Not an ordinary week

di surferfrancy01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La puntata speciale ***
Capitolo 2: *** Sfrecciando verso il castello ***
Capitolo 3: *** Presto! Tutti a costruire l'arca di Noè! ***
Capitolo 4: *** Sharing rooms ***
Capitolo 5: *** Rumori nella notte... ***
Capitolo 6: *** Il primo enigma... ***
Capitolo 7: *** Rassicurazioni e scomparse ***
Capitolo 8: *** Il sogno e il secondo enigma ***
Capitolo 9: *** Non mi credete? ***
Capitolo 10: *** La voglia di ... ***
Capitolo 11: *** Television ***
Capitolo 12: *** Gli ultimi rimasti in piedi ***
Capitolo 13: *** My happy ending! ***



Capitolo 1
*** La puntata speciale ***


-

Eccomi! Sono di nuovo io! Cavoli, non credevo che mi sarebbe venuta l’ispirazione a così breve durata dalla conclusione della storia precedente! Ma sapete cosa vi dico? Meglio così!!! J

In realtà non so neanche da dove mi sia uscita tutta quest’ispirazione, in questo momento sono un vortice di emozioni e sensazioni, e scriverei volentieri altri 5 o 6 capitoli.

Ma la prossima settimana ho ben 4 compiti in classe, quindi mi devo mettere a studiare con impegno!

Scusate, parlo sempre di me, mi sono fatta prendere la mano… hihihi

Dunque, avete presente i capitoli extra del manga di Kodocha, o le puntate speciali del cartone animato? Bene, questa FF in un certo senso lo è.

Sana e i suoi amici dovranno resistere una settimana in un tenebroso e agghiacciante castello praticamente isolati dal mondo.

Chi resisterà per l’intera settimana vincerà un premio.

Ma nessuno sa, cosa li aspetterà in quel castello, e la settimana che immaginano piena di battute di spirito e risate si trasformerà in un teatro di paura e omicidi.

La sto facendo un po’ troppo lunga, scoprirete tutto leggendo.

Mi raccomando, RECINSITE! ( tanto x cambiare)

Bacissimi

 

Francy the surfer ( o è il contrario…? BOH !!! ;P)

 

 

-        BENVENUTIIIIIIIIIII A TUTTI!!!!!!!!!!!!- lo schermo della telecamera venne coperto dall’enorme faccia di Zenjiru, accompagnata in sottofondo dall’allegra musichetta di “Evviva l’allegria!”

-        Siamo qui in diretta dagli studi televisivi del nostro programma per presentarvi una puntata speciale!! Qui con noi abbiamo la mitica, divertentissima, fantastica…

Improvvisamente il palcoscenico venne invaso da un fortissimo vento ( A Zenjiru gli si staccò addirittura il parrucchino! ^^) e con tre, quattro piroette, entrò una bellissima ragazza dai capelli rossi e le gambe lunghe, con in mano un microfono e un sorriso smagliante stampato sulle labbra.

Dalla platea si levò una hola di applausi, seguiti anche da qualche lancio di rose.

-        SANA-CHAN!!!!- concluse Zenjiru aggiustandosi con imbarazzo i capelli.

-        Buona sera a tutti i telespettatori!- esclamò entusiasta, e la telecamera si sposto su di lei facendole un bel primo piano.- Come vi ha già detto Zenjiru, questa è una puntata speciale di Evviva l’allegria… o per meglio dire…una tenebrosa puntata speciale di “Evviva l’allegria!”-

Il palcoscenico diventò improvvisamente cupo e terrificante, partì una musichetta stile “Psyco” e ovunque volavano pipistrelli.

Continuò Zenjiru ( che si era vestito da Frankestein):- Infatti la nostra coraggiosissima Sana-chan, e cinque suoi amici che verranno estratti a sorte tra poco, dovranno passare una settimana nel terrificante “McConningham Castle”, un castello maledetto che si trova sulle montagne della prefettura A.-

-        L’obbiettivo mio e dei miei amici sarà quello di resistere il più possibile in quel castello, senza mai tentare la fuga o suonare il…

PEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Nella sala si tapparono tutti le orecchie, mentre Sana soffiava con forza dentro un corno di ariete, che sprigionava un suono fastidiosissimo.

-        …o senza suonare il “corno d’allarme”, chi lo  farà si sarà arreso… e varrà immediatamente squalificato! Chi invece riuscirà a resistere per tutta la settimana vincerà un premio!!!!!- esclamò facendo una giravolta.

-        Un premio a sorpresa!- ripeté Zenjiru-  Ma non vi preoccupate, questa volta non sarà una scorta annuale di carta igenica! – (risata generale)- Inoltre i nostri amici non potranno usufruire né di telefono, né di radio. Saranno…come dire…ISOLATI DAL MONDO!!!!!!-

-        Bene! E ora procediamo con l’estrazione a sorte degli amici che mi accompagneranno in questa settimana da paura! Vai con l’estrazione!!!!!

Nella boccetta di vetro l’aria compressa iniziò a far girare i pezzetti di carta con su scritti i nomi dei concorrenti.

Uscì il primo…

-        Ta-ta-ta-ta!!!!!! Il primo concorrente è … il signorino Akito Hayama!!!!

Sullo schermo gigante in sala apparve la ripresa di casa Hayama, e il cameraman che suonava il campanello all’impazzata.

“Arrivo! Arrivo!” si sentì dall’altra parte, e sulla porta di casa comparve un Hayama in boxer a torso nudo, con i capelli spettinati e il segno del cuscino impresso sulla guancia destra.

Si poteva benissimo vedere la sua faccia sconvolta dal brusco risveglio e incavolata già di prima mattina.

Nel vedere le telecamere rimase immobile con gli occhi sgranati.

-        Hayamaaaaaaaa!!!!!- esclamò Sana dagli studi e nello stesso tempo proiettata su un mini-televisore in mano di un reporter in modo cha Hayama la potesse vedere.

-        Sana?! Ma che sta succedendo?!- urlò lui accecato dai flash.

-        Parteciperai alla settimana di paura di evviva l’allegria!!!!! Quindi…fai le valigie! Perché ti passiamo a prendere io e la troupe tra poco!! CIAO!

Il collegamento con casa Hayama si interruppe, ma Sana aveva ancora impressa nella mente la sua faccia assonnata e confusa mentre se la prendeva con il cameraman, e al solo pensiero le venne da ridere.

-        Bene! E ora vediamo un po’ chi saranno gli altri quattro che verranno con me ed Hayama!

Dopo pochi minuti dalla boccetta di vetro furono espulsi altri quattro foglietti che contenevano i nomi di Tsuyoshi, Aya, George e Margharet.

E per tutti e quattro ci fu lo stesso trattamento che era stato fatto ad Hayama in precedenza, ma per fortuna furono tutti entusiasti di poter partecipare al programma.

- Inizia da ora la settimana del terrore! Mi raccomando, seguite “Evviva l’Allegria” per sapere come se la caveranno Sana-chan e suoi amichetti! Arrivederci a tutti!!!!!!!!!-

Anche Sana si avvicinò a Zenjiru e salutò tutti.

“ Sara una settimana fantastica, non vedo l’ora di partire!” pensò ancora più felice.

Ci pensò la musichetta di sotto fondo a chiudere il programma.

 

Che ve ne pare? Vi aspetto numerosi! Bacioni The surfer francy ( sì è così. ;))

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Capitolo 2
*** Sfrecciando verso il castello ***


L’appariscente pullman color giallo evidenziatore con la troupe di “Evviva l’allegria” sfrecciava spericolato per le stradine di montagna, sulle quali non batteva quasi mai il sole a causa degli alberi imponenti e ramificati a mo’ di tunnel

L’appariscente pullman color giallo evidenziatore con la troupe di “Evviva l’allegria” sfrecciava spericolato per le stradine di montagna, sulle quali non batteva quasi mai il sole a causa degli alberi imponenti e ramificati a mo’ di tunnel. Perciò, nonostante fossero in pieno giorno, dovevano tenere i fari accesi per vedere le curve.

Hayama era diventato verde come un pistacchio (scoprirono infatti che i punti deboli di Akito erano ben due: l’altezza e…il mal d’auto!).

Sana-chan e gli altri invece si divertivano a giocare a carte, impazienti di arrivare al castello.

-        Sana!- Rei le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, lei si girò e gli sorrise.

-        Rei, tra quanto credi che arriveremo al McConningham castle?-

-        Beh, calcolando che la velocità a cui andiamo ora è di circa 200 km/h arriveremo in meno di…

Improvvisamente l’autista prese una curva a tutta velocità, facendo catapultare tutti da un lato dell’autobus, la maggior parte dei quali finirono con la faccia spiaccicata sul vetro del finestrino.

Dopo aver superato per un pelo la curva, Rei si staccò con uno schioppo ( lo stesso rumore di quando si stacca una freccetta di gomma dalla finestra), e si massaggiò la testa.

-        …se arriviamo pago da bere a tutta la troupe per un anno!- disse appoggiandosi al sedile di Sana.

-        Allora io mi metto ad ordinare già da ora…dunque…una bottiglietta di ginger ale per favore!- rispose Sana ironica suscitando le risa di tutta la compagnia.

-        Sana ma come fai ad essere così allegra? Non dovresti avere almeno un pochino di paura?- chiese Rei incredulo.

-        Ma certo che no!- ribatté lei in preda all’entusiasmo salendo sul sedile e assumendo una posizione di guerriglia.- Ahah! Quei fantasmi se la dovranno vedere con me!

-        Poveracci, chissà che infarto che si prenderanno quando ti vedranno in faccia per la prima volta.- disse Hayama sghignazzando beffardo dal suo sedile.

-        COME OSI?!- urlò Sana iniziando a rincorrerlo su e giù per il pullman.

-        Sana-chan! Dai, fai la seria almeno per una volta!- la riprese Rei.

-        Ok ok…ma se Hayama se ne esce fuori un’altra volta con le sue battutine gli faccio fare una brutta fine!- disse infine lanciandogli un occhiataccia mentre lui le faceva la linguaccia.

-        Sana…- sussurrò Rei preso improvvisamente da un attacco di malinconia e iniziando a piangere- Come farò senza di te per una settimana?! E se tu avessi bisogno di un manager che ti rimbocchi le coperte prima di addormentarti? O ti canti la ninna nanna?-

Detto ciò tirò fuori il corno d’ariete e glielo porse:- Suona Sana, e tornerai a casa e ricominceremo la vita di sempre!

-        Ma dai Rei…non fare così… è solo per una settimana! Non mi può succedere nulla! E poi sarà divertente fare una vita autonoma e fuori dal mondo insieme ai miei amici.- rispose lei guardandolo dolcemente.

-        Hai ragione! Bisogna essere forti!- disse Rei trattenendo una lacrima.

Improvvisamente e senza preavviso l’autista prese un’altra curva, ancora più sinuosa della prima, facendoli finire di nuovo con la faccia sul vetro.

Sana si staccò stordita con degli uccellini che facevano “giro, giro tondo” intorno alla sua testa.

-        Rei…- sussurrò

-        Sì?- chiese lui

-        Credo che ritirerò l’ordinazione del Ginger Ale!

 

Allora? Sono riuscita a scrivere un altro capitolo! Chissà se ce la farò a scrivere anche l’arrivo al castello ( sempre se ci arrivano eh! Con quell’autista! ;)) entro stasera!

Bah, vedremo, tutto è possibile. Mi raccomando RECENSITE!!!!! Baci the surfer

 

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Capitolo 3
*** Presto! Tutti a costruire l'arca di Noè! ***


-

-        Siamo arrivati a destinazione!- esclamò l’autista con la sua voce grave scendendo dal pullman e iniziando a farsi vento con un ventaglio.

Come una mandria di bufali si precipitarono tutti fuori.

Rei che scese per primo baciò più volte per terra.

Si guardarono tutti intorno.

Il paesaggio delle prefettura A. era fantastico, e il castello lo era ancora di più: si ergeva su di una montagna che dava a picco su un lago buio e profondo a perdita d’occhio, ed era immerso in una fitta e rigogliosa vegetazione.

“Peccato che non potremo uscire dal castello, mi sarebbe piaciuto fare delle passeggiate chilometriche qui intorno!” pensò Sana un po’delusa, ma, come tutti sanno, la sua allegria ed euforia prevalsero su ogni brutto pensiero.

Perciò si mise a correre su e giù intorno al pullman cantando a squarciagola una canzone rap improvvisata.

Hayama e gli altri la guardavano divertiti mentre si arrampicava sugli alberi imitando una scimmia (Hayama cercava di trattenere il più possibile i conati di vomito, non si era ancora ripreso dalla corsa in pullaman!^^).

“Di certo” pensò Akito osservandola bene Sana che scambiava per un fungo una pianta carnivora facendo un balzo indietro di 30 metri per lo spavento“ …l’unico lato positivo di tutto ciò è che potrò passare del tempo insieme a lei. Da quando il lavoro ha iniziato ad impegnarla così tanto è raro poterla vedere, è fagocitata dai suoi spot pubblicitari! Almeno potrò averla vicina per un’intera settimana, senza nessuno che rompa intorno…”

-        …Hayama…- disse una voce terrificante dietro di lui facendolo sobbalzare.

-        Occhiali da sole?! Che vuoi?- chiese lui spaventato vedendo Rei che si avvicinava sempre più con sguardo omicida ( che si poteva notare benissimo anche se portava gli occhiali, come era suo solito fare).

-        Ti avverto, se questa settimana provi a toccare Sana-chan  anche solo con un dito passerei dei guai seri!- gli sussurrò Rei in modo da non farsi sentire dagli altri.

-        E perché scusa? Ti darebbe tanto fastidio? Non è più una bambina, ha 15 anni ormai!- disse per tutta risposta lui con fare strafottente.

“Ah, quanto odio questo ragazzino…più passa il tempo più diventa irritante…su Rei, mantieni la calma, la calma… sei adulto e non puoi farti mettere i piedi in testa da un ragazzino come lui, anche se è diventato più alto di te…gulp!”

-        Comunque, io ti ho avvertito…quindi tieni gli occhi aperti e chiusa quella mente diabolica!- gli disse per poi voltargli le spalle.

“ Ah quanto lo odio, più invecchia e più diventa fastidioso… ma che ti frega Herik, gli puoi mettere benissimo i piedi in testa! Non vedi che sei pure più alto di lui?!”

Improvvisamente la voce di Zenjiru attirò l’attenzione di tutti i presenti:- Bene! E’ arrivata l’ora di salutare i nostri eroi!-

-        Sana-chan, è il momento, noi vi dobbiamo lasciare qui, ce la fate a proseguire da soli fino al castello con tutte le valigie?- chiese Rei a Sana mettendole le mani sulle spalle.

-        Certo! Che bello si comincia!- disse lei eccitatissima.

-        Ok, mi raccomando fai attenzione bambina mia!- le disse comportandosi da padre premuroso e stringendola in un abbraccio stretto come la morsa di un’anaconda.

-        Buona settimana ragazzi!- dissero tutti i componenti della troupe recandosi in pullman, sfrecciando via e lasciando dietro di loro solo una nube di terriccio e polvere.

Sana-chan li guardò per un attimo sparire dietro la boscaglia e poi si girò verso i suoi amici rivolgendogli un sorriso smagliante.

-        Siiiiiii……. COMINCIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- urlò  a squarciagola facendo rimbombare l’eco della sua voce in tutta la valle.

-        Si preannuncia una settimana splendida!- esclamò Tsuyoshi prendendo Aya sottobraccio e sorridendole.

Hayama guardò dubbioso il cielo:- Sì, una settimana splendida… a parte quelle tre nuvolette nere e cariche di pioggia…

-        Il solito pessimista Hayama, vuoi che si metta a piovere proprio adesso? Adesso che ci dobbiamo fare tutta questa strada ripida a piedi e con le valig…

Sana si interruppe appena sentì qualcosa di bagnaticcio e freddo cadere sui suoi capelli.

-        Herik ha ragione eccome, qui si prevede un temporale!- disse George con voce tremante guardando in alto anche lui, seguito subito dal rombo di un tuono.

-        Presto! Correte!!!!!!!!!- urlò Tsuyoshi appena le gocce d’acqua iniziarono a farsi più pesanti e numerose.

In poco tempo si sprigionò un temporale della serie “datemi la legna che devo preparare l’arca!”, ma Sana nonostante ciò continuò a sorridere mentre correva all’impazzata dietro i suoi amici.

Perché non lo sapeva, ma continuava a sorridere.

Alla fine sono riuscita a postare anche un altro capitolo! Che giornata sensazionale! Se devo essere sincera ho avuto anch’io un esperienza simile a quella che ho fatto capitare a Sana e agli altri, mentre facevo un’escursione nella foresta equatoriale io e i miei compagni di viaggio siamo stati colti in piano da un tipico scroscio d’acqua che arriva quando meno te l’aspetti, e mentre cerchi riparo sotto una palma di cocchi pensi “ ma fino a poco fa c’era il sole!!!”.

Comunque, che ne dite di questo chappy?

Vi piace come si sta sviluppando la settimana del terrore di “Evviva l’allegria”?

Fatemelo sapere nelle recensioni!! Vi voglio benissssssssimo!!!!!

Smack!

                                                 

Francy the surfer ( uffi mi sbaglio! E’ surferfrancy! :P vabbè ciao!!!!!!!)

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Sharing rooms ***


Crash

Crash! crash!

La pioggia batteva impetuosa sulle vetrate del castello, e il vento ululava una danza infinita...

-        Aprite! Aprite!- urlavano disperati Sana e suoi amici battendo furiosamente i pugni sul grande portone d’ingresso.

-        Per l’amor del cielo!!! Aprite!- esclamò Aya iniziando a piangere a singhiozzi.

-        APRITE!!!- urlò Herik con gli occhi socchiusi e la vista offuscata dalla pioggia cercando a tentoni la maniglia.

Improvvisamente i battenti si aprirono, e i ragazzi finirono violentemente a terra, sulla moquette polverosa del salotto.

Ci misero un po’ a riprendersi dalla botta.

Herik si alzò a fatica e, lottando contro il vento che sembrava stesse soffiando le candeline dei suoi 5000 anni, riuscì a chiudere le massicce ante della porta.

Poi si accasciò per terra e sussurrò un “ ce l’abbiamo fatta…”

Sana e gli altri alzarono la testa e sorrisero compiaciuti, quasi divertiti di vedersi così bagnati e stanchi.

Poi distolsero lo sguardo per un attimo dai loro vestiti zuppi e si guardarono intorno.

Prima non ci avevano fatto caso, ma il castello aveva degli interni favolosi!

Sana fece fatica a tener su la mandibola, tanta era la sorpresa.

Si alzarono sgrullando i vestiti e strizzando via un po’d’acqua dai capelli.

Si soffermarono a guardare ogni minimo dettaglio, ogni più minuzioso particolare: moquette rossa che ricopriva  il pavimento, un ampio salotto in stile rinascimentale, quadri pendenti con cornici preziose, candelabri d'argento e soprammobili di valore inestimabile, divani ottocenteschi, tavoli di cristallo, camino in ottone, lampadari di vetro rosa.....

Fu “…wow…” l’unica parola che riuscirono a dire nell’arco di 5 minuti.

-        Ma è fantastico! Guardate che roba!- Sana girovagava estasiata per il salotto, come se si fosse già dimenticata di avere addosso degli stracci umidicci e le gambe che la reggevano in piedi a fatica. Era abbagliata da così tanto sfarzo.

-        Beh- disse Herik sbuffando- non capisco che ce lo hanno dato a fare il corno d’ariete! Io qui ci rimarrei tutta la vita!

-        Scommetto che c’è anche la jacuzzi!- esclamò George sorridendo al suo amico.

-        Io direi di andare a vedere subito! – Tsuyoshi e gli altri si precipitarono su per le scale, Sana invece continuava ad osservare estasiata dei quadri antichi.

Herik si fermò al primo gradino delle scale e si girò a guardarla.

-        Ehi! Vieni o no?- le disse facendola sobbalzare.

Lei lo guardò sorridendo.

-        Che meraviglia Herik!-

-        Già…ma mai quanto te…- disse lui a bassa voce tra sé e sé.

-        Che hai detto?- chiese lei senza guardarlo.

-        No…nulla…muoviti dai!- rispose lui.

Sana prese la sua valigia e si catapultò per le scale insieme ad Herik e, correndo, arrivarono al piano superiore.

-        Dove sono le vostre valigie?- chiese Sana a Margharet vedendola uscire da una camera con le mani libere.

Margharet fecce cenno alla stanza con la testa.

In contemporanea uscirono in corridoio anche Tsuyoshi, Aya e George.

-        Ma come? Vi siete già posizionati nelle camere?! Senza neanche interpellarmi?!- urlò furiosa, ma gli altri si misero a ridere.

-        E dai Sana! Non avevamo mica bisogno del tuo parere per decidere di dormire o no con le nostre rispettive ragazze…- disse Tsuyoshi abbracciando Aya e dandole un bacio.

-        Sì, e poi io ho paura dei fantasmi…non riuscirei a dormire senza il mio torroncino caramelloso che mi protegge dai mostriciattoli…- disse a sua volta Aya dando a Tsuyoshi un bacio sdolcinato come ciò che aveva appena detto.

“ Per favore!...” pensò un po’ imbarazzato Herik guardandoli con distacco.

-        D-d’accordo…- balbettò Sana altrettanto imbarazzata - …immagino che anche tu, George, dorma con Margharet vero?

-        Mi sembra ovvio! Stiamo insieme da un anno intero!- rispose lui prendendo la fidanzata per la vita e facendole l’occhiolino.

Sana avvampò.

Nonostante fosse cresciuta, ancora non era abituata a parlare di queste cose, e vedere i suoi amici così a loro agio e del tutto privi di imbarazzo le faceva uno strano effetto.

Lanciò un occhiata rapida ad Herik che era di fianco a lei.

I loro avambracci si sfioravano appena, ma lei poteva comunque percepire il calore del suo corpo, il che la faceva andare completamente fuori di testa.

Cercò di riprendersi velocemente dicendo:- Bene, allora dov’è la mia stanza?-

-        Di là- dissero i ragazzi indicando contemporaneamente una porta in fondo al corridoio.

-        …la mia invece?- chiese a sua volta Herik prendendo in spalla il suo zaino.

-        Di là- ripeterono indicando la stessa porta di prima.

Herik e Sana si guardarono per un attimo con gli occhi sgranati, trattenendo il respiro.

-        Ma questo significa che…- balbettò Sana senza scollare gli occhi di dosso a Herik.

-        …cioè insomma…- continuò lui fissandola con i suoi bellissimi occhi color nocciola.

-        …DORMIRETE INSIEME.- dissero infine in coro Aya, Tsuyoshi, Margharet e George come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Sana stava praticamente per esplodere dall’imbarazzo e, diventando rossa porpora e distogliendo con decisione lo sguardo da Akito, esclamò:- Ma non possiamo dormire insieme! Non siamo mica…

Prima di dire la parola “fidanzati” si bloccò, deglutendo rumorosamente.

Herik rimase in silenzio, evidentemente a lui la faccenda non dispiaceva a fatto! ^^

-        …credo sarebbe meglio se dormissimo in camere separate…- parò Sana cercando di nascondere il rossore coprendosi il più possibile il viso con le mani.

-        Certo che potete!- riposero gli altri come se si stessero giustificando di ciò che avevano detto prima- Solo che…

-        Solo che…cosa?- chiese Sana curiosa.

-        Su questo piano ci sono solo tre camere, le altre sono di sopra…

-        Credevamo avessi paura a dormire da sola in un altro piano del castello, ma se la metti così dovrei intuire che per te non ci sono problemi no?- chiese Margharet a Sana.

Sana ci pensò un attimo, ma poi si mise a ridere e disse:- Ma certo che non ci sono problemi! Capirai! Che sarà mai dormire sola…in un piano desolato…senza nessuno vicino…-

Man mano che parlava la sua voce si faceva sempre meno convinta, ed Herik se ne accorse benissimo, ma gli altri probabilmente no…

-        Fantastico! Allora non ci sono problemi! Vada per le stanze separate!- esclamò Tsuyoshi baciando nuovamente Aya.

-        Vogliamo andare a riposare un po’? Io sono stanca morta!- disse Aya sbadigliando.

-        Per noi va bene, ci vediamo in salone tra un oretta ok?- chiese George.

-        Va bene!-

-        Va bene…- sussurrò Sana ancora meno convinta.

Herik continuava a fissarla, e lei se ne accorse.

Avvampò di nuovo, si girò e, mormorando un “ciao”, corse via per le scale buie e polverose che portavano al piano superiore.

 

A’rieccomi! Brutta stupida Sana, potevi dormire con Akito e basta! Vabbè, non ne parliamo, lei la fa sempre complicata ( ops! Sono io che glielo faccio fare! Eheh)! Che ve ne pare della storia fino a questo punto?

La continuo con regolarità?

Continuate a scrivere recensioni!

Vi voglio benisssssssssssssssimo!!!!!!!!

 

Bacissimi Francy ( the surfer…) ^__^

 

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Capitolo 5
*** Rumori nella notte... ***


Plop…plop…plop…

Plopplopplop

“Naturalmente,” pensò Sana “oltre al fatto che dormo da sola ci si aggiunge pure il rubinetto che gocciola! Fantastico!”

Si era rigirata nel letto per più di un ora, senza mai riuscire a trovare una posizione comoda.

Come tutti potevano immaginarsi dopo un ora dalla spartizione delle camere nessuno si era fatto trovare in salotto.

Probabilmente a causa della stanchezza si erano addormentati tutti…tutti tranne Sana ed Hayama.

Nel castello regnava il silenzio più totale e un buio fittissimo, dove anche un gatto nero probabilmente avrebbe avuto qualche problema di orientamento!

Sana tendeva l’orecchio ogni volta che sentiva un rumore sospetto.

I suoi occhi erano sbarrati, e le palpebre non accennavano a calare.

Che notte! Io odio dormire da sola!” pensò girandosi su un fianco.

Riuscì a percepire il rumore delle ultime gocce di pioggia che scivolavano sul vetro della finestra, il fruscio degli alberi mossi dal vento e il lontano ululato di un lupo malinconico alla luna e un…bum bum bum bum bum bum

Dei passi veloci provenienti dal corridoio, lo scricchiolio del parquet, una porta aperta e poi richiusa subito con violenza.

Sana rimase immobile e trattenne il respiro.

Poi più nulla.

“ Cos’era quel rumore? Quello non era di certo un gattino innocuo! Quelli erano dei passi di una persona… se è Herik che mi vuole fare uno scherzo giuro che lo ammazzo!...ma se non fosse Herik?...Sana non farti prendere dal panico su!”

Si rigirò nuovamente sull’altro fianco e sospirò.

D’un tratto però ci fu di nuovo lo stesso rumore: la porta si aprì lentamente e si richiuse di scatto, poi dei passi veloci sul parquet che si facevano man mano sempre più lontani.

“…AIUTO!...”

Sana senza pensarci due volte scese velocemente dal letto lanciando il lenzuolo in aria.

Non si mise neanche le pantofole, aprì la porta e si mise a correre nel buio corridoio a occhi chiusi tenendo le braccia in avanti ( se avesse tenuto gli occhi aperti non avrebbe fatto tanta differenza…O.o)

Improvvisamente urtò contro qualcosa…anzi…qualcuno…

- Sana…?- chiese a voce bassa la persona contro cui aveva urtato.

- AHHHHHHHHH!!!!!!!!- urlò lei con tutto ciò che aveva dentro e, sempre senza aprire gli occhi, caricò e sferrò un cazzotto fortissimo in faccia al “coso”, facendolo cadere a terra bruscamente.

- Sana?! Ma che cosa stai facendo!? Sono io...

- KYAAAAAA!!!!- urlò nuovamente buttandosi sopra alla persona misteriosa imitando le mosse di Tyson e John Cena- Come fai a sapere il mio nome brutto fantasma pervertito!

- Sana sono io! Hayama!!!!!!- urlò “il fantasma” accendendo improvvisamente la luce.

Sana si ritrovò addosso ad Akito, sfinito e con una guancia su cui era stampata la sagoma del pugno di Sana.

-        Tu?! Ah! Lo sapevo che eri tu!- disse lei iniziando a ridere beffarda ma senza poter nascondere la gocciolina di sudore che le scendeva dalla fronte.

-        Scusa, sapevi che ero io e mi hai mollato un cazzotto in piena faccia?!- urlò lui alzandosi in piedi e massaggiandosi la guancia.

-        Sì…cioè no! Non ero sicura fossi tu…- disse lei asciugandosi la fronte – Comunque, non ti azzardare mai più a farmi uno scherzo del genere! Mi sono messa davvero paura!-

-        Scherzo…? Ma di che parli Sana?- chiese lui confuso.

-        Non fare il finto tonto! Il rumore dei passi…la porta che si chiude…il solito scherzetto che fate voi ragazzi per metterci paura. Ormai queste cose sono superate sai?-

-        Ma che stai dicendo? Io sono appena salito per vedere se dormivi e mi ti sono addosso con un pugno in piena faccia! Piuttosto tu… perché correvi come una sonnambula in corridoio?- rispose lui alzando la voce.

-        Perché mi sono messa paura e stavo…beh ecco…venendo da te.- ammise lei abbassando lo sguardo.

Lui rimase un attimo in silenzio.

-        Tsk! Sapevo che era meglio dormire insieme, sei la solita paurosa!-

-        IO?! Io non sono paurosa…è solo che…- si interruppe facendo un largo sbadiglio.

-        Hai sonno vero?- le chiese Akito guardandola dolcemente.

-        Sì…tantissimo.- rispose lei onestamente facendo fatica a tenere gli occhi aperti- …’notte Hayama!-

-        ‘Notte? Ma che dici? Non vorrai mica addormentarti qui…

Sana appoggiò la testa sulla spalla di Akito e si mise subito a russare, stringendo tra i pugni i lembi del suo pigiama.

Hayama l’abbracciò e la strinse a sé.

“Buonanotte Sana-chan…ci sono qui io…nessuno potrà farti del male.

 

BUONASSSSSSSSSSSSSSSSERA!!!!!

Per fortuna l’ispirazione c’è anche oggi, quindi posto velocemente.

Ora però basta eh, è già il secondo capitolo che sforno in un pomeriggio! Ormai la tastiera del computer brilla come un diamante e arde come un tozzo di carbone.

Allora… secondo voi chi era che faceva i rumori sospetti che hanno fatto fuggire Sana-chan?

Akito, uno degli altri amici o qualche altro essere misterioso?

Ohohohoh!

Recensite e fatemi sapere che ne pensate.

Kisses

 

L’autrice

 

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Capitolo 6
*** Il primo enigma... ***


Sana aprì pigramente un occhio e fu subito inondata dalla luce del sole che passava maliziosa attraverso le tende

Sana aprì pigramente un occhio e fu subito inondata dalla luce del sole che passava maliziosa attraverso le tende.

Lo richiuse automaticamente emettendo un gemito soffocato.

“Come si sta bene qui… mi sento come un uovo covato…che bellissima sensazione…”

Si accovacciò in posizione fetale abbracciando ancora più stretto il suo cuscino…

Anche se…non sembrava di certo un cuscino… di solito i cuscini non respirano no?

Ma non mi dire che…”

Sana riaprì velocemente gli occhi e alzò la bruscamente la testa,  notando con sorpresa che ciò a cui era stata abbracciata tutta la notte non era proprio il suo morbido cuscino, bensì…

-        HAYAMA?!?!- urlò facendolo cadere per terra e coprendosi repentinamente con il lenzuolo.

Dopo pochi secondi la testa di Hayama comparve lentamente da sotto il letto, e il suo sguardo non prometteva proprio nulla di buono…

-        Si può sapere…perché hai urlato?- borbottò ancora in fase di dormiveglia.

-        Che ci faccio nel tuo letto?! Rispondi: CHE CI FACCIO NEL TUO LETTO!?- esclamò lei ancora più forte guardandosi intorno spaesata.

Akito aggrottò le sopracciglia:- Guarda che ieri sera mi ti sei praticamente addormentata addosso, che dovevo fare secondo te? Ti ho portata a dormire qui in camera mia…- rispose con fermezza rimanendo sempre a terra.

-        Beh…- aggiunse lei sempre poco convinta- …Potevi anche portarmi a dormire in camera mia no?-

-        Sì, certo…dopo tutto il casino che hai fatto perché ti mettevi paura a dormire da sola!-

Sana arrossì dalla testa alla punta dei nudi piedi, e si coprì ancora di più con il lenzuolo.

-        Ti prego- sussurrò sempre coprendosi il viso - non fare parola agli altri di ciò che è successo stanotte, sarebbe troppo imbarazzante!-

Akito sospirò, si rialzò e, dandole le spalle, aprì le tende.

Si sprigionò un ondata di sole che invase tutta la camera da letto, e Akito, abbagliato, si coprì gli occhi con le mani.

-        Tieni.- le disse lanciandole una sua felpa sempre dandole le spalle- Mettitela e scendiamo a fare colazione, sto morendo di fame.

Sana si tolse di dosso il lenzuolo e osservò la sua camicia da notte: era tutta stropicciata, bianca e anche leggermente trasparente.

Si infilò velocemente la felpa e tirò fuori i capelli, legandoseli in una coda alta.

Lo sguardo di Hayama cadde per sbaglio sul corpo ben formato della ragazza.

“Certo che è diventata proprio una bella ragazza…lo è sempre stata sì…ma…guarda ora che gambe lunghe! E ha anche un fondoschiena notevole…”

Improvvisamente gli apparve in mente l’immagine di Rei che lo colpiva con il mitico martello di gomma:- Non ti azzardare a guardare Sana-chan con i tuoi occhi da pervertito, tanto meno a pensarla! Altrimenti passerai dei guai!- gli diceva sbracciandosi, praticamente impazzito.

-        Tsk!- Akito lo scacciò via con una mano, spostando solo aria.

In quel momento Sana si girò.

-        Hayama ma che stai facendo?- gli chiese sorridendo divertita.

-        Oh!- rispose lui messo in imbarazzo- C’era una mosca…l’ho uccisa…

-        Capisco.- disse lei voltandosi nuovamente.- Io sono pronta se vuoi scendiamo.

-        Sì andiamo.-

 

Giù per le scale…

-        Hayama.- disse improvvisamente Sana scendendo saltellando gli scalini.

-        Che c’è?- chiese lui affiancandola.

-        Sappi che non ti ho ancora perdonato per lo scherzo di ieri, sei stato malefico!-

Lui si fermò su un gradino e la guardò in cagnesco.

-        Ti ho già detto che io non ne so nulla!- esclamò esausto.

-        Beh, allora lo chiederò agli altri, se non sono stati neanche loro ti faccio fare una brutta fine!- disse lei dandogli le spalle e continuando a scendere.

-        Fa un po’ come ti pare, tanto con quella testa cocciuta…

-        RIPETILO se hai il coraggio.- esclamò lei fermandosi e guardandolo con aria di sfida.

-        COCCIUTA!- ribatté Akito facendole una pernacchia.

-        Se ti acchiappo farai una brutta fine sin da adesso!-

Iniziarono a rincorrersi su e giù per le scale, finendo finalmente in cucina.

-        Buongiorno ragazzi!- li interruppe un coro di voci.

I loro amici erano già seduti a tavola a spalmarsi burro e marmellata sul pane, sorridendo a 32 denti.

-        Buongiorno!- risposero Sana e Akito sorpresi di trovarli già là.

-        Non siete granché mattinieri a quanto vedo…- disse Margharet intingendo un biscotto nel tè.

-        Eh già… ma che ore sono scusate?- chiese Sana prendendo posto vicino ad Aya.

-        Mezzogiorno.- risposero con naturalezza gli altri.

Sana sputò tutto il contenuto del suo bicchiere di aranciata ed esclamò:- MEZZOGIORNO?!

-        Già, però non vi preoccupate, anche noi ci siamo svegliati da poco.- disse Tsuyoshi passando il cestino del pane ad Akito.

-        Dove avete trovato tutta questa roba da mangiare?- chiese Akito versandosi il tè.

-        La credenza e il frigo sono pieni zeppi, ci sono provviste per tutto l’inverno!- disse George.

-        Fantastico!-

-        Avete usufruito del corno d’ariete per caso?- chiese scherzosamente Margharet indicando con un cenno il corno che era stato poggiato sul tavolino della sala, in bella vista..

Gli altri scoppiarono a ridere, Sana invece si irrigidì come un legnetto.

“Se non ci fosse stato Hayama ci avrei soffiato dentro con tutta l’aria che ho in corpo.”

Gli lanciò una rapida occhiata incontrando il suo sguardo profondo e a specchio, che non lasciava trasparire nessun pensiero.

Sana non riuscì a reggere il contatto e distolse lo sguardo con decisione, iniziando a fissare la fetta di pane integrale nel suo piatto.

Improvvisamente dalla fessura sotto il portone di ingresso uscì un biglietto color bianco sporco, che iniziò a svolazzare nella sala. ( Vi ricorda un po’ il primo film di Harry Potter? Quando iniziano ad arrivare a raffica le lettere di ammissione ad Hogwarts? Ahah! ^^ Non vi preoccupate, non succederà!!! ;))

Tutti si girarono e fissarono il biglietto mentre si poggiava con delicatezza sulla moquette.

In un batter d’occhio si precipitarono in salone come una mandria di bufali impazziti.

Sana-chan afferrò il biglietto e prima di aprirlo disse:- Alla redazione mi avevano accennato che ci sarebbero arrivati ogni giorno dei biglietti con delle specie di indovinelli, probabilmente questo pezzo di carta lo è!-

Poi, senza riuscire a resistere alla tentazione, lo aprì ed iniziò a leggere ad alta voce le sottili righe scritte ad inchiostro nero:

              

                 Una notte tranquilla avete passato,

                Il corno d’ariete non avete suonato,

               Né fantasmi né vampiri avete incontrato,

              Ma la calma apparente sta per terminare,

             Qualcuno di voi se ne dovrà andare…

 

Ci fu un attimo di silenzio glaciale.

Sana deglutì a fatica e si girò verso i suoi amici con una faccia preoccupata.

Gli altri erano altrettanto sconvolti.

-        Secondo voi…- chiese Aya senza distogliere lo sguardo dal biglietto- Cosa significa il pezzo “qualcuno di voi se ne dovrà andare”?

Sana guardò nuovamente il biglietto e poi disse piano:- Che tra poco rimarremo in cinque…

 

Ciaooooooooooo a tutti quelli che mi stanno seguendo!

Sono davvero felice che la storia vi piaccia, grazie per le magnifiche recensioni! J

Non riuscirò a pubblicare un altro capitolo in giornata, perché domani mi aspetta il terzo compito in classe della settimana, e devo studiare sodo! Eheh

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, continuate a recensire!

Vi voglio benissimo!

 

Baci

Francy the surfer :P

 

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Capitolo 7
*** Rassicurazioni e scomparse ***


Aya scoppiò a piangere sulla spalla di Tsuyoshi, i cui tentativi di consolarla furono vani

Aya scoppiò a piangere sulla spalla di Tsuyoshi, i cui tentativi di consolarla furono vani.

Gli altri continuavano a fissare il foglietto che Sana stringeva tra le sue pallide mani.

-        Alla redazione ti avevano accennato per caso al tipo di morte che ci aspetta?- chiese George in tono risentito stringendo a sé Margharet.

-        George ma cosa dici! Non succederà nulla di simile te lo assicuro! Questo è solo uno stupido scherzo architettato da Zenjiru e gli altri per farci perdere!- lo rassicurò Sana, anche se in realtà lei quella da rassicurare!

-        Sana ha ragione, è stupido mettersi paura per una cosa del genere. Ci siamo solo noi nel castello e il portone si è automaticamente chiuso a chiave dopo il nostro arrivo, in modo che nessuno possa entrare o uscire. Quindi, a meno che tra noi non ci sia una specie di Hannibal the Cannibal, non potrà accaderci nulla di spiacevole.- rispose risoluto Akito con una voce calma e sicura, tanto che Sana tirò un sospiro di sollievo e abbozzò un sorriso.

-        Suvvia ragazzi! E’ proprio questo il bello del gioco! Se non ci punzecchiassero con degli indovinelli agghiaccianti che settimana del terrore sarebbe?- aggiunse Sana stavolta più sicura che mai di ciò che diceva.

-        Speriamo sia come dite voi…- dissero a bassa voce Tsuyoshi e gli altri.

Aya aveva finalmente smesso di piangere, e guardava Sana mentre soffiava su col naso.

-        Sana-chan…- balbettò Aya con voce flebile.

Sana l’abbracciò forte, poi le sorrise.

-        Piuttosto ragazzi, la settimana è appena iniziata, dobbiamo farci venire in mente cosa fare…- Margharet non riuscì a finire di parlare perché fu investita da Sana che aveva iniziato a correre come una pazza verso le scale, sgommando alla curva del corridoio.

Poi velocemente tornò giù dagli amici, che intanto erano rimasti a tossire a causa della nube di polvere che aveva sollevato durante la corsa, e gli porse una scatola con sopra scritto “Twister” in lettere cubitali colorate.

-        Faremo un torneo di Twister!!!- esclamò sprigionando tutta la sua allegria in un sorriso.

-        Per caso è quel gioco del tipo “mano su verde”… “piede su rosso” e così via?- chiese Tsuyoshi dubbioso.

-        CERTO! Adoro questo gioco.- Sana apri la scatola e spiegò l’enorme telone di plastica sul pavimento.

Hayama la guardava senza fare commenti, ma dal suo sguardo si poteva ben capire che la proposta non lo faceva saltare dalla gioia.

Passarono la giornata ad aggrovigliarsi in tutte le posizioni possibili ed immaginabili, cancellando dai loro pensieri il biglietto enigmatico, finché non arrivò sera…

 

-        Grazie Margharet, la cena era ottima!- disse Sana posando il tovagliolo sul tavolo e rivolgendo alla cuoca un generoso sorriso.

-        Quel gioco è davvero una droga, ci abbiamo passato praticamente tutta la giornata!- disse Tsuyoshi accarezzandosi la pancia bella piena.

-        Io andrei volentieri a dormire, si sono fatte le 11.- disse Aya coprendo con una mano lo sbadiglio.

-        Come vola il tempo!- disse Sana lanciando un occhiata all’orologio a pendolo del salone.

Si alzarono contemporaneamente, salendo su per le scale per poi infilarsi nei rispettivi letti mormorando un “Buonanotte”, seguito dal rumore di chiusura delle porte.

In corridoio erano rimasti solo Hayama e Sana.

Lui, con la mano sul pomello della porta, lei, con il piede sul primo gradino delle scale che portavano al piano superiore.

Il loro occhi attratti come calamite.

-        Senti…per evitare il trambusto di ieri…- disse lei sempre ferma sul primo scalino.

-        e un pugno non meritato…- continuò lui girando lentamente il pomello.

-        Non è che potremmo dormire insieme?- chiesero nello stesso istante e con lo stesso tono speranzoso.

Sana scoppiò a ridere e, con uno scatto veloce, si infilò in camera di Hayama.

“ Probabilmente” pensò Sana portandosi le coperte del letto fin sopra la testa “ Se in questo momento mi dicesse che gli fa piacere dormire con me lo picchierei …però…se lo facessi… dovrei picchiare anche me stessa.

 

Contemporaneamente…in una altra camera del castello…

 

-        Mio delizioso cioccolatino alla gianduia, sei pronta per venire a dormire?- chiese dal suo letto Tsuyoshi con il suo solito fare sdolcinato.- Il tuo Tsu-Tsu ti aspetta con ansia!-

Dal bagno dove si trovava Aya però non arrivò nessuna risposta.

-        Va tutto bene mio delizioso cioccolatino alla gianduia?- chiese lui sedendosi sul letto.

Ancora silenzio.

Tsuyoshi si alzò e, infilandosi le sue pantofole con gli orsacchiotti, si avviò verso il bagno.

Batté le nocche contro la porta a ritmo di filastrocca, ma da dentro non torno indietro nessuna risposta.

A quel punto girò lentamente il pomello ed entrò…

Il problema fu che…ad aspettarlo seduto sul bordo della vasca da bagno non c’era di certo il suo delizioso cioccolatino alla gianduia… ma…

-        AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!-

 

-        Hai sentito?- chiese d’un tratto Sana ad Hayama sfilando la testa da sotto le coperte.

-        Uhm…?- fu la risposta faticata di lui.

-        Vabbè lascia perdere…ho le traveggole.- disse lei immergendosi nel calduccio del suo letto.-notte Hayama-

 

Ciao a tutti!

Bene, la cosa si sta facendo man mano più articolata e complicata ad ogni capitolo che passa.

Che fine avranno fatto i due deliziosi cioccolatini alla gianduia?

E chi è stato a farli sparire?

Vi aspetto abbondanti! (…abbondanti…? Boh sono un po’ crazy! :P)

Smack!!!!!

 

Vi adoro!

 

L’autrice

 

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Capitolo 8
*** Il sogno e il secondo enigma ***


Quella notte fu ancora più complicata della precedente

Quella notte fu ancora più complicata della precedente.

Sana fece un sogno stranissimo: c’erano Tsuyoshi e Aya vestiti da gianduiotti che la salutavano sorridendo allegramente.

D’un tratto però l’atmosfera diventava più cupa, e i sorrisi sulle facce dei suoi amici svanivano pian piano, per trasformarsi in smorfie di dolore.

Spinti da una corrente si allontanavano tristi verso un punto di fuga nello sfondo, per poi sparire nel nulla.

Arrivò successivamente una persona vestita di nero, con le mani in tasca e dei ciuffi biondo cenere che gli coprivano la fronte.

Nonostante non indossasse il capello o robe simili, era impossibile guardarlo negli occhi, che erano oscurati e sfocati con delle specie di pixel. Aveva un’aria famigliare, troppo famigliare…

Hayama…?” mormorò Sana all’uomo misterioso, ma lui non rispose.

Improvvisamente lo spazio fu riempito dalle urla disperate di Tsuyoshi e Aya che chiedevano aiuto.

Sana gli disse che doveva aiutarli, ma lui rimase impassibile, fermo come se stesse giocando a “1, 2, 3…stella!”.

Di colpo afferrò la mano di Sana e la portò con sé in una voragine che roteava come una spirale, il cui fondo era illuminato da brillanti fiamme danzanti… che li attendevano trepidanti…

 

-        Ah!- Sana si svegliò di soprassalto respirando affannosamente.

Era sola, in quella stanza poco illuminata, e si guardava intorno impaurita.

Tastò il posto nel letto vicino al suo, ma trovò solo il freddo lenzuolo abbandonato.

“Calmati Sana, era solo uno stupido sogno che non ha nessun significato…”

Mise una mano sul petto: il suo cuore batteva come un tamburo africano, completamente impazzito.

Sospirò rumorosamente e accese la luce, afferrò la felpa di Hayama poggiata su una sedia e con un balzo uscì dalla stanza e corse giù in salone.

“Era solo un sogno Sana, era solo uno stupido sogno. Quando scenderai troverai tutti i tuoi amici ad aspettarti…tutti…perché era solo un sogno… vero?”

 

-        Aya e Tsuyoshi sono scomparsi.-

Fu questa la prima cosa che Margharet, George e Hayama dissero appena entrò in cucina.

Negli occhi di Margharet si poteva benissimo leggere la paura, il desiderio di fuggire, sentimenti che in quel momento le attanagliavano il cuore.

In quelli di George si leggeva il risentimento, la rabbia che provava verso tutto ciò che lo circondava in quel momento.

Sana spostò lo sguardo su Hayama, ma non vide nulla…a parte i propri occhi riflessi nei suoi…

- Come mai non ti vedo sconvolta?- le chiese Margharet tenendo con una mano tremante la sua tazza di caffè.

Sana la guardò angosciata.

-        No è che…- balbettò con lo sguardo fisso su Akito, che però era più interessato al panetto di burro nel suo piattino.

-        E come se non bastasse è arrivato anche un secondo enigma…- continuò George afferrando un foglietto ripiegato porgendolo a Sana.

Sana lo aprì timorosa e iniziò a leggere con voce bassissima:

 

                                  Le scuse vi porgiamo

                                 Mentito noi vi abbiamo,

                                Nel biglietto precedente,

                               Accennavamo ad un perdente,

                              Ma anche un altro ci siam portati,

                             E in quattro gatti vi abbiam lasciati…

 

-        Io vado a suonare il corno, chi vuole mi segua…- disse Margharet alzandosi e portandosi dietro George.

-        No, ragazzi aspettate!- disse improvvisamente Hayama bloccandoli sulla porta della cucina- Non potete arrendervi così!-

Sana era rimasta immobile con in mano il biglietto, in stato vegetativo. Non ci capiva più nulla.

Non era possibile, tutto ciò che aveva sognato…si era avverato!

Improvvisamente si pentì di aver accettato di partecipare a quella stupidissima puntata speciale di “Evviva l’Allegria”, di aver coinvolto anche i suoi migliori amici che non avevano fatto nulla di male, cacciandoli in un pasticcio dal quale non sapeva proprio come venire fuori…

“Non sono sicura…ma…quell’uomo nel mio sogno assomigliava terribilmente ad Hayama, anche se non sono riuscita a vederlo bene in faccia… sembrava proprio lui!” pensò guardandolo con disprezzo mentre impediva a George di passare, beccandosi un bell’insulto da parte dell’amico che sarebbe andato volentieri in salone a dar fiato al corno …

“Hayama…ma perché proprio tu?” si chiese trattenendo le lacrime.

-        Ragazzi…- mormorò piano, ma i suoi amici la sentirono ugualmente.

-        Sì?- chiesero voltandosi.

-        Credo… di sapere… chi ha fatto sparire Tsuyoshi e Aya.-

 

 

HELLLLLLLO!!!! DEAR FRIENDS!

Dichiaro ufficialmente aperto da questo momento il quiz “Indovina chi ha fatto sparire i due deliziosi cioccolatini alla gianduia”!!!!!!!

Sarà come pensa Sana? E’ Hayama la persona del suo sogno? L’artefice di tutto?

Recensite in massa, voglio sapere che ne pensate di questo capitolo rivelazione! Vi avverto: ci sono degli indizi (anche se pochi) per capire chi è il colpevole!

Sembra quasi di giocare a Cluedo!!! Ahahahaha

Vi adoro!!!! Non so come farei senza di voi!!!

Baci!

 

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Capitolo 9
*** Non mi credete? ***


Tre paia di occhi sgranati erano minacciosamente puntati su Sana, la quale però riponeva la sua attenzione solo su di una persona…

Tre paia di occhi sgranati erano minacciosamente puntati su Sana, la quale però riponeva la sua attenzione solo su di una persona…

-        Perché mi fissi?- le chiese immediatamente Hayama.

Gli occhi si spostarono velocemente da Sana ad Hayama, e Margharet esclamò puntandogli l’indice a pochi millimetri dal viso.

-        ALLORA SEI STATO TU!!!!!!!!- esclamò perdendo completamente la ragione, mentre George cercava in tutti i modi di trattenerla afferrandole il braccio.

-        Io? Ma che c’entro io?!- chiese Akito sbalordito e risentito appoggiandosi al muro.

-        Lo sapevo che c’era qualcosa che non andava in te. Cos’è, avevi paura che quei due poveracci ti soffiassero la vittoria? Cosa ti avevano fatto di male per arrivare a farli sparire…?- gli urlò George gesticolando.

-        Dove li hai nascosti?- chiese repentinamente Margharet afferrandolo per la maglietta.

Hayama la scostò bruscamente facendola finire addosso al suo fidanzato.

In tutto questo Sana rimaneva immobile, con la schiena schiacciata contro le fredde mattonelle del muro, quasi volesse mimetizzarsi con quei colori pallidi e cupi.

Tutti i suoi sforzi però furono vani: Hayama la intercettò con il suo sguardo ghiacciato, gelido più che mai.

Era rabbia pura ciò che gli ruggiva nell’iride color nocciola.

Serrava le labbra per non fare uscire parole offensive, irrigidiva la mascella e digrignava i denti.

Distolse poi con disprezzo lo sguardo dalla ragazza che si fingeva un camaleonte per rivolgerlo a coloro che in precedenza considerava suoi amici:- Pensate quello che volete. Io non ne so nulla di quei due. E per quanto mi riguarda questa settimana fa schifo.-

Uscì dalla cucina e una volta in salone diede un calcio ad un divano. Si recò successivamente in camera sua facendo rimbombare nel castello l’eco della porta sbattuta con violenza.

Al piano inferiore erano rimasti tutti pietrificati da quell’atteggiamento.

Margharet si avvicinò a Sana e la abbracciò.

-        Anch’io avevo dei sospetti Sana- le disse stringendola a sé- Ora che sappiamo che è lui il colpevole non dobbiamo più preoccuparci di nulla. Lo faremo perdere. Sei stata davvero coraggiosa a smascherarlo…

-        Ma io…non ne sono sicura…non so davvero se sia stato lui l’artefice di tutto…anche se…- si bloccò.

Non poteva di certo parlargli del sogno, l’avrebbero presa per un imbecille.

-        Anche se…cosa?- chiese George.

Quello era di sicuro un sogno rivelatore, ma, per il momento, non doveva saperlo nessuno altre lei.

-        Lascia stare. Ho un’idea!- disse Sana allontanando improvvisamente Margharet- Oggi dormiremo tutti insieme in sala. In questo modo riusciremo a scoprire se Hayama è o no il colpevole, perché non avrebbe la possibilità di far sparire nessuno!-

-        Giusto! Se nessuno scomparirà…- disse George

-        …significherà che è stato Akito a far sparire Aya e Tsuyoshi- concluse Margharet.- Mi sembra una buona idea.-

-        L’unico problema sarà convincere Hayama a scendere.- disse George realistico indicando il piano superiore.

Sana guardò entrambi e poi sospirò.

-        A quello ci penso io…-

 

 

CIAOOOOOOOOO! Buon pomeriggio a tutti!

Mi scuso con voi per avervi fatto aspettare così tanto: SCUSATEMI! E’ che non ho avuto davvero tempo per scrivere e l’ispirazione non accennava a tornare.

Il mio cervello era praticamente in black-out totale, come se fosse andato in ferie nonostante non avesse il permesso della sottoscritta…(ma che dico?! :P)

Il chap è cortissimo, lo so, la prossima settimana cercherò di postare il più velocemente possibile!

Chissà i gianduiotti dove saranno in questo momento… me lo chiedo anch’io!!!

Rispondo in modo generico a coloro che hanno commentato: ancora mi sa che non ci è arrivata nessuna di voi a capire chi è il colpevole.

Come avrete potuto notare, nella fik ci sono personaggi presi anche dal cartone animato (tipo Zenjiru) ma Brad proprio non rientra tra loro.

Lasciamolo lì dove sta perché non mi sta molto simpatico.

Baci

Recensite in tanti!

 

Surferfrancy ^^

 

 

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Capitolo 10
*** La voglia di ... ***


Poco dopo…

Poco dopo…

 

Sana salì frettolosamente le scale, tenendo in mano i lembi della camicia da notte per non rischiare di sgualcirli calpestandoli.

Si ritrovò in un batter d’occhio al piano superiore,  illuminato solo da qualche mozzo di candela tenuto su da antichi candelabri.

La camera di Akito era l’ultima in fondo al corridoio, Sana avanzò con passi lenti e felpati fino ad arrivare davanti alla porta chiusa.

Avvicinò la guancia alla porta e, con delicatezza, e si mise in ascolto.

Da dentro si sentivano solo dei passi affrettati e qualche sbuffo nervoso, ma niente più.

A quel punto Sana si piegò leggermente arrivando all’altezza del pomello, sbirciando dalla fessura sporca e polverosa.

Nonostante fosse piccola poteva benissimo distinguere il corpo di Akito mentre faceva su e giù per la camera a torso nudo, con addosso solo dei jeans e i capelli bagnati che gli ricadevano gocciolanti sulla fronte.

Sana aveva il cuore a mille, e controllava ogni singolo respiro, come se avesse paura di poter essere scoperta.

Akito le voltò le spalle e guardò il cielo plumbeo ma con tanta parsimonia che si poteva scorgere dalla finestra della camera.

La ragazza china fuori la porta era attratta dalla visione della schiena nuda del ragazzo, lungo la quale scendevano maliziose diverse goccioline d’acqua, facendolo sembrare un modello pubblicitario.

Aveva due spalle enormi e, anche se i muscoli erano poco accentuati, godeva di un fisico da paura.

Sana notò con stupore che il ragazzo aveva una voglia di fragola in prossimità dei fianchi.

Si avvicinò sempre di più per vedere meglio, appoggiandosi con tutto il corpo alla porta, ma naturalmente il caso volle che il vecchio e arrugginito cardine cedesse in quel preciso istante, facendo rumorosamente finire Sana sul parquet della camera da letto.

Akito si girò spaventato, e osservò con stupore la ragazza distesa per terra con un enorme bernoccolo in fronte.

-        Sana?!- esclamò rimettendosi velocemente la maglietta e facendo qualche passo verso di lei.

-        Oh!…ciao Hayama.- rispose lei alzando lo sguardo e sorridendo imbarazzata.

Si rialzò velocemente massaggiandosi la fronte dolente.

-        Che stavi facendo? Mi spiavi per caso?- chiese lui irritato sedendosi sul letto mentre lei chiudeva la porta.

Sana si girò e fece la finta tonta:- Chi? Ioooo.?! Ma come ti viene in mente! Tsk!-

-        Secondo me invece mi stavi spiando.- continuò Akito incrociando le braccia trasformandosi in leopardo.

Sana decise che era meglio far finta di nulla e cambiò argomento:- Piuttosto…ero venuta a chiederti una cosa…

Akito di colpo si irrigidì e, con uno scatto, torno veloce verso il davanzale, senza guardarla.

-        Se sei venuta per accusarmi nuovamente  di un crimine che non ho commesso ti informo che hai solo perso tempo.- le disse semplicemente.

-        Ma no, Hayama ascoltami almeno…- Sana cercò di parare il più possibile ciò che aveva combinato, ma Akito le sparlò sopra.

-        Tu lo sai meglio di chiunque altro che non sono stato io. Abbiamo dormito insieme quella notte, ricordi?-

In effetti ha ragione lui, la notte della scomparsa abbiamo dormito insieme, non ci avevo pensato…però…non so, non riesco a fidarmi di ciò che dice…maledetto sogno!”

-        Questo è vero Hayama- disse Sana andando pian piano anche lei verso la finestra.- Io credo di aver sentito un urlo quella notte, e ricordo anche vagamente di aver sentito una tua risposta ma…probabilmente avevo le traveggole…forse tu neanche c’eri in camera in quel moment…-

Akito le impedì di finire la frase, le mise le mani sulle spalle e la guardò fissa negli occhi.

- Ora ascoltami bene Sana. Io ti stimo, credo in te. Quindi…ti prego …fidati un po’ di più anche tu. Non sono stato io. Ti scongiuro, ti supplico, credimi!-

Sana era sconvolta, sentiva che da un momento all’altro sarebbe annegata nell’oceano dei suoi occhi.

Interruppe il contatto fisico con Akito facendo qualche passo indietro.

-        Io non ho nulla da dimostrare a quei due laggiù, possono credere ciò che vogliono di me…ma tu Sana…non fare il loro stesso errore.- Akito continuava a guardarla.

Il ghiaccio dei suoi occhi si stava lentamente sciogliendo grazie all’ingenuità e alla dolcezza degli occhi di lei.

Sana sospirò e annuì.

-        D’accordo Hayama.- disse infine sorridendogli.- Con George e Margharet pensavamo di dormire tutti insieme in salone questa notte, sai com’è…la forza fa l’unione no?-

-        Guarda che si dice “l’unione f ala forza” non il contrario.- la riprese Akito.

-        Ah! Cavolo! Capisco sempre fiaschi per fischi! Comunque…in questo modo l’eventuale assassino non potrà di certo rapirci tutti insieme! Riusciremo a superare questa settimana del terrore. Me lo sono ripromesso, dovesse costarmi mille fatiche…usciremo vincitori da questo gioco.-

Akito la guardava un po’ dubbioso.

-        Che ne dici Hayama? Ci stai?-

Akito la guardò per un paio di secondi, ma poi fece una smorfia di approvazione.

Sana gli rivolse un bellissimo sorriso a 32 denti.

-        Io ti credo Akito, quindi vedi di non deludermi. Se lo farai…racconterò a tutti che hai una voglia di fragola vicino al fianco destro!- disse risoluta Sana.

Akito sgranò gli occhi e la guardò stupito:- Allora avevo ragione! Mi stavi spiando!-

Sana-chan si fece piccola piccola: si era rinnegata da sola, che scema.

Rimasero molto tempo in camera a scambiarsi accuse e battute a vicenda.

Il fracasso lo sentirono addirittura George e Margharet che giocavano a twister al piano inferiore, e non ci misero molto a capire che Akito aveva sicuramente cambiato umore.

-        Forse sarà meglio sistemare i sacchi a pelo per la notte.- disse George poggiando la mano sul cerchio rosso e cadendo automaticamente.

-        Sì, diamoci da fare.-

 

Good-afternoon to all the readers!!!! (Buon pomeriggio a tutti i lettori! ^^)

Finalmente riesco a postare di nuovo con regolarità!

Quando ho acceso il computer oggi sono rimasta piacevolmente sorpresa nel vedere che sono arrivate una valanga di recensioni! Continuate così mi raccomando!

Ieri sera ho visto una puntata di Orgoglio e da lì mi è venuta in mente l’idea della voglia alla fragola (ve lo immaginate com’è dolce??? J).

Il prossimo sarà probabilmente il penultimo capitolo di “Not  an ordinary week”!!!

Cavolo come passa il tempo! Per il ritrovamento dei gianduiotti però ancora dovrete attendere…so che avete l’acquolina in bocca, ce l’ho anch’io!!!! ^__^

Non perdete il prossimo capitolo.

 

Un bacione generale a tutte coloro che mi seguono sin dall’inizio! Siete mitiche! Vi adoro!!!!!!

 

XOXO

 

L’autrice

 

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Capitolo 11
*** Television ***


Passarono più di tre giorni da quella difficile mattinata

Passarono più di tre giorni da quella difficile mattinata.

Nonostante l’inerzia di Hayama e le lamentele di George e Margharet, il piano di Sana si stava rivelando utilissimo ed efficacie: non c’erano più state eventuali scomparse e gli indovinelli agghiaccianti si erano improvvisamente arrestati.

L’ultima sera stava arrivando, e tutti sapevano che quella sarebbe stata…la serata più indimenticabile della loro vita.

 

Il sole tramontava lentamente all’orizzonte, colorando il cielo con delle calde tonalità pastello.

Sana lo osservava attentamente dalla grande vetrata del salone, ammirando ogni suo più impercettibile spostamento.

Di tanto in tanto alitava sul vetro e tracciava con l’indice i volti di Aya e Tsuyoshi.

Sospirava e rimaneva a guardarli, mentre scomparivano lentamente lasciando solo una macchia opaca sul vetro.

Il sole era annegato tra il verde dei campi, lasciando al suo seguito solo una scia di colori lucenti.

-        Aya…Tsuyoshi… - bisbigliò piano Sana appoggiando la guancia alla vetrata.

Chiuse repentinamente gli occhi, e si accovacciò a braccia conserte sul davanzale.

-        Ehi!- qualcuno da dietro la riportò al mondo reale dandole una schicchera sulla nuca.

Sana si girò furibonda, non amava per niente essere svegliata dal suo idillio in modo brusco:- Ma insomma! Mi hai fatto male!-

Hayama la guardò divertito:- E’ tutto il giorno che poltrisci mentre noi sistemiamo le cose per la notte! Per fortuna dovevamo affrontarla insieme questa settimana.-

-        D’accordo, ma potevi almeno chiamarmi un po’ più dolcemente? Stavo riposando beata.- disse lei alzandosi e sbadigliando.

Akito alzò gli occhi al cielo e le lanciò un sacco a pelo appena raccolto da terra.

-        Questo è il tuo, trovati una sistemazione per dormire vicino al divano di velluto rosso.-

Sana lo guardò un po’ stupita da sopra il sacco a pelo:- Scusa, ma il posto dove ho dormito negli ultimi giorni non va più bene? Mi sono sempre messa lì, vicino al camino…-

-        Lì ci metteremo la televisione stasera. Quindi ti devi trovare un altro posto.- disse Akito con sufficienza facendo per andarsene, Sana però lo fermò afferrandolo per il cappuccio della felpa.

-        Televisione?!?! Ma che dici! Non abbiamo mica una telev…- Sana si bloccò appena vide George e Margharet mentre si caricavano in spalla un vecchio televisore grigio e sporco di polvere.

Vedendo che c’era bisogno di spiegazioni Hayama fece un lungo sospiro e incominciò a raccontare:- George l’ha trovato in uno scatolone nella cantina insieme a delle vecchie videocassette. Stava cercando del burro d’arachidi ed è venuto fuori per caso quella sottospecie di Tv preistorica, ma è sempre meglio di niente…-

-        Quindi stasera potremo vederci un bel film?- chiese Sana euforica.

-        Sì, se riusciamo a farla funzionare potremmo farci un full immersion di film horror nell’attesa che finisca l’ultimo giorno della settimana.-

George e Margharet li raggiunsero.

-        Che ne dici Sana? Facciamo la notte in bianco a guardare i classici d’horror di Hitchcock, ti va?- le chiese George sgrullando via la polvere dai vestiti.

-        Sì, certo, perché no?- rispose lei sorridendo.

-        Sana vieni, ho trovato un posto perfetto dove ti puoi accampare.- le disse Margharet prendendola per mano.

-        Andiamo Akito, vediamo se riusciamo a far funzionare quel fossile di televisore.- disse a sua volta George dando una pacca sulla spalla all’amico.

La notte l’avrebbero passata in bianco eccome, ma di certo non a causa dei film di Hitchcock

 

Ciaoooooooo!!!!!!

Questo che avete appena letto era il penultimo capitolo!

E’ cortino lo so, mi serviva perlopiù da “ponte” per arrivare a farvi capire il prossimo capitolo (anche perché non ci sono grandi rivelazioni)!

Ho deciso! Tutte le volte che scriverò un capitolo simile a questo lo chiamerò “ the transitory chapter(non male eh! ;))

Mi raccomando, non perdete il prossimo (ed ultimo) capitolo rivelazione di “Not an ordinary week!”.

Ne succederanno di tutti i colori!

A presto!

 

Francy the surfer (ovvero, l’autrice!) ^^

 

PS: VI ADOROOOOOOOOOOOO

 

 

 

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Capitolo 12
*** Gli ultimi rimasti in piedi ***


-

-        BUONASSSSSSSSSSSSSSSSSSERA A TUTTI !!!-

*partì in sottofondo la musica di Evviva l’Allegria*

La terza telecamera fece un bel primo piano a  Zenjiru e al suo enorme sorriso.

-        Bentornati amici telespettatori! Siamo qui in diretta con il programma più emozionante e divertente di tutti i palinsesti TV!!!!-

Vennero lanciate sul palco dozzine di rose rosse e Zenjiru si mise a fare degli inchini degni di oscar indossando uno smoking elegantissimo.

-        Questo è il momento che tutti aspettavate! Inizia il conto alla rovescia!-

Tutti in studio iniziarono a contare causando un enorme coro di voci:- 10…9…8…7…6…5…4…3…2…1…

-        ZERO!- urlò Zenjiru al suo microfono  mentre lo studio veniva riempito di coriandoli e la musica partiva all’impazzata.

-        Annuncio a tutti i nostri amici telespettatori che la settimana del terrore, organizzata da Evviva l’Allegria, è ufficialmente…CONCLUSA!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

Ci fu uno scroscio di applausi dalla platea e, senza alcun preavviso, da una porta che dava sul palco, uscirono in ordine: Sana, Hayama, Tsuyoshi, Aya, Margharet e George.

Gli applausi si fecero più intensi e la gente sbraitava emozionata.

Sana e i suoi amici si sedettero insieme a Zenjiru su delle poltroncine di velluto e subito furono fagocitati dalle parole di quest’ultimo.

-        Bene ragazzi! E’ un piacere vedervi dopo così tanto! E per fortuna siete tutti vivi e vegeti!- esclamò rivolgendogli un bel sorriso.

-        Io e la mia crostatina all’albicocca però ci abbiamo quasi lasciato la pelle!- disse Tsuyoshi prendendo la mano della sua fidanzatina.

-        Mentre ho saputo che due di voi all’ultimo momento hanno ricorso all’uso del corno d’ariete vero?-

George e Margharet si guardarono imbarazzati e abbozzarono un sorriso sintetico.

-        Beh ecco…io e la mia ragazza…cioè ecco noi…- balbettò George scorticandosi per il nervosismo il lato del pollice e avvampando.

-        VE LA SIETE FATTA SOTTO DALLA PAURA E AVETE TAGLIATO LA CORDA VERO?!- esclamò infine Zenjiru suscitando le risa del pubblico.

Margharet e George non osarono ribattere.

-        Quindi alla fine nel castello sono rimasti solo la nostra Sana chan e il suo amichetto Hayama, vero? Deduco quindi che voi sappiate chi era l’assassino!- disse Zenjiru puntando il microfono contro di loro.

Sana e Hayama si guardarono e annuirono alle parole del presentatore.

Dalla platea si levò un brusio di voci e sussurri, la gente si consultava con il proprio vicino di posto su chi poteva essere l’ipotetico colpevole.

Zenjiru fece azzittire tutti con un fischio, poi la sua attenzione tornò su Sana e Hayama.

-        Immagino voi non stiate più nella pelle, vorrete di sicuro svelarci il nome del colpevole…-

Sana fece per aprire la bocca e dire il nome, ma Zenjiru le parlò sopra:- Però!!!! Non ce ne sarà bisogno! Infatti, a vostra insaputa, ABBIAMO REGISTRATO TUTTA LA PERMANENZA AL CASTELLO!-

Sana e gli altri improvvisamente sbiancarono e si guardarono increduli.

-        Che…che cosa??!!- esclamò Sana con gli occhi fuori dalle orbite stringendo con forza i braccioli della sua poltroncina.- Ci avete spiato????-

-        CERTO!- urlò Zenjiru balzando in piedi sulla sedia- Perciò, Ladies and Gentleman, siamo lieti di mostrarvi…come si è conclusa la settimana del terrore nel McConningham castle…!!!!!!!!-

Dal proiettore infondo alla sala si sprigionò un segmento di luce, che andò ad illuminare l’enorme telone stile cinema che si stava pian piano srotolando dal soffitto.

La sala si fece buia, e qualche omino passava veloce in platea vendendo pop-corn.

Si proiettò una specie di presentazione anni ’70: un conto alla rovescia in bianco e nero.

Dopodichè, tutti furono a conoscenza…di ciò che accadde quella notte…

 

-        No! Jack! No!! NON APRIRE QUELLA PORTA!!!!!!- urlò Margharet coperta per metà dal suo sacco a pelo schiacciandosi sempre di più contro il torace di George.

Troppo tardi: il povero Jack era già stato pugnalato alle spalle, giacendo così in una pozzanghera di sangue, suscitando le grida acute di Sana e Margharet.

-        Che forza questi film dell’orrore. Sono davvero una figata!- esclamò George abbuffandosi di popcorn.

-        Hanno degli effetti speciali da paura!!!- rispose a sua volta Akito cercando a tentoni nel buio la sua cola.

Margharet e Sana (ancora sotto shock per la fine del povero Jack) guardavano la scena con gli occhi sgranati, rosicchiandosi le unghie ben curate dalla manicure.

-        Come va ragazze?- chiese George alle due spaventate.

-        Una favola…- risposero senza un minimo di tono cacciandosi in bocca una manciata di popcorn senza distogliere gli occhi dallo schermo Tv.

-        Mancano solo sei ore alle 8.00, facciamo in tempo a vederci altri tre film.- disse George osservando la scritta “The End” che padroneggiava sanguinosa sullo schermo.

Akito si tolse di dosso la coperta di pile e andò a cambiare la videocassetta illuminando il videoregistratore con una torcia.

-        Che preferite? “Vittima senza colpa” o “ House of Crime”- chiese leggendo le etichette sulle custodie.

-        Non c’è “Via col vento”?- chiese Margharet che aveva ancora in mente la schiena sanguinosa del povero Jack.

Gli altri scoppiarono a ridere.

-        Metti House of Crime, è un gran bel film- disse George aprendo l’ennesimo sacchetto di patatine.

Akito infilò la polverosa cassetta, che fu subito inghiottita avidamente dal videoregistratore.

Poi si infilò velocemente sotto la coperta mentre Sana si metteva  comoda appoggiando la testa sulla sua spalla mentre il film iniziava.

-        Ragazzi, ammettiamolo, a parte la piccola parentesi di Aya e Tsuyoshi, questa settimana è andata bene. No?- chiese Margharet cercando un po’ di approvazione dai suoi amici.

-        Sì…- mormorarono piano con voce poco convinta.

-        E poi guardate, non ci sono stati inconvenienti di nessun tipo, nessun fantasma senza testa… nessun…-

D’un tratto, come se avesse sentito le audaci parole di Margharet, la Tv si spense con un zuuuuuum soffocato, e le tenebre si impossessarono del salone.

Sana deglutì a fatica cercando di distinguere la sagoma di una qualsiasi cosa in quel terrificante buio e in quell’interminabile silenzio, che veniva rotto solo dal rombo dei tuoni a dalle luci dei lampi.

-        Ah! Cavolo!- con questo temporale deve essere saltato il contatore! Questo castello ha una rete elettrica che fa vomitare.- disse George mentre la sua fidanzata si stringeva sempre più a sé.

-        George ha ragione.- disse Hayama nell’ombra.- Vado a vedere.-

Stava per alzarsi, ma Sana lo bloccò di colpo afferrandolo per il braccio:- No Hayama, non andare. Tu hai visto la fine che ha fatto Jack per andare in cantina a vedere se era saltato il contatore vero? Hai visto che fine ha fatto?-

-        Ma dai Sana, quello era un film, ora andrò in cantina e sistemerò il tutto, così potremmo continuare a vedere il film senza problem

Un brusco rumore al piano di sopra fece tacere Hayama, attirando l’attenzione di tutti.

-        C…co…cos’era…?- balbettò Margharet attaccandosi al braccio di George.

Rimasero tutti in silenzio per quattro secondi, poi George disse con naturalezza:- Probabilmente deve aver ceduto uno di quei vecchi chiodi arrugginiti, e il quadro dev’essere caduto.-

-        Può darsi- disse Hayama senza però abbassare la guardia.

Ci fu di nuovo lo stesso rumore, quella volta però più intenso.

-        Può darsi…? Per quanto ne so io, i quadri non si comportano come le tessere del domino, che quando cade una cadono tutte…- disse Sana con voce tremante.

-        Sana ha ragione.- disse Akito.

-        CI UCCIDERA’ TUTTI!!!!!!!!!!- urlò Margharet scoppiando in lacrime, ma i suoi amici le tapparono velocemente la bocca.

-        Shhhh!!! Non urlare!!!!- le dissero a bassa voce soffocandole i singhiozzi.

Di nuovo il rumore. Ma non era di certo un rumore innocuo e pacifico, si stava man mano facendo più forte… più vicino.

-        Accendi la torcia! Accendi la torcia!- esclamarono George e Sana ad Hayama con il cuore a mille.

Akito tentò più volte di farla funzionare, ma non ne voleva proprio sapere.

-        Non funziona! Devono essersi scaricate le batterie!- rispose in preda al panico.

-        O signore…- mormorò Sana mentre in sottofondo il rumore non accennava a cessare.

George prese per mano Margharet e iniziò a correre nel buio.

-        Dove andate?!- urlarono Sana ed Akito a quei due fuggiaschi.

Un  lampo illuminò la sala, mostrando George e Margharet che stavano armeggiando con il corno d’ariete.

-        NOOOOOOOOOO!!!!!!!!- gridarono Sana e Akito, ma le loro voci straziate furono coperte dall’assordante suono del corno dentro il quale soffiavano con tutta l’aria che avevano in corpo Margharet e George.

Improvvisamente, come se fossero sul set di CSI, il portone della sala si spalancò violentemente e, muniti di torce e cani polizieschi, entrò una squadra di salvataggio.

Illuminavano con bagliori di luce artificiale la sala, correndo attraverso i divani e superando con dei salti stile “Matrix” i tavolini.

Afferrarono Margharet e George caricandoseli in spalla, per poi correre di nuovo via verso il portone.

-        Scusateci!- fu questa l’ultima parola che Sana e Akito, rimasti immobili l’uno di fianco all’altra,  sentirono uscire dalla bocca dei loro amici, mentre quegli omoni li portavano via da quell’inferno.

-        George! Margharet!!!!!!- urlarono in coro Sana e Hayama, ma il portone sbatté veloce alle spalle della squadra, lasciandoli soli in quel castello maledetto.

Il silenzio tornò nuovamente sovrano, ma fu rotto subito dall’ordinario rumore, più vicino che mai, proveniente dal piano superiore.

-        Hanno portato via il corno! Akito!- Sana si rifugiò tra le forti braccia di Hayama, che la strinse a sé nell’intento di proteggerla mentre le sue lacrime gli bagnavano la maglietta.

-        Sana!- urlò mentre il rumore avanzava- Sana non avere paura, ci sono qui io…non ti faranno del male…nessuno!-

 

 

 

Ciaoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lo so, probabilmente (anzi no, sicuramente) la maggior parte di voi in questo momento vorrebbe uccidermi, dato che vi ho lasciate così a mezz’aria mentre succede tutto questo casino.

Scusatemi! Ma mi sembrava che il capitolo fosse troppo lungo per metterlo tutto insieme in una volta, perciò ho spezzato. Il prossimo però sarà l’ultimo per davvero!!!!!!!!

Che ve ne pare? Alla fine Sana e Akito sono rimasti soli! Lo so, è un po’ un capitolo incasinato…eheh.

Ma piuttosto, voi avete capito chi è il colpevole? Mi raccomando, come sempre, recensite!!!!!!!! Vi voglio benissimo!!!!!!

 

Al prossimo capitolo dove ci saranno i saluti ufficiali!!!

 

XOXO

Surferfrancy!!!!!!!

 

PS: RECENSITE! RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:)

 

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Capitolo 13
*** My happy ending! ***


Il rumore si faceva sempre più vicino, sempre di più…sempre di più…

Il rumore si faceva sempre più vicino, sempre di più…sempre di più…

-        Come facciamo? Siamo soli! – esclamò Sana tra un singhiozzo e l’altro abbracciando il ragazzo di fianco a lei.

-        Beh no…in realtà non siamo soli…c’è sempre l’assassino che sta scendendo le scale a farci compagnia…- le rispose Hayama sarcastico, ma ormai l’ansia lo stava praticamente uccidendo.

Qualcuno stava infatti scendendo lentamente la rampa di scale a chiocciola, con il passo duro e violento con il quale ripetutamente toccava gli scalini.

-        Hayama! Cosa facciamo adesso?!?!-

Akito guardò Sana nell’ombra.

I suoi occhi si erano ormai abituati a quell’unico colore che ricopriva ogni singola cosa in quel castello.

Riuscì a distinguere una lacrima che le scendeva pesante sul volto, rigando in due la sua guancia rosea.

Sana-chan gli conficcò le lunghe unghie nella carne della schiena, facendogli fare un balzo per il dolore.

- Sana, ascoltami.- le disse dolcemente Hayama in preda all’ansia e alla fretta prendendole il volto tra le mani- Siamo arrivati fino a questo punto, non possiamo arrenderci. Me lo hai promesso, ricordi? Mi dicesti che saremo usciti vincitori da questo gioco, lo avremo fatto insieme. Fidati di me Sana, noi ce la faremo. Intesi?-

Lui forse non riuscì a vederlo, ma il sorriso che Sana gli rivolse in quel momento fu probabilmente la cosa più bella che egli avrebbe mai visto al mondo. Lei si fidava di lui.

Quell’idillio fu rotto dai passi che diventavano sempre più intensi…finché….

BADABUUUUUM!!!!!!!

La persona misteriosa era precipitata giù per le scale, facendo una bella rotolata fino a schiantarsi violentemente contro la moquette del salone.

Hayama si alzò di scatto con Sana che, afferrandolo per la mano, lo seguiva mentre si dirigeva verso l’assassino.

A pochi passi da quel corpo immobile Akito riuscì ad udire il respiro affannoso della persona che giaceva per terra, inerme.

Deglutì rumorosamente e poi, con tutta la forza che aveva in corpo, si chinò e gli sferrò un pugno nello stomaco, facendolo ripiegare in due come una fisarmonica.

-        Ahi…- fu la risposta soffocata della persona a terra.

Sana si avvinghiò al braccio di Hayama e trattenne il respiro.

-        Chi sei? CHI SEI?!?!- urlò Akito fuori di sé prendendolo per il collo.

La persona non rispondeva, ma respirava a fatica e tremava.

Akito percepì che aveva il capo coperto da un cappuccio di nylon, perciò lo afferrò e glielo sfilò lentamente.

In quel momento tornò la luce, che colorò nuovamente gli interni del castello.

Akito e Sana dovettero chiudere gli occhi per un attimo, i quali ormai si erano abituati al buio.

Ma quando li riaprirono, mai si sarebbero aspettati di vedere, sdraiato per terra, con la fronte sudata e una lunga calzamaglia nera…………..

 

- PUBBLICITA’!!!!!!- esclamò Zenjiru spegnendo improvvisamente il proiettore, ma la platea non ne fu granché contenta, e gli risposero lanciandogli scarpe e lattine vuote, bestemmiando in tutte le lingue.

- Stavo scherzando! Non avete un minimo di umorismo!- disse cercando di schivare gli oggetti che venivano lanciati.

Per sua fortuna ritrovò in tempo il telecomando e riaccese il proiettore, prima che il pubblico potesse provocargli un bernoccolo grande come una palla da bowling.

 

-        REI?!?!?!?!- esclamarono increduli Sana e Akito fissando con gli occhi sgranati il manager che giaceva sfinito per terra.

-        Ciao Sana, ciao Hayama, come vi va la vita?- rispose lui confuso dalla caduta guardandoli attraverso gli occhiali irrimediabilmente rotti.- Ma perché vi siete sdoppiati? Oh guarda…vedo le stelle…

Perse d’un tratto i sensi, svenendo sulla moquette rossa del McConnigham castle.

Quei due però non ci fecero tanto caso.

Akito si alzò e abbracciò Sana felice.

Lei ricambiò l’abbraccio e gli rivolse un fantastico sorriso, stampandogli addirittura un bel bacio sulla guancia.

Akito le sorrise, le sorrise beato, come non aveva mai fatto in vita sua.

Sana rimase piacevolmente sorpresa e non poté fare altro che abbracciarlo ancora più forte.

-        Grazie Sana, grazie di aver creduto in me…-

 

 

-        Sigh! Sigh! Mi sono commosso!- esclamò Zenjiru soffiandosi rumorosamente il naso in un fazzoletto di seta.

Il pubblico applaudì. Ci fu uno scroscio di applausi che non accennava a terminare.

Sana e Hayama si guardarono un po’ in imbarazzo, ma allo stesso tempo soddisfatti del lavoro svolto.

Si alzarono e fecero un lungo inchino al pubblico, mentre Tsuyoshi e gli altri li acclamavano battendo le mani.

-        Quindi… l’assassino che ha nascosto i due gianduiotti era Rei!!!!- esclamò Margharet euforica.

-        Eh già!- dissero Tsuyoshi e Aya- Noi in realtà siamo rimasti sempre nel castello, solo che lui ci aveva nascosti in una camera all’ultima camera. E’ stato divertentissimo vedervi morire di paura attraverso le telecamere nascoste!-

-        Prego il pubblico di fare un lungo applauso anche al mitico manager! Che, nonostante ora si trovi all’ospedale per la brusca caduta dalle scale, è stato fantastico e ha svolto molto bene il suo lavoro! UN APPLAUSO A REI! Il colpevole!!!!-

Ci fu un ulteriore applauso, al quale parteciparono anche Sana e Hayama (quest’ultimo in particolare si sentiva in colpa per il pugno sferratogli nello stomaco).

-        E chi se lo sarebbe mai aspettato!- dissero i ragazzi sorridendo.

-        Comunque… è d’obbligo riconoscere a Sana e Akito la vittoria, del resto, loro sono riusciti a scovare il colpevole senza suonare il corno d’ariete! Perciò, sono lieto di annunciarvi…che è arrivata l’ora della premiazione!!!!!- esclamò Zenjiru euforico.

Prima che tutti però fossero presi dalla gioia, aggiunse:- Però! Il regolamento parlava chiaro: Solo UNO  potrà essere premiato!-

Sana guardò Hayama e gli sorrise dolcemente:- Hayama, io voglio che sia tu a prendere il premio.-

-        Ma cosa dici Sana? Sei stata tu la protagonista del gioco, devi averlo tu!- rispose lui mettendole una mano sulla spalla.

-        NO. Sei stato tu il protagonista. Senza di te probabilmente avrei soffiato nel corno d’ariete sin dal primo giorno. E invece tu eri lì, a darmi sicurezza e a proteggermi. Se abbiamo vinto è tutto merito tuo!- disse Sana mentre i sorriso le si allargava sulle sottili labbra.

Tutti in sala erano commossi, e Zenjiru iniziò a piangere a singhiozzi.

Hayama la fissò per un attimo con i suoi occhi color nocciola, così dolci da superare addirittura il livello di sdolcinatezza dei due gianduiotti!!!! (il ché è un record da guinness dei primati!)

L’abbracciò e la strinse a sé. E, per la prima volta in vita sua, Sana capì che Akito le voleva davvero bene.

Per esigenze di tempo Zenjiru dovette interrompere quel magico momento, prendendo Hayama per mano a conducendolo verso il podio.

-        Hayama…in nome di tutta la sala e di tutto lo staff, ti premio per la tua audacia con la quale sei riuscito a superare la settimana del terrore. Perciò…ti darò in dovuto premio.-

Tirò una cordicella (stile scarico dei vecchi gabinetti) che pendeva dall’alto.

E improvvisamente nel soffitto si aprì un grande buco, dal quale iniziarono a scendere in massa centinaia di rotoli di carta igienica, che in un attimo avevano già sommerso il povero Hayama.

In meno di venti secondi si era formata un’altissima piramide di rotoli alla cui base si trovava il povero Hayama.^^

-        Avevo detto che il premio non sarebbe stato una scorta annuale di carta igienica lo so, però…non ho mai detto che non sarebbe stato una scorta triennale! Ahahahah!!!!-

Tutti in sala cominciarono a ridere, tranne il povero Hayama che era rimasto soffocato dai rotoloni “Regina”.

Le risate continuarono addirittura quando partì la musichetta che concludeva allegra il programma, e addirittura quando Zenjiru pronunciò queste parole:- Si è conclusa così la settimana del terrore, ma chi lo sa, forse ne rifaremo un’altra, e un’altra, e un’altra ancora!!! Ma per ora non mi resta che augurarvi…BUONA GIORNATA! E…ALLA PROSSIMA!!!-

- Ovvero quando sarò premiata anch’io! Ma non con la carta igienica!!!- esclamò Sana prendendo il microfono.- SAYOUNARA!!!!

 

 

E’ FINITA RAGAZZI! E’ FINITA!!!!!!

Bene, si è conclusa la storia! Ma ve lo sareste mai aspettato che il colpevole era Rei??? Spero di aver fatto un bel lavoro, ci ho messo davvero moltissimo impegno!

Ci tengo a dirvi che quest’ultimo capitolo l’ho scritto mentre ascoltavo “Special Sunday” su Mtv!!!! GRAZIE A MTV X AVERMI DATO L’ISPIRAZIONE!

E grazie a voi che avete recensito!!!!! Siete indispensabili per me! Non so come farei senza di voi!!!! Perciò… spero di scrivere al più presto un’altra fik, per ricevere i vostri pareri. Vi voglio bene!!!!! Non dimenticatelo mai!!!!!

Bene.

Ora vi saluto, mi aspetta un capitolo di storia da studiare, domani se mi becca la Nicolini mi fa nera!!!!! ^^

Bacioni a tutttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttte!!!!!!

 

Recensite un’ultima volta!

Grazie mille!!!!

 

XOXO

The surferfrancy (o il contrario…? Vivrò per sempre con questo enigma! Sigh!!! ;))

 

PS: 4ever love the gianduiotti!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

 

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