Questo primo capitolo è ambientato durante il sesto anno ad Hogwarts, con Draco Lucius Malfoy come protagonista. Mi piacerebbe molto una piccola recensione con il vostro parere, ci tengo molto. Davvero grazie in anticipo. Dedico questa raccolta alla mia neo-beta: Zuzallove. Grazie di cuore, cara.

In front of the mirror

Lo specchio con la cornice d’argento ti riflette, Draco.

Puoi guardare ogni tuo minimo particolare.

Anche la minuscola cicatrice sul tuo zigomo pallido.

I tuoi occhi color ghiaccio ti fissano altezzosi dall’altra parte del vetro.

I tuoi capelli biondo chiaro sono quelli di un angelo.

Un angelo?

Ma tu non lo sei quasi più, Draco.

Sei un angelo caduto nelle fiamme dell’inferno.

Sei un bambino che vive nella malvagità del mondo.

Sei un fiore congelato dall’Inverno.

<< Non posso farlo >> sussurri al tuo riflesso.

Colpisci con forza lo specchio, migliaia di schegge volano nell’aria.

Tutto graffiato e sporco di sangue sorridi, ora i tuoi occhi non potranno più fissarti.

Non potranno fissare con un misto di repulsione e vergogna l’assassino che stai per diventare.

Questo secondo capitolo narra, invece, di Luna Lovegood. Io immagino questo episodio verso l’inizio del quinto anno, e voi? Vi auguro tutto il bene possibile e… vi lascio nelle mani di Lunatica. Le recensioni non mi guastano l’appetito.

In front of the mirror

Il vestito rosa ti sta d’incanto, lo dimostra lo specchio.

Ti pavoneggi, Luna.

Ma dopotutto non è un male.

Porti proprio la stessa taglia della tua defunta mamma, pensi con orgoglio.

Ma la cosa ti turba, e fissi ansiosamente lo specchio.

Ti senti una sua brutta copia.

 Dopotutto, forse è vero.

Sei davvero una sua copia?

Fissi con maggiore intensità i tuoi capelli biondo sporco, che vedono raramente la spazzola.

Grazie allo specchio guardi anche i tuoi strani occhi azzurri, di un azzurro opaco.

Non potrai mai sostituirla, mai.

Proprio mentre stai per cadere nella disperazione più totale, noti un essere abbastanza raro sulla cornice laccata rosa.

<< Oh, un Nargillo! >> mormori, tornando nel tuo Mondo.

Che, dopotutto, è meglio di quello reale, che ti infligge ferite profonde.

In front of the mirror

Hai paura, George.

Hai paura di guardarti allo specchio.

Ma oggi vuoi provare, dopo mesi.

Vedi per la seconda volta il tuo unico orecchio,

e sfiori la cicatrice sul tuo polso.

Ma non sei tu.

Senza  Fred non sei niente.

Come un puzzle a cui manca l’ultima tessera.

Come una coppia senza amore.

La metà che conduce alla perfezione se n’è andata,

e mai tornerà.

Urli contro il tuo riflesso in modo disumano, cadendo in ginocchio.

<< Ridammelo, ti prego >> mormori allo specchio, sfiorando la cornice dorata.

Una lacrima di frustrazione ti scivola sulla guancia, perché sai che tutto questo non servirà a niente.

Niente.

In front of the mirror

Lo specchio di ferro battuto ti invita a sé, Severus.

Titubante ti avvicini, come un’ antilope a un leone.

Non è lo specchio delle brame, non può causarti dolore.

O no?

Ma sei sempre stato un debole, in tutta la tua vita.

Per un attimo non sono i tuoi occhi oscuri a fissarti dallo specchio,

ma due pozze verde smeraldo.

Per un lampo scorgi una morbida ciocca color fiamma.

<< Lily >> mormori, in singhiozzi,

voltando le spalle a quell’aggeggio infernale.

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