Grande grande grande
Cap. 2
-Draco!-
Il
biondo era disperato. Non aveva mai litigato così forte con
Hermione, erano volate parole molto pesanti quella sera e non capiva
come poteva essere successo. Si era smaterializzato fuori dalla porta
per comparire in un parco a pensare, si sedette su una panchina
accavallando elegantemente le gambe (era disperato ma pur sempre un
Malfoy). Avevano sbagliato entrambi, lo sapeva. Lei forse ha
esagerato di più ma anche lui con quel “mezzosague” sputato con
rabbia aveva sbagliato. Lacrime silenziose di cui non si erano
nemmeno accorto, cominciarono a scorrere lungo le sue guance.
Dove
poteva andare? Certo, c'era il manor, ma non voleva entrare di
soppiatto in casa come un ladro di notte e spaventare sua madre.
Poteva andare da Potter, in quegli anni erano diventato amici e lo
avrebbe certamente ospitato... ma si era appena fidanzato con la
Rossa e quindi voleva lasciarli in pace. Pansy poi era off limits
perchè immaginava che Hermione si fosse precipitata da lei.
C'era
solo un posto dove andare.
Si
smaterializzò davanti ad una costruzione di mattoni rossi, non
l'aveva mai vista prima anche se erano anni che ne sapeva
l'indirizzo.
La
villetta a 2 piani si ergeva su di una piccolissima collina fuori
Londra, aveva un portico pieno di fiori e in giardino c'erano
un'altalena e uno scivolo di quelli per bambini piccoli.
Prendendo
coraggio si avvicinò alla porta e suonò il campanello, sperando di
non venir cacciato via.
Una
donna bionda piuttosto minuta e con un viso leggermente paffuto la
aprì e lo sguardò con stupore.
-Buonasera,
mi scuso per l'ora, lei dev'essere Miriam, io sono Draco Malfoy.-
Draco si esibì in un leggero inchino verso la donna che era
allibita.
-Buo...buonasera.
Si sono Miriam... immagino cerchi mio marito.-
-Amore
ma chi cavolo è a quest'ora? Merlino è quasi mezz...-
Ed
eccolo comparire da dietro la porta, Draco pensò che non era
cambiato poi molto in quegli anni.
Il
moro davanti a lui era un po' più alto di come lo ricordava, gli
stessi zigomi pronunciati e gli occhi lunghi e obliqui, che in quel
momento trasudavano stupore.
-Draco!-
-Blaise...-
Draco lo guardava in ansia... sperava veramente di non venir
cacciato. Si era comportato molto male con il suo amico e vederlo
adesso li davanti, con quello sguardo che era un misto di confusione
e stupore, gli fece perdere un po' della baldanza che l'aveva
convinto a smaterializzarsi proprio li.
-Blaise...
posso... posso entrare?-
Lui
era ancora sotto shock ma con un cenno d'assenso si spostò per far
entrare il biondo.
-Miriam,
tesoro, ci penso io, vai pure a letto che sarai stanca.-
-Va
bene, arrivederci Draco.-
-Buonanotte
Miriam.-
I
due uomini erano seduti sul divano da cinque minuti ormai, nel
silenzio più totale. Draco teneva lo sguardo fisso sulle fiamme del
camino, ipnotizzato dalle lingue di fuoco che lambivano il ceppo in
mezzo.
Blaise
dal canto suo continuava a non credere al fatto che il suo vecchio
amico, con il quale aveva tagliato i ponti da più di sette anni,
fosse lì davanti a lui. Lo osservò meglio e notò gli occhi un po'
arrossati. Doveva aver pianto e questo lo stupì parecchio: Draco
Malfoy non piangeva.
Decise
di prendere in mano la situazione, visto il silenzio prolungato del
biondo.
-Allora...
cosa è successo?-
-Abbiamo
litigato... di brutto.-
-Te
l'avevo detto che sarebbe stato uno sbaglio e che te ne saresti
pentito!-
Draco
lo fissò con aria truce mentre Blaise sogghignava.
-Blaise...
sei un idiota.-
l'interpellato
scoppiò a ridere davanti alla faccia perplessa di Draco.
-E
dai, ammetto di averlo pensato davvero sette anni fa ma ormai è
passata.-
-E
perchè non sei venuto da me?-
-Perchè...
Draco... insomma mi conosci. Lo sai che sono orgoglioso fino allo
stremo e con il passare del tempo ho pensato che non mi avresti
perdonato.-
-Eri
così convinto di quello che mi avevi detto! Te
ne pentirai! Come puoi anche solo pensare che una mezzosangue sia
meglio di una purosangue? È solo feccia!
Se
non sbaglio le tue parole sono state queste.-
Blaise
lo ascoltava vergognandosi un po' di quello che era successo. Aveva
veramente detto quelle cose verso quello che considerava quasi un
fratello.
Solo
dopo aveva capito che la sua scenata non dipendeva dal fatto che
Hermione fosse una nata babbana, piuttosto dal fatto che aveva paura
di perdere il suo amico. L'unico affetto che aveva vista la sua
triste storia familiare, del resto sua madre non era mai stata molto
presente, anzi! Troppo impegnata a passare da un marito all'altro per
dedicare affetto al figlio.
-Mi
dispiace Draco... non lo pensavo davvero. Non ce l'avevo con Hermione
e con le sue origini, pensa che Miriam è una babbana!-
Lo
sguardo di Draco si alzò di scatto verso l'amico, guardandolo come
se avesse visto un alieno.
-Babbana?
Sul serio? E come ci sei finito con una babbana, tu, o super mago
purosangue?-
-Eh...
cinque anni fa stavo passeggiando al mercato di Portobello quando ho
avuto un calo di pressione e sono svenuto. Lei mi ha soccorso e ha
insistito perchè andassi con lei all'ospedale dove lavorava come
infermiera per fare un controllo e..-
-Fermo
fermo! Tu, Blaise Zabini, in un ospedale babbano?-
-Si,
io, Blaise Zabini, in un ospedale babbano! Comunque abbiamo
cominciato ad uscire e dopo un anno le ho svelato che sono un mago.
Inizialmente l'ha presa maluccio, ma poi mi ha perdonato per
averglielo tenuto nascosto e adesso siamo sposati da tre anni e
abbiamo anche due bambini!-
-Due
bambini? Complimenti Blaise!-
l'amico
gli mostrò una cornice con due foto magiche.
-Questo
è Cristhopher, ha due anni- disse indicando un bambino magrolino,
pelle color caffèlatte e occhi profondi e scuri, che stava giocando
con una palla colorata.
-E
questa è Iris e ha un anno- la bimba in questione era uno scricciolo
con la stessa pelle del fratello ma con alcuni tratti della madre,
per la precisione i capelli lisci, neri però, e gli occhi verdi. Si
è mai vista una bambina mulatta con gli occhi verdi?
-Sono
splendidi, davvero!-
-Grazie
Draco, li adoro, sono la mia vita!-
-E
tua madre come ha preso la storia della tua nuova famiglia?-
Blaise
fece una smorfia.
-Mia
madre... ha detto che se non lasciavo Miriam mi avrebbe diseredato e
disconosciuto. L'ultima volta che ho avuto sue notizie era in luna di
miele a Vienna con il marito numero nove.
Per
fortuna che come pittore sono abbastanza bravo e vendo molti quadri,
altrimenti non avrei soldi per mantenere la mia famiglia.-
Draco
gli mise una mano sulla spalla, sapeva quanto in passato Blaise
cercasse di rendere fiera la madre, quella madre assente e
menefreghista, arrivando perfino a far suoi quegli ideali classisti
che li avevano fatti litigare.
-Ma
tu non sei venuto qui per parlare della mia famiglia. Cosa è
successo con la Granger?-
-Preparati
perchè è una storia lunga, fa molto “La Bella e la Bestia”, o
in questo caso “La Romantica e il Coglione”.
FLASHBACK
-Amore è tardi! Muoviti
con quella cravatta che sono già le nove!-
La voce di Hermione giunge “melodiosa” alle
orecchie di Draco che si stava rimirando davanti allo specchio. Non
c'è che dire, era proprio bellissimo! Un ghigno sul viso mentre
pensava a quanto modesto fosse.
-Hermione arrivo, aspetta che sto cercando i gemelli.-
-Merlino Draco! È una festa di compleanno, non un
ricevimento di nozze!-
Piccola Hermione! Sperava proprio di farle una sorpresa
quella sera. C'era un motivo per cui voleva essere particolarmente
bello per quella festa e il motivo in questione al momento
soggiornava nella sua scatoletta di velluto rosso all'interno della
sua tasca destra.
-E allora? Lo sai che io se non sono perfetto non esco.-
La sente borbottare qualcosa in rimando e sorrise
nuovamente. Si guardò un'ultima volta allo specchio per poi uscire
dalla camera.
-Eccomi! E poi lo sai... un Malfoy non è mai in
ritardo, sono gli altri che sono in anticipo!-
Lo sguardo che Hermione gli lanciò a quell'affermazione
era puro fuoco.
-Furetto che non sei altro, ma guarda cosa mi tocca
sentire!-
Lui ghignò verso di lei agguantandola con il braccio
destro per la vita e baciandola. Lei si staccò subito, furente, con
sommo disappunto di lui.
Prima che potesse dire qualcosa lo prese per mano per
poi smaterializzarsi davanti a casa di Pansy e suonare il campanello.
Vennero accolti dalla moretta che li abbracciò forte
prima di farli entrare.
-Tanti auguri Pan! Scusa per il ritardo ma la Miss qua
vicino è lenta a prepararsi!-
-Tranquilla Herm, ormai sono abituata alle abitudini di
Miss Malfoy!-
Draco stava pensando come farla pagare alla sua amica e
alla sua fidanzata, ma insomma lui era li, mica invisibile!
-La smettete di parlare di me come se non fossi
presente?-
Appena dentro Draco vide la Rossa e Potter agguantare
Hermione e così decise di spostarsi vicino al tavolo dove aveva
intravisto Steve, il cugino di Pansy.
-Buonasera Steve!-
-Ehilà Draco! Tutto bene? Non ti ho visto entrare!-
-Siamo appena arrivati ma Ginny mi ha requisito
Hermione. A giudicare da come sta sventolando la mano si vede che
Potter ieri si sia finalmente deciso!-
-Dove sono?-
Draco gli indicò il tavolo al lato opposto della sala
dove una saltellante Ginny stava mostrando la mano sinistra a
Hermione che la guardava sorridente. Ma a Draco non sfuggì quella
scintilla di tristezza negli occhi castani della ragazza.
Non
ti preoccupare amore, domani potrai sventolargli anche il tuo sotto
gli occhi!
-Eh si, si vede che avremo un matrimonio in vista! E tu
invece, quando ti deciderai? Insomma state insieme da sette anni!-
Il biondo sogghignò mentre gli mostrava la scatolina.
-Diciamo che se tutto va bene stanotte festeggeremo.-
-Eh bravo Draco! Adesso devo trovare qualcuno anche io!
Chissà Theodore quando si muoverà!-
-A proposito di Nott, ma dov'è?-
Lo sguardo di Draco vaga per il salone fino a scorgere
l'amico, appena entrato dalla porta, con in mano un immenso mazzo di
rose rosse.
-Il solito esibizionista.- disse Steve prendendolo in
giro bonariamente.
Draco sorrise per poi cambiare discorso.
-Hai letto dell'ultima partita giocata domenica scorsa?
I Cannoni sono piuttosto forti quest'anno, potrebbero anche vincere
il campionato!-
-Stai scherzando vero?- rispose Steve -No, è
impossibile che i cannoni vincano quest'anno, sono troppo deboli,
hanno un cercatore che non troverebbe un boccino nemmeno se fosse
grande come una pluffa!-
-Ehi amore! Mi hai abbandonato per tutta la sera!-
Hermione arrivò sorridente e lui si affrettò a
rimettere la scatoletta, che teneva ancora in mano, nella tasca
destra prendendo poi il bicchiere con la mano libera.
-Stavo parlando qui con Steve e mi è passato il tempo.-
-Ciao Steve, come stai? È da qualche mese che non ci
vedevamo.-
-Oh Hermione, è sempre un piacere incontrarti!- il
ragazzo dai capelli corvini si esibì in un leggero inchino
contornato da baciamano per poi fare un occhiolino in direzione di
Draco che lo stava incenerendo con lo sguardo.
Ma come si permetteva a fare lo svenevole con lei? Va
bene che stava scherzando ma a Draco questo proprio non andava giù.
-Steve, che ne dici se mi inviti a ballare? Il mio
ragazzo qui presente sembra così preso dal suo bicchiere di
aranciata...-
Cooooosa???
Draco puntò i suoi occhi
furenti sulla ragazza. Ma che era successo? Cosa aveva fatto per
meritarsi una frase del genere?
Draco rimase li al tavolo, guardando la sua ragazza
mentre veniva scortata al centro della sala dal moro per poi iniziare
a ballare. Grazie al cielo non era un ballo lento o Draco seriamente
avrebbe preso a pugni il cugino di Pansy (e gli sarebbe dispiaciuto
perchè gli stava molto simpatico!).
Hermione gli tenne il muso per il resto della festa e
quando decisero di tornare a casa Draco esplose.
-Si può sapere che è successo?-
-Niente Malfoy.- se lo chiamava per cognome vuol dire
che era qualcosa di grave.
-Granger guardami e dimmi che cavolo è successo
stasera!-
Hermione si tolse il cappotto posandolo sulla poltrona
prima di girarsi nuovamente verso di lui.
-Vuoi sapere cosa ho? Vuoi saperlo davvero?!-
-Si vorrei sapere perchè la mia fidanzata mi ha
ignorato per tutta la sera, ha flirtato con un altro e mi ha tenuto
il muso!-
E adesso cos'aveva detto di male?! Lo sguardo di lei era
divenuto letale di un Avada.
-Sentimi bene tu! Io non sono la tua fidanzata! Non vedo
alcun anello al mio dito nonostante siano anni che stiamo insieme! E
poi vuoi sapere perchè ti ho tenuto il muso? Lo vuoi sapere?!
Allora dimmi perchè quando ho cercato di prenderti la
mano tu ti sei scostato! Siamo arrivati a questo punto?-
Cosa?! Ma è impazzita? Come ha fatto a farsi tutti quei
film mentali?
-Hermione smettila, sei ridicola!-
-RIDICOLA? RIDICOLA?!?! Vuoi sapere cosa credo io? Eh?
Io credo che tu non mi ami!-
-Ma cosa stai dicendo?-
-Sto dicendo che secondo me ti sono solo comoda, tengo
in ordine la casa, cucino e
-Ma ti stai sentendo? Come cavolo ti sono venute in
mente queste cose? Se solo tu non avessi cacciato via tutti gli elfi
per quella stronzata del C.R.E.P.A. non dovresti pulire e cucinare
e...-
-Come ti permetti di definire stronzate i diritti degli
elfi per cui io ho combattuto in questi anni?! Vuol dire che proprio
non tieni a me nemmeno un po'! Tu non hai fatto nulla per me mentre
io ti sono stata vicino...-
Quest'ultima frase segnò il punto di non ritorno. Draco
si sentì profondamente ferito e oltraggiato e attaccò.
-Non ho fatto nulla per te? MEZZOSANGUE SEI IMPAZZITA?
IO HO LITIGATO CON BLAISE PER TE!!! BLAISE, MICA UN AMICO QUALUNQUE!
CAZZO GRANGER È QUASI UN FRATELLO PER ME!-
Ormai i due stavano urlando come matti, gli sguardi
infuocati, gli occhi che lanciavano pugnalate, la voglia di ferire
l'altro senza pensare alle conseguenze.
-MI DISPIACE PER BLAISE; MI DISPIACE SE I TUOI AMICI
SONO TUTTI MANGIAMORTE INCALLITI CHE NON PENSANO ALTRO CHE NOI
MEZZOSANGUE NON SIAMO DEGNI NEMMENO DI PULIRVI LE SUOLE DELLE SCARPE!
ANZI LO SO IO A COSA SIAMO ADATTE NOI MEZZOSANGUE!
ANDIAMO BENE SOLO PER IL SESSO VERO? È QUESTO CHE TU VUOI DA ME,
SESSO!-
Non poteva crederci. Non poteva credere che la su
Hermione, la ragazza che amava con tutto se stesso, la ragazza per la
quale era andato contro la sua famiglia e i suoi amici, lei, unica
ragione della sua vita, pensasse questo di lui.
Quelle parole lo ferirono più di cento spade, aveva
voglia di piangere e prendere a pugni qualcuno.
-Come fai a dire questo? Allora non hai capito nulla di
me.-
Vide
lo sguardo di Hermione mutare, capì che si era resa conto di quello
che aveva detto e che era piena di rimorsi. Ma era troppo tardi. Le
parole dette si erano insidiate dentro di lui peggio di una
maledizione. Aprì la porta e uscì, udì appena la voce strozzata di
Hermione chiamarlo prima di smaterializzarsi.
FINE FLASHBACK
-Poi
mi sono smaterializzato qui e il resto lo sai.-
Blaise
era rimasto in silenzio per tutto il tempo del racconto, era molto
dispiaciuto per il suo amico. In tutti quegli anni si è sempre dato
dello stupido per quello che aveva detto, ma almeno si consolava
pensandolo felice tra le braccia della ragazza.
Senza
dire una parola si alzò e si diresse al mobile bar, tornando poi con
in mano una bottiglia di Firewhiskey
e due bicchieri.
-Grazie...-
-Adesso
beviamo un po' e poi andiamo a dormire, puoi sistemarti nella stanza
degli ospiti. E domani decideremo un piano d'azione!-
-Un
piano? Per cosa?-
-Ma
per far capire a Hermione quanto ci tieni a lei, ovvio!-
Zebrotta's
Corner
Buon
pomeriggio ha tutti!
Questo
capitolo è nato un po' così... volevo riscrivere la vicenda del
primo dal punto di vista di Draco ma mantenendo la terza persona,
spero che il risultato sia quantomeno leggibile!
Il
nostro Blaise, finalmente redento, aiuterà molto la coppia per la
riappacificazione.
Una
cosa che avevo notato l'altra volta è che c'erano pochissimi
commenti, adesso non c'è n'è stato nemmeno uno! Ma la
storia non piace proprio? Qualcuno potrebbe dare un segno di vita per
favore? Grazie!
Baci
Zebrotta♥
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