Adventrures: They Never End di NearHere (/viewuser.php?uid=127272)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Intruders ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 : Elliot e Leo ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: La Festa (Parte 1) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: La Festa ( Parte 2) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: Latowidge School ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Approcci ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Venuti da dove gli umani non possono andare. ***
Capitolo 1 *** Prologo - Intruders ***
Prologo
Intruders
I
passi leggeri della ragazza coperta dal mantello rosso riecheggiavano
leggeri nella stradina silenziosa del villaggio. Chi era? Lei lo
sapeva e questo bastava.
«
Zwei! ». La ragazza si sentì richiamare e, con una
smorfia si
voltò a guardare l'altro compagno vestito di rosso, con il
volto
coperto dal cappuccio bordato d'oro. Lei fece una smorfia e
proseguì
sui ciottoli della stretta stradina che portava alla piazza
principale. Il mantello strusciava a terra, proprio come quelli dei
compagni dietro di lei. Zwei so sentì richiamare un altro
paio di
volte, ma non si voltò a guardare gli insulsi e inutili
compagni, di
cui lei e il suo Dollam non avevano di certo bisogno. La treccia
bianca usciva fuori dal cappuccio e quasi scintillava nel buio pesto.
Ma quanto era stretta quella strada? Non poteva sopportarlo, il senso
di non respirare, quella sensazione di claustrofobia che aveva.
Cominciò a respirare irregolarmente. E poi, finalmente, ecco
la
piazza. L'aria assalì di nuovo, come poteva, il volto
coperto di
Zwei, che sorrise soddisfatta: erano riusciti ad infiltrarsi nel
villaggio. Zwei avanzò fino ad arrivare fino alla grande
Quercia
proprio al centro della piazza. Piegò la testa di lato,
accarezzando
la corteccia.
«
Zwei! Non abbiamo tempo da perdere! Le dobbiamo trovare! » la
voce
irritante del suo compagno fece sussultare Zwei che si era immersa
nelle venature del legno della grande Quercia. Si voltò,
osservando
gli altri due che la guardavano, o almeno sembrava a Zwei, visto che
i volti erano coperti dai loro cappucci. Zwei tornò
sull'acciottolato e continuò a camminare.
«
Via degli Orchi Bassi... » sussurrò Zwei, mentre
intrecciava le
mani dietro la schiena, lentamente. Sorrise, un sorriso stranamente
sadico, che stonava con il volto giovane. Zwei
cominciò a correre, seguita dagli altri due. L'aria le
sferzava il
viso candido e i passi, nonostante corresse, erano sempre leggeri e
delicati e riecheggiavano poco nella vastità della piazza.
Zwei
imboccò una stradina, ritornando a respirare in modo
irregolare.
Maledetti
muri troppo stretti!
Pensò
Zwei, uscendo poi
proprio in una strada più larga e si fermò a
fissare la casa di
fronte a lei.
«
É quella... » sussurrò Zwei, osservando
la casa e il giardinetto.
La ragazza camminò fino al cancello, per poi aprirlo e
percorrere il
vialetto e saltare fino ad una finestra. Meno
male che sono così abile, pensò
ridacchiando e osservando le due figure addormentate nei loro letti:
due gemelle. Zwei guardò i due compagni di sotto e sorrise
di nuovo,
sadicamente.
Sono qui!
» esclamò « Non vedo l'ora di dirlo al
capo!» continuò
poi, atterrando vicino ai suoi due compagni. « Andiamo
» sussurrò
poi, uscendo dal cancello e ripercorrendo le vie al contrario per poi
uscire da Fairy Oak. Sentiva ancora vibrare il suo corpo. Il capo li
avrebbe lodati e magari avrebbe avuto lei l'onore di fare quello che
dovevano fare: uccidere le due gemelle.
Angolino
della Near
:)
Molti staranno pensando: E
chi cavolo è Zwei? Bene
ù.ù gente, in questa Fanfiction è
presente anche Pandora Hearts xD
Sì, quell'unico e inimitabile Pandora Hearts. Ma come si permette sta Zwei di
entrare in casa degli altri???
È una Baskerville, poverina, è
normale che sia fuori di testa xD Comunque, non so perché
proprio un crossover tra
un libro, un manga e un altro libro ( presto scoprirete quale, anche se
credo che mi caccerano a calci da EFP ) ma m'è
venuta sta cosa di getto e di scrivere una BOIATA così xD
A presto.
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 : Elliot e Leo ***
Capitolo
1
Elliot
e Leo
Fairy
Oak era molto allegra quella mattina. Il sole splendeva su tutta la
città e Quercia salutava tutte le persone che si trovava
davanti. Ma
c'era un motivo, oltre al bel tempo, che rendeva febbricitante il
piccolo villaggio: presto, dei parenti del Sindaco Pimpernel
sarebbero arrivati da molto lontano e tutti erano curiosi di vedere
questi lontani parenti dei
Pimpernel. Non da meno lo erano i Periwinkle, soprattutto le due
gemelle.
«
Oh, Katherine! Perché devi essere così noiosa?
» disse Vaniglia
fissando la cugina dagli occhi verdi. L'altra storse la bocca. La
storia dei lontani cugini non la convinceva affatto. Posò la
tazza
di tè scuotendo la testa e pensando che saranno stati un
altra
famiglia di super ricchi seccatori che avrebbero inquinato
l'aria
di felicità che c'era a Fairy Oak da quando il Nemico era
scomparso.
Katherine si alzò dal tavolo della cucina, sospirando.
«
Vado a vestirmi » disse semplicemente e si avviò
per le scale. Una
volta Katherine non era così. Una volta sorrideva sempre;
prima
della morte dei suoi genitori. Un terribile incendio, che era stato
scaturito da una scintilla del camino che aveva colpito il tavolino
di legno che aveva preso fuoco, fuoco che era arrivato anche al
soffitto e così la casa aveva preso fuoco. Katherine era
fuori e si
salvò, ma i suoi genitori erano dentro casa. Tutti avevano
detto che
l'incendio non era stato appiccato da nessuno, ma Katherine aveva
visto qualcuno entrare in casa. Una figura incappucciata, vestita di
rosso con qualcosa di bianco che spuntava dal cappuccio.
Katherine
si sciacquò la faccia, si lavò i denti, annoiata
e poi si vesti,
ignorando le due cugine che ridevano e scherzavano.
«
Vi aspetto in piazza » aveva detto semplicemente ed era
uscita dalla
stanza strusciando i piedi. Era una giornata calda e le forze di
Katherine stavano come venendo meno. Uscì fuori, dove l'afa
era
ancora più forte e si trascinò fino alla piazza,
non molto lontana
e si sedette poi sotto una panchina vicino a Quercia che la
salutò e
lei rispose, stanca persino di parlare. Le girò la testa. I
capelli
castani erano sciolti. Male. Con quel caldo avrebbe dovuto legarli.
Si alzò, lentamente, ma sbandò, e la testa le
girò ancora di più.
Si sentì mancare. Sapeva che sarebbe caduta a terra e
avrebbe fatto
preoccupare Tomelilla, Dalia, Cicero, Vaniglia, Pervinca e tutta la
Banda del Capitano. Ma, prima che toccasse terra, due braccia la
afferrarono.
«
Ehi! É tutto a posto? Stai bene? »
sentì di nuovo la panchina che
la sosteneva. Aprì lentamente gli occhi, e ne
incrociò un paio
azzurro cielo. Appartenevano ad un ragazzo seduto vicino a lei. Aveva
una sacca da viaggio vicino e la fissava. Aveva dei capelli color
sabbia e sembrava preoccupato ma anche molto nervoso.
«
Sì » disse lentamente lei mentre il ragazzo
sembrò quasi
rilassarsi.
«
CAPO! La vuoi smettere di fare l'eroe? I tuoi parenti ci attendono!
»
un ragazzo con un grosso paio di occhiali e lunghi e arruffati
capelli neri si avvicinò. Avevano entrambi una camicia
semplice, un
pantalone e un gillet nero di sopra. Katherine fissava il ragazzo
vicino a lei.
«
Mi chiamo Elliot » sorrise il ragazzo dagli occhi azzurri,
poi
lanciò uno sguardo poco amichevole all'altro ragazzo.
« Lui è Leo,
un mio amico » continuò, mentre il ragazzo
occhialuto sorrideva
dolcemente.
«
Piacere di conoscerti. Scusa l'indelicatezza del mio capo, ma non e
abituato a contatti diretti con le ragazze» sorrise Leo,
mentre
Elliot diventava rosso.
«
STA ZITTO IMBECILLE! » esplose quest'ultimo, mentre Leo
scoppiava a
ridere.
«
Ora è meglio che andiamo» disse Elliot ancora
rosso, mentre si
alzava.
«
Ci sarai alla festa di stasera? Credo che a Elliot farebbe molto
piacere vederti» rise ancora Leo, mentre Elliot gli lanciava
uno
sguardo che diceva “Dopo
te la faccio pagare cara”.
Katherine annuì. Elliot sorrise, poi fece per parlare, ma
Leo lo
precedette.
«
Allora ci vediamo stasera! Scusa, ma abbiamo da fare! » disse
il
moro, afferrando Elliot per la manica e tirandolo via, mentre lui
ammala pena riuscì a prendere la sacca. Katherine li rimase
a
fissare mentre correvano via, proprio mentre verso di loro correvano
Pervinca e Vaniglia.
«
Ma lo sai chi sono quei due? » chiese Vì,
sconvolta.
«
Hanno detto di chiamarsi Leo e Elliot» mormorò
Katherine,
voltandosi.
«
Già, Elliot Nightray e il suo servo Leo. Elliot è
nipote del
Sindaco » continuò Vì. Katherine si
voltò di nuovo, ma i due
erano spariti. Elliot e Leo. Davvero una strana coppia. Uno con il
sorriso stampato in faccia, l'altro che sembrava arrabbiarsi per
niente. Katherine sorrise.
«
Allora, andiamo a prendere i vestiti per la festa? » disse
scattando
in piedi.
«
Sì, credo proprio che dovremmo andare! »
esclamò Babù, iniziando
a correre seguita da Vì e Katherine. Quest'ultima non vedeva
l'ora
di rivedere Leo e Elliot, ma specialmente Elliot.
Angolo
della Near
:)
Bella
Gente!!! Questo capitolo m'è venuto di getto questo
pomeriggio.
Volevo scriverlo, motivata anche dalla recensione :D
Mitika81:
Grazie :P Pandora Hearts è stupendo e Zwei è un
personaggio che,
nonostante la sua malvagità ignobile, mi piace xD Grazie per
aver
recensito e spero che il capitolo ti piaccia.
Allora,
per chi non li conoscesse, voglio farvi vedere Elliot
e Leo
Invece Katherine ( Non la Katherine
cattiva di The Vampire Diaries, solo che adoro Nina Dobrev e quindi
volevo così >.> )
Grazie a tutti i lettori ^^
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 2: La Festa (Parte 1) ***
Capitolo
2
La
festa
parte
1
«
Una festa, hai detto? » sorrise Zwei, alzando lo sguardo
dalla
bambola che stava torturando per posarlo su Bellepor che la guardava
storcendo il naso. Lei storse la bocca.
«
Ci andremo » disse semplicemente Bellepor e Zwei sorrise.
«
Sono molto felice di questa tua decisione. Ci saranno anche i
Nightray! Grazie, Bellepor » Zwei si alzò e
abbracciò l'uomo, che
rimase rigido. Zwei, intanto, sorrideva, pazzamente felice.
A
Katherine non piaceva l'idea di andare ad una festa tutta agghindata,
ma le piaceva l'idea di rivere Elliot e Leo... anzi, no, di rivedere
Elliot e basta. Quegli occhi così
azzurri, il sorriso
luminoso... arrossì solo a pensarci.
Si
guardò allo specchio: il lungo vestito blu le dava fastidio,
ma era
il più semplice che Primula avesse potuto fare.
Sospirò, mentre
Pervinca le arrivava alle spalle e sorrideva.
«
Sei fantastica » sorrise « Scommetto che non vedi
l'ora di rivere
quel tipo... come si chiamava... ah! Elliot »
continuò sua cugina
ridendo.
«
FINISCILA! » disse Katherine arrossendo, mentre Pervinca
rideva.
«
COME. HAI. FATTO. A. FARE. I. CAPELLI. IN. QUEL. MODO?»
ringhiò
Vaniglia, fissando i capelli della cugina. Lei sorrise.
«
Ti aiuto io! » disse avvicinandosi a Vaniglia per aiutarla.
Elliot
era di fronte allo specchio. Sbuffò. Non gli piaceva l'idea
di
andare alla festa, con tutte le ragazze che ci sarebbero state, ma
almeno avrebbe rivisto quella ragazza, di cui non sapeva nemmeno il
nome. Dietro di lui, Gil bisticciava con Alice, che non si sapeva
nemmeno quando era entrata. Elliot intanto fissava i suoi vestiti,
rigido, pensando a come avrebbe potuto uccidersi dopo l'umiliazione
che avrebbe presto subito.
«
Su, Capo! Ci sarà quella ragazza!»
esclamò Leo, mentre Elliot gli
praticamente ringhiava contro.
«
Quale ragazza? » Alice, Gil e Oz ( che era affiorato dal
bagno )
fissarono Elliot stralunati mentre lui deglutiva. Lui stava per
rispondere che non c'era nessuna ragazza, che Leo aveva preso un
colpo alla testa e si era messo ad inventarsi le cose. Ma Leo stesso
lo precedette.
«
Una ragazza molto carina che ha incontrato questa
mattina,
quando siamo arrivati.»
«
Aaaaaaaaaaaah ecco perché ci avete messo un sacco di tempo
ad
arrivare!» esclamò Alice « Elliot ha una
cotta! ».
Brutta
stronzetta! Pensò
Elliot
voltandosi per aggredire a morte Alice, ma Vincent arrivò
sulla
porta.
«
É ora di scendere!» cantilenò
quest'ultimo, battendo le mani.
Nella gola di Elliot si strinse un nodo.
«
… di … di già? » disse
Elliot nervoso. Vincent annuì e Gil,
Oz, Alice e Leo uscirono subito. Elliot rimase ancora a fissarsi e
uscì anche lui dalla stanza. Aveva lo sguardo fisso nel
vuoto e
quando arrivò nella sala, ammala pena riuscì a
respirare. Era pieno
di gente, ma la riconobbe in mezzo quella marea di gente: il vestito
blu, la pelle chiara e il sorriso stampato in faccia. Elliot ebbe il
desiderio di tornarsene indietro, ma scese coraggioso la scalinata,
mentre tutte le ragazze lo fissavano. Arrivò fino ai piedi
delle
scale e si fece spazio tra gli invitati. Molti già ballavano
in
mezzo alla pista. Arrivò di fronte a lei
che lo
fissò con fisso,
quasi in panico. Elliot si schiarì la voce. Alzò
lo sguardo verso
Leo e gli altri in cima alle scale che mimavano con le labbra delle
cose come “Ok! Sì, vai così! Sei
grande”; a volte erano davvero
imbarazzanti.
«Signorina...»
iniziò nervoso, poi si schiarì di nuovo la voce e
si fece coraggio. « Signorina, volete concedermi l'onore di
questo ballo?».
Lo aveva detto tutto ad un fiato, tendendo una mano, pensando che lei
l'avrebbe rifiutato. Ammala pena si conoscevano! Ma,
inaspettatamente, lei prese la mano di Elliot.
«
É un onore per me, accettare » sorrise lei. Elliot
sorrise e la
condusse verso la pista.
«
Piton è già dentro? » chiese Zwei,
mentre Bellepor annuiva.
Quest'ultimo era ormai Mangiamorte e faceva parte
dell'”esercito”
di Lord Voldemort.
Bellepor
annuì e Zwei sorrise.
«
Pronto ad entrare in scena, Yaxley? » sorrise Bellepor,
mentre
l'altro annuiva.
«
Ricordate: al mio segnale, scatenate l'inferno! » rise Zwei,
mentre
Bellepor e Yaxley scoppiavano a ridere insieme a lei.
Quasi
mi dispiace rovinare la festa ad Elliot... Naah! Sorrise
di nuovo Zwei ed entrò seguita dal gruppo di Mangiamorte
vestiti di
nero che si riversarono nella sala.
Angolo
Autrice
Zan
Zan Zaaaaan! Ed eco che i Mangiamorte entrano in azione capitanati da
quella st... brava ragazza di Zwei ^^ Purtroppo il capitolo
è corto, ma è diviso in più parti
ù.ù Allora, prima dei
ringraziamenti, vorrei mostrare a chi non conosce Pandora Hearts i
personaggi anche solo nominati ù.ù
Oz
(Ci piace!)
Alice
Gil
( Ci piace! )
Vincent
(Bah, anche lui ci piace xD!)
Zwei
( non l'ho fatta vedere! Grave D:; per lei, la foto migliore
era Quella di Pandora Hearts Wiki, ma c'è pure la
spiegazione di chi è xD)
Rispondiamo
alle recensioni:
Alice_Alyss:
Grazie :3 io AMO Elliot e non potevo lasciarlo da solo durante tutta
la Fanfiction, poverino D: è troppo figo per restare da
single!
Mitika81:
Sì, i parenti del Sindaco xD Lo so, Elliot ha la faccia da
schiaffi,
ma è bono per me :D A proposito, io Bellepor lo immagino
come Ben
Barnes, non so se lo hai presente xD
Comunque,
grazie a tutti ù.ù
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3: La Festa ( Parte 2) ***
Capitolo
4
La
festa
parte
2
Tatoe
owaru koto no nai kanashimi ga anata ubatemo
Wasurenaide sayonara
ga uso to omoeta hibi o
Hitori kiri de mita sora mo surechigau
naka de mita yume mo
Ano hi no mama nani mo kawarazu anata no naka
de ima mo zutto
The
Gazzette, Shiver (Kuroshitsuji II Opening)
Katherine
rimase a fissare i Mangiamorte che entravano nella sala da una parte,
poi si voltò e vide Piton affiancato da Lucius Malfoy.
Entrò in
panico. Dov'era la borsetta? Dentro vi era la bacchetta, se l'avesse
persa, sarebbe stato un guaio. Intanto, Elliot, si parava davanti a
lei, ma, lui, che di sicuro non sapeva niente, non aveva capito che
il pericolo era dietro. Piton era capacissimo di colpirla alle
spalle. Non sarebbe stata felice di morire per mano di un Avada
Kedavra lanciato da un codardo come Piton. Elliot si
voltò verso
di lei.
«
A proposito, non ti ho ancora chiesto come ti chiami » disse
nervoso. Katherine rise nervosamente.
« Katherine Periwinkle » disse sottovoce.
«
Bene gente » diceva Zwei dall'alto delle scale «
Noi abbiamo un
paio di persone – anzi forse più di un paio
– da prelevare».
«
Oh, cara, non credo ». Zwei si voltò e rise
fragorosamente.
«
Ma guarda chi c'è! Quel nano
di Ciel
Phantomhive! »
strillò, mentre Sebastian Michaelis, vicino al giovane
Phantomhive,
ebbe il primo sussulto in tutta la sua vita da demone.
«
Sei mediocre come rapitrice Zwei. E poi mi hai rovinato la festa
»
abbaiò Ciel.
Intanto,
Elliot indietreggiava con Katherine alle spalle. Zwei era molto
pericolosa e ci poteva scappare il morto lì in mezzo. Mentre
Zwei
bisticciava con Phantomhive, Elliot prese per un braccio Katherine e
uscirono dalla sala. Stranamente, nessuno degli uomini in nero si
mosse. Ma chi era il bersaglio di Zwei? Che fosse di nuovo Oz?
«
Dove stiamo andando? » chiese Katherine ad un Elliot sempre
più
nervoso. Di sicuro Zwei non era proprio la persona che voleva
incontrare lì.
«
Scappiamo, è ovvio! » disse, quasi con un ringhio.
I ticchettio dei
tacchi di Katherine gli dava alla testa. Lei si fermò,
dimenandosi
dalla sua presa. Elliot si voltò a fissarla.
«
Devo tornare indietro! C'è la mia famiglia
lì» E
poi devo uccidere una persona, avrebbe
voluto aggiungere, perché lei voleva davvero
uccidere
Severus Piton. Katherine si voltò e cominciò a
camminare di nuovo verso la sala.
«
No »
ringhiò Elliot, afferrandola per un braccio «
N-no» balbettò di
nuovo, mentre lei si voltava per guardarlo, con un sorriso.
«
Devo prendere la mia bacchetta, almeno quella. » sorrise lei
dolcemente.
All'improvviso
dalla sala cominciarono a provenire urla e lampi verdi. Katherine
cominciò a correre. Altro che bacchetta! Aveva paura per la
sua
famiglia. Elliot le correva dietro. Si trovò di fronte ad
uno
spettacolo orribile: stese a terra c'erano già una
cinquantina di
persone, per lo più Mangiamorte e la gente scappava di qua e
di la.
Katherine esaminò i corpi ad uno ad uno, ma nessuno
apparteneva alla
sua famiglia. Sospirò, ritrovando la sua borsetta a terra.
«
Elliot? » fece, voltandosi verso il ragazzo che scansava i
corpi,
andando verso di lei. Sorrise, almeno loro erano interi.
«
Forse è meglio andare, visto che non c'è
più nessuno » disse
Elliot « Ti riaccompagno a casa... anche se dovrai guidarmi
tu».
Scoppiarono a ridere.
Davanti
a casa Periwinkle, zia Dalia per poco non la strozzò. Tutti
la
abbracciavano, chiedendole dove fosse finita e lei rispondeva che si
era persa dal reso del gruppo. Mentre tutti rientravano, lei si
voltò
verso Elliot, che era rimasto in disparte.
Si
avvicinò a lui.
«
Ho quasi perso la mia bacchetta, avrei potuto rischiare di non vedere
più la mia famiglia e... mi è piaciuto ballare
quei pochi minuti
con te» sorrise ad Elliot e gli posò un bacio
sulla guancia. Lui
sembrò spaesato.
«
Buonanotte » disse lui spaesato.
Katherine
entrò in casa. Voleva cancellare dalla sua mente tutti quei
morti
che aveva visto; e non quale migliore modo per farlo che andare a
dormire?
Angolo
della Near
Bella
Gente!!!! Sì, c'è anche Ciel Phantomhive,
adesso!!! Lo straccio di
canzone all'inizio è dei The Gazzette, che io adoro :D La
canzone è
l'Opening di Kuroshitsuji II ( non fatemi pensare ad Alois ._.). E
come al solito siamo arrivati al momento in cui vi faccio vedere le
foto dei due tipetti apparsi all'improvviso e che non vanno d'accordo
con Zwei :D
Ciel
( CI PIACE xD)
Sebastian
( Lo stile di Sebastian non ha pari
ù.ù)
E
ora, rispondiamo alle recensioni :D
margii_pazzoide_chan:
Grazie xD Si, ben Barnes è proprio uno gnocco. Comunque
Elliot e Oz
sono tra i miei preferiti ( poi ci sono Gil, Jack e Break xD).
Grazie, molti mi dicono che ho fantasia, anche se io non trovo ._.
Mitika81:
Sì! Un Mangiamorte ._. Ho fatto una bella cavolata, eh? xD
No,
Elliot è Elliot xD no, vabbè, a me piace
perché è uno... ehm...
un fastidioso bonazzo :D Comunque, Piton ci voleva!!!! * Risata
maligna e si ingegna per far apparire all'improvviso Silente dalla
tomba*
Muhahahahaha...
ehm volevo dire, grazie tante a tutti i lettori ^^
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 4: Latowidge School ***
Chapter
Four
«Latowidge
School»
Roses
die
The
secret is inside the pain
Winds
are high up on the hill
I
cannot hear you
Come
and hold me close
I'm
shivering cold in the heart of rain
Darkness
falls, I'm calling for the dawn
Everytime
You Kissed Me, Pandora Hearts OST
Katherine
Pov
Avrei
dovuto degnare gli studenti di Latowidge della mia presenza.
Latowidge.
Non sapevo nemmeno che esistesse una scuola con un nome del genere.
Sbuffai, annoiata, cercando di non pensare alla divisa che avrei
dovuto indossare. Tamburellai con le dita sul tavolo, lanciando
sguardi di fuoco a Vaniglia, che era eccitatissima all'idea di
partire. Io lo ero per un solo motivo: avevo saputo che anche Elliot
Nightray sarebbe andato a Latowidge. Sorrisi, pensando a qualche sera
fa. Mi poggiai allo schienale della sedia.
«
É
ora di andare! » gridò zia Tomelilla entrando in
cucina. Pervinca
si alzò annoiata, mentre Babù saltellava. Mi
alzai di malavoglia
dalla sedia, strisciando i piedi.
Lillà
mi incenerì con lo sguardo, ciò significava che
dovevo muovermi.
Entrai in soggiorno, dove tutti i mobili erano spostati, per fare
spazio al centro. Io, Vaniglia e Pervinca formammo un cerchio, mentre
Cicero, Dalia, e Tomelilla sorridevano, salutandoci.
« Ci
vediamo a Natale! » esclamò Vaniglia e
all'improvviso diventò
tutto buio e mi sembrò di essere soffocata dentro un tubo. A
malapena riuscivo a respirare.
Maledetta
Materializzazione! Atterrammo davanti ad un grande edificio, che
doveva essere Latowidge. Mi accorsi di essere inginocchiata per
terra.
« La
prossima volta si viene con il treno » disse Pervinca, mentre
un
conato di vomito mi saliva fino alla bocca. Vomitai.
Pervinca
mi batté una mano sulla spalla.
«
Su, alzati, non vorrai farti vedere in questo stato da una certa
persona che è appena
arrivata. »
sussurrò Pervinca al mio orecchio. Alzai lo sguardo. Elliot
stava
entrando nel cancello, e guardava con disappunto Leo che leggeva
mentre camminava. Mi alzai di scatto pulendomi la bocca con un
fazzoletto che Vaniglia mi aveva dato.
Sentii
lo sguardo di Elliot su di me, mentre fissavo Vaniglia che
ridacchiavo.
«É
stato orribile » commentai, riferendomi alla
Materializzazione.
Vaniglia annuì, molto seccata. Elliot ci passò
accanto, lanciandomi
uno sguardo, con un mezzo sorriso. Indossava già la divisa,
bianca,
e teneva le mani in tasca. Proseguì mentre Leo gli mormorava
qualcosa e lui lo ammoniva con uno “Stai zitto!”.
Arrossii
e poi sospirai.
«
Meglio entrare » commentò Vaniglia, afferrando il
suo bagaglio,
proprio come la sua gemella. Io annuii e presi il pesante baule per
il manico, camminando nella polvere del cortile della scuola.
Elliot
Pov
In
carrozza. Eravamo arrivati in carrozza. Perché non
Materializzarci.
«
Potrebbe succedervi qualunque cosa! » aveva detto mio padre,
mentre
io alzavo gli occhi al cielo.
Ed
eccoci lì, io, Leo e Oz. Leo leggeva e Oz dormiva, quindi e
come se
io fossi stato solo. Guardai fuori dal finestrino, consapevole che
dietro di noi c'erano altre carrozze.
Che
noia. Latowidge School. Mi era sempre piaciuto andare a Latowidge, ma
quell'anno no. Sospirai. Quando avrei rivisto Katherine.
Sei
fissato, mi
dissi.
Scossi
la testa, eliminando quel pensiero. Sì, ero fissato e non
credo che
fosse poi un così grande problema.
E
poi che problema c'era se ero fissato? Non è mica vietato.
Leo
abbassò il libro e mi fissò... o almeno
così dedussi, visto che i
grossi occhiali mi impedivano di capire dovunque stesse guardando.
«
Stai pensando a lei » sorrise Leo, chiudendo di scatto il
libro. Lo
fulminai con lo sguardo.
«É
un problema? » abbaiai io, rabbioso.
«
No, figurati » disse Leo, riaprendo il libro e continuando a
leggere.
Sospirai.
Chiusi gli occhi e mi rividi il suo volto davanti. Ok, pessima idea
chiudere gli occhi.
La
carrozza rallentò. Finalmente eravamo arrivati. Scesi
annoiato,
mentre Leo svegliava Oz. Chiusi di nuovo gli occhi e mi riapparve di
nuovo il suo volto. No. Dovevo aprire gli occhi, almeno il suo volto
non ci sarebbe stato. Aprii gli occhi, ma non servì a
niente.
Infatti, Katherine era lì. E vomitava. Pesantemente.
Probabilmente
si era Materializzata.
Oz
corse da Alice e io presi il mio baule, lanciando a Leo uno sguardo
di disappunto, mentre leggeva. Katherine si rialzò di
scatto,
voltandosi verso la cugina e dicendo qualcosa. Io la guardai di
sottecchi , e lei arrossì.
«
Sei innamorato,
capo » mormorò Leo.
«
Sta zitto! » lo rimproverai, entrando nel portone della
scuola.
Angolo
della Near :)
Salve
ù.ù Bella gente, oggi non ringrazierò
proprio nessuno, visto che
nessuno ha commentato il capitolo precedente D: * Si dispera *Ma
meglio continuare :D Allora, la divisa di Elliot e Leo (
ù.ù ) è
quella che indossano nell'immagine che avete visto nel primo capitolo
( se non la ricordate andate a rivederla ) e poi, la canzone che
è
citata all'inizio è “Everytime You Kissed
Me”, che sarebbe Lacie
cantata. Vi lascio il link di You Tube: Everytime
you kissed me.
Grazie
:P
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Capitolo 6 *** Capitolo 5: Approcci ***
Chapter
Five
«
Approcci»
Katherine
Pov
Sospirai.
Il corridoio era vuoto. Camminavo forse da mezz'ora, completamente
sola, e mi annoiavo a morte. Eppure non potevo
fare altro che
camminare e camminare, o mi restava l'opzione di restare in camera
con le mie cugine e sorbirmi le loro domande su cosa provassi per
Elliot.
Non
capivo che problema avessero. Va bene, lo ammetto,
forse avevo
una cottarella per il nipote del Sindaco di Fairy Oak; ma che
problema c'era?
Il
rumore dei passi che riecheggiavano nel corridoio era insopportabile.
Avrei
quasi preferito restare in camera. Quasi.
Mi
fermai di botto a fissare il corridoio vuoto.
Dei
passi. Erano dei passi.
E
se le mie cugine mi stessero pedinando, credendo che io stessi
andando da Elliot?
O
se fosse Elliot stesso?
Arrossi
all'idea di trovarmi da sola con lui.
Dall'angolo,
per mia sfortuna, svoltò proprio Elliot.
Allora
era lui che pedinava me.
Deglutii
e feci finta di badare alle mie unghie.
Lui
mi si fermò accanto, ridacchiando. Lo fulminai con lo
sguardo.
«
Cosa c'è da ridere? » chiesi, in tono freddo.
«
Be', c'è da ridere che stai badando alle tue unghie nel bel
mezzo di
un corridoio deserto » rise lui.
Dio,
quanto era bello quando rideva.
Dio,
come stavo diventando frivola.
Lui
smise di ridere e mi guardò con aria di scuse.
«
Mi dispiace di essermi messo a ridere » disse, e poi
arricciò le
labbra.
Questa
volta fui io che risi. La sua era un'espressione davvero
buffa.
Lui ridacchiò. Mi asciugai le lacrime che mi erano venute
per il riso.
«
Dove stavi andando? » mi chiese lui.
Be',
stavo vagando per una meta poco precisa, sperando di non incontrarti
perché sapevo che, se ci fossimo incontrati ti sarei saltata
addosso. E tu, dove stavi andando?,
avrei voluto rispondergli, ma dopo sarebbe scappato a gambe levate.
«
In realtà mi sono persa » risposi io, rossa.
«
Ti va di venire a fare una passeggiata? » chiese lui, con un
sorriso.
Allora
voleva proprio che lo aggredissi! Cavolo,
smettila di sorridere!
«
Sì » dissi con un filo di voce e lo seguii per il
corridoio.
Non
dicemmo una parola, finché lui parlò.
«
Allora, sei sorella delle gemelle Periwinkle? » chiese, in
imbarazzo.
Io
scossi la testa. « Sono la cugina. Sono stata affidata alla
famiglia
di mio zio perché i miei genitori sono...» mi si
mozzò il fiato in
gola. Non mi piaceva dirlo. Deglutii
«
Ho capito » disse lui, in imbarazzo. Ora eravamo nel
giardino. Mi
sedetti sotto un albero. L'erba era fresca e profumava, come se
fosse stata appena tagliata. Anche Elliot si sedette accanto a me.
«
Avevo anche un fratello » sussurrai, mentre il mio sguardo si
perdeva nel vuoto « Lo hanno affidato ad un altra famiglia
».
Lui
si voltò a guardarmi, con lo sguardo pieno di compassione.
Mi
accarezzò un guancia, e d'istinto avvicinai un po' il mio
volto al
suo. Ormai eravamo vicinissimi.
«
Siete davvero molto
carini
» una voce
estranea, mai sentita. Ci interruppe. Mi voltai a fissare il
disturbatore.
Alto,
i capelli scuri, due occhi chiari e un sorriso furbo. Lo avevo
già
visto. Aveva la divisa proprio come me ed Elliot... Un momento.
Io avevo la gonna. E non era di certo lunga. Arrossii tremendamente.
Lo
sconosciuto era appoggiato alla colonna e mi guardava divertito.
«
Non c'è nulla
da
ridere » abbaiai, alzandomi di scatto. Lo sconosciuto rise.
Io
scappai via, rossa, mentre Elliot si alzava.
Bella
cosa. Ma chi era quel tipo? Lo avevo già visto, ma dove?
Angolo
Autrice
Zan
Zaaan xD Bella, gente!!! Sono felice che ai lettori sia piaciuto il
capitolo precedente, ma passiamo subito alle risposte alle
recensioni:
Alice_Alyss:
La canzone è stupenda, lo so :D Abbiamo gli stessi gusti
musicali?
XD Comunque, grazie e spero che il capitolo ti piaccia :D Eriotto
non so quando lo farò dichiarare D: Ma succederà
presto, te lo
prometto xD
Mitika81:
Ti avevo persa xD Grazie, comunque non importa se sei arrivata in
ritardo, non mi offendo :D Anche io sono una strafan delle divise
scolastiche xD soprattutto quelle di Hogwarts ._.
Bene
:D Spero che il capitolo sia venuto... ehm... decente!
Ciao
ciao :D
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Capitolo 7 *** Capitolo 6: Venuti da dove gli umani non possono andare. ***
<
Six
Venuti da
dove gli umani non possono andare
Humulus
Devy
– il Chain – guardava fuori dalla finestra, i
capelli neri
cadevano malinconici lungo la spalla.
Zwei
era avvinghiata al mio braccio e mi dava un po' fastidio, anche se
dovevo ammettere che la divisa le stava bene.
«
Sei patetica, Devy » sospirò Zwei, aggrottando la
fronte. Devy non
disse una parola. Era rispettosa. Quasi ridicola.
«
Allora, Sebastian, come mai sei qui? » chiese Zwei al
maggiordomo
della Pulce Phantomhive.
Sebastiano alzò gli occhi rossi.
«
Potrei fare la stessa domanda a voi; ma invece vi
risponderò: ho
dovuto accompagnare Ciel
» ridacchiò Sebastian, guardando il mio braccio
stritolato da Zwei.
«
Quindi la pulce è con te » dedussi, cercando di
staccarmi da Zwei.
Preferivo Heavy, infondo alla stanza, che ridacchiava.
«
Per forza » rise Sebastian. Poi sospirò,
giocherellando con il
papillon della divisa bianca.
Non
sembrava uno studente. Era fin troppo maturo. E per questo lo odiavo.
Odioso.
Il demone più odioso che potesse esistere. Con quel sorriso
calmo.
Già, era sempre tremendamente calmo.
« Da che parte
stai, Michaelis?
» chiesi, fissando gli occhi rosso sangue di Sebastian.
Sorrise.
« Credo dalla parte di chi non vuole uccidere le due gemelle
e la
ragazzina » sorrise, alludendo alla cugina delle gemelle.
Sorrisi. A
pensarci era carina.
«
Bene. Penso che stasera darai molto fastidio a Katherine, giusto?
»
chiese Sebastian, mentre io annuivo, sotto lo sguardo irritato di
Zwei.
Uscii
dalla stanza, mentre Michaelis rideva.
Devy*
.
Il
freddo mi penetrava nell'anima.
L'ultimo
sorriso di Sebastian Michaelis, lo ricordavo ancora.
Il
Sebastian Michaelis di una volta, che porgeva pochi sorrisi.
Devy
Michaelis, io lo sapevo.
Non
avevo bisogno di vedere quel falso Sebastian.
Io
vedevo la sua anima fredda e gelata, e l'odio che provava.
L'odio
che provava per il mio padrone. Humulus Bellepor.
Ma
nessuno capisce. É
inutile ragionare su questo.
Katherine
La
noia era inevitabile lì. La gente
passava come delle anime
in pena.
Passavano
con quei bauli grossi e con le sacche rigonfie, sulla schiena.
Io,
poggiata al muro, guardavo tutto. Con la divisa maschile.
Ero
riuscita ad ottenere la divisa maschile e ne ero fiera.
Tutte
le ragazze mi guardavano quasi con disappunto.
Mentre
gli inutili esseri
strani compagni con le strane espressioni mi passavano davanti.
Insulsi
esseri? Ma che penso?!
«
Pensi
la verità »
voce
conosciuta. Sentita qualche ora prima.
Il
disturbatore.
Uff.
Incrocio
il suo sguardo, mentre un sorriso gli illumina il volto.
«
Ma loro non sono esseri » dico in un soffio, mentre il
corridoio
sembra svuotarsi.
Lui
si siede. Piega la testa di lata, mentre nei suoi occhi sembrano
formarsi strane parole in una lingua diversa da quella conosciuta,
diventando dall'azzurro al viola.
Mi
raggela l'anima, quello sguardo.
«
Ma è la
verità.
Sono insulsi. In confronto a noi ». Noi?
Adesso
parlava al plurale.
All'improvviso
sembrai capire le parole all'interno dei suoi occhi.
Demoni
venuti da lontano, venuti da dove gli umani non possono andare.
Venuti
dal posto che tutti bramano di vedere, ma tutti hanno paura.
E
solo noi possiamo arrivarci, grazie all'invidia di chi sa, ma non
può.
Non
mi ero accorta che si era avvicinato a me, il suo volto vicino al
mio.
Reagì
alla scritta e al quasi
bacio
alzandomi di scatto.
Lui
alzò gli occhi; gli occhi erano di nuovo azzurri.
Corsi
via.
Demoni
venuti da lontano; ma
da dove? E io cosa c'entravo? Perché lo capivo?
E
solo noi possiamo arrivarci, grazie all'invidia di chi sa, ma non
può. Chi
è che sa cosa?
E
che cosa voleva quel tipo da me?
Mi
scontrai con qualcuno. Elliot.
Sorrise.
Lo abbracciai. Mi persi nei miei pensieri.
Venuti
da dove gli umani non possono andare.
Nota:
*Devy:
ho costruito una specie di storia intorno ad un personaggio inventato
di getto; Devy.
Sarebbe
una specie di sorella demoniaca di Sebastian Michaelis, che prova
dolore perché non riesce a capire come quella pulce di Ciel
( come
lo definiscono ) è riuscito a cambiarlo e lei no.
Forse
dovrei farci un Missing Moment. Forse è meglio ._.
Angolo
Autrice
Eh
eh è.é E quella del Missing Moment, è
una minaccia reale :D La sto
già scrivendo.
Spero
comunque che il capitolo sia abbastanza accettabile. Andiamo a
rispondere alle recensioni.
Mitika81:
Credo che il tuo sospetto sia proprio giusto xD Sono felice che il
capitolo precedente ti sia piaciuto, spero che anche questo ti
piaccia ^^
Alice_Alyss:
Cliffhanger
xD grazie, sei una fan accanita con Mitika81 ( la ragazza lì
sopra
xD ) e ormai sono sicura che mi seguirete fino alla fine. Spero che
il capitolo ti piaccia.
Bene,
grazie gente!!!
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