Grande grande grande

di Zebraviola
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2. ***
Capitolo 3: *** Cap 3. ***
Capitolo 4: *** Cap 4. ***



Capitolo 1
*** Cap 1 ***


Grande Grande Grande

DISCLAIMER: I personaggi (purtroppo) non sono miei, la storia è scritta senza fini di lucro.

SPOILER: Tiene conto dei libri fino al 7, senza Epilogo.

Grande grande grande


-Come fai a dire questo? Allora non hai capito nulla di me.-

-Draco, aspetta!-

Troppo tardi, Draco era già uscito dalla stanza, chiudendosi dietro la porta con forza.

Hermione cadde in ginocchio sul tappeto, le lacrime scorrevano silenziose su sul bel viso reso triste da quell'ultimo litigio.

Dannazione al mio carattere impulsivo! Anche stavolta avevano litigato per una stupidata e lei si pentì di non aver tenuto la bocca chiusa quando lui aveva reagito.

Erano appena tornati dalla festa di compleanno di Pansy dove per l'ennesima volta Hermione si era resa conto di quanto fossero diversi lei e Draco dalle altre coppie presenti.

Ginny aveva passato tutta la sera a sventolare davanti a tutti la mano sinistra dove capeggiava un bellissimo diamante rosa che Harry le aveva regalato la sera quando, davanti a tutta la famiglia Weasley al gran completo, le aveva chiesto di sposarlo.

Daphne e Ron invece hanno passato il tempo ad amoreggiare sul sofà, non facevano altro da quando si erano messi insieme il mese prima.

Per finire la parata di coppiette Theo si è presentato con un mazzo di rose rosse per Pansy delle dimensioni di una serra come pre-regalo di compleanno (il regalo vero e proprio è stato un braccialetto di diamanti e rubini, molto fine e anche molto costoso ad occhio e croce).

E così Hermione, per la millesima volta nei 7 anni che lei e Draco stavano insieme, si domandò: Perchè Draco non è come loro?

A volte si domandava perfino se lui l'amasse davvero. La loro vita di coppia era una continua lotta, non erano mai d'accordo l'uno con l'altra e lui, nonostante tutto il suo bon-ton, non le faceva mai regali o le dimostrava affetto in pubblico. Il semplice prenderla per mano lo metteva a disagio, i baci in pubblico poi erano a dir poco off limits.

Certo... poi c'erano i momenti invece in cui sembrava che il suo mondo girasse intorno a quello di lei.

Quando facevano l'amore era di una dolcezza disarmante, così diverso dal Draco aggressivo e irruento con cui aveva iniziato la relazione l'anno seguente ai loro M.A.G.O., per non parlare poi delle sere in cui si accoccolavano sul divano a leggere ognuno il suo libro ma senza rinunciare alla vicinanza fisica o dei momenti in cui lui le era stata accanto, momenti difficile come quando era morto suo padre l'anno prima.

Ma questi momenti, soprattutto nell'ultimo periodo sembravano essersi rarefatti.

Hermione si alzò dal tappeto asciugandosi le lacrime per poi smaterializzarsi a casa di Pansy.

-Herm! Che ci fai qui? Hai dimenticato qualcosa?-

Pansy stava ancora mettendo a posto il casino post festa, aiutata da un Theodore più addormentato che vigile, che prese al volo l'occasione, vedendo Hermione in lacrime, per scappare a casa.

-Tesoro ci vediamo domani, mi sa che Herm ha bisogno di te.-

Pansy salutò il suo ragazzo e poi fece sedere l'amica sul divano. Ci avevano messo un bel po' loro due a diventare amiche, quando lei e Draco si erano messi insieme lui si trovò contro sia Pansy che Blaise, gli unici che sembravano accettare la nuova strana coppia furono Theo e Daphne, quest'ultima però divenne amica di Hermione solo due anni prima quando si era presa una mega sbandata, all'epoca non ricambiata, per Ron. Solo dopo un anno e mezzo che avevano tagliato i ponti Pansy, più per amore di Theo che altro, diede a Hermione una possibilità di conoscerla davvero; impiegarono poco a diventare amiche inseparabili. L'unico che non aveva accettato la cosa era stato Blaise e lui e Draco non si parlavano ormai dalla fine della scuola.

-Che è successo tesoro?- la fece accomodare sul divano, spostando una bottiglia vuota di burrobirra.

-Ho combinato... sniff... un casino... sniff...- Hermione era scossa da singhiozzi e aveva un impellente bisogno di fazzoletti che la pronta Pansy appellò con un colpo di bacchetta.

-Che ne dici di raccontarmi dall'inizio?-

-Ok... sniff... ma non pensare che sia... sniff... una cosa breve...-

-Va bene, ma prima ti calmi un secondo, ok tesoro? Vuoi qualcosa da bere?-

-Mmm un Firewhiskey, doppio.-

-Ehm, Herm tu sei astemia e non sarò io ad iniziarti all'alcool quindi prendi questo succo di zucca e fattelo bastare.-

Hermione accettò di bicchiere di carta viola che l'amica le stava porgendo e, dopo averlo svuotato velocemente placando i singhiozzi, iniziò il suo racconto.-


INIZIO FLASHBACK

-Amore è tardi! Muoviti con quella cravatta che sono già le nove!-

Hermione stava aspettando Draco in salotto, sbuffando in direzione della camera da letto dove si trovava il suo super ritardatario ragazzo.

-Hermione arrivo, aspetta che sto cercando i gemelli.-

-Merlino Draco! È una festa di compleanno, non un ricevimento di nozze!-

-E allora? Lo sai che io se non sono perfetto non esco.-

-Lo so... eccome se lo so...- borbottò la bruna passandosi una mano sul viso. Draco era una primadonna, se non era perfetto non si muoveva.

-Eccomi! E poi lo sai... un Malfoy non è mai in ritardo, sono gli altri che sono in anticipo!-

Lo sguardo che Hermione gli lanciò a quell'affermazione era puro fuoco.

-Furetto che non sei altro, ma guarda cosa mi tocca sentire!-

Lui ghignò verso di lei agguantandola con il braccio destro per la vita e baciandola. Lei si staccò subito, furente, insomma non era mica il momento! Lo prese per mano e si smaterializzarono davanti alla casa di Pansy e suonarono il campanello. Vennero accolti dalla moretta che li abbracciò forte prima di farli entrare.

-Tanti auguri Pan! Scusa per il ritardo ma la Miss qua vicino è lenta a prepararsi!-

-Tranquilla Herm, ormai sono abituata alle abitudini di Miss Malfoy!- le due ragazze risero mentre un accigliato Draco le guardava con un sopracciglio alzato.

-La smettete di parlare di me come se non fossi presente?-

In casa incontrarono Ginny e Harry che sorseggiavano del vino bianco. Ginny aveva un sorriso enorme e appena vide la sua migliore amica le sventolò davanti la mano saltellando “Me l'ha chiesto! Me l'ha chiesto!”

Le fece piacere vedere la sua migliore amica così contenta ma non poté trattenere dentro di se un leggero moto di tristezza, i suoi amici stavano insieme solo da 2 anni e adesso si volevano sposare mentre Draco ancora non aveva nemmeno accennato alla cosa nonostante stessero insieme da 7 anni. Si era anche vero che comunque Ginny e Harry facevano tira e molla da parecchio ma adesso erano solo due anni dopo le storie che avevano avuto lei con un suo collega Medimago, Micheal, e lui con una sua collega Auror, Jeena.

Hermione prese un bicchiere ascoltando distrattamente Ginny mentre dava un'occhiata in giro. Draco stava parlando con il cugino di Pansy, su un divanetto vicino alla finestra adocchiò Ron e Daphne presi ad amoreggiare e decise di non disturbarli per il momento e vicino al tavolo dei salatini scorse Neville e Luna.

Le altre erano persone che non conosceva. Pansy la raggiunse felice porgendole un bicchiere di aranciata.

-Allora Herm ti piace come ho arredato la sala?- chiese indicandole i festoni colorati (verde e argento tanto per cambiare ma come diceva sempre Pansy: Un serpeverde rimane serpeverde nel cuore per sempre!)

-Certo! È molto bella! Ma Theo che fine ha fatto?-

-Adesso arriva, è passato a prendere il gelato a Diagon Alley da Fortebraccio! Oh eccolo!-

Indicò la finestra e infatti subito dopo il campanello suonò e Theo entrò porgendo alla sua fidanzata un enorme mazzo di rose rosse!

Anche questo gesto suscitò nella bruna un moto di leggera tristezza; Draco non le aveva mai regalato delle rose così belle, solo una rosa ogni San Valentino.

Decise di raggiungerlo dall'altra parte della sala per stare un po' con lui, si fermò a salutare Ron e Daphne che per un momento erano rientrati nel mondo e finalmente arrivò dal suo amato biondino.

-... no è impossibile che i Cannoni vincano quest'anno, sono troppo deboli, hanno un cercatore che non troverebbe un boccino nemmeno se fosse grande come una pluffa che balla la Hula davanti ai suoi occhi!-

Quidditch, ecco l'unico argomento in grado di appassionare Draco!

-Ehi amore! Mi hai abbandonato per tutta la sera!- Hermione stava per prenderlo per mano quando lui la scostò per afferrare il bicchiere sul tavolo li vicino. Con la sinistra. Lui non era mancino. Ennesima frecciatina nel cuore di Hermione.

-Stavo parlando qui con Steve e mi è passato il tempo.-

-Ciao Steve, come stai? È da qualche mese che non ci vediamo.-

-Oh Hermione, è sempre un piacere incontrarti!- il ragazzo dai capelli corvini si esibì in un leggero inchino contornato da baciamano per poi fare un occhiolino in direzione di Draco che lo stava incenerendo con lo sguardo.

Eh no! Questo è troppo! Non vuole prendermi per mano e poi incenerisce chi mi si avvicina! Ma adesso vedrai furetto mio!

-Steve, che ne dici se mi inviti a ballare? Il mio ragazzo qui presente sembra così preso dal suo bicchiere di aranciata...-

Pansy, che in quel momento puntò i suoi occhi sul terzetto, vide lo sguardo sorpreso di Steve, quello furioso di Draco e quello orgoglioso e fiero di Hermione.

Draco rimase li al tavolo, guardando la sua ragazza mentre veniva scortata al centro della sala dal moro per poi iniziare a ballare. Grazie al cielo non era un ballo lento o Draco seriamente avrebbe preso a pugni il cugino di Pansy (e gli sarebbe dispiaciuto perchè gli stava molto simpatico!).

Hermione gli tenne il muso per il resto della festa e quando decisero di tornare a casa Draco esplose.

-Si può sapere che è successo?-

-Niente Malfoy.-

-Granger guardami e dimmi che cavolo è successo stasera!-

Hermione si tolse il cappotto posandolo sulla poltrona prima di girarsi nuovamente verso il suo agguerrito ragazzo.

-Vuoi sapere cosa ho? Vuoi saperlo davvero?!-

-Si vorrei sapere perchè la mia fidanzata mi ha ignorato per tutta la sera, ha flirtato con un altro e mi ha tenuto il muso!-

Alla parola “fidanzata” lei cominciò ad arrabbiarsi sul serio.

-Sentimi bene tu! Io non sono la tua fidanzata! Non vedo alcun anello al mio dito nonostante siano anni che stiamo insieme! E poi vuoi sapere perchè ti ho tenuto il muso? Lo vuoi sapere?! Allora dimmi perchè quando ho cercato di prenderti la mano tu ti sei scostato! Siamo arrivati a questo punto?-

-Hermione smettila, sei ridicola!-

-RIDICOLA? RIDICOLA?!?! Vuoi sapere cosa credo io? Eh? Io credo che tu non mi ami!-

-Ma cosa stai dicendo?-

-Sto dicendo che secondo me ti sono solo comoda, tengo in ordine la casa, cucino e ti servo.-

-Ma ti stai sentendo? Come cavolo ti sono venute in mente queste cose? Se solo tu non avessi cacciato via tutti gli elfi per quella stronzata del C.R.E.P.A. non dovresti pulire e cucinare e...-

-Come ti permetti di definire stronzate i diritti degli elfi per cui io ho combattuto in questi anni?! Vuol dire che proprio non tieni a me nemmeno un po'! Tu non hai fatto nulla per me mentre io ti sono stata vicino...-

-Non ho fatto nulla per te? MEZZOSANGUE SEI IMPAZZITA? IO HO LITIGATO CON BLAISE PER TE!!! BLAISE, MICA UN AMICO QUALUNQUE! CAZZO GRANGER È QUASI UN FRATELLO PER ME!-

Ormai i due stavano urlando come matti, gli sguardi infuocati, gli occhi che lanciavano pugnalate, la voglia di ferire l'altro senza pensare alle conseguenze.

-MI DISPIACE PER BLAISE; MI DISPIACE SE I TUOI AMICI SONO TUTTI MANGIAMORTE INCALLITI CHE NON PENSANO ALTRO CHE NOI MEZZOSANGUE NON SIAMO DEGNI NEMMENO DI PULIRVI LE SUOLE DELLE SCARPE!

ANZI LO SO IO A COSA SIAMO ADATTE NOI MEZZOSANGUE! ANDIAMO BENE SOLO PER IL SESSO VERO? È QUESTO CHE TU VUOI DA ME, SESSO!-

-Come fai a dire questo? Allora non hai capito nulla di me.-

Lo sguardo negli occhi di Draco era ferito, pregno di tristezza, la rabbia ormai sparita del tutto, solo un profondo dolore. Hermione si rese conto un secondo dopo di quello che aveva detto, sapeva quanto Draco avesse sofferto per Blaise e in cuor suo sapeva che lui l'amava. Che stupida che era stata.

-Draco, aspetta!-

Ma Draco era già uscito dalla stanza, chiudendosi dietro la porta con forza.

FINE FLASHBACK


Pansy accarezzava la testa di Herm che era scossa da singhiozzi, al ricordo di quella discussione disarmante e distruttiva. Poteva capire i sentimenti di Draco, era li quando lui e Blaise avevano litigato, erano molto legati e ancora adesso Blaise, che lei ogni tanto sentiva, soffriva molto per la lontananza del suo migliore amico.

-Sono stata stupida... non pensavo davvero quelle cose... io lo amo!-

-Lo so Herm... ma hai toccato il suo nervo scoperto. Lui ti ama infinitamente ma Blaise rimarrà sempre nel suo cuore; offendendolo tu hai pugnalato il cuore di Draco.-

-Mi dispiace, mi dispiace...-

Pansy le sollevò il viso asciugandogli le lacrime con il fazzoletto per poi guardarla negli occhi e dirle:

-Dai stella, adesso andiamo a letto, tu stanotte dormi qui con me, e domani ci diamo da fare!-

Herm le sorrise tristemente.

-A fare cosa?-

-Ma a ideare un piano per riprenderti Draco, ovvio!-






Zebrotta's Corner

Ehm... buongiorno! xD A qualcuno questa storia non suonerà nuova ma questo perchè...Ho fatto un casino xD Questa storia l'avevo già pubblicata quasi per intero, mancava solo l'epilogo finale, ma  per uno stupido errore l'ho cancellata  ç_ç Quindi ho deciso di ripubblicarla, un capitolo a settimana, per concluderla  poi con l'epilogo che avevo promesso! 

È la prima volta che mi cimento con una Hermione/Draco ma era la coppia più sensata per la canzone che posterò nei prossimi capitoli!

Bene... detto questo fatemi sapere come vi pare questo primo capitolo!

Baci Zebrotta

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Capitolo 2
*** Cap 2. ***


Grande grande grande

Cap. 2

-Draco!-

Il biondo era disperato. Non aveva mai litigato così forte con Hermione, erano volate parole molto pesanti quella sera e non capiva come poteva essere successo. Si era smaterializzato fuori dalla porta per comparire in un parco a pensare, si sedette su una panchina accavallando elegantemente le gambe (era disperato ma pur sempre un Malfoy). Avevano sbagliato entrambi, lo sapeva. Lei forse ha esagerato di più ma anche lui con quel “mezzosague” sputato con rabbia aveva sbagliato. Lacrime silenziose di cui non si erano nemmeno accorto, cominciarono a scorrere lungo le sue guance.

Dove poteva andare? Certo, c'era il manor, ma non voleva entrare di soppiatto in casa come un ladro di notte e spaventare sua madre. Poteva andare da Potter, in quegli anni erano diventato amici e lo avrebbe certamente ospitato... ma si era appena fidanzato con la Rossa e quindi voleva lasciarli in pace. Pansy poi era off limits perchè immaginava che Hermione si fosse precipitata da lei.

C'era solo un posto dove andare.

Si smaterializzò davanti ad una costruzione di mattoni rossi, non l'aveva mai vista prima anche se erano anni che ne sapeva l'indirizzo.

La villetta a 2 piani si ergeva su di una piccolissima collina fuori Londra, aveva un portico pieno di fiori e in giardino c'erano un'altalena e uno scivolo di quelli per bambini piccoli.

Prendendo coraggio si avvicinò alla porta e suonò il campanello, sperando di non venir cacciato via.

Una donna bionda piuttosto minuta e con un viso leggermente paffuto la aprì e lo sguardò con stupore.

-Buonasera, mi scuso per l'ora, lei dev'essere Miriam, io sono Draco Malfoy.- Draco si esibì in un leggero inchino verso la donna che era allibita.

-Buo...buonasera. Si sono Miriam... immagino cerchi mio marito.-

-Amore ma chi cavolo è a quest'ora? Merlino è quasi mezz...-

Ed eccolo comparire da dietro la porta, Draco pensò che non era cambiato poi molto in quegli anni.

Il moro davanti a lui era un po' più alto di come lo ricordava, gli stessi zigomi pronunciati e gli occhi lunghi e obliqui, che in quel momento trasudavano stupore.

-Draco!-

-Blaise...- Draco lo guardava in ansia... sperava veramente di non venir cacciato. Si era comportato molto male con il suo amico e vederlo adesso li davanti, con quello sguardo che era un misto di confusione e stupore, gli fece perdere un po' della baldanza che l'aveva convinto a smaterializzarsi proprio li.

-Blaise... posso... posso entrare?-

Lui era ancora sotto shock ma con un cenno d'assenso si spostò per far entrare il biondo.

-Miriam, tesoro, ci penso io, vai pure a letto che sarai stanca.-

-Va bene, arrivederci Draco.-

-Buonanotte Miriam.-

I due uomini erano seduti sul divano da cinque minuti ormai, nel silenzio più totale. Draco teneva lo sguardo fisso sulle fiamme del camino, ipnotizzato dalle lingue di fuoco che lambivano il ceppo in mezzo.

Blaise dal canto suo continuava a non credere al fatto che il suo vecchio amico, con il quale aveva tagliato i ponti da più di sette anni, fosse lì davanti a lui. Lo osservò meglio e notò gli occhi un po' arrossati. Doveva aver pianto e questo lo stupì parecchio: Draco Malfoy non piangeva.

Decise di prendere in mano la situazione, visto il silenzio prolungato del biondo.

-Allora... cosa è successo?-

-Abbiamo litigato... di brutto.-

-Te l'avevo detto che sarebbe stato uno sbaglio e che te ne saresti pentito!-

Draco lo fissò con aria truce mentre Blaise sogghignava.

-Blaise... sei un idiota.-

l'interpellato scoppiò a ridere davanti alla faccia perplessa di Draco.

-E dai, ammetto di averlo pensato davvero sette anni fa ma ormai è passata.-

-E perchè non sei venuto da me?-

-Perchè... Draco... insomma mi conosci. Lo sai che sono orgoglioso fino allo stremo e con il passare del tempo ho pensato che non mi avresti perdonato.-

-Eri così convinto di quello che mi avevi detto! Te ne pentirai! Come puoi anche solo pensare che una mezzosangue sia meglio di una purosangue? È solo feccia!

Se non sbaglio le tue parole sono state queste.-

Blaise lo ascoltava vergognandosi un po' di quello che era successo. Aveva veramente detto quelle cose verso quello che considerava quasi un fratello.

Solo dopo aveva capito che la sua scenata non dipendeva dal fatto che Hermione fosse una nata babbana, piuttosto dal fatto che aveva paura di perdere il suo amico. L'unico affetto che aveva vista la sua triste storia familiare, del resto sua madre non era mai stata molto presente, anzi! Troppo impegnata a passare da un marito all'altro per dedicare affetto al figlio.

-Mi dispiace Draco... non lo pensavo davvero. Non ce l'avevo con Hermione e con le sue origini, pensa che Miriam è una babbana!-

Lo sguardo di Draco si alzò di scatto verso l'amico, guardandolo come se avesse visto un alieno.

-Babbana? Sul serio? E come ci sei finito con una babbana, tu, o super mago purosangue?-

-Eh... cinque anni fa stavo passeggiando al mercato di Portobello quando ho avuto un calo di pressione e sono svenuto. Lei mi ha soccorso e ha insistito perchè andassi con lei all'ospedale dove lavorava come infermiera per fare un controllo e..-

-Fermo fermo! Tu, Blaise Zabini, in un ospedale babbano?-

-Si, io, Blaise Zabini, in un ospedale babbano! Comunque abbiamo cominciato ad uscire e dopo un anno le ho svelato che sono un mago. Inizialmente l'ha presa maluccio, ma poi mi ha perdonato per averglielo tenuto nascosto e adesso siamo sposati da tre anni e abbiamo anche due bambini!-

-Due bambini? Complimenti Blaise!-

l'amico gli mostrò una cornice con due foto magiche.

-Questo è Cristhopher, ha due anni- disse indicando un bambino magrolino, pelle color caffèlatte e occhi profondi e scuri, che stava giocando con una palla colorata.

-E questa è Iris e ha un anno- la bimba in questione era uno scricciolo con la stessa pelle del fratello ma con alcuni tratti della madre, per la precisione i capelli lisci, neri però, e gli occhi verdi. Si è mai vista una bambina mulatta con gli occhi verdi?

-Sono splendidi, davvero!-

-Grazie Draco, li adoro, sono la mia vita!-

-E tua madre come ha preso la storia della tua nuova famiglia?-

Blaise fece una smorfia.

-Mia madre... ha detto che se non lasciavo Miriam mi avrebbe diseredato e disconosciuto. L'ultima volta che ho avuto sue notizie era in luna di miele a Vienna con il marito numero nove.

Per fortuna che come pittore sono abbastanza bravo e vendo molti quadri, altrimenti non avrei soldi per mantenere la mia famiglia.-

Draco gli mise una mano sulla spalla, sapeva quanto in passato Blaise cercasse di rendere fiera la madre, quella madre assente e menefreghista, arrivando perfino a far suoi quegli ideali classisti che li avevano fatti litigare.

-Ma tu non sei venuto qui per parlare della mia famiglia. Cosa è successo con la Granger?-

-Preparati perchè è una storia lunga, fa molto “La Bella e la Bestia”, o in questo caso “La Romantica e il Coglione”.


FLASHBACK

-Amore è tardi! Muoviti con quella cravatta che sono già le nove!-

La voce di Hermione giunge “melodiosa” alle orecchie di Draco che si stava rimirando davanti allo specchio. Non c'è che dire, era proprio bellissimo! Un ghigno sul viso mentre pensava a quanto modesto fosse.

-Hermione arrivo, aspetta che sto cercando i gemelli.-

-Merlino Draco! È una festa di compleanno, non un ricevimento di nozze!-

Piccola Hermione! Sperava proprio di farle una sorpresa quella sera. C'era un motivo per cui voleva essere particolarmente bello per quella festa e il motivo in questione al momento soggiornava nella sua scatoletta di velluto rosso all'interno della sua tasca destra.

-E allora? Lo sai che io se non sono perfetto non esco.-

La sente borbottare qualcosa in rimando e sorrise nuovamente. Si guardò un'ultima volta allo specchio per poi uscire dalla camera.

-Eccomi! E poi lo sai... un Malfoy non è mai in ritardo, sono gli altri che sono in anticipo!-

Lo sguardo che Hermione gli lanciò a quell'affermazione era puro fuoco.

-Furetto che non sei altro, ma guarda cosa mi tocca sentire!-

Lui ghignò verso di lei agguantandola con il braccio destro per la vita e baciandola. Lei si staccò subito, furente, con sommo disappunto di lui.

Prima che potesse dire qualcosa lo prese per mano per poi smaterializzarsi davanti a casa di Pansy e suonare il campanello.

Vennero accolti dalla moretta che li abbracciò forte prima di farli entrare.

-Tanti auguri Pan! Scusa per il ritardo ma la Miss qua vicino è lenta a prepararsi!-

-Tranquilla Herm, ormai sono abituata alle abitudini di Miss Malfoy!-

Draco stava pensando come farla pagare alla sua amica e alla sua fidanzata, ma insomma lui era li, mica invisibile!

-La smettete di parlare di me come se non fossi presente?-

Appena dentro Draco vide la Rossa e Potter agguantare Hermione e così decise di spostarsi vicino al tavolo dove aveva intravisto Steve, il cugino di Pansy.

-Buonasera Steve!-

-Ehilà Draco! Tutto bene? Non ti ho visto entrare!-

-Siamo appena arrivati ma Ginny mi ha requisito Hermione. A giudicare da come sta sventolando la mano si vede che Potter ieri si sia finalmente deciso!-

-Dove sono?-

Draco gli indicò il tavolo al lato opposto della sala dove una saltellante Ginny stava mostrando la mano sinistra a Hermione che la guardava sorridente. Ma a Draco non sfuggì quella scintilla di tristezza negli occhi castani della ragazza.

Non ti preoccupare amore, domani potrai sventolargli anche il tuo sotto gli occhi!

-Eh si, si vede che avremo un matrimonio in vista! E tu invece, quando ti deciderai? Insomma state insieme da sette anni!-

Il biondo sogghignò mentre gli mostrava la scatolina.

-Diciamo che se tutto va bene stanotte festeggeremo.-

-Eh bravo Draco! Adesso devo trovare qualcuno anche io! Chissà Theodore quando si muoverà!-

-A proposito di Nott, ma dov'è?-

Lo sguardo di Draco vaga per il salone fino a scorgere l'amico, appena entrato dalla porta, con in mano un immenso mazzo di rose rosse.

-Il solito esibizionista.- disse Steve prendendolo in giro bonariamente.

Draco sorrise per poi cambiare discorso.

-Hai letto dell'ultima partita giocata domenica scorsa? I Cannoni sono piuttosto forti quest'anno, potrebbero anche vincere il campionato!-

-Stai scherzando vero?- rispose Steve -No, è impossibile che i cannoni vincano quest'anno, sono troppo deboli, hanno un cercatore che non troverebbe un boccino nemmeno se fosse grande come una pluffa!-

-Ehi amore! Mi hai abbandonato per tutta la sera!-

Hermione arrivò sorridente e lui si affrettò a rimettere la scatoletta, che teneva ancora in mano, nella tasca destra prendendo poi il bicchiere con la mano libera.

-Stavo parlando qui con Steve e mi è passato il tempo.-

-Ciao Steve, come stai? È da qualche mese che non ci vedevamo.-

-Oh Hermione, è sempre un piacere incontrarti!- il ragazzo dai capelli corvini si esibì in un leggero inchino contornato da baciamano per poi fare un occhiolino in direzione di Draco che lo stava incenerendo con lo sguardo.

Ma come si permetteva a fare lo svenevole con lei? Va bene che stava scherzando ma a Draco questo proprio non andava giù.

-Steve, che ne dici se mi inviti a ballare? Il mio ragazzo qui presente sembra così preso dal suo bicchiere di aranciata...-

Cooooosa??? Draco puntò i suoi occhi furenti sulla ragazza. Ma che era successo? Cosa aveva fatto per meritarsi una frase del genere?

Draco rimase li al tavolo, guardando la sua ragazza mentre veniva scortata al centro della sala dal moro per poi iniziare a ballare. Grazie al cielo non era un ballo lento o Draco seriamente avrebbe preso a pugni il cugino di Pansy (e gli sarebbe dispiaciuto perchè gli stava molto simpatico!).

Hermione gli tenne il muso per il resto della festa e quando decisero di tornare a casa Draco esplose.

-Si può sapere che è successo?-

-Niente Malfoy.- se lo chiamava per cognome vuol dire che era qualcosa di grave.

-Granger guardami e dimmi che cavolo è successo stasera!-

Hermione si tolse il cappotto posandolo sulla poltrona prima di girarsi nuovamente verso di lui.

-Vuoi sapere cosa ho? Vuoi saperlo davvero?!-

-Si vorrei sapere perchè la mia fidanzata mi ha ignorato per tutta la sera, ha flirtato con un altro e mi ha tenuto il muso!-

E adesso cos'aveva detto di male?! Lo sguardo di lei era divenuto letale di un Avada.

-Sentimi bene tu! Io non sono la tua fidanzata! Non vedo alcun anello al mio dito nonostante siano anni che stiamo insieme! E poi vuoi sapere perchè ti ho tenuto il muso? Lo vuoi sapere?!

Allora dimmi perchè quando ho cercato di prenderti la mano tu ti sei scostato! Siamo arrivati a questo punto?-

Cosa?! Ma è impazzita? Come ha fatto a farsi tutti quei film mentali?

-Hermione smettila, sei ridicola!-

-RIDICOLA? RIDICOLA?!?! Vuoi sapere cosa credo io? Eh? Io credo che tu non mi ami!-

-Ma cosa stai dicendo?-

-Sto dicendo che secondo me ti sono solo comoda, tengo in ordine la casa, cucino e

-Ma ti stai sentendo? Come cavolo ti sono venute in mente queste cose? Se solo tu non avessi cacciato via tutti gli elfi per quella stronzata del C.R.E.P.A. non dovresti pulire e cucinare e...-

-Come ti permetti di definire stronzate i diritti degli elfi per cui io ho combattuto in questi anni?! Vuol dire che proprio non tieni a me nemmeno un po'! Tu non hai fatto nulla per me mentre io ti sono stata vicino...-

Quest'ultima frase segnò il punto di non ritorno. Draco si sentì profondamente ferito e oltraggiato e attaccò.

-Non ho fatto nulla per te? MEZZOSANGUE SEI IMPAZZITA? IO HO LITIGATO CON BLAISE PER TE!!! BLAISE, MICA UN AMICO QUALUNQUE! CAZZO GRANGER È QUASI UN FRATELLO PER ME!-

Ormai i due stavano urlando come matti, gli sguardi infuocati, gli occhi che lanciavano pugnalate, la voglia di ferire l'altro senza pensare alle conseguenze.

-MI DISPIACE PER BLAISE; MI DISPIACE SE I TUOI AMICI SONO TUTTI MANGIAMORTE INCALLITI CHE NON PENSANO ALTRO CHE NOI MEZZOSANGUE NON SIAMO DEGNI NEMMENO DI PULIRVI LE SUOLE DELLE SCARPE!

ANZI LO SO IO A COSA SIAMO ADATTE NOI MEZZOSANGUE! ANDIAMO BENE SOLO PER IL SESSO VERO? È QUESTO CHE TU VUOI DA ME, SESSO!-

Non poteva crederci. Non poteva credere che la su Hermione, la ragazza che amava con tutto se stesso, la ragazza per la quale era andato contro la sua famiglia e i suoi amici, lei, unica ragione della sua vita, pensasse questo di lui.

Quelle parole lo ferirono più di cento spade, aveva voglia di piangere e prendere a pugni qualcuno.

-Come fai a dire questo? Allora non hai capito nulla di me.-

Vide lo sguardo di Hermione mutare, capì che si era resa conto di quello che aveva detto e che era piena di rimorsi. Ma era troppo tardi. Le parole dette si erano insidiate dentro di lui peggio di una maledizione. Aprì la porta e uscì, udì appena la voce strozzata di Hermione chiamarlo prima di smaterializzarsi.

FINE FLASHBACK


-Poi mi sono smaterializzato qui e il resto lo sai.-

Blaise era rimasto in silenzio per tutto il tempo del racconto, era molto dispiaciuto per il suo amico. In tutti quegli anni si è sempre dato dello stupido per quello che aveva detto, ma almeno si consolava pensandolo felice tra le braccia della ragazza.

Senza dire una parola si alzò e si diresse al mobile bar, tornando poi con in mano una bottiglia di Firewhiskey e due bicchieri.

-Grazie...-

-Adesso beviamo un po' e poi andiamo a dormire, puoi sistemarti nella stanza degli ospiti. E domani decideremo un piano d'azione!-

-Un piano? Per cosa?-

-Ma per far capire a Hermione quanto ci tieni a lei, ovvio!-

Zebrotta's Corner

Buon pomeriggio ha tutti!

Questo capitolo è nato un po' così... volevo riscrivere la vicenda del primo dal punto di vista di Draco ma mantenendo la terza persona, spero che il risultato sia quantomeno leggibile!

Il nostro Blaise, finalmente redento, aiuterà molto la coppia per la riappacificazione.

Una cosa che avevo notato l'altra volta è che c'erano pochissimi commenti, adesso non c'è n'è stato nemmeno uno! Ma la storia non piace proprio? Qualcuno potrebbe dare un segno di vita per favore? Grazie!

Baci Zebrotta

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Capitolo 3
*** Cap 3. ***


Grande cap3

Ore 8.00


Il mattino seguente, giusto per beffare gli animi tristi di Hermione e Draco, era il più soleggiato degli ultimi mesi.

Pansy si presentò davanti al divano dove l'amica aveva dormito con un vassoio pieno di frittelle di mele e succo di zucca.

-Sveglia bella addormentata che oggi è una giornata importante!-

-Pansy... ho dormito pochissimo, ho pianto tantissimo e stanotte, giusto per non farmi mancare nulla, mi sono bevuta un Firewhiskey... indi per cui ho un mal di testa con i fiocchi...-

-Hai bevuto?! Herm ti avevo detto di stare lontana dal liquore, sei astemia!-

Hermione la ascoltava a mal la pena, sentiva la testa martellarle e non solo per l'alcool in corpo... il pensiero di Draco e di quello che era successo la sera prima era più deleterio di qualsiasi sbronza possibile.

Afferrò il bicchiere colmo di succo di zucca, ascoltando distrattamente Pansy che le elencava centinaia di modi per farsi perdonare con Draco.

Al biondo però il risveglio non andò meglio. La sera precedente lui e Blaise avevano svuotato una bottiglia di Firewhiskey e una di vino elfico per “festeggiare” la loro riappacificazione.

Blaise entrò di scatto in camera aprendo le tende verdi della finestra.

-Sorgi e splendi principino che il mattino ha l'oro in bocca!-

Un grugnito provenì dal letto su cui Draco era sdraiato, ancora vestito.

-Blaise... chiudi quelle cazzo di tende e lasciami dormire... e smettila con le frasi fatte!-

-Ma Draco dei alzarti! Non devi parlare con Hermione?-

Parola magica! Draco scattò sul letto, ignorando la tremenda fitta alla testa.

-Prima dovrò farmi passare la sbornia... non hai per caso una pozione adeguata?-

Il moro rise, non sentiva quella frase da anni!

-Temo di no Draco, sai com'è... non mi capita mai di ubriacarmi e con Miriam che è babbana di pozioni in questa casa non se ne vedono... tuttavia penso di poterti dare qualcosa, torno subito.-

Draco ricadde con la testa sul cuscino, sentiva la testa scoppiargli.

Dopo qualche minuto Blaise rientrò in camera porgendogli un bicchiere d'acqua e una pastiglia bianca. Draco lo guardò in tralice, profondamente sospettoso verso quella pastiglietta che di magico non sembrava avere nulla.

-Questa si chiama Aspirina, ed è un rimedio babbano per il mal di testa.-

-Babbano?! Mi vuoi avvelenare per caso?-

Blaise lo guardò truce, intimandogli con lo sguardo di non fiatare e di buttare giù la pastiglia che gli porgeva e Draco, borbottando qualcosa che assomigliava vagamante a “Guarda se mi devo abbassare a questo..”, fece come l'amico voleva prima di ricadere pesantemente sui cuscini.


Ore 9.00


Casa di Pansy

Hermione stava seduta al tavolo della cucina con aria assorta. Il suo cervello stava macchinando un piano machiavellico per risolvere la situazione.

Pansy entra come un ciclone sedendosi di fronte a lei incrociando le mani sotto sul tavolo e poggiando sopra il viso.

-Alloooora Herm, hai pensato a qualche cosa?-

-Mmm non so Pansy... l'ho combinata grossa e non basta certo andare a chiedergli scusa. Tu hai qualcosa da proporre?-

La ex-serpeverde fece una smorfia divertita.

-Si avrei un'idea... ma prima devo sapere una cosa? Quanto sei disposta a mettere da parte la tua dignità per Draco?-

la domanda lasciò un po' spiazzata la riccia che però senza esitazione rispose:

-Tutta quella che mi resta.-

-Perfetto allora! Ho già pensato a tutto io! Per prima cosa andiamo a fare shopping!-

Lo sguardo di vittoria di Pansy si accodò a quello sempre più perplesso di Hermione che però la seguì fuori dalla stanza senza battere ciglio. Sperava solo che il piano dell'amica, qualunque esso fosse, avrebbe funzionato.

-Pansy va bene se ci troviamo qui per le 11? Passo da casa dei miei genitori a cambiarmi.-

-Va bene Herm, a più tardi!-


Casa di Blaise

Draco era seduto sul divano di pelle guardando alla televisione, uno dei pochi aggeggi babbani che aveva permesso entrasse nella sua vita, una partita di calcio (eh si aveva scoperto una semi-passione per quello sport babbano che gli ricordava vagamente i quidditch).

Stava aspettando Blaise che aveva accompagnato Miriam in ospedale e aveva deciso di ammazzare il tempo con il televisore.

-Allora principino cosa vuoi fare oggi?- chiese Blaise appena apparso il salotto con un leggero PoP.

-La vuoi smettere di chiamarmi principino?- gli rispose seccamente di rimando il biondo.

-Non ci penso nemmeno! Del resto devo recuperare ben sette anni! Allora che vuoi fare?-

Draco roteò gli occhi in aria alzandosi elegantemente dal divano spegnendo il l'apparecchio con il telecomando.

-Mmm pensavo di andare a fare un giro per schiarirmi le idee, poi vorrei anche andare a parlare con Hermione. Dobbiamo affrontarla subito questa cosa.-

-Lo penso anche io. Ascolta vado a svegliare i bambini li vesto e li porto da mia suocera così abbiamo tutto il giorno libero, ok? Ci metterò un'oretta però, se vuoi puoi andare a fare una passeggiata.-

-Penso di fare un salto a casa, mi faccio la doccia e mi cambio. Chissà, magari per puro caso ci trovo Hermione.-

Dieci minuti dopo Draco si era smaterializzato a casa sua ma di Hermione nemmeno l'ombra.

Casa di Pansy

Intanto Blaise dopo aver lasciato Cristhopher e Iris dalla madre di Miriam, Leslie, apparve nel salotto della sua migliore amica, trovandola seduta sul divano a leggere Strega Moderna (scusate il banale xD nDa).

-Buongiorno fiorellino!-

Pansy si alzò velocemente con un gridolino, gettandogli le braccia al collo e abbracciandolo.

-Blaise! Che bella sorpresa!!! Sono due mesi che non ci sentiamo! Tutto bene?-

-Si bene dai!-

-E Miriam e i bambini?-

-Anche loro tutto bene.- sorrise di rimando. Era contento che Pansy avesse preso bene la sua famiglia di impronta babbana, con Miriam si sentiva spesso ma era soprattutto con la piccola Iris che la strega aveva instaurato un rapporto speciale, complice del fatto che entrambe portavano nomi di fiori (nda: per chi non lo sapesse pansy sarebbe la violetta del pensiero, anche per questo Blaise la chiama Fiorellino).

-Cosa ti ha portato in casa mia Bla?-

-Draco.- l'amica rimase interdetta a quel nome, immaginava che Draco non sarebbe rimasto da solo ma mai aveva pensato, eh si anche sperato, che fosse andato dal ragazzo con cui non parlava da anni.

-È venuto da te? Sono contenta! E com'è andata?-

-Bene! Diciamo che ci siamo riappacificati. Ieri sera e stamattina sembrava che non ci fossimo nemmeno separati. A proposito la Granger come sta? Dov'è?-

-È andata a casa dei suoi per cambiarsi, torna per le 11. Sta malissimo ovviamente, si sente in colpa.

Sono molto innamorati Blaise, non si meritano questo. Solo che lei ha un animo profondamente romantico e pensa che lui non la ami perchè glielo dimostra poco e..- ma non fece in tempo a finire che Blaise la interruppe con una risata.

-Allora sono proprio due idioti. Lui vuole chiederle di sposarlo! Ieri aveva pronto l'anello e aspettava solo il momento giusto!-

la bocca di Pansy era così spalancata da rasentare il pavimento.

-Va bene. Preso atto che sono due ottusi adesso ti dico che cosa ho pensato io. Adesso la porto a fare shopping e poi oggi pomeriggio in un centro benessere a metterla un po' in sesto. Farà un po' di capricci perchè non è dell'umore giusto ma alla fine cederà. Tu fai in modo di far trovare Draco per le 21 al Pub 25, sai dov'è?-

-Mmm forse si, non è per caso quello in Piccadilly Circus?-

-Esatto! È un pub babbano ma perfetto per il mio piano! Ci vediamo li per quell'ora? Porta anche Miriam magari, la saluterei con piacere!-

-Va bene Pan, adesso però vado che tra poco torna anche Draco.-

I due si abbracciarono ancora e poi Blaise si smaterializzò di nuovo a casa sua, buttandosi sul divano e afferrando il telefono per comporre il numero della salvezza.

-Pronto?-

-Leslie? Posso chiederti un favore enorme?-

-Ma certo Blaise!-

-I bambini possono restare da te fino a stasera?-

-Ma certo caro! È per la storia del tuo amico che mi hai accennato prima?-

-Esatto... ha bisogno di me e anche di tua figlia. Posso passare a prenderli verso le 11?-

-Perchè non li lasci direttamente qui a dormire? Chris può anche non andare all'asilo domani, li tengo volentieri!-

-Grazie Leslie, sei la nostra salvezza!-

Blaise mise giù la cornetta sorridendo, quella donna era veramente una grande donna, con la D maiuscola. Era anche una grande mamma e più di una volta si era trovato a immaginarsela come la madre che non aveva avuto lui. Era grato di tutto il calore e l'affetto materno che Leslie gli aveva donato fin da subito, appena entrato in famiglia. Finalmente aveva una “mamma” degna di questo nome.


Ore 11


Oxford Street

Hermione e Pansy entravano e uscivano dai negozi della via più prestigiosa della Londra babbana alla ricerca dell'abito per la serata.

O meglio... Pansy trascinava Hermione da un negozio all'altro passandole tutti i vestiti che voleva farle provare.

Finalmente un negozio attirò maggiormente l'attenzione della serpeverde che prontamente spinse Hermione dentro per poi cominciare a vagare per il negozio afferrando qualche vestito e spingendola di peso nel camerino.

-Ecco Herm prova questo!- disse passandole un vestito corto tutto paillettato verde, molto nel suo stile ma per niente nello stile di Hermione.

-Stai scherzando spero!- ecco, appunto.

-Prova questo allora, è molto carino e i monospalla ti stanno da dio!-

La seconda volta andò meglio, Hermione uscì persino dal camerino per rigirarsi davanti allo specchio. L'abito era un monospalla blu di seta, arrivava fino alle ginocchia ed era molto semplice, fatta eccezione per un fiore sempre di seta sulla spalla.

Le piaciucchiava, si poteva vedere dall'espressione con cui si stava scrutando.

-È carino... ma non ne sono convinta al 100%.-

Secondo Pansy stava benissimo ma si accinse allora a porgerle l'ultimo vestito che aveva in mano.

-Wow! Questo si che mi piace!- Pansy alzò gli occhi al cielo, non aveva dubbi che le piacesse, visto il colore che scatenava il suo istinto grifondoro! Il vestito infatti era un capo di cotone rosso leggermente scuro, stile anni '80 con diverse balze ed arrivava fino a sotto le ginocchia. Hemione si rimirò allo specchio compiaciuta e decise di prendere quello, ma proprio mentre stava per andare a pagare l'occhio le cadde su un vestito appeso al manichino vicino alla cassa. E fu amore a prima vista!

Era un vestito di satin viola scuro con una sottile striscia di brillanti sotto il seno. Era bellissimo e non ci pensò due volte a rinunciare al vestito grifondoriano.

Dopo mezz'ora finalmente le due si sedettero ad un ristorante italiano pensando al pomeriggio relax che Pansy aveva organizzato e a cui Hermione, purtroppo, si era rassegnata.


Casa di Blaise

Draco si materializzò nel salotto dell'amico 

-Blaise? Sono tornato.- 

-Ehi! Allora hai trovato la Granger a casa?- chiese lui sbucando con la testa dalla cucina-

-No... si vede che è ancora da Pansy o dai suoi. Tu cos'hai fatto?-

Verità o bugia? Mezza verità? Andata.

-Sono stato da Pansy e no, prima che tu me lo chieda la tua ragazza non c'era.-

Draco si sedette stancamente sul divano passandosi una mano sul viso rasato di fresco.

-Ascolta Miriam fino alle 15 è al lavoro e i bambini stanno dalla mia adoratissima e indispensavile suocera fino a domani. Ti va di andare a mangiare?-

-Va bene dai. Ma oggi pomeriggio vorrei andare a fare qualche commissione e devo ancora parlare con Hermione.-

Blaise decise di prendere la palla al balzo e buttò li: -Pansy mi ha detto che stasera vuole portare Hermione in un posto, li la trovi di sicuro.-

-E che posto è?-

-Ehm è un pub... ti piacerà vedrai.-

Draco sbuffò rassegnato, si sentiva una marionetta in mano all'amico ma non era in condizione di dire nulla.

Dopo aver preso le giacche i due si smaterialezzarono in Diagon Alley.

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Buona domenica a tutti!!

Il capitolo ho deciso di dividerlo in due perchè stava venendo troppo lungo rispetto ai primi due e allora ho deciso di spezzarlo a metà: fino all'ora di pranzo e poi fino alla fine.

Spero comunque che vi sia piaciuto e aspetto i vostri commenti. Qua sotto vi metto anche le immagini dei vestiti che ho cercato da far provare a Herm: in un riquadro quelli scartati e poi quello viola (di cui io mi sono innamorata *_*)

dv--------------cf


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Capitolo 4
*** Cap 4. ***


Cap 4 Capitolo dedicato a tutti quelli che adorano Mina.
Ore 15

Centro SPA Golden Dream
Hermione e Pansy si stavano godendo il delicato massaggio che l'idromassaggio di acqua termale stava donando loro.
-Allora Pan vuoi finalmente dirmi a cosa hai pensato per stasera?- la mora sorrise birichina e fece una breve nuotata fino all'altra parte della vasca prima di risponderle.
-Hai detto che sei disposta ad accantonare tutta la tua dignità possibile vero?- lo sguardo di Hermione era molto scettico ma annuì.
-Bene, allora ho pensato che potremmo andare al Pub 25!-
-Ok... e cos'ha di speciale questo pub che potrebbe aiutarmi a farmi perdonare?-
-Ha un Karaoke!-
Hermione impallidì, sapeva di non essere propriamente quella che si dice un usignolo, anzi, e l'idea di un karaoke, di cantare di fronte a tanta gente, la metteva in soggezione. Chissà che figuraccia! Ma se questo fosse servito per riprendersi il suo adorato biondino avrebbe cantato per ore intere.
-O..ok... devo solo farmi coraggio. Hai già pensato a quale canzone?-
L'amica si portò un dito alla bocca, assumendo un aria pensierosa.
-Uhm non so, sicuramente deve essere una canzone babbana perchè siamo in un pub babbano... non sarebbe male se fosse una canzone d'amore. Tutto sommato penso che non appena inizierai a cantare le prime note gracchianti lui si fionderà da te per disperazione verso i tuoi timpani!- e scoppiò a ridere.
Hermione non la pensava così, sapeva di essere stonata ma sentirselo dire in questo modo la fece sbuffare seccata.
-Sei insopportabile quando fai così Pan. Comunque non va bene una canzone qualsiasi, deve essere piena di significato, deve rappresentar... ma certo!!- il volto della riccia si illuminò mentre cominciò a saltellare per il perimetro della piccola vasca dell'idromassaggio.
-Ehm... Hermione stai bene?-
-Certo!-
-Allora fermati e spiegami!- la ragazza finalmente si calmò e si risedette accanto all'amica continuando a sorridere.
-Ho trovato la canzone perfetta! Sembra scritta apposta per la nostra storia e per questa situazione!
-E che canzone sarebbe?-
-No no cara mia! Non te lo dico! Stasera lo scoprirai da sola!
-Va bè come vuoi! Andiamo che tra mezz'ora abbiamo prenotato un ayurvedico.

Casa di Blaise
-Amore sono a casa!-
Miriam apparve alla porta del salotto sorridente.
-Tesoro ciao! Com'è andato il lavoro?-
La donna si sedette stanca accanto ai due che stavano giocando a scacchi magici, li osservò con attenzione qualche secondo e sorrise. Era la prima volta da quando lo conosceva che vedeva Blaise totalmente sereno e in pace, perfino quando giocava con i figli manteneva quella scintilla di tristezza in fondo agli occhi. Tutto merito del ritorno del suo amico se adesso lo vedeva così.
A dir la verità lei non conosceva molto Draco Malfoy, Blaise non voleva mai parlarne; sapeva solo che erano stati compagni di scuola, che facevano parte della stessa casa di Serpeverde (eh si, aveva letto un po' di libri sul mondo da cui proveniva l'uomo di cui si era innamorata) e che avevano un rapporto molto unito. Non aveva ben chiari i motivi per cui si erano allontanati ma aveva capito che centrava una donna. Erano stati forse innamorati della stessa ragazza? Quell' Hermione di cui aveva sentito parlare?
-Ehi, Miriam... cosa c'è?- la donna si rese conto di essere rimasta nel suo mondo per troppo tempo e di aver attirato l'attenzione dei due che avevano smesso di giocare e la guardavano preoccupati.
-Mi stavo chiedendo... perchè voi avete litigato? Centra forse Hermione?-
A quel nome notò che a Draco sfuggì un sorriso mentre al marito una smorfia, chissà forse aveva ragione, erano stati innamorati della stessa donna.
-Si a dir la verità centra la Granger.-
-Bla smettila di chiamarla per cognome, fai uno sforzo! Ha un nome così bello!-
L'amico lo guardo con uno sguardo che faceva molto Sarà bello per te.
-Eravate innamorati di lei? È per questo che avete litigato?-
Draco scoppiò a ridere mentre Blaise fece una faccia inorridita.
-Merlino no! Come puoi pensare una cosa del genere?!-
La giovane sbuffò.
-Insomma non so nulla o quasi del tuo passato e pochissimo di questo tuo amico. È normale che mi vengano in mente domande simili no?-
Draco mosse elegantemente il suo cavallo e diede scacco matto al re che si sbriciolò sotto gli occhi di Miriam, ancora non abituata a quel tipo di gioco, prima di fare un mesto sorriso in direzione della bionda.
-Vedi... diciamo che io e Hermione ci eravamo messi insieme da un po' ma non lo avevamo detto a nessuno. Quando poi siamo usciti allo scoperto Blaise e Pansy diciamo che non l'hanno presa molto bene.-
-E come mai?-
Fu Blaise a rispondere a quella domanda cruciale.
-Questione di sangue e di bigottismo da parte della società.-
Miriam sembrava non capire (e come darle torto).
-Nel mondo magico ci sono purosangue, mezzosangue e nati babbani. I purosangue vengono allevati coltivando l'odio verso quest'ultima categoria e Hermione Granger è una nata babbana. Mi rendo conto che è complicato da capire, io sono stato stupido, mi sono fatto piegare da un'ideologia che non mi apparteneva rischiando di perdere una delle persone a cui tengo più al mondo.-
La giovane era commossa da tutto quell'affetto che legava i due amici e lo abbracciò cercando di comunicargli tutto l'amore che provava per lui, per fargli sapere che lei c'era. Blaise apprezzò molto quel gesto, amava quella donna con tutto il cuore e le era grato per apprezzarlo così com'era, con tutti i suoi difetti.
La scostò per baciarla prima di alzarsi per mettere via gli scacchi.
-Ah Mir! Senti stasera usciamo, andiamo con Draco in un pub dove ci saranno anche Hermione, Theo e Pansy.-
-Bello! Così finalmente conoscerò questa famosa Hermione. Ma Blaise, come facciamo con i bambini? A proposito, dove sono i miei cuccioli?-
-Li ho portati da tua mamma e ha detto che ce li tiene fino a domani mattina così stasera siamo liberi di andare a divertirci con i nostri amici.-
Draco li guardò un po' invidioso, Hermione gli mancava tanto non poteva negarlo. Non aveva odiato mai tanto quanto in quell'ultima giornata l'educazione dei Malfoy; si rese conto con amarezza che nonostante avesse fatto di tutto per liberarsi del ricordo degli insegnamenti e del controllo paterno Lucius era riuscito a farlo diventare quello che voleva: un algido e non romantico Malfoy. Doveva cambiare, voleva che Hermione avesse l'uomo che aveva sempre desiderato. Quella sera avrebbe messo da parte l'orgoglio chiedendole scusa, le avrebbe perfino chiesto di sposarlo davanti a tutti, non gli importava, avrebbe fatto qualsiasi cosa per riaverla nella sua vita.


0re 19

Casa di Pansy
Daphne era seduta tranquilla sul divano, intenta a limarsi le unghie, mentre un'agitatissima Hermione stava provando un'assurda canzone di cui non capiva il testo.
-Hermione ma in che lingua stai cantando?- la riccia allontanò il telecomando che fungeva da microfono dalla bocca prima di sorriderle.
-Italiano! È la canzone che voglio cantare per Draco stasera.- la bionda la fissò con aria perplessa.
-Italiano? E lui lo conosce?-
-Un Malfoy deve conoscere tutte le principali lingue del mondo.- disse Pansy entrando dalla porta del soggiorno imitando il tono di Draco.
Le due ragazze scoppiarono a ridere verso Pansy che si unì a loro.
-Herm quella che stavi canticchiando prima era la canzone per Draco?-
-Si è quella, la conosci?-
-Certo! Che tu ci creda o no sono una grande amante di quella cantante e trovo che sia perfetta per voi!-
-Grazie, lo credo anche io!-
-Bene ragazze, visto che il tempo langue vado a casa, mi cambio e appena Ron- e alle due ragazze non sfuggì il luccichio negli occhi della bionda a quel nome -passa a prendermi veniamo a quel pub. Ci troviamo li!-
Le tre ragazze si salutarono e Daphne se ne tornò a casa mentre le due rimaste cominciarono a prepararsi.
Man mano che il tempo avanzava Hermione era sempre più agitata. E se Draco non l'avesse perdonata? Del resto l'aveva combinata grossa ed era tutta colpa sua.
-Herm! Stai tranquilla! Ascolta, io sono sicura che lui ti ama e in questo momento sarà dispiaciuto quanto te! Starà pensando che è stato un idiota e che deve rimediare, esattamente come te!-
Hermione prese un respiro profondo, cercando di calmarsi.
-Dai Herm adesso prepariamoci! Ti aiuto io!-
E lei si rassegnò ad essere ancora una marionetta in mano all'amica.

Casa di Blaise
-Draco insomma, devi calmarti!-
Draco era mezz'ora che camminava avanti e indietro rischiando di creare un solco nel pavimento del salotto.
-E se mi risponde di no Blaise? Se non mi vuole sposare? Se non mi vuole perdonare? Cosa farò?-
Blaise alzò gli occhi al soffitto. Cavolo quei due avevano litigato da nemmeno 24 ore e lui stava pensando al peggio.
-Ehm Draco mio marito ha ragione, devi calmarti! Anche se non la conosco sono sicura che Hermione sia triste come te!-
-Miriam ha ragione! Sono sicuro che la Gra..Hermione in questo momento stia pensando a te e sarà in ansia per stasera. Quando la vedrai però non saltarle addosso, deve essere lei la prima a chiedere scusa visto che è colpa sua.-
Draco si fermò e puntò un dito contro il suo amico con fare accusatorio.
-Non-è-stata-colpa-sua! La colpa è tutta di quella sottospecie di padre che mi sono ritrovato. Se non fosse morto credo che in questo momento andrei ad ammazzarlo personalmente!-
-Ehm... Draco vuoi una camomilla?- Miriam era leggermente spaventata dall'odio sottile che trapelava dalla voce del biondo, era parecchio intimorita e lui se ne accorse.
-Scusami Miriam... è solo che quell'uomo era quasi il diavolo in persona, solo chi ha avuto la sfortuna di conoscerlo può capire come mi sento.- Blaise annuì ricordando ancora l'altera figura del signor Malfoy.
-Va bene Bla, hai vinto! Come mi devo vestire secondo te?-

0re 21

Pub25
-Hermione stai iper-ventilando! Se non ti calmi avrai un infarto ancora prima di arrivare al microfono!- Pansy le fece aria con un menu.
Erano sedute in un tavolo un po' nascosto insieme a Theo, Daphne e Ron (che da quando erano arrivati non avevano ancora smesso di scambiarsi effusioni) e Ginny con Harry.
-Mione ma sei proprio sicura di voler cantare? Cioè lo sai che io sono una tua fan in tutto ma il canto proprio non è il tuo forte!-
-Lo so Gin ma se questo può aiutarmi lo farò!-
-Ragazze mi sa che la prossima è Hermione.- Disse Theo prendendo una manciata di noccioline dalla ciotola in mezzo al tavolo.
-E adesso, per la prima volta al microfono del Pub25 Hermione Granger!-
Ecco, toccava a lei. Sperava solo che Draco fosse già arrivato perchè se no tutto quello sarebbe stato inutile.
Si alzò dal tavolo e si diresse insicura verso il piccolo palchetto con il microfono.
Draco, Blaise e Miriam intanto erano arrivati da un po' e il biondo rimase molto colpito dall'annuncio del dj, a stento Hermione cantava sotto la doccia!
Blaise e Miriam si allontanarono lasciandolo da solo, in mezzo alla sala, a fissare la sua donna.
-Buonasera a tutti... volevo avvisarvi che io non sono propriamente... bè intonata. Se sono su questo palco è perchè spero di riuscire a farmi perdonare da una persona con la quale ho fatto un disastro.
La canzone che sto per cantarvi è Grande Grande Grande di Mina.- Ti prego Draco, perdonami...
Prese un grosso respiro mentre le prime note della canzone si diffondevano per il locale cercando la chioma bionda per il locale senza però trovarla.
Draco intanto era rimasto con il fiato sospeso aspettando le parole della canzone.

Con te dovrò combattere
non ti si può pigliare come sei
i tuoi difetti son talmente tanti
che nemmeno tu li sai.

Draco sorrise, in effetti era pieno di difetti ma lei aveva saputo amarli uno per uno. Cominciò a farsi largo fra la folla cercando di arrivare più vicino a lei.
Sei peggio di un bambino capriccioso
la vuoi sempre vinta tu,
sei l'uomo più egoista e prepotente
che abbia conosciuto mai.


Blaise, Pansy e Theo ridacchiarono ripensando a tutte le litigate, amichevoli e non, che avevano fatto a scuola perchè lui non voleva mai ammettere di avere torto.

Ma c'è di buono che al momento giusto
tu sai diventare un altro,
in un attimo tu
sei grande, grande, grande, le mie pene
non me le ricordo più.


Finalmente Draco riuscì a raggiungere la prima fila e lei lo vide. Puntò gli occhi nei suoi mentre continuava con la canzone che sperava lo avrebbe riportato da lei.

Io vedo tutte quante le mie amiche
son tranquille più di me,
non devono discutere ogni cosa
come tu fai fare a me,
ricevono regali e rose rosse
per il loro compleanno
dicon sempre di sì
non hanno mai problemi e son convinte
che la vita è tutta lì.


Perchè era vero, adesso Hermione se ne rendeva pienamente conto. Non erano i regali o le rose rosse a stabilire quanto una persona tenesse all'altra. Erano i gesti quotidiani, lo stare accoccolati sul divano a leggere, lo stare accanto all'altro nei momenti difficili... questo voleva dire amare una persona.

Invece no, invece no
la vita è quella che tu dai a me,
in guerra tutti i giorni sono viva
sono come piace a te.


Draco era commosso, non riusciva a credere alle parole che la sua Hermione gli stava dedicando, arrivate fino a loro da una grande cantante italiana.

Ti odio poi ti amo poi ti amo, poi ti odio, poi ti amo,
non lasciarmi mai più
sei grande, grande, grande
come te sei grande solamente tu.


No Herm, non ti lascerò mai più. Draco capì che senza d lei non avrebbe più saputo vivere e non appena la canzone finì, mandando finalmente al diavolo vent'anni di educazione malfoyana, si fiondò al piedi delle scalette del palchetto e non appena se la trovò davanti l'abbracciò di slancio.
Hermione dal canto suo appena l'aveva visto li, sorridente, cominciò a piangere gettandosi di slancio tra le sue braccia.
Tutta la gente racchiusa in quel pub scoppiò in un applauso e Draco, dimenticati perfino i suoi amici, la prese per mano e la portò fuori facendola sedere su di una panchina.
-Draco...- lei non era ancora riuscita a frenare le lacrime mentre lui la stava guardando dolcemente.
-Shhh... mi dispiace. Siamo stati due idioti.- le asciugò le lacrime con un fazzoletto mentre le sorrideva.
-È colpa mia, non avrei mai dovuto mettere in dubbio che tu mi amassi solo per la mancanza di uno stupido anello al dito.-
-Herm... tesoro guardami. Non è colpa tua, o almeno non solo.- lei sorrise – La colpa è soprattutto mia, non avrei mai dovuto aspettare così tanto.-
-Per cosa Draco?- lui si alzò per poi inginocchiarsi di fronte a lei, occhi spalancati e mani tremanti.
-Volevo chiedertelo ieri sera... ma sai com'è qualcuno mi ha impedito di esporre la mia domanda.- riuscì a strapparle un sorriso in mezzo allo shock di quello che stava accadendo.
-Hermione Jane Granger, sono uno stupido che vuole sempre avere ragione, sono pieno di difetti, capriccioso ed egoista come tu mi hai gentilmente ricordato.
Nonostante questo mi sentirei veramente onorato se tu volessi essere mia moglie, nonostante questo significhi legarti ad un cognome come Malfoy.-
Draco tirò fuori la scatoletta che la sera prima aveva mostrato a Steve e l'aprì portando alla luce il solitario color champagne che custodiva. Le parole di Draco colpirono profondamente il cuore di Hermione, facendole capire quanto lui ormai fosse cambiato del tutto da quello che era una volta, preoccupandosi che lei non volesse legarsi ad un cognome come quello.
Lo fece alzare e lo baciò di slancio.
-È da prendere come un si.- gli sussurrò prima di baciarlo ancora.




Angolino di Zebraviola
Buonasera o buongiorno a seconda di quando leggete! Sono tremendamente in ritardo ma visto che tanto non legge nessuno (tristezza ç_ç) non penso che qualcuno se ne sia accorto.
Ad ogni modo... Finalmente ho postato la canzone che mi aveva ispirata all'inizio, personalmente la trovo una canzone favolosa che mi sono trovata ad appioppare alla persona di cui sono innamorata e ho trovato che ci stesse benissimo con la coppia Draco/Hermione.
Spero che la storia vi sia piaciuta, a me è piaciuto molto scriverla! Sto anche pensando di fare una specie di prequel che descriva come si sono messi insieme e del litigio con Blaise, ma non so ancora, prima devo finire i progetti che ho in ballo!
Uno speciale ringraziamento a Crissy11 e Sailor Saturn per aver commentato il capitolo precedente!

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