Adventrures: They Never End

di NearHere
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Intruders ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 : Elliot e Leo ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: La Festa (Parte 1) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: La Festa ( Parte 2) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: Latowidge School ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Approcci ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Venuti da dove gli umani non possono andare. ***



Capitolo 1
*** Prologo - Intruders ***


Prologo

Intruders


I passi leggeri della ragazza coperta dal mantello rosso riecheggiavano leggeri nella stradina silenziosa del villaggio. Chi era? Lei lo sapeva e questo bastava.
« Zwei! ». La ragazza si sentì richiamare e, con una smorfia si voltò a guardare l'altro compagno vestito di rosso, con il volto coperto dal cappuccio bordato d'oro. Lei fece una smorfia e proseguì sui ciottoli della stretta stradina che portava alla piazza principale. Il mantello strusciava a terra, proprio come quelli dei compagni dietro di lei. Zwei so sentì richiamare un altro paio di volte, ma non si voltò a guardare gli insulsi e inutili compagni, di cui lei e il suo Dollam non avevano di certo bisogno. La treccia bianca usciva fuori dal cappuccio e quasi scintillava nel buio pesto. Ma quanto era stretta quella strada? Non poteva sopportarlo, il senso di non respirare, quella sensazione di claustrofobia che aveva. Cominciò a respirare irregolarmente. E poi, finalmente, ecco la piazza. L'aria assalì di nuovo, come poteva, il volto coperto di Zwei, che sorrise soddisfatta: erano riusciti ad infiltrarsi nel villaggio. Zwei avanzò fino ad arrivare fino alla grande Quercia proprio al centro della piazza. Piegò la testa di lato, accarezzando la corteccia.
« Zwei! Non abbiamo tempo da perdere! Le dobbiamo trovare! » la voce irritante del suo compagno fece sussultare Zwei che si era immersa nelle venature del legno della grande Quercia. Si voltò, osservando gli altri due che la guardavano, o almeno sembrava a Zwei, visto che i volti erano coperti dai loro cappucci. Zwei tornò sull'acciottolato e continuò a camminare.

« Via degli Orchi Bassi... » sussurrò Zwei, mentre intrecciava le mani dietro la schiena, lentamente. Sorrise, un sorriso stranamente sadico, che stonava con il volto giovane.
Zwei cominciò a correre, seguita dagli altri due. L'aria le sferzava il viso candido e i passi, nonostante corresse, erano sempre leggeri e delicati e riecheggiavano poco nella vastità della piazza. Zwei imboccò una stradina, ritornando a respirare in modo irregolare. Maledetti muri troppo stretti! Pensò Zwei, uscendo poi proprio in una strada più larga e si fermò a fissare la casa di fronte a lei.
« É quella... » sussurrò Zwei, osservando la casa e il giardinetto. La ragazza camminò fino al cancello, per poi aprirlo e percorrere il vialetto e saltare fino ad una finestra.
Meno male che sono così abile, pensò ridacchiando e osservando le due figure addormentate nei loro letti: due gemelle. Zwei guardò i due compagni di sotto e sorrise di nuovo, sadicamente.
 

Sono qui! » esclamò « Non vedo l'ora di dirlo al capo!» continuò poi, atterrando vicino ai suoi due compagni. « Andiamo » sussurrò poi, uscendo dal cancello e ripercorrendo le vie al contrario per poi uscire da Fairy Oak. Sentiva ancora vibrare il suo corpo. Il capo li avrebbe lodati e magari avrebbe avuto lei l'onore di fare quello che dovevano fare: uccidere le due gemelle.

Angolino della Near :)
Molti staranno pensando: E chi cavolo è Zwei? Bene ù.ù gente, in questa Fanfiction è presente anche Pandora Hearts xD
Sì, quell'unico e inimitabile Pandora Hearts. Ma come si permette sta Zwei di entrare in casa degli altri???
È una Baskerville, poverina, è normale che sia fuori di testa xD Comunque, non so perché proprio un crossover tra
un libro, un manga e un altro libro ( presto scoprirete quale, anche se credo che mi caccerano a calci da EFP ) ma m'è
venuta sta cosa di getto e di scrivere una BOIATA così xD  A presto.




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Capitolo 2
*** Capitolo 1 : Elliot e Leo ***


Capitolo 1

Elliot e Leo



Fairy Oak era molto allegra quella mattina. Il sole splendeva su tutta la città e Quercia salutava tutte le persone che si trovava davanti. Ma c'era un motivo, oltre al bel tempo, che rendeva febbricitante il piccolo villaggio: presto, dei parenti del Sindaco Pimpernel sarebbero arrivati da molto lontano e tutti erano curiosi di vedere questi lontani parenti dei Pimpernel. Non da meno lo erano i Periwinkle, soprattutto le due gemelle.
« Oh, Katherine! Perché devi essere così noiosa? » disse Vaniglia fissando la cugina dagli occhi verdi. L'altra storse la bocca. La storia dei lontani cugini non la convinceva affatto. Posò la tazza di tè scuotendo la testa e pensando che saranno stati un altra famiglia di super ricchi seccatori che avrebbero inquinato l'aria di felicità che c'era a Fairy Oak da quando il Nemico era scomparso. Katherine si alzò dal tavolo della cucina, sospirando.
« Vado a vestirmi » disse semplicemente e si avviò per le scale. Una volta Katherine non era così. Una volta sorrideva sempre; prima della morte dei suoi genitori. Un terribile incendio, che era stato scaturito da una scintilla del camino che aveva colpito il tavolino di legno che aveva preso fuoco, fuoco che era arrivato anche al soffitto e così la casa aveva preso fuoco. Katherine era fuori e si salvò, ma i suoi genitori erano dentro casa. Tutti avevano detto che l'incendio non era stato appiccato da nessuno, ma Katherine aveva visto qualcuno entrare in casa. Una figura incappucciata, vestita di rosso con qualcosa di bianco che spuntava dal cappuccio.
Katherine si sciacquò la faccia, si lavò i denti, annoiata e poi si vesti, ignorando le due cugine che ridevano e scherzavano.
« Vi aspetto in piazza » aveva detto semplicemente ed era uscita dalla stanza strusciando i piedi. Era una giornata calda e le forze di Katherine stavano come venendo meno. Uscì fuori, dove l'afa era ancora più forte e si trascinò fino alla piazza, non molto lontana e si sedette poi sotto una panchina vicino a Quercia che la salutò e lei rispose, stanca persino di parlare. Le girò la testa. I capelli castani erano sciolti. Male. Con quel caldo avrebbe dovuto legarli. Si alzò, lentamente, ma sbandò, e la testa le girò ancora di più. Si sentì mancare. Sapeva che sarebbe caduta a terra e avrebbe fatto preoccupare Tomelilla, Dalia, Cicero, Vaniglia, Pervinca e tutta la Banda del Capitano. Ma, prima che toccasse terra, due braccia la afferrarono.
« Ehi! É tutto a posto? Stai bene? » sentì di nuovo la panchina che la sosteneva. Aprì lentamente gli occhi, e ne incrociò un paio azzurro cielo. Appartenevano ad un ragazzo seduto vicino a lei. Aveva una sacca da viaggio vicino e la fissava. Aveva dei capelli color sabbia e sembrava preoccupato ma anche molto nervoso.
« Sì » disse lentamente lei mentre il ragazzo sembrò quasi rilassarsi.
« CAPO! La vuoi smettere di fare l'eroe? I tuoi parenti ci attendono! » un ragazzo con un grosso paio di occhiali e lunghi e arruffati capelli neri si avvicinò. Avevano entrambi una camicia semplice, un pantalone e un gillet nero di sopra. Katherine fissava il ragazzo vicino a lei.
« Mi chiamo Elliot » sorrise il ragazzo dagli occhi azzurri, poi lanciò uno sguardo poco amichevole all'altro ragazzo. « Lui è Leo, un mio amico » continuò, mentre il ragazzo occhialuto sorrideva dolcemente.
« Piacere di conoscerti. Scusa l'indelicatezza del mio capo, ma non e abituato a contatti diretti con le ragazze» sorrise Leo, mentre Elliot diventava rosso.
« STA ZITTO IMBECILLE! » esplose quest'ultimo, mentre Leo scoppiava a ridere.
« Ora è meglio che andiamo» disse Elliot ancora rosso, mentre si alzava.
« Ci sarai alla festa di stasera? Credo che a Elliot farebbe molto piacere vederti» rise ancora Leo, mentre Elliot gli lanciava uno sguardo che diceva “
Dopo te la faccio pagare cara”. Katherine annuì. Elliot sorrise, poi fece per parlare, ma Leo lo precedette.
« Allora ci vediamo stasera! Scusa, ma abbiamo da fare! » disse il moro, afferrando Elliot per la manica e tirandolo via, mentre lui ammala pena riuscì a prendere la sacca. Katherine li rimase a fissare mentre correvano via, proprio mentre verso di loro correvano Pervinca e Vaniglia.
« Ma lo sai chi sono quei due? » chiese Vì, sconvolta.
« Hanno detto di chiamarsi Leo e Elliot» mormorò Katherine, voltandosi.
« Già, Elliot Nightray e il suo servo Leo. Elliot è nipote del Sindaco » continuò Vì. Katherine si voltò di nuovo, ma i due erano spariti. Elliot e Leo. Davvero una strana coppia. Uno con il sorriso stampato in faccia, l'altro che sembrava arrabbiarsi per niente. Katherine sorrise.
« Allora, andiamo a prendere i vestiti per la festa? » disse scattando in piedi.
« Sì, credo proprio che dovremmo andare! » esclamò Babù, iniziando a correre seguita da Vì e Katherine. Quest'ultima non vedeva l'ora di rivedere Leo e Elliot, ma specialmente Elliot.



Angolo della Near :)
Bella Gente!!! Questo capitolo m'è venuto di getto questo pomeriggio. Volevo scriverlo, motivata anche dalla recensione :D
Mitika81
: Grazie :P Pandora Hearts è stupendo e Zwei è un personaggio che, nonostante la sua malvagità ignobile, mi piace xD Grazie per aver recensito e spero che il capitolo ti piaccia.
Allora, per chi non li conoscesse, voglio farvi vedere Elliot e Leo 
Invece
Katherine  ( Non la Katherine cattiva di The Vampire Diaries, solo che adoro Nina Dobrev e quindi volevo così >.> )

Grazie a tutti i lettori ^^

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: La Festa (Parte 1) ***


Capitolo 2

La festa

parte 1


« Una festa, hai detto? » sorrise Zwei, alzando lo sguardo dalla bambola che stava torturando per posarlo su Bellepor che la guardava storcendo il naso. Lei storse la bocca.
« Ci andremo » disse semplicemente Bellepor e Zwei sorrise.
« Sono molto felice di questa tua decisione. Ci saranno anche i Nightray! Grazie, Bellepor » Zwei si alzò e abbracciò l'uomo, che rimase rigido. Zwei, intanto, sorrideva, pazzamente felice.


A Katherine non piaceva l'idea di andare ad una festa tutta agghindata, ma le piaceva l'idea di rivere Elliot e Leo... anzi, no, di rivedere Elliot e basta. Quegli occhi così azzurri, il sorriso luminoso... arrossì solo a pensarci.
Si guardò allo specchio: il lungo vestito blu le dava fastidio, ma era il più semplice che Primula avesse potuto fare. Sospirò, mentre Pervinca le arrivava alle spalle e sorrideva.
« Sei fantastica » sorrise « Scommetto che non vedi l'ora di rivere quel tipo... come si chiamava... ah! Elliot » continuò sua cugina ridendo.
« FINISCILA! » disse Katherine arrossendo, mentre Pervinca rideva.
« COME. HAI. FATTO. A. FARE. I. CAPELLI. IN. QUEL. MODO?» ringhiò Vaniglia, fissando i capelli della cugina. Lei sorrise.
« Ti aiuto io! » disse avvicinandosi a Vaniglia per aiutarla.


Elliot era di fronte allo specchio. Sbuffò. Non gli piaceva l'idea di andare alla festa, con tutte le ragazze che ci sarebbero state, ma almeno avrebbe rivisto quella ragazza, di cui non sapeva nemmeno il nome. Dietro di lui, Gil bisticciava con Alice, che non si sapeva nemmeno quando era entrata. Elliot intanto fissava i suoi vestiti, rigido, pensando a come avrebbe potuto uccidersi dopo l'umiliazione che avrebbe presto subito.
« Su, Capo! Ci sarà quella ragazza!» esclamò Leo, mentre Elliot gli praticamente ringhiava contro.
« Quale ragazza? » Alice, Gil e Oz ( che era affiorato dal bagno ) fissarono Elliot stralunati mentre lui deglutiva. Lui stava per rispondere che non c'era nessuna ragazza, che Leo aveva preso un colpo alla testa e si era messo ad inventarsi le cose. Ma Leo stesso lo precedette.
« Una ragazza molto carina che ha incontrato questa mattina, quando siamo arrivati.»
« Aaaaaaaaaaaah ecco perché ci avete messo un sacco di tempo ad arrivare!» esclamò Alice « Elliot ha una cotta! ».
Brutta stronzetta! Pensò Elliot voltandosi per aggredire a morte Alice, ma Vincent arrivò sulla porta.
« É ora di scendere!» cantilenò quest'ultimo, battendo le mani. Nella gola di Elliot si strinse un nodo.
« … di … di già? » disse Elliot nervoso. Vincent annuì e Gil, Oz, Alice e Leo uscirono subito. Elliot rimase ancora a fissarsi e uscì anche lui dalla stanza. Aveva lo sguardo fisso nel vuoto e quando arrivò nella sala, ammala pena riuscì a respirare. Era pieno di gente, ma la riconobbe in mezzo quella marea di gente: il vestito blu, la pelle chiara e il sorriso stampato in faccia. Elliot ebbe il desiderio di tornarsene indietro, ma scese coraggioso la scalinata, mentre tutte le ragazze lo fissavano. Arrivò fino ai piedi delle scale e si fece spazio tra gli invitati. Molti già ballavano in mezzo alla pista. Arrivò di fronte a lei che lo fissò con fisso, quasi in panico. Elliot si schiarì la voce. Alzò lo sguardo verso Leo e gli altri in cima alle scale che mimavano con le labbra delle cose come “Ok! Sì, vai così! Sei grande”; a volte erano davvero imbarazzanti.
«Signorina...» iniziò nervoso, poi si schiarì di nuovo la voce e si fece coraggio. « Signorina, volete concedermi l'onore di questo ballo?». Lo aveva detto tutto ad un fiato, tendendo una mano, pensando che lei l'avrebbe rifiutato. Ammala pena si conoscevano! Ma, inaspettatamente, lei prese la mano di Elliot.
« É un onore per me, accettare » sorrise lei. Elliot sorrise e la condusse verso la pista.


« Piton è già dentro? » chiese Zwei, mentre Bellepor annuiva. Quest'ultimo era ormai Mangiamorte e faceva parte dell'”esercito” di Lord Voldemort.
Bellepor annuì e Zwei sorrise.
« Pronto ad entrare in scena, Yaxley? » sorrise Bellepor, mentre l'altro annuiva.
« Ricordate: al mio segnale, scatenate l'inferno! » rise Zwei, mentre Bellepor e Yaxley scoppiavano a ridere insieme a lei.

Quasi mi dispiace rovinare la festa ad Elliot... Naah! Sorrise di nuovo Zwei ed entrò seguita dal gruppo di Mangiamorte vestiti di nero che si riversarono nella sala.



Angolo Autrice

Zan Zan Zaaaaan! Ed eco che i Mangiamorte entrano in azione capitanati da quella st... brava ragazza di Zwei ^^ Purtroppo il capitolo è corto, ma è diviso in più parti ù.ù  Allora, prima dei ringraziamenti, vorrei mostrare a chi non conosce Pandora Hearts i personaggi anche solo nominati ù.ù
Oz   (Ci piace!)
Alice
Gil  ( Ci piace! )
Vincent  (Bah, anche lui ci piace xD!)
Zwei ( non l'ho fatta vedere! Grave D:; per lei, la foto migliore era Quella di Pandora Hearts Wiki, ma c'è pure la spiegazione di chi è xD)
Rispondiamo alle recensioni:
Alice_Alyss: Grazie :3 io AMO Elliot e non potevo lasciarlo da solo durante tutta la Fanfiction, poverino D: è troppo figo per restare da single!
Mitika81: Sì, i parenti del Sindaco xD Lo so, Elliot ha la faccia da schiaffi, ma è bono per me :D A proposito, io Bellepor lo immagino come Ben Barnes, non so se lo hai presente xD
Comunque, grazie a tutti ù.ù

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: La Festa ( Parte 2) ***


Capitolo 4

La festa

parte 2



Tatoe owaru koto no nai kanashimi ga anata ubatemo
Wasurenaide sayonara ga uso to omoeta hibi o
Hitori kiri de mita sora mo surechigau naka de mita yume mo
Ano hi no mama nani mo kawarazu anata no naka de ima mo zutto

The Gazzette, Shiver (Kuroshitsuji II Opening)


Katherine rimase a fissare i Mangiamorte che entravano nella sala da una parte, poi si voltò e vide Piton affiancato da Lucius Malfoy. Entrò in panico. Dov'era la borsetta? Dentro vi era la bacchetta, se l'avesse persa, sarebbe stato un guaio. Intanto, Elliot, si parava davanti a lei, ma, lui, che di sicuro non sapeva niente, non aveva capito che il pericolo era dietro. Piton era capacissimo di colpirla alle spalle. Non sarebbe stata felice di morire per mano di un Avada Kedavra lanciato da un codardo come Piton. Elliot si voltò verso di lei.
« A proposito, non ti ho ancora chiesto come ti chiami » disse nervoso. Katherine rise nervosamente.
« Katherine Periwinkle » disse sottovoce.


« Bene gente » diceva Zwei dall'alto delle scale « Noi abbiamo un paio di persone – anzi forse più di un paio – da prelevare».
« Oh, cara, non credo ». Zwei si voltò e rise fragorosamente.
« Ma guarda chi c'è! Quel
nano di Ciel Phantomhive! » strillò, mentre Sebastian Michaelis, vicino al giovane Phantomhive, ebbe il primo sussulto in tutta la sua vita da demone.
« Sei mediocre come rapitrice Zwei. E poi mi hai rovinato la festa » abbaiò Ciel.
Intanto, Elliot indietreggiava con Katherine alle spalle. Zwei era molto pericolosa e ci poteva scappare il morto lì in mezzo. Mentre Zwei bisticciava con Phantomhive, Elliot prese per un braccio Katherine e uscirono dalla sala. Stranamente, nessuno degli uomini in nero si mosse. Ma chi era il bersaglio di Zwei? Che fosse di nuovo Oz?
« Dove stiamo andando? » chiese Katherine ad un Elliot sempre più nervoso. Di sicuro Zwei non era proprio la persona che voleva incontrare lì.
« Scappiamo, è ovvio! » disse, quasi con un ringhio. I ticchettio dei tacchi di Katherine gli dava alla testa. Lei si fermò, dimenandosi dalla sua presa. Elliot si voltò a fissarla.
« Devo tornare indietro! C'è la mia famiglia lì»
E poi devo uccidere una persona, avrebbe voluto aggiungere, perché lei voleva davvero uccidere Severus Piton. Katherine si voltò e cominciò a camminare di nuovo verso la sala.
«
No » ringhiò Elliot, afferrandola per un braccio « N-no» balbettò di nuovo, mentre lei si voltava per guardarlo, con un sorriso.
« Devo prendere la mia bacchetta, almeno quella. » sorrise lei dolcemente.
All'improvviso dalla sala cominciarono a provenire urla e lampi verdi. Katherine cominciò a correre. Altro che bacchetta! Aveva paura per la sua famiglia. Elliot le correva dietro. Si trovò di fronte ad uno spettacolo orribile: stese a terra c'erano già una cinquantina di persone, per lo più Mangiamorte e la gente scappava di qua e di la. Katherine esaminò i corpi ad uno ad uno, ma nessuno apparteneva alla sua famiglia. Sospirò, ritrovando la sua borsetta a terra.
« Elliot? » fece, voltandosi verso il ragazzo che scansava i corpi, andando verso di lei. Sorrise, almeno loro erano interi.
« Forse è meglio andare, visto che non c'è più nessuno » disse Elliot « Ti riaccompagno a casa... anche se dovrai guidarmi tu». Scoppiarono a ridere.


Davanti a casa Periwinkle, zia Dalia per poco non la strozzò. Tutti la abbracciavano, chiedendole dove fosse finita e lei rispondeva che si era persa dal reso del gruppo. Mentre tutti rientravano, lei si voltò verso Elliot, che era rimasto in disparte.
Si avvicinò a lui.
« Ho quasi perso la mia bacchetta, avrei potuto rischiare di non vedere più la mia famiglia e... mi è piaciuto ballare quei pochi minuti con te» sorrise ad Elliot e gli posò un bacio sulla guancia. Lui sembrò spaesato.
« Buonanotte » disse lui spaesato.
Katherine entrò in casa. Voleva cancellare dalla sua mente tutti quei morti che aveva visto; e non quale migliore modo per farlo che andare a dormire?


Angolo della Near

Bella Gente!!!! Sì, c'è anche Ciel Phantomhive, adesso!!! Lo straccio di canzone all'inizio è dei The Gazzette, che io adoro :D La canzone è l'Opening di Kuroshitsuji II ( non fatemi pensare ad Alois ._.). E come al solito siamo arrivati al momento in cui vi faccio vedere le foto dei due tipetti apparsi all'improvviso e che non vanno d'accordo con Zwei :D
Ciel ( CI PIACE xD)
Sebastian   ( Lo stile di Sebastian non ha pari ù.ù)
E ora, rispondiamo alle recensioni :D

margii_pazzoide_chan: Grazie xD Si, ben Barnes è proprio uno gnocco. Comunque Elliot e Oz sono tra i miei preferiti ( poi ci sono Gil, Jack e Break xD). Grazie, molti mi dicono che ho fantasia, anche se io non trovo ._.
Mitika81: Sì! Un Mangiamorte ._. Ho fatto una bella cavolata, eh? xD No, Elliot è Elliot xD no, vabbè, a me piace perché è uno... ehm... un fastidioso bonazzo :D Comunque, Piton ci voleva!!!! * Risata maligna e si ingegna per far apparire all'improvviso Silente dalla tomba*

Muhahahahaha... ehm volevo dire, grazie tante a tutti i lettori ^^

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: Latowidge School ***


Chapter Four

«Latowidge School»




Roses die

The secret is inside the pain

Winds are high up on the hill

I cannot hear you

Come and hold me close

I'm shivering cold in the heart of rain

Darkness falls, I'm calling for the dawn

Everytime You Kissed Me, Pandora Hearts OST


Katherine Pov


Avrei dovuto degnare gli studenti di Latowidge della mia presenza.
Latowidge. Non sapevo nemmeno che esistesse una scuola con un nome del genere. Sbuffai, annoiata, cercando di non pensare alla divisa che avrei dovuto indossare. Tamburellai con le dita sul tavolo, lanciando sguardi di fuoco a Vaniglia, che era eccitatissima all'idea di partire. Io lo ero per un solo motivo: avevo saputo che anche Elliot Nightray sarebbe andato a Latowidge. Sorrisi, pensando a qualche sera fa. Mi poggiai allo schienale della sedia.
« É ora di andare! » gridò zia Tomelilla entrando in cucina. Pervinca si alzò annoiata, mentre Babù saltellava. Mi alzai di malavoglia dalla sedia, strisciando i piedi.
Lillà mi incenerì con lo sguardo, ciò significava che dovevo muovermi. Entrai in soggiorno, dove tutti i mobili erano spostati, per fare spazio al centro. Io, Vaniglia e Pervinca formammo un cerchio, mentre Cicero, Dalia, e Tomelilla sorridevano, salutandoci.
« Ci vediamo a Natale! » esclamò Vaniglia e all'improvviso diventò tutto buio e mi sembrò di essere soffocata dentro un tubo. A malapena riuscivo a respirare.
Maledetta Materializzazione! Atterrammo davanti ad un grande edificio, che doveva essere Latowidge. Mi accorsi di essere inginocchiata per terra.
« La prossima volta si viene con il treno » disse Pervinca, mentre un conato di vomito mi saliva fino alla bocca. Vomitai.
Pervinca mi batté una mano sulla spalla.
« Su, alzati, non vorrai farti vedere in questo stato da una certa persona che è appena arrivata. » sussurrò Pervinca al mio orecchio. Alzai lo sguardo. Elliot stava entrando nel cancello, e guardava con disappunto Leo che leggeva mentre camminava. Mi alzai di scatto pulendomi la bocca con un fazzoletto che Vaniglia mi aveva dato.
Sentii lo sguardo di Elliot su di me, mentre fissavo Vaniglia che ridacchiavo.
«É stato orribile » commentai, riferendomi alla Materializzazione. Vaniglia annuì, molto seccata. Elliot ci passò accanto, lanciandomi uno sguardo, con un mezzo sorriso. Indossava già la divisa, bianca, e teneva le mani in tasca. Proseguì mentre Leo gli mormorava qualcosa e lui lo ammoniva con uno “Stai zitto!”.
Arrossii e poi sospirai.
« Meglio entrare » commentò Vaniglia, afferrando il suo bagaglio, proprio come la sua gemella. Io annuii e presi il pesante baule per il manico, camminando nella polvere del cortile della scuola.




Elliot Pov


In carrozza. Eravamo arrivati in carrozza. Perché non Materializzarci.
« Potrebbe succedervi qualunque cosa! » aveva detto mio padre, mentre io alzavo gli occhi al cielo.
Ed eccoci lì, io, Leo e Oz. Leo leggeva e Oz dormiva, quindi e come se io fossi stato solo. Guardai fuori dal finestrino, consapevole che dietro di noi c'erano altre carrozze.
Che noia. Latowidge School. Mi era sempre piaciuto andare a Latowidge, ma quell'anno no. Sospirai. Quando avrei rivisto Katherine.

Sei fissato, mi dissi.
Scossi la testa, eliminando quel pensiero. Sì, ero fissato e non credo che fosse poi un così grande problema.
E poi che problema c'era se ero fissato? Non è mica vietato.
Leo abbassò il libro e mi fissò... o almeno così dedussi, visto che i grossi occhiali mi impedivano di capire dovunque stesse guardando.
« Stai pensando a lei » sorrise Leo, chiudendo di scatto il libro. Lo fulminai con lo sguardo.
«É un problema? » abbaiai io, rabbioso.
« No, figurati » disse Leo, riaprendo il libro e continuando a leggere.
Sospirai. Chiusi gli occhi e mi rividi il suo volto davanti. Ok, pessima idea chiudere gli occhi.
La carrozza rallentò. Finalmente eravamo arrivati. Scesi annoiato, mentre Leo svegliava Oz. Chiusi di nuovo gli occhi e mi riapparve di nuovo il suo volto. No. Dovevo aprire gli occhi, almeno il suo volto non ci sarebbe stato. Aprii gli occhi, ma non servì a niente. Infatti, Katherine era lì. E vomitava. Pesantemente. Probabilmente si era Materializzata.
Oz corse da Alice e io presi il mio baule, lanciando a Leo uno sguardo di disappunto, mentre leggeva. Katherine si rialzò di scatto, voltandosi verso la cugina e dicendo qualcosa. Io la guardai di sottecchi , e lei arrossì.
« Sei
innamorato, capo » mormorò Leo.
« Sta zitto! » lo rimproverai, entrando nel portone della scuola.


Angolo della Near :)
Salve ù.ù Bella gente, oggi non ringrazierò proprio nessuno, visto che nessuno ha commentato il capitolo precedente D: * Si dispera *Ma meglio continuare :D Allora, la divisa di Elliot e Leo ( ù.ù ) è quella che indossano nell'immagine che avete visto nel primo capitolo ( se non la ricordate andate a rivederla ) e poi, la canzone che è citata all'inizio è “Everytime You Kissed Me”, che sarebbe Lacie cantata. Vi lascio il link di You Tube: Everytime you kissed me.

Grazie :P

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Approcci ***


Chapter Five

« Approcci»



Katherine Pov


Sospirai. Il corridoio era vuoto. Camminavo forse da mezz'ora, completamente sola, e mi annoiavo a morte. Eppure non potevo fare altro che camminare e camminare, o mi restava l'opzione di restare in camera con le mie cugine e sorbirmi le loro domande su cosa provassi per Elliot.
Non capivo che problema avessero. Va bene, lo ammetto, forse avevo una cottarella per il nipote del Sindaco di Fairy Oak; ma che problema c'era?
Il rumore dei passi che riecheggiavano nel corridoio era insopportabile.
Avrei quasi preferito restare in camera. Quasi.
Mi fermai di botto a fissare il corridoio vuoto.
Dei passi. Erano dei passi.
E se le mie cugine mi stessero pedinando, credendo che io stessi andando da Elliot?
O se fosse Elliot stesso?
Arrossi all'idea di trovarmi da sola con lui.
Dall'angolo, per mia sfortuna, svoltò proprio Elliot.
Allora era lui che pedinava me.
Deglutii e feci finta di badare alle mie unghie.
Lui mi si fermò accanto, ridacchiando. Lo fulminai con lo sguardo.
« Cosa c'è da ridere? » chiesi, in tono freddo.
« Be', c'è da ridere che stai badando alle tue unghie nel bel mezzo di un corridoio deserto » rise lui.
Dio, quanto era bello quando rideva.
Dio, come stavo diventando frivola.
Lui smise di ridere e mi guardò con aria di scuse.
« Mi dispiace di essermi messo a ridere » disse, e poi arricciò le labbra.
Questa volta fui io che risi. La sua era un'espressione davvero buffa.
Lui ridacchiò. Mi asciugai le lacrime che mi erano venute per il riso.
« Dove stavi andando? » mi chiese lui.
Be', stavo vagando per una meta poco precisa, sperando di non incontrarti perché sapevo che, se ci fossimo incontrati ti sarei saltata addosso. E tu, dove stavi andando?, avrei voluto rispondergli, ma dopo sarebbe scappato a gambe levate.
« In realtà mi sono persa » risposi io, rossa.
« Ti va di venire a fare una passeggiata? » chiese lui, con un sorriso.
Allora voleva proprio che lo aggredissi! Cavolo, smettila di sorridere!
« Sì » dissi con un filo di voce e lo seguii per il corridoio.
Non dicemmo una parola, finché lui parlò.
« Allora, sei sorella delle gemelle Periwinkle? » chiese, in imbarazzo.
Io scossi la testa. « Sono la cugina. Sono stata affidata alla famiglia di mio zio perché i miei genitori sono...» mi si mozzò il fiato in gola. Non mi piaceva dirlo. Deglutii
« Ho capito » disse lui, in imbarazzo. Ora eravamo nel giardino. Mi sedetti sotto un albero. L'erba era fresca e profumava, come se fosse stata appena tagliata. Anche Elliot si sedette accanto a me.
« Avevo anche un fratello » sussurrai, mentre il mio sguardo si perdeva nel vuoto « Lo hanno affidato ad un altra famiglia ».
Lui si voltò a guardarmi, con lo sguardo pieno di compassione. Mi accarezzò un guancia, e d'istinto avvicinai un po' il mio volto al suo. Ormai eravamo vicinissimi.
« Siete davvero molto carini » una voce estranea, mai sentita. Ci interruppe. Mi voltai a fissare il disturbatore.
Alto, i capelli scuri, due occhi chiari e un sorriso furbo. Lo avevo già visto. Aveva la divisa proprio come me ed Elliot... Un
momento. Io avevo la gonna. E non era di certo lunga. Arrossii tremendamente.
Lo sconosciuto era appoggiato alla colonna e mi guardava divertito.
« Non c'è
nulla da ridere » abbaiai, alzandomi di scatto. Lo sconosciuto rise.
Io scappai via, rossa, mentre Elliot si alzava.
Bella cosa. Ma chi era quel tipo? Lo avevo già visto, ma dove?



Angolo Autrice
Zan Zaaan xD Bella, gente!!! Sono felice che ai lettori sia piaciuto il capitolo precedente, ma passiamo subito alle risposte alle recensioni:
Alice_Alyss: La canzone è stupenda, lo so :D Abbiamo gli stessi gusti musicali? XD Comunque, grazie e spero che il capitolo ti piaccia :D
Eriotto non so quando lo farò dichiarare D: Ma succederà presto, te lo prometto xD
Mitika81: Ti avevo persa xD Grazie, comunque non importa se sei arrivata in ritardo, non mi offendo :D Anche io sono una strafan delle divise scolastiche xD soprattutto quelle di Hogwarts ._.
Bene :D Spero che il capitolo sia venuto... ehm...
decente!
Ciao ciao :D

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Venuti da dove gli umani non possono andare. ***


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Six

Venuti da dove gli umani non possono andare



Humulus


Devy – il Chain – guardava fuori dalla finestra, i capelli neri cadevano malinconici lungo la spalla.
Zwei era avvinghiata al mio braccio e mi dava un po' fastidio, anche se dovevo ammettere che la divisa le stava bene.
« Sei patetica, Devy » sospirò Zwei, aggrottando la fronte. Devy non disse una parola. Era rispettosa. Quasi ridicola.
« Allora, Sebastian, come mai sei qui? » chiese Zwei al maggiordomo della Pulce Phantomhive. Sebastiano alzò gli occhi rossi.
« Potrei fare la stessa domanda a voi; ma invece vi risponderò: ho dovuto
accompagnare Ciel » ridacchiò Sebastian, guardando il mio braccio stritolato da Zwei.
« Quindi la pulce è con te » dedussi, cercando di staccarmi da Zwei. Preferivo Heavy, infondo alla stanza, che ridacchiava.
« Per forza » rise Sebastian. Poi sospirò, giocherellando con il papillon della divisa bianca.
Non sembrava uno studente. Era fin troppo maturo. E per questo lo odiavo.
Odioso. Il demone più odioso che potesse esistere. Con quel sorriso calmo. Già, era sempre tremendamente calmo.
« Da che parte stai, Michaelis? » chiesi, fissando gli occhi rosso sangue di Sebastian.
Sorrise. « Credo dalla parte di chi non vuole uccidere le due gemelle e la ragazzina » sorrise, alludendo alla cugina delle gemelle. Sorrisi. A pensarci era carina.
« Bene. Penso che stasera darai molto fastidio a Katherine, giusto? » chiese Sebastian, mentre io annuivo, sotto lo sguardo irritato di Zwei.
Uscii dalla stanza, mentre Michaelis rideva.


Devy*

.

Il freddo mi penetrava nell'anima.
L'ultimo sorriso di Sebastian Michaelis, lo ricordavo ancora.
Il Sebastian Michaelis di una volta, che porgeva pochi sorrisi.
Devy Michaelis, io lo sapevo.
Non avevo bisogno di vedere quel falso Sebastian.
Io vedevo la sua anima fredda e gelata, e l'odio che provava.
L'odio che provava per il mio padrone. Humulus Bellepor.
Ma nessuno capisce. É inutile ragionare su questo.


Katherine


La noia era inevitabile lì. La gente passava come delle anime in pena.
Passavano con quei bauli grossi e con le sacche rigonfie, sulla schiena.
Io, poggiata al muro, guardavo tutto. Con la divisa maschile.
Ero riuscita ad ottenere la divisa maschile e ne ero fiera.
Tutte le ragazze mi guardavano quasi con disappunto.
Mentre gli inutili esseri strani compagni con le strane espressioni mi passavano davanti.
Insulsi esseri? Ma che penso?!
«
Pensi la verità » voce conosciuta. Sentita qualche ora prima.
Il
disturbatore.
Uff.
Incrocio il suo sguardo, mentre un sorriso gli illumina il volto.
« Ma loro non sono esseri » dico in un soffio, mentre il corridoio sembra svuotarsi.
Lui si siede. Piega la testa di lata, mentre nei suoi occhi sembrano formarsi strane parole in una lingua diversa da quella conosciuta, diventando dall'azzurro al viola.
Mi raggela l'anima, quello sguardo.
« Ma è
la verità. Sono insulsi. In confronto a noi ». Noi? Adesso parlava al plurale.
All'improvviso sembrai capire le parole all'interno dei suoi occhi.

Demoni venuti da lontano, venuti da dove gli umani non possono andare.
Venuti dal posto che tutti bramano di vedere, ma tutti hanno paura.
E solo noi possiamo arrivarci, grazie all'invidia di chi sa, ma non può.

Non mi ero accorta che si era avvicinato a me, il suo volto vicino al mio.
Reagì alla scritta e al
quasi bacio alzandomi di scatto.
Lui alzò gli occhi; gli occhi erano di nuovo azzurri.
Corsi via.

Demoni venuti da lontano; ma da dove? E io cosa c'entravo? Perché lo capivo?
E solo noi possiamo arrivarci, grazie all'invidia di chi sa, ma non può. Chi è che sa cosa?
E che cosa voleva quel tipo da me?
Mi scontrai con qualcuno.
Elliot.
Sorrise. Lo abbracciai. Mi persi nei miei pensieri.
Venuti da dove gli umani non possono andare.



Nota:
*Devy: ho costruito una specie di storia intorno ad un personaggio inventato di getto; Devy.
Sarebbe una specie di sorella demoniaca di Sebastian Michaelis, che prova dolore perché non riesce a capire come quella pulce di Ciel ( come lo definiscono ) è riuscito a cambiarlo e lei no.
Forse dovrei farci un Missing Moment. Forse è meglio ._.



Angolo Autrice
Eh eh è.é E quella del Missing Moment, è una minaccia reale :D La sto già scrivendo.
Spero comunque che il capitolo sia abbastanza accettabile. Andiamo a rispondere alle recensioni.

Mitika81: Credo che il tuo sospetto sia proprio giusto xD Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto, spero che anche questo ti piaccia ^^
Alice_Alyss: Cliffhanger xD grazie, sei una fan accanita con Mitika81 ( la ragazza lì sopra xD ) e ormai sono sicura che mi seguirete fino alla fine. Spero che il capitolo ti piaccia.
Bene, grazie gente!!!

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