molto utile averlo in squadra con me.

-Sì, oltre al bambino ed al ragazzo ho notato la presenza di altri ninja qua vicino, sino ad ora non sento la presenza di nessuno particolarmente forte, saranno sì e no tutti al livello di un normalissimo jonin, anche se alcuni di loro ho avuto già la possibilità di percepirle il chakra quando io e te ci siamo trovati davanti alcuni shinobi di Konoha, ricordi, no? Comunque, fra di loro non ci dovrebbe essere nè Naruto Uzumaki, nè Sakumo Hatake e credo che non ci sia neppure tua madre, quindi, non preoccuparti...- Sospirai di nuovo.

Già, perché anche se non c'era mia madre c'era comunque uno dei miei fratelli, perché quel bambino con Minato era sicuramente Gyn, poco ma sicuro!

Poi, improvvisamente, un altro shuriken mi mancò per pochi millimetri la guancia destra.

-Quanto tempo... ormai sono passati circa due anni, vero? Vieni pure allo scoperto... ah, naturalmente assieme a tutti i tuoi nuovi amici.- Minato ci aveva scovati e probabilmente era stato in grado di farlo solo grazie al suo byakugan.

-Tsk.- Non dissi altro, facendo cenno ai miei compagni di uscire allo scoperto, ormai dovevo fronteggiare quel ragazzo una volta per tutte e dovevo farlo da sola, quindi, gli altri sarebbero rimasti per lo più a guardare, o al masismo, a combattere contro i possibili rinforzi di Minato.

In un lampo tutti noi uscimmo allo scoperto e ci ritrovammo nella stessa pianura dove c'erano anche Minato e Gyn.

Io attivai lo sharingan ma tenni gli occhi bassi, non riuscivo a credere di dover fare i conti, morali, proprio con Gyn.

-Minato-sensei, chi sono, queste persone? Per caso le conosce?- Sorrisi appena, seriamente divertita da quella bizzarra situazione.

Quindi, molto probabilmente, adesso Minato era persino diventato un sensei...

-Gyn, vai a chiamare dei rinforsi, da solo non ce la farò mai, probabilmente neppure se utilizzerò la M. E. . Comunque, Saeko, non credevo che in due anni tu potessi cambiare così tanto, dal punto di vista del fisico, dico.- Alzai di scatto lo sguardo, incrociando finalmente gli occhi di Minato.

Vidi lo sguardo terrorizzato di Gyn, uno sguardo pieno di paura, ma anche di qualcos' altro... si, in quello sguardo leggevo anche molto, ma molto disprezzo, forse persino odio?

-N-nii-san...- Tentai di rimanere più calma e fredd apossibile, senza far trasparire nessun tipo di emozioni, ma dentro di me mi rendevo perfettamente conto di non accettare quella situazione, di non accettare che mio fratello mi avesse potuto seriamente odiare, visto che il suo sguardo, in quel momento, si riempiva sempre di più di rbabia e di odio, un odio incontrollato, innato...

-Gyn, vai a chiamare i rinforzi, subito.- La voce ferma ed autoritaria di Minato fece correre via Gyn, senza che io potessi dirgli anche una sola parola.

Quindi, subito dopo tornai a concentrarmi su Minato, guardandolo intensamente negli occhi, io con lo sharingan attivo e lui col suo byakugan attivo.

-Saeko, loro sono altri componenti dell' Akatsuki, vero? Sai, mi sono ripromesso più di una volta che se ti avesis rincontrata non ti avrei uccisa e penso rpoprio di mantenere questa mia promessa, fatta sia a me stesso, sia a tua madre ed a Sakumo... comunque, devo ammettere che in questi due anni ti sei persa diverse cose, sai?- Accennai un mezzo sorriso e feci cenno ai miei compagni di non attaccare, visto che comunque quello scontro sarebbe stato soltanto fra me e lui.

-Ad esempio?- Lo esordii a parlare.

Lui sorrise appena, per poi rispondermi in modo assolutamente calmo.

-Beh, ad esempio, anche se i miei genitori hanno l'età che hanno, beh, hanno fatto altre due figlie, più precisamente due gemelline, sai? In più, adesso sono stato pro9mosso a jonin, lo sapevi, questo? E mi sono ufficialmente fidanzato, adesso sono promesso sposo, impeganato... Comunque, come mai sei tornata a Konoha? Di sicuro non è per un bel motivo, o sbaglio?- Ero divertita da quelle due novità, ma soprattutto dalla seconda.

Beh, già avevo una mezza idea su chi potesse essere stata la “fortunata” in questione, anche se ormai quella ragazza doveva smettere di sperare nell'avere dei figli con Minato, almeno che non fosse di già incinta, cosa molto, ma molto improbabile.

-Immagino che la “fortunata” sia Laky... conosco i vostri matrimoni combinati, sai? Mi chiedo soltanto come mai Hinata non sia andata in sposa a Neji, visto che sono cugini... comunque, adesso rimpiangerai di essere nato!- Affermai, per poi prepararmi allo scontro che mi avrebbe portata, una volta per tutte, ad ottenere l' ipnotico.

 

Angolo autrice:

Scusate l'attesa, ma evvo molto da fare, in questi giorni xD

Beh, che dire?

Fra poco ci sarà lo scontro decisivo, Saeko riuscirà o no ad ottenere ciò che vuole?

Morirà qualche altro ninja di Konoha, visto che Gyn è andato a cercare aiuto?

Per scoprirlo dovrete soltanto continuare a leggere! xD

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Capitolo 18
*** Lo scontro decisivo! ***


 

Lo scontro decisivo!

 

Proprio nel preciso istante in cui sfoderai la mia katana ed in cui Minato si moltiplicò per circa duecento, o più, copie, vidi arrivare qualcuno di corso, nel luogo del nostro scontro

Hinata Hyuga, TenTen, Ino Yamaka, Rock Lee, ed altri ninja di Konoha che non riuscii ad identificare subito.

-Minato, che sta succedendo!? Saeko Uchiha, che ci fai, tu, qui!?- Quando Hinata si arrabbiava erano guai, a quanto pareva...

Sorrisi sarcastica e feci un cenno ai miei compagni di squadra.

-Ocupatevi degl' altri, lasciò il comando ad Aryko! Devo lottare da solo contro Minato, non voglio avere delle complicazioni durante questa lotta!- Dichiarai, alla fine, per poi correre verso Minato e tentare di colpirlo alla gamba sinistra, ma lui schivò abilmente il mio attacco e cominciò a correre nella folta vegetazione, allontanandosi dagli altri.

-Come vuoi, Saeko, andiamo da un' altra parte a lottare, ma credo comunque che Sakumo tenterà d'intervenire, se scoprirà tutto questo, sai?- Disse, alla fine, salutando la madre con un cenno veloce della mano per poi aumentare la sua velocità, mentre io lo seguivo tranquillamente.

Bene, almeno, adesso, potevamo risolvere i nostri conti in modo isolato, da soli...

Una volta raggiunta un' altra pianura priva di alberi io osservai Minato e rimisi a posto la mia katana, per poi lanciargli quattro shuriken e correre verso di lui ad una velocità super-sonica.

Minato saltò di lato e schivò prontamente le mie arme, per poi lanciarmi a sua volta degli shuriken che schivai tranquillamente.

-Vuoi per caso riscaldarti, é, Minato?- Chiesi, sorridendo divertita, per poi usare la palla di fuoco suprema e subito dopo cominciare a correre verso di lui, con la mia katana in mano.

Ma solo dopo un po' mi accorsi che Minato era sparito e che non sembrava, quindi, neppure essere stato colpito dalla mia tecnica.

Dove diavolo si sarà cacciato!?” Pensai, guardandomi attorno con circospezione.

Poi, improvvisamente, dei cloni di Minato mi attaccarono, erano circa un duecento.

Subito mi misi ad eliminarle una dopo l' altra, senza farci troppo caso, ma ad un certo punto, vidi qualcuno attaccarmi dall' alto e subito potei riconoscere Minato col suo rasengan.

Sorrisi e mi spostai prontamente, per poi estrarre la mia fidata katana e mirare direttamente al braccio che Minato non stava usando, in quell' altro c' era il rasengan ancora attivo.

Appena Minato fu a terra cominciò a correre verso di me ed io feci lo stesso, riuscendo, così, a ferirlo sul braccio sinistro, quello libero, mentre lui, però, mi feriva sul mio fianco destro.

In un lampo Minato corse fra la folta vegetazione ed io cominciai a cercarlo con lo sguardo.

Che diavolo vorrà combinare, adesso!? Devo muovermi, a farlo fuori!” Pensai, mentre con una mano mi curavo la ferita che mi aveva provocato sul mio fianco destro.

Forse vorrà usare qualche tecnica che non conosco? Devo aspettare, questo è l' unico modo che ho...” Pensai, prima di continuare a guardarmi attentamente attorno, mentre aspettavo una sua qualsiasi mossa che mi avrebbe subito fatto scattare sull' attenti.

Poi, improvvisamente, vidi Minato attaccarmi da dietro e tentai, invano, di girarmi in tempo per bloccarlo, ma lui sferrò un calcio talmente potente da farmi cadere a terra senza neppure darmi il tempo per poter reagire.

Minato era impressionatamente cambiato, ad esempio, adesso, il suo aspetto era molto più simile ad un rospo di quanto si potesse mai immaginre.

Quella era la leggendaria modalità eremitica, ne ero certissima...

Infatti, solo allora mi resi conto dei due rospi che si trovavano sulle sue spalle.

Probabilmente, loro lo avevano aiutata ad entrare in tale modalità.

Quindi, mi alzai immediatamente e subito vidi Minato che correva verso di me con due rasengan nelle mani, uno a testa.

-Rasengan doppio!- Urlò, mentre io saltai in aria e lo schivai per un fottuto miracolo divino e quindi, mi moltiplicai seduta stante ed usai il drago acquatico su Minato, il quale, lo schivò senza troppi problemi, ma si ritrovò, subito, molto vicino alla mia copia, abbastanza per poter mettere in atto il mio piano.

La mia copia prese fuoco e Minato venne coinvolto nella sua esplosione immediata.

Sorrisi.

Un punto a mio vantaggio.

Però, dovevamo finire quello scontro il più presto possibile, poco ma sicuro.

Subito dopo l' esplosione Minato si rialzò da terra, anche se con estrema fatica, e mi guardò senza nessun tipo d' esitazione negli occhi.

-Minato, chi é questa ragazza?- Domandò, il rospo maschio, per poi ricevere una risposta veloce e coincisa da parte di Minato.

-Una mia ex-compagna di team, una nukekin, ad essere più precisi.. un' Uchiha, se vogliamo dirla tutta.- Sorrisi e preparai un chidori, senza farmi troppi problemi.

Il vento mi scompigliò i capelli appena mi misi a correre verso Minato ad una velocità stratosferica e mentre lui preparava un rasengan enorme, titanico...

Sì, era proprio quello il nome adatto a tale tecnica: Rasengan Titanico!

-O meglio, Minato, io sono la tua futura assassina!- Dichiarai, per poi schivare di lato e portarmi velocemente alle sue spalle, prima di poterlo finalmente colpire alla schiena.

Minato cadde rumorosamente a terra ed io caddi all' indietro, ormai sfinita.

Il mio cuore ormai andava a mille e le mie emozioni erano fra le più variegate, passavano dalla soddisfazione al rimpianto per il passato che avveo trascorso con quel ragazzo.

Alla fine sorrisi, vittoriosa, per poi, accorgermi di qualcuno che si stava avvicinando al luogo dello scontro...

No, non poteva di certo essere lui!

 

 

Angolo autrice:

Questo capitolo fa letterarlmente cagare, lo so... ma che dovevo fare?

In questi giorni mi mancava completamente l' ispirazione, ho passato intere giornate sui libri ed a fare ricerche su ricerche, senza mai un minuto di sfogo!

Senza contare che le pagine che avevo da studiare per geografia sono andate a farsi benedire... -.- quella “carinissima” gatta che mi ritrovo in casa s' è fatta le unghie proprio su quelle pagine del mio “adorato” libro di geografia... -.-

Ma visto che di questo non interessa a nessuno (tanto meno a me, visto che comunque, quell' argomento non è quello che porto all' esame xD),vi posso soltanto dire che potrebbe essere che non aggiorni per giorni, forse, persino per intere settimane, ma in questi giorni sono davvera piena d' impegni (domani faccio una gita su un teno d' epoca, la Porrettana, non so se avete presente... e mardedì sera vado a vedere uno spettacolo teatrale istituito da dei miei compagni di scuola che fanno teatro... oltre, naturalmente, gli esami di terza media ormai alle porte xD) e quindi, mi trovo costretta ad avere davvero pochisismo tempo per poter scrivere, senzsaa contare il fatto delle mille e più fanfiction/storie che sto tentando di scrivere e del fatto che penso, più che altro spero, di publicarne un' altra, il più presto possibile...

Comunque, che ve ne pare di questo capitolo?

E poi, chi sarà il nuovo arrivato?

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Capitolo 19
*** Rincontrarsi di nuovo ***


 

Rincontrarsi di nuovo.

 

I nostri sguardi s' incontrarono e di nuovo, come tanti anni addietro, mi persi in quegli occhi neri come la pece.

Lui guardò Minato steso a terra in un lago di sangue e poi guardò me, senza mutare la propria espressione.

-Sakumo... ne é passato di tempo...- Sorrisi appena, rialzandomi con estrema fatica e con estremo dolore.

Lui, d' altra parte, mi osservò e poi, probabilmente sconsolato, scosse la testa, avvicinandosi sempre di più a me, mentre io impugnai la mia katana, pur sapendo di essere ormai praticamente priva di forza.

-Ormai mi sarei dovuto aspettare persino questo, da una come te. Ma sai una cosa? Io non sarei mai in grado di ucciderti, al contrario di te...- Che così aveva in mente, quel lurido bastardo!?

Subito raccimolai tutte le mie ultime energie che mi erano rimasta a dosso e pensai ad un modo per potermene andare da quel posto il più presto possibile.

Ci rincontriamo, Saeko Uchiha... come vedi, avevo previsto bene, o sbaglio?” Lo risentii, dopo tutti quegli anni...

Un lampo e dovetti chiudere gli occhi, ma quando li riamprii, non ero più nella pianura di prima, ma mi trovavo davanti ad una cella con dietro le sbarre proprio quel demone... accanto a me c' era Sakumo.

-Che cosa sta succedendo!?- Ero abbastanza nervosa e si poteva vedere molto bene, visto che mi guardavo attorno con una leggera rabbia e non capivo affatto la situazione attuale.

Sakumo guardò il demone che aveva davanti e sospirò appena.

-Di nuovo? Che c' è, stavolta?- Non capivo... Sakumo era abituato a cose del genere!?

Va beh, l' unica cosa che potevo fare era stare al gioco e vedere che cosa succedeva, non avevo altra scelta, a quanto pareva...

-Saeko... sono sicuro che pensi che questa cosa sia molto strana, vero? Beh, sinceramente era da tantissimo tempo che volevo parlarti e questo era l' unico modo che avevo a disposizione. Ormai tu e Sakumo siete obbligatia diventare nemici e non di certo perché io ho ucciso tuo padre...- Ero stupita.

A che cosa poteva mai fare riferimento?

Poi, improvvisamente, mi ricordai di quando quel demone aveva fatto riferimento ad una strana leggenda ed al futuro capo-clan, poco prima di essere sigillato, almeno, così ricordavo...

 

Flash - back.

 

-Il prescelto tradirà… tradirà la fiducia di tutti… il figlio del capo-clan tradirà…. Ahahahah.- Rideva, mentre diceva tali parole.

Era stato il demone a parlare.

A chi si stava riferendo?

Il figlio del capo clan?

Che voleva dire con ciò?

 

Fine flash – back.

 

Finalmente avevo capito!

Guardai il demone dietro le sbarre e sorrisi compiaciuta, mentre continuavo a ricordare.

-Quella leggenda... quando apparisti la prima volta durante l' esame di selezione dei chunin, hai fatto riferimento ad una leggenda, giusto? Adesso ricordo... quella leggenda diceva che il figlio del capo-clan avrebbe tradito e poi, credo che dicesti pure che c' era un prescelto e che solo lui poteva batterti. Non dirmi che con lui potevi intendere anche una ragazza, vero? Non dirmi che quella volta stavi parlando proprio di me, o sbaglio? Dopo tutto, ho tradito e se solo fossi rimasta a Konoha sarei diventata la futura capo-clan degli Uchiha.- Il demone sorrise compiaciuto, come se avesis centrato in pieno il punto della situazione, mentre Sakumo guardava sia me che il demone in modo assai sbalordito.

-Oh... finalmente ci sei arrivata da sola! Credevo che voi Uchiha foste più inteligenti, sai?- Sorrisi appena, per poi capire pure il perché mi trovavo in quel posto.

Sicuramente eravamo nella mente di Sakumo e probabilmente per lui quella non era la prima volta che gli succedeva una cosa del genere.

-Saeko, Juichibi, non é che ci stia capendo poi molto...- Il demone rise divertito, poco prima di rivolgersi nuovamente a me con uno strano ghigno stampato in faccia.

-Lascia che finisca di spiegare tutto ciò che sta succedendo a Sakumo, tu, intanto, vattene. So che dovrei aver paura del fatto che tu stai sopravvivendo un po' troppo a lungo, ma voglio vedere come si evolverà tutto questo, voglio vedere che cosa succederà quando giungerà il momento del vostro scontro... dopo tutto, tu sei l' unica che può uccidermi e quindi, per fare ciò sarai costretta ad uccidere pure Sakumo...- Fu un lampo e poi, dopo aver udito queste parole mi ritrovai nel così detto mondo reale, con Sakumo davanti, anche se era svenuto.

Caddi a terra priva di forze e subito vidi arirvare gli altri miei compagni di team.

Sharaku corse subito da me, preoccupatissimo, seguito a ruota dagli altri.

-Saeko-chan! Tutto bene!? Subito mi alzai con estrema fatica, ormai le mie forze erano praticamente del tutto assenti.

Guardai i miei compagni e poi Sakumo, scuotendo la testa.

Se ero stata capace di uccidere Minato non ero ancora del tutto cvapace di uccidere Sakumo, tanto meno in quelle condizioni...

-I ninja di Konoha che fine hanno fatto?- Domandai, per poi accorgermi dell' assenza di Ryuk.

Porca...!” Pensai, per poi tentare di correre verso il luogo dove avevo lasciato i miei compagni di team e dove sicuramente si trovava ancora Ryuk.

Appena giunsi sul luogo prestabilito mi sentii mancare per via dle fatto che ormai il mio chakra era al limite.

Ryuk ormai era impazzito, i ninja di Konoha si erano tutit ritirati e c' era sangue ovunque, mentre Ryuk dava ancora di matto.

-Ryuk, calmati.- Dopo aver detto ciò mi misi una mano sulla fronte e vidi Ryuk calmarsi, tornare normale, per poi perdere i sensi e cadere in avanti.

L' ultima cosa che sentii erano i miei compagni di squadra che mi chiamavano e qualcuno che mi prendeva in braccio.

 

Angolo autrice:

Che ve ne pare? xD

No, ragazzi, non mi ero scordata della leggenda che era venuta fuori nella prima parte del racconto xD

Comunque, che cosa ve ne pare? xD

Non so, comunque, quando aggiornerò il prossimo capitolo, dipende da come vanno le cose, visto che adesso ho un' altra fanfiction in corso che ancora non ho completato e l' esame ormai sempre più vicino! ^^

In tutti i casi, mentre aspetto le vostre recensioni, torno a studiare per l' esame xD

Al prosismo capitolo! ^^

P.S.: Pubblicità occulta: Chi volesse passare a leggere, e magari pure a recensire, l' altra mia fanfiction "After so many year" mi renderebbe assai felice! xD

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Capitolo 20
*** Riprendere i sensi ***


 

Riprendere i sensi.

 

Sentii un materasso morbido sotto di me e delle coperte che mi avvolgevano il corpo.

Provai a muovere un braccio ma sentii subito un dolore allucinante.

Tentai di aprire un occhio, il destro, ma lo richiusi subito.

Mi faceva un male cane la testa, che cosa mi stava succedendo?

Lentamente aprii gli occhi e sentii una voce a me molto familiare che mi stava chiamando.

-Saeko, tutto bene?- Aryko... sorrisi appena ed aprii totalmente gli occhi, per poi guardarmi molto attentamente attorno.

Ero nel covo, come potevi mai essere finita di nuovo lì?

Poi, però, mi ricordai di essere svenuta e che qualcuno mi aveva preso in braccio, probabilmente i miei compagni mi avevano riportata al covo.

-Saeko, stai bene?- Era di nuovo Aryko...

Subito posai lo sguardo su titti i presenti mentre con la testa accennavo un debolissimo “sì”.

Praticamente c' erano tutti quanti ed i più preoccupati sembravano Sharaku ed Aryko.

Oh, quel ragazzo non cambierà mai...” Pensai, sorridendo divertita e tentando, invano, di mettermi a sedere sul materasso dov' ero stata sdraiata.

Al terzo tentativo, però, finalmente ci riuscii.

-Che cos' è successo?- Domandai, rivolgendomi a coloro che mi avevano supportata durante la missione dalla quale ritornavamo, visto che personalmente non ricordavo poi molto.

Fu Akira a prendere la parola per potermi, così, spiegare la situazione.

-Hai ucciso Minato Uzumaki, ti sei ritrovata di fronte a Sakumo e quando siamo arrivati lui era già a terra, svenuto, mentre tu eri pressoché priva di forze, a quel punto sei corsa a calmare Ryuk e poi, beh, sei svenuta.- Sospirai e chiusi gli occhi per un istante solo.

Ok, adesso ricordavo tutto.

Però, subito dopo, mi ricordai anche della profezia, della leggenda...

-Ragazzi, temo che dovrò mettermi sotto con gli allenamenti! Mentre parlavo con Sakumo é successa una cosa strana... forse é il caso che ne parli da sola con Kaito-sama...- Gli altri presenti annuirono e lenatmente se ne andarono, così come i miei stessi compagni di team, però, Aryko volle rimanere.

-Credo di poter rimanere, no, Saeko? Ormai ci conosciamo da due anni, penso che fra di noi non ci siano più segreti, no?- Sorrisi ed annuii appena, sì, fra me e lei ormai non c' erano più segreti, il nostro era un legame solido, forte.

-Quindi? Saeko, di che cosa volevi parlarmi?- Fu Kaito-sama a parlare e quindi, subito, sospirai e lo guardai, prendendo finalmente il coraggio a due mani e decidendo di raccontargli tutto quello che era successo durante il mio incontro con Sakumo.

-Bene... quando ho incontrato Sakumo dopo pochissimo ho sentito la voce dell' undici code e subito dopo mi sono ritrovata come catapultata nella mente di Sakumo, o qualcosa del genere... ho parlato con l' undici code, era dietro a delle sbarre, come se fosse stato imprigionato e comunque, lui stesso mi ha parlato di una leggenda che già aveva accennato agli abitanti di Konoha, prima che io tradissi, riferendosi al futuro capo-clan di qualcosa e che solo quella persona poteva batterlo... in parole povere, la prescelta sono io.- Kaito-sama mi fissò per qualche istante, mentre Aryko mi sorrise appena, sedendosi al bordo del mio materasso, non potevo di certo definirlo un letto.

Kaito-sama sospirò appena mentre i suoi occhi osservavano il soffitto, per poi guardarmi di nuovo.

-Immaginavo... sai, io avevo già previsto tutto.- Sorrisi appena.

Come credevo, io ero stata già scelta da Kaito-sama, era già tutto previsto...

-Quindi, lei mi aveva già scelta, vero? Immagino che c' entri persino qualcosa con l' attacco dell' undici code a Konoha, giusto?- Lui guardò altrove, sospirò appena e poi, tornò a guardarmi per pochi istanti, per poii avviarsi verso l' uscita della stanza dove ci trovavamo.

-Lascia stare, prima o poi lo scoprirai da sola, ne sono assolutamente certo, Saeko...- Sospirai e mi ributtai sdraiata sul letto, osservando il soffitto, mentre Kaito-sama usciva dalla stanza e mi lasciava da sola con Aryko.

Appena io ed Aryko rimanemmo sole lei mi guardò e poi, decise di parlare, mentre io guardavo il soffitto, facendo finta di essere terribilmente affascinata da ciò.

-Saeko, tu non ti fidi di Kaito-sama, vero? Comunque, posso sapere come mai?- Decisi di prendermi qualche istante prima di risponderle.

Io non mi fidavo di Kaito-sama, questo era vero, però, lui era l' unico su cui, almeno momentaneamente, potevo fare affidamento, vista la mia situazione, soprattutto dopo aver ucciso Minato.

-Secondo te? Certo che non mi fido, come potrei far diversamente? Sto persino cominciandoa temere che l' undici code sia stato inviato direttamente da lui, che sia lui il vero assassino di mio padre, anche se indirettamente... e comunque, anche tu dovresti cominciare a diffidarte, di lui, temo che non abbia salvato te e tuo fratello come si ostina a dirvi ancora oggi, a distanza di ben diciassette anni.- Vidi Aryko alzarsi all' improvviso, per poi abbassare lo sguardo e stringere le mani a mo' di pugno.

Per caso l' avevo ferita?

Per caso avevo detto qualcosa di male, di sbagliato?

-Lo so, lo so benisismo che Kaito-sama non é una persona per niente affidabile, ma che altro posso fare!?- Di colpo Aryko alzò la testa, guardandomi con occhi di chi aveva veramente sofferto e davvero non sapeva come doversi comportare.

-Lui mi allevata ed ha allevato anche mio fratello, ho paura a ribellarmi a lui, ho paura di scoprire la verità! Che cosa dovrei fare se scoprissi che, magari, lui ha ucciso mia madre per usare me e mio fratello!? Che cosa!?- Sì, era veramente di fuori, ma come darle torto?

Kaito-sama era da smepre la sua unica famiglia, assie al gemello, di certo aveva paura di una vita senza di lui, ma probabilmente, in futuro, sarebbe stata obbligata a tale scelta, così come la sottoscritta...

-In caso Kaito-sama stia mentendo a tutti noi ce ne andremo insieme, io, te e tuo fratello, possibilmente verrà anche il resto del mio team, visto che comunque, Ryuk senza di me non sopravviverebbe a lungo e che Sharkau mi seguirebbe persino oltre la fine del mondo, ormai lo conosco. Ti va bene, Aryko?- Lei mi guardò di nuovo e sorrise, per poi annuire, probabilmente l' avevo davvero calmata.

Fu proprio in quel momento che decisi di fare un sonnellino e quindi, le dissi di lasciarmi sola.

-Bene, visto che sei d' accordo a comportarci in questo modo, adesso lasciami dormire, per favore...- Dissi, per poi chiudere gli occhi e schiacciare un bel pisolino, avevo proprio bisogno di dormire.

 

Angolo autrice:

Già, non c' è mai da aspettarsi nulla di buono da un Uchiha, da un parente stretto di Madara, poi...

Comunque, per favore, commentate, vorrei sapere che cosa ne pensate! :)

Comunque, adesso davvero, quasi di sicuro, non posterò per un bel po', ormai sono davvero a pochisismi giorni dall' esame, il 15 mi cominciano gli scritti e da lunedì comincerò a fare ripetizioni, il pomeriggio, per prepararmi soprattutto all' orale e quindi, ormai, temo che per un bel po' non avrò tempo per publicare, senza contare che sto tentando, in tutit i modo, di lavorare ad un libro xD

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Capitolo 21
*** La verità ***


 

La verità.

 

Erano le nove di mattina ma mi trovavo di già fuori dal covo e soprattutto, davanti a Kaito-sama.

I miei occhi erano fissi su di lui, perché mi voleva parlare?

Che cosa voleva dirmi?

Lui mi osservò con assoluta superiorità, mentre io rimanevo fredda, impassibile.

-Che vuole, da me?- La mia voce era fredda, distaccata, quella mattina non avevo proprio avuto voglia di alzarmi dal letto, per ché mai mi sarei dovuta presentare disponibile etcc etcc...?

Kaito-sama, però, mi guardò sorridendo appena, dembrava davvero divertito, mentre io lo fissavo con le mani sui fianchi e con un' espressione a dir poco fredda, glaciale.

-Ormai lo hai capito anche da sola che vi sto nascondendo qualcosa, o no? Essere alleati ormai sarebbe inutile, per tutti e due, soprattutot per me, tanto, la tua fiducia non ce l' avrò mai, o sbaglio?- Alzai un sopracciglio non capendo, per poi cominciare a mettere tutte le cose al proprio posto.

Finalmente Kaito-sama si era deciso a dirmi i suoi piani e tutta la verità, ma come mai?

Dopo tutto, se io avessi conosciuto tutta la verità sicuramente avrei lasciato l' asociazione e con me anche Akyro.

-E perché me lo vorrebbe dire proprio ora? Non é un rischio, per lei? Voglio dire, se io scoprissi la verità sul suo conto proprio adesso potrei anche tradire persino l' organizzazione, non crede? E con me verrebbero anche Aryko, probabilmente Akira e probabilmente anche tutta la mia squadra, cioé, Sharaku e Ryuk.- Kaito-sama sorrise appena, come se fosse stato divertito da qualcosa che avevo appena detto.

Kaito-sama si avvicinò a me con fermezza e con estrema sicurezza, per poi cominciarmi, di nuovo, a parlare, in tono freddo e distaccato.

-E' uguale, tanto, andando avanti in questo modo non otterrò comunque nessun di risultato, quindi, preferisco averti come nemica che come alleata, se non posso avere la tua fiducia.- Cominciò, per poi continuare il suo disorso senza mai mutare espressione, neppure per una singola volta.

-Comunque, la vuoi sapere davvero la verità? Io avevo bisogno di te proprio per il tuo ipnotico... avevo bisogno che qualcuno avesse l' inpnotico ed affrontare di persona Sasuke Uchiha sarebbe stato fin troppo rishcioso, troppo forte. Quindi, sì, era già tutto previsto, sono io l' assassino di tuo padre, ero io che governavo l' undici code, quel giorno. E voi sapere la verità sulla madre di Aryko e Akira? Quella stupida non poteva allevare i bambini da sola, lei voleva aiutare Naruto Uzumaki, e non aveva pensato che io non avrei mai e poi mai accettato che lei andasse contro mio padre. Già, l' ho assassinata ed ho preso con me i suoi figli, sono semplici oggetti... ma non é proprio questa l' essenza di noi Uchiha? Il potere, che altro, se no?- Ero rimasta senza parole.

Kaito-sama aveva davvero fatto tutto quello che mi aveva appena raccontato!?

Tirai fuori la mia fidata katana, ma poi, una domanda mi sorse spontanea: Perché mai Kaito-sama aveva bisogno proprio di me, o meglio, del mio ipnotico?

Lui parve leggermo in faccia, infatti, mi rispose senza che io dovessi neppure domandarglielo.

-Ho bisogno del tuo ipnotico perché l' unico modo per ottenere l' eterno é quello di strappare gli occhi a qualcuno che ha già attivato l' ipnotico e visto che in tutti i casi io e te siamo parenti, ho pensato che questo fosse il modo migliore per ottenere l' eterno, cioé, trapiantandomi i tuoi occhi.- Mi misi subito sulla difensiva, dopo tutto, ormai ero certa di aver ottenuto l' ipnotico, quindi, lui avrebbe sicuramente mirato ad uccidermi e senza pensarci su due volte, ormai lo conoscevo.

-Se le cose stanno così, Kaito, possiamo ufficialmente dichiarare aperta la nostra battaglia e ti assicuro, ti pentirai amaramente di aver scelto proprio la sottroscritta per attuare i tuoi piani!- Subito attivai il tre tomoe senza neppure pensarci sue e mi diressi immediatamente all' attacco.

Io incominciai correndo verso destra e tentando di colpire Kaito, non lo reputavo di già più un mio superiore, al fianco destro, ma lui saltò su di un ramo e da lì saltò prontamente dietro di me, aveva di già lo sharingan attivo.

-Mi dispiace, ma voglio metter fine aquesta lotta molto velocemente, Saeko.- Mi stavo per girare proprio perché lui mi voleva tirare n calcio, ma fui troppo lenta e mi ritrovai distesa a terra, a faccia in giù.

Kaito aveva mirato alla schiena e mi aveva presa in pieno.

Subito mi rialzai abbastanza facilmente, ma lui corse subito verso di me e mi lanciò diversi shuriken ed io cominciai a schivarli, ma dopo un po' compresi che continuare a schivarli all' infinito sarebbe stato del tuo privo di senso, inutile.

Chiusi gli occhi per qualche istante e quando li riaprii mi sentivo nuova, mi sentivo diversa, più forte, come se fossi diventata d' improvviso praticamente invincibile, o quasi.

In un lampo cominciai a correre di nuovo verso Kaito e proprio quando gli fui a qualche metro, lui si era allontanato di molto da me, lo guardai negli occhi, sentendo uno dei miei sanguinare.

Ma che mi succede...!?” Ed aprii l' occhio che stava sanguinando, non mi ero ancora accorto di averlo chiuso, per poi vedere Kaito che attiva uno strano tipo di sharingan, probabilmente l' ipnotico.

Due fuochi neri si scontrarono, uno proveniva da me ed uno da lui.

-Bene, bene... noto con piacere che alla fine anche tu hai attivato l' ipnotico, Saeko... sai, quella tecnica che hai appena utilizzato é detta “Amaterasu”, non so se tuo padre l' ha mai usata, prima di perdere la vita...- Non diedi molto peso a tali parole, in quel preciso momento dovevo pensare soltanto a batterlo, ad ucciderlo, se no, sarei morta io, lo sapevo sin troppo bene.

Corsi velocemente alla sinistra di Kaito, rimettendoa posto la mia katana, ed in un lampo usai il chidori, cominciando, dunque, a correre a massima velocità contro il mio avversario.

Kaito, però, molto velocemente eseguì delle rapidissime mosse con le mani e subito dopo mi lanciò contro delle palle di fuoco di medie dimenzioni, che uscivano dai suoi palmi.

Subito io cominciai a schivare abbastanza abilmente quelle palle di fuoco, ma solo dopo un po' mi accorsi della copia di Kaito che adesso, improvvisamente, si trovava dietro di me.

Ma quando mai aveva avuto il tempo di crearla!?

Fatto sta che essa riuscì a portarsi a pochi metri da me ed in un batter d' occhio, mi tirò un calcio, il quale, non potei schivare, concentrata com' ero sul Kaito originale.

Alla fine mi ritrovai a terra e compresi che se continuavo di quel passo avrei sicuramente perso quella battaglia e quindi, sarei morta.

 

Angolo autrice:

E' un miracolo che sia riuscita ad aggiornare proprio ora, comunque, non so a quando il prosismo capitolo... ç_ç (domani ultima prova scritta, lunedì esame di stato, il famoso INVALSI, e venerdì sono interrogata, gli orali... ç_ç

Comunque, che ve ne pare? XD

Ah, in tutit i casi: uno o due capitoli, ancora, e la storia è conclusa, o almeno, questa parte della saga lo é xD

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Capitolo 22
*** Soccorsi e fuga ***


 

Soccorsi e fuga.

 

Mi rialzai con un po' più di fatica rispetto a prima e subito mi guardai velocemente atorno, per poi vedere Kaito correre verso di me ed usare una palla di fuoco suprema.

Io la schivai senza troppi problemi, ma subito dopo una copia di Kaito, probabilmente la stessa di prima, si lanciò da un albero atterrandomi e facendomi, subito dopo, rialzare, per poi, puntarmi un kunai alla golla, serrando abilmente la presa.

-Per te é finita, Saeko.- Si limitò a dire, con assoluta non curanza, mentre io rimanevo fredda, pur capendo che ormai quella battaglia era davvero finita.

Ma proprio in quel momento sentii una forza disumana, come un potentissimo ed invisibile tornato, e venni immediatamente scagliata in avanti, mentre la copia di Kaito che mi aveva immobilizzata sparì in una semplicissima nuvola di fumo.

Appena fui a terra, anche se stavo vistosamente sanguinando, sorrisi.

Avrei riconosciuto quella tecnica fra altre mille, pur avendola vista all' opera solo una volta, prima di quel preciso momento, e solo una persona la sapeva utilizzare.

Aryko.

-Allora Saeko aveva ragione... e pensare che io mi ero anche fidata di te! Io... io...- Subito mi rialzai e mi girai, mentre mi curavo nei punti in cui le ferite erano più profonde, dopo tutto ero andata a finire contro un masso appuntito!

-Aryko, lascia stare le lacrime, non é assolutamente questo il momento per piangere, anzi, questo é il momento di lottare.- Dissi, per poi girarmi nuovamente verso Kaito, il quale, però, si accorse della presenza di Aryko, di suo fratello e dei miei due compagni di squadra e sospirò appena.

-Mi spiace, non sono ancora arrivato a tale livello di stupidità...- Fu un lampo ed usò il teletrasporto, scomparendo totalmente dalla nostra vista.

-Mi spiace, Saeko-cha, ragazzi, é andato veramente troppo lontano, non sento più neppure il suo chakra...- Sospirai e chiusi gli occhi, disattivando l' ipnotico, per poi avvicinarmi ai miei compagni.

-Ragazzi, dobbiamo andarcene da qui, tutti quanti. Non sono se avete sentito il mio discorso con Kaito, ma vi assicuro che aveva ragione Akira, quando mi disse di non fidarsi di Kaito.- Dissi, per poi guardare velocemente Akira, il gemello di Aryko, e poi gli altri.

Aryko sospirò ed abbassò lo sguardo, rassegnata all' evidenza.

-Sharaku aveva ascoltato tutto il discorso fra te e Kaito e ci ha subito avvertiti, così, siamo corsi in tuo aiuto. Comunque, sì, avevi perfettamente ragione.- Disse, guardandomi con rassegnazione e con assoluta passività.

Io accenai un mezzo sorriso e poi, m' incamminai verso il folto del bosco.

-Bene, ragazzi, allora, andiamocene da questo posto. Lo so, pensare di dover tradire i traditori fa ridere, ma é l' unico modo che abbiamo per sopravvivere e perché io possa portare a fondo il mio piano di vendetta senza problemi, siete con me, ragazzi?- Mi girai di nuovo verso di loro e tutti quanti annuirono e quindi, ci mettemmo a correre fra la vegetazione, allontanandoci da quel posto, allontanandoci da Kaito.

Sì, avremmo fondato un' altra organizzazione ed avremmo lottato per conto nostro, senza Kaito di mezzo.

Mentre correvamo mi ero messa a riflettere.

Kaito s' era andato sicuramente perché eravamo in troppi, perché lui non era ancora alla nostra altezza.

E poi, lui voleva l' eterno, ma come mai?

Lentamente i miei ricordi riaffiorarono, un discorso fatto con mio padre molti anni prima mi ritornò alla memoria, chiarendo ogni mio singolo dubbio.

 

Flash – back.

 

-Papà, come mai hai l' eterno? Non ti bastava l' ipnotico?- Lui sorrise, avevo sì e no cinque anni, come spiegarmi il tutto?

-Vedi, i motivi sono due, prima di tutto quando ottenni l' eterno ero giovane e senza cervello e poi, l' eterno in tutti i casi ti fa spendere molto meno chakra che con l' utilizzo dell' ipnotico e basta, oltre ad un fatto ancora più importante, con l' eterno non diventi cieco, se usi per troppo tempo l' ipnotico, invece, sì, rischi la cecità. Resta il fatto che non dovrai mai ottenere nessuno di questi due poteri, il prezzo da pagare per ottenerli é davvero troppo alto.-

 

Fine flash – back.

 

Sospirai e compresi.

Quindi, Kaito lo stava fecendo perché temeva di diventare cieco e pure per sprecare meno chakra...

Ma allora, non sarebbe stato il caso che anche io lo ottenessi?

Dopo questo brevissimo pensiero scossi leggermente la testa, no, aveva ragione mio padre, stavolta il prezzo sarebbe davvero stato sin troppo alto.

Avrei dovuto uccidere con le mie mani mio fratello e farmi un trapianto, da sola, no, non lo avrei mai fatto.

Ma allora, se Kaito voleva a tutti i costi l' eterno, come avrebbe fatto, se con me aveva potuto costare che era stato impossibile?

Già, adesso non poteva più ottenerlo e se ci pensavo bene neppure io... dopo tutto, lo stesso Kaito aveva detto che serviva uccidere un possessore puro dello sharingan che doveva avere almeno l' ipnotico.

-Saeko, a cosa stai pensando?- Era Aryko ad avermi risvegliata e quindi, riportata coi piedi per terra.

-Ah, no, non sto affatto pensando a nulla di particolare, soltanto, pensavo che dobbiamo trovarci un nascondigli, un posto sicuro dove vivere, insomma.- Fu così che io, Aryko, Akira, Sharaku e Ryuk formammo una nuova organizzazione, fu così che tutti noi tradimmo persino i traditori.

 

Angolo aurtrice:

Scusate se vi ho fatto aspettare, comunque, da oggi in poi ho finito con gli esami, visto che oggi avevo l' orale (doveva cominciare alle 8,30, ma hanno cominciato alle 9,30, ma va beh... -.-) e quindi, adesso, fine di tutto! XD

In tutti i casi, volevo dirvi che con questo capitolo ho chiuso la second aparte della saga, ci vediamo quando mi vengono qualche idee per la terza parte (che, poi, forse, sarà anche l' ultima xD).

Comunque, so che probabilmente avrete notato alcune incongruenze col manga originale (Konan uccisa da Kaito, ad esempio, mentre in realtà muore in tutt' altro modo etcc etcc), lo so benissimo, ma quando cominciai a scrivere il tutto ancora non ero arirvata a tale punto del manga (e poi, ad un certo punto mi sono pure fermata dal leggerlo e pure adesso lo vedo poco e male... ma d' estate ricomincerò a rivederlo per bene, poco ma sicuro! xD) e quindi, ancora non sapevo molte cose della storia originale e quidni, ho fatto un po' come volevo xD

Comunque, ci rivediamo! :)

P.S.: Il più presto possibile aggiornerò pure l' altra mia fanfiction, sempre sul mondo di "Naruto" xD

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