Stars on earth di Mapi (/viewuser.php?uid=69046)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Litigi e favori... ***
Capitolo 3: *** Scontri ***
Capitolo 4: *** Dissennatore... ***
Capitolo 5: *** Risveglio e lettere... ***
Capitolo 6: *** Guantini e bacini... ***
Capitolo 7: *** Eveline ***
Capitolo 8: *** Carte scoperte ***
Capitolo 9: *** Promesse ***
Capitolo 10: *** Buon Natale ***
Capitolo 11: *** Succedeva così ***
Capitolo 12: *** pensieri... ***
Capitolo 13: *** Gelosie ***
Capitolo 14: *** Fidarsi... ***
Capitolo 15: *** Rivelazioni ***
Capitolo 1 *** prologo ***
1-introduzione
Ed eccomi qui a
buttarmi in un'altra fanfiction,ma questa volta brancolo nel
buio.Perché se per la saga di Twilight avevo alcune mie
certezze,qui assolutamente no.E' la prima che scrivo su Harry Potter e
i suoi personaggi,ma si sa se questi iniziano a parlarti in testa e
dettarti le loro emozioni non si può che decidersi a scrivere e
lasciarsi trasportare nel loro mondo. Ed è proprio quello che ho
fatto. Mi sto lanciando in quest'avventura e spero nella vostra
clemenza.Vi prego siate buone e allo stesso tempo spietate.
Era una notte buia,ma tutte le notti erano buie da alcuni anni a questa parte.
Come se la luce fosse scomparsa per sempre,come se fosse stata nascosta
da qualche parte per non essere più liberata.Tutto era scuro e
privo di vita.
Ma poi,all'improvviso, una raggio accecante percorse il cielo illuminandolo.
< Mio signore l'avete vista? >
L'oscuro signore fece una smorfia e rispose. <
Certo che l'ho vista Codaliscia,non sono mica cieco >
Codaliscia,facendosi piccolo, non parlò più per la paura
che l'aveva colpito non appena il suo padrone l'aveva apostrofato.
< Chiama i miei Mangiamorte Codaliscia.Abbiamo un lavoro da
svolgere... > Ordinò.E Codaliscia lo sapeva bene,non si
disubbidisce a Lord Voldemort.
***************************************************************************************
La mente suggerisce ragioni che il cuore non vuol sentire...
Le lezioni erano cominciate ormai da tre mesi,nella scuola di magie e
stregonerie di Hogwarts
,e
tra un non molti giorni sarebbero iniziate le vacanze di
Natale.Il
soffitto stregato mostrava un cielo limpido e senza nuvole cosparso di
numerosi punti luce e una stupenda luna che illuminava tutta la sala
con la sua luce candida.I fantasmi svolazzavano indisturbati. Un grande
albero troneggiava nella Sala Grande.
Le sue decorazioni brillavano,le campanelline si muovevano magicamente
producendo un piacevole sottofondo alla cena appena iniziata.
Al tavolo dei grifondoro tutti gli studenti erano impiegati nello
svolgersi della serata.
Harry Potter osservava la piccola Ginevra Weasley approfittando di quei
momenti in cui non poteva essere visto. Ginevra Weasley spiava
Harry Potter tutte le volte che lui abbassava lo sguardo nel suo
piatto.Ronald Weasley mangiava senza misura ed Hermione Granger teneva
il naso infilato in un grande tomo che occupava parte dello spazio del
tavolo a sua disposizione per cenare.
< Mione anche mentre ceniamo? > chiese tra un boccone ed
un altro Ron.
La ragazza non alzò neanche lo sguardo,immersa nella sua
lettura e Ron sbuffò sonoramente.
< Lasciala in pace Ron.Se studiassi un quarto di quanto studia
lei
saresti il primo del tuo anno,anzi facciamo il secondo visto che non
potresti comunque batterla > lo sfotté la
sorella
difendendo la sua amica.
Neanche quel commento distrasse Hermione.Ma Ron stufo del suo silenzio
la richiamò. < Hermione! >
Solo sentendo il suo nome ella alzò gli occhi scontrandosi
con quelli di lui.
< O scusa Ron,parli con me? >
< Si Hermione.Devi proprio studiare anche a tavola? >
disse lui con un tono esasperato.
< Ti do fastidio? >
< Non litigate, per favore > la vocina dolce di Eveline,nuova
arrivata che doveva ancora abituarsi alle loro schermaglie,
cercò di mettere pace tra i due.
Ma < Si! > fu il commento secco di Ron.
< Bene allora spostati! > controbbattè
Hermione stizzita
dal suo modo di parlarle. Che fastidio gli poteva mai dare?
perché meritava senza motivo quel tono acido? Stava solo
leggendo.
Ormai mancavano poche pagine del libro preso in
prestito
dalla biblioteca doveva tornarvici entro quella sera,scadenza del
termine concordato con Madame Pince. Ed Hermione da diligente
studentessa qual'era non avrebbe mai infranto una regola
così
semplice. Quindi riabbassò gli occhi nel libro e si
estraniò dalla cena tranne che per qualche boccone tra una
pagina e l'altra.
Mentre Semus e Dean parlavano della prossima partita di Quidditch.
Serpeverde
contro Grifondoro. Lavanda e Calì erano intente a
spettegolare
su
alcune studentesse di Tassorosso colte con un biglietto d'amore
indirizzato al professor Piton in mano. Sicuramente un pettegolezzo
senza fondamento,nessuno scriveva messaggi d'amore all'untuoso
professor Piton ,finalmente chiuse la copertina del libro soddisfatta
di aver concluso la sua lettura.Finì la sua cena
frettolosamente
e alzatasi dal tavolo < Vado in biblioteca a consegnare il
libro! Ci
vediamo nella sala comune! > salutò i suo compagni e si diresse verso la grande porta .
Uscì dalla sala incamminandosi nel castello buio.
Dalle enormi vetrate poteva intravedere un paesaggio imbiancato da
soffice neve.Sorrise a quella vista contenta, perché anche
se
faceva freddo, tutto sembrava magico,e forse lo era proprio. Si sentiva
bene,Hogwart era casa. Certo le mancavano i suoi genitori,ma lei sapeva
benissimo a quale mondo apparteneva. Lei apparteneva alla magia,al
bellissimo mondo della magia. E così tranquillamente
passeggiava
verso la biblioteca.
Tranquillità.
Sensazione svanita di colpo quando qualcuno le sbarrò la
strada.
Tentò di aggirare quell' ostacolo ma lui si mosse con lei
impedendole il passaggio.Tentò di nuovo ma in
vano.
< Fammi passare! > disse esasperata.
Quel qualcuno non rispose,ma si limitò a fissarla. Gli occhi
d'ambra , i boccoli che le ricadevano sulle spalle, il cravattino
allentato e il primo bottone della camicia sbottonato dopo un'intera
giornata di studio, la gonna al ginocchio che le accarezzava la pelle
delle gambe fasciate dalle calze. Passarono attimi o ore ma nessuno dei
due si mosse fini a quando Hermione ritentò ma non vinse.
< Cosa vuoi? > chiese la ragazza incominciando a
impaurirsi.
< Non so se lo vorresti sapere veramente! >
confessò lui.
< Bene fai come credi Malfoy! > gli voltò le
spalle e
decise di prendere il secondo corridoio per raggiungere la biblioteca.
Si aspettava qualche insulto,qualche colorito epiteto,che la
riacciuffasse per farsi ascoltare.Ma niente. Il loro incontro si
concluse lì,con una domanda che non aveva trovato risposta.
Il ragazzo osservò le spalle della grifoncina scomparire e
sbuffò sonoramente, lasciando intravedere una certa stizza.
Ma
poi si ricompose e si incamminò verso il suo dormitorio ,nei
freddi sotterranei,dove le serpi avevano dimora.
Salutò il Barone Sanguinario, snobbo tutte le persone
presenti
nella sala comune dei Serpeverde,come era abituato a fare da loro
Principe e da Malfoy, e salì nella sua camera.
Un Blaise Zabini se ne stava sdraiato tranquillo nel suo letto con una
pergamena in mano cercando di decifrare la scrittura.Era una
lettera d'amore per lui,la terza in quella settimana. Soltanto la
terza,visto che era abituato a molte altre.Dopo tutto doveva cercare di
non deludere tutte le sue ammiratrici.
E fu così, rilassato che lo trovò Draco.
< Eccoti finalmente! > lo apostrofò.
< Mi cercavi? >
< No,ma volevo sapere che fine avevi fatto...Sei scappato dalla
sala
grande come se fossi stato inseguito da qualcuno. >
continuò
il moro.
< Io non ero inseguito da nessuno >
puntualizzò Draco
abbandonando la sua borsa con i libri del giorno e iniziando a
spogliarsi.
< No infatti, eri tu ad inseguire. >
Draco sorrise.Con Blaise non serviva mascherarsi,lui era il suo
migliore amico e lo conosceva avvolte meglio di lui. Prese
l'accappatoio
e indossandolo si diresse in bagno per concedersi una lunga e
rilassante
doccia.Dopo quella giornata desiderava solo quello.
O meglio sarebbe
stata l'unica cosa che desiderava che gli sarebbe stata concessa.
Angolo autrice:
Come avete capito è un Draco-Hermione,con vecchi e nuovi
personaggi.Scoprirete in seguito il ruolo di Eveline.Inoltre devo fare
una precisazione.Tra Voldemort e la morte c'è solo quello che ho
immaginato e che scoprirete,niente Horcrux.
Era solo il prologo ma come ho scritto prima vorrei conoscere le vostre impressioni.
Quindi commentate,commentate e commentate...Grazie e al prossimo capitolo. Baciuzzo Mapi.
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Capitolo 2 *** Litigi e favori... ***
2 litigi e favori.
A Angy,
grazie per
avermi convinta...
*********
LITIGI e FAVORI ************
< Ho detto di no! >
Qualcuno urlava non lontano dalla porta della sua stanza e la giovane
Hermione Graenger non poté far a meno di iniziare a riaffiorare
dal mondo dei sogni.
< E invece si Ron! >
Si,decisamente troppo trambusto per poter tornar a dormire anche se era
l'unica cosa che voleva visto che finalmente era sabato e la sera
precedente si era addormentata tardi per via del compito assegnato dal
professor Piton,un tema di cinquanta centimetri per spiegare
ingredienti, preparazione ed effetti della Pozione Caverna, un liquido
color smeraldo che emana una luce fluorescente provocando nella
persona che la assume uno stato di estremo tormento mentale e
dolore fisico, come se venisse torturata. Non letale come un Crucio ma
molto fastidiosa.
< Ginny come te lo devo dire,no no e no! > urlò il rosso
entrando nella stanza . < Diglielo anche tu Hermione. >
Lei per tutta risposta grugnì e si strinse ancora di più
sotto le coperte.Non c'era niente di più importante del caldo e
la morbidezza del suo piumone.
< Non sono affari tuoi Ron... >
< E invece si , se mia sorella decide di fraternizzare con il nemico. >
< Ma quale nemico Ron,e soprattutto non mi interessa se non vuoi.
Esco con chi mi pare anche se è Serpeverde! >
urlò la più giovane dei Weasley.
Hermione si lasciò scappare un risolino.
< Hermione sei una ragazza dopo tutto,convincila tu! > disse Ron.
Se prima era intenzionata a lasciare che i due se la sbrigassero
da soli,da bravi fratelli quel commento,"sei una ragazza dopo
tutto", la fece scattare seduta sul letto lasciando scivolare il
piumone fino alla vita. Ron si spaventò del movimento
improvviso facendo due passi indietro scansando per poco la
scrivania,mentre Ginny sorrideva trionfante vicino alla porta dove
sicuramente era rimasta fin dall'inizio,la rossa conosceva la sua amica
e sapeva come avrebbe reagito al riferimento di Ron alle ragazze ed
Hermione.
< Ronald Weasley,si DOPO TUTTO sono una ragazza anche io! E sai che
ti dico Gin ha ragione,non sono affari tuoi ne tanto meno la puoi
comandare. > Hermione era stata paurosamente calma.
< Ma....ma ... > provò a ribattere il rosso.
< Niente ma,non solo ti sei piantato in camera mia urlando ma mi hai pure insultata,quindi per favore esci e ciao. >
< Insultata? > Ron non riusciva proprio a capire come.Cosa aveva detto?
< Ho detto ciao. > sconfitto dopo quel saluto irritato, Ron
uscì dalla stanza passando davanti a Ginny che rideva adesso
sguaiatamente.Questa stava per seguire il fratello ma Hermione la
richiamò.
< Ginny entra e chiudi la porta per favore. > ordinò.
Ginny non poté far altro che obbedire,il tono di voce della ragazza non ammetteva diritto di replica.
Ginny si sedette sul letto e guardò Hermione in attesa che lei parlasse.
< Esci con un nuovo ragazzo? >
< No! > rispose la rossa.
< Perché Ron lo crede? >
< Perché ero in sala comune e stavo parlando con Eveline ed
ho fatto un apprezzamento su Blaise Zabini,anche Eveline lo trova
carino.Ron si è intromesso proibendomi di uscire con i
ragazzi e soprattutto con nessun Serpeverde. E non ciò
visto più. Mi ha fatto fare la figura della bambina davanti alle
altre e in più odio quando fa il despota. Tutto qui! >
< Già, tutto qui! > ed entrambe scoppiarono a ridere. Ron
riusciva a essere fastidioso quando voleva e nessuna delle due ragazze
poteva sopportare quel lato del carattere così prepotente.
< Perché Serpeverde? > chiese Hermione tra una risata e un'altra.
< Si sarebbe infuriato di più,così gli ho lasciato
credere che uscissi proprio con Blaise Zabini! Tanto, anche se
andrà da lui a chiedere, Blaise non dirà nulla e si
comporterà da quella serpe che è...Trattandolo male. >
e allora risero di nuovo.
Mentre erano ancora impegnate a prendere in giro Ron si sentì un
rumore provenire dalla finestra. Ginny si alzò per vedere cosa
fosse stato,un gufo dal piumaggio di un intenso grigio fumo teneva una
piccola pergamena serrata nel becco. La grifoncina la prelevò e
come era venuto il gufo se ne andò,chiunque avesse mandato
quella pergamena non attendeva risposta.
< Qualcuno ti ha scritto,anche se è troppo piccola per essere
una lettera,sembra più un messaggio. > porse la pergamena
all'amica e attese che l'aprisse.
< Non aspettavo posta!Mia mamma mi ha scritto due giorni fa!
dicendomi che sarebbero andati in vacanza a sciare e se volevo unirmi a
loro. >
Hermione aprì la pergamena e la srotolò.
< Buon giorno principessa! >
La ragazza stupita girò e rigirò quel pezzetto di pagina
cercando altro che non fosse quella frase. Ma chi era il mittente?
Nessuna firma,nessuna sigla,niente che non fosse quella frase.Solo una
stupenda calligrafia. Elegante e riservata.
< Hermione stai bene? > disse Ginny vedendola molto agitata e con
il fiato corto. Cosa poteva esserci scritto di così terribile da
farla impallidire'
< Hemione... > riprovò questa volta prendendo un suo polso e scuotendola un pò.
< Si -lunga pausa di silenzio-credo. > rispose finalmente Hermione.
< Ma è una brutta notizia? > chiese ancora Ginny.
< No, credo! >
< Insomma Hemione smettila di rispondere a monosillabi mi stai facendo preoccupare. >
Finalmente Hermione alzò lo sguardo da quel pezzo di pergamena,
passandola a Ginny. La rossa lo prese,lo lesse e inevitabilmente
scoppiò a ridere.
< Mi hai fatto morire di paura,credevo che fosse successo qualcosa,invece è solo..... >
< Uno scherzo > concluse ,frettolosamente,Hermione al suo posto,che stava riprendendo il controllo di se.
< Stavo per dire un ammiratore.Perché credi che sia uno scherzo? > chiese.
< Perché non è firmata! > spiegò la ragazza con gli occhi color dell'ambra.
< E allora magari è timido,ha paura di farsi
avanti!C'è qualcosa che non mi hai raccontato? > Ginny la
fissò negli occhi per scrutare l'animo della sua amica.
< No. > ribatté Hermione decisa. Un'altra occhiata molto
molto simile a mamma Weasley e la giovane decise che era
sincera.
< Bene allora scopriamo chi è! >
Hermione sobbalzò. < No,perché sarà
sicuramente uno scherzo e non voglio caderci. > aggiunse decisa.
< Hermione ma che dici, e se fosse il tuo principe azzurro? >
< E se invece fosse il mago cattivo? > contrabattè lei.
< Supposizioni finché non lo scopriamo. >
< Ginny ti prego,abbi pietà di me. > la supplicò.
< Facciamo così ci limiteremo ad aspettare altri indizi,ti
chiedo solo di mettermi al corrente.Per il resto me la vedo io. >
propose la rossa.
< E se lasciassimo perdere? >
< No >
< Indizi... non esagererai? > chiese Hermione .Conosceva bene la
determinazione della sua amica e un no categorico non sarebbe servito a
niente con Ginny.
< Non esagererò. > rispose l'amica.
< Non posso rifiutare altrimenti non mi darai tregua vero? >
< No non puoi. > decretò Ginny.
< Ok ma appena ti fai scappare le cose di mano non ti
racconterò più niente!E soprattutto non farne parola con
nessuno. > la minacciò.
< Affare fatto! > Ginny prese la mano di Hermione e la strinse per suggellare il patto.
< E ora scendiamo ho fame! Va a vestirti! > disse la grifoncina.
Sicura che dopo tutto ciò che era successo il sonno le era
completamente svanito,Hermione buttò definitivamente le coperte
all'aria e dopo aver preso un paio di jeans e un candido maglioncino
bianco si infilò in bagno e si vestì velocemente,pronta
ad un bel giro a Hogsmeade come tutti i sabato mattina.
*****************************************
Harry Potter aveva sempre adorato passeggiare con i suoi amici. Da
quando era salito la prima volta sul treno per Hogwart aveva trovato il
suo posto nel mondo. La prima volta che aveva impugnato la bacchetta
aveva capito che quello era il suo mondo. La magia era parte di lui.Poi
conoscendo Ron ed Hermione aveva anche scoperto la bellissima
sensazione di avere una famiglia,di essere a casa.
Non come con i Dursley.Nonostante Petunia fosse la sorella di sua madre
non aveva mai avuto affetto per il suo unico nipote dopo la disperata
uccisione dei suoi. Odiava la magia e quindi odiava anche lui.
Harry detestava,invece, tornare da loro per le vacanze estive. Sentire
disprezzare sua madre e suo padre,subire le angherie di suo cugino.Il
pensiero che avrebbe dovuto sopportare ancora per poco lo confortava
parecchio.Compiuti diciassette anni sarebbe stato libero di andarsene
dove voleva. Anche se una spada di Damocle che portava il nome di
Voldemort pendeva sulla sua testa e il suo padrino era morto.
Nell'istante in cui il suo pensiero volò a Sirius il suo cuore si incupì. Avrebbe urlato se avesse potuto.
Poi si voltò alla sua destra ed Hermione gli sorrise. Si
voltò alla sua sinistra e Ron gli schiacciò l'occhiolino.
Come sempre loro c'erano. Sempre ci sarebbero stati.Una delle poche
certezze che Harry possedeva.
Al loro gruppo si era anche aggiunti Ginny , Neville,Luna ed Eveline
,che anche se nuova del gruppo,poiché si era trasferita da poco
dall'Italia, si era integrata bene con tutti loro.Apparteneva alla loro
casa,ma Harry era sicuro che se anche non fosse stato così,la
luce particolare nei suoi occhi e la dolcezza infinita dei suoi modi
avrebbe conquistato chiunque,anche un Serpeverde,rendendola molto
vicina a tutti e facendo si che avesse molti amici.
Camminando optarono per i "Tre manici di Scopa"
per una burrobirra o una cioccolata calda visto il freddo che
faceva.
La neve aveva finito di scendere dal cielo già dalle prime luci
dell'alba e un pallido sole faceva capolino tra le ormai diradate nubi
ma nonostante ciò il freddo era pungente e tutto intorno a loro
bianco.
Stretti nei loro mantelli il gruppetto di ragazzi entrarono al pub
notando subito come un tepore fornito dai vari caminetti
riscaldava l'ambiente.Scelsero un tavolo vicino all'entrata e si
accomodarono ordinando sei burrobirre.
< Ancora devo incominciare il compito di Piton! > Neville era
piuttosto preoccupato. E giustamente ,visto che Neville restava il
suo bersaglio preferito.
La faccia del ragazzo mosse qualcosa nell'animo di Hermione che subito
si offrì in suo soccorso. < Neville se avessi
difficoltà puoi chiedere a me! >
Neville sembrò rincuorato < Grazie Hermione,magari te lo lascerò correggere. >
Ron subito alzò la testa scattando verso di lei < Hermione
perché quando te lo chiediamo noi tu dici sempre di no e adesso
ti offri volontaria? > chiese indicando lui ed Harry, che fece finta
di niente voltando il capo per non mettere a repentaglio anche la sua
di correzione del compito,visto che aveva avuto la stessa idea di
Neville.
< Perché Ronald la tua idea di aiuto è copiare dal mio
di compito,non lasciarmelo correggere. > dalla risposta acida della
ragazza e dal piccolo litigio avuto la mattina Ron capì che era
meglio lasciar correre.
In quell'istante fecero la sua entrata nel locale un bellissimo Blaise
Zabini ,un austero Draco Malfoy insieme a Tiger e Goyle che già
mangiavano ancora prima di entrare.
< C'è Malfoy! > disse Ginny.
< Speriamo che ci ignorino! > disse Harry.
E per quel momento la sua richiesta fu esaudita. Il quartetto li
passò senza infastidirli per sedersi a un tavolo non molto
distante da loro, ma quanto bastava per poter resistere li dentro
entrambi civilmente. Draco passò oltre, era vero ,ma non senza
dare una rapidissima occhiate al gruppetto che già sedeva.Si
accomodarono ed ordinarono anche loro delle burrobirre.
< Ma che posti mi fai frequentare Draco? è pieno di grifondoro! > iniziò Blaise per stuzzicare l'amico.
< Già ce ne sono veramente troppi,speravo in qualcuno in
meno! > alle parole di Draco entrambi sorrisero lasciando ignari
Tiger e Goyle che non capivano cosa ci fosse da ridere.
Dalla posizione occupata il biondino poteva benissimo osservare il
tavolo che gli interessava senza essere visto. La stralunata
corvonero,il babboccione grifondoro e la piattola Weasley e la nuova
arrivata sedevano dando loro le spalle,difronte al trio dei miracoli,
la mezzosangue come sempre era seduta tra lenticchia e il
sopravvissuto.Dal modo in cui gesticolava ,Draco capì che stava
tentando di spiegare qualcosa ai suoi compagni e che quelli non avevano
capito niente.Ed ecco, infatti che comparse la fossetta che sempre
compariva quando le sembrava che non si fosse spiegata
bene. Non le veniva neanche il dubbio che quelli non capivano
perché il grado di comprendonio che l'attorniava, a
parer di Draco, era di molto sotto la media.La sua adorabile fossetta
restava sul suo volto,tanto che a lui venne la voglia di alzarsi e
spianarla con un dito. Come aveva fatto a stregarlo? perché di
questo si parlava. Lei era una strega, la più brillante, e
l'aveva stregato irrecuperabilmente. Oggi poi non indossava neanche
qualcosa di particolarmente diverso dal solito. Ma vedere come quel
maglioncino bianco si sposava con il colore della sua pelle,i boccoli
scuri ma non troppo, era una dolce tentazione.
< Ok sei andato > si era perso una domanda,Blaise aveva interrotto i suoi pensieri.
< Cosa? > fece Draco per rimediare alla sua gaffe.
< Ma dove hai la testa? > Il moro seguì lo sguardo del
biondo e poi esclamò < Ah ho capito! > rise e poi riprese
< Ti chiedevo se per via del tempo rimanderanno la partita di
Quidditch. >
< Ancora non si sa , stamattina non nevica ma se riprenderà
come in questi giorni e vi sarà scarsa visibilità si!
> asserì Draco.
Adesso non erano più due gli occhi puntati sul tavolo non
lontano ma quattro,mentre gli ignari compari ancora mangiavano e
bevevano.
Blaise osservò attentamente il gruppetto per capire cosa avesse
attirato tanto il suo amico che non aveva mai concesso a nessuna tutta
quell'attenzione che adesso concedeva a lei,la regina dei Grifondoro.
La signorina so tutto io, come la chiamava Piton. La mezzosangue sempre
odiata. A lui non interessava tanto questa storia del sangue.Certo i
maghi migliori erano tra i purosangue,anche se la Granger era una
eccezione a quel principio.Non valutare attentamente la persona che ti
stava davanti era un errore che un Serpeverde non commetteva. Aveva
avuto vari modi per saggiare la sua bravura. Oltre che durante le
lezioni , la sua mano scattava sempre prima che il professore
avesse concluso la domanda,anche dal primo anno le sue imprese
all'interno della scuola erano state decantate da molti professori che
la osannavano. Aveva guardato un basilisco,entrata al ministero di
nascosto,protetto la pietra filosofare, scovato Sirius Black e ancora
non aveva compiuto nemmeno diciassette anni e soprattutto ancora il
Signore Oscuro era vivo. Non era nell'animo delle serpi come lui
combattere come i grifondoro ma di certo non si poteva non ammirare il
sangue freddo che lei possedeva.
Trascinato da quei pensieri guardò attentamente la ragazza e il
movimento del suo braccio che preso un fazzoletto asciugava ,non
potendo far a meno di ridere, diligentemente le labbra di Potter
sporche della schiuma della burrobirra. Potter prese dalla mano
della Granger il fazzoletto sfiorando la sua mano.Se quella scena non
era sfuggita a lui di certo non era sfuggita neanche al suo amico. E
infatti un bicchiere sbatté sul tavolo facendo riversare tutto
il liquido che conteneva e un furente Draco Malfoy era scattato
all'inpiedi come una molla. Blaise prontamente lo afferrò per la
spalla e lo fece risedere.
< Calma amico,che vuoi fare? > lo ammonì.
Draco obbedì alla presa dell'amico ma senza staccare gli occhi dal tavolo incriminato disse < Andiamo via! >
Tiger e Goyle anche se contrariati perché non avevano finito i
loro biscotti si alzarono senza discutere.Blaise si affiancò
all'amico già in piedi e gli sussurrò < Non li
stuzzicare,passa dritto! >
Ma non appena vicino al loro tavolo Draco iniziò < Bene
bene,oggi libera uscita Sfregiato? credevo che Silente ti tenesse
segregato al castello! >
< Fatti gli affari tuoi Malfoy > sbottò Harry.
< Ma sono affari miei se mi appesti l'aria! > continuò imperterrito Draco.
< Siamo entrati prima di te se ti disturbavamo tanto,appena ci
hai visto potevi benissimo far dietro front e non entrare. >
ovviamente Hermione Jane Grenger aveva difeso il suo migliore amico e
questo aveva fatto infuriare ancora di più il biondo.
< Zitta Granger.Non era una domanda,non c'è bisogno che faccia la saputella... >
< Come vuoi furetto.Stavi andando? Ciao! > rimbeccò Hermione.
Draco divenne tutto rosso di rabbia.Come si permetteva di trattarlo
così.Stava per scoppiare,il povero Neville,il più vicino
a lui,poteva sentire tutta la sua furia ma provvidenzialmente Zabini si
intromise.
< Come non detto Draco! > bisbigliò.
< Si noi andiamo. > e trascinò via con lui Draco e gli altri tre.
Non appena il freddo fu a contatto con il suo corpo Draco riprese piano
piano il controllo di se. La sua collera stava scemando ma ancora lo
possedeva, affrettò il passo affianco a Blaise con alle
calcagna Tiger e Goyle.
< Mi devi un favore. > disse Zabini.
< Cosa? non ti devo niente > ribatté Malfoy ancora molto incollerito.
< E invece si, avresti finito per insultarla pesantemente se non ti avessi portato via e poi te ne saresti pentito. >
Draco non rispose ma accelerò ancora.Blaise la prese come una
vittoria,se non aveva risposto sicuramente era perché sapeva di
dovergli un favore.
Angolo scrittrice:
Ciao ciao ;D
Il primo vero capitolo. Si iniziano a delineare i caratteri dei
personaggi. Spero che vi piaccia...Ringrazio tutti i lettori che si
sono fidati della pazza che sono e hanno letto il prologo.
Risposta alle recensioni:
ELVE89:Grazie mille...Non
vedo l'ora di leggere i tuoi papiri...è quello che voglio,sapere
cosa pensate di quello che scrivo.Quindi senza remorere,fai pure.
Tatydanza:Allora,contentissima
che ti piaccia. Si come avrai notato questa ff è scritta in
terza persona,non seguo il pensiero di nessuno,e devo dire che è
più difficile,ma mi volevo buttare.E quindi eccomi qui.Grazie
anche per rosa senza spine.Spero che continuerai a recensire. Bacio
Mapi.
jalilah:Non posso
svelarti in anticipo cosa succederà. Ma spero che continuerai a
seguirmi e a recensire. Già niente Horcrux. Ho visto un film e
mi è venuta in mente questa ff.Potevo solo scriverla.Spero ti
piaccia.
Angyr88:Contentissima che ti piaccia e grazie per avermi spronata a pubblicare ;D per questo ti dedico il capitolo. Grazie e bacio.
Allora non mi resta che darvi appuntamento al prossimo...Leggete e mi
raccomando recensite. Mi interessano le vostre opinioni e poi ad un
autore brillano gli occhi quando compaiono i numerini delle recensioni
accanto al nome del capitolo,non privatemi di questa gioia.*.*
Baciuzzo Mapi.
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Capitolo 3 *** Scontri ***
3- Scontri e feste
****Scontri ****
Come ogni volta che parlava, anzi litigava, con Draco Malfoy restava
per tutto il resto della giornata agitata,per quelle risposte che non
gli aveva dato e per le rispostacce che aveva incassato.
Hermione Granger
odiava con tutta se stessa essere chiamata signorina so tutto io. Piton
le aveva affibbiato quel nomignolo e i suoi alunni Serpeverde glielo
ripetevano in continuazione.
Ripensò alla discussione e di nuovo sospirò.
< Hermione basta. Sei stata bravissima per come lo hai
liquidato. Si
può dire che Zabini l'ha trascinato via e l'ultima parola
è stata tua,quindi non ci pensare più. >
disse Ginny
per risollevare il morale dell'amica.
< Lo so Ginny ma quel ragazzo mi indispone. > ed era
vero,lo
trovava arrogante e molto presuntuoso e non poteva far a meno di
scattare contro di lui anche se non ce l'aveva direttamente con lei.
Prima,infatti, non era riuscita a non rispondere al posto di Harry. Non
le capitava quasi mai con nessuno di essere acida ma con Malfoy le
veniva naturale.Come respirare. Lui non poteva dire un
qualsiasi
commento che lei subito scattava.
< Secondo me gli piaci... > Eveline lanciò
quella frase
ingenuamente e subito le altre due ragazze si voltarono verso di
lei,che si fece piccola piccola credendo di aver pronunciato un'insulto
a giudicare dalla faccia delle sue amiche.
< Eveline tu non lo puoi sapere,ma Malfoy odia tutto al di
fuori di lui e maggiormente me... >
< Perchè dovrebbe odiarti? >
azzardò la bionda.
spiegò
Hermione
con amarezza nella voce.
< Non ti conosco da tanto Hermione, ma ti ho osservata, chi
crede di
essere superiore a te si sbaglia e se lo pensa e
perchè non ti conosce.Sei fantastica. >Eveline poggiò
una mano
sul suo braccio e le sorrise. Hemione si arrese alla dolcezza di quel
viso e sorrise anche lei.
Conclusero lì il discorso ma la grifoncina riccioluta
restò turbata. Lei non voleva essere superiore a
nessuno,voleva
solo essere accettata e rispettata.
< E poi se un ragazzo fa di tutto per infastidirti,se si comporta in
modo odioso secondo me è perchè è innamorato di
te. > continuò Eveline.
< Ma tu non conosci Malfoy. > rispose Ginny.
< Ma conosco il genere maschile. Ragionano tutti allo stesso modo. >
< Quindi per te se ti trattano male sono cotti? che fine hanno fatto le romanticherie? > chiese allora Hermione.
< Quelle servono solo se ti vogliono portare a letto. > disse convinta la bionda.
< Ma chi te le ha insegnate queste cose? > domandò Ginny.
Eveline si guardò in torno. < Guardate li. > un ragazzo e
una ragazza camminavano verso di loro. < Lei è cotta di
lui,lui non la vede neanche. >
< Come fai a dirlo? >
< Lei lo guarda continuamente mentre gli parla,nonostante il terreno
su cui cammina la dovrebbe impegnare parecchio. Invece lui si guarda
intorno spaesato alla ricerca di qualcuno che lo salvi. >
< Accurata analisi. > affermò Ginny.
< Magari cerca qualcuno. >
< No Hermione fidati. > e infatti,non appena il ragazzo notò un amico cambiò strada andando verso di lui.
< Visto. > Eveline aveva avuto ragione.< E ti dico di
più,adesso si metterà d'accordo con il suo amico e se la
filerà velocemente lasciandola da sola. Pronte. Tre due uno...
ecco. > La ragazza era stata lasciata sola e quei due si
allontanavano in fretta per andare chissà dove.
< Impressionante, ma come ci riesci? >
< Ho solo osservato tanto. > rispose Eveline alla domanda di Ginny.
Con quei pensieri,ormai a pomeriggio inoltrato,ritornarono al castello
dirigendosi nella sala comune dei Grifondoro per poter posare i mantelli e dirigersi a
cena nella sala grande.
In poco tempo stavano già banchettando
sereni
per il bel clima di leggerezza che poteva mettere solo il sabato sera e per gli ultimi giorni di lezione.
< Questa sera ho proprio fame. >
< E quando mai Ron... > lo prese in giro la sorella.
Una testolina bionda appartenente a una figura minuta si avvicinò al loro tavolo accomodandosi e cominciò
< Le mia
compagne dicono che questa sera ci sarà una festa a
corvonero.Venite? >disse Luna.
Ginny subito fu risollevata da quella notizia,quella sera non le andava
ne di studiare ne di andare a letto presto e una festa era proprio
quello che ci voleva.
< Bellissimo. Ci speravo,non mi andava di rintanarmi in camera.
Sicuramente Luna.Io, Hermione ed Eveline siamo dei
vostri! >
< Ginny io non ho intenzione di venire. > Ad Hermione le
feste non piacevano.
< Perché? > chiese la rossa.
< Perché non voglio essere espulsa? > disse
sarcasticamente Hermione.
< O ma no sta tranquilla.Le mie compagne sanno il
fatto loro. > la rassicurò Luna.
< Dai Hermione ci divertiremo. > fece per
convincerla Eveline.
< No,sono Caposcuola,dovrei dare l'esempio,non buttarmi nella
mischia. > continuò lei imperterrita.
< Hermione dì piuttosto che hai paura! > la
stuzzicò Ginny.
< E di cosa scusa? >
< Che una certa persona si faccia vedere!!! > Ginny
sapeva
benissimo che se voleva far fare qualcosa ad Hermione contro la sua
volontà doveva sfidare il suo coraggio ed il suo
orgoglio.Quale modo migliore che nominargli un certo spasimante.
< Ma che dici Ginny... > Hermione sapeva che Ginny
conosceva i suoi punti deboli,sapeva come convincerla.
< Dimostramelo! >
< Ma chi? > Luna, invece,non sapeva niente.
Ma la domanda di Luna non fu ascoltata.Vi fu una lunga occhiataccia tra
le due.Entrambe stavano saggiando il loro temperamento.Entrambe non
avrebbero abbassato lo sguardo.
Poi Hermione si alzò scavalcando la panca dove era seduta
e disse < Nessuno Luna,non preoccuparti .E ora scusate
devo
prepararmi per una festa. >
Aveva vinto Ginny.
La festa si sarebbe svolta nella sala comune dei Corvonero e per
entrare avrebbero dovuto risolvere il ragionamento che gli veniva posto
dall'aquila. Molti studenti di Grifondoro, avendo saputo che Hermione
sarebbe andata alla festa, si incamminarono con lei per
superare
facilmente quell'ostacolo e non restare fuori dal dormitorio dei
Corvonero.
E quindi mezza Grifondoro tra cui Ron, Harry,Ginny,Lavanda,le sorelle
Calì,Neville,Seamus, Dean,Collin con il fratello Dennis e
Angiolina ed Eveline camminava verso l'aquila.
Sentito il quesito Hermione sorrise < Se lo nomini,non
c'è più! > era piuttosto semplice.
< Il silenzio > rispose sicura.
< Giusta intuizione! Prego > e il passaggio si
aprì lasciando entrare quel gruppetto entusiasta della loro
amica.
Hermione non aveva mai visto la sala comune dei Corvonero. Era molto
ariosa per la presenza di numerose finestre ad arco ricoperte da teli
di seta neri e bronzo,nel soffitto vi erano delle stelle su un manto
blu. Sicuramente illuminate per l'evento,Hermione riconosceva
l'incanto.In una nicchia di fronte la porta vi era una statua di marmo
bianco, Cosetta Corvonero,la fondatrice della casa.
La stanza appariva circolare e molto grande anche se per il numero di
studenti che vi erano risultava un pò costipante. Ma quello
era il bello delle feste no? Stare vicini e urlarsi nell'orecchio per
la musica assordante,che già era udibile.Le ragazze di
Corvonero ci sapevano fare,un passo fuori la porta del dormitorio non
si sentiva niente e invece un passo dentro tutto rimbombava.
Luna venne loro incontro e le accolse nella sua casa.
< Venite prendiamo da bere > le condusse al tavolo delle
bevande dove le ragazze si servirono quattro acquaviole.
Harry spuntò dalla folla ,prese un sorso dal bicchiere di
Ginny e trascinò le ragazze in pista.
< O no Harry, non tutte e quattro. > così Ron
prese
la mano di Luna e iniziarono a ballare insieme.
In un altro momento Hermione sarebbe stata gelosa di quel contatto,ma
adesso no,adesso che aveva capito che Ron era solo uno dei suoi
migliori amici. Prima pensava di essere innamorata di lui ma in cuor
suo sapeva che il ragazzo adatto a lei ancora non lo aveva
conosciuto,oppure era li da qualche parte e aspettava di trovare il
coraggio di avvicinarla. Hermione sorrise a quell'ultimo pensiero,
questa era l'influenza di Ginny.
Dall'altra parte della sala vi era in effetti,un ragazzo, che osservava
attentamente appoggiato al muro, con un bicchiere di firewisky in mano
una certa ragazza che danzava in mezzo alla pista. Dire che era
bellissima era dir poco. Indossava un vestitino color blu notte, di
velluto ,corto sino sopra al ginocchio ma a maniche lunghe con una
scollatura a barca sul davanti, ma che le
lasciava scoperta una buona porzione di schiena sul di dietro. Le Gambe
erano fasciate in dei collant invisibili e ai piedi un paio di scarpe
con un tacco moderato argentate. Non portava gioielli vistosi,ma solo
un braccialetto,il suo braccialetto di sempre, e un paio di orecchini e
non era truccata
eccessivamente.Il viso era perfetto solo un leggero ombretto con il
contorno degli occhi disegnato da una matita nera e le labbra
illuminate da un lucidalabra che le faceva apparire come dipinte.
Sembrava una bambolina di porcellana. La guardava e impallidiva per la
sua bellezza semplice ma spettacolare.
< Draco balliamo? > una voce piuttosto fastidiosa lo
ridestò dai suoi pensieri. Pancy Parkinson gli si era
avvicinato e aveva poggiato una mano sul suo petto per invogliarlo. Ma
lui non voleva ballare,lui voleva solo restarsene li ed osservare
quella creatura.
< No > rispose secco.
< Dai fammi ballare Tesoro > continuò lei.
< Ho detto di no! e non chiamarmi tesoro >
spostò la sua mano e sparì tra la folla lasciando
che quella si inviperisse più di quanto già lo
era di natura.
Hermione era stanca di ballare erano almeno due ore che si muoveva a
tempo di musica e le sue scarpe anche se non con un tacco vertiginoso
erano pur sempre con il tacco.
< Io vado a sedermi un attimo e a prendere qualcosa da bere.
> urlò alle orecchie degli amici mentre con gli occhi
perlustrava la stanza alla ricerca di Eveline che gli aveva lasciti
poco prima per andar a riposarsi un poco.
< Vengo con te? >
< Ma no Ginny continua a ballare con Harry io torno tra un
pò. > disse sicura che l'amica non si fosse mossa da
lì neanche per un secondo se non fosse stato estremamente
necessario,e lei non gli avrebbe fatto mai questo torto.Finalmente
Ginny era vicino ad Harry, e
questo la considerava una ragazza e non la sorella del suo migliore
amico Ron.
< Ok a dopo allora! > esclamarono insieme Harry e Ginny.
Mentre si era staccata dai suoi amici la musica cambiò e
Jason Samuels, un ragazzo Corvonero,il dj di quella sera disse
< Ok ragazzi questo è un lento,ma
particolare,ballerete solo con la persona che vi trovate di
fronte,chiunque essa sia. >
Hermione vide subito Harry ridere dolcemente e prendere la mano di
Ginny per avvicinarla a lui. Molti dei suoi amici si erano
già accoppiati , Seamus con Lavanda,Dean con Angiolina,Ron e
Luna.
Era meglio filarsela prima di essere invitata da qualcuno o peggio
restare sola in pista. Ma si voltò velocemente e non si
accorse di una presenza alle sue spalle andandoci a sbattere con tutto
il suo corpo. Perse l'equilibrio e stava per cadere all'indietro se due
mani non l'avessero trattenuta per la vita.Nella stretta Hermione
poggiò le mani sul torace del ragazzo e non
poté far a meno di sentire il suo buonissimo profumo,muschio
bianco.
< Scusami non ti avev... > ma le parole le morirono in
gola,il ragazzo che la stringeva era Draco Malfoy.
< Sta attenta se non ti avessi ripresa saresti finita a terra.
> le disse il ragazzo quasi cortese. Ma chi era quello il
gemello buono di Malfoy? Hermione lo fissava da vicino per la
prima
volta. Il suo viso era perfetto,come il suo fisico come poteva sentire
dalle sue mani poggiate sul suo petto. I capelli biondi , quasi
bianchi , gli conferivano un aria angelica.Ma solo l'aria perchè lei sapeva quanto poteva essere diavolo quel ragazzo.
Imbarazzata fino al midollo fece per allontanarlo spingendo
delicatamente con le mani e Draco la lasciò
fare.Senza dire niente si voltò e sarebbe scappata nella
direzione opposta se Blaise Zabini con una bellissima Dafne tra le
braccia per quel bizzarro lento non le ostacolasse la fuga.
< E no mia cara, devi ballare, ricordi cosa ha detto il dj?
> le disse sorridendo.
< Blaise > lo richiamò un Draco scioccato
dalle parole del suo migliore amico.
< O su per un ballo come fate....deponete l'ascia di guerra e
ballate!
> con una mano prese la spalla di Hermione e la voltò
nella direzione del biondo.
Hermione non ci stava capendo niente.Tanto era scioccata.
< Se tu non mi odiassi ballerei con te! > si riprese
infine cercando di provocare una sua reazione per poter svignarsela.
Ma tutto poteva immaginare tranne che Draco le posasse una mano
sulla vita e la attirasse di nuovo contro il suo petto. In modo
suadente abbasso la sua bocca all'orecchio della ragazza
e sussurrò < Forse ti sbagli! >
Quelle parole,la musica dolce, i capelli di Draco che le sfioravano il
viso,la luce soffusa, il corpo di Draco premuto contro il suo la
stavano facendo impazzire.Come un cocktail letale che ti inebria i
sensi e ti stordisce per bene.
Lei stretta a lui, le sue mani sui suoi fianchi ,la sua bocca a una
vicinanza così ravvicinata. Era in paradiso tra le braccia
di un diavolo tentatore.
Poi la musica finì ma la presa di Draco non si
allentò. Come se lui non la volesse lasciar andare. Hermione
fece forza sull'unico neurone che funzionasse ,si allontanò
lei, e questa volta riuscì a scappare da lui , da se
stessa,dalla festa e da quel caos interiore.
Draco rimasto solo imbambolato ,seguì la sua figura
finché non la vide sparire oltre la porta d'uscita del
dormitorio.
< Mi devi un altro favore ! > Blaise,comparso alle sue
spalle, aveva maledettamente ragione. Se continuava così
sarebbe stato indebitato con lui a vita.
Angolo scrittrice:
Allora secondo capitolo...Come avete letto è strettamente legato
a quello precedente. Avrei dovuto postarlo prima ma ,chiedo
perdono,ho avuto contrattempi. Cosa ne pensate? é un capitolo di
passaggio e conclude la situazione precedente,dal prossimo un pò
di vita. Le teorie di Eveline sugli uomini sono tratte dal film " la
verità e che non gli piaci abbastanza". Film molto carino che ho
visto da poco e che mi ha fatto riflettere. Se vi capita vedetelo che
ne vale la pena.
Spero che commentiate,anche perchè molte persone leggono.
Forza un pò di coraggio buttatevi e commentate. Grazie mille in anticipo e come sempre Baciuzzo.Mapi.
Risposte recensioni:
Angyr88: di niente, per la dedica intendo. Felicissiama che tu sia tornata più frizzante e allegra di prima...Bacino.
BarbaraK: Chissà se
è Draco a mandare i bigliettini ad Hermione...non te lo posso
dire,si scoprirà solo più avanti.Di sicuro è bello
cotto e se la vuole conquistare deve darsi una smossa. Vedrai e spero
che ti piaccia. A presto.
Jalilah: Si il personaggio di Blaise mi piace molto. E' bello,affascinante e composto. Sa come intervenire e frenare Draco.
Almeno io lo immagino così.Si,continuerò questa ff. E spero di ricevere molti consensi. ;D
Elve89: Mi aspettavo il papiro...Dove sei finita? Bacino Mapi.
Tatiana: Non hai commentato...Non ti è piaciuto? spero di rimediare con questo capitolo.
Ho finito...Per il prossimo non vi farò aspettare tanto....Quindi avrete poco tempo per recensire. Ci sentiamo presto.
Il prossimo capitolo si intitola Dissennatori ... Vi ho incuriosito?
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Capitolo 4 *** Dissennatore... ***
4-dissennatore
******* Dissennatore *******
Lunedì mattina nevicava di nuovo ed ininterrottamente da
almeno
quattro ore. Nonostante Hermione fosse una studentessa molto diligente
ci volle molta forza di volontà per abbandonare il tepore
del
suo letto per vestirsi.Quasi quasi stava valutando la
possibilità di restarsene a letto e sonnecchiare, e
magari poi più tardi dirigersi in biblioteca e studiare. Ma
poi
cosa avrebbero detto i professori se fossero venuti a sapere che la
loro pupilla saltava le lezioni senza un motivo serio,soltanto
perché il freddo la scoraggiava.Così con una
botta di
coraggio spinse via le coperte e si alzò.
In poco tempo fu
pronta per affrontare un nuova giornata scolastica e il freddo.
Nella sala comune dei Grifondoro trovò Harry e Ron che
parlottavano della prossima partita a Quiddicht .
< Hermione eccoti! Andiamo a fare colazione? > disse
Harry.
< Si! Ma dov'è Ginny? > chiese Hermione.
< è corsa fuori dalla sala comune poco fa parlando
velocemente. Abbiamo capito solo: scappo,compito Trasfigurazione,Mc
Granitt e strozza. > rispose Ron con la faccia molto comprensiva
per
la sorella. Daltronde anche lui aveva spesso ripetuto la stessa scena
cercando di studiare anche cinque minuti prima del compito per ovviare
al mancato studio preparativo.
< Andiamo > riuscì a farfugliare Hermione per
le risate.
Per i corridoi c'era già quella frenesia pre-lezione. Si
accomodarono al loro tavolo e fecero colazione sereni preparandosi alle
due ore di pozioni con il loro untuoso professor Piton e la sua casa di
Serpi.
< Speriamo che smetta di nevicare altrimenti niente partita e
vorrei
tanto vedere la faccia di Malfoy mentre gli soffi via un altro boccino.
> "Quiddicht sempre e solo Quiddicht" pensò Hermione.
E come se fosse stato richiamato,Malfoy fece il suo ingresso
nella
sala Grande. Hermione non volle perdersi neanche un minuto della sua
passeggiata per raggiungere il tavolo dei Serpeverde. La sua divisa era
impeccabile. I suoi capelli lasciati liberi dal gel ricadevano
scomposti.Credette di poter sentire anche l'odore di muschio bianco
della sua pelle.Una dolcissima fragranza che l'aveva fatta capitolare qualche sera prima.
Il suo mantello lo avvolgeva e nascondeva la vista di parte del suo
corpo.Fiero, elegante ed altezzoso si sedette e come
se si
sentisse osservato alzò gli occhi ed l'incatenò a
quelli
della brunetta.Non rise,non ghignò.Il suo sguardo era
serio.Hermione sapeva di aver ingaggiato una sfida a chi avesse
abbassato lo sguardo per primo. "Forse ti sbagli." bastò il
ricordo di quelle parole per farla arrossire e distogliere lo sguardo.
< A proposito venite con me a hosgmeade oggi? > chiese
Harry.
< Ma non possiamo... > subito lo spirito di caposcuola
aveva avuto il sopravvento.
< Si invece ho il permesso della Mc Granitt. Devo comprarmi i
guantini per la partita perché li ho consumati nell'ultima
contro i Corvonero. > spiegò Harry.
< Certo amico! > a Ron neanche a chiederlo. < O
no,non
posso,devo per forza iniziare il compito di Piton per
mercoledì
altrimenti se non lo consegno mi uccide. > si ricordò
in fine.E sicuramente non conveniva sottovalutare la velata minaccia del professore di pozioni.
< Hermione per favore non farmi andare solo. Sarebbe una noia
mortale. E la Prof non me lo permetterebbe. >
Ancora super imbarazzata per non attirare l'attenzione dei due su di
lei alla fine acconsentì.
< Va bene ma appena
finiscono le
lezioni e torneremo entro un'ora devo studiare. >
Soddisfatto Harry le sorrise e insieme si incamminarono per andare alla
tremenda lezione.Hermione ne sembrava impaziente,gli altri due non
capirono il perché. E di certo non potevano immaginare che
la
loro amica non fosse impaziente di andare al patibolo ma solo di uscire
da quella stanza e scappare da un biondino che non smise di fissarla
neanche un minuto.
Il biondino appena lei uscì sorrise di gusto.
< Che c'è ? > chiese Blaise.
< Niente . > rispose lui.
< Si certo,e io sono mago merlino. > Draco non rispose si
alzò e si incamminò per le due ore più
belle di
lezione, e non certo per la presenza di Piton.
Fortunatamente le ore erano passate veloci.Sia a lezione con Piton ,che
si era conclusa solo con venti punti in meno per i
Grifondoro,poiché Seamus aveva fotto esplodere il suo
calderone,
e sia per le altre lezioni.
In poco tempo si trovò sotto la neve a dover combattere con
il
vento che le spostava il mantello affianco ad Harry,direzione
Hosgmeade.
Se ne era pentita dopo i primi 20 metri e sarebbe voluta tornarsene al
castello.Ma non avrebbe mai lasciato Harry li e soprattutto non lo
avrebbe lasciato in quello stato. Il suo migliore amico era molto
pensieroso.Le era apparso così anche quella mattina ma altri
pensieri l'avevano distratta. Ma ora che potevano parlare tranquilli
gli avrebbe risollevato il morale,anche perché immaginava
cosa
lo turbasse,anzi chi.
< Quando hai intenzione di dirglielo? > chiese a brucia
pelo.
< Non lo so. > rispose lui incontrollatamente. <
Cosa? ma a chi? > si riprese subito.
Hermione rise. Era stato fin troppo facile farlo capitolare.
< Non fingere con me Harry,sei un libro aperto. > lo
ammonì dolcemente.
< O lo so,ma volevo almeno provarci. >sbuffò
quello.
< Allora quando glielo dirai? > ci riprovò lei.
< Anche se ero soprappensiero la risposta resta quella. Non lo
so.
Non so ne quando ,ne se mai lo farò! >
spiegò Harry.
< E perché non le vuoi parlare? >
< Perché un pazzo psicopatico cerca di uccidermi e
nel
tentativo fa terra bruciata intorno a me uccidendo tutte le persone che
amo? Ti va bene come risposta? > si le andava bene ma era stato
un
pò acido.
< Allora vale anche per me e Ron?vuoi che ci allontaniamo?
>
chiese arrendevole Hermione,non voleva urtarlo ma solo farlo
sfogare.
< Se servisse a fermare Voldermort lo farei. Vi chiederei di
allontanarvi. > disse sincero. A quelle parole lo
afferrò per
un braccio e lo strinse in un abbraccio fraterno.
< Ma questo non lo fermerà, e inoltre è
proprio quello
che vuole. Isolarti,non solo fisicamente ma anche emotivamente.Vuole
che tu sia solo. > affermò abbracciandolo
più
forte.
< Hermione lo so ma questo non mi dà nessun diritto
di
coinvolgere anche Ginny. Solo perché la amo non significa
che la
debba condannare a una vita in pericolo per stare insieme. >
Harry
era ancora più depresso se possibile.Si staccarono e
continuarono a camminare.
< Non capisci,siamo tutti in pericolo.Finché
Voldermort
respira lo siamo tutti. E' la guerra. Dalle una
possibilità.Falle scegliere la sua strada. Non negargli il
tuo
amore,non negarti! >
< Non lo so Hermione,non lo so proprio. >
< Pensaci almeno! >
La grifoncina capì che era meglio non continuare.
Così si
strinse nel suo mantello e camminò di fianco a lui come
aveva
sempre fatto pronta a sorreggerlo.
Harry resto pensieroso. Le parole di Hermione erano giuste.Ma lui aveva
paura.Una paura folle di vederla morire.Come erano morti i suoi
genitori,come era morto Sirius. Ma con Ginny non avrebbe resistito.
Sarebbe impazzito.Anche se fosse successo qualcosa ai suoi amici
sarebbe impazzito.Ma sentiva in qualche modo che se fosse successo
qualcosa a lei la voglia di vivere lo avrebbe abbandonato
perché sarebbe stato il dolore della perdita della sua anima.
A Hosgmeade fecero in fretta,si sarebbe fatto buio presto e non era
saggio restare fuori da Hogwart a lungo.
Harry pagò i guanti e si incamminarono verso il castello.
Hermione stava pensando a qualcosa per distrarre Harry. Ma poi
qualcosa cambiò.Il freddo si fece più pungente,la
neve che
aveva un
pò calmato la sua discesa,si appesantì formando
piccoli
cristalli di grandine.
< Harry qualcosa non va! > asserì spaventata
Hermione.
Harry che fino a quel momento stava solo annegando nel suo dispiacere
capì.
< Sfodera la bacchetta,ci sono i dissennatori >
disse Harry.
I dissennatori.Nella mente di Hermione iniziarono a susseguirsi una
serie di ipotesi. Voldermort era vicino? I mangiamorte stavano
attaccando? Il ministero era caduto?
Non era una novità che i dissennatori se ne andassero in
giro,l'anno prima avevano attaccato Harry a Privet Drive,ma essere
lì a pochi metri da Hogwart significava veramente che il
pericolo stava crescendo esponenzialmente,che Voldemort aveva sempre
più seguaci al ministero.Ma non era il momento di perdersi
in
supposizioni e tesi.
< Mancano pochi metri al cancello,corriamo,li saremo al sicuro.
> Harry le prese la mano e cominciò a correre.
Ma non fecero in tempo ,un dissennatore si avvicinò a lui e
iniziò a portar via tutti i pensieri
felici .Harry
rallentò la sua corsa ma Hermione continuò e
senza
lasciargli la mano lo trascinò con se.Erano quasi arrivati
ce
l'avevano quasi fatta ,il dissennatore però capì
che era
Hermione il punto di forza e lasciò Harry e si
accanì su
di lei. Sentiva la sua mente lasciarla.I suoi muscoli rallentare.Non
c'era altro da fare che affrontarlo,era solo uno se avesse prodotto un
patronum abbastanza intenso avrebbe scacciato la creatura.
< Expeto Patronum > ma non successe niente,solo
un lieve bagliore.
Ricordo felice: Passare i G.U.F.O con il massimo dei voti.
< Expeto Patronum > ancora niente.
Ricordo felice: La vista del castello di Hogwart a undici anni <
Expeto Patron... > non riuscì a finire stava
svenendo.
< EXPETO PATRONUM! > sentì la voce di Harry e
il suo cervo che inseguiva il dissennatore.
< Periculum > ancora Harry. Ma non riusciva
più a tener
gli occhi aperti e si abbandonò sentendosi afferrare
all'improvviso.Poi il buio.
*******************************************************
Blaise Zabini fumava una sigaretta tranquillo all'ingresso principale
della scuola di magia e stregoneria di Hogwart,appoggiato ad un
muretto,soffermandosi a osservare la neve che scendeva placida.Gli
alberi erano bianchi,l'intero paesaggio lo era.Persino il cielo.
Il bellissimo ragazzo rifletteva su tutto e niente. Voleva solo godersi quella pace.
Qualcosa,però stonò con tutto quel candore.Delle
scintille a raffica rosse spiccarono prepotenti.Blaise ci mise
pochissimo a collegare che quelle scintille erano state evocate con la
bacchetta,l'incantesimo periculum,qualcuno era in pericolo.
Gettò la sigaretta e si precipitò verso i
cancelli. Non
c'era tempo di avvertire un professore e poi sicuramente come le aveva
viste lui quelle scintille anche qualcun' altro .
Corse più veloce che poté con la bacchetta in
mano.
Aprì il cancello e mise a fuoco la figura che si avvicinava
a
lui.Non sapeva cosa aspettarsi quindi non fiatò.Ma non
appena la
figura fu più vicina e non appena il vento si
placò
leggermente scoprì la loro identità.
< Potter ! > esclamò sorpreso.
< Zabini! > disse lui.Blaise notò dal suo tono
di voce che
era stanco morto. Si avvicinò e comprese anche il
perché.
Portava qualcuno in braccio.
< Che è successo? > chiese allora.
< Un dissennatore, Hermione è svenuta. >
Hermione? adesso si che forse era meglio avvertire qualcuno.
< Dammela sei sfinito la porto io. > Harry gli
passò
Hermione affidandole alle sue braccia. Non lo avrebbe mai fatto se non
avesse avvertito i suoi muscoli cedere così prepotentemente.
Ma
aveva evocato un patronus e camminato per almeno 40 metri sotto la neve
con Hermione in braccio e così si dovette arrendere
altrimenti
sarebbero rovinosamente finiti tutti e due per terra.
< Passiamo i cancelli almeno saremo al sicuro! > disse
Harry.Blaise annuì strinse Hermione era congelata e tremava.
< Dissennatore? >
< Si,Zabini. Come ci hai trovato? > domandò
Harry.
< Ho visto le scintille. > chiarì.
< Grazie. Sei stato un incosciente però a venir solo.
> che faceva si preoccupava per lui?
< Non farmi i rimproveri alla Grifondoro per favore. Sareste
svenuti
entrambi sulla neve se non fossi accorso subito. > Harry
pensò che nonostante tutto restava un Serpeverede e che
quindi
poteva anche lasciar correre il discorso perché non sarebbe
arrivato da nessuna parte.
< Ti ho ringraziato infatti > Blaise pensò che
era sempre un Grifondoro.
Percorsero la distanza tra il cancello e il castello in silenzio.Uno
per risparmiare le forze e l'altro per organizzare i suoi pensieri.
Doveva portare la Granger in infermeria,avvertire Draco e poi far in
modo che lui non si precipitasse da lei.
Come aveva previsto Blaise la Mach Granitt ,Piton e Silente erano accorsi alla
vista delle luci rosse nel cielo.
< Potter > esclamò la Mach Granitt.
< O santo cielo. Hermione! >
< Zabini > disse Piton.
< Cosa è successo? > Silente era
molto più interessato ai fatti piuttosto che a fare
l'appello.
< Un dissennatore professore, poco fuori i cancelli della
scuola.
Hanno attaccato me ed Hermione.Ho evocato il patronus ma lei
è
svenuta lo stesso,l'ho afferrata appena in tempo. Ho evocato le
scintille e Zabini mi è corso incontro e mi ha aiutato a
portarla al castello. >
< Signor Zabini porti la signorina Granger in infermeria per
favore. Potter te la senti di seguirmi nel mio studio? >
< Si professor Silente! > e se ne andarono
insieme.
Blaise salì le scale che portavano in infermeria e con una
mano
ne aprì la porta. Meno male che la Granger non pesava niente
altrimenti sarebbe stato per giorni tutto dolorante.
< Signor Zabini che succede? > Madama Chipps si
allarmò subito.
< E' stata attaccata da un dissennatore è solo
svenuta. >
spiegò Blaise. La donna sgranò gli occhi e si
portò le mani al volto.
< La posi sul lettino ed esca la devo visitare. > disse
ripresasi. La sua identità di guaritrice si era subito messa
all'opera.
Lui non se lo fece ripetere due volte. Lasciò Hermione e
uscì dall'infermeria.
Non appena chiusa la porta corse verso i sotterranei. Draco doveva
essere per forza lì. Era quasi ora di cena e sicuramente il
biondino stava posando i suoi libri per poter dirigersi alla sala
grande senza scarrozzare troppi pesi.
E non sbagliò,infatti non appena detta la parola d'ordine
vide Draco che scendeva dalle scale dei dormitori.
< Draco! > quasi urlò.
< Blaise! > gli fece eco quello.
< Vieni ti devo parlare. > lo afferrò per un
braccio e lo ritrascinò in camera.
< Blaise che succede? Lasciami! > il biondino non era
molto contento dei modi che l'amico stava utilizzando.
< Siediti e giurami che prima di far qualsiasi cosa mi farai
finir di parlare. >
< Zabini stai bene? >
< Giuralo Draco! > sconcertato da tutta quella
determinazione non poté far altro che annuire e dire
< Lo
giuro! >
< Bene... > Blaise pensò a un modo indolore
per dirlo senza scatenare l'amico che spazientito lo spronò < e bene? >
< O d'accordo,non c'è un modo piacevole per dirlo!
> disse Zabini.
< Dirmi cosa ?per merlino mi stai facendo innervosire. >
< Ok ,ok .Ero fuori che mi stavo fumando una sigaretta ho visto
delle scintille luminose e sono corso.Tutto mi potevo
immaginare
tranne di vedere Potter e la Granger. Sono stati attaccati da
un
dissennatore poco lontani dai cancelli di Hogwart. Potter ha scacciato
il dissennatore ma Hermione è svenuta. Lo sfregiato ha evocato un
periculum
.L'ha portata in braccio fino a qualche passo prima dei cancelli.
>
Come previsto la reazione di Draco non tardò ad
arrivare.
Si alzò di scatto dal letto e si precipitò verso
la
porta. Ma Blaise fu più veloce e vi si parò
davanti.
< Hai giurato > gli ricordò.
< Lasciami passare! > lo minacciò quasi.
< Fammi finire.Potter era sfinito gli ho preso la ragazza dalle
braccia e l'ho portata in infermeria. E sono corso qui. Ti prego
rifletti un attimo se ti presentassi in infermeria nessuno capirebbe la
tua presenza li. Devi aspettare.Andrò io e non mi
muoverò
di li.Alla fine l'ho portata io e ci si aspetta che stia li
finché qualcuno non mi venga a sollevare dall'incarico.
Silente
stesso mi ha chiesto di accompagnarla. > Draco era
furente,cercava di spostare Blaise da davanti alla porta ma quello
sembrava ostinato.
< Blaise fammi passare. > gli ordinò.
< NO,finché non ti sarai calmato. >
< SONO CALMO! > urlò Draco.
< Vedo vedo. > lo prese in giro.
Draco si rese conto che non lo avrebbe fatto passare. Si risedette sul
letto e fece un respiro profondo. Si portò le mani alla
tempie.
Senza alzare gli occhi parlò < Faremo
così.... >
************************************************************
Madama Chips era l'infermiera della scuola di magia
e
stregoneria di Hogwart da tempo immemorabile ormai. Instancabile e
materna, tutti gli studenti la conoscevano e la ammiravano. Era dedita
al suo lavoro e lo svolgeva sempre con scrupolosità. Il
fatto di
avere più di uno studente da curare non la spaventava, anzi
si
impegnava il doppio. Infatti non solo in quel momento
soggiornava
in infermeria Hermione Granger ma uno spossato Draco Malfoy
era
appena entrato e presentato al suo cospetto accompagnato da Blaise
Zabini.
< Madama vorrei sapere come sta la signorina Granger
così
potrò riferire al preside. > chiese con un tono
adulatorio
Blaise.
Draco nel frattempo si guardava intorno.Nessun altro studente era
presente oltre a loro,solo una tenda era tirata, e questo giocava a
loro vantaggio. Niente occhi indiscreti da eludere o minacciare.
< Bene signor Zabini. E' solo stanca e infreddolita. Le ho dato
una
pozione ricostituente e una soporifera per farla
riposare.Direi
che dormirà tutta la notte. > alle parole
dell'infermiera un
sospiro si espanse nell'aria,un sospiro che attirò
l'attenzione.
< E tu signor Malfoy perché sei qui? > chiese
allora.
< Madama credo di avere la febbre. Potrebbe visitarmi? >
Draco
era stato molto persuasivo e l'aveva guardata dritta negli occhi per
poterla convincere.
< Vieni da questa parte. > lo fece accomodare su un
lettino e
presa la bacchetta iniziò a esaminare il suo corpo. Dopo
un'attenta valutazione la Chips parlò.
< Solo qualche decimo signor Malfoy. Sarà stato un
colpo di
vento. Le darò una pozione ma non ci sarà bisogno
di
restare qui.Ma le consiglio di andare nel suo dormitorio e riposarsi.
>
< Grazie > disse riconoscente Draco.
L'infermiera lo lasciò li e si infilò nella
medicheria chiudendosi la porta alle spalle. Draco scattò
dal letto e andò incontro alla tenda chiusa.
< Fa presto! > disse Blaise.
Si infilò velocemente all'interno della tenda e
osservò
la ragazza. Sembrava che stesse bene anche se ancora tremava un
pò,sicuramente per il freddo. Era sempre bellissima.Si
rannicchiava sotto le coperte e i suoi capelli si aprivano a ventaglio
sul cuscino. Draco si avvicinò al suo viso. Sembrava
rilassato,sicuramente le pozioni che le aveva dato l'infermiera avevano
fatto effetto. Le sue labbra erano un pò scure,ma
anche per
quello sicuramente c'entrava il freddo. Le afferrò un ciuffo
ribelle e glielo portò dietro le orecchie scoprendo
così
la sua guancia candida. Dormiva beata con una manina sotto il
viso e l'altra posata sul cuscino.Le si avvicinò
di
più. A un certo punto sospirò e il suo alito
caldo gli si
infranse sul viso. Odorava di orchidea,tutto il suo corpo. Ma quello fu
la goccia che fece traboccare il vaso. Anche se addormentata
posò le sue labbra su quelle di Hermione. Appena si
sfiorarono
il cuore del ragazzo esplose.Non cercò un contatto
più
ravvicinato ma solo un casto bacio. Le sue labbra erano congelate al
contrario di quelle di Draco che erano roventi. Estate
inverno,ghiaccio fuoco. Ma non era riuscito a resistere era stato un
richiamo.La sua sirena.Sapeva che ne avrebbe desiderato sempre di
più.Ma l'avrebbe attesa,l'avrebbe fatta innamorare di lui.
Ci
sarebbe riuscito. Quando l'aveva stretta durante quel lento non era
sembrata così reticente.Sicuramente era stata presa alla
sprovvista ma non si era discostata o allontanata. Era rimasta stretta
a lui.E lei non lo poteva sapere ma non l'avrebbe più
lasciata
andare se non fosse scappata appena finita la musica. Non
l'aveva
rincorsa ma solo perché quella sera tenerla tra le braccia
era
stato inaspettato e troppo anche per lui. Come adesso non avrebbe
resistito.Non si sarebbe fermato se non ci fosse stato un qualcuno che
minacciava la loro solitudine.
< Draco sta tornando > la voce di Zabini interruppe quel
momento paradisiaco.
A malincuore si separò da lei ma prima di uscire le
sussurrò all'orecchio < Ci vediamo presto mia piccola
mezzosangue. >
Velocemente lasciò il suo nascondiglio e si risedette sul
letto.
< Scusami sign.Malfoy ma non la trovavo. Ecco a te. Bevi non
appena ti metti a letto. > disse con fare medico l'infermiera.
< Bene la ringrazio e arrivederla. > scese dal
letto e si
diresse nel suo dormitorio scambiando prima di uscire uno sguardo di
intesa con Blaise. Lui sarebbe rimasto l'avrebbe tenuta d'occhio.
Intanto che scendeva verso i sotterranei pensava al suo bacio. Quello
era stato il loro primo bacio. Non avrebbe dovuto, lei era addormentata
ma non se ne pentiva proprio. Lei era sua.Era solo questione di tempo.
Pensò inoltre che i Weasley ogni tanto servivano a qualcosa.
Prendere i fondenti febbricitanti dei gemelli
Weasley da
un mal capitato studente del secondo anno dei Grifondoro era
stato facile. Dopotutto aveva una certa nomina in quella scuola.Essere
il Principe delle serpi,oltre che un Malfoy ,incuteva un certo timore
oltre che tra i più grandi soprattutto tra i più
piccoli e
quindi era stato fin troppo facile ottenere ciò che voleva.
E
lui voleva vederla e assicurarsi che stesse bene.
Angolo autrice:
Allora lo so che avevo detto che avrei aggiornato presto ma purtroppo
non ho potuto proprio farlo prima.Tra impegni e feste solo
oggi...Perdono...In compenso è un pò lunghino e spero che
non vi annoi ma che,anzi, la lettura sia piacevole.
Ditemi voi cosa ne pensate,mi rimetto al vostro giudizio.
Risposta alle recensioni:
Angy: Mi dispiace ma
purtroppo non ho perle di saggezza su quest'argomento perchè
sono fidanzata da troppo, e quindi di conseguenza sono fuori dal giro
da tanto. A Draco piace Herm e da questo capitolo si evince in modo
particolare.Spero di stupirti. Bacino.
Elve89:Non ti
preoccupare per l'assenza ma spero che recensirai anche questo
capitolo.Sono felicissima che la storia ti piaccia.Draco è
geloso,quasi possessivo.Anzi possessivo...ahahahah...Ecco il tuo bacio
anche se non consenziente.Certo che aspetto le tue recensioni. Ho letto
e commentato la tua storia.....e ti prego non dire che non sei al mio
livello...Siamo tutte scrittrici dentro secondo me e non c'è un
migliore ed un peggiore..Sei bravissima anche tu..aggiorna presto.
jalilah:Ecco il capitolo.Ti è piaciuto?..Draco deve qualcos'altro a Blaise...ahahahah....
Barbarak:Ancora una volta Blaise lo ah salvato...spero che questo capitolo ti sia piaciuto...Bacino...
Ancora una cosa: commentate,commentate e commentate...Bacino Mapi..
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Capitolo 5 *** Risveglio e lettere... ***
Risveglio e lettere...
******** Risveglio e Lettere *******
Il suo corpo era tutto dolorante e aprire gli occhi quella mattina fu
un vera fatica. Riaquisire i sensi ancora più difficile. Si
sentiva stanca e spossata ma ,nonostante tutto, bene. Le faceva male
anche il petto. Inspirò lentamente e l'odore che
sentì le
fece sbarrare gli occhi.Quella non era la sua stanza. Un lontanissimo
odore di muschio bianco era presente nella stanza.Ma Hermione era
sicura che ci fosse.Era una sensazione o forse l'intorpidimento che
sentiva ,ma non si poteva sbagliare su quello.Conosceva quella fragranza
e sentirla le produceva strane emozioni.Contrastanti.Attrazione e
repulsione nello stesso tempo. La persona che aveva quell'odore
l'attraeva a se e la respingeva con altrettanta forza. Ma non era il
momento di pensare a questo o oltre a tutti i dolori che già
aveva avrebbe aggiunto anche un forte malditesta.Cercò di
mettere a fuoco l'ambiente e capì di essere in infermeria.
Ma
come c'era arrivata? Era uscita con Harry.
Pensare al suo amico le
aprì la mente,adesso ricordava il dissenatore, il freddo, il
patronus mancato,il cervo di Harry, le sue braccia che la tenevano per
non sprofondare nella neve. Era successo davvero. Non era un sogno. Ma
poi? cos'altro era successo?
Qualcosa premeva tra le sue scapole. Si voltò lentamente e
trovò accanto a lei che dormiva su un fianco
poggiando,appunto
la testa sulla sua schiena, Ginny.
Hermione punzecchiò il naso dell' amica per cercare di
svegliarla. Dovette faticare un pò,ma alla fine ci
riuscì. Ginny aprì gli occhi e si
trovò faccia a
faccia con Hermione.
< Ehi sei sveglia! > disse la rossa ancora nel sonno.
< Si! quanto tempo ho dormito? >
< è da ieri sera,Blaise ti ha portato qui
alle sette
più o meno,eri svenuta,Madama Chips ti ha visitato e dato
una
pozione per dormire.Non hai ripreso conoscenza.Sono stata qui tutta la
notte.Ho avuto il permesso da Silente,in persona.Voleva restare Harry ma madama
Chips ha ritenuto opportuno che restasse una ragazza. > le
spiegò.
Alcuni raggi solari spuntavano dalla finestra per rivelare un sole
ormai alto su in cielo,quindi aveva dormito circa quindici
ore.
< Ginny, Harry sta bene? >
< Si è solo un pò sconvolto per quello che
è
successo. Ma lui non è neanche svenuto. Madama gli ha solo
prescritto tanta cioccolata. > rispose Ginny abbassando gli
occhi.
Se prima aveva delle speranze per lei ed Harry adesso erano svanite nel
nulla. Ginny sentiva che lui provava qualcosa per lei,ma sentiva anche
che la paura di legarsi a qualcuno lo paralizzava. Ma lei non si
sarebbe arresa,solo che adesso per qual maledetto dissennatore avrebbe
dovuto ricominciare tutto dall'inizio per convincerlo che lei avrebbe
preferito mille volte combattere al suo fianco piuttosto che stargli
lontano.
Hermione capì cosa stava passando l'amica e ricordava
benissimo
le parole di Harry prima che quel dissennatore facesse la sua
apparizione,ma preferì non peggiorarle l'umore quindi non
disse
niente. Harry le aveva promesso che ci avrebbe pensato e lei glielo
avrebbe ricordato.
Poi qualcosa ritornò alla mente di Hermione.
< Chi mi ha portato qui? > chiese scioccata.
< Zabini! >
< Cosa? >
Ginny rise dell'espressione sbalordita < Si.Dopo che Harry ha
scacciato il dissennatore ha scagliato l'incantesimo periculum e il
primo a soccorrervi è stato Blaise Zabini. Harry era
stanchissimo perchè ti aveva portato in braccio quasi fino
ai
cancelli così Blaise da lì ti ha presa
e portata in
infermeria. >
Blaise Zabini,Serpeverde,amico di Draco Malfoy l'aveva presa e portata
in braccio per mezza scuola solo per aiutare lei ed Harry? tutto
ciò era impossibile.
< Non ci credo. >
< Credici invece. Perchè lo ha fatto. >
rimbeccò Ginny.
< Adesso mi tocca ringraziarlo. > fu il
primo pensiero passato lo stupore.
< A proposito di Serpeverde.Hai ballato con Malfoy. >
< Pensavo non te ne fossi accorta ! > ansi Hermione lo
sperava .
< Dimmi tutto. >
< Non c'è niente da raccontare, ci sono andata a
sbattere
addosso mentre scappavo da quel lento che si era inventato il dj,se non
mi avesse afferrata sarei finita a terra. Poi me ne stavo andando ma
Blaise mi ha rivoltata verso di lui perché dovevo stare al
gioco
e ballare con lui. Tutto qui! >
< Tutto qui? Hermione hai ballato con Malfoy senza affatturarvi
a vicenda e tu mi dici tutto qui? >
Un ticchettio alla finestra attirò la loro attenzione. Era
lo
stesso gufo, piccolo e bellissimo e aveva una piccola pergamena stretta
nel becco.
< O no! > scappò a Hermione. Ginny non
potè far a
meno di ridere. E tra le risate si alzò e si diresse alla
finestra aprendola e prendendo il messaggio porgendolo alla riccia.
Anche questa volta il gufo spicco il volo.
< Mi
hai fatto prendere un bello spavento...Ti prego sta attenta...
>
< Che c'è scritto? >
< Tieni leggi! > e le passò il foglio.
< Me lo immaginavo. > disse la rossa.
< Tu hai capito chi potrebbe essere? > chiese Hermione.
< No Herm,ancora sono in un vicolo cieco. Il gufo è
un gufo
della guferia,non appartiene a nessuno. Dovrei controllare con la
calligrafia ma non posso mica far scrivere tutti i maschi di questa
scuola per esaminarli. >
< Già. >
< E se fosse Blaise? > illuminazione.
< Cosa? Blaise? > ripetè Hermione incredula.
< Bè era lì pronto a salvarti! >
< Coincidenza. >
< E se ti stesse aspettando? Ti ha vista uscire con Harry a fine
lezioni e stava controllando che rientrassi. Poi è successo
quello che è successo . > Ginny adesso sembrava
più
convinta.
< Coincidenza! > affermò più
convinta Hermione.
< E come ti spieghi il fatto che ieri sera è rimasto
tutto il
tempo qui fino a che non sono arrivata io.Madama chips ha insistito che
andasse ma invece lui è rimasto,finchè non sono
arrivata
io con Harry! >
Adesso un tarlo si stava insinuando in lei. Poteva essere Blaise? Certo
l'aveva aiutata ma questo non può significare che le
piaccesse.
< Hermione fila tutto. >
< Dai Ginny è un serpeverde,amico dei nemici dei
mezzosangue,e io sono una mezzosangue. Come potrebbe essere? E poi
dimentichi che potrebbe essere anche uno scherzo. >
< No,se è veramente Blaise non è uno
scherzo ieri era
preoccupato sul serio. > Ginny sembrava veramente
convinta
delle sue parole ma Hermione no.Non poteva essere lui,l'aveva fatta
ballare con Malfoy. Quale innamorato l'avrebbe spinta a ballare con il
suo migliore amico.
< Allora perché mi ha fatto ballare con Malfoy?
>
< Già questo è un mistero! > Ginny
si fece
pensierosa. Forse.Malfoy...ma no non poteva essere,lui la odiava.Non
fece parola di quello stupido pensiero altrimenti l'amica questa volta
l'avrebbe maledetta. Ma Blaise restava il miglior candidato.Restarono
ancora qualche secondo in silenzio. Poi Madama Chips le raggiunse
aprendo le tende.
< Ti sei svegliata cara... > disse l'infermiera con fare
materno.
< Si >
< Come ti senti ? >
< Bene solo stanca. Madama posso tornare al dormitorio? >
< Mmm,se sei solo stanca si. Mangia tanta cioccolata e riposa
domani
riprenderai le lezioni. Signorina Weasley la accompagna lei? >
< Si certamente. >
< Bene allora buongiorno! > disse scomparendo dietro le
tende.
< Arrivederci e grazie. >
< Ginny ti prego aiutami a vestirmi,andiamo a pranzo sto morendo
di fame. >
La rossa sorrise e aiutò l'amica.
Stranamente in Sala grande non c'erano ne Ron ne Harry,così
si
accomodarono da sole e consumarono il loro pranzo in silenzio ognuna
persa nei propri pensieri legati ai ragionamenti precedentemente
affrontati in infermeria.Ginny rifletteva su come convincere Harry a
considerarla un essere pensante capace di difendersi e che lo amava
perdutamente, ed Hermione al fatto di dover ringraziare Blaise Zabini
per il suo intervento,il tutto aggravato dalla possibilità
che
il suo spasimante misterioso potesse essere lui.Con una veloce occhiata
al tavolo delle serpi vide che mancavano sia lui che Malfoy e che
quindi per il momento sarebbe stata salva.Di certo non lo avrebbe
ringraziato davanti a tutti ma purtroppo il tutto era solo rimandato.
Uscirono dalla sala e mentre Ginny puntò per il dormitorio
Hermione prese un'altra strada.
< Herm dove vai? >
< In biblioteca,voglio rilassarmi un pò! >
< Ma madama Chips ti ha detto di stare a letto! >
< O no ti prego, giuro che me ne starò seduta e buona
a
leggere ma non a letto. Non mi muoverò di lì...
> la
sua amica inizialmente la guardò un pò titubante
ma alla
fine la lasciò fare. Le sorrise e si separarono.
Ginny continuò da sola per i corridoi, ancora deserti,molti
erano a pranzo. " chissà dove si sono cacciati quei due"
pensò. Era strano non vedere suo fratello abbuffarsi ed
Harry
seduto al suo fianco.
Harry...come poteva essere che lui monopolizzava i suoi pensieri? era
da quando aveva dieci anni che era innamorata di lui e solo da poco
lui si era accorto che lei si era fatta ormai una ragazza di quindici
anni e che non era più una bambina.Ormai era una giovane
donna e
sentiva cosa lui provava per lei,anche se non si erano mai confessati i
propri sentimenti era innegabile che entrambi erano attratti l'uno
dall'altro. La tensione se entrambi stavano nella stessa stanza era
palpabile,e poi le piccole cose:una frase iniziata da uno e conclusa da
l'altro,il loro feeling sia nella vita che sul campo da Quidditch.E fu
così sovrappensiero,senza neanche guardare dove stesse
andando
che sbatté proprio su di lui.
< Ginny! > la richiamò.La rossa mise a fuoco
finalmente
dove si era diretta,constatando che non aveva sbagliato strada era
arrivata vicino al dipinto del suo dormitorio.
< Harry! > lei sentiva la sua presa sui suoi fianchi.
< Scusa ero distratta... >
Lui sentiva le sue mani sul suo torace e avrebbe dato qualsiasi cosa
per restarle accanto. < Figurati,ma che ci fai qui non dovresti
essere con Hermione? >
< Madama Chips l'ha dimessa,le ha detto di stare a letto ma non
ha
voluto e se ne andata in biblioteca,mi ha promesso che non si
muoverà di lì. >
spiegò al ragazzo.
Parlavano ancora stretti e nessuno dei due accennava a
mollare la presa.
< Harry con chi parli? > Ron stava per spuntare dal
passaggio
dietro il dipinto,in un millesimo di secondo Harry lasciò
Ginny
e lei si allontanò da lui a malincuore.
< Ginny ma non sei con Hermione? > chiese alla sorella.
< Si..cioè no! > smarrimento totale <
Lo ero ma adesso
è andata in biblioteca. Ma voi dov' eravate? > si
riprese.
< Con Silente.Bene. Ron andiamo dobbiamo parlare con lei.
> Harry
fece un passo verso le scale e Ron lo seguì. < Ci
vediamo
dopo. >
< A dopo > rispose la rossa. Ginny sapeva che
Harry provava
qualcosa per lei,restava solo riuscire a farlo confessare.
*************************************************
La biblioteca era il luogo preferito ad Hogwart di Hermione
Graenger,il suo rifugio.Tra quei scaffali c'erano incantesimi mai
pronunciati,storie mai lette, misteri da svelare.Tutto in quel luogo
l'attraeva e di sicuro avrebbe preferito mille volte passare il suo
tempo lì,anche se ancora la stanchezza dovuta all'attacco
del
dissennatore la rendeva non poco fiacca,che starsene a letto senza fare
niente.
Iniziò a camminare tra gli scaffali,fortunatamente per
lei solo qualche borsa poggiata qua e là o qualche
studente
seduto a consultare qualche tomo non la rendeva del tutto
deserta,avrebbe potuto scegliersi un buon libro e decidere dove sedersi
senza accontentarsi di qualche piccolo angolo come accadeva quando in
quella stanza si consumava la frenesia della consultazione per poter
svolgere i compiti assegnati. Non aveva in mente un libro in
particolare quindi vagò alla sua ricerca. Sezione
incantesimi?no
non si voleva esercitare,non ne avrebbe avuta la forza.Sezione
Trasfigurazione?no,stesso discorso per incantesimi.Sezione Pozioni?
no,la sua antipatia per quella materia grazie al professor Piton la
faceva eccellere.Non si faceva mai trovare impreparata,non forniva mai
una scusa al professore per poter levare punti alla sua casa. Sezione
Babbana? Si,decisamente.Magari avrebbe trovato un romanzo che ancora
non aveva letto,oppure avrebbe scelto il suo preferito così
da
perdersi completamente in quel mondo. Voltò a destra e si
ritrovò davanti allo scaffale.Prese a far scorrere il suo
dito
indice sulle copertine e non appena trovato afferrò quello
che
sarebbe stato il suo libro per il resto del pomeriggio. Uscì
dalla sezione e cercò un tavolo o una poltroncina da
occupare.
Si
guardò intorno e fu allora che lo vide.Di essere bello era
proprio bello.Ma non poteva credere che fosse lui.
Per un attimo fu tentata di nascondersi di nuovo tra gli scaffali,ma
poi il suo coraggio Grifondoro prevalse e dopo aver fatto un profondo
respiro si diresse al tavolo dove era seduto.
Se ne stava li a un tavolo per tre.Una sedia era occupata da lui e
l'altra difronte momentaneamente vuota,nella terza sedia erano poggiate
due borse aperte con i libri in vista.Sicuramente stava studiando,ecco
motivata la sua assenza dalla sala grande,e in più non era
neanche solo.Come se avesse sentito la sua presenza lui alzò
la testa e i loro occhi si scontrarono.
A ogni passo che si avvicinava avrebbe voluto farne un altro per
fuggire via ma ancora il suo coraggio prevalse.Infondo doveva
solo ringraziarlo.Ringraziarlo di averla aiutata e portata in salvo.
< Graenger ti sei rimessa vedo! > disse Blaise togliendo
la ragazza dall'imbarazzo.
< Si Zabini,e a quanto ho sentito è anche merito tuo.
>
< Oh si in effetti se non ti avessi presa io Potter ti sarebbe
svenuto sopra! > non si poteva di certo
aspettare che il ragazzo,Serpeverde nell'animo dicesse"o no,ma io non
ho fatto niente. " Decisamente poco Serpeverde.Hermione
lasciò
correre.
< Bene grazie allora! >
< Mi ringrazi? decisamente Grifondoro! > rise Blaise.
< La parola giusta è "prego" non sono necessari altri
commenti! > rimbeccò Hermione.
Si voltò e fece per andarsene contenta che l'ultima parola
fosse
stata la sua.Ma non fece i conti con il suo
equilibrio,infatti,inciampò nella tracolla di una borsa e
sarebbe anche rovinosamente finita a terra se qualcuno non l'avesse
afferrata da dietro, per la vita facendo sbattere la sua schiena con il
suo torace.
Muschio bianco.Quell'odore da non molto tempo,ormai significava solo
una cosa:Draco Malfoy.
< Ma allora il tuo è un vizio...Ti piace proprio
venirmi vicino,vero Graenger > sogghignò Draco.
Hermione ebbe un attimo di smarrimento,sia per la caduta scampata,sia
per il suo odore che le riportava alla mente ricordi e sensazione
strane e sia perché la vicinanza con lui stava diventando
piuttosto piacevole.Il corpo di Draco non era congelato come se lo
immaginava,ma dalla sottile camicia si sentiva un petto caldo e ,anche
se gli costò fatica ammetterlo, accogliente.
< A quanto pare si! > commentò draco dopo
averla voltata
verso di lui in modo da poter vedere il suo viso.Ma le aveva letto
nella mente?
La grifoncina con quel commento si riprese.< Malfoy
non esagerare
ora. > riacquistò equilibrio e si staccò
da quel corpo caldo.
< Sai che pesi Graenger,a vederti non si direbbe ma invece sei
tosta... > ma che voleva fare? irritarla a morte?
Hermione lasciò scivolare da se tutti i buoni
propositi di
doverlo solo ringraziare e andarsene e rispose a tono.< E tu che
ne
sai? non sei stato tu a prendermi in braccio. >
< Blaise me lo ha confessato! >
< Non tirarmi in mezzo! > disse Blaise alzando
le mani in segno di resa < Non vorrei trovarmi affatturato.
>
Hermione rise. Un Serpeverde che si tirava indietro e non dava manforte
a un suo collega per stuzzicarla era davvero una scena comica.
< Fai come lui Malfoy, sta attento. >
< A cosa dovrei stare attento? A te? >
La ragazza fece per andarsene ma una mano le afferrò il
polso
fermandola. Era la prima volta che sentiva il contatto con la pelle di
Draco e per quanto non volesse farci caso,mille brividi le percorsero
la schiena.Quella mano forte e decisa ma allo stesso tempo calda e
morbida le provocava una miriade di brividi.
< Rispondimi! > la riscosse il Serpeverde.
< Si Malfoy a me. Ma poi fai tu,la faccia è la tua.
>
Hermione si divincolò dalla presa e se ne
andò
stizzita e confusa per ciò che aveva provato.
Draco dal suo canto la guardò andare via reprimendo la
voglia di
inseguirla. Dopo quel casto bacio avrebbe avuto voglia di metterla con
le spalle al muro e approfondire il discorso.Ma desistette.
< Come se già non lo facessi! >
sussurrò alla figura ormai scomparsa di Hermione.
< Ti piace proprio indispettirla... > la sua
non era una domanda e quindi non sarebbe servita una risposta.
Il biondo guardò Blaise e insieme risero di ciò
che era
appena successo.Draco si risedette al suo posto e continuò a
studiare.
********************************************************************
Stringeva nelle mani il
messaggio del
preside e insieme a Ron si dirigeva verso il suo studio.Non era la
prima volta che Harry percorreva quei corridoi,era stato più
volte lui da Silente ,che qualsiasi altro studente. Almeno due volte
l'anno e in quest'ultimo appena cominciato quasi ogni
mercoledì.
Arrivati davanti ai gargoyl che proteggevano l'ingresso
pronunciò forte e chiaro: Ghiacciolo al limone.
< Che accidenti
è un ghiacciolo al limone? > aveva chiesto Ron.
Harry sorrise,non era un
dolce da
maghi.Ma per qualche strana ragione a Silente piaceva. < Una
specie
di gelato! > aveva risposto allora Harry.
< è
buono ? >
< Si,soprattutto
quando fa caldo.
Molto rinfrescante. > finita la breve lezione di babbanalogia
entrarono ed attesero che il preside facesse la sua entrata.Che non
tardò affatto.
Albus Silente scese le
scale a
chiocciola del suo ufficio e disse < Buon giorno ragazzi.Mi
dispiace
avervi sottratto al vostro pranzo ma faremo in fretta. >
< Riguarda il
dissennatore professore? > chiese Harry.
< O non proprio.
Sono sicuro che
quel dissennatore non cercava proprio voi .
> asserì l'anziano preside.
< Ma la sua
presenza significa che qualcosa al ministero sta cambiando... >
< Significa
che i
seguaci di Voldemort si stanno organizzando.> aveva continuato a
spiegare.
< Professore e
cosa possiamo fare noi? >
< Solo stare
molto attenti signor Weasley. Dentro siete protetti ma fuori non posso
far nulla. >
< Aveva detto che
non riguardava il dissennatore... >
< Come sempre sei
molto sagace
ragazzo. > Silente sorrise a Harry e
continuò < Ho
ragione a pensare che Voldemort si stia muovendo,l'ordine mi ha fornito
delle prove che sta cercando in tutti i modi di entrare nella scuola.Il
dissennatore temo che sia stato solo un avvertimento. Nonostante la sua
minaccia questo resta il luogo più sicuro e quindi vi devo
chiedere di restare qui per le vacanze natalizie.
La tua famiglia Ron ti
raggiungerà .Devo chiedervi di informare anche la
signorina
Granger. Mi dispiace privarvi di un Natale a casa,ma questi sono tempi
duri e sono sicuro che Voldemort non si farebbe scrupoli a
colpire uno dei tuoi amici Harry,per colpire te o ottenere
qualsiasi cosa voglia. Quindi
Hogwart resta il luogo più sicuro,sotto la mia
protezione.
> concluse.
Le parole del preside
non avevano che
confermato ciò che già Harry pensava,Voldemort
non
avrebbe risparmiato nessuno pur di averlo.
< Va bene
professore,dopotutto
per me non è questo gran sacrificio.Hogwart
è la
mia casa! > disse Harry.
Così il
preside si
voltò verso Ron. < Neanche per me signore
è un
sacrificio. > rispose convinto Ron.
< Bene potete
andare allora,e ricordatevi di informare la signorina Granger. >
I due ragazzi annuirono
e si congedarono.
Tutto era stato bisbigliato al suo orecchio.
< Quindi niente montagna con i miei! > aveva allora
decretato Hermione.
< Mi dispiace Herm,ma è più sicuro!
> rispose Harry
seduto vicino a lei s una piccola panca della biblioteca dove aveva
raggiunto l'amica.
< E poi la mia famiglia ci raggiungerà
> l'aveva confortata Ron seduto,invece,di fronte a loro.
< E quindi Voldemort cerca di entrare...Dobbiamo trovare una
soluzione e alla svelta.Non possiamo stare chiusi qui per i prossimi
anni. E in più rischiamo che lui ci attiri fuori e
chissà con quale malvagio motivo. > come sempre la
grifoncina
aveva visto oltre.
< Già ma non mi viene niente in mente. Non saprei
cosa fare. > Harry era particolarmente provato.
< Non sei solo Harry te l'ho già detto. Faremo
passare le
vacanze di Natale e ci faremo venire qualcosa in mente,per il momento
ci conviene fare come dice Silente. Dobbiamo tenere gli occhi aperti. > Hermione non si dava
per
vinta anche se il volto di Harry era molto chiaro lui si sentiva solo.
Lui non voleva che altri si mettessero in mezzo,non poteva rischiare
che ai suoi amici venisse fatto del male.
< Sono quasi le tre andiamo a lezione.Ci vediamo stasera
>
< A stasera ragazzi. > aveva risposto la grifoncina.E i
due amici
scomparvero tra gli scaffali lasciandola sola con la sua lettura.
******************************************************
Le lezioni erano finite e Draco Malfoy camminava verso la
sala
grande con il suo solito fare altezzoso.Non era lui a evitare gli
altri, ma gli altri a dileguarsi al suo passaggio. Camminava
solo,entrò nella sala grande,una rapida occhiata e poi si
voltò e se ne andò senza una spiegazione per i
suoi
compagni che gli avevano visto fare quella scena.
Ma una spiegazione c'era ,non appena entrato aveva
notato il
vuoto in un certo tavolo. Com'era possibile che ancora non ci fosse?che
le fosse successo qualcosa? che fosse svenuta senza forze per i
corridoi?In un attimo si ritrovò a percorrere il probabile
percorso che avrebbe fatto per uscire dalla biblioteca a ritroso,con il
terrore addosso.Ma niente,non c'era.
Era stupido pensare che le fosse successo qualcosa di male,ma era
più forte di lui.Sapeva che la sua piccola mezzosangue era
un
'eccellente strega ma non poteva fermarsi con il pensiero sul peggio.
Anche questa era una cosa stupida.Vivevano in tempi pericolosi con un
Mago oscuro che voleva sterminare mezzo mondo e lei era dalla parte dei
buoni.Draco non aveva dubbi,in ogni caso sarebbe morto di
ansia. Entrò nella biblioteca e la
cercò.Era
lì dove l'aveva lasciata, addormentata,completamente
rilassata.Aveva le braccia poggiate sul tavolo e la testa poggiata su
di esse.I lunghi boccoli le ricadevano sulla schiena coprendola. Era
bellissima come sempre.Che idiota che era stato,certo che si era
addormentata,aveva fatto la spavalda non andando in dormitorio a
riposarsi,era stata attaccata da un dissenatore e lei invece di andare
a letto,leggeva..Tra tutte le cose che aveva pensato vederla
addormentata era stato un gran sollievo,l'ansia l'aveva abbandonato del
tutto.Era scivolata via. Si avvicinò per osservarla meglio.
Sul
tavolo vi era una lettera e un strano tubicino,forse era qualche
diavoleria babbana che sostituiva la piuma e il calamaio
pieno
d'inchiostro,anche se Draco pensava che quel tubicino servisse per
fermaglio da capelli visto che lei lo aveva sempre lì,in
mezzo
ai ricci (n.d.a. è la biro;D ).
Si sporse ancora verso di lei e lesse la parte di lettera che le sue
braccia lasciavano scoperta. "Cari genitori,mi dispiace.Ma quest'anno
non potremo passare le vacanze insieme.Il preside ha stabilito che per
la nostra sicurezza non potremmo lasciare il castello.Ma non
preoccupatevi,sto bene e vi voglio bene come sempre.L'altro giorno ho
guadagnato ben trenta punti per...... " non poteva più
leggere.
La notizia che apprese da quella lettera non sapeva se gli facesse
piacere o meno.Era felice che non corresse pericoli inutili fuori da
quel castello,magari per salvare Potter,ma lui sarebbe tornato a casa
per le vacanze e lasciarla li con lo sfregiato e lenticchia non era
nelle più rosee delle previsioni. Ma tra la gelosia,che non
avrebbe ammesso mai, e la paura che le succedesse qualcosa, di certo era
meglio la gelosia. La
osservò per qualche altro minuto,spostò
delicatamente i
suoi capelli lasciandole il collo scoperto,stando attento a non
svegliarla. Si chinò su quella parte di pelle che lo
chiamava e
poggiò le sue labbra.Era caldo ,morbido,profumava di lei e
resistere fu ancora una prova che lo sfinì. Si sentiva
eccitato .Ma come poteva essere che un così piccolo
contatto lo mandasse su di giri?se fosse stata sveglia
questa volta non l'avrebbe salvata niente e nessuno dai suoi baci.
Hermione a quel punto sospirò pesantemente
rabbrividendo.Sicuramente per il suo collo che non era più
coperto,o forse,sperò Draco,per quel bacio rubato che faceva
lo
stesso effetto anche a lei.Il ragazzo staccò le sue labbra e
la
lasciò li addormentata. Adesso che la sapeva al sicuro,era
molto
più tranquillo.Quando si sarebbe svegliata l'avrebbe vista
spuntare in sala grande. E così fu infatti. Aveva ancora gli
occhi assonnati e i capelli un pò in disordine. La
guardò
finché non si sedette al tavolo insieme ai suoi compagni e
poi
continuò a cenare.
*****************************************************
< Hermione dove vai? > chiese Ginny vedendola alzare dal
tavolo prima degli altri.
<
Devo spedire questa lettera ai miei...li devo avvertire che non
potrò
muovermi dal castello. Quindi in guferia. L'avrei fatto prima di
cena,ma ero già in ritardo,mi sono addormentata li.Posso
usare Edvige
Harry? > spiegò la grifoncina. Era stata
così stanca che si era
addormentata sulla lettera .Non si sarebbe svegliata,ne era certa,se un
brivido al collo l'avesse colta. I capelli erano ricaduti da un lato,su
una spalla e il collo scoperto le aveva fatto salire un brivido dalla
schiena.
< Certo Herm. > fu la risposta del moro.
< Vuoi che ti accompagni? >
<
No,Ginny .Grazie.Ci vediamo al dormitorio.Ho ancora sonno e se non mi
corico rischio di svenire da qualche parte nella scuola. >
Hermione
rise e tutti i suoi compagni la seguirono.
< Bene allora a dopo.E se non ci vediamo buona notte. >
Disse Harry.
< Buona notte a tutti. > si congedò Hermione.
Attraversò
la scuola e salì le scale per la guferia. Vagò un
pò alla ricerca della
civetta bianca e la individuò su un piccolo muretto.
< Ciao Edvige. > la salutò. La civetta
chinò la sua testa per farsi accarezzare da lei.
<
Porteresti questa lettera ai miei genitori? > come in risposta
alzò
la zampetta e si fece legare la lettera. Altre due carezze e
spiccò il
volo. Quella civetta era davvero bella e molto gentile. Con il suo
piumaggio bianco spiccava nel nero della notte.La seguì con
gli occhi
finché non fu più in grado di individuarla.
Perdendosi nella sua
ricerca,anche se era buio,non poté far a meno di osservare
il
paesaggio. Era stupendo. Ancora tutto imbiancato e
candido.Osservò il
lago nero e la grande quercia che lo sovrastava.Spostò lo
sguardo
dall'altra parte e vi scorse il platano picchiatore. Ormai senza foglie
che si scollava la neve dai rami. Quell' albero era davvero
permaloso.Neanche la neve doveva sfiorarlo. Quella sera il cielo era
pieno di stelle e la luna quasi piena. Chissà dov'era il
professor
Lupin? E se gli altri dell'ordine erano al sicuro...
Senza che se
ne accorgesse un piccolo gufo le era volato vicino.Ma non era un gufo
qualsiasi,era quel piccolo gufo. Il gufo dei messaggi. Non poteva
negare a se stessa che quella situazione,sempre se non si rivelasse uno
scherzo di cattivo gusto,la lusingasse. Era molto romantico come
gesto,farle pervenire dei messaggi anonimi.La faceva sentire
importante,desiderata. Anche se ancora non vi era stato neanche un
riferimento alla persona che li spedisse,qualcosa nel suo istinto di
strega e donna le diceva che lei era importante per quella
persona.
Era solo una sensazione,ma non aveva altro su cui basarsi.E questo non
l'aiutava,dopotutto lei era famosa per il suo scetticismo.Hermione non
credeva a ciò che non si potesse spiegare con un giusto
ragionamento.
Ma con quei messaggi non c'era niente da ragionare.O si fidava e
credeva che la persona in questione tenesse a lei, o non vi poneva nessuna
speranza.
Il gufetto si poggiò sul muretto dove prima era stata Edvige
e le lasciò il messaggio che teneva nel becco.
<
Chissà se hai un nome? > si chiese Prese al volo la
piccola
pergamena tra le sue mani e come tutte le volte e il gufo
volò via.
< Bene vediamo che c'è scritto,via il dente via il
dolore >
<
Vorrei essere i libri che
leggi,per poterti guardare negli occhi.
Vorrei
essere le loro pagine per sentirmi sfiorare
dalle tue dita.
Sei
sempre bellissima ma quando dormi lo sei ancora
di più
>
Questa
volta le fece tremare i pensieri. Era stato tremendamente
dolce,tremendamente romantico,tremendamente poetico. Quindi l'aveva
vista dormire in biblioteca pensò demoralizzata la
grifoncina.
Individuare chi fosse entrato in biblioteca nell'ora che si era
addormentata era impossibile.Non avrebbe mai capito da sola chi ci
fosse dietro quei messaggi. Perché se prima non le
interessava,adesso
voleva sapere.L'ultimo messaggio non poteva essere uno scherzo. In
quel messaggio c'era tutta se stessa. Lei e i suoi libri .L'aveva
osservata parecchio
e in
più le aveva detto che era bellissima. Non che si reputasse
brutta ma non si sentiva neanche bellissima.
Chi
poteva essere il suo corteggiatore misterioso? Ginny sosteneva che
potesse essere Blaise.Certo non aveva infierito prima con Malfoy,ma
questo non significava niente.Zabini non era mai in mezzo ai loro
litigi.Non si immischiava mai,come se non gli interessasse
nulla,neanche della questione del sangue. Restava un
Serpeverde,altezzoso e orgoglioso di se stesso,pronto a strisciare per
ottenere i suoi obbiettivi ma non l'aveva mai insultata tanto per farle
del male.Al contrario del suo amico,anche se in quest'ultimo periodo
non era capitato spesso,doveva ammettere. Che fosse Malfoy? per un
attimo quel pensiero sfiorò la sua mente.Ma tutti gli anni
in cui
l'aveva derisa lo cancellarono subito. non poteva essere lui. Anche se
quella frase lasciata lì in sospeso tra di loro le aveva
tolto il sonno
per alcune notti . < Forse ti sbagli! > le aveva
bisbigliato
all'orecchio quando ballavano insieme.Anche quella poi,lui che ballava
con lei. Non era certo normale. Ma la ragazza non poté far a
meno di
pensare che se magari non vi fosse stata quella stupida guerra,che se
non fosse esistito Lord Voldemort con tutti i suoi pregiudizi,forse le
cose sarebbero andate diversamente.Forse lui non l'avrebbe trattata
male.Forse sarebbero stati amici.
Non sapeva più che pensare.
Avrebbe continuato a ricevere messaggi finché lui non avesse
deciso che
fosse l'ora di farsi conoscere.
Angolo scrittrice:
Sorpresa...Aggiorno con ben due giorni di anticipo....
Questo capitolo è lunghissimo.Originariamente erano due,ma non me la sentivo di separarli.Insieme filano meglio.
Non pare anche a voi?
Il
prossimo sarà bellissimo. Già e scritto e non vedo l'ora
di pubblicarlo per farvelo leggere. Secondo me è il più
bello....
Ma parliamo di questo.
Draco e cottissimissimo.Hermione e confusimissima.Ginny ed Harry in crisimissima.
Che ne
pensate? Fatemi sapere....Vi prego anche di recensire.Non costa molto e
mi fareste felice. Anche perchè,come già vi ho detto le
visite sono tante. Quindi vi prego,recensite.Anche solo per
dirmi,cambia mestiere....
Grazie mille Baci....Mapi....
Risposta recensioni:
Barbarak:Anche
io sono molto romantica...e infatti Hermione qualcosa a percepito...Il
suo odore.Questo sarà fondamentale per il prossimo
capitolo.Blaise anche questa volta ha avuto la sua particina, mi piace
tantissimo il suo personaggio e farò di tutto per inventarmi
qualcosa per lui. ;DPer Harry hai ragione,ci sarà ancora un
pò di maretta e poi risorgerà promesso. Bacino alla
prossima.
Angyr88
: Draco le ruba un'altro bacio.Cavalleresco si ma sempre
Malfoy.ahahaha. Sono contenta che ti piaccia.Dimmi cosa pensi di
questo...Bacio Mapi.
|
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Capitolo 6 *** Guantini e bacini... ***
7-guantini e bacini
*******Guantini e Bacini********
La mattina più facilmente,ma anche a pranzo e a cena, potevi
scegliere se sederti al tavolo della tua casa per fare colazione oppure
spostarti con qualche altro compagno al tavolo di un'altra casa.
Non
era strano,quindi, se qualche Grifondoro sedeva al tavolo dei
Tassorosso,oppure se vi si trovava un Corvonero con loro. L'unica
eventualità che non potevi avere era quella che qualcuno
scegliesse di sedere al tavolo dei Serpeverde.Non erano molto avvezzi
ad aprirsi ed accogliere qualcuno al loro tavolo. In qualche possibile
,ma remota, occasione qualcuno di loro si intratteneva con gli altri.Ma
a loro tavolo proprio mai.Non si fidavano,semplicemente,di
nessuno e
molto spesso neanche dei loro compagni di casa.
Quindi era normale che Luna entrando nella sala grande si guardasse
intorno per scegliere con chi sedere.
Luna Lovegood era una ragazzina molto carina e socievole,un
pò
"lunatica" ma molto simpatica. Lei era veramente un Jolly,sedeva sia
con i Tassorosso che i Grifondoro,e ovviamente con i compagni della sua
casa.Vedendola entrare Hermione alzò una mano e le fece
segno di
raggiungerla.
< Buon giorno Luna! Pronta per la partita? > chiese
cordialmente alla bionda.
< O si! Siete sole per questo? gli altri sono già
agli spogliatoi? >
< Si. E di corsa anche. > disse Eveline
sorridendo.
Luna si sedette e chiacchierò amabilmente con entrambe le ragazze per il resto della colazione.Fino a che...
< Vi è piaciuta la festa di sabato?
> domandò Luna.
< Si moltissimo,non ero mai stata ad una festa > Eveline
attirò su di se lo sguardo delle altre che però
non
domandarono nulla. Sapevano quanto l'amica fosse reticente nel
raccontare il proprio passato.
< E a te Hermione? >
< Si molto mi sono divertita e non siamo stati espulsi.Il
massimo
no? > rispose la grifoncina prendendo un sorso di latte caldo e
perdendovisi dentro.
< Perché sei arrossita? >
Sempre più convinta che la sua amica facesse la finta
svampita
rispose < O no,è il latte caldo! > si
discolpò in
fretta.Anche se il suo rossore non aveva niente a che fare con il
latte.Ma , era bastato un lieve accenno alla festa per riportarla
indietro nel tempo, e ripensare al suo lento con un certo biondino.
< Bene.Sabato ce ne sarà un'altra.Questa
sarà
più carina. Il tema è natalizio e tutti devono
indossare
qualcosa di rosso. >
< Sempre nella vostra sala comune? > chiese Eveline.
< No,sicuramente nella stanza delle necessità.Ma per
il
momento non so divi altro.Mi informerò con le altre.
>
< Potrebbe essere difficile accedervi... >
iniziò
Hermione. < dovrete creare un pensiero per trovare la stanza!
>
< O si sono sicura che penseranno anche a questo! > tutte
e tre
le ragazze scoppiarono a ridere. Era ovvio che ci avrebbero
pensato, Hermione partecipava alla seconda festa e già aveva
capito quanto
le compagne di Luna fossero pazze.
< Ci sarò Luna! > concluse infine la
mora.< Anche
perché altrimenti Ginny non mi darà tregua.
> e
risero di nuovo.Dopo qualche altra fetta di pane imburrata erano pronte
per andare.
< Ho dimenticato la sciarpa al dormitorio. > disse quasi
all'improvviso Luna < Fa niente,andrò senza. >
< Sei pazza,fa freddissimo fuori,andiamo a prenderla. >
suggerì Eveline.
Luna annuì ma alzandosi dalla panca colpì
qualcosa con il
piede, si chinò a prenderla < E questi di chi
saranno? >
stringeva nelle mani un paio di guantini.
< Sono di Harry gli devono essere caduti. Glieli dobbiamo
portare gli servono per la partita. > Hermione li aveva riconosciuti all'istante.
< Ma faremo in tempo? >
< Facciamo così voi andate a prendere la
sciarpa io corro agli spogliatoi,ci vediamo agli spalti. >
< Ok a dopo. > disse Luna che insieme a Eveline si
stavano
già incamminando verso il dormitorio della Corvonero.
< A dopo > rispose Hermione
*******************************************************
La partita di Quiddicht Serpeverde contro grifondoro si sarebbe
disputata.La visibilità era ottima nonostante tutta la neve
che
era caduta e che ancora era presente su tutto il campo.Ma per fortuna
per i giocatori e gli spettatori,che non si sarebbero bagnati,quella
mattina non nevicava.Faceva freddo,molto freddo.E mentre i
giocatori si preparavano ed attendevano negli spogliatoi che la partita
avesse inizio,tutta la scuola si dirigeva agli spalti per assistere
all'ennesimo scontro tra due case che non erano rivali solo
nel
Quiddicht.
Pancy Parkinson e Daphne Greengrass camminavano
tranquille per
raggiungere la tifoseria dei Serpeverde.Non erano grandi amiche,nella
casa delle serpi tutti erano utili e nessuno indispensabile.Le amicizie
si sceglievano accuratamente,perché quella persona non ti
avrebbe mai dovuto tradire e avrebbe custodito i tuoi segreti,e quindi
la scelta doveva essere ponderata.Per questi ragionamenti loro non
erano di certo amiche,e lo sapevano entrambe,ma vi era un rapporto
civile che con gli anni si era mantenuto,ma nulla di più.
< Non noti niente di strano in Draco? > chiese di getto
la
Parkinson ,approfittando del momento di solitudine,scrutando la sua
vicina negli occhi.
< Cosa dovrei notare? > Dafne sapeva che Pancy aveva un
debole
per Draco e sapeva anche che se lei faceva quella domanda era per
indagare.
< Non lo so è distratto e assente...non cerca
più un
contatto con quelli della sua casa. > "Non mi cerca
più"
avrebbe voluto dire.Ma non erano confidenze da fare.Mai mostrare le
proprie debolezze,potrebbero essere sfruttate per colpirti.Ma era
proprio quello che avrebbe voluto dire.Erano passati da
fidanzati
ad amanti a niente, tutto era sfumato,nessuna spiegazione,nessun
motivo. A un certo punto non l'aveva più cercata.E si sa
l'orgoglio e il risentimento di una donna rifiutata è
spropositato.
< E' stato sempre solitario. > rispose allora Dafne.
< Sarà,ma lo vedo strano. >
< Forse ha a che vedere con l'Oscuro! >
sussurrò allora la
bionda.< Suo padre è in prigione. >
< Sarà... > Pancy non credeva a una parola.
Non era
riscattarsi il primo pensiero di Draco.Non poteva spiegarlo,lo sentiva
come donna,era il suo istinto femminile che parlava.
Il discorso decadde e le due continuarono in silenzio. Pancy aveva
capito che Dafne non sapeva niente,e Dafne dal canto suo era
soddisfatta di se stessa.
Mentre svoltavano per la tifoseria qualcuno che correva e molto
affrettato gli venne addosso facendole sbattere nelle colonne di legno
che reggevano gli spalti.
< Permesso! > aveva urlato quella persona ma non
abbastanza in tempo in modo che le due ragazze si spostassero.
< Graenger sta attenta a dove vai e non osare mai più
toccarmi > disse Pancy con la faccia disgustata.
< Si più veloce la prossima volta e spostati prima!
>
Hermione non si era nemmeno fermata a guardarle, e sapeva che era colpa
sua,ma non gli avrebbe mai chiesto scusa,non se lo meritava,anche con
un semplice incidente quel carlino di ragazza la doveva insultare.
Corse via più velocemente che poteva,tra pochi minuti
sarebbe
iniziata la partita e Harry aveva perso i suoi guantini dopo la colazione. Quei cosi gli erano
valsi un attacco di un dissennatore,li avrebbe dovuti indossare o lo
avrebbe affatturato.
Superò Madama Bumb che camminava per quel corridoio per
raggiungere il campo.
< Buon giorno > non si potè fermare ma il buon
giorno di
Madame risuonò chiaramente.Stava per raggiungere gli
spogliatoi,
stava per superare il piccolo sgabuzzino dove si tenevano le palle da
Quiddicht quando la porta si aprì e lei si sentì
afferrare per un braccio e trascinare dentro.
***************************************************
Draco Malfoy non era mai in ritardo,mai. Non aveva bisogno della
sveglia per svegliarsi,non aveva bisogno di ricordelle per non mancare
gli appuntamenti, era sempre puntuale,semplicemente
mai in ritardo.Ma quella mattina non si era svegliato in tempo e non
aveva potuto saltare la colazione perchè doveva giocare e
aveva
bisogno di forze,quindi era la sua prima volta in cui non arrivava in
tempo.
Correva verso il campo ed improvvisamente si sentì chiamare.
< Signor Malfoy ho bisogno di lei > Madama Bumb andava al
campo e lo aveva fermato."Anche questa poi" pensò scocciato.
< Mi dica.. > disse Draco voltandosi ed arrestando la sua
folle
corsa per non aggiungere altri minuti a quelli già persi.
< Prima di cambiarsi venga nella saletta delle pluffe,ho bisogno
che
un giocatore mi firmi il certificato di autenticità degli
strumenti che userete per la partita. > era una congiura?
< Madame sono in ritardo le posso mandare qualcuno della
squadra? >
< No signor Malfoy. Deve essere il capitano.Ci vorranno pochi
minuti
e poi stia tranquillo l'aspetterò,sono l'arbitro no?
>
Draco non disse nulla e seguì la professoressa,sarebbe stato
inutile controbattere,avrebbe potuto aspettare e farlo cambiare
almeno,ma poi sarebbe stata lei quella in ritardo e non lui.
Si infilarono nella saletta,la professoressa prese il foglio e Draco lo
firmò. La professoressa se lo infilò nel mantello
prese
un altro documento e glielo pose.
< Mentre consegno questo al preside firmi questo e poi si cambi
la
aspetto al campo. > ed uscì dalla stanza. Draco
firmò
anche quel foglio e lo lasciò sulla scrivania.
Si diresse alla porta, l'aprì ,stava per uscire quando
<
Buongiorno! > avrebbe riconosciuto quella voce ovunque e non
aproffitare della situazione era decisamente poco Serpeverde.
Così spense la luce estrasse la
bacchetta
e non appena la ragazza passò davanti alla porta
l'afferrò
da dietro per un braccio e con un incantesimo non verbale si
appropriò della sua bacchetta,richiudendo la porta.
< Ma che succede? > o h non aveva considerato che lei
urlasse. La
spinse verso una parete della saletta e le poggiò una mano
sulla
bocca.
< Silencio > un altro incantesimo.
Era buio intorno a loro ed Hermione non aveva idea di chi potesse
essere il suo aggressore. Con il braccio ancora libero cercò
la
sua bacchetta nel mantello,ma dove si aspettava di trovarla la
bacchetta non c'era. Doveva avergliela sottratta con un incantesimo non
verbale e in più non poteva sciogliere l'altro incantesimo e
urlare finché qualcuno non la sentisse e accorresse per
aiutarla. Era fregata ed iniziava ad avere paura. Cercò di
dimenarsi ,ma la stretta era forte.
La paura
non le impediva di ragionare,era molto coraggiosa,ma senza la sua
bacchetta poteva far poco.
<
Non essere spaventata! > era un sussurrò ,una voce
che non conosceva o forse si?
La mano del ragazzo scivolò sul suo braccio, e in un attimo
si
fermò alla sua vita. L'altra mano si insinuò tra
i suoi
capelli e accarezzò la nuca. Le dita erano delicate e
calde,con
un unico gesto spinse verso di se facendo incontrare le loro bocche.
Hermione poggiò entrambe le mani sul petto del ragazzo e
cercò di spingerlo via,ma lui non glielo permise. Non
potendo
fare altrimenti si fermò e aspettò
sperando che
stando ferma lui capisse che non voleva essere baciata e che quello era
un rifiuto. Ma non aveva considerato una piccola cosa,lui con la
propria lingua iniziò a tracciare il contorno delle sue
labbra,chiedendo un bacio più profondo.Non voleva
violarla,le
stava chiedendo il permesso.Hermione completamente soggiogata dalle
sensazioni che quel gesto gli provocarono dischiuse leggermente la
bocca, e il ragazzo non se lo fece ripetere due volte così insinuò la sua
lingua iniziando ad accarezzarle il palato. Era una danza, che a quel
punto nessuno dei due voleva interrompere. Le mani si allacciarono al
collo di lui e accarezzarono i capelli che risultavano setosi.Hermione
non aveva mai toccato capelli così. In un attimo le venne in
mente che visto il buio doveva cercare di individuare più
indizi
possibili per poter svelare l'identità del misterioso
baciatore,quindi spostò le mani ai lati della faccia
circondando
il viso. Notò che i capelli le sfioravano il dorso quindi
non
erano poi tanto corti. Scese ancora e seguì il profilo del
volto,ritornò un attimo su e accarezzò i suoi
occhi
chiusi,aveva sopracciglie lunghe, ricominciò a
scendere,spalle
larghe,ma non troppo.Ancora più giù, pettorali e
muscoli
delle braccia rigorosi,la sua mano scese ancora fino ai suoi
addominali, ben definiti. Doveva essere un bel ragazzo almeno.
Draco dal canto suo di certo non si stette fermo. Con una mano sulla
vita e l'altra tra i capelli decise che quest'ultima doveva abbandonare
il suo nascondiglio. Così la spinse
giù,scostò il
mantello facendo bene attenzione che quella mano sfiorasse il profilo
del suo seno,accidentalmente ovvio, e poi la posizionò alla
vita.Circondò questa con le braccia si abbassò
leggermente in modo da sollevare Hermione, stringendola a lui e
facendola
scontrare con il suo corpo che di li a poco sarebbe scoppiato per la
felicità del non essere respinto e per l'eccitazione.
Con quel gesto dolcissimo la grifoncina aveva perso tutto il suo
terrore.Il ragazzo non voleva farle decisamente del male.Voleva solo
baciarla e senza accorgersene lei stava ricambiando.Si accorse inoltre
che quel ragazzo era alto.Più alto di lei sicuramente,e
forte,tanto da tenerla sospesa per vari minuti.
Il bacio fu interrotto da una risata.
Lui aveva sorriso sulle sue labbra.
< Mi stai studiando vero? > ancora un sussurrò.
Draco la rimise giù. Ma non si allontanò
subito,aspettò che lei ritrovasse il suo equilibrio.Poi
però si allontanò.Lasciò la bacchetta
di lei sulla
scrivania li vicina.Strinse la sua e pensò "finitem
incantem".Hermione non si accorse di questo cambiamento.
< Adesso esco non ti voltare o la magia di quel che abbiamo
condiviso finirà. > le disse. Desolata per non aver
capito
ancora chi fosse, la ragazza sospirò ed emise un piccolo
suono
,capendo così di aver riavuto la sua voce.
< Aspetta > lo riprese alla cieca per un braccio.
< Dimmi chi sei? >
< No.Al momento giusto > strattonò il braccio
e la
lasciò li,aprendo la porta quanto bastava per poter uscire
senza
essere visto.Draco si richiuse la porta alle spalle,si
poggiò un
attimo.Si passò la lingua sulle labbra che avevano ancora il
sapore di lei e poi scappò verso gli spogliatoi. Adesso era
veramente in ritardo.
Nella stanza ancora scombussolata per quanto era successo,Hermione
cercò di calmarsi facendo un gran respiro.Tanto profondo da
sentire l'odore della polvere, del cuoio delle pluffe e dei bolidi, e
di....muschio bianco. Allora capì dimenticandosi tutto.Chi
era?
dov'era?cosa doveva fare prima di essere trascinata via e baciata da
Draco Malfoy?
********************************************************
Harry
Potter
era un ragazzo molto preciso,non perdeva mai niente,ma quella mattina
quei dannati guantini non li trovava proprio.
< Harry dobbiamo andare sta iniziando la partita. > Tutti
erano usciti restavano solo lui e Ginny.
< Lo so,ma non trovo i guantini! > disse Harry un
pò disperato.
< Li hai lasciati al dormitorio? >
< No,ne sono sicuro! >
< Aspetta ti aiuto. > Ginny si avvicinò al
borsone
infilandoci le mani dentro insieme ad Harry per poter cercare.
Il ragazzo non
seppe bene cosa fu,se la vicinanza se le loro mani che si sfioravano,se
i capelli di Ginny ricaduti davanti al suo viso spingendo verso di lui
l'odore di lei,ma non riuscì a resistere.Prese una
mano della
ragazza e la attirò verso di se stringendola per la vita e
facendo
combaciare le loro labbra. Bellissime labbra. Dopo qualche minuto di
smarrimento Ginny rispose al bacio avvicinandosi a lui e facendo
scivolare le sue mani nei capelli di Harry. Erano entrambi sprofondati
in un altro mondo,dove non esisteva niente al di fuori di
loro. Quel
mondo era un'esplosione di colori e intense emozioni. "Ed era solo un
bacio" pensò Harry e cosa sarebbe successo se fossero
diventati più
intimi?In quel momento niente pesava dentro di lui.Tutto era al giusto
posto.
Dopo un lungo minuto si separarono.Tutti e due boccheggianti
in cerca di aria.Ma non appena il contatto fu interrotto il peso che
prima era svanito ripiombò sul suo cuore.
< Scusa non dovevo. >
Ginny
che per un momento aveva sperato, si ricredette e abbassò la
testa
trovando molto più interessanti le sue scarpe. < Non
scusarti >
< Si invece! è stato un errore... >
a quelle parole
gli occhi di Ginny scattarono per cercare quelli di Harry.
<
Un errore? > era furiosa. Poteva capire tutto, le sue paure,le
sue
angosce ma dirle che era stato un errore non doveva proprio. <
è un
errore baciarmi per te? >
Harry stava per rispondere ma quella
di Ginny era una domanda retorica e non lo fece neanche iniziare
<
Sei un idiota Harry Potter. >
Si voltò e fece per andarsene. < No Ginny aspetta
>
< No, sono stanca di aspettare,ho una partita da giocare
> e uscì non voltandosi neanche una volta.
Il
ragazzo dagli occhi verdi restò li dentro a darle
ragione,era veramente
un idiota.
Guardò il borsone < Maledetti guantini!
> sospirò in fine.
Quel giorno fu il primo giorno per molti:il primo giorno che Ginny non
giocò al cento per cento delle sue capacità,che
Hermione
si sedette sugli spalti per non guardare la partita ma restare immersa
in quelle sensazioni che non aveva mai provato,neanche per Ron,che
Harry perse il boccino che finì nelle mani di un Draco
Malfoy,al massimo della sua forma,
decretando la vittoria dei Serpeverde.
Angolo scrittrice:
Tengo moltissimo a questo
capitolo....Mi sono divertita tanto a scriverlo,ora magari fa schifo.In
tal caso vi prego di dirmelo.Ma vi giuro che io ci ho messo me stessa...
Fate attenzione,Hermione capisce
solo chi l'ha baciata,ma questo non centra nulla con i messaggi.A
tempo debito scopriremo anche chi manda questi benedetti messaggi....
Fatemi sapere cosa ne pensate...
Risposta recensioni:
Elve89:Ciao
Elve...tranquilla il lavoro è lavoro e non si può
sfuggire...Si ho fatto succedere un pò di cose...e per il futuro
ne prevedo altre.Per confermare il vizzietto di Draco,un altro bel
bacino...Mi hai ispirato il titolo del capitolo...era già
scritto ma mancava il titolo...Quindi ti dedico questo chappy.Giusto
per non morire di solletico ho aggiornato;D bacino al prossimo,
Angyr88:Anche
questo capitolo è lungo,quindi nasconditi da qualche parte per
leggerlo in santa pace...Kiss me again resterà per sempre tra le
mie storie preferite...è l'unica tra l'altro delle storie
originali,anche perchè preferisco leggere di solito di
personaggi già esistenti..mi scatena la fantasia...basta
altrimenti piango...Cosa ne pensi di questo capitolo? ;*
Barbarak:
non so come dirti grazie sei sempre la prima a recensire....e quindi
GRAZIE...Tutto romanticissimo come piace a noi! ahahah...Draco è
una serpe,ma innamorata....e quindi molto protettiva....
Spero che anche questo capitolo sia di tuo gusto...galeotto fu il bacio!
Bacino e a presto....Mapi.
Dimenticavo....Ho
bisogno del vostro aiutino per un capitolo futurissimo,quindi vi butto
lì una domandina: Come fanno,secondo voi ,gli uomini ad ottenere
quello che vogliono?
perchè
su come fanno le donne sono espertissima ma su l'uomo ho qualche
dubbietto....rispondete numerosi...Soprattutto se ci fossero
uomini,giusto per illuminarmi!
|
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Capitolo 7 *** Eveline ***
8-Eveline
******** Eveline **********
Il malumore della partita durò ancora per un altro giorno ma fu
spazzato via dall’euforia per la festa Natalizia delle ragazze
Corvonero.
Ormai era quasi Natale, e tutti si preparavano a lasciare la scuola e a
salutarsi nel migliore dei modi. E quale miglior modo se non
un’intera serata ballando e divertendosi.
Tutti gli studenti della scuola la pensavano così tranne tre che
non ne sembravano per niente assorbiti. Ginny evitava Harry con tutte
le sue forze,Harry evitava Ginny ed Hermione sembrava evitasse
l’intera scuola. Dopo la partita nessuno l’aveva più
vista in giro,se ne stava sempre alla torre dei Grifondoro e non ne
usciva mai da sola. Uno strano comportamento,a detta dei suoi amici che
però non indagarono ulteriormente,se avesse avuto un problema ne
avrebbe parlato lei e soprattutto quando si sarebbe sentita
pronta.
Tutti i suoi amici tranne Ginny ovviamente.La rossa non solo
cercava di scoprire cosa avesse,voleva proprio farglielo confessare.
< Ti prego dimmelo! > le disse per la ventesima volta. Erano
entrambe nella stanza della caposcuola,entrambe sedute sul letto.
Hermione faceva finta di studiare per scoraggiare l'amica che non ne
voleva proprio sapere.
< Ginny ti prego lasciami studiare. >
< No,non ti lascerò studiare se non mi dici che ti prende! >
< Non posso! > sbottò esasperata Hermione.
< Perchè? >
< Mi vergogno troppo... > fu quasi un sussurro ma Ginny lo carpì ugualmente.
< Ti vergogni di me? > niente non la mollava.Forse sarebbe stato meglio dirglielo,almeno si sarebbe tranquillizzata.
< No,non di te... ma ,cioè, si. O insomma,Draco Malfoy mi ha
baciata! > ecco l'aveva ammesso. Non solo con Ginny ma anche a se
stessa.
Osservò a lungo la faccia della rossa che attraversò
varie tonalità. Dal bianco per lo stupore al rosso delle risate
che le stavano provocando un soffocamento con i fiocchi.Allora Hermione
prese un cuscino e si ci seppellì sotto.
< Ecco lo sapevo non dovevo dirti niente. > quella non solo continuava a ridere ma adesso lo faceva anche sguaiatamente.
< No aspetta-disse tra le risate-ora mi riprendo >
Ginny si era calmata ma le sue guance restavano rosse come i suoi
capelli. Tolse il cuscino dalla faccia di Hermione e la guardò.
< No,aspetta,non stai scherzando? > adesso si fissavano negli occhi.
< No,Ginny non sto scherzando. >
La grifoncina si alzò dal letto e si diresse alla scrivania
,prese una sigaretta e iniziò a fumarsela percorrendo la stanza
in lungo e in largo. Ogni tanto si fermava e la fissava. In quel
delirio Hermione non sapeva che dire.Se rassicurarla,non convinta
neanche lei di cosa dire, o lasciarla metabolizzare la notizia.
Poi la rossa si voltò e ordinò < Racconta! >
Ed Hermione non potè far altro che obbedire.Le raccontò
tutto,del bacio,delle piccole sensazioni,del ballo, del battibecco in
biblioteca.Tutto,insomma.
< Mi ci vuole un'altra
sigaretta!!! > ammise Ginny. < è lui il tuo misterioso
ammiratore. > affermò sicura fermando la sua maratona.
< Non può essere. >
< Si invece. Già una volta avevo avuto queste sensazioni. E adesso me ne dai conferma. >
< Ma allora perchè di nascosto,perchè non ha smesso
solo per un attimo di essere l'odioso Principe delle Serpi e si
è fatto avanti? >
Ginny guardò l'amica teneramente,Hermione era proprio
all'asciutto di rapporti. L'unico con cui era stata era suo fratello,e
lui si poteva solo considerare come un bradipo con sensibilità
zero.Anche con Victor non le era andata meglio purtroppo.
< Tesoro me lo hai appena detto tu. Lui è l'odioso principe
delle serpi e non può fare a meno di esserlo,forse non lo
sarà più con te ma questo potrai scoprirlo solo tu se
vorrai.E poi se fosse venuto da te a decantare il suo interesse per te
tu cosa avresti fatto? >
< Lo avrei schiantato... > sussurrò Hermione comprendendo adesso.
< Ecco appunto, quindi ha scelto l'unica via che conosce per
avvicinarsi a te: incantarti come solo un serpente sa fare, cercando di
farti vedere quel lato del suo carattere. >
< Come mai sei così accondiscendente con lui? >
< O ma io non sono accondiscendente con lui ,detesto il suo modo di
essere ma questo non esclude il fatto che possa apprezzare le sue
congetture pur di avvicinarti.Almeno lui è disposto a tutto.
> l'ultima frase aveva un retrogusto amaro. Era una chiara allusione
ad un altro principe,quello della Torre dei Grifondoro, che la baciava
e poi se ne pentiva.
< E se non fosse lui? > chiese Hermione per distrarre l'amica.
< Questo lo scopriremo presto! >
< e come? > chiese stupidamente la mora. Stupidamente perchè dagli occhi di Ginny già si scorgeva un piano.
< Ripagandolo con la sua stessa moneta. Tramando alle sue spalle.
> Entrambe scoppiarono a ridere per il tono diabolico che aveva
avuto la voce della rossa.
Le loro congetture furono interrotte da qualcuno che bussava.
< Avanti! >
< Hermione vieni per favore. > Lavanda era entrata tutta trafelata nella stanza.
< Che succede? > disse Hermione.
< Serve la tua autorità. >
****************************************************
Camminarono in fretta nei corridoi seguendo Lavada,che non le aveva
saputo spiegare bene cosa fosse successo,così quando arrivarono
difronte a una porta sigillata Hermione e Ginny si meravigliarono. La
scena era bizzarra. Un gruppo di curiosi accerchiava Harry,Ron, Zabini
e Malfoy.Quest'ultimo si girò verso il suo compagno e gli
sussurrò qualcosa.Zabini allora si staccò dal gruppo e
prese le scale li vicino.
< Mione > Ron riportò la sua attenzione sull'accaduto.
< Che succede? Perchè siete intorno a questa porta? > chiese allora.
< C'è Eveline dietro e non vuole uscire è terrorizzata! > rispose allora Harry.
Hemione fissò un attimo la porta e poi provò a parlare.
< Eveline? >
Dall'altra parte solo un singhiozzo,stava piangendo.
Malfoy si girò verso i ragazzetti curiosi e li minacciò
< Andatevene subito,non c'è niente da guardare! > la sua
voce era stata autoritaria anche se calma.
Alcuni di quelli si dileguarono altri continuavano imperterriti a stare
li. < Ho detto via, anche voi valorosi! > una chiara presa in
giro per i componenti della casa di Grifondoro.
Hermione allora prima che la cosa degenerasse si voltò e
parlò ai suoi compagni < Tornate alle torre,non fatemi fare
la caposcuola per favore... >
Non seppero se la minaccia della grifoncina facesse più effetto
di quella di Malfoy, o solo perchè lei aveva chiesto per
favore,fatto sta che se ne andarono alla svelta.Draco catturò lo
sguardo di Hermione imprigionandolo ma un altro singhiozzo dietro
quella maledetta porta li fece voltare in sincronia.
< Eveline cosa è successo?perchè sei li dentro? > chiese con dolcezza infinita Hermione.
Ma niente la ragazza solo piangeva.
< Esci Eveline così chiariremo tutto. > disse allora Harry.
< No,ho paura... > uscì tra i singhiozzi.
< Ci siamo noi Eveline nessuno ti farà del male. > la rassicurò allora Hermione.
< Siamo due caposcuola, il salvatore del mondo magico e
due teste rosse...Nessuno si azzarderà a toccarti,anche se
forse non ti piacciono i rossi. > Malfoy non aveva perso tempo ad
insultare i grifoni e subito Ron aveva messo mano alla bacchetta
< Taci Malfoy >
Un risolino li bloccò. Eveline aveva riso di quella
scenetta. < Vedi rosso non le piaci... > continuava Malfoy
imperterrito.
Eveline rise ancora. Hermione lo ringraziò mentalmente la stava distraendo e adesso sembrava più fiduciosa.
< Alohomora > e Hermione fece scattare la serratura della
porta,aprì lentamente e vide Eveline che se ne stava seduta in
un angolo di quello sgabuzzino con le ginocchia al petto e il viso rosso
per le lacrime. Subito dietro Hermione entrò Draco.
< Siamo noi Eveline non avere paura. > e le
poggiò una mano sul ginocchio. Eveline tremava dal freddo non
aveva con se neanche il mantello.
Draco,allora con una dolcezze
infinita si tolse il mantello,glielo
posò sulle spalle e la sollevò da terra. La ragazza
stanca del pianto si abbandonò completamente alle braccia del
Serpeverde.Nel sollevarla il mantello le stava scivolando dalle spalle
ma
prontamente Hermione lo afferrò si alzò in punta di piedi
per arrivare all'altezza del ragazzo e la coprì
completamente. Quel gesto semplicissimo la portò così
vicina al volto di Draco che la fece sussultare. Non c'era mai stata
una vicinanza così marcata,"tralasciando il bacio" pensò
la vocina odiosa della sua coscienza.
Uscirono dallo sgabuzzino e la figura imponente del preside veniva loro incontro con Blaise Zabini poco dietro di lui.
< Sign. Malfoy può portare la signorina Eveline nel mio studio per favore. >
< Si > fu la risposta di Draco.
< Signor Zabini lo accompagni. >
Entrambi i ragazzi si voltarono e si incamminarono verso lo studio del preside.
< Grazie dell'aiuto ragazzi potete tornare alla vostra torre. >
< Ma signore cosa è successo? > chiese Harry.
< Niente di eccezionale. Buona serata. > il preside si congedò e lasciò i grifoni li ad interrogarsi.
Harry si chiedeva come mai il preside non avesse chiesto a lui di
seguirlo nello studio. Ginny si chiedeva che cosa fosse successo alla
loro compagna. Ron si rilassò sapendo ormai Eveline al sicuro, e
quindi si chiedeva se andando in cucina avrebbe potuto sgranocchiare
qualcosa. Ed Hermione si domandava come mai Eveline si era abbandonata
così tranquillamente alle braccia di Malfoy,fidandosi di lui,per
quanto ne sapeva si salutavano a stento.Il tutto,si dovette obbligare
ad ammetterlo, contornato da un pizzico di gelosia.
****************************************************
Draco Malfoy odiava essere lì.I colloqui con il
preside,l'ufficio del preside,tutto ciò che riguardava il
preside suscitava in lui un risentimento tale da trasformarsi in
odio.Potter era il suo pupillo non Draco.Potter sarebbe stato
felicissimo di essere lì ma non Draco. Lui voleva solo correre
via e farsi i fatti suoi. Ma non poteva, era incastrato in quella
situazione e doveva fare la sua parte.
Adagiò Eveline,che finalmente aveva smesso di piangere,
sulla poltrona e aspettò il Preside. Che fortunatamente
non si fece attendere tanto.
< Come va Sign.na Eveline? > chiese subito.
< Adesso meglio... > rispose con la voce ancora rauca per il pianto la ragazza.
< Bene,mi diresti cosa è successo? > subito gli occhi della ragazza si incupirono.
Draco,vista l'esitazione e vista la speranza di essere fuori di li a
breve, disse. < Professor Silente, apparentemente non è
successo niente. Stavamo camminando per il corridoi quando si è
piegata su se stessa e ha cominciato a piangere.Si è chiusa
nello sgabuzzino e ha detto di non voler uscire perchè aveva
paura. >
Il preside,si sistemò gli occhialetti pensando alle parole di Malfoy.
< Nessun contatto,niente ombre,niente di niente? > chiese.
< No.Professore mi scusi ma credo a questo punto che sia successo tutto nella sua mente. > rispose Draco.
< Giusta intuizione Sign.Malfoy. La prego comunque vada.
Parlerò con lei e la accompagnerò io stesso alla torre.
>
Draco annuì < Buona notte. > Il preside sorrise ma Eveline ancora non proferiva parola.
Felice di aver il permesso di uscire ,Draco si affrettò a
scendere gli scalini ed superare i gargoil,quando una figura
attirò la sua attenzione.Si immobilizzò sul posto e non
disse nulla,stava solo in attesa di un suo cenno o di un suo
movimento.Cosa ci faceva lì' ? perchè era lì? per
chi?
< Come sta Eveline? > chiese in un sussurrò.
< Bene,ha smesso di piangere,adesso ci penserà il vecchietto.
> era il primo dialogo civile che riuscivano ad avere.Anche se a
sentir chiamare il loro preside "Vecchietto" fece storcere il labbro di
Hermione.
< Sono contenta,anche se non puoi far a meno di essere così > rispose lei.
< Così come? > chiese allora.
< Offensivo... > fu la risposta di lei.
< Ma non l'ho offeso è veramente vecchio. > Draco
accompagnò quell'affermazione con un ghigno made in Malfoy,che
Hermione non potè far a meno di notare quanto le piacesse.
< Chi ha trovato Eveline? >
< Nessuno,io ero con lei e poi i tuoi amichetti sono passati per quel corridoi attirando mezza scuola,compresa te. >
< Eveline era con te? >
< Si. >
< Cosa le hai fatto? > a quelle parole Draco la schiacciò
al muro con il suo corpo fissandola. Hermione si
ritrovò sbattuta alla parete e con quegli occhi di ghiaccio che
la minacciavano.
< Perchè devo essere stato io a farle qualcosa? Non puoi
credermi altro al di fuori di un essere meschino? > adesso
oltre a minacciarla i suoi occhi la stavano odiando,erano freddi e
taglienti.
Hermione non seppe come replicare, aveva esagerato se ne era resa conto,ma era stato più forte di lei.
< E poi perchè,se fossi stato io a farle qualcosa si sarebbe
lasciata prendere in braccio? > continuò stringendola
tanto da farle uscire un mugolio di protesta.
< Scusami,hai ragione. > e da prepotente quella stretta si fece
dolce trasformandosi in un abbraccio.La rabbia era scomparsa da quegli
occhi lasciando spazio allo stupore.
< Mi chiedi scusa? > chiese senza lasciarla.
< Si, ho esagerato. > Hermione andò a fuoco per come la guardava e la stringeva.
< Perché non mi chiedi quel che realmente vuoi sapere? >
disse allora il ragazzo con la voce di nuovo tagliente ma anche furba.
< Sarebbe? >
< Perché si è lasciata prendere in
braccio,perché era con me? volevi altro? > e la magia si ruppe su quelle
parole.
Draco aveva capito che Hermione era gelosa. Colpita ed affondata.
Prima di tutto non poteva restare
ancora così quindi poggiò le mani sul suo petto e lo
spinse via.
< Cosa mi dovrebbe importare? > Draco si lasciò
allontanare , interruppe il loro contatto visivo e disse dandole le
spalle.
< Non sai mentire! > e
se ne andò lasciandola lì,ancora più confusa di
prima e con mille nuovi interrogativi.
Era voltato e non potè scorgere,quindi,il rossore della faccia
della ragazza. Imbarazzo e rabbia. Imbarazzo,perchè si,lei
voleva altro,e rabbia perchè l'aveva capito anche lui.
********************************************************************
Si capiva subito se Draco Malfoy aveva un diavolo per capello.Gli si
formavano delle piccole rughe sulla fronte e tutto il suo viso
diventava più severo. Blaise Zabini e Theodor Nott ,infatti , se
ne accorsero subito vedendolo entrare nella loro stanza.
Con gesti meccanici il biondino aveva abbandonato la borsa a terra
vicino alla scrivania, il mantello sopra il suo baule.Si era tolto le
scarpe senza toccarle con le mani ma facendole scivolare dai piedi
sfregandoli uno contro l'altro e si era abbandonato sui cuscini del suo
letto chiudendo gli occhi.
Sia Blaise che Theodor sapevano che chiedergli apertamente cosa fosse
successo equivaleva a una rispostaccia dell'amico,quindi si scambiarono
uno sguardo d'intesa e attesero che quello mettesse ordine nei suoi
pensieri e si calmasse un pò,rimettendosi a fare ciò che
stavano facendo prima che Draco entrasse con tutto il suo malumore.
< Non ne voglio parlare! > disse Draco.
Sia Blaise che Theo sorrisero. Blaise alzò una mano e
iniziò un conto alla rovescia immaginario visibile solo a uno
dei due amici,quello non arrabbiato. TRe ,due , uno....
< Anche perchè non capisco cosa crede che io sia...Uno
stronzo,un bastardo, un mentecatto,un molestatore? > le parole di
Draco arrivarono come un orologio svizzero,puntuali,solo come i suoi
amici sapevano.
< Ma Draco tu sei uno stronzo,un bastardo, un mentecatto,un
molestatore....Guarda cosa hai combinato per farti considerare... >
rispose allora Theo.
Quella risposta gli valse una occhiata poco amichevole di Draco che lo fulmino con un solo sguardo. Ma Theo non si arrese.
< è inutile che mi fai gli occhietti dolci....Dille chi sei e levati l'ansia di dosso. >
< Su questo posso solo darti ragione,Theo. Se le dici chi sei metti
giù le carte e ti tranquillizzi. Non siamo già abbastanza
incasinati per quella mezza ragazza? A proposito come sta? >
domandò infine Blaise.
< Adesso bene è con Silente > rispose ma poi riprese <
credo che l'oscuro stia cercando di entrarle nella testa. >
< Cosa? > dissero in coro gli altri due.
< Non c'è altra spiegazione.Oggi ero con lei quando si
è chiusa in quello sgabuzzino e non ha ricevuto nessun attacco
fisico,quindi resta tutto nella sua testa. Almeno.... >
< La Granger ti ha incolpato vero? di quello che è successo alla mezza ragazza? >
Draco non rispose a voce ma semplicemente annuì. Allora tutti e
due i ragazzi scoppiarono a ridere suscitando le ire del biondo.
< Bei compari che siete a ridere di me così. >
< Ma è ovvio che lei abbia dato la colpa a te. Cosa credi che
le sia successo negli ultimi sei anni se non difendersi dalle tue
attenzioni? > disse Blaise tra una risata e un'altra.
Già,era plausibile che avesse reagito in quel modo,ma la
certezza dei suoi occhi mentre lo accusava lo aveva sconvolto facendolo
reagire male.Semplicemente non se lo aspettava.
< Hai visto come ti guardava quando avevi Eveline in braccio?
Secondo me si stava anche un pò vendicando...per gelosia
insomma. >
< Si ci avevo pensato anche io, glielo ho quasi estorto,ma non si è lasciata abbindolare. >
< Ma sentiti Draco,estorto? Non avevi promesso di provare almeno ad essere gentile con lei? > gli ricordò Theo.
< Come si può essere gentili con una così.... La odio.... > si lasciò sfuggire Draco.
< No, la ami. > lo rimbeccò Theo.
Nessuno più parlò, Draco si alzò dal letto,prese
una pergamena e scrisse il suo messaggio.Con un colpo di bacchetta
richiamò il solito piccolo gufo che avrebbe dovuto consegnare il
suo messaggio.
< Che fai ora? > chiese allora Blaise.
< Uso l'unico modo che ho per farmi prendere in considerazione da
lei. > mise nel becco la pergamena e richiuse la finestra.
************************************************
Il gufetto infatti non si fece attendere e andò a picchiettare
impaziente alla finestra di Hermione.Sovrappensiero ancora per le
battute scambiate con Draco,per quello che aveva provato nel
veder Eveline in braccio a lui e nel sapere che era con lei a
passeggiare per i corridoi di Hogwart.Inevitabilmente qualcosa gli si
stringeva nella sua pancia.
Hermione si alzò dal letto e aprì la finestra lasciando
che il gufo entrasse,ma poi,invece liberare il becco
dell'animale,chiuse la finestra e si diresse alla porta.
< Ginny! > urlò e chiuse la porta.
Si avvicinò al gufo prese il messaggio.Non appena questo si
sentì di aver portato a termine la sua missione tentò di
uscire,ma la finestra era chiusa.Allora fece una leggera virata verso
la porta ma anche quella era chiusa,non trovando una via di fuga
iniziò a svolazzare per la stanza girando in tondo e facendo
cadere tutte che cose che urtava. Hermione tentò qualche balzo
ma niente era dannatamente veloce. Finalmente Ginny entro nella stanza.
< Hermione ma che..... >
< Sbrigati chiudi la porta. > le urlò quella.
Ginny più che altro per la premura nella voce di Hermione che
per aver capito realmente cosa stesse succedendo, chiuse la porta,e
istintivamente,vedendo qualcosa che svolazzava si portò le mani
in testa.
< Hermione ma cos'è ? >
< Il gufo dell'anonimo! > disse Hermione saltando non appena il
gufo gli fu vicino. Ma niente quel gufo non si voleva proprio fare
prendere,aveva ricevuto istruzioni precise.
Anche Ginny si mise a saltare per tutta la stanza e fu anche sul punto
di prenderlo,ma andò a sbattere su Hermione che stava
intercettando il volo dell'animale.Entrambe finirono a terra con
il sedere dolorante.
< O ma insomma sono una strega! > stremata la riccia prese la
bacchetta < Lo hai voluto tu! Immobilus! > e il gufo si
bloccò in aria con le ali aperte.In un attimo Ginny lo prese e
lo strinse tra le braccia stando attenta a non farselo
scappare.Hermione si guardò in giro e cercò allora il
biglietto che quel malefico gufo le aveva portato.In tutto quel
trambusto era finito sotto il letto e l'operazione di ricerca la
impiegò per un buona buona dose di minuti. Finalmente lo
aprì e lo lesse ad alta voce.
< Affidati a me.Donati a me >
< Ti chiede fiducia? > chiese allora Ginny.
< Credo di si... >
< Cosa mi sono persa.Ho visto il tuo sguardo fiammeggiante appena se
ne andato con Eveline ma questo messaggio mi fa credere che ci sia qual
cos'altro. > spiegò Ginny.
< Ammettendo che sia Malfoy,prima l'ho incontrato e non lo trattato benissimo. >
< Racconta. >
Hermione allora raccontò tutto,della vicinanza mentre sistemava
il mantello addosso ad Eveline, dell'incontro fuori lo studio del
preside,della sua stretta e delle parole che si erano scambiati.
< Ha ragione vero? >
< Cosa? >
< Sei gelosa! >
< No. > rispose, ma troppo in fretta.
< Ha ragione anche su questo. Non sai mentire. > disse Ginny.
< Non lo so ok? Non so cosa mi sia preso,ma vedere Eveline
così tranquilla con lui mi ha avvelenata. Io molto spesso non
riesco ad avere neanche una discussione civile e loro se ne vanno in
giro così tranquilli! >
< Tesoro è normale. >
< Non è normale.Lui mi odia,mi ha sempre odiata,magari non
è neanche lui quello dei messaggi e adesso mi trovo incasinata
per niente. >
< Non credo sia niente il fatto che tu sia gelosa. Adesso ti faccio
una domanda spietata,premetto, e tu mi devi rispondere di getto,o si o
no! Pronta? >
Hermione annuì.
< Vorresti che fosse lui? >
< Si > le mani di Hermione scattarono sulla propria bocca
nel giro di un secondo.Aveva ammesso cosa provava,cosa sentiva in
quell'unico monosillabo.Si,voleva che fosse lui,per il modo in cui
l'aveva guardata non appena si era scusata con lui,per modo in cui
l'aveva stretta,per come l'aveva abbracciata mentre ballavano. Quei
gesti erano ben poca cosa,dopo anni di insulti,ma che poteva fare.E
vederlo con un'altra aveva smosso qualcosa in lei. Maledetto Malfoy
aveva ragione,era gelosa.
< Ok sei senza speranze,tieni questo gufetto. > Ginny
passò l'animale ad Hermione e si diresse alla scrivania,prese
una pergamena e scrisse.
< Ti voglio incontrare, solo allora mi fiderò di te...
Ti aspetto in guferia domani sera alle 23.30.... >
< Perché alle 23.30? c'è la festa alle 22 > chiese la grifoncina alla sua amica.
< Perché se non viene te ne tornerai alla festa,o comunque se
non è chi vuoi avrai la scusa per scappare. > le
chiarì Ginny,diede il messaggio al gufo e lo liberò dalla
finestra. Lui sapeva chi cercare.
Angolo scrittrice:
Nuovo capitolo....Anche per questo mi sono divertita un sacco a scriverlo...Non è stato facile però..
Ho lasciato alcune cose in sospeso per i capitoli futuri,vediamo se siete in grado di trovarle.
Finalmente,anche se ormai lo avevate capito, si è svelata l'identità dell'anonimo,come lo chiama Hermione.
Spero che vi sia piaciuto e che commentiate in numerose...
Voglio sapere cosa ne pensate.
Il prossimo capitolo si intitola "A carte scoperte"... ma devo dire che
sia il prossimo che quello successivo saranno un pò le
rivelazioni per le nostre coppie,ancora per i piani di Voldemort
c'è tempo...
Mi perdonerete se non rispondo alle recensioni,ma vado di fretta...Vi
prometto che al prossimo sarò preparatissima ed
efficientissima...ok? Bacino.Mapi.
|
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Capitolo 8 *** Carte scoperte ***
9-carte scoperte
********Carte scoperte********
Il suono tanto atteso da tutti gli studenti finalmente
riecheggiò per l'antico castello,la campanella aveva segnato la
fine delle lezioni e l'inizio delle tante sospirate vacanze di Natale.
Un fiume di ragazzi si riversò nei corridoi,tutti eccitati si
dirigevano verso i dormitori per preparare il loro baule per la
partenza della mattina successiva. Mancavano poche ore e sarebbe stata
la vigilia di Natale. Non felice come gli altri,per tutto quello che
stava succedendo al di fuori delle mura protettive di Hogwart,ma sempre
Natale era, un'occasione per stare in famiglia e ritrovare quella
serenità persa.Per pochi giorni non si sarebbe parlato di
Voldemort e dei suoi piani,della sua pazzia. Ma si sarebbe pensato
solo alle cene e pranzi Natalizi,ai regali,alla neve,ai dolci,alle
allegre canzoni e tutto ciò che di bello c'era nel Natale.
Anche Hermione si dirigeva al dormitorio,insieme a Ginny,che le era
corsa incontro uscita dall'aula di trasfigurazione, Harry e Ron. La
mattina successiva anziché partire loro,sarebbero arrivati i
famigliari di Ron.
< Hai scelto il vestito? > chiese Ginny ad Hermione.
< No,vedrò cosa indossare appena sarò in camera... > rispose evasiva Hermione.
< Ma come? ancora non hai tutto pronto? >
< No,Ginny,ho studiato ieri sera dopo che te ne sei andata. Ed
è quello che farò tornata in camera,per la festa
c'è tempo. >
< Hermione,siamo in vacanza da nemmeno un quarto d'ora e già pensi a studiare? > si intromise Ron.
< Si , non mi ritroverò gli ultimi giorni a sgobbare. >
< Neanche se vi fosse la guerra stanotte tu arriveresti impreparata all'inizio delle lezioni. > scherzò Harry.
Hermione strinse gli occhi a due fessure.
< Andiamo Hermione lasciamo i due compari a sperloquiare,abbiamo di
meglio da fare. > Ginny la prese sotto braccio e letteralmente la
trascinò via.Hermione sapeva cosa avevano di meglio da
fare.Prima di tutto allontanarsi il prima possibile da Harry,e poi
iniziare la sua tortura,la sua amica non si sarebbe limitata alla
scelta del vestito,e cosa più grave non l'avrebbe lasciata
studiare.
Salirono velocissime in camera. < Appena avrò finito sarai più bella di come sei di solito >
Dopo parecchie ore, il Baule tutto sul letto, tutti i cosmetici sulla
scrivania,l'accappatoio a terra insieme a oggetti non identificati
Hermione era pronta.
< Fatto adesso ti puoi guardare. > Si girò su se stessa di
mezzo giro e si ammirò allo specchio.Ginny aveva fatto un
capolavoro.
< Ginny... > disse la riccia senza riuscire ad aggiungere altro.
< Lo so, lo so. Prego. Adesso aspettami qui non ci metterò
molto e poi andremo insieme è quasi ora. > e si
volatizzò lasciandola sola. Ginny aveva veramente fatto un
capolavoro. Il vestito era semplicissimo, come solo un vestito rosso
poteva essere già impegnativo per il colore, aderente di sopra
che le fasciava il seno,poiché senza bretelle e si allargava
sulle gambe per aprirsi in un piccolo palloncino.Ai piedi le sue
decoltè nere,con le gambe fasciate dai collant neri setificati.
Sopra per coprire le spalle una giacchetta nera. I capelli erano
lasciati liberi arrivando sino sotto le scapole i suoi meravigliosi
ricci erano solo appuntati da un lato con un bellissimo fermaglio,una
piccola rosa nera. Come la cinturina nera di velluto che portava sotto
il seno.
Un pensiero era sfuggito alla
sua mente"Chissà cosa penserà vedendomi"... Non era
riuscita a reprimerlo,lei voleva piacergli.
< Sono pronta. > ma quanto ci aveva messo a vestirsi? pochissimo considerando tutto il tempo che le aveva dedicato.
< Ma come hai fatto a vestirti così velocemente? >
< Be sai con tutti i fratelli maschi che ho e un solo bagno a casa
è essenziale la velocità,visto che sono in grado di
entrare e buttarmi fuori ancora insaponata solo perchè ero stata
un'ora in bagno. > rispose la rossa.
< Sei bellissima. > e lo era veramente. Anche lei aveva lasciato
i capelli sciolti,ma i suoi erano liscissimi, il suo vestito era un
semplice ma stupendo tubino nero,scarpe nere vellutate e una bellissima
collana argentata che le faceva brillare i suoi stupendi occhi verdi.
< Grazie >
< Harry se ne pentirà... >
< è quello che spero. > aveva detto allora Ginny
sorridendo.Era proprio quello che aveva intenzione di fargli provare,
pentimento,puro e semplice, frustrazione.
< Non hai indossato niente di rosso... > le fece notare Hermione.
Ginny rise < Ma tesoro io ho i capelli rossi. >
< Andiamo? > si riprese poi.
Hermione non rispose,ma semplicemente la guardò.
< Ho paura! > si lasciò sfuggire.
< è normale che tu abbia paura ma non lasciarti vincere. >
la prese per mano e la portò fuori dalla stanza,fuori dal
dormitorio,al settimo piano dove la festa sarebbe cominciata da
lì a breve.
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Poteva la stanza delle necessità essere così grande?
Si,poteva.Ad ogni ingresso si ampliava un pò di più in
modo da non essere compressi.Tutto era bianco,come innevato,ed in
effetti lo era proprio perchè della neve magica era depositata
qui e li, mentre scendeva dal soffitto stregato,senza bagnare gli
invitati e un piccolo igluc faceva da scenografia al tutto.L'albero,un
grande abete verde,era decorato interamente di rosso.Piccoli babbi
Natali scorrazzavano per tutta la stanza canticchiando canzoni a tema.
In quel candore,che le decorazioni conferivano le luci
soffuse,Hermione sembrava una visione in rosso. Appena entrata molti
occhi scattarono nella sua direzione ammirandola.
< Guarda la Granger. > aveva sentito lusingata Hermione da alcuni
ragazzi vicino.Già aveva vissuto quella scena,già aveva
provato quel grande imbarazzo,al ballo del Ceppo,quando entrando al
braccio di Krum tutti l'avevano guardata sotto una nuova luce.Non solo
una so tutto io ma come una ragazza. Allora era un bocciolo, bellissimo
e molto delicato,invece adesso era sbocciata in una bellissima
rosa,profumata,forte,dolce e straordinariamente viva.La musica era
assordante,faceva vibrare tutto e molti dei presenti ballavano
scatenandosi in pista.
Ginny le lasciò la mano. < Vado a prendere da bere. >
< Faccio un giro e vedo se trovo gli altri. > le rispose Hermione
desiderosa di sottrarsi a tutti quegli sguardi indiscreti.
La rossa annuì e scomparì nella folla come
inghiottita. La riccia fissò un attimo il punto in cui era
scomparsa la sua amica poi si voltò e iniziò a
perlustrare la stanza in cerca del resto del gruppo.
Almeno ci provava,perchè la stanza era così piena e si muoveva a tempo di musica che non riusciva a fare un passo.
Tra uno strattone e l'altro riusci a muoversi finché non si sentì afferrare per un polso.
< Granger... > Marcus Belby,corvonero.
< Marcus ciao. >
Quello,con la scusa di una spinta le venne più vicino mettendole un braccio sulla spalla.
< Vieni ti offro da bere. > l'alito di Marcus puzzava di
alcol,sicuramente ne aveva abusato,e visto il suo precario equilibrio
era già abbastanza ubriaco.
< No,grazie Harry e Ron mi stanno cercando > disse Hermione per
scoraggiarlo.Ma quello non ne voleva sapere. Strinse di più la
presa e la trascinò in un angolo della stanza.
< Non fare la difficile. Voglio solo farti bere qualcosa e magari poi ci divertiamo un pò. >
< Marcus mi fai male. > nessuna delle lamentele della ragazza lo
persuase. Hermione cercò di afferrare la sua bacchetta ma non
riusciva perchè era troppo costretta in quell'abbraccio cattivo.
< Lasciala. > una voce gelida arrivò alle sue spalle.
< Fatti i fatti tuoi. > rispose Marcus.
< Lasciala subito. > ripetè il terzo ragazzo.
< Malfoy che vuoi? >
< Mi hai sentito non te lo ripeterò un'altra volta,o per lo
meno ti conviene che non te lo ripeta. > Hermione non poteva vedere
la faccia di Malfoy ma qualcosa le diceva che Marcus l'avrebbe lasciata
andare. E così fu. Si allontanò senza dargli le
spalle. Hermione si voltò lentamente e vide che Draco stringeva
la bacchetta in mano,le spalle rigide e il volto contorto in una
smorfia di rabbia.No rabbia,si corresse subito Hermione, furia.Un lupo
pronto a balzare sulla sua preda e dilaniarlo. Ma in quei occhi non
c'era solo furia ma,anche se ben celata ,disperazione.La ragazza non ci
pensò su un attimo.Fu quasi un istinto.Fece un passo in avanti e
si buttò addosso a lui,sul suo petto,si abbandonò nello
spasmodico bisogno di essere confortata.
Draco restò inizialmente rigido,troppe emozioni.Ma prima di tutto
doveva riprendere il controllo di se stesso,perchè il suo istinto
gli diceva di correre dietro a quell'insulso corvonero ubriaco e farlo
pentire di aver voltato lo sguardo verso di Lei.Non sentiva
niente,aveva la vista annebbiata,ma poi sentì Hermione tremare
sul suo petto. Abbassò gli occhi e incontrò quelli di lei
pieni di lacrime pronte a venir fuori. Alzò le braccia e
la strinse forte. Hermione era delicata e morbida,calda e lui adesso
poteva sentirla contro il suo corpo, proteggerla,poteva abbracciarla e tenere vicino a lui.
< Stai bene? > non voleva parlare ma era necessario per lui sapere se quel verme le avesse fatto del male.
< Si > riuscì a dire lei.
Si fissarono per un minuto interminabile,ma poi la grifoncina si
staccò da lui,e fu quasi come un dolore fisico,ma doveva
scappare,doveva imporre ordine alle sue idee. Ormai non serviva
nessun'altra conferma.Lui era il ragazzo dei bigliettini,lui l'aveva
corteggiata e riempita di complimenti.
Si voltò e fuggì tra la folla che non aveva notato niente
in mezzo a tutto quel trambusto.Tranne lui Draco Malfoy.
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Si nascose nella guferia,ma quello che avrebbe imparato presto e
che non si poteva nascondere da lui. Sentì,infatti,un mantello
posarsi sulle sue spalle.Nella fretta della fuga aveva dimenticato che
era la vigilia di Natale,fine dicembre e del freddo.
Sussultò e fece per voltarsi ma due braccia la strinsero da
dietro impedendole il movimento.
< Perché sei scappata? > lei non rispose, sentì solo un angosciante imbarazzo salirle al viso.
< Mi odi a tal punto?> continuò .La stretta era troppo forte come il suo disagio.
< Non volevi vero?hai sperato che non fossi io a scrivere quei
messaggi! > la sua voce era tagliente come quando la derideva.
< Draco per favore lasciami non riesco a parlare così >
lui la lasciò e lei si voltò incontrando i suoi occhi
spalancati per la sorpresa, e lei sapeva bene il perché . Era la
prima volta che lo chiamava per nome.Entrambi sentirono una fitta al cuore per quella separazione.
< Inizialmente non potevo crederci,tu mi hai sempre derisa,sempre
insultata. Mentre quei messaggi erano pieni di parole dolci. >
< Sei stata nascosta in quella dannata torre per giorni;ho capito
che mi avevi scoperto,non potevo aspettarmi niente di diverso da te,ma
abbi almeno l’ ardire di dirmi in faccia che non mi vuoi. Metti
in atto il coraggio che voi Grifondoro tanto decantate. > ancora un
pugnale affondato nel petto di entrambi .Ma Hermione lo guardò e
abbozzò un sorrisino.
< Non capisci?io nemmeno ti odio. E per questo che sono scappata!E
per questo che mi sono nascosta. > calde lacrime iniziarono a
scivolarle sulle guance .A quelle parole lui la riprese tra le
braccia e tutto il mondo tornò al suo posto.Ma restò sempre gurdigno e distante in attesa che lei
continuasse il suo discorso.Draco non poteva credere a quello che aveva
sentito,lo aveva sperato sin da quando aveva capito la portata dei suoi
sentimenti,anche quando l’aveva odiata per quello che gli faceva
provare .E adesso lei era li,tra le sue braccia e gli stava dicendo che
non lo odiava.
< Cosa? >
< Mi hai fatto innamorare di te Draco Malfoy. > e
ricominciò a piangere. Draco allora iniziò ad asciugare
con dei baci quelle perle.
< Perchè piangi? > le chiese non capendo.
< Perché mi vergogno! > Il viso di Draco si addolcì.
< Non piangere per favore. E’ bellissimo quello che hai detto!Non vergognarti… > le sussurrò.
Hermione se ne stava con il viso abbassato ancora stretta a lui. Draco
alzò quel volto con l’indice,ma lei restò con gli
occhi bassi.
< Guardami! > ma il suo sguardo non si mosse.
< Guardami Hermione > la gentilezza e il suo tono di voce dolcissimo la convinsero.
< Se qualcuno ti toccasse sarei capace di incenerirlo con lo sguardo.
Quando sei stata attaccata dal dissenatore ho obbligato Blaise a
vegliarti,con il terrore addosso che ti capitasse
qualcosa’altro.Quel giorno che ti sei addormentata in biblioteca
mi hai fatto preoccupare tantissimo.Ero entrato in sala grande non
trovandoti e così ho girato mezzo castello per cercarti. Quando
ti ho sentita correre verso gli spogliatoi ti ho trascinato dentro
quella stanzetta ,non ce la facevo più , volevo baciarti da
tempo ormai .Troppo tempo. Non sapevo come avvicinarmi a te.Se fossi
venuto da te a dirti ciò che provo mi avresti schiantato,e
così mi sono inventato la storia dei messaggi,volevo che tu
conoscessi un’altra parte di me. Mi sei entrata nell’anima
e nel corpo. Non posso fare a meno di te. >
Gli occhi di lui erano limpidi e sinceri,come mai avrebbe creduto di
poterli vedere,la sua voce dolce e i suoi tocchi gentili. Hermione si
alzò in punta di piedi, gli allacciò le braccia al collo
e lo baciò come non aveva mai baciato nessuno,anzi si, proprio
lui in quello stanzino delle pluffe.
Tutto il mondo intorno a loro esplose per la felicità che
stavano provando. Come se non ci fosse nient'altro nel mondo.Era un
bacio delicato, delizioso,amabile. Si staccarono per prendere fiato e
per calmarsi.
< Come si chiama il gufetto? > Draco scoppiò a ridere per la domanda inaspettata.
< Weasel > rispose lui.
< Draco.. .. > lo richiamò lei schioccandogli una occhiata omicida. Era chiaro il riferimento a Ron.
< Che c’è? > disse lui da finto innocente.
Hermione ebbe la sensazione che avrebbe vissuto a migliaia di quei battibecchi e stranamente ne era felice.
Eccomi qui..dopo un imperdonabile ritardo...Abbassate le armi...non vi faccio pena? :(
Scusate,ma non ho avuto un attimo fino ad ora...Spero che vi piaccia e
che non mi debba andare a nascondere! Una domandina:risposte a fine
capitolo o con il nuovo metodo della casella postale? ditemi cosa
preferite...Bacino Mapi....
Risposta alle recensioni:
Angy:Spero che il capitolo
ti sia piaciuto.Non li ho fatti consumare...ancora qualche capitolo
perchè per quanta attrazione ci sia quasti due prima si
odiavano,quindi procediamo con calma,Per quanto riguarda Eveline
capirai...La tua storia mi piace già come ti ho
scritto...Aggiorna...imperativo categorico assoluto ;D
Twippazz483:Benvenuta e
grazie dei complimenti,spero che continuerai a seguirmi e a
commentare...Già non amo cambiare molto i caratteri,metto un
pò del mio,ma cerco di essere sempre fedele.Grazie ancora e
bacino.
Barbarak: Si tra Eveline
e Voldemort c'è qualcosa sotto.Ma ancora non ti posso svelare
cosa. Abbi fede,lo scoprirai.Mi fa piacere che i capitoli ti siano
piaciuti e spero che questo sia all'altezza degli altri. Grazie per i
tuoi complimenti bacino.
Elve89:I tuoi papiri sono
sempre molto divertenti da leggere.Mi fai scappare sempre un sorriso
per la tua impetuosità.Come per Draco ed Hermione anche tra
Harry e Ginny ci sarà una svolta ma nel prossimo capitolo
però.Aggiorna presto la tua ff.Aspetto un tuo commento..:)
Jalilah:Questo è il vero primo bacio."Razionale"diciamo...ahahahah...spero ti sia piaciuto...Bacio al prossimo.
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Capitolo 9 *** Promesse ***
10- Promesse
Le labbra di Draco erano morbide.Tanto morbide che separarsene,la sera prima era stato un vero problema.
I capelli di Hermione erano come seta, e adesso che Draco aveva
l'autorizzazione a toccarli, adesso che anche lei lo voleva,non poteva
esserci niente che gli impedisse di sprofondarci le mani e
attorcigliare i suoi ricci.
Lasciarsi era stato quasi impossibile.Ogni "buonanotte"
sussurrato era accompagnato da un bacio che faceva sussultare entrambi
e legare ancora di più.Stretti vicino al dormitorio dei
Grifondoro,nell'ombra di una colonna,avevano passato almeno due
ore,sempre sul punto di distaccarsi ma mai avendo il coraggio di
farlo.Ma era giusto così,per ricordare per sempre la magia di
quei momenti vissuti quella sera.
Entrambi quindi erano nei propri letti.Ognuno a sognare dell'altro,ognuno a riaffiorare dal loro mondo dei sogni.
Le sue mani che la toccavano,i suoi capelli che le solleticavano il
viso. Hermione poteva sentire ancora quel tocco delicato che
aveva spinto la sua immaginazione oltre i confini che si era
costruita.
Il suo corpo premuto contro quello di
lui.Draco poteva ancora sentire la sua eccitazione,restare padrone di
se stesso era stata una fatica immensa.
< Domani mi vorrai ancora? > frasi sussurrate a fior di labbra per non far sentire la paura che celavano.
Lei a quella domanda aveva sussultato
leggermente.Aveva sentito tutte le sue debolezze,tutti i suoi
timori.Gli sollevò il viso, affondato e nascosto nella sua
spalla, e gli aveva risposto con quanta più sincerità
possibile. < Si! > solo un si,nessun giro di parole,nessuna
rassicurazione. Solo un si,ma così carico di verità che
lui non ne aveva dubitato.Il bacio successivo era stato
bellissimo,appassionato.Come se Draco volesse suggellare un patto.La
promessa che non lo avrebbe abbandonato.
Le mani intrecciate,i visi accaldati,le fronti che si toccavano.
< E tu? >
< Io cosa? >
< Tu mi vorrai o sarò una
mezzosangue? > era una domanda sbagliata,lei lo sapeva,avrebbe
rovinato tutto,lo avrebbe fatto infuriare,ma era
necessario,perchè ancora Hermione sentiva che in qualche modo
dopo quella risposta non le sarebbe stato più possibile tornare
indietro.Dopo si sarebbe sentita totalmente coinvolta da lui.Le ombre
dal suo cuore sarebbero scomparse. < Non lo hai ancora capito ? >
Draco le lasciò una mano e posò la sua su una
guancia. < Sei mia.Non possiamo cambiare ciò che siamo,ma non
sarà più un ostacolo.Non per me. > adesso si,adesso
era totalmente sua.
< Come? > aveva chiesto allora
Hermione.E non c'era stato bisogno di aggiungere
altro.Già,perchè lei se lo chiedeva.Come erano nati i
suoi sentimenti per lei?
< Non ne ho idea,mi sei entrata
dentro.Ti sei fatta spazio,prima nel mio cuore e poi nella mia
mente,pensarti,sognarti,volerti erano un unica azione. Cosa potevo fare
se non cederti? >
" Cedermi" aveva ripetuto la mente della ragazza.E lei come gli aveva
ceduto? Si era lasciata incantare dai suoi trucchi,dai suoi tocchi,dal
suo bacio,dai suoi messaggi,fino a sperare ardentemente che fosse lui a
scriverli.Fino a sperare che fosse lui a desiderarla come non era mai
stata desiderata,come anche lei desiderava.
< Quando? >
< Questo lo so,al Ballo del ceppo.
Eri così bella, e vederti al braccio di quel bulgaro mi ha fatto
capire che presto ci sarebbe stata la fila per conquistarti.E io non
amo rivali.Non dovevi dire di si a lui,non dovevi dire di si a nessun'altro che non fossi io. >
< Da così tanto tempo? > si era lasciata sfuggire Hermione stupita.
< Già. Non so neanche io
come ho fatto a resistere,ma non sono uno stupido,ho visto come ti
struggevi d'amore per Wesley,non avrei sprecato l'unica
possibilità che sicuramente mi avresti concesso mentre eri persa
per un'altro. E' stata la sua fortuna che abbia spostato il suo sguardo
verso Lunatica.Non so cosa avrei fatto altrimenti. Anzi forse lo so
benissimo. >
< Draco. > lo richiamò lei.
< Non ritratterò,ma adesso
che ti stringo tra le mie braccia posso essere magnanimo e fare finta
che non esista. > poi le labbra del ragazzo erano ripiombate su di
lei ,sul suo collo,sulle sua labbra,sulle sue guancia. Non le aveva
lasciato un attimo di tregua,neanche per respirare.Ma lei non voleva
respirare,voleva solo restare così nel suo abbraccio.
Lui non voleva alzarsi,voleva stare ancora sotto le
coperte,a sognare di lei. Ma poi un pensiero gli attraversò la
mente.Non avrebbe più dovuto sognare per averla,per
toccarla,abbracciarla,amarla. Adesso era sua. Sposto le coperte
scivolò di fianco e si tirò su.Si diresse alla scrivania.
La grifoncina aprì lentamente gli occhi,non voleva ancora
svegliarsi. Tutto era ancora avvolto da un'alone di magia che
abbandonare quello stato di semi incoscienza non le andava proprio.
Un rumore la riportò alla realtà.Un rumore che aveva
accompagnato le sue giornate.Che prima aveva odiato,poi aspettato e
infine amato.
Si alzò di scatto e andò alla finestra,senza sospettare
che il rumore non provenisse da lì. E infatti non si sbagliava.
Il gufetto entrò nella stanza e le consegno un biglietto.
< Buon giorno mia principessa. Ci vediamo alle 10 e 30 alla grande quercia. DM >
Hermione non potè far a meno di notare che aveva usato le parole
scritte nel primo biglietto che le aveva inviato,ma questa volta aveva
aggiunto l'aggettivo possessivo mia.
Come aveva fatto?Come aveva cancellato anni di litigi con un colpo di spugna?
Inoltre il biglietto adesso era siglato. Draco Malfoy. Il suo Draco. A
quel pensiero non potè far a meno di sorridere.Perchè
sapevano che si sarebbero rivisti.
************************************************
Svegliarsi non era mai stato tanto bello.Dover tornare alla
realtà invece di poter restare nel mondo dei sogni era sempre
orribile.Ma quella mattina Harry Potter aveva i suoi motivi per voler
aprire gli occhi,come magari rubare un bacio alla ragazza che stringeva
tra le braccia. Ancora non gli sembrava vero,finalmente era dove voleva
essere,con chi voleva essere. Per un attimo la sera prima aveva creduto
di averla persa e adesso,la sua Ginny, le dormiva praticamente addosso.
Se pensava alla litigata della sera precedente,un brivido gli
attraversava la schiena.
< Harry,lasciami. > l'aveva
trascinata via dalla festa, via dalla stanza delle necessità,via
dalle mani di quel tassorosso e l'aveva condotta in un aula vuota.
< Harry mi fai male. > a quelle
parole qualcosa nella testa del ragazzo scattò.Non voleva farle
male,e così la lasciò.
< Ma che ti prende? > chiese scocciata Ginny.
< A me? che ti prende a te? > la rimbeccò Harry.
< Che intendi dire? >
< Come potevi permettere che quello ti ballasse così vicino. > la gelosia lo stava logorando.
< Ballo con chi mi pare e come mi pare. > la ragazza non voleva mollare,ne tanto meno rendergli le cose più facili.
< E a me non pensi? Sai cosa provo
per te... > l'ultima frase fu quasi sussurrata. Ma non servì
perchè lei l'aveva sentita.
< E tu a me hai pensato quando mi hai detto che il nostro bacio era stato un errore? Anche tu sai cosa provo per te? >
< Ginny è diverso,io non
posso permettere che tu rischi per me. > Adesso i bei occhi della
rossa mandavano fiamme,che avrebbe voluto bruciare Harry Potter.
< Santo cielo Harry,ma cosa vuoi
da me? Non posso stare con te,non devo stare con nessuno. Cosa vuoi? Mi
chiudo in una stanza e butti la chiave? >
Non sembrava un'idea tanto brutta.
Ginny osservò il viso del ragazzo, come se stesse realmente prendendo in considerazione quell'eventualità.
< Sei coraggioso Harry sai. Ci
vuole coraggio per trascinarmi qui e farmi questa scenata di gelosia
quando sei tu il primo a prendere le distanze da me. >
< Ginny per favore io... > era quasi una supplica.
< Tu cosa Harry?è tutto un
io non posso ,io non devo,io ,io. Ma ci pensi a me. Hai idea di come mi
sia sentita rifiutata? >
< Non ti ho rifiutata,ma non possiamo. >
< Basta,con questa storia. >
< Perchè non vuoi capire. >
< No,hai ragione non voglio
capire. Sono stanca di assecondarti. > Ginny fece per uscire dalla
porta ma Harry le sbarrò la strada.
< Fammi passare. > Ginny era furiosa.
< No,devo spiegarti. >
< Ancora scuse Harry? Non mi
vuoi,bene me ne farò una ragione ma adesso lasciami in pace,non
voglio più saperne di te.Starti vicino mi fà soffrire
quindi appena uscirò da quella porta non ti disturberò
più. Ti alleggerirò il compito. > Ginny lo
strattonò ma il ragazzo non ne voleva sapere di spostarsi.
Come poteva pensare che non la
volesse? Lui che la amava più di qualsiasi cosa al mondo.
Più dichiunque altro. Ma quegli occhi verdi erano determinati a
lasciarselo alle spalle, e questo lui non poteva permetterlo.
Nonl'avrebbe lasciata andare,aveva ragione Hermione, la amava e avrebbe
combattuto per il loro amore. Tanto combattere faceva parte della sua
vita.Era per creare un mondo per lui e ginny che combatteva da tempo.Al
diavolo la guerra,al diavolo Voldemort.La voleva e glielo avrebbe detto.
Gli crollo in ginocchio davanti e le strinse la vita.
< No, ti prego.Ti amo, e lo sai.
Sono uno stupido e lo sai. Ho una fottutissima paura di perderti,che tu
muoia,tutte le persone a cui mi lego muoiono.Tutte le persone che mi
vogliono bene muoiono.Ma se morissi tu,ti seguirei all'istante,non
potrei sopportare di vivere senza di te. E questo vale anche ora. Non
posso stare senza te. Ti prego non cancellarmi dalla tua vita. >
Ginny spalancò gli occhi,se ne
stava immobile con Harry legato ai suoi fianchi,completamente inerme.
Vinta da quelle parole. Stupita.
Finalmente le aveva confessato il suo
amore,finalmente aveva ammesso che cosa lo preoccupava così
tanto. Lui aveva paura che lei morisse per causa sua,come erano morti i
suoi genitori,come era morto Sirius. Si riprese sentendo il fiato corto
del ragazzo,istintivamente strinse le braccia intorno al capo di Harry
abbracciandolo.
< Non hai ucciso tu i tuoi
genitori,non hai ucciso tu Sirius. Entrambi sono vittime di Voldemort e
della follia dei suoi seguaci. Non temere per me Harry, io rischio per
te,tu rischi per l'intera comunità magica. Chi pensi corra il
rischio più alto.So cosa provi,lo provo anche io quando scompari
per pomeriggi interi,quando sei agli allenamenti,quando entri un
secondo in ritardo in sala grande,durante le vacanze estive. Ma non ci
possiamo fare niente,è la guerra, e noi dobbiamo essere uniti.
Altrimenti vinceranno loro. Anche io ti amo e anche io ti seguirei a
ruota se ti accadesse qualcosa. >
< No hinny ti prego,non dire questo. >
< E perchè? >
< Non riesco a sopportarlo. >
< Lo so benissimo,come io non
sopporto che lo dica tu. Ma è quello che farei,sono egoista.
Cerchiamo di restare vivi entrambi e amami Harry,come se ogni giorno
fosse l'ultimo,almeno saremmo sicuri di aver vissuto al massimo. >
Harry non rispose ma si alzò
barcollante attirò la bocca di Ginny alla sua e la
baciò.Era quella la risposta alla sua domanda.L'avrebbe
amata,fino alla morte.
I baci presto divennero sempre
più appassionati,sempre più vivi. Resistere sempre
più difficile.Ma perchè poi resistere? Lei lo amava,lui
lo amava. Si spogliarono lentamente.Baciando ogni millimetro di pelle
scoperta,esplorando tutti quei sentieri che avevano sbarrato. Le mani
lasciavano dolci carezze,la bocca dolci baci,frasi sussurrate,promesse
d'amore.
Fecero l'amore lì, sopra il mantello di Harry,in una stanza vuota,ma piena dei loro ansiti e dei loro sentimenti.
< Ti amo. > disse Harry.
< Ti amo. > rispose Ginny.
Quei ricordi lo avevano svegliato definitivamente. Lasciò
un bacio sulla fronte di Ginny e la coprì meglio con il mantello
di lei che si erano buttati addosso prima di addormentarsi appagati.
Ginny si mosse leggermente. < Buon giorno > disse ancora con gli occhi chiusi.
< Buon giorno anche a te amore mio. > rispose Harry e ginny rise.
< Perchè ridi? >
< Pensavo di averlo sognato... >
< No,purtroppo per te è tutto vero. > la canzonò Harry.
< Già purtroppo. >
< EHI.... > le urlò il ragazzo, e lei rise ancora.
< è così bello sentirti ridere. > Ginny
sollevò la testa e lo baciò. Dalla sua bocca si
spostò al suo orecchio,al suo collo,al suo petto.
< Amore fermati ti prego.... >
< Perchè ? > chiese la ragazza innocentemente.
< Perchè è già mattina,dobbiamo tornare al
dormitorio.Tra un pò arriveranno i tuoi genitori e Ron mi
verrà a cercare se non mi vede nel mio letto.Non vorrai
che tuo fratello mi prenda a pugni.E se continui non mi fermerai
più. > tutte quelle motivazioni si frantumavano piano piano
ad ogni bacio. Ma Harry aveva ragione. Ginny sbuffò sul suo
torace e si sollevò.
< D'accordo...Ron ci deve solo provare... > disse mettendo un tenero broncetto.
< Come vuoi comportarti? >
< Non lo diremo a nessuno,voglio tenere questa cosa per noi per un pò. >
< Neanche Hermione? > chiese Harry.
< Be no lei no. A lei lo possiamo dire.Anche perchè appena mi guarderà in faccia ci scoprirà. >
< Credo che già sospetti qualcosa. >
< Cosa intendi dire? >
< Quando siamo stati attaccati dal dissennatore abbiamo fatto una chiaccherata. > confessò Harry.
< Oh lo sempre detto...Lei è la migliore. > Harry e ginny risero,alzandosi di malavoglia ma con la gioia nel cuore.
**********************************************************************
Un'ultima occhiata allo specchio ed era pronta. Scese le scale ed
entrò nella sala comune Grifondoro ancora addormentata. Tutti
gli studenti si godevano le prime ore di riposo prima di partire per il
ritorno a casa. Erano ancora le nove e trenta,mancava un'ora prima
dell'appuntameto con Draco ma voleva far un giro nel parco,da
sola.Calmarsi e riordinare le idee.
La sera precedente era stata idilliaca. Ma oggi,come si sarebbe dovuta
comportare.Lui era sempre Draco Malfoy.Come si parlava con Draco Mlfoy?
Lei ci aveva sempre litigato.E la sera prima a parte il
chiarimento,solo baci. Baci infuocati.
Si avviò verso la porta ma qualcuno le cadde sopra.
< Oh scusa. > la sua voce era familiare.
< Ginny... >
< Hermione... > si aiutarono a vicenda ad alzarsi.
< Che ci fai in giro a quest'ora? > chiese la rossa alla mora.
< Che ci fai tu in giro? > una rapida occhiata < e
vestita come ieri sera? > Hermione guardava la sua amica. Sguardo
felice,praticamente gli occhi a cuoricino, sulle labbra un sorriso
smagliante e poi un'aria perdutamente innamorata.
Senza che Ginny le desse conferma affermò < Harry si è deciso! >
Lei annuì ed Hermione le saltò al collo urlando.< aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh...sono contentissima. >
Una lacrima scivolò sulle guance della rossa. Finalmente Harry le aveva detto che l'amava e che la voleva al suo fianco.
< o tesoro non piangere. > Hermione la stringeva nel suo abbracciò e la coccolava.
< Hermione sono felice come non lo sono mai stata prima d'ora. >
< Finalmente si è deciso. >
< Si... e.... > cosa non le stava dicendo Ginny?cosa le nascondeva?
< Ehi,dimmi tutto. > gli ordinò.
< Abbiamo fatto l'amore. >
< cosa? >
< Si ed è stato bellissimo. Sono sensazioni bellisime che non avevo mai provato prima. >
< Oh > Hermione arrossì di botto. Non tanto per gli
argomenti che stavano discutendo ma perchè dal momento in cui
Draco l'aveva lasciata la sera prima non pensava ad altro di come
sarebbe stato andare avanti con lui.Cosa avrebbe provato?come si
sarebbe comportata?avrebbe vinto tutte le sue paure?
Ginny nel frattempo scrutava il viso dell'amica. Se era vero che Ginny
non poteva nasconderle niente ad Hermione,quest'ultima per lei era un
libro aperto.
< Mi devi dire qualcosa? >
< No...cioè...si >
< Allora? > la spronò visto che non ne voleva sapere.
Hermione,trovando le punte dei suoi stivali molto interessanti rispose.
< è lui,Draco,dopo varie peripezie ,che poi ti
racconterò, ci siamo chiariti. Adesso ho un appuntamento con
lui. > fece per uscire.
< Ma come te ne vai così?ti ho appena confessato il mio segreto più grande e tu mi lasci all'asciutto. >
La riccia che era ormai quasi di fronte al passaggio si voltò
con un sorriso a trentandue denti e disse. < Ha detto che non
può fare a meno di me. > e attraversò il passaggio.
< Hermione.... > ma lei già correva verso il parco,dal suo appuntamento,correva da lui.
*****************************************************
C'è un mistero che non lo so,
quando ti vedo che cos'ho.
Sento tremare lo stomaco,
qualcosa di profondo sai.
Mi fa andar fuori di testa ,fuori di me.
Il cielo era limpido,nessuna nuvola adombrava il sole,neanche un filo
di vento a disturbare le fronde spoglie degli alberi.Era una stupenda
mattina,o almeno a Draco sembrava così.Era di ottimo umore,come
da molto tempo ormai non gli capitava. Le cose non andavano bene da
così tanto tempo che non riusciva a credere che uno dei suoi
desideri più nascosti si era avverato.
< Mi hai fatto innamorare di te Draco... > da quanto tempo lui era innamorato di lei?anni.
Scendere a patti con la sua coscienza era stata un impresa ardua, ma
non poteva scegliere l'infelicità,al diavolo tutti. Nei suoi
pensieri c'era solo lei,la voleva.E si sa,se Draco Malfoy desiderava
qualcosa la otteneva,anche se ciò implicava strisciare e
calcolare.Certo lei era l'opposto di lui.
Lei mezzosangue,lui purosangue.
Lei grifondoro,lui serpeverde.
Lei orgoglio,lui pregiudizio.
Lei,lui.L'amore dopotutto è l'unica guerra in cui si va a letto con il nemico.
Trasportato da quei pensieri non si accorse che lei era arrivata.
< Ciao. > disse Hermione. Se ne stava poco distante da lui con l'aria molto imbarazzata.
< Ciao > rispose lui. Anche lui era un pò imbarazzato,anche se dal suo volto non traspariva la minima emozione. " Come fa a essere sempre così controllato? " si chiese mentalmente Hermione.
< Scusa se ho ritardato,ma ho incontrato Ginny e non mi lasciava andare più. >" E ho girato a caso per trovare il coraggio di avvicinarmi",aggiunge con se stessa Hermione.
< Non ti preoccupare. Non aspetto da molto > Nel frattempo si accomodò nella panchina sotto la quercia.
Lei si guardò intorno e aspettò qualche secondo.
< Che bella giornata oggi,non sembra che sia il ventiquattro dicembre. >
< Già > disse lui imitando il suo movimento per vedere cosa aveva visto lei.
< Hai dormito bene? > le chiese Draco. " che domanda stupida" pensò subito dopo.
< Si > rispose lei.
Incrociarono gli sguardi per un secondo,ma poi lei sorrise e abbassò gli occhi un istante.
"Ma che stava facendo?perchè
non la avvicinava al suo corpo?lo desiderava tanto da star male.Basta
comportarsi con un imbranato. "
E così Draco si decise,le allungò una mano < Ci stiamo
comportando come due bambini... > lei gli prese la mano e lui la
guidò verso le sue ginocchia facendola accomodare su di esse.La
ragazza accolse l'invito e finalmente lo toccò passandogli un
braccio sulle spalle.
< Lo so. > rispose Hermione.
< Questa notte ti ho sognato. > continuò lei.
< Cosa facevo ? >
< Non te lo posso dire. >
< Granger >
< No. >
< Dimmelo. >
< No >
< Subito > Eccoli lì, si erano ritrovati nei loro
battibbecchi,nei loro litigi,nelle loro imposizioni. Questi erano
loro.Solo che adesso non era più l'odio il sentimento di fondo.
< Oh va bene.Ma sei sempre così prepotente? >
< Sempre. E adesso dimmelo. >
Ma perchè glielo aveva detto? Ormai lui non si sarebbe arreso.
Hermione prese un respiro di incoraggiamento e molto velocemente disse.
< Hosognatochemibaciavi! >
Lui che ovviamente non aveva capito niente alzò uno dei suoi biodi sopraccigli.
< Non ho capito >
< O problema tuo io l'ho detto. > Hermione assunse una delle sue pose strafottenti con un tenero broncetto.
Il ragazzo invece ridusse gli occhi a due fessure.
< A si? Bene. >
La mano che le aveva passato sulla vita si strinse
immobilizzandola, e l'altra si insinuò sotto il
mantello,sbottonò alcuni bottoni del capottino fino a trovare il
maglione,iniziando così a farle il solletico.
< Hei che fai? > lei che praticamente non si era accorta di nulla
pinchè non aveva sentito uno strano spiffero si piegò per
le risate.
< Allora ora me lo dici? >
< No >
Ma poi successe qualcosa di inaspettato. Il maglioncino si
sollevò leggermente lasciando scoperto il suo ventre.Fu
più forte di lui.Smise di farle il solletico e aprì la
mano poggiando l'intero palmo su quella pelle delicata,facendole salire
un brivido lungo la schiena e naufragar gli fu dolce in
quel mar.
Hermione smise di ridere e lo fissò. Per entrambi fu un
richiamo. Le loro labbra si unirono in bacio dolce che spezzava ogni
imbarazzo. Le mani della ragazza corsero ai capelli di lui mentre la
mano di lui continuava ad esplorare, salendo verso il suo seno,senza
tuttavia toccarlo,stringendo il suo fianco.
< Ecco cosa ho sognato ieri notte. Che mi baciavi. > disse Hermione in un momento.
La felicità lo travolse insieme a quelle parole. Si riappropriò della sua bocca e godette ancora dei suoi baci
Se non fosse stato indispensabile per vivere,si sarebbero
scordati anche di respirare. Infatti,attimi,minuti o ore dopo si
staccarono ansanti.
Draco la strinse più forte,poggiandosi su di lei. Hermione lo accolse al suo petto stringendolo anche lei.
< è tardi >
< Per cosa? >
< Devo partire.oggi è la vigilia ricordi? >
Una strana sensazione di abbandono la prese alla sprovvista.
< Pensavo che non partissi. >
< Devo ,purtroppo,mia mamma è sola e in più se non tornassi potrei insospettire qualcuno >
Già,vi erano mille parole non dette,mille situazioni opposte.
Hermione si rese conto che fino a quel momento avevano vissuto in
una bolla di sapone.
Bellissima bolla,colorata,accogliente,confortevole. Ma che purtroppo era scoppiata.
Draco si allontanò quanto bastava da lei per poterla guardare negli occhi.
< Hermione. >
Gli occhi di lei scattarono verso i suoi.Non l'aveva mai chiamata per nome,mai.
< Ti prego non riuscirò a partire se non mi prometti che starai attenta,che non ti allontanerai dal castello. >
Era preoccupazione quella che gli incrinò la voce.
< Te lo prometto. >
< E tu giurami che tornerai così. >
< Così come? >
< Il Draco che mi ha fatto innamorare,non quello vecchio che mi detestava. >
< Non ti ho mai detestata,semplicemente cercavo di ottenere la tua
attenzione.Comunque è questo che ti spaventa? Che mi lasci
influenzare? >
Hermione sentendo le lacrime spingere,annuì semplicemente.
< Stai tranquilla nessuno mi può far fare qualcosa che non voglio. >
< Ho paura lo stesso. >
< Allora te lo giuro. > e lei gli credette.
Angolo scrittrice:
Allora capitolo dolcissimo lo
so...Con un bel barattolo di nutella davanti vi verrebbe il
diabete...ma che ci posso fare sono una
romanticona...inguaribile,aggiungerei.
Spero di non aver deluso le
aspettative,magari volevate più azione ma penso che dopo le
rivelazioni il meglio che si possa fare è
sbaciucchiarsi...ahahahah....La strofa è di una di mitica
canzone di Vasco:Standig Ovation.Adoro Vasco e quel pezzettino mi
sembrava adatto al paragrafo successivo....
Questo è il penultimo
capitolo prima delle vacanze...Il prossimo si intitolerà BUON
NATALE....giusto per restare in tema...il mio modo per farvi gli
auguri,ma non mi dilungo altrimenti finisce che vi scrivo anche di cosa
tratta....
Rispondo con il nuovo metodo
alle vostre recensioni...Spero che commentiate in molti...è
bello sapere cosa pensate...Bacino Mapi...
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Capitolo 10 *** Buon Natale ***
11-Buon Natale
***** Buon Natale ******
Era la mattina di Natale. Hermione non aveva resistito dall'alzarsi di
corsa e spalancare la finestra affacciandosi ed ammirare il paesaggio.
Tutto era Bianco,di notte aveva nevicato nuovamente. Ogni anno si
ripeteva che non aveva mai visto tanta neve,e ogni anno si
ricredeva.Le luci delle decorazioni esterne rosse erano stupende in
quel candore. Appena vestita avrebbe fatto una passeggiata nel parco e
godere a pieno di quella splendida giornata,anche se le mancava Draco.
Il castello era magnifico,faceva freddo e c'era la neve.
Il gufetto Weasle aveva viaggiato molto prima di posarsi sul suo
davanzale, e non portava solo un messaggio ma anche un piccolo
pacchetto.Il cuore le esplose di gioia nel petto.
< Ti prego non scappare dopo. > sussurrò la
grifoncina prima di prendere il messaggio, pensando all'ultima volta
che aveva cercato di fargli consegnare la sua risposta.
Il gufo la guardò come se avesse capito,sicuramente aveva capito, e poi depositò i suoi doni.
Hermione li prese leggendo prima il biglietto.
< Buon Natale mia principessa. >
Con un sorriso enorme prese il pacchetto e lo aprì,strappando la
carta, da brava mezza babbana. Le mani le tremavano leggermente,ma
nonostante ebbe la forza di scoprire cosa nascondesse quel piccolo
involucro.
Una lacrima le scese giù solitaria per la sua guancia alla vista
del suo regalo.Era un ciondolo,una D e una H intrecciate. Mentre lo
sollevava per ammirarlo meglio cadde un altro biglietto.
<
Aggiungilo al tuo braccialetto,così lo avrai sempre con
te. Spero ti piaccia. >
Voleva che lo indossasse con il suo braccialetto. Non solo aveva notato
che non portava altro che non fosse quel bracciale,ma anche che non se
lo toglieva mai. Quel piccolo bracciale le era stato donato dai suoi
genitori il giorno prima che lei partisse per Hogwart,per averli vicini
in quella separazione di nove mesi dovuti alla frequentazione della
scuola.Hermione semplicemente lo teneva sempre con se,come per
ricordarle che i suoi genitori l'amassero e che tutto quello che faceva
a scuola, tutti i meriti erano per renderli orgogliosi.
Adesso Draco voleva che ci fosse anche lui sempre con lei.
" Che pensiero carino. " pensò facendosi scappare un altro
gridolino.
E lei? lei non aveva pensato al Natale. Come avrebbe potuto sapere che
il ragazzo che prima odiava e l'aveva derisa per tanto adesso le
facesse regali.Un altro pensiero. Le parole di Draco.
"Quando
ti ho sentita correre verso gli spogliatoi ti ho trascinato dentro
quella stanzetta ,non ce la facevo più , volevo baciarti da
tempo
ormai .Troppo tempo."
Troppo tempo. A lei invece era bastato così poco per vedere
un'altra persona in lui. Diversa dall'antipatico Malfoy. Adesso era
semplicemente Draco.
Hermione si guardò in giro nella stanza. E poi la vide,la sua
sciarpa. La prese,la impacchettò e scrisse un biglietto di
accompagnamento.
< Buon Natale anche a te Draco.
Il tuo regalo è bellissimo.
Scusa io non ho avuto
il tempo di farti un regalo,ma ti dono una cosa mia.
Non sarà
bello come il tuo ma te lo dono insieme al mio cuore. A presto H.
>
Consegnò tutto a Weasel e indossò subito il regalo di Draco.
< Hermione scendi dai! > Ginny la stava chiamando.
Si infilò la vestaglia sotto il pigiama e scese velocemente le
scale del dormitorio. La sala comune era piena di Weasley per
festeggiare insieme il Natale.
< Buon Natale Hermione. > Molly la strinse in un abbraccio affettuoso,quasi soffocante.
< Buon Natale anche a lei. > rispose Hermione.
Le seconde braccia che la strinsero furono quelle di Harry. Se ne stava
vicino a ginny,sfiorandosi ma non toccandosi. Chissà se sarebbe
sfuggito a mamma Molly?
< Buon Natale Harry. > disse Hermione ricambiando la stretta.
< E si Hermione è proprio un buon Natale. Anche a te... >
A vedere quella scena Eveline,l'unica rimasta oltre loro ad Hogwart
sembrò diversa. I suoi occhi ,i suoi capelli. Sembrava....
< Eveline. Auguri. Ti senti bene? Sembra che brilli. > le aveva domandato Hermione.
< Ma no... è che siete così belli. >
Apparentemente sembrava un Natale come gli altri. Avrebbero
riso,scherzato, mangiato il chrismas pudding fino a farsi venire il mal
di pancia. Sarebbe stato un Natale felice questo, a dispetto della
guerra e di quel pazzo di Voldemort.Questi ricordi erano necessari
per aver in mente il motivo per il quale lottavano,ed adesso
sembrava che in molti avrebbero avuto una motivazione in
più per combattere. Sarebbe stato un bellissimo Natale in bianco.
****************************************************
Anche a Malfoy Manor era Natale. Ma non vi era la stessa atmosfera di
Hogwart purtroppo.La casa era fredda,ma non certo per mancanza di
riscaldamento,ma per la mancanza di calore umano. Gli unici abitanti
rimasti erano Draco e Narcisa e una schiera di elfi
domestici,necessari per mandare avanti il maniero.
Ma in un certo senso non era mai stata piena di persone,tranne per i
ricevimenti tenuti da Narcisa. Ma quelle di certo,per Draco,non erano
amici,ma semplicemente invitati,che presenziavano per tener viva una
fitta rete di intrighi.
Entrato nel grande salone,vide la figura di sua madre seduta nella sua
poltrona preferita che sorseggiava del te. Nonostante gli anni e le
preoccupazioni era ancora bellissima.
Narcisa aveva dimostrato un temperamento mille volte più forte
di Lucius.Aveva sempre badato lei agli affari di famiglia. Aveva sempre
cercato di contenerei danni della follia di suo marito.
Ed eccola li,rilassata che sorseggiava del te.
< Buon Natale Madre. > la donna si voltò e gli sorrise.
< Buon Natale Draco >
Draco le si avvicinò e le lasciò un bacio sulla guancia,come faceva quando era piccolo.
< Ti sei alzato presto.Dopotutto sei in vacanza! >
< Lo so madre ma non avevo più sonno > "e dovevo spedire una cosuccia"pensò tra se e se Draco.
Narcisa sospirò. E Draco avvertì una nota di preoccupazione.
< Che c'è madre? > chiese quasi senza pensare. Se avesse
fatto una domanda del genere a suo padre si sarebbe guadagnato una
rispostaccia. Ma con sua madre lui parlava, a differenza di Lucius
avevano un rapporto di fiducia e di amore. Era stato per l'amore
che lei le aveva trasmesso fin dalla nascita di nascosto da tutti,da
tutte le persone che lo circondavano e che credevano che gli affetti
fossero una debolezza, che Draco aveva accettato il suo amore per
Hermione. Non c'era niente di male nell'amare e Narcisa glielo aveva
dimostrato.
< Ho ricevuto un gufo questa mattina. > Ricevere posta non era
buona cosa in quel periodo. Il ragazzo attese pazientemente che la
madre continuasse.< Ed è stata indetta una riunione. >
In questo,almeno per ora non vi era nulla di strano. < Qui > aggiunse infine.
Le mani di Draco si strinsero a pugno,tanto da far sbiancare le nocche
e gli occhi si infiammarono di rabbia. Come osavano quei luridi
Mangiamorte,nella sua casa.
< Lo so Draco,non piace neanche a me. >
< E non farete niente per impedirlo? >
< Cosa posso fare,sfidare a duello l'Oscuro Signore? > disse sarcasticticamente Narcisa.
Draco comprese che di certo la posizione di sua madre non era delle migliori.
< Voglio che tu ritorni ad Hogwart oggi stesso. >
< Cosa? e lasciarvi sola con quelli? > ringhiò quasi il ragazzo.
< Non sarò sola. Severus sarà con me. > cercò di rassicurarlo la donna.
< Io non mi fido >
< Io si. E tu ti devi fidare di me. >
< Madre ma... > cercò in vano di controbattere Draco
< Niente ma Draco.Non credo sia solo per umiliarci.E non viene di
certo per me,mi ha già. > il ragionamento di Narcisa non
faceva una piega.
< Va bene Madre. Scusatemi ora. > si arrese Draco alzandosi e
incamminandosi verso il giardino. Anche se faceva freddo doveva
sbollire la rabbia.
Ma cosa volevano da lui? Non era stato lui a fallire,ma suo padre,non
era lui il fanatico,ma suo padre.Lui non osannava l'oscuro signore,lui
non gli obbediva,anzi lui non obbediva mai a nessuno.Lui non facesse
niente che non fosse dettato dalla sua volontà. Se sua madre non
l'avesse convinto che sicuramente sarebbe stato meglio non esserci a
quella riunione,non avrebbe mai lasciato la sua casa e sua madre in
mano a quelli.Abbandonando la sua casa ome un ladro.
L'aria fredda e la calma del giardino di Malfoy Manor ebbero l'effetto
sperato.Ogni passo nella neve soffice era la rinuncia a uno
scatto d'ira . Se solo avesse lasciata libera quell'ira un giorno molto
di ciò che gli fosse stato intorno sarebbe andato distrutto. Ma
non poteva. Prese un profondo respiro,lasciò un lungo sospiro e
si sentì più leggero.
Guardava il cielo e rifletteva. Qualcosa attirò la sua attenzione,un gufo planava verso di lui.
Ancora in volo gli lanciò il pacchetto che stringeva nel becco e se ne andò.
Sorpreso per quel inaspettato dono si affrettò ad aprirlo. Si aspettava un bigliettino ma non un regalo.
< Buon Natale anche a te Draco. Il tuo
regalo è bellissimo. Scusa io non ho avuto
il tempo di farti un regalo,ma
ti dono una cosa mia.
Non sarà bello come
il tuo ma te lo dono insieme al mio cuore. A presto H. >
Draco stupito aprì l'involucro dal quale ne uscì
una sciarpa. Se la portò al naso e inspirò a fondo. Aveva
il suo odore,il suo sensualissimo e buonissimo odore. Era il regalo
perfetto per il ragazzo,inoltre era bianca,niente colori
equivoci,avrebbe potuto indossarla e portarla sempre con se. La sciarpa
era anche morbida,come la pelle di lei,almeno da quel poco che aveva
toccato.O come le sue labbra,quelle si che le aveva
toccate,succhiate,morse.Come le mancavano le sue labbra,stringerla.Lei
le aveva donato il suo cuore,ma Hermione non aveva idea da quanto
quello di raco fosse in ostaggio. Una cosa buona di tutta quella storia
e che l'avrebbe potuta vedere presto e passare in pace quei giorni di
vacanza. Almeno ci sperava.
Era meglio rientrare in casa e farsi una doccia fredda,giusto per calmare i suoi bollenti spiriti.
********************************************
< Corri nel
luogo dove ci siamo dati il primo bacio guardandoci negli occhi... >
Hermione non poteva credere ai suoi occhi.Pensava di non ricever
più messaggi,almeno per quella giornata.Invece da un paio di
minuti,leggeva e rileggeva quel biglietto.Non se lo aspettava e la
gioia che aveva provato nel vedere quel piccolo gufo che ancora una
volta planava verso la sua finestra le aveva riempito il cuore. Non
poteva immaginare che Draco fosse così affettuoso con la
sua ragazza,per di più se la ragazza era lei.
Senza perdere tempo in stupidi complessi,scese giù per le
scale del dormitorio e corse più velocemente possibile verso la
guferia. Quello non era stato il loro primo bacio, in verità era
stato il secondo,ma era stato,però il loro primo bacio
consapevole della persona che aveva davanti,almeno per lei. Guardandosi
negli occhi.
< Sei qui! > Urlò la ragazza con il fiatone.
Pronunciò quella frase e volò tra le braccia di Draco
già aperte per accoglierla.
Merlino non erano passate nemmeno ventiquattro ore e già aveva
sentito la sua mancanza ,i pensieri sfuggivano veloci ,solo quando
le mani del giovane si strinsero nella vita di
Hermione qualcosa dentro di lui si quietò.
Draco inspirò il suo odore inebriandosi e rifacendolo
suo,Hermione invece, come se la richiamassero,infilò le mani nei
suoi capelli per vedere se
erano come ricordava,morbidi e setosi, e non restò delusa.
Dopo quella
piccola separazione era dolce ritrovarsi.
< Mi sei mancato! > sussurrò contro il suo torace.
< Anche tu > Draco fece scivolare una mano sotto il mento di
Hermione e spinse il suo viso verso di lui. Quando
finalmente i loro sguardi si allacciarono il biondo si abbassò e
le catturò le labbra.
Il loro bacio da zuccherino si trasformò in passionale nel giro
di pochi minuti. Tanto da costringerli a separarsi per poter respirare.
< Che ci fai qui? >
< Non sei contenta? > la rimbeccò Draco.
< Si ma... > poi Hermione capì che stava cercando di sviarla.< Non provarci con me. Rispondi >
Draco alzò gli occhi al cielo sorridendo. "Già voleva fregarla per caso?" pensò.
Hermione non disse nulla nell'attesa che lui si convincesse nel
metterla a contatto con il suo mondo,nel svelarle i suoi segreti,il suo
carattere chiuso e riservato di certo non lo aiutava.
< Mia madre aveva altri progetti per le vacanze... > disse infine.
La riccia alzò un sopracciglio,quella che doveva essergli costata come una confessione , a lei suonava come una scusa.
< Ti sembro stupida? >
< No >
< Bene allora te lo richiedo. Che ci fai qui? >
< Avremmo avuto ospiti che non potevo incontrare e mi ha rimandato
ad Hogwart. E ti dovrà bastare come risposta... >
Questa volta Hermione si fece piccola piccola. Gli occhi di Draco erano
di ghiaccio. Due giorni che la trattava come una principessa le avevano
fatto dimenticare la sua voce dura e il suo sguardo
impenetrabile. Cercò di divincolarsi dalla sua
presa, ma lui non glielo permise. La sua stretta si fece più
tenace tanto che Hermione si fece male combattendo con lui per
essere lasciata.
< Lasciami mi fai male... >
Draco la lasciò,lei mise la distanza di qualche passo tra di loro e gli voltò le spalle.
Come aveva potuto pensare che lui la mettesse al corrente dei suoi
misteri.Hermione si diede della stupida,già sentiva le lacrime
pizzicare gli occhi,ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla
piangere.
< Sarà sempre così vero? > La ragazza fece una
pausa per cercare la forza di parlare e scappare da lui.< Tu non mi
lascerai mai entrare nella tua vita,non mi svelerai mai i tuoi
segreti,non ti fiderai mai di me. > concluse. Mettere un passo
davanti all'altro non le era sembrato più difficile.Come poteva
morire già di nostalgia per tutto ciò che erano stati
loro, per quel poco tempo che aveva vissuto con lui.
Ti prego non lasciarmi andare via.Fermami.
Ma lo fece, iniziò a camminare e si rimise la maschera di orgoglio che aveva sempre portato con lui.
Draco,dal suo canto,non riusciva a parlare, a muoversi,a respirare,come
se tutto l'ossigeno presente nell'aria Hermione se lo stesse portando
via con se.
Guardare le sue spalle voltate,la sua figura che si allontanava lo
stava spezzando dentro. Aveva lottato tanto per avvicinarla, averla, e
adesso si sentiva l'uomo più stupido di tutto il mondo.
Ti prego non andare via. Fermati.
No,non la avrebbe lasciata andare,l'avrebbe fermata lui. In passato non
sarebbe mai successo,si sarebbe crogiolato nel suo orgoglio e
testardaggine,tenendosi i suoi segreti.
Come può uno scoglio arginare il mare....
Come poteva il suo stupido orgoglio farle perdere la persona più
importante per lui.Quel mare di sentimenti soltanto da vivere.
Ma in quell'istante il passato si arrese al presente.La amava e quindi
le corse dietro, l'afferrò per un braccio attirandola al suo
corpo,stringendola a se,nascondendo il suo viso nella piega del collo
della ragazza,tra i suoi capelli.
< Non c'è bisogno che ti lasci entrare nella mia vita, Tu stessa lo sei. >
Ed Hermione non potè far più niente per arginare le
lacrime. Silenziose scivolarono dai suoi occhi spalancati dalla
meraviglia provate per quelle parole,richiudendoli subito dopo come per
volersi proteggere da tutto ciò che stava provando
Le discese ardite
e le risalite, su nel cielo aperto,
e poi giù il deserto,
e poi ancora in alto con un grande salto.
Con Lui sarebbe stato sempre così,un salto verso l'infinito senza paracadute.
Draco alzò il volto dal suo nascondiglio, baciò ogni
goccia di rugiada che scaturiva dagli occhi di Hermione, incapace di
fare altro la strinse ancora.
Non avevano bisogno di parole in quell'istante.Hermione aprì
finalmente i suoi occhi,prese quel viso diafano tra le sue mani e
cercò la sua bocca,la baciò,la accarezzò,la morse
e non la lasciò.Neanche per respirare.Era così stupido
perdere il loro contatto per una necessità così vitale.
Ma dovettero farlo.
< Sono dovuto tornare.... >
< Shhh...Non dire niente,non ora.Oggi è Natale. Il nostro
primo Natale. > disse Hermione chiudendogli la bocca con un altro
bacio.
< Già. Auguri amore mio. >
< Auguri amore mio. > rispose sorridente Hermione.
Angolo Scrittrice:
Allora ultimo capitolo prima delle vacanze...spero che vi piaccia e che
ne valga la pena per lasciare una recensione...Io felice *.* ....Ci
sarà un altro capitolo dolcissimo e poi riprendiamo con lo
svolgimento della storia ,lo so ci verrà il diabete,ma è
indispensabile per il resto del racconto... La piccola strofa inserita
è presa da una canzone bellissima di Lucio battisti: Io
vorrei,non vorrei, ma se vuoi....ascoltatela che è stupenda...
Ok?
Ditemi cosa ne pensate e ancora AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII......DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO......
Colgo l'occasione per Augurarvi un felicissimo Natale... Vi mando un bacione immenso...Mapi
risposta recensioni:
Barbarak: Harry ha visto la
luce si....ahahahha...Sorpresa Draco è tornato ma Hermione
dovrà aspettare per sapere il perchè...Auguri Baby passa
delle buone feste...
Angy:Succederà
tutto dopo Il prossimo capitolo...Spero che tu passa buone
vacanze...Tantissimi auguri....Baci Mapi
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Capitolo 11 *** Succedeva così ***
12-succedeva così
Se una donna vuole qualcosa,la ottiene?
Decisamente si, sfoderando una miriade di sotterfugi necessari per far capitolare gli uomini.
Primo espediente:Curiosità.
< Se ti chiedo di venire in un posto con me ci verresti ? > chiese Hermione a Draco.
< Si.Perchè non dovrei! > rispose quello ignaro del guaio in cui si stava andando a cacciare.
< Bene. > Hermione gli strinse la mano e iniziò a correre per tutto il castello trascinando il ragazzo con se.
Cominciava
così una mattina di dicembre dopo Natale.Una mattina delle sospirate
vacanze. L'aria era fredda ma nel cielo un sole spavaldo faceva la sua
comparsa fra le fronde degli alberi.Tutto era ancora innevato e
stupendo ad Hogwart, e due ragazzi correvano a perdifiato nei suoi
corridoi,nelle sue scale,fin fuori le mura,fino ai cancelli.
< Hermione,danazione,ma quanto corri... > si era lasciato sfuggire Draco.
< Sono allenata,io non uso la scopa... > ridacchiò lei.
Draco si guardò intorno.
< Mi dovevi portare qui? >
< No,certo che no... >
Ecco adesso il ragazzo era quasi spaventato. Draco sollevò il
suo elegante sopracciglio e a Hermione scappò un risolino.
< E bene... > la incoraggiò lui.
< Hai detto che saresti venuto niente storie. >
Secondo espediente:incasterti con le tue stesse parole.
< Certo che l'ho detto,ma non pensavo mi volessi rapire. > la beffeggiò Draco.
<
Non ti preoccupare Signor Malfoy non ho intenzione di rapirti. >
anche se più che una rassicurazione sembrava una minaccia.
< Illuminami allora dove andiamo? >
< Ti ho chiesto se saresti venuto con me e mi hai risposto si. Ti
aggiungo in particolare,ma non ti dirò dove ti porto. Verrai da me. >
< Dobbiamo oltrepassare i cancelli? >
< Si. >
< No,è pericoloso e io non voglio metterti in pericolo. Ne il tuo delizioso corpicino ne il mio. > rispose Draco.
Terzo espediente: Seduzione.
Hermione
lasciò la mano del Serpeverde, si sollevò sulle punte, lasciò che le
sue braccia si ancorassero al suo collo, e avvicinò pericolosamente
alla sua bocca.
< Fidati di me...Non corriamo nessun rischio,dove
andiamo saremo al sicuro. > dicendo ogni parola intervallandola con
un bacio e un sospiro.
Le braccia di Draco scattarono automaticamente alla sua vita.
< Credi di giocarmi? > chiese allora.
Hermione sorrise ancora sulle sua labbra.
< Ma non ci penso proprio. >
Poi,però
le sue mani iniziarono a sfiorargli la nuca,disegnando piccoli cerchi
sulla pelle lasciata scoperta dal sua sciarpa,ora al collo di Draco.
Lasciò che le sua mani accarezzassero i capelli. Infine spinse quel
bellissimo volto verso le sue labbra di nuovo,solo che questa volta
pretese un bacio più profondo.Sfiorò le morbide labbra di lui con la
lingua disegnandone i contorni,più volte,fino a quando la bocca di lui
si schiuse ed Hermione ne ebbe pieno accesso. Una mano biricchina di
Draco lasciò la vita della ragazza e risalì verso i suoi capelli
affondando in quel mare di ricci.
Quel gioco che doveva far cadere lui lasciò interdetti entrambi .
Hermione si staccò e Il biondo ancora sulle sue labbra sospirò < Sei pericolosa sai? >
< Ancora no! > rispose lei imperterrita.
Quarto espediente:fare credere che hai qualche potere.
< Bene,verrò dove vuoi,ma se secondo me non saremo al sicuro torneremo di filata a Hogwart. > impose Draco.
< Ok! >
< Inoltre,mi devi qualcosa! >
< Cosa? > questo non era stato previsto dalla ragazza.
< Ci penserò... > rispose Draco staccandosi da lei e aprendo i cancelli.
Hermione
non si fece scoraggiare,lo seguì e dopo avergli ripreso le mani disse
< Ci smaterializzeremo.Fatti portare da me. >
< Tu non mi porti da nessuna parte. Sono io che scelgo di seguirti. >
< Ok ,concentrati. > lasciò correre Hermione.
CRAK! e non c'erano più.
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Il verde,che avrebbero dovuto trovare intorno a loro,era completamente
ricoperto di bianco.Il bianco della neve appena caduta.Gli alberi,
spogli di foglie ma carichi di soffici fiocchi,i vialetti sui quali i
passi dei viandanti producevano un rumore tipico del ghiaccio
calpestato.Infatti,nonostante il freddo molte persone
passeggiavano,ridevano,scherzavano e si divertivano a Richmond park.
I due ragazzi apparsero tra alcuni cespugli candidi guardandosi
intorno per capire se qualcuno li aveva notati,ma Hermione era stata
ben attenta a dove materializzarsi.
< Dove siamo ? > chiese Draco.
Hermione sorrise, ovviamente lui non conosceva qual posto. < Siamo a
Richmond park. Uno dei parchi più grandi della Londra Babbana.
>
< Siamo a Londra? >
< Si > rispose la grifoncina osservando lo scetticismo di Draco. La sua faccia,infatti era al quanto sospettosa.
< Come mai mi hai portato qui? >
< Dobbiamo onorare una tradizione... >
< Cioè? >
< Quand'ero piccola i miei genitori mi portavano sempre
qui,all'interno del parco c'è una pista di pattinaggio. > a
concludere la sua frase Hermione rise con lo sguardo perduto ai ricordi
del passato.
Draco la osservò a lungo.Quando era distratta la sua mezzosangue
era ancora più bella. Era abituato a guardarla persa nei suoi
pensieri. Tutte quelle volte che l'aveva spiata, spezzato dal voglia
che si accorgesse di lui e dalla paura che lo rifiutasse. Ma
l'indifferenza uccide le persone più forti e lui non avrebbe
resistito ancora molto in quella situazione.
< Sei pronto? >
< Per cosa? >
< Come per cosa? >
La guardò attentamente e poi capì < O no...non se ne parla. >
< Si che se ne parla...Se ne parla e come. > affermò decisa lei.
< Non credere che mi farò trascinare su quei cosi infernali.
> Draco non avrebbe mai ammesso di non esserne capace.
< Sono una bravissima pattinatrice ti aiuterei io. >
< Chi ti ha detto che non so pattinare? > chiese allora indignato il Serpeverde.
< In Malfoyese hai appena ammesso di non saperlo fare. E soprattutto la velocità con la quale hai disertato. >
Spiazzato dalle congetture della sua ragazza dovette cedere,facendosi
trascinare per tutto il parco verso la pista di pattinaggio.
Dopo aver indossaro i pattini Hermione velocemente si
lanciò nella pista. C'erano molti pattinatori,chi bravi e chi
meno bravi,qualcuno cadeva e qualcuno resisteva. La ragazza aveva
già fatto qualche giravolta e Draco ancora non si era alzato dal
sedile.
< Draco forza! > lo spronò la sua ragazza.
"Mia madre non mi poteva far fare qualche lezione. " < Arrivo. > ma non accennava a volersi alzare.
Hermione gli fu subito davanti effettuanto una frenata perfetta.
< Dammi le mani. > Draco non fece molte obiezioni e gli pose le
mani. Una volta unite Hermione lo tirò a se e finalmente si
alzò.
< Allora,tieni le ginocchia un pò piegate e poi lasciati andare ti porto io. >
Draco fece come diceva ma non le risparmiò un avvertimento < Stasera toccherà a te. >
< Fare cosa? >
< Vedrai. >
Un pò intimorita lasciò cadere il discorso e trascinò Draco al centro della pista.
< Hai visto non c'è niente di difficile. >
< Parla per te. Io non mi sento molto stabile. >
< Ma è normale sei rigido ,rilassati e tutto sarà più facile. >
Draco seguì il suo consiglio. Hermione sentì subito il
cambiamento e gli lasciò le mani,iniziando a pattinargli
intorno.
Con il cuore leggero i due ragazzi pattinavano divertendosi,lasciandosi le preoccupazioni alle spalle.
< Vuoi ballare? > gli chiese Draco.
< Qui,senza musica. Perchè? > gli fece notare un pò imbarazzata dalla richiesta.
< Per poterlo ricordare. > fu la risposta di Draco.
Senza farselo ripetere due volte Hermione si strinse a Draco,immagginando melodie sconosciute.
Non si muovevano molto per lo più se ne stavano abbracciati ,al
centro della pista,in silenzio,quel silenzio che valeva più di
mille parole.Tutto scritto sui loro visi.
< Vorrei fermare il tempo. > disse Hermione e Draco capì anche a cosa si riferisse.
< Non possiamo! Ma tu non ti devi preoccupare. > La ragazza alzò il volto verso di lui.
< Non devo preoccuparmi? Impazza una guerra che minaccia le persone a cui voglio bene. Come non posso preoccuparmi? >
Draco non rispose. Anzi ingoiò una rispostaccia. Non le avrebbe permesso di rischiare niente.
< Lo sai che non puoi tenermi nascosta. Lo sai che combatterò
al fianco di Harry come ho sempre fatto. > La grifoncina non voleva
urtarlo ma solo prepararlo a quello che sarebbe successo.
< Lo so purtroppo. Ma ciò non mi impedirà di "nasconderti" più che posso. >
< Draco non dire così. Rischieremmo di farci male entrambi. >
< E allora tu non pensare di buttarti nella mischia. >
< Non sono una sprovveduta. Sono una strega ricordi? >
< E allora ? >
< E allora so difendermi. >
Draco fece cadere l'abbraccio. Non si era augurato questa discussione
così presto,ma non avrebbe ceduto. Lei doveva stare al sicuro il
più possibile.Per Voldemort era un bersaglio che
camminava,una condannata a morte.
Hermione risentì il distacco con un profondo brivido.Un tuffo al
cuore.Cercò l'approccio migliore < Non reagire così.
Combatti con me. > quello era un altro punto delicato della loro
giovane relazione.
Lui da che parte sarebbe stato. Aveva scelto lei,questo si ma non aveva
detto nulla sulle sue decisioni,sulle sue intenzioni. E lei era stata
troppo vigliacca per chiedere,troppo spaventata da una risposta che
avrebbe potuto farle male.
< Si > Draco ruppe il silenzio < Combatterò al tuo
fianco,ma mi devi giurare che non rischierai mai la vita per essere una
coraggiosa Grifondoro. >
< Cosa intendi? > chiese lei un pò confusa.
< Non mi importa di Potter e della sua allegra banda,di chi gli da
la caccia,voglio solo che tu non ti faccia uccidere per stupidi ideali
. >
Risentita per come aveva parlato di Harry Hermione rispose. < Mi stai dando della vanagloriosa? >
< No,ma so quanto vi lasciate prendere la mano voi Grifondoro. >
"E non voglio che tu rischi" aggiunse Draco mentalmente,incapace di
esporsi fino a quel punto.
Ma come se la ragazza glielo avesse letto in faccia gli si
lanciò di nuovo addosso,sbilanciando Draco e facendo cadere
entrambi < Neache tu devi rischiare la tua vita. Non te lo
perdonerei mai. >
Stupito da come lei lo comprendesse così a fondo,scoppiò
a ridere,una risata argentina che conquistò anche
Hermione,cacciando via tutti i brutti discorsi e ansie.
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Se un uomo vuole qualcosa come fa ad ottenerla?
Primo espediente:Chiedere un favore,come se fosse questione di vita o di morte.
< Faresti una cosa per me? > chiese Draco ad Hermione. Erano
rientrati tardi dalla loro fuga a Londra.Ormai il sole era tramontato,e
le stelle illuminavano il cielo come non avevano fatto mai prima.Ma
forse questa era solo un'impressione della grifoncina.
< Dipende > certo che se voleva metterla nel sacco così non ci sarebbe riuscito.
< è una cosa piccola. >
< Dimmella allora. > risoluta più che mai lei non voleva mollare.
Si erano rincontrati dopo cena nella guferia,ormai quello era il loro posto segreto.
< Bene. più che dirtela te la voglio mostrare. >
uscì qualcosa di arrotolato da sotto il suo mantello e lo
allungò davanti ai piedi di Hermione.
chiese allora lei.
Secondo espediente: la presa in giro.
< Ma sei o non sei la strega più brillante di Hogwart? > la prese in giro Draco.
< E cosa c'entra con un tappeto? >
< Vedo che questa lezione te la sei persa,mia diligente Streghetta. > rispose lui.
< Sono pronta maestro illustri pure. > disse allora Hermione.
Draco estrasse la bacchetta e toccò con questa il tappeto < Finitem incantem. >
Non appena pronunciate queste parole il tappeto iniziò a muoversi.
< O no > si lasciò sfuggire Hermione.
< O si > ribattè Draco.
< Non pensare che io salga su quel coso. >
< Prima di tutto non offenderlo, ti capisce. Mi devi qualcosa, mi
hai fatto pattinare sul ghiaccio,mi hai fatto cadere e adesso volerai
con me. Anzi sono stato buono... >
< Mi sfugge dove sei stato buono. > ammise la ragazza.
< Sulla scopa saresti stata scomoda e più in bilico,qui ti sederai e starai comoda. > Affermò Draco.
Hermione alternava sguardi di paura al tappeto e sguardi minacciosi al suo futuro ex ragazzo.
Terzo espediente: Seduzione.
Draco si avvicinò a lei con fare suadente. < Di cosa hai paura? > un bacio sulla guancia.
< Di sfracellarmi al suolo. >
< Ma ci sarò io > altro bacio sull'altra guancia.
< Ancora paura. >
Quarto espediente: Sfida.
< E poi non sei la sterga più brillante di Hogwart?Cosa ci vuole per un incantesimo di levitazione? >
Ecco era fatta,Draco aveva vinto. L'unico modo per farle fare qualcosa era minare la sua reputazione di strega.
< Se muoio il mio fantasma ti perseguiterà per il resto della tua vita >
< Che cos'è una minaccia? > la prese in giro Draco.
< No, un avvertimento > e stranamente il ragazzo non ribadì.
Il tappeto si abbassò e permise a entrambi di salire. Hermione
si sedette con le gambe incrociate e Draco la abbracciò da
dietro.
< Sei pronta? > le chiese poi.
< No, ma non lo sarò mai. >
< Allora meglio andare. >
Hermione istintivamente chiuse gli occhi,vedendo la terra che si allontanava sempre più da loro.
Ma Draco non glielo permise. < Apri gli occhi! >
< No ti prego. >
< Fidati di me! >
Piano piano vinse la sua paura e aprì prima un occhio e poi
l'altro.Inizialmente non vide molto, davanti a loro c'era solo buio.Il
tempo che gli occhi si abbituarono,Draco le fece segno di guardare
dietro di loro. La guferia era ormai distante e con lei anche il
castello di Hogwart. Seguendo la direzione della mano di Draco era
proprio il castello che voleva che guardasse. Mille luci lo
illuminavano e visto dall'alto sembrava ancora più imponente,uno
spettacolo da mozzare il fiato.Il tappeto volante li accompagnava sempre
più in alto,oltre le nuvole,tra le stelle.La luna era enorme
vista dal cielo,stupenda ed imperlata di bianco.Hermione prese coraggio
e si spinse per guardare oltre il tappeto sotto di loro. Come se
il tappeto avesse capito le sue intenzioni si abbassò per
permetterle di ammirare il paesaggio quasi a pelo d'acqua.
< Guarda quei due > le fece notare Draco.Il lago nero rimandava,
come uno specchio la loro immagine. Lei sorrideva beata e lui non
era da meno.
Poi di nuovo su di volata, velocemente tanto da farle mancare il fiato.
Ma Il suo ragazzo la strinse più forte rassicurandola.
Non appena si stabilizzarono Draco le prese le braccia e gliele
aprì. Le sembrava di volare,sia con il cuore,per la
felicità,sia fisicamente.
Poi qualcosa di nuovo attirò la loro attenzione, due
unicorni volavano paralleli al tappeto. Stranamente notandoli non
scapparono alla loro vista ma anzi continuavano a galoppare sereni.
Erano delle creature bellissime,bianchi e con il crine argentato,come
l'unicorco che portavano al centro della loro fronte.Erano stupendi e vederli correre con loro era meraviglioso.
Poco dopo il tappeto iniziò la sua discesa di nuovo verso Hogwart.Draco scese e aiutò Hermione a seguirlo.
< Ma come fai? >
< A far cosa? > chiese il ragazzo.
< A farmi sognare così ad occhi aperti. >
Draco le regalò il più bello dei suoi sorrisi e la baciò.
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Se il desiderio di un uomo e di una donna coincidono cosa succederà?
Capire precisamente come dalla guferia erano arrivati davanti la porta
delle necessità ed avevano avuto accesso alla stanza senza
neanche accorgersene non era principalmente il problema di Hermione.
Capire come lui potesse portarla su in paradiso e farle provare
determinate sensazione,non era il problema principale di Hermione.
Riuscire a non pensare a cosa sarebbe successo di lì a poco? quello si che era un problema.
Con baci dolci e carezze infinite ,la grifoncina si trovava distesa su
un letto,di una stanza che di familiare non aveva niente,come aveva
potuto notare nel brevissimo istante in cui erano entrati. Tende verdi
di un bellissimo velluto coprivano completamente una finestra accanto a
un camino acceso,che scoppiettava e riscaldava l'ambiente. Un grande
letto a baldacchino,con tende dello stesso colore delle finestre era
più o meno a centro della stanza e troneggiava su di
essa,lasciando spazio solo per un armadio e una scrivania in mogano.
Non erano sicuramente i locali della scuola .
Fu per questo e per la paura di concedersi subito che si irriggidì.
Draco, non sentendo più lo stesso trasporto nel baciarlo , le lasciò libera la bocca,ma non smise di accarezzarla.
< Cosa c'è ? > le chiese.
< Dove siamo? >
< Nella mia stanza. >
Hermione sgranò gli occhi.
< Perchè ti stupisci? >
< Non immagginavo che avrei mai visto la tua stanza.Sono solo sorpresa. > cercò di parlare Hermione.
< Se sapessi da quanto tempo ti ci voglio portare... >
Il serpeverde alzò gli occhi per scrutare quelli di lei e dopo
un estenuante minuto disse < Cosa c'è realmente? >
Hermione era imbarazzata fino al midollo. Si era accorto che qualcosa non andava,che lei non andava.
< Non mi vuoi? > sussurò il ragazzo fraintendendo il suo stato.
La paura di Hermione non stava nel rifiuto,ma più che altro nel
non sentirsi adeguata.Nessuno l'aveva mai vista nuda,oltre sua
mamma,era sempre stata reticente nello spogliarsi con qualcuno
davanti.In tanti anni nemmeno Ginny.
< Non sei tu... > si affrettò a chiarire. Donarsi a lui
era forse la cosa che più desiderava al mondo in quel momento.
Draco non parlò subito. Ma la scrutò ancora cercando di capire il suo disagio.
< E' la tua prima volta? > chiese con il volto tirato dall'ira.
Non voleva immagginare che qualcuno avesse sfiorato la sua pelle,prima
di lui.
< Si > disse Hermione ed arrossì.
Il ragazzo sorrise e inspirò finalmente ossiggeno,visto che aveva trattenuto il fiato.
< Non devi avere paura. Non so di preciso cosa tu sappia...Ma
questo-e le sfiorò un fianco sollevandole la camicia -può essere bello quanto lo si desidera. >
Visto che l'ansia di Hemione non scemava lui la fece alzare dal letto e si mise davanti a lei.
< Rilassati,non succederà niente che tu non voglia...te lo giuro. >
Iniziò,così lentamente a baciarle il viso. Le
scostò i capelli dalla fronte e baciò la sua pelle
delicata, scese verso le sue palpebre ,le sue guance e per ultima la
bocca.
Mentre la bocca di lui,inesorabile continuava la sua tortura, le prese le mani e le allacciò al suo collo.
< Io, ti vorrei. > le sussurò e le mani di lui le spostarono i capelli dietro le spalle.
< Perchè sei bellissima. > bacio. < Mi venderei l'anima
> bacio < Ho un gran bisogno di te > bacio < il mio cuore
non ce la fà > bacio < Non lo senti quanto ti
vorrei? > bacio.
Lei adesso era completamenrte con lui. Coinvolta,eccitata,desiderosa. Al diavolo le sue paure.
Draco iniziò ad accarezzare i suoi capelli,lasciò
scivolare le mani nelle sue spalle fino al prendere il primo bottone
della camicia. Uno alla volta,senza fretta,per permettere di fermarlo
quando volesse,li aprì tutti. Mani nuovamente sulle spalle
fecero scivolare la camicia ai loro piedi.
< Ti andrebbe di fare lo stesso? > le chiese.
Hermione non rispose,non a parole ma gli obbedì.
I pettorali di lui erano come li aveva sempre sentiti da sotto la
pregiata stoffa delle sue camicie,forti perfetti per cullarla. Il
ragazzo,nel mentre,l'aveva spinta vicino al letto,facendola adagiare
verso su quelle morbide lenzuola,le si inginocchiò davanti non
gravandole sopra.
Le accarezzò il busto e ad Hermione le vennero i brividi e
chiuse gli occhi,intimorita per quello che stava provando.
< Guardami > lui non le avrebbe permesso di chiudersi in lei. < Siamo insieme. >
Lei aprì gli occhi, guardandolo con gratitudine. Lui
iniziò a baciarla, scendendo per il collo,accarezzandole
con la bocca il ventre. Le mani di Hermione non resistettero e
gli strinsero i capelli.
Draco le sbottonò i jeans, lei con un colpo di bacino lo
aiutò a sfilarli. Adesso riuscire a non accarezzare le sue gambe
sarebbe stato impossibile.
Infatti non resistette. Le aprì le gambe lentamente e vi si
posizionò al centro sdraiandosi sopra di lei,e la baciò
ancora.
Hermione solo in intima ,assaporava il piacere che la loro pelle a
contatto le stava dando. Era stupendo,ma troppo vestito,si
ritrovò a pensare arrossendo.Così si fece un pò
più audace e cercò il bottone dei pantaloni di lui. Draco
la lasciò fare cercando di metterla più a suo agio
possibile.
Non c'era spazio per pensare,bisognava solo vivere quel momento e lasciarsi trasportare dai sentimenti.
Il ragazzo le prese le mani e la fece alzare dolcemente.Senza smettere
di baciarla le staccò il gancetto del reggiseno lo staccò
e la liberò anche di quello.Lei fece per coprirsi,ma le mani di
lui furono più eloci e le immobilizzaro le braccia attorno al
suo collo,vi si riadagiò soprà e la strinse.
L'intimità,non è qualcosa che si ottiene subito.
L'intimità di una coppia è forze la più difficile
da raggiungere.bastaun movimento falso,una costrizione e l'atto
più bello del mondo si può trasformare in qualcosa di
forzato. Lui stava cercando di crearla invece,ed Hemione gliene era
grata.
Aveva capito cosa significasse quel gesto "non nasconderti a me,ma con
me,fa che io sia il tuo rifugio. " Draco non le aveva dette queste
parolema lei le aveva sentite.
Poi lui le accarezzò un seno e baciò l'altro e lei le sfiorò le spalle e lo spinse più verso di se.
< Draco... > il languore che sentiva crescere nel ventre la stava facendo impazzire.
< Dimmi cosa vuoi? > le aveva sussurrato lui.
Anche se imbarazzata glielo disse < Te dentro di me. >
Era un invito che difficilmente avrebbe rifiutato o posticipato.Anche lui era al limite.
La lasciò un attimo e le sfilò le mutandine,lo stesso
fece a se stesso. Hermione non potè far a meno di
guardare,notare ed arrossire.
Lui sorrise e si adagiò su di lei scostandole le gambe.
< Ho paura. > si lasciò sfuggire Hermione.
< Non devi te l'ho già detto. > la rassicurava la
stringeva mentre con una mano spingeva quel contatto nascosto.
Quando sentì la presenza di lui lei si irriggidì leggermente.
< Mi devo fermare ? > chiese a malincuore Draco.
< No > quella era l'ultima cosa che voleva Hermione in quel momento.
< Allora rilassati , sarà più facile. > Con molta delicatezza Draco spinse lentamente in lei.
< Fa piano >
< Farò pianissimo. > disse continuando a spingere. Fino a chè non sentì il suo ostacolo.
< Adesso farà un pò male,perdonami. >
Hermione non disse niente e si fidò di lui. Un unica spinta e Draco le era dentro avvolto dal suo calore.
Mille sensazioni investirono lei.Gioia,dolore,piacere,bruciore, ancora piacere.
< Hermione. > la chiamò lui.
Ma lei ancora non rispose.
< Hermione. >
< Si >
< Ti ho fatto molto male? >
< No > mentì. Ma non voleva che lui si colpevolizzasse.
< Bugiarda. > le disse lui sorridendo.
< Lasciami abituare. >
Lui non rispose più ma la baciò,come solo lui sapeva
fare,con passione dolcezza e adorazione. Si iniziò a muovere
lentamente e mantenne lo stesso ritmo,anche se credeva di
impazzire,fino a che lei non spinse il suo bacino verso di lui.
Presto iniziarono a muoversi insieme,tutte le paure e i dolori
scacciati via da un piacere che non si poteva descrivere. Troppo
forte,troppo avvolgente. Tutta loro,solo loro.
Fino a che una girandola di colori esplose davanti ai loro occhi
,insieme anche questa volta.Era stato bellissimo e entrambi erano senza
parole.
Sfiniti e appagati si strinsero ancora. Draco uscì da lei e si
mise al suo fianco,tirò il lenzuolo e coprì entrambi
abbracciò Hermione da dietro e presto si addormentò.
< Io ti amo > sussurò Hermione prima che il sonno prendesse anche lei.
Angolo scrittrice:
Rieccomi qui con un capitolo che sembra la storia infinita per quanto
è lungo. E' quasi un mese che non aggiorno,ma capite
perchè? tra vacanze , università e questo super capitolo
ci ho messo un pò..Vi prego perdono... Anche per come l'ho
concluso. Draco dormirà già o lo avrà
sentitò? presto saprete.
Spero di leggere le vostre recensioni, non credo di essere stata
volgare e se dovessi urtare le sensibilità di qualcuno mi
scuso,quindi fatemi sapere cosa ne pensate,sono abbastanza spaventata.
Vi tocca rassicurare la vostra pazza scrittrice...Devo dire che
è stato bello scriverlo,è la prima volta che mi trovo
davanti questa coppia e spero di averle reso giustizia nella loro prima
volta.
Vi prego recensite o le mie paranoie non mi lasceranno.
Mi scuso ma non ho il tempo di rispondere alle recensioni altrimenti non so quando avrei aggiornato.
Dò il benvenuto a chi ha recensito la prima volta e il
bentrovato alle mie stupende commentatrici...Al prossimo capitolo
...Bacio Mapi....
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Capitolo 12 *** pensieri... ***
13.pensieri
Lei lo amava.
Quella piccola dichiarazione,sussurrata nel sonno,quasi
nell’incoscienza, aveva avuto su di lui un potere
enorme. Non era stato capace di risponderle. Non era stato capace di
muoversi. Aveva preferito restare immobile,facendo finta di dormire.
Ma di certo il sonno era stato ormai spazzato via da quelle tre
parole messe in fila.
Io
Non lo aveva immaginato, lei lo aveva detto.
Ti
Non era un sogno,lui era sveglio.
Amo
Lei lo amava e adesso la stringeva a se con tutta la forza che
possedeva ma con delicatezza,come per trattenerla,farla prigioniera del
suo cuore,come lui lo era ormai da tempo.
La guardava dormire tranquilla,fiduciosa abbracciata a lui ,dopo aver condiviso così tanto.
Avevano fatto l’amore. A Draco sfuggì un sorriso sincero.
Era stato bellissimo, era senza parole,intenso,fortissimo. Le aveva
camminato nel cuore ed aveva sentito su di lui tutte le stupende
sensazioni uguali alle sue. Erano caduti in quel vortice di emozioni
insieme e finalmente si sentiva bene.
Sentiva ancora il suo odore attaccato alla pelle. Era li con
lui,e il mondo intorno a loro poteva sparire. Era vicino a lei e tutto
perdeva di importanza. Abbandonati come se non ci fosse più
niente nel mondo oltre loro.
Anche Draco la amava,ma non era riuscito a confessarglielo, era stato
un vigliacco. Ma andare contro la sua educazione non era facile
“mai mostrare le proprie emozioni” . Così gli
era stato insegnato.
Forse non era degno di lei.
Nonostante il suo sangue puro,non si sentiva alla sua altezza.
Lei era pura,lei era sempre così impulsiva spontanea,e lui l’ama.
Hermione si mosse leggermente cambiando lato e poggiando la sua fronte sul petto di Draco.
“Non svegliarti ,voglio guardarti ancora un po’.” Pensò il ragazzo.
Più di cinquecento notti già mi sono
innamorato
Di una bocca appena aperta e di un respiro senza fiato,
se potesse questo buio cancellare l’universo,
forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso.
Ma
tu dormi ancora un po’,non svegliarti ancora no.
Ho paura di sfiorarti e rovinare tutto.
La voleva osservare libera dalla sua mente,scrutarla. Ammirarla mentre come una bambina si accoccolava su di lui,con quelle labbra disegnate,con quei capelli morbidissimi.
Ma non durò molto perché Hermione alzò il volto cercando quello di lui,seguendo il suo respiro.
Trovò due occhi di ghiaccio che la guardavano. Non sapeva come
reagire,ancora presa dal sonno,così restò li a godersi il
suo sguardo che la accarezzava.
Hermione era bellissima,così assonnata. I suoi occhi
erano persi ma stupendi. Disarmanti,innocenti,devastanti. Gli occhi che
aveva davanti. I suoi occhi,senza i quali si sentiva perso.
Sono occhi d’ambra lucida palpebre di viole,
sguardo limpido di aprile, come quando esce il sole.
E finalmente era sua,sua e basta.
E io sarò la nuvola
che ti terrà nascosta
perché gli altri non si accorgano di averti persa.
-Sei sveglia? – chiese il ragazzo.
-Mmm… - fu la risposta di lei.
-Non molto, ho capito.
Il sorriso di Hermione si allargò come per confermare le sue parole. Già non era molto sveglia,ancora.
-Adesso ci penso io. – e appena detto le mani di Draco si
strinsero sui suoi fianchi ed iniziarono a farle il solletico. Da
serpe qual’era,sapeva il punto debole della sua ragazza, e non
aveva avuto la minima remora a colpire.
Hermione,invece,da brava grifondoro,tentava di resistere con tutto la sua temerarietà,almeno ci provava.
Tentò di alzarsi ma non ci riuscì,allora provò a
scivolare più giù sotto le coperte per potergli
sfuggire,ma niente,il ragazzo le si mise sopra schiacciandola con il
suo peso. Fino a che le risate non furono troppe ,così si arrese.
-Ok Draco- disse tra le risate-sono sveglia. Sveglia.-ripetè
quasi per convincersene. Lui si fermò ma non si spostò.
Si abbassò sul petto della ragazza e restò lì
fermo,cullato dal dolce suono del suo cuore,che batteva furioso per le
risate e la piccola lotta.
- Ti do fastidio?
-No. – e così le mani di Hermione volarono tra i suoi capelli accarezzandoli.
-Allora? – Draco ruppe quel silenzio.
- Allora cosa?
Di nuovo silenzio. Se non fosse stata sicura di chi stava
stringendo,avrebbe pensato che il ragazzo stesse provando imbarazzo.
Strattonò i suoi capelli per osservare i suoi occhi,nella
penombra di quella stanza che non aveva mai neanche immaginato. E
quello che vi trovò era proprio imbarazzo. In quei profondi
occhi.
-Mi stai chiedendo qualcosa signor Malfoy? – era imbarazzata
anche lei e così preferì nascondersi dietro lo
scherzo.
-Sei perfida. –
- Dimmi… Ti ascolto- Continuò lei.
Ancora silenzio.
La ragazza si chiese se avesse esagerato con il suo atteggiamento.
-Draco. – nessuna risposta. –Draco -ci riprovò.
-Oh d’accordo. Mi è piaciuto.
Draco scoppiò a ridere, sulle sue costole.
-Brutto pezzo di … - non riuscì a finire la sua frase perché la mano di lui si posò sulla sua bocca.
- Lo so,lo so… Tranquilla. Ahi…Mi hai morso.- Draco ritirò la mano.
-Così impari a prenderti gioco di me.
-Sei tu che mi hai provocato… - anche questo era vero,aveva iniziato lei per prima.- Mai prendermi in giro,ricorda.
- Ma sta zitto e baciami.
E il ragazzo non se lo fece dire due volte. Appoggiò le sue
labbra su quelle della ragazza, lei le allacciò le braccia al
collo dandogli la possibilità di approfondire quel contatto.
Morbide e audaci le labbra di Draco erano calde. Il ragazzo
poggiò le mani sul materasso e spinse per potersi mettere
seduto,trascinando lei con lui. Lei gli avvolse la vita con le sue
gambe. Si era completamente scordata che fossero nudi. Quella posizione
avvicinava i loro sessi e lei non poté far a meno di arrossire
violentemente.
Nascose il suo volto nel collo del ragazzo ma non si spostò,perché quel contatto lei lo desiderava.
-Guardami per favore.
Lei anche se un po’ titubante lo accontentò.
-Sei bellissima quando arrossisci. Non vergognarti per favore. – la rassicurò lui.
Lei lo ringraziò baciandolo. Lui l’aveva sempre fatta
sentire a suo agio,non l’aveva mai forzata e per questo le era
grata, aveva reso la sua prima volta indimenticabile.
Stretta in quel modo, tra le sue braccia,non aveva modo di
pensare ad altro e si lasciò trascinare in quel mare di
sensazioni che aveva appena scoperto. Finché
migliaia di farfalle non colorarono l’aria
intorno a loro, solo per loro.
Angolo scrittrice:
Allora questo non è un vero e proprio capitolo,ma un
chiarimento di quello che prova Draco nei confronti di Hermione. Il
vero capitolo,che è in lavorazione ed è quasi pronto
arriverà ,ma siccome ho un esame venerdì sicuramente non
riuscirò a postarlo nei giorni futuri,o si,non so se sclero con
lo studio e mi decido a staccare un attimo lo aggiorno.
Visto questa mancanza in questo periodo ho deciso di scribacchiare
questo piccolo inserto alla storia. Non è importante ai
livelli di trama,ma chiarisce quanto sono legati,senza neanche saperlo.
Spero che vi piaccia e che mi scriviate cosa ne pensate,sarò
ripetitiva ma se recensite io sono contenta e mi fa anche molto
piacere...mi serve un incoraggiamento in questo periodo di m....da con
questi maledetti esami....
Bacini Mapi.
Risposta recensioni.
Barbarak: Spero di aver
chiarito ogni dubbio su propabili scene forzate. Mi dispiace che ti sia
sembrato così anche perchè non era mia intenzione.Non mi
sono per niente arrabbiata,sono le critiche che fanno crescere. Grazie
per essere stata sincera. Un bacio grande Mapi.
Angy: questo si che
è per il giorno degli innamorati...ma che ci posso fare mi viene
spontaneo...Il prossimo capitolo sarà più
pepato...vedrai...Bacino...
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Capitolo 13 *** Gelosie ***
14-Gelosie
Avete mai desiderato rivivere lo stesso giorno dal principio? Hermione Granger decisamente si.
Quella mattina era stato facile per la grifoncina lasciare il suo
letto. Le lezioni iniziavano dopo le lunghe vacanze e lei era pronta e
pimpante, contenta per questo nuovo secondo periodo.
Camminava così per i corridoi di Hogwart dirigendosi nella sala
grande e poter far colazione, ripassando mentalmente l’argomento
della prima lezione, pozioni. Forse la presenza dell’untuoso
professor Piton era l’unico neo nella sua felicità. Ma
andava bene così, perché quella era anche la lezione in
comune con i Serpeverde, e quindi con Draco. Non che ci potesse essere
chissà quale contatto, anche perché nessuno sapeva di
loro. Ma solo la sua presenza nella stessa classe era capace di farla
rasserenare.
Ancora non poteva credere quanto lo volesse, quanto lo desiderasse. Non
poteva immaginare così intenso ciò che provava. Il
viso di Hermione diventò subito rosso. Si portò le mani
al viso come per voler spegnere quel fuoco che le incendiava le guance
e sorrise.
Il biondino che l’era valsa quell’imbarazzo le era appena comparso davanti.
“Ma da dove è spuntato?” pensò Hermione.
Draco le sorrise, le prese la mano e la trascinò via. Qualche
corridoio di corsa, qualche svolta e si nascosero dietro una porta che
lei non aveva mai visto, in una stanza in cui lei non era mai entrata.
-Dove siamo?è buio-
-In una vecchia aula ormai in disuso. – Draco sfilò la sua bacchetta e disse- Lumos.
Una tenue luce scaturì illuminando di poco la stanza. Pochi
banchi, una vecchia lavagna e una cattedra ormai usurata. Le mani di
Draco le raggiunsero la vita e la strinsero mozzandole quasi il fiato.
-Ti sono mancato? – Le sussurrò baciando il collo della ragazza.
Hermione sospirò per l’effetto del suo tocco.
-Ho dormito malissimo. –confessò.
La risposta infervorò Draco continuando la sua discesa delle sue mani sulle sue cosce, spingendo leggermente il bacino.
-Perché non sei rimasto con me?
- Avevo una cosa da fare…
-Di notte?
-Si… -rispose Draco continuando a baciarla, accarezzandola, stringendola.
-Stai cercando di distrarmi?-
-Ci sto riuscendo?
-In parte sì. –ammise lei.
Finalmente le labbra di lui furono sulle sue. Non lasciando altro che l’eco delle loro parole.
Hermione portò le braccia intorno al suo collo alzandosi sulle punte per poterlo baciare meglio.
Dopo dei minuti interminabili, si separarono.
-Ho capito non vuoi dirmelo.
-A proposito di confessioni.
La ragazza cercò il suo sguardo per capire di cosa stesse parlando.
-A cosa ti riferisci?
- Al fatto che devo cercare una stanza per poterti baciare. –Il tono del serpeverde era molto duro.
-Draco- disse lei.
Lui sapeva cosa le stava chiedendo,ma volerla e non poterla sfiorare
era una tortura .E d essere torturato solo per non ferire i suoi
amichetti,non era una buona
ragione.
-Cosa vuoi che ti dica? –
-Che glielo dirai, ti ho già spiegato perché .
-Mi serve ancora un po’ di tempo.
-D’accordo, fino a stasera.
Esasperata da quella risposta, lo spostò da lei poggiandogli le mani al petto.
-Che intendi dire? – chiese allora scocciata.
-Quello che hai sentito.
-Altrimenti? – “la stava minacciando?” Adesso era
veramente infuriata.- lasciami- gli aveva
intimato.
Hermione lottò tra le sue braccia. ,ma lui non la mollò.
-Rischi di farti male. –le disse Draco.
Ma non bastò per fermarla.
-Ok allora. – Draco la lasciò stando ben attento che il contraccolpo non la facesse cadere all’indietro.
Strano, aveva fatto quello che lei gli chiedeva, ma perché adesso sentiva freddo lontano da lui?
Per non dare a vedere cosa stesse provando si scansò di un passo e si voltò di spalle.
-Devi rispettare i miei tempi.
-sai quanti giorni sono trascorsi? – le chiese allora il ragazzo.
Ventuno, erano ventuno giorni. “pensò Hermione".Ma non lo disse.
-So che lo sai… e ancora non ne hai parlato con nessuno.
-Ginny lo sa. –Si discolpò subito.
- A già la ragazza pel di carota lo sa, e quindi?posso
toccarti?posso prenderti per mano? Strapparti qualche bacio?camminarti
semplicemente accanto? - adesso anche lui era arrabbiato,
lo poteva sentire dalla sua voce.
Hermione non disse nulla, infilò la porta davanti a lei e
scappò dalla stanza. Non voleva affrontarlo perché lui
aveva ragione e correre via le era sembrata una buona idea.
E pensare che ancora fossero solo le otto e trenta del mattino.
Avete mai desiderato rivivere lo stesso giorno dal principio? Harry Potter sì, molti.
-Harry sei in ritardo. – Ginny sbraitò dalla sala comune.
-Lo so, lo so. – scese le scale velocemente con un braccio nel maglione mentre con l’altro abbottonava la camicia.
-andiamo Hermione è già uscita, mi ha detto che avete pozioni a prima ora. Piton non aspetta altro.
-Lo so, lo so.
-Lo hai già detto. – gli fece notare la rossa.
-Lo so...oh… - Harry infilò il maglione.
–Ginny vieni qua. -Le prese il viso tra le mani e le disse-Buon
giorno. –E la baciò.
Ginny si lasciò baciare. Finalmente come aveva tanto desiderato.
Harry si separò da lei- Hermione non mi ha aspettato? – chiese il ragazzo.
-Aveva fame… - mentì spudoratamente. Avrebbe mai potuto
dirgli “penso,si dovesse vedere con Draco. Si giusto lui
Malfoy… “
-Non ti sembra strana? In questi giorni non si è vista. –
-Strana? No… - disse allora Ginny. –è tardi.
–gli ricordò la grifoncina per cavarsi dagli impicci.
–Scappo- e così dicendo si volatilizzò.
Oltrepassò il dipinto della Signora Grassa e corse giù
per le scale. “Alle scale piace cambiare” erano state le
prime cose che aveva imparato lì ad Hogwart. E quelle,giusto
adesso avevano deciso di muoversi. Giusto mentre Harry le stava
oltrepassando.
Si ritrovò in un corridoio molto lungo,corse per non perdere
altro tempo,quando sentì delle voci. Se c’era qualcuno
forse potevano trovare una via di fuga insieme.
La voce veniva da dietro una porta.
-Devi rispettare i miei tempi.- Era la voce di Hermione. Stava per entrare,quando una seconda voce parlò.
-sai quanti giorni sono trascorsi? – E questa era una voce conosciuta.
-So che lo sai… e ancora non ne hai parlato con nessuno.
-Ginny lo sa. – Cosa c’entrava ginny?
- A già la ragazza pel di carota lo sa, e quindi?posso
toccarti?posso prenderti per mano? Strapparti qualche bacio?camminarti
semplicemente accanto?
Subito dopo la porta si spalancò Harry si buttò di
lato,nascondendosi dietro una colonna. Hermione corse nella parte
opposta a dove era nascosto lui. Non tentò di fermarla,era
troppo curioso di scoprire chi l’avesse fatta scappare,chi non
poteva tenerla per mano.
Un ragazzo,alto e biondo lasciò la stanza poco dopo. A Harry gli
si gelò il sangue. Draco Malfoy si stava guardando intorno e poi
continuò a camminare nella stessa direzione di Hermione.
Harry si sedette a terra e abbandonò la borsa con i libri
accanto a lui. Hermione,la sua migliore amica lo aveva tradito.
A forza si rialzò da quel pavimento duro e freddo e si diresse a lezione di pozioni,
-Potter sei in ritardo di dieci minuti ,dieci punti in meno per
Grifondoro,uno per ogni minuto- disse Piton mentre faceva comparire gli
ingredienti e il procedimento della pozione da preparare,ma Harry
stranamente non ebbe niente da obbiettare.
Harry si sedette e non alzò gli occhi dal suo calderone.
Hermione notò il suo comportamento ma lo collegò alla
stizza per i punti persi e il ragazzo sopravvissuto non le diede
neanche il tempo di tirargli su il morale che scappò via
dall'aula.
Avete mai desiderato rivivere
lo stesso giorno dal principio? Ginevra Wesley ancora non lo sapeva,ma
quello certamente sì.
-Brava signorina Wesley ,quindici punti in più per Grifondoro. -
esclamò la professoressa Mec Granit. Ginny sorrise contenta,era
riuscita finalmente a trasfigurare quel dannato bicchiere.
Se lì era meritati proprio quei punti,tanta fatica finalmente premiata.
Non voleva dirlo forte,ma da un poco di tempo a questa parte finalmente
si sentiva felice. Aveva paura a dirlo,perché si sa quando sei
felice la paura che qualcosa possa rovinare tutto è sempre alta.
Ma lei era raggiante,finalmente Harry la ricambiava e quei giorni insieme con lui erano stati meravigliosi.
L'ora di pranzo dopo un’estenuante mattinata era arrivata e Ginny
radunò le sue cose e si diresse nella sala Grande.
-Ciao Hermione- la salutò accomodandosi.
-Ciao Ginny. -
- Ehi che succede?- chiese subito allarmata dal tono dell'amica.
-Niente. - fece subito l'altra.
-Ho capito quando me ne vorrai parlare avvertimi.
Hermione si domandò come facesse Ginny a comprenderla
così bene. Sarà che si conoscevano da quando ancora non
sapeva come si baciavano i ragazzi?undici anni erano veramente pochi
per sapere certe cose.
Alzò lo sguardo dal suo piatto,dove una ciambella giaceva ormai dilaniata e iniziò- Abbiamo litigato.
-Questo lo avevo capito. Continua...
- Vuole che dica agli altri che stiamo insieme.
La rossa annuì- Posso capirlo.-
Hermione sussultò - Cosa? -
- Non ti arrabbiare con me, ma lui vuole semplicemente che tutti sappiano che stai con lui. Sono cose da uomini. -
-Non ti seguo.-
-C'è la fila dietro di lui,e vuole che sia ben chiaro con chi stai. E' geloso Hermione. - spiegò Ginny.
-Non può essere geloso,e poi non c'è nessuna fila. -
-Proviamo?- disse la rossa.-Chiedi a Nevil di passarti qualcosa. -
Per dimostrarle che non era come diceva lei fece come diceva.
-Nevil mi passeresti le patate?
- Certo Hermione subito. Senti ma vorresti studiar...-rispose quello,ma fu interrotto da Ginny.-Grazie Nevil-
-Erano per te? - chiese Nevil.
-Si ...
Nevil non disse più niente e poi continuò a parlare con Dean.
- Era solo gentilezza. -rispose Hermione.
-Bene allora continuiamo. Eccone un altro.
Michael Corner ,corvo nero camminava verso di loro.
-Chiedigli di un libro.- disse la rossa .
Ancora una volta obbedì.
- Ciao Michael hai finito con il libro di pozioni? -
-O ciao Hermione,sì,ma te lo ridò a una condizione: che
vieni con me sabato a Hosmede. - rispose quello sfrontato e
sorridendole come se volesse abbagliarla.
- O mi dispiace ma non posso, devo studiare. -rispose Hermione imbarazzata.
- ok,sarà per un ' altra volta.
-Certamente. - ma la grifoncina si pentì all'istante di aver
risposto a quella maniera. Non voleva dargli false speranze. Draco
l'avrebbe strangolata a questo punto.
- Dobbiamo continuare? - Chiese Ginny non appena il corvonero si allontanò dal loro tavolo.- Voltati. -le ordinò.
Hermione pensò che ormai non avesse più niente da perdere e si girò.
Cornac MecLigue la stava fissando e ammiccava verso di lei.
-O ti prego. -supplicò a quel punto.
- E poi,pensa se Harry o Ron lo venissero a sapere da altri. Sarebbe
meglio che glielo dicessi tu. A proposito dov'è Harry?
- Non so dove sia,ma oggi Piton l’ha trattato male e aveva un
diavolo per capelli. Comunque ho capito. Lo farò,anche
perché non voglio più litigare,me ne sono pentita subito.
Ma questo non glielo diremo mai.-
Hermione sorrise e Ginny altrettanto. Quest'ultima si alzò e
disse- Ma certo,non gli fa male stare un po’ sulle spine. Resta
sempre un furetto. Vado a cercare Harry.-
Dopo aver girato a zonzo per quasi tutto il castello Ginny trovò Harry nella guferia che accarezzava Edvige.
-Harry! - lo chiamò.
Ma quello non rispose.
Harry, che hai?-
A quella piccola domanda il ragazzo scoppiò.
-Che ho?lo vuoi sapere? Ho sentito due fidanzati che litigavano e sai chi erano?
Ginny non parlò mortificata dal tono di voce di Harry.
- Erano Draco Malfoy ed Hermione Grenger. La stessa Hermione Grenger
che mi ha sempre sostenuto,confessato tutto,con la quale ho condiviso
tutto. Lo stesso Draco Malfoy che ci ha sempre detestati,insultati.
Figlio di un uomo che ci ha quasi uccisi.
-Harry!- un sussurro di Ginny.
- E tu lo sapevi,lo sapevi e non mi hai detto niente. - Detto
ciò il ragazzo sopravvissuto le voltò le spalle per
rientrare nel castello lasciandola li.
Lo sapeva lei che non avrebbe dovuto confessare che era felice. Ma non gli avrebbe permesso di andarsene.
-Harry -gridò- non spettava a me dirtelo e non tocca a noi
giudicare. Ti senti tradito e lo capisco ma non puoi reagire
così. E poi Harry lei è la mia migliore amica,ci saranno
sempre dei segreti tra noi.
- Come dovrei reagire ,sentiamo. Tu sei la mia ragazza,non ci dovrebbero essere segreti tra noi-
-e infatti io non ti nascondo nulla di me,ma ciò che Hermione mi confida resta tra me e lei. -
-Cosa dovrei fare? - disse Harry indispettito.
-Lasciala spiegare! - continuò ginny.
-Adesso ho solo voglia di stare solo. - e questa volta se ne andò.
Ginny era spiazzata,sapeva che non l'avrebbe presa bene,ma quella le
sembrava veramente una reazione esagerata. Se l'era presa non solo con
Hermione,ma anche con lei. Non l'aveva ascoltata. Scese di corsa le
scale piangendo. Aveva giurato di non piangere più per harry ma
quel ragazzo sembrava non essere capace per quanto lo amasse di non
ferirla e lei piangeva non per il dolore ,ma perché non voleva
più cedere.
Scappava alla confusione, cercando di raggiungere il suo dormitorio, la
sua stanza,il suo letto per potersi così sfogare. Continuava a
correre,finché non si sentì afferrare per un braccio,si
voltò così di scatto.
-Ginny che succede? - Hermione le stringeva il polso.
- oh Hermione. - disse buttandosi sopra di lei.- Harry sa di te e di
Draco e si è arrabbiato con te per averlo tradito e con me per
averlo tenuto allo scuro.-
Hermione strinse l'amica e impallidì. Harry sapeva.
-Scusami ginny,non dovevo coinvolgerti.-
Ginny alzò il capo - è solo uno stupido,non sentirti in colpa. -
Hermione fissò il volto dell'amica e le sorrise. Eccola
lì la sua Ginny,forte anche quando debole. Lo sguardo della
rossa volò alle spalle di Hermione e impallidì,ciò
che portò anche Hermione a voltarsi.
Avete mai desiderato rivivere lo stesso giorno dal principio?Draco Malfoy avrebbe avuto una lista lunghissima.
- A già la ragazza pel di carota lo sa, e quindi?posso
toccarti?posso prenderti per mano? Strapparti qualche bacio?camminarti
semplicemente accanto? - Draco era la furia in persona.
Perché Hermione non capiva il suo desiderio di viverle accanto
nella normalità,come due ragazzi semplici,non mezzosangue e
purosangue. Come due ragazzi che si amano.
Lei se ne era andata e lo aveva lasciato lì a guardarsi intorno
e a combattere con l'istinto di correrle dietro. Ma non lo avrebbe
fatto. Perché non sarebbe servito a niente,perché non lo
avrebbe ascoltato,perché l'avrebbe aggredita e poi perché
era dannatamente orgoglioso.
Uscì da quell'aula e si recò a lezione di pozioni,non che
rischiasse qualcosa,altronde avere per padrino il professore doveva pur
valere qualcosa e poi Piton piuttosto avrebbe tolto più punti ai
buoni grifondoro.
Entrò nell'aula e sentì di nuovo quella spiacevole
sensazione che da ventuno giorni a questa parte non provava più.
Hermione lo ignorava. Era arrabbiata lo sapeva,ma anche lui lo era e
non avrebbe ceduto molto presto. A costo di spezzarsi la schiena,ma non
avrebbe ceduto,questa volta no. Non le avrebbe permesso di nascondersi.
Le ore passarono in fretta,ma mai tanto in fretta da non permettergli
di logorarsi il fegato a vederla lì e non poterla toccare,quando
avrebbe voluto tanto scuoterla per bene e poi baciarla fino allo
sfinimento. Solo un piccolo diversivo fornitogli da Potter che perdeva
punti. Ma aveva altro cui pensare che a quel ragazzo e le sue sventure.
Anche lui era scuro in faccia e stranamente non aveva protestato con la
mezzosangue per quell'ingiustizia.
Dopo due ore estenuanti con la Sprite nelle serre poteva rivederla
anche se da lontano. Si accomodò al suo tavolo e come al solito
la scrutava. Parlottava con la rossa. A Draco piacque pensare che
parlassero di lui. Quel pensiero lo cullò,fino a farlo sorridere.
- La tua bella neanche ti guarda e tu sorridi? -
- Ciao anche a te Blaise. -disse Draco.
- Essere così sarcastici non ti servirà. -
Il biondo ragazzo alzò le spalle come per dire pensa quello che
credi e continuò a guardare la sua bella,come la chiamava Zabini.
-Ma che fa parla con Paciok? pensavo che nessuno parlasse con lui. - Si lasciò sfuggire Blaise.
Draco osservò meglio Hermione parlò con quella sottospecie di cosa e lui le passò un vassoio.
-Bene bene,le cose si fanno interessanti. - ancora un commento e il moro sarebbe stato sicuramente schiantato.
Michael Corner si era fermato al davanti a lei e sorrideva,imbarazzata ma sorrideva. Ma cosa stava succedendo?
Guardò ancora e vide Cornac MecLigue che ammiccava verso di lei.
Draco scattò in piedi ma il braccio di Blaise lo costrinse a risedersi.
- Che diavolo vuoi fare? farti espellere? - Zabini era più alto
di lui ma nonostante ciò dovette impiegare molta forza per
trattenerlo.
-Lasciami -
-Calmati, vieni usciamo. - sempre nella sua morsa lo spinse via dalla
sala grande. Il biondo se lo scrollò di dosso appena fuori.
- Vatti a fare una passeggiata.- gli suggerì l'amico.
E quello senza rispondere iniziò a camminare velocemente nel
corridoio senza sapere bene dove stesse andando. Aveva deciso per caso
di farlo impazzire? Ci stava andando vicino. Non solo lo ignorava ma
anche civettava con altri. Perchè lui aveva visto bene ,
civettava.
-Draco. - una voce femminile lo chiamò. Ma non si fermò.
-Aspettami, che hai? - figurarsi se avrebbe risposto.
-Ok camminiamo. - E la ragazza riuscita ad affiancarlo tacque.
Ancora lui non disse nulla,osservò per un attimo la ragazza e
notò che aveva il fiatone,così si fermò.
-Meno male mi stava venendo un infarto. - commentò la ragazza.
-Eveline,perché mi hai seguito?- le chiese.
- Sembravi avessi bisogno di parlare con qualcuno.- disse quella.
Draco strinse gli occhi per scrutarla e le parve sincera. Si
guardò in torno erano in qualche corridoio,tanta la furia che
non sapeva dove questa l'avesse portata.
-Allora mi dici che c'è?-
-niente-
-Non avevo dubbi-lo punzecchiò Eveline.
-D'accordo ho visto qualcosa che mi ha dato molto fastidio.
-Adesso è tutto chiaro. - lo prese in giro quella.-Riguarda Hermione? -
- Si - ammise finalmente.
-è per quello che mi hai raccontato ieri sera? - chiese allora.
- Si-
-Sta tranquillo Draco,ti ama,me lo hai detto tu.Troverà il
coraggio di parlarne ai suoi amici. Non avere paura. - provò a
rincuorarlo lei.
- Io non ho paura. - rispose prontamente lui.
La biondissima ragazza alzò gli occhi al cielo - Certo che ne
hai,di perderla. E poi avere paura è normale. Tutti abbiamo
paura. Io più di tutti.-
Draco osservò gli occhi della ragazza diventare lucidi e questo lo spinse ad abbracciarla.
-Non devi avere paura,ci siamo noi a proteggerti,non può farti niente.- cercò di rassicurarla.
La strinse ancora un po’, e poi la lasciò andare. Lei gli sorrise- Grazie-
Ma qualcosa turbò la serenità di quel momento. Poco
lontano da loro Ginny Wesley ed Hermione Granger parlavano.
Finchè la rossa vide Draco Malfoy abbracciare una ragazza.
Hermione si voltò per capire cosa avesse catturato l'attenzione
della sua amica e per una volta nella sua vita desiderò di poter
scomparire.
Il suo ragazzo abbracciava Eveline.La abbracciava come aveva
abbracciato lei. Guardò fino a quando non le fu troppo e poi
scappò.
- Hermione- questa volta Draco le corse dietro, questa volta non c'era
spazio per il suo stupido orgoglio,doveva spiegargli. Era soltanto un
grande fraintendimento.
Angolo scrittrice:
Eccomi
qui...Con un capitolo come si deve...Bello lungo...Prima le belle
notizie. HO SUPERATO L'ESAME. Vi ringrazio per aver scritto tutti
quegli in bocca a lupi,ho detto a tutte CREPI. aahahahah....
Adesso
passiamo al capitolo,spero che vi sia piaciuto,è un pochino
complicato,ma credo abbastanza discorsivo,non penso dia problemi di
comprensione. Aspetto di leggere le vostre recensioni Bacini Mapi.
Risposta recensioni:
Barbarak:Eccola
qui la vita reale,le ansie e le gelosie.Resisti non passerà
molto tempo,Draco sarà costretto a parlare e svelarsi altrimenti
potrebbe perderla. Grazie mille sei sempre molto carina,baci.
Nikky97:
Benvenuta.Non sai che gioia leggere la tua recensione,spero non sia
l'ultima, far sognare è proprio il mio obbiettivo,mi fa piacere
che tu li abbia capiti e apprezzati.Mi lunsinghi con tutti questi
complimenti. Bacio Mapi.
Aladoni:Grazie dell'incoraggiamento,spero che continuerai a leggere e commentare. Benvenuta anche a te:D
Angy:Lo
so era proprio corto. Ma di più non potevo fare per via
dell'esame e dello scarso tempo che mi ritrovavo.Con questo capitolo
sono perdonata?
|
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Capitolo 14 *** Fidarsi... ***
corse...
**********
Fidarsi *******
Sembrava che vi fosse un nuovo sport preferito a Hogwart.Il Quiddicht era stato rimpiazzato dalla corsa.
Almeno era diventato lo sport preferito di Hermione che correva e
scappava da ciò che aveva visto e che l'aveva veramente ferita.
E fino a quando fosse stata solo lei a preferire la corsa niente di
male,visto che non era mai stata appassionata di Quiddicht,la sua era
solo un interesse dettato dalla devozione alla sua casa e all'antipatia
per i Serpeverde.
Ma che anche Draco Malfoy corresse,questo era veramente strano,visto
che lui era il capitano della squadra dei Serpeverde,visto che amava
cavalcare la sua scopa.
Nessuno mai avrebbe pensato che Hermione Granger scappava e che Draco
Malfoy la inseguiva. Non per chiarire almeno,magari per punire,ma mai
per chiarire.
Fu uno scatto in più a permettere al ragazzo di afferrarla e voltarla dalla sua parte.
< Lasciami. > gli urlò in faccia Hermione.
< No > fu la risposta di lui.
Si confrontarono qualche secondo con lo sguardo ed Hermione capì che non l'avrebbe mai lasciata.
< Cosa vuoi? > chiese allora.
< Lasciami spiegare. >
< Non c'è nulla da spiegare. Ho visto tutto. >
< Tu non hai visto niente. > fu quasi un ringhio quello di Draco.
< Non provare a negare. > gli intimò la ragazza.
< Non nego niente perchè non c'è proprio niente da
negare,quello che hai visto era solo un abbraccio di
un'amica,nient'altro. > cercò di spiegare il biondino.
< Di un' amica? > chiese sarcastica Hermione .
< Si ,un' amica. >
Draco la strattonò per il braccio e la strinse fortissimo in
un'abbraccio molto possessivo che la faceva completamente aderire al
suo corpo.
< La abbracciavo così per caso? Hai visto qualcosa di questo genere? >
Cercando di restare più lucida possibile visto la vicinanza di
quel corpo che la faceva impazzire Hermione rispose < No,ma non
conta.Ormai non mi interessa più >
Il ragazzo la osservò molto attentamente < Sei gelosa, ma non
c'è bisogno di essere così velenosa,qui il serpente
sono io. >
< Io non sono gelosa. >
Draco scoppiò a ridere < Te l'ho già detto,mi sembra,amore mio.Non sai mentire. >
Sia lui che lei sussultarono per quell'appellativo.Lui perchè
era scivolato via dalla sua bocca e non l'aveva potuto contenere, e lei
perchè ,anche se in quel momento lo avrebbe strozzato,doveva
ammettere a se stessa che era dolce come il miele sentirselo dire da
quel diavolo biondo che la stringeva.
< Cosa vuoi da me Draco? >
< Che tu mi creda e che ti fida di me! >
< Ma io ti ho visto ,non solo oggi,ho visto come le parli e come
siete uniti,proprio tu che sei altezzoso con tutto il tuo prossimo.
>
< Con tutti tranne che con te. >
< E lei > fu la risposta piccata di Hermione.
< Ma è con te che faccio l'amore. > Come faceva a dargli torto adesso.Che serpe,l'aveva raggirata con parole dolci.
< Cosa ti lega a lei? chi è veramente? >
< Non posso dirtelo. >
< Perchè ? >
< è per la sua sicurezza. >
Hermione aveva capito che dietro a quella figura minuta e bellissima di
Eveline ci fosse qualcosa,un disegno più grande che ancora le
sfuggiva,ma cosa c'entrava Draco?o forse non Draco ma i contatti della
famiglia Malfoy. Odiava non sapere le cose,lei che adorava la
conoscenza,che venerava i suoi libri e tutto il sapere che contenevano.
< Lasciami ho bisogno di stare sola. > se lui non le avrebbe
voluto dire niente, lo avrebbe scoperto da sola,come sempre in tutti
quegli anni ad Hogwart,quando lei aveva raccolto informazioni sulla
pietra filosofale,scovato il basilisco, scoperto che Lupin era un lupo
mannaro,aiutato Harry nel torneo tre maghi, ed era solo il suo quarto
anno.
< Prima dimmi che mi credi. > Negli occhi di Draco per un istante vi fu un bagliore di dispiacere misto a speranza.
< Ho bisogno di riflettere >
La strinse ancora un attimo poggiandole la testa sulla spalla e poi a
suo malgrado la lasciò. O almeno,quella sarebbe stata
l'intenzione se qualcuno non avesse afferrato Hermione da un braccio
strattonandola da dietro.
< Lasciala. > Un Harry Potter al quanto agitato la teneva . Ma
ovviamente Draco non l'avrebbe mai lasciata,infatti la
riacchiappò per la vita.
< Potter sparisci. >
< Harry non mi sta facendo nulla. > fu la risposta paciera di Hermione.
< Non ti deve toccare. >
< Se non la lasci subito sfreggiato te ne faccio pentire. >
< Draco. >
< Certo lui è Draco. > Harry non ne voleva sapere di calmarsi e non sapeva con chi litigare per prima.
< Che c'è ti scoccia che lei sia mia?che ti abbia messo al secondo posto? >
Ma una reazione che non si aspettarono entrambi arrivò dalla
ragazza. Hermione,infatti, estrasse la bacchetta e urlò <
Proteggo > una barriera si eresse intorno a lei scagliando entrambi
i ragazzi a terra.
< Se osate un'altra volta usarmi per farvi la guerra o rimarcare
qualche territorio su di me i prossimi incantesimi che
farò saranno due Stupeficium. Adesso lasciatemi in pace.
>
Per lei la discussione si chiudeva li,infatti si voltò e se ne andò nella direzione opposta a quei due.
******************************************************************************************
La bibblioteca era l'unico luogo che in quel momento poteva
aiutarla,doveva calmare il suo animo e doveva anche fare delle
ricerche.Voleva comprendere cosa stava succedendo intorno a lei,la sua
conoscenza era la sua forza,la sua lucidità nel
ragionamento una sua grande dote. Si accomodò nel suo
tavolino,che fortunatamente era libero,sarebbe stata capace di far
scappare a gambe levate chiunque vi fosse stato.
Chiuse gli occhi e prese un grande respiro per poter aprire la mente.
Eveline era comparsa nelle loro vite da ormai quasi tre mesi. Una
studentessa straniera trasferitasi a Hogwart,bellissima e tenace,con
una grande comprensione per il genere umano. Ricordava benissimo
quando quel pomeriggio in una passeggiata aveva analizzato i
comportamenti degli altri ragazzi così,senza sforzo.
Lei andava d'accordo con tutti , tassorosso,corvonero,e nonostante
fosse stata smistata nella sua casa lei riusciva ad stare bene
anche con i serpeverde,e con uno in particolare,con il principe delle
serpi,Draco Malfoy,ormai il suo Draco. Una fitta le strinse la bocca
dello stomaco.Aveva ragione lui:non sapeva mentire,era proprio gelosa.
Anzi gelosa marcia. Sin dalla prima volta che aveva notato il loro
rapporto,quella volta in cui lei terrorizzata si era fidata solo di
lui. Cosa li legava? Amicizia? si, doveva credere in Draco,amicizia.Si
era fidata di lui più volte e lui non aveva mai tradito la sua
fiducia.La sua
reticienza nasceva da anni di litigi e odio,ma adesso non poteva non
fidarsi di lui ,anche perchè altrimenti le sarebbe venuta
l'ulcera.
Quindi il legame con il suo ragazzo era basato su altro. Su i suoi
contatti?come aveva pensato prima? Ma i contatti della famiglia Malfoy
erano Mangiamorte. E Draco aveva detto che non poteva svelare il loro
vincolo ,perchè ne andava della sicurezza della ragazza.Forse
Eveline era nei guai che rispondevano al nome di Voldemort.Forse allora
anche Draco era nei guai,ancora non le aveva detto il perchè
fosse ritornato prima dalla sua vacanza natalizia.Ed Hermione non aveva
insistito perchè aspettava che fosse lui a fidarsi di lei a tal
punto di confidarsi.
Mannaggia a Draco Malfoy ed ai
suoi misteri. Il suo animo era un oceano di misteri.
< Posso sedermi? > eccola li la persona che le stava facendo perdere la calma.
< Certo,non posseggo nessun posto in questa bibblioteca. > fu la risposta tagliente di Hermione.
< Lo so benisssimo,volevo solo essere educata. > Eveline non
voleva urtarla più di quanto lo fosse già.< Comunque
volevo parlarti.... > continuò la ragazza.
< Ti ascolto > forse doveva darle una possibilità.
< Grazie. Sono qui per spiegarti una cosa che sicuramente tu
già sai. Tra me e Draco non cè niente,siamo solo amici.
>
" E no adesso esplodo" . Pensò Hermione. < Davvero? e allora
perchè lo stavi abbracciando? > aveva già deciso di
dar fiducia a Draco,ma da uno dei due avrebbe saputo il vero motivo del
loro sodalizio, e se Draco non voleva allora sarebbe stata Eveline.
< Davvero Hermione. Non sono quel genere di pesona che ruba il fidanzato ad una amica. >
< Come fai a sapere che lui è il mio ragazzo? > fu allora la domanda immediata della bruna.
< Me lo ha detto lui. >
< E tu mi vorresti far credere che lui sia così aperto con
te?potrei dirti che parla più con te che con me. >
hermione era diventata quasi viola.
< Veramente, glielo estorto,volevo sapere cosa lo rendesse così felice da farlo sorridere senza motivo. >
Questa risposta non se l'aspettava. Da una parte era sollevata dal
fatto che lui fosse sempre lui,reticente e misterioso fino al midollo e
che sorridesse a causa sua,ma da l'altra parte significava che loro
passavano molto più tempo isieme di quanto lei credesse.
Così ci provò < Passi molto tempo con il mio ragazzo? > proprio non le riusciva di essere gentile.
< No, ma è capitato e so che capiterà. >
Ecco quello fu troppo < Cosa vuoi dire,perchè dovresti passare del tempo con lui? >
Madame Pince aveva scoccato un occhiata furente verso le due
ragazze,perchè l'ultimo commento di Hermione era stato quasi
urlato. La signora bibbliotecaia non ammetteva disordine ne
schiamazzi,e se avessero contnuato a urlare sicuramente le vrebbe
richiamate all'ordine.Perciò Hermione si controllò
cercando di modulare il tono della voce.
< Calmati ,per favore. > le disse Eveline.
< Non voglio calmarmi. Eri venuta per parlarmi e allora fallo. Chi
sei realmente? > La riccia non urlò come pochi secondi prima
ma questo non sminuì le sue parole che suonarono come un sibilo.
< Hermione non posso dirtelo >
< O si che puoi o giuro che senza accorgertene ti troverai a ingurgitare Veritaserum. >
< Mi stai minacciando? > adesso anche Eveline si stava agitando.
< No,il mio è un consiglio,scegli tu se seguirlo. > Adesso
si fissavano negli occhi a una distanza molto ravvicinata,fe nessuna
delle due spostò lo sguardo,finchè nel viso di Eveline
comparve uno scintillio.
Hermione istintivamente si tirò indietro,ma ormai era successo ciò che era successo,lei aveva compreso.
Perchè questa scena si era già svolta. Lei aveva
già visto quella luce proprio qualche settimana prima. Quando
Eveline aveva visto lei ed Harry abbracciarsi per augurarsi Buon
Natale.
"I suoi occhi ,i suoi capelli. Sembrava....
< Eveline. Auguri. Ti senti bene? Sembra che brilli. > le aveva domandato Hermione.
< Ma no... è che siete così belli. > "
Il campanellino che le era suonato nella sua mente allora adesso le sembrava una campana.
Hermione Rialzò gli occhi su di lei e le disse < O forse la domanda giusta è cosa sei? >
Angolo scrittrice:
Dopo più di un mese sono resuscitata.Scusatemi ma veramenre
questa sessione di esami mi ha portato via tanto di quel tempo che non
ho potuto proprio aggiornare.Ma adesso rieccomi qui. Siamo alle battute
finali,i giochi si stanno chiudendo anche se ancora non so quanti
capitoli ci saranno.
Spero che questa lunga assenza non abbia pregiudicato la vostra presenza nel seguire questa ff.
Voi avete capito chi è Eveline?
Credo di si ormai. Comunque nel prossimo capitolo sarà detto in modo esplicito.
Spero di ricevere qualche commento anche se è passato un pò di tempo.Bacio grande.Mapi.
Risposta recensioni.
Nikky97:mi dispisce averci messo una vita ma adesso giuro che sarò costante.Bacino.
Barbarak.: Si sono
messi tutti in gioco i personaggi.Anche in questo capitolo Harry fa un
uscita infelice...ahahah...ma le cose si sistemeranno. Io adoro
Hermione quando vuole scoprire la verità..Bacino al prossimo.
Angy: è tantissimo che non ci si sente. Spero di leggere che aggiornerai anche tu...forza Angy usciamo dall ' impasse. Bacino.
Aladoni: Non sarà
lunghissima,ancora ci sono un pò di capitoli anche se iniziano
ad essere i capitoli chiarificatori. Tranquilla e goditeli tutti. Ciao;D
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Capitolo 15 *** Rivelazioni ***
16-non so
Dal capitolo precedente:
Il campanellino che le era suonato nella sua mente allora adesso le sembrava una campana.
Hermione Rialzò gli occhi su di lei e le disse < O forse la domanda giusta è cosa sei? >
**********Rivelazioni*********
Quella domanda ancora aleggiava nell'aria,tra lo sgomento di
Eveline,che sapeva si che la sua compagna di casa fosse la migliore
strega di tutta la scuola ma non immaginava che il suo ingegno e le sue
conoscenze fossero così argute, e tra il trionfo di Hermione che
sapeva di aver fatto centro. Entrambe si fissavano negli occhi per
saggiare la determinazione dell'altra. Erano così prese da non
accorgersi dell'arrivo di una terza persona,che silenziosa si era posta di fronte a loro.
< Eveline il preside ti vuole vedere. > disse Draco Malfoy con il
suo solito viso d'angelo,ma chi lo conosceva bene sapeva che più
che un angelo era un diavolo tentatore.
Entrambe le ragazze sussultarono visibilmente.
Eveline si alzò e
dopo aver compiuto qualche passo si girò verso Hermone e la
salutò < Ciao allora... >
Adesso l'aria della biblioteca era improvvisamente sparita,erano
rimasti soli,e l'ultima cosa che voleva la ragazza era discutere di
nuovo,ma non voleva nemmeno dargliela vinta così facilmente.
Quindi come se nulla fosse successo si alzò,prese la sua borsa e
cercò di defilarsi verso la prima uscita disponibile. Sarebbe
stato anche un buon piano se Draco non l'avesse afferrata per un braccio.
Hermione non disse niente e ma limitò a lanciargli un'occhiata omicida.
< Seguimi. Per favore. >
La grifoncina non sapeva se urlargli contro per la prepotenza che le
stava facendo o scrollarsi quella mano di dosso e correre via.
Optò per la prima ipotesi , ma con toni più misurati,dopotutto il suo obbiettivo era non discutere.
< La tua presunzione supera ogni limite > tentò allora di divincolarsi,ma lui non glielo permise.
< Ho chiesto per favore! > le ricordò allora Draco.
Hermione sapeva che quel discorso non avrebbe portato a nulla,non era
concepibile per lui che le persone non volessero fare semplicemente
ciò che lui ordinava, e quindi per amore dei suoi nervi decise
di seguirlo.
Emise un sospiro e disse semplicemente < Fai strada >
Draco allora le lasciò il braccio,le prese la mano e fece
ciò che aveva in mente di fare.Uscirono dalla biblioteca sotto
gli occhi di tutti,mano nella mano. Ma per il serpeverde erano finiti i
tempi dei giochi,tutti dovevano sapere che lei fosse sua,non avrebbe
tollerato un'altra scena come quella di poco prima con Potter.Tutti
dovevano sapere di loro e di quanto lei fosse felice di stare con
lui,almeno fino alla litigata di quella mattina.
< Draco aspetta,rallenta. > rallentare? neanche si era accorto di
star praticamente correndo. Si voltò per quardarla un istante e
trovò il suo viso in fiamme.
< Perchè sei rossa? > le chiese senza smettere di camminare se pur più lentamente.
Lei inizialmente non rispose ma poi si rese conto che in quella domanda
vi era molto più di quanto realmente lasciasse intendere.Vi era
tutta l'aspettativa e la speranza perchè lei non si vergognasse
di loro.
< Mi stai praticamente trascinando > fu tutto ciò che riuscì a mettere insieme.
< continua... > come sempre lui aveva visto oltre.
< e perchè mi stai trascinando tenendomi per mano. Non sono
abituata a certi gesti,sono semplicemente imbarazzata. > ammise
infine.Hermione oltre che a dargli fiducia aveva anche stabilito di non
mentirgli più. In primis perchè se ne accorgeva,il suo
ragazzo era capace di leggere ogni minima sfumatura nel suo sguardo, e
in secundis semplicemente perchè lo amava e non si mente
all'uomo che si ama.
Dopo ciò piombò il silenzio,fino a quando una porta
comparve davanti a loro,l'aveva portata nella stanza delle
necessità,nella sua stanza.
La spinse dentro e chiuse la porta estrasse la bacchetta <
Colloportus > e poi < Muffulatio > . Lei rimase impalata al
centro della stanza e osservò lu mentre si allentava il nodo
della cravatta,usciva la camicia dai pantaloni,avvicinandosi al
comodino poggiando la bacchetta e sprofondando a sedere sul letto.
Cosa si aspettava da lei? Che si rotolasse con lui tra le lenzuola dopo tutto quello che era successo?
< Puoi toglierti quell'espressione dal volto,volevo solo mettermi a mio agio. > disse quasi ghignando.
< Come se te lo avessi lasciato fare... >
Draco non rispose ma si limitò ad alzarsi dal letto,scivolarle
vicino e prenderle la borsa dalla spalla e poggiarla a terra,
slacciarle il mantello stando ben attento che le sue dita toccassero il
collo di Hermione. Poi avvicinò il suo volto a quello di lei ,
in modo che le sue labra combaciassero con il suo orecchio e che lui
potesse sussurrarle
< So che oporresti resistenza,ma io sono una
persona molto persuasiva > piccolo bacio sul lobo < e molto
paziente se solo sapessi > si lasciò sfuggire.
Se prima Hermione era totalmente soggiogata dai suoi tocchi quelle ultime parole la fecero scattare.
Ma anzicchè spingerlo via alzò le braccia e le
lasciò scorrere dietro al collo del ragazzo in modo da tenerlo
vicino. Se voleva la guerra,l'avrebbe avuta,ma sarebbe stata combattuta
ad armi pari,seduzione per seduzione, in fondo anche lei sapeva di
essere il suo punto debole.
< E allora spiegami > le braccia strinsero e le bocche si
unirono.
Poi Hermione si tirò indietro e aspettò che lui parlasse. < Sai ,ci ero quasi cascato... >
< Che vuoi dire? > chiese la grifoncina.
< Semplicemente che avevo quasi creduto al bacio. Tu non sei
così,non cerchi vie traverse per ottenere ciò che
vuoi.Non calcoli e non strisci. >
Hermione dovette mordersi la lingua per non imprecare. < Allora perchè mi hai baciato? >
< Ma perchè non sono così generoso da rinunciare ad un
tuo bacio > le spiegò e a lei inspiegabilmente venne da ridere.
Draco ancora le teneva per la vita e la stingeva a se. < Allora
riproviamo > e lo baciò di nuovo. Questa volta perchè entrambi lo desideravano,entrambi si desideravano.
Era un bacio lento,che sapeva di riconciliazione,che
durò parecchi minuti.Riscoprire i loro sapori,riappropriarsi dei loro odori,profumi.
Era un bacio dolce e sensuale.Draco afferrò i lembi del maglione
di Hermione e glielo sfilò senza indugi < Sai penso che
ritratterò i miei buoni propositi! > e così dicendo
fece scivolare le sue braccia sotto il sedere di Hermione e la
sollevò facendole allacciare le gambe ai suoi fianchi.
Lei si fece trasportare in quella seducente posizione ma una volta sul
letto lo apostrofò. < Mi dispiace non sono così
corruttibile. >
Lui non rispose e continuò la sua opera baciandole il collo e armeggiando con i bottoni della camicetta di lei.
< Draco dobbiamo parlare >
< Possiamo farlo dopo > altro bacio sopra il seno.
< No dobbiamo farlo adesso. >
< Che senso ha sprecare parole quando hai già capito tutto? >
< Non tutto. > ammise lei.
< Il tuo animo da diligente studiosa non può aspettare? >
< No > e lo spinse leggermente via da lei prima che cedesse realmente ai suoi baci.
Lui le rotolò affianco e si coprì il viso con un
braccio. Emise un forte sospiro e poi parlò < cosa vuoi
sapere? >
< So che cos'è Eveline...Ma non so cosa Voldemort voglia da lei. >
< Cosa può volere l'Oscuro signore da lei se non la sua
immortalità. L'immartalità di una stella cadente. >
Hermione tremò visibilmente sia per come Draco aveva chiamato
Voldemort,sapeva che l' educazione del ragazzo fosse diversa da quella
sua,Merlino solo sapeva quante volte magari lo aveva sentito nominare
da suo padre Lucius Malfoy, e sia per ciò che quel pazzo
megalomane desiderava.
< L'immortalità? e come? >
< Compiendo l'atto più vile e ignobile del mondo,prenderle il
cuore. > rispose Draco.Hermione si portò le mani alla bocca
in un gesto incondizionato per la nausea dell'azione che Voldemort
avrebbe dovuto compiere.
< Ma così facendo prenderebbe anche la sua vita e la sua
magia diventando imbattibile e immortale. > disse allora
Hermione concludendo il ragionamento.
< Si , macchiarsi di questo crimine è come, se non peggio ,
uccidere un unicorno. Ma come sai lui si è macchiato anche di
quel crimine,quindi non penso faccia differenza. >
< No hai ragione,non ne fa per lui. Come lo fermiamo? >
< Evitando di lasciargliela prendere. Almeno è questo che
Silente sta facendo adesso,se poi ha qualcos'altro in mente quel
vecchietto strampalato lo sa solo lui. >
< Silente sa quello che fa. > si sentì in dovere di dire Hermione
Draco rise < Non preoccuparti lo so anche io,ma mi piacerebbere conoscere cosa si aspetta da me. >
< Come mai sei coinvolto? > chiese allora.
< Già,chissà da quanto tempo vuoi farmi questa
domanda. > disse Draco spostando finalmente il braccio dal suo viso.
Si mise su un fianco e si sollevò sorreggendosi la testa con un
lo stesso braccio, sovrastando Hermione che era rimasta sdraiata a
pancia in su.
< Mia mamma tempo fa ricevette una visita, sgradita aggiungerei.
Lord Voldemort si presentò a casa mia con in mente grandi piani
per me. Secondo il suo volere dovevo sostituire mio padre ed essere
così una spia per lui dentro Hogwart dicendole che avrei
ricevuto il marchio nero. >
Draco non lasciò gli occhi di Hermione neanche per un secondo, e
quindi non si perdette l'istante in cui una lacrima sfuggì alla
sua ragazza. Fece scivolare un braccio sotto il suo collo e se la
strinse al petto. Quel gesto fece cadere ogni barriera che Hermione
stava cercando di erigere per non lasciarsi andare ad un pianto a
dirotto,ma non ci riuscì.Si strinse a lui singhiozzando e
ripetendo < No...non puoi permetterlo....non lo
permetterò.... >
< Shhh...Hermione calmati, hai visto molte volte il mio braccio sai
che non c'è niente e non ho nemmeno intenzione di lasciarmi
marchiare. >
Lei sentendo la determinazione nella voce di Draco riuscì a
limitare i singhiozzi,ma lacrime silenziose continuavano a scendere. Il
ragazzo le passò una mano sul viso,accarezzandola teneramente.
< Mia madre insistette che sarebbe stato più sicuro per
l'Oscuro signore non marchiarmi poichè Silente se ne sarebbe
accorto e mi avrebbe allontanato dalla scuola e io non venni marchiato.
Però per lui è tutto rimandato. >
< Ma come mai si è lasciato convincere da una donna,misogino com'è? > chiese Hermione.
< Perchè si è convinto che il ragionamento di mia
madre sia giusto e poi perchè Piton garantisce per me. >
< Piton? >
< Si , è una spia di Voldemort,o almeno è quello che
crede lui. Piton è un uomo di Silente.Quindi lo ha messo al
corrente dei piani dell'Oscuro > chiarì Draco.
Questa rivelazione per la grifoncina non era del tutto nuova, sapeva
che piton facesse parte dell'ordine della fenice,ma il tarlo che fosse
una spia non l'aveva mai abbandonata.
< Quando prevede di marchiarti? >
< Finchè Eveline sarà qui al sicuro,non dobbiamo temere niente. >
< Tuo padre? >
< Mio padre è ad Askaban e ci resterà finchè
l'Oscuro non conquisterà più potere . Mia madre sta
facendo tutto il possibile per tenerlo dentro. >
< Tua madre? > chiese Hermione un pò sconvolta.
< Si,non vuole che io segua le orme di mio padre,lei lo ama e sa che
se restarà li dentro non potrà nuocere,ne a se
stesso,correndo dietro a un pazzo, ne a me imponendomi un destino che
lei non desidera per suo figlio >
Narcisa Malfoy aveva ben chiari i suoi progetti e avrebbe fatto di tutto per proteggere la sua famiglia.
Hermione vide l'angoscia di Draco rispecchiata nei suoi occhi,gli
circondò il viso con le sue piccole mani e lo baciò.
< Non permetteremo che accada niente di male,ne a te , ne a tua madre e ne tanto meno ad Eveline. >
Draco sorrise. < Dovrei essere io a rassicurarti. >
< No in una coppia si ci sostiene a vicenda. Hai ragione tu,non
voglio più nascondermi,voglio solo stare con te e goderci tutti
i momenti possibili che abbiamo >
< Farò in modo che siano tanti. > disse Draco con un sorriso malizioso.
A quel punto parlare non aveva più importanza e le loro bocche
furono impegnate in altro.Fecero l'amore con una lentezza sconcertante
per prolungare al massimo quei momenti e per poter vivere quelle
sensazioni fino in fondo. Tempi duri si avvicinavano e i loro momenti
sarebbero stati la loro forza.
Angolo scrittrice
Allora ecco il nuovo capitolo che finalmente svela la trama della mia
storia. Se fossero necessari chiarimenti fatemi tutte le domande che
volete...
Alcune di voi avevano capito,sicuramente perchè avevano visto il
film Stardust,al quale la mia ff è ispirata...Appena ho visto il
film mi sono innamorata della trama.
Adesso a voi le domande: Vi piace? è chiaro?
Mi dispiace di non poter rispondere singolarmente alle recensioni ma spero che lasciate comunque un commento.
Grazie per tutto quello che mi scrivete siete la mia forza...
Al prossimo Baciuzzo Mapi.
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